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CAPITOLO SESTO.

LE INDAGINI PRELIMINARI
1. Natura, finalit, organi delle indagini preliminari
Le indagini preliminari appunto a verificare se sussistano o meno gli elementi necessari a
confermare quel sospetto di reato, s da sottoporlo, poi, alla valutazione del giudice. Il art. 326
c.p.p. dove si chiarisce che il pubblico ministero e la polizia giudiziaria svolgono, nellambito
delle rispettive attribuzioni, le indagini necessarie per le determinazioni inerenti allesercizio
dellazione penale.

2. Lavvio delle indagini preliminari


I. Le notizie di reato
Il primo atto dal quale prendono avvio le indagini preliminari costituito dalla notizia del
reato (o, nel linguaggio della dottrina, notitia criminis), espressione con cui si suole indicare
linformazione relativa ad un fatto nel quale sia ravvisabile un sospetto di reato, comunque
percepita dal pubblico ministero o dagli organi di polizia giudiziaria. Dispone lart. 330 c.p.p.
che il pubblico ministero e la polizia giudiziaria prendono notizia dei reati di propria iniziativa
e ricevono le notizie di reato presentate o trasmesse a norma degli articoli seguenti.
Il pubblico ministero ha lobbligo di iscrivere immediatamente in un apposito registro ogni
notizia di reato che gli pervenga o che abbia acquisito di propria iniziativa.
Due sono la modalit attraverso le quali perdono consistenza le notizie di reato: luna a cui
dnno vita determinate segnalazioni relative a fatti ipoteticamente configurabili como reati,
che pervengono ai soggetti titolari del potere dindagine; laltra che si realizza con la diretta
apprensione da parte di quegli stessi soggetti.
Le varie notizie di reato qualificate
A) La denunzia da parte di pubblico ufficiali e incaricati di pubblico servizio (art.331 c.p.p.).
Essa consiste nellatto obbligatorio col quale il pubblico ufficiale o lincaricato di un pubblico
servizio riferiscono al pubblico ministero o ad un ufficiali di polizia giudiziaria intorno ad un
fatto astrattamente configurabile come reato procedibili dufficio, del quale siano venuti a
conoscenza nellesercizio o a causa dello loro funzioni o del loro servizio.
Redatta in forma scritta, questa denunzia va presentata o trasmessa senza ritardo allufficio
del pubblico ministero o alla polizia giudiziaria, e deve contenere:

Lesposizione degli elementi essenziali del fatto


Eventuali dati utili a fini di prova
Le generalit della persona alla quale il fatto attribuito
Le generalit della persona offesa

Si tratta de una specie qualificata della denunzia che si esige da tutti i pubblici ufficiali, con la
differenza che per gli organi di polizia giudiziaria lobbligo di denunzia nasce
indipendentemente del fatto che ci possa accadere nellesercizio o a causa delle loro
funzioni. La polizia giudiziaria deve riferire al pubblico ministero senza ritardo e non oltre le
quarantotto ore qualora siano stati compiuti atti dindagine cui abbia partecipato il difensore
della persona sospettata daver commesso il reato.
B) La denunzia di parte di privati. Si pu definire come latto col quale qualsiasi persona,
anche diversa dalloffeso, porta a conoscenza del pubblico ministero o di un ufficiale di polizia
giudiziaria lesistenza di un fatto in cui si possano ravvisare i caratteri di un reato procedibile

dufficio. Normalmente facoltativa (art. 333 ogni persona che ha notizia di un reato
perseguibile dufficio pu farne denunzia), in alcune ipotesi espressamente previste dalla
legge la denuncia diventa obbligatoria.
Nessun contenuto tipico richiesto per le denunzie provenienti da privati.
C) Il referto. latto obbligatorio con il quelle chiunque eserciti una professione sanitaria
riferisce al pubblico ministero o ad un ufficiale di polizia giudiziaria daver prestato assistenza
in casi che possono presentare un caratteri di un delitto procedibile dufficio. Sorge solo
quando il professionista abbia avuto conoscenza del delitto durante lo svolgimento della
propria attivit.
Il referto deve pervenire allautorit entro quarantotto ore da quando il sanitario ha preso
cognizione del fatto, o immediatamente se il ritardo pu compromettere esigenze legate
allespletamento delle indagini.
II. Le condizioni di procedibilit
Si esige la presenza di specifici elementi affinch lattivit di indagine possa svilupparsi
utilmente in funzione della sua fisiologica finalit di consentire al pubblico ministero le
determinazioni inerenti allesercizio dellazione penale. Ci emerge con estrema chiarezza
dallart. 50 comma 2 c.p.p. secondo il quale lazione penale esercitata dufficio quando non
necessaria la querela, la richiesta, listanza o lautorizzazione a procedere, facendo
richiamo a quei tipici atti che il codice altrove individua come condizioni di procedibilit.
In mancanza di una condizione di procedibilit che pu ancora sopravvenire, possono essere
compiuti atti di indagine necessari ad assicurare le fonti di prova.
Le diversi condizioni di procedibilit:
A) La querela. latto facoltativo rinunciabile e normalmente revocabile, attraverso il quale la
persona offesa, o altro avente diritto, manifesta la volont che si proceda in ordine ad un fatto
previsto dalla legge come reato. altres indivisibile, nel senso che si estende di diritto a tutti
gli autori del reato, ancorch presentata nei confronti di alcuno soltanto di essi.
La querela si propone mediante dichiarazione presentata al pubblico ministero o ad un
ufficiale di polizia giudiziaria, in forma orale o per iscritto, entro il termine, stabilito a pena di
decadenza, di tre mesi dal giorno in cui linteressato ha avuto notizia del fatto che si assume
penalmente illecito (art. 124 c.p.), e lautorit che la riceve deve attestarne la data.
Lesercizio del diritto di querela contrassegnato da unampia disponibilit riconosciuta al
titolare. Questi pu rinunciarvi, cos come pu revocare la querela gi proposta.
B) La richiesta di procedimento. latto amministrativo discrezionale presentato al pubblico
ministero col quale il ministro della giustizia chiede lo svolgimento del procedimento penale
relativamente a determinati reati espressamente indicati dalla legge. La richiesta prevista
per alcune ipotesi di delitti commessi allestero, per i delitti procedibili a querela commessi in
danno del Presidente della Repubblica, per alcuni delitti commessi in danno di Stati esteri. Si
tratta di reati, come ben si comprende, che coinvolgono interessi di rilevanza politica.
La legge fissa dei termini, da osservare a pena di decadenza, per lesercizio del potere di
richiesta: tre anni dal giorno dal quale il presunto autore si trova nel territorio dello Stato, per i
delitti commessi allestero la cui punibilit dipende dalla presenza del reo nel nostro Paese;
tre mesi dal giorno in cui lautorit ha avuto notizia del fatto.

C)Listanza di procedimento. latto facoltativo con cui la persona offesa da un delitto


commesso allestero, procedibili dufficio secondo la legge italiana, ne d conoscenza
allautorit giudiziaria, manifestando al contempo la volont che si proceda.
D) lautorizzazione a procedere. latto discrezionale, contenente una manifestazione di
volont, col quale i competenti organi statali, su sollecitazione del pubblico ministero e a
seguito di valutazioni dopportunit in relazione ad un pubblico interesse che essi sono
chiamati a tutelare, consentono il completo svolgimento del procedimento penale per alcuni
reati il cui accertamento la legge espressamente subordina allemissione del provvedimento
autorizzativo.
Le previsioni di autorizzazione a procedere riguardano:

Una serie di delitti contro la personalit dello Stato


I reati commessi dal presidente del consiglio dei ministri e dai ministri nellesercizio dello
loro funzioni (art. 96 Cost.)
I reati commessi dai giudici della Corte costituzionale

La domanda di acutizzazione, contenente lenunciazione del fatto per il quale sintende


procedere, lindicazione delle norme di legge che si assumono violate e la specificazione degli
elementi sui quali si fonda, devessere avanzata dal pubblico ministero prima del
promovimento dellazione penale e, in ogni caso, entro trenta giorni dalliscrizione nel registro
delle notizie di reato del nome della persona per la quale lautorizzazione si rende necessaria.

3. La attivit dindagine della polizia giudiziaria.


Il potere di svolgere le indagini preliminari viene riconosciuto, oltre che al pubblico ministero,
anche agli organi di polizia giudiziaria.
Lattivit di indagine svolta dalla polizia giudiziaria si pu distinguere in attivit
dinformazione, attivit di assicurazione, attivit di investigazione.
A) Parlando di attivit dinformazione, la polizia giudiziaria deve, di propria iniziativa, prendere
notizia dei reati e ricevere le notizie ad essa presentate o trasmesse: in questobbligo di
acquisire comunque conoscenza di un sospetto di reato.
Successivamente, acquisita la notizia di reato, la polizia giudiziaria riferisce al pubblico
ministero gli elementi essenziali del fatto e tutti gli altri, indicando le fonti di prova e le attivit
compiute.
B) Lattivit di assicurazione svolta dalla polizia giudiziaria destinata ad ottenere la
disponibilit di elementi che possano garantire il puntuale espletamento delle indagini:
Tra gli atti diretti allassicurazione di persone rileva, anzitutto, larresto in flagranza di
reato, ossia la restrizione della libert personale di chi colto nel momento di
commettere un reato ovvero, subito dopo il reato, viene inseguito dalla polizia
giudiziaria, dalla persona offesa o da altre persona, ovvero viene sorpreso con cose o
tracce dalle quali appaia che abbia commesso il reato immediatamente prima.
Obbligatorio o facoltativo, a seconda della maggiore o minore gravit del fatto, larresto
in flagranza che lart. 13 Cost. Consente agli organi di polizia in casi eccezionali di
necessit ed urgenza.
Altro atto di assicurazione e carattere personale, che la polizia giudiziaria compie di
propria iniziativa prima che il pubblico ministero abbia assunto la direzione delle
indagini o in caso di sopravvenute emergenze, il fermo di indiziati di delitto, misura
con la quale si restringe la libert di chi, gravemente indiziato di un delitto punibile con
lergastolo o con la reclusione non inferiore nel minimo a due anni e superiore nel

massimo a sei, ovvero di un delitto concernente armi da guerra o esplosivi, si terme


che stia per darsi alla fuga (art. 384 c.p.p.)
Oltre che a carattere personale, lattivit di assicurazione svolta dalla polizia giudiziaria
pu essere anche a carattere reale, allorch tenda ad acquisire cose o trace utili per
lo svolgimento dei compiti investigativi. Peculiare importanza assume il sequestro
probatorio, misura coercitiva destinata ad acquisire il corpo del reato e le cose a questo
pertinenti.
Un potere di sequestro preventivo pu esercitare la polizia giudiziaria quando vi
pericolo che la libera disponibilit di una cosa pertinente al reato possa aggravare o
protrarre le conseguenze di esso, ovvero agevolare la commissioni di altri reati.
C) Lattivit di investigazione della polizia giudiziaria consiste in quellinsieme di adempimenti
diretti allindividuazione degli autori del sospetto reato e alla ricerca delle fonti di prova.
Svolte su iniziativa autonoma sino allintervento del pubblico ministero.
Nel contesto degli atti di investigazione su iniziativa della polizia giudiziaria, particolare risalto
assumono:
o
o

Lidentificazione della persona nei cui confronti vengono svolte le indagini (art. 349
c.p.p.)
Lassunzione dalla stessa persona di sommarie informazioni utili ai fini delle
investigazioni (art. 350 c.p.p.)

Altra rilevante attivit investigativa della polizia giudiziaria consiste nellidentificazione e la


successiva audizione di persone in grado di riferire sui fatti oggetto delle indagini, allo scopo
di assumere sommarie informazioni su circostanze utili ai fini dellinvestigazione (art. 351).
I. Lassistenza difensiva alle attivit dindagine della polizia giudiziaria
Lintervento del difensore nella fase investigativa di polizia resta ancorato a quella
eccezionale finalit di precostituire prove che purtuttavia qualche atto della fase stessa
realizza. Cos, ad esempio, lintervento del difensore previsto per le perquisizioni e i
sequestri, atti diretti, come sappiamo, alla ricerca e allassicurazione di elementi probatori
destinati ad essere valutati, poi, in sede di giudizio.

4. Le attivit dindagine del pubblico ministero


Preposto alla gestione della attivit investigative sia il pubblico ministero, in quanto titolare
dellazione, al quale la legge (art. 327 c.p.p.) attribuisce la direzione delle indagini e che gli
organi di polizia giudiziaria sono obbligati a tenere costantemente informato su qualsiasi atto
da essi compiuto.
Tra le attivit investigative del pubblico ministero rilevano:

Lindividuazione di persone, di cose e di quantaltro pu essere oggetto di percezione


sensoriale (art. 361 c.p.p.)
Lassunzione di informazioni da persone a conoscenza di circostanze utili per le indagini
(art. 362 c.p.p.)
Linterrogatorio della persona sottoposta alle indagini (art. 65 c.p.p.)
I c.d. accertamenti tecnici non ripentitili concernenti persone, cose o luoghi il cui stato
soggetto a modificazioni (art. 360 c.p.p.)
I confronti, le ispezioni, le perquisizioni, i sequestri, le intercettazioni

Pur essendo regola generale che il pubblico ministero compie personalmente ogni attivit
dindagine, talora egli pu delegare alla polizia giudiziaria lesercizio del potere investigativo
di cui titolare, ma relativamente al compimento di atti specifici (art. 370).
I. Lassistenza difensiva alle attivit dindagine del pubblico ministero
Durante lattivit investigativa del pubblico ministero si pu distinguere tra:
Atti che non prevedono partecipazione del difensore (ad es. lindividuazione di persona
o cose, lassunzione di informazioni da persone)
Atti che prevedono partecipazione del difensore senza diritto di preavviso, nel senso
che, il difensore pu assistere allatto investigativo solo se ne viene a conoscenza al suo
compimento.
Atti che prevedono partecipazione del difensore con diritto di preavviso, vale a dire, atti
il cui valido compimento presuppone che il difensore ne sia stato avvertito con un certo
anticipo. La necessit del preavviso imposta dal fatto che si tratta di atti che
potrebbero esser destinati a proiettarsi nella fase del giudizio e ad entrare nellottica
del convincimento del giudice.
Direttamente funzionale allesercizio delle attivit difensive nel corso delle indagini svolte dal
pubblico ministero la c.d. informazione di garanzia, che lo stesso pubblico ministero, allorch
debba compiere un atto al quale ha diritto di assistere il difensore, tenuto ad inviare alla
persona sottoposta alle indagini e alla persona offesa dal reato, indicando in essa le norme di
legge che si assumono violate, con la data e il luogo del fatto, ed invitando linteressato a
nominare un difensore di fiducia (art. 369 c.p.p.).

5. Il valore probatorio degli atti dellindagine preliminare


Gli atti dellindagine preliminare sono fisiologicamente diretti a consentire al pubblico
ministero le determinazioni relative allesercizio dellazione penale.
Insomma, gli atti delle indagini preliminari non possono, di regola, essere considerati prove e
non possono, di regola, diventare prove. Del resto, le prove si elaborano davanti al giudice, e
lo svolgimento delle attivit investigative, di regola, prescinde dalla presenza del giudice. La
valenza probatoria degli atti di indagine si esaurisce nella mera individuazione di fondi di
prova.
Vistose deroghe a questi principi, in particolari situazioni, alcuni atti delle indagini preliminari
possono acquisire valore di vere e proprie prove.
Tale valore assumono, anzitutto, gli atti non suscettibili di reiterazione, i c.d. atti non ripetibili,
o per loro quali sono le perquisizioni, i sequestri, le intercettazione- o per irripetibilit
sopravvenuta a causa di fatti o circostanza imprevedibili -quale pu essere, ad es.,
unassunzione di informazioni da persona che deceduta, poi, improvvisamente non pu essere
ascoltata in dibattimento come teste-.

6. Lintervento del giudice nel corso delle indagini preliminari


Lopportunit di richiedere la presenza del giudice durante le indagini soddisfa,
fondamentalmente, esigenze di garanzia per lindagato e di controllo sullattivit svolta
dal pubblico ministero, e talora, in via eccezionale, finalizzata anche ad acquisizioni
probatorie, limitate al compimento di specifici atti. Ed con queste funzioni, dunque, che
entra nel procedimento investigativo lorgano giurisdizionale, il giudice per le indagini
preliminari, il cui impresso, per altro, ristretto ai soli casi previsti dalla legge subordinato
ad una richiesta di parte (v. art. 328 comma 1 c.p.p.).

Le funzioni che il giudice chiamato a svolgere nel corso della fase delle indagini preliminari,
principalmente:
Larea del diritto di libert e degli altri diritti fondamentali della persona. allorgano
della giurisdizione che compete sia adottare misure di natura cautelare personale (artt.
291 e segg. c.p.p.) e decidere sulla convalida di quelle (arresto in flagranza e fermo)
adottate dal pubblico ministero e dalla polizia giudiziaria (artt. 390 e segg. c.p.p.), sia
autorizzare le intercettazioni di comunicazioni e convalidare quelle disposte, sempre in
via di urgenza, dal pubblico ministero (art. 267 c.p.p.).
Larea della prova, con specifico riferimento alleventualit di assunzione anticipata di
essa. Come si sa, luogo nature per lelaborazione della prova il dibattimento in quanto
fase che consente allorgano della decisione di percepire immediatamente il significato
e la validit della prova in base ad una conoscenza diretta.
Strumento di natura eccezionale, lincidente probatorio pu essere attivato unicamente su
richiesta del pubblico ministero e della persona sottoposta alle indagini, al verificarsi di
determinate situazioni in cui alcuni mezzi di prova tassativamente previsti.
La richiesta dincidente probatorio devessere notificata, a cura di chi lha proposta (pubblico
ministero o indagato) allaltro soggetto interessato (indagato o pubblico ministero), il quale,
entro due giorni, pu presentare deduzioni sullammissibilit e sulla fondatezza della richiesta
stessa, depositare cose, produrre documenti nonch indicare altri fatti che potrebbero
costituire oggetto della prova e altre persone che potrebbero avere interesse allassunzione di
essa (artt. 395, 396 c.p.p.).
Verificata lammissibilit della richiesta, il giudice dispone procedersi allincidente,
indicandone loggetto e i soggetti interessati (art. 398 c.p.p.).
Ludienza per lassunzione della prova si svolge in camera di consiglio. La prova viene assunta
nelle forme stabilite per il dibattimento e, quindi, nella piena attuazione del contraddittorio
(art. 401 c.p.p.).

7. La conclusione delle indagini preliminari


La legge (art. 405 c.p.p.) fissa dei limiti di tempo entro i quali il pubblico ministero tenuto a
completare le indagini: sei mesi dalla data delliscrizione nel registro delle notizie di reato del
nominativo della persona alla quale attribuito il fatto, o un anno nei casi di investigazioni per
gravi reati di criminalit comune ed organizzata. Il giudice per le indagini preliminari pu
concedere delle proroghe che, comunque, non possono far superare allattivit investigativa i
diciotto mesi e, in casi eccezionali (procedimenti per delitti di criminalit organizzata) i due
anni.
Alla scadenza dei tempi stabiliti, e dunque, al momento in cui si debbono adottare le
determinazioni conseguenti allesito delle indagini, unalternativa si presenta al pubblico
ministero: la richiesta di archiviazione o il promovimento dellazione penale.
I. Richiesta di archiviazione
La richiesta di archiviazione pu muovere, anzitutto, dal presupposto che la notizia di reato
infondata (art. 408.1 c.p.p.) in quanto gli elementi acquisiti nelle indagini preliarmi non sono
idonei a sostenere laccusa in giudizio. Ai fini della richiesta di archiviazione il pubblico
ministero deve considerare infondata la notizia di reato allorquando ritiene che gli elementi
probatori assunti nelle indagini preliminari non consentiranno di sostenere laccusa.
La richiesta del pubblico ministero avanzata al giudice per le indagini preliminari il quale
pronuncia decreto di archiviazione; diversamente fissa unudienza, in camera di consiglio, in

cui si discuter sulleffettiva sussistenza dei presupposti per archiviare. A seguito di tale
udienza, il giudice dispone larchiviazione; in caso contrario, se ritiene che la richiesta sia
frutto di un carente svolgimento delle attivit investigative indica al pubblico ministero
ulteriori indagini, fissando un termine entro cui svolgerle, oppure, se ravvisa nei risultati delle
indagini gi svolte.
Udienza per discutere in camera di consiglio sulla plausibilit della richiesta di archiviazione
pu essere fissata anche a seguito di uneventuale opposizione formulata dalla persona offesa
dal reato.
La pronuncia di un provvedimento di archiviazione non impedisce la successiva riapertura
delle indagini qualora il pubblico ministero ne faccia richiesta al giudice per le indagini
preliminari.
II. Il promovimento dellazione penale
Il pubblico ministero, quando non deve richiedere larchiviazione, esercita lazione penale:
cos lart. 405 c.p.p. Dunque, lalternativa alla richiesta di archiviazione lesercizio dellazione
penale.
Nel caso in cui intenda esercitare lazione penale, il pubblico ministero deve far notificare alla
persona sottoposta al procedimento investigativo e al suo difensore un previo avviso di
conclusione delle indagini. Latto finalizzato, da un lato a tutelare il diritto di difesa
dellindagato e dallaltro ad evitare uniniziativa che potrebbe risultare inutilmente ipotizzata.
Il codice (art. 405.1) descrive le forme di esercizio dellazione, che aggancia alla formulazione
dellimputazione, ad una determinata persona in una serie di atti tipici del pubblico ministero:
a)
La richiesta di rinvio a giudizio rivolta al giudice delludienza preliminare
b)
La richiesta di giudizio immediato avanzata al giudice per le indagini preliminari
c)
La richiesta di decreto di condanna presentata essa pure al giudice per le indagini
preliminari
d)
La richiesta di applicazione della pena indirizzata ancora al giudice per le indagini
preliminari
e)
Il decreto di citazione diretta a giudizio avanti al tribunale monocratico
f)
La presentazione o la citazione per il giudizio direttissimo avanti al giudice del
dibattimento.

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