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DIARA
A. GbSBI
dDafagum
11
IL BENDAGGIO DINAMICO
AD IMMOBILIZZAZ!ONE PARZIALE NELLA
TRAUMATOLOGIA DELLO SPORT
EDIZIONI SCIENTlflCHE
DA.FA.GUt.!.
1.
A. Azione meccanica
strutture capsulo-Iegamentose
(stabilizzatori passivi).
Per ottenere ci, le staffe devono aderire lungo precise aree cutanee dermatomeriche. I meccanorecetLa benda adesiva pu avere differenti propriet
fisiche di elasticit, adesivit e resistenza allo strap-
tori, situati nei rivestimenti tegumentari, sono sensibili a deformazioni della pelle, sia trasversali che
po nelle diverse direzioni dello spazio. Una volta applicata correttamente, la benda diviene "corpo unico" con la cute e di conseguenza, con i tessuti profondi che subiscono in modo uniforme le trazioni e
longitudinaii,reagendo
mazione in spessore).
le distrazioni
L'intensit
zione
trasmesse
direttamente
dalla benda.
c. Azione psicologica
di elasti-
cit delle bende applicate sulla cute. L'azione di contenzione e stabilizzazione del segmento trattato
quindi in proporzionalit diretta con il numero di bende applicate ed inversa con il loro quoziente di elasticit. Ovviamente grande importanza ha la tecnica
sia sull'atleta
che sul paziente comune con un "effetto rassicurante", La semplice presenza di una benda sulla cute gi
infonde tranquillit nel soggetto.
La miglior conferma di questo l'abbiamo negli atleti
che hanno sofferto numerose distorsioni e che tor-
B. Azione esterocettiva
(effetto cerotto)
D. Azione propriocettiva
Quando la benda perfettamente aderente alla cute, trasmette il movimento che intendiamo limitare,
sotto forma di trazione uniforme sull'area cutanea di
adesione.
Molto controversa
ad intervenire prontamente
luni autori la pongono al primo posto insieme all'azione esterocettiva tra le qualit del bendaggio, altri
la capacit di influenzare
ritengono che sia l'effetto compressivo da parte della benda stessa a determinare un aumento del tono
in difesa delle
9
l'nOPRIETA
OEL BENDAGGIO
PROPRIET
muscolare
che eserciterebbe
uliorando
un'azione
lo stato di vigilanza
di i tuttavia
Positiva,
mi-
AI
delie disquisizioni
mo mettere
in evidenza
dottrinaii,
gli svantaggi
desideria-
di una compie.
IlIlmmobilizzazione
articolare
Irlmente
"rlmico
necessaria.
l'orlante
spazio
nelia terapia
coro
dovuta ai recettori
a livelio
continui
articolari,
informano
nei legamenti
e delia direzione
presenti
movimenti
lilll, anch'essi
del movimento;
a livello articolare,
(es. stiramenti);
presenti
articolari
che vengono
gli organi
,11"nli
""'Mchi
segnali
corticale;
si/Ione
tI,,1 l'acini,
non inibisce
che inviano
poi Integrati
di
pro-
e nelia prevenzione
le afferenze
poich
La percezione
di.
ad immobilizzazione
IIIcune lesioni
priocettive.
del Golgi,
delia po-
i corpuscoli
reagiscono
i recettori
a livello articolare,
ai
del Ruf-
inviano se.
immobile d'attivazione
oIN
solo
UN mobiPRECISO
MOBILIZZATA
1I1.'II1npassivamente in certi limiti di articolarit; i fusi
I Modo segnali ad ogni aliungamento
'''''"omuscolari
inviano
tlul muscolo;
tutti
i tendini
11I"lIro lerminazioni
'""mlO articoiari
v""ooo
rolli
nOcicettive
deputati
sensitivi
determina
1110'11,
fondamentale
ILINEA
l'atti.
e propriocettivi,
entro limiti
Ii
PASSIVAMENTE
ESTREME
STIRAMENTO
RAPIDI
SPOSTAMENTI
IN
IMMOBILE
POSIZIONI
O
MUSCOLI
FUSI
NEUROMUSCOLARI
PACINIFORMI
TIPO
GOLGI
CAPSULA
LEGAMENTI
2 RBRE
3
DIDEL
WYKE
MUSCOLARI
ARTICOLAZIONE
CAPSULA
CORPUSCOLI
DELLE
ORGANI
RECETTORI
ARTICOLAZIONE
FIG.B
ElO
ATTIVAZIONE
D'INCONTRO
Al SUOLO.
l,
sia a Ii-
DEL PIEDE
cm
o fasciale, de.
dell'attivit
mo-
l'nrlicolazione
che deve rimanere
llillh lislologici.
(fig. A.B)
I (accelerazioni)
delle af.
inoltre
alla "protezione".
V"lIollrtlcolare
che muscolotendineo
'''"lIllInno
quindi una mOdulazione
TIPO 1 DI WYKE
SedeDenominazione
presentano
nervose. La stimolazione
dei muscoli
I dispositivi
e i muscoli
I
i
DI
MOVIMENTO
RUFFINI
RANGE
del-
I
I
di mo-
1.5
linea d'attacco
...
A .
meccano-recettori
propriocettivi
FIG.A
10
11
......................
,--DEI
GAMMA
MOTONEURONI
DEL BENDAGGIC
INDICAZIONI
2.
INDICAZIONI ALL'USO
AD IMMOBILIZZAZIONE
Nella patologia
storsione,
capsulolegamentosa
il bendaggio
DEL BENDAGGIO
PARZIALE
mira a mantenere
Nella patologia
molto elastiche
morbido.
senza allun-
gamento.
to, del grado
trauma.
Cosi,
di lesione
trascorso
nei le fasi
immediatamente
l'immobilizzazione
tare la formazione
dal
la guarigione, il bendaggio
mico ed elastico.
Nel caso poi si pratichi
in materiale
pra ad un bendaggio
tivamente le strutture
progredendo
diventa
generalmente
vengono
compresse
fase il bendaggio
tendinea
in
imme
deve creare un
ed inserzionale
funzionai
da
che non
ma legata
e che perdura
materiale
la zona colpita
di tipo macro-traumatico,
ad un SOvraccarico
nel
sempre pi dina
un bendaggio
anelastico
post-
del versamento,
nelle vicinanze
mentre
traumatiche
le staffe
e con
In una seconda
La tecnica di bendaggio
DINAMICO
l'articola
muscolare,
ALL'USO
nel temo
il trattamento
con
preventivo,
plemento
poste so
terapeutico
e non la "terapia".
le altre.
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elastici
in materiale