Circolo Empolese Valdelsa

Cod. fisc.: 91019410488

Sede legale
via Rozzalupi s.n.c locali ex macelli
- 50053 Empoli (Fi)
Sede operativa
viale P. Togliatti n. 8
- 50059 Spicchio-Vinci (Fi)
mail: legambientempoli@libero.it
tel: 349-4913234

Empoli, 21 giugno 2016

Alla Regione Toscana

Direzione Ambiente ed Energia
Settore Valutazione Impatto Ambientale
Valutazione Ambientale Strategica
Opere Pubbliche di Interesse Strategico
Regionale
All'Assessore Regionale all'Ambiente
P.za dell'Unit Italiana, 1
50123 Firenze

Oggetto: Progetto di realizzazione di un impianto di trattamento rifiuti e scarti

industriali finalizzato al recupero di metalli preziosi con auto-produzione di
energia sito nel Comune di Montelupo Fiorentino proponente COLOROBBIA

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SPA Procedimento di verifica di assoggettabilit a VIA art. 48 LR 10/2010 e art.

20 D.Lgs 152/2006 - Osservazioni
Premesso che la VIA finalizzata a prevenire il verificarsi del danno ambientale e
mira infatti ad introdurre ad un livello precoce della progettazione la valutazione
sistematica degli effetti prodotti sull'ambiente, inteso come un sistema complesso
delle risorse naturali, antropiche e delle loro interazioni dalle opere in progetto;
L'impianto in questione prevede il trattamento di 1000 tonnellate l'anno di
rifiuti (750 solidi e fangosi 250 liquidi) di cui 650 tonnellate di rifiuti
pericolosi.
Tratta complessivamente oltre 300 tipologie di rifiuti tra pericolosi e non
pericolosi.
I CER previsti vanno dai rifiuti prodotti da trattamento di minerali, da
agricoltura ecc, sostanze organiche (carne, pesce, frutta, verdura, ecc), carta,
pelli, tessuti, petrolio, fanghi, fertilizzanti, plastiche, gomme, coloranti,
prodotti fitosanitari, prodotti farmaceutici, vernici, materiali ceramici,
inchiostri, adesivi, materiali non ferrosi, vetro, derivanti da processi galvanici,

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zincatura, solventi organici, imballaggi, veicoli fuori uso, apparecchiature

elettriche ed elettroniche, rifiuti organici contenti sostanze pericolose, batterie
ed accumulatori, catalizzatori esauriti, rifiuti liquidi acquosi contenenti
sostanze pericolose, materiali refrattari, rifiuti derivanti da attivit di
costruzione/demolizione, rifiuti legati a diagnosi, trattamento e prevenzione
negli esseri umani, rifiuti da incenerimento, frazioni oggetto di raccolta
differenziata (tubi fluorescenti, batterie), rifiuti ingombranti.
Risultano sottoposti ad attivit di intermediazione 14000 tonnellate/anno di
materiali costituiti per oltre il 95% da liquidi (sezione Ecology).
Vengono utilizzate sostanze pericolose (acidi, reagenti, soda caustica, ecc)
Brucia rifiuti pericolosi e non pericolosi.
Le acque reflue derivanti dai processi vengono trattate come rifiuti.
Il consumo idrico previsto in non pi di 1100 m3/anno.
Le derivanti emissioni in atmosfera sono valutate nei limiti fissati dalla normativa.

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In merito al progetto in questione, consultati gli elaborati presenti sul sito della
Regione www.regione.toscana.it/via, presentiamo le seguenti osservazioni ai sensi
dell'art. 20 del D.Lgs 152/2006:
OSSERVAZIONI

riteniamo che l'impianto si configuri come inceneritore/termovalorizzatore in

quanto non viene tecnicamente dimostrato come possano essere estratti metalli
preziosi dalle oltre 300 tipologie di rifiuti trattate, molte delle quali pericolose.
La documentazione non chiarisce i processi tecnici che renderebbero possibile
ricavare metalli preziosi da rifiuti da agricoltura, dalla produzione di fitosanitari,
veicoli fuori uso, batterie, rifiuti ospedalieri, ecc. L'incenerimento di rifiuti
influirebbe negativamente sul percorso virtuoso della raccolta differenziata porta a
porta intrapreso dai comuni toscani;

non sono sufficientemente

documentati

n dimostrati gli impatti

sull'ambiente che si ritengono negativi e significativi in particolare per le emissioni

in atmosfera

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derivanti dall'incenerimento dei rifiuti e la gestione delle acque reflue

comprese le acque meteoriche;

non sono stati valutati gli impatti sanitari.

Pertanto
CHIEDIAMO

che il progetto venga assoggettato alla procedura di VIA di cui all'art. 43

comma 1 lettera a) della LR 10/2010 e all'art. 21 e seguenti del D.Lgs 152/2006 in

quanto trattasi di inceneritore/termovalorizzatore e quindi progetto ricadente alla
lettera m) dell'allegato III alla parte seconda del D.Lgs 152/2006;

che il progetto venga assoggettato alla procedura di VIA a causa dei

potenziali impatti negativi e significativi sull'ambiente e sulla salute umana (art. 43

comma 1 lettera c) della LR 10/2010;

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che il progetto venga sottoposto a VIS (Valutazione di Impatto sulla Salute)

avvalendosi del principio di precauzione sancito dalla normativa europea.

Ad esempio la direttiva 2003/35/CE) ribadisce l'obiettivo di migliorare la
qualit dell'ambiente e di proteggere la salute umana e favorire la
partecipazione del pubblico nei processi decisionali in campo ambientale e
di valutazione dei rischi per la salute.
Confidando nell'accoglimento della presente, restiamo in attesa di cortese
riscontro e porgiamo distinti saluti.

Il presidente
Stefano Busoni