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ELUANA
ENGLARO
La contesa
sulla fine della vita
Meltemi editore
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tel. 06 4741063 fax 06 4741407
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MELTEMI
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Indice
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Introduzione
Capitolo primo
Storia di Eluana
Dallincidente al 2000
La decisione del padre
Medicina contro diritto
Laici e cattolici
Dal 2001 al 2004
Terri, Eluana e Alessandro
Dal 2006 al 2007: un nuovo processo
Una svolta: la sentenza della Cassazione del 2007
La sentenza del 2008
Verso la conclusione: il ricorso della Procura di Milano
42
Capitolo secondo
Controversie generali
Eutanasia: non solo una questione di semantica
Vita e morte nellepoca del progresso tecnico
Piergiorgio Welby elesperienza della propria morte
La posizione di Eluana e la sua ricostruzione
Differenze tra cattolici
Possibili strategie di accordo
Stato vegetativo e coscienza
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Capitolo terzo
Il discorso medico
Etica e medicina
Etica e linguaggio medico
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Introduzione
Capitolo quarto
Il discorso giuridico
Un conflitto tra medicina e diritto
Il caso olandese
Il quadro europeo
Medicina vs diritto
Capitolo sesto
Il discorso cattolico
La fine della vita
Quale testamento biologico e per chi?
Un dibattito tra cattolici
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Conclusioni
possibile un accordo?
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Bibliografia
Capitolo quinto
Il discorso giornalistico
Introduzione
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Fallimenti
Soprattutto, il libro riguarda una serie di fallimenti. Vi in primo
luogo il fallimento della medicina, che in questo caso si rivelata incapace di perseguire il suo scopo morale: curare o, quando
non possibile, alleviare le sofferenze del paziente. Abbiamo poi
un fallimento giuridico, laddove il diritto entra in conflitto con le
decisioni mediche che riguardano la fine della vita. Un terzo fallimento di natura politica, poich in tutti questi anni non si
pervenuti a nessun tipo di regolamentazione che riconcili diritto,
medicina e opinione pubblica. Dietro questo fallimento ve n
uno filosofico e morale che coinvolge tanto i laici quanto i cattolici, incapaci di fornire risposte convincenti e condivise rispetto
alla definizione stessa di vita umana, e che anzi hanno permesso
unideologizzazione del dibattito intesa non allaccordo ma alla
manipolazione dellopinione pubblica. In Italia, un numero stimato tra 2.800 e 3.360 persone in stato vegetativo sta pagando fallimenti altrui sulla propria pelle1.
Complessit e semplificazioni
Il dibattito che ha pi spazio sui mezzi di informazione non riguarda laici e cattolici: coinvolge semmai laicisti e cattolicisti.
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La rinuncia a mezzi straordinari o sproporzionati non equivale al suicidio o alleutanasia; esprime piuttosto laccettazione della condizione umana di fronte alla morte (Wojtyla 1995, p. 98).
Il metodo
Questo libro denuncer tutti i casi in cui il dibattito evidentemente finalizzato al conflitto e non allaccordo. Si tratta di casi in
cui linterlocutore di idee contrarie costantemente delegittimato, o lo unintera disciplina, o in cui si ricorre a sofismi o ad argomenti illogici, come il confronto strumentale con altre storie di
altri pazienti, per suggerire analogie inesistenti. La mia disciplina, la semiotica, aiuter a indagare i motivi per cui nei mezzi di
comunicazione di massa lesempio retorico e la logica narrativa
prevalgono sulla corretta informazione.
Ma quandanche la volont di scontro venisse messa tra parentesi per favorire il dialogo, questo non sarebbe affatto semplice: intorno alla definizione pi generale di vita, di terapia, di
eutanasia esistono disaccordi reali generati da disaccordi sui
nostri valori pi profondi. La semiotica pu essere utile anche
possibile un accordo?
Forse non soddisfer tutte le parti in causa, ma un accordo
possibile, scegliendo una strategia che parta da alcuni postulati
comuni. Uno di questi, il pi importante e trascurato, il riconoscimento di uno spessore etico autonomo della medicina: preservare tale etica necessario al funzionamento della medicina
stessa. Al contrario, va bandita ogni interferenza politica, morale
o giuridica, tanto di matrice laica quanto cattolica, che porti alla
pratica tristemente nota come medicina difensiva: essa si ha
ogni volta che il medico prende una decisione non finalizzata alla cura o ad alleviare le sofferenze, ma per tutelare se stesso di
fronte alla legge o aggiungiamo alle strutture sociali di cui
parte e da cui dipendono carriera e futuro.
Unultima osservazione: mentre scrivo queste righe la polemica
politica si prodotta nellennesimo deplorevole spettacolo, un
grave conflitto istituzionale tra la Presidenza della Repubblica
e quella del Consiglio. Non credo di dover entrare nel merito
di una vicenda che poco o nulla ha a che fare con i problemi
bioetici che sono il tema di questo libro, quanto piuttosto con
la loro pi cinica strumentalizzazione per perseguire scopi politici poco chiari. Noto solo che oggi, improvvisando, si tenta
in tutta fretta di arrangiare una legge qualsiasi, quando la nostra classe politica ha avuto oltre ventanni di tempo per legiferare sul testamento biologico, oltre dieci anni per uniformare
il nostro ordinamento al protocollo di Oviedo, e, dopo la sentenza del tribunale di Milano di luglio, sette mesi in cui ha
preferito boicottare in ogni modo lesecuzione della sentenza
piuttosto che produrre una legge valida e cercare in
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Introduzione
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Capitolo primo
Storia di Eluana
Cfr. Migliaia come Eluana. E lassistenza a casa, Corriere della Sera, edizione
on line, 19 luglio 2008.
3
4
Dallincidente al 2000
Eluana Englaro aveva ventanni. Il 18 gennaio 1992 un incidente
stradale la conduce in un ospedale di Lecco. in coma profondo, la seconda vertebra lesionata. I medici provano a rianimarla, ma i tentativi la relegano in uno stato chiamato vegetativo.
Non si pi riavuta fino a oggi.
I medici dicono che il tronco cerebrale ancora vitale. Eluana
respira autonomamente, e ha un ciclo sonno-veglia. Per mangiare e per bere dipende da una macchina, ma se stimolata risponde ancora: si tratta di semplici riflessi che non hanno a che vedere con la coscienza. Per quanto riguarda la sua personalit, le
sue convinzioni, la capacit di riflettere e decidere, di amare e
odiare, lei non ne pi capace. La porzione del cervello che
presiede a una parte cos importante della nostra vita non presenta alcuna attivit: questa parte di lei non c pi. Nelle parole di Carlo Alberto Defanti, il neurologo di Niguarda che ha seguito la ragazza,
Il trauma ha causato linterruzione dei collegamenti fra la Corteccia
cerebrale e i centri nervosi sottostanti. come se la Corteccia, sede
dei processi cognitivi, sia isolata dal mondo: non pi in grado di
ricevere stimoli esterni n di comandare i muscoli del corpo. Il tronco
cerebrale continua invece a funzionare, come dimostra il persistere
della respirazione spontanea1.
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Mi riferisco soprattutto al popolo cattolico, cos come esso fotografato in innumerevoli sondaggi di opinione che si sono susseguiti in tanti anni. Esistono tuttavia anche voci intellettuali, per quanto minoritarie e fuori dal coro, come Hans
Kng o, in Italia, Vito Mancuso. Si veda larticolo Il teologo Mancuso: libert di scelta punto dincontro tra laici e cattolici, Corriere della Sera, 22 luglio 2008, p. 14.
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stessi. Lunico punto che accomuna giudici e medici che nessuno in questa storia vuole assumersi le proprie responsabilit. A
dibattito esploso sui quotidiani, Aldo Pagni, allora presidente
della Federazione degli Ordini dei medici, a proposito delleutanasia parl di
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problemi che non hanno soluzioni poich sono anni che esistono, in
tutto il mondo, e nessuno mai ha trovato loro una risposta che, credo, non si trover mai6.
Comprendiamo la necessit di rappresentare medici dalle convinzioni etiche pi diverse. positivo che almeno ammetta il problema il sommo rappresentante di quanti, in scienza e coscienza,
sarebbero moralmente obbligati a fornire risposte a pazienti e famiglie.
Apparentemente ingenua e appartenente alla nostra esperienza
quotidiana, lanalogia, il paragone, in realt una figura retorica
la cui efficacia pari alla sua semplicit. Cosa dimostra da un
punto di vista logico lesistenza di storie simili, per un qualche
particolare, a quella di Eluana, e per il resto diametralmente opposte? Evidentemente nulla, eppure i giornali di opposte fazioni
si sono nutriti di controstorie: anche il quotidiano laico la
Repubblica ne ha raccontate fin da subito, storie di famiglie di
pazienti in stato vegetativo, famiglie che tuttavia non hanno perso la speranza7. Il Corriere della Sera non stato da meno8.
Non si astenne n si astiene la stampa cattolica9. Panorama riport le dichiarazioni di Montanelli, che alludevano alla propria
triste esperienza personale. Stretto un patto di reciproco aiuto
con una persona cara,
ho cercato un medico, ho provato. Non ce lho fatta a mantenere
quella promessa. Non ce lho fatta a dimenticare quegli occhi10.
Laici e cattolici
Nel Duemila il padre di Eluana scrive al Presidente della
Repubblica. Il caso approda ai giornali e allattenzione dellopinione pubblica, ed discusso da medici autorevoli come
Veronesi, giuristi come Zagrebelski e Rodot, uomini politici come Manconi e Bindi, intellettuali e autorevoli esponenti della
Chiesa cattolica.
Ora, sciocco chiedersi chi tra laici e cattolici abbia aperto il
fuoco. Nel momento in cui la questione divenuta politica, si
perseguito lo scontro e non la sintesi. Questo accaduto sui
giornali prima che la questione approdasse in Parlamento, come
testimoniato da un intervento di Veronesi, medico illustre e allora ministro della Sanit:
C il rischio, per non dire la certezza, di uno scontro laici-cattolici
come quello in corso sulla procreazione assistita. Da noi trattare certi
temi evidentemente pi difficile che in altri paesi. Non vedo per
perch nazioni come la Svizzera o lOlanda possano avere affrontato
civilmente la questione delleutanasia mentre noi dovremmo rimanerne fuori, quasi fossimo immaturi11.
Come tradizionalmente accade, il modo stesso in cui la profezia formulata a farla avverare. Da un punto di vista cattolico,
per lo meno quello espresso dalle autorit, leutanasia un tema molto delicato e la Svizzera e lOlanda non sono certo due
esempi positivi; tuttavia, sulla fine della vita le posizioni della
Chiesa cattolica hanno sempre espresso un certo qual possibilismo, al contrario di quel che avviene rispetto alla procreazione
assistita. Talune posizioni di politici e medici cattolici sono
inoltre utili allo scopo di migliorare la situazione sanitaria dei
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Ha carattere narrativo anche linterpretazione di quel che passerebbe nella mente di un paziente tanto enigmatico, partendo da
segni e dalla nostra relazione con lui o con lei. Ad esempio suor
Albina, che si prende cura di Eluana, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
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caso attraverso una serie di espressioni stereotipate e ipercodificate32 nella nostra cultura, un problema che non solo giornalistico, ma che coinvolge anche le narrazioni e le contronarrazioni di quanti partecipano al dibattito: opposte rappresentazioni spesso dipendono pi dai nostri stereotipi che dalla situazione. Diversamente dal caso italiano, alla decisione del marito si opponevano i familiari di Terri, il padre e il fratello: una
complicazione notevole.
sempre in una pagina di politica estera che la Repubblica
inserisce le dichiarazioni di mons. Elio Sgreccia a nome della
Pontificia accademia per la vita. Sgreccia sottolinea la crudelt della morte per sete e pare attribuire la responsabilit della
decisione pi al giudice che al marito, ridotto al rango di promotore dellistanza:
Tale decisione va contro i diritti della persona e costituisce pertanto un abuso dellautorit giuridica33.
In realt non si tratta di fanatici. Tra loro ci sono esponenti della religione evangelica e cattolici che agitano cartelli con frasi
del papa, come padre Tadeus Malanowsky, un semplice prete
che improvvisa una messa allaperto alla notizia della morte della ragazza; c il rabbino Asher di Brooklyn e il suo assistente,
Ray Shoua36. Pi che di un raduno di fanatici sembra trattarsi di
un momento di preghiera ecumenica; tuttavia il discorso del
quotidiano accentua gli aspetti di pericolosit del gruppo:
Come vediamo, anche qui prevalgono una rappresentazione narrativa dello scontro e unattribuzione manichea dei ruoli di protagonista e antagonista pi degna di un film americano che di una
riflessione sulletica della medicina e il diritto di porre fine alla
propria esistenza. Il quotidiano, infatti, scommette sul contratto
fiduciario che ha con il proprio lettore, e non tenta neppure di
portare argomentazioni mediche o giuridiche a favore della sentenza Terri Schiavo: non tenta di convincere, si rivolge a chi gi
convinto.
Da quel momento, Eluana Englaro diviene nelle parole di tutti la
Terri Schiavo italiana. Certo, una differenza fondamentale che
sulla decisione di interrompere la terapia vi fosse uno scontro
entro la famiglia Schiavo. Ma le analogie sono innegabili: in entrambi i casi sono state sollevate illazioni di cattivo gusto sulle
possibili motivazioni economiche della richiesta41; accusa che
purtroppo si letta, apertis verbis o tra le righe, anche a propo-
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sito del caso Englaro; interessante, poi, che la polemica sia stata
portata su un piano scientifico o pseudoscientifico in entrambi i
casi. Il padre di Terri simula un risveglio:
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Meno goffamente, i movimenti pro-life consegnano alla magistratura uno studio di William Chesire. Si tratta di un neurologo, noto anche come attivista religioso, il quale sostiene che Terri non
si trova in uno stato vegetativo permanente, ma esprime un basso livello di coscienza. Non si tratta di studio diretto, ma effettuato sui video di Terri: ovviamente la cosa non ha alcun fondamento scientifico, ma ogni volta che si dibatte di questi temi
queste voci trovano, secondo la logica mediatica, spazio uguale
se non maggiore di quello riservato a uninformazione corretta e
controllata. Il risultato inevitabilmente la delegittimazione della
medicina agli occhi dellopinione pubblica priva di cultura scientifica e di categorie per discernere e scegliere le posizioni pi
fondate. Limpressione che esistano una medicina religiosa e
una laica; naturalmente, quanto pi la medicina delegittimata,
tanto pi facile spostare il dibattito su un piano giuridico, politico, morale.
Ma lo studio di Chesire interessante sul piano narrativo: un modo per oggettivare un racconto, che nasce dalla domanda e se
fosse ancora cosciente?. Gli americani chiamano questo genere di
storie What if . Cosa sarebbe successo se Hitler avesse vinto la
guerra? Cosa potrebbe accadere se ci colpisse un meteorite?
Spesso queste domande sono controfattuali privi di logica43, eppure sono potenti generatori di narrazioni. chiaro che organizziamo
la nostra esperienza quotidiana su basi narrative molto pi potenti
di quanto non siano le categorie proposte da filosofi e scienziati.
e non parlava, ma era cosciente: comunicava tramite battiti di ciglia. Non importa: in casi come questi, linterpretazione di gesti
minimi, dettagli, divengono determinanti per la relazione con i
familiari, gli amici, il personale medico e paramedico44. Nel caso
di pazienti in stato vegetativo, il comportamento del paziente
del tutto involontario non viene neppure interpretato, ma semplicemente usato per stabilire la relazione45.
Una storia come tante altre storie di sofferenza, una sofferenza
che di solito non neppure sufficiente perch i giornali trattino il
caso. E se lopinione pubblica non al corrente, la politica non
costretta a intervenire con aiuti, sussidi, ecc.
Solo che Ferrario era amico di Eluana Englaro. Nel 1991 la ragazza
era andata a trovarlo in ospedale. Nella testimonianza di unamica, era rimasta sconvolta. Si era recata in chiesa e aveva pregato.
S, perch Eluana era credente: aveva frequentato scuole cattoliche ed era studentessa alla Cattolica di Milano quando rimase
vittima del suo incidente. Questo fatto spesso menzionato dai
commentatori di parte cattolica per chiedere il rispetto della sua
fede. Ma quel giorno, in chiesa, Eluana aveva pregato per la
morte dellamico. La posizione di Eluana non molto diversa da
quella di una grossa fetta del popolo cattolico:
Preferirei morire che continuare a restare in un letto incapace di intendere e di volere46.
Difficile riconoscere ai vertici ecclesiastici un qualche diritto a sostituire la propria posizione ufficiale al giudizio del fedele. Dal
caso di Eluana emerge piuttosto come nessuna istanza morale,
politica, giuridica sia riuscita a rappresentare le posizioni maggioritarie nellopinione pubblica.
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sembra non avvedersene. Torneremo in seguito su questo punto, che mostra davvero un grande interesse semiotico: la posta
in gioco letteralmente il senso della vita, e una definizione
dei suoi limiti.
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Nelle parole di Englaro vi un accenno importantissimo alle procedure. la procedura, standardizzata e accertata, a tutelare il
medico di fronte allaccusa di essere mancato al proprio dovere
professionale. E infatti, in assenza di una procedura, la sentenza
rivoluzionaria rischia di lasciare il tempo che trova:
opportuno, e alla luce della Cassazione si rende addirittura urgente, nominare una Commissione che stabilisca parametri e protocolli,
cos come si fatto in passato per la morte cerebrale51.
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Concordo sulla non pertinenza dellopposizione laici contro cattolici, ma ho qualche dubbio su quanto proposto da Galli Della
Loggia. Trovo credibile la ricostruzione della volont sulla base
di testimonianze effettuata dal tribunale, perch coerente da un
punto di vista semantico; inoltre, essa risponde alla Convenzione
di Oviedo, un accordo europeo per la protezione dei diritti del
malato, firmato dallItalia nel 1997 e ratificato nel 2001. Galli
Della Loggia non sembra neppure cos ben informato sulleffettivo stato in cui versa Eluana da entrare nel merito di quel che si
dovrebbe fare in casi analoghi: nemmeno propone di lasciarla
nello stato in cui . Insomma, non propone un bel nulla.
Dimentichiamocela, sicch la coscienza liberale di Galli della
Loggia non ne sia turbata.
Se i giudici ricordano che il tribunale non una chiesa, i politici
dimenticano di ottemperare al medesimo principio: riguardo alla
sentenza della Cassazione del 2007, il Parlamento suscita un
conflitto di attribuzione davanti alla Corte costituzionale. La
Cassazione sarebbe rea di essersi sostituita a un potere legislativo non importa se latitante60. I grandi partiti politici si dividono
trasversalmente tra laici e cattolici, spesso sotto gli attacchi delle
gerarchie ecclesiastiche. Ad esempio lAvvenire, quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana, ironizza sulla possibilit che il
PD, reo di aver mosso obiezioni al conflitto di attribuzione61, rappresenti davvero una casa per i cattolici italiani62.
Tuttavia, la situazione muta: a dimostrare che la contrapposizione laici contro cattolici fuorviante, il Parlamento trova un accordo sulla necessit di approvare una legge sul testamento biologico. una novit: finora la posizione di molti politici cattolici
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Cfr. Cos riusciremo a bloccare laccanimento terapeutico, la Repubblica, 8 giugno 2001, p. 15.
22 In particolare mons. Sgreccia si scagli contro la distinzione tra eutanasia attiva
e passiva, cfr. Eutanasia passiva, il Vaticano accusa Monsignor Sgreccia: distinzioni
artificiose. Gloria Buffo (ds): studio molto importante, Corriere della Sera, 9 giugno 2001, p. 16.
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La decisione contrasta con quella presa dai magistrati americani e inglesi nel caso, rispettivamente, di Nancy Cruzan del 1990 e di Tony Bland del 1993.
6
Cfr. Angela, dodici anni di coma. Per noi resta la mamma, la Repubblica, 19 giugno 2000, p. 10.
8
Cfr. Eluana e Cristina, le scelte opposte delle famiglie, Corriere della Sera, 9 giugno 2001, p. 16.
Cfr. Mio figlio Daniele come Eluana. Una presenza viva che porta frutto,
Avvenire, 15 luglio 2008, o Una scelta per la vita, Famiglia Cristiana, n. 31,
2007, pp. 32-33.
10
11
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Ib.
Ib.
29
Cfr. Caso Eluana, appello a Ciampi, Corriere della sera, 11 marzo 2004, p. 53.
30
Cfr. La rabbia del popolo della vita. Uccisa da politici e giudici, la Repubblica,
1 aprile 2005, p. 3.
31
32
Cfr. Eco 1975, p. 189: L dove il codice assegna significati a espressioni minime,
lipercodifica regola il senso di stringhe pi macroscopiche.
33
34
Cfr. Terri, lultimo appello del padre. Mi ha detto: voglio vivere, la Repubblica,
26 marzo 2005, p. 12.
14
15
38 Un anti-destinante, secondo le categorie che la semiotica ha elaborato per analizzare la narrativit (Greimas, Courts 1979).
Non sono vite di serie B. Bindi boccia Veronesi, la Repubblica, 19 giugno 2000,
p. 10.
16
Va concesso per principio a tutte le parti in causa il beneficio dellonest intellettuale, e dunque dobbiamo pensare che tali paure siano condivise anche da quanti
le sollevano.
17
Cfr. Non sono vite di serie B. Bindi boccia Veronesi, la Repubblica, 19 giugno
2000, p. 10.
18
Ib.
19
Eluana? A volte pare che mi sorrida, Corriere della Sera, 22 aprile 2005, p. 49.
39
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Per lo meno cos la considerano giudici come Amedeo Santuosso, la cui dichiarazione riportata in Storia di Eluana in coma da 8 anni la Repubblica, 14 giugno
2000, p. 27. Tuttavia questa valutazione risente del conflitto tra medici e magistrati
nellattribuire esclusivamente allaltra parte le responsabilit dello stallo.
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Con i lavori di Stalnaker e Lewis la logica prova a trattare i condizionali corrispondenti a uneventualit possibile,, unipotesi: se avessi tenuto sotto controllo
laumento della temperatura, lesperimento sarebbe riuscito. Ogni controfattuale
esprimente unimpossibilit cade al di fuori del dominio logico. Se Napoleone
avesse vinto a Waterloo lUE si sarebbe formata con molto anticipo altrettanto
vero di Se Napoleone avesse vinto a Waterloo lUE si sarebbe formata con molto
ritardo, perch in entrambi i casi lantecedente falso. Si veda anche Martin (1997,
p. 255), il quale nota come al contrario nella logica medioevale fosse ammessa la
dimostrazione per impossibile.
Cfr. La lite sul testamento biologico spacca il vertice di Scienza e Vita, Corriere
della Sera, 4 agosto 2008.
64
Cfr. Legge sul fine vita? Ecco i punti fermi, Avvenire, 2 agosto 2008.
65
Cfr. La legge sul testamento biologico? Dopo Eluana il male minore, Corriere
della Sera, 29 agosto 2008.
45
67 Cfr. Testamento biologico, la Chiesa apre alla legge, Corriere della Sera, 31
agosto 2008.
47
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63
Cfr. Legge sul fine vita? Roccella: servono precise condizioni, Avvenire, 31 agosto 2008.
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44 Cfr. Ho sempre sperato che guarisse. Mi bastava un suo piccolo sorriso, Corriere
della sera, 12 gennaio 2005, p. 54.
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Cfr. Una tessera per lasciarsi morire, Corriere della Sera, 15 giugno 2000.
53
Ci riferiamo ai DICO o PACS che dir si voglia, che avrebbero regolato le convivenze.
Questa obiezione non tiene conto del fatto che nel suo stato Eluana non pu
certo aver cambiato idea negli ultimi anni. Si tratta di unobiezione priva di logica,
ancora una volta; tuttavia, per quanto impossibile, anchessa racconta una storia ed
di carattere narrativo.
58
Lecco, una giornata nella stanza di Eluana, Corriere della Sera, 13 agosto 2008.
59
Difendere i diritti della persona umana, Corriere della Sera, 2 agosto 2008.
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Capitolo secondo
Controversie generali
un atto lecito. Per questo motivo, come abbiamo visto, un gruppo di studio voluto dallallora ministro Veronesi ha tentato di inquadrare lo stato vegetativo persistente entro due coordinate
ben precise: da un lato laccanimento terapeutico, dallaltro il
consenso informato a una terapia, un consenso che Eluana non
in grado di esprimere e che resta tuttavia un suo diritto esercitabile tramite il suo tutore legale.
Invece di proporre lennesima definizione arbitraria di eutanasia,
criticabile quanto le altre, utilizziamo uno strumento, il quadrato
logico4, per capire in quanti modi il nostro fare pu entrare in relazione con la morte5.
43
La stessa definizione di cosa sia eutanasia un problema semiotico. Infatti, molte pratiche differenti sono state considerate eutanasia: praticare uniniezione letale; prescrivere a un paziente un
farmaco letale; staccare una spina; sospendere lalimentazione. A
tali casi corrispondono molte distinzioni a proposito delleutanasia: leutanasia propria consisterebbe nel provocare la morte del
paziente; sarebbe invece impropria quella in cui il medico si limita
ad assistere e guidare un paziente che si toglie la vita da solo1.
Altre distinzioni, per la verit criticate dalla Chiesa cattolica2, riguardano leutanasia attiva, in cui la morte giunge a causa di unazione, e quella passiva, in cui deriva da unomissione. Spesso, alcune forme estreme di eutanasia vengono evocate in analogia con
situazioni molto diverse: ad esempio, il non intervento nel caso di
un neonato handicappato non sembra avere molto a che fare con
laiuto a morire richiesto da un paziente adulto e consapevole. Per
questo motivo alcuni chiedono che si restringa il significato di eutanasia a quella propria3, parlando in altri casi di suicidio assistito
o di cessazione dellaccanimento terapeutico.
Non esistono discussioni puramente semantiche. Chiamare qualcosa in un modo o in un altro ha conseguenze enormi sul piano
pratico. In gioco ci sono la sofferenza, la vita e la morte di molte
persone. Le ricadute politiche, giuridiche, etiche sono importanti.
Per molti, sospendere lalimentazione di Eluana Englaro non sarebbe eutanasia. Ai giudici spetta comunque capire se si tratti di
Controversie generali
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Quando discutiamo della sospensione di un trattamento sanitario, come nella situazione Englaro, in quale caso ci troviamo?
Evidentemente si tratta della posizione etichettata sul quadrato
come non impedire la morte, lasciar morire.
Ora, secondo il codice medico deontologico italiano lecito sospendere laccanimento terapeutico, ossia lirragionevole ostinazione in trattamenti da cui non si possa attendere un beneficio
per il paziente o un miglioramento della qualit della vita.
Eutanasia a parte, esistono molti casi in cui la medicina cessa di
curare per fornire cure palliative pensiamo a un malato terminale di tumore. In generale, possibile parlare di desistenza terapeutica, ad esempio quando il medico rianimatore comprende
che ogni intervento ulteriore sarebbe inutile. Si tratta di un punto cruciale: lesito non voluto di una rianimazione pu essere lo
stato vegetativo persistente.
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Non impedire la morte: il nostro ordinamento giuridico non giudica questo caso con il metro del codice deontologico della medicina. Il suo un punto di vista molto pi generale, che pu
entrare in conflitto con le pratiche mediche. Infatti, secondo larticolo 40, 2 comma del codice penale, Non impedire un evento
che si ha lobbligo di impedire equivale a cagionarlo.
Naturalmente questo fonte di problemi: medicina e diritto andrebbero armonizzati da un punto di vista politico6.
Credo che dalla semiotica venga un suggerimento per un accordo tra laici e cattolici. Il punto di partenza la rianimazione.
Rianimare indistintamente tutti vuol dire condannare allo stato
vegetativo persistente una certa percentuale di persone che altrimenti sarebbero morte questo il verdetto della natura contro
cui la cultura e la tecnica sollevano a volte interminabili ricorsi.
Bisogna quindi rispondere alla domanda: il medico rianimatore,
giudicando in scienza e coscienza, dovrebbe astenersi dallintervenire quando il rischio di ottenere uno stato vegetativo permanente eccessivo? Indipendentemente dal fatto che la persona
in stato vegetativo sia viva a tutti gli effetti, la risposta pu essere un s solo se consideriamo lo stato vegetativo come preferibile alla morte. Personalmente trovo che questo sia un interrogativo interessante sul quale discutere.
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medici dovrebbero essere lautorit in grado di discriminare anche su diversi stati vegetativi12. Invece, il documento della
Congregazione per la Dottrina della Fede specifica alla nota 1:
Peccato: una possibile strategia dellaccordo consiste precisamente nella distinzione tra casi diversi di stato vegetativo persistente: studiare le specificit sar sempre pi agevole man mano
che la ricerca fornir procedure diagnostiche sicure alla comunit
dei medici.
La terminologia relativa alle diverse fasi e forme dello stato vegetativo controversa, ma per il giudizio morale ci non ha rilevanza.
47
Come possibile leggere, il papa distingue tra causare direttamente e indirettamente la morte. Un punto di vista di straordinaria attualit; certo, allora lo stato vegetativo persistente non esisteva, dato che un paradossale prodotto del progresso della rianimazione: ma egli parla, appunto, di queste tecniche. Allora il
problema era la circolazione del sangue, in cui alcuni vedevano
ancora un segno della vita intesa come possibile presenza dellanima: questo risulta dalla lettura delle parole di Pacelli. Oggi, invece, il problema la sopravvivenza di una parte del cervello
che permette la respirazione autonoma, il ciclo sonno-veglia, la
digestione. Dai tempi di Papa Pacelli sono davvero cambiati i
problemi? O non piuttosto mutata la posizione di alcuni intellettuali cattolici?
Un documento della Congregazione ufficiale della Dottrina della
Fede11 specifica che il documento Pacelli si riferisce al caso della
rianimazione, non dello stato vegetativo e ci mancherebbe, dato che allora il problema non si poneva; tuttavia questa risposta
insufficiente, dato che il ragionamento di Pacelli parte da principi generali come la distinzione tra cure ordinarie e straordinarie che vengono impiegati ancora oggi proprio a proposito dellalimentazione forzata. Un altro problema che Pacelli attribuisce ai medici il compito di definire la morte. Per estensione, i
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Ti vidi migliorare giorno per giorno poi improvvisamente ripeggiorare fino al punto in cui dovettero praticare lintervento per la tracheotomia (in Welby 2006, p. 30).
Non paura di morire, sono gi morto una volta ed stato come spegnere la luce, voltare pagina, chiudere una porta, non c
nulla di metafisico o trascendentale, n luci, n corridoi illuminati o signori con laria da vecchi pedofili vestiti di bianco, niente
di tutta la paccottiglia hollywoodiana che da Capra a Spielberg
ci hanno propinato, non ci sono le immagini terrorizzanti di diavoli vestiti come tifosi del Milan che popolavano il vecchio catechismo e turbavano i miei sogni da onanista impenitente, non
c premio o castigo, piacere o dolore, sopra o sotto, alto o basso (p. 34).
Utilizzer questo quadrato per classificare le posizioni che in tanti anni sono state presentate allopinione pubblica attraverso la
stampa, a cominciare da Giuseppe Englaro:
Egli presenta la sopravvivenza come un termine complesso che porta con s contemporaneamente le caratteristiche di vita e morte16.
A cosa serve evidenziare puntigliosamente tutte queste differenze? Non dovrei forse sostenere che in pratica la conseguenza di
queste posizioni la medesima, ossia un giudizio favorevole alla
sospensione delle cure a Eluana? Non forse questo il significato vero, al di l delle mille sfumature?
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Cos comincia il calvario di Welby, un letto per croce, dei medici al posto di Longino, tubi e ventilatori per chiodi, la moglie in
luogo delle pie donne; nel ruolo di apostolo prediletto, qualche esponente del partito radicale. Come Cristo, anche Welby
chiese che fosse allontanato da lui lamaro calice. Ma lagonia
di Cristo fu pi breve.
In occasione della rianimazione, Welby esper la propria morte.
Di s diceva di essere gi morto una volta, e chiedeva che la
morte gli fosse restituita:
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Ora, le testimonianze delle amiche di Eluana sono coerenti nel riportare la posizione della ragazza. Lo stato di Alessandro non
veramente vita si immobili in ospedale in balia di altri; non
per morte, e dunque prega perch il suo amico Alessandro
muoia. Abbiamo un caso di non vita e non morte: la semiotica
considera questo un termine neutro.
Eluana avrebbe dunque giudicato questo stato allopposto di
Veronesi. Per Veronesi questi pazienti sono sia vivi sia morti, e
infatti parla di morti viventi. Per la semiotica, ripetiamo, questo
un termine complesso. La posizione di Eluana ancora diversa
rispetto a quella citata di Welby e perfino rispetto a quella di
suo padre Beppino.
Tuttavia, ancora una volta, il punto non questo; piuttosto, alcune polemiche sul caso riguardano la ricostruzione della volont di Eluana, una volont presunta. Questa non una posizione cattolica, dato che se ne fa portavoce un autorevole laico e liberale come Ernesto Galli Della Loggia:
Nessun tribunale di Milano o di Vattelapesca, soprattutto in assenza di una qualunque legge votata dai miei rappresentanti, ha il diritto di dire quale sarebbe stata presumibilmente la mia decisione
sulla mia morte, pu arrogarsi il potere di desumere tale mia volont su base indiziaria (indiziaria!) e per giunta sulla base di indizi
debolissimi se non inconsistenti20.
Ecco, ovviamente la ricostruzione della volont di Eluana e rimarr presunta. Tuttavia ci troviamo di fronte alle testimonianze di tre diverse ragazze a proposito di ci che Eluana avrebbe
detto in due casi differenti (lincidente di Alessandro e la morte
di un amico di Eluana, Filippo) e dunque proferite in momenti
distinti, e tuttavia semanticamente coerenti. E dunque, su almeno un punto Galli Della Loggia sbaglia: si tratta di una ricostruzione forte e coerente.
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Non si tratta solo di una discussione sulla delicatezza: evidente che per Rosy Bindi queste persone sono a tutti gli effetti vive.
Una posizione leggermente differente quella espressa da
Roberto Colombo, editorialista dellAvvenire:
Qui non c spazio per distinzioni tra vita biologica e vita umana. Lautore non ha dubbi: Eluana non morta, dunque viva.
Come in altri casi, qui non abbiamo pi i quattro termini possibili del quadrato semiotico25, ma la semplice opposizione
53
Insomma, per Colombo Eluana Englaro viva perch non morta; per Rosy Bindi viva senza se e senza ma. Potranno
sembrare sfumature, ma sono piuttosto interessanti: solo se tra
la vita e la morte tertium non datur, lasciar morire una persona
viva qualcosa che somiglia pericolosamente a un omicidio. Ma
non tutti coloro che si dichiarano contrari alla sospensione dellalimentazione ragionano in questo modo.
Tuttavia, vero che molti esponenti della Chiesa cattolica hanno
sposato il punto di vista giuridico tradizionale:
la santa sede torna a criticare il ministero della sanit e giudica artificiosa la distinzione tra eutanasia attiva, che comporta unazione, e
passiva, che invece consiste in una omissione. questo il primo
commento di monsignor elio sgreccia, vicepresidente della pontificia
accademia della vita, sul documento dedicato alleutanasia passiva
steso dal gruppo di studio insediato da umberto veronesi27.
Nellarticolo Sgreccia parla apertamente di omicidio. Si tratta dunque della stessa opposizione netta tra causare e non impedire la morte che avevamo ritrovato nel diritto. Sgreccia, per, non
prende neppure in considerazione la distinzione tra causa diretta
e indiretta che avevamo trovato nel documento di Pacelli28.
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meno tra i cattolici che accettano la differenza di Pacelli tra causare direttamente e indirettamente la morte.
La legge attuale pu essere ed stata interpretata al fine di ammettere la possibilit della sospensione delle cure da parte del
medico:
Lart. 579 del Codice Penale, che ha ancora un valore attuale residuale, non ha alcun riferimento alla tematica delle direttive anticipate
del rifiuto delle cure a seconda delle situazioni. La dottrina penale
che ha commentato il caso Welby ha posto in evidenza una cosa
molto elementare: si pu affermare che il medico, staccando il ventilatore, abbia compiuto un atto punito dalla legge in base alla norma
sullomicidio del consenziente () ma si deve tener conto che esiste
una discriminazione prevista dallordinamento giuridico il diritto del
paziente a sospendere tutte le cure per cui si pu ritenere che il
fatto non costituisca reato. In sostanza, usando in modo corretto
lermeneutica e linterpretazione, si pu giungere a ridimensionare i
problemi di eventuali conflitti tra norme (Fucci 2008, p. 32).
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Le suore dellistituto che assiste Eluana Englaro interpretano alcuni movimenti di Eluana come altrettanti segni non di vita biologica, ma di vita cosciente. Del resto, Eluana ha un cuore che batte
autonomamente, respira, dorme e si sveglia. E su quali altri segni
dovremmo basarci per giudicarne lo stato di coscienza, se non su
quelli che ci permettono di relazionarci con lei? Per lo meno, questo quanto dice anche il suo neurologo, il prof. Defanti (2007):
Lunico modo che abbiamo, nel mondo reale, per accedere alla coscienza altrui proprio losservazione dellaltrui comportamento.
Dunque, le suore e il neurologo partono dallo stesso piano dellespressione. Oppure no? Le conclusioni del neurologo, infatti,
sono totalmente diverse:
Quando un malato cerebroleso non mostri alcun segno di presenza
allambiente, dopo aver escluso che la mancanza di questi segni non
sia dovuta semplicemente a una paralisi o comunque allimpossibilit di movimento, e una volta accertato che vi si prodotto un danno
gravissimo a carico degli emisferi cerebrali (substrato della vita mentale), legittimo concludere che la coscienza abolita (ib.).
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Ippocrate. Lesperienza avvincente che si ha leggendo i suoi scritti sul morbo sacro quella di riscoprire come egli, scontrandosi
contro la cultura e le superstizioni della sua epoca, abbia ridefinito il confine tra interpretazione ed uso. Da allora, per chi sceglie Ippocrate, considerare lepilessia come un segno di possessione divina uso.
La mia scelta in questo volume stata quella di attenermi al
punto di vista maggioritario in medicina. Dunque, giudicare i riflessi del paziente in stato vegetativo come segni di una relazione interpersonale usarli, non interpretarli.
Cfr. Welby 2006, pp. 20-22. Welby giunge a proporre provocatoriamente termini
diversi da eutanasia, parola in un certo senso incrostata di connotazioni negative.
4 Con il quadrato semiotico si rappresentano le opposizioni testuali possibili.
Ragionando sui quadrati semiotici, diversi testi divengono confrontabili a una semplice
occhiata. Il quadrato composto di relazioni logiche che possibile reperire nei testi:
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stesse relazioni possano essere rappresentate con la teoria degli insiemi, e usa la
direzione della deissi da complesso a neutro. Ad esempio, vita implica non morte, non viceversa. Questa scelta ci appare la pi logica ed corroborata da molti
nostri esempi.
5
In questo caso il linguaggio tecnico della semiotica pare poco delicato: ce ne scusiamo con il lettore.
6
20 Difendere i diritti della persona umana, Corriere della Sera, 2 agosto 2008, p.
34.
21
Cit. in Non sono vite di serie B. Bindi boccia Veronesi, la Repubblica, 19 giugno 2000, p. 10.
22
23
Ib.
24
Ib.
Cit. in Una tessera per lasciarsi morire, Corriere della Sera, 15 giugno 2000, p.
17.
25
Il condizionale della deissi diviene in questo articolo un bi-condizionale e dunque il quadrato collassa nellopposizione binaria vita vs. morte.
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A dire il vero questo il punto debole dellarticolo. Quanti sono favorevoli a sospendere lalimentazione portano spesso argomenti contro lidea che tra vita e morte tertium non datur. Nessuno tra i contrari porta contro-argomentazioni a favore
dellaut - aut: o si vivi o si morti e non esistono altre possibilit.
27
28 Pacelli 1957. Approfondir questo punto nelle pagine dedicate al testamento biologico.
12
29
Gli stati vegetativi sono uguali solo in superficie. Sono lesito di una serie di danni molto diversi, che andrebbero discriminati. Non tutti i pazienti in stato vegetativo
si trovano nelle medesime condizioni di Eluana Englaro. Torneremo sul problema in
un prossimo capitolo.
13 Per il funzionamento del quadrato semiotico si veda la nota 4 di questo capitolo.
Questo quadrato trova molto impiego in semiotica perch lopposizione tra vita e
morte tra le pi generali e pu essere dimostrata nelle culture pi diverse a tutte
le latitudini. La semiotica in questi casi collabora con lantropologia per avvalorare
le proprie conclusioni. Cfr. Greimas, Courts 1979.
14 Cit. in Voglio liberare mia figlia. sola in balia dellinferno, la Repubblica, 14
giugno 2000, p. 27.
15
16
31 Questa concezione alla base dei lavori di Good (1994) sulla componente narrativa della medicina.
32
Eluana? A volte pare che mi sorrida, Corriere della Sera, 22 aprile 2005, p. 49.
33
Per il concetto di enciclopedia come modello della cultura, cfr. Eco 1984.
34
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26
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Si veda Pacelli 1957 e Corbellini, Cos la morte ci apr il cuore, Il Sole 24 ore,
Domenica, n. 213, 3 agosto 2008, p. 33.
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Capitolo terzo
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Dunque, dal punto di vista del papa, la scienza medica pu essere usata per il bene o per il male: il criterio di giudizio stesso
esterno alla medicina, che ha bisogno di una guida morale.
Utilizzando ancora una volta il quadrato semiotico:
63
Esiste unetica della medicina? Diversi autori che si sono occupati di bioetica sembrano rispondere negativamente a questa
domanda. Indipendentemente da credo e punto di vista filosofico, sociologico, giuridico nessuno di loro pare attribuire
eccessiva importanza alletica medica.
Questo accade anche ad autori culturalmente vicini alla semiotica: ad esempio, in un eccellente studio sullaborto, Boltanski
(2004) attento a tutte le prospettive che si fronteggiano religiosa, femminista, giuridica, politica. Ma non pare accordare
alcuna autonomia al punto di vista medico sulla questione.
Un altro grande padre della bioetica, lamericano Engelhardt,
analizza il linguaggio della medicina descrivendo quattro aspetti del linguaggio medico descrittivo, valutativo, esplicativo e
performativo in termini di cause ed effetti, rispetto alla realt
sociale1. Ma il legame tra linguaggio medico ed etica gli sfugge
del tutto: il problema del prendersi cura del tutto assente
dalla sua descrizione2.
Tra i laici, un accenno a unetica specifica presente in
Lecaldano (2005, pp. 5, 7, 69). Tuttavia, lautore non vi si
sofferma in quanto limitata e caratterizzata da una piegatura professionale. Tra i cattolici, citiamo ancora una volta
Wojtyla (1995, p. 23), che a proposito della diagnosi pre-natale scrive:
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Lordine con cui vengono prescritti gli esami, infatti, si deve allapplicazione della massima 1: ad esempio, la radiografia precede la Tac. Se posso scongiurare un esame istologico invasivo
con una semplice radiografia, se posso evitare di aprire per
guardare, perch non farlo?
Nella medicina, la componente dellosservazione quella che cerca di comprendere cosa c nel corpo del paziente e quella etica non sono separabili. La composizione di scienza ed etica avviene nel linguaggio stesso della medicina. Su questo punto, chiedo
scusa al lettore se mi permetto una breve divagazione filosofica.
Nellelencare le cause del relativismo che affligge lOccidente causando la perdita delle sue radici culturali, Ratzinger cita il ruolo
della scienza (Ratzinger, Pera 2004, p. 114). Ebbene, non sono
daccordo: la medicina, che si alimenta di molte scienze, in un
certo senso la negazione del relativismo.
Al contrario, la medicina ricompone empiricamente la frattura tra
ci che buono e ci che vero: i logici direbbero che ha
una componente deontica e una aletica7. Semmai, come abbiamo visto, essa rovescia il rapporto tradizionale tra le due: per la
filosofia classica a partire da Platone e per la morale religiosa
tradizionale, letica si basa sulla verit8. Qui, invece, non siamo
interessati a quel che c davvero nel corpo del paziente se
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non in funzione della possibilit di intervenire, come abbiamo visto nella massima 2. Quando non ci sono pi terapie alternative,
non ha senso proseguire con la diagnosi. Il medico deve curare,
non filosofare sullessere e sullente.
Esiste una possibilit di sintesi tra la bioetica, cattolica o laica, e
la medicina9? La prima mira infatti a una fondazione generale
delletica. Esistono molti casi in cui alletica medica stata artificiosamente sostituita unetica fondata altrove (Galofaro 2008b),
con risultati disastrosi. Proprio a proposito, la vicenda di Eluana
Englaro mostra un caso di conflitto tra etica medica e giuridica.
Dunque etica medica e bioetica sono inconciliabili?
Ho sostenuto che il discorso medico un discorso integrale; ma,
naturalmente, integrale non vuol dire totale. Letica medica
specifica a un dominio preciso, e non esce al di l di quei confini: quelli della salute del corpo. Entro questo dominio, essa
autonoma e pone dei vincoli su unetica pi generale. Dunque
possibile una fondazione bioetica generale, a patto che essa riconosca letica medica e la necessit di preservarla e non impedisca il buon funzionamento della medicina. A propria volta letica medica, sebbene integrale, resta pur sempre specifica al proprio dominio, e invita dunque a una fondazione pi generale dei
suoi postulati.
Questo particolare va tenuto in considerazione quando si portano in supposta analogia con il caso di Eluana Englaro risvegli eccezionali di minori: un bambino in crescita non un adulto.
La Glasgow Coma Scale
Lo stato vegetativo persistente pu essere lesito di un coma,
ma non andrebbe mai confuso con il coma, al contrario di quanto spesso avviene sulle colonne dei giornali. Per di pi, esistono
diversi gradi di coma, misurati dalla scala Glasgow. Essa si basa
sulla valutazione di alcuni fattori: apertura degli occhi, risposta
verbale e risposta motoria. A seconda di come il paziente risponde, ottiene un punteggio:
Apertura degli occhi:
spontanea:
al suono:
al dolore:
nessuna:
nessuna:
4
3
2
1
1
Risposta verbale:
orientata:
confusa:
parole:
suoni:
5
4
3
2
Risposta motoria:
obbedisce ai comandi
localizza il dolore
flessione normale
flessione in spasticit
estensione
nessuna
6
5
4
3
2
1
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Punteggi normali sono nellordine di 14-15 punti; il coma interviene sotto gli 8 punti. Ogni volta che parliamo di pazienti che si
risvegliano dal coma, uno dei problemi principali che tipo di
coma oltre, ovviamente, al motivo che lha provocato e alla
diagnosi.
Ecco come il professor Defanti descrive lo stato di Eluana. Il referto riportato nella sentenza del tribunale di Appello di
Milano:
Giovane donna in buone condizioni generali e di nutrizione, con gli
occhi per lo pi aperti, deviazione sghemba dei globi oculari, anisocoria per midriasi fissa in OD [la pupilla dellocchio destro non reagisce alla luce, n.d.A.]; mioclonia ritmica interessante le labbra, la lingua, la mandibola e in minor misura le palpebre e i globi oculari
stessi (con scosse di tipo nistagmico); tetraparesi spastica con atteggiamento in flessione delle dita delle mani e atteggiamento equino
dei piedi; respiro spontaneo e valido, senza ingombro tracheobronchiale; nutrizione indotta tramite sondino nasogastrico; alvo regolare
con minzione autonoma e incontinenza.
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colare estremamente atrofico si presenta il mesencefalo, che caratterizzato da una netta alterazione di segnale ipointensa in FFE T2 da
residui emosiderinici di pregressa emorragia (tipo Duret). Marcata alterazione di segnale iperintensa in entrambi gli echi interessante la
sostanza bianca periventricolare attorno alle celle medie ed estesa
ad interessare la corona raggiata di entrambi i lati sino alla giunzione corticale-sotto corticale da danno assonale diffuso cronico.
Massiva atrofia del corpo calloso con alterazione di segnale da danno assonale. Piccoli segnali di alterato segnale sono riconoscibili nella capsula interna di ambo i lati con residui emosiderinici [quello che
resta di unemorragia: tracce del ferro contenuto nei globuli rossi,
N.d.A.]; altri piccoli focolai consimili da esisti di focolai contusivi appaiono localizzati in sede nucleocapsulare bilaterale, temporale sinistra, nel ginocchio del corpo calloso, in sede parasagittale e frontale
sinistra posteriore cortico-sottocorticale.
In poche parole, sono state danneggiate tutte le strutture di comunicazione tra le diverse parti del cervello costituite da assoni
rivestiti di mielina, come vedremo meglio in seguito. Il linguaggio tecnico della medicina nasconde dietro unapparente freddezza la gravit dei traumi subiti da Eluana. A distanza di tempo,
possibile vederne le conseguenze. Il mesencefalo atrofico, dunque pi piccolo, e ha perso (almeno in parte) la sua funzione.
Un particolare mi interessa, essendo totalmente assente dal corpus di articoli di giornale esaminato, ossia il danno assonale diffuso. Nel gi citato articolo di Defanti (2007) lo stesso neurologo ad attirare lattenzione su questo particolare:
Con quale meccanismo il trauma ha condotto Eluana allo stato attuale? Con ogni verosimiglianza esso ha provocato, oltre allemorragia
nellemisfero sinistro, che di per s non giustificherebbe questo stato
clinico, soprattutto un danno diffuso delle fibre nervose della sostanza bianca degli emisferi (il cosiddetto danno assonale diffuso). Si
pu presumere che siano stati interrotti, per lo meno in gran parte, i
collegamenti (sia in entrata che in uscita) fra la corteccia cerebrale e
i centri nervosi sottostanti.
Ecco un altro punto che manca del tutto nelle considerazioni dei
giornalisti. Un neurone una cellula cerebrale che capta impulsi
chimici, provenienti da neuroni circostanti, oppure fisici, provenienti dal mondo esterno, grazie a una foresta di dendriti, e li
traduce in uno stimolo elettrico. Trasmette poi questo stimolo
elettrico a lunga distanza grazie allassone, che possiamo immaginare come un lungo canale di comunicazione. Una volta giunto
al termine del canale, limpulso viene ritradotto in un impulso e
trasmesso ad altri neuroni. Interrotto il canale, non c pi comunicazione. Nel referto, infatti, possiamo leggere che si registra
unalterazione di segnale, che riguarda anche il corpo calloso,
e dunque il canale di comunicazione tra i due emisferi cerebrali,
le due parti destra e sinistra in cui diviso il nostro cervello.
Il danno assonale diffuso
In un incidente stradale come quello di Eluana Englaro, la forza
dellimpatto che ha causato il trauma cranico o le emorragie che
seguono sottopone il cervello a sollecitazioni tali da provocare
danni molto gravi, lesioni diffuse alle cellule e strappi nei loro
collegamenti: abbiamo la distruzione di neuroni e di sinapsi, i
collegamenti tra i neuroni. La sostanza bianca, la parte del cervello formata dagli assoni, degenera con la formazione di segni
specifici leggibili nella risonanza: a essi fa riferimento il referto
quando riporta unalterazione di segnale12.
Le parti del cervello che sono sede della coscienza vengono
dunque strappate via o rimangono isolate.
Lelettroencefalogramma che abbiamo citato non rivela alcuna
loro attivit residua: inutile, quindi, ipotizzare che in loro resti
una coscienza isolata dal mondo. Quando i giornalisti evocano
storie di risvegli miracolosi, paragonandole a quello di Eluana,
dovrebbero accertarsi se anche i pazienti risvegliati si trovavano in questa gravissima condizione.
Controversie e distorsioni
Il discorso giuridico e il discorso giornalistico hanno costruito
una polemica scientifica contrapponendo alle prassi ben consolidate in diagnostica alcune ricerche in corso. Ora, noto che il
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discorso scientifico procede tramite polemiche che riguardano rispettivamente, a monte e a valle dei dati, le condizioni della loro
produzione e la loro interpretazione (Fabbri, Latour 2000).
Tuttavia, sarebbe scorretto dedurre lesistenza di una polemica
scientifica dalla polemica giornalistica e giuridica. Qui si pu
tracciare un confine netto tra retorica e dimostrazione: nel discorso giuridico e in quello giornalistico troviamo esclusivamente
la prima13. Un esempio viene proprio dal ricorso della Procura di
Milano contro la sentenza di luglio del tribunale dAppello: si sostiene che lirreversibilit dello stato di Eluana non sia stata accertata, si lamenta che non siano state considerate le opinioni di
correnti minoritarie del pensiero neurologico, e in particolare si
citano i lavori di Adrian Owen:
I recenti lavori del sanitario britannico Prof. Adrian M. Owen, operante a Cambridge (Functional neuroimaging of the vegetative state,
Owen AM, Nat Rev Neurosi, 2008) hanno evidenziato la possibilit di
usare la risonanza magnetica nucleare funzionale (fMRI) per il rilevamento dello stato di coscienza del paziente in stato vegetativo e che
in numerosi casi le immagini dellesame sono state utilizzate per dimostrare che possono residuare aspetti di percezione della parola,
processi emozionali, comprensione del linguaggio e persino coscienza consapevole. Gli esiti degli studi sono rinvenibili in rete.
Il discorso giuridico, a causa di evidente incultura medica, confonde ricerche in corso e dati acclarati, come pure tecniche di
formazione delle immagini che trovano per ora esclusivo impiego
nella ricerca come la fMRI e tecniche utilizzate in diagnostica14.
La stessa confusione si trova nel discorso giornalistico: chi ha
suggerito alla Procura di Milano il nome di Owen?
Owen era stato citato la prima volta sullAvvenire da un geriatra, Giovanni Guizzetti15. Guizzetti fa erroneamente riferimento a una pubblicazione su Nature e anche il resoconto dellesperimento decisamente impreciso. In breve, Owen diventa
leroe di quanti si oppongono alla sentenza. Pi corretto nel
riferire il titolo della rivista e nel descrivere lesperimento il
prof. Sartori, ordinario di neuroscienze a Padova, che non ha
alcun dubbio:
Adrian Owen, delluniversit di Cambridge, e Steven Laureys, delluniversit di Liegi, hanno dimostrato che una ragazza di 23 anni, in acclarato stato vegetativo a seguito di un incidente stradale con grave
trauma cranico, mostrava di essere coscientemente consapevole.
Lintervistatore gli ricorda che obiezioni autorevoli sono state suscitate rispetto alla conclusivit dellesperimento, ma il professore giudica non conclusive le obiezioni stesse16. Non finisce qui:
nelle parole del neurologo Giuliano Dolce gli esperimenti diventano decine e provano che questi pazienti
Riconoscono ad esempio i segnali e il tempo che passa tra un segnale e laltro. Abbiamo registrato cambi di ritmo cardiaco provocati
dallascolto della musica o dalla voce di una persona conosciuta.
Quindi emozioni. Sono persone isolate dal mondo esterno, vivono in
un loro mondo interno17.
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Quanto poi ai pazienti che ha monitorato fino a oggi, 17, egli dichiara:
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Il dibattito scientifico
Non spetta a me dare ragione alla posizione di Owen o a quella,
attualmente maggioritaria in ambito scientifico, che attribuisce ai
pazienti in stato vegetativo una speranza nulla di recupero della
coscienza. Le nuove tecniche di risonanza magnetica funzionale
permettono al ricercatore di osservare il cervello al lavoro, e
hanno prodotto molti cambiamenti di idee nella comunit scientifica. ad esempio possibile che consentano una diagnosi pi
accurata in molti casi considerati vegetativi.
Tuttavia, almeno unocchiata a questo studio bisogna darla, ed
incredibile che i giornalisti non labbiano fatto. Bisognava verificare se la dichiarazione della Procura di Milano corrispondesse ai
fatti. Bisognava almeno chiedere il parere di un neurologo.
Lidea che i pazienti in stato vegetativo possano conservare in
qualche modo alcune funzionalit cognitive non nuova. Lo stesso Owen faceva parte di un gruppo di ricerca che nel 1998 pubblic uno studio al riguardo. Lo studio riguardava una paziente in
stato vegetativo per motivi molto diversi da quelli di Eluana
Englaro. In effetti, dopo qualche mese si riprese. Mentre versava
in stato vegetativo gli autori rilevarono una sua capacit residua
di riconoscere i volti19. Gli stessi autori, tuttavia, avanzavano cautele prima di saltare alla conclusione che queste residue capacit
cognitive potessero essere considerate coscienza; e questo
latteggiamento pi corretto non solo dal punto di vista scientifico, ma anche da quello etico, per non dare false speranze.
Nel 2002 la rivista Brain ospita un articolo di un gruppo di ricerca di New York su cinque pazienti con danni gravi al cervello
per cause molto diverse e di tipo differente (Schiff et al. 2002). A
differenza di Eluana Englaro, il cui elettroencefalogramma rivela
solo onde alfa, in alcuni di questi pazienti erano presenti onde
gamma; nessuno di essi presentava il quadro tipico del danno
assonale diffuso; inoltre, in alcuni pazienti erano riscontrabili a
occhio nudo comportamenti come reazioni alla parola o alla musica, o pronuncia di parole isolate. I pazienti 4 e 5 non mostravano residui di comportamenti, nonostante il metabolismo di alcune aree cerebrali fosse preservato. Lo scopo dello studio, dunque, non era affatto quello di provare residui di coscienza nonostante lisolamento dal mondo esterno, al contrario: la sopravvivenza di gruppi di neuroni isolati non garantisce che sia preservata una funzione, e la sopravvivenza di alcune funzioni (isole
cognitive) non prova che sia preservata la coscienza. La cornice
culturale e filosofica di questo esperimento una teoria della
mente che vorrebbe la coscienza composta di molte funzioni
specializzate o moduli20:
In tutti i cinque pazienti studiati, uno stato di incoscienza comportamentale permane nonostante levidenza di reti isolate (pazienti 1-3)
o di attivit relativamente isolata di tipo corticale (paziente 5) o subcorticale (paziente 4). I risultati suffragano il punto di vista per il
quale la coscienza implichi per s sistemi corticotalamici intatti (p.
1230, trad. mia).
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cuiti neuronali ancora dotati di parziali connessioni ed integrit funzionale (). Tali osservazioni non depongono certamente per la persistenza di improbabili frammenti di coscienza nello SV: esse rivestono nondimeno notevole interesse in quanto mostrano che alcune
regioni corticali possono mantenere una certa funzionalit anche in
una condizione di danno cerebrale catastrofico quale lo SV (Tozzi,
Ragazzoni, Franco 2004, p. 16).
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Ad esempio, lo stesso intervento viene prescritto dai medici in percentuali differenti, a seconda che i dati di cui sono informati siano relativi ai sopravvissuti o ai
decessi (cfr. Motterlini, Rischio, in Corbellini, Donghi, Massarenti 2006); segno
evidente della pertinenza della retorica nellinformazione scientifica, come gi notato nel classico studio di Fabbri e Latour, La retorica della scienza, in Fabbri,
Marrone, a cura, 2000, p. 268.
7 Aletica (dal greco aletheia, verit) la logica interessata a quelle espressioni linguistiche che possono essere vere o false, ad esempio tutti gli uomini sono mortali, esiste almeno una balena bianca. Altre frasi non sembrano essere vere o false,
come i comandi: apri la finestra o le preghiere: mi presti la bicicletta?. La logica
deontica (dal greco don, dovere) si interessa alle regole (ad esempio morali, oppure giuridiche), che non sono di per s vere o false, bens in vigore o meno. Un
grande problema come le due logiche convivano nel linguaggio, tanto nelle situazioni quotidiane quanto nelle argomentazioni filosofiche.
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Secondo Engelhardt (11986) la medicina sarebbe una scienza pseudo-oggettiva tesa a unimpossibile determinazione ontologica della malattia perch, freddamente
presa dal problema della verit, non si pone il problema che fine del medico dovrebbe essere limitare o porre fine alle sofferenze del paziente.
3
Penso che gli studi bioetici non abbiano riconosciuto la dimensione etica della
medicina, perch nella nostra cultura la scienza-modello la fisica. Ho sviluppato
altrove questa riflessione (cfr. Galofaro 2008b). Daltro canto, un teologo cattolico
come Bochenski (1965) ha mostrato quanto il discorso religioso e quello scientifico
abbiano in comune quanto a struttura logica; un filosofo laico come Putnam (2002
e 2004) ha criticato la dicotomia tra fatti e valori su cui si basa la distinzione tradizionale tra scienza ed etica.
4
Non si tratta di un caso isolato nella medicina: Josef Skoda risistem le innumerevoli categorie uditive entrate in uso dopo linvenzione dello stetoscopio da parte
di Laennec; Helen Taussig dovette consultare Maude Abbott, che aveva lavorato sulle autopsie dei pazienti affetti da malformazione cardiaca congenita, per encatalizzare un contenuto alle proprie osservazioni al fluoroscopio (cfr. Nuland 1988).
9 Direi che la differenza tra filosofia della medicina e bioetica indicativa al riguardo. Dai tempi di Ippocrate e Galeno la prima si occupa non solo delletica medica,
ma anche della sua epistemologia, del suo metodo e del legame tra queste dimensioni. Cfr. Gadamer 1994; Wulff, Pedersen, Rosenberg 1986; o classici come Bernard
1994. La seconda, invece, si interessa solo al problema etico e in una prospettiva
pi generale, che pu comprendere letica medica al proprio interno ma certo non
si esaurisce con essa, integrando anche prospettive giuridiche, filosofiche, teologiche.
10 Cfr. Defanti 2007. Sul Foglio del 10 luglio 2008 un articolo non firmato dunque attribuibile al direttore Giuliano Ferrara e significativamente intitolato
Sentenza di morte insinua il dubbio che Eluana Englaro sogni. Ma il referto non segnala la presenza dellattivit elettrica tipica della fase REM. In ogni caso, Ferrara
pu consultare un neurologo se ha di questi dubbi.
11 Si tratta della parte pi alta del tronco encefalico. Mostrer in seguito come la
sua integrit sembri essere una condizione necessaria perch si abbia coscienza.
12 Un esame istologico rivelerebbe altri segni specifici chiamati retraction balls e microglial stars.
13 A volte i due aspetti della controversia scientifica e della polemica giornalistica,
giuridica e politica vengono confusi: sulla stampa, come pure nelle aule dei tribunali, il discorso scientifico ha sempre le caratteristiche del discorso riportato, o al limite citato tra virgolette quando viene ordinata una perizia.
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14 Oltre a considerazioni di natura politica ed economica, condizione necessaria perch una tecnica di imaging trovi impiego in diagnostica lo sviluppo di una semeiotica, un metalinguaggio interdefinito che ponga in relazione contenuti diagnostici con categorie che li esprimono visivamente, limitando linterpretabilit dellimmagine diagnostica stessa. Il grado di coerenza e di predittivit del metalinguaggio
empiricamente misurabile e ovviamente perfettibile (Galofaro 2006a).
15 Cfr. I pazienti in stato vegetativo? Sono vivi. E vanno curati, Avvenire, 10 agosto 2008.
16 La scienza dimostra: quei pazienti consapevoli, Avvenire, 15 luglio 2008. Nelle
sue parole la Scienza sarebbe infallibile quando lultimo esperimento non confermato porta acqua alla sua tesi, e invece non fornisce certezze (nonostante le evidenze) quando porta acqua a quello degli avversari.
17
Il neurologo Giuliano Dolce: la scienza non pu escludere che vi siano miglioramenti, Avvenire, 2 agosto 2008.
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19
Anche la metodica impiegata era differente: PET e RM e non fRMI (cfr. Menon et
al. 1998).
20
Fodor (1983, pp. 68-70) definisce un modulo come un meccanismo (a) specifico a
un dominio: tratta solo un certo tipo di contenuto cognitivo; (b) innato: non impara; (c) semplice: non un assemblato di sottoprocessi pi elementari, e dunque
la sua architettura funzionale dovrebbe corrispondere alla sua implementazione
neurale; (d) i meccanismi neurali cui dovrebbe corrispondere sono specifici, localizzati e strutturati; (e) autonomo nei calcoli che esegue: non condivide risorse come memoria o attenzione con altri sistemi cognitivi. Fodor scriveva tutto questo
prima che si rendessero disponibili quelle tecniche di imaging cerebrale che oggi
permettono di cercare gli equivalenti neurali dei moduli.
21 Questo quel che in logica si definisce un non sequitur madornale. Dal fatto che
la scienza non pu escludere miglioramenti non segue affatto che lo stato vegetativo persistente non sia irreversibile. Per spiegarci con un esempio, affermare questo
equivale a dire: se non posso escludere che domani piova, allora piover.
26 Il vasto campo delle cosddette scienze cognitive nasce per superare il paradigma comportamentista in psicologia, per il quale il comportamento umano pu essere ricondotto allo studio dellassociazione tra stimoli e risposte. La prima fase della
ricerca di autori come Chomsky, Putnam, Fodor sostiene al contrario la necessit di
postulare lesistenza di una mente, ma non sembra interessata ai processi neurologici a essa sottesi, bens a una sua descrizione formale e normativa: ci si interroga con strumenti logico-matematici su come non pu non essere una mente, o
una sua parte importante come la facolt di linguaggio, o una singola funzione come il riconoscimento di un volto. Il pensiero identificato con il calcolo, per lo meno nei suoi aspetti che possono essere studiati scientificamente. Convergono su
questa posizione paradigmi diversi come intelligenza artificiale, psicologia, linguistica. Questa prima fase viene via via superata attraverso il confronto con la realt
empirica di ci che con la mente si fa, ad esempio in ambito linguistico attraverso un confronto con la dimensione semantica della lingua. Ci sono ottime ragioni per farlo: Putnam ha dimostrato come in questa versione il funzionalismo originario delle scienze cognitive implichi proprio quel comportamentismo da cui voleva
prendere le distanze (cfr. Appendice 1, in Putnam 1988). Infine, grazie anche al
grande sviluppo delle tecniche di screening cerebrale, le posizioni convergono sulla
naturalizzazione della mente, ossia sullo studio della realizzazione cerebrale dei
processi cognitivi, nelle parole di Marconi (2001, p. 19).
27
28
29
22
Il neurologo Giuliano Dolce: la scienza non pu escludere che vi siano miglioramenti, Avvenire, 3 agosto 2008.
23
Il neurologo contro i giudici: non ci sono altri test da fare, Corriere della Sera,
13 agosto 2008, p. 23.
24
Subito i criteri per chiarire cosa sono gli stati vegetativi, Avvenire, 3 agosto
2008.
25 Questa affermazione pu essere contestata: Chomsky si occupa di linguistica,
Fodor di psicologia, Turing era un logico e un matematico e via dicendo. Ma la cornice in cui pongono la propria opera filosofica, come dimostrano riferimenti che
di volta in volta vanno a Cartesio o a Platone e via dicendo. Problemi tradizionali
come la coscienza o il libero arbitrio sono ampiamente dibattuti in questa prospettiva (cfr. Searle 1997 e 2004).
31 Cfr. Il neurologo Giuliano Dolce: la scienza non pu escludere che vi siano miglioramenti, Avvenire, 2 agosto 2008.
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Il caso olandese
Come abbiamo detto, non c accordo sul fatto che il caso di
Eluana Englaro riguardi leutanasia, se non in un senso molto lato. Comunque, pu essere interessante vedere un esempio di un
conflitto tutto laico, come quello che si verificato in Olanda dopo i primi tentativi di legalizzare leutanasia propriamente detta,
ossia la morte su richiesta del paziente.
Il mutamento dellopinione pubblica
La storia delleutanasia in Olanda non pu essere disgiunta dal
dibattito che da trentanni ha attraversato quella societ mutandola profondamente. Ancora una volta esso non pu essere compreso attraverso lopposizione laici vs. credenti visto che le perplessit espresse oggi dalla Chiesa Riformata Olandese sono posteriori alla promulgazione e allapplicazione della legge stessa
(De Septis 2007, p. 130, nota 2).
Negli anni Ottanta lo stato della giurisprudenza in Olanda era simile a quello che vediamo oggi in Italia: gli articoli 293 e 294
del codice penale olandese puniscono rispettivamente lomicidio
del consenziente e listigazione al suicidio (p. 236): tanto il medico che pratica attivamente leutanasia quanto colui che si limi-
ta a consigliare o prescrivere dei farmaci potevano dunque essere condannati. Dunque venti anni fa in quel paese si pose un
problema di ermeneutica giuridica molto simile a quello che esiste attualmente in Italia, per riconciliare con la legge una serie di
casi in cui il medico aveva sospeso le cure al paziente. Da un lato si faceva riferimento allart. 40 del codice penale olandese:
Non punibile chi viene costretto a commettere un reato sotto una
coercizione cui non in grado di resistere (p. 132, nota 6).
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Il quadro europeo
I cittadini europei si aspettano molto dallUnione europea. Ad
esempio, secondo una ricerca della fondazione spagnola BBVA
essi esprimono una preferenza per lEuropa come sede per regolamentare importanti questioni bioetiche16, nonostante il confronto con uno studio analogo del 2003 evidenzi un calo di fiducia
nei confronti di questa istituzione.
Ora, negli anni lUE stata la sede di dibattiti importanti riguardo temi bioetici, affrontati con strumenti politici, giuridici, economici. A volte, tuttavia, si prodotta una situazione di stallo che
certo non contribuisce a tenere alte le aspettative nei confronti
della Comunit europea. Cercheremo di ricostruire brevemente
quel che accaduto nei confronti delle tematiche che riguardano
la fine della vita.
Una mappa culturale e giuridica
Come abbiamo mostrato, la stessa definizione di ci che o non
eutanasia un problema semiotico. A mio parere, ad esempio,
il caso di Eluana Englaro non dovrebbe essere etichettato come
eutanasia, sebbene passiva, ma come cessazione di accanimento terapeutico. Anche la mia, tuttavia, una scelta non completamente libera, poich sempre, in qualche modo, condizionata
dalla cultura. Ora, in Europa diverse culture compiono scelte diverse: questo porta a legislazioni differenti. Ecco per esempio una
mappa delle legislazioni intorno ai temi della fine della vita:
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Come si vede, la morale dellarticolo fatalmente datata, permettendo la pena di morte: tale articolo va letto alla luce delle
integrazioni e modifiche promosse nel VI protocollo, articoli 1 e
2, che aboliscono la pena di morte in tempo di pace23.
Gi allepoca del ricorso esistevano in Europa legislazioni favorevoli alleutanasia, come quella olandese. La strategia degli avvocati della Pretty fu sottolineare come larticolo 2 non potesse tutelare la vita in senso assoluto, altrimenti la legislazione olandese stessa sarebbe stata in violazione della Convenzione.
Secondo gli avvocati, la Convenzione non pu tutelare il diritto
alla vita di chi vuole rinunciarvi: una cosa un diritto, unaltra
un obbligo.
Tuttavia, la Corte decise di non decidere: accogliendo la tesi
degli avvocati del Governo britannico, sostenne che larticolo
protegge in negativo il diritto a non essere privati della vita, cosa molto diversa dal garantire un diritto positivo a morire.
Dunque la legge olandese che permette leutanasia pu non violare la Convenzione; non ne discende che la violi la legge inglese. La sentenza evita accuratamente di contrapporre la legge inglese e quella olandese. Questo forse il dato pi rilevante da
un punto di vista politico. La Corte ha voluto evitare di creare un
precedente, ribadendo la discrezionalit degli Stati nel dirimere
questo tipo di questione. Il rischio chiaramente quello di scontentare sia i favorevoli sia i contrari a una legislazione tollerante
sulla fine della vita24.
La Convenzione di Oviedo
Caso Pretty a parte, pensiamo che larticolo 2 sia obsoleto perch non prende in alcuna considerazione la medicina: eutanasia
a parte, il medico deve almeno potersi astenere dallaccanimento
terapeutico o poter prendere una decisione di desistenza terapeutica25. Tutelare la vita in senso assoluto porta a infliggere
inutili sofferenze.
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Una posizione che tende a unarmonia maggiore tra discorso giuridico e discorso medico quella della Convenzione sui Diritti
dellUomo e la biomedicina del 1997, nota come Convenzione di
Oviedo. Naturalmente, in questo documento leutanasia non
nemmeno nominata. Esso per interessante rispetto ai problemi posti dallo stato vegetativo persistente, perch estremamente esplicito riguardo al cosiddetto consenso informato, trattato al capo II, articoli 5-9.
Larticolo 6, in particolare, dichiara che quando il paziente non
pu esprimere il consenso non pu essere sottoposto a un trattamento se non vi un beneficio; esplicita che in caso di incapacit a dare il consenso, ad esempio in caso di handicap mentale,
il consenso deve essere dato dal suo rappresentante legale.
Larticolo 9 inoltre stabilisce che:
Una piccola nota: il documento non si limita a ci che pu essere considerato terapia, ma parla di trattamento o di intervento
medico in generale. Questo di grande importanza, considerato
che nel caso di Eluana Englaro si discusso, tanto nei tribunali
quanto sui giornali, se il sostegno vitale e lalimentazione forzata
siano una terapia o meno se non una terapia, a maggior ragione non pu essere accanimento terapeutico: cos ragionano i
contrari alla sospensione; ma questa distinzione non affatto
presa in considerazione dalla Convenzione di Oviedo.
Ci pare che il caso di Eluana Englaro mostri quanto il nostro ordinamento sia inadempiente nei confronti di questa Convenzione e necessiti di un adeguamento tempestivo. Ora, lo Stato italiano ha firmato la Convenzione nel 1997; nel 2001 il Parlamento ha promulgato una legge di ratifica27, che autorizzava inoltre il governo ad armonizzare il nostro ordinamento giuridico a quanto previsto dalla
Convenzione attraverso lo strumento del decreto; ma a tuttoggi,
nonostante tre rinnovi, il Governo non ha fatto nulla; peggio, lItalia
non ha depositato il documento di ratifica presso il segretario generale del Consiglio dEuropa, e infatti non risulta tra i paesi che
97
I desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento medico da parte di un paziente che, al momento dellintervento, non in
grado di esprimere la sua volont saranno tenuti in considerazione26.
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Nel primo caso potremmo forse aver piet del bimbo; nel secondo come lo giudicheremmo?
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Al contrario, nellarticolo del codice penale citato, non c differenza tra causare e non impedire. Non abbiamo pi un quadrato29, ma una semplice opposizione binaria:
essere svincolati dalla societ e dalla cultura entro cui sono situati, dallaltra, dalle concrete pratiche di cura.
esattamente quel che successo due mesi dopo la sentenza di luglio del
Tribunale dAppello di Milano. La storia la seguente: nel Novanta un testimone di
Geova arriv in rianimazione con un cartellino in tasca che recava una scritta piuttosto criptica: niente sangue. Gli fu comunque praticata una trasfusione che gli
procur un danno biologico contrasse lepatite B. Fece ricorso al tribunale, ma la
sentenza di settembre 2008 gli ha dato torto: ci vuole un consenso chiaro, attuale
e informato perch venga rispettato il diritto sancito dalla Costituzione a rifiutare
le cure. soprattutto laggettivo attuale ad aver scatenato il dibattito in riferimento al caso di Eluana Englaro. Senza entrare in tale controversia, questo mi pare un
esempio evidente di quanto lermeneutica (cio la teoria e la tecnica dellinterpretazione) porti allarbitrio in assenza di una legge specifica. Cfr. La Cassazione e il rifiuto di curarsi. Un diritto, ma il paziente sia chiaro, la Repubblica, 17 settembre
2008, p. 21.
4 Cit. in Eutanasia, Eluana non pu morire ma i giudici si dicono perplessi, la
Repubblica, 20 dicembre 2003, p. 23.
5 Cit. in Eutanasia, svolta della Cassazione. Il malato ha diritto di morire, la
Repubblica, 17 ottobre 2007, p. 2.
6 Cfr. Eluana, s della Camera al conflitto di attribuzione. E la Procura fa ricorso,
Corriere della Sera, 31 agosto 2008.
7
Cfr. Istituto De Gasperi: acqua e cibo non sono terapie. Il Comitato per la bioetica
in contrasto con la Cassazione, Avvenire, 19 luglio 2008.
8
Ricordiamo che nel 1957 Pio XII chiedeva ai medici di stabilire, scientificamente,
quando le funzioni vitali debbano essere considerate indicatori della presenza di
vita umana (Corbellini, Cos la morte ci apr il cuore, Il Sole 24 Ore, Domenica,
213, 3 agosto 2008, p. 33.
Non credo che i due punti di vista siano contrapposti se non in unottica accademica: semplicemente, la semiotica ha spesso adottato ideologicamente un punto di
vista sincronico, trascurando a differenza della linguistica il mutamento diacronico del senso.
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Cit. in Una tessera per lasciarsi morire, Corriere della Sera, 15 giugno 2000, p. 17.
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La Corte europea dei diritti delluomo lha stabilito giudicando la legge polacca
sullaborto: la Polonia ammette laborto in alcuni casi particolari, ad esempio in caso di minaccia alla salute della donna; vista lassenza di procedure chiare, per tutelarsi i medici non attuano laborto nemmeno in questi casi, esponendo cos le pazienti a gravi rischi. A causa della mancanza di una procedura che tuteli il medico,
la Corte ha recentemente condannato la Polonia. Cfr. Corte europea dei diritti delluomo, Quarta Sezione, Sentenza 20 marzo 2007, Tysiac v. Poland (application n.
5410/03), in tema di aborto terapeutico e obbligo positivo degli Stati al rispetto
dellintegrit psico-fisica (violazione dellart. 8 Cedu). Vedi anche Galofaro 2008b.
14 Cfr. De Septis 2007, pp. 158-159; lautrice per considera questo come un altro
sintomo del potere assoluto del medico.
15
Questa e molte altre critiche sono avanzate nello studio di De Septis, che peraltro ricostruisce bene liter della legge olandese. Alcune obiezioni di De Septis sono
interessanti e fondate e potrebbero contribuire a migliorare la legge; altre sono
francamente inaccettabili perch tendono a una delegittimazione complessiva della
medicina. Ad esempio, la classe medica accusata di essere mossa da ragioni fiscali ed eugenetiche (De Septis 2007, pp. 69, 168); di godere di potere e di una tutela eccessiva lautrice trascura il rischio di medicina difensiva di cui si detto
sopra (pp. 135,159); i medici sono poi accusati di influenzare la decisione del paziente in favore delleutanasia (p. 152), nonostante la legge preveda il parere di un
secondo medico sulla cui indipendenza reale lautrice avanza dubbi. Tutto ci, quasi
che i medici avessero un preciso interesse o provassero piacere nelluccidere, e come se non fossero soggetti competenti a prendere decisioni in tali frangenti. Il
compito di controllarli spetterebbe alla giurisprudenza stessa, ma anche su essa
lautrice getta fango (p. 175), e lintera societ olandese giudicata, si passi lespressione, irredimibile (p. 182). A differenza di quanto accade nelle opere di altri
autori di parte cattolica, qui non prevale lapertura allaccordo, quanto la polemica
capziosa nei confronti di un interlocutore visto come avversario, di fronte a quel
terzo attore implicito cui abbiamo pi volte fatto riferimento, quellopinione pubblica da orientare senza troppi scrupoli riguardo alla fondatezza delle argomentazioni
impiegate, a scapito del dialogo. A maggior ragione lopposizione laici(sti) vs. cattolici(sti) va evitata, non solo perch non pertinente, ma perch, come si vede, pregiudica ogni possibilit di sintesi.
18
Cfr. Galofaro 2008a per uno studio sullautorappresentazione delle culture di frontiera.
19
Cfr. Hegel 1821, p. 563 sgg.; sui rapporti tra diritto e religione, 441 sgg.
20
21
23
Ad esempio De Septis (2007), che infatti preferisce sorvolare sul precedente costituito dalla sentenza Pretty per sostenere che lordinamento olandese non sarebbe conforme alla Convenzione europea.
25 Cfr. Bertolini (a cura, 2007): in terapia intensiva la decisione di non intervenire in
casi disperati pratica quotidiana; un altro caso la terapia palliativa che abbrevia
la vita del paziente terminale.
26
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28
Per lopposizione testo vs. discorso e per il legame di questultimo con le pratiche, cfr. La prassi discorsiva, in Marrone 2001, pp. XXIII-XVII.
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Capitolo quinto
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Inutile dire che questo il rapporto tra opinione pubblica e politica rappresentato nei discorsi dei media, non quello reale. evidente che nella realt liniziativa politica, il potere di proporre innovazioni politiche, non spetta mai o quasi mai allopinione pubblica, il che pu essere riassunto nella seguente massima: non si
pu governare con i sondaggi. La classe politica fa il proprio mestiere anche perch non si sottomette allopinione pubblica, quando crea e manipola il consenso intorno alle proprie proposte.
Nel caso di Eluana Englaro alcuni attori politici invocano lopinione pubblica a sostegno delle proprie tesi, mentre altri si rifanno
ad autorit differenti, come la comunit scientifica o parte di essa, oppure a organizzazioni sociali cui riconosciuta unautorit
morale. In tutti i casi si tratta di noti sofismi, come lappello al
popolo e lappello allautorit8. Non sono argomenti conclusivi da
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ad esempio uno Stato, o, ancora, di un personaggio pubblico o politico pu esprimere, nel corso di un negoziato o di un conflitto, un
volere qualcosa, ma, al contempo, credere che laltro (il nemico, lavversario, lalleato) voglia qualcosaltro; o ancora, che sappia, creda o meno qualcosaltro (p. 255).
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Vorrei soffermarmi sulla seduzione: evidentemente una strategia non implica necessariamente un conflitto aperto con il proprio avversario; talvolta una strategia al contrario necessaria
per trovare un accordo. Questo libro basato sulla scommessa
che tra le diverse parti in causa nel caso di Eluana Englaro sia
possibile una strategia del consenso.
Qual la differenza tra strategia e tattica? Nelle parole di de
Certeau, la strategia
() il calcolo dei rapporti di forza che diventa possibile a partire dal
momento in cui un soggetto del volere e del potere isolabile da un
ambiente. Essa postula un luogo suscettibile di essere circoscritto
come un proprio e dunque di servire da base a una gestione delle
sue relazioni con una esteriorit distinta. La razionalit politica, economica o scientifica si costruita su questo modello strategico
(Certeau 1990, p. XLVI, trad. mia).
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no che essa non sia confusa con casi diversi, e trovano che lo
stesso termine eutanasia sia di per se stesso connotato negativamente (Welby 2006). Un altro problema riguarda il terreno giuridico: quale che sia il nostro giudizio su di essa, leutanasia non
permessa dal nostro ordinamento. Insomma, nel prendere liniziativa, Veronesi ha lasciato allavversario la scelta del campo di
battaglia: un grave errore militare, che richiede un escamotage
per trarsi dimpiccio. Nella sua intervista del 18 giugno, spiega
come i bioetici laici non considerino eutanasia ma accanimento terapeutico la prosecuzione senza alcuno scopo dellalimentazione di Eluana13. Un diversivo che sposta i termini del contendere sotto un profilo semantico, morale e giuridico.
Purtroppo, nella stessa intervista Veronesi descrive le persone in
stato vegetativo persistente come morti viventi e cos si apre
un altro fronte: come ho scritto, il terreno la definizione dello
stato vegetativo persistente tra vita e morte, e Rosy Bindi oppone la visione per cui si tratta di persone vive. Lo slittamento qui
dal campo medico alle sue ricadute pi filosofiche.
La strategia di Veronesi negli anni seguenti consister in due
punti: (a) consolidare linterpretazione per cui la sospensione
dellalimentazione cessazione dellaccanimento terapeutico; (b)
lavorare sul consenso informato: come esprimerlo nello stato di
Eluana? Tutto questo a uso soprattutto dei giudici dei tribunali,
che lamentano di non avere i mezzi per decidere. Si tratta di restringere il tema del contendere soprattutto a un ambito giuridico, valutando il caso di Eluana alla luce di unetica medica gi
consolidata.
La tattica dei contrari alla sospensione dellalimentazione prevede la contrapposizione di un punto di vista differente su ciascuno di questi punti14; la strategia per diversa, e consiste nello
spostare il dibattito su altri temi, come il grado di incertezza della diagnosi, la difficolt di discutere il tema della coscienza da
un punto di vista scientifico, la crudelt della sospensione della
cura: Eluana Englaro portatrice di handicap grave, abbandonarla violare la nostra morale tradizionale.
Nellopporre diverse interpretazioni, entrambe le strategie cercano
di evitare sconvolgimenti morali: da un lato Eluana come soggetto
del diritto, che condivide i diritti riconosciuti a ogni paziente; dallaltro Eluana come oggetto di tutela, in quanto persona svantaggiata.
Il nemico
Come ho gi detto, il concetto di strategia implica che ci si faccia
unimmagine del nemico per prevederne le mosse. Tra gli obiettivi principali della propaganda c una costruzione del nemico
tale da spingere gente che ha sempre vissuto in pace a credere
che abbia senso combattere, rischiare la morte e uccidere
(Galofaro 2005). Ora, tale immagine pu essere giusta o sbagliata, e consistere in uno stereotipo basato sul pregiudizio e sulla
generalizzazione, oppure depositato nella cultura.
Alla luce della mia analisi della strategia adottata da Veronesi al
sorgere del dibattito e delle successive correzioni sono forse pi
chiare le critiche che gli ho mosso in precedenza:
C il rischio, per non dire la certezza, di uno scontro laici-cattolici
come quello in corso sulla procreazione assistita. Da noi trattare certi
temi evidentemente pi difficile che in altri paesi. Non vedo per
perch nazioni come la Svizzera o lOlanda possano avere affrontato
civilmente la questione delleutanasia mentre noi dovremmo rimanerne fuori, quasi fossimo immaturi15
Veronesi qui ha gi in mente il proprio avversario e sta prevedendo le sue possibili mosse. Questo ritratto, che generalizza alluniverso dei cattolici una posizione di chiusura preconcetta,
non descrive ma crea lavversario: spinge a difendere la propria
Chiesa anche quei cattolici che su quel punto specifico non concordano con le proprie gerarchie. Diventa un fatto identitario.
Questo vale per il cattolico comune come per i membri delle associazioni cattoliche entro le quali, come ha dimostrato il tempo,
esiste forse concordia sul fatto che leutanasia sia sbagliata ma
non c una posizione condivisa su cosa sia da considerarsi eutanasia. Infine, Veronesi si comporta proprio come il laicista dipinto dai contrari alla sospensione dellalimentazione, aiutandoli
a perseguire i propri obiettivi.
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Ecco che il caso viene inquadrato allinterno di una polemica culturale a tutto campo, quella condotta da Ratzinger contro il relativismo e il pluralismo dei valori in campo filosofico-politico. Chi
lavversario? Non pi semplicemente la comunit scientifica o
una sua parte18, ma una tendenza culturale del nostro tempo che
nelle parole di Ratzinger assume un significato vastissimo.
Relativismo la negazione della tradizione19, labolizione del
primato della verit in filosofia (Ratzinger, Pera 2004, p. 113) e la
critica su basi scientifiche dellimmagine religiosa del mondo (p.
114): nelle parole di Ratzinger, laddove tutti hanno ragione nessuno ha pi ragione20. Soprattutto, il relativismo maschera una
forma di dogmatismo intollerante (Ratzinger, Pera 2004, p. 116)
nei confronti delle posizioni che intende criticare.
sensato distinguere tra cattolici e cattolicisti, se il campione di
questi ultimi Ratzinger? Ovviamente no, ma non questo che
ho in mente: nella sua analisi di molte tensioni culturali e fratture che attraversano la societ contemporanea, Ratzinger condivide le inquietudini di molti intellettuali laici, ad esempio riguardo
al primato della tecnica, al tramonto della spiritualit, al trionfo
del consumismo. E a ben vedere in ci ha molto in comune con i
relativisti.
Ma quando lOsservatore Romano e alcuni intellettuali cattolici
riconducono il caso di Eluana Englaro allazione dei relativisti che
assediano la Chiesa cattolica, mi chiedo se ne valga davvero la
pena e se si tratti di una lettura pertinente.
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Interviste:
News:
Articoli che fanno il punto della giornata riconnettendola alle puntate precedenti
Testimonianze di persone su Eluana; soprattutto storie di risvegli costruite sulla base
di analogie (vere o presunte).
Storie:
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Il peggio si ha con la storia dei genitori di Marcello. Non rinunciano a curare il figlio, fatto lodevole, ma a proposito della sentenza del tribunale di Milano del 2008 dichiarano:
Siamo preoccupati: il caso di Eluana ci fa paura, perch ci sembra un
precedente molto pericoloso. Non si fa il bene della ragazza, si risolve forse il problema per altri, ma si crea un vulnus nella tutela delle
persone disabili29.
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Titolo:
Struttura:
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In primo luogo, noto che il giornalista dimentica un elemento decisivo: il coma non lo stato vegetativo; peraltro si sarebbe potuta riportare la profondit del coma, visto che pu essere valutata in modo obiettivo.
Ma ancora, non si pu non vedere la grande differenza tra un malato di sclerosi laterale amiotrofica, la cui mente perfettamente integra prigioniera di un corpo non pi funzionale, e un paziente
in stato vegetativo persistente, in cui il corpo tanto sano da resistere per anni in assenza di una mente. Inoltre, in una situazione
simile Welby (2006, p. 34) riporta unesperienza di totale incoscienza, come spegnere la luce, giungendo a sostenere di essere
gi morto. Noto poi come sia rimasto sostanzialmente inascoltato
il parere del neurologo che cura Eluana, il prof. Defanti:
Come si pu essere sicuri che in condizioni simili manchi la consapevolezza di s? ben chiaro che alla base del mio discorso non sta, n
potrebbe starci, unesperienza diretta, introspettiva, di questa situazione e che io baso le mie affermazioni unicamente sullaspetto osservabile della coscienza, ma non si pu non riconoscere che lunico modo
che abbiamo, nel mondo reale, per accedere alla coscienza altrui
proprio losservazione dellaltrui comportamento (Defanti 2007).
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Tra tante storie, decisamente le pi immorali riguardano i risvegli. Alimentano false speranze, senza riportare percentuali sulle
probabilit che un evento simile avvenga n dati sulle condizioni
cliniche dei pazienti. Dunque, prima di procedere a una disamina, ricordo che la percentuale di risvegli da uno stato vegetativo
causato da trauma e protrattosi per oltre un anno a prescindere dalle condizioni del paziente, che possono variare e di molto
dellordine dell1%32.
la Repubblica riporta la storia di Patrizia33, affidata alla casa
dei risvegli Luca De Nigris, migliorata nonostante la prognosi infausta: non pi nutrita con il sondino, ma in grado di mangiare frullati e gelato. Ma la madre di Patrizia non si sente di
condannare il padre di Eluana. Noto che, ancora una volta, il
giornalista non ha nemmeno provato a paragonare i due referti,
per comprendere se dietro lanalogia apparente non si nascondessero abissali differenze.
LAvvenire ha presentato pi o meno un risveglio al giorno dal
9 luglio al 3 agosto 2008, quando ha lanciato una campagna
contro la sentenza del tribunale di Appello di Milano. Ecco dunque La storia di Jan: sveglio dopo 19 anni34:
Jan Grzebski: ferroviere polacco di 65 anni, risvegliatosi dal coma nel
2007 dopo 19 anni. Molti di pi di quelli dimmobilit di Eluana
Englaro, pur con le dovute differenze e analogie.
il risveglio come un mistero per la scienza. In realt non c alcun mistero: semplicemente, il progresso scientifico e nuovi esami hanno permesso di riclassificare il caso:
Nel 2002 lequipe del Jfk Center per i traumi cranici del New Jersey,
che sperimenta nuove terapie, aveva esaminato con tecniche pi raffinate il suo cervello. Una scala messa a punto dal professor Joe
Giacino lo aveva classificato in coma minimo, gradino superiore allo
stato vegetativo.
Dunque non si tratta dello stesso quadro di Eluana. Ma il giornalista insinua il sospetto che un giorno si possa fare qualcosa anche
nel caso Englaro, tacciando apertamente di nichilismo chi emette
prognosi negative in base alle proprie competenze scientifiche. Si
tratta di un caso di disinformazione scientifica. Sulla stessa linea
il caso di Yuri, il cui coma durato 45 giorni, la riabilitazione due
anni, e che oggi in grado di pronunciare qualche parola37
1.
Nelle pagine che seguono intendo classe politica nel senso pi lato possibile di
classe dirigente del nostro paese: dunque mi interessano non solo i singoli professionisti della politica, ma anche gerarchie ecclesiastiche, membri di associazioni
e gruppi di pressione dalle posizioni pi diverse sulla fine della vita, esponenti degli ordini medici e via dicendo.
3 Qualche parola sulla manipolazione: in ogni buona storia e i giornali raccontano
storie, a volte persino vere il protagonista chiamato a compiere una qualche
azione. Chiamiamo soggetto questo protagonista, e fare la sua azione. Allo stesso
modo vi qualcuno che spinge questo soggetto allazione, ad esempio il medico
che convince il paziente a prendere una medicina: egli fa fare. La semiotica chiama
questo ruolo narrativo destinante manipolatore. Ora, questi ruoli, in situazioni diverse, non solo narrative ma anche sociali, possono cambiare. Ad esempio, nel caso della differenza tra eutanasia diretta e indiretta:
Tipo di eutanasia
Diretta
Indiretta suicidio assistito
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Dal punto di vista della struttura narrativa, come si vede, medico e paziente giocano ruoli opposti nei due casi.
Lo studio disponibile sul sito www.observa.it ed stato pubblicato il 14 settembre 2005 nellinserto Tuttoscienzetecnologia del quotidiano La Stampa.
6
Cfr. Veronesi: fate testamento biologico, Corriere della Sera, 1 marzo 2006.
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Cerco di spiegarmi con due esempi: non conclusivo un argomento come: la terra piatta perch lo pensa la maggior parte della gente; allo stesso modo non
conclusivo un argomento come la mosca ha otto zampe perch lo scrive
Aristotele.
10 Emanuel Lasker (1868-1941) fu campione mondiale di scacchi, filosofo e matematico allievo di Hilbert. Prov a costruire una filosofia della lotta, e a generalizzare
concetti come strategia, piano, tattica inserendosi in una tradizione di pensiero che
risale a Eraclito.
11 Cfr. Voglio liberare mia figlia: sola in balia dellinferno, la Repubblica, 14 giugno 2000, p. 27.
Francesco Galofaro
12
20 Gli esempi di Ratzinger spaziano dalla ricerca scientifica al matrimonio omosessuale, al multiculturalismo che porta alla negazione della propria fede nel nome
della tutela di quella delle minoranze (Ratzinger, Pera 2004, pp. 67-72).
21 Ratzinger, Pera 2004, p. 98. Ratzinger esprime in questo passo una condanna del
pacifismo.
13
In realt nel caso di Eluana Englaro la richiesta manca. Per questo sorto il
dibattito sulla ricostruzione della sua volont. In questi casi, come abbiamo visto (capitolo secondo, p. ?? ) altri cattolici (cfr. De Septis 2007, p. 23) distinguono uneutanasia propria da una impropria, comprendente tutte le altre ipotesi riconducibili, con un certo grado di approssimazione, alleutanasia.
Naturalmente il problema a questo punto si sposta sul grado di approssimazione, lo stratagemma che permette ad alcuni di estendere indefinitamente il campo delleutanasia.
25
Ib.
26
14
Cfr. Va trovata una soluzione per questi morti viventi, la Repubblica, 18 giugno
2000, p. 12.
Ricordo che si tratta di una decisione importante contro la quale nel 2008 il
Parlamento ha sollevato un conflitto di attribuzione di fronte alla Corte costituzionale, accusando la Corte di Cassazione di essersi sostituita al potere giuridico.
29
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Cfr. Celentano: Tante bottiglie dacqua per far crescere in noi un dubbio. E se,
contrariamente allapparenza, Eluana fosse in uno stato di serenit?, Corriere della Sera, 16 luglio 2008.
33
Capitolo sesto
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34
Cfr. Anche della mia Patrizia dissero: solo una bambola di pezza, la
Repubblica, 27 marzo 2005, p. 5.
35
36
36
Cfr. Usa, risveglio dopo 19 anni. Un mistero per la scienza, <<Avvenire>>, 23 luglio
2008.
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Pannella provoca, sostenendo che se si fosse trattato Wojtyla come si trattata Eluana Englaro egli sarebbe ancora vivo: la solita
iperbole3. C una contraddizione tra il magistero di Wojtyla e le
sue decisioni di fine vita? Credo di no. Penso invece che la sua
intima convinzione sia stata espressa con molta chiarezza:
La rinuncia a mezzi straordinari o sproporzionati non equivale al suicidio o alleutanasia; esprime piuttosto laccettazione della condizione umana di fronte alla morte (1995, p. 98).
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Sempre nellEvangelium Vitae, Wojtyla parla di mezzi proporzionati e sproporzionati. Wojtyla si richiama a un documento
della Congregazione per la Dottrina della Fede un po datato4,
in cui si sostituisce la distinzione proporzionato vs. sproporzionato a quella precedentemente in uso, ordinario vs. straordinario. Questultima risale al pontificato di Pio XII5. Si tratta
di un discorso che ha per oggetto i limiti della rianimazione,
ma enuncia principi di portata molto generale:
La ragione naturale e la morale cristiana insegnano che luomo
() ha il diritto e il dovere, in caso di malattia grave, di adottare
le cure necessarie per conservare la vita e la salute. Tale dovere
() non obbliga, generalmente, che allimpiego dei mezzi ordinari
(secondo le circostanze di persone, di luoghi, di tempo, di cultura), ossia, di quei mezzi, che non impongono un onere straordinario per se stessi o per gli altri (Pacelli 1957).
In linea con la posizione di Pio XII ritroviamo lappello alla coscienza del paziente o di chi qualificato per parlare a suo nome: non ci sembra una posizione molto distante da quella
espressa dalla Convenzione di Oviedo, cui abbiamo fatto pi volte riferimento. Invece, nelle parole di Wojtyla (1995, p. 98) compare un avverbio pericoloso:
Occorre () valutare se i mezzi terapeutici a disposizione siano oggettivamente proporzionati rispetto alle prospettive di miglioramento.
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Pacelli non teme la scienza. Come potrebbe esserne impensierito, dallalto di unistituzione che ha duemila anni di storia? un
papa certo delle capacit della ragione, un papa che altrove ha
ribadito la validit del tomismo a fronte di una serie di mode filosofiche irrazionalistiche come lesistenzialismo7. Al contrario,
dopo i campi di sterminio, la bomba atomica ed Heidegger, dopo
cinquantanni di neonichilismo, Wojtyla (2004) contrappone il
dubbio alla fiducia:
Del resto, noto il principio morale secondo cui anche il semplice
dubbio di essere in presenza di una persona viva gi pone lobbligo
del suo pieno rispetto e dellastensione da qualunque azione mirante ad anticipare la sua morte.
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ge10. Altri attori sono naturalmente i familiari, i quali vengono coinvolti nella valutazione delle prospettive, e per questo di solito
esprimono un alto grado di accordo con le decisioni del medico
(Bertolini, a cura, 2007, p. 235); tuttavia, non prendono la decisione. A quanto risulta dagli studi di Bertolini sul problema, i familiari nutrono unelevata aspettativa nei confronti della medicina, considerata spesso alla stregua di una scienza esatta e infallibile; ma anche in quei casi in cui i familiari sono in possesso di
una cultura medico-scientifica adeguata, le emozioni in gioco
possono essere di ostacolo a una decisione serena e ponderata
(pp. 26-27). Infine, dove il medico lasciato a se stesso, in reparti molto piccoli, spesso nella decisione sono coinvolti anche
gli infermieri.
Lincomprensibilit del linguaggio politico () del tutto apparente. Essa funzionale a una migliore efficacia della comunicazione
tra gruppi di potere che si scambiano messaggi cifrati come unit
belliche12.
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Testamento biologico unespressione di per s vuota, bisogna capire cosa significa e di quali contenuti viene riempita14.
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Come interpretare questo passaggio? Si tratta ancora di una banalit: la Chiesa esprime cautela in assenza di altri dati. Ma nella
stessa pagina, le dichiarazioni di Dallapiccola e Di Pietro forniscono il contesto per comprenderne il senso. Essi parlano di
equivoco:
Ribadisce il suo no a una legge sul testamento biologico
lAssociazione Scienza&Vita e chiede la tutela della vita umana nelle condizioni di massima fragilit. Un comunicato dei presidenti
Maria Luisa Di Pietro e Bruno Dallapiccola chiarisce ulteriormente la
loro disponibilit a dibattere di uneventuale norma sulla tutela della
vita in condizioni di malattia inguaribile15.
A questo punto, coloro che sono venuti a conoscenza dello scontro in atto da altri giornali o conoscono le circostanze sono in
grado di interpretare la dichiarazione di Fisichella in modo meno
generico.
Infine, lincidente minimizzato in un classico pastone che ripercorre lintera vicenda di Eluana. Ricomposto anche il conflitto tra
le associazioni Scienza e Vita e Medicina e persona:
Dopo alcune incomprensioni circa una presunta apertura al testamento biologico, Scienza & vita ha confermato luned che disponibile a
discutere sulleventualit di una legge sulla tutela della vita in casi di
malattia inguaribile o grande disabilit. Ma ha ribadito il no al testamento biologico. Chiarimento che ha ricevuto ieri il plauso dellassociazione Medicina e persona16.
Tanto basta: resta tuttavia il fatto che da una parte del mondo
cattolico provengano segnali di interesse al dialogo e disponibilit a una mediazione, al di l della contrapposizione ideologica
tra laicisti e cattolicisti. Da entrambe le parti prevarr lunanimismo o la ricerca di soluzioni?
Se corretta la mia impressione, esiste oggi una minoranza di
bioetici cattolici piccola, ma agguerrita, che sulla vicenda del te-
stamento biologico ha avuto la peggio. Come ho scritto nella prima parte del libro, alla fine di agosto 2008 in occasione del
Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini, mons. Fisichella e
il sottosegretario al Welfare Roccella concordano sulla necessit
di una legge sulla fine della vita, che costituirebbe il male minore rispetto alla supplenza svolta dalla Corte costituzionale e causata da decenni di voluta latitanza del potere politico17.
Ora, lufficializzazione di questa frattura rischia di rivelarne molte
altre. Una parte di bioetici cattolici, infatti, evidentemente contraria alla posizione ufficiale della Chiesa su un altro tema importante e delicato, poich coinvolge la possibilit stessa dei trapianti dorgani: quello della morte cerebrale. Non un mistero
n una novit: la questione stata dibattuta da laici e cattolici
su un numero speciale della rivista Bioetica(AA.VV. 2006).
Ora, preoccupa come lapertura delle gerarchie ecclesiastiche al
testamento biologico coincida con la pubblicazione di un editoriale sullOsservatore romano del 2 settembre, in cui Lucetta
Scaraffia, ex membro dellassociazione Scienza e Vita, ha sostenuto lincompatibilit tra il concetto di morte cerebrale e il magistero cattolico. Il giorno stesso mons. Lombardi, direttore della sala
stampa della Santa Sede, precisa che leditoriale non modifica il
magistero della Chiesa e che lautrice ne porta lesclusiva responsabilit. Come interpretare tuttavia questa ufficializzazione? Ezio
Mauro vede nellatteggiamento della Chiesa sulla vita il prevalere
delletica rispetto allontologia, gi auspicato da Don Giussani:
oggi non sarebbe pi importante in quali verit crede un cattolico, quanto il fatto che aderisca a una determinata morale18.
Ma proprio Ratzinger muove un rimprovero a Nietzsche e ai suoi
nipotini relativisti: per essi il giudizio sulletica cristiana prevale
sulla verit del messaggio cristiano19. A maggior ragione troviamo interessante quanto detto da Mauro: come si scritto, nelle
radici culturali di Ratzinger e nel suo messaggio vi molto in comune con il relativismo, proprio in quanto tale messaggio apre a
laici come Pera o ad altri atei devoti.
Tuttavia, Mauro fa della morte cerebrale un pretesto per condannare lintero pensiero cattolico come funzionale alla destra di governo, priva di riferimenti culturali decenti. Qui si pu vedere un
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13 La lite sul testamento biologico spacca il vertice di Scienza e Vita, Corriere della
Sera, 4 agosto 2008, p. 20.
14 Fisichella: al primo punto il valore supremo della vita, Avvenire, 5 agosto
2008.
15
16
17
Cfr. Legge sul fine vita? Roccella: servono precise condizioni, Avvenire, 31 agosto 2008, e Testamento biologico, la Chiesa apre alla legge, Corriere della Sera,
31 agosto 2008.
18
19
Defanti esprime maggiore cautela: si sarebbe potuta prolungare la sua vita, sebbene probabilmente per tempi non troppo lunghi. Cfr. Defanti 2005, ripubblicato in
2007. Nella ricostruzione di Defanti, Wojtyla avrebbe chiesto che non gli fosse applicato quello stesso sondino nasogastrico che alimenta Eluana Englaro. Tuttavia,
questa circostanza stata smentita in una lettera del dott. Andrea Dovio alla rivista
Bioetica, cui rispose, correggendosi, lo stesso Defanti (2006).
4
Cfr. Corbellini, Cos la morte ci apr il cuore, Il Sole 24 ore, Domenica, n. 213, 3
agosto 2008, p. 33.
Cfr. Pacelli 1950. Si tratta di una enciclica, dunque il papa parlava ex cathedra.
10
Cfr. Legge sul fine vita? Ecco i punti fermi, Avvenire, 2 agosto 2008.
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grave errore, tipicamente laicista. Dove Mauro vede un monolite immobile, c al contrario un acceso dibattito. Ed proprio
della politica sapersi inserire con il dialogo in questo tipo di contraddizioni. Le condanne in toto del cattolicesimo non fanno altro che appiattirlo e ricompattarlo, e mettere in difficolt quanti
dentro e fuori quel mondo discutono per ammorbidirne alcune rigidit. Lipotesi contraria, ossia che le gerarchie cattoliche cambino idea sulla morte cerebrale, sarebbe tale da portare a conseguenze catastrofiche sul piano medico e culturale: dunque,
preferibile pensare che Mauro si sbagli, e di grosso.
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Conclusioni
possibile un accordo?
Queste considerazioni conclusive riprendono gli spunti che chiudono ogni capitolo. Sono altrettanti suggerimenti per una strategia del consenso.
Laicisti e cattolicisti
Il problema dello stato vegetativo permanente non nasce certo
dal conflitto tra Chiesa e Stato, o tra cultura laica e cattolica. I laicisti e i cattolicisti si rassegnino: la loro identit qui non in causa. Non esiste una sola posizione laica, n una sola posizione
cattolica: scorretto etichettare linterlocutore in questo modo.
Apparato di cattura
Il punto semmai quel che abbiamo chiamato apparato di cattura biogiuridico. Allingresso in terapia intensiva il paziente corre
un rischio: quello di restare intrappolato in una procedura stupida e inesorabile che pu portare allo stato vegetativo persistente: uno stato di incoscienza in cui la morte rimandata per un
tempo indefinito.
La tenaglia
La tenaglia dellapparato di cattura un buon punto di partenza
per discutere. Invece di ricercare il termine metafisico della vita,
pi opportuno prestare attenzione alla prognosi. Si chiedano le
parti se opportuno rianimare a tutti i costi quanti arrivano in
terapia intensiva, o se non sia il caso di interrompere la proce-
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possibile un accordo?
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possibile un accordo?
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1 Una buona spiegazione proviene dalla neuroetica: la prima reazione morale ha carattere emotivo. In seguito avviene una razionalizzazione, che pu spingersi a cambiare la prima reazione (Greene et al. 2001).
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Anima e corpo
Le mode filosofiche degli ultimi anni hanno rifiutato la dicotomia
tra corpo e mente (altrimenti detta anima, nella versione tradizionale) o tra sostanza pensante e sostanza estesa (nei termini
di Cartesio) o tra software e hardware (nellimpostazione scientista di un certo cognitivismo). Quanto a me, preferisco considerare la coscienza non come il prodotto di questa o quella funzione
cerebrale, ma come un fenomeno che dipende dal collegamento
ecologico tra cervello e ambiente. In ogni caso, quale che sia la
prospettiva, riconoscere che la coscienza cessa di esistere quando cessano alcuni collegamenti neurali non obbliga nessuno a
sposare un punto di vista filosofico sgradito; significa accettare
che, qualunque cosa sia lanima, il corpo deve essere in grado di
riceverla, ospitarla e custodirla.
Francesco Galofaro
uno strumento per vivere meglio e non una minaccia alle nostre
convinzioni o un ariete per abbattere lavversario. Pensare di
usare la medicina per abbattere la Chiesa equivale a presentarsi
a un assedio con un apriscatole.
Bibliografia
Nel testo, lanno che accompagna i rinvii bibliografici secondo il sistema autore-data sempre quello delledizione in lingua originale, mentre i rimandi ai numeri di
pagina si riferiscono sempre alla traduzione italiana, qualora negli estremi bibliografici qui sotto riportati vi si faccia esplicito riferimento.
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