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AMBIENTE E MALATTIE CORRELATE: A GROTTAGLIE SE NE DISCUTE CON L’IMMUNOLOGO MAURO


MINELLI

Di Carlo Caprino (del 06/05/2010 @ 07:12:15, in Sociale, letto 72 volte)

L’influenza dell’ambiente, dell’inquinamento e della qualità del territorio sulla salute umana sono un
argomento sempre più alla attenzione di tutti: dal disastro di Seveso alle devastazioni dell’amianto
aerodisperso, sino a giungere alla sempre più probabile correlazione tra le insorgenze tumorali nella
popolazione di territori con elevata presenza di industrie pesanti come quelli di Taranto e Brindisi.

Si tratta, per certi aspetti, della medicina del domani, di quella che – sconfitti (o quasi) virus e
batteri, dovrà occuparsi dei danni prodotti dall’uomo all’uomo; un compito non facile e non
semplice, sia per gli interessi economici in gioco, che per la difficoltà di stabilire con certezza cause
ed effetti. Ma nonostante le difficoltà grandi passi si stanno compiendo in questa branca della medicina, di cui il prof
Mauro Minelli è instancabile artefice e ricercatore in un piccolo ospedale del leccese, il San Pio di Campi Salentina.

Di questo e altro si parlerà quindi all'incontro del sei maggio, presso il Teatro Monticello, con inizio alle ore 19.00, alla
presenza di molti medici di base e dell'assessore alla sanità Tommaso Fiore e con ingresso libero e aperto a tutta la
cittadinanza fino ad esaurimento dei posti a sedere.

martedì 11 maggio 2010
Intervento di Etta Ragusa per Rinascita Civica

Rinascita
 Civica
 ha
 proposto
 alla
 cittadinanza



questo
 incontro
 con
 l’immunologo
 prof.
 Mauro

Minelli
 su
 “Ambiente
 e
 malattie
 correlate,

l’incremento
 delle
 malattie
 infiammatorie

immunomediate”,
 perché
 sollecitata
 dalle

molteplici
 problematiche
 che
 un
 ambiente

gravemente
compromesso
causa
alla
salute.


Rinascita civica è nata nel luglio 2009 dai
sei anni di lavoro di sensibilizzazione, di
denuncia e di proposte del comitato
Vigiliamo per la discarica, che continua la
sua attività a livello locale e provinciale.
Dalla
 collaborazione
 di
 Vigiliamo
 con
 il
 più
 vasto
 movimento
 provinciale
 Altamarea
 è
 emersa
 la

consapevolezza
 dei
 problemi
 causati
 alla
 salute
 dalla
 presenza
 a
 Taranto
 dei
 grandi
 complessi

industriali
 quali
 ILVA
 e
 ENI,
 Cementir
 ,
 con
 le
 loro
 emissioni
 di
 polveri
 sottili
 di
 diversa
 natura,
 di

benzo(a)pirene
e
di
diossina.

Ma si è anche rafforzata la preoccupata convinzione che ai problemi derivanti dalla
presenza di questi grandi complessi industriali si aggiungono, in tutta la provincia,
quelli derivanti dalla presenza di discariche
per rifiuti speciali di enormi dimensioni
quali Ecolevante, Vergine e Italcave,
rispettivamente in funzione dal 1999, 2003
e 2009, collocate nei territori di Grottaglie,
Fragagnano e Statte ma a pochi km di
distanza da molti altri centri abitati.
Infatti, come si può stare tranquilli se per
queste discariche, per legge, sono
necessari 30 anni di controlli dopo la loro
chiusura e bonifica; se nessuna di esse ha
ancora completato il suo ciclo; se in queste
discariche vengono stoccati rifiuti per i
quali è stato richiesto e ottenuto di accettare un limite di pericolosità aumentato di 10
volte; se questi rifiuti definiti “speciali” consistono per esempio, da quanto risulta dai
MUD (modello unico di dichiarazione ambientale) della discarica Ecolevante, in:
oli esausti di auto e filtri olio, batterie al piombo, pastiglie di freni, pneumatici fuori
uso, flaff; polpa di scarti di produzione di carta e cartone, toner, carta e pellicole
fotografiche; fanghi contenenti cromo, fanghi da chiarificazione dell’acqua, da
trattamento di acque reflue urbane, fanghi di drenaggio e da trattamenti chimico-
fisici; scarti derivati dalla lavorazione del cuoio; miscele bituminose; pitture, vernici di
scarto e fanghi acquosi da essi derivati; materiali da demolizione; percolato di
discarica, vaglio; mercurio ?
Poniamo questa domanda al prof. Minelli, che ci parlerà delle malattie correlate
all’inquinamento ambientale, e specialmente all’inquinamento dovuto ai metalli
pesanti. Ma poniamocela ognuno di noi, poniamola ai nostri amministratori.
Non sarebbe necessario uno screening sanitario della popolazione che vive così vicino
a questi impianti di smaltimento di rifiuti speciali? E non solo della popolazione, ma
anche dell’aria, delle falde acquifere e del suolo? Un tale esame è stato raccomandato
dal prof. Liberti nel parere tecnico commissionatogli dall’amministrazione comunale di
Grottaglie nel 1997 (prima di approvare il primo lotto di 330.000 mc), e posto a
condizione necessaria per ogni eventuale autorizzazione. Ma un simile esame non è
stato MAI fatto.
E non sarebbe ora di cominciare a farlo, dato l’ampliarsi di certe patologie a livello
tumorale e neurovegetativo, per non parlare di intolleranze e allergie per le quali si
sta paurosamente abbassando l’età di coloro che ne vengono colpiti?
Non sarebbe ora di istituire non solo il registro dei tumori, ma anche un registro
epidemiologico redatto dai medici di base?
Rinascita Civica si augura vivamente che questi dati e questi interrogativi agitino i
sonni di ogni grottagliese, e lo portino nei fatti a essere responsabile della salute
propria e di quella delle prossime generazioni.
E, nel lanciare questo allarme ambiente-salute, Rinascita Civica sente anche la
responsabilità di affermare con forza che ogni denuncia, ogni proposta e ogni azione
di sensibilizzazione, come quelle che da tempo stanno avanzando Vigiliamo e Rinascita
Civica, devono comportare l’impegno ad affrontare il problema non “al posto” ma
INSIEME ai cittadini.
Infatti si può essere minoranza finché si resta nell’ambito della denuncia
documentata, di cui si assumono le responsabilità fino a risponderne nelle aule dei
tribunali.
Ma quando si passa alla proposta (ne è un esempio la proposta di legge regionale di
iniziativa popolare elaborata e presentata da Vigiliamo con la sottoscrizione di oltre
16.000 cittadini-elettori), quando è necessario esigere, dagli amministratori e da chi è
al governo delle istituzioni, soluzioni a problemi gravi e complessi come quelli inerenti
la salute e l’ambiente, allora è necessario che ci si muova TUTTI con consapevolezza e
responsabilità.
Teatro Monticello - giovedì 6 maggio 2010



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