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ma anche dellindifferenza
di una quota ancora consistente della comunit internazionale a cominciare
dagli Stati Uniti di Barak
Obama, che si di nuovo
rifiutato di pronunciare la
parola genocidio pur
avendo promesso il riconoscimento in campagna
elettorale. Si sa, lo dicono
tutti,
pesano
....
(segue pag.2)
Sommario
1-2
Dopo il 24 aprile
La voce dellArtsakh
Qui Armenia
Bollettino interno
di
iniziativa armena
Akhtamar
...le pressioni turche e i timori di raffreddare
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La chiesa armena dei Santissimi Quaranta Martiri ad Aleppo stata completamente distrutta nel corso di
bombardamenti da parte degli oppositori al governo siriano.
Un gioiello architettonico del quindicesimo secolo e una importante testimonianza di fede e armenit ora
ridotto a un cumulo di macerie. Un genocidio senza fine si abbatte sulla storia armena e su un popolo che
proprio ad Aleppo aveva provato a ricostruire una nuova vita. La chiesa, ubicata nel quartiere di Jdeydeh,
era a tre navate e aveva un campanile eretto nel 1912, raro esempio di architettura barocca ad Aleppo. I
missili jahadisti il 28 aprile lhanno ridotta cos.
gait e Baku (1988-1990), gli azeri continuano
ancora oggi ad uccidere i ragazzi che proteggono la linea di cessate-il-fuoco, minacciando continuamente una nuova guerra. Bisogna aiutare questa regione meravigliosa e
civile, ha perorato la baronessa Cox, esortando la comunit internazionale e i numerosissimi politici intervenuti (un centinaio, compresi quattro presidenti di altrettante repubbliche sono sfilati a Tsitsernakaberd il 24
aprile) a fare in modo che il riconoscimento
del genocidio apra la strada anche al riconoscimento della sovranit dellArtsakh, cos
dolorosamente conquistata e difesa.
Il Forum si concluso con una dichiarazione
(la Dichiarazione di Yerevan per la prevenzione del crimine del genocidio): generica certo, ma che tuttavia punta soprattutto il
dito sulle responsabilit del veleno negazionista, che in questo caso colpisce anche il
A N N O 1 0 , NU M E R O 20 1
ARMENI A BAKU
MARTINA CORGNATI
(corrispondenza da Yerevan)
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Dopo il 24 aprile
Il mese di aprile ha costituito, sicuramente, il punto culminante delle commemorazioni del centenario del genocidio. Certamente non tutto si esaurir con questo
mese, perch, almeno fino alla fine dellanno, si susseguiranno, pi o meno in tutti
i paesi ove vi sono comunit armene, delle
manifestazioni di vario tipo. Ma evidente che il mese di aprile stato il punto
massimo, sia per il suo significato simbolico, legato al giorno 24, che per limportanza degli avvenimenti che si sono svolti
in questo mese.
Innanzitutto la Messa del Papa stato un
colpo micidiale contro il muro del negazionismo turco, perch ad esso hanno
fatto seguito, con una reazione a catena,
sia le condanne del genocidio da parte del
Parlamento Europeo, di quello austriaco,
del presidente tedesco, che le numerose
pubblicazioni sugli organi dinformazione
di molti paesi. Tutto ci non solo ha contribuito a far conoscere a tutti il genocidio
armeno, ma ha anche costretto sempre pi
in un angolo il negazionismo turco, divenuto ormai una battaglia di retroguardia
condotta da un numero sempre pi esiguo
di combattenti. Tanto che lo sterminio
degli armeni ormai divenuto un fatto
universalmente riconosciuto, anche da
parte di quelli che non nominano il termine genocidio, ma nel descriverne lo svolgimento, implicitamente ammettono che
lo fu.
Tutto ci ha costituito sicuramente un
successo per gli armeni che, con spirito
unitario fra Armenia e Diaspora, gi da
alcuni anni si preparavano per degnamente commemorare il centenario.
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di Esse
organizzazione per cui se nel due a zero
della partita fra Armenia e Turchia una
parte del merito va ascritta al risentimento
dellOccidente dinanzi alle smanie di potenza della Turchia, una buona parte del
successo dovuta anche agli armeni che si
sono preparati adeguatamente , anche
sfruttando a loro favore le intemperanze
turche.
Unultima considerazione va fatta sulle
prospettive future. La profezia del noto
giornalista turco Mehmed Ali Birand, secondo il quale per il centenario vi sarebbe
stato uno tsunami armeno, si completamente avverata e ci dimostrato non solo
dalle prese di posizione di personalit importanti, di vari Stati o di loro organismi,
ma anche, o principalmente, dalle imponenti manifestazioni che si sono svolte
presso tutte le comunit armene della diaspora con una partecipazione mai vista
fino ad ora. Basti citare il solo caso di Los
Angeles dove hanno marciato 130.000
armeni. Tutto ci fa ragionevolmente dedurre che il centenario sar un punto di
svolta, cos come lo fu il cinquantenario, e
la lotta per il riconoscimento del genocidio
armeno ed il ripianamento delle sue conseguenze faranno un salto di qualit il cui
segnale gi stato dato con lo slogan del
centenario: Ricordo e pretendo.
Si sta cio passando dalla fase di riconoscimento e condanna del genocidio a quella
successiva, della richiesta di risarcimenti
e riparazioni, anche territoriali.
Esse
A N N O 1 0 , NU M E R O 20 1
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la voce dellArtsakh
Democrazia armena
Lo scorso 3 Maggio il popolo della repubblica del Nagorno Karabakh/Artsakh stato
chiamato per la sesta volta nella sua storia
ad eleggere i propri rappresentanti in seno
allAssemblea Nazionale.
Queste elezioni politiche per individuare i
trentatr membri del parlamento sono lennesimo tappa del cammino democratico
intrapreso pi di venti anni orsono dalla
piccola repubblica sud caucasica.
LAzerbaigian - travolto esso pure dallo
tsunami del centenario - negli ultimi giorni
antecedenti la consultazione elettorale ha
cominciato ha tuonare contro le cosiddette
elezioni parlamentari del Nagorno Karabakh.
Fanno bene gli azeri a definire cos tali processi democratici cos lontani dal loro standard abituale dittatoriale. Libere elezioni
sono per loro un corpo estraneo alla societ
civile e politica, una inutile perdita di tempo
per la dinastia Aliyev.
Invece, di qua dal confine, nel piccolo territorio armeno dellArtsakh, esse rappresentano un libero esercizio di volont popolare
che si somma al diritto allautodeterminazione della patria.
I RISULTATI DEL
LISTA
3 MAGGIO
tyunyan, il Partito Democratico dellArtsakh (del presidente dellAssemblea Nazionale Ghulyan) fresco di inserimento nel
format europeo della Libera Alleanza e la
Federazione Rivoluzionaria Armena (ARF,
Dashnaktsutyun).
Allopposizione hanno preso parte il neonato Partito della Rinascita Nazionale fondato dal trentatreenne Hayk Khamunyan nel
2013, il Movimento-88 di Vitaly Balasanyan che nel 2012 affront alle presidenziali
Sahakyan, il Partito Comunista e la lista
Pace e Sviluppo.
Secondo opinione comune a tutti gli osservatori internazionali, le elezioni sono state
libere e democratiche; altro che le ultime
elezioni azere quando i risultati (per errore)
vennero diffusi un giorno prima
Oltre il settanta per cento degli aventi diritto
si recato ai seggi: per la precisione 72039
elettori su 102.034 aventi diritto per una
percentuale di 70,6 (era stat del 67,8% nel
2010).
Si votato anche a Yerevan in un seggio
allestito per i cittadini karabakhi impossibilitati a ritornare in patria (575 voti su 831
iscritti).
Insomma, una grande prova di democrazia
che consolida la statualit dellArtsakh.
Stando ai primi dati diffusi in parlamento
siederanno anche rappresentanti di due partiti di opposizione e questo aumenta ancora
il tasso di democraticit delle istituzioni
nella piccola repubblica armena. LEuropa
se ne accorger? Crediamo di si.
VOTI
LIBERA PATRIA
32632
47,35%
PARTITO DEMOCRATICO
13105
19,01%
ARF
12965
18,81%
MOVIMENTO 88
4778
6,93%
RINASCITA NAZIONALE
3709
5,38%
PARTITO COMUNISTA
1136
1,65%
PACE E SVILUPPO
591
0,86%
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Qui Armenia
NUOVO ALLENATORE
La nazionale di calcio armena ha da inizio
mese un nuovo allenatore. Sargis Hovsepyan, attuale coach del Pyunik e della
nazionale Under 21, guider anche la
rappresentativa maggiore. Una scelta interna, dopo la fallimentare parentesi dello
svizzero Challandes, che richiama quella
fortunata di Minasyan capace di portare in
alto la nazionale dellArmenia nel ranking
Fifa. Speriamo che la scelta armena si
confermi vincente.
Hovsepyan, con 132 presenze nella nazionale maggiore, vanta il record fra tutti i
giocatori armeni.
GAS ARMENO
Una buona notizia per i consumatori (e il
governo) dellArmenia. La Gazprom ha
raggiunto unintesa con Yerevan per la
diminuzione del prezzo di fornitura di
mille metri cubi di gas che passa da 190 a
165 dollari. La riduzione scattata a fine
aprile.
MUCCHE DI RAZZA
Altre 257 giovenche di razza scelta stanno
per arrivare in Armenia grazie ai 350 milioni di dram stanziati dal governo nellambito di un programma di ripopolamento bovino partito nel 2007 e destinato a
concludersi nel 2015. Lo scorso anno
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24 APRILE A PESARO
Non c bisogno di folle oceaniche per ricordare il genocidio armeno. Lesempio viene
da Pesaro dove, organizzata da Danilo Fuligno, la piccola comunit armena locale si
ritrovata per ricordare il centesimo anniversario del genocidio.
Un cartellone, alcuni fiori, la notizia diffusa
alla stampa locale , un momento di raccoglimento e lattenzione dei passanti. Anche cos
si ricorda il Grande Male e si difende la causa armena. Grazie amici pesaresi!
ONORIFICENZE
MARSIGLIA ONORA UN ARMENO
Il consiglio municipale della citt francese ha deciso di dedicare un viale alla
memoria di Ovsanna Kaloustian, un
sopravvissuto del genocidio armeno,
morto nel 2014 alla veneranda et di
106 anni.
CERAMICHE ARMENE
Ottanta nuovi posti di lavoro per la
produzione di ceramiche da tavola made in Armenia su licenza della Royal
Stoneware Ltd. La maggior parte della
produzione sar destinata allesportazione.
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IL SASSOLINO DI HAYK
Q U E S T A P U B B L I C A Z I ON E E E D I T A
CON IL FAVORE DEL
MINISTERO DELLA DIASPORA
Roma, 24 aprile 2015: oltre ai turchi e agli assenti giustificati, chi non cera?...
w w w. k a ra b a k h. i t
I nf or m az i one q uot i di a na
i n i t al i an o s ul l Ar t s ak h