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CORSO DI IMPIANTI TERMOTECNICI MANUALE DEL FOGLIO RETI TECNOLOGICHE

1.

MANUALE DUSO DEL FOGLIO DI CALCOLO PER LE


RETI

Il foglio di calcolo in Excel predisposto per il dimensionamento delle reti


tecnologiche sia per acqua (tubazioni) che per aria (canali).
Gli algoritmi di calcolo sono stati descritti nel Volume 3 del corso di
Impianti Termotecnici. In questa sede si riprendono alcuni concetti di base per
sola comodit espositiva.
Prima di affrontare nel dettaglio lutilizzo del foglio elettronico
opportuno fare alcune osservazioni preliminari.
In genere la progettazione impiantistica mediante CAD termotecnici
viene effettuata prevalentemente mediante programmi specifici e solo in casi
particolari si utilizzano fogli elettronici.
In effetti un programma di calcolo presenta una serie di vantaggi quali,
ad esempio:
una interfaccia utente specificatamente studiata e, di solito, di maggiore
effetto;
un ausilio passo passo durante luso del programma;
una maggiore facilit duso, in genere, del codice di calcolo poich le
difficolt operative sono mascherate dal programma;
una serie di opzioni di calcolo e di stampa personalizzate e ottimizzate.
Per contro si hanno, in genere, diversi svantaggi fra i quali si ricordano:
una generale mancanza di trasparenza degli algoritmi di calcolo o
quanto meno delle sequenze operative utilizzate;
una maggiore difficolt, sempre in genere, di sapere che succeder (how
if) cambiando uno o pi dati di calcolo;
un effetto di impotenza operativa dovuto alla mancanza di sorgenti
(nella quasi totalit dei casi, ad eccezione del software libero): i programmi
commerciali sono sempre una black box;
una maggiore difficolt di ottimizzazione del progetto per la mancanza
di consapevolezza e conoscenza complessiva del programma.
Un foglio di calcolo presenta caratteristiche complementari a quelle
sopra indicate per cui luso di un foglio elettronico certamente pi delicato
rispetto ad un programma commerciale ma certamente fornisce un feeling
maggiore perch lUtente conosce bene tutte le relazioni utilizzate, le loro
interconnessioni e i loro effetti.
In definitiva luso del foglio Excel richiede una maggiore attenzione e
fatica ma garantisce una consapevolezza assoluta dei risultati finali perch
una relazione di calcolo pu essere verificata, controllata e modificata.
Questi ultimi vantaggi mi hanno convinto a predisporre il foglio di calcolo
qui descritto che ritengo fornisca anche un notevole apporto didattico al
corso. Esso, infatti, pu essere visto come una sorta di applicazione di quanto
illustrato durante le lezioni frontali. Questo foglio elettronico totalmente
libero e privo di protezioni di alcun genere.
Spesso avviene che gli Allievi, una volta preso mano alluso del foglio di
calcolo, lo modifichino apportando modifiche non solo formali ma anche
interessanti e sostanziali.
Le modifiche apportate dagli Allievi sono disponibili per tutti: basta
richiederne copia al Docente del Corso.

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Ho volutamente cercato di utilizzare, nella preparazione del foglio di


calcolo, funzioni semplici (direi addirittura elementari) proprio per non creare
difficolt interpretative da parte degli Allievi.
Naturalmente ogni tipo di critica e/o di suggerimento sono bene accetti.

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2.

DIMENSIONAMENTO RETI PER LACQUA

2.1 RETI DI DISTRIBUZIONE IN ACCIAIO

Per le reti ad acqua calda con tubazioni in acciaio si pu immaginare un


algoritmo di progettazione a =costante schematizzato nelle seguenti fasi
(che riepilogano quanto gi detto nel 3 Volume del Corso di Impianti
Termotecnici). Le relazioni che qui si riportano derivano dallinterpolazione
degli abachi logaritmici gi visti in lezione: chiamiamo queste relazioni con
lattributo di relazioni classiche.
Le operazioni che occorre effettuare per il dimensionamento a
=costante sono le seguenti:
numerare i nodi della rete in modo da individuare, per ciascun circuito, i
singoli tratti;
calcolare la portata di acqua calda per ciascun tratto terminale di
Q
circuito mediante la m&
;
c p T
calcolare la portata totale dei vari rami applicando il criterio di
congruenza;
scegliere da catalogo una pompa di circolazione con prevalenza
giudicata sufficiente per il tipo di impianto e per la portata totale sopra
calcolata;
fissare la percentuale di perdite distribuite da utilizzare per il calcolo
pd
media RamiCircuito
della media di ogni circuito mediante la
Li nella quale la
i 1

lunghezza totale nota;


calcolare per ciascun tratto il diametro teorico mediante gli abachi o
utilizzando la relazione1:
m&0.36
d 3.84 0.2

ove le unit di misura sono: d [mm], m& [kg/h], [mm. c.a.];


scegliere il diametro commerciale pi vicino (in difetto o in eccesso) a
quello teorico sopra calcolato;
calcolare la perdita specifica di pressione reale conseguente al diametro
commerciale selezionato mediante abaco o con la relazione:
m&1.8
reale 834.99 5
d
con d [mm], m& [kg/h], [mm. c.a.];
calcolare la velocit effettiva del fluido corrispondente al diametro
commerciale selezionato mediante abaco o mediante la relazione:
w 0.00858 0.556 d 0.778
con d [mm], w [m/s], [mm. c.a.];
1

Queste relazioni sono desunte direttamente dagli abachi visti in precedenza.

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calcolare le perdite distribuite del ramo, pdi i Li , e le perdite


concentrate e quindi le perdite totale del ramo;
ripetere le fasi precedenti per tutti i rami e quindi calcolare le perdite
totali di ogni circuito mediante la relazione pcircuito Rami pi ;
ripetere il calcolo per tutti circuiti tenendo conto che i tratti comuni
sono gi dimensionati (partendo dai circuiti pi lunghi) e che di questi si
conoscono le perdite specifiche vere e quindi nel calcolo della media si deve
tenere conto solamente dei rami ancora da dimensionare e della p che hanno
disponibile;
Confrontare le cadute di pressione di tutti i circuiti e provvedere al
calcolo delle resistenze di compensazione (rispetto alla caduta di pressione
maggiore) de circuiti pi favoriti;
Verificare la scelta della pompa di circolazione.
2.2 RETI DI DISTRIBUZIONE IN RAME

Per tubi a bassa rugosit, quali sono le tubazioni in rame, si deve tenere
conto delle minori perdite per attrito. Usando ancora la relazione di Blasius,
0.316 Re 0.25 , si pu calcolare:
m&1.75
0.25
0.214 4.75
( Pa / m)
d
ovvero:

14.68 0.25

m&1.75
d 4.75

(mm c.a./ m)

con d in (mm), in (m2/s), in (kg/m3) e portata in (kg/s) per il S.I. e


(litri/ora) nel S.T. Si ricordi che per lacqua sia che variano con la
temperatura. Ad esempio si hanno:
Temperatura (C)
Viscosit cinematica
Densit (kg/m3)
2
m /s)
10
1.30 10-6
999.6
-6
80
0.39 10
971.1
Tabella 1: Parametri termofisici per lacqua
2.3 RELAZIONE DI HAZEN WILLIAMS

In alternative alle relazioni classiche si pu utilizzare la nota relazione di


Hazen Williams:
6.05 m&1.85 109

C 1.85 d 4.87
con:
m&

d
C

portata del fluido, [l/m];


perdita specifica di pressione, [mm.ca/m];
diametro della tubazione, [mm];
costante funzione del tipo di tubazione:
C=100
tubi in ghisa
C=120
tubi in acciaio

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C=140
tubi in rame

C=150
tubi in plastica.
Dalla stessa relazione, nota si pu calcolare il diametro della tubazione
con la relazione:
6.05 m&1.85 109
d

C1.85

0.205

La scelta delle relazioni da utilizzare nel calcolo (classiche o Hazen


Williams) effettuata nel foglio di calcolo mediante una casella posta pari a 0
per il 1 metodo e 1 per il secondo.

2.4 USO DEL FOGLIO TUBAZIONI


2.4.1

IMPOSTAZIONE DEL FOGLIO DI CALCOLO

Il foglio elettronico suddiviso il 4 moduli denominati:

TUBAZIONI:

modulo di calcolo per le


reti di distribuzione dellacqua;

CANALI:
modulo di calcolo
per le reti di distribuzione dellaria;

DATI GENERALI TUBAZIONI:


modulo cantenente alcuni dati di
calcolo per le propriet termofisiche
dellacqua;

INTERPOLAZIONE RESISTENZE: dati


di
calcolo
per
i
coefficienti
di
interpolazione per il calcolo delle
resistenze localizzate per le reti
dellaria.
Per il dimensionamento delle tubazioni occorre selezionare il primo
modulo:
Si ha il foglio di calcolo che qui parzialmente si visualizza:

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Nelle prime riche si hanno una serie di messaggi riepilogativi ed


avvertenze duso. In alto a sinistra si hanno due riquadri che qui si ripetono:

Il primo riquadro
consente di vedere un blocco di dati (di solito
nascosto) contenente un elenco di diametri (interni) commerciali. Premendo il
pulsantino + in alto si ha la visualizzazione del blocco:

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Gli Allievi possono modificare e/o aggiungere altri dati utilizzando le


funzioni di inserimento standard delle righe di Excel.
Premendo il secondo pulsantino + si ottiene lallargamento del foglio di
calcolo e la visualizzazione delle resistenze localizzate relative ai vari rami
della rete.

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Colonna
tubazioni

per

tipologia

Nella figura si possono osservare i dati presenti per la rete di esempio gi


presente nel foglio di calcolo. Di questi dati si parler nel prosieguo.
Il resto dello schermo si presenta come in figura seguente che subito
commentiamo.

Nella prima parte si ha una nota che contiene un suggerimento ad


utilizzare, inizialmente, il rapporto fra le cadute di pressione concentrate e

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distribuite (r.c.d.) diverso da zero e poi, per ottimizzare il calcolo a porlo pari a
0 in modo da usare le resistenze localizzate effettive2.

In basso si hanno due righe contenenti due informazioni. Nella prima riga
si ha lavvertenza che premendo licona + in alto:

si ha lapertura del foglio con lindicazione delle perdite localizzate e,


nella prima colonna, lindicazione del tipo di tubazione (ACCIAIO, RAME)

2
Si ricordi che le perdite localizzate dipendono dal diametro dei singoli tratti. Tuttavia
questo valore inizialmente non noto e pertanto il calcolo delle perdite localizzate solo
fittizio. Ecco perch bene procedere inizialmente con un rapporto fissato dallUtente e dopo
aver dimensionato i singoli tratti affinare il calcolo ponendo r.c.d.=0 e quindi calcolando i
valori corretti delle perdite localizzate.

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La seconda riga avverte lUtente che il foglio di calcolo contiene relazioni


solo nelle celle colorate in rosa. Queste celle presenti nella prima riga
debbono essere copiate nelle righe sottostanti relative ai nuovi rami della rete
che si digitano per la formazione della rete in progetto.

In pratica, inizialmente il foglio di calcolo contiene alcuni dati relativi ad


un progetto esempio iniziale. Questi possono essere tutti cancellati tranne
quelli della prima riga, come illustrato nella figura seguente.

Successivamente, dopo limmissione dei dati relativi alla rete che si


intende progettare, si copieranno le celle colorate della prima riga nella righe
nuove sottostanti e il foglio di calcolo gi operativa.
Procedendo allesame delle prime righe si osserva che a destra del foglio
si hanno le seguenti avvertenze.

Si ha una descrizione di simboli

Il secondo riquadro riporta le procedure operative che saranno meglio


descritte nel prosieguo.

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Infine il terzo riquadro indica una selezione possibile sul metodo di


calcolo.

Il riquadro che viene richiamato dato immediatamente a sinistra del


foglio:

2.4.2

I DATI DA IMMETTERE NEL FOGLIO DI CALCOLO

Prima di usare il foglio di calcolo occorre predisporre un layout della rete


di distribuzione che si vuole dimensionare. Lesempio presente nel foglio
relativo ad una rete di distribuzione che alimenta un edificio di tre piani aventi
5 stanze ciascuno. La rete parte dalla caldaia (indicata con C) e alimenta (con
tubazioni in ACCIAIO) i tre collettori complanari di piano C1, C2 e C3. Da
ciascuno dei collettori complanari si dipartono tubi (in RAME) che alimentano
i radiatori (R1, R2, R3, R4 ed R5). Si hanno, nelle prime tre colonne, i dati
riportati nella seguente figura.

Lo schema semplificato della rete in oggetto indicato nella figura


seguente. I tratti A-C1, B-C2 sono considerati tronchetti di lunghezza
trascurabile e non sono stati conteggiati nel foglio elettronico.

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Si osservino i seguenti dati:


la denominazione dei rami (prima colonna) libera: letichetta pu
essere costruita come si desidera. Tuttavia una regola pu essere la seguente:

i nodo sono indicati con lettere (A, B, );

i collettori complanari (se presenti) sono indicati con la


lettera C seguita da una lettera (C1, C2, C3, ),

i terminali sono indicati con la lettera R per radiatori, F per


fan coil, T per terminale generico. Ciascuna lettera seguita da un
numero per individuarne la sequenza (R1, R2, R3, .).
Si osserva che seguendo questa semplice regola risulta poi semplice
costruire i percorsi totali relativi a ciascun terminale, cio costruire la
sequenza dei tratti che compongono i singoli circuiti.
Ad esempio il circuito relativo al radiatore R5 del collettore C3 dato
dalla sequenza:
C3-R5
C2-C3
C1-C2
C-C1
Mentre il circuito individuato dal radiatore R2 del collettore C2 dato
dalla sequenza:
R2 C 2
C 2 C1
C1 C
In definitiva per formare il circuito basta osservare la stringa a destra del
trattino di separazione, -, ed individuare il ramo successivo che questa stringa
a destra del trattino. Si procede cos a ritroso fino a quando lultima stringa a
destra del trattivo il nodo iniziale, in questo caso la caldaia C (ma pu essere

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qualsivoglia simbolo, ad esempio P per pompa, RA per refrigeratore dacqua,


).
Nella seconda colonna si ha una indicazione mnemonica dellambiente
nel quale il terminale si trova: si osservi che solo i rami aventi come stringhe
finali R1, R2, R3, hanno un ambiente di riferimento. Tuttavia pu anche
aversi un ramo tutto compreso in un locale (ad esempio, centrale termica,
corridoio, interpiano, .) che si pu indicare come dato mnemonico.
Nella terza colonna si ha la lunghezza fisica per andata + ritorno
(non lunghezza totale equivalente perch le perdite localizzate sono calcolate
separatamente) del ramo della 1 colonna.
Infine nella quarta colonna si ha il carico termico relativo a ciascun
ramo. I dati in questa colonna hanno bisogno di qualche commento. Si inizia
introducendo il carico termico dei rami finali (cio quelli aventi, in questo
esempio, i radiatori) poich questo dato immediatamente disponibile dai
carichi termici calcolati per tutti i locali da riscaldare. Si ha la situazione della
figura seguente:

I rami principali C2-C3, C1-C2, C-C1 hanno portate termiche date dalle
somme delle portatetermiche dei rami che li seguono nello schema fisico della
rete. Pertanto il ramo C2-C3 porta la portata termica data dalla somma delle
portate termiche del rami C3-R1, C3-R2, C3-R3, C3-R4, C3-R5.
Utilizzando le caratteristiche del foglio elettronico si pu far in modo che
sia Excel a fare i calcoli: basta selezionare la cella del carico di C2-C3,
scrivere = e poi puntare le celle dei carichi dei rami C3-R5, digirare + e
puntare la cella del carico di C3-R4. Si procede in questo modo fino a
selezionare i 5 carichi dei radiatori che sono allacciati al collettore C3.

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Per il carico totale del ramo C2-C3 si ha il carico riportato nella


successiva figura:

Adesso calcoliamo il carico termico totale del ramo principale C1-C2 che
porta il carico termico di C2-C3 pi la somma dei carichi termici dei collettori
collegati al collettore complanare C2.
Pertanto si seleziona la cella del carico di C1-C2 e si digita = poi si punta
la cella del carico C2-C3 e si digita ancora + e poi si selezionano le celle dei
carichi dei rami C2-R1, C2-R2, C2-R3, C2-R4, C2-R5. Si ha la situazione delle
seguente figura.

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Alla fine si ha la situazione della seguente figura che riporta il valore


calcolato pari a 3,982 kW.

In fine si procede allo stesso modo per il ramo principale C-C1 che porta
la portata termica del ramo precedente C1-C2 pi la somma dei carichi
termici dei radiatori collegati al collettore complanare C1, cio C1-R1, C1-R2,
C1-R3, C1-R4, C1-R5. Si ha la situazione di figura seguente:

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Premento ENTER si ha il calcolo finale, come indicato nella figura


seguente:

Come si pu osservare, avendo lo schema fisico della rete in fase di


progetto ed usando le procedure standard di calcolo di Excel si pu facilmente
calcolare la portata totale dei rami principali.
Questa fase pu apparire macchinosa ma in realt molto semplice,
intuitiva e naturale.
Certo i programmi commerciali calcolano automaticamente le porate dei
rami principali ma a patto di impostare la geometria della rete come lo stesso
programma impone.
2.4.3

FASE DI CALCOLO DEI DIAMETRI DELLA RETE

I dati inseriti come descritto nel precedente paragrafo possono essere


immediatamente utilizzati per il calcolo finale. Partendo da un foglio ripulito
dei dati pecedenti (tranne per la prima riga che contiene le formule!) si ha la
situazione riportata nella figura successiva. Si osservi che, oltre alla prima
riga, si hanno solo i dati immessi nelle prime quattro colonne. Adesso occorre
selezionare le celle colorate della prima riga e copiarle nelle celle sottostanti
relative ai rami della rete gi immessi. Per fare questo si seleziona con il
mouse la prima riga, si digita ALT C, si posiziona il cursore nella cella

sotto la prima colorata, si selezionano le righe dalla seconda (si


intende la seconda utile a partire la prima colorata) allultima (riga C3-R5) e si
digita ALT V.

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Si ottiene la situazione della figura seguente. Si osserva subito come si


riempiono tutte le caselle del foglio elettronico.

I calcoli sono effettuati in conformit alle scelte progettuali fatte e in


particolare:
il criterio di calcolo della perdita specifica di pressione a seconda del
flag di selezione
classico (0);

per il Hazen wWlliams (1) o per il metodo

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il

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calcolo

delle perdite localizzate: inizialmente bene porre


o qualsivoglia rapporto desiderato, successivamente, dopo
aver dimensionato la rete si porr il valore
in modo da
calcolare le perdite localizzate in modo corretto;
il calcolo della portata di acqua nei singoli rami viene effettuato
automaticamente dal foglio di calcolo una volta fissato il salto di temperatura
(differenza fra mandata e ritorno) e la temperatura di mandata dellacqua
secondo quanto indicato nelle celle:

La densit viene automaticamente calcolata da Excel nel foglio Dati


Generali Tubazioni:

Se si seleziona questo foglio si osservano i dati di interpolazione per


densit, viscosit ed altro, come indicato nella figura seguente.
LUtente non deve apportare alcuna modifica a questo foglio che da
considerare come ausilio per il foglio di calcolo delle reti per lacqua. Il foglio
comunque libero in modo che possa essere consultato dallAllievo.
Ogni modifica effettuata ai dati presenti pu provocare variazioni nei
risultati di calcolo.

Adesso vediamo in dettaglio la fase di calcolo vera e propria. In primo


luogo opportuno bloccare le prime righe in modo che siano sempre visibili
nello schermo quando co sposteremo nerso le ultime colonne. Per bloccare le
colonne basta porre il mouse in corrispondenza della cella immediatamente al

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di sotto della prima cella colorata


e poi dal men FINESTRA
selezionare BLOCA RIQUADRI, come indicato in figura:

A questo punto si ha la situazione di figura seguente ove si osserva una


riga verticale in corrispondenza del blocco effettuato.

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Se ci si sposta verso lultima colonna del foglio di calcolo si ha la


seguente situazione:

In pratica, in base al blocco effettuato, le prime quattro colonne sono


rimaste visibili e a destra della linea verticale si hanno le ultime colonne del
foglio (si osservi che il numero delle colonne visualizzate dipende dalla
definizione del video e dal valore dello zoom prefissato).
Questa situazione risulta comoda per avere tutti i dati necessari per
lottimizzazione progettuale della quale parleremo immediatamente.
Si osservi che nella prima colonna a destra della riga verticale si hanno i
valori del DIAMETRO TEORICO (mm) che il calcolo propone secondo le
relazioni indicate ad inizio capitolo.
Se usiamo la metafora di calcolo dellabaco visto nel 3 Volume si ha una
sitazione simile a quanto riportato nella seguente figura dove il diametro dato
dallintersezione della linea di portata massica con quella della perdita
specifica di pressione non un diametro commerciale.

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I diametri teorici che troviamo in questa colonna sono quindi diametri


che, in genere, non corrispondono a diametri commerciali.
Passando nella successiva colonna (DIAMETRO Comm. mm) lUtente deve
digitare un valore del diametro interno 3 del tipo di tubazione scelta (ACCIAIO,
RAME).
Per comodit operativa si inserita, in corrispondenza di ogni cella di
questa colonna, la possibilit di scelta mediante ELENCO. Basta, infatti,
selezionare la cella e ciccare con il tasto sinistro per avere un men del tipo
indicato in figura seguente:
3

E la superficie interna della sezione di passaggio che viene utilizzata per il calcolo
dei valori reali di calcolo.

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Si osservi che lelenco pu essere scorso sia verso lalto che verso il basso
per selezionare il diametro corrispondente al tipo di tubazione desiderata,
come si pu osservare nella seguente figura:

ove si pu osservare un elenco di diametri interni per tubi Acciao DIN. Gli
elenchi indicati sono ispezionabili e modificabili sbloccando il riquadro in alto
a sinistra del foglio, come gi visto il precedenza:

Per selezionare il diametro desiderato basta ciccare con il mouse sul


valore desiderato che verr inserito automaticamente nella cella in
elaborazione. Appena selezionato il diametro il foglio di calcolo aggiorna
automaticamente tutti i valori a destra della colonna DIAMETRI Comm, come
si pu osservare nella seguente figura:

Le regole di selezione sono del tutto libere: di norma si selezionano


diametri reali maggiori rispetto ai valori teorici per i rami principali

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(attraversati da portate massiche notevoli) mentre si scelgono i diametri


inferiori per i rami terminali (che di solito hanno portate massiche limitate al
solo terminale finale).
Questa operazione di selezione dei diametri va ripetuta per ogni ramo del
foglio di calcolo. Alla fine si avr un primo risultato di calcolo che deve essere
ulteriormente ottimizzato.
Le ultime due colonne appaiono piene di dati inizialmente non correlati
allelaborazione che si sta effettuando perch riportati dalloperazione di copia
e incolla della prima riga, come si pu osservare nella figura sottostante.

Queste due colonne esprimono le perdite totale (in Pa e in m.ca) di


ciascun circuito. Si ricorda che ogni terminale determina un circuito che
sempre in parallelo ai capi della pompa di circolazione. Per riempire queste
celle occorre effettuare una procedura di calcolo del tipo gi indicato per il
calcolo della portata totale dei rami principali. In pratica si procede a riempire
la colonna delle Perdite totali in Pascal, la seconda colonna viene
automaticamente calcolata dal foglio elettronico. Ad esempio per il circuito
individuato dal ramo C3-R5 si ha la situazione di figura:

E poi procedendo allo stesso modo per gli altri circuiti (si osservi che i
circuiti sono individuati dai soli rami aventi terminali finali) si ha la situazione
rappresentata nella figura seguente:

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Operazioni per il dimensionamento della rete


Quando si dimensiona una rete di distribuzione dacqua occorre ricordare
due punti fondamentali:
la velocit dellacqua non deve scendere sotto i 0,3 m/s per evitare il
ristagno delle bolle di aria che si possono formare;
le perdite totali di pressione di ogni circuito della rete devono essere
eguali, essendo tutti i circuiti in parallelo con la pompa di circolazione. Se le
perdite totali effettive sono diverse allora si avr una ridistribuzione delle
portate in modo tale da riequilibrare la rete allo stesso valore di caduta di
pressione totale. Ne consegue che se si vuole avere la portata termica
desiderata nei rami terminali4 occorre avere una rete il pi possibile
equilibrata5.
Avendo ora completate tutte le colonne, per bilanciare la rete basta
selezionare i diametri commerciali 6 dei vari rami in modo da ottenere valori di
perdite di pressione totale quanto pi possibile vicini. Va detto che proprio la
sequenza discreta dei diametri commerciali rende questa operazione difficile e
non sempre perfettamente eseguibile. Tuttavia va considerato che seppure
non si pu bilanciare perfettamente i circuiti si possono utilizzare le resistenze
di bilanciamento, come indicato nel 3 Volume del Corso di Impianti
Termotecnici.
Pertanto, effettata il migliore bilanciamento possibile, mediante una
scelta ottimale di diametri commerciali dei vari rami, si deve poii ricorrere
alluso delle valvole tarate di compensazione. Il foglio di calcolo presenta un
indiscutibile vantaggio: visualizzare contemporaneamente gli effetti delle
selezione dei diametri commerciali sulla velocit effettiva e sulla perdita totale
di ciascun circuito. LUtente pu immediatamente vedere gli effetti prodotti da
4

m&

Si ricordi che la portata massica correlata alla portata termica dalla relazione

Q
c p T
5

Si ricordi che la rete equilibrata corrisponde ad una rete con eguale perdita totale di
pressione per ciascun circuito.
6
Questa lunica operazione che possiamo effettuare perch tutte le altre grandezze
(lunghezza, portata termica) sono bloccate e non modificabili in questa fase.

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una qualunque scelta progettuale, ad esempio cambiando criterio di calcolo


(Hazen Williams si o no), rapporto fra perdite concentrate e distribuite (rdc=1
o 1,5 o ancora 2, ..) o il salto di temperatura fra mandata e ritorno o, infine,
il diametro commerciale di ciascun ramo.

Gli effetti ottenuti da ciascuna scelta ( chiaro che si possono fare tutte le
scelte che si vogliono) sono immediatamente visibili nel foglio elettronico,
soprattutto se si bloccano le prime colonne e si visualizzano le ultime colonne
utili, come indicato nella figura: precedente ove si sono indicati con un
riquadro rosso i dati sensibili ai fini dellottimizzazione di calcolo sopra
descritta.
Sblocco delle resistenze localizzate
Effettuata la prima fase di calcolo (che, invero, pu anche essere
considerata definitiva nella maggioranza dei casi) si pu ulteriormente
affinare la progettazione della rete calcolando correttamente le perdite
concentrate. Per fare questo occorre porre RDC=0 ed inserire, nel caso non
siano gi stete inserite in precedenza, le tipologie delle perdite localizzate di
ciascun ramo, ottendo la situazione riportata in figura seguente:

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Si osserva che sono cambiati i valori delle perdite totali dei singoli circuiti
poich sono (in genere) cambiate le perdite localizzate (e conseguentemente il
rapporto RCD) di ciascun ramo.
Per visualizzare le perdite localizzate presenti per ciascun ramo basta
sbloccare il riquadro, come gi detto in precedenza e come riportato nella
figura precedente. Si osserva che se la definizione grafica del video bassa
pu essere necessario sbloccare le colonne per accedere al pulsante di sblocco
resistenze localizzate. Per togliere il blocco dei riquadri basta andare nel
men FINESTRA e selezionare la voce SBLOCCA RIQUADRI, come indicato in
figura seguente:

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Le perdite localizzate che possibile introdurre nel riquadro del foglio di


calcolo, per ciascun ramo, sono le seguenti:

Numero di gomiti : per ciascun gomito si considera un fattore di


resistenza7 pari a 0,5;
Numero di saracinesche di intercettazione: per ciascuna
saracinesca si considera il fattore di resistenza pari a 0,8;
Numero di diramazione diritte: cio si prende in considerazione il
ramo diritto della T di derivazione presente. Per ciascuna diramazione diritta
si considera il fattore di resistenza pari a 1.
Numero di diramazione angolo: cio si prende in considerazione il
ramo a 90 della T di derivazione presente. Per ciascuna diramazione dangolo
si considera il fattore di resistenza pari a 1,5;
Attraversamento di radiatore: per ciascun radiatore si considera il
fattore di resistenza pari a 3;
Saracinesca di regolazione: per ciascuna saracinesca di regolazione si
considera il fattore di resistenza pari a 1;
Collettore complanare: per ciascun collettore complanare si considera
il fattore di resistenza pari a 2;
7

Qualora si desiderino applicare valori di resistenza di Darcy diversi da quelli qui


indicati basta modificarne i valori nelle formule della colonna PERDITE CONCENTRATE. Si
osserva che per semplicit si sono assunti valori costanti per non appesantire la complessit
delle formule.

28

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Attraversamento di caldaia: per ciascun attraversamento di caldaia si


considera il fattore di resistenza pari a 4;
Resistenza aggiuntiva: digitare il fattore di carico C desiderato.
Per un corretto inserimento dei dati opportuno avere uno schema
geometrico della rete di distribuzione (basta anche un layout ben fatto) per
individuare le singole resistenze localizzate (curve, saracinesche, ).
Si osserva che questi dati possono essere modificati e/o inseriti in
qualunque momento e pertanto possono essere inseriti anche dopo la prima
fase di calcolo illustrata precedentemente.
Una volta sistemato il riquadro delle perdite localizzate si pu ritornare a
riequilibrare la rete utilizzando i risultati ottenuti in precedenza.
Si osserva che ponendo RCD=0 il foglio di calcolo calcola il rapporto
reale per ciascun ramo e poi il valore medio della rete in progetto:

In questo modo si pu cos osservare quanto lipotesi RDC=1


(nellesempio prima considerato) sia corretta o quanto meno vicina al valore
finale sopra calcolato.
2.4.4

USO

DEL

FOGLIO

ELETTRONICO

TUBAZIONI

PER

UN

NUOVO

PROGETTO

Per un nuovo progetto si procede come segue:


Si cancellano tutte le righe tranne la prima;
Si effettuano le scelte di progetto (Hazen Williams, DT, Ti), e si pone
RCD= valore iniziale;
Si introducono i dati dei rami della rete in progetto;
Si completa la colonna delle portate termiche dei rami principali;
Si copia la prima riga (colorata in rosa) sulle righe nuove relative ai dati
introdotti per la rete i progetto;
Si selezionano i diametri reali delle tubazioni ai valori suggeriti dal
foglio di calcolo;
Si completa la colonna delle perdite totali (in Pascal) relative alle perdite
di ogni circuito. Si ricorda che per circuito si intende il percorso completo che
da ogni terminale porta alla pompa.
Si bilancia la rete in modo da avere il pi possibile perdite totale poco
discoste per ciascun circuito;
Si pone RCD=0 e si inseriscono le perdite localizzate per ogni ramo;
Si ottimizza il bilanciamento della rete.
2.4.5

STAMPA DEI RISULTATI

Completata la fase di progetto si possono stampare i risultati finale


mediante le opzioni di Excel.
Il riquadro di stampa (quello contenente i dati calcolati) riportato nella
figura seguente.

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29

Si osservi che, al fine di ridurre il numero di colonne da stampare, pu


essere conveniente chiudere i blocchi delle perdite localizzate dei diametri dei
tubi commerciali.

30

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3.

PROGRAMMI DI
CALCOLO
DISTRIBUZIONE DELLARIA

PER

LE

RETI

DI

3.1 CANALI PER LA DISTRIBUZIONE DELLARIA

Relazioni analoghe a quelle viste per le tubazioni possono essere trovate


per i canali daria. I passi di calcolo sono in tutto simili a quanto detto in
precedenza per le reti per lacqua. Occorre tenere presenti che tutti i
terminali (diffusori e bocchette per laria) sono alla stessa pressione
atmosferica e quindi una rete di distribuzione per laria fatta di circuiti
aperti.
Il primo tratto, quello principale uscente dalla soffiante di mandata, si
dimensiona fissando la velocit di uscita variabile fra 4 8 m/s. Si calcolano le
grandezze relative, , w, Deq. La perdita specifica di pressione cos ottenuta si
attribuisce, costante, agli altri tronchi del circuito mediante la procedura
iterativa seguente.
Il diametro equivalente legato alla perdita specifica dalla relazione:
m&0.36
Deq 15 0.2

ove le unit di misura sono: Deq [mm], m& [m/h], [mm. c.a.];
Dato il diametro equivalente occorre scegliere una dimensione (nel caso
di canali rettangolari) e calcolare la seconda mediante la relazione:

a b
Deq 1.3
0.25
a b
0.625

ove, si ricordi, si suppone che si mantengano costanti le perdite di


pressione. Di solito le dimensioni pratiche di a e di b variano a passi di 50
mm e pertanto scelte le dimensioni effettive si ricalcala, tramite la stessa
relazione precedente il Deq.
Calcolare la perdita specifica di pressione reale conseguente al diametro
equivalente reale calcolato mediante abaco o con la relazione:
m&1.8
reale 787500 5
Deq
con d [mm], m& [m/h], [mm. c.a.];
Calcolare la velocit effettiva del fluido corrispondente al diametro
equivalente selezionato mediante abaco o mediante la relazione:
w 0.21 0.556 d 0.778
con d [mm], w [m/s], [mm. c.a.];
calcolare le perdite distribuite del ramo, pdi i Li , e le perdite
concentrate e quindi le perdite totale del ramo;
ripetere le fasi precedenti per tutti i rami e quindi calcolare le perdite
totali di ogni circuito mediante la relazione pcircuito Rami pi ;
ripetere il calcolo per tutti circuiti tenendo conto che i tratti comuni
sono gi dimensionati (partendo dai circuiti pi lunghi) e che di questi si
conoscono le perdite specifiche vere e quindi nel calcolo della media si deve

CORSO DI IMPIANTI TERMOTECNICI MANUALE DEL FOGLIO RETI TECNOLOGICHE

31

tenere conto solamente dei rami ancora da dimensionare e della p che hanno
disponibile;
Confrontare le cadute di pressione di tutti i circuiti e provvedere al
calcolo delle resistenze di compensazione (rispetto alla caduta di pressione
maggiore) de circuiti pi favoriti;
Verificare la scelta della soffiante di mandata ed, eventualmente,
dellaria di ripresa.
Per la distribuzione dellaria occorre sempre prevedere le serrande di
regolazione sia nei canali principali che a monte dei diffusori e delle bocchette
di immissione per ottenere le effettive condizioni di lavoro di ciascun
componente.
3.2 USO DEL FOGLIO CANALI

Limpostazione del foglio CANALI molto simile al foglio TUBAZIONI gi


presentato.

In figura seguente si ha una vista parziale del foglio CANALI con un


esempio gi predisposto.

3.2.1

IMPOSTAZIONI DI CALCOLO

Nella parte alta del foglio di calcolo si hanno alcuni suggerimenti e


posizioni per selezionare le possibili metodologie di calcolo.

CORSO DI IMPIANTI TERMOTECNICI MANUALE DEL FOGLIO RETI TECNOLOGICHE

32

Per il dimensionamento delle reti di canali si pu scegliere fra il metodo a


cost (
) o a velocit costante (
).
Inoltre, come abbiamo visto per le TUBAZIONI, si inizia ponendo il
rapporto fra le perdite concentrate e distribuite pari ad un valore diverso da
zero (
) in modo da dimensionare prima i canali e poi
valutare le perdite localizzate.
Le note dicono anche come selezionare un canale rettangolare (
)
da quello circolare (0), come illustrato nella figura seguente.
Si osservi che la rete daria qui ipoitizzata al piano in quanto non sono
previste le perdite gravimetriche che dovranno essere aggiunte a cura
dellUtente nel caso di rete su pi piani di lavoro.

3.2.2

INPUT DEI DATI

Si procede analogamente a quanto visto per le TUBAZIONI. LUtente deve


avere uno schema della rete di distribuzione da dimensionare. Esaminiamo un
caso semplice come qui riportato.

Nelle prime quattro colonne si hanno il nome, lindicazione dellambiente


dove si trova la bocchetta di mandata, la lunghezza geometrica e la portata. Si
ha la situazione di figura seguente:

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33

Si osserva che la descrizione del ramo del tutto libera: nellesempio


sopra descritto le bocchette sono indicate con numeri (1, 2, 3) mentre i nodi
sono indicati con lettere (A, B, C). Lorigine della rete indicata con UTA.
Lindicazione dellambiente riportata solamente se vi sono bocchette di
mandata ma non si hanno vincoli per altre situazioni. La descrizione solo
mnemonica e di ausilio per lUtente.
La lunghezza riportata quella geometrica del ramo. Non occorre tenere
conto di lunghezze equivalenti per le resistenze localizzate che sono calcolate
separatamente.
La portata daria (espressa in mc/h) immediata per i rami con bocchette
terminali poich questo dato deriva direttamente dal calcolo dei carichi
termici di ambiente e dalla tipologia di impianto in progetto (a tuttaria, aria
primaria, ..).
Per le portate dei rami principali valgono le stesse regole viste per il
dimensionamento delle tubazioni e cio la portata deve essere calcolata
tenendo conto del layout della rete. Ad esempio per il ramo UTA-A si ha la
situazione di figura seguente dove sono anche rimarcate le celle (e quindi le
porate) interessate al calcolo:

Dopo avere inserito i dati di portata il foglio elettronico calcola le portate


in mc/s, kg/s e in L/s .
Restano ora da completare due colonne: il tipo di sezione e la perdita
specifica costante (se PSI.COST=1,
PSI.COST=0,\

) o la velocit costante (se

), come illustrato nelle figure seguenti8.

Si osservi che per visualizzare le colonne pi a destra di quelle visibili nello schermo
si pu ricorrere al blocco delle colonne, come gi illustrato per TUBAZIONI, e far scorrere le
colonne fino a visualizzare quelle interessate.

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34

Se si seleziona lo sblocco sezioni(


) si ha lapertura del foglio e la
visualizzazione di altre colonne, come illustrato nelle seguente figura.

Si tratta, comunque, di colonne di servizio per il foglio elettronico.


3.2.3

DIMENSIONAMENTO DELLA RETE CON RCD<>0

Completata la fase di input dei dati dei singoli rami si possono gi


osservare i risultati, come illustrato nella seguente figura:

Si osservi che si ha PSI.COST=1. Possiamo immediatamente porre


PSI.COST=0 ed avere la situazione della figura seguente:

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35

Si osserva subito una differenza sostanziale nel valore della base teorica
per le due ipotesi:. Ovviamente i valori di velocit imposte nel secondo
riquadro sono basse.
Le ultime due colonne del foglio forniscono le perdite totali dei circuiti
determinati dalle singole bocchette. Tali perdite vanno calcolate, tramite i
soliti strumenti di Excel, tenendo conto del layout della rete. Ad esempio per il
ramo C-3 si ha la situazione di figura seguente:

Procedendo allo stesso modo per tutti i circuiti si perviene alla situazione
di figura seguente:

Lultima colonna (perdite totali in Pascal) calcolata automaticamente dal


foglio elettronico.
A questo punto si pu ottimizzare il calcolo per equilibrare la rete. Vanno
tenute in conto le seguenti considerazioni:
Per i canali rettangolari viene solitamente fissata laltezza (a causa dei
vincoli architettonici imposti al passaggio dei canali) e il foglio elettronico
propone la base teorica (secondo le relazioni di calcolo illustrate ad inizio
capitolo) e lUtente digita la base effettiva che desidera imporre. Il foglio
elettronico calcola quindi gli altri parametri di progetto;

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36

Per canali circolari il foglio elettronico propone il diametro teorico e


lUtente digita il valore desiderato. Il foglio elettronico calcola gli altri
parametri.
Qualunque sia il tipo di sezione, il foglio di calcolo fornisce la velocit
reale, la perdita specifica reale, la perdita distribuita totale di ciascun ramo e
la perdita concentrata totale del ramo (con RCD<>0).
LUtente controlla le perdite totali dei singoli circuiti e varia la base
reale o il diametro reale (a seconda del tipo di sezione) in modo da equilibrare
il pi possibile la rete.
3.2.4

DIMENSIONAMENTO DELLA RETE CON RCD=0

Effettuata la prima fase della progettazione (sia a psi costante che a


velocit costante) si pu ora tenere conto delle effettive perdite localizzate
della rete. Questoperazione si effettua imponendo RCD=0 (
A questo punto occorre introdurre i dati relativi alla resistenze localizzate.
Inizialmente si sblocca il riquadro delle resistenze localizzate

.
(

) ottendo la situazione di figura:

Le tipologie di resistenze localizzate considerate sono le seguenti:


Curva a 90;
Allargamento graduale: con rapporto A1/A2 (monte/valle) imposto;
Allargamento brusco: si digita M per la resistenza del ramo a monte e V
per quella a valle;
Allargamento graduale: con angolo (in gradi) imposto;
Restringimento brusco. Con rapporto A2/A1 (valle/monte) imposto;
Restringimenti graduale: con angolo (in gradi) imposto;
Bocchetta di mandata. Il valore del fattore di attrito localizzato
indicato nel riquadro
piacimento;

e pu essere variato a

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37

Diffusore: Il valore del fattore di attrito localizzato indicato nel


riquadro indicando in precedenza
UTA: Il valore del fattore di attrito localizzato indicato nel riquadro
indicato in precedenza. Si osserva che il valore qui riportato, 6, elevato e
tiene conto delle perdite di attraversamento della UTA (bocchetta di
aspirazione, plenum, filtri, batterie varie, umidificatori, separatore di goccie,
ventilatore, bocchetta di mandata,). Se si desidera effettuare il calcolo delle
perdita di pressione utile (cio per la distribuzione dellaria nella rete) allora
bene non inserire questa voce. Il valore del fattore di Darcy pu comunque
essere variato a piacimento;
Altre resistenze localizzate: in questo caso occorre digitare il fattore di
attrito desiderato.
Per il calcolo dei fattori di darcy delle sin gole perdite si veda il foglio
INPERPOLAZIONE RESISTENZE che riporta i dati di interpolazione indicati
in figura.

Tutti i dati sono modificabili dallUtente ma si consiglia di operare con


cautela per non inficiare il corretto funzionamento del foglio di calcolo.

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38

Dopo aver digitato le resistenze localizzate presenti nei singoli rami della
rete si pu chiudere il riquadro e procedere allottimizzazione del
bilanciamento della rete.
Si osservi che il rapporto RCD calcolato reale dato dalla cella
Occorre porre molta attenzione ad inserire le reali perdite localizzate
perch queste influenzano molto le cadute di pressioni totali, come si pu
osservare dal real rapporto RCD.
Effettuato il bilanciamento della rete, eventualmente calcolando la
resistenza di taratura, si pu concludere il calcolo della rete di distribuzione
dellaria.
3.2.5

USO DEL FOGLIO ELETTRONICO CANALI PER UN NUOVO PROGETTO

Analogamente a quanto visto per il foglio TUBAZIONI anche per il foglio


CANALI si procede come segue:
Si cancellano tutte le righe tranne la prima;

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39

Si effettuano le scelte di progetto (PSI.COST o VEL.COST), e si pone


RCD= valore iniziale;
Si introducono i dati dei rami della rete in progetto;
Si completa la colonna delle portate volumetriche dei rami principali;
Si copia la prima riga (a partire dalla 5 colonna fino alla fine) sulle
righe nuove relative ai dati introdotti per la rete i progetto;
Si selezionano le basi reali per i canali rettangolari e i diametri reali per
quelli circolari in base ai valori suggeriti dal foglio di calcolo;
Si completa la colonna delle perdite totali (in Pascal) relative alle perdite
di ogni circuito. Si ricorda che per circuito si intende il percorso completo che
da ogni bocchetta porta alla soffiante.
Si bilancia la rete in modo da avere il pi possibile perdite totale poco
discoste per ciascun circuito;
Si pone RCD=0 e si inseriscono le perdite localizzate per ogni ramo;
Si ottimizza il bilanciamento della rete.
3.2.6

STAMPA DEI RISULTATI DI CALCOLO

Completato il progetto si passa alla stampa con le solite procedure di


Excel. Si ha una stampa simile a quella riportata in figura.

Per evitare di stampare molte righe opportuno chiudere tutti i riquadri.

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40

INDICE GENERALE
1.

MANUALE DUSO DEL FOGLIO DI CALCOLO PER LE RETI

2.

DIMENSIONAMENTO RETI PER LACQUA

2.1 RETI DI DISTRIBUZIONE IN ACCIAIO


2.2 RETI DI DISTRIBUZIONE IN RAME
2.3 RELAZIONE DI HAZEN WILLIAMS
2.4 USO DEL FOGLIO TUBAZIONI
2.4.1 IMPOSTAZIONE DEL FOGLIO DI CALCOLO
2.4.2 I DATI DA IMMETTERE NEL FOGLIO DI CALCOLO
2.4.3 FASE DI CALCOLO DEI DIAMETRI DELLA RETE
Operazioni per il dimensionamento della rete
Sblocco delle resistenze localizzate
2.4.4 USO DEL FOGLIO ELETTRONICO TUBAZIONI PER UN NUOVO PROGETTO
2.4.5 STAMPA DEI RISULTATI

2
3
3
3
3
9
13
20
21
23
23

3.

25

PROGRAMMI DI CALCOLO PER LE RETI DI DISTRIBUZIONE DELLARIA

3.1 CANALI PER LA DISTRIBUZIONE DELLARIA


3.2 USO DEL FOGLIO CANALI
3.2.1 IMPOSTAZIONI DI CALCOLO
3.2.2 INPUT DEI DATI
3.2.3 DIMENSIONAMENTO DELLA RETE CON RCD<>0
3.2.4 DIMENSIONAMENTO DELLA RETE CON RCD=0
3.2.5 USO DEL FOGLIO ELETTRONICO CANALI PER UN NUOVO PROGETTO
3.2.6 STAMPA DEI RISULTATI DI CALCOLO

25
26
26
27
29
30
32
32

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