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RIASSUNTO

it fisse rappresentano i beni capitali; la cassa costituita da monete, banconote e depositi bancari
ed lunica attivit il cui valore esatto e non una stima
Per quanto riguarda le passivit, i debiti verso i fornitori e le cambiali passive rappresentano le
somme dovute a terzi per le merci acquistate o per i fondi presi in prestito; le obbligazioni passive
sono prestiti a lungo termine emessi sul mercato; lultima voce il patrimonio netto, o capitale
proprio, cio il valore netto delle attivit meno le passivit dellimpresa valutate al costo storico
Dopo aver analizzato i principi contabili, ci rendiamo conto delle importanti valutazioni che sono
necessarie per la corretta interpretazione di alcune voci; alla fine degli anni 90, sotto la spinta ad
incrementare rapidamente gli utili, molte societ hanno alterato la loro contabilit per mostrare
risultati brillanti o celare le perdite; in seguito alla scoperta delle frodi contabili, numerose imprese
sono fallite
Fare una scelta significa rinunciare a qualcosa, e lalternativa esclusa rappresenta il costoopportunit; il costo monetario immediato sostenuto per andare al cinema invece di stare a casa a
studiare rappresentata dal prezzo del biglietto, mentre il costo-opportunit include anche la
possibilit di passare lesame con un voto basso
I costi-opportunit di una decisione comprendono tutte le conseguenze, che riflettano una
transazione monetaria o meno
Le decisioni hanno un loro costo-opportunit in quanto la scelta di un bene in una situazione di scarsit
implica la rinuncia ad un altro bene; il costo-opportunit il valore del bene o servizio a cui si
rinuncia
I costi-opportunit gravano anche sulle decisioni aziendali; non tutti i costi-opportunit compaiono
per necessariamente nel conto profitti e perdite poich, in generale, la contabilit aziendale
comprende soltanto le transazioni in cui si verifica un effettivo trasferimento di denaro
Se da un lato il contabile dellimpresa vuole includere tutti i costi, leconomista cerca invece di
andare al di l del denaro per scoprire quali sono le effettive conseguenze del flusso monetario e per
misurare i costi delle risorse reali di unattivit; gli economisti includono quindi tutti i costi
indipendentemente dal fatto che essi riflettano o meno una transazione monetaria
Alcuni importanti costi-opportunit non risultano nel conto profitti e perdite: in molte piccole imprese
a conduzione familiare, per esempio, spesso le ore lavorative dei membri della famiglia non sono
pagate e quindi non vengono conteggiate come costi; analogamente, non si calcola neppure il costo
del danno ambientale provocato dallo scarico di sostanze tossiche in un fiume; dal punto di vista
economico ognuno di questi esempi rappresenta tuttavia un costo per il sistema economico
Il concetto di costo-opportunit sar ora illustrato con riferimento allesempio della nostra impresa: il
proprietario lavora 60 ore settimanali ma non riceve alcun salario; alla fine dellanno limpresa ottiene
un profitto di 37 mila euro, che non affatto male per unimpresa appena nata
Leconomista sosterrebbe che necessario considerare il valore di un fattore di produzione
indipendentemente da chi ne il proprietario, per cui il lavoro del proprietario dovrebbe essere
conteggiato come un costo anche se egli non viene pagato direttamente e riceve invece un
compenso sotto forma di profitti; dato che il proprietario dispone di possibilit di lavoro alternative,
necessario valutare il lavoro che egli svolge in termini di opportunit perdute
Un attento esame potrebbe per esempio rivelare che, svolgendo la medesima attivit per unaltra
impresa, il nostro proprietario guadagnerebbe 60 mila euro; tale somma rappresenta il costoopportunit o guadagno a cui egli rinuncia nel momento in cui decide di essere proprietario di una
piccola azienda piuttosto che lavorare per altre imprese in cambio di un salario

Di conseguenza, continua leconomista, proviamo a calcolare i profitti reali dellimpresa produttrice di


hot dog: se dai 37 mila euro si sottrae il costo-opportunit di 60 mila euro costituito dal lavoro del
proprietario, si otterr una perdita netta di 23 mila euro; ne consegue che, bench il contabile
sostenga che la nostra societ economicamente proficua, il parere delleconomista sarebbe invece
completamente opposto
Nei mercati che operano correttamente il prezzo uguale al costo-opportunit
Supponiamo che un bene come il carbone venga acquistato e venduto in un mercato concorrenziale:
se un individuo porta sul mercato una tonnellata di carbone, ricever un certo numero di offerte dai
potenziali acquirenti: 2502 euro, 2498 euro, 2501 euro; tali offerte rappresentano il valore attribuito
al carbone da 3 ipotetiche societ elettriche e, ovviamente, il venditore sceglier la pi elevata (2502
euro); il costo-opportunit di questa vendita costituita dallalternativa migliore, vale a dire la seconda
offerta in ordine di grandezza (2501 euro), che quasi uguale al prezzo accettato
Man mano che il mercato si avvicina alla concorrenza perfetta, la differenza tra le varie offerte
diminuisce sempre pi, fino a quando la seconda offerta in ordine di grandezza (che nella nostra
definizione rappresenta il
costo-opportunit) uguaglia esattamente lofferta pi elevata (cio il prezzo)
Il concetto di costo-opportunit particolarmente importante quando si analizzano transazioni che
hanno luogo al di fuori dei mercati: come si misura, ad esempio, il valore di una strada o di un parco?
Supponiamo che, in seguito alla decisione di trivellare il fondale di fronte alla laguna di Venezia alla
ricerca del petrolio, sorgano forti proteste: un sostenitore del programma governativo potrebbe
affermare che quella zona ricca di petrolio e per la Nazione si tratterebbe di petrolio a basso
costo; il costo-opportunit potrebbe per essere molto elevato: se, per esempio, la trivellazione
provocasse fuoriuscite di petrolio che rovinano le spiagge, il valore turistico della zona
diminuirebbe; non facile misurare il costo-opportunit, ma certamente si tratta di un costo reale
almeno quanto il petrolio che si desidera estrarre

1.

OFFERTA E ALLOCAZIONE NEI MERCATI CONCORRENZIALI.


La domanda e lofferta sono i 2 versanti del mercato; dopo aver esaminato ciascuno di essi, ora li
uniremo per studiare come si comporta il mercato nel suo insieme
Analizzeremo il comportamento dei mercati in concorrenza perfetta, che si tratta di una situazione
teorica in cui imprese e consumatori sono troppo piccoli per influire sul prezzo

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