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Relazione
Valentina Orlando
CLASSIFICAZIONE BOTANICA
Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo)
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante
con fiori)
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: Liliidae
Ordine: Liliales
Famiglia: Liliaceae
Genere: Allium
1.ORIGINE E STORIA
Laglio una pianta originaria dellAsia centrale oggi coltivata in tutto il mondo. Questa
coltura stata apprezzata fin dallantichit sia come alimento per insaporire i cibi sia come
pianta medicinale.
La prima citazione certa si trova in un papiro egiziano, il Codex Ebers risalente al 1550 a.C.,
contenente centinaia di ricette terapeutiche; laglio citato in una ventina di queste ricette
come rimedio contro il mal di testa, le punture degli insetti e come antidolorifico. Nellantico
Egitto veniva dato agli schiavi addetti alla costruzione delle piramidi e ad altri lavori pesanti
per aumentarne la resistenza fisica.
Pi tardi anche i greci e i romani lo utilizzarono come rimedio contro le malattie infettive e
come vermifugo.
Laglio viene anche citato da Galeno e Dioscoride come antidoto contro il morso dei serpenti,
teoria ripresa poi da Virgilio nel II Idillio delle Bucoliche.
Le prime prove su base scientifica risalgono al 1858, quando il chimico francese Louis
Pasteur dimostr scientificamente le propriet antibiotiche dellaglio. Successivamente, nel
1932 Albert Schweitzer lo us in Africa come rimedio contro la dissenteria e per combattere
diverse malattie epidemiche come tifo, difterite, tubercolosi e colera.
Pi recentemente in Cina, dove luso dellaglio risale ad almeno 3000 anni fa, sono stati
condotti studi epidemiologici dai quali risulta una significativa diminuzione del rischio di
cancro allo stomaco proporzionale allaumento del consumo di aglio [1].
Cina
India
Bangladesh
Birmania
Federazione Russa
Repubblica di Corea (Corea del Sud)
Ucraina
Etiopia
Spagna
Argentina
Romania
Thailandia
Algeria
Brasile
Egitto
Turchia
USA
Repubblica Democratica Popolare di
Corea (Corea del Nord)
Serbia
Iran
Pakistan
Peru
Sudan
Nepal
Messico
Cuba
Repubblica Araba di Siria
Bielorussia
Italia
Superficie
coltivata
(ha)
804144
164860
37055
28244
26800
22414
19500
15361
14850
14392
12803
10836
10570
10450
9674
9510
9250
8712
7867
7656
6856
6360
6000
5381
4909
4679
4004
3592
3185
Produzione
(t)
Rese
(hg/ha)
18548669
833970
164392
200731
213480
271560
157400
179658
136561
129494
67215
68108
64490
104124
244626
76936
170190
104026
230664
50587
44364
71070
79657
121156
80718
116957
91960
89976
52499
62853
61012
99640
252870
80900
183989
119405
22309
69470
57229
62962
27273
39482
47429
33779
36352
44163
29655
28358
90739
83473
98997
45455
73373
96616
72193
90789
122948
93108
Harvested
production
(1000 t)
Yields
(100 kg/ha)
0.4
2.26
56.5
Czech Republic
0.067
0.222
33.13
Greece
1.108
9.477
85.53
Spain
14.85
136.561
91.96
France
2.65
19.695
74.32
3.185
29.655
93.11
Lituania
0.4
1.4
35
Hungary
0.641
3.124
48.74
Malta
0.064
0.516
80.63
Austria
0.045
0.308
68.44
Romania
6.75
34.801
51.56
Slovakia
0.022
0.130
46.82
Finland
0.012
0.017
14.17
0.986
5.015
50.86
1.6
6.3
39.38
Italy
Superficie
(ha)
Produzione raccolta
(q)
Rese
(q/ha)
77
-
8645
-
112.27
-
Lombardia
Liguria
Trentino-Alto Adige
Bolzano
Trento
Veneto
Friuli-Venezia Giulia
Emilia-Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
21
172
344
572
39
17
55
20
50
1056
339
9
285
178
2400
2250
34647
68183
3390
1060
15350
1100
5000
96864
23610
885
16200
8686
114.29
13.08
100.72
119.20
86.92
62.35
279.09
55
100
91.73
69.65
98.33
56.84
48.80
ITALIA
3234
288270
89.14
Tabella 3: Superficie (ettari) e produzione (quintali): aglio e scalogno. Dettaglio per regione.
Fonte: Istat - Istituto Nazionale di Statistica, anno 2012.
Superficie
(ha)
2
7
9
Produzione raccolta
(q)
180
705
885
Rese
(q/ha)
90
100.71
98.33
Tabella 4: Superficie (ettari) e produzione (quintali): aglio e scalogno. Dettaglio per Provincia - Anno 2012
Fonte: Istat - Istituto Nazionale di Statistica.
3. CARATTERISTICHE BOTANICHE
Laglio una pianta erbacea bulbosa appartenente alla famiglia delle
Liliacee. Esistono numerose specie di aglio, le pi note e coltivate sono:
Allium Sativum (la pi diffusa), Allium Vineale, Allium Fragans, Allium
Ursinum e Allium Oreaceum.
Lapparato radicale dellaglio di tipo fascicolato e poco profondo, non
va oltre i 30 cm di profondit.
Il fusto, chiamato disco o girello, cilindrico e pu raggiungere i 70-80
cm di altezza.
Le foglie sono basali, si sviluppano avvolgendosi luna allaltra e
avvolgendo anche il fusto, hanno una forma lineare che termina con una
punta e possono raggiungere una lunghezza di 80 cm.
I fiori, che si formano solo in alcune variet, sono riuniti in infiorescenze
a ombrella portate da lunghi steli fiorali. Linfiorescenza inizialmente
racchiusa da una brattea detta spata che successivamente si apre da un
lato evidenziando i fiori portati da corti peduncoli. I fiori, in numero
variabile, sono bianchi, rosei o porporini, spesso frammisti a bulbilli
derivanti dalla metamorfosi di gemme fiorali. Ogni fiore presenta 6
tepali, persistenti nel frutto, 6 stami e un ovario triloculare, uno stilo diritto e filiforme e uno
stigma intero.
Il frutto una capsula che raramente contiene semi, poich i fiori spesso non si aprono e
abortiscono precocemente.
I veri organi di propagazione sono i bulbilli o spicchi
avvolti da una tunica che pu essere di colore bianco,
rosa o rossa secondo la variet. Questi, a gruppi di 5-20,
formano il bulbo (o capo o testa), un organo sotterraneo,
avvolto da una serie di foglie dette tuniche sterili, con
funzione protettiva.
I bulbilli sono gemme che si sviluppano allascella delle
foglie pi interne del bulbo e appena raccolti non sono in
grado di germinare poich richiedono un periodo di dormienza.
Per prolungare questo periodo necessario conservarli a una temperatura di 0C oppure a
valori superiori a 18C, mentre per abbreviarlo, occorre conservarli a 5-10C [a].
4. TECNICA COLTURALE
Laglio una pianta perenne ma coltivata come annuale, nonostante non necessiti di
lavorazioni profonde considerata una pianta da rinnovo. I lavori colturali prevedono
unaratura, che normalmente viene effettuata ad una profondit di 25-30 cm, seguita da una
erpicatura o da una fresatura. Avendo un apparato radicale superficiale, le lavorazioni del
terreno devono essere effettuate con molta attenzione per evitare di danneggiare le radici.
Nellavvicendamento colturale segue spesso il grano e non deve essere preceduto da cipolla,
carota e altre colture ortive; per ridurre gli attacchi di nematodi e linsorgenza di malattie
fungine, non deve tornare sullo stesso appezzamento di terreno per almeno 4-5 anni. I bulbilli
vanno interrati ad una profondit di circa 4-5 cm a una distanza di 10-15 cm sulla fila e di 3050 cm tra le file. La messa a dimora pu essere manuale, in questo caso i vanno sistemati con
lapice rivolto verso lalto, o meccanica. La semina si effettua generalmente in ottobrenovembre, ma in alcune zone pu spingersi fino alla fine di febbraio-inizio di marzo.
L'aglio si adatta bene a tutti i tipi di terreno ma predilige quelli sciolti, dotati di buona fertilit,
e con struttura e tessitura in grado di garantire un rapido smaltimento delle acque piovane. Per
quanto riguarda le esigenze termiche questa coltura resistente al freddo (pu sopportare fino
a -15C) ma trova le migliori condizioni nei climi temperati e caldi, in quanto la formazione
dei bulbilli inizia e si completa solo se la temperatura sufficientemente alta (10-15C).
La concimazione esclusivamente minerale in quanto quella organica pu essere dannosa
(pu provocare marciume radicale), di conseguenza si consiglia di effettuare una
concimazione organica nella coltura precedente. Il fosforo e il potassio devono essere
somministrati durante la preparazione del terreno, mentre lazoto va distribuito in copertura,
in due interventi [a].
Con una produzione di bulbi di 1t/ha le asportazioni della coltura sono pari a circa 15 kg di
azoto, 1,5 kg di fosforo, 3 kg [b].
In genere laglio non necessita di interventi irrigui poich le piogge sono sufficienti per
soddisfare le esigenze della pianta. Ha bisogno di irrigazione solo in caso di prolungata
siccit.
Gli steli fiorali devono essere tagliati prima che sboccino per evitare che la pianta utilizzi per
la fioritura le riserve contenute nel bulbo.
La raccolta viene effettuata quando le foglie ingialliscono e seccano estirpando le piante e
lasciandole sul terreno ad essiccare al sole per circa una settimana [a].
Dallallicina derivano diversi composti come ajoene, vinilditiine, bisolfuro di allile, trisolfuro
di allile, tetrasolfuro di allile e bisolfuro di allilpropile.
Laglio, grazie alla presenza di questi composti, ha diversi effetti sulla salute umana [2,c]:
Effetti sul sistema cardiocircolatorio:
dimostrato, tuttavia interessante notare che in questa zona particolare della Cina,
dove la percentuale dei tumori pi bassa, si fa un larghissimo consumo di aglio, che
in grado di uccidere il batterio in questione. A parte il possibile legame tra
Helicobacter pylori e il tumore allo stomaco, in molti studi stato dimostrato il
legame tra il consumo di aglio e la diminuzione del rischio di contrarre neoplasie
gastriche. Le possibili spiegazioni sono molteplici, ad esempio, studi epidemiologici
condotti in Florida hanno dimostrato che laglio in grado di aumentare il numero di
una classe di linfociti denominati killer, che distruggono le cellule degenerate,
quindi proteggono dalle neoplasie.
Le propriet antitumorali dellaglio sono quindi legate alle sue azioni antibiotiche,
immunostimolanti e antiossidanti.
Azione di protezione sul cervello:
Azione antiparassitaria. Grazie alla presenza dei composti derivanti dallo zolfo come
lajoene e lallicina, laglio ha delle funzioni antiparassitarie sui vermi che infestano
lintestino proteggendo, quindi, dalle infezioni intestinali.
Azione disintossicante. Laglio, grazie alla presenza di selenio, stimola la produzione
di enzimi epatici che favoriscono lazione detossificante del fegato, il quale ripulisce
il corpo in maniera costante filtrando il sangue dalle tossine e altre sostanze nocive che
vengono introdotte nell'organismo tramite l'alimentazione, lapparato respiratorio
(sostanza inquinanti), la pelle e farmaci.
Oltre agli effetti salutari che possono derivare dallassunzione attraverso lalimentazione,
laglio ha numerose propriet benefiche nel trattamento di disturbi fisici anche se non assunto
per via orale ma utilizzato direttamente sulla zona trattata [e].
salute dei piedi: laglio determina numerosi benefici per la salute dei piedi in quanto
sembra essere in grado di prevenire e contrastare la formazione di alcuni disturbi e
degli inestetismi che pi frequentemente li colpiscono;
disinfezione delle ferite: viste le sue propriet infiammatorie ed antibatteriche laglio
triturato e mescolato ad un po di aceto, ottimo anche nella cura di piaghe e ferite;
contro i reumatismi. In fitoterapia viene utilizzato un olio ottenuto lasciando a
macerare, per circa unora, uno spicchio di aglio con dellolio canforato che verr poi
applicato sulle zone dolenti;
Azione repellente contro gli insetti e lenitiva contro le punture. Le sostanze solforate
contenute nellaglio, pi precisamente nel suo succo, hanno unazione repellente nei
confronti delle zanzare. Inoltre, sempre grazie ai suoi effetti antinfiammatori sembra
essere efficace anche nel trattamento del prurito e dolore dovuti a punture di insetto.
6. FORME DI ASSUNZIONE
Il modo migliore di assumere laglio per sfruttarne a pieno tutte le propriet, quello di
ricorrere ai bulbi freschi, poich laglio cotto perde quasi tutte le sue propriet salutari (ad
esempio lallicina, il pi importante costituente dellaglio, instabile e quindi facilmente
deteriorabile durante la preparazione dei prodotti). Un altro metodo per assumere aglio la
preparazione di un infuso, che si ottiene facendo bollire in acqua una buona quantit di
spicchi di aglio in base alla propria necessit.
In alternativa in commercio sono disponibili diversi preparati a base di aglio:
pomata, per uso esterno, che pu essere fatta in casa pestando laglio insieme ad olio
caldo. Usata come unguento contro calli e duroni.
BIBLIOGRAFIA
[1] Virginia Lanzotti, The analysis of onion and garlic, 2006.
[2] Elena Bortolini, Curarsi con laglio, Uso terapeutico e gastronomico, Hermes Edizioni,
Roma, 2003.
SITOGRAFIA
[a] www.agraria.org
[b]http://www.ermesagricoltura.it/var/portale_agricoltura/storage/file/supp0805_1244543336.
pdf
[c] http://www.macks.it/sarah/aglio.htm
[d] http://www.smbitalia.org/notizie/articoli/otto.htm
[e] http://www.benessere360.com/aglio-proprieta.html