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Capitolo 11

ORIENTAMENTO E INTEGRAZIONE
LAVORATIVA PER LA PERSONA
IN SITUAZIONE
DI HANDICAP MENTALE
di Lucio Cottini

Esiste un massimo accordo fra i diversi autori che si sono occupati dell'integrazione
lavorativa dei soggetti in situazione di handicap (per una rassegna recente si veda Black e
Meyer, 1999) nel considerare due aree fondamentali come condizioni per il successo
dell’integrazione, rappresentate dalle “determinanti” “infraindividuali” ed
“extraindividuali”.
La prima area descrive le abilità necessarie all’integrazione che la persona disabile dovrebbe
possedere al fine di poter conseguire un buon adattamento; la seconda area, invece, prende in
considerazione le richieste che i diversi ambienti di lavoro formulano.

In questo capitolo presento un modello per l’orientamento professionale della persona in


situazione di handicap mentale, basato sulla valutazione parallela delle determinanti
infraindividuali ed extraindividuali. Il modello mette in rapporto le abilità possedute dai
soggetti con ritardo mentale e le richieste prestative connesse al tipo di lavoro da effettuare,
sia esso “lavoro competitivo”, “lavoro supportato”, lavoro in “laboratori protetti”, ecc.
L’obiettivo, chiaramente, è quello di pervenire ad un modello predittivo dell’integrazione
professionale, cioè alla possibilità di effettuare delle previsioni circa le prospettive di
successo di determinate esperienze di integrazione lavorativa di persone in situazione di
handicap mentale.
Sono ben consapevole che l'approccio descritto nel capitolo non esaurisce l'analisi delle
variabili che entrano in gioco e che concorrono a determinare la qualità del processo di
integrazione lavorativa. Per un’analisi più dettagliata di determinanti come la tipologia dei
training formativi ed il ruolo dell’operatore della mediazione (tutor) rimando alle esperienze
descritte in alcuni lavori specifici (Salfi e Lenoci, 1989; Lepri e Montobbio, 1993;
Montobbio, 1994).

1. LE CONDIZIONI PER UN’INTEGRAZIONE LAVORATIVA DI QUALITA':


DETERMINANTI INFRAINDIVIDUALI ED EXTRAINDIVIDUALI
1.1. Le abilità personali per l'integrazione lavorativa (determinanti infraindividuali)

L'analisi della letteratura e le esperienze condotte portano ad individuare una serie di abilità
che la persona in situazione di handicap deve possedere (almeno in parte) per poter progettare
itinerari di avviamento lavorativo. Tali determinanti infraindividuali sono rappresentate, a
mio avviso, dalle stesse categorie di abilità che nel capitolo 9 ho definito come "necessarie
per l'integrazione" (cfr. p.……):

- abilità cognitive;
- abilità integranti;
- abilità di autonomia;
- abilità sociali;
- abilità professionali.

Non mi soffermo a descrivere tali abilità, in quanto sono già state prese in considerazione in
maniera dettagliata in precedenza.

Il modello di orientamento lavorativo per la persona in situazione di handicap prevede un


articolato sistema di valutazione di tali determinanti ed un confronto fra il livello di possesso
delle stesse e le richieste formulate dall'ambiente lavorativo.

In concreto, per ogni categoria di abilità sopra descritte è stato elaborato un sistema di
valutazione basato su una check list con 10 item ed una serie di prove validate per attribuire
un punteggio la da 0 a 10 ad ogni item della check list. I punteggi ottenuti sui diversi item
vanno sommati (punteggio massimo =100) e riportati su un apposito prospetto riassuntivo.

Chiaramente il sistema di osservazione che propongo deve andare a sommarsi ad un serie di


valutazioni generali.
Le check list con alcuni esempi di prove di valutazione verranno descritte nel prossimo
paragrafo dedicato alla presentazione di un caso concreto.

1.2. Le richieste formulate dall’ambiente di lavoro (determinanti extraindividuali)

Come già sottolineato, il modello di orientamento prevede, oltre all’analisi del possesso di
abilità per l’integrazione da parte della persona in situazione di handicap mentale, anche una
verifica delle richieste che la struttura nella quale deve avvenire l’integrazione pone sulle
stesse abilità.
Per condurre concretamente questa analisi è stato elaborato un questionario per l’azienda, che
dove essere compilato da un responsabile dell’azienda stessa a conoscenza
dell’organizzazione del lavoro.

Anche per quello che riguarda l'illustrazione delle caratteristiche di tale questionario rimando
al prossimo paragrafo.

I risultati delle valutazioni effettuate direttamente sulla persona in situazione di handicap


mentale e le risultanze del questionario per l’azienda vengono poi riportati su uno specifico
prospetto riassuntivo per facilitare, anche visivamente, un confronto fra le abilità possedute e
quelle richieste dall'ambiente di lavoro. In questo modo diventa possibile prevedere le
prospettive di successo del processo di integrazione lavorativa.

2. MODELLO DI ORIENTAMENTO PROFESSIONALE IN PRATICA:


INSERIMENTO LAVORATIVO IN UN’IMPRESA COMMERCIALE

Sulla scorta delle premesse illustrate, presento ora un esempio di applicazione del modello di
orientamento professionale riferito a persone in situazione di handicap mentale.
Si tratta dell’inserimento lavorativo di un ragazzo con ritardo mentale organico in una
cooperativa sociale che gestisce un esercizio commerciale. Le fasi sulle quali si è articolato il
lavoro sono state le seguenti:

- valutazione del possesso delle abilità per l’integrazione lavorativa da parte del soggetto
(determinanti infraindividuali);
- verifica delle richieste dell’ambiente di lavoro (determinanti extraindividuali);
- confronto fra il livello di abilità possedute e quelle richieste per l’assunzione del ruolo
lavorativo;
- training educativo sulle abilità carenti del soggetto;
- inserimento lavorativo.

2.1. Valutazione delle abilità

Come descritto nella presentazione del modello di orientamento lavorativo, le abilità


fondamentali per una positiva integrazione lavorativa possono essere condensate in 5
categorie. Di seguito presento i risultati della valutazione circa il possesso di tali abilità da
parte del nostro allievo, effettuata con le check list a cui facevo riferimento precedentemente.
Motivi di spazio impediscono di presentare le prove di valutazione riferite ad ogni item, per
cui mi limito solo a qualche esempio (viene presentata la modalità di valutazione dell'item 1
di ogni scheda). Il Lettore interessato potrà trova informazioni complete in un lavoro
specifico (Cottini, 1999).
1. ABILITA' COGNITIVE

ITEM VALUTAZIONE (0-10)


1. Mantiene l’attenzione in maniera prolungata sui compiti. 8

2. E’ in grado di rispondere a domande su di sè e sugli aspetti spazio- 6


temporali legati alla sua esistenza
3. Comprende ed esegue ordini verbali 9

4. E’ in grado di denominare oggetti o altri elementi 10

5. Ricorda serie di elementi per un tempo limitato 6

6. E’ in grado di rievocare degli elementi dopo un certo periodo di tempo 7

7. Ha abilità di lettura strumentale. 6

8. Ha abilità di scrittura strumentale 6

9. E’ in grado di eseguire semplici calcoli 5

10. Comprende dei brani letti dall’operatore 7

PUNTEGGIO TOTALE 70

Tab. 1 - Risultati ottenuti dal soggetto sulla check list relativa all'analisi delle abilità cognitive.

Item 1. Mantenere l’attenzione in maniera prolungata sui compiti.

Attribuzione del punteggio. Per ogni item assegnare 2 punti se l’abilità viene manifestata “sempre o quasi
sempre”; 1 punto se viene manifesta “alcune volte”; 0 punti se non viene manifestata “mai o quasi mai

.1. - Guarda verso la fonte da cui proviene l'informazione (collega di


lavoro, operatore, filmato, ecc.) 0 1 2

2. - Su richiesta lascia un compito per passare ad un altro. 0 1 2

3. - Quando interpellato, risponde in modo adeguato. 0 1 2

4. - Non disturba gli altri. 0 1 2

5. - Porta a termine i compiti assegnati, rispettando le consegne. 0 1 2


Tab. 1a - Modalità di valutazione dell'item 1 della check list
2. ABILITA' INTEGRANTI

ITEM VALUTAZIONE (0-10)


1. Riconosce situazioni potenzialmente pericolose. 9

2. Adotta comportamenti di cura della propria salute. 8

3. Conosce monete e banconote. 8

4. Sa usare il denaro per acquisti indipendenti. 5

5. Sa usare il telefono. 8

6. Sa leggere l’orologio. 8

7. Sa gestire le proprie attività in relazione al tempo. 9

8. Ha abilità pedonali per spostarsi autonomamente. 10

9. Sa spostarsi autonomamente servendosi dei mezzi pubblici. 9

10. Sa utilizzare i servizi della comunità. 7

PUNTEGGIO TOTALE 81

Tab. 2 - Risultati ottenuti dal soggetto sulla check list relativa all'analisi delle abilità integranti.
ABILITA’ INTEGRANTI
Item 1. Capacità di riconoscere situazioni pericolose
Istruzioni per l’attribuzione del punteggio
La scheda si compone di un primo item che descrive la presenza dei prerequisiti di base e di 5 item di
progressiva acquisizione dell’abilità. La mancanza dei prerequisiti di base determina la sospensione della
valutazione. Quando i prerequisiti di base sono padroneggiati, si procede alla valutazione sui 5 item di
progressiva acquisizione dell’abilità. La valutazione si ogni item si effettua attribuendo il punteggio nel
seguente modo:
- 2 punti quando l’item è completamente ed autonomamente acquisito;
- 1 punto quando l’item è parzialmente padroneggiato o quando sono necessari al soggetto degli aiuti
(esclusi quelli fisici) per fornire performance corrette;
- 0 punti quando l’item non è padroneggiato, anche con la somministrazione di aiuti.
Al termine della valutazione i punteggi ottenuti sui vari item vanno sommati (il punteggio massimo
ottenibile su ogni scheda è 10) e riportati nella check list di fianco all’abilità specifica.
Ogni scheda prevede la possibilità di effettuare varie valutazioni, in modo da poter verificare l’efficacia di
eventuali training nel tempo.
VALUTAZIONE
Comportamenti indicatori (0 - 1 - 2)
1° val. 2° val. 3° val. 4° val. 5° val. 6° val. 7°
val.
PRESENZA PREREQUISITI DI BASE

Discrimina luoghi, situazioni, persone SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO


conosciute da quelle sconosciute.
_________________________________ ______ ______ ______ ______ ______ ______ ______
1. Grida e piange ogni volta si trova in 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2
una situazione o in un ambiente non
conosciuto.
0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2
2. Si comporta secondo un schema fisso
evitando ogni atteggiamento diverso,
anche se c’è la presenza di persone
conosciute o se la tipologia della
situazione non è pericolosa.
0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2
3. Discrimina alcune situazioni
pericolose da altre non pericolose
(esempio: accetta un passaggio da
persone conosciute, ma evita i luoghi
bui). 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2

4. Individua le persone cui chiedere aiuto


quando si trova in situazioni
potenzialmente pericolose (esempio: il
collega di lavoro, il vigile, ecc.). 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2

5. Assume atteggiamenti pertinenti,


discriminandoli sulla base della
situazione.

TOTALE

DATA
Tab. 2a - Modalità di valutazione dell'item 1 della check list
3. ABILITA' DI AUTONOMIA

ITEM VALUTAZIONE (0-10)


1. Sa usare adeguatamente le posate durante il pasto. 7

2. Beve autonomamente. 10

3. Mantiene un atteggiamento corretto a tavola durante il pasto. 8

4. Sa lavarsi le mani ed il viso. 9

5. Sa farsi la doccia ed il bagno. 9

6. Sa lavarsi i denti. 8

7. Ha capacità di controllo sfinterico. 10

8. Sa effettuare le operazioni legate all’igiene intima. 10

9. Sa vestirsi autonomamente. 9

10. Sa svestirsi autonomamente. 10

PUNTEGGIO TOTALE 90

Tab. 3 - Risultati ottenuti dal soggetto sulla check list relativa all'analisi delle abilità di autonomia
ABILITA’ DI AUTONOMIA
Item 1. Capacità di usare le posate durante il pasto
Istruzioni per l’attribuzione del punteggio
La modalità per l’attribuzione del punteggio è la stessa già descritte per le abilità integranti.

VALUTAZIONE
Comportamenti indicatori (0 - 1 - 2)
1° val. 2° val. 3° val. 4° val. 5° val. 6° val. 7°
val.
PRESENZA PREREQUISITI DI BASE

Afferra oggetti con le mani.


________________________________ SI NO SI NO SI SI NO SI NO SI NO SI
______ ______ NO ______ ______ ______ NO
1. Impugna il cucchiaio, la forchetta ed _____ ______
il coltello (performance corretta anche se _
rovescia tutto il contenuto o quaisi). 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2
0 -1 - 2
2. Usa il cucchiaio e la forchetta 0 -1 -
(performance corretta anche se riesce a 0 -1 - 2 0 -1 - 2 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2
portare alla bocca solo una piccola 0 -1 - 2
quantità di cibo).
0 -1 -
2
3. Usa il cucchiaio e la forchetta senza
far cadere il cibo (o comunque 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2
facendone cadere molto poco). 0 -1 - 2

4. Impugna correttamente il coltello e la 0 -1 -


forchetta (performance corretta anche se 0 -1 - 2 0 -1 - 2 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2
non riesce a coordinare il movimento per 0 -1 - 2
tagliare il cibo).

5. Usa correttamente tutte le posate in 0 -1 -


ogni occasione. 0 -1 - 2 0 -1 - 2 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2 0 -1 - 2
0 -1 - 2

TOTALE

DATA

Tab. 3a - Modalità di valutazione dell'item 1 della check list


4. ABILITA' SOCIALI

ITEM VALUTAZIONE (0-10)


1. Si comporta adeguatamente nell’ambiente nel quale vive e lavora. 8

2. Sa rapportarsi con i colleghi e con le persone in posizione di autorità. 7

3 Sa gestire i conflitti senza aggressività. 7

4. Saluta ed usa formule di cortesia. 6

5. Sa relazionarsi e discutere in gruppo. 5

6. Ha un comportamento responsabile 8

7. Sa prendere le proprie responsabilità per azioni scorrette commesse. 7

8. Sa chiedere ed accettare l’aiuto degli altri. 8

9. E’ indipendente nel lavoro. 8

10. Sa lavorare produttivamente in gruppo. 6

PUNTEGGIO TOTALE 70

Tab. 4 - Risultati ottenuti dal soggetto sulla check list relativa all'analisi delle abilità sociali
ABILITA' SOCIALI (da Meazzini, Cottini et al., 1994, modificato)
Item 1 - Si comporta adeguatamente nell’ambiente nel quale vive e lavora

Istruzioni per l’attribuzione del punteggio


La valutazione delle abilità sociali avviene attraverso un adattamento del "Social Inventory" (Meazzini,
Cottini et Al., 1994), il quale rappresenta uno strumento che tende a rendere maggiormente "obiettiva" la
valutazione del livello di assertività del soggetto RM. E' stato elaborato adattando uno strumento tratto dal
curricolo di Stephens et al.(1982).
L'operatore, sulla base della conoscenza della persona RM (si tratta quindi di una valutazione “post hoc” e
non diretta), esamina ogni item ed appone la propria valutazione facendo una croce su uno dei numeri
indicati con le modalità di seguito indicate:
- "4" quando l'abilità descritta nell'item viene manifesta dal soggetto "sempre" o "quasi sempre";
- "3" quando l'abilità descritta nell'item viene manifesta dall'allievo "spesso";
- "2" quando l'abilità descritta nell'item viene manifesta dall'allievo "raramente";
- "1" quando l'abilità descritta nell'item non viene manifesta "mai" dall'allievo o "quasi mai".
Per ottenere la valutazione di ogni item della check list riportata nel progetto (ad esempio:
"Comportamento nell'ambiente", "Rapporti con colleghi e con persone in posizione di autorità", "Gestione
dei conflitti senza aggressività", ecc.) si deve in primo luogo attribuire il punteggio nel modo seguente:
- alla valutazione "4" vengono attribuiti 2 punti;
- alla valutazione "3" vengono attribuiti 1,5 punti;
- alla valutazione "2" vengono attribuiti 0,5 punti;
- alla valutazione "1" vengono attribuiti 0 punti.
Una volta effettuata questa operazione, i punteggi ottenuti sui vari item vanno sommati (il punteggio
massimo ottenibile su ogni scheda è 10) e riportati nella check list di fianco all’abilità specifica (si veda il
progetto).

1) Comportamento nell’ambiente

1 - Mantiene pulito e ordinato l'ambiente in cui vive ed opera (casa, 1 2 3 4


lavoro, studio).

2 - Usa in modo corretto i materiali e le le attrezzature presenti 1 2 3 4


nell'ambiente.

3. - Si adegua al clima dell'ambiente (ad es. si muove senza fare 1 2 3 4


eccessivo rumore, rispetta il silenzio, ecc.).

4. - Rispetta l'orario. 1 2 3 4

5. - Si adegua tranquillamente ad eventuali variazioni dell'orario o del 1 2 3 4


ritmo di lavoro.
Tab. 4a - Modalità di valutazione dell'item 1 della check list
5. ABILITA' PROFESSIONALI RELATIVA AL COMPITO:
"VENDERE OGGETTI IN UN ESERCIZIO COMMERCIALE"

ITEM VALUTAZIONE (0-10)


1. E’ in grado di leggere gli scontrini dei prezzi quando riportano cifre 8
“tonde” (ad esempio: 1.000, 14.000, ecc.).
2. E’ in grado di leggere gli scontrini dei prezzi quando riportano cifre con 6
centinaia e decine di lire (ad esempio: 5.640; 21.560; ecc.).
3. E’ in grado di dire al cliente quanto spende se acquista più articoli 5
uguali (usando la calcolatrice).
4. E’ in grado di dire al cliente quanto spende se acquista più articoli 4
diversi (usando la calcolatrice).
5. E’ in grado di arrotondare il prezzo per eccesso e per difetto. 0

6. E’ in grado di applicare percentuali di sconto con la calcolatrice. 0

7. E’ in grado di rendersi conto di un errore di calcolo quando il conto 2


risulta palesemente abnorme.
8. E’ in grado di contare se le monete e banconote che il cliente fornisce 6
corrispondono al valore del conto.
9. E’ in grado di dare il resto (usando la calcolatrice). 2

10. E’ in grado di mettere i prodotti acquistati dal cliente in una borsa o 7


confezionare semplici pacchi.
40
PUNTEGGIO TOTALE

2.2. Verifica delle richieste formulate dall’ambiente di lavoro

Come già sottolineato, il modello di orientamento prevede, oltre all’analisi del possesso di
abilità per l’integrazione da parte dell’allievo in situazione di handicap mentale, anche una
verifica delle richieste che pone la struttura nella quale deve avvenire l’integrazione.
Tale analisi viene condotta attraverso un questionario per l’azienda, il quale si incentra sulle
stesse 5 categorie di abilità precedentemente prese in considerazione. Per ognuna di esse
sono previste 10 domande, ad eccezione delle abilità di autonomia e sociali che hanno solo 5
domande. L’intervistato deve dichiarare se il possesso delle abilità prese in esame dalle
domande del questionario, in relazione al tipo di mansione lavorativa che il soggetto dovrà
svolgere, è richiesto “sempre o quasi sempre”, “spesso”, “raramente”, “mai o quasi mai”.

L’attribuzione del punteggio avviene con la seguente procedura:


- quando viene indicato che l’abilità descritta nella domanda del questionario è richiesta
“sempre o quasi sempre (SEM)”, si conteggiano 10 punti;
- quando viene indicato che l’abilità descritta nella domanda del questionario è richiesta
“spesso” (SPE), si conteggiano 7 punti;
- quando viene indicato che l’abilità descritta nella domanda del questionario è richiesta
“raramente (RAR)”, si conteggiano 3 punti;
- quando viene indicato che l’abilità descritta nella domanda del questionario non è
richiesta “mai o quasi mai” (MAI), si conteggiano 0 punti.
Per le abilità di autonomia e sociali, i punteggi vengono raddoppiati.

Nel nostro caso ha risposto al questionario il vice presidente della cooperativa sociale, il quale
aveva la responsabilità della vendita dei prodotti nell’esercizio commerciale (le risposte
fornite sono quelle sottolineate).

QUESTIONARIO PER L’AZIENDA

A. ABILITA' COGNITIVE

1. Il lavoro richiede un mantenimento prolungato dell’attenzione sui SEM SPE RAR MAI
compiti?
SEM SPE RAR MAI
2. Ci sono attività da svolgere che richiedono la conoscenza di aspetti spazio-
temporali (ad esempio: città, regione, nazione nella quale ci si trova; giorno
della settimana, mese dell’anno, ecc.)? SEM SPE RAR MAI

3. Vengono impartite consegne verbali per l’effettuazione delle diverse


mansioni? SEM SPE RAR MAI

4. E’ necessario conoscere il nome di attrezzi, apparecchi e materiali? SEM SPE RAR MAI

5. Deve ricordare serie di consegne per il tempo necessario ad effettuarle? SEM SPE RAR MAI

SEM SPE RAR MAI


6. Deve ricordare varie fasi lavorative?
SEM SPE RAR MAI
7. E’ necessario leggere istruzioni o altro?
SEM SPE RAR MAI
8. Deve scrivere le attività eseguite o prendere nota di qualcosa?
SEM SPE RAR MAI
9. Deve eseguire semplici calcoli?

10. Deve modificare il modo di eseguire il proprio lavoro in relazione ad


alcune variabili che possono verificarsi?
PUNTEGGIO TOTALE 74
QUESTIONARIO PER L’AZIENDA

B. ABILITA' INTEGRANTI

1. Ci sono nel lavoro situazioni pericolose? SEM SPE RAR MAI

SEM SPE RAR MAI


2. Il lavoro espone al rischio di procurarsi lievi infortuni (abrasioni, ecc:)?
SEM SPE RAR MAI
3. Il lavoratore viene pagato direttamente in contanti o comunque può
ricevere denaro per svolgere qualche comimissione?
SEM SPE RAR MAI
4. Nelle pause del lavoro ci sono dei momenti in cui possono essere fatti
piccoli acquisti (ad esempio al bar, alla mensa, ecc.)?.
SEM SPE RAR MAI
5. Deve ricevere delle telefonate?
SEM SPE RAR MAI
6. Deve effettuare delle telefonate?
SEM SPE RAR MAI

7. Ci sono operazioni da effettuare connesse al tempo (ad una certa ora va


fatta una cosa, ecc.)? SEM SPE RAR MAI

8. Sono previsti spostamenti pedonali per arrivare al lavoro o durante il


lavoro? SEM SPE RAR MAI

8. Sono previsti spostamenti con i mezzi pubblici per arrivare al lavoro o


durante il lavoro? SEM SPE RAR MAI

10. Deve utilizzare per lavoro alcuni servizi della comunità (ad esempio:
andare alla posta, in un certo negozio, ecc.)?

PUNTEGGIO TOTALE 65

QUESTIONARIO PER L’AZIENDA

C. ABILITA' DI AUTONOMIA (il punteggio va raddoppiato)

1. Lo spuntino nella pausa viene consumato al bar? SEM SPE RAR MAI

SEM SPE RAR MAI


2. Il pasto viene consumato sul posto di lavoro?
SEM SPE RAR MAI
3. Il lavoro porta il soggetto a sporcarsi e richiede di lavarsi?
SEM SPE RAR MAI
4. C’è un contatto con il pubblico che richiede una particolare cura della
persona?
SEM SPE RAR MAI
5. E’ necessario cambiarsi l’abito (ad esempio indossare la tuta) per
svolgere il lavoro?.

PUNTEGGIO TOTALE 74

QUESTIONARIO PER L’AZIENDA


D. ABILITA' SOCIALI
(il punteggio va raddoppiato)

1. Nel lavoro è guidato direttamente da colleghi e superiori? SEM SPE RAR MAI

SEM SPE RAR MAI


2. Il lavoro si svolge in gruppo?
SEM SPE RAR MAI
3 Ci sono delle attività in cui deve chiedere ed accettare aiuto?
SEM SPE RAR MAI
4. Deve portare a termine il lavoro in maniera indipendente?
SEM SPE RAR MAI
5. Ci sono contatti con il pubblico o comunque con persone esterne?

PUNTEGGIO TOTALE 82

QUESTIONARIO PER L’AZIENDA

E. ABILITA' PROFESSIONALI

1. Deve essere in grado di leggere gli scontrini dei prezzi quando SEM SPE RAR MAI
riportano cifre “tonde” (ad esempio: 1.000, 14.000, ecc.)?
SEM SPE RAR MAI
2. Deve essere in grado di leggere gli scontrini dei prezzi quando riportano
cifre con centinaia e decine di lire (ad esempio: 5.640; 21.560; ecc.)?
SEM SPE RAR MAI
3. Deve essere in grado di dire al cliente quanto spende se acquista più
articoli uguali (usando la calcolatrice)?
SEM SPE RAR MAI
4. Deve essere in grado di dire al cliente quanto spende se acquista più
articoli diversi (usando la calcolatrice)?
SEM SPE RAR MAI
5. Deve essere in grado di arrotondare il prezzo per eccesso e per difetto?
SEM SPE RAR MAI
6. Deve essere in grado di applicare percentuali di sconto con la
calcolatrice?
SEM SPE RAR MAI

7. Deve essere in grado di rendersi conto di un errore di calcolo quando il


conto risulta palesemente abnorme? SEM SPE RAR MAI

8. Deve essere in grado di contare se le monete e banconote che il cliente


fornisce corrispondono al valore del conto? SEM SPE RAR MAI

8. Deve essere in grado di dare il resto (usando la calcolatrice)? SEM SPE RAR MAI

10. Deve.essere in grado di mettere i prodotti acquistati dal cliente in una


borsa o confezionare semplici pacchi..?

PUNTEGGIO TOTALE 81

2.3. Confronto fra il livello di abilità possedute e quelle richieste per l’assunzione
del
ruolo lavorativo
Effettuate le fasi di valutazione descritte, sono stati messi a confronto i risultati ottenuti, al
fine di verificare le prospettive di successo del processo di integrazione lavorativa che si
aveva intenzione di sperimentare. La figura 1 illustra graficamente questo confronto. Ogni
colonna del prospetto riassuntivo, infatti, si riferisce ad una specifica abilità (cognitive,
integranti, ecc.) ed è divisa in due parti: il settore di destra (colorato di verde) è riservato alla
valutazione diretta sul soggetto, mentre nel settore di sinistra (colorato di giallo)è stato
riportato il punteggio scaturito dal questionario per l’azienda.
In questo modo si mette in evidenza il patrimonio di abilità possedute dal soggetto
(determinanti infraindividuali) e le richieste che un determinato tipo di lavoro pone a livello
delle stesse abilità (determinanti extraindividuali).
INTEGRAZIONE LAVORATIVA:

PROSPETTO RIASSUNTIVO DELLE VALUTAZIONI

SOGGETTO: F.G. ETA': 20 anni

TIPO DI LAVORO: Gestione esercizio commerciale (assistita)

Livello di
abilità (%)

100

80

60

40

20

I II III IV V ABILITA'

LEGENDA:
I = Abilità cognitive IV = Abilità sociali
II = Abilità integranti V = Abilità professionali
III = Abilità di autonomia

Fig. 1 - Prospetto riassuntivo delle valutazioni

Come si nota immediatamente, nelle prime quattro colonne il livello raggiunto dall’allievo
non si distaccava di molto da quelle che sono le richieste poste dal tipo di lavoro da svolgere.
A livello di abilità integranti e sociali, addirittura, le capacità del soggetto erano superiori a
quelle richieste per un corretto svolgimento della mansione professionale. La situazione era
problematica, invece, per quanto riguarda le specifiche competenze professionali, le quali
erano ancora troppo carenti per pensare ad un inserimento immediato nel ruolo lavorativo.

Si tratta di un caso nel quale erano presenti le abilità di sostegno, ma mancavano quelle
specifiche. Sulla scorta di questa valutazione è stato deciso di pianificare uno specifico
training.

2.4. Training educativo sulle abilità carenti del soggetto

Il training condotto sulle abilità per la gestione di un esercizio commerciale si è protratto per
sei mesi ed è stato incentrato sugli obiettivi indicati negli item della check list dell’abilità
professionale (quelli giudicati più importanti dal responsabile dell’azienda per lo svolgimento
della mansione lavorativa).
Non mi soffermo, per esigenze di spazio, a descrivere dettagliatamente tutto il programma
formativo. La principale strategia di insegnamento utilizzata è stata quella
dell’autoistruzione (Cottini, 1993b), con l’allievo che veniva progressivamente educato a
fornirsi i suggerimenti utili per la risoluzione dei compiti previsti ai vari item. A titolo di
esempio, illustro sinteticamente il training riferito all’abilità di "predisporre il conto al
cliente" (sommare con la calcolatrice i prezzi di più articoli acquistati dal cliente, prima
uguali, poi diversi): Parallelamente al programma di autoistruzione si è anche condotto un
intervento sull'insegnamento dell'uso della calcolatrice.
Come primo momento l'educatore ha dimostrato più volte all'allievo l'effettuazione del
compito, verbalizzando i vari momenti dell'esecuzione. Quando si è assicurato che il compito
fosse ben compreso, ha chiesto all'allievo di aiutarlo a trovare delle parole "per ricordare
meglio cosa bisogna fare quando si deve predisporre il conto". Da tale discussione è
scaturita l'istruzione per l'esecuzione del compito formulata nel modo seguente: "per fare il
conto al cliente devo scrivere il prezzo degli articoli sulla calcolatrice e sommarli". A questo
punto l'educatore ha continuato a dimostrare l'esecuzione del compito guidandosi con le
autoistruzioni concordate. In seguito era l'allievo che, seguendo le verbalizzazioni
dell'educatore, eseguiva parti sempre più rilevanti del compito e progressivamente sostituiva
l'educatore anche nella verbalizzazione delle autoistruzioni. Tutto ciò ha portato
all'esecuzione del compito in maniera autonoma da parte dell'allievo, con autoistruzioni
formulate ad alta voce.

Al termine del training, durato sei mesi, il soggetto aveva consistentemente progredito nelle
abilità ricercate, passando da una valutazione iniziale alla check list di 40 punti, ad una di 62
punti. Tale livello di capacità è stato ritenuto soddisfacente per implementare le esperienze di
inserimento lavorativo.

2.5. Inserimento lavorativo.

L’inserimento lavorativo è avvenuto affiancando inizialmente il ragazzo ad un tutor


opportunamente formato, messo a disposizione dal Servizio Socio-educativo precedentemente
frequentato dal soggetto. In alcuni momenti della giornata, invece, nell’esercizio commerciale
erano presenti altri dipendenti della cooperativa sociale, i quali, pur effettuando altre
mansioni (inventario, vetrina, ecc.), di fatto assistevano il soggetto. Siccome l’esercizio
commerciale era poco frequentato da clienti nel periodo di primo inserimento, il tutor ha
provveduto a coinvolgere alcuni amici e conoscenti, i quali si sono prestati ad andare a fare
acquisti per far impratichire sempre meglio il ragazzo.
Dopo questa fase fortemente assistita, l’aiuto esterno è stato progressivamente attenuato ed il
soggetto è stato lasciato per periodi sempre più lunghi da solo. La situazione logistica, a
questo proposito, era particolarmente favorevole, in quanto il negozio era ubicato proprio di
fronte alla sede della cooperativa, per cui il soggetto, in caso di necessità, poteva agevolmente
chiedere aiuto.

Questa organizzazione dell’inserimento è risultata molto proficua ed il ragazzo ha acquisito


sempre maggiore autonomia. Dopo circa un anno dall’intervento di orientamento e
inserimento descritto, è ancora impiegato in questo lavoro, che svolge con grande
motivazione e soddisfazione.

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