sfumature di
Mr Grey
LIBRO PRIMO
Capitolo 1
Domani borbotto, e congedo Claude Bastille che in
piedi sulla soglia del mio ufficio.
Questa settimana si gioca a golf, Grey?
Bastille fa un sorrisetto arrogante, ben sapendo che sul
campo da golf ha la vittoria assicurata. Gli lancio
unocchiataccia mentre si gira e se ne va. Le parole con
cui si accomiatato sono come sale su una ferita perch,
nonostante i miei eroici tentativi, stamattina in palestra il
mio personal trainer mi ha fatto un culo cos. Bastille
lunico che riesce a battermi e adesso vuole ci che gli
spetta sul campo da golf. Io odio il golf, ma si fanno
parecchi affari tra una buca e laltra e cos mi tocca
prendere lezioni da lui anche l e, per quanto detesti
ammetterlo, Bastille riuscito a migliorare un po il mio
gioco.
Mentre osservo lo skyline di Seattle, sono preso dalla
solita sensazione di tedio. Il mio umore spento e grigio
come il cielo l fuori. Le mie giornate si susseguono
uguali e ho bisogno di qualche diversivo. Ho lavorato
tutto il weekend e ora, chiuso nei confini del mio ufficio,
sono irrequieto. Non dovrei sentirmi cos, non dopo
parecchi round con Bastille. E invece Mincupisco. La
verit, e dovrebbe farmi riflettere, che lunica cosa che
ha acceso il mio interesse recentemente stata la
decisione di inviare due navi da carico in Sudan. E questo
mi fa venire in mente che Ros dovrebbe venire da me con
tutti i resoconti delloperazione. Che cosa diavolo la
trattiene? Deciso a capire a che gioco sta giocando, do
di quella bocca?
M-mi scusi, non sono abituata a usare questo arnese
Lo vedo, piccola penso con ironia ma in questo
momento non me ne frega un cazzo, perch non riesco a
togliere gli occhi dalla tua bocca.
Si prenda tutto il tempo che le occorre, Miss Steele.
Ho bisogno di un altro momento per ordinare i miei
pensieri vagabondi. Grey, adesso basta. Stop.
Le dispiace se registro le sue risposte? mi chiede,
con unespressione candida e speranzosa.
Vorrei mettermi a ridere. Mio Dio!
Me lo chiede adesso, dopo aver tanto faticato per far
funzionare il registratore?
Sbatte le palpebre, e per un attimo ha uno sguardo
smarrito. Mi sento leggermente in colpa, un sentimento
che non mi familiare. Piantala di fare lo stronzo, Grey.
No, non mi dispiace mormoro, non volendo essere il
responsabile di quello sguardo.
Kate, voglio dire, Miss Kavanagh, le aveva spiegato a
cosa destinata questa intervista?
S. Apparir sul prossimo numero del giornale
studentesco, dato che alla cerimonia di questanno sar io
a consegnare i diplomi di laurea.
nellattivit
industriale.
Perch,
stata
Kate,
Miss
Kavanagh,
Capitolo 2
Anastasia Rose Steele
Data e luogo di nascita:
10 settembre
Washington
Indirizzo:
Telefono cellulare:
360.959.4352
N di previdenza sociale:
987-65-4320
Coordinate bancarie:
Conto corrente n.
Occupazione:
Media:
4,0
Punteggio:
2150
Impiego attuale:
Ferramenta Clayton
NW Vancouver Drive,
Oregon (part-time)
Padre:
1989,
Montesano,
Portland,
Madre:
Orientamento politico:
Sconosciuto
Orientamento religioso:
Sconosciuto
Orientamento sessuale:
Sconosciuto
Relazioni sentimentali:
Nessuna al Momento
dovrebbero
andare
mormoro,
lei
entusiasmo,
Tutto qui?
Vuole un sacchetto? mi chiede, ritornando in
modalit commessa mentre le passo la carta di credito.
S, grazie, Anastasia. Accarezzo il suo nome un
nome bellissimo per una fanciulla bellissima
assaporandolo sulla lingua.
Veloce ed efficiente, mette i miei acquisti nel sacchetto.
tutto. Devo andare.
Mi chiamer se vorr fare il servizio fotografico?
Annuisce e mi restituisce la carta.
Bene. A domani, forse. Non posso andarmene via
cos. Devo farle capire che mi interessa.
Ah e Anastasia, sono felice che Miss Kavanagh
non abbia potuto fare lintervista. Deliziato dalla sua
espressione stupita, mi metto il sacchetto in spalla ed
esco lentamente dal negozio. S, contro ogni buonsenso,
la voglio. Ora devo aspettare. Una fottuta attesa. Di
nuovo.
Capitolo 3
Fisso da qualche minuto i dati dellultima spedizione,
sullo schermo del mio computer. Sono costretto a
rileggerli pi volte prima di riuscire ad afferrarli
completamente. Sono al buio, seduto alla scrivania della
mia suite, allHeathman Hotel di Portland.
Invano cerco di concentrarmi sulla marea di cifre che ho
davanti e sulle quali dovrei redigere un accurato rapporto
costi/guadagni. Tuttavia il mio cervello si ostina a
ripropormi sempre la stessa immagine. La dolce Miss
Steele e il nostro breve incontro di oggi. Ti stai fottendo il
cervello, Grey. Scuoto la testa e sospiro pesantemente.
Preferirei fottermi lei piuttosto. Solo per provare il
piacere di entrarle dentro o di vederla contorcersi sotto i
colpi della mia frusta. Chiudo gli occhi, perdendomi
nellimmagine di lei in ginocchio davanti a me, con le
mani legate saldamente dietro la sua candida schiena,
intenta a succhiare il mio uccello come oggi succhiava
quel dito. Il ricordo delle sue labbra unossessione. Cosa
non farei a quella dolcissima bocca. Per fortuna lo squillo
del telefono mi riporta alla realt, nelloscurit della suite
in cui alloggio, perch oggi non ho saputo resistere alla
tentazione di vedere la brunetta che da cinque giorni d il
tormento alla mia mente. Sei un fottuto stalker, Grey.
Si, lo so. Al diavolo!. Guardo velocemente il numero e
non lo riconosco. Rispondo seccamente, infastidito da
quellinterruzione al mio piacevole flusso di pensieri.
Pronto?
EhmMr Grey? Sono Anastasia Steele
Certo, signore
Guardo Anastasia, con un sorrisetto soddisfatto.
Ecco fatto. Ora pu venire a prendere un caff con
me? torno a chiederle.
Lei continua ad esitare, giocherellando con le dita.
Cazzo Grey! Se ti dice ancora di no piantala in asso e
scordatela. Chi cazzo si crede di essere?
Mr Grey, ecco. Sembra imbarazzata e combattuta.
Mi sembra davvero Senta, non necessario che Taylor
li accompagni a casa. Lo fissa contrita, come per
scusarsi. Se mi d un attimo scambio la mia macchina
con quella di Kate
Il sollievo mi illumina il volto. Sorrido, davvero felice
per la sua risposta. Congedo nuovamente Taylor e le apro
la porta della suite, lasciandola entrare. Rimango ad
aspettarla fuori, socchiudendo leggermente la porta.
Riesco a sentire distintamente Miss Kavanagh che la
travolge con un fiume di parole.
Ana, penso proprio che tu gli piaccia! le dice.
Perspicace!
Per io non mi fido di quel tipo aggiunge poi.
Che cazzo? Con la coda dellocchio scorgo Anastasia
che cerca di zittire lamica, imbarazzata. Non ascoltarla,
non cambiare idea. Le voci si abbassano. Merda!.
Bene
Ma devo dire che non ha molto tatto.
Mi spiazza completamente. Non volevo offenderla, non
era mia intenzione. Mi sento davvero in colpa. Forse ho
tirato troppo la corda. E, quasi senza accorgermene, mi
ritrovo a vergognarmi di me stesso. Mi rendo conto di
essere appena arrossito come lei. Cerco di riprendermi
subito. Che cazzo ti succede Grey? Questa donna
davvero un enigma. Ed frustrante. Nessuno mi aveva
mai messo in imbarazzo. Mai. E ora arriva questa Miss
Steele da chiss dove. E mi sento come un quindicenne
colto in fallo. Ora avrei davvero voglia di farle passare la
volont di fare limpertinente con una sonora sculacciata.
Magari seguita da una bella scopata. Gi, niente male
come idea.
Sono abituato a fare a modo mio, Anastasia. In tutte
le cose le rispondo fingendo una calma che in realt non
sento affatto.
Non ne dubito. Perch non mi ha chiesto di chiamarla
per nome?.
Audace e polemica la giovane Miss Steele. Mi
innervosisce il suo modo di sfidarmi. Lo ha fatto anche
durante lintervista e ora lo sta rifacendo. Nessuno mi
sfida mai. Soprattutto le mie Sottomesse o aspiranti tali.
Mi viene naturale mettere le distanze tra di noi. Non mi
va di farmi mettere i piedi in testa da una ragazzina.
Le uniche persone che mi chiamano per nome sono i
E che tipo ?
Ray? taciturno
La guardo sorpreso.
Tutto qui?
Lei per tutta risposta si stringe nelle spalle.
Taciturno come la figliastra, osservo.
Sembra seccata dalla mia battuta.
Ama il calcio, soprattutto quello europeo, il bowling,
la pesca con la mosca, e costruire mobili. un falegname.
Ex militare
Ha vissuto con lui?
S. Mia madre ha incontrato il Marito Numero Tre
quando avevo quindici anni. Io sono rimasta con Ray
Il fatto che non abbia seguito la madre mi incuriosisce.
Da come mi ha parlato di lei, prima, sembra abbiano un
buon rapporto.
Non ha voluto vivere con sua madre?.
Miss Steele assume unespressione davvero irritata. Ho
forse calcato troppo la mano?
Il Marito Numero Tre viveva in Texas. Casa mia era a
S. Iniziano marted
Dov lauto di Miss Kavanagh?, le chiedo mentre ci
alziamo dal tavolino.
Nel parcheggio dellalbergo
La accompagno
Per qualche istante mi scruta a fondo, in silenzio.
Grazie per il t, Mr Grey
Di niente, Anastasia. stato un vero piacere.
Non ringraziarmi. Non lo merito. Non per tutto quello
che mi piacerebbe farti.
Venga le ordino, porgendole la mano.
Torniamo verso lhotel in rigoroso silenzio. In realt
continuo a pensare a come sarebbe vederla nuda. Osservo
il suo corpo esile, i suoi capelli bruni. Ha un seno perfetto
e un sedere da paura.
Indossa sempre i jeans?
La domanda inopportuna partorita dalla mia mente,
mi sfugge prima che possa fermarla.
Quasi sempre
Capitolo 4
Anastasia continua a fissarmi, come se fosse
ipnotizzata. immobile, in silenzio, lo sguardo fisso sulle
mie labbra. Vuole essere baciata, vuole essere mia. E Dio
solo sa quanto lo voglia io! La osservo, perdendomi in
tutto quellazzurro, in silenzio come lei. E sento
aumentare il desiderio, mentre il mio respiro accelera.
Eppure so che tutto questo sbagliato. Sbagliato per lei.
Non so il perch, ma sento che cos. Per la prima volta
nella mia vita mi sto facendo degli scrupoli. Ed
frustrante. So che sarebbe molto semplice per me, in
questo momento, schioccare le dita e farla cadere ai miei
piedi. Portarmela a letto, scoparla e fustigarla nella mia
Stanza dei Giochi fino a che questa assurda sensazione
che mi pervade non sia del tutto esaurita. Ma non posso.
Cazzo!. Con uno sforzo immane, stacco i miei occhi dai
suoi. Li chiudo lentamente ed il distacco visivo mi
permette di prendere la decisione giusta. Io non posso
baciarla. Non ora. Scuoto la testa per auto convincermi
che, nonostante la strana morsa allo stomaco che mi sta
divorando, questa la decisione giusta. Quando riapro gli
occhi lei ancora l, in attesa, adorante. Merda!. Non
riuscir a resistere per molto se continua a guardarmi
cos. Devo allontanarmi da lei.
Anastasia, devi stare alla larga da me. Non sono
luomo per te.
Le mormoro piano il mio avvertimento, cosciente
delleffetto che avr su di lei. E allimprovviso come se le
avessi dato uno schiaffo. La sua espressione passa dallo
stupore, alla confusione, alla rabbia in meno di tre
secondi.
Respira, Anastasia, respira. Cerco di tranquillizzarla.
Adesso ti aiuto a rimetterti in sesto e ti lascio andare
Mi rendo conto che sono io il primo a non volerlo. Ma
se non metto ora le distanze non ci riuscir pi. Mi
allontano leggermente da lei, senza per staccargli le
mani dalle spalle. La sento fremere, le ginocchia quasi le
cedono. Ho paura che mi svenga tra le mani, ma poi
sembra riaversi. Un moto di rabbia e delusione le accende
gli occhi. Sembra mortificata, umiliata. Odio essere io
lartefice di quelle sensazioni. Abbassa lo sguardo, in
silenzio, cercando probabilmente una spiegazione
plausibile al mio rifiuto.
Ho capito mormora alla fine.
Ha la voce spezzata, piena di vergogna. No, Anastasia.
Non hai capito niente. Sono io quello che dovrebbe
vergognarsi per averti trascinata fino a questo punto. Ora
potresti essere tranquillamente immersa nella tua vita se
io fossi riuscito a resistere ad una cazzo di tentazione.
Grazie aggiunge
completamente.
poco
dopo,
spiazzandomi
per
le
foto
mormora
sopportazione.
No, no. Non giusto. Vedo la sua voglia di fuggire. Le
lacrime le velano gli occhi, ma le reprime fino a farle
sparire del tutto. meglio assecondarla. meglio cos. O
forse no. Non lo so. Se fosse legata e imbavagliata
sarebbe tutto pi semplice, Cristo!. Saprei come calmare
la sua ansia, come farla stare meglio. E come stare meglio
io. Ma ora non so come soffocare questo senso di vuoto
che sento dentro. So solo che devo allontanarmi da lei.
Trovo in fretta qualcosa da dirle.
In bocca al lupo per gli esami
Il suo viso mi restituisce unespressione di sorpresa
mista a sarcasmo. Gi, Miss Steele. Non una grande
frase daddio, lo so da me. Ma se ti avessi detto quello che
volevo dirti non sarebbe di certo stato un addio il nostro.
Grazie. Il suo tono sarcastico. Me lo aspettavo.
Addio Mr Grey aggiunge dopo qualche attimo, prima di
girarsi nuovamente e scomparire a passo spedito nel
parcheggio sotterraneo dellalbergo.
La guardo finch possibile, finch non sparisce dal
mio orizzonte. Le sue parole mi rimbombano in testa.
Addio Mr Grey. Un addio. Non pu essere. Non pu
dirmi addio. Io non voglio che sia un addio. Rimango a
fissare il marciapiede vuoto davanti a me. Devo lottare
contro me stesso con tutte le mie forze per reprimere
listinto di correrle dietro e fermarla, calmarla e dirle di
darmi una possibilit. Il pensiero mi colpisce
allimprovviso e mi sconvolge. Io non ho mai implorato
per avere una possibilit. Ho costruito il mio mondo su
per stanotte!
Mi congeda con un ampio sorriso. Sono sempre
divertito dalla facilit delle conquiste di Elliot. Afferro la
mano di Anastasia e, mentre non riesce a smettere di
guardare a bocca aperta la sua amica, la trascino via con
passo deciso. Ho davvero bisogno di uscire da questo
posto. Mi giro a guardarla per un istante. Sul suo viso si
sta facendo spazio unespressione di atroce sofferenza.
completamente stordita dalle luci, dallalcool e dalla
musica sparata a palla. E ad un tratto la sento scivolarmi
dalle mani ed accasciarsi pesantemente verso terra,
perdendo i sensi. Faccio appena in tempo a prenderla tra
le braccia.
Cazzo!
La
porto
velocemente
fuori,
raggiungendo
immediatamente la mia auto. A fatica apro lo sportello
posteriore del Suv e la adagio cauto sui sedili in cuoio. Mi
fermo per un attimo a guardarla. Cavolo se bella. Con
riluttanza mi allontano da lei, chiudo lo sportello e salgo
in macchina, al mio posto. Accendo il Suv e parto in
direzione del mio albergo. Lo so, dovrei portarla a casa
sua. Ma la verit che non voglio lasciarla. Non in questo
stato. Non ha la minima considerazione per se stessa e,
ubriaca com, potrebbe cacciarsi in qualche altro
pasticcio. Ammetti che vuoi solamente tenerla con te
stanotte, Grey. Gi, forse vero. E poi nessuno mi
assicura che il suo cosiddetto amico non la raggiunga a
casa. Chiss cosa le avrebbe fatto quel figlio di puttana se
io non fossi arrivato in tempo! Povera piccola, ingenua
Anastasia. Accendo lo stereo e mi rilasso ascoltando un
brano di musica classica, a volume basso, per non
Capitolo 5
Rientro in camera dopo aver cercato di scaricare lo
stress e la tensione gi in palestra. Dopo una notte
insonne come quella appena trascorsa, non c niente di
meglio che un po di movimento fisico per lasciarsi
andare. Porto di la un bicchiere di succo darancia e le due
pastiglie di analgesico che mi sono fatto portare su per
Anastasia. Ho con me anche degli abiti puliti che le ho
fatto prendere da Taylor in un negozio del centro. Un
nuovo paio di jeans, una camicetta azzurra ed un nuovo
paio di Converse, bianche, come quelle che le ho sfilato
ieri sera. Qualcosa di semplice, pratico. Oh, e biancheria
pulita, ovviamente. Su quella ho seguito pi i miei gusti
che quelli della ragazzina bruna che dorme di l. Le ho
ordinato un costoso capo di biancheria francese,
interamente di pizzo e merletti. Anche questo di un
intenso azzurro cielo. Trovo che questo colore si abbini
perfettamente a quello dei suoi occhi, mettendoli in
risalto. E poi credo che sar fantastica con quello
addosso. Se mai avrai loccasione di vederla con quello
addosso, Grey.
Busso piano alla porta della camera da letto. Niente.
Entro e lei ancora l che dorme beata. Poggio il bicchiere
e le pasticche sul comodino e lascio la busta con gli abiti
su una sedia, di fronte al letto. Mi fermo per un attimo ad
osservarla. Mio Dio, sembra un angelo. Ho passato tutta
la notte a guardarla, a scrutare ogni minimo dettaglio del
suo viso. E anche ora fatico a smettere. Ma meglio
andarmene di qui. Non vorrei che si svegliasse e pensasse
che io sia un maniaco. Anche se ti comporti da tale,
Grey. A malincuore torno in salotto, dove Taylor mi
attende.
Taylor, occupati della colazione. Tra unora in
camera. Tutto quello che hanno sul men, non so cosa
faccia piacere mangiare a Miss Steele. Io prender
unomelette di albumi. Assicurati che ci sia una bustina di
t per Anastasia. Twinings English Breakfast
Certo, signore
Taylor si congeda con un cenno della testa. Sono
contento di poter sempre contare sulla sua efficienza.
Prendo il BlackBerry e avvio la chiamata.
Welch. Grey. Ho bisogno che tu faccia un controllo su
una persona... Jos Rodriguez. un fotografo.
Probabilmente studia allUniversit di Vancouver Tutto
quello che riesci a scoprire. Al pi presto Si, bene.
Chiudo il telefono soddisfatto. Non scherzavo quando
ho detto che io e te avevamo ancora un conto in sospeso,
figlio di puttana. Chiudo gli occhi per qualche secondo e
la scena di Anastasia stretta tra le sue braccia si
ripresenta nella mia mente vivida come non mai. La furia
torna a scorrere nelle mie vene come un fiume. Mi passo
una mano nei capelli e sospiro, lasciando che il mio corpo
assorba, lentamente, tutte queste nuove sensazioni. Mi
piacerebbe sapere cosa cazzo mi sta succedendo, ma pi
ci penso e pi non riesco ad afferrare il senso di tutto
questo. Come se non bastasse il mio analista immerso in
un tranquillo viaggio di piacere in Europa e non accenna
a tornare a casa. Maledetto Flynn! Ma guarda se tra i
mille strizzacervelli di Seattle dovevo pescarmi lunico
cazzo,
accettala
qualcosa.
Voglio
davvero
Spiegamelo
No, tu neppure te lo immagini di cosa sto parlando
Anastasia. Mi fissa spavalda e non riesco a staccare i
miei occhi da quellazzurro intenso che mi penetra
lanima. Mi sento totalmente esposto a lei, mentre
rimaniamo entrambi in silenzio. Per minuti, forse.
E cos non sei asessuato?
La sua stravagante domanda rompe allimprovviso
lassordante quiete che ci avvolge. Le mie labbra si
piegano in un sorriso divertito, mentre, imbarazzata,
prende coscienza di quello che mi ha appena chiesto.
No, Anastasia, non lo sono
Diventa nuovamente paonazza, ma sono distratto dal
tumulto di pensieri che ho dentro la testa in questo
momento. E allimprovviso la decisione da prendere mi
sembra pi chiara che mai. Mi vuole. E io voglio lei
ovviamente. Probabilmente questo idillio durer fino a
quando non scoprir che sono un sadico pervertito, che
prova piacere a fustigare ragazze brune come lei, ma il
gioco vale la candela. Non potrei mai perdonarmi di non
aver almeno tentato.
Quali sono i tuoi piani per i prossimi giorni? le
chiedo a voce bassa, quasi timoroso.
Oggi lavoro, da mezzogiorno. Che ore sono? mi
chiede improvvisamente presa dal panico.
Capitolo 6
Le apro gentilmente la portiera dellAudi, in silenzio,
lasciandola accomodarsi. Mentre salgo al suo fianco, mi
ritrovo ad osservarla di nascosto. Si sta letteralmente
consumando dalla voglia di parlare di quello che appena
successo in ascensore. Ma troppo imbarazzata.
Incredula si sfiora le labbra con le dita, tastandone il
leggero gonfiore post-bacio, dovuto alla foga con cui mi
sono scaraventato su di lei. Lepisodio mi ha leggermente
irritato. Per la prima volta nella mia vita non sono
riuscito a resistere, a controllarmi. Nessuna mi ha mai
intrigato in questo modo assurdo. Non ho mai
sperimentato unattrazione di questo genere. Non saprei
neppure come classificarla. Distolgo lo sguardo dalle sue
labbra e tento di reprimere la prepotente voglia di
scopargliele sul sedile passeggero della mia Audi. Metto
in moto, con il suo sguardo pressante che mi brucia
addosso, e parto accendendo lo stereo, per dare
finalmente un taglio ai miei pensieri. Una soave melodia
copre adagio il nostro silenzio incessante, mentre
imbocco Southwest Park Avenue.
Cosa stiamo ascoltando? mi chiede dopo un po,
sinceramente interessata.
Sembra ammaliata dalle angeliche voci che avvolgono
labitacolo. I suoi occhi sono spalancati per la meraviglia.
il Duetto dei fiori di Delibes, dallopera Lakm. Ti
piace?
Christian, meraviglioso
Vero?
La guardo radioso, sinceramente colpito dal fatto che
le piaccia quel brano. uno dei miei preferiti. Lei
annuisce con convinzione, chiedendomi il permesso di
riascoltarlo.
Certo
Premo il pulsante e la melodia celestiale ci investe di
nuovo, fuoriuscendo dalle casse dellautoradio al quale
sono collegati sia il mio Mp3 che il mio Blackberry.
Anastasia guarda fuori dal finestrino, perdendosi
estasiata in quelle magnifiche note.
Ti piace la musica classica? mi chiede di colpo,
curiosa.
Ho gusti eclettici, Anastasia, da Thomas Tallis ai
Kings of Leon. Dipende dallumore. E tu?
Anchio. Per non so chi sia Thomas Tallis
Un giorno te lo far ascoltare le dico con un sorriso,
guardandola brevemente. un compositore inglese del
Sedicesimo secolo. Epoca Tudor, musica corale religiosa
Mi restituisce uno sguardo perplesso.
Suona molto esoterico, lo so, ma ha qualcosa di
magico, Anastasia
Grey
Pronto, Christian, ci hai dato dentro?
La mancanza di tatto di mio fratello non ha limiti.
Ciao, Elliot sono con il vivavoce, e c qualcuno in
macchina con me sospiro rassegnato.
Non cambier mai quella testa di cazzo
Chi ?
Alzo gli occhi al cielo, esasperato dalla sua invadenza.
Ana, invece, sembra piuttosto divertita dal nostro
siparietto familiare.
Anastasia Steele
Ciao, Ana!
Ana? Ma se nemmeno la conosce! Sempre il solito
Dongiovanni da strapazzo, mio fratello. Lei sorride,
contraccambiando il saluto.
Ciao, Elliot
Ho sentito molto parlare di te le mormora lui di
rimando, abbassando la voce.
Aggrotto la fronte infastidito. Certo, so che scherza, ma
mi da fastidio che Elliot si metta a flirtare con la mia Ana.
Stasera la rivedo
Sta sorridendo e gli occhi hanno uno strano luccichio.
Lelliot e Miss Irritazione. Ma dai! Non riesco ad
immaginare coppia peggiore al mondo. Il pensiero di quei
due insieme mi diverte sinceramente. Il suo slancio di
sincerit, tuttavia, ha ammorbidito il mio umore. E credo
mi contagi.
Stasera porter Anastasia a Seattle mi ritrovo a
dirgli.
Elliot mi sorride. Un sorriso sincero, spontaneo. E so
che felice per suo fratello.
E Elliot, non siamo andati a letto insieme. Non
ancora, almeno
Non so perch mi ritrovo a confessargli questo. Lui mi
guarda, senza smettere di sorridere.
Ti ha proprio preso di brutto questa Ana Steele,
Christian
Non rispondo e mi concentro, corrucciato, a guardare
la strada. Gi, mi ha proprio preso di brutto questa Ana
Steele.
Taylor parcheggia davanti allingresso della ferramenta
Clayton. Mancano circa cinque minuti alla fine del suo
turno di lavoro. Mentre aspetto, mi rilasso per la prima
volta dopo aver passato unintera giornata con Elliot.
Sono stato nervoso e inquieto tutto il giorno, senza capire
perch, poi.
Charlie Tango, rispondi, passo
La voce incorporea del controllore di volo ci distrae
entrambi. Scambio altri dati del volo con la torre di
controllo mentre Seattle si avvicina sempre di pi. La
guardo ammirare estasiata il panorama.
Bella, vero? le chiedo piano.
Quasi mi vergogno ad interrompere il flusso dei suoi
pensieri. Annuisce con un entusiasmo davvero genuino,
strappandomi un sorriso.
Arriviamo fra cinque minuti la avverto.
Il suo respiro diventa di colpo pi affannoso. Il
controllore di volo mi distrae nuovamente, ma sento che
lei mi nasconde qualcosa. La sua agitazione eccessiva e
si ripercuote sul mio stato danimo, rendendomi nervoso
a mia volta. Pochi minuti dopo stiamo atterrando in cima
allEscala. Anastasia, sul sedile accanto a me, prende ad
agitarsi convulsamente. Rallento piano e atterro con una
manovra precisa. Spengo il motore e le pale del rotore
diminuiscono la loro velocit, fino a fermarsi del tutto.
Cazzo, se sono nervoso. La ragazzina bruna al mio
fianco lo molto di pi comunque. Respira in modo
spasmodico. Probabilmente sar stato latterraggio.
Ricordo che al decollo era agitata allo stesso modo, anche
se poi si era calmata durante il volo. Oppure mi nasconde
qualcosa. Ma cosa?. Mi tolgo le cuffie e lentamente mi
avvicino a lei per fare lo stesso.
proprio
Tess
dei
Apri questa
esasperata.
dannata
porta,
Christian
sbotta
Capitolo 7
Lassordante silenzio, che dura da qualche minuto
forse, mi costringe a riaprire gli occhi. Anastasia si erge
dritta, al centro della mia Stanza dei giochi, illuminata dal
familiare bagliore soffuso delle lampade alle pareti. di
spalle, e questo non mi permette di vedere la sua
espressione. Ma, al momento, non oso avvicinarmi a lei.
Rimane in silenzio per non so quanto tempo ancora. Si
guarda intorno sorpresa, ma in un certo senso curiosa
oserei dire. ovvio che le ho spalancato davanti un
mondo totalmente nuovo, che non ha niente a che vedere
con quello che ha conosciuto fino ad ora. Respiro a fondo
lodore acre di cuoio, legno e cera. Un odore perfetto per
scopare. E il solo pensiero fa placare la mia ansia.
Inspiro profondamente, come se insieme allaria potessi
farmi entrare dentro anche una buona dose di
determinazione. Continuo a guardarla con attenzione,
come se fosse una gatta selvatica pronta a scattare da un
momento allaltro. Da parte sua, invece, Anastasia
continua a squadrare attenta lambiente che la circonda,
cos diverso dal resto dellappartamento. Le pareti della
mia Stanza dei giochi sono di un rosso porpora, quasi a
sottolineare come qui, in questa stanza, che la luce non
pu nulla contro le tenebre. qui dove i demoni del mio
passato si impossessano di me, del mio corpo, della mia
anima, per liberarsi tutti in contemporanea e lasciarmi
soddisfare. A danno della Sottomessa di turno, Grey.
Chiudo brevemente gli occhi, solo per ritrovare la mia
fermezza. La mia forza interiore. Il Christian Dominatore.
Seguo i movimenti della sua testa, per indovinare cosa
accarezzer il suo sguardo penetrante. La croce di legno
alla parete, corde, catene, manette, verghe, frustini. Si,
Me le rispondo semplicemente.
Mi fissa in silenzio, senza replicare. Gi, non molto,
Anastasia. Ma so che mi vuoi. Il pensiero di averla mi fa
eccitare in un modo che non mi era mai capitato prima.
Mi passo una mano nei capelli, esasperato da quella
situazione, dal fatto di vederla in questa stanza e non
poterla toccare. Deve firmare quel fottuto contratto!.
Non rivelerai niente, Anastasia le dico piano.
Torniamo al piano di sotto, dove riesco a concentrarmi
meglio. Mi distrae molto averti qui dentro
Le tendo la mano, ma lei la guarda esitante, senza
prenderla.
Non ti far male, Anastasia la rassicuro.
Finalmente si lascia condurre fuori dalla stanza. Invece
di scendere al piano di sotto, per, giro a destra e imbocco
il corridoio.
Se accetti, ti faccio vedere cosa ti aspetta
Voglio darle un quadro completo di quello che posso
offrirle, anche se, ho il dubbio che quello che sto per
mostrarle non avr il potere di convincerla. Se ho ben
capito il suo carattere, in effetti, questa la parte che le
interesser di meno. Passiamo davanti a diverse porte
prima di arrivare a quella in fondo al corridoio. Al di l di
essa c una stanza completamente bianca, con un
enorme letto matrimoniale. Mobili, pareti. Tutto bianco.
Su un lato della stanza c unimmensa vetrata che
Io dormir qui?
Dormir? Allora, forse fatta!. Contengo a stento
leuforia.
S
Non con te constata amareggiata.
No. Te lho detto, non dormo con nessuno, a parte
quando sei rintronata dallalcool la rimprovero quasi
senza rendermene conto.
Ma, allo stesso tempo, lidea di dormire accanto a lei,
sentire il suo profumo, abbracciarla e stringermela al
petto, si fa strada dentro di me. questo che lei vorrebbe.
E, anche se davvero difficile ammetterlo, so che in fondo
lo vorrei anchio. Ma cosa cazzo pensi, Grey?. Gi, per
una volta la mia testa ha ragione. Come cazzo mi
vengono in mente determinate cose? Anastasia mi
guarda, intanto, divorata dal dubbio.
Tu dove dormi?
La mia stanza al piano di sotto. Vieni, devi essere
affamata
Meglio trascinarla via da questa stanza. Forse non
neppure stata una buona idea quella di mostrargliela. E
comunque di sotto potremmo discuterne meglio.
Ovunque, basta che non sia una stanza con un letto.
Perch in questo momento il mio unico pensiero quello
di ficcargli dentro il mio uccello e scoparla ad oltranza. E
di
scartoffie
mi
chiede
S
Che genere di scartoffie?
B, a parte laccordo di riservatezza, un contratto che
dice quello che faremo e quello che non faremo. Ho
bisogno di conoscere i tuoi limiti, e tu devi conoscere i
miei. un atto consensuale, Anastasia le spiego
premurosamente,
cercando
di
rassicurarla
maggiormente.
E se non voglio farlo?
Va bene lo stesso le rispondo con cautela.
E con un po di paura, che mi provoca un dolore
assurdo in una parte poco conosciuta del mio petto.
Accetta, Ana. Fallo!. Deve accettare, non pu essere
altrimenti.
Ma non avremo nessuna relazione? continua lei.
No
E mentre le rispondo percepisco una nota strana nella
mia voce. Vorresti altri tipi di relazione, Grey?
Perch?
Perch questo lunico genere di relazione che mi
interessa le dico deciso, rispondendo a lei e alla mia
testa.
Ho realizzato che lei vorrebbe tuttaltra storia con me.
Qualcosa di completamente diverso da quello che voglio
io. Ma sento che, nonostante loscurit che mi avvolge,
sempre attratta da me. E credo che sar proprio questo a
spingerla ad accettare alla fine. In fondo le sue paure sono
legate solo al fatto di non conoscere il mio mondo. Ma io
sono qui apposta per mostrartelo, Anastasia.
Perch? mi incalza, distogliendomi dai mie pensieri.
La guardo negli occhi, stringendomi nelle spalle.
Sono fatto cos le rispondo con molta onest.
Come sei diventato cos?
Ora sono io quello nervoso ed agitato dalla sua
curiosit crescente. Non posso dirtelo, Ana.
S, grazie
Le riempio il bicchiere, sedendomi sullo sgabello
accanto a lei. Prende il calice e ne beve subito un sorso.
Forse questo la far sentire pi sicura, come prima.
Serviti pure, Anastasia
Con uno sforzo immenso allunga la mano e prende un
piccolo grappolo duva da una delle ciotole. Quando alza
gli occhi trova, ad attenderla, uno dei miei sguardi severi.
Ma non sembra importarle poi pi di tanto. concentrata
su altro.
da molto che fai queste cose? mi chiede.
S
Da quando, a 15 anni, una delle migliori amiche di
Grace mi ha preso per mano e mi ha trascinato in questo
mondo che non conoscevo. Da quando ho scoperto che
non cera altro modo per me, oltre alla violenza fisica, per
essere appagato. Da quando ho capito che avevo bisogno
di far ricadere su altre persone le colpe di quella drogata
di mia madre, per poterle affrontare e sconfiggere. E
pensi di esserci riuscito, Grey?. Cazzo, quanto odio il mio
cervello e le sue stupide domande inopportune!
facile trovare donne disponibili?
Alzo un sopracciglio. Non la domanda che mi
aspettavo.
le
dico
Esercizio fisico
Il Dominatore fornir alla Sottomessa un personal trainer quattro
volte alla settimana in sessioni di unora da concordare tra il personal
trainer e la Sottomessa. Il personal trainer riferir al Dominatore i
progressi della Sottomessa.
Igiene personale/Bellezza
La Sottomessa si terr pulita e depilata con rasoio e/o ceretta in
qualsiasi momento. La Sottomessa si recher in un salone di bellezza
a scelta del Dominatore nelle occasioni prescritte dal Dominatore, e
si sottoporr a qualsiasi trattamento il Dominatore ritenga
opportuno.
Sicurezza personale
La Sottomessa eviter di bere in eccesso, fumare, assumere droghe, o
mettersi in pericolo senza motivo.
Qualit personali
La Sottomessa eviter rapporti sessuali con persone che non siano il
Dominatore. La Sottomessa si comporter sempre in modo rispettoso
e modesto. Deve riconoscere che il suo comportamento ha un riflesso
diretto sul Dominatore. Sar ritenuta responsabile di qualsiasi
misfatto, trasgressione e comportamento scorretto commesso in
assenza del Dominatore.
La trasgressione di una qualsiasi delle regole precedenti
provocher unimmediata punizione, la cui natura sar
determinata dal Dominatore.
Capitolo 8
Cammino avanti e indietro nel mio studio, frustrato.
Non riesco a tenere a bada la rabbia e lo sconvolgimento
per la sua rivelazione. vergine, cazzo!. Non sa niente
del mio mondo. Non sa niente del sesso in generale.
Penso alla sua agitazione durante il viaggio. Mi passo
entrambe le mani nei capelli, tirandoli leggermente come
per portare via da me tutti questi sentimenti. Ecco, lho
detto. Sentimenti. Almeno credo sia la parola adatta a
descrivere tutto quello che mi si sta velocemente
rivoltando nello stomaco. E ora non mi importa
nemmeno di come possa essersi sentita lei. Ora sono io a
sentirmi un pezzo di merda per averle mostrato la mia
stanza segreta e averle chiesto di firmare quel
fottutissimo contratto! Devi lasciarla perdere Grey!
Ora!. Eppure eppure non ci riesco.
Non capisco perch tu non me labbia detto la
sgrido, senza riuscire a frenare la rabbia.
Dio quanto vorrei mettermela sulle ginocchia e
sculacciarla di santa ragione!. Mi guarda con
unespressione di terrore sul viso, poi abbassa di nuovo
gli occhi, contrita.
Non ce n stata occasione. Non sono abituata a
rivelare i miei trascorsi sessuali al primo che incontro. In
fin dei conti, ci conosciamo appena
Torna a guardarmi, leggermente corrucciata. In fondo
ha ragione. Lo so. Anastasia non poteva immaginare che
io volessi coinvolgerla in una relazione sadomaso quando
le
sussurro,
ancora
la
camicia?
mi
chiede
Bach?
mi
chiede
dimpulso.
Vai a letto le ordino severamente.
Abbassa lo sguardo mortificata. E mi fa sentire una
merda.
Verr a stendermi accanto a te aggiungo un po pi
dolcemente.
Mi dispiace Ana, ma questo proprio non lo
sopporterei. Questa sera ti ho gi dato abbastanza. Anche
se tu non lo sai. Ma io s. Un solo incontro con te ha fatto
crollare in mille pezzi le mie sicurezze. Mi sento gi
troppo esposto. Apro un cassetto e tiro fuori una t-shirt,
infilandomela in fretta.
A letto le ripeto, osservandola ancora li impalata.
Si stende, finalmente, un po a disagio. Mi metto al suo
fianco, deciso a mantenere le distanze. Ma non resisto. In
fondo ho la t-shirt. La attiro a me e la stringo forte da
dietro, inalando il profumo dei suoi capelli.
Dormi, dolce Anastasia sussurro piano al suo
orecchio, mentre lei chiude gli occhi.
E, stranamente, riesco ad addormentarmi anchio.
Capitolo 9
Mi sveglio allimprovviso come se mi mancasse il
respiro. Sono stordito, confuso. Fisso il cuscino vuoto
accanto a me e le lenzuola stropicciate. E lentamente
realizzo. Lei non c, non qui. Mi metto a sedere di
scatto nel letto, guardandomi intorno, di colpo nel panico.
Fuori il sole splende. Forse andata in bagno. I suoi
vestiti sono ancora qui a terra in effetti. Faccio un
profondo sospiro, realizzando che, per la prima volta in
vita mia, ho dormito con qualcuno. Ho lasciato che una
ragazza entrasse nel mio letto e dormisse con me. E non
ho sonnecchiato o vegliato. No. Ho dormito. Con il
pericolo che lei mi toccasse durante la notte, mi sfiorasse,
violasse il mio io troppo martoriato dal passato per
lasciarla entrare. Eppure lho fatto. Ho dormito con
Anastasia Steele. Scuoto la testa a met tra lincredulo e
il divertito. Dove si sar ficcata quella ragazzina?. Mi
alzo pesantemente, stiracchiandomi, e mi dirigo in bagno.
La porta socchiusa e dentro lei non c. Cosa star
architettando? Mi soffermo per un po davanti allo
specchio del bagno. I capelli aggrovigliati come una
matassa, la barba che inizia a crescere e lespressione
serena di chi ha appena avuto una nottata di ottimo sesso
seguita da un confortante riposo. Era da tempo che non
mi sentivo cos. Non ti sei mai sentito cos, Grey, mi
rammenta la mia testa. E forse ha ragione. Cos bene, in
fondo, non mi sono mai sentito. Ma non voglio
soffermarmi a pensarci ora.
Esco dalla stanza e imbocco il corridoio. Sento un po
di frastuono provenire dalla cucina. E quando la vedo non
posso trattenermi dal sorridere. ai fornelli, di spalle.
Oh sussulta.
Guardo soddisfatto il suo viso incredulo. E la sua
eccitazione cresce allimprovviso. Il suo corpo si contrae
impercettibilmente e quasi la sento gemere. Ma non ci
giurerei troppo. Non farlo, Ana. Non voglio prenderti
ora. Ho bisogno di avere la situazione sotto controllo.
Mangia, Anastasia le ordino.
Mi guarda, implorandomi con gli occhi di essere
scopata. Interrompo quel gradevole contatto visivo e mi
concentro sulla colazione.
Per la cronaca, delizioso le dico sorridendole.
Prende una forchettata di cibo dal piatto, delusa,
perdendosi quasi subito nei suoi pensieri. Osservo
voglioso le sue deliziose labbra strette nuovamente nella
morsa dei suoi denti. Cristo!. Lo fa sempre. E mi eccita
sempre.
Smetti di morderti il labbro. Mi distrae parecchio, e
poi so che non porti niente sotto la mia camicia, e questo
mi distrae ancora di pi le dico in un sibilo.
Resta attonita, liberando di colpo il suo labbro
inferiore. In silenzio torna ad occuparsi del suo t.
Scommetto che muore dalla voglia di saperne di pi.
Che genere di addestramento di base hai in mente?
mi chiede dopo qualche attimo.
Ecco, lo sapevo!. La voce stridula tradisce i suoi
forse preoccupata.
Stanotte dovrei tornare a casa. Ho bisogno di vestiti
puliti
Puoi prenderli qui le rispondo semplicemente.
Si morde di nuovo la bocca. Cazzo! Ma allora lo fa
apposta!. Alzo la mano e le afferro il mento, tirandogli il
labbro fino a liberarlo dalla morsa dei denti. nervosa.
Lo sento.
Che cosa c? le chiedo.
Stasera devo essere a casa
Stringo le labbra, indispettito. Ma so che non posso
costringerla a rimanere. Non ancora, purtroppo. Devo
ricordarmi di darle il contratto pi tardi. Voglio che lo
legga e ci pensi bene.
Va bene, stasera. Adesso fai colazione
China gli occhi, fissando il piatto, ma non tocca cibo.
Deve mangiare.
Mangia, Anastasia. Ieri sera non hai cenato
Non mi va mormora di rimando.
La guardo severamente, socchiudendo gli occhi. Credo
sia giunto il momento di farti conoscere il mio alter ego,
Miss Steele. E di farti vedere cosa fa alle bimbe
capricciose come te.
Capitolo 10
Forza, dobbiamo vestirci sempre che tu voglia
conoscere mia madre le dico divertito, scivolando in
fretta fuori dal suo corpo e sedendomi sul bordo del letto.
Sfilo il preservativo e lo butto a terra con noncuranza.
Le lancio un gran sorriso e in tre secondi sono gi in piedi
e mi sto infilando i jeans, senza le mutande.
Christian, non posso muovermi
Anastasia sta cercando in ogni modo di districare il
nodo della cravatta che le stringe i polsi. Mi chino su di lei
sciogliendolo, mentre la guardo. Tutta questa assurda
situazione mi intriga in modo pazzesco. Le bacio leggero
la fronte e le sorrido di nuovo. Miss Steele stai per
conoscere la dottoressa Grace. Il pensiero di mia madre,
di l in salotto, a chiedersi se uscir di qui con un uomo o
con una donna, mi diverte da morire. Ana le piacer, ne
sono certo. Gi solo per il fatto di essere colei che le ha
fugato ogni dubbio sulla mia presunta omosessualit. E
cos, Grey, stai per presentare una ragazza a tua madre.
Gi. E perch quel sorriso ebete stampato in faccia?
Unaltra prima volta osservo a voce alta, mentre Ana
mi restituisce uno sguardo incredulo, ovviamente non
capendo a cosa mi riferisco.
Non ho vestiti puliti qui replica nel panico. Forse
meglio se rimango qui
Niente affatto la minaccio. Puoi metterti qualcosa
di mio
Mi infilo la t-shirt bianca e mi ravvio alla meglio i
capelli totalmente scarmigliati, cercando di farli stare al
loro posto. Ci rinuncio. Poi mi volto a guardarla, serio.
Anastasia, saresti bella anche con un sacco della
spazzatura addosso. Non preoccuparti, davvero. Mi fa
piacere presentarti a mia madre. Vestiti. Intanto vado a
calmarla
Il che non sar affatto unimpresa semplice, Miss
Steele. So che dovr combattere contro le affinate
tecniche di indagine di mia madre. Lei e Mia sono peggio
di Holmes e Watson. Anastasia rimane immobile, con
unespressione angosciata dipinta sul viso. La fisso
severamente. Ma non riesci proprio a fare quello che ti si
dice, Miss Steele?.
Ti aspetto di l fra cinque minuti, altrimenti vengo a
tirarti fuori da qui con le mie mani, qualunque cosa tu
abbia addosso. Le mie T-shirt sono in questo cassetto. Le
camicie nella cabina armadio. Serviti pure
Stai davvero mettendo il mondo ai piedi di questa
ragazzina, Grey?. So perfettamente che se fosse stata
unaltra non mi sarei fatto scrupoli a lasciarla sul letto,
legata, mentre chiacchieravo allegramente con mia
madre. E invece sono qui, ora, a guardarla ammirato e a
metterle a disposizione tutto quello che ho. E voglio
presentarla a Grace. Lo voglio davvero. Lentamente mi
avvio lungo il corridoio, lasciandola da sola e in crisi a
prepararsi. Faccio un sospiro profondo prima di mettere
piede in salotto, incrociando lo sguardo esasperato di
settimana?
dice,
S
Fortunatamente il suo cellulare si mette a squillare e
questo la salva da un lungo interrogatorio da parte di mia
madre, alla evidente ricerca di dettagli sulla nostra storia.
Non una storia, Grey. stata una notte di sesso e basta.
Seguita da un magnifico pompino. Ah, e da unaltra
magnifica scopata. Lascio perdere i miei pensieri, mentre
Ana si allontana verso la cucina, scusandosi.
molto carina, Christian. Davvero molto carina mi
sussurra Grace, facendomi locchiolino.
Torna lentamente a sedersi sul divano, accanto a me,
senza smettere di ammirare Anastasia. Meglio togliersi da
questa situazione imbarazzante.
Sono daccordo con te le dico sorridendo.
Poi, prima che possa aggiungere altro, le chiedo come
ha fatto a rintracciarmi. Mentre si dilunga a riferirmi di
come abbia tentato di rintracciare mio fratello per avere
mie notizie, qualcosa mi distrae.
Senti, Jos, non un buon momento
Percepisco distintamente le parole di Anastasia,
mentre lei, come se mi leggesse nel pensiero, si gira a
lanciarmi unocchiata furtiva. S, Miss Steele. Ho
sentito. La guardo impassibile, anche se dentro di me
sono furioso. al telefono con quel coglione!. Mia
madre mi costringe a tornare ad ascoltarla, cos non
afferro altro della conversazione telefonica.
poi,
che mi comandi?
Non mi guarda negli occhi, ma continua a tagliare la
carne.
S
Capisco
E c di pi: sarai tu a volerlo aggiungo a bassa voce.
Sul viso le si dipinge unespressione fortemente
dubbiosa.
un passo importante mormora poi, mettendo in
bocca un altro piccolo pezzo di carne.
S
Chiudo gli occhi, staccandomi per un momento dalla
visione dello splendido angelo dai capelli castani che mi
siede di fronte. Cos non va. Ho bisogno che decida in
fretta. Nessuno mi ha mai tenuto in sospeso. Quando
torno a guardarla sono serio.
Anastasia, devi seguire listinto. Leggi il contratto, fai
le ricerche Sar felice di discutere con te ogni dettaglio.
Rester a Portland fino a venerd, se desidererai parlarne
prima
So che le sto mettendo davanti troppe cose, ma devo
farlo. Voglio che sia mia. Lo voglio pi di quanto avrei
mai potuto immaginare. Mi viene in mente che potrei
invitarla a cena. Potremmo chiacchierare mentre
concludo,
stringendomi
nelle
S
Perch io lo voglio. E non sai quanto
Quindi non vedi pi nessuna di loro?
No, Anastasia. Sono un tipo monogamo
Sembra sorpresa da questultima affermazione.
Capisco
Fai le tue ricerche, Anastasia le dico semplicemente.
Capir molto di pi del mio mondo se si documenta.
Sospira profondamente, posando forchetta e coltello sul
tavolo, accanto al piatto ancora pieno per met.
Tutto qui? Non intendi mangiare altro?
Annuisce. La sua espressione triste, confusa. Le
faccio il broncio, ma preferisco non rimproverarla o
obbligarla a mangiare. Dal canto mio ho una fame
tremenda. Mi fiondo sul cibo contenuto nel mio piatto,
mangiando con gusto. Anastasia mi osserva, perdendosi
in chiss quale fantasia. Quando si accorge dei miei occhi
su di lei, arrossisce violentemente, rivelandomi
implicitamente la natura dei suoi pensieri.
Darei qualsiasi cosa per sapere a cosa stai pensando
in questo momento mormoro.
Diventa ancora pi rossa, se possibile. Le sorrido in
modo perverso.
Capitolo 11
Faccio ingresso nella mia camera allHeathman. La
stessa suite in cui ho passato la notte con Anastasia. Mi
sembra quasi di sentire ancora il suo odore. Ma forse
solo che me lo porto addosso dopo esserle stato cos
vicino. Ho lasciato quella ragazzina impertinente circa
otto chilometri fa, nel suo appartamento. E gi mi manca.
Estraggo il BlackBerry dalla tasca dei pantaloni e
compongo il numero del mio consulente informatico.
Barney. Grey. Ho bisogno di un nuovo account
informatico. Ti invio tutti i dettagli tra cinque minuti
Certo, Mr Grey
Chiudo la telefonata ed entro nello studio. Poggio il
mio portatile sulla scrivania, avviandolo, e la cartella di
cuoio l affianco. Dieci minuti pi tardi Miss Anastasia
Rose Steele possiede il suo nuovo account personale.
Bene. Almeno non qui a dirmi che non pu accettare
neppure un fottuto indirizzo mail. Sorrido tra me e me,
tra lironico e il soddisfatto. Ordino la cena in camera e ne
approfitto per fare una bella doccia rinfrancante. Lacqua
lenisce piano le mie ferite, che per una volta sono di altro
genere. come se avessi passato gli ultimi due giorni in
una realt parallela, completamente estraniato dal mondo
e dalla mia vita precedente. Nessun incubo con lei
accanto. Nessuna puttana drogata morta o lurido porco
ubriaco che mi scova negli angoli pi bui di una
catapecchia fatiscente per riempirmi di calci. Niente di
niente. come se avessi preso una pillola magica e avessi
resettato tutto. bastata lei. E ora ho quasi paura a
fondo, non era per questo che quel lurido porco del
magnaccia di Ella mi picchiava selvaggiamente e di
continuo? Perch non ero desiderato. Non era per questo,
forse, che si divertiva a spegnermi addosso il fuoco delle
sue sigarette, mentre mi contorcevo e urlavo di dolore,
implorando mia madre di prendersi cura di suo figlio per
una volta. Di amarlo per una sola volta. Il tempo
necessario a farlo smettere, ad impedirmi di provare cos
tanto dolore. Ma io non ero nessuno. E nessuno mi
voleva. Solo Elena. Nonostante il mio bagaglio. E sapeva
in che modo darmi quello di cui avevo bisogno. Sapeva
cosa era meglio per me. Sempre. Ma dovevo meritarmelo
quel meglio.
Riapro gli occhi, aggrottando la fronte. Ho lo stesso
diritto su Anastasia? davvero questo che meglio per
lei?.
Sia il Dominatore sia la Sottomessa garantiscono di non soffrire di
malattie sessuali, gravi, infettive o letali, tra cui HIV, herpes ed
epatite. Se nel corso della durata del contratto o di qualsivoglia sua
estensione, a una delle due parti dovesse essere diagnosticata una di
tali malattie, questa tenuta a informare laltra immediatamente, e in
ogni caso prima di qualsiasi forma di contatto fisico tra le parti.
Capitolo 12
No. No, no, no!
Mi sveglio di soprassalto gridando la mia supplica. Mi
guardo attorno stranito, senza riuscire a mettere bene a
fuoco dove mi trovo. Riconosco lentamente la mia suite
allHeathman. Fuori, a malapena lalba. Lascio ricadere
pesantemente il mio corpo sul materasso, affondando sul
morbido cuscino bianco. Erano giorni che non mi
succedeva. Giorni che la puttana drogata e il suo
magnaccia non mi assalivano di notte, mentre sono
incapace di scacciare il loro crudele ricordo. Guardo fuori
dalla finestra. Il sole sta sorgendo proprio in questo
momento. Mi sento cos solo, come se mi mancasse un
pezzo. E quel pezzo, malgrado io non voglia ammetterlo
con me stesso, Anastasia. Non capisco come possa
sentirmi cos legato ad una sconosciuta. Perch cos. In
fondo io non la conosco. Ci siamo visti quante volte? Tre?
Eppure cos sconvolgente sentire quanto mi manca.
Scuoto la testa, ancora turbato dallincubo che mi ha
svegliato. Come sempre, rivivere momenti della mia
infanzia mi lascia spossato. Vorrei non ricordare. Vorrei
poter cancellare con un solo colpo tutta quella violenza,
quella crudelt, quellodio che ho sentito e che ora provo.
Vorrei non essere cos, non sentire il bisogno di farla
pagare a mia madre. Ancora oggi. Ma cos che sono.
Quasi due ore pi tardi sono comodamente seduto al
tavolo da pranzo a fare colazione. Mi sono allenato nella
palestra dellhotel, rimuginando sui miei pensieri, e ora
sono fresco di doccia e molto pi rilassato di quando mi
sono svegliato.
qualcosa?
chiede
educatamente,
severamente.
Mi guarda, sussultando alle mie parole e liberandosi
dalla sua stessa morsa.
Non me nero accorta mormora.
Il silenzio mi restituisce il forte battito del suo cuore.
Non capisco perch mi abbia scritto quella mail. Si
comporta come sempre. intimidita da me e mi desidera,
lo percepisco chiaramente. La speranza inizia a farsi
sempre pi spazio dentro di me. Forse ha cambiato
nuovamente idea. Mi sposto leggermente in avanti,
slegandole uno dei codini. Le libero i capelli con le dita,
mentre lei ansima, eccitata. Lentamente ripeto
loperazione con laltro codino. Ana mi osserva immobile.
Cos, hai deciso di fare un po di movimento le
mormoro, infilandole i capelli dietro le orecchie. Perch,
Anastasia?
Le sfioro un orecchio e, dolcemente, le pizzico il lobo
diverse volte. Il suo corpo si tende, eccitato.
Avevo bisogno di pensare sussurra incantata.
Pensare a cosa, Anastasia? le dico in tono
ingannevolmente dolce.
A te
E hai deciso che stato piacevole conoscermi?
Intendevi in senso biblico?
accarezzandomi
bello
dice
sorridendomi
Piccola impertinente!.
Un effetto benefico, eh? Continua pure a ferire il mio
ego, Miss Steele le dico divertito.
Non penso che il tuo ego abbia problemi
Dici?
Corruga la fronte alla sua affermazione, mentre la
guardo curioso. Mi sdraio al suo fianco, tenendo la testa
rialzata, appoggiata su un gomito.
Perch non ti piace essere toccato? esordisce
allimprovviso.
No, Miss Steele. Non il momento dei discorsi troppo
complicati.
Perch no taglio corto, avvicinandomi a lei e
baciandola piano sulla fronte. Dunque, quella mail era il
tuo concetto di scherzo
Annuisce. Sembra pentita. Ancora non riesco a credere
di esserci caduto come un coglione. Ma quello che mi
spaventa il cumulo di sensazioni che ho provato quando
ho pensato che non mi volesse. stato fuori dal comune.
Sembrava che mi stessero togliendo il terreno da sotto i
piedi. Non mi ero mai sentito cos prima.
Capisco. Dunque stai ancora considerando la mia
proposta?
A te lhanno
leggermente.
messo?
mormora,
arrossendo
S rispondo pacato.
Mrs Robinson?
Gi, Mrs Robinson!
Scoppio a ridere fragorosamente. Paragonare Elena
alla co-protagonista de Il Laureato mi sembra eccessivo,
ma in un certo senso calzante. Non riesco a smettere di
ridere. Sono sul suo letto, con la testa rovesciata
allindietro e per la prima volta mi sento davvero felice,
rilassato. Ana ridacchia insieme a me.
Le dir che lhai chiamata cos. Le piacer molto
La senti ancora?
Sembra esterrefatta. Una strana espressione di stupore
le si dipinge sul viso.
S rispondo, improvvisamente serio.
Il suo umore cola notevolmente a picco. Mi guarda
accigliata.
Ho capito dice infine, in modo acido. Dunque tu
hai qualcuno con cui parlare del tuo stile di vita
alternativo, mentre a me non concesso
Aggrotto la fronte, pensando alle sue parole.
S
Unaltra prima volta per me osservo pensieroso.
Sono state tante le prime volte per me nellultima
settimana. E tutte con la dolce, impertinente ed
esasperante Miss Anastasia Rose Steele.
Dunque, per il momento non vuoi discutere del
contratto? aggiungo, sperando che dica di si, dandomi
un pretesto per rimanere.
No risponde lei stizzita.
Il suo tono mi indispettisce e mi fa venire voglia di
prenderla di nuovo. A modo mio.
Dio, avrei voglia di dartele di santa ragione. Ti
sentiresti molto meglio dopo, e io pure le dico dun fiato.
Non puoi dire queste cose Non ho ancora firmato
niente risponde sorpresa dalla mia uscita.
Un uomo ha il diritto di sognare, Anastasia
Mi chino su di lei, prendendole il mento con le dita.
A mercoled? mormoro, baciando leggero le sue
labbra prima della sua risposta.
A mercoled. Ti accompagno alla porta, se mi dai un
minuto
Si mette a sedere sul letto, prendendo la t-shirt e
Risponde immediatamente.
Capitolo 13
Ho appena concluso la mia riunione di lavoro a
Portland e sto tornando allEscala per recuperare delle
cose a casa e pranzare con Elena. Forse lei potr aiutarmi
a fare chiarezza su quel tornado dagli occhi azzurri di
nome Anastasia Steele. Quando entro nel mio
appartamento, inizio lentamente a scaricare tutta la
tensione accumulata. Poggio la mia cartella di cuoio
marrone sul divano e mi dirigo verso il bagno. Apro
lacqua calda, che inizia a scorrere, e torno in camera da
letto, dove mi spoglio del tutto. Mi infilo sotto la cascata
calda e, in fretta, faccio una doccia purificatrice. Dieci
minuti pi tardi sono gi vestito con un paio di pantaloni
scuri e una camicia di lino bianca e sto facendo ingresso
in sala da pranzo, dove unefficiente Mrs Jones al lavoro
dietro i fornelli. Mi fa un ampio sorriso, mentre mi dirigo
nel mio studio. Sono stato davvero fortunato, quattro
anni fa, a trovare sia lei che Taylor. Discreti, efficienti,
infaticabili. A differenza di quello che si pu pensare dai
miei modi bruschi, sono davvero affezionato a Gail e
Jason. Non a caso ho destinato unintera ala del mio
appartamento alla loro convivenza. Professionale e, da
qualche tempo, sentimentale. Mi siedo alla mia scrivania,
cercando di lavorare, ma i miei pensieri sono altrove. Mi
ritrovo a giocherellare con la mia stilografica, con lo
sguardo perso nel vuoto. So che dovrei mettere le cose in
chiaro con Anastasia. Questattesa mi logora, mi
distrugge e mi rende emotivamente instabile. Cosa che
non mi succedeva da anni. Meglio parlare prima con
Elena. Magari parlare anche con Flynn non sarebbe una
cattiva idea, Grey. Annoiato, controllo le mail sul
BlackBerry. Anastasia non ha ancora risposto allultima
con
aria
Sorrido.
Impaziente come sempre, Miss Steele
Se vuoi, allora, possiamo parlare del tempo
Non mi sembrato che il tempo avesse niente di
eccezionale, oggi
Prendo unoliva dal piattino e osservo i suoi occhi
fissarmi avidamente le labbra, arrossendo. Mi eccito
immediatamente.
Mi prendi in giro, Mr Grey?
S, Miss Steele
Tu sai che questo contratto non ha valore legale
Lo so perfettamente, Miss Steele
Avevi intenzione di dirmelo, prima o poi?
Aggrotto la fronte. Hai una bella opinione di me, Miss
Steele!. Non che tu faccia molto per farti apprezzare da
lei, Grey.
Pensavi che ti costringessi a fare qualcosa che non
vuoi fare e poi fingessi di avere qualche diritto legale su di
te?
Ecco s
Hai fame?
No
Hai mangiato oggi?
Mi guarda, improvvisamente in ansia. E so che non ha
mangiato.
No risponde alla fine, la voce a malapena udibile.
La guardo di traverso.
Devi mangiare, Anastasia. Possiamo cenare qui o
nella mia suite. Come preferisci
Penso che dovremmo stare in pubblico, su un terreno
neutrale
Sorrido perfidamente alla sua affermazione.
Pensi che questo mi fermer? le chiedo piano.
Anastasia spalanca gli occhi per lo stupore.
Lo spero! esclama.
Ma neppure lei ne sembra convinta del tutto.
Vieni, ho prenotato una saletta privata. Niente
pubblico
ingoiando.
Mmh, deliziosa. Sa di mare. Coraggio! la esorto
sorridendo.
Quindi, non devo masticarla? dice esitante.
No, Anastasiale rispondo divertito.
Si morde il labbro, agitata. La mia eccitazione cresce
nei miei pantaloni e la guardo severamente. Smettila.
Smettila subito, cazzo!. Anastasia prende unostrica,
spruzza sopra del limone, imitandomi, e se la infila in
bocca. Socchiudo gli occhi, mentre la lascia scivolare
lentamente gi per la gola. davvero eccitante
vederglielo fare.
Allora? le chiedo curioso.
Ne prendo unaltra
Brava bambina
Le sorrido soddisfatto.
Le hai scelte apposta? Non sono note per le loro
propriet afrodisiache?
No, sono il primo piatto del menu. Quando sono con
te non ho bisogno di afrodisiaci. Penso che tu lo sappia, e
che valga la stessa cosa per te nei miei confronti dico
semplicemente, prima di riprendere a guardare il foglio
che ho in mano, mentre lei prende una seconda ostrica,
leggermente soddisfatta.
No
So che non lavr vinta su questo. Storco il naso.
Devo essere certo che tu non abbia fame
Anastasia mi guarda, aggrottando la fronte.
Dovrai fidarti anche tu di me mi dice provocatoria.
La guardo per un attimo, con la voglia di prenderla a
sculacciate. Poi sospiro, rilassandomi. Se questo che
vuoi, Anastasia.
Touch, Miss Steele. Sul cibo e sul sonno te la dar
vinta
Perch non posso guardarti negli occhi? mi incalza.
una regola del rapporto
sottomissione. Ti ci abituerai
di
dominazione
Rimane perplessa.
Perch non posso toccarti?
Perch no le dico semplicemente, serrando le
labbra. Non ho voglia di parlare di questo, Miss Steele.
per via di Mrs Robinson?
Aggrotto la fronte, confuso.
mano destra.
Hai ragione. Nella vita si usa quello che si conosce,
Anastasia. Ma questo non cambia il fatto che ti voglio.
Qui. Adesso
Apre la bocca, ansimando. La sento fremere anche
dallaltro lato del tavolo. Dio, Miss Steele. Quanto ti
voglio!. Il mio uccello si tende contro la stoffa dei mie
jeans. Quanto vorrei che la sua bocca calda e inesperta si
schiudesse sul mio cazzo proprio ora. Magari possiamo
divertirci un po, Miss Steele.
Vorrei provare qualcosa di nuovo le sussurro.
Penso allovetto vibrante che ho in tasca. So bene
leffetto che ho su di lei. Forse posso convincerla.
Anastasia continua a fissarmi, aggrottando la fronte.
Devo continuare il mio assalto. Sento che sta per cedere.
Se fossi la mia Sottomessa, non dovresti pensarci.
Sarebbe facile. La mia voce volutamente calda, bassa e
sensuale. Tutte quelle decisioni tutto lo sfiancante
processo mentale che ci sta dietro. Tutte quelle domande:
la cosa giusta da fare? bene che succeda qui? bene
che succeda adesso?. Non dovresti preoccuparti di
nessun dettaglio. Spetterebbe tutto quanto a me, come
tuo Dominatore. E in questo preciso momento, so che mi
vuoi, Anastasia
Si acciglia, sorpresa dalle mie parole.
Lo capisco perch il tuo corpo ti tradisce. Stai
premendo le cosce una contro laltra, sei arrossita, e il tuo
respiro cambiato
visibilmente scioccata.
Come fai a sapere delle mie cosce? sussurra. Quasi
balbetta per lo shock.
Sento la tovaglia che si muove, ed unipotesi basata
su anni di esperienza. Ho ragione o no?
Arrossisce di colpo, abbassando lo sguardo. Sembra
irritata dal fatto che io abbia svelato il suo gioco.
Non ho finito il merluzzo spara ad un tratto.
Preferisci il merluzzo freddo a me? dico divertito.
Alza di scatto la testa e mi lancia unocchiataccia. Quel
lampo di sfida che le attraversa gli occhi mi accende un
desiderio bruciante nelle vene. Voglio scoparti, Miss
Steele. Senza piet.
Pensavo che ti piacesse che io finisca tutto quel che
ho nel piatto
In questo preciso momento, Miss Steele, non mi
potrebbe importare meno della cena
Christian, non sei corretto
Lo so. Non lo sono mai stato
Non replica alle mie parole, ma torna a guardare il suo
piatto. Sembra in cerca di ispirazione. Dun tratto prende
le
chiedo,
con
S
Ce la far ad arrivare a Seattle?
S
sicura?
S!. Anastasia sbotta esasperata dal mio
interrogatorio. Daccordo, vecchia. Ma mia, ed
perfettamente in grado di viaggiare. Me lha comprata il
mio patrigno
Oh, Anastasia, penso che possiamo fare di meglio le
rispondo risoluto.
una mail.
Da: Christian Grey
A: Anastasia Steele
Data: 25 maggio 2011 23.58
Oggetto: Stasera
Spero che tu sia arrivata a casa con quella specie di macinino. Fammi
sapere se sei sana e salva.
Christian Grey
Amministratore delegato, Grey Enterprises Holdings Inc.
Capitolo 14
Quando apro di nuovo gli occhi non neppure lalba.
Balzo gi dal letto, portando con me il BlackBerry che
stringo ancora nella mano sinistra. Lo controllo. Ma
niente. Nessuna mail, chiamata o sms. Cazzo,
Anastasia!. Sospiro, passandomi una mano nei capelli e
guardando il soffitto per qualche istante. Ho appena
messo i piedi gi dal letto e gi mi sento frustrato. Butto
il telefono sul materasso e mi sfilo il pigiama.
Dallarmadio tiro fuori una tuta, indossandola e mi infilo
le scarpe da ginnastica. Mentre esco dallHeathman, con
liPod nelle orecchie, il sole sta facendo timidamente
capolino allorizzonte. Metto il cappuccio della felpa in
testa e inizio la mia corsa solitaria. Non so neppure io per
quanto corro. Sono esasperato, arrabbiato e
preoccupato. Almeno credo. Non conosco tutte queste
sensazioni nuove che mi attanagliano lo stomaco da
quando frequento Anastasia. Oh, se solo riuscisse ad
essere pi obbediente!. Oltretutto non ha un minimo di
riguardo per s stessa e la sua sicurezza. Mi fa sentire
spaesato e non posso sfogarmi come vorrei. Tutta questa
attesa mi lacera lanima. Non so fino a quando sar in
grado di resistere. Quando finalmente mi decido a
tornare in albergo, trovo un impeccabile Taylor pronto a
aspettarmi davanti alla porta della mia suite.
Mr Grey
Mi saluta con un diplomatico cenno della testa. Mi
conosce abbastanza bene da sapere che quando vado a
correre prima dellalba sono di cattivo umore.
tua
risposta.
amaro,
anche
se
Capitolo 15
Ciao
Anastasia sulla soglia, con ancora addosso il vestito a
pieghe, color argento. Le sue lunghe gambe che fanno
capolino mi fanno venire voglia di prenderla qui, sulla
soglia di casa sua. Mi sorride timidamente. La guardo
negli occhi, rispondendole con un sorriso sincero e
caloroso. Sono davvero felice di essere qui. E lei
dannatamente sexy!. La voglia e il desiderio animano
anche i suoi occhi e, per qualche istante, si dimentica
delle buone maniere, lasciandomi sulluscio mentre il suo
sguardo guizza ammirato sul mio corpo. Finalmente,
sembra riaversi.
Accomodati mi dice imbarazzata.
Se posso rispondo, divertito dalla sua aria ancora
trasognante.
Una volta dentro le mostro la bottiglia di Bollinger, che
avevo nascosto con il braccio dietro le spalle.
Ho pensato che dovevamo festeggiare la tua laurea.
Niente di meglio di un buon Bollinger
Stiamo attenti a non versarlo, questo mi dice
maliziosa.
Sorrido, divertito dalla sua ironia, ripercorrendo con la
mente tutti gli attimi della bellissima scopata di qualche
sera fa. Io, il vino ed Anastasia. Un trio da urlo.
La
citazione
molto
Pi o meno risponde.
Domani lavori?
S, il mio ultimo giorno al negozio
Vi aiuterei per il trasloco, ma ho promesso di andare
a prendere mia sorella allaeroporto
In realt Mia mi ha estorto quella promessa. E per
colpa tua, Miss Steele. Anastasia mi rivolge uno sguardo
sorpreso. Ebbene s. Lamministratore delegato
megalomane e maniaco del controllo, con uno stile di vita
sessuale ben pi che alternativo, fa anche da babysitter
alloccorrenza.
Mia arriva da Parigi sabato mattina presto. Domani
torno a Seattle, ma ho sentito che Elliot vi dar una
mano
S, Kate molto eccitata da questa prospettiva mi
dice con un sorriso.
Ho il sospetto, a questo punto, che Elliot avesse gi
deciso da tempo di rifilare a me larduo compito di
recuperare nostra sorella. Aggrotto involontariamente la
fronte al pensiero di Lelliot e Miss Irritazione.
Gi, Kate e Elliot, chi lavrebbe mai detto? mormoro.
Tra le mille persone con cui mio fratello poteva
invischiarsi doveva scegliere proprio la coinquilina di
Anastasia. Non vorrei che, per qualsiasi motivo, Elliot
venisse a conoscenza dei miei oscuri segreti.
Allora, cosa?
Distoglie lo sguardo, fissandosi le dita che continua a
torturare.
Non fare finta di non capire, Anastasia: quali case
editrici? sbotto esasperato.
Due piccole mormora alla fine.
Perch non me lo vuoi dire? le chiedo corrucciato.
Pressioni indebite sputa fuori allimprovviso.
La guardo, sbalordito dalla sua uscita.
Adesso sei tu che fai finta di non capire mi dice di
rimando alla mia espressione.
La mia bocca si piega in un sorriso che non riesco a
trattenere. Scoppio a ridere di gusto.
Finta? Io? Certo che sei una provocatrice nata. Bevi,
parliamo di questi limiti
Mi metto comodo sul divano e tiro fuori i fogli che
avevo riposto nella tasca. Anastasia ingoia tutto lo
champagne che le rimasto nella tazza. I miei occhi si
posano sulla sua gola, mentre deglutisce. La guardo
attento e bramoso, passandomi la lingua sul labbro
inferiore. Oh, Miss Steele. Vorrei farti ingoiare
qualcosaltro proprio ora. Ho un fremito di eccitazione
che mi fa vibrare luccello, gi teso per la sua vicinanza.
La guardo di sottecchi, mentre cerco di concentrarmi sul
foglio che ho in mano, apprezzandola davvero in tutto il
suo splendore.
Ne vuoi ancora?
Grazie
Le sorrido maliziosamente, afferrando la bottiglia ai
miei piedi. Quando beve diventa molto pi disinvolta. E
anche straordinariamente arrendevole. Il mio cervello mi
riporta alla mente lo spiacevole episodio con il suo amico
figlio di puttana. Resto con la bottiglia a mezzaria. Non
voglio farla ubriacare in quel modo.
Hai mangiato qualcosa? le chiedo brusco.
S, ho fatto un pasto di tre portate con Ray
Esasperata, alza gli occhi al cielo. Lo fa sempre quando
irritata da quello che le dico. Le afferro di colpo il
mento, spinto dalla rabbia per la sua continua sfida nei
miei confronti. Fisso il mio sguardo nel suo. La mia
espressione la dice lunga su quello che vorrei farle.
La prossima volta che alzi gli occhi al cielo con me, ti
prendo a sculacciate sibilo.
E il pensiero di lei nuda, riversa sulle mie ginocchia, mi
eccita al di l di ogni limite. Il mio uccello pulsa nei
pantaloni come non mai. Le mie labbra quasi sfiorano le
sue, ma mi trattengo dal baciarla. Non credo che riuscirei
a fermarmi se lo facessi.
Oh ansima lei, impaurita, ma credo eccitata come
me.
APPENDICE 3
Limiti relativi
Da discutere e concordare tra le due parti.
La Sottomessa consente a?
Masturbazione
Penetrazione vaginale
Cunnilingus
Fisting vaginale
Fellatio
Penetrazione anale
Ingoiare lo sperma
Fisting anale
fissando
il
foglio,
senza
riuscire
Sarei
labbra,
la
mia
espressione
le
ordino
piano,
guardandola
con
Capitolo 16
Anastasia crolla pesantemente sul mio corpo e,
insieme, ansimiamo in silenzio, fino a calmarci. La sua
testa poggiata sul mio petto e la sento annusare piano il
mio profumo. Per fortuna ho lasciato addosso la t-shirt.
Restiamo cos per non so quanto tempo. La prima a
muoversi lei. Alza piano un braccio e poggia una mano
sul mio petto. Ci metto meno di un secondo per realizzare
quello che ha fatto. Cristo santo, Anastasia. No!. Il
dolore fisico che si riverbera in tutto il mio corpo mi fa
stringere forte gli occhi. Le afferro la mano con forza. Mi
guarda impaurita. Per smorzare la violenza del mio gesto
mi porto la sua mano alle labbra. Delicatamente bacio
piano ogni nocca. Mi sposto, girandomi sul fianco destro
e la trascino con me, per guardarla negli occhi. E per
tenerla ferma.
Non farlo le mormoro piano, a mo di avvertimento,
depositandole un leggero bacio sulle sue labbra morbide.
Perch non ti piace essere toccato? mi chiede con
dolcezza.
Perch dentro ho cinquanta sfumature di tenebra,
Anastasia ammetto sinceramente, senza avere il
coraggio di dirle di pi. La mia introduzione alla vita
stata molto dura. Non voglio annoiarti con i dettagli. Non
farlo e basta
Non posso dirtelo, Anastasia. Non posso darti nessuna
spiegazione che tu giudicheresti razionale per dare un
senso alle mie azioni, alla mia vita e al mio essere cos
Cosa
stavi
sognando?
chiedo
S
Diventa viola dallimbarazzo.
C ancora speranza per te mormoro. Ne ho diversi,
di frustini
Di cuoio marrone intrecciato?
Scoppio a ridere, sinceramente divertito dalla sua
uscita.
No, ma sono sicuro che potrei procurarmelo
Mi chino su di lei, ancora distesa sul letto, e la bacio. Di
sfuggita, guardo lorologio. tardi. Devo tornare in
albergo e prepararmi per la riunione di domattina. Mi
alzo, sfilo il preservativo e mi infilo i boxer grigi.
Anastasia si agita sul letto, ma rimane in silenzio. Si alza
e, imitandomi, inizia a vestirsi. La guardo mentre le sue
deliziose labbra si contraggono in un altrettanto delizioso
broncio. Guardo il profilattico che ho in mano. Che odio
questi aggeggi!.
Quando dovrebbe venirti il ciclo? le chiedo di getto.
Mi guarda stranita, terrorizzata oserei dire.
Odio mettermi questaffare brontolo, dandole una
spiegazione. Sollevo a mezzaria il preservativo e poi lo
getto incurante a terra. Prendo i jeans l accanto e li infilo.
Anastasia rimane in silenzio a fissarmi, con addosso i
pantaloni di una tuta e un top.
Allora? la incalzo, esigendo una risposta alla mia
domanda.
La settimana prossima mi dice alla fine, riluttante.
Devi iniziare a prendere la pillola le dico in tono
autoritario.
Non vedo lora di riversare sul serio il mio seme in te,
Miss Steele. Cos sarai mia fino in fondo. Il solo pensiero
mi fa eccitare di nuovo. Il suo sguardo smarrito segue i
miei movimenti, mentre con calma, mi siedo sul letto e
mi infilo le calze e le scarpe.
Hai un medico di fiducia?
In effetti, non avendo mai avuto rapporti sessuali
prima dora, probabilmente non ha mai avuto bisogno di
uno specialista in campo ginecologico. A conferma dei
miei pensieri scuote la testa. Aggrotto la fronte. Ok,
posso occuparmene io.
Posso chiedere al mio di venire a visitarti a casa tua,
domenica mattina, prima che ci incontriamo. Oppure pu
visitarti a casa mia. Cosa preferisci?
Mi rendo conto di essere pratico e diretto, come se
invece che di visite ginecologiche stessi contrattando un
affare. Ma non ho tempo per perdermi in stronzate, ora.
Ho avuto il suo consenso, ci siamo accordati sui termini
del contratto. Non voglio che queste cazzate ci facciano
perdere altro tempo prezioso.
A casa tua mi dice dopo averci pensato qualche
secondo.
contro.
Complimenti,
spegnendola
luce
sentita confusa?
Il suo corpo attraversato da un brivido, mentre
imperversa nel suo mutismo.
Non hai problemi a essere sincera con me quando
scrivi. Le tue mail mi dicono sempre con precisione come
ti senti. Perch non riesci a fare lo stesso di persona? Ti
metto cos in soggezione?
Mi incanti, Christian. Mi tramortisci. Mi sento come
Icaro, che volava troppo vicino al sole mi mormora alla
fine, non potendo esimersi pi dal rispondere. Ha lo
sguardo basso e continua a strofinare il dito sulla coperta,
in modo maniacale. Le sue parole mi fanno sussultare.
Io credo proprio che sia il contrario ammetto
sinceramente.
In che senso?
Oh, Anastasia, sei stata tu a stregarmi. Non
evidente?
Tutte queste cose, queste sensazioni nuove. Questo
nuovo me che non credevo potesse esistere. Lei mi fissa,
incredula. Sospiro di nuovo.
Non hai risposto alla mia domanda. Fallo via mail,
per favore. Adesso, per, vorrei davvero dormire. Posso
fermarmi? le chiedo retoricamente.
Vuoi fermarti? chiede speranzosa.
Hai cambiato idea di nuovo, Miss Steele?
Capitolo 17
Una sensazione mista tra piacere e dolore mi invade i
sensi allimprovviso. Non capisco cosa succede. Riesco
solo a mugugnare il mio fastidio, prima di muovermi nel
letto, scontrandomi con un altro corpo. Apro di scatto gli
occhi, per met coperti dal mio ciuffo ribelle, per
realizzare dove mi trovo e incontro lazzurro infinito dei
suoi. Giusto. Ieri sera mi sono addormentato a casa sua.
Anastasia ha la mano sinistra poggiata sul petto e stringe
forte il lenzuolo con le dita strette a pugno. Ha gli occhi
spalancati e laria chi stata appena colta a fare una
marachella. Aggrotto leggermente la fronte, cercando di
tenere aperti gli occhi. Che stesse cercando di
toccarmi?. Non lo so. Quello che so che al solo vederla
il mio cazzo gi in tiro. Sono completamente
avvinghiato a lei, solo ora me ne rendo conto. La mia
testa di poco sollevata dallincavo del suo collo, proprio
sopra il suo meraviglioso seno, che si intravede dal top
del pigiama. Il mio braccio sinistro la stringe in modo
possessivo, mentre le mie gambe sono praticamente
avvinghiate alle sue. Ma sei davvero tu in questo letto,
Grey?. In effetti fatico a credere che ho dormito in questo
modo, per tutta la notte, con una ragazza.
Buongiorno le dico, scandendo a malapena le
parole, senza riuscire a staccarmi dal calore che emana il
suo corpo. La guardo e le metto il broncio, divertito dalla
sua espressione. Maledizione, mi attiri anche nel sonno
Mi stacco piano da lei e il mio uccello, duro come il
marmo, le sfiora deciso un fianco. Il contatto anche se
attutito dalla stoffa dei miei boxer e del suo pigiama, mi
bene?
le
chiedo
improvvisamente
stesso tempo.
Mr Grey io non faccio visite a domicilio. Meno che
mai di domenica. Mi dispiace ma non posso esserle
daiuto
Scuoto la testa, stringendo la mascella.
Sono pronto a pagarle dieci volte il suo onorario le
dico con convinzione.
Le ripeto che non faccio visite a domicilio. Non so chi
lei aspetti Mr Grey? Mr Christian Grey? lo stupore
nella sua voce evidente.
S, dottoressa Greene. E sono pronto ad alzare la
posta. Cento volte il suo onorario
Fanculo, Grey. la migliore di Seattle, va bene, ma
cento volte il suo onorario??. Qualche attimo di silenzio,
poi sento un sospiro.
A che ora le pi comodo, Mr Grey?
Sorrido soddisfatto. I soldi sono sempre la chiave di
tutto.
Direi per le 13.30 . Le far un bonifico entro stasera
La mia assistente le dar le coordinate bancarie e
annoter il suo indirizzo. Le annuncio che lei ha appena
sborsato la bellezza di 15mila dollari. Spero che ne
valgano la pena. A domenica, Mr. Grey
Chiudo la telefonata e scoppio in una risatina da idiota.