Sei sulla pagina 1di 239
\Coprish © 1964 Giulio Binau edtoe 9.2 Teno Martin Lutero DISCORSI A TAVOLA ntreduzion, traduzione e note di Leandro Petint Con un saggio su Martin Lutero di Delo Cantimoti GiulioFinaudiedtore 3969 ‘MARTIN LUTERO Pochi sono, nella storia del genere umano, i protagonisti renitenti ad esser tal, come fu Martin Lutero. Anzituto, nella sua concezione dela vita del genere urnano e della sto: ria degli uomini, dalla creazione di Adamo fino al proprio tempo, di protagonisti veri ce n’era stato e ce n'era un0 50 Jo: cerano autorita come quella degli imperatori, o come aquella dei gran signori: duchi,principi, baront, conti e mar- ‘ravi, senatoti di citta, padri e dottori, come dottore della Chiesa era epli stesso, professori e cavalieri d'impero, guer- sleti e contadini, papi, vescovi, abati: buoni se ubbidienti alla parola divina, oppure malvagi e mossi da Satana, che era i grande antagonista. Dal peceato di Adamo e di Eva in poi, fino alla venuta di Cristo, una lunge decadenza: Ia qua- le, interrotta per fa venuta di Gest Cristo, la rivelazione, I buona novela, il sacrificio della Croce, il nuovo patto, era rlcominciata co! lento tisorgere del vecchio Adamo nell’uo- mmo rigenerato, dall’etd apostolica in poi, git gid fino al trionfo di Satana in Roma al volgere del secolo, Coloro che han capito il significato del suo richiamo alla pura e sempli ce parola divina, dice Lutero nel 1522 in una sua missiva: «non dino nessuna importanza a Mastin Lutero, che sia tun briccone o un santo». E in questo Lutero non era diffe- rente da alti riformatori, come Ulrico Zwinal, il quale di- ‘ova le stesse cose — benché Lutero lo considerasse «stracr dinramenteambiioso>. Non Tumi profesional de «dei frati come egliscrive git nel x512 agi agosti- i fur: di Lute- 20 dopo a egueta dei contadnin: quasi un rors pe ver provocato una seissione cosi grave e per aver scatenato {ane passion o sini. Fin da principio, nell'anno eitico 1519, Lutero comincia «sottolineare: «questa impresa st- 1 solo opeta di Dio che opera dallinterno [della storia e del ‘mondo}, non degli uomini..»; e nel 1543, verso la fine del- Iavita, meditando sulla Riforma: «non possiamo dimne nul- Ia... perché & scritto “faciem meam non videbis imo, non devi vedere quel che mi propongo di fare; “poste- riora mea videbis”: Io vedtai quando lo avrd fatto. Chi a vrebbe mai pensato che in Germania dovesse venire uns ta le ibellione e tanto disprezzo contro il papa...»; «professo di mia spontanea yolonta che non ho cominciato di proposi- to tutto questo affare; & tutto avvenuto per deliberazione di Dio», Le vie di Dio sono arcane, ¢ del tutto opposte alle idee degli uomiai: «actus, non agens» guidato, condotto, fon agente, attore, protagonista. Luterorifuta questa idea da ogni punto di vista: teologico-speculativo, tico-psicolo- ico, storicoetrospettivo, personale-autobiograico, eccle- siastico, accademico-dottorae. Cid non gli impedii di far ppesare contro gli avversari grandi e piccoli la sua potente superiorith personale ¢ scientiica, come osserva Gerhard Ritter, usando tutte le armi della pubblica eontroversia, € lasciandosiandare spesso alla sua piti volte riconosciuta pro- x petto easriscons pensone alla caller lite vent menifsezion veemente sdegno tall da pote far concludere 2 superb Non sno ado di dents 9 ee, Pt ‘halon tai tengono al riparo dalla libidine, e non sono tormentato dh odio ods invidia per nessuno, Rimane in me ancora sol tanto Tira, che tuttavia ® per fo pid cosa gusta e neces. Ad ogni modo, volente 0 nolente, protagonist divenne con grande rapidita, benché non prestissimo. La famiglia cera modesta, non povera; ilnonno el bisnonno paterai era: no contadini il padre aveva abbandonato la terra per dive- ‘nite minatore (non operaio, non garzone), la madre sembra fous di ongine china, Severin! nel'edueaione dat figlioli, e religiosi; il padre fu contrario alla decisione del f- glio Martino di farsi monaco, ¢ i ricordi di questi lo mostra- fo aepramenteantcenel, come ance f nono patos, ‘Dopo Ia scuola di latino, il giovane era stato attirato dagli seul universitet, avvindost alla carlra del ple bevel cots accent autonome precosutnon! ele fiose in senso propriy all univer incomioclane period di fortissimi terrori, che inducono il giovinetto, fra i dicias- sete e i diciotto anni, a meditare sull'ira divina; c’é la mor- te subitanea d'un amico; ee poi il famoso voto peril terrore provato per un fulmine durante un temporale, mentre Lu- tero era in aperta eampagna, Quel terror e quelle angosce ‘Tcoapulan nella decsione inprovese dl coer in ons, stro preto li agostniant i itu «Magis rptay, quot tract, ditt Luteo, usando unanttes! analog a aea che abbiamo citata: pid per slancio, che per convinzione. Nel 1507 fu consacrato sacerdote; anche il giorno della pri- ‘ma messa il. padre Jo. ‘cbbe a rimproverare, mostrando di non esser convinto della vocazione e dell’angoscia religiosa del fglo, Zelante quanto ipetuoso il gorane monaco fi pet 10 nello studio teologico e nella pratica delle virti ascetiche monastiche, a cominciare dalla umilta, Il vicario generale dail Ordine, Glovanni Stapits, nud presto te pasa cls dlisciplina del giovane monaco, ene fece il nome al principe [MARTIN LUTERO x cletiote Federico di Sassonia, che aveva fondato da poco Ja Universita di Wittenberg e cercava energie nuove; cost dal 3508 Lutero insegnd dialettica e fisicaleggendo Aristotele, proseguendo i suoi studi teologicie scriturali: nel 1512 ti Eevette quel titolo dottorale in teologia che doveva tima- rere nella storiogralia protestante l'eppellativo caratteristi ‘co dell'uomo, il quale comincia a ricevere vari incarichi, di governo interno, di sappresentanza degli interessi dell'odi- he in Roma, di predicazione La illante carrera ecclesiastica che si profilava per il giovane trentenne appariva collegata, a questo punto, col Finnovamento cultarale generale umanistico ¢ di dottrine teologicoriosofiche che in Germania in questi pris del secolo x01 si configura sullo sfondo dela is auove univers, df innovamento delle pi veechie attr verso i vati gruppi umanistci ¢ nella tendenza, mediata, per Lutar,dallo Stsupite a lascare le dottuine ole corren- {i tradizionali delle varie scuole, ea cercare nellaletteratura asta lesa ides enon cv nella ricer dave stanza filosoficae religiosa pid intensa al moto generale rinnovamento curopeo che per Europa settenttionae ave va il nome di Erasmo. Lutero, dopo la polerica con Era- mo, rifuterd spesso di dovergli qualcosa: «Non ho avuto nulla da Erasmo (Ex Erasmo nibil babeo). Tutto il mio pa- {rimonio intellettuale viene dal dottor Staupitz; il quale mi hha dato P'avvio (accasionem)». Ma eid non topic che fin dai primi anni a Erfure Lutero fosse in contatto con umani he umanista eminente fosse certo anche uno dei suoi pid vicini collaboratori, come Filippo Melantone, per non par- Ie di altri meno notis e proprio a Melantone si deve i di- sc0130, non certo indizio di chiara e acuta intuizione stotica, «noi abbiaro rinnovato la teologia come gli italiani del se- ‘colo scorso hanno rinnovato le buone leteren; che tuttavia 2 rappresentativo dela opinione e delle tendenze culturali ti quel primi decenni, quanto Ventusiasmo di Eresmo per Lutero fino alla disput sul libero arbitrio, quanto i turbo- Jenti entusiasmi di Uleico di Hutten; allo sesso modo che, come risulta dagli chi delle opere indicati dal Garin, smo diretto, analoghi a quelli di mi- xu ELIO CANTIMORI ss fc fami ome Taker, dei Sarangi eda i, si possono riscontraze anche in Giovanni Pico della *andol; allo stesso modo dla tendenzsriessone me tazionerelgiosa generale di Gesparo Contarin(e siamo in tomo api stessi anni), che ha fato parla ad uno strico co. ime Haber Jen di tcologi deli coc peril Contain come se ne parla per Lutero, come leno polemizza con il razors di Pomponsa ed entrambt condannano io Later area comico eu en iss pi com ‘mentaribiblic con il metodo tradzionae, servendosi della ediione dei salmi del famoso umanista e teologo francese Jacques Lefebvre dtapes (Faber Stapulensi) tna poi lene Tamente, aveva cominciato a modificare il veechio metodo delle pagine a stampa di grande formato, con ampie interie reatute; che epi poi rlempiva fra le tighe ¢ al margin di slosse edi coli, con gran curse dilgenza: si pud immagi- fate a foma esters pensindo alla srodsone che di uestoantio sistema si ha nelle edzion, anche tarde, delle ecretalo ei altri testi; el srivevatuito con cua sina. Hosa econ caattripiccolisimi esotlissim in gotico, co ‘me per un exercizio ascetico di preto tipo monastico; avol- te gli studiosi competenti che curano le edizioni di questi test dll prin ein otro ann Semcon ae certe annotazioni postulino necessatiamente la presenra del. Inedigone neotstmentara di Erasmo tn sopra che eqli abbandona lentamente la rigiith del sistema che for- malmente continuava, criti gli autorie aon s limita ae pe so inne bers dl whi sistema del lose e degli scoli, pur continuand il vecchio sistema Akar bench orm samp ly vee eo dl a ‘non troppo, perché cete edizionierano costosisse per i lavoro upogatiooccorrente: pero meno tet di at eri. o «corpin, € una maestia tipogratica possibile solo Baslea) 1 con Basilea, on il Freben, con Faber Stapulem: sis siamo tornat ali umanisti: a Wittenberg sifaceva quel inate lavoro di commento di eseges della Scrittura, cla borando la nuova dottrina, Chi poteva accorgersene in quel ‘mondo fermentante (lentamente ma sicuramente)e liv MARTIN LUTERO sat tante, pieno di tension, di innovamenti: Copetnico stava feriveado il ptimo abbozzo del suo sistema, Magellano si fmetteva in movimentos e poi eli scriti ele ediioni degli u ‘manisti, classici pagani e padri della Chiesa; che importan- za. che eco potevano avere i dubbi di un monaco e dei suoi discepolt sulla valida della traduzione tradizionale della Bibbia, esullavalidita della costruzioneliturgico-disciplina- re-eclesiastico-teologia, che era stata costruita su di essa? Jatanto Lutero comincia a sent bisogno di imparare i gre- coe Lebraico, e comincera sul serio nel 2518, quando ebbe ‘come collega Filippo Melantone. Spesso traluce fra le righe acento a torment, seropoliy e quest acenl come note it Meissinger, sono accompagnati da una patola, «espetien- apie i atc il itatto del Cranach del 1320 visi vede iltormento del monaco ea fatica del’asceta, Sembrava una esperienza di formazione culeurale edi vita intellettuale di fceademici, umanist, era invece una profonda esperienza Gi vita religiosa intensa: quando la volgarta del Tetzel a fece uscte dal tormento de chiostro ¢ delle Iezioni ed esor- tazioni, provocando la collera villana ¢ violenta di Lutero, fauna esplosione che scosse la Germania e Europa; erano Te sfide, e parole, le resistenze che le insoddisfatte popola- oni in Germania e altrove attendevano, che convinsero ‘molta gente di chiesa, e che furono Ia scintilla di una serie i guerre feroci, concluse solo con Ia pace di Westfalia: non erano solo le richieste ele attese di riforma: le parole della, vera fede crstiana, la dottrina (come Lutero ben sapeva) nuova, che sola poteva scuotere Peempia Babilonia». Il periodo di incubazione fu lento, ma non diremmo in- certo, ani sicuro; ma procedette come per cc. Quel della tsperienza religiosa in senso diretto, prima personalissima ¢ pvatisi, tanto doa wvitabile atenzione de- fl psicologi, poi configurantesi come un sacro orrore e spa- vento, come serupolo di studioso, come liberazione mistica, come studio biblico diretto e avviamento ad un esegest Tologico-devotacrtica («ritorno agli original), s"interse- ‘eano, non diremo s'alternano, con i cili delle esperienze xv DELIO caNTIAcORE ‘wmanisticoletterare culturali general (Lutero conserverd 4uteegil ord dla etre di Baus Mamovao, i 1uon Giovanni Battista Spagnoli, che per quest ctaz ricord di goventi, e per qualche invettive moraistica vex Hi considerato «precursore» di Lutero); con quelle dell. ‘manesimo etasiniano, critic e filologico, del umanesimo pio ed «evangelistico» francese, dellinsegnamento teolo 0 sistematico e della predicazione semplice ed immediata, inladoo pe const, in volgr eso ps, i th, peril popolo artigiano, Boxphese o patrisio, frequentatore della chiesa pasrocchiale di Wittenberg (appena cominci® ad esercitarla anche fuori della comunita conventaale [7526], la predicazione di Lutero ebbe tale successo che le prediche tedesche furono subito pubblicate, tradoxte in latino, © a Pitiriprese, non sempre con il consenso dellastore; ¢ poi tradotte in cBco eritradotte in tedesco); con quelle della a- tiviek organizzativa, come responsable d'una «provincia» agestiniana in supplenca del maesteo di misticismo ed a «0 Stauypitz, come suo agente in quella grande contesa fra la stretta «osservanzao e gli avversari di ogni tiforma, tinno- vamento, riorganizzazione, che scuote, dalla fine del secolo 2, tutti i gandi ordin, in forme e con sfumature diverse, in tutta Europa; ¢ che non verteva solo sulla fedelti alla segola proposta dal fondatore, ma si svolgeva anche in com- plicate azioni di riorganizacione del vai tipi di raggruppa- ‘enti dei conventi di ordini monastici 0 di ordini predicant, allo scopo ei promuovere, con I ne di hhuove «province» o con la ridistribuzione allinterno delle veechie, una meggforanza di conventi 9 monaste, per e- sempio nel senso dell’osservanza, subordinando gli altri a un eprovinciale» favorevole ad essa, in modo da costringe- ze i renitenti oa stacarsene, oa cedere; come in Toscana i domenicani col'szione del Savonazola, cost, nella provine cia di Germania, gli agostiniani con Vazione dello Staupite Era tutta una azione, fra diplomatic e di intighi di corr oio, che si svolgeva dalla periferia a Roma, per fat tieono. Scere questo o quel riordinamentoo forma, ottenut local: mente 0 combattuti, anche a volte con la violenza e la so. praffazione. C’eta chi proponeva di far cessare in ualche Frog . wre al comer fx corns ¢ scones (0 tre, “fenoeainaziont che si dessero), che erano giunte a tur- bate perfino la quiete dell'eremo camaldolese, trasforman- do l'azione di ‘ilorma interna degli ordini in contese anche ppersonali, ma guardate con attenzione anche dai principi ‘the ritenevano d’avere un qualche diritto di patronato, co- wefteoctjllsrs pes et snieycr oak a ‘drastica, anche in proposte di eens e di riorganiz- afl a epee omens ein eee eee ier convent che avevano scot Me ore, cel ro pcan el Stes che avevanosftorato ogni e qualsiasi forma. Lo St pitz, favorevole alla riforma, in maniera rigorosa e intransi- ‘gente, voleva tiunire i conventi siformati agli altri, per co- ‘rali» e le altre forme di organizzazione interna dell’ordine) Pee ee ati oa ins vincia da lui dipendente. I conventi riformati temevano che questa manovra potesse sortire l'effetto opposto: cio che potesse compromettere le loro riforme ¢ le nuove norme, ‘non ancora consolidate. Il convento di Erfurt era fra que- sti; e siccome il generale degli agostiniani era favorevole al Si ee rae breLures Coen ee Non dey essen se alle decisioni dello Staupitz. a questo breve momento della vita del vane Lutero & sorta una leggenda, costruita su affermazioni molto tarde (1582) del figlio di Lutero, Paolo. Liconografiastarico apo. Toe, ch cn i eon ecg dura fino agli inizi di questo secolo xx, mentre pli studi sto- ici avevano fatto giustizia ie miti che erano sorti: prima, uello biogralico-eligioso (il giovane monaco aveva percor- Se rt tafe lore dl puro Ta xr DELIO CANTIMORI ima del av patemo;artvato in cima, aveva sent rsvo nate una voce che diceva la gran parola: «il giusto vivra per via della fede»); poi quello etico;psicologico (la coztuzione paganegziante di Roma inspira il plovane cristiano alla lot ta contro Rome ei papi attraverso lo scandalo morale), Co- 8 ovvio, i critic cattle’ hanno adoperato quel pochissi- mo che si 5a sicuramente di questo viaggio, per dimostrare che Lutero aveva ttadito il suo protettore Staupitz andan- doa perorare una lines di azione differente dalla sua, 0 che aveva tradito il mandato del suo convento sottomettendosi poi alle decsioni dello Staupitz; mentre gi apologeti lute tani se ne sono serviti per dimostrare che, se godeva di tan ta fiducia, non poteva essere reputato un cattivo monaco, ‘un monaco di cativicostumi, Altri rammentando queste ¢ sltre controversie biografiche e storiografiche, potra pur ‘onstatare come Martin Lutero fosse destinato a diventare signunt contradictionis, in grande ein piecolo, dal momento della sua comparsa di fronte alla pi vasta opinione pubbli- ca allora possibile in Europa, da quando si comineid a sape- te delle «95 tesi» ¢ del loro contenuto, in poi. Ma lepiso- dio del viaggio a Roma sta a indicare anche un altro ciclo ‘experience compiute da Lutero, esperienze di «politica ccclesiastica» ose si vuole, di ativith organizzativa etior- ganizzativa interna nella Chiesa cattolica, come membro, sempre pi eminente, del suo convento, del suo ordine, del Ja sua universt, in un periodo di rienovamentie conttasti, Nel 1515 il capitolo degli agostiniani tedeschi aveva nomi nato il dottor Martin Lutero vicario generale per i pur au- smerosi conventi del distretto della Misniae della Turingia, ¢ lo Staupita laveva invitato ad accompagrarlo ia una «viz Hi questi ontrollo disciplinare, dei costumi, deosservanza alla regoa («facco il lavoro di un- dici priori»), controllo amministrativo: casi di mona dlsciplinati, peccatori, da riammettere, da ammonite, con ttasti interni da conciliare, question (economico-giurdi- che) da regolare nei rapport di questo 0 quel convento con le autoritdcivli, Manovre, calcoli minuziosi di posibilita, esperienza non appariscente di uomini e cose, di governo, insomma, sia pute governo di una non certo enorme parte [MARTIN LUTERO xt di uno dei tantiordini (certo non dei minor allora, specie jn Germania): allorch€ Lutero dara le linee generali per Torganizzazione della chiesa evangelica della Sassonia, for ‘endo il modello fondamentale alle altre chiese luterane, quelle esperienze di governo di amministrazione ecclesia: stici gli saranno molto utili, Ma a qualcosa di pi decsivo pli servirono quelle oscure manovze di monaci, fra una le- tone, una predica, le lettere che aveva da scrivere, le visite ai conventi, queicalcoli sulla possbilita di soverchiare eli avversari della eosservanza» 0 riforma interna mediante tun gioco di divsioni o raggrappamenti e tiuniicaziont di conventi, quel pesare la convenienza di fermarsi a un certo punto e dion permettere alla minoranza di riprender for- ze divenire maggioranza (non nel senso di vot singoli di persone singole, ma di voti e di peso rappresentativi, con levine al ats i cui) fe infite cutie di salvaguardia di dieiesi acquisitie di principt generali di giu- re naturale e divino (sanciti dal Decretur, dalle Decretalie dai loro glossator, e dai canonist), fra la necesita di rifor- tne nel senso della «osservanzay ~ pit o meno rigorosa ~ € I nccessiti di non metiere in pericolo di poterle proporse «fare avanzare senza incorrere in accuse di scarsacarithe di scarsa indulgenza, di zelo ambizioso e superbo, 0 anche di dortrine pericolose e mertevoli di scomunica, procedendo attraverso assaggi, mosse in avant, rtirate. Quella espe- ricnza silenziosa affind quelPstinto politico (nel senso ge- nerale eclassico del termine, quello pit tardi formulato nel- Ie definisione ela polities & in scicnea del posible») che Martin Lutero dimostreri, in modo manifesto ed inconte- stabile, negli anni delle grandi e clamorose lotte ¢ contese risolutive; la sua capacita di agire rapidamente, compiendo Je sue mosse al momento giusto, prevenendo una proibizio- ne di chi lo proteggeva, pitt spesso che un attacco dell’av- versatio, promettendo tregua, sicuro che gli evversari sa- rebbeto stati i primi a romperla. Costretto dalle sue con- vizioni(finché non le ebbe abbandonate e criticate attr verso studio e meditazione) alla reverenza verso il papa. € renitente a tompere Punita cristiana-cattolica tradizionale; ‘rato e devoto suddito di Federico di Sassonia, suo protet- xvnt DELIO caNTIMORT tore ¢ suo signore naturale, al quale non poteva e non vo- leva disubbidie; spinto ¢ incalzato da amici ¢ da sequaci entusiast, veechi ¢ nuovis provocato inesorabilmente da suol avversari local reverente verso l'autorith imperiale; ‘rascinato dal suo senso profondo della vocazione del pro- fessore ¢ del predicatore, dalla «liberta» donata non solo alla sua coscienza, ma anche al suo pensiero teologico ¢ re- ligioso, quanto alla sostanza della vita crstiana; scosso da quella e da quelle collere, Lutezo sapeva manovrare € muoversi abilmente fra queste ( altre minoti)forze cont stanti ¢ spesso divergenti, guadagnandosi quelle accuse di ia fratesca, di astuzia diabolica, di protervia ed clusi- viti clerical, di prepotenca, insolenza, furberia da villano, che si assommano, quando vengono dagli avversari— specie se, anche soo in pate, seonfiti~, nella capacita di lotta po- litica. Lutero non disdegneti, pr esempio, espedienti come quello dell'amico o addirittira del tipografo che diflonde abusivamente (per etrore o per avi di denaro) uno scrit- to che doveva essere ritirato © non pubblicato, o almeno cotretto e modifcato; oppure, quando and® alla disputa di Lipsia, antica universta,celebre per la lotta contro eresia boeina sprezzante e antagonistica verso la recente Witten ivenuta allimprovviso tanto famosa ¢ frequentata, egli si lseid accompagnare da duecento studenti ben arma tie desideros di azzulfarsi con quelli di Lipsia. Ma, certo consigliato da numerosi amici ed esperti e da loro aiutato, seppe usare in grande quella relativamente nuova arte tipo: rain, che fio alla avereusato pr pubblcron i soi scritti¢ per far preparare quei fogli dalle grandi margina- ture e dagli ampi,spazi interlineari, che dovevano servire alle esereitszioni dei suoi student di teologia. Satebbe rischioso affermare che in quelle controversie ¢ in quelle manovre di monaci Luteto avesse acquistato quel senso politico pid profondo, quel realismo oggettivo, coe quella capacit’ di cape Ia situazione reale di quanto avve- nivao stava per avvenire o era avvenuto. Quante volte, nel celebre tiennio, sentiamo Lutero invocare il nome di Dio, anche prima del celebre «cost Iddio mi aiuti» di Worms, quando ebbe rifutato la steattazione al cospetto della mae. [MARTIN LUTERO ax sx xr, incrmata de Carlo V, di quella macs cesar (© sacra autorith impetiale, alla quale il cristiano non dovr nai opporre maggiore resistenza che la preghiera ola fuga, come Litero stesso si troveri a teorizzare pi tardi, Benché si trattasse di una formula consuetudinaria, non sipotra di re che fosse una semplice giaculatoria, o poco di pit: prendere una formula solenne di giuremento, in quel conte- sto assumeva soprattutto il valore di una espressione ango- sciata del suo senso profondo dellrrevocabilti e della gra- viti di quanto stava avvenendo: profondo e piamente e- spress0, ma lucido quanto quello dei grandi curali romani, i quali si resero conto trattarsi di cosa grave, e lo dichiara: ono in termini pis perspicui ed evidenti, proponendo Ia ternativa: o farsi caro Lutero coi suoi amici e i sempre pi snumerosi seguaci, accettando seriamente le sue richieste (non poche) accextabili o spegnerli con la forza della spada.. Cosi, pit tardi, le vari illusioni generose e sante e i vari pil tentativi di pacifcazione attraverso formulazioni dottri- nali ambivalenti ed accettabili, furono rifutati, attraverso iTriftuto delle formulazioni e definizioni teologiche, benché approvate dal suo eatissimo Filippo Melantone, che fo ave- va persino indotto ad ammettere un ritomo sistematico eg insegnamenti «atistotelic nelle universiti (fondati sulla «lezione> o lettura di opere di Aristotele del professor Mar- tin Lutero a Wittenberg), mentre venivano ricusate a Ro- ma da Paolo IV Carafa, benché fossero state approvate 3 Ratisbona, anai, negoziate dal famoso cardinale Gasparo Contain ‘Non eta rfito 0 condanna di quei pit desiderie di quelle sgenerose ecaritatevol aspirazion alla pace, alla con nee concordia fra i membri della respublice ecumenica stiana, né della sapientissima doterina degli eminent teo ai presenti a Ratisbona nel 1542; ma era il senso politico profondo della grave realth di una situazione di fatto, tale da non poter essere ormai pit risolta con formule negozia- bbenché vaste e profonde rimanessero le aspirazion ire- niche, per decenni e decenni destinate a essere costrette ad una vita semisotterranea, espesso, quando collegate a certi movimenti religiosi completamente «ereticalin, ad una vita =x DELIO CANTIMORI del tutto sotterranea, latomica, catacombale, clandestina, 0 tenute in dispatte, come nello sfondo, in altti casi, dove mancava tale collegamento. Ad ogni modo Lutero manife- sta in questo, come in altri casi, un senso politico realistico che si accoppia alle finezze per lo meno tatiche del lottatore del triennio x5r9-21. Ul dottor Martin Lutero mostrava dunque di aver gid sect aa strata sve una inn una dzone re cisa di azione nel campo degli studi teologici: pochissimo tempo prima delle celebri «95 tesi», aveva confortato un suo allievo a presentare peril accalaureato biblico, 97 tsi da sostenere, secondo Puso tradizionale, di fronte al corpo accademico dei professori ¢ degli studenti, contro un altro professore che si assumeva la funzione dei contraddittore, mentre il professore, che aveva promosso il lavoro elo ave: vva in parte ispirato, ne assumeva il patronato. Le tesi del Giinther furono discusse ai primi del settembre 1517 (ma rano state preparate a lungo nei mesi precedent), suscta do Venusiasma det glovan lo seandalo cgi anaani 1 Sutavano il libero arbitri, anzi, Ia capacitd di distinguere fea il bene il male, con la conseguente morale stoica e u- sanistica della possbilita che anche eoloro che siano fuori del eristianesimo, non avendolo potuto conoscere, 0 pet ra- gioni cronologiche o per ragioni geografiche, possano fruire della salvazione; combattevano la logica aristotelica, che non serve per le cose divine; proponevano infine atraverso il contrast fra Ie teologia della Legge e quella della fede, le idee mistiche della teologia germanica. I riftuto della pos- sibilita di salvezza ai non credenti, cio ai non crstiant i, &fondato sulla ertica alla dottrina del i 4 etgagn ¢ chimera che Tuomo pesca anivare allamore per Dio mediante 'uso delle proprie forze, L'uomo, in uan- to tale, zesiste alla grazia diving esi ribella ad essa, Noi non dobbiamo soltanto volere quel che Dio vuole che noi vo- gliamo, ma dobbiamo volere, in assoluto, quel che Dio vuole, qualunque cosa egli voglia. Con tutto Pempito mist coecon tutto linteresse che possono presentare le formula: [MARTIN LUTERO xr sion provoctore di quest tei (Io stesso gomn della setibher 9 settembre 1517, Luteo servers 2d.un am So Sbe ori er il momento di comincae la publica d- ‘Sessone ed non acontentrs pid stare a bronolze Sil prope cantcto, si provs un cevto senso di chiusura, tape a fete come, ello stesso torso cl tempo, sulle Uncen! tradionall del iber sbitso comineesero 2d {Shestaret quelespecleion e quelle coetonion! sl tod nature chbornte da alcuni domenion! spagaol per ri scale eatanento umn al polio! dl eo Tame spgholee portophes del nuove eontnente sine fo Mi sansa chisusee senza compresione non ¢& eplo- Fella dela ine del mese di ottobre 1527 fauna vera esplotione, che doveva presto spaventare anche l'ntrepido Hveafor Germanions, come presto sree stato carat. Si prepara od ws dal proprio cantuclo, e#portae ia pubbic fe sue concerti cle, avevs probabmente cl Botao na cera ifsione epubblice come per queste dal ‘Shcnbre, ere famigerte ws fesindeoxtobe: ma era tn pubblico eactademicon (doe unverstanio), ed eclesia- Ses Certo, in questo period (seconda meta del Quatro. ent e prima res al Cingoecento), fs le popolssion!t- disco, Vnterese pet la clo supeiore per gl studi Universita era puttosto forte ifs: Fastagonismo fea Universiti non era solo el po ingleseo del tipo teologt « Geman o univers recente © po- lle 0 frequentata ¢ universitaantica ¢ frequentatisim: sorti di Wittenberg sinteressavano per esempio tutti cit- tadini gli artigiani, non solo gli studenti ci professor, il principe elertore e i monaci dei vari monasteti. Cost avve- niva nelle altre parti della Germania, Ed 2 vero anche che Tmportanza dele universitie delle facolta di teologia era sande in tutta Europa; non parliamo della Chiesa, clero regolazee lero secolaze (nella quale le universtdrientrava- no); esta costituiva, per peso, massa di propriet fondiaria, Potenza fnanziasa, prestigio, una gran parte della societ3 Cristiana, Tuttavia, da quel famoso 31 ottobre 1517 in poi, atteaverso gli anni dal x518 al x52r, dal x52 al 1525, ecc0 sour DDELIO CANTIMORI venit fuoti, nelle acque gid agitate della vita politica gene- fale d'Europa alle corti det sovrani iui meveant a ban. chi dei cambiavalute e dei banchieri, fra i anzichenecch, nei villagi e nelle campagne, oltre che dai conventi e dai monasteti, dalle pievi ¢ dale cattedrali o dalle aule delle scuole, gente di ogni tipo e di ogni categoria, che ascolta, che lege, ches fa leggere quello che a detto, che ha scr to, che ha fatto Martin Latero. Aleuni studios! cattolici “anno ecenteconesato la vali le vidi de acconto tadizionale, consacrato da una iconografia popola- re di tipo oleografico © melodrammatico, di Martin Lutero che, coa aspetto cupo e deciso, va con chiodo e martello ad affiggeze le tsi alla chiesa del Castello di Wittenberg. Non «i sono testimonianze precise; Lutero non dice mai di ave feaftole tei acento tarda ral a Melantone, ten ta anni dopo (1547); quindi andrebbe eambiata, dicono, anche la data. La discussione, inirats anni or sono fra pro fessori di storia ecclesastica, & arrivata al grande pubbli- co, in Germania, alla fine del 1965: ® probabile che ne ar Fivi presto al grande pubblico un‘altra, a proposito del fa. ‘mox0 rogo della bolla di scomunica e dei libr! base del diz ritto eanonico: il Decretune Gratin ele Decretales che lo erpretavano e spiegavano. Quanto alla «afissione» delle tesi, la mancanza di testimonianze ditette, coeve, ocular, e soptattutto di dichiarazioni precise di Lutero stesso, fa nere che Ia critica degli storici cattolici posta esser presa in one: poiché Melantone, pure amico fedele econ- traccambiato di Lutero, e pure praeceptor Germaniae, non andava tanto per il sotile, come & testimoniato dal fatto che cambid la data di nascta di Lutezo per poterne fare rientrare la enativit» astrologica in und costellazione di felicta ¢ fortuna per il mondo (come il Chirdano spost® la stessa data di nascita di Lutero allo scopo di poterla fare ientrare in una costellazione di sciagure e di sventure). Ad ani modo, a tendenza di tale critica & duplice: si continua a dimostrare che Martin Lutero non aveva intenzioni rivo- luzionarie, neppure in quel modesto senso consuetudinario accademico, onde ancot oggi, nelle universit italiane, per norma ministeriale, si deve afiggere largomento delle le [MARTIN LUTERO voc joni e invitare il pubblico, relitto di consuetuding solenni, dna insoma non Fvoksionaie( probablmente Melanto- he s'era tiferito per analogiaa tale consuetudine); est infe- sce un forte colpo a un mito popolare, profondamente ra- Gicato nella tradizione eonfessionale evangelico-luterana ~ dalla Germania del Nord ai piani del Texas ~ nonché, come Eovvio, alla storiografia illuministca e liberale, che aveva accettato e trasmesso la narrazione di Filippo Melantone iI dottissimo umanistae Bilologo, facendo cost proprio, ac ticamente, un mito popolare. Mito, non leggenda, perché vivente attuale, anche se ormai soltanto per una parte re- lativamente piccola della societa ecumenica cristiana; un ¢grancl di senape che non ha perduto ancor del tutto il suo sapore, il suo pizzicore, Tn una pagina famosa della sua Storia d'Italia, il Guie- ciardini, pur deplorando che Martin Lutero sifosse poi a- Sciato trascinare all'eresia eal dstacco dalla Chiesa, raccon- ta la storia della questione delle indulgence che erano state concesse da Giulio II per la crociata contro il Turco, ¢ pet Ia efabbrica di San Pietron, e dell’appalto che Leone X ne aveva concesso a favore di sua sorella, del subappalto per Ja Germania al vescovo di Magonza, della propaganda e ver i domenicani, dello scandalo suscitato, della profonda iritazione nei paesi tedeschi, che pid rende- vvano finanziatiamente alla Camera Apostolica ¢ ai suoi in- termediari, anche in questo caso; altze fonti, non contesta- te, confermano Vinsolenza e la volgatith dela propaganda del Tetzel, ciarlatanesea, ma coronata da successo, I pro- fessore Martin Luteo voeta far cessare tutto queso; ¢ ben presto la propaganda scandalosa, perché superstiziosa € vvolgate, del Tetzel ela stessaincresciosa discussione sul te ‘ma furono dimenticati. Quando il propagandista Tetzel, col uale aveva avuto polemiche e contese feroci, venne a mor- te, Latero gli mand parole di conforto cristiano: ma intan- to, Pimpresa di pulizia teologico-pastorale ¢ teologico-mo- tale, che aveva creduto di dovere compiere, se ne era andata per conto suo. aw DELIO cANTIAORE La «Germania» da una parte come «Impero>, senza te- ner conto di rapporti giuridici validi in senso stretto ma non molto iznportanti, come la dipendenza feudale dei Sa voia © dei Gonzaga, aveva grande estensione, perché, nel 1517 ~ Massimiliano I d’Asburgo regnante ed imperante comprendeva l’Alsaia, comprendeva la Lorena, compren: deve dein det prindpenescovo di Teo e dala pa te, come lingua e cultura, comprendeva anche i potent belli delle montagne svizzeree pet sli verso ly anche se insofferente, Boemia, cosi come le terre slave non ancora prose dai Turchi; la «Germania» o «Impero» comprende- vala parte pit grande di quella che i geografi del tempo chia: mavano, sulla taccia di Tolomeo, «Europa». Del rest, a. che i Gonzaga avevano, fra le loro impzese, qualche motto in ingua alemanna. Questa Germania era irequicta da tem. po: in questo momento della predicarione delle indulgence Vinsofferenza generale era acuita: dallimperstore Massimi- Tiano I, che proteggeva, ammirava Alberto Direre gli dava commissioni, via via, ai mercant, ai «cavalieri d'impezom, impoverti e tidotti a fare i mercenari o i rapinatori ¢ bei, ganti, ognuno aveva i suoi guai economici o finansiari: ¢ tutti quel soldini che invece di andare nelle casse delle citth oll amnostzion’ rade ieee donne e donne te(e non solo le donne) facevano scorrete per amore e timo- xe verso le casse della Camera apostolica, sembravano rubs ti: un vero borseggio. Federico il Saggio,elettore di Sasso. nia, del quale Martin Lutero era fedele e devoto suddito pnonché protetto ¢ favorito, aveva proibito al Tetzel di en tare nel suo territorio, senza preoccuparsi tanto né di Ma ‘gonza, di dove il collega elettore gestiva la vendita delle in. ulgenze, né di Roma: non cra questione di principio teatava dun ato di semplic autodifesapatemnalistico Ma ora, il dottor Martin Lutero, che era gid notoe acre: ditato anche fuori di Sassonia come professore di teoloria molto preparato, crtico del metodo scolastico, critico della impostazione scolastca dela doterina delle buone opete, sf butta a capofito nell'esame della dottrina dele indulgente, perché tanto Ia dottrina delle indulgenze, quanto la procla, (MARTIN LUTERO saw azione dell'indulgenza pet la efabbrica di San Pietro», ‘quanto inline Ie canagliesca propaganda e vendita che ne fa- ceva Teal, costuivano insommna un bel esempo, hi foe pungente, delle conseguenze alle quali poteva portare Guela dotirna escolastica> delle buone opere, Questo, ers Shea an problema su streta compere come do toree professore di teologia: ecos{ con rutta la appassiona- {2 pesante serie del sno modo d lavorare ea sudare, Simiseatiflttere ea indagare sulle ragioni dogmatiche, sui presuppose sulle cause teolopiche di quelevidente abu- 5, € della dottzina che lo permetteva e giustficava, 0 an- zi'lo induceva, Non pit: «ecco, vedete le conseguenze del- in ormazione scolastica della dotrina delle buone opere»; maz «quali sono le ragioni di questa dotirina, scolastica- mente alien formula che sin?» ‘metto per questa come per le sue altteindagini era o- smal pe enero! de lan an, wo sls Ta Sexton, de> posito della Rivelazione. Cos, armato di fede e di dottina, Himette al lavoro, e prepara le sue etesin, per sottomettere Ale autora ede eal publico univers ce Glesiastico il rsultato della propria competenza, con devoro tispetto verso le autoritae verso la Chiesa alla quale app teneva, senza contestare nulla, fuorché il sigaifcaro di quel- Ie dotine Toro valida punto dvs della teologia iblica, Non guards, non vede, non waol forse vedere quan- cacdinale di Magoaza, dal quale dipendevano el sles stil tedesci,e polo prima, o contemporaneamente, le fe- cz conosere a Wittenberg, che Te aggeste © meno, un siomo prima, un giorno dopo. Se Lutero non aveva veduto le conseguenze delle sue «te- Sif cle trae sito: Yopinione publi i Germ nia Fimpadron in poche setimane, come osserva uno sto- Tico tedesco, di quel foglio di carta stampata, che, allim- prowio semb® ere onnipresent, come il manifesto tan partito moderno bene organizzato: le «95 tesi» vennero tistampate infinite volte mole rprese, Anche ford Ger ‘mania, in tetra straniera il mereante tedesco poteva trovare alla mensa o al banco dove andava a bere nell'osteria che lo wr DeL10 cavrintont expitava, dove qualeuno fo avera dimenticatoo insin bella post, i folio delle tess: comincd'a far coming, Belg fommeso, po! sempre pid vast esicuo, came coro di centnaiaemiglsia di voc ignot, ale quali tere on ave pews, i che of ripondeva ents si a parola, uno rombante, di tip extrance alle senor dellcloguensa del pupito, che spaventa 0 ie leaueza del pupite, che patent non poco Latero ro s'attendeva certo Matin Lutero quando s'accnge- Yaad uscire dal suo cantuccio: ma quelle settimane'¢ gest esi nel qual cere di capte quel motmorioe quel soa Ea Git! aerogenes, © in gulch modo ruta ender 'o nonostante lo sgomento ela sorpresa, cab no radiclente la sostanea dels persona tubtlon oi Lutero,Avevaproposo una dpe ipoarademee co Bp tant are analoghe, ede virtute indulgentiarum (sulla eflcacia delle indulgense) il professor Luteo avrebbe ps sieduto la discussione, e invitava a contibuie por ists soloro che non poteseto intervene di persons afar sae {re a propria voce, La discussione non et far Ma che he ‘mana di scritture! Alberto di Magonza pass il docanseny i quel monaco temerario alla sua canclleria, per le te isione in Curia. Nel gennaio 2528 Pannuncio dela dk islns proposes con le ates sle qual dctere, eu id arrivato a Roma; Leone X fece trasmettere Pincattarnen tol generale viaro dell Ondine del exemian’aponti Pkgon Lennotaione nel soso di ft stare tranquil quel "om, Ms prola—leparoledi quello scone utosgoa nano che viveva in un iasgnficanteconvento del sete rione, di quel professore fuori del mondo, che nsegaavs Lntuivesth recente ed tere entepoia comin ia sua So eS gm corono sel nino, son tad per le povere anime, intercedendo con la proptis pry ton mediante ls posta dele chivi (eke Gi dosthoh {questa & la traduzione della tesi 26. La seguente stone a Finczca: «Dannata ¢ peecsminosa doetina uinana prdica hieiviene a dire: Sobald das Geld im Kasten klingt, MARTIN LUTERO voxvit die Seele in den Himmel springt {appena la moneta suo- pa nella cassetta, anima saltain cielo)»; e nella tesi 28 Lu. tro inca, ipetendo «Certo quest: Sobld das Geld ins Kasten Hlingt pu essere aumentato lo sporco guadagno patina nercestone dla Chea oo ea fonta di Dion. Gli scherze le satire sul modo ciarlatanesco ai predicare del Tetzel erano molt, ma, nel battere incal- ane el esl bs a Latro a slo qualche eet Sione del Tetzel per avere la gente dalla parte sua © no. sono pid solo scherz salaci o motti allusvi: & un rullosordo Gi tamburi di guerra che fa percepire non solo Pstitazione popolare generale, ma la presenza di tensioni pericolose, formal tali da non potere pit essere temute nascoste per a mor di pace e concordia, Il Tetzel aveva atteccato brutal mente il Sermone sul indulgenza e la grazia, scritto in tede- sco da Lutero nel momento di sgomento dopo la composi- zone c la diflusione delle tesi (marzo 1518): questo Sermo- ie tedesco, come & detto pit semplicemente, ebbe subito successor fino al 2320 ci furono 21 ristampe, ciascuna di Inigliia di copie, e si bruciarono pubblicamente, nel mag, gio del 1518, tanto il Sermone che le «tesin (Ia condanna al ogo ? Ia condanna che spetta agli ereticie ai loro scritt) ‘guinti rophi di ibsi cominciano in Germania con questo rogo di scrtterell lterani, un foglietto volante, un libret- to di pochi quadesni, compivto dal domenicano Tetcel! TL ‘Tetzel aveva anche fornito una violenta ma inetta confuta- sone del Sermone, in tedesco, Lutero risponde ora con il primo della Iunga serie dei suo scritti polemici in tedesco: ‘Buon diritto del sermone del dottor Martin Lutero...» Nel fio di pochi mesi questo piccolo scritto viene tistampato et To meno una dein vole pare che ia primo so fi questo genete (ante sistampe in un petiodo cost ristret- to) come osserval Meisinger Quando Lutro di che oe corte rallegarsi dei doni che Dio ci ha dato, citera la pro- pia traduzione tedesca dei Selmi: ma la semplice lettura di {questo scritto polemico fa sentite al vivo il gusto che il teo- Jogo e dattore Martin Lutero prova nello scrivere e nello scoprie il proprio talento per le polemica popolare, in lin- gua volgare, in termini energic, sarcastica, amare ¢ inse xvi DELIO CANTIMORI ze, pid che ironic, umoristica: il Terzel ayeva scritto che chi paga una indulgenza fa meglio di chi fa Pelemosina a un Povero, @ meno che questi non sia in punto di morte «state atenti ~ incalza Lutero — a non dar da mangiare sg affamati, a non vestire gl ignudi a meno che non stiano per esalar anima e non abbiano pit bisogno del vostro be- neficio, voi che seguite questo interprete..» «E quando & stanco di martoriare la Sacra Serttuta o magari non ha sa puto trovare alto da dire, ecco tuoni e fulmini contro di set arciretico, eretico scismatico, pieno di sbagl, malfat- tore, maldicente, ¢ cos vi Jo rispondo: io conceda ate ‘eames sua gtazia, Amen, Ma poi questa gente non a nep- pore che cosa vogla dre Bereies fa latino, o eretico volgare..» Alle citazioni di Aristotele dei dottori delle scuole, Lu ‘0 sponderh rma con cao! della Sty eon sionamenti evidenti per la gente semplice, per «l'uomo co- snes La suas peruse dil canto wovaa Non sono tanto temerario da voler volare [come aquila) al di sopra degli alti abet; non dispero neppur tanto, da striscia- re sulla gramigna inariditan: questa la parafrasi della ) la fede eristiana secondo la dottrina luterana, aquellache la professa secondo ladottrinawelvetica» ozwin- sliana e poi calvinista, oppure secondo la Chiesa anglicana, cost via, Sono tutte Chiese docenti e governanti; Pautori. {8 imperial riconosce solo, oltre la Chiesa romana e (di fat to) ols Ta Chiesa pecs fe comunil evanglcotuterane (protestant), dalla dieta di Augusta del 1530 in poi; Ie al- gen dn i Any esp ot eal Hiconosciute solo molto tardi (per esempio le dottrine wel- {etches © elacsines nel compless dl dro inperiae internazionale). Tuttava, sia la ctth di Zutigo, o un gruppo di canton cic della Confedeesione sizer, con Po il cantone di Berna, ole libete citta di Ginevra o di Stra- sburgo, sia un prinelpe come Federico il Saggio ei suoi suc- cessori, & sempre presente una autor politica e civile, principe o senato, che garantisce Pattivit di queste chiese ¢ 4a controlla in un modo o ne altro, Non sono eretii, pro- Priamente,¢ non vogliono essere tli, bnché per tuto il se colo xvr e oltze, ogni econfessiones sia per Faltra ertica, incarnazione dell’Antictisto (PAntiristo di Roma, TAnti Geist di Witeaberg.) Sol gl abut rimarannofuo. #1 (e ne saranno scacciati se riconosciuti) da queste nuove Configurazioni della societdcrstana, che furono in costans 24 una creazione, propriamente dovuta a Mattin Lutero, € soca, DELIO CANTIMORI connessa alla sua concezione fondamentale della vita ct stiana— che ha necessiti di una Chiesa ~e del dirtto di ave- re dottrine diferent, senza percid esser passibile di com anna o di esclusione dalla Chiesa universale, «una ct sane Non esaminiamo qui le conseguenze I i questo fe nomena nuovo emodero,e dalle stazion! immediate da esso cre: ufcienteconsttare ches trata d opera che jorta il nome e Pimpronta di Martin Latero, e che & ancora Presents ogi al mondo religiosoe socal dela eistie nit, anche se, forse, il movimento ecumenico potrd supe atl, Dopo le tsi del suo discepoto, dopo le 95 tei» ela pri- sma polemica con il Tetzel, a stuaztone biogratica dl pro- fessor Martin Lutero era la seguente: fondamentalmente, il suo sistema teologico-dottrinale era ormai elaborato € 0 stanzialmente solido, sicuro.¢ completo: squadrato e non Fini. Il principio primo, il pit tedesca da uieare sow Hips econo! ganda ‘Rosle wabolent i sirorremoin questa storia, mas Flea snc pense che nelentesisnssburico di que, i segac dl Franz von Sickingen centraser anche un po Foti del Fogger certo non era gente da aver ran Be tonella decisions che dovevan pender sete ltr sl ip petsona del succetsore di Necnimilino 1. Maggior peso {Revano aver accord con la Santa Sede ote dopo iste manos eft edie i sh ato Sin favre deglt Asburgo a ose deiso Federico il Sag tial panpe elton di Sasson: tanto patente che aRo- ol da pensoo afi come fst imperstore, pe evitare perce Suna srapotenc ispano-edburgea oa una sae potezafrangzse. Faeic il Sggioprotengevaefavoriva io cag fedele suddito profesor Martin Luteo, non testo perch avese proprio gran sinpata 6 per Il né pet iets lrg pesomlent sna ence on rn ap fltore ai reir, che eran conservate propio in quella ivesa €Ognasant nel recnco dl eastello dt Witenber, tl portone dela quie Lsteroavtebbe aio le sue eso, Pelco ablsimo econcsctor epero dela situasone ¢ di rapprt i fore eno il complicato sistema del poveno fcntaedellimpero, non aveva interess teligiosl pte fire non fu msl elterano>, né nl senso formale i na Aesione etera,né ne senso di una adsione intima ala ourina nuova Fino alla poptia morte iGut di ntoduree MARTIN LUTERO soot le slo roost da Lateto ne sui Sia. Fede i aggio, che non eta un sognatore, ma un able ammninistra- tore, aveva un debole per la sua cara universta di Witten. berg (fondata nel 1502), e, certo, da quando ci era venuto ‘Martin Lutero, di Wittenberg si parlava sempre pi, gi stu. dentine popolavano sempre pit numerosi le aule, la fama dell'universtdcresceva, Circa cento anni pit tard, nell’ Ar eto di Shakespeare, V'universta pid famosa e importante del «continenten, sta proprio Wittenberg. A Federico il Saggio e ai suoi consiglieri sembrava intanto molto impor- tante che un altro giovane di gran fama gia ventuno oven tidue anni e di andi promesse nel mondo umanistico te desco, Filippo Melantone, avesseaccettato, fra alte pt lu Singhiere possbiliti, proprio a «chiamatas o nvito a dive. aire professorea Wittenberg, perché, come amico della no- va dottrina, gli piaceva divenir collega di Martin Lutero. Dungue, il potente signore teneva molto a questo sud to cosf famoso e cosf utile alla sua cara universita: ma, a quanto pare, non pari mai col suo protetto, e forse lo vide una volta sola, da lontano, nella sala delle riunioni solenni ella deta di Worms. Tut rapporti col grande professore ssarono attraverso il cappellano di corte, il celebre Spa- tinus Johannes von Spelt), ¢ spesso per iscrtto, Non c's, a quanto pate, rcordo che Lutero chiedeseeintervisteo col. logui personal e diteti col suo signore. Alla astuzia diplo- matia dell'uno cortispondeva Pastuziaecclesiastiea dell tro: conveniva al protetiore non immischiarsi nella dott na ereticale (non ancora condannata, ma prevedibilmente vicina alla condanna, come eretica), non solo perché 2 un sovrano non decet aver a che fare di persona con un nova tore cosé rumoroso, ma soprattutto perché cost la protezo. ne poteva essere condotts con maggioresicuzezza escioltez. 235 conveniva al protetto che la protezione fosse indizetta, nn dichiart, che non ci fossro post acute, ‘rincipe faceva la sua politica tenace e astuta, ei pro- sof, co ufcialmentegnoat, non avers bop delle cautele'c dei grie tigiri della politica: cost poteva andare avanti tranguillo sulla linea delle sue ricerche teologico-pa- Stora, senza distrazioni e ~ almeno in apparenza = senza soxvatt DELIO CANTIMORT troppi clcolio rispetti umani, che lo facessero deviate dal- Ja retta strada Un biografo di Tommaso de Vio, catdinal di Gaeta (il aietanus 0 Caietano),tiprendendo espressamente una {ta s¢biblica,osserva che in quell’epoca «gigantis'apgiravano Sulla terra». Protagonista in Germania, ormai, del rinnova- iat dels dwn erin, e rote del sop ¢ Gelle speranze di tantialeirignovamentie aspizazioni nei ari cette ambiente clas dll societ i lingua tedesca © ron solo di lingua tedesca, con Pinvito a recarsi lla dietadi ‘Augusta (x58) il doctor Martin Lutero entra ~ questa vol ta si pud ben dre, perché Ia scenografia dei cortege delle sedute solenni, del cerimoniale ¢ dei costumi, dei gestiede!- Te formule simboliche non mancher\ certo fra poco tempo stadia Worms nella grande cen o gran testo dla Storia, gigante fra giganti eben presto, pet un breve perio do, protagonista fra i protagonist, Gigante di dottrina edi sapere ora anche il legato pontificio, cardinal di Gaeta rin- ‘tore anch’egli degli studi teologiet (ma attraverso wn Htorno a san Tommaso d’ Aquino ¢all’Aristotele restituito alla prstina genuinit8), amico degli umanisti; gigante VA feandro, Enrico VIII d'Inghilterra, Francesco Idi Francia; iganti, anche se un po" stegoati io iutten, il Sickingen; fitante davvero, anche se squartato dopo la mozte in bat fla, Ulsico Zowinglis gigane il gutista Andzea Alcisto,gi- fante il Reuchliae il nipote Melantone, gigante Calvino, nel 1578 non ancora noto; protagonist! indiscussi Erasmo (che presente nella storia della diet di Worms) Carlo V € Leone X, come git Giulio TI: ¢ non continuiamo. Con ‘questi primi incontr e sconteidireti con Pautorita pontii- cia cominca It rpida ioscura¢ maturazione ¢Vascesa di Latero su quella grande scena, II momento pit alto nor siamo nel 1528, la dieta di Worms & del 521. Poi Lax {ero compare - non per spada di nemico, ma per sua volon the sentendosi portato e guidato o isprato o anche forse {ascinato da Dio, come negli anni della lota pit grave dal proscenio, e rentra, sempre gigantesco, nella oscurith dello sfonde. . Fea i compii del cardinal di Gaeta cea, oltre I'szione MaRrEN LUTERO — zione imperiale, all’agitazione dei gruppi nobiliari, mentre sullo sfondo risuonava, ancora lontano, quasi impercettibi re ee eer cote aie ph oe ir Siete an een ee ‘mentre egli non pud in coscfenza ritcattarsi. Quella richie- ca.a Wittenberg; mentre @ gid entrato in una nuova: polemi. smacstro dei sactipalazz,Silvesteo Mazzolini, detto il Prie- riate ee 2 Ce nell'alternativa: ritrattare erent) ee mee eaten: dea della Chiesa cattolica romana di agire a he om rg ae delle indulgence. Pero un primo istante di HERG, Fume gu pe a Sei de: «Non minacciate a questo ‘modo, padre: Cristo: cea ‘SFemanlcato, che eee isepenn da gente come voi e con le vostre minacce. T] 3x agosto 1518 pubblica un suo ‘ne avevano pubblicato i domenicani, stn ch xt DELIO CANTIMORL Federico il Saggio aveva fatto consigliare a Lutero di ri- snunciare alla stampa: ma operetta era stampata e citcola- inque giorni prima che la letcera dello Spalatino col con- Sglio sovrano fosse stata inviata (31 agosto); il 16 luglio era gid apparse una violenta risposta al domenicano Hochs- traten, inquisitore di Colonia. Ai primi di luglio Lutero era stato ctato a Roma; la citazione (arrivata a Lutero il 7 ago- sto) prevedeva un termine di sessanta giomni, eindicava, fra i piudici, anche il Prieriate, Lutero sctive al principe, allo Spulatino e api altri consglieri che non parti per Roma, Perch ne andeebbe dl mez Tonare delfunversi di Wit fenberg, echiede l'ntervento del principe elettore ainché {I processo avvenga in Germania. Intanto il 23 agosto, i= ima della scadenza del termine il papa dichiarava Lutero retico, in un breve diretto al Caietano, eseriveva al principe clettoreaffinché facesse atzestae il monaco eretico, Il 253 gosto atrivava a Wittenberg Filippo Melantone, ¢ univer Sth di Wittenberg si metteva in moto in favore di Lutero; ta, quando giunse 'ordine di presentatsi al legato alla die. tad’Augusta, Lutero i dispose a partire, benché Io Staupitz To invitase a ritirarsi con lui a Salisburgo. Parte a meta settembre, a piedi, al soto, accompagnato da un confratello, pieno di oscurt timori, ma confortato da ‘manifestazioni di stima e simpatia,tappe per appa. Il 7 ot tobre & ad Augusta, nel convento degli Agostiniani: i con- sigliesi di Federico il Saggio suggerirono a Lutero di non ac- cettare linvito del cardinal legato di recasi presso di lu per una discussione «privata» in vista dun compromesso, prima di ever riceyuto un salvacondotto impetiale, Era una Tossa precisa per dimostrare, senza enunciatla, una profon- Ga sfducia in Roma, L'rr ottobre arrivd il salvacondotto; iI r2, Lutero si red alla presenza del legato. La discussione fu cortese e tranquilla: ma Lutero non ritrattd nla, nono stante le dimostrazioni del Caietano che V'autorit3 del papa e Superiore a quella della Scrittura e dei concili. Su aleuni ppunti Lutero chiese ¢ottenne ventiquatto ore di tempo per Tiflettere, poiche il Caetano avevs insistito. Il giorno dopo ‘Latero, su consiglio dello Staupitz, si presenta in forma so- lenne sccompagnato da quest ultimo, come vieatio genera MARTIN LUTERO oe te dso Ong dquo aga « da wy nota ale legge una dichssacione di Luteo, che si dice pronto Kenformarsi alla dottrina debnita dalla Sacra Scrittura, day padi dal decret concliar Ma il Csitano non vale una ichiracione oattestasione o proteattio: li basa la sot: tomissione di Lutero alla deiione del papa. Lutero replic Cite arb ripest per hei; aie Cato, per le insistenze dello Siupit, cede Il x9 ottobre Lutero fnvia a risposta: non possorittatar; la fede eonsiste sol. tanto nl eredere alla paola e alla promessa di Dio: Ia Sa- cg Serta in, tan Berard, en Apotno lo Bano minato,condott,trascinato,costreto afar propti sta dotirin, Ed pronto a sottometerst un giudii at tale delle universth di Basilea, di Friburgo, di Lovanio © A: Pargitl Caetano rifuta di ievere il docomento sipete Tinyito alla sottomissione,e manda via Lutero: «Non tr nate da me, se non yuo iattare!» Tattavia il pomerigio Insite ancora con lo Staupitz perché convinca Latero alla rltratarione, Sembra che cis ava un compromesso: La tero af dovrebbe impegnare a non patlare pi dele indul fetter, a meno dessereattacatopubblicamente, Maintanto fo Staupezeun alto consilierefuggono da Augusta, per ché sono stati informati ch il legato aveva ticevuto Ford ne Simpadronits delle loro persone. Staupita vorrebbe ‘nandare Later in Franca, sotto lea della Socbona, ei tanto lo scioglie dsi vot! (questa, ci pt tardt Lutevo, fe Ja mia prima scomunia),poiché mance il denazo del ving aio. Luteo iovia al Caetano una letersi forma moo Spettosaesottomessa, che di fatto perd& un appello al pa. > perché promuova un giudizio solenne della Chiesa. I 20 butobre, non sieevendotsposta, parte, per timore destere imprigionato nonostante i slvacondotto (Fombra di lus era sempre presente), lasciando una letteranelia quale an. nuncia di voler fare ppello «dal papa male informato al pupa bene informatom, secondo la formula canonicay Tap- pel viene seo 16 per mage d oo, ene fio a Portone principale delle cattedrale di Augusta Su questa Aissione non pate ci sano dubbi. Ela Appellario a Caleta: no ad Papam, nella quale Lutero chiede una commissione xu DELIO CANTIMORI Imparziale,ricusando come giudic\inemicidichiarai, come il Prieriate, La notte frail 20 e il 2 ottobre Lutero lascia ‘Augosta di nascosto; il primo novembre & di nuovo a Wit tenberg. A Norimberga gli atriva, il 23, la notizia di un or- dine di arresto, ¢ dichiara di non crederci. Ma I 1518-19 cla primavera del 1519 sono di tt ‘A pate il lento e peziente ma sicuro progredie di Lute- ro alla strads nella quale er stato trascinstoe sembrava qualche volta realcitrate, senza tuttavia fermarsi pur con fue le asture cate dan che non yoke acai met tere con le spalle al muro da chi lo potrebbe schiscciare, '- pisodio di Augusta era stato una vittoria non solo del mona. o, i quale, senza tracotanza, non aveva ritrattato, ma an- che della politica di Federico il Saggo, il quale, nonostante la rosa d’oro che gli era stata inviata da papa Leone X,e a- tre pressioni elusinghe, aveva ottenuto, in sostanza, se non formalmente, quello che aveva chiesto e voluto: il profes- sore di Wittenberg non era stato costretto a recarsi a Ro- ima, ed era stato gindicato, sia pure non al cospetto della dieta, e non da un tribunaie vero e proprio, in tera tede- sea; Lutero era stato eondannato, ma il salvacondotto che cali aveva fatto consiglare di tichiedere era stato rispettato ‘Ma ora pare che le pressioni dirette lo rendano incerto: fa sapere a Lutero che & meglio che parta dai suoiterrtoris poi i fa sapere che deve restare, Ad un certo momento Lutero ‘accenna a prender congedo dai suoi ascoltatori, in una pre ica, Si parle sempre di Parigi. Questo & anche il periodo rel quale Lutero insiste, non retrospettivamente come pet le citazioni che abbiamo gid riportato, ma giorno per gior- no, rendendo conto della sua situazione incerta: Dio non rai conduce, mi trascina, mi spinge; non sono pi padrone dimes desidero la quiete, ma sono trascinato nella agitazio- re e nel tumulto, Contro i consili delle autoriti poitiche, publica il esoconto di quanto era avvenuto ad Augusta, ‘Acta augustana, e poi il breve di scomunica, ricoprendolo limproperi con lespediente di dichiararlo non autentico. I1Gaietano scrive al principe elertore per ciedeze a conse- ‘gna di Lutero alle autorit pontifiie. Federico il Saggio fa srasmettere la lettera a Lutero, che risponde(iassumiamo): «Se mi chiedete di partie per non darvi imbarazz0, ubbi dirds ma vi prego di non consegnarmi a Roma: sarebbe co- ‘me commettere un assasinio; giovera anche a loro non fa. Tntanto (entro il lasso di aleune settimane, o al massimo di un mese 0 due), proprio nello sritto col quale propone il proprio Appello al concilio,afferma che il papato (non la persona di Leone X)e il vero Anticristo del quale parla Pzo- fo. Bun continuo passare dallassalto alla stizats dalla di- fesa allatacco, allinvocazione del perseguitato alla colle ra minacciosa ¢ tracotante, dalle manifestazioni di devozio- ne, amor fiiale, carta fraterna, a formule che possono sem- brare provocatorie. Poiché Lutero ¢ Melantone rammenteranno pitt tard, ron con particolare insistenza, ma insomma abbastanza spes- 0, € sulla loro traccia riparlerd Mattia Flacio Iliico ed al tri, il caso di Gerolamo Savonarola (proponendolo come precursore, in certo senso, e accennando ad analog e dif ferenee quali non hanso cero alen vale store, ma sono utili per definire le visuali dei protagonisti di quel pe- Fiodo), si pud osservaze, usando per byevith il modulo del arallelo, che Lutero dimostra una molteplice e straordina- fia eapecita politica di innovatore, o, se si vuole, «rivolu zonation genuino, almeno per un certo periodo: tumultua- Fiamente geniale, collericamente violenta, ma sempre con- trollata (qualita che certo mancano del rutto nel frate fer ares, ingenuo ¢ disarmato non solo di lance e spade, ma anche di capacitae intlligenca per Pszione politica), la sua tattica e la sua strategia. Cosi, per molto, ma molto meno di quello che dice e stampa, in migliaia di copie, Lutero nel novembre 1518, il domenicano ferrarese era stato abbando- nato, vent’anni prima, alla rovinae alla morte, Cambiata la situazione, certo, diverso V'ambiente, ma anche se Panalo- aia di se stesso con Savonarola non funzionava, non si pud dire che Lutero noa avesse saputo approfitare delle lezioni della storia, Certo, le condizioni storico-biografche sono dilfereni, Federico il Saggio, principe elettore del Sacro Romano Tmpero, sicuro per diritti dinastico-feudali e per xuv DELIO CANTIMORT ricchezza di patrimonio e di possess, experto manipolatore, 8¢.non certo teorizzatore di politica, 2 un protettore un po! diferente da quello che erano mercantie popolo iozeatin (guell forse pt ricchi in banco); Ia Toscana non era la Sas sonia (ma quanta «religione>, nel senso gencrale del Ma- chiavell,e disposizione a combattere e sacrifcarsi!); Fire. ze contratia ai Medici cra come mezza Germania contro i Fugger alii giganti, quest, e protagonist invsibili!)Tnol- tre, con tutta la severita religiosa ¢ morale, ¢ con tutta la «teligione> di quella gente robusta, corpaccioni fori di pel 10350 (come si mostrerA anche Lutero nella barba da cava- lierelasciata crescere per travestimento), quel filo e nipo- tedi contadini, poi minatore (padrone artigiano, non picco- lo salariato), che era il padre di Lutero, sapeva tanto di dot- trina eristana da non eredere nelle visioni e nelle ispira- ori illuminant eda dabitare sel ilo, votandos alla vita monastica,fosse caduto nellinganno ene tranellodiabolico i false voei e impuli, ed era tanto poco carico di pregiul- 4H da consigliare al figlio, rotto una buona volta il giogo della tirannide romana, di fare il gran passo, anche simbo- licamente parlando, lui monaco, di sposare, e sposare una suora; enon credeva a mieacoli 6 a visioni o a profezie ed a prove del fuoco, buon cattolico com’era, ben differente da- Bi artigiani e dal popolino, dai signori ¢ forse anche da al- uni umanistfozentini E Martin Lutero, pubblicando nel x522 il suo De votis monastics iudicium, lo dedica al padre: sono entrato in convento disibbidendo alla vostza volont8, ma cosf ho po- tuto mettermi al servizio dela parola divina, che mette Pau torita di Dio sopra 'autorita dei genitori «iddio vi ha pre« 50 vostro figlio Martino per avere, per suo mezzo, una folla di figli. Non ve ne rallegzerete con me? » A parte gli eventi accumulatisi nei quattro lustri circa trascorsi dopo I ddl Savonarola, a parte ambiente e le circostanze, rimane forse possibile un cenno di parallel fra la vicenda del do- imenicano ferrarese e Ja paziente e dissimulata, ma conse- guente progressione di mosse del monaco agostiniano, che tivela una eonoseenza intuitiva e insieme esperta di uomini e cose, ma anche ~ ad afinare il temperamento e un’espe- MARTIN LUTERO xv sienza breve, ma intlligentemente e intensamente vissuta GE omint e cose— una conostenzastrumentalente scars i quel giure canonico del Decretum, che git disprezza esi preparava a bruciare o a far bruciare, solennemente ¢ simbolicamente (come i «romanisti» e «papisti» gliene a- ‘evan dato 'esempio), ma che intanto sapeva tener presen- te, per eprtsi e garantirs il cammino, cioé per non com- réttere infrazioni giuridiche che lo mettessero nel tort. Pur nellesuberanza violenta, ea volte grossolane delle pa- tole, in sostanza fino alla rottura simase sempre nella Ieage nella norma: la regola dell'ordine, le leggi della Chiesa, come scritte,ricopiate e ora — da un cinquantennio circa, nel 1518 ~ anche stampate, il testo al centro della pagina, tutto intomo le glosse ¢ i commenti. Ma cera qualcosa di pi: poiché di quella conoscenza, 0, e si vuole, scienza 0 dottrina o esatta informazfone canonistica, Luteto si serve zon solo per eautelarsi contro Ta veechia volpe romana, ma anche per Pattacco, per una provocazione sotilissima in for- ‘madi umiledfesa: roboante edeloquente, nella sostanzale moderazione o semplice ripresa di luoghi comuni, dimessa nella provocazione, tesa inventare il modo di rovesciare lo schema dell'autorita papale e romana, veemente nella con- danna e nella polemica, lamentosa, da martire e perseguita- to, quando qualcuno non ubbidisce ¢ non si sottomette. Questa tecnica di Lutero sta per cambiare la situazione, € sli avversari la impareranno, come fra poco impareranho Truso del tedesco (ed 2 testimoniato da avversari, come ill Cochlaeus, umanista noto allora ¢ meritevole dattenzione per l'onesta amara con cui parla del’odiato ¢ in principio ammirato Lutero, il quale poi, a sua volta, si vanta ~ come i dono ricevuto da Dio, non come di produzione o cre zione propria ~ di avere insegnato ai suoi nemici a scrivere in buon tedesco peri bravi tedeschi. L’uso del volgare toc- cava tutti: da chi sapeva compitare a chi sapeva leggere, ‘ma non avrebbe saputo tradurre in tedesco dal latino; da chi voleva sapere, ma non sapeva leggere tutto quel nezo st Bianco, neppure in tedesco, agli stessi umanisti, promototi di quella cutiosarinascita «teutonica» (atheutonica», «ger- ‘manican, ect.) che ragionavano cost: se i tedeschi avesse- xu ELIO CANTINORE +0, come i romani, saputo scrivere, oltre che combattere, la storia sarcbbe stata scritta in altro modo, esi vedrebbe che Anminio era un gran capitano, e ne risulterebbero il valore f Vimportanza della nazione tedesca. Ma poi finivano per forire edizioni, commenti ¢ intexpretazioni della Germa- nia di Tacito, e non sctivevano o non sapevano serivere —no- nstante alcuni asi, come la Cromaca dell’Aventinus ~ ope re stotiche, ma solo rivendicazioni di gloria militare, della «fides» dei Tedeschi, di tipo nazionale erivendicatorio, set- vendosi spesso delle opere di Enea Silvio Piccolomini. Intanto, da Roma arrva, alla ine del 1518, sempre col pretesto della consegna della rosa d'oro, un giovane sasso- ze, Car von Milt, ebe hala missione segreta di convince- ze Lutero, per lo meno, a rinunelare alla polemica pabblis; la isposta& analog alle precedent tace® se non sar® at- taccato pubblicamente dai miei avversari. Lutero accetta di essere giudicato da una commissione presieduta da un ve Scovo tedesco © promette di pubblicare uno scitto per in- vitare tutti a rimanere obbedientie sottomess alla Chiesa: sarh PTstruzione su aleune dotirine exc. del febraio x59, nella quale cerca di concedere il pi che pu, di forma e di sostanza alle richieste romane, Intanto, si mandava al Mil titz un breve di citazione, che invitava Lutero a Roma, pur assicurandogli indulgenca ¢ benevolenca (29 marzo 1339); II breve dovevaesser tenuto segreto epubblicato solo al mmo- ‘mento opportono. Ma Lutero fu informato presto dllesi- stenza di tale documento (¢eitiamo uno solo dei tanti alert casi del genere). Ad ogni modo la dispata pubblica eta co- mincita di nuovo. Il 29 dicembre 1518 il dotor Johannes Eck aveva pubblicato una serie di tei conto il Catlostadio, considerato «campione di Lutero>, invitandolo a pubblica disputa. La tesi numero 12 dell’Eck spostava la questione dalle indulgence all'autorita della Chiesa. Lutero prepara subito la rsposta, e subito dope la spiegazione dell'stima tesi: Resolutio lutheriane super propasitione sua decina tertia de potestate Papae. Con cé si arziva alla discussione (0 «contraddittorio») pubblice di Lipsa, ~ fra Eek e Carlo [MARTIN LUTERO xLvit stadio, formalmente, di fatto frail dottor Eck e il dottor Lutero. ‘Mente Lutero attendeva il suo turno (cominciato il «col loguio» il 27 giugno, Lutero fu invitato a parlare sol il 4 luglio), aveva cominciato a predicate, ma con tanto succes- so di pubblico tanta afluenza, che le autoritaecclesiastche ali interdissero di continuare. Quando ebbe la parola, la di Sscussione continud per cinque giorni, sulla questione soita dellautorita pontifcia: oratoriamente, Eck, piti bile in pubblico, ebbe la meglio; tuttavia si concluse deliberando rioviate gli ati della discussione all'Universta di Erfurt e alla Sorbona, per un giudizio imparziale. Lutero, insoddi- sattoanche dele propre etazion, i iece con un azo libretto esplicativo: Resolutiones Lutherianae super propo- sitionibus suis Lipsiae disputatis, Anche a Lipsia era torna- to a parlare della Chiesa orientale (greca) che non ticono- sceva il primato egemonico del papa, e aveva ricordato che al primo concilioecumenico (Nicea), non si era fatta parola del primato del vescovo di Roma. Ma Eck aveva trionfato, perch€ aveva messo Lutero, per un momento, con le spalle al muro, mostrando come Pappello a un «libero conclion fosse-una critica implicta ai tre precedenti, quelli di Costan- 22. Basilea specialmente (meno importante, da questo pun- to di vista, quello di Ferrara-Firenze) che avevano condan- rato Peresis boema; cosi, nonostante il tergiversare della versitio, quel professore bavarese, robusto, con la facc atifagna da gallo di combattimento, roto alle controversie ‘ore, preparato dotrinalmente, dalla voce stentorea, era riuscitoa far dichiarare al professore di Wittenberg, esitan- te, macerato, sempre intento a cercare citazioni testuali fra i volumi che sera portato dalla sua universiti, ~ un carro intero pieno; fra i sorrisisprezzanti dei professori di Lip- sia, come se lo scrupolo testusle fosseincertezza o di dott na 0 di memoria ~ era riuscito ad elictare, insomma, qual- che proposizione di sapore ereticale: a malincuore, enter te, nel pomeriggio de 5 luglio r5x9, Lutero dichiad che fra le proposizioni di Hus e di Wieldif condannate dal conclio i Costanza, elcune erano veramente eristiane. Giorgio il Barbuto, duca di Sassonia (duca, non elettore), che ospitava xuvut DELIO CANTIMORI 2 dapat nella oat universitara di Lipi, «questo ‘punto si lascid sfuggire a bassa voce una violenta impreca- zione, che perd fu sentita in tutta la sala, T posteri hanno salutato, applaudendo © maledicendo, ‘questo primo passo decisive del protagonista della riforma religiosa: intanto, Lutero si sentiva sconfitto; non solo co- ime oratore e controversista, ma come teologo ¢ buon cre- dente, era dato a zappa sui piedis aveva dichiarato, in somma, d'essere solidale con gli cretici, edi non ammettere nonché Pautorita suprema del papa in materia di fede, nep- pre quella dei concili Da vieino, If intorno, un grido di or tore edi trionfo: Lipsa, la pi anticae veneranda univers: 12 tedesca, aveva ospitato i professori tedeschi di Praga, cacciati dai Boemi di Hus e di Ziska, ed ecco questo vanta. tore dell ultima venuta Wittenberg, si dichiaca exetico,e, per di pit, dichiara cristianissimi i Taborit, i Boemi, Paltea nazionalita ltr lingua, quei villas insorti contro {i signo- ti tedeschi, Da lontano non cera molto pit da sperare in arigie nelle tendenze episcopaisteo gallicane che vi era- ‘no ancora fori: lo spagnolo Carlo V era stato cleo impera- tore il 28 giugno 1529, la tradizione spagnala non era to, per quel che se ne sapeva, di tolleranaa verso gli eretici. Sembrava un trionfo: supetticialmente, era davvero un ttionfo; ma Lutero non era proprio reslmente scontito, insuccesso esterno Paveva mortiicato un po’: essere nella situazione di eretico dichiarato gli procurava un dolore pit profondo: Veuna sanctan stava per scindersi? DYaltra par- fe, anche se dolorosa, la veriti era quella: e presto, con le Resolutiones Lutherianae super propositionibus suis Lip- siae disputats (fine agosto x519) Lutero avzebbe vipreso quella fermezza e netterea che gli erano mancate a Lipsia. Gi attacchi feroci degli avversatitedeschi, le condanne so- leoni delle universith di Colonia e di Lovanio (3x agosto, 7 novembre 1519), lo spingono, incalzanti intorno alla meta dimarzo del ry20 egli& deciso: « pit facile bruciare i miei libri che confutarli; confutateli; se non ci riuscite, le vostre condanne mi fanno lo stesso effetto che le ingiurie d'una [MARTIN LUTERO xine donna vbracay.Risponde a tut, per teologi, per retorc, pet buon senso o senso commune poplar, ataeanio st pre sulla linea generale della eric egacva als soprema: 2 dtp oma aie ila Chet se rincipl1 vescot, i altri fedell di Cristo non puniscono {in papa che si lascia tascinare al peceato, vuol dite che STantanano anc dla via della verte sinnegano Cx Store allo metitan la dannaione eterna, come le ett terete un pape malfatore. Gia anche Fedtico il Sago si mosta pi slo, forte anche di tut lt approcel che Roma aveva compiuto pet fat accttaze la candidatra al tomo ttpesiae fa snc dleto formalmente, ma inane sabio), la dotrina ef Ler cost radiata nel curt, che nom pub dstrggeria. con ia fore, bisognnconftarla Alten af veanna ra tempeste etn cline degli anim che srango di denno tnche al papa». Di questo toro sone rsposte ce vengone oppose ag avverinenti romani sui pert che ineombo no Lateroeaul suo protettore,Echaro che quis ipren eum motivo gi proposto da Latero, mente nel eave ne Fanimo del pringipe erno con Luter e eon la soa Stina. Intant, Evtero stesso, ce conoseeva quel suo mondo, pen suva che sels proterione foe, comers poss, verte tmancare, saree rfpiato non pia Peng, bets! in Boe tis. Ma cavalier alti nemb della nit tedesca prem dono posiione in favore della noova dotrna: unas dull Ge, cayalieidateatellsemiirocat gi seivona in prvato e in pubblico, Per tut, rcordiame Ulrco dt Hetten,umanistne cavalier amico del Sckingen, che so tea Lutero anche nel nome della bert tedetea¢ delat Geseanasioe. A uti quest noovi amit Luteo rive conil primo del srt celeberin, ce lo proportan pet Sempre, fntanto cela storia unana ave dara e conse voles dis, come instore di una nuova epocs dela so. ae ell vit cristina, europea enon curonce, Con questo primo seit (eto a mez'aosto del x520, con la data, rela prefaion, del 23 givgno}intedeso (A ta nobilee crane di ncione tedesen sala rfore dela cristina) non teologze, ma invita nobly, ape eat L DELIO CANTIMORE della nazione tedesca, alla lottacontrol giogo pontificioe r0- ‘ano. Libro pericoloso, dicono i vecehi amici, supplicando- Io di non pubblicarlo, perché visi attribuiscono ai lait gli stesi diritti che ai sacerdoti nella societa cristiana (sacerdo- 2io universal; chiunque abbia fede nel benefcio della re denzione & sacerdote e pud giudicare anche il papa). Dinuo- vo, e questa volta agli amici, oltre che all'antoriti protetti cee frenante, Lutero risponde: troppo tardiyil libro uscito, quattromila copie sono gia in circolazione. Se ho sbagliato, pregate per me. Le riforme fondamentali che la valente no- bike edese, di princi cavalier deve fare sono te (tre smuraglie da sbbattere): distruggere la divisione fra clero e popolo cristiano ela pretesa de cleo alla supremazia; mo- strare che tutti, e non sol ilelero, possono e debbono lege sere e conoscere la Sacra Scrittura; dimostrare che non spet- tz esclusivamente al papa convocare i concli econfermare i decteti. Occotre poi rimediate agli abusi del cero: rifor- mare le universth e rendere ogni grado di istruzione acces- sibile a tutti, rimediare ai mali sociali e morali del popolo tedesco. Questa deve essere opera dei cavalieri, di con- ti, baroni, marchesi, duchi, princip, ¢ dellimperatore ste 50, assisito da un libero concilio, «Se la mia causa & giv sta, ® necessario che sia maledetta in terrae giustfiata in cielo». ‘Non st possono fare datazion! precise, date le discussioni fa gli specalisti: ma son questi (x5x8-21) gli anni nei qua- Ii Lutero compone l'inno famoso: «Salda rocca e fortezza & ilmio Signore...» Secondo alcuni, il eantico famoso sarebbe stato scritto nel periodo della entazione, quando il Militz cercava di convincere Lutero al silenzio ¢ a tito; secondo alti, durante il gran momento di Worms: le prime due strofe a Francoforte (durante il viaggio di ondata) la terza a Worms stessa, e Pultima dopo essere stato messo al bs do. Si rammentino le antiche formule: né acqua, né pane, né tetto, né Fuoco, peril ebandito. Piacerebbe potere im- maginare che quando, a Francoforte sul Meno, Lutero pre- sc il liuto («Laute») si mise a pizzicarne le corde, dopo aver bevuto etibevuto coi compagni di viaggio, stesse pro- prio improvvisando quel cantico. La notizia della bevuta [MARTIN LUTERO u di Latero che suons il luto & di un avversaro, a data del Ta composizione incerta Sono i tre anni nei quali Lutero ¢ davvero protagonist un attimo, nel corso dei secoli e delle lunghe durate. Bello & iver, dc il exerato umanisaavventurir, cavalier; sitatore, il quale ~ presto respinto ai margini — sente ad Sen oo en ci che comin uae di erent NelVopera di Lutero segue, nellottobze del x520, il pid dourinale © teolopico trattato, De ceptvitate bebslonica Ecclesiae... scritto dopo che si era difusa in Germania la notizia della solenne scomunica pontificia,« Volete la guet- 12? Ebbene, questo libro @ una tromba di guerra, che suona alattacco ¢ alPassalto, contro l’Anticisto romano, che tie- ne prigioniere le anime». Di elangori di trombe e i rulio ai tamburi pullulano le pagine di Lutero: anche in lettere confidenziali¢ intime, come una di alcuni anni prima, do- ve, serivendo allo Staupite dell'lluminazione improvise ricevuta dall’ato sulla giustifcazione per fede, sctive di tamburi e trombe di gioia che gli sembrava di sentire nel ‘cuore, assieme alla tivelazione liberatrice. Intanto, i nemici 0 scattivita avignonesex dei papi, precedente i concli di Co- stanza e Basilea. Una analoga astuzia tatica viene usata da Lutero quando nel? agosto del 1520, al capitolo degli ago- stiniani, i soito von Milttz ottiene la promessa d’una lett ur DELIO CANTIMORE 1a di Lutero al pape, che avrebbe dovato servire a far di- hiarare al resareaenon gondanno il peat, ra slant i suoi cattivi servitosi» ea fargli presentare une professione i fede positiva e non apologetics, né polemica, Ne venne il De libertate hominis chrstiani, con dedicatoriafittizia (6 settembre 1520) per far capire che il testo era stato scritto prima e non dopo che fosse arrivata in Germania la bola di Sconmunica; mail testo latino ela traduzione tedesea ustiro- no dalle ipogeafe alla fine di novembre, Prima la traduzio- ne tedesca, poi il testo latino. Tl tono generale tranquillo, espositivo. Ma il contenuto & gravissimo, rivoluzionatio, reticale davvero: 'uomo esteriote &schiavo (del peccato dell'autorita politica), 'uomo interiore, spiituae, & libero: B sacerdote, & Cristo in terra, Questa liberti non deve por- tng al os a gust pre ora esi, Prestissimo, nel gito di pochi anni, Lutero rinnegher’ ‘queste dottrine nella pratica, limitandole molto anche in generale, contro coloto che le prenderanno all letterae le Svolgeratno sulle basi propostee coi criter insegnat da hu ‘Ma intanto, la parola formulata aveva une voce, parlava, € in senso proprio, nuovo. Lutero incoraggers Ia tepressione contro i contadini, fornita invettive e parallel ingiuriosi polivalenti contro gli «spitituali, gli centusiasti», gli ana battisti ele altreinnumerevolicorrenti ereticali che vengon fuori dopo la sua impress: alcuni di costoro, alla fine del secolo, constateranno ironicamente, servendosi della sua stessa metafora, «Tota ruit Babylon: vain rovina tutta la costruzione Babilonica e diabolica; edestruxit tecta Luthe- rus»: Lutero ha distrutto il tet, male mure leha distrutte Calvino, altri ha distruto le fondamenta, Lutero aveva sol tanto scoperchiato ledifcio; ma lo aveva reso intanto Bitabile;eil vaso di Pandora era stato scoperchiato. nsomma, il professore di Wittenberg aveva cominciato, aveva saputo cominciare, nel senso che eta ruscitoabilmen- tea patlare, per miglaiac migliia di copie dei suoiscriti, alla Chiesa, alla crstanit, ciot al mondo oall'ambiente so. ciale che gli premeva, del guale era parte e che sentiva suo proprio, La bolla Exsurge Domine, del x5 givgno 1520, ar i parte le asturie come quella della de- MARTIN LUTERO uur dicatoriaretrodatata. Quando, per fo meno il ottobre, Lu- tero ne ha notiria, °@ gran movimento nei presi tedeschi. ‘Vescovi che ricusano di fatla conoscere; manifestazioni pub: bliche per Lutero, anche contro, Lutero risponde che la bol- la dev'essere opera d'un falsario, perché & impossbile che il papa abbia tradito le sue promesse di benevolenza, i suoi {mpegni coi principi. Ma pot incalaa in un altro opuscolo: chiungue labia sexitta, questa bolle & opera del’ Antcr Sto; ¢ pubblica un terz0libello di appello al concili, Appel- letio D. Martini Lutheri a Leone X..., nella quale sostiene appunto che il papato (non la persona di Leone X) il vero ‘Anticristo, del quale parla san Paolo, Il x0 dicembre 1520 {a cittadinanzae la studentesca di Wittenberg sono avvisate cheil giorno dopo sarebbero state bruciate le edeeretalian- ‘eistiane» del pap; i giomo dopo, Laer bri su un 0 una copia delle decretali, pot, dice il racconto, prese Iefolla di scomunica ela butt nel fuoco. Servende allo Staupitz di questi avveniment, dita: eho tremato e preg to, ma oggi sono felice ¢ non credo di aver sentito mai una gisia cost grande». Nel dicembre assume la esponsabilth dellimpresa con vn proclama diretto a tutti erstiani, spie gando le ragioni del rogo. Ai primi del mese di gennaio 521 pubblica una Difesa di tutte le proposizioni condan- nate dalla nuova bolla, «La parola di Dio & con me, non con Toro; ecco perché li temo cosf poco! Le loro persecuzioni ron mi spaventano, ¢ raddoppiano Ia mia fiducia, D'altra parte, costoro non posson far nulla: possono solo inferire contro il mio povero corpo...» E un periodo di attivita straordinaria: lezioni, predica- alone, seri polemic e seri di devoione sie di con. sieli pratici peri suoi seguaci (Istruzioni per coloro che si . Sui modi e sulle ragionidell’nvito fatto dallimperatore Carlo Val monaco sestone, scomunicato come eet cl ‘morosamente ribelle, di venire proprio alla dieta di Worms nella quale egli si sarebbe presentato per la prima volta alla sobiltd cristiana di narione tedesca e agli aliti «ordini» del. Pimpero, gli studiosi iscutono ancora: il papato, in perso na dell'umanista famoso e protettore di Erasmo il nunzio Girolamo Aleandro, si opponeva aecanitamente, con ogni espediente, afutato da principi ed ecclesiasticitedeschi ne- miei di Lutero, e da vati alti ufficali del governo imperiale (tedeschi). Eppure invito fa fatto. Pare accertato Finter- vento di Etsstno da Rotterdam, e del Sickingen; sicuro in vece lntervento abilissimo di Federico il Saggio, per otte- MARTIN LUTERO ux ete che alla dita sia invtato anche Martin Lutero, per wn i in forma solenne imnpacile. Ma la siessione Jem ers proptiamente e completamente defnts. A part In Bafa question del salvacondotto, fatto sts che nel dine Selb dll let ci Worms del ryan cera oltre le que Ston! general dell Impero, gravanvina, guerra al Tareo © ‘ls diendo), apebe la deiberafonesul'entth dei tribut [sscorar ala macs ceatea (el cit, che erano una dei font di mato eto perl ie peri eno vorevoli a Luter, almeno a che el fesse seat), ei — dela eed sul mire da rene Feral scopo l sbacrae a sttada alle perieplose epinioni wove che arbavano la Germania: porre un fermo, chiude- {erate fie, Non Cera alone dl giorno un gtudiio, {va dscusione, Calo Vaveva fatto bruciare pobblicamen. te pli sett di Lotero nei suoi domini det Paesi Bass: a Kotani, eg I pipe eae Susans non taro poter eondurre con sé Luteto, secondo Tinvito: GualP«ofdine dl giorno» non fo persuade; ma fa domanda- se utero quali sano fe sue intenzoni, La risposta& se tri chamano’ andfO; e non ei poss andaze (Ltero, come Gcostume coserani dei mend, anda dso apie Grsccompagnato da un altro monsco), petehé ammalato, i ti facio porate. Se cesare mi cita, aol die che & volonth Gi Dio; ce vorranoo woeidermi o prendermi, com? probabi- {eymirimettoal Signore Iddio: Cristo vive regna ancora. Gifu equivoco, come sostengono alcun,perehé Lutero attendeva un giudsio preva discusone, mente li als - ‘rebberoconvint imperetore che sl tratava solo di itr tezione? Era incerto, fu in qualche momento inccrt ed ex tanteLatero?E plutostostrano tutto quesodiscutee degli Stoel sulle decision, sulla risoluteze, sulle iresouteare el profesore di Wittenberg, sulle ue eitarion, of soot timer sul suo adie, sulla sta coerenze sd un programs, silfesistenza dun progetto o programma nella mente di Liatero:strano, perch€ sono gi ster! stove e studios che bao cia Ftieoe indiana ol ere Ga del pensiero di Martin utero, ma ofa continuano ain. dagare sala sua singolapetsonalita individual riprodacen- Lx DELIO caNTIACoRI do, sul piano dellindagine biograficostotiografica pattico. laze, quella interpretesione individualistis che avevano scartato in maniera tanto pertinence sul piano della valuta. ione storica generale tradizionale, Pig comprensibill sono ali scrittori Iuterani o non, di tipo confessionale dichiarato, che sono in sostanza preoccupat di salvare 'anima di Late 10 dal peceato di seminator di seandalo 0 di scisma, o da quello di non aver corrisposto ai miti. Per chi rimane lontano da tali impostazioni e si pud ¢ deve tenere alle linee general, &chiato che Lutero si senti- vva ormai portato, trasportato dalla voce del'Onnipotente ¢ la parolascritta dell’Onnipotente come Padre, come Spi- ito e come Gest Cristo nel Nuovo Testamento; ma era tor mentato dal senso dell rorcura, della frattara che si sente costretto a prodirre,che fa, che continua a portare a fondo. I timore di mentite alla parola di Dio nella Scrttura e alla fu ve nella coscena vncer sul sacto spetto per cee ze, per una saneta», sulla paura di portare scandaloe sci sma. Intomno il fermento dei tedeschi, e non solo della na zione tedesce dei nobilie degli umanist; la cautela del suo savio protettore; la finezza dell’Asburgo, spagnolo e borgo- none, diventato imperatore, sul piano della politica di un {mpero entro il quale il sole non tramontava mai, ma intan- toancotaincerto fra una linea politica tedesca, una linea po- litica borgognona, una linea politica imperile, una linea Pole spagol nteseantes fe loro, Vero he in mer 20 atutto questo cangiare di prospettive edi rappor, imo: naco e professore&sicuro di qualeosa. sicuro che la parola di Dio e di Cristo, norma fondamentale di vita, sta nella Serittura; e la Sacra Scrittura& sicuro non di averla com. presa e ricostituta tutta integrale secondo la genuina Fezza, ma di esser sulla buona stad, per dono divin re. vvuto dall'alo; 8 sicuro di quello che ha spetimentato: stificazione per fede; 8 sicuro, in buona coscienza e pet co- scienziosarillessione, di essere nel vero, anche perché gr iti di esperienza e di anni, giovani do colti¢ ben preparati, letterat raffinat, nobli sicehi e nobili poveri, gente di intlletto e gente di cuore, e soprattutto il comun popolo contadino o cittadino, borghese, patrizio ¢ MARTIN LUTERO it antgiano, sono con lu, leggono, si fan leggere i soci srt. Ma lasorama, in fondo in fondo, teme Vira divina ve tradi Mila Paralaenoa wucle andae all Tnerno: spinto, tas Sato tasportato,capace di astuzie insospettate nei partic Taina dsposto a perdere il corpo piutosto che Fania, Incirante del rest, pur con tutte il dovutevispetto a su Pry intanto da Roma era stato fulminato Vanatems solen- ne, la somes, i ro gennaio, gino dela festa di san Ciclo: Carlo Magno (ena per alcun, come Giovanal Eek, suelo era stato Mages: Maxinus era questo Caro V, spe- se spesneva Petes lterana). 116 marzo pare la fete. taal convocisione, accompagnata dal salvacondotto; ata ddporatore della iarione,formulata come invito,azcvaa Witenberg i 26 mats ils aprileLuteopacteper Worms, arsivandodilr3 dello steeo nese, Il 14 la Sorbona con: dlinnavaeanatemizava le dottine di Latero; rz aprile, monaco si presenta alla deta: alla sacra imperise macsta {esatea,custodee goda della crstanita tate per quanto ri raed I vita su questa terra, motel, glides a cones. Sb de sete princp leo, la nobith erisiana di natio- ne edesta al senator consiglieieborgomast appresen- tant delle ia ‘Un alo funzionaro imperial To smunonisce a ala voce diinon parlare se non interrogato; un alto (assente 'Alean- dkroela sua core, in sega dl orore pe lo scomunicato ere- tio) li chiede lo itzatazione. Stupit,sembrae sgomento, mentre = secondo alcuni stoic, come il Meissinger ~ ers thi trateneva il ato per timore che Later, intimidic, a Spondess: sf, mi rtaio, Lutero chiede una prorog, che tit viene accordats, I glomo dopo spiega a lungo dstn- tendo i propa libri in tre catego, la sua doting. Di fuovo avvocatocesareo chide: tf vu rtatare?s{ 0? Ealloa epica cnoe, Calo V toglie la seduts; dopo qual- he tentativo dl intermedia perconvincerio acedet, viene Toni panie de orm on apron rare la publica pace e Fordine durante il viaggio dl storno a Wittenberg, e intanto viene emess il decreto che mete al bando Peretico, scomunicato, ostinato. ar DELIO CANTIMORE Di quella proibizione, tuttavia, non cera bisogno: il sa- vio Federico progettava (e Lutero accettd i progetto) di far Scompatire il monaco con un falso rapimento e di tenerlo nascosto, Cost sarebbe stata messa al sicuro la persona di Lutero, ormai esposta ai colpi di mano degli avversari, ei principe elettore poteva tranguillamente rispondere al peratore eal papa che non poteva consegnate il suo eretico e ribele suddito, perché non sapeva dove fosse (c aveva an. che preso cura di non sapere il nome del castello dove il pro- {essore statocondotto). Da questo momento — quando par. te quasi di nascosto ¢ poi vien messo su un cavallo tranguil- To ben scelto per trasportare uno non esperto di cavalcare (vengono in mente le mule dei papi e dei cardinal; sir. corda Niccold Machiavelli, sempre a cavallo, mentze Lutero sicra sempre mosso da frate, a piedi), ma che vataviafacea Jeossa di Lutero, tanto che alla prima tappa siaddotmenta, appena sces0, sulla paglia della stalla~ da questo momento Lutero esce, per riprendere la metafora, dal proscenio del gran teatro della storia, Rimane signum contradictions, ma ron & pif protagonista del rinnovamento della crstiani in generale e dll quella tedesca in particolare: s'avvia a di ventare lorganizzatore e Ia guida d'una (sia pure quella o- tiginati) fra le tante Chiese e sette protestants attterh an core l'attenzione del mondo colto, ma Yopera pid importan- te, cio’ realmente di vasta portata, ch’egli produrra ancora se Ie tiduone dela Bibia in tedeso, ver propia creazione e definizione della lingua tedesca, paragonabile (come & avvenuto) alPopera compiuta da Dante Alighieri due secoli prima, La inirier nel celebre nascondiglio de ca stello dalla Wartburg: siamo dunque ancora sull'onda del grande slancio del triennnio x528-2r, che si era cos{ lamen- tevolmente concluso, Del resto, opera migliore, storicamente eletteratiomen- te pid vive € vitale, anche se non vivacissima, e pit impor. tante anche linguisticamente e letterariamente (oltre la se- fic delle traduzioni bibliche), Lutero Paveva scrtta prima di partire per Worms. Ma intanto, quanta differenza {ta {questo pseudorapimento, la fuga nottarna, il travestimen- to, il silenzio delle foreste, in questo viaggio di ritorno,e le (MARTIN LOTERO Iesoni ele prediche di Wittenberg, eit Goat solenne e vole festoso! che, insomma, a Worms, issn ato Lato cnn ae, pers Federico il Saggio era siuseito vttorloso nella Iota diplo- fhatien con il legato pontifiio Aleandro, il quate cercava di Impedite che Carlo V chasse o invitasse Lutro alla det rz anche question di forma, ma non solo di forms, che la tetera di cazioneo invitocomincisse con le parole: «O- orto, cao, devoto.,2: ononto, xv, «an eretion conden toe Scomanicato, da parte del sacro romano imperatorel E infact nel testo Cera anche quello che chieeva Later: fa maesth imperial tava onc «per ticevere infor tmaion ces dotrinee libel che da quslche tempo er to venuti da Ip, Salvacondott slenne eparticolaegg 10; la letera di citazionee il salvecondotto portai daun ital imperile, Kespat Sturm, di tendeneefuterane. La {ero sera messo in viaggio subito, deciso ersoluto, anche sernon si nascondeva che Cera anche la possbiltsdi non tornare vivo. Aveva trentotto anni edera nel pieno delle tnergie; Poperascita e pubblicataconteneva git tata la fostanza del suo sistema teologico generale, anes molto pid divuna stanza indefnta. Quind: poteva partie tanquilo, senza timote della possibile prgionia 0 motte. "viaggio da Wittenberg 1 Worms era stato una marcia tronfle, acompagnata dilly eplendoreprimaveie di bo schie pra: Lutero non endava a pied, questa volta, per che il consglio dela ett di Wittenberg gli aveva messo a dixposiione una earetta da viaggio a quattro ruote coperta, petriparae dal sole o dalla piogia, edu caval Alle spe- sea viageto soppef univers Da' Wittenberg, attrverso le tape di Lipsia, Erfurt, Eisenach, Herseld, rancoforte, a Worms; con lu erano i college Nicold Amédor,un confatelloe ung tudente po- merano: gente coraggisae isluta che avrebe difeso Lu. ter sci fosse stato qualche incdente,e che, fosse andy ta male, sapeva che sarebbe fnita sul rogo cod Iu Lsngo la stada ¢ nelle ith dove fee tappa, ls gente del popaloac- correva dlontano, per vedere quel monaco ardito che si op- poneva alle pid ake autorita del mondo ctstano. Fino a av DELIO CANTIMORI PPaltima guerra ¢ oltre dove non ci sono state rovine) si so no most esi mosrano Je antiche case ele tare dove aveva riposato nelle tappe del lango viaggio. Quando passa. ao arrivava in un villagio o in una cit, Pataldo imperi 1, acavallo, precedeva il carro, vesttodi panni cuiali,ador- ni delle insegne dell'impero. L‘accoglienza pit splendida era stata quella di Erfurt, che vent’anni prima lo aveva visto immatricolasi nell university ora, non alla porta, ma al confine del territorio della citt, il carro del professore era stato accolto solennemente dal rettore dell universith, ac ‘compagneto da un corteo di cavalier in gran gala. A Erfurt Lutero predicd « una folla cosf grande che le assi della leria seticchiolarono sinistramente, e stava gi pet c . Sempre in latino e in tede- so, In latino ein tedesco risponde Lutero, a voce pi alta, scans anctto enon comport secondo leer. rette regole di corte. Seguita distinguendo fra i suoi lib primo, quelli di fedee devozione: non pud ritrattaili; infa- &i perfino li autori della bolla li considerano inocu! ben- ‘hé li condennino; secondo: quelli di critica al papato e ai papisti; per questi, si richiama anzitutto alle lamentele del lanazione tedesca, vincolata lamentevolmente nelle coscien 2, dissanguata economicamente da Roma; dichiaraed esem- plifca, mediante citazioni canonistiche, il suo buon diritto Ai crticare i papi che disubbidiscono alla dottrina evangel 2. ai deti dei padri: buon diritto suo, del dottor Martin Lutero, come di ogni buono, vero e fedele cristiano, Non ud in coscienza rtrattare quegli scrtti, neppure per dove- oso ossequio alla cesarea maestd imperiale eal Sacro Roma- ro Impero nel suo complesso: sarebbe volere coprire le ver ‘gogne della malvagitae della irannia; terzo: gli sriticon- tto persone che avevano voluto proteggere Ia tirannide to- vat ELIO CANTIMORI ‘mana, ¢ che avevano voluto far scompatte la vera dottrina cristina da lui professata: in questi scrtt, forse, Lutero Dud esser stato pit aspro di quanto si conviene a ua cist no, ed accettera biasimo e critica, perché non ritiene di es sere un santo; & pronto alla rtrattazione, ma non per quan- to riguarda la dottrina, Potsa fare una rtrattazione solo se i sara dimostrato che le sue dottrine sono errones, ¢ non fondate sulla Scrttura; pregando Vimperatore, in nome del Ja misericordia divina, e tutti chiarssimi e serenissimi si. gnori ¢ chi alti si volesse, di convincerlo d’avere errato, Continua dichiatando che ha rflettuto seriamente al petico lo didiscordia edi disordini che poteva venire dalla sua dot ttina della vita cristiana: ma che anche Gest Cristo aveva ‘pur annunciato: non sono venutoa portat pace...Che I sua dottrina port alla perseeuzione di chi Ia professa, ein gene- tale al disordine, & prova che viene da Dio. Riportare la quicte pubblica accettando l'ingiustizia provocherebbe un consapevole, certo, Lutero aveva compiuto una ribel Tione, e grave, ¢ grossa, e pubblicamente e solennemente di chiarata, E quella foritura di leggende prometciche, che ccomincia subito e si perpetua, ha un earattere particolare, riscontrabile in tute: esse derivano da un sentimento comu. ne, che la ribellione di Lutero era avvenuta su un piano pid vasto:_non era P'indipendenza dei comuni rusticie cittadini desli Svizzeri, non eta la tivolta contro abusi ¢ malefatti, zon era un fatto di ribeione morale e nazionale giustifcato dottrinalmente come quello dei Boemi, non era il soprav- vivere aspro e duro di una setta in alcune valli alpine, non cera la predicazione savonaroliana: per indicare sommaria- ‘mente quel che poteva esser nelle menti di Lutero e dei suoi amici ¢ seguaci, ¢ che era vicino nel tempo. La gente sentiva confusamente, a parte la supetbia satanica ¢ la fu- ia tracotante e turbolenta della quale parlavano i nemici, che si tratava di qualeosa di pid vasto: la «nazione rede sea», coi suoi sogni di riforme e di imperatoririformatori (Reformatio Sigismundi); con le fiabe di Federico Barba rossa, che sarebbe venuto fuori a redimere i suoi tedeschi: con ali ideal le fantasie di unificazione nazionale da patte del gruppo pit vasto, ma pid impoverito dellordine dei no- bili, cavalieri coi gravansina dei grandi princpi, eV'insof saa rivoltosa verso il fiscalismo romano, che era tradi- zionale nelle grandi citta. Gli umanist, in quel momento molti di pitiche sia per avvenite nel gito di pochi anni (0 perché Lutero ha abbandonato Hutten, o perché 2 contro illibero arbitrio, o perché riman troppo all'anico ed 8 trop- MARTIN LUTERO xt po intollerante: insomma, fra Worms, 1521, e Augusta, 1331, Lutero perde molti amici in questi ambient: solo Melantone gli rimarrifedelissimo, con qualche altro teolo- go umanista: Bucero si avvicina a Zing.) gli «amici di Dio», i cultori ciot di quella teologia mistica, «tedesca», fondata su una simbiosi di semplici di vita ed esaltazione dellgnoranza (analoga a quella dei iamminghi) come se plicit di dottrina, rifuro alla scolastca, e di rflessioni speculazioni notevoli, questi, ¢ anche la gente delle piccole oficine artigiane o delle campagne avevano atteso quel «no», ¢ lo interpretavano, ogauino nel senso proprio, ma solti anche sentendo che tutte queste tendenze converge- vvano nella dottrina di Lutero, che gli aveva dato tanta forza i lavoro, di parole latina e tedesca, e tanta forza d'animo da dire quel no. Era naturale che sorgessero leggende sulle parole dete, sl loro signifcato. Lutero, nel suo discors0 del '17, aveva parlato della nazione tedesca, aveva parlato della fede ¢ della Scrittura e della coscienza, ma aveva a che chiesto che gli dimostrassero, per srittura e ragione, i so torto: ce n’era a suficienza, in un periodo come quelio, petattribuire a Martin Latero frasi altisonanti, visions, ispi- tarioni,collusioni col Demonio. Del resto, esi stesso cre- deva di vederlo, di sentielo, di potersene liberare gertan- agli un calamato addosso. Visioni e voci ne aveva vedute sentite: non @ strano che abbia provocato lepgende. Eilgran eno» di Worms, il non possumus del professore «tzologo che aveva ritrovato la verit e il ctterio generale della vita delP'womo cristiano, e per timore della dannazio- ne, come semplice cristiano, aveva resistito cost tenacemen- tee abilmente al papa eallimperatore, che per lui erano le i in terra era stato il fatto di un singolo in i suoi confratelli agor nian, consigliato da politic! volpini, Ma insomma, era stata impress sua propria personale eindividuale, come uomo di Chiesa e di universiti, ma anche, esplicitamente, come sem- plice cristiano pieno di timor Domini. Certo, come monaco ‘gostiniano, organizzatore e supervisore di sleuni conventi ‘el suo ordine, come predicatore, come professore di teolo- weut DELIO CANTIMORE ja, gl era pi autosizato, ana, obligato da giuramento, { stir alla vert, come Paveva sittovata nella Biba. 1 fiume, che aveva portato e condotto la sua anim, in quel momento seorrvnatttaverso passa asset difercat; @ in sso confuivano le vate correnti ches sono accennate. Ma Torin storca dl Lutero sta nelfssereghunto, per con to proprio, una concezone che gli permisee che lo costin- se 8 divenire protagonista ~ per un breve periodo ~ contro ogni sua tendenza, volonta, paur, esitazione: perché, in shalche modo, eal seniva¢pereeiva che con esse nega. Talidita a secoli di storia e dl vita crstanae siccome non Woleva essere svolusonaro, aveva paura della macs dt aol “Alcunirappresentati degli ussit exano andat, di nasco sto, adacoltato a Lipsia: polo avevano ringriato ds weil onoectoti boon cristen; tna Lateran no det ood iscorsi confdencial, dirt chiaramente pi tard che Hos tant lit non avevino avoto fortuna perch sera lini ta acaltcare ea condannare {nore mente era necestio critiare rdicamenteercostruire dil profondo la dotrina stessadellcuna sanctam, mediante il torn alla parola di Dio, pervenuta in trditione seitta, da ticotroive nel te sto, da far conoscere a tutt (non la radurione in un vole fie conoscere tut senza troppl comment! spe inv, senza glose,senainterpretazionl). Ma momento im portante da un punto di vst storco generale & quel che Tctero chiama ela dovsiny; cot Paver ticonosluto che eran necesir il tpensamentoelarideinisone di tata ttadzione dl penser telogico, gutidico,flosoBco cists no allo sopo di rinnovare sul sto la vita morale, prtis religioss dela ristant Lota conto pl abun, ma soprt {uttocitea seria del princp! che li permettono‘e i permet- teranno eli gistiicheranno Era da moto tempo ches pat Igea di Rittman capite ein membri, a, patch vigers iT principio che male stava toto neg womini non lle isttuion!ecclesastiche, acre perché volute da Dio, il di- scot fini in nooy ordinscongrepinoal la dedi alla cai, rfotme dei veechi ordinie os! via, Ma Lutero fun certo punto rcondbbe ce la Chiesa apostoliea roma MARTIN LUTEKO oot na, che la sua organizzazione, a parte I'accentramento dei po- teri nella persona del papa, ¢ Ia euria romana ~ ordini reli fiosi, nuovi e antichi, monaci e frat, vescovi, preti,cardi- nal, arcivescovi, concli, universita ~ non era sacra, perché opera di uomin, e non giustificatané chiaramente ed espli- citamente consigliaa o indicata come necessaia dalla paro- Ia di Dio. Da questa constatazione (che non era del tutto @ tmicamente nuova e sua propria) trasse, e qui, ripetiamo, stala sua originalitastorica generale, la conseguenza che, co: ine gli uomini avevano nascosto la verit3 della lepge divina la buona novella di Cristo, con tutte quelle sovrastrutture amministrative, canonistiche, organizzative, istituzional, di filosofia scolastica, di teologia cosi potevano distrugge: degli aveva cominciato Popera. Rivide eripensd Ia dottr- 1a, fece conoscere la sua ertica e a sua concezione fonda. mentale, enon accettd di taceree di rita. Per questo «ano» di Worms acquist® dimension prometeiche fin da principo, for! presto, aiutato anche dalla retorica umani- stica, il mito delle parcle «Qui sto io...» Era un principio universalmente valido, generale, valevole in alto e valevole in bao, in vertical e in orizzontale, in latitudine ein lon- situdine, in ogni direzione: legato al passato soltanto dalla professione di fede eristian. Cost si poterono riconoscere in lui gli umanisti,i politi (cerno if Guiecadin, per un momento amend) ¢ non solo per Vincameramento dei pateimoni ecclesiastic, ma anche per le tendenze alle Chiese nazionali,ealladifesa del- Ja giutisdizione statale;filosofi di ogni tendenza, dalla rzio- naltd incipient ed esitante di Zwingli a Paracelso, a qual- he telesano; sient ome, per nominare slo uno, 1 del secolo, Keplero; giuristi a schiere, storici politied come lo Sleat, stor etlesiaste come Mattia lai T- lic, anabattst, contadint in procinto di scendere in guet- 14 contro signori, magstrati delle cite (senatori,consiglie- 1, gonfalonieri), professor, e naturalmente non ’é da dire dei teologi,e poi pittori, incisor, atigian dei vari tipi. Ma lasciamo da parte Io svolgersi e continuo riproporsi ¢ s0- Pravvivere del mito, della leggenda e del succedersi,alter- natsieeritcarsi Puna con Paltra delle interpretazioni della nea, DELIO CANTIMORI figura complessiva o personalit di Lutero, nella cultura te ddesca, ein gran parte della cultura europea, dal secolo xvit in poi, e specie durante il secolo scorso. lor che si diffuse in Getmania la notizia del repimento e della scomparsa di LLutero, e prima che la rflssione di aleuni, le vos sassicu- ranti, qualche consolazione data agli amici da chi era rima- sto in corrispondenza con lui e poi la notizia dei suoi libri, € infine dell'improvviso ritorno a Wittenberg, facessero 2. pire come stavano le cose, moltissimi, quasi tutti, pensava- ‘no un rapimento, a un assassinio dei «romanisti» e «papi- sti, oad un arresto con relativo trasporto a Roma. E cono- sciuta lannotazione sconsolata del Diet nel suo dasio. Ma quando si seppe la veiti i Tedeschi si sentiono tutti (me no sul een pi fel e collaborator! dre eno Federico il Sago, e pli altri signori, quando seppero discer: nete nellespediente da guertigla di Federico e nellsequie- scenza di Lutero alla abile mossa del suo protettore una res setenante ubbidienza del buon suddito al suo principe e pa ddrone naturale per ragion di teritorio), in un modo o nel altro, un po’ adit, abbandonati. Naturalmente, ognuno secondo Videa che s'¢ra fatto dell eroe degli anni preceden: ti, e del gran rifuto. Di fatto, con quella seomparsa Lutero aveva tradito speranze, che egli non aveva in nessun modo favorito espressamenté e particolareggiatamente, sogni ¢ fantasie e calcoli e visioni profetiche che epi aveva spesso condannato, Lutero stette nascosto nel castello della Wartburg dai primi del maggio 1521 ai primi di marzo del 1522: nel frat- tempo aveva continuato anche 'ttvita polemic contro gl avversari«romanisti 0 «papisti>. Ma Pltimo seitto com- posto in mezzo alle selve della Turingia non & contro difen- sori e sostenitori della Chiesa romana e del papato, ma co ito Vantico amico Cvlosaio, Gi i eguaci di Luter € ‘propugnatori del sinnovamento della vita cristiana erano in fermento pet le due questioni del matsimonio degli eccle- sss e dl aie iam Cocos died una attivita tumultuatia di riforme, secondo suggestioni varie: erano attigiani che si scambiavano pane e vino, comuni- cando cost senza prete; predicatori che salivano in pulpito [MARTIN LUTERO Lew ‘estit da studenti enon da fratio monact; comincia lo spia- ‘cevolissimo spettacolo delle distruzioni iconoclastche di o- ere arte figurative, Latero era stat di nasoso a Wt fenberg, sempre travestito da cavalire, e, appena tornato a castle, avevascritto la Redle esortone ata ei i, che si guardino dalla rivoltae dalla sedizione: ogni sedi- sone e rivolta armata, & colpevole. Mai la massa «il Signor ‘Omnes») deve ricorrete alla violenza.. A Wittenberg erano artivati anche alcuni giovani tessitori che avevano sentito parlare quel Tommaso Miinzer che voleva una trasformazio- ne radia dla sce e dla Chis cristae: Melantone non si preoccupava molto di quelle esortazioni e di quelle prodiston! sorverive, non rendendoi conto delta ‘materia prima cost fornita alla propaganda cattolico-papi- sta, a cominciare dai pit vicini: il duca di Sassonia-Dresda, Giorgio, eatolico, antagonista «naturale» dela Sassoniae- lettorale di Federico il Saggio. Cosf Lutero decide di torna- re a Wittenberg, per combattere i «profeti venuti dal ci Jo» e salvare le probabilita di sopravvivenza dell’azione di siferma appena iniziata. ‘A Wittenberg Lutero simpone col suo prestigio ela sua eloquenza; mail Catlostadio rimane in rapporto col Min- zer, teorizza la critica alla dottrina tradizionale del sacra- mento delleucaristia, Vllarga alla dottrina della transu- stanziazione, sostiene che nella santa eena non '& presen- za reale, ma solo spiritual, di Cristo, e che tale presenza de- riva dalla realt della fede dei celebrant... «Non erede alla parola di Dio,- si duole Lutero: ~ ascolta solo Ia ragione. Fra il 1524-25 scrive contro questa concezione dell’eucar- stia¢ contro la distruzione delle immagini; quandb il Carlo- stadio sata fatto responsabile della partecipazione dei suoi patrocchiani (Rothenburg) alla guerra dei contadini, Lute- totercederh per li el otter aslo nella Sassona eet torale, Guerra dei contadini... Una di quelle mattine dellprile asa, a Worms, si venne a sapere che al portale maggiore del duomo di Worms era stato trovato affisso un proclams, ew DEEIO CANTIMORI subito strappato e sequestrato, perché sovversivo: era una dichiatazione di guerra ai cromanisti> e specialmente ala civescovo di Magonza, da parte di quattrocento cavalieri, con ottomilafantio lanzi. Invece dela firma cera, riperuto ‘re volte, il motto della lega segeeta dei contading, conoscix- ta per tentativi abortiti di ribellioni e rivolt, e tertficante allora, perché spesso accompagnata, non da uno spettro ros- 50, ma da un egallo rosso», cio’ dal fiammeggiar dei castell e delle abbazieincendiati: Burdscbub, Huttea, a nome dei gyal met soit con vole: cp una fabsfczone della volpe romana, fetta per portare discredito alla causa di Lutero. E probabile che avesse ragione. Ma i contedini tacevano ed aspettavano; si facevano tradusre 'Utopia,lep- gevano o s facevano leggere Lutero ~ Le ibertddell'nomo cristiano il sacerdozio universale), La legge evangelica, for se il Magnificat ~ e speravano. Tntanto Lutero era scom. paso. ‘Hutten, Sickingen, i cavalier, la nobilita crstiana della sanazione» tedesca non commuovevano quasi nessuno ¢ non ruscirono a prendere la guida del movimento, Il Sickingen cera entrato al soldo di cesare per la guerra d'Italia, ma era rimasto in Germania, per condarre una «guerra» contro { ‘grandi princi: fu una guerrigla senza idee, senza una qual- siasi strategia o linea generale: alla fine una coalizione di principi secolati edi princpi ecelesiastiei della regione(Tre- viti, Magonza, Palatinato, Assia) ne sgomind trappe e cava- Jes Husten era andnto a most nelisoleta di Utena sfuggito al massacro dei cavalieri di Sickingen, malato, re- spinto da Erasmo perché favorevole a Lutero. E Lutero era Iontano: nascosto, estranco, ostile al Carlostadio, ostile all ‘Miinzer, che pure proprio lui, Lutero, aveva fatto nominare soc nelle chien dl popolo ede pover della ctaina diZwickau. Cavalieti poveri o impoverti,artigiani e popolino delle citta, contadini esasperati,benché non dalla miseria, ma dal siematko diconocimento de loro dit, s senivane come traditi dalla scomparsa di Lutero, ¢ peggio, allorché fu chiaro ed evidente come Luteo, allo seopo di talvare Is possibilita di svolgimento e di affermazione istituzionale di MARIINLUTERO Lxevit ‘quella dottrina ¢ di quella concezione della vita cristiana dhe lo aveva fatto «etoe» a Worms, rendendolo degno di ‘memoria perpetua (almeno finché la crstianita avra durata), fosse passato, per quanto riguardava loro, Ia «nazione te desca>, dalla parte dei grandi principi e signori. Per quanto riguarda la storia generale, mai, nonostan- tei miti, Lutero non @ pit protagonista. Quella lungae tor- ‘mentosa preparazione, quei treo quattro anni, eulminaté nel grande «nop, bastano, sono basta e basteranno a ricordar- fo, Si ricords esi studi e diseute e si scrive ancor oggi, in giro peril mondo, di Martin Lutero, pi che di Carlo Vo di Leone X: naturalinente, si prescinde dalla letteratura devo- tae confessionale in senso stretto. Ma Vnteresse storiogra- fo deriva pur sempre da quel rifuto alla sottomissione (in nome di una fides, di una conscientia, di una vocatio e di luna ratio, fondate sulla Scrittura: parole anche veechic, ma che parole!), preparato da quegli scritt, accompagnato da tante cautele, tante astuzie evolpine» (vecchia volpe, la Chiesa romana e la curia; volpe vecchia, Federico il Saget; buona volpe, Martin Lutero: sono aggettivazioni coeve) da indurte a postulate una consapevolezza molto pid intensa, una decisione molto pit profonda e aricolata. Per conto suo, nel nome della verita dottrinale edellaco- scienza etistiana il monaco professore, il dottor Martin Lu- tero, era uscito dal convento e dalle aule della scuola,e ave- va vittoriosamente espresso il disagio, Pimpazienza profon- da, Pinsofferenza esasperata di tutti: ora tomnava ad essere professore e predicatore, amministratore ¢ riorganizzator, studioso ¢ polemista splendido, in nome della verita dottr- nae e della coscienzaeristiana, Le inquierudini che manife- stera pit tard, dopo avere fornito buona coscienza a signo- Fi, principi, e duch, contro iribellicontadini, contro gli uto- pistie pli estremist, contro i razionalisti, contro Ulderico Zwingli, dopo aver visto anche che, insomma, le mura di Gesio avevano resist alla Pals, sono di tpt molt dit frenti fra di loro, spesso apparentemente eterogenei: ma indicano tuttaviaalcuni punti fondamentali, Sono stato co- stretto, condotto, spinto, portato, trascinao, trasportato; ‘non patevo, non potevo ritrattare: il momento decisivo fu own DELIO CANTIMoRT quel non possunus di Worms; ¢ Ia sua importanca sta nel ‘foto di ichirre pe pura ua sottomisione an ago nata: una negativa fondamentale, valevole ed operante per ‘troppa pi gente ¢ in una sfera troppo pid vasta,e per una spanna di tempo troppo pit lunga di quanto quella sua cara sent rian di eazione redex» aurcbbe desderto 0 s'eraimmaginata di potere attendere dali. Dopo quegli an ni ebbeaneorm pole cou da dite to in meses cope pil Limitata e chiusa, entro quella eristianith che stava or ‘mai riconoscendo i propri confini, fra le Indie Orientali cle Occidentali, oltre Pantagonismo mediterranco con T'arabo con il turco, Non bisogna dimenticare, perd, una cose con la sua tradazione tedesca della Bibbia, Lutero& diventa- to anche protagonist linguisticoe leterario, tanto da poter estere definito «creatore della lingua tedesea moderna», non tel senso di odierna: ma quella della grande letteratura del secolixvrr, xvitt, xix. Lutero stesso si vantava che anche i suoi netnicl avessero imparato a scrivere tedesco da Iu. Gli storici anche pit illuminati, pursoffermandosisu que- sto momento, crticano einterpretano Lutero senza forse te- nner molto conto delle iflessioné di ui stesso sul proprio o- perato ¢ su quegli anni, ¢ senza rifletere che, storicamente parlando, ha ben poco significato giudicare una tal persona- liek da quello che, fossero pure amici e seguaci ditetti, icon temporaneisiaspettavano, per conto proprio, da lui. Secon. do alcune concezioni (per timanere fra i suoi tedeschi) a vvzebbe dovuto timanere ¢ porsi a capo della fermentanteti- voluzione nazionale-unitaria tedesca, fallita, cost, nel 152: secondo atti, avrebbe dovuto mettesi a capo, col Miinzer, della guerra dei contadini, o per lo meno non avrebbe dovu to opporsi ad essa con tanta sacra futia (Zimmermann, En. sels); il Ranke ne esata la netta separazione fra vita spii- tualee conereta azione politica; secondo alti, non comprese ‘Zwingli; secondo altti ancora, quel che conta & la mistica tela della croc enon aden dell ber dl uomo ctistiano, secondo altri ancors, gli seritti polemici cla gran- dee ponderata ribellione a viso aperto hanno importana se. condatia, esembra che sia meritevole di rlievo solo lo sfor- 20 di non allontanarsi pit del necessatio dalla tradizione, MARTIN LUTERO naoux Per concldere, estando sempre fra i protestanti un bio- grafo contempotaneo & arivato ad afermare che, con I Ervento di Lotero a Wittenberg conto il Carlostadio ei Mnzce, Wittenberg diventava l vero centro della vita re- Tisiosa di tutta la cstania, mentre Lutroiniiavala lot ‘iu due front». Altrihaparlate diriplegamentoestancher- 4a picologicn per dsillaione (L, Febvre);e cox via. ‘dopa! modo, larottura era sata compiuta, la chiares- aa, oil presuppost fondamentale della ctareza, il grande son poor at rgint,Lteo poe are a figura'o persona di protagnistae tonare a srivere fat letione, a predicare, a dere consgli ead orgenizzare ia vita cristana, sotto ogni epetto, nella sua cara Sassona, quella ai Federico Sagio (orto nel 525) e del suol ered. A parte la contesa con Lrasmo sul libero asbitio, che non eb- Ee real importenc, sono gi anni nel quali Luteo debnisce Ieposizion di Wittenberg contro quelle di Zing! labora 1k dstnzloe fala legge evangelca della bert la legge dbilsbbidienza all autoreh politic; consigla gi organizza tor della rete amministrativa © dscplinareecclestasticas furore ecapo supremo diesel principe dello Stato (sia un dinesta piccolo o grand, sia une magitratura comanale 0 tana lent odin lion mona, frat ne congregrzioni; rma parrocio pastor» del ovo gregge; t- tuale; uso del volgare;clebrazton de sacrament; non pid vescov, ma ispetio (visita, sovsntendent organs peti canal ed coorinerone, pendent dl prin {pe a prepaazione def partcio pastor predator, a fst ala facolthteologia delle university «Chiesa docen- ten militante, non tonfante, non Tatomica, non definite senon per la reverenza al principe, ma sempre sl divenie, anerta virtualmente alle moltepilpossbiltaderivanti dal Inneparione e dal sifuto del pastato eromanisticom, «papi. sticos,titnnico, e ben presto, nel dscorso storiogratco d'un dotto luterano, «medioevalen; attualmente, nella cro- ‘aca di quel secoo, empre pi chiusa,terbilmentechiusa, come quando la madre lnterana di Keplero viene processata per sregoneia da luterani in odio alfirenismo del grande tstronomo: ® patstioappena en secclo da quepli anni di nox DELIOCANTIMORE lotta per la liberta.o buon disitto di ogni cristiano a inter- pretare la Scrittura e far valere la sua interpretazione, Ma quel rimpiccolimento, quella chiusura progressiva operat da Lutero, non trascinato pit, non portato pid fra gli art alidell’squila, ma divenato interprete dei propr sriti per mettono, con iota, troppa forse, soggezione al principe, la sopravvivenza e la durata delle posizioni fondamental, e, intanto, pe la Sassoniae per I’Europa settenteionae, pro: muovono Ia formazione di cellule di vita sociale ~ dopo il riconoscimento ¢ laffermazione, con Vesempio, dl ditto e dovere del matrimonio per gli eclesiastctfuterani ~co- tne & stata la gioconda famiglia cristina, esemplata sulla famiglia del «pastore», nella quale a dovere (cio® al com- ‘quotidiano di lavoro) compiuto, si godeva di quanto si poteva, cantando, bevendo, musicando, leggendo (non solo Ja Scrittura), studiando. Quanta gente uscta fondamen- talmente educata e formata alla curiositie anche alla liber {8 mentale e intellettuale, quando questa era molto perico- lose —come & stata fino alla soglia del secolo xx, e come sta diventando di nuovo ora ll epprossimmarsi del sto scorcio— dalla famiglia del pastore luterano! E un luogo comune, sul quale sarebbe inutile fermarsi: ma di dove viene Bach, di dove viene Beethoven, di dove viene Nietzsche? Non nasce Federico Engels in ambienti lutrani, sia pure di colorieura patticolare pietistica? Non le stessa cosa pet tanti altri? E quel divenire di Latero noa ha nulla a che fare con quello cli Hegel? Non sappiamo che cosa ne pensino gli stotici de 1a flosofis, oggi. Ma Hegel Ia pensava cost. Tuttavia, id non riguarda il protagonista della storia universale, ma il rum contradsion: cost come i dover demir, luterano, pietista, antiano, prussiano; cos{ come il gusto ¢ il rispetto della vita, ccompagnato dalla disposizione al sa ctificio personae individuale, privato, in nome di un prin- cipio «universale», anche se a volte non meglio individus- bile, generico; cost come 'ascesiintellettuale del professore Max Weber. Dallaltra parte, Pizenismo di Leibniz, la pe enne ¢ multlatere laboriositi ela probita professionale del professore Harnack, Con quest'ultimo, siamo sulla soglia dell'stenuazione accademica d'un alto principio, tastes MARTIN LUTERO Loot so anche questo da Luteo entro quella chiusura depi anni dopo il 2350, quando, ad unter dicta di Augusta, a pro fetlone di fede Luteroe Melantone (Confessio Auguste na) era stata ufcialmente, se pur sprezzantemente,ricono ‘cota da Carlo V. (Pare che limperatore gettasse da parte 6 buttase vials copia ufcile, notarimente certicata, ¢ foomalmene unica valid dal puno dl vita rigorosamente tfutico: fatto sta che non® sata itrovats, bench da tem pele er a sno vote veo ave quate Quad rincipi, in Latero, era ancora implicit, legato al leer [imo sertaraler qui cl avvicin alla alferstazionedichia rata, Bil principio dellaiberta (non pi buon dito, ma Svinclamento da ogni Iimite legale e tradzionale) dell Cerca sientifica, gaantita dala serieta allo el, dalla di gear, dala laboriosiA proba dello stadioso, cod, da quel- {tindcterminataeindeterminablesimbiosi di intelletto edi coscienza che fu a fondamento del grande «non posto» di Manin Lutero: & una simbios, un intrecio fra secienoa>, conoscenea, dotiina e ecoecienza» o onesth di fronte a seat codon omen da scl aport si Costu, politi spicata un sentimento comune di leat, qual infantile, eppure esplosivo se fomnito di slida dot: fia Ancor ogg, anche in pues mal intaceati da tabe Inter tu nga tele pane profes is tolenne e impegnativo & quello: «secondo migior cono- teeta e cosrontae, Bund formula gordi onal: sma ha tn sigideat, peri quale sl pub fre appello dl giore alla flusizia, Anche il principio generale, indcersinto com’, Esuscetibile di moti svilupp. Nel secolo scors il govern prossiano, prima e dopo la procamazione dellimper, ha tlferocattedre a professor (specialmente teoloi) che al trove non trovavano posto, perché non dispost, in nome del progress del sapere storico-lologico, ad acetate o> servanze (Ioteranssime) su miti e tradizioni devote dela sconfessiones alla quale appartenevano, Si ripeteva, sem bre pilin picolo, quel che era aceaduto a Lutero: Ibert ‘cents in question! d fede, arantita dalla dotting, era. dizione, elo, intelligenea dll tadiso, e dalla lunginiren- 2adiun principe, dl uno Stato, in persona di minstiecon- oom [MARTIN LUTERO siglieri. Questo fu anche il caso di Adolfo Harnack, stotico dei dogmi e del crstianesimo: accusato e ricusato altrove coate «liberale» (clot indipendente dalla tradizione dogma: tica uterana in senso stretto, eertic di mitie dogmi mille nari), ospitato dalla prussiana universita di Berlino, e, da. rante e dopo il periodo x914-18, divenuto oggetto, sempre in nome dello stesso prineipio, del disprezzo dei giovani ed entusiastiteologi e pastori seguaci del Kierkegaard, di il Barth, di Martin Heidegger: per loro, Hamack era il simbolo di ina teologia «atea» e eborghese». Come era av- vvenuto per Martin Lutero, nel secolo precedente con En- , sulla sua traccia, con alti numerosi storie. ito cd & molto lontano da quello sciroccoso aprile del sar, e anche forse contestabile, benché si possa confortare con testi e document, non con autorita o fonti secondarie. Ad ogni modo, anche se la Chiesa huterana costruita dal 1522 in pol in Sassonia ein Germania ~e via via in gito per il mondo, dalla Moscovia alla Transilvania all’America del Nord 2 pur qualcoss di non enotme importanza in quanto tale, occorrerit pur riconoscere che, in quei pochi anni e quei pochissimi giorni allinizio del secolo xvt nei quali fu Protagonista recalctrante, Martin Lutero, con quel suo sano», ¢ con Ie ragioni che di esso forniva, ha lasciato un sspro, profondo e duraturo segno nella storia della criti 43, tale da non potere essere né cauterizaato, né cicattizza- to con unguenti miracolosi~ naturalmente finch larligio- ne cristina avra qualche possbilita di sopravvivere, DELIO CANTIMORI Questo sagsio di Deli Cantar! viene pubblicato qui pee I pee aa volta pela soa ings. L'autor lo ula in pate per ld ‘pense decata a Navin Latero nella serie «1 protgosina’ edits is edi Miao, eee | | | INTRODUZIONE AI «DISCORSI A TAVOLA® Gia sul finite deglt anni yeti st racogievano intone alls avola di Lutero, verso Je aque dels sera, per cena, fleune persone, Si tatsva dl anon sudentlpovedl che eeyevano nella cata del siformatoe vittoe alloggio. PIS tarda quest figure annie ei sostitirono personage pi. not lend sono acta Gl tre (oma epee gh del ig di alte famigle, alti ancora pensionani che Pinoglie Caterina, per guadagnare qualche soldo, aveva peso incase, comere elas del professor! universal fan tempo. era spesio molta gente intomno alla tvola di Latero: aelr534 te ne contano pi di ventcinguer Lutero, Ca tu {foro quatro fil, a veechla sa Maddalena, Loe fate. Fi Kaulmana (Giorpo, Ciaco, Andre, Fabian, Esa Le. 1a), Anna Straus, Giovanni Boner con alte fetell, Vol Fango Sicberger, Girolamo Weller, Martino Weyer, VeltDie- tich eon {soo sel dscepoll’ El {cont de pagare erano st op nz 3 til pet acne, a pea, $0 peril pane’ Neestate del r332 uno del pensionant Corrado Condo, cbe dead appuntare sor at da Tero, Sepuirono poi Veit Dietich (1520-35), Giovannt Slaginbauten (1951-32), Antonio Lauttbath (1331-39), Girolamo Weller (2527-38), Antonio Corvin (1532), Gio: ‘anni Mathesius (1940), Gaspare Hepdenseich (1341-43), Girolamo Besold (1341-46), Maestro Blato (540-41), Gio. vanni Stole (1542-46), Clovanni Autifaber (2545-46) * Gt. g oxen, Die Oech! som Lubes Tigbrden, im, Auf satay tar Sincslice wd Refrmationstbichte, Llp 395,610 Term, V, 29h 3630 oxy [LEANDRO PERINT Non tutti erano giovani scolari e studenti: Corrado Cor- dato era pit veechio di Lutero; Veit Dietrich aveva venti cingue anni quando comincid a prendere appunti; venticin. que anni e per giunta una certa esperienza scolastica aveva Gaspare Heydenteich, quando si recd a Wittenberg; Girola- smo Weller avera ventotto anni quando si sedcte lla tavola Gi Lanero; Antonio Lauterbach vetinove e Gtovann! Mas thesis rentcingue. Amat dei lor teen wasrivevano tutto quanto usciva dalla bocca di Lutero ed il riformatore Sprendevstlvlea bella dr quest grafoman Ben presto gli ascoltatori non si accontentarono di tra- serivere{dscons, ma comincarono ad annotala scar biarseli fra loro, anzi uno di essi, Antonio Lauterbach, gid ‘quando il riformatore era in vita, comincid ad ordinatli cro- Aolopieamente, GH appunti, tutavia, non erano destin faber, l'ultimo se- pretario di Ltero = che per altro fee un paolo commer: Siocon le seliqie de rifarmatore ~pensd che non fesse foro guadagnarsi un po di soldi cos le sue elesont, Ni quero con le Tischreden oder Colloquia Dock Mart. La. thers, so er in vielen Jaren, gegen gelarten Leuten, auch frembden Gesten, und seinen Tischgesellen geftiret, Nach den Heubtstucken unserer Christlichen lere, zusammen ge tragen(Discorsi tavola,ovvero Colloq él dottor Mace tin Laer, cont come ep ha fatto pee molt ant ala pr. senza di dotti, anche ospiti forestieri, e dei suoi commensal ‘acca second partial d fede della nostra dein stiana], Eisleben 1566'. Come appare anche dal titolo, l’intento di Aurifaber era pioedevoto, st rattava di un'opera di edifeasion epi. Ie, ed in quella espressione latina ~ Colloquia ~ che ® una fence ema, cel conta ivelenos colloql dellcmanstacosmopolits edi pi ¢ c- stiani discrs, in lingua tedesca, del dottoree riformatore. Lredizione di Aurifaber infatti presenta i discorsi di Lutero ‘in tedesco: in realta il segretario trasportd in tedesco testi che nella loro forma originatas presentavano sant spesto : Sule eben a supa dele Tcbreden, cle, mesenvio stm, Ls ther Tabte Tale A Cote Stay, toon, 9D tis INTRODUZIONE AI €DISCORSE A TAVOLA® iaaxv come un misto di latino e di tedesco, La forma pit frequen- te di questi discorsi 2, per esempio, la seguente: «Mich swundert, das Gott so hohe erznei in den dreck gestekt hatt. Fimum suillum restringitsanguinem, equinum expressum potum in vino contra pleuresin, humanum ad vulnera cor- potise esta tlvolta la forma in eui si esprimeva Lutero, cio? come bbiam detto un miso lang el tedeseo; ste volte furon0 gli stessi commensal a tradurre in lating, come per stenografare, le parole tedesche del riformatore. Sembra Inolee che egliusasse il atino quando a tavola ’era qualche spite foresticro Nonostanteil titolo di questa edi alte raccolte i discorsi testi non Farono fat usta tvola~ nl refetorio del convento agostiniano di Wittenberg o nella stanza di sog. fforno ia anche nel iadino, durant viaggio in cas altzi presso cui Lutero era ospite’. Un problema di cui filologie gli storici si sono occupati a pitiriprese, & quello del’satenticita dei Discors « tavola (tempi passati, quelli in cui Michelet aveva crediuto, utiliz- zando le TiscBreden, di far parlare Lutero con le sue stesse parole!) ¢ del loro valote come fonte storics. C’era soprat- tutto episodio della torte, che nelle Tischreden ba pit re dazion, realstco quanto si vuole, ma irriverente, che colpi i primi studiost di questo testo’, Tuttavia, nonostante le amplifcazioni, le reticenze ed anche le incomprensioni di taluni trascrittor che i critici hanno messo in rilievo', i Di- 4 war, T2978, gui uadato ap 2 nui Lather: Tachadon a perthihlcbe Quelle i abc ke Lnshes Gel (rg.o) 9b. 9893. ip, Die Gerba pp, obo 1 GE. to, Lathes Tucbreden, yp. 2220. 2 Thid'b9.2598, che meas uno scanbio persone: Toss Manze sambito pet San Tormase U'Acuin, a. Wash, Belage ser Ko. {ik der Uebel tom Laters Tschespichen der Fret, in «At. thi foe Relgmatennsechihten, ett ap0d) pp, sto, che eae fe feditonl di Vee Diewch, orion SeNaiate, fe aot Dice Mote fe yaserisot dt Ladin ae, 1 cutis, Les proper de table lac pened aici tl teats La ieletninse Reece eta ies ei eh ae et es Love LLEANDRO PERINT 4corsi a tavole mostrano wna sostanziale autenticit tanto il eattolio Griser, quanto il protestante Bahmer* ricono- scono a questa fonte un indubbio valor stoico. Basta poi scorrete le note di recenti lavori su Lutero, per rendersi conto che i Discorsi sono diventati per gli storie una rac cola prziosa di materiale bir Una delle prime osservazioni che si postono fare a pro sito dei Discorsi& che | riferimenti alla Sassoniaeletiona- Jee ducale, alle sue cita, ai suot villag, af nobill, ai bor . ‘Un momento nel qulesi pod cogliere la chinsura eregio- nales, anche se solo apparente, di utero ela sua tendenza a privlegiare element della societa politica dela Ssssoia,€ ‘ell lingustco. In un Discorso trasritto da Corrado 1 x muscu, Suchen eitaler der Reformation, p70 xc LLEANDEO PERINE Cordato’, epliaflerma infati di parlare secondo Ia lingua dela cancllerialeroale sasone e dn questa afermacione hha presg 'avvio lo studio di. Franke sulla lingua del rifor Iatore® Lsfermarione di Letero®senca dao unilte zale gi le osservazioni del Bohmercirea i limiti di questa erivazione (i trata tutt’al pit di vocaboli giuridci), pos- sono servire come punto di partenza, Uno sforzo di appro- fondimento cirea il problema della formazione della lingua di Lutero compiuto da J. Erben, ci ivela invece ls comples- siti dei suoi clement lesscali Al dialettoturingio del gen tori, pli studi ad Bisleben (1488-97), a Magdeburgo (1497- 3498) e ad Eisenach (1498-1501) appiunsero la conoscenva del «basso tedesco» ¢ del emedio tedesco». Gli studi uni- versiteri ad Erfurt (1301-505 all'universiti; 1505-10 nel «Convento nero»), fecero conoscere a Lutero la lingua del- Ja Chiesa © dei dott, il latino. Allo sviluppo uheriore del suo voeabolatio contribuf soprateuto il contatto che Lutero ebbe con i rappresentanti di strati socali diversi, Discen- dente da una vecchia famiglia contadina, Siglo di un mina tore, era enteato in seguito in contatto con altri ambient. Tl suo anno scolastico a Magdeburgo, lo aveva fatto avvicinare ai Fratelli della vita comune; nella casa del mercante Enrico Schalbe, ad Bisenach, aveva conosciuto il vicario Giovanni Beaun di Santa Maria, Fino allora tuttavia Lutero era rima- sto nell ambito tervitoriale di Meissen; i suoi viaggi lo mi- sexo in contatto con altri dialetti tedeschi: i viaggio a Roma (x5x0-r1) venne compiuto attraverso Notimberga, Ulma, ala Svevi ela Svizzera, Nel viaggio di titorno Litero pas. sd per Innsbruck, Augusta, Norimberga. La visita al Capi- tolo dellordine agostiniano a Colonia (1512) ¢ ad Heidel. berg (1528), 'interrogatorio ad Augusta (1518) a Worms (2532), costituirono altrettanti momenti del processo for. ‘mativo della sua lingua. Durante uno dei suoiviagg in Tu 4 wun Th 90,275 3 Sek rE dr Seria Lath alleen Ae Dring Tale 80a gg emis i ce gles Ze he an 4s ‘Shae Luther el de abc durch tne Dea Bort a if Nef Se Gell de aes Palani) Beta 50 co INTRODUZIONE AT «DISCORST A TAVOLA xet ringia (1516) ¢ a Meissen, Lutero conabbe le prediche di ‘Tauler, St passa cost allamplinmento del vocaboatio me- diante a letura, soprattutto quella del manosertto della tosiddetta Theologis deutsch, un tatato mistico anonime ‘El secolo, opera di un pretetedesc di Francofore, la tredunione alemanna dalle favole di Esopo di H. Selah {el Ader coon ng dt Later com {buitone anche i rapport epistolai: con il duca Giorgio i Sassonia, con il duca Barnim di Pomerania, con il dca ‘Magnus 1 del Lauenburg, con i margravio Giorgio di Bran- deburgo-Ansbach, con il Gran Maestro Alber di Prusa, con Pareivescovo Alberiodi Magonza, con Franz von Skin gen, conilconsiglio i Riga, Danzica e Schwabach, con T. Fick, pens pei Ratisbon con Fate be tn Sagpiunga po il suo interesse per {proverb popoler "A questo punto, tuttavia, il fenomeno stesso della dif. sione telativamente ampia deli srt di Laterorestcrebbe incomprensibilesenea na precedente tendents al unica. dione linguistca.Intanto sl pub osservae che gli studi del Franke ele osservavioni del Bohmer mitano ad accertare fra ali cineleeali» ~ sano esi glorst, ogra’ 0 seito- fii momento del unifcaione linguists, dinenieando Cont che el senso di una unifcarione «dal bsso» aveva agi to potentemente tanto la colonzzavione(secoll 23a), a. ttaverso il rimescolamento di gent diverse che aveva pro fora, quanto | eappotl che intercorrevano fa! meream Udell varie eit, i frequentespostamento dei minatori, {tanto infne { movimentlpopolat ert oeretichegeia 1 che si iehlaravano alla istic tedesca, I problema & tuttraassaidibtauto, mal riconoscmento dine tenden- za allunifcazione linguistca~ per ist! adiacentim, di temo per sare un'espresione ci Emilio Seren ~stravesso Telsione delle patcolartadalettal, precedente al lavoro leteratio di Luter, viene ammesso sempre pi di frequen te" econtemporancamente si mettono in relazione la ten- Sa aban, Lather Lc ern Fochang See te de et ERE oe es dr Yextiie tr deneTen Meike ef et Aster (senschaiche Pachenbtche, Sredensemud, 9), Bein 1984 be xen [LEANDRO PERINT denza alPunificszione Linguistica con il procesto di forma. zione di un mercato nazionale capialistico in Germania Resta da vedere se le ipotesi che il Sereni ha avanzato per Italia a partite dal 200, ciot del rapporto fra la «progres- siva configurazione, dilatazione e sovrapposizione di aree linguistiche e culturali regionai» e I'eorientamento delle la Riforma sulla punta della spada’, e nei confronti degli anabettsti, che vantano ormai tun’organizzazione che supera i confini xegionali e staal fon & valutabile senza riferrsiallesperienza del tentativo compiuto da Tommaso Miintzer, frail 1523-24, di impa- dronirsi della sua base politica e geograica 'Elettorato di Sassonia, e di fare della ctta di Allstedt un'anti-Witten- berg’. Si era appena spento il fragore delle armi della «grande guerra» dei contadini del 1525, che gid il nome di Toma. S0 Mintzer apparteneva alla leggenda. Gia prima della ba taglia di Prankenhausen, la fantasia popolare aveva creat ¢ dlffusiclementi miracolosi intozno alla figura di Mintzer. Siveda per esempio quanto riferise Lutero in Una terribile ‘storia e un giudizi di Dio sopra Tommaso Mintzer: «Dove 4a manica di Mintzer, nella quale pretendeva di acchisppa- re tutte le pallotolesparate contro il suo popolo? » Nelle canzoni popolati diffuse dai cantastori e dai mercenati con- gedati dogl eserciti feudal il suo nome era ormal indisso- lubilmente legato al tentativo dei contadini di abbattere principe signori feudali, come si dice in una di ese che ha per titolo Una bella canzone, dove si parla conve sia andata «i contadini in tutta la Germania: «Devo ora riferte sulla ns aor, Lathes detecherSpracbchoien yp. 2429. 2 Staind, Capitaismo e mecato nationale in Tis, Roma 196, p. 20. 2 Gish Diora. abt a doe sp 83, $ GE. Disero; 397, oul undo a p77 3 Gir. Disroroy yt, au watt 23. sour Lost, Split, a eon G. Pane Sai, Torino 1999, 50 INTRODUZIONE AI eDISCORSI A TAVOLAD xent Turina | dove fy impalato Tommaso Mintzer | che fece liberi contadini»'. “Anche gli scritti di Mintzer troveranno una fortuna po: stuma e saranno lett in segrto nelle «conventicole» desl nabattsti, ealeuni dei loro teoris, come il easo di Mel: {vineitor invec, e' chi lo fulmina dl pulpto, come i pre dicatoeicattolic e luteranie chi, come Lutero, Melantone ed alti, legge i suoi scrtti per esporze sstematicamente sd uso dei teologie delle persone colte la sua dotting, e straendone ¢sottolineandone aleun princpt che permetto- no poi di accostare a Mintzer gli anabattisti,Zingli exc. Si scrivono cost storie della sua vita, come quel libello pi pagandistico, attribuito a Melantone, intitolato Storia di Tommaso Mintzer, Viniiatore della sedizione di Turingia nell anno 1525’. Si creano pol per assonanza giochi di paro- Je, come quella «Minster-Mintzer», alludendo allo sfortu- nato tentativo degli anabattisti nella eit’ di Minster ‘Tutto questo interesse per la vita, le doctrine e Pattivita di Mintzer, aveva 'unico scopo di accrescere iconsensi della borghesia tedesca intorno al movimento luterano di Rifor- ‘ma, mostrando le inevitabili conseguenze di una dottrina cos! apparentemente «santa» (@ ess0 che si espri- me cos!) Profetismo, libero azbitro, isptazione interior, «ce. vengono presentati di volta in volta come cause della sedizione dei contadini e delle sue funeste conseguenze 0 della disfatta degli Svizeri nella attaglia di Kappel (31 ot- tobre 1331), sicché poi il lettore doveva convincersiche 'a- 1 contro gli anabattistio V'intransigenea verso gli awin- slianierano pienamente giustificate, 52 vo saci, Die Biren Vlliietr der Dench vom 1 Bs Ibn tLe 18 94s Suc eta epund ig ls Mta, vd to awe ones! wate, Laber er Fanon pa Pts [bec peg eapattos seara Zar Bota de Min epende in Bete sm neuen Geschicisbld. Zam 0. Geburtt tO ‘Bed eased, Bein 036, bp 3 70 Re oe a Pos ee ee fen ity 35 wn EVI 8 ae "ess See ope a Later, nel vol I, alle pp. xew LLEANDRO PERINE Lutero conosceva gli scriti principal di Tommaso Miint- zet: Ia Predica ai principi', Apologia altamente rcbiesta, Protesto notifcazione di Tommaso Mintzer riguardanti 1a sua dottrina’, il Manifesto ai minatori di Mansfeld Tut tavia nel biennio 1523-25, quando pid intensa si svolgeva Pattivita rivoluzionaria di Tommaso Mintzer, cid che Lute 10 metteva in evidenza nelle sue dottrine, ea il ricotso alla violenza e a sua teorizzazione . Ben diverso& quanto viene esso in evidenza nei Discorsi a tavala: qui Lutero sotto linea il earattere mistico delle teorie i Mintzer ea sua con- seguenza rivoluzionaria, in un accostamento volutamente soyprendente, Ora nll tsporre le dotine di Mines (3 veda per esempio il Discorson. x204), Lutero si serviva pid che della terminologia di Mintzer, di quela di Carlostadio, che epi aveva schernito nello seritto Contro i profeti cele: sti". Proprio le dottrne di Carlostadio, presentavano mol- te affinitd con quelle degli anabattisti, tanto che Corrado Grebel, un anabattista di Zarigo, in una letterainditizata al Carlostadio, riconosceva che lui e Mintzer ersno imi sliori espositoti del Vangelo’. Cost facendo, Lutero metteva neo stesso sacco Catlosta- dio, Mintzer gli anabattisti con un metodo che, per usare Ja tezminologia dei sociologi della propaganda politica, ‘remmo chiamare di quanto il superiore desiderava, senza mai laciar- sene distogliere', Per designare le earatterstiche dell'auto- rita, Lutero ricorre al Hinguagefo mutuato dalla termino- logia giuridica © teologica medievale: «spada ¢ dititto» («Schwert und Recht») designano le prerogative del prin- cipe ¢ dell’antorta in generale’ Scbwert hail significato di potere militare giudiziari, Recht quello di potere sui «be ni esteriori per ordinatlie amministrarli»’, che si concreta peril suddito nell obbligo di tributare al ignore conore et: ore esteriori», Questo complesso di poterie di obblighi, che rappresentail contenuto del rapporto di dominazione, ‘ova giustifcazione in quella concezione teologica che de. finivailcarattere coercitivo dell’autorit3eivle e politica co: ‘me una conseguenza necessaria dellinfermit’ morale della, natura umaria decaduta dopo il peccato originale; essa abi- * nuen vreto, Seance eget D343 3 Bama gai encoranses Ae tt, Gb Kriadeate auc i el gem Sto th kone, inh, XIX, 635, 434-8 row agement De fezininesrincpam, in OF tre Mk, 6, toes, BL Oper ois UE p30 7 Sturn Lunia, Dali ne ope, in Set relist acata dt Waldo Ving in lator con ional ces, Bar 2958, b-a63 Tiny Delano verlare in Sul pole, praca Ces anche, seis, Hepachaticon nd Stacey mole Bee rer Ce sie sm ow ct bande (i rs ‘meq Geren orien), Sota 7994 Ds "amr turen, Dll non vcore. a8" “ibe [WwTRODUZIONE AL «DISCORST A TAVOLA® cm tualmente connessa in Lutero al commento dell'Epistola ai Romani. Con questo complesso di idee edi principtricevu- ti dalla tradizione, Lutero si trovava ad agire in una situa- zione in cui non esisteva ancora un’organizzazione ecclesia: sticalaterana (che ave iniio solo nel 1526 edi suo proces so di assestamento proseguira ancora per numerosi anni), € in eui, soprattutto, il sostegno delle autorta politiche non cet ancora assicurato, e oceorrera aspettare la Confessione Augusta, la professione di fede di Lutero e Melantone (1330), In questa situazione Wincertezza e di disordine si spieg il consiglio di Lutero di fuggire, abbandonando casa cl averi, li dove Pautorith politica perseguita gli aderenti alla nuove fede’. Lutero poi considera, nello scritto Se anche le genti di serra, ese si possa combattere o contrastare contro i pro- pri patio, e giustifca un conflitto simile solo se si tratta di tuna guerta difensiva’. L’ultimo easo considerato 2 infine ‘se un superiore possa a ragione suseitare guerra ad un in- feriore», e Lutero di questa risposta:_ «Ma ove i sudditi si sollevino sediziosamente, come test fecero i contadini, al- lora giusto e ben fatto combattere contro di loro. Orbene, allo stesso modo, un principe pud procedere contro la no- Bilt, ed un imperatore contro i principi ove siano sibeli ed imprendano a combattere contro di lin‘, Questo in sostanza Vatteggiamento di Lutero di fronte al problema della resistenza fino al 1529: Ia fine della guerra in Italia riaprendo a Carlo V la possiblita di continuare Vazione tepressiva contro il movimento di forma in Ger- mania, sollevd nuovamente il problema, Il fatto che Lutero sbbia assunto nei confronti della resistenza un atteggiamen- todiverso dopo la seconda dieta di Spira (1529), fu repistra- to anche dallo storico Sleidano, fautore del partito dei prin- cipi protestanti: «Lutherus autem semper docuerat, magi stratui non esse resistendum, et extabat eius hac de re li 1 tay nor, Delt we eager Bere oc BAP, Nit plied i “Swen wonzno, Seance le gent P 365 TB. av LLEANDRO PER belluso (forse quello Sullcutorta secolre)'. Tuteavia lo Sleidano non eea i carattere difensivo che Lutero assegna- vaallatesistenza ed il suo scopo antipapale, anziché antim. petiale. Dializo canto nella Arnonisione ai suoi car tedeschi (di cui vengono qu tradott alcanirassunt trasriet da Nicola Medler, eft. nn. 679"), Lutero dichiarava di non voles af fatto epiustfcare» la rsistenza: «Non che io voglia con «id inctaree suscitare alcuno alla resistenza o givstifate ‘questa, perché eid non spetta al mio ulfcio, né tanto meno alla mia competenza o al mio giuizio (un cristiano sa bene auello che deve fae: dare a Dio quel che & di Dio ea ce sare quel che di cesare)» E questo un atteggiamento che resteri costantein Lutezo e che trae orgine dal mutato ca rattere del movimento di riforma, ota non pit alae dito. ogi, di srtipiani, di contadini, ma delle forze politiche tx dizionali: consiglier, diplomats, princip, ed & infatt di tun anno prima la Confessione d'Augusta, frmata da Gio- vanni il Costante dca di Sassonia, da Giorgio marchese di Brandeburgo-Ansbach, da Ernesto di Luneburg, da Filippo langtavio <'Assia, da’Giovanni Federico di Sassonia, da Francesco di Luneburg, Volfango di Anka, dal senato ¢ -, aveva motivato tcologicamente il suo ti fiuto, in quanto vedeva in quella concezione un tentativo di rapgiungere la perfezione attraverso le opere. E ribatteva che perfezione ed imperfezione non erano riconoscibili dal leopere, ma solo dalla fede, Non ct dubbio che Lutero con- Sidetasse eretiche quelle idee, ma insisteva nel considerare Teresia come un fatto spicitale, che poteva essere combat- tuto solo con Ta parola. E varth la pena di ricordaze che il testo in cui si facevano queste affermazion, ciot Salleuto- nl trae, Die Str Karbon and es Lendl Pil von ita Minster fo Westen 900,95. 2537.

Potrebbero piacerti anche