Relazione Seminario Forme

dellapparire.
Marted 19 aprile si tenuto presso il
Dipartimento di Studi Umanistici in via Porta di
Massa il terzo incontro del Seminario organizzato
dal prof. De Biase in collaborazione con il portale
NapoliFilosofica. Lincontro ha visto la
partecipazione del prof. Arienzo, di Andrea
Rossi e di Ilaria Vitolo; gli interventi si sono
focalizzati sul tema della rappresentanza politica
scandagliato sia in unottica storica, con i
richiami ai Discorsi di Machiavelli e al capolavoro
Hobbesiano il Leviatano, che in unottica
moderna con lanalisi del tipo di rappresentanza
nel Movimento 5 Stelle.
Dopo i saluti iniziali il prof. Arienzo ha aperto il
seminario con una dettagliata delineazione del
concetto di rappresentanza politica secondo i
due tipi di tradizione fondamentali: da un lato il
modello teorico-medievale incentrato su una
rappresentanza di carattere privato-fiduciario, un
rapporto uno a uno, in cui il rappresentante si fa
portatore di un interesse precostituito e
soprattutto prestabilito con il soggetto
rappresentato; dallaltro il modello
rappresentativo moderno delineato da Hobbes
nel Leviatano in cui il sovrano (come sottolineato

dal prof. il sovrano raffigurato nel frontespizio

dellopera come un enorme uomo composto da
tanti piccoli individui) rappresentante di pi
individui secondo un meccanismo di tipo elettivo.
Questo nuovo meccanismo incentrato sulla
scelta razionale del rappresentante tra i migliori
lunico che, secondo Hobbes, pu restituire un
congegno politico di tipo democratico, dato che il
vecchio sistema ossia quello della democrazia
diretta ateniese assolutamente incompatibile
con la configurazione degli stati moderni. A
questo punto sorto uno dei caratteri spinosi di
questo modello politico: quello dellimputazione
ovvero della responsabilit delle scelte politiche,
in particolare il prof. Arienzo ha presentato due
casi limite per interpretare la responsabilit
A) di tipo personale e dipendente: una
responsabilit diretta delleletto nei confronti dei
suoi elettori.
B) di tipo liberale: un rapporto questo funzionale
ed indipendente delleletto rispetto ai suoi
elettori.
Tra queste due posizioni estreme ed opposte vi
nel mezzo come posizione intermedia una
responsabilit che dipende anche dallinfluenza
dei vari partiti sullo sfondo.
Lintervento di Ilaria Vitolo ha invece affrontato il
ruolo del Movimento 5 Stelle nella politica

odierna, ci si interrogati se questo partito

politico nato inizialmente su base locale e
completamente avulso dalle dinamiche
ideologiche e privo di qualsiasi esperienza di
governo (non a caso ll Movimento 5 Stelle vede e
promuove se stesso come organizzazione n di
destra n di sinistra e non si definisce un partito
preferendo locuzioni come "libera associazione di
cittadini, "non associazione" o "forza politica")
sia effettivamente in grado di guidare il paese.
stato poi sottolineato come altrettanto utopico
appare il proposito di dare un tipo di
rappresentanza diretta ai cittadini dato che
questa modalit come sottolineato gi
sottolineato dal prof. Arienzo appare
inconciliabile con limpalcatura moderna degli
stati anche tenendo conto delle modalit
proposte dal movimento dei Grillini come la
votazione tramite il blog. Lultimo intervento di
Andrea Rossi ha richiamato invece la disputa
secolare tra Machiavelli e Guicciardini e il loro
modo opposto di intendere storia e politica: per
Guicciardini vi unopacit nelloggetto ossia
nella storia dato che questa non ha un
significato non pu, cio, essere interpretata e
usata come base per una scienza politica come
sostiene di contro Machiavelli per il quale
lopacit da rintracciare semmai nel soggetto
che analizza la storia in quanto questultimo
stato incapace di cogliere nel passato e non

stato capace di coglierne lo schema di fondo. A

scontrarsi sono insomma il concetto di
eccezionalit delle cose proprio di Guicciardini
(Non vi possibilit di edificare una qualsiasi
scienza politica a partire dalla storia ma bisogna
sempre andare a tentoni) e in Machiavelli
limportanza della storia come magistra vitae.