suo programma, l'obiettivo di condurre sotto i "lumi"
della ragione l'intera vita dell'uomo , con un intento polemico contro tutte le forze accusate di voler trattenere le menti in stato di "minorit", avvolte dalle "tenebre" dell'errore, del pregiudizio e della superstizione. Originario dell'Inghilterra, l'Illuminismo si diffonde e trova pieno sviluppo in Francia, dove nascono e divulgano le proprie teorie Voltaire e Rousseau(che riprende Locke, filosofo inglese), i due massimi esponenti della filosofia illuminista. Un importante illuminista era Emmanuel Kant, un filosofo tedesco, il cui motto era Sapere aude che voleva dire abbi il coraggio di servirti della tua intelligenza perch fino ad allora l'uomo aveva vissuto un periodo di minorit e oscurit che doveva imputare a se stesso perch si era lasciato condizionare dalla religione e dallo stato. Famosa opera di Kant Che cos lIlluminismo, in tale trattato afferma che let dei lumi ha consentito luscita delluomo dallo stato di minorit, cio quella condizione in cui si era incapaci di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro perch dominati da vilt e pigrizia. Gli illuministi furono inoltre animati da uno spirito cosmopolita: si ritenevano cittadini del mondo, dato che la ragione accumunava tutti gli uomini; viaggiarono perci alla scoperta di altri paesi e di altre culture. In alcune delle loro opere diedero cos una rappresentazione della civilt occidentale secondo lottica di chi aveva altre matrici culturali , in grado, per via della loro estraneit, mettere in luce le assurdit e le irragionevolezze del mondo occidentale. Tra gli illuministi fu soprattutto Voltaire a scagliarsi contro ogni forma di intolleranza e contro il fanatismo
religioso. Egli condusse la battaglia su due piani: la
discussione razionale in favore dei diritti inalienabili delluomo e limpegno contro loscurantismo religioso e politico. A garanzia di una pacifica convivenza civile auspicava uno stato laico basato sulla separazione tra la sfera privata e la sfera pubblica, regolata da un potere politico assoluto ma illuminato, capace di neutralizzare ogni genere di conflitto religioso attraverso apposite norme inerenti al rispetto reciproco. I valori per unautentica societ civile, secondo Voltaire, erano la libert, il pluralismo, dissenso e tolleranza. Voltaire inoltre contrapponeva alla religione confessionale, fonte di intolleranza, una religione naturale, in grado di sostituire alla violenza la carit. Questa idea affondava le sue radici nel deismo, una posizione intermedia tra cristianesimo e ateismo, il quale affermava che le diverse fedi religiose erano fondate su un identico nucleo razionale. Contro la religione positiva delle singole Chiese, i deisti parlavano perci di una religione naturale universale, spogliata di tutti i riti esteriori , basata sulla credenza in un essere supremo e su norme di comportamento razionali, condivisibili tra tutti gli uomini. Al di l delle varie discordanze, gli illuministi erano accomunati dalla convinzione che occorresse procedere a una critica radicale delle religioni rivelate, secondo loro fondate sullinganno, sulla paura e sulla superstizione, che spingevano luomo ad obbedire ad un Dio terribile e collerico. Diderot contrapponeva a questa concezione la chiarezza della morale naturale, ossia di unetica conforme alla natura razionale delluomo. Durante l' Illuminismo cambi la concezione della storia: secondo gli illuministi, tra cui Condorcet, un progressivo incivilimento. La storia venne quindi letta
come unevoluzione graduale dello spirito umano, che
poteva subire delle battute darresto, ma che alla lunga non poteva che realizzarsi. Si afferm cos lidea che la civilt conoscesse varie epoche e stadi, caratterizzate da peculiari forme di organizzazione sociale, economica e politica. Durante l'Illuliminismo abbiamo due concezioni politiche: Liberista con Montesquieu che parte dalle concezioni di Locke e arriva alla divisione dei poteri, affermando che il potere legislativo, esecutivo e giudiziario dovevano essere attribuiti rispettivamente al Parlamento, al governo e alla magistratura per garantire la libert ed evitare un regime dispotico. proprio Voltaire che mette in evidenza l'importanza del dispotismo illuminato in cui il re doveva essere despota ma allo stesso tempo doveva avere accanto un pensatore, un filosofo che lo indirizzava ad attuare le riforme adeguate. Democratica con Rousseau che crede nell uguaglianza e ci mostra come da quando stata istituita la propriet privata il pi forte tende a sopraffare il pi debole e la legge non fa altro che legalizzare tutto ci. Secondo Rousseau occorre un nuovo contratto sociale con dei portavoce che nel caso in cui non realizzino la volont sociale possono essere revocati immediatamente. Inoltre egli crede nella libert , nel suffragio universale e nella repubblica poich la monarchia spesso sfocia nel dispotismo. Per diffondere le idee dei vari intellettuali fu fondamentale la diffusione stessa del sapere concepita come un mezzo di emancipazione dei popoli, in unottica di uguaglianza che in politica si era gi affermata. Crebbe tantissimo anche la produzione culturale, che cerc nuovi e diversi canali di diffusione. Infatti iniziarono a diffondersi le prime gazzette, i
periodici, e i quotidiani che concorrevano alla
formazione di una vasta opinione. La cultura a quel tempo si diffondeva anche attraverso le Accademie Le Universit I teatri I salotti I caff (che si diffondono soprattutto nel 700). Lintellettuale a quel tempo si manteneva vendendo le sue opere, in passato erano i nobili, le persone ricche che attraverso il mecenatismo finanziavano lautore. Oppure, come Goldoni, vi era chi andava a lavorare nei teatri, vendendo le sue opere, e il guadagno dipendeva dal numero di biglietti venduti quindi si guadagnava solo se la rappresentazione teatrale aveva successo. Le idee illuministiche fecero presto a diffondersi in tutta Europa, grazie anche al progresso dei mezzi di comunicazione. Nel 1690 inizia la composizione della prima enciclopedia ad opera di Diderot e DAlembert, che aveva scopi divulgativi. Nacquero anche i primi giornali e i periodici grazie soprattutto allabolizione della censura. Anche in Italia nel 700 nacque la stampa periodica. Tra le pi note oltre al caff dei fratelli Verri ed altre riviste che contribuirono a informare gli italiani dei ceti pi colti sulle vicende e sui progressi del tempo. La gran massa della popolazione era culturalmente molto arretrata e non esercitava nessun influsso nella vita politica e sociale. Le corti e le accademie non erano pi gli unici luoghi frequentati dagli intellettuali, nel settecento si diffusero tantissimo i salotti letterari privati, dove si diffondevano le nuove idee letterarie e scientifiche.