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compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare, pi che uno status di
appartenenza, un ruolo dinamico e funzionale, in esplicazione del quale l'interessato "prende parte" al
fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi.
implicare, pi che uno status di appartenenza, un ruolo dinamico e funzionale, in esplicazione del quale
l'interessato "prende parte" al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il
perseguimento dei comuni fini criminosi (Sez. U, n. 33748 del 12/07/2005, Mannino, Rv. 231670).
4.1. Il passo motivazionale dianzi sintetizzato costituisce uno snodo di rilevante importanza nell'apparato
giustificativo del provvedimento qui impugnato, poich da conto dell'autonoma valenza indiziaria dello
scritto sequestrato ai fini dell'attribuzione della qualit di affiliati alle persone ivi nominate, una volta che
queste siano univocamente identificate; con la conseguenza per cui le restanti fonti indiziarie vengono in
considerazione solo per la loro attitudine a consentire tale identificazione: e proprio in funzione di essa
sono state utilizzate dal giudice di merito. Ne emerge l'irrilevanza delle contestazioni mosse dal ricorrente
in ordine alla capacit dimostrativa delle propalazioni della collaborante P.G., nell'ottica - eccentrica
rispetto alla linea argomentativa del Tribunale - di una loro portata indiziaria circa la sua partecipazione
all'associazione criminale.
5. Per quanto riguarda la persona indicata nel bigliettino come " M.R.", elemento di primario rilievo stato
considerato l'esito delle indagini anagrafiche, donde emerso che, fra le nove persone registrate con quel
nome e cognome nell'ambito dei Comuni di Rosarno, Gioia Tauro, San Ferdinando, Polistena, Rizziconi e
Palmi, su due soltanto l'attenzione poteva cadere per i precedenti di polizia e le frequentazioni; e di
queste il solo M.R. nato a (OMISSIS) aveva frequentazioni specificamente riguardanti soggetti contigui o
affiliati alla cosca Pesce. Nei suoi confronti, inoltre, si constatato il convergere di una molteplicit di altri
elementi, puntualmente valorizzati nell'ordinanza impugnata e costituiti: dalla di lui indicazione confermata da riconoscimento fotografico - quale affiliato, da parte della collaboratrice di giustizia P.G.;
dai rapporti di parentela con la consorteria, trattandosi di un nipote di P. V.; dalle risultanze di
conversazioni intercettate in carcere, nelle quali egli era stato da altri indicato quale autore di due agguati
di mafia; dai numerosi contatti da lui avuti con altri soggetti inclusi nel "pizzino" sequestrato in carcere;
dal tenore di una conversazione fra lo stesso M. e M.S., intercettata attraverso un impianto di captazione
applicato all'autovettura di costui.
5.1. Relativamente alla conversazione da ultimo menzionata, va subito detto che le contestazioni mosse
dal ricorrente si appuntano sia sull'utilizzabilit, sia sull'udibilit stessa del dialogo, per essersi questo
svolto all'esterno del veicolo. Esse, peraltro, sono da disattendere: sotto il primo profilo, in quanto
l'autorizzazione ad intercettazione ambientale legittima la captazione di tutte le fonti sonore che giungano
- non importa se da un ambiente interno od esterno -alla microspia collocata nel luogo stabilito; sotto il
secondo profilo, la valutazione espressa dal Tribunale circa l'udibilit, la comprensibilit e il tenore delle
parole pronunciate dagli interlocutori costituisce un giudizio di fatto, che non pu essere sottoposto a
revisione critica in sede di legittimit: a maggior ragione in quanto ci richiederebbe la lettura e la
valutazione di una relazione tecnica di parte, alla cui disamina la Corte di Cassazione non pu accedere
per i limiti della funzione giurisdizionale cui essa chiamata.
5.2. Gli elementi pi sopra menzionati sono stati apprezzati dal Tribunale nella loro globalit e
convergenza, derivandone un complessivo giudizio di inequivocit dell'identificazione dell'odierno
ricorrente quale destinatario della comunicazione contenuta nel "pizzino" sequestrato: giudizio che, per
essere conforme ai precetti dell'art. 192 cod. proc. pen. e immune da vizi di carattere logico, resiste al
controllo di legittimit e appresta adeguato sostegno al convincimento del Tribunale circa la gravit del
compendio indiziario a carico del M. in ordine al delitto di partecipazione ad associazione mafiosa.
6. Al rigetto del ricorso consegue la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali.
6.1. La cancelleria curer gli adempimenti di cui all'art. 94 disp. att. cod. proc. pen., comma 1 ter.
P.Q.M.
Rigetta il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali. Manda alla cancelleria per
gli adempimenti di cui all'art. 94 disp. att. cod. proc. pen., comma 1 ter.