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e mediale e verso laporzione laterale. Le fratture delle coste sono piu facili s
ullangolo costale.Lo sterno e un osso piatto, aventeuna struttura interna di tess
uto osseo spugnoso (con presenza di midollo osseo). E divisibile in tre parti: il
manubrio (zona superiore e piu ampia),
il corpo (piu voluminoso ed allungato) e il processo xifoideo (la zona in basso)
. Nella zona tra manubrio e corpo vediamo langolo sternale
, che serve a proteggere la prima costa.Il manubrio si articola con la
clavicola, mentre esistono articolazioni anche tra le tre parti dello sterno, ch
econ lavanzare delleta (20 anni circa) si ossificano.Ossa della spalla e dellanca:I
l cingolo scapolo omerale
, cioe larticolazione della spalla, si articola con losterno per mezzo della clav
icola.Le scapole sono messe posteriormente, vicino alla colonna vertebrale, e si
appoggiano sui muscoli che le separano dalle coste. Sono ossa piatte, con una fa
ccia anteriore e unaposteriore e delimitate da angoli e margini. Viste posterior
mente presentano una divisione in due zone:quella superiore (il processo coraco
ideo) e divisa da quella inferiore dalla spina, che culmina nella parteinterna (
dietro alla cavita glenoidea) nellacromion
. La cavita glenoidea e facilmente visibile nella parteanteriore e serve per lart
icolazione del braccio.La clavicola e anchessa un osso piatto, che possiede unafa
ccia anteriore ed una posteriore. La sua forma e quella di una S, utile per lassorb
imento degli urti. Alledue estremita della clavicola ci sono le faccette articol
ari per la scapola e per lo sterno. Le ossa del bacino sono invece articolate co
n il
femore
(articolazione coxofemorale, o dellanca).Losso del bacino e formato da due struttu
re: losso sacro , cioe le 5 vertebre sacrali, e l ossodellanca, anteriore rispetto
alle vertebre (le ossa dellanca sono due e si articolano lungo la lineamediana: n
elladulto e soprattutto nelluomo questa sinfisi non presenta mobilita). Sono ossa
diforma elicoidale e sono leggermente ruotate. Ogni osso dellanca e formato a sua
volta da tre ossapiu piccole: ileo,ischio e pube, che si saldano nella superfic
ie articolare in comune col femore, cioe la fossa acetabolare o
acetabolo. Lo spazio centrale che si forma dallunione dellosso sacro e delledue os
sa dellanca e detta cavita pelvica ed e divisa in
grande pelvi e piccola pelvi .Larto superiore costituito dalle ossa del braccio, d
ell avambraccio e della mano
. Ciascuna porzione earticolata con la seguente tramite unarticolazione mobile.Los
so che costituisce il braccio e l omero
, un ossolungo con due epifisi e una diafisi. Lepifisi prossimale si articola con
la spalla, mentre lepifisi distale siarticola con lavambraccio: entrambe hanno su
perfici articolari che permettono molto movimento. Losso hasezione piu o meno cil
indrica dalla parte prossimale ed in corrispondenza della diafisi, mentre presso
lepifisidistale e piramidale.Larticolazione con la spalla, cioe allepifisi prossim
ale, presenta superficie semisferica incorrispondenza della cavita glenoidea del
la scapola, che, per contenere la testa dellomero deve avvalersi dellaiuto del cer
cine una specie di disco (uno spessore) che aumenta lampiezza della cavita. Ques
ta articolazione e del tipo enartrosi, cioe permette tutti i movimenti. Nellinsie
melarticolazione scapolo-omerale presenta strutture che servono ad abbracciare la
testa dellomero: la
capsula articolare e coadiuvata dalla presenza di legamenti.La zona piu stretta
adiacente alla testadellomero e il
collo, che presenta rilievi utili per linserzione dei muscoli. Questo e inoltre i
l tratto piu soggettoa fratture. Appena sotto il collo troviamo il
corpo dellomero, con altre zone utili allinserzione muscolare; ilcorpo inoltre ha
funzione di sostegno dellosso stesso. Lepifisi distale e piu complessa, in quanto
presentalarticolazione col gomito. La superficie articolare e divisa in due estre
mita perche deve esserecomplementare allulna e al radio, le ossa dellavambraccio.
La prima di queste due faccette articolari, cioequella per lulna e di forma ellit
tica ed e detta
condilo, mentre laltra, detta proclea, o articolazione procreare
,ha forma a rocchetto con una strozzatura in corrispondenza della linea mediana.
Contrazione
Una fibra muscolare che si contrae esercita una tensione e si accorcia; questo p
rocesso viene spiegatoattraverso la
teoria dello scivolamento dei filamenti
. Lo scivolamento si verifica quando le teste dellamiosina (filamenti spessi) si
legano sui siti attivi dei filamenti di actina (filamenti sottili).
L0avvio della contrazione viene causato dal rilascio di
ioni calcio dal reticolo sarcoplasmatico in seguitoagli eventi elettrici che si
manifestano sulla superficie del sarcolemma; il messaggio elettrico viene quindi
distribuito dai tubuli T che si estendono nel sarcoplasma. Gli ioni calcio liber
ati si legano poi alla
troponina,causando una variazione nell'orientamento del complesso troponina trop
omiosina che espone i siti attivisul filamento di actina. Quando le teste di mio
sina si legano ai siti attivi si formano ponti crociati
.La durata della contrazione dipende dalla durata della stimolazione elettrica;
infatti la permeabilitdelle
cisterne terminali agli ioni calcio temporanea, e se cessa la stimolazione elett
rica, il reticolosarcoplasmatico ricottura gli ioni calcio, il complesso troponi
na tropomiosina ricoprir di nuovo i siti attivi ela contrazione avr fine.
Sistematica
I muscoli del nostro corpo sono pi di 600 e tutti contribuiscono a dare una strao
rdinaria capacit dimovimento. I muscoli scheletrici sono riccamente vascolarizzat
i e innervati, e rappresentano gli organi attividel movimento.Sono costituiti da
un
ventre
e da parti accessorie di connettivo denso con cui si originano o terminano e che
permettono di attaccarsi alle ossa (ad esempio i
tendini).Si suddividono in muscoli profondi, quando sono connessi solo alle ossa
, e pellicciai quando hanno almeno una delle estremit nella cute.Per quanto rigua
rda la forma si possono suddividere in:
lunghi (con corpo e due estremittendinee),larghi,brevi
(con le tre dimensioni quasi uguali) ,pennati
(con le fibre disposte obliquamenterispetto al tendine) e sfinteri (disposizione
ad anello). Inoltre, in generale, possono avere anche due o pi ventri.
Muscolatura assiale
I muscoli della testa
possono essere divisi in due gruppi:
i muscoli pellicciai o mimici
i muscoli scheletrici o masticator
I muscoli mimici hanno origine dalle pareti del cranio e comprendono il gruppo d
ei muscoli associati allabocca, cio il muscolo orbicolare delle labbra e il musco
lo buccinatore, i muscoli delle palpebre e i muscolidel naso.I
muscoli masticatori, invece, determinano i movimenti della mandibola. Il messete
re il pi importante edefficace, perch determina il sollevamento della mandibola; i
l muscolo temporale contribuisce all innalzamento della mandibola; i muscoli pte
rigoidei mediale e laterale permettono di elevare, portare inavanti e far muover
e la mandibola da un lato all altro.I muscoli del tronco comprendono:
I muscoli del dorsotrapeziogrande dorsale muscolo elevatore della scapolamuscoli
romboidi che spostano la scapola.
I muscoli del toracemuscoli intrinseci, localizzati interamente nel torace, cio i
muscoli intercostali, il muscolotraverso del torace e i muscoli elevatori delle
coste;i muscoli toraco appendicolari, che vanno dalla gabbia toracica all'arto
superiore, e sono ilgrande pettorale e il piccolo pettorale;il diaframma che sep
nto per essere inviato nei vari distretti e ai polmoni va sangue venoso, pronto
per cedere CO2). Il sistema circolatorio ha origine dai capillari (vasi sanguife
ri molto piccoli) e termina nel cuore,dal quale si dipartono i grossi vasi (arte
rie e vene) che poi raggiungeranno tutti i distretti, facendosi viavia sempre pi
u piccoli. Il sistema linfatico e di supporto allapparato vascolare perche permet
te ilrecupero delle sostanze nutritive perse dal torrente sanguifero e le riammett
e nella circolazioneprima che il sangue giunga al cuore.I vasi sanguiferiLe arte
rie che si dipartono dal cuore sono molto grosse e diventano sempre piu piccole
man manoche ci si avvicina alle estremita dellorganismo. La parete esterna di que
lle piu grosse e formata datre
tonache , tre strati distinti che sono presenti in tutti i vasi di questo tipo (
che variano soltanto per lo spessore) detti tonaca
interna(o intima), tonaca media e tonaca esterna . Nelle arterie piuvoluminose (
come laorta), del calibro di 2-3 cm, sulla tonaca interna si puo vedere lendotelio
(deltipo pavimentoso monostratificato) e fibre connettivali di tipo elastico ch
e aiutano a sopportare lapressione creata dal cuore quando spinge il sangue. La
tonaca media e muscolare, anchessa ingrado di sopportare forti pressioni, formata
da tessuto muscolare di tipo liscio (quando i muscoli sicontraggono si ha vasoc
ostrizione, mentre se si rilassano si ha vasodilatazione). La tonaca esterna edi
natura connettivale. A grande distanza dal cuore il vaso prende il nome di
arteriola, e sparisce latonaca esterna (lasciando solo lendotelio e un sottile st
rato muscolare). Allestremita del percorsodel sangue troviamo invece i capillari,
i vasi piu piccoli in assoluto, il cui diametro puo raggiungeregli 8-10 m. Esist
ono poi diversi tipi di capillari per diversi organi e scambi gassosi. I capilla
ri sonoforniti delle sole cellule endoteliali per rendere piu facile il passaggi
o delle sostanze attraverso lepareti.Le vene sono, come le arterie, formate da t
re tonache (interna, media ed esterna). La differenzaprincipale, per quanto rigu
arda la struttura, e che nelle venule troviamo soltanto lo strato endotelialee l
o strato esterno di tessuto connettivo (mancano la parte muscolare e la componen
te elasticaperche non ci sono piu le forti pressioni originate dal cuore) e nell
e vene lo strato muscolare esostituito da un altro strato piu rigido. Le vene so
no sempre posizionate sopra le arterie, tranne neltratto femorale, dove larteria
si accavalla alla vena. Inoltre le vene presentano delle valvole dichiusura per
impedire la caduta ed il riflusso del sangue.I capillari non sono mai unici, ma
si uniscono in fittetrame che riforniscono una vasta zona.Esistono tre tipi dive
rsi di capillari: il
capillare continuo, chiamato cosiperche tra una cellula e laltra non ce spazio e l
e giunzioni sono molto strette; gli scambi gassosi sonopossibili grazie alla dif
fusione attraverso le cellule endoteliali (li ritroviamo ad esempio nei polmoni)
. Ilsecondo tipo di capillare e detto
fenestrato, perche il suo endotelio presenta cellule con interruzioni nelcitopla
sma,dove si creano fori (
pori o fenestrazioni ) che permettono il passaggio allesterno degli elementinut
ritizi piu grossi dei gas (ad esempio nel tratto intestinale). Lultimo tipo di ca
pillare e il sinusoide, sempre con endotelio poroso, dove pero i pori sono piu a
mpi per permettere il passaggiodi sostanze molto voluminose.Il cuoreSi trova alli
nterno della gabbia toracica, in una cavita apposita tra i due polmoni, detta
spaziomediastino, nella parte anteriore della gabbia toracica. La sua posizione
risulta un po spostata asinistra, forma un angolo con lasse longitudinale del corp
o ed e leggermente ruotato sempre versosinistra. Dalla parte superiore prendono
origine le arterie e le vene (nella zona detta base del cuore),mentre la parte i
nferiore, posta grossomodo nel 5 spazio intercostale, e detta apice del cuore
.Generalmente il cuore ha le dimensioni di un pugno, pesa circa 250 g ed e color
ato di un rossomolto intenso e scuro, dovuto alla presenza di sangue. La faccia
anteriore e detta sternocostale
,mentre quella posteriore prende il nome di
diaframmatici , poiche si appoggia sul muscolodiaframma. Adiacenti al cuore ci s
ono in polmoni, sui quali il cuore si appoggia, lasciandounimpronta ben definita
specialmente sul polmone sinistro. Posteriormente, nella parte alta, toccala tra
chea, lesofago e il timo. La superficie esterna del cuore e circondata da una mem
toracica eaddominale
.Laorta ascendente da origine a due vasi: larteria coronaria destra e sinistra, ch
e sono le duearterie che vascolarizzano il cuore; sono arterie molto brevi.Larco
dellaorta da origine a tre vasi, che siproiettano verso lalto e vascolarizzano il
collo, la testa, la spalla e larto superiore: a sinistra troviamolarteria succlavi
a
(vascolarizza larto superiore) e larteria carotide comune(vascolarizza la testa);
a destrainvece possiamo vedere l
arteria anonima o tronco brachiocefalico , che a sua volta si divide in succlavi
a destra e
carotide comune destra. Larteria anonima e presente perche larco dellaorta e sposta
to versosinistra: serve da collegamento per la vascolarizzazione della parte des
tra della testa.Laorta discendente entra in profondita nel torace e passa attrave
rso il
muscolo diaframma, entrandocosi nella cavita addominale, giungendo poi alla
porzione iliaca, dove da origine allearterie iliacadestra e sinistra . Dal trat
to toracico hanno origine: le arterie bronchiali
, le arterie mediastiniche, le arterieisofagee e le arterie freniche (piccole ar
terie che vascolarizzano il diaframma).Dal tratto addominale prendono origine si
a arterie pari che arterie impari . Il primo ramo e il troncoceliaco
(o arteria celiaca), poi si staccano le due arterie surrenali ; piu in basso le
arterie renali (che si originano perpendicolarmente allaorta addominale); poi lar
teria mesenterica superiore ,che vascolarizza lintestino; le arterie spermatiche
o ovariche
, che vascolarizzano gli organigenitali e sono poste in alto perche allo stato e
mbrionale le gonadi sono poste in alto; l
arteriamesenterica inferiore
, che vascolarizza la porzione inferiore di intestino. Il tronco celiaco si divi
de poi a suavolta in
arteria gastrica sinistra,arteria splenica ed epatica comune
, che vascolarizzano rispettivamente lostomaco, la milza ed il fegato.Questi vas
i danno origine ad una fitta rete, detta
anastomosi o circoli collaterali , che forniscono vascolarizzazione continua, an
che nel caso in cui si ostruisse un vaso.Le arterie sono sempre sotto alle vene,
tranne nel tratto femorale, dove vene e arterie si scambianodi posto.Le vene
hanno la funzione di riportare il sangue al cuore, quindi troveremo le corrispon
denti vene iliache
che raccolgono il sangue dalla parte inferiore del corpo e si uniscono nella
vena cava inferiore, che raccoglie anche il sangue proveniente dalle cavita addo
minale e toracica. Tuttavia ilsangue che proviene dello stomaco, dalla milza e d
allintestino viene fatto passare per mezzo della
vena porta attraverso il fegato, creando cosi il circolo portale, che recupera l
e sostanze per immagazzinarle. La
vena cava superiore
raccoglie invece il sangue dalla testa, dagli arti superiori edal collo e, segue
ndo il percorso dellaorta, giunge direttamente al cuore.
Sistema respiratorio
Il sistema respiratorioha la funzione di introdurre laria dallesterno ai polmoni,
dove avvengono gli scambigassosi tra O2 e CO2. Inoltre ha la funzione di espelle
re la CO2 allesterno. I due fenomeni si chiamanorispettivamente
inspirazione ed espirazione .Lapparato e formato da diversi organi:
naso e cavita nasali (viedi conduzione),faringe (in comune con lapparato digerent
e),laringe (organo principale di formazione),
trachea (che si divide in rami), bronchi (distribuiti come un albero ribaltato)
e
polmoni (dove avvengono gliscambi gassosi).Le pareti interne di questo apparato
sono generalmente ricoperte di
muco, prodotto dalle cellule caliciformi , utile per intrappolare gli elementi p
atogeni dellaria e per proteggere le vie respiratorie.Naso e cavita nasaliNelle c
v
ari
; altri due dotti sono presentisotto la lingua.Il limite posteriore e rappresent
ato dalla doppia arcata (
istmo delle fauci
)che termina nelprolungamento detto
ugola
. Un arco e rivolto verso la lingua (arco
glosso-palatino
), laltro verso lafaringe (arco
glosso-faringeo
); entrambi sono composti da tessuto linfoide, sede delle tonsille.In corrispond
enza delle guance troviamo dei muscoli, i
muscoli masticatori
, che permettono,contraendosi, la masticazione del cibo; inoltre troviamo il
muscolo buccinatore
, particolarmentesviluppato nei bambini, che serve per la suzione.La cavita poss
iede un elemento mobile, la
lingua
, chepoggia sulla base. La lingua e un elemento prevalentemente muscolare, che s
erve per facilitare il movimentodel cibo allinterno della cavita e per larticolazi
one delle parole e dei suoni. Sul dorso presenta una mucosadotata di strutture d
ette
papille linguali
: esse sono corpuscoli deputati a raccogliere lo stimolo del gusto. Lepapille si
trovano soltanto sul
corpo della lingua
, cioe la parte mobile. La parte posteriore, la
radice
, va afissarsi sulla faringe ed e lunica parte immobile della lingua.Le ghiandole
salivari piu importanti sono tre:
parotidi
, poste anteriormente allorecchio;
sottomandibolari
, poste sotto il mento, quelle che producono circa il70% della saliva;
sottolinguali
,poste sotto la lingua. Sono ghiandole esocrine appartenenti al tessutoepitelial
e, il cui secreto, la
sali
v
a
, viene emesso nei
dotti sali
v
ari
(1-1,5 l di saliva al giorno). Questo secretoserve per iniziare il processo di m
asticazione ed inoltre contiene l
amilasi
, un enzima che interviene neiprocessi di rottura dei legami nellamido e svolge u
na piccola funzione battericida. La ghiandola parotide, lapiu voluminosa, produc
e un secreto di tipo prevalentemente
sieroso
, e lo libera a livello dellarcatadentaria superiore. La ghiandola sottomandibola
re produce un secreto misto tra
sieroso
e
mucoso
.La ghiandola sottolinguale e la piu piccola e secerne saliva
mucosa
e la immette ai lati di una piegadella lingua, detta
frenulo
.Nel suo movimento la lingua esegue anche il compito della spinta del cibo,neces
saria alla deglutizione: il bolo va a sbattere sul palato duro, poi sul palato mol
le ed infine entra nelcanale alimentare.Tutta la superficie della lingua e ricop
erta dalle papille linguali, distinte in vari tipi: le papille
filiformi
, le piu numerose, sono rivestite da un epitelio
pa
v
imentoso pluristratificato
a forma dipiramide e non sono in grado di percepire il gusto, ma facilitano lo s
corrimento del cibo verso ilretro; le papille
fungiformi
, piu voluminose, visibili come puntini rossi, disposte tra quelle filiformi,han
no il compito di percepire il gusto e si differenziano dalle altre perche possie
dono alcune cellulea funzione sensoriale, che, disposte insieme, formano i
calici gustati
v
i
, le zone di percezione; lepapille
circum
v
allate
, che si dispongono a V tra il corpo anteriore e la parte posteriore dellaradice,
sono 12; le papille
fogliate
, ai lati della lingua, sono localizzate sulle pareti.Lesofago Attraversa tutta l
a gabbia toracica e termina, una volta oltrepassato il diaframma, nello stomaco.
Siposiziona posteriormente rispetto ai visceri, tranne nel tratto inferiore del
laorta, dove passa sopraallarteria. Ha una lunghezza di circa 25 cm e la sua super
ficie, che vista in sezione presenta varietonache, ha dei raggrinzimenti.Le tona
che che formano la parete dellesofago sono quattro: dallinternoabbiamo la tonaca
mucosa
interna
(formata da epitelio
pa
v
imentoso stratificato
), poi la tonaca
sottomucosa
(di tessuto connettivo), quindi la
muscolare
ed infine la tonaca
a
vv
entizia
. I muscoli che compongono la terzatonaca sono lisci e si dispongono in una stru
ttura ordinata in due strati: uno
circolare
e uno
longitudinale
. Questa disposizione facilita i movimenti di contrazione che creano la
peristalsi
, cioeil movimento che permette al cibo di avanzare verso lo stomaco. La tonaca
avventizia infine eformata da tessuto connettivo che serve a ricoprire e isolare
la struttura. Il canale esofageo presenta trerestringimenti: il primo si ha allo
rigine dellesofago, dove termina la faringe (
anello cricoideo
della faringe), ilsecondo dove ce la biforcazione della trachea nei bronchi e larc
parietali
, producono HCl e unaltra sostanza, il
fattoreintrinseco
, necessario per lassorbimento della vitamina B12, fondamentale per l
eritropoiesi
(formazione delle cellule del sangue). Le cellule
principali
o
zimogeniche
, poste piu in profondita,producono lenzima
pepsinogeno
nella forma inattiva: a contatto con lHCl esso si trasforma in
pepsina
e comincia il lavoro di digestione delle proteine. Ci sono poi le cellule
enterocromaffini
,che producono la
gastrina
, secreto necessario per risvegliare le cellule parietali e principali. Questitr
e tipi di cellule partecipano tutti alla produzione dei
succhi gastrici
, fortemente acidi, il cui pHviene neutralizzato grazie allazione del muco, prodo
tto da altre cellule superficiali. Il muco inoltreserve per umettare il cibo. Se
il pH rimanesse acido lHCl avrebbe la possibilita di attaccare anchele pareti de
llo stomaco, creando l
ulcera gastrica
, di cui e responsabile anche un batterio. A livellodel cardias e del piloro le
ghiandole sono tubolari composte e producono muco.La tonaca sottomucosa e costit
uita da tessuto connettivo e vi trovano spazio i vasi sanguiferi chevascolarizza
no tutto lo stomaco.La tonaca muscolare presenta, oltre allo strato circolare e
allo stratolongitudinale, uno strato di muscolatura disposta in modo obliquo: qu
esto serve perche nello stomaco deveavvenire un rimescolamento del cibo, in modo
che sia inzuppato di tutti i succhi gastrici. Lo stomaco e lunicoorgano con una
tale diversificazione a livello muscolare.Al di fuori del rivestimento muscolare
ce solo ilperitoneo.Lo stomaco non e pero in grado di digerire i grassi: la loro
digestione avviene nel duodeno.Soltanto nei bambini la digestione dei lipidi pu
o avvenire nello stomaco, poiche vengono prodotti gli enzimi
renina
e
lipasi
dalle cellule enterocromaffini.Lintestino tenueLintestino tenue e un tubo lungo ci
rca 6 m ed occupa una buona parte della cavita addominale,tranne nelle zone epig
astrica ed ipocondriaca sinistra. Anteriormente e ricoperto dal grande omento,me
ntre le sue anse sono raccolte nel colon, che fa da cornice.Si divide in tre par
ti:
duodeno
,
digiuno
ed
ileo
.Tra le varie parti non ce una netta differenza e addirittura tra digiuno ed ileo
non ce un punto netto diseparazione.Allinterno dellintestino tenue vengono complet
ati i processi digestivi e si attua il processo diassorbimento delle sostanze nu
tritive.Il duodeno e il tratto piu breve, lungo circa 25-30 cm ed ha forma a C:il
tratto orizzontale superiore comunica con il piloro e la seguono una parte disce
ndente, una leggermenteascendente ed una piega, definita
fessura digiuno-duodenale
. Tutta la zona orizzontale e peritoneale,mentre la restante parte e retroperito
neale.Posteriormente prende rapporti con il rene destro, la ghiandolasurrenale,
la vena cava inferiore,laorta ed il pancreas, mentre anteriormente si appoggia al
la cistifellea e alfegato.La superficie interna presenta dei rilievi che non si
distendono nel momento in cui il bolo entra dalpiloro: essi sono detti
pliche circolari
e aumentano la superficie assorbente dellorgano. Nel trattodiscendente del duoden
o ci sono le due
papille duodenali
: la
maggiore
rappresenta lo sbocco deidue tubicini che provengono dal pancreas e dal fegato,
che con i loro secreti aiutano a portare atermine la digestione. Il
succo pancreatico
e ricco di enzimi, mentre la
bile
, prodotta dal fegato,aiuta la digestione dei lipidi. La
papilla duodenale minore
invece comunica solo col pancreas.Gli strati che formano le pareti del duodeno s
ono le quattro tonache (mucosa, sottomucosa,muscolare e sierosa o avventizia). L
e pliche circolari sono sollevamenti delle tonache mucosa esottomucosa.La tonaca
mucosa presenta poi altre specializzazioni: la superficie e costellata di
v
illi intestinali
,che svolgono la funzione di aumentare la superficie assorbente delle pareti. Og
ni villo e formato daunasse connettivale ricoperta di cellule, dette
enterociti
, del tipo cilindrico monostratificato, chesvolgono funzione di assorbimento. Ne
llasse del villo sono contenuti i capillari sanguiferi e uncapillare linfatico (d
etto
v
aso chilifero
) che assorbono rispettivamente gli elementi nutritizi digeritie la loro compone
nte lipidica. Ogni villo presenta poi numerose estroflessioni citoplasmatiche (i
micro
v
illi
) che servono per aumentare ulteriormente la superficie di assorbimento. Alla ba
se dei villi ci sono dei canali che danno origine alle cosiddette
ghiandole intestinali
o
ghiandole del Galeazzi
, che contengono cellule endocrine aventi la funzione di risvegliare tute lealtr
e cellule con il loro secreto.La tonaca sottomucosa e formata da tessuto connett
ivo molto vascolarizzato,caratterizzato dalla presenza delle
ghiandole del Brunner
, importanti perche secernono un muco cheneutralizza ulteriormente il pH leggerm
ente acido del bolo alimentare.La tonaca muscolare e formata dallostrato circola
re e dallo strato longitudinale, gli unici che servono per i movimenti peristalt
ici utiliallavanzamento del
chimo
.La tonaca sierosa si divide in due tratti: il primo e peritoneo, mentre il seco
ndo e una guaina connettivale.Il digiuno inizia in corrispondenza di una piega,
detta
flessura
, e rappresenta i 2/5dellintestino tenue. Ha una lunghezza di 6 m circa e si pres
enta raccolto in
anse
, dotate di una certamobilita,poste sotto il grande omento. Occupa quasi tutte l
e regioni delladdome; posteriormente si appoggiasui reni, sul pancreas e sugli ur
eteri; ai lati, superiormente e inferiormente prende rapporto conlintestino crass
o; frontalmente si appoggia sulla vescica e, nella donna, sulle ovaie. Il nome g
lideriva dal fatto che il cibo ormai digerito non si ferma mai al suo interno, m
a vengono soloassorbite le sostanze nutritizie, lasciandolo sempre vuoto.Lileo no
colesterolo
e da
fosfolipidi
. Ha il compito di emulsionare i grassi, cioe di ridurli di dimensioni,prima che
essi vengano assorbiti dal vaso chilifero.Nel muralium ci sono poi delle cellul
e dette
di Cupper
chehanno unazione fagocitaria e sono ricche di enzimi litici: sono queste che ing
lobano i globuli rossi invecchiatie i piccoli detriti che si trovano nel circolo
del sangue.Se le giunzioni cellulari tra i lobuli epatici si allentano, labile
puo entrare nel circolo sanguifero attraverso le vene centro-lobulari: quando la
bile entra in circolo si hala patologia dell
ittero
, e si assume un colorito giallognolo.Le pareti degli epatociti presentano sul l
ato dovesono esposte al capillare sinusoide delle espansioni microvillose, per a
umentare la superficie assorbente: intal modo lepatocita recupera elementi nutrit
izi dal torrente sanguifero e funge da magazzino (il glucosio siaccumula sotto f
orma di glicogeno). Questo spazio, nel quale avviene lassorbimento, viene chiamat
o
spaziodel Biose
.La bile, raccolta da tutti i condotti biliari entra in un unico grande vaso, de
tto
condotto coledoco
chesfocia nel duodeno a livello della papilla. Lungo il suo percorso incontra la
cistifellea
, unsacchettino a forma prima stretta, poi allargata, poi nuovamente stretta, ch
e funge da raccoglitore eda concentratore di bile (assorbendo un po di liquido).
La struttura della cistifellea presentainternamente dei rilievi e difetta della
tonaca sottomucosa. In certi casi la cistifellea puo essereasportata, quindi la
concentrazione della bile avverra a livello dei condotti.Il pancreasLo troviamo
nella regione epigastrica, in una piccola porzione posteriore, raccolto nella Cd
uodenale; ha una forma stretta e allungata, e lungo 25-30 cm ed e diviso in quat
tro parti.La
testa
, il
collo
, il
corpo
e la
coda
, che termina nella regione ipocondriaca sinistra, dove siappoggia alla milza.Il
pancreas e un organo retroperitoneale; la superficie esterna non e liscia, ma h
a unastruttura
lobulare
.Questa ghiandola viene considerata sia esocrina che endocrina, quindi produce u
n secretoche viene liberato allinterno di dotti e un altro che viene liberato dir
ettamente nel torrente sanguifero.Dal punto di vista esocrino (99%) si tratta di
una ghiandola
tubolo-acinosa composta
, doveallinterno di ogni singolo lobulo ci sono parti piu chiare (che rappresenta
no la sua componenteendocrina 1%). Queste piccole parti sono dette
isole di Langherans
, che prendono la forma dipiccoli nidi.La parte esocrina produce un succo (il
succo pancreatico
), formato da un insieme da enziminecessari alla digestione, che viene immesso p
er mezzo del
dotto pancreatico
nel duodeno (i lipidisono attaccati dalle
lipasi
, gli zuccheri dalle
amilasi
e le proteine dalle
proteasi
). Il succopancreatico viene richiamato quando il chimo entra nel duodeno median
te una secrezione ormonalea carico degli
enterocromaffini
.La parte endocrina presenta tre diversi tipi di cellula (che formano tutteinsie
me le isole di Langherans):
cellula
,
cellula
e
cellula
, che producono tre diversi ormoni (
insulina
,
glucagone
e
somatostatina
). Il primo ha azione
iperglicinizzante
, permette cioe di smaltire zuccheri alzandola glicemia (prodotto dalle cellule )
; il secondo ha azione
ipoglicinizzante
, quindi svolge la funzioneopposta al primo (prodotto dalle cellule ); il terzo i
nibisce le cellule e le cellule
(prodotto dallecellule ).
Sistema urinario
Sistema urinario.Le cellule dellorganismo producono prodotti di scarto che a lung
o andare diventano tossiciperlorganismo stesso: lapparato urinario provvede a puri
ficare il sangue da questi prodotti e adeliminarli. I
reni
sono gli organi principe di questo apparato, che conta poi anche gli
ureteri
, la
v
escica
e l
uretra
.I reniSi trovano nella cavita addominale, posti posteriormente a livello della
doccia porov
ertebrale
, cioeuna nicchia ai lati della colonna vertebrale tra la dodicesima vertebra to
racica e la terza lombare.I reni sono lunghi circa 10-12 cm, hanno larghezza di
5 cm e profondita di 3-3,5 cm; non sonoperfettamente allineati (il destro e piu
basso del sinistro, poiche sopra di esso ce il fegato); hannoforma a figliolo con
un polo superiore ed uno inferiore, una faccia anteriore ed una posteriore, una
parete concava mediale ed una convessa laterale.Sulla parete mediale si possono
vedere unarteria (
arteriarenale
), che entra direttamente dallaorta addominale, ed una vena (
v
ena renale
) che esce e porta fuori dalrene il sangue filtrato fino alla vena cava inferior
e, oltre ad un condotto che trasporta lurina fuori dal rene,luretere.Esternamente
li vediamo lisci in superficie, di un colorito rosso-bruno molto intenso (a caus
adellintensa vascolarizzazione); possiamo inoltre notare, sopra i reni, due ghian
nefroni
, che svolgono la funzionefiltrante. Ogni neurone e formato da due parti: il
corpuscolo renale
e il
tratto tubulare renale
. Il corpuscolo ela parte arrotondata (ce ne sono due),mentre la parte tubulare
va a formare un percorso che parte dalla
porzione tubulare composta
prossimale
, per poi salire e scendere linearmente formando l
ansa di Henle
,terminando infine nella
porzione tubulare composta distale
. Nel neurone avvengono i processi di filtrazionedel sangue e la produzione dellu
rina, che viene poi condotta al
canale collettore
, per essere poi espulsadalla struttura a piramide nel calice minore corrisponde
nte.La porzione corticale ospita la parte delcorpuscolo renale, mentre la porzio
ne midollare presenta tutti i dotti della parte tubulare.La filtrazione del sang
ue avviene a livello del corpuscolo, che crea l
ultrafiltrato
, che non e urinadefinitiva, ma deve essere concentrato in modo da recuperare i
liquidi ancora utili e le sostanze chenon devono andare perse: questo secondo pr
ocesso, di riassorbimento, avviene a livello dellansa diHenle.Il rene e un organo
molto vascolarizzato: il sangue proviene dallarteria renale che a livello dellilo
si divide in varie
arterie segmentate
, che al loro volt si dividono in
arterie interlobuli
, disposte traun lobo e laltro. I vari vasi interlobuli danno poi origine alle
arterie arciformi
, che si dispongonotra la zona corticale e quella midollare. A questo punto da q
ueste ultime prendono origine altrearterie, dette
interlobulari
, che si dividono poi nelle
arterie afferenti
, che entrano nel corpuscolorenale; una volta avvenuta la filtrazione il sangue
uscira dalle
v
ene efferenti
che lo ricondurra allavena cava inferiore. Nella porzione midollare originano an
che delle arterie, dette
arterie rette
, cheseguono landamento dellansa di Henle.Il polo del corpuscolo dove si forma la
preurina viene detto
polourinifero
, opposto al
polo
capillifero
, dal quale si origina il tratto tubulare.Il sangue proviene dallarteriolaafferen
te e viene filtrato allinterno del corpuscolo ed esce tramite la vena efferente.
Il glomerulo muscolare econtenuto nella
capsula di Boumann
, che consiste in un foglietto che aderisce al glomerulo in un doppiorivestiment
o (doppio perche il sangue contenuto nel glomerulo non deve fuoriuscire. Il fogl
ietto viscerale delcorpuscolo e formato dai
podociti
, di forma stellata, che presentano prolungamenti detti
pedicelli
. Il capillaredel glomerulo e di tipo fenestrato, in modo che le sostanze piu pi
ccole vengano espulse dallendotelio (da cuipassano pi sostanze), dalla membrana ba
sale (in cui passano meno sostanze) e dai podociti (da qui passail minor numero
di sostanze): questi tre elementi formano la
barriera emato-urinaria
.Il filtrato prodotto qui viene detto preurina ed e molto simile al plasma sangu
igno (in un giorno ireni producono 180 l di ultrafiltrato da 1500 l di sangue ri
pulito). La preurina viene raccolta tra ledue membrane che formano la capsula di
Boumann (nel polo urinifero)e viene condotta fino altubulo contorto prossimale.
I capillari mantengono la loro forma e vengono ripuliti grazie alle
cellule del mesangio
(che svolgono appunto il compito di mantenere la forma del glomerulo anchenelle
anse, oltre alla fagocitazione). Il tubulo e circondato da cellule cilindriche c
on microvilli chepermettono il 75% del riassorbimento (il restante 25% si divide
tra anse di Henle, 5%, e trattodistale del tubulo, 20%) di H2O, proteine e sali
, mentre a carico delle anse (dove le cellule non sonopiu cosi cilindriche e i m
icrovilli sono minori in numero e dimensioni) ce il riassorbimento di ioniNa/K e
nella porzione distale (dove i microvilli sono scarsi e corti) si recuperano anc
ora H2O, ioni ealcune proteine; in questo modo lurina e quasi definitiva.Il tubul
o contorto distale riappoggia al corpuscolorenale in corrispondenza del polo vas
colare, nel punto in cui ci sono i vasi afferenti ed efferenti, formandol
apparato iuxta-glomerulare
, costituito di cellule
iuxta-glomerulari
che si dispongono attorno ai vasisanguiferi, vicine alle cellule che formano la
macula densa
e alle
cellule ilari
(nella zona tra corpuscolo etubulo). Queste cellule svolgono la funzione recetti
va della pressione sanguigna e della composizionedellurina: nel caso in cui si ab
bia riduzione di pressione le cellule agiranno inibendo leffetto assorbente deitu
buli: le cellule della macula densa informano le cellule ilari, che mandano uno
stimolo alle celluleiuxtaglomerulari,le quali producono lormone
renina
, che determina vaso costrizione.Lurina e formata daH2O, urea e acido urico, con
una concentrazione del 2% di sali (solfiti, fosfati,ecc, che, se iperprodotti,
danno i
calcoli renali
) e pigmenti biliari (la cui concentrazione determina la colorazione piu o meno
gialladellurina).Lurina a questo punto passa dai dotti collettori e viene raccolta
nel
tubulo collettore principale
,che termina a livello dellapice della piramide e sbocca in diversi tubuli collet
tori; la porzione terminaledella piramide, detta
papilla renale
, convoglia lurina entro piccoli imbuti (i calici minori) chesfociano poi nel cal
ice maggiore. 3-4 calici maggiori si uniscono nelluretere che fuoriesce dalliloren
ale ed entra nella cavita pelvica.LuretereFormato da tre tonache: tonaca mucosa,
costituita da epitelio di transizione con diversi strati dicellule (che si diste
ndono per poi tornare alla posizione di partenza) dotate di impermeabilita acaus
a delle sostanze tossiche che non devono fuoriuscire; tonaca muscolare, organizz
ata nelle duestrutture circolare e longitudinale, in alcuni tratti presenta una
struttura irregolare (zone queste incui viene chiamato
uretere plessiforme
); tonaca avventizia, non formata da peritoneo (luretere e unorgano retroperitone
ale).Ha una lunghezza di circa 30 cm, non ha sezione costante: presenta tre punt
i dicostrizione,localizzati rispettivamente dopo lemergenza dellilo renale, dove lu
retere sovrasta i vasi iliaci enel tratto di ingresso della vescica.La presenza
di calcoli nellurina puo ostruire o lesionare le paretidelluretere, provocando dol
ore e la perdita di sangue nelle urine.I due ureteri sboccano poi nella vescica,
unsacchettino fibroso-muscolare.La vescicaSi tratta di un sacchettino che quand
o e ripieno e di forma rotonda, costituita da una parete formatada tonache: muco
sa interna (epitelio di transizione), tonaca muscolare (permette lo svuotamentod
ella vescica, organizzata in struttura circolare, longitudinale e plessiforme) e
tonaca avventizia(tessuto connettivo, visto che e un organo sottoperitoneale).N
ella cavita pelvica il peritoneo non avvolge gliorgani ma si adagia soltanto su
di essi.La vescica prende rapporto posteriormente con il retto eanteriormente co
n la sinfisi pubica. Nella donna tra vescica e retto ce lutero.Lurina accumulata vi
eneeliminata attraverso luretra (150-300 cm3).
Sistema riproduttore femminile e maschile
LAPPARATO RIPRODUTTORE FEMMINILELapparato riproduttore produce le cellule germinal
i, nella donna lovulo e nelluomo lo spermatozoo, prodottirispettivamente dalle ova
ie e dai testicoli.Le cellule somatiche possiedono un corredo cromosomico diploi
de,mentre quelle germinali ne possiedono uno apolide, prodotto tramite la meiosi
.LuteroSi tratta di un organo prevalentemente muscolare, lungo circa 7-8 cm, che
puo pero ingrandirsi dicirca 30 volte durante la gravidanza e si trova sulla pic
cola pelvi.Ha una forma di pera capovolta ed eformato da tre parti: il
fondo
(la parte superiore), il
corpo
(parte piu voluminosa) e il
collo
(la parte inferiore).Lutero e un organo cavo che presenta due aperture superiori,
le
tube uterine
, alle cui estremita si trovano le
o
v
aie
, ed una inferiore a livello del collo uterino che si continua con il
canale
v
aginale
.Lutero prende rapporto, anteriormente, con la vescica urinaria e, posteriormente
, con il retto. Assume una posizione angolare nelle pelvi: un angolo si stabilis
ce tra pelvi e collo ed un altro tracollo e canale vaginale, rispettivamente det
ti angoli di
anti
v
ersione
e di
antiflessione
. La posizionenon e pero sempre uguale: lutero puo essere
retro
v
erso
, cioe spostato piu indietro, o
laterale
, senzache cio comporti problemi. Gli elementi di fissita attraverso i quali man
tiene la sua posizione sonogli organi con i quali prende rapporto.Si tratta di u
n organo sottoperitoneale, tranne nella zona delle tube,che sono completamente a
vvolte. Il peritoneo si appoggia sullutero come fosse un lenzuolo, lo riveste nel
lazona superiore e,sia anteriormente che posteriormente, si flette e torna verso
lalto: questo comportamentodetermina il crearsi di due cavita, il
ca
v
o retto-uterino
, posteriore, e il
ca
v
o
v
escica-uterino
, in posizioneanteriore. Lateralmente il peritoneo si chiude formando il
legamento largo
, che si fissa sulle paretilaterali della cavita pelvica, impedendo la rotazione
dellutero, che puo invece alzarsi ed abbassarsi.Sono poi presenti altri legament
i, che vanno dallutero al sacro (
legamenti utero-sacrali
), cheimpediscono che cada verso il basso (
prolasso uterino
); un altro legamento va dalle tube al canaleurinario, il
legamento rotondo
, che impedisce la risalita dellorgano; il
legamento sospensoredello
v
aia
mantiene lovaia verso lalto; il
legamento utero-o
v
arico
, che va dallutero allovaia eanche detto
legamento proprio dello
v
aia
.Lungo la piega del legamento largo scorrono i vasi sanguiferi;inoltre questo le
gamento presenta una depressione, detta
fossa o
v
arica
o
borsa o
v
arica
, entro la quale siappoggia lovaia.Al di sotto della tuba uterina i due foglietti
del peritoneo si uniscono, dando origine al
meso
saltiange
, che comprende il
meso o
v
ario
, un foglietto che ricopre le ovaie partendo dal mesosaltiange.Lutero e formato d
a tre tonache: mucosa molto sviluppata, muscolare e sierosa.La tonaca mucosa va
incontro a modificazioni cicliche, dette
ciclo uterino
o
ciclo mestruale
, in cuila mucosa si rinnova continuamente. Questultima e formata da epitelio cil
indrico monostratificato,di cui alcune cellule hanno funzione secernente e altre
sono dotate di ciglia; questa doppiapopolazione ha la funzione di accogliere lo
zigote, mentre il muco favorisce le cellula uovo neltrovare il sito di inserzio
ne e gli fornisce elementi nutritizi nei primi momenti; le cellule cigliatedeter
minano il movimento della cellula uovo dalle tube allutero.Sotto questo epitelio
ce un ricco strato diconnettivo con molte ghiandole, che, a seconda del periodo,
si modificano, facendosi piu voluminose econtorte. Si puo dividere questo period
o in due fasi: fase
proliferati
v
i
(1-4 giorni) e fase
secretoria
. Laporzione piu profonda e detta
strato basale
,risalendo verso lalto incontriamo lo
strato spongioso
e insuperficie ce lo
strato composito
. Nel ciclo uterino si rinnovano completamente gli strati composito espongioso,
che vengono eliminati.Le ghiandole sono di tipo tubolare semplice nella fase pro
liferativa precoce(la mucosa ne e molto ricca); dopo 7-8 giorni gli ultimi due s
trati possono essere accomunati nello
stratofunzionale
, dato che subiscono le modificazioni; dopo 10-12 giorni le ghiandole si fanno p
iu voluminose edaumentano di numero. Questi processi avvengono sotto il controll
o di particolari ormoni prodottidalle ovaie e controllati a loro volta dall
ipofisi
.Nella seconda fase, dal 14 giorno in poi, la mucosa sipresenta con ghiandole anc
ora pi voluminose, del tipo composto. Il loro citoplasma si arricchisce di vacuol
iche immagazzinano sostanze nutritizie (14-22 giorno). Nella fase secretoria tardi
va (fino al 28 giorno) leghiandole sono molto grosse e fortemente vascolarizzate
e la mucosa e pronta ad accogliere la cellula uovofecondata. Se cio non avviene
si ha vasocostrizione che impedisce che gli elementi nutritizi arrivinoallo stra
to funzionale, che si disgrega e si distacca, mediante la
mestruazione
, un processoemorragico. Lo strato funzionale e anche detto
endometrio
.Al di sotto della mucosa troviamo la tonacamuscolare, detta
miometrio
, molto spessa e sviluppata che serve al momento della nascita: le contrazionich
e permettono lespulsione del feto avvengono a carico del miometrio e sono di tipo
involontario (possonoessere aumentate soltanto da un ormone ipofisario). La str
uttura e organizzata in modo circolare,longitudinale ed obliquo, con le fibre di
sposte in maniera un po irregolare. Allesterno della tonaca le fibrepossono allung
arsi e dividersi durante la gravidanza, in modo da permettere lespansione delluter
o.La tonaca avventizia e formata dal doppio foglietto del peritoneo.In corrispon
denza del fondo lutero sicontinua con due canali, detti
tube uterine
o
tube di Fallopio
.Le tube uterineSono canali interperitoneali che si possono dividere in tre part
i:
istmo
, in corrispondenza dellutero,
ampolla
, nel centro,
infundibulo
, la zona piu ampia. Linfundibulo termina in un margine allungato,le
fimbrie
. Nel tratto centrale dellampolla avviene la fecondazione dellovulo.La tuba e un c
anale la cui tonaca mucosa e formata da epitelio semplice con cellule cigliate e
secernenti, che si dispone a rilievi in modo da accogliere la cellula uovo. Le c
ellule secernentiproducono una sostanza ricca di elementi nutritizi per la cellu
la uovo perche il movimentoattraverso le tube puo durare dei giorni.Fuori dalla
mucosa ce un rivestimento muscolare, che contraendosifacilita i movimenti della c
ellula uovo.La tonaca avventizia e formata dal peritoneo.Il mancato movimento de
lle cellule uovo nelle tube determina sterilita. Gli spermatozoi allinternodelle
,creando il
corpo luteo gra
v
idico
. Questo vaincontro a modificazione e produrra lormone
HCG
(
gonadotropina corionica
). Nel primo trimestre digravidanza la
placenta
sostituisce il corpo luteo nella produzione di HCG.In caso di mancata fecondazio
ne lecellule dellovaia che si cicatrizzano dopo lo scoppio del follicolo si atrof
izzano e diventano il
corpus albicans
.Il periodo dello scoppio del follicolo viene chiamato
o
v
ulazione
ed e regolato da ormoni: nellaprima parte del periodo viene prodotto lormone
follicolo-stimolante
(
FSH
), mentre nella secondaparte lormone
luteinizzante
(
LH
). Entrambi sono prodotti dallipofisi.Lendometrio va incontro a due fasi dimodific
azione durante il ciclo uterino (parallelo a quello dellovulazione). Linizio del c
iclo uterino si ha con ilrisveglio del follicolo, fino allovulazione,che corrispo
nde alla meta tra fase proliferativa e fase secretoria per lendometrio. Quando la
cellula uovo entra nelle tube inizia la fase secretoria, poi le strade si diffe
renzianocome gia visto, in caso di gravidanza o meno.Questa fase ciclica ha iniz
io con la puberta e termina con la
menopausa
, ma durante la gravidanza si interrompe. La prima parte e controllata dallormone
FSH e durantequesta fase si produce pi estrogeno; la seconda e controllata dallor
mone LH, e vede aumentare laproduzione diprogesterone. Lovulo puo essere fecondat
o dal 14 giorno per 2-3 giorni.LAPPARATO RIPRODUTTORE MASCHILELorgano principe di q
uesto apparato e il testicolo, che produce le cellule germinali maschili: glispe
rmatozoi.Il testicoloLe vie spermatiche sono:
epididimo
,
condotto deferente
,
condotto eiaculatore
ed
uretra
.Luretra rappresenta lorgano in comune con lapparato urinario.Annesse a questo orga
no ci sono delle
ghiandole accessorie
:
v
escichette seminali
,
prostata
e
ghiandole bulbo-uretrali
.Il testicolo e contenuto in un sacco cutaneo posto sotto il
perineo
, detto
scroto
, che forma duetasche interne, ciascuna delle quali contiene un testicolo. La st
ruttura e lievemente staccata dal restodel corpo perche gli spermatozoi necessit
ano di basse temperature per svilupparsi e conservarsi.Nella vita embrionale i t
esticoli si formano vicino ai reni, per scendere poi nel sacco scrotale,trascina
ndo con se un cordoncino detto
funicolo spermatico
, nel quale si trovano elementi vascolari,le vie spermatiche e i nervi. Il funic
olo e rivestito da un muscolo che con la sua contrazione spostaverso lalto il tes
ticolo quando viene a contatto con qualcosa di troppo freddo allesterno.Nello scr
oto posiamo notare la presenza di due rivestimenti: il primo un sistema di
doppiemembrane
, detto
tonaca
v
aginale
(che ha la stessa funzione della pleura nel cuore), costituita di unamembrana un
ica ripiegata su se stessa; il secondo e piu interno, e unaltra tonaca, detta
albuginea
,che aderisce al testicolo, di natura connettivale, la quale invia dei
setti
allinterno del testicolostesso.Nel testicolo si vengono a creare delle aree diver
se, divise dai setti, dette
lobuli
, che a loro voltacontengono circa 800 tubuli, detti
tubuli seminiferi
, lunghi diverse decine di metri e raggomitolati,al cui interno avviene la produ
zione di spermatozoi. Al vertice di ciascun tubulo si trova un tubicinoche, unit
o agli altri, va a formare una rete, la
rete testis
. Dalla rete testis emergono altri tubuli piu piccoli, i
retti efferenti
, da cui si originano le vie spermatiche.Il primo tratto delle vie spermatiche e
lepididimo, un tubulo organizzato in anse che si dispone a partire dal polo apica
le del testicolo,appoggiandosi sulla parete posteriore e risale quindi nel condo
tto deferente.Le vie spermatiche sonoimportanti perche, oltre a condurre gli spe
rmatozoi, gli forniscono la mobilit (perche a questo livello nonsono ancora compl
etamente maturi e non possono muoversi).Esse sono formate da epitelio cilindrico
cigliato coadiuvato da un epitelio muscolare con fibre muscolari lisce.Gli sperm
atozoi sono prodotti dai tubuliseminiferi, formati da tante cellule derivanti da
unuguale
cellula progenitrice
, che funge anche da origine per gli spermatozoi.Appoggiati allo strato connetti
vale esterno dei tubuli troviamo gli
spermatogoni
, prodottidallembrione, che alla nascita interrompono la maturazione, per riprend
erla soltanto nella puberta,sotto effetto e controllo di ormoni. Una parte degli
spermatogoni da inizio alla meiosi, dandoorigine agli
spermatociti
, distinti in
spermatociti di primo
e
di secondo ordine
. La fase successivapermette lo sviluppo degli
spermatidi
, che diverranno poi spermatozoi. Nel tubulo seminifero glispermatogoni continua
no il loro processo meiotico in modo da non esaurirsi mai: questa fase non ecicl
ica, ma continua. Tutti questi processi impiegano due mesi per compiersi in tutt
e le varie fasi.Il tubulo seminifero inoltre possiede altre cellule, dette
cellule del Sertoli
, molto voluminose, che siestendono dalla base alla porzione centrale dove si tr
ovano gli spermatozoi. Queste cellule danno unsupporto strutturale al lobulo e a
iutano gli spermatozoi nei processi meiotici.Tra un lobulo e laltro ce tessutoconn
ettivo costellato di altre cellule: le
cellule di Leydig
, deputate alla produzione del
testosterone
, lormonemaschile che controlla lo sviluppo di queste stesse cellule e dei caratt
eri secondari maschili.La cellula germinale maschile si presenta divisa in tre p
arti:
testa
,
collo
e
coda
. Nella testa troviamoil nucleo con un po di citoplasma ed un elevato numero di m
itocondri; la coda e formata da un
flagello
, che dona mobilita allo spermatozoo. La motilita viene acquisita nelle vie sper
matiche,quindi la struttura dei condotti deve aiutare lo spermatozoo ad uscire d
al testicolo, almeno per iprimi momenti. La loro completa maturazione si ha quan
do essi escono dallapparato genitale.LepididimoSi trova in corrispondenza del test
icolo, che segue durante lo sviluppo dalla vita embrionale in poi;e un tubulo lu
ngo vari metri formato da:
testa
,
corpo
e
coda
.Presenta un epitelio interno cilindricopseudostratificato dotato di
stereociglia
, che aiutano gli spermatozoi nel movimento. Quando ce produzionedi spermatozoi l
a pressione interna aumenta ed e essa stessa che li spinge fuori dal testicolo,
grazie anchealla natura anelastica della tonaca albuginea
.Gli spermatozoi acquistano mobilita quando incontrano sul lorocammino le vescic
hette seminali.Queste ghiandole di tipo tubulare producono una sostanza che cost
ituisce il50-55% del secreto seminale, costituita da proteine e fruttosio. Tale
sostanza serve per fornire il nutrimentoagli spermatozoi.Il prossimo passo e la
formazione del liquido seminale definitivo.Il condotto eiaculatore.Questo condot
to va ad attraversare la prostata, unaltra ghiandola che secerne unliquido ricco
di zuccheri utili perche gli spermatozoi sopravvivano e mantengano la mobilita.
La prostata sitrova inferiormente alla vescica.LuretraLuretra e lultimo tratto, in
comune con lapparato urinario. La ghiandola prostatica e in grado diprodurre una
certa
penicillina
che protegge il liquido seminale disinfettando il condotto uretrale.