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Luned 8 ottobre stata una giornata particolare per laviazione commerciale

europea. La partnership tra Emirates e Qantas ha creato nuove prospettive e


dopo laccordo tra arabi e australiani nuovi sviluppi non sono mancati. Cos,
nel giro di poche ore due annunci hanno stravolto le vecchie convinzioni
dellaviazione occidentale. Un accordo strategico tra Etihad Airways ed il
gruppo Air France-KLM e lingresso di Qatar Airways nellalleanza oneworld.
Cause ed effetti della bomba Emirates-Qantas. Ed giusto ripetere anche
ora le parole di Willie Walsh, CEO di British Airways, The world has
changed.

Qatar &
La storia di Qatar Airways inizia nel 1993 come piccola compagnia regionale,
posseduta interamente dalla famiglia reale del Qatar. Questa fase termina nel
1997, quando Qatar rinasce come vettore posseduto al 50% dalla famiglia
reale qatariota e per il restante 50% da privati. Lo stesso emiro Hamad bin
Khalifa Al Thani deline la mission aziendale della rinata compagnia di
bandiera, diventare un simbolo di eccellenza internazionale in termini di
servizi e standard. E Akbar Al Baker simbolo di questa ascesa. Il manager
che ha traghettato la compagnia nel periodo di transizione e il protagonista
degli anni in cui Qatar ha accresciuto la sua importanza e fama nel Golfo e
nel mondo. Obiettivi raggiunti, visto che Qatar Airways stata riconosciuta
negli ultimi due anni migliore compagnia aerea del mondo dallinfluente
societ di ricerca Skytrax. E c un altro asset degno di nota: le attivit cargo,
che si dividono tra i velivoli della flotta Qatar e quelli della partecipata
Cargolux Airlines, una delle pi importanti compagnie cargo del mondo.

Etihad

Invece Etihad Airways nata dieci anni pi tardi, nel 2003 per decreto reale
del principe sceicco Khalifa bin Zayed Al Nahyan. Compagnia di bandiera
degli Emirati Arabi Uniti e secondo vettore arabo per importanza, dopo
Emirates. In appena nove anni, anche Etihad diventata un riferimento in
termini di servizi. Ma c unaltra caratteristica che distingue questa
compagnia dalle altre sorelle del Golfo. Una politica espansionistica
particolarmente aggressiva. Etihad stata la prima delle tre sorelle ad uscire
apertamente dallisolamento con una serie di partecipazioni in altri vettori in
giro per il mondo: un 10% nel capitale di Virgin Australia, un 40% in Air
Seychelles, ma soprattutto un piccolo ma importante 3% nellirlandese Aer
Linguse, ancora pi importante a livello strategico, il quasi 30% in airberlin,
seconda compagnia aerea tedesca per importanza. Un asset che potrebbe
avere un valore non indifferente.

If you cant beat them, join them

Saggiamente, gli analisti del Centre for Aviation riassumono cos questo
radicale cambiamento di mentalit. Anni di lobbying nel contrastare le mire

espansionistiche delle sorelle del Golfo rinnegati sullaltare della necessit.


Parole che magari saranno risuonate anche negli uffici del moderno e
meraviglioso Lufthansa Aviation Center di Francoforte, come una dura ed
aspra lezione. E che oggi assumono un significato ancora pi sarcastico, se
si ricorda che fu proprio Lufthansa ad inventare nel 1997 il concetto di
alleanza, come gruppo di compagnie aeree riunite sotto un unico
programma di collaborazione. Nelle ore successive allannuncio, giornali
come Die Welt o la Frankfrter Allgemeine Zeitung titolavano Air Berlin
verbnden sich mit Air France-KLM (Air Berlin si allea con Air France-KLM,
nda). Piccola sfumatura per far comprendere quali reazioni ha suscitato
questa notizia in Germania. rivelazione recente che Etihad Airways nel
2010 abbia trattato con Lufthansa per una partecipazione nel capitale del
gruppo. Per il senior management tedesco declin lofferta. Cos Etihad
non ebbe problemi a rivolgersi ad airberlin, concludendo un accordo che
prevedeva una partecipazione per il 29,21% del capitale. Una questione
fastidiosa nel 2011, che oggi diventa per Lufthansa un serio problema, visto
che nellaccordo Etihad-Air France rientra anche la collaborazione tra Air
France-KLM e airberlin. Nel modello hub and spoke, che accomuna
moltissimi vettori tradizionali e che consiste in pi spokes (collegamenti)
concentrati su un unico hub per migliorare lefficienza in termini di frequenze
e ricavi, questo un timido ma non trascurabile tentativo di drenare piccole
quote di mercato dal gruppo Lufthansa verso Air France-KLM. Ma,
potenzialmente, il rischio maggiore sarebbe un eventuale ingresso di airberlin
in SkyTeam. E per Lufthansa questo significherebbe ritrovarsi la concorrenza
del gruppo francese proprio in casa. Non tutto cos semplice, e per
airberlin deve ancora sciogliersi la questione dellappartenenza a oneworld.
Ma al momento, per lalleanza capitanata da British Airways e American
Airlines tale questione occupa un piano secondario. Lobiettivo principale era
replicare al colpo di Emirates e Qatar Airways unottima risposta.
Come era prevedibile, laccordo tra Emirates e Qantas ha innescato
reazioni non indifferenti negli equilibri tra i grandi gruppi dellaviazione
occidentale. Un canale di grande importanza strategica come il Golfo va
presidiato e ci di vitale importanza per gruppi di tale grandezza. Non
solo una questione strategica e funzionale, ma anche di prestigio e offerta.
Poter offrire connessioni con vettori prestigiosi e coprire determinate aree
geografiche risparmiando macchine, personale e tempo sono condizioni
necessarie per rafforzare la propria immagine agli occhi della clientela e per
provare a gestire al meglio le problematiche di un settore estremamente
complesso e critico. Difatti, ci che Akbar Al Baker ha affermato, durante la
conferenza stampa che annunciava lingresso di Qatar in oneworld, di
strettissima attualit e rappresenta il percorso che tutte le compagnie aeree
dovranno affrontare ora e domani: Alliances are playing an increasingly

important role in the airline industry today and that will continue long
into the future.
In questa occasione, non fuori luogo parlare anche di Alitalia. Laccordo tra
Etihad e Air France potrebbe assumere un significato di rilievo anche per il
futuro della compagnia di bandiera italiana. In teoria, il termine della clausola
di lock-up delle azioni Alitalia CAI nel gennaio 2013 avrebbe potuto
rappresentare loccasione per una fusione con il gruppo Air France-KLM.
Una prospettiva plausibile e su cui molti analisti erano daccordo. Daltronde,
anche lattuale AD di Alitalia, Andrea Ragnetti, nella sua recente intervista
a Panorama afferma Ho sempre detto che necessario, anzi
indispensabile, fare parte di un gruppo pi grande perch la dimensione
paga. E lintegrazione con Air France-Klm (il principale azionista con il 25
per cento, ndr) la pi logica, allo stato dei fatti. Queste intenzioni si
erano per raffreddate con lo scenario economico mondiale degli ultimi anni
e, successivamente, poi sono state messe fortemente in dubbio dalla
situazione finanziaria del gruppo franco-olandese, emersa col bilancio del
2011. Leventuale successo del piano Transform 2015 e sviluppi negli
accordi tra Etihad e Air France potrebbero sbloccare questo processo. E nel
2014 o nel 2015, forse

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