Periodico di informazione politica e culturale di Rifondazione Comunista - Circolo di Pioltello
MAGGIO 2010
Editoriale
Con l’uscita di questo numero, ripren-
diamo la pubblicazione del notiziario
di Rifondazione Comunista.
L’augurio che ci facciamo è che questo
piccolo giornalino di informazione lo-
cale, anche se parziale, possa trovare
un suo spazio nell’arricchimento e ap-
profondimento nel dibattito e nel con-
fronto fra le forze politiche pioltellesi.
Questo confronto vogliamo sviluppar-
lo innanzi tutto con i cittadini, con le
associazioni e con i comitati di quar-
tiere persuasi del fatto che solo l’unità
d’azione delle forze sopra citate possa
in qualche misura incidere sulle real-
tà esistenti.
L’esempio calzante di ciò che andia-
mo sostenendo è l’essere riusciti a co-
stituire a Pioltello un comitato unita-
rio per la raccolta di firme al fine di
realizzare il referendum abrogativo
della legge che prevede la privatizza-
zione dell’acqua su scala nazionale. A
tal proposito è significativo sottoline-
are che se c’è volontà politica, rispet-
to reciproco e pari dignità, si possono
cominciare ad affrontare e discutere
questioni locali in previsione delle
prossime elezioni amministrative.
Detto ciò, possiamo brevemente ac-
cennare quelli che potrebbero essere,
tanto per cominciare, i temi su cui
confrontarsi:
- difesa dell’ambiente e del territorio
- energie rinnovabili
- sport
- tempo libero e solidarietà
Sul tema della solidarietà vorremmo
proporre la costituzione di una banca
del tempo a livello comunale, dove tut-
ti possono dare e ricevere aiuto e soste-
gno in cambio del loro prezioso tempo.
Sul verde e sui parchi vogliamo lan-
ciare, anche se azzardate la proposta
dell’ampliamento del confine del bosco
della Besozza in accordo con i comuni
confinanti di Peschiera Borromeo e di
Rodano sottraendo quelle aree a futu-
ri appetiti speculativi.
Come dicevamo all’inizio il nostro
vuole essere un giornalino di infor-
mazione ma non solo, vogliamo fare
anche della controinformazione ri-
spetto a quei partiti che fondano la
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L’acqua potabile è un lusso che un
miliardo e cento milioni di persone
nel mondo non si possono permette-
re. Dato che per noi occidentali l’ac-
cesso all’acqua potabile è un fatto
abituale e quotidiano non ci rendia-
mo conto di quanta ne consumiamo,
un paragone ci potrà schiarire le
idee: negli USA il consumo pro-capi-
te di acqua è di 575 litri, in Mozam- si trasformerà in un privilegio.
bico è di 10. In Lombardia la gestione dei servi-
Il controllo dei pozzi ha già scatena- zi idrici è fra le più efficienti d’Ita-
to tensioni internazionali, in Darfur lia ed è stata fino a ieri di gestione
la “Guerra dell’acqua” ha provocato pubblica, inoltre abbiamo in Puglia
450 000 morti in 4 anni. il più grande acquedotto europeo co-
Forse il governo Berlusconi non è struito e gestito sempre da enti pub-
a conoscenza di queste cose o forse blici. Grazie a questo Decreto Legge
non gli interessano, perchè, grazie
il governo regala alle multinazionali
al voto di fiducia, il Parlamento ha infrastrutture e gestioni pagate da
approvato l’art. 15 del Decreto Leg- tutti noi cittadini!
ge 135/09 che permette la privatiz- Stiamo privatizzando l’acqua men-
zazione dell’acqua potabile. Così tre tutti gli altri paesi europei che
facendo le aziende o gli enti privati
hanno sperimentato questo cambia-
potranno prendere in gestione le reti mento ed hanno subìto aumenti del
di raccolta e distribuzione dell’ac- 300% si stanno riconvertendo alla
qua, un bene pubblico diventerà una
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merce e, di conseguenza, un diritto
APPELLO A SOSTEGNO DEL REFERENDUM PER L’ACQUA PUBBLICA
Il FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA, costituito da centi-
naia di Comitati Territoriali è già promotore con 450.000 firme di una propo-
sta di legge di iniziativa popolare per l’acqua pubblica, dopo che il governo di
destra, compreso la Lega Nord, ha approvato la legge che obbliga i comuni a
privatizzare l’acqua entro il 2011. Per questo ha promosso un referendum per
ottenere con un SI ai tre quesiti, il ritorno alla gestione pubblica e partecipativa,
riconoscendo l’acqua come bene comune e diritto universale.
Anche a Pioltello si è costituito il Comitato ACQUA BENE COMUNE sostenuto
da Rifondazione Comunista, PDCI, Sinistra Ecologia e Libertà, Lista per Piol-
tello, ANPI e Oltrelepagine.
Il Comitato invita tutte le Associazioni, i comitati, i singoli e tutte le altre forze
politiche ad aderire, informare e sensibilizzare i cittadini a
sostenere la raccolta firme che proseguirà fino al 4 luglio.
Queste le date e i luoghi:
- mercato di Limito e Pioltello il sabato mattina
- mercato di Seggiano il mercoledì pomeriggio
- la domenica mattina in Via Perugino angolo via Cilea,
Piazza Giovanni XXIII e Piazza del Santuario a Seggiano.
A tutti è ben noto lo slogan “Roma ladro- 3. La Lega Nord grazie al DDL sulle inter-
na” che ha portato tanta fortuna alla Lega. cettazioni telefoniche limita ai magistrati
Questo partito criticava il governo centrale la possibilità di fare inchieste su fatti de-
colpevole di sottrarre, ingiustamente, ri- littuosi gravissimi, negando di fatto l’in-
sorse alle regioni del Nord, ora che la Lega formazione. La stessa legge, se approvata,
fa parte del governo vediamo quali sono rischia di vanificare, soprattutto i reati di
state le scelte politiche intraprese: mafia e di criminalità organizzata, L’uti-
lizzo di un fondamentale strumento di in-
1. La Lega Nord privatizza l’acqua, la ren- dagine. La Lega regala impunità e taglia
de una merce da far fruttare. Come? Au- sicurezza sociale ai cittadini
mentando le tariffe e diminuendo l’efficacia
della manutenzione degli impianti, come è già accaduto 4. La Lega Nord approva per i nuovi assunti nel mon-
durante altre privatizzazioni. Tutto ciò a scapito degli do del lavoro il superamento dell’art. 18 della Statuto
utenti che saranno costretti a sborsare denaro in più. dei Lavoratori, che tutela questi dal licenziamento sen-
za giusta causa. L’inserimento nel rapporto di lavoro
2. La Lega Nord regala soldi agli esportatori illegali dell’arbitrato, che il nuovo assunto è quasi costretto ad
di capitali all’estero togliendoli alla fiscalità generale. accettare, comporta, in caso di licenziamento illegittimo,
Come? Al posto di perseguire loro in quanto evasori fi- da parte del datore di lavoro, solo un eventuale indenniz-
scali vengono invitati, sotto anonimato, a pagare solo il zo di qualche mensilità di stipendio e non il reintegro sul
5-6% del dovuto, in questo modo regolarizzano la propria posto di lavoro.
posizione. Ricordiamo che i lavoratori dipendenti pagano La Lega nord toglie diritti conquistati e acquisiti,
il 25-30% di tasse sul loro stipendio! mediante dure lotte, dai lavoratori.

ANCORA SULLA SISAS

Le notizie di stampa sul commissa-
riamento della bonifica dell’area ex
SISAS hanno scatenato una gara di
interpretazioni, anche nelle dichia-
razioni ufficiali, mirano a far pensa-
re a questo fatto come ad un bene-
ficio per la collettività, beneficio dal
fatto che lo Stato intervenendo in
prima persona “potrebbe” arrivare a
concludere in proprio la bonifica ed a
requisire l’area. Precisiamo che per
noi la bonifica rimane l’obiettivo pri-
mario, come abbiamo dichiarato in
Consiglio comunale del 27 dicembre
2007.
Il commissariamento deciso ades-
so 2010, non è che l’epilogo di una
vicenda che trascina errori di scel-
te dall’origine e che ha perseverato
nella “miope” ( per non dire altro)
concezione che non vi fossero strade
per una bonifica pubblica. Tali scelte
sono state aggravate dalle note vi-
cende legate alla scelta Istituzionale
dell’operatore privato, terminato in
galera per vicende di bonifiche svolte
in altri siti…. In tempi non sospetti,
esattamente nel luglio 2009, data in
cui veniva approvato l’atto integrati-
vo all’accordo di programma, le no-
stre dichiarazioni dicevano che si do-
vesse prediligere la bonifica pubblica
rispetto a quella privata. Eravamo, e
siamo convinti, che il problema della
mancata bonifica pubblica non era
una questione economica, ma si è
trattato di scelta politica. Per questo
ci siamo astenuti al voto di delibere
in Consiglio comunale.
Bene, da unici oppositori della bo-
nifica privata, ci sentiamo di pro-
porre ai tanti che adesso auspicano
una bonifica pubblica, di presentare
(congiuntamente) un ordine del gior-
no che chieda di elencare, da subito,
le attività che non potranno trovare
collocazione sull’area bonificata con
soldi pubblici; attività come, ter-
movalorizzatori, grandi magazzini,
logistica oltre, ovviamente, ad atti-
vità insalubri già previste dai rego-
lamenti Comunali vigenti. L’elenco
è ovviamente aperto all’inserimento
di altre proposte.
loro crescita riscuotendo consenso fra
le fasce popolari ed anche fra gli ope-
rai, basandosi su una politica fatta di
ambiguità. Mentre al Nord dicono di
volere il federalismo fiscale e defini-
scono Roma “ladrona” a Roma fanno
passare tutti i provvedimenti contro
i lavoratori, lo stato sociale e il bene
comune. Provvedimenti voluti dai pa-
droni e dal governo di destra.
Per concludere due accenni sulla Fe-
derazione della Sinistra.
Il 5 Dicembre 2009 a si è costituita a
Roma la F.d.S, come abbiamo avuto
modo di constatare nelle recenti ele-
zioni regionali non siamo andati pro-
prio bene.
Ciò è oggetto di dibattito interno, in
Rifondazione come in tutte le altre
componenti della F.d.S, al fine di ca-
pire come riconnettersi con il proprio
popolo di riferimento.
Anche il circolo di Pioltello è impe-
gnato nella costruzione di questo pro-
getto, quanto di più unitario ed avan-
zato possa esistere oggi alla sinistra
del PD.
PERCHÈ LA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA
L’ultimo anno è stato at-
traversato da decine e de-
cine di storie.
Storie i cui protagonisti
sono stati i lavoratori col-
piti duramente dalla cri-
si e, come vedremo, non
solo. Storie a cui abbiamo
partecipato di giorno e di
notte davanti ai cancelli
dell’INNSE, che abbiamo
letto sui giornali, che ab-
biamo visto raccontate di
persona o attraverso gli
schermi direttamente dai
tetti delle aziende che sta-
vano chiudendo e volevano
licenziare i lavoratori.
Non solo crisi ma anche
tanta speculazione.
Tante multinazionali che,
dopo aver preso milioni di
euro in sovvenzioni per il
rilancio industriale dallo
Stato Italiano, approfitta-
vano e approfittano, della
crisi per chiudere e sposta-
re la produzione e la ricer-
ca da qualche altra parte
del mondo dove il lavoro
costa meno.
In tutto questo turbinio di
notizie e di lotte, crediamo
che una cosa, davvero ecla-
tante, abbia colpito pro-
fondamente chi di noi si è
abituato a leggere le cose
con uno sguardo “politico”.
Si tratta dell’assenza della
politica stessa, della capa-
cità di intrecciare quelle
lotte in un filo comune, di
costruire una piattaforma,
delle rivendicazioni comu-
ni per far sì che i lavoratori
di ogni azienda non si tro-
vassero da soli ad affronta-
re la loro singola vertenza.
Abbiamo visto Governo e
opposizione parlamentare
che commentavano dagli
studi televisivi mostran-
do a volte “tutto il proprio
rincrescimento” a volte la
rassegnazione davanti alle
“ineluttabili leggi del mer-
cato” accomunati da un’in-
credibile quanto disarman-
te mancanza di risposte.
Certo Rifondazione, per
esempio, ha provato ad
elaborare delle proposte
di Legge Regionale che
chiedevano il blocco dei
licenziamenti o l’obbligo
per le multinazionali che
delocalizzavano di restitu-
ire prima ogni singolo euro
ricevuto dallo Stato; ma la
forza necessaria a rende-
re credibili agli occhi degli
stessi lavoratori queste
proposte, pur sacrosante,
è mancata completamente.
Insomma, ci sembra che il
modo migliore di rappre-
sentare la proposta della
Federazione della Sinistra
sia quello di partire da qui.
Nella doppia accezione
dell’insufficienza della Si-
nistra che c’è nell’affron-
tare i compiti che la crisi
ci ha squadernato davan-
ti e della consapevolezza,
maturata nell’esperienza
concreta di quest’anno, del
fatto che i Partiti dell’oppo-
sizione parlamentare non
sembrano più avere nessu-
na intenzione di fare una
scelta di campo dalla par-
te del lavoro e di portarne
avanti le istanze.
La proposta della Federa-
zione della Sinistra è stata
avanzata da alcuni sogget-
ti politici, il PRC, i Comu-
nisti Italiani, Socialismo
2000 e Lavoro e solidarie-
tà, ed è stata pensata e co-
struita come un tentativo
vero di unire imparando
dalla storia scandita dalle
divisioni che ha caratteriz-
zato la Sinistra in questi
anni e che ha segnato la
sua sconfitta politica.
Una Federazione e non un
Partito perchè pensiamo
che , per unire, sia neces-
sario dare a tutti un luogo
in cui Partiti, Associazioni
e singoli possano convivere
e lottare assieme ricono-
scendo le particolarità di
ognuno e senza che nessu-
no pretenda di imporre il
proprio modello agli altri.
Una proposta politica
aperta, avanzata da alcu-
ni ma nell’assoluta consa-
pevolezza che non potrà
essere realizzata se la sua
prospettiva si limitasse ai
soggetti promotori.
Una proposta che, proprio
per questo, si è data un
anno di sperimentazione
prima ancora di iniziare a
discutere, col primo con-
gresso, le regole condivise
che la costituiranno.
Ciò che tutti, però , abbia-
mo capito dal tempo che
stiamo vivendo è che una
Sinistra oggi serve come
l’aria, non tanto e non solo
ai Partiti che esistono, ma
a tutti coloro che sono stati
coinvolti in queste lotte o
che si sono sentiti solidali
con chi le faceva, in un si-
lenzio assordante dell’in-
tero arco del parlamento
trasmesso ogni sera in
tutti i talk show in cui va
in scena il teatrino a cui è
ridotta la politica italiana.
Tutto può essere messo in
discussione ma ciò che ci
sentiamo di chiedere a tut-
ti di condividere è l’urgen-
za e la necessità dell’obiet-
tivo e di mettersi in gioco,
con noi, per iniziare a pra-
ticarlo.
E l’obiettivo di una Sini-
stra, oggi, è in primo luogo
quello di far sì che la crisi
non venga sempre pagata
dai lavoratori che sono do-
vuti salire sui tetti per far-
si almeno vedere.
 Roma - «Rivendico a nome del- solidarietà mia e della Federazione
Il popolo la Federazione della Sinistra gli
striscioni di solidarietà alla lotta del
della Sinistra alle lotte dei lavora-
tori e dei giovani greci contro le
Portava il popolo le sue bandiere rosse popolo greco attaccati sul Colosseo e politiche finalizzate a salvaguardare
e tra la gente sulle pietre che calcava davanti al Parlamento a Roma, sul- le banche facendone pagare i costi
io mi trovai, nel giorno strepitoso
e sulle alte canzoni della lotta.
la torre di Pisa, sul Ponte Vecchio a unicamente ai lavoratori. Per questo
Vidi passo a passo le sue conquiste. Firenze e a Rialto a Venezia». Così bisogna sconfiggere quelle misure
Sola strada era la resistenza, dichiara in un comunicato Paolo che si vogliono fare in Grecia ed es-
mentre isolati eran brani rotti Ferrero, portavoce nazionale della portare nel nostro paese. Per questo
d’una stella, senza bocca né spicco.
Federazione della Sinistra, dopo chiediamo lo sciopero generale an-
Così nell’unità fatta in silenzio
erano il fuoco, il canto invincibile, l’avvenuta esposizione in diverse che in Italia».
il lento passo umano sulla terra, città italiane degli striscioni in ap- in data:05/05/2010
trasformato in profondità e battaglie. poggio alla lotta del popolo greco,
Erano dignità che combatteva oggi in sciopero generale, a seguito
gli antichi soprusi, e risvegliava
a sistema l’ordine delle vite,
dell’annuncio del governo di Atene di
che bussavano alle porte per prender posto tagliare drasticamente salari e pen- gestione pubblica.
nella sala principale con le bandiere. sioni per risanare il deficit pubblico. Solo lo Stato può garantire un ser-
Pablo Neruda «Qualche giorno fa – prosegue - ho vizio idrico efficiente senza avere
espresso la piena e incondizionata scopi di lucro e dunque mantenendo
tariffe ragionevoli. La privatizzazio-
ne, infatti, avverrebbe in regime di
monopolio quindi sarebbe impossibi-
le pensare ad una diminuzione delle
tariffe ed al miglioramento del ser-
vizio, ciò non è accaduto in Francia
e Germania e non accadrà neanche
in Italia. Il Forum italiano per i mo-
vimenti dell’acqua ha chiesto al Par-
lamento di ritirare il Decreto Legge
135, a questo appello Rifondazione
... la Sinistra in Italia, più che sconfitta, si è
dissolta. Le sconfitte possono dare vita ad un Comunista ha aderito con entusia-
ripensamento critico, ad una ricerca degli er- smo e convinzione mobilitandosi im-
rori per cercare di correggerli e ripartire. In mediatamente per la salvaguardia
Italia, invece, nella parte maggioritaria delle di questo essenziale diritto: l’acqua
sinistre, dalle sconfitte si è usciti a senso unico,
con la progressiva assunzione del punto di vista pubblica.
dell’avversario. Non si è ripensato criticamente Già nel 2007 oltre 57 000 cittadini
nulla, si è semplicemente buttato via tutto. Sen- lombardi hanno firmato una propo-
za distinzioni tra buone ragioni e cattive prati- sta di legge, inoltre 140 comuni lom-
che, tra spinte genuine e autoritarismi privi di
ogni giustificazione. bardi hanno deliberato l’adesione ad
Questo libro, volendo provare ad individuare una proposta di referendum.
alcune piste di lavoro per ricostruire una effica- E’ assolutamente necessario che
ce presenza politica comunista e della sinistra,
parte quindi dell’analisi degli errori. Solo ana- ci sia un’azione congiunta di tutte
lizzandoli, infatti, si può evitare di ripeterli al le forze politiche e non, per fare in
fine di fondare su solide basi un progetto poli- modo che l’acqua non diventi oggetto
tico. di speculazione.

REDAZIONE: LUIGI SANTESE: 339 8443096 GIOVANNI MANCINELLI: 389 2745633

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