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Scritto da MarioEs
martedì 20 maggio 2008
Uno dei dubbi che possono intervenire quando si parla, come ho fatto, di "strategie
dell'immortalità" è che in realtà, più che i fattori etici e gli stessi (attuali) limiti delle conoscenze
scientifiche, le vere cause ostative ad una loro attuazione su larga scala siano di ben altra natura e,
cioè, di carattere economico innanzittutto e poi di stabilità sociale e politica.
Infatti, immaginiamo che ad esempio in una data "a caso", che so, il 2084 (cento anni dopo il
1984 di Orwell..., voglio essere evocativo ...) le 4 strategie di cui ho parlato nei post precedenti siano
tutte giunte a grossi sviluppi pratici tali da poter realmente garantire, combinate oppurtunamente fra di
loro, una sostanziale rivoluzione copernicana della vita (bios) umana e da poter consentire una vita
"minima" di 100 anni per i più poveri (sempre in Occidente e negli stati che saranno riusciti a ridurre
la povertà come la Cina) e di poter arrivare fino a 180 anni (grazie alla strategia sostitutiva ed a
quella della manipolazione genetica) per i più ricchi.
Immaginiamo, poi, che per questi ultimi (cioè i 180 enni!) sia possibile decidere di effettuare una sorta
di "download dei tratti principali della personalità" in una "macchina biologica" (un cyborg bio-
tecnologico "fatto di materia biologica, informatica, biotech, nanotech"), in modo da garantirsi una
sorta di indefinita capacità di esistenza anche senza restare "completamente sè stessi", ma
conservando importanti tratti della propria personalità e della propria biografia precedente.
E poi: esisterà ancora un unico essere umano, cioè l'attuale homo sapiens sapiens o piuttosto
diverse specie di post - o meglio - di trans - umani?
Ancora: il già difficile problema demografico attuale come potrebbe essere influenzato da una simile
tendenza ad un sostanziale incremento della durata della vita, per altro fortemente dipendente dal
reddito dei singoli (si tratterebbe di una "immortalità selettiva" e non "di massa")?
Il nostro destino di "specie tecnologica" è dunque diretto verso una selezione della specie di tipo
tecnologico e verso scenari politici, sociali e culturali del tutto inimmaginabili ed inconcepibili con gli
attuali parametri culturali?
Vorrei affrontare queste domande in forma "narrativa", con una "ipotesi di pura fantasia" che
prende le mosse nel2012 (anno fatidico...) ed ha inizio a seguito di una serie di esperimenti di
clonazione umana avvenuti con successo in Cina con lo scopo di poter avere delle cavie disponibili per
poter "costruire" - senza grossi problemi - delle "macchine biologiche" come combinazione di protesi
tecnologiche e tessuti ed organi umani.
Lo scopo sottostante è di creare una generazione di agenti segreti particolarmente efficienti e versatili
all'impiego operativo nonchè "spendibili" senza remore in operazioni militari particolarmente rischiose.
Senonchè gli Usa, avendo saputo di tale sperimentazione, tramite una società biotech apparentemente
privata e dedita alla ricerca sull'ingegneria genetica, ma in realtà interamente controllata dal
Pentagono, hanno realizzato anche loro i propri cloni da trasformare in "macchine biologiche".
Nel 2012 gli Usa sono flagellati da una forte crisi economica che ha tratto origine da una
impennata del prezzo del petrolio che è quotato, con forti oscillazioni, intorno ai 200 dollari al barile e
da una contestuale frenata nei consumi delle famiglie sempre più costrette ad indebitarsi anche per le
spese più banali.
Le Borse sono afflitte da un trend decrescente iniziato dal 2008, ma comunque originatosi a partire dal
2000, e non danno segni di cambiamento, salvo l' "effetto ottovolante" che fa la gioia dei trader
professionisti ma non certamente dei risparmiatori.
Serve quella che in finanza viene chiamata la "next big thing" per risollevare le sorti dell'economia
mondiale?
Ma cosa?
Intanto le relazioni Usa-Cina sono sempre più tese in quanto quest'ultima continua a crescere ad un
ritmo del 5-7% annuo, finanziando l'enorme disavanzo commerciale americano ed essendo il primo
finanziatore del relativo debito pubblico, contro uno stallo pressochè assoluto della crescita americana
e una piena recessione di Europa e Russia.
L' India , dal suo canto, è l'unica grande realtà che, con performance minori, riesce a tener testa al
dilagare della Cina.
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La crisi economica porta rapidamente al massimo le tensioni fra Usa e Cina, che assieme alla Russia
mostra sempre più la volontà di emergere al rango di grande potenza.
In tale scenario fortemente critico, cominciano ad essere creati in gran segreto i primi cloni umani
sperimentali per scopi meramente bellici e, contestualmente, la ricerca scientifica consente di
cominciare a rendere possibile la commercializzazione di protesi bio-tecnologiche a costi però molto
elevati.
La contesa delle materie prime, in primis il petrolio, è tra le cause primarie che portano gradualmente
ad un periodo di "seconda guerra fredda" che finisce nell'arco di 10 anni (2022) per dividere il pianeta
in grandi arcipelaghi geopolitici: 1)USA-UE-Israele-Giappone-America Latina; 2)Russia-Cina-India;
3)Paesi Arabi-Nord Africa ed Africa orientale (una sorta di grande califfato islamico).
Intanto i cloni, tenuti rigorosamente segreti dalle grandi potenze, operano come agenti operativi,
principalmente nell' intelligence e come squadre addestrate di professionisti militari per operazioni ad
alto tasso di rischio (ad es. in Iran, Pakistan, Iraq, Afghanistan, Palestina).
Sono strettamente controllati dai governi, che hanno provveduto a costruire loro una identità
verosimile nell'ambito di famiglie consenzienti.
Nel 2025, una società biotech americana, la TecnoProtesis, immette sul mercato delle innovative
protesi di tessuti, di organi e di arti bio-tech.
Le applicazioni che cominciano a diffondersi più velocemente sono quelle relative alla chirurgia
terapeutica, ma i più ricchi cominciano a farne uso in funzione estetica ed "anti-età".
Il primo caso, che risale all'attenzione della cronaca mondiale, è del 2030: il figlio di un ricco e potente
uomo d'affari, tale Xavier Ronson jr., precipita con il suo elicottero personale e riporta gravissimi danni.
Grazie alle protesi della citata TecnoProtesis ed alle recenti sperimentazioni di altre due società, la
Digital Genome, specializzata in ingegneria genetica ed in bioinformatica, e la Artificial Mindtech,
specializzata in intelligenza artificiale ed in sistemi neuronali bioinformatici, il giovane viene
letteralmente riportato in vita come cyborg, una macchina biologica in cui l'unica componente biologica
originale superstite è il cervello ed una soluzione liquida simile al sangue pompata da un cuore
meccanico.
La notizia trapela, anche contro la volontà della famiglia e delle società interessate, quando, alcuni
mesi dopo l'intervento, Xavier viene fotografato assieme al padre mentre entrava nella azienda di
famiglia: la Solar Technologies, leader mondiale nelle energie alternative.
Lo shock dell'opinione pubblica è enorme, anche perchè non c'è ancora la coscienza di una simile
potenzialità delle tecnologie.
Improvvisamente, diventa realtà l'ipotesi fantascientifica dell'uomo-robot e quindi l'dea di una vita
"illimitata".
La particolarità delle protesi della Tecno Protesis è quella di replicare pressochè perfettamente i tessuti
ed i muscoli "biologici" e di potersi connettere al cervello tramite sistemi neuronali bioinformatici in
modo da fornire sensazioni simili a quelli naturali.
In questo "nuovo corpo" dalle parti intercambiabili, Xavier può vivere senza grandi problemi fino ad
almeno 130 anni considerato che il cervello sarebbe comunque invecchiato "naturalmente", anche se
supportato da una nuova generazione di farmaci biotech che ne rallentano il ritmo di degenerazione.
Nel decennio 2030-2040 esplode il boom delle protesi biotecnologiche tra le classi abbienti e comincia
un fenomeno che nel decennio successivo avrebbe diviso per sempre e sostanzialmente ricchi e poveri
anche sotto il profilo delle aspettative di vita.
Sarà quello il decennio in cui la singolarità tecnologica dividerà definitivamente gli uomini.
Intanto, la seconda guerra fredda rischia di infuocarsi nel 2035 a causa di una crisi tra Usa e Cina
dovuto alla scarsità delle risorse energetiche, in primis il petrolio che continua a fornire, nonostante lo
sviluppo di energie alternative, il 50% del fabbisogno energetico americano.
La Russia e l'India si schierano con la Cina per motivi di convenienza e per contrastare il predominio
Usa nell'altro blocco.
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Gli Usa sono a capo di una Unione di Stati di cui fanno parte l'Unione Europea, Israele (che dal 2025 è
entrato nella UE), la Turchia (entrata nel 2026 nella UE), il Giappone e l'Australia.
In particolare, la UE ha finito per assorbire i Balcani per motivi strategici: Bosnia, Bulgaria,
Montenegro, Croazia, Albania sono tutti membri dell'Europa, anzi della Federazione Europea nata nel
2026 contestualmente all'ingresso della Turchia.
Russia, Cina e India, invece, hanno costituito un blocco a contrappeso di quello occidentale, in cui la
leadership è sostanzialmente esercitata dalla Cina, che ormai nel 2030 è seconda solo agli Usa per
prodotto interno lordo, seguita immediatamente dopo dall'India.
Una storia a sè è, infine, rappresentata dall'Islam.
Infatti, nel 2030, ancora il 40/50% dell'energia mondiale è fornita dal petrolio, che però è tuttavia
prodotto in quantità considerevoli da Iran, Iraq e Arabia Saudita per non citare i paesi arabi minori.
Nel 2015 l'Iran dichiara ufficialmente di avere l'arma nucleare e nell'arco di 10 anni riesce a
convogliare nel proprio raggio di influenza i paesi arabi ed è determinante nella costituzione nel 2022 di
un'unione federale di Stati, dal Pakistan all'Africa settentrionale ed orientale.
L'Unione dell'Islam, il nome della federazione a leadership iraniana e pakistana, è una sorta di ago
della bilancia dei rapporti di forza tra "blocco occidentale" e "blocco orientale" e sfrutta tale status
mediante il "ricatto energetico".
Dal 2020 l'Onu non esiste più ed è stato sostituito da un' Alleanza dei Popoli Democratici, che
sostanzialmente è composta dal blocco occidentale e dall'India, mentre Russia e Cina decidono di non
aderirvi assieme a tutti i paesi dell'Unione dell'Islam, con i quali costituiscono l'Alleanza Orientale.
Il decennio 2020-2030 segna la svolta verso la "seconda guerra fredda", stavolta a tre blocchi
contrapposti e con dinamiche molto differenti dalla prima guerra fredda.
La guerra si combatte principalmente in maniera tecnologica, mediatica e digitale, dato che tutti e tre i
blocchi sono dotati di potenti armi nucleari che costituiscono un ampio deterrente a scontri di altra
natura, che avrebbero una portata distruttiva inaccettabile.
In tale scenario, assume sempre più rilevanza la minaccia terroristica che è ufficiosamente appoggiata
da paesi come l'Iran, il Pakistan e l'Afghanistan (gli americani abbandonano Iraq e Afghanistan nel
2012) in modo da creare tensione ed incertezza a livello globale.
L'economia internazionale, che ha cominciato ad avere grossi problemi già a partire dal 2010, nel 2030
è tornata ad avere logiche da "arcipelago geo-economico", nel senso che, a parte gli scambi di materie
prime, per altro molto ridotti, il grosso dei commerci avviene a livello di blocchi geo-politici.
L'unica forma di globalizzazione che continua in qualche modo a sopravvivere è quella dei mezzi di
comunicazione digitale, grazie ad una versione avanzata del Web e grazie agli sviluppi dei mondi
virtuali che sono diventati "immersivi".
I servizi di intelligence sono sempre più composti da cloni e da loro varianti in forma di cyborg, grazie
allo sviluppo delle tecniche di manipolazione genetica e delle strategie sostitutive di organi artificiali e
di arti biotecnologici.
Tali attività militari, però, sono tenute in gran segreto dai governi dei due blocchi per ovvie ragioni di
ordine pubblico, anche se risulta chiaro a molti che è in corso una guerra "sotteranea" anche a causa
delle leggi sempre più restrittive che limitano sempre più la libertà dei singoli in nome della sicurezza.
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La vicenda della "resurrezione in forma di cyborg" di Xavier Ronson jr. ha un grosso risalto nel 2030
sulla stampa internazionale, perché improvvisamente rende noto al mondo ciò che fino ad allora si era
solo supposto: il governo americano stava conducendo sotto celate spoglie sperimentazioni avanzate di
ingegneria genetica, intelligenza artificiale, robotica e protesistica biotech per scopi bellici e le aziende
coinvolte nel "miracolo" erano evidentemente in qualche modo collegate al Pentagono.
La Chiesa cattolica, per opera del pontefice Giovanni Paolo IV, grida subito allo scandalo lanciando il
monito delle implicazioni distruttive ed eticamente inaccettabili di tali pratiche di manipolazione
creativa dell'essere umano, mentre il Presidente degli Usa si limita ad una dichiarazione di circostanza
in cui asserisce che prende atto di tali possibilità concrete offerte dalle NBIC e che avrebbe delegato la
Commissione Nazionale di Bioetica di affrontare dettagliatamente le implicazioni del caso Ronson.
Era, però, ormai evidente che si era verificato quello che i transumanisti da tempo avevano definito
come "singolarità tecnologica" e che questo momento avrebbe rappresentato un "break
even" (breakthrough o breakdown?) nella storia politica, socio-economica e culturale del genere
umano.
Nel frangente, a partire dal 2030, comincia ad emergere una domanda abbastanza consistente da
parte dei più ricchi di interventi di protesistica avanzata biotech e anche di terapie e manipolazioni
geniche non solo terapeutiche, ma anche preventive e bio-potenzianti.
La prospettiva, reale, di prolungare la vita e di migliorarla dal punto di vista qualitativo è troppo
allettante per chi può permettersi di sostenerne le spese per cui, anche se gradualmente, la
legislazione internazionale - guidata dagli Usa - concede la possibilità di intervenire su corpo e mente
in maniera sempre più estesa.
Nel 2045, a causa di fenomeni in continua espansione come l'esponenziale crescita demografica in Cina
ed India e la contestuale crisi energetica ed economica, si avvia una crisi diplomatica fra i tre blocchi
che culmina in escalation nel 2050 : i confini geopolitici e geoeconomici vengono definitivamente chiusi
comprese le reti informatiche.
A partire dal 2050, il mondo sarà diviso in tre blocchi più i paesi africani non facenti parte del Califfato
Islamico, che resteranno una sorta di "periferia del mondo" in balia del dittatore di turno e di scontri
etnico-identitari.
Ne consegue una profonda crisi economica che i singoli blocchi devono cercare di gestire e che porta
ad un drastico decremento del benessere negli Usa e nella Federazione Europea ed alla nascita di
governi totalitari in Cina ed in Russia, mentre l'India assume una posizione interlocutoria staccandosi
dall'alleanza con Cina e Russia, cercando di avvicinarsi al blocco occidentale sotto il profilo economico-
commerciale.
Parimenti, sia negli Usa che in Europa pur restando un regime democratico in termini di architettura
giuridica le condizioni economiche della popolazione sono tali da determinare di fatto 3 "classi" : i
Tecnocrati (5% della popolazione), i Subordinati (30% della popolazione), i Poveri (65% della
popolazione).
I consumi di massa si sono gradualmente contratti mentre risulta fiorente il consumo dei segmenti
medio-alti, che di conseguenza i governi cercano di promuovere e favorire anche a costo di
provvedimenti palesemente favorevoli alle fasce di reddito medio-alte.
In tale contesto, la "next big thing" risulta quella delle tecnologie biotech per il bio-potenziamento oltre
che per forme di terapia genica preventiva. Le scienze cognitive, inoltre, hanno portato alla
realizzazione di forme di intelligenza artificiale avanzate che lasciano presagire la meta dell'intelligenza
artificiale forte e che nel contempo consentono di realizzare delle vere e proprie macchine biologiche da
guerra (cloni cyborg).
Con la chiusura dei confini fra i blocchi, l'esistenza dei cloni è ormai una realtà nota ed anche accettata
grazie ad una propaganda governativa basata sulla sicurezza.
Lo spettro russo-cinese incombe e quindi l'emergenza giustifica scelte che altrimenti sarebbero state
considerate folli.
to be continued ...
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Nel 2065 avviene la prima reale sperimentazione operativa di intelligenza artificiale forte in Cina ed i
relativi risultati, che portano nel 2070 alla realizzazione di macchine pensanti, sono destinati da quel
momento in poi a modificare gli equilibri geopolitici internazionali.
Per capire a grandi linee di cosa si tratta, basta considerare il fatto che le 3 leggi di Asimov della
robotica, che affermano che:
1.Una Intelligenza artificiale non può recare danno a un essere umano, né può permettere che, a
causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno.
2.Una Intelligenza artificiale deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini
non contrastino con la Prima Legge.
3.Una Intelligenza artificiale deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non
contrasti con la Prima e la Seconda Legge,
con un'intelligenza artificiale forte non funzionano, in quanto essa è una vera e propria "mente
pensante" e sceglie cosa fare e cosa non fare.
Tramite i servizi militari di intelligence, la notizia trapela e getta nel caos i governi e le autorità militari
del blocco occidentale, che capiscono bene come la Cina abbia a questo punto effettuato un salto di
qualità strategico per i futuri equilibri politici e militari.
A questo punto, non restava che avvalersi della minaccia nucleare come forma di deterrenza a qualsiasi
uso militare dell'intelligenza artificiale in possesso dei cinesi.
Si rendeva, inoltre, necessario un completo isolamento dei sistemi informatici che presiedevano al
controllo degli apparati nucleari di difesa e quelli delle armi convenzionali, ma era noto già da molto
tempo che l'intelligenza artificiale forte, qualora realizzata, avrebbe potuto avere un enorme potere di
"seduzione" sulle menti umane e di "conquista" sulle macchine meno evolute trasformando esse
stesse in intelligenza artificiale forte.
La stessa Cina doveva decidere, a questo punto, il modo di gestire questa potente arma informatica,
ma esistevano diverse correnti di pensiero fondamentalmente riassumibili in queste due:
1. totale isolamento dell' IA forte in un bunker sotterraneo e sua interazione unicamente con un
ristretto gruppo di "saggi" scelti tra i massimi esperti in discipline scientifiche ed umanistiche (soluzione
più sicura);
2. connessione dell' IA forte alla rete informatica governativa e realizzazione di un software di auto-
limitazione preventiva di azioni distruttive e aggressive (soluzione controversa e meno sicura).
Nel frangente, la super-macchina era stata letteralmente blindata dal Ministero della Difesa cinese in
attesa di decisioni sul tipo di utilizzo da effettuare.
Il governo americano, intanto, era in dubbio su quale strategia attuare anche perchè questo vantaggio
competitivo cinese era tale da poter sovvertire completamente l'ordine mondiale.
to be continued ...
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Il governo cinese, ben consapevole della tensione in rapida ascesa con il blocco occidentale a causa
della IA forte di cui disponeva, decise a sorpresa che avrebbe messo in rete (soluzione più pericolosa)
la "super-intelligenza" ipotizzando di poter eventualmente sferrare un attacco nei confronti dei sistemi
informatici occidentali.
Prima di fare ciò, si decise di "interrogare" la IA forte cercando di capire quali strategie sarebbero state
da lei adottate per conquistare il dominio dei sistemi informatici mondiali.
Infatti, non era assolutamente prevedibile cosa e come si sarebbe comportato un sistema così evoluto
di macchina pensante con una potenza computazionale inimmaginabile solo qualche decennio prima ed
evoluto anche per gli standard attuali dell'intelligenza artificiale (ancora di tipo "debole") del blocco
occidentale.
Il governo americano intanto, stimolato in ciò dai rapporti allarmanti delle squadre degli agenti di
intelligence cloni e dei cyborg infiltrati, decise che l'unica possibilità era di ricorrere al deterrente
nucleare e di minacciarne l'uso nel caso che i cinesi non avessero intenzione di condividere la nuova
arma informatica.
Nel 2071 l'Alleanza dei Popoli Democratici emana una risoluzione in cui si autorizzano i paesi membri
ad utilizzare - sotto il comando e controllo delle forze militari americane - le armi nucleari disponibili
abbinate alle tecnologie aero-spaziali in caso di rifiuto della Cina e del blocco orientale di venire
incontro alla richiesta di condivisione della intelligenza artificiale forte.
Nel frangente gli altri paesi del blocco orientale - Russia e India - non disponendo della nuova
tecnologia si rendono conto di come questa supremazia tecnologica cinese li avrebbe rapidamente
relegati a periferia politica ed economica della Cina, mentre l'Unione dell'Islam stava per decidere di
schierarsi dalla parte del blocco occidentale in caso di escalation nucleare e di guerra tecnologico-
digitale.
Finisco per il momento qui questa piccolo gioco di fantasia di previsione futuristica dove gli scenari
geopolitici, economici, socio-culturali e tecnologici ipotizzati spero possano essere e restare un mero
esercizio di "stimolo sinaptico" a vantaggio invece di un futuro più "roseo" in cui lo sviluppo della
tecnologia, che considero inesorabile, veloce ed inevitabile, possa portare l'umanità verso uno stato di
benessere condiviso e sostenibile e di pace internazionale.
Intanto mi leggo un libro che ho appena comprato di Ray Kurzweil, "La singolarità è vicina", che magari
mi fornirà qualche utile spunto per parlarvi tra un pò di questo decennio abbondante che ho lasciato
aperto per arrivare al fatidico 2084...