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ORIENTAMENTO E INTEGRAZIONE
LAVORATIVA PER LA PERSONA
IN SITUAZIONE
DI HANDICAP MENTALE
di Lucio Cottini
Esiste un massimo accordo fra i diversi autori che si sono occupati dell'integrazione
lavorativa dei soggetti in situazione di handicap (per una rassegna recente si veda Black e
Meyer, 1999) nel considerare due aree fondamentali come condizioni per il successo
dell’integrazione, rappresentate dalle “determinanti” “infraindividuali” ed
“extraindividuali”.
La prima area descrive le abilità necessarie all’integrazione che la persona disabile dovrebbe
possedere al fine di poter conseguire un buon adattamento; la seconda area, invece, prende in
considerazione le richieste che i diversi ambienti di lavoro formulano.
L'analisi della letteratura e le esperienze condotte portano ad individuare una serie di abilità
che la persona in situazione di handicap deve possedere (almeno in parte) per poter progettare
itinerari di avviamento lavorativo. Tali determinanti infraindividuali sono rappresentate, a
mio avviso, dalle stesse categorie di abilità che nel capitolo 9 ho definito come "necessarie
per l'integrazione" (cfr. p.……):
- abilità cognitive;
- abilità integranti;
- abilità di autonomia;
- abilità sociali;
- abilità professionali.
Non mi soffermo a descrivere tali abilità, in quanto sono già state prese in considerazione in
maniera dettagliata in precedenza.
In concreto, per ogni categoria di abilità sopra descritte è stato elaborato un sistema di
valutazione basato su una check list con 10 item ed una serie di prove validate per attribuire
un punteggio la da 0 a 10 ad ogni item della check list. I punteggi ottenuti sui diversi item
vanno sommati (punteggio massimo =100) e riportati su un apposito prospetto riassuntivo.
Come già sottolineato, il modello di orientamento prevede, oltre all’analisi del possesso di
abilità per l’integrazione da parte della persona in situazione di handicap mentale, anche una
verifica delle richieste che la struttura nella quale deve avvenire l’integrazione pone sulle
stesse abilità.
Per condurre concretamente questa analisi è stato elaborato un questionario per l’azienda, che
dove essere compilato da un responsabile dell’azienda stessa a conoscenza
dell’organizzazione del lavoro.
Anche per quello che riguarda l'illustrazione delle caratteristiche di tale questionario rimando
al prossimo paragrafo.
Sulla scorta delle premesse illustrate, presento ora un esempio di applicazione del modello di
orientamento professionale riferito a persone in situazione di handicap mentale.
Si tratta dell’inserimento lavorativo di un ragazzo con ritardo mentale organico in una
cooperativa sociale che gestisce un esercizio commerciale. Le fasi sulle quali si è articolato il
lavoro sono state le seguenti:
- valutazione del possesso delle abilità per l’integrazione lavorativa da parte del soggetto
(determinanti infraindividuali);
- verifica delle richieste dell’ambiente di lavoro (determinanti extraindividuali);
- confronto fra il livello di abilità possedute e quelle richieste per l’assunzione del ruolo
lavorativo;
- training educativo sulle abilità carenti del soggetto;
- inserimento lavorativo.
PUNTEGGIO TOTALE 70
Tab. 1 - Risultati ottenuti dal soggetto sulla check list relativa all'analisi delle abilità cognitive.
Attribuzione del punteggio. Per ogni item assegnare 2 punti se l’abilità viene manifestata “sempre o quasi
sempre”; 1 punto se viene manifesta “alcune volte”; 0 punti se non viene manifestata “mai o quasi mai
5. Sa usare il telefono. 8
6. Sa leggere l’orologio. 8
PUNTEGGIO TOTALE 81
Tab. 2 - Risultati ottenuti dal soggetto sulla check list relativa all'analisi delle abilità integranti.
ABILITA’ INTEGRANTI
Item 1. Capacità di riconoscere situazioni pericolose
Istruzioni per l’attribuzione del punteggio
La scheda si compone di un primo item che descrive la presenza dei prerequisiti di base e di 5 item di
progressiva acquisizione dell’abilità. La mancanza dei prerequisiti di base determina la sospensione della
valutazione. Quando i prerequisiti di base sono padroneggiati, si procede alla valutazione sui 5 item di
progressiva acquisizione dell’abilità. La valutazione si ogni item si effettua attribuendo il punteggio nel
seguente modo:
- 2 punti quando l’item è completamente ed autonomamente acquisito;
- 1 punto quando l’item è parzialmente padroneggiato o quando sono necessari al soggetto degli aiuti
(esclusi quelli fisici) per fornire performance corrette;
- 0 punti quando l’item non è padroneggiato, anche con la somministrazione di aiuti.
Al termine della valutazione i punteggi ottenuti sui vari item vanno sommati (il punteggio massimo
ottenibile su ogni scheda è 10) e riportati nella check list di fianco all’abilità specifica.
Ogni scheda prevede la possibilità di effettuare varie valutazioni, in modo da poter verificare l’efficacia di
eventuali training nel tempo.
VALUTAZIONE
Comportamenti indicatori (0 - 1 - 2)
1° val. 2° val. 3° val. 4° val. 5° val. 6° val. 7°
val.
PRESENZA PREREQUISITI DI BASE
TOTALE
DATA
Tab. 2a - Modalità di valutazione dell'item 1 della check list
3. ABILITA' DI AUTONOMIA
2. Beve autonomamente. 10
6. Sa lavarsi i denti. 8
9. Sa vestirsi autonomamente. 9
PUNTEGGIO TOTALE 90
Tab. 3 - Risultati ottenuti dal soggetto sulla check list relativa all'analisi delle abilità di autonomia
ABILITA’ DI AUTONOMIA
Item 1. Capacità di usare le posate durante il pasto
Istruzioni per l’attribuzione del punteggio
La modalità per l’attribuzione del punteggio è la stessa già descritte per le abilità integranti.
VALUTAZIONE
Comportamenti indicatori (0 - 1 - 2)
1° val. 2° val. 3° val. 4° val. 5° val. 6° val. 7°
val.
PRESENZA PREREQUISITI DI BASE
TOTALE
DATA
6. Ha un comportamento responsabile 8
PUNTEGGIO TOTALE 70
Tab. 4 - Risultati ottenuti dal soggetto sulla check list relativa all'analisi delle abilità sociali
ABILITA' SOCIALI (da Meazzini, Cottini et al., 1994, modificato)
Item 1 - Si comporta adeguatamente nell’ambiente nel quale vive e lavora
1) Comportamento nell’ambiente
4. - Rispetta l'orario. 1 2 3 4
Come già sottolineato, il modello di orientamento prevede, oltre all’analisi del possesso di
abilità per l’integrazione da parte dell’allievo in situazione di handicap mentale, anche una
verifica delle richieste che pone la struttura nella quale deve avvenire l’integrazione.
Tale analisi viene condotta attraverso un questionario per l’azienda, il quale si incentra sulle
stesse 5 categorie di abilità precedentemente prese in considerazione. Per ognuna di esse
sono previste 10 domande, ad eccezione delle abilità di autonomia e sociali che hanno solo 5
domande. L’intervistato deve dichiarare se il possesso delle abilità prese in esame dalle
domande del questionario, in relazione al tipo di mansione lavorativa che il soggetto dovrà
svolgere, è richiesto “sempre o quasi sempre”, “spesso”, “raramente”, “mai o quasi mai”.
Nel nostro caso ha risposto al questionario il vice presidente della cooperativa sociale, il quale
aveva la responsabilità della vendita dei prodotti nell’esercizio commerciale (le risposte
fornite sono quelle sottolineate).
A. ABILITA' COGNITIVE
1. Il lavoro richiede un mantenimento prolungato dell’attenzione sui SEM SPE RAR MAI
compiti?
SEM SPE RAR MAI
2. Ci sono attività da svolgere che richiedono la conoscenza di aspetti spazio-
temporali (ad esempio: città, regione, nazione nella quale ci si trova; giorno
della settimana, mese dell’anno, ecc.)? SEM SPE RAR MAI
4. E’ necessario conoscere il nome di attrezzi, apparecchi e materiali? SEM SPE RAR MAI
5. Deve ricordare serie di consegne per il tempo necessario ad effettuarle? SEM SPE RAR MAI
B. ABILITA' INTEGRANTI
10. Deve utilizzare per lavoro alcuni servizi della comunità (ad esempio:
andare alla posta, in un certo negozio, ecc.)?
PUNTEGGIO TOTALE 65
1. Lo spuntino nella pausa viene consumato al bar? SEM SPE RAR MAI
PUNTEGGIO TOTALE 74
1. Nel lavoro è guidato direttamente da colleghi e superiori? SEM SPE RAR MAI
PUNTEGGIO TOTALE 82
E. ABILITA' PROFESSIONALI
1. Deve essere in grado di leggere gli scontrini dei prezzi quando SEM SPE RAR MAI
riportano cifre “tonde” (ad esempio: 1.000, 14.000, ecc.)?
SEM SPE RAR MAI
2. Deve essere in grado di leggere gli scontrini dei prezzi quando riportano
cifre con centinaia e decine di lire (ad esempio: 5.640; 21.560; ecc.)?
SEM SPE RAR MAI
3. Deve essere in grado di dire al cliente quanto spende se acquista più
articoli uguali (usando la calcolatrice)?
SEM SPE RAR MAI
4. Deve essere in grado di dire al cliente quanto spende se acquista più
articoli diversi (usando la calcolatrice)?
SEM SPE RAR MAI
5. Deve essere in grado di arrotondare il prezzo per eccesso e per difetto?
SEM SPE RAR MAI
6. Deve essere in grado di applicare percentuali di sconto con la
calcolatrice?
SEM SPE RAR MAI
8. Deve essere in grado di dare il resto (usando la calcolatrice)? SEM SPE RAR MAI
PUNTEGGIO TOTALE 81
2.3. Confronto fra il livello di abilità possedute e quelle richieste per l’assunzione
del
ruolo lavorativo
Effettuate le fasi di valutazione descritte, sono stati messi a confronto i risultati ottenuti, al
fine di verificare le prospettive di successo del processo di integrazione lavorativa che si
aveva intenzione di sperimentare. La figura 1 illustra graficamente questo confronto. Ogni
colonna del prospetto riassuntivo, infatti, si riferisce ad una specifica abilità (cognitive,
integranti, ecc.) ed è divisa in due parti: il settore di destra (colorato di verde) è riservato alla
valutazione diretta sul soggetto, mentre nel settore di sinistra (colorato di giallo)è stato
riportato il punteggio scaturito dal questionario per l’azienda.
In questo modo si mette in evidenza il patrimonio di abilità possedute dal soggetto
(determinanti infraindividuali) e le richieste che un determinato tipo di lavoro pone a livello
delle stesse abilità (determinanti extraindividuali).
INTEGRAZIONE LAVORATIVA:
Livello di
abilità (%)
100
80
60
40
20
I II III IV V ABILITA'
LEGENDA:
I = Abilità cognitive IV = Abilità sociali
II = Abilità integranti V = Abilità professionali
III = Abilità di autonomia
Come si nota immediatamente, nelle prime quattro colonne il livello raggiunto dall’allievo
non si distaccava di molto da quelle che sono le richieste poste dal tipo di lavoro da svolgere.
A livello di abilità integranti e sociali, addirittura, le capacità del soggetto erano superiori a
quelle richieste per un corretto svolgimento della mansione professionale. La situazione era
problematica, invece, per quanto riguarda le specifiche competenze professionali, le quali
erano ancora troppo carenti per pensare ad un inserimento immediato nel ruolo lavorativo.
Si tratta di un caso nel quale erano presenti le abilità di sostegno, ma mancavano quelle
specifiche. Sulla scorta di questa valutazione è stato deciso di pianificare uno specifico
training.
Il training condotto sulle abilità per la gestione di un esercizio commerciale si è protratto per
sei mesi ed è stato incentrato sugli obiettivi indicati negli item della check list dell’abilità
professionale (quelli giudicati più importanti dal responsabile dell’azienda per lo svolgimento
della mansione lavorativa).
Non mi soffermo, per esigenze di spazio, a descrivere dettagliatamente tutto il programma
formativo. La principale strategia di insegnamento utilizzata è stata quella
dell’autoistruzione (Cottini, 1993b), con l’allievo che veniva progressivamente educato a
fornirsi i suggerimenti utili per la risoluzione dei compiti previsti ai vari item. A titolo di
esempio, illustro sinteticamente il training riferito all’abilità di "predisporre il conto al
cliente" (sommare con la calcolatrice i prezzi di più articoli acquistati dal cliente, prima
uguali, poi diversi): Parallelamente al programma di autoistruzione si è anche condotto un
intervento sull'insegnamento dell'uso della calcolatrice.
Come primo momento l'educatore ha dimostrato più volte all'allievo l'effettuazione del
compito, verbalizzando i vari momenti dell'esecuzione. Quando si è assicurato che il compito
fosse ben compreso, ha chiesto all'allievo di aiutarlo a trovare delle parole "per ricordare
meglio cosa bisogna fare quando si deve predisporre il conto". Da tale discussione è
scaturita l'istruzione per l'esecuzione del compito formulata nel modo seguente: "per fare il
conto al cliente devo scrivere il prezzo degli articoli sulla calcolatrice e sommarli". A questo
punto l'educatore ha continuato a dimostrare l'esecuzione del compito guidandosi con le
autoistruzioni concordate. In seguito era l'allievo che, seguendo le verbalizzazioni
dell'educatore, eseguiva parti sempre più rilevanti del compito e progressivamente sostituiva
l'educatore anche nella verbalizzazione delle autoistruzioni. Tutto ciò ha portato
all'esecuzione del compito in maniera autonoma da parte dell'allievo, con autoistruzioni
formulate ad alta voce.
Al termine del training, durato sei mesi, il soggetto aveva consistentemente progredito nelle
abilità ricercate, passando da una valutazione iniziale alla check list di 40 punti, ad una di 62
punti. Tale livello di capacità è stato ritenuto soddisfacente per implementare le esperienze di
inserimento lavorativo.