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(1)
(2)
(3)
Vx
Vy
= 0.308 ; cos() =
= 0.231 ,
~
|V |
|V~ |
(4)
da cui ricaviamo:
= 72.1o ; = 76.6o .
(5)
~ |, V~ W
~ , la loro somma e differenza, langolo
Esercizio 2. Calcolare |V~ |, |W
~ e la componente VW di V~ lungo la direzione
tra i due vettori, il vettore V~ W
~
~ espressi in opportune
e verso di W , per le seguenti coppie di vettori V~ , W
unit`a (che sono state omesse):
~ = (2, 3, 0);
1. V~ = (1, 2, 3), W
~ = (0.5, 2, 0);
2. V~ = (4, 0, 3), W
~ = (2, 8, 4);
3. V~ = (1, 4, 2), W
~ = (3, 1, 2);
4. V~ = (1, 2, 4), W
Soluzione 1.
~ | = 3.6 ,
|V~ | = 3.74 ; |W
~ = 8 ; V~ + W
~ = (3, 5, 3) ; V~ W
~ = (1, 1, 3) ; = 53.6o ,
V~ W
~
~ = (9, 6, 1) ; VW = V~ W = 2.22 ,
V~ W
~|
|W
(6)
Soluzione 2.
~ | = 2.06 ,
|V~ | = 5 ; |W
~ = 2 ; V~ + W
~ = (4.5, 2, 3) ; V~ W
~ = (3.5, 2, 3) ; = 78.8o ,
V~ W
~
~ = (6, 1.5, 8) ; VW = V~ W = 0.97 ,
V~ W
~|
|W
(7)
Soluzione 3.
~ | = 9.17 ,
|V~ | = 4.58 ; |W
~ = 42 ; V~ + W
~ = (3, 12, 6) ; V~ W
~ = (1, 4, 2) ; = 0o ,
V~ W
~
~ = (0, 0, 0) ; VW = V~ W = 4.58 = |V~ | ,
V~ W
~|
|W
(8)
Soluzione 4.
~ | = 3.74 ,
|V~ | = 4.58 ; |W
~ = 13 ; V~ + W
~ = (2, 1, 2) ; V~ W
~ = (4, 3, 6) ; = 139.3o ,
V~ W
~
~ = (0, 10, 5) ; VW = V~ W = 3.47 ,
V~ W
~|
|W
(9)
(10)
1. risolvere lequazione:
~ ;
x V~1 + y V~2 + z V~3 = W
(11)
~.
2. calcolare gli angoli 1 , 2 , 3 formati da V~1 , V~2 , V~3 con W
Soluzione 1.
x = 1 ; y = 1 ; z = 1 .
(12)
(13)
Soluzione 2.
(15)
Esercizi di cinematica
Esercizio 1. Si consideri un moto piano descritto in un sistema di coordinate cartesiano ortogonale dalle due coordinate del punto materiale dipendenti dal tempo nel seguente modo:
x(t) = R cos(c t2 + d t + ) ,
y(t) = R sin(c t2 + d t + ) ,
(17)
3
rad/sec2 , d = 12
rad/sec, = /12 ed R = 15 cm. Si deterdove c = 16
mini, rispetto ai versori polari ~u e ~ur la velocit`a, laccelerazione tangenziale
~aT e centripeta ~ac in ogni istante ed il vettore accelerazione ~a, in componenti
cartesiane, allistante t = 2 sec.
Soluzione. Il moto `e circolare, svolgendosi lungo una circonferenza di
raggio R. La posizione angolare (t) del punto materiale, ripetto allasse X,
in un generico istante t, `e data da:
(t) = c t2 + d t + ,
(18)
la velocit`a angolare da
(t) =
d
= 2ct + d,
dt
(19)
(20)
I vettori polari associati alla posizione occupata dalla particella variano nel
tempo nel seguente modo:
~ur (t) = cos((t)) ~ux + sin((t)) ~uy ,
~u (t) = sin((t)) ~ux + cos((t)) ~uy .
(21)
(22)
(23)
consistentemente con le formule generali per la derivata di versori che abbiamo trattato a lezione.
La velocit`a della particella `e data da:
~v =
~ ~r = R (t) ~u = R (2 c t + d) ~u = v(t) ~u ,
(24)
~a =
(25)
v(t)2
~ur .
R
(26)
5
5
3
(rad) ; (2) = (rad/sec) ; (2) = (rad/sec2 ) .
6
6
8
(28)
(29)
(30)
Esercizio 2. Consideriamo lesercizio n. 1.17 a pag. 326 del Mazzoldi, Nigro, Voci. Si consideri su un piano orizzontale una guida liscia parabolica di
equazione y = 5 x2 , rispetto ad un sistema di coordinate cartesiano ortogonale, con x, y espresse in metri. Un punto P si muove con velocit`a in modulo
costante e pari a v0 = 1 m/s. Si determinino le componenti dellaccelerazione
quando la massa `e nel vertice della parabola e nel punto di ascissa x = 0.1 m.
Soluzione. Il moto lungo Y , descritto da y(t), non `e indipendente da
quello lungo X, descritto da x(t), i due essendo legati dallequazione della
parabola:
y(t) = 5 x(t)2 .
(31)
Da questo ricaviamo un legame tra le componenti corrispondenti della velocit`a:
dx
dy
= 10 x
= 10 x vx .
(32)
vy =
dt
dt
La condizione sul modulo della velocit`a, ci consente quindi di ricavare vx :
q
v0
v0 = vy2 + vx2 = vx 1 + 100 x2 vx =
,
(33)
1 + 100 x2
dove `e riferito al segno di vx . Abbiamo quindi, a meno di un segno legato
al verso del moto, derivato il vettore velocit`a in funzione di x(t):
v0
(1, 10 x(t)) ,
~v (x(t)) = (vx (t), vy (t)) = vx (t) (1, 10 x(t)) = p
1 + 100 x(t)2
(34)
da cui ricaviamo laccelerazione:
d~v dx
v02
d~v
d~v
~a(t) =
=
= vx
=
(100 x(t), 10) .
(35)
dt
dx dt
dx
(1 + 100 x(t)2 )2
Osservate che non dipende dal verso del moto (ovvero dai segni ), essendo
tutta centripeta. Verificate infatti che laccelerazione tangenziale `e nulla
essendo ~a ~v = 0.
Nota ~a in funzione di x, possiamo calcolare quanto richiesto dal problema:
~a(x = 0) = (0, 10 v02 ) = (0, 10) m/s2 ,
1
(10, 10) m/s2 = (2.5, 2.5) m/s2 .
~a(x = 0.1) =
4
3
3.1
(36)
Esercizi di dinamica
Moto Kepleriano
(37)
(38)
d
,
1 + cos()
ML 2
ML
(39)
(40)
d
d
; rmax =
,
1+
1
(41)
da cui troviamo
rmax rmin
= 0.055 .
(42)
rmax + rmin
Essendo 1, lorbita `e in buona approssimazione circolare. Calcoliamo le
quantit`a cinematiche richieste dal problema (E, L) usando le relazioni generali per il moto ellittico e in seguito rideterminiamole approssimando il moto
della Luna ad un moto circolare uniforme. I semiassi a e b si determinano
come segue:
rmax + rmin
= 384400 Km ; b = a 1 2 = 383810 Km ,
(43)
a=
2
mentre
d = r = rmin (1 + ) = 383220 Km .
(44)
=
v2
= 2,
R
R
1020 m/s .
v=
ML R
(46)
(47)
(48)
ML 2
Ep
v =
= ,
2
2R
2
(49)
Ep
=
3.64 1028 J < 0 .
2
2R
(50)
RS
RL
32
1
m.l. = m.l. 0.35 m.l.
2 2
(52)
(53)
+1
rmin = 34.9 a.u.
1
(54)
rmax + rmin
= 17.76 a.u. = 2.66 1012 m .
2
(55)
M
=
1.97 1030 Kg .
S
T2
4 2
GT2
(56)
1+
rmax
v1 =
v1 = 58.28 Km/s ,
rmin
1
(57)
3.2
Meccanica
(58)
Nel punto A, essendo questo un punto con inerzia nulla, le forze si devono
equilibrare. Se F~1 e F~2 sono le forze verso sinistra e verso destra, rispettivamente esercitate dalla prima e dalla seconda molla, dobbiamo avere:
F~1 = F~2 k1 `1 = k2 `2 .
(59)
(61)
k1 k2
k1 k2
` =
|x| = k |x| ,
k1 + k2
k1 + k2
(62)
ove
k1 k2
k1 + k2
. Abbiamo scritto quindi lintensit`a della forza elastica su m in funzione dell
allungamento o compressione totale |x|. La componente della forza lungo X,
positiva se la molla `e compressa (x < 0), negativa se `e allungata (x > 0), vale
quindi F2 = k x, e lequazione del moto `e quella di unoscillatore armonico
soggetto allazione di ununica molla di costante elastica k:
k=
m a = F2 = k x .
(63)
Dai dati del problema troviamo che k 9.1 N/m, `e minore sia di k1 che di
k2 . Inoltre il periodo di oscillazione vale:
r
m
T = 2
0.93 s .
(64)
k
Esercizio 2. Una pallina cava (sfera cava sottile omogenea) di raggio R0 =
1 cm e massa m = 3 gr, rotola senza slittare su una guida rappresentata in
Figura 1. La guida presenta un anello di raggio R = 0.45 m. Inizialmente la
pallina ha una velocit`a v0 = 4.03 m/s.
1. Si dimostri che la pallina non si stacca dalla guida e si determini la
sua velocit`a nel punto pi`
u alto dellanello (A). [Il momento di inerzia
di una sfera cava sottile omogenea, rispetto ad un asse passante per il
suo centro, vale Icm = 2 m R02 /3.]
A destra del punto B la guida diventa perfettamente liscia (s = d = 0) e la
pallina urta una seconda pallina identica alla prima ma di massa M = 6 gr.
2. Nellipotesi che in seguito al contatto le palline rimangano attaccate e si
muovano di puro moto traslatorio, determinare la velocit`a del sistema
in C e in D, essendo il dislivello tra il punto D e C di h = 20 cm.
3. Nellipotesi che lurto sia elastico e che quindi tra le superfici delle
palline a contatto non vi siano forze di coesione o attrito, si determinino
le velocit`a delle due palline subito dopo lurto.
Soluzione. Esaminiamo le forze agenti sulla pallina in un punto generico
della guida e scriviamo le equazioni del suo moto. La guida in questione `e
un esempio di vincolo unilaterale: loggetto `e semplicemente poggiato su di
~ esercitata
essa e si pu`o staccare. Questo vuol dire che la reazione normale N
dalla guida sulla pallina a contatto con essa `e sempre diretta dalla guida
alla pallina e ha il solo scopo di evitare che questa la attraversi. In questo
~ | misura quanto la pallina preme sulla guida ed `e zero quando la
caso |N
pallina si stacca dalla guida. Esempi invece di guide bilaterali sono le rotaie
delle montagne russe, alle quali il carrello non `e semplicemente appoggiato
ma `e agganciato. La reazione normale esercitata dalle rotaie sul carrello in
questo caso pu`o anche essere diretta verso le rotaie stesse (queste in altre
parole possono tirare a se il carrello), cosa che una guida unilaterale non
pu`o fare. Torniamo al nostro sistema e consideriamo la pallina in un punto
generico dellanello, mostrato in Figura 2. Le forze che agiscono su di essa
~ , sempre diretta, come detto sopra, dalla guida
sono: la reazione normale N
alla pallina, e quindi verso il centro dellanello; la forza peso F~G agente sul
Figure 1:
centro della pallina (suo centro di massa); forza di attrito statico F~ agente
sul punto O0 della pallina a contatto con la guida (ricordiamo che in un moto
di puro rotolamento, senza slittamento, questo punto `e fermo rispetto alla
guida e quindi la forza di attrito agente su di esso `e di tipo statico e non
compie lavoro). Il moto della pallina (come il moto di un qualsiasi corpo
rigido), si pu`o descrivere come la sovrapposizione di un moto traslatorio di
insieme, associato al centro di massa (velocit`a uguale in tutti i punti e uguale
a quella del centro di massa ~vcm ), e di un moto interno di rotazione intorno
ad un asse di istantanea rotazione passante per il centro di massa. Tale asse,
nel nostro caso, si sposta, nel nostro sistema di riferimento, mantenendosi
parallela a se stessa (direzione costante) e perpendicolare alla direzione del
moto del centro di massa. Queste due componenti del moto (di traslazione e
di rotazione) sono descritte rispettivamente dalle seguenti equazioni:
~ + F~ ,
m ~acm = F~ (ext.) = F~G + N
~ cm
L
= ~cm ,
dt
(65)
(66)
Figure 2:
(67)
(68)
Nei tratti rettilinei orizzontali della guida (fuori dallanello) ~vcm = vcm ~uy
e vcm = R (quando la pallina ruota in verso negativo, i.e. orario, essa
avanza in verso positivo i.e. verso destra). Se prendiamo F~ = F ~uy (F
pu`o essere positivo, negativo o nullo, lo sapremo risolvendo le equazioni del
moto), dalle equazioni del moto risulta:
m acm = F ; N = mg ; Icm = R F .
(69)
~acm =
2
vcm
g sin() 0 .
R R0
(72)
(74)
(75)
2
Icm 2 m 2
Icm vcm
m 2
m 2
5
m 2
2
vcm +
=
vcm +
=
v
+
v
=
m vcm
, (76)
cm
cm
2
2
2
2
2 R0
2
3
6
ove abbiamo usato lespressione di Icm . La conservazione dellenergia meccanica si esprime quindi nel seguente modo:
E=
5
2
m vcm
+ mgz = cost. .
6
(77)
E0 = EA
dove abbiamo usato che zO = R0 (`e laltezza iniziale del centro di massa)
mentre zA = 2R R0 . Essendo g (R R0 ) 4.13 m2 /s2 , troviamo che
u della (74), che la pallina non
vA2 > g (R R0 ), da cui concludiamo, in virt`
si stacca mai dalla guida. Inoltre abbiamo vA 2.43 m/s. Questo risponde
al punto 1.
Passiamo adesso al punto 2. La pallina ha superato il punto B. Sappiamo
che nei tratti rettilinei orizzontali, la pallina si muove di moto (traslatorio
e di rotazione) uniforme e la forza di attrito non interviene (F~ = ~0). Per
questo, nellattraversare il punto B, la pallina non modificher`a il suo moto.
In particolare, per la conservazione dellenergia meccanica, la velocit`a del
centro di massa sar`a, prima dellurto, di nuovo v0 . Cosa succede quando la
pallina di massa m colpisce la pallina di massa M ? Chiamiamo per semplicit`a
la prima e la seconda, pallina numero 1 e 2 rispettivamente. In quellistante
la pallina 1, che ruota, rimane attaccata alla 2. Se non vi fosse la guida, essa
trascinerebbe la pallina due con se nel moto di rotazione. In un brevissimo
intervallo di tampo dopo il contatto, la pallina 1 spinge la 2 verso il basso,
aumentando lintensit`a della reazione normale N2 della guida sulla pallina 2,
sollevandosi leggermente, per reazione, in modo che si riduca della stessa
quantit`a la reazione normale N1 agente su essa stessa. Questo ha leffetto
che, in quel brevissimo lasso di tempo, N2 > M g mentre N1 < mg e si
crea un momento risultante, rispetto al centro di massa del sistema delle due
~2
palline, che mette a zero il momento angolare del sistema. Subito dopo N
~
torner`a a compensare la forza peso della pallina 2 e N1 quella della pallina
1 (N2 = M g, N1 = mg). Ci`o che `e vero in ogni istante `e che la risultante
delle forze esterne `e zero e quindi la quantit`a di moto totale del sistema si
conserva:
~
~ 1 + F~G,2 + N
~ 2 = ~0 dP = ~0 p~1 + p~2 = ~0 .
F~ (ext.) = F~G,1 + N
dt
(79)
m
v0 .
m+M
(80)
(M + m) 2
(M + m) 2
vC + (m + M ) g zC =
vD + (m + M ) g zD
2
2
m2
2
vD
= vC2 + 2 g (zC zD ) = vC2 + 2 g h =
v2 + 2 g h ,
(81)
(m + M )2 0
= ED
ove abbiamo usato che il centro di massa del sistema delle due palline identiche `e sulla congiungente i due centri, e quindi ha sempre distanza R0
dalla guida, per cui zC = R0 e zD = R0 h. Numericamente troviamo
vD = 2.39 m/s.
Passiamo infine al punto 3. del problema. Oltrepassato il punto B, prima
dellurto, la velocit`a del centro di massa della pallina 1 `e, come abbiamo
detto, v0 , ed essa continua ad essere legata alla velocit`a agolare 0 dalla
relazione v0 = R0 0 , in quanto non `e intervenuto nulla per modificare le
due componenti del moto. Durante lurto, per ipotesi, le forze di interazione
tra le due palline sono perpendicolari alle loro superfici, essendo nulla la forza
di attrito tra di esse (si veda Figura 3). Queste forze di interazione giacciono
lungo la congiungente i due centri e quindi hanno momento nullo rispetto
ad essi. Per questo, in ogni istante, il momento risultante delle forze agenti
sulle palline, riferito ai rispettivi centri, `e nullo, e quindi i corrispondenti
momenti angolari si conservano. Questo implica che la massa M continuer`a
a non ruotare e la massa m a ruotare con la stessa velocit`a angolare 0 che
aveva allinizio. Lurto quindi influisce solo sul moto dei centri di massa delle
due palline e si pu`o descrivere come un urto elastico unidimensionale tra due
particelle. Dalle formule generali per questo tipo di processo troviamo che le
velocit`a finali v10 , v20 delle particelle 1 e 2 rispettivamente, sono:
v10 =
2m
mM
v0 1.34 m/s ; v20 =
v0 2.69 m/s .
m+M
m+M
(82)
m 0 2 Icm 2 m 0 2 m
M 0 2
(v1 ) +
0 =
(v1 ) + (v0 )2 ; E2 =
(v ) .
2
2
2
3
2 2
(83)
(84)
(85)
(86)
(87)
IC (ke y 0 + m g sin())
R2 (ke y 0 + m g sin())
, F =
,
I
I
(88)
m g sin()
= 4.9 cm ,
ke
(89)
Il fatto che F < 0 vuol dire che F~ `e rivolto verso il basso. Sapendo che
|F | s N , ricaviamo il valore minimo del coefficiente di attrito statico s
affinche possa realizzarsi il moto di puro rotolamento:
s
|F |
|F |
=
= 0.59 .
N
m g cos()
(91)
(93)
Affinche il cilindro giunga a distaccarsi dalla molla `e necessario che v12 0 (se
trovassimo v12 0, vorrebbe dire che il cilindro si `e fermato prima), ovvero
2 m g sin()
= 9.8 cm ,
ke
condizione soddisfatta nel nostro caso. Troviamo infatti:
`
v1 = 1.17 m/s .
(94)
(95)
ke `2
= 40.1 cm .
2 m g sin()
(96)
Termodinamica
TA =
(97)
AB : WAB = pA (VB VA ) =
BC : WBC
CA : WCA
2
pA V A .
3
(99)
Questo risultato sarebbe stato deducibile anche dal fatto che C ed A hanno
la stessa temperatura, per cui, essendo il gas ideale, U (A) = U (C) e quindi
QCA = WCA .
Per calcolare la variazione di entropia tra C ed A, colleghiamo i due punti
attraverso una trasformazione reversibile. Conviene, essendo TC = TA , usare
una isotremica reversibile. Troviamo:
Z
rev.
Q
Qisot.
VA
CA
S = S(A) S(C) =
=
= R log
= R log(2) .
TA
VC
CA T
(100)
Figure 3:
Figure 4:
Figure 5: