Sei sulla pagina 1di 6

ZOOLOGIA - GLI ANFIBI

ZOOLOGIA - GLI ANFIBI


01
02
03
04
05
06
07
08
09
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24

Animali a due vite


Gli Urodeli
Gli Anuri
Le branchie degli Urodeli
La Salamandra
La Salamandrina dagli occhiali
Le uova della Salamandrina
Il tritone crestato
Le uova del tritone
I Geotrltoni
Le uova delle rane
La formazione degli embrioni
I girini delle rane
L'inizio della metamorfosi
La comparsa delle zampe anteriori ed il riassorbimento della coda
Le zampe delle rane
La pelle delle rane
La Raganella
Le zampe dl una Raganella
L'orecchio degli Anuri
Le rane sono ottime saltatrici
La pelle dei rospi
Le uova del rospi
II rospo ululone

1 ANIMALI A DUE VITE


Gli Anfibi costituiscono una classe dl vertebrati di origine
molto antica caratterizzati dall'avere la pelle nuda (cio priva di squame, peli ecc.), ma ricca di ghiandole mucose che
la mantengono costantemente umida. Essi conducono
(normalmente) due vite: una larvale, vincolata all'acqua e
senza possibilit di respirazione sulla terra ferma; una adulta e aerea con impossibilit di vita prolungata in immersione. Nel primo caso la respirazione avviene per mezzo di
branchie; nel secondo per mezzo di sacchi polmonari.
La diapositiva mostra la ricostruzione di un antico Anfibio,
un Labirintodonte, oggi scomparso dalla fauna terrestre.

ZOOLOGIA - GLI ANFIBI

2 GLI URODELI
La classe degli Anfibi si distingue in due ordini principali:
quello degli Urodeli e quello degli Anuri. Negli Urodeli la coda persiste anche allo stadio adulto; essi hanno corpo slanciato e, in casi eccezionali, possono conservare le branchie
per tutta la vita (neotenia). E il caso del famoso Proteo anguino che vive nelle acque sotterranee del Goriziano, del
Carso Istriano, della Croazia e della Dalmazia settentrionale.
3 GLI ANURI
Negli Anuri, invece, la coda presente solo durante la vita
larvale; successivamente essa viene riassorbita e scompare
del tutto negli individui adulti il cui aspetto quello che la
diapositiva ci mostra.
4 LE BRANCHIE DEGLI URODELI
Le branchie degli Urodeli hanno forma pennata e fluttuano
libere ai due lati della testa: sono riccamente irrorate da sottili capillari sanguigni attraverso le cui pareti avvengono gli
scambi gassosi che permettono la respirazione: fissazione
dell'ossigeno disciolto nell'acqua; cessione di parte dell'anidride carbonica presente nel sangue.
5 LA SALAMANDRA
Nel nostro paese vivono vari Urodeli. Assai nota la Salamandra (Salamandra salamandra) rappresentata da questa
diapositiva; alcuni esemplari possono raggiungere quasi la
lunghezza dl 30 cm. La salamandra animale abbastanza
frequente nei boschi umidi, specialmente in. prossimit dl
sorgenti e di torrentelli nelle cui acque le femmine, che sono
vivipare, partoriscono piccole larvette. La pelle delle Salamandre provvista di ghiandole che possono secernere un
liquido lattiginoso e irritante; perci bene maneggiare
questi animali con delicatezza e poi lavarsi bene le mani
prima dl portarle alla bocca o agli occhi.
6 LA SALAMANDRINA DAGLI OCCHIALI
Dl dimensioni minori la Salamandrina dagli occhiali (Salamandra tergiditata) che vive lungo i ruscelli delle zone alpine, della Liguria e del versante tirrenico della catena appenninica. La sua pelle, dorsalmente scura, quasi nera,
ma ventralmente presenta ampie aree di un bel rosso vivo.
Contrariamente al nome specifico che le stato dato, le
zampe anteriori hanno quattro dita e non tre.

ZOOLOGIA - GLI ANFIBI

7 LE UOVA DELLA SALAMANDRINA


A differenza della Salamandra, le Salamandrine depongono
uova Isolate attaccandole ad oggetti sommersi. Le uova sono sferiche e trasparenti.

8 IL TRITONE CRESTATO
Particolarmente frequente nell'Italia settentrionale dove dalla pianura sale fin quasi a 2.000 m di altezza il Tritone
crestato (Triturus cristatus) cos chiamato perch il maschio
durante il periodo degli amori, inturgidisce una dentata ondulante cresta membranosa che decorre lungo la colonna
vertebrale. Gli adulti, in genere, non abbandonano mal l'acqua pur essendo costretti a venire alla superficie per respirare.
9 LE UOVA DEL TRITONE
Le femmine del Tritone crestato, ai pari dl altre specie affini,
depongono uova Isolate nell'incavo dl foglie di piante palustri ripiegate ad arte con le zampe posteriori. Anche queste
uova sono trasparenti e lasciano facilmente scorgere l'embrione che si sviluppa all'interno.
10 I GEOTRITONI
Abitatori di numerose caverne delle Alpi Marittime, della Liguria, del versante tirrenico della catena appenninica e della
Sardegna sono i Geotritoni (Hydromantes sp.). L'alta umidit relativa dell'ambiente in cui vivono, mantenuta costante
dallo stillicidio o dalla presenza di acque sotterranee, permette loro dl riprodursi e di svilupparsi anche senza restare
immersi nell'acqua nonch di respirare anche senza polmoni, ma solo attraverso la pelle. Le femmine depongono uova
isolate nelle umide anfrattuosit delle pareti.
11 LE UOVA DELLE RANE
Per quanto le modalit di deposizione delle uova da parte
delle molte specie di rane esistenti nel mondo varino moltissimo, le specie nostrane le depongono nell'acqua stagnante
in ammassi gelatinosi conglutinati che si fissano alle piante
acquatiche o alle asperit delle rive. Qui vediamo l'aspetto
di uno di tali ammassi.

ZOOLOGIA - GLI ANFIBI

12 LA FORMAZIONE DEGLI EMBRIONI


Le uova delle Rane sono trasparenti e, se tenute in luogo
adatto con lento ricambio dl acqua, se ne pu facilmente
seguire tutto lo sviluppo fino alla formazione degli embrioni
e dei girini. Qui vediamo alcune uova di rana con embrioni
gi ben riconoscibili.
13 I GIRINI DELLE RANE
i girini delle rane sono assai diversi dagli adulti; non hanno
testa distinta dal tronco, gli occhi sono privi di palpebre; il
corpo prolungato in una lunga coda membranosa con la
quale si spostano nell'acqua; la loro bocca piccola e dotata di una specie di becco corneo con il quale riescono a
staccare le alghe di cui si nutrono dalle rocce sommerse;
inizialmente sono privi di zampe; la loro respirazione avviene per mezzo di branchie che per sono introflesse nel corpo. i girini non possono vivere fuori dall'acqua.
14 L'INIZIO DELLA METAMORFOSI
Il passaggio da girino a quello dl rana adulta comporta sostanziali modificazioni sia anatomiche sia fisiologiche al cui
complesso si d il nome di metamrfosi. Dal punto di vista
anatomico la metamorfosi si annuncia con la comparsa degli arti posteriori che, gradualmente, cominciano ad allungarsi. Qui vediamo un girino di rana con i primi abbozzi delle zampe posteriori.
15 LA COMPARSA DELLE ZAMPE ANTERIORI ED IL
RIASSORBIMENTO DELLA CODA
In un secondo tempo cominciano a comparire anche le
zampe anteriori e la coda a raccorciarsi; la bocca diventa
ampia e l'alimentazione inizia da vegetariana che era, diviene carnivora; la comparsa dei sacchi polmonari sostituisce la respirazione branchiale e perci I singoli individui
possono trattenersi sulla terra ferma. La metamorfosi in tal
modo si completa e l'animale pu considerarsi adulto.
16 LE ZAMPE DELLE RANE
A differenza degli Urodeli, che non hanno zampe palmate,
le Rane hanno le zampe posteriori munite di membrane interdigitali che permettono loro di nuotare assai agilmente.
Le zampe posteriori hanno cinque dita; quelle anteriori quattro e, nel maschi, esiste anche una callosit che si ingrossa
nella stagione degli amori. Qui vediamo la zampa posteriore
palmata di una rana nostrana.

ZOOLOGIA - GLI ANFIBI

17 LA PELLE DELLE RANE


Nelle varie specie dl rane che abitano il nostro Paese (il loro
numero per va decrescendo in modo preoccupante per
l'inquinamento delle acque nelle quali i girini devono svilupparsi) la pelle piuttosto liscia, non verrucosa; ci non toglie che essa sia ricca di ghiandole mucose che la rendono
viscida nonch di sacchi linfatici che rappresentano una
scorta idrica tale da ritardare l'essiccazione della pelle. Anche nella pelle delle rane esistono ghiandole contenenti veleni il cui effetto si esplica per ingestione. E per questo motivo che, nelle zona in cui le rane sono utilizzate per alimentazione, ad esse viene levata la pelle.
18 LA RAGANELLA
Un ranocchino molto grazioso e chiassone la Raganella
(HyIa arborea); come dice il nome ha abitudini arboricole e,
per il colore verde della sua pelle, si confonde facilmente fra
il fogliame, in genere si arrampica sugli alberi che sovrastano bacini d'acqua nella quale si tuffa al minimo pericolo.
Quando sono molto numerose il gracidio delle Raganelle
addirittura assordante. Qui ne vediamo due individui sullo
stesso ramoscello.
19 LE ZAMPE Dl UNA RAGANELLA
Nelle Raganelle le membrane Interdigitali delle zampe posteriori sono molto ridotte, ma le dita di tutte le zampe sono
espanse alla propria estremit a formare come un disco
adesivo; in virt di codesta conformazione le Raganelle
possono arrampicarsi su superfici anche molto liscio cosa
che altri anuri non riescono a fare.
20 L'ORECCHIO DEGLI ANURI
In tutti gli Anuri manca l'orecchio esterno, ma in molti esiste
un orecchio medio e, in tutti, l'orecchio interno. Quando
l'orecchio medio presente esso separato dall'esterno da
una membrana timpanica di forma quasi circolare che si
trova dietro gli occhi e che ben visibile in questa diapositiva di Raganella. Gli occhi degli Anuri adulti sono dotati di
palpebre esterne e di una sottilissima membrana sottostante assai mobile (membrana nittitante).

ZOOLOGIA - GLI ANFIBI

21 LE RANE SONO OTTIME SALTATRICI


La particolare conformazione delle zampe posteriori delle
Rane consente loro di compiere salti di notevole lunghezza;
quando vengono disturbate, mentre si trovano lungo le prode del fossi, balzano nell'acqua con un tuffo agilissimo e vi
restano immerse per un certo tempo. Certe specie vengono
anche utilizzate per realizzare divertenti gare di salto. Qui
vediamo una nostrana Rana dalmatina.
22 . LA PELLE DEI ROSPI
A differenza delle Rane, che sono agili ed eleganti, i Rospi
sono tozzi e piuttosto repellenti per chi non ne conosca la
grande utilit che essi hanno nel distruggere molti insetti
dannosi alle colture. La pelle dei Rospi non liscia come
quella delle Rane, ma presenta numerose verruche ad
ognuna delle quali corrisponde una sottostante ghiandola
velenifera. Maneggiare un Rospo senza delicatezza favorisce l'emissione dei veleni contenuti nelle ghiandole cutanee; essi sono irritanti e la loro ingestione tossica. I Rospi
non sono agili saltatori; qui vediamo un nostrano Bufo bufo
o Rospo comune.
23 LE UOVA DEI ROSPI
A differenza delle Rane, i Rospi non depongono uova In
ammassi, ma In lunghi cordoni gelatinosi che si attorcigliano
alle erbe palustri o anche alle rocce sommerse; sembrano
collane di piccole perle nere.
24 IL ROSPO ULULONE
Abbastanza comune anche il Rospo ululone (Bombina
variegata) dl dimensioni minori del Rospo comune, li nome
volgare gli deriva dal fatto che i maschi in amore emettono
richiami tristi che potrebbero essere paragonati a uuuuuu
ripetuti e prolungati. Il dorso dell'animale grigio brunastro,
ma il ventre maculato dl ampie chiazze giallo aranciate.
Il veleno emesso dalle verruche dl questo Rospo il pi
tossico del Rospi italiani; produce irritazioni anche alla pelle
umana, crisi di sternuti e lacrimazione.

Potrebbero piacerti anche