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LE INDAGINI PRELIMINARI
1. Natura, finalit, organi delle indagini preliminari
Le indagini preliminari appunto a verificare se sussistano o meno gli elementi necessari a
confermare quel sospetto di reato, s da sottoporlo, poi, alla valutazione del giudice. Il art. 326
c.p.p. dove si chiarisce che il pubblico ministero e la polizia giudiziaria svolgono, nellambito
delle rispettive attribuzioni, le indagini necessarie per le determinazioni inerenti allesercizio
dellazione penale.
Si tratta de una specie qualificata della denunzia che si esige da tutti i pubblici ufficiali, con la
differenza che per gli organi di polizia giudiziaria lobbligo di denunzia nasce
indipendentemente del fatto che ci possa accadere nellesercizio o a causa delle loro
funzioni. La polizia giudiziaria deve riferire al pubblico ministero senza ritardo e non oltre le
quarantotto ore qualora siano stati compiuti atti dindagine cui abbia partecipato il difensore
della persona sospettata daver commesso il reato.
B) La denunzia di parte di privati. Si pu definire come latto col quale qualsiasi persona,
anche diversa dalloffeso, porta a conoscenza del pubblico ministero o di un ufficiale di polizia
giudiziaria lesistenza di un fatto in cui si possano ravvisare i caratteri di un reato procedibile
dufficio. Normalmente facoltativa (art. 333 ogni persona che ha notizia di un reato
perseguibile dufficio pu farne denunzia), in alcune ipotesi espressamente previste dalla
legge la denuncia diventa obbligatoria.
Nessun contenuto tipico richiesto per le denunzie provenienti da privati.
C) Il referto. latto obbligatorio con il quelle chiunque eserciti una professione sanitaria
riferisce al pubblico ministero o ad un ufficiale di polizia giudiziaria daver prestato assistenza
in casi che possono presentare un caratteri di un delitto procedibile dufficio. Sorge solo
quando il professionista abbia avuto conoscenza del delitto durante lo svolgimento della
propria attivit.
Il referto deve pervenire allautorit entro quarantotto ore da quando il sanitario ha preso
cognizione del fatto, o immediatamente se il ritardo pu compromettere esigenze legate
allespletamento delle indagini.
II. Le condizioni di procedibilit
Si esige la presenza di specifici elementi affinch lattivit di indagine possa svilupparsi
utilmente in funzione della sua fisiologica finalit di consentire al pubblico ministero le
determinazioni inerenti allesercizio dellazione penale. Ci emerge con estrema chiarezza
dallart. 50 comma 2 c.p.p. secondo il quale lazione penale esercitata dufficio quando non
necessaria la querela, la richiesta, listanza o lautorizzazione a procedere, facendo
richiamo a quei tipici atti che il codice altrove individua come condizioni di procedibilit.
In mancanza di una condizione di procedibilit che pu ancora sopravvenire, possono essere
compiuti atti di indagine necessari ad assicurare le fonti di prova.
Le diversi condizioni di procedibilit:
A) La querela. latto facoltativo rinunciabile e normalmente revocabile, attraverso il quale la
persona offesa, o altro avente diritto, manifesta la volont che si proceda in ordine ad un fatto
previsto dalla legge come reato. altres indivisibile, nel senso che si estende di diritto a tutti
gli autori del reato, ancorch presentata nei confronti di alcuno soltanto di essi.
La querela si propone mediante dichiarazione presentata al pubblico ministero o ad un
ufficiale di polizia giudiziaria, in forma orale o per iscritto, entro il termine, stabilito a pena di
decadenza, di tre mesi dal giorno in cui linteressato ha avuto notizia del fatto che si assume
penalmente illecito (art. 124 c.p.), e lautorit che la riceve deve attestarne la data.
Lesercizio del diritto di querela contrassegnato da unampia disponibilit riconosciuta al
titolare. Questi pu rinunciarvi, cos come pu revocare la querela gi proposta.
B) La richiesta di procedimento. latto amministrativo discrezionale presentato al pubblico
ministero col quale il ministro della giustizia chiede lo svolgimento del procedimento penale
relativamente a determinati reati espressamente indicati dalla legge. La richiesta prevista
per alcune ipotesi di delitti commessi allestero, per i delitti procedibili a querela commessi in
danno del Presidente della Repubblica, per alcuni delitti commessi in danno di Stati esteri. Si
tratta di reati, come ben si comprende, che coinvolgono interessi di rilevanza politica.
La legge fissa dei termini, da osservare a pena di decadenza, per lesercizio del potere di
richiesta: tre anni dal giorno dal quale il presunto autore si trova nel territorio dello Stato, per i
delitti commessi allestero la cui punibilit dipende dalla presenza del reo nel nostro Paese;
tre mesi dal giorno in cui lautorit ha avuto notizia del fatto.
Lidentificazione della persona nei cui confronti vengono svolte le indagini (art. 349
c.p.p.)
Lassunzione dalla stessa persona di sommarie informazioni utili ai fini delle
investigazioni (art. 350 c.p.p.)
Pur essendo regola generale che il pubblico ministero compie personalmente ogni attivit
dindagine, talora egli pu delegare alla polizia giudiziaria lesercizio del potere investigativo
di cui titolare, ma relativamente al compimento di atti specifici (art. 370).
I. Lassistenza difensiva alle attivit dindagine del pubblico ministero
Durante lattivit investigativa del pubblico ministero si pu distinguere tra:
Atti che non prevedono partecipazione del difensore (ad es. lindividuazione di persona
o cose, lassunzione di informazioni da persone)
Atti che prevedono partecipazione del difensore senza diritto di preavviso, nel senso
che, il difensore pu assistere allatto investigativo solo se ne viene a conoscenza al suo
compimento.
Atti che prevedono partecipazione del difensore con diritto di preavviso, vale a dire, atti
il cui valido compimento presuppone che il difensore ne sia stato avvertito con un certo
anticipo. La necessit del preavviso imposta dal fatto che si tratta di atti che
potrebbero esser destinati a proiettarsi nella fase del giudizio e ad entrare nellottica
del convincimento del giudice.
Direttamente funzionale allesercizio delle attivit difensive nel corso delle indagini svolte dal
pubblico ministero la c.d. informazione di garanzia, che lo stesso pubblico ministero, allorch
debba compiere un atto al quale ha diritto di assistere il difensore, tenuto ad inviare alla
persona sottoposta alle indagini e alla persona offesa dal reato, indicando in essa le norme di
legge che si assumono violate, con la data e il luogo del fatto, ed invitando linteressato a
nominare un difensore di fiducia (art. 369 c.p.p.).
Le funzioni che il giudice chiamato a svolgere nel corso della fase delle indagini preliminari,
principalmente:
Larea del diritto di libert e degli altri diritti fondamentali della persona. allorgano
della giurisdizione che compete sia adottare misure di natura cautelare personale (artt.
291 e segg. c.p.p.) e decidere sulla convalida di quelle (arresto in flagranza e fermo)
adottate dal pubblico ministero e dalla polizia giudiziaria (artt. 390 e segg. c.p.p.), sia
autorizzare le intercettazioni di comunicazioni e convalidare quelle disposte, sempre in
via di urgenza, dal pubblico ministero (art. 267 c.p.p.).
Larea della prova, con specifico riferimento alleventualit di assunzione anticipata di
essa. Come si sa, luogo nature per lelaborazione della prova il dibattimento in quanto
fase che consente allorgano della decisione di percepire immediatamente il significato
e la validit della prova in base ad una conoscenza diretta.
Strumento di natura eccezionale, lincidente probatorio pu essere attivato unicamente su
richiesta del pubblico ministero e della persona sottoposta alle indagini, al verificarsi di
determinate situazioni in cui alcuni mezzi di prova tassativamente previsti.
La richiesta dincidente probatorio devessere notificata, a cura di chi lha proposta (pubblico
ministero o indagato) allaltro soggetto interessato (indagato o pubblico ministero), il quale,
entro due giorni, pu presentare deduzioni sullammissibilit e sulla fondatezza della richiesta
stessa, depositare cose, produrre documenti nonch indicare altri fatti che potrebbero
costituire oggetto della prova e altre persone che potrebbero avere interesse allassunzione di
essa (artt. 395, 396 c.p.p.).
Verificata lammissibilit della richiesta, il giudice dispone procedersi allincidente,
indicandone loggetto e i soggetti interessati (art. 398 c.p.p.).
Ludienza per lassunzione della prova si svolge in camera di consiglio. La prova viene assunta
nelle forme stabilite per il dibattimento e, quindi, nella piena attuazione del contraddittorio
(art. 401 c.p.p.).
cui si discuter sulleffettiva sussistenza dei presupposti per archiviare. A seguito di tale
udienza, il giudice dispone larchiviazione; in caso contrario, se ritiene che la richiesta sia
frutto di un carente svolgimento delle attivit investigative indica al pubblico ministero
ulteriori indagini, fissando un termine entro cui svolgerle, oppure, se ravvisa nei risultati delle
indagini gi svolte.
Udienza per discutere in camera di consiglio sulla plausibilit della richiesta di archiviazione
pu essere fissata anche a seguito di uneventuale opposizione formulata dalla persona offesa
dal reato.
La pronuncia di un provvedimento di archiviazione non impedisce la successiva riapertura
delle indagini qualora il pubblico ministero ne faccia richiesta al giudice per le indagini
preliminari.
II. Il promovimento dellazione penale
Il pubblico ministero, quando non deve richiedere larchiviazione, esercita lazione penale:
cos lart. 405 c.p.p. Dunque, lalternativa alla richiesta di archiviazione lesercizio dellazione
penale.
Nel caso in cui intenda esercitare lazione penale, il pubblico ministero deve far notificare alla
persona sottoposta al procedimento investigativo e al suo difensore un previo avviso di
conclusione delle indagini. Latto finalizzato, da un lato a tutelare il diritto di difesa
dellindagato e dallaltro ad evitare uniniziativa che potrebbe risultare inutilmente ipotizzata.
Il codice (art. 405.1) descrive le forme di esercizio dellazione, che aggancia alla formulazione
dellimputazione, ad una determinata persona in una serie di atti tipici del pubblico ministero:
a)
La richiesta di rinvio a giudizio rivolta al giudice delludienza preliminare
b)
La richiesta di giudizio immediato avanzata al giudice per le indagini preliminari
c)
La richiesta di decreto di condanna presentata essa pure al giudice per le indagini
preliminari
d)
La richiesta di applicazione della pena indirizzata ancora al giudice per le indagini
preliminari
e)
Il decreto di citazione diretta a giudizio avanti al tribunale monocratico
f)
La presentazione o la citazione per il giudizio direttissimo avanti al giudice del
dibattimento.