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4 Forze in equilibrio e vincoli

4.2 Vincoli e reazioni vincolari

4.2.3 Calcolo dei vincoli e gradi di libert

Esempi
Considerando una struttura costituita di n elementi, ognuno
di questi ha tre gradi di libert per cui lintera struttura presenta 3 n libert di movimento, che devono essere impedite
con i vincoli disponibili il cui numero dato dalla relazione:
v = 1 a + 2 ce + 3 i + 2 c (m 1)

[1]

Esaminiamo ora i termini di questa relazione:


1a
con a viene indicato il numero di appoggi presenti nella struttura e ognuno di essi elimina 1
grado di libert;
2 ce
con ce viene indicato il numero delle cerniere
esterne presenti nella struttura e ognuna di
esse elimina 2 gradi di libert;
3i
con i viene indicato il numero degli incastri
presenti nella struttura e ognuno di essi elimina 3 gradi di libert;
2 (m 1) con m si indica il numero degli elementi che conc
corrono in una cerniera interna ci a una struttura.
i

Poniamo che 4 elementi siano fra loro collegati da una cerniera [fig. a]: questa, per le sue caratteristiche, toglie a ognuno
di essi 2 gradi di libert permettendo loro solo la rotazione intorno a essa. Se pensiamo i 4 elementi e la cerniera non isolati, ma appartenenti a una struttura complessa, quale ad
esempio una struttura reticolare [fig. b], questa, per effetto dei
carichi su di essa gravanti, subisce deformazioni, in conseguenza delle quali la cerniera M si sposta nel piano della quantit nella posizione M [fig. b], e le componenti dello
spostamento risultano x e y per cui la cerniera in effetti mantiene due libert di movimento, secondo x e secondo y. In conclusione ognuno dei 4 elementi privato di due libert, quindi
in totale 4 2, per la cerniera ne mantiene 2, per cui in realt
i gradi di libert eliminati risultano 4 2 2 = 6.
Generalizzando, se m sono gli elementi concorrenti in una cerniera, i gradi di libert che essa sopprime sono:
2 m 2 = 2 (m 1)

Fig. b

La relazione [1] fornisce il numero di vincoli che la struttura


possiede e rende disponibili, che devono essere confrontati
con i 3 n gradi di libert della struttura, per cui si possono
avere i seguenti casi:
1. v = 1 a + 2 ce + 3 i + 2 (m 1) < 3 n
ci

la struttura labile in quanto i gradi di vincolo sono inferiori ai gradi di libert e quindi pu muoversi rigidamente;
2. v = 1 a + 2 ce + 3 i + 2 (m 1) = 3 n
ci

la struttura isostatica;
3. v = 1 a + 2 ce + 3 i + 2 (m 1) > 3 n
ci

la struttura iperstatica.
In generale si ha:
3n
v = 1 a + 2 ce + 3 i + 2 (m 1) <

[2]

ci

Esempio di figura c:
n=2
a=1
ce = 1
i=0
ci = 1 con m = 2
v = 1 1 + 2 1 + 3 0 + 2 (2 1) < 3 2
v=5<6

quindi la struttura labile.

Fig. c

e ci per tutte le cerniere interne esistenti nella struttura.

Esempio di figura d:
n=1
a=0
ce = 0
i=4
v=10+20+34>31
v = 12 > 3

ci = 0

la struttura 9 volte iperstatica (g = 12 3 = 9).

Fig. a

Fig. d

SEI - 2012

4 Forze in equilibrio e vincoli

4.2 Vincoli e reazioni vincolari

4.2.3 Calcolo dei vincoli e gradi di libert

Esempio di figura e:
n=1

a=1

ce = 1

i=0

Esempio di figura g:
n=3
ci = 2

ci = 0

v=11+21+30=31

a=0
ce = 0
con m = 2

i=2

v = 1 0 + 2 0 + 3 2 + 2 [2 (2 1)] > 3 3

v=3=3

v = 10 > 9

la struttura isostatica.

il portale 1 volta iperstatico (g = 10 9 = 1).

Fig. e

Esempio di figura f:
n=4

a=1

in A: ci = 1

con

ce = 1
m = 3;

Fig. g

i=2
in H: ci = 1

con

m=2

v = 1 1 + 2 1 + 3 2 2 [(3 1) + (2 1)] > 12


v = 15 > 12
g = 15 12 = 3

Fig. f

il sistema 3 volte iperstatico, per il tronco HK labile per


azioni orizzontali.

SEI - 2012

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