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OSSERVAZIONI

SOPRA

LE

STATISTIOHE

I :NTERMEDIE
Nota di G. GSNTI~. j.

Sullto. - Si studiano le .statistiche quantistiche~ intermedie tra quella di


BOS~,-EINsTEIN e l'altra di F ~ I - D m ~ c ,
quelle cio~ in cui il nume~o
massimo di occupazione di una cella hello spazio delle fasi ~ un numero
finlto d. Si discutono brevemente le propriet& corrispondenti d'un gas
perfetto.

1. Chi consideri le due statistiche quantistiche di BOSE-EINSTEIN


e di F~RMI-Dm~c b condotto n a t u r a l m e n t e a doman~arsi quali propriet~ rimangano e quali si modifichino, quando non si faccia pill
l'ipotesi particolare (di F~RMI-DIRAC) che in una cella elementare
non possa trovarsi al pifi che u a a particella, o l ' a l t r a , non meno
speciale, (di BOSE-EINSTEIN) che ce ne possa essere un numero qualsiasi, anche infinite.
Bench~ sia chiaro che l'ipotesi pi~ generale che in una cella vi
possano essere al pi5 u n numero finite d di partieelle, lasci sostanzialmente inalterato il carattere specifico della limitazione imposta
dal principle di PAULL p u r e ~ evidente che questa ipotesi permette,
facendo crescere d da 1 a c~, di passare senza discontinuit~ d a l l ' u n o
a l l ' a l t r o case tipico, a t t r a v e r s o tutti i casi intermedi (1). I n ogni
mode, come mostreremo, procedendo su questa via si ha un metodo
per t r a t t a r e in mode unitario ed elementare tutte le diverse statistiche quantistiche, che, com'~ note, hanno l'unico tratto in comune
che le particelle del sistema debbono essere considerate indistinguibili.
Per5 quando si affronti questo problema calcolando direttamente
il numero dei modi in cui, relativamente ad u n a d e t e r m i n a t a configurazione, ~ possibile r i p a r t i r e le N, particelle di energia E , sulle Q,
(~) I1 metodo usato da BRILLOUIN non si presta per t r a t t a r e (per lo meno
sine al punto in cui ~ state sviluppato) l ' i p o t e s i pi~t generale qui considerata.
(Vedi BRILLOUIN, Die Quantenstatistik, pag. 168).
33

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G. GENTILE j.

celle a disposizione, s i v a incontro ad un problema di calcolo combinatorio molto complicato ~ mentre per le due statistiche tipiche
basta conoscere semplicemente il numero delle combinazioni, sempliei,
0 con ripetizione, di Q, elementi della elasse N,.
I1 metodo pill rapido per trattare il problema ~ invece quello
originale di B o s e (~), in cui s'introducono esolicitamente come variabili il numero p0~ di celle, di energia E,, non occupate da p a r t L
celle, qu,ello pt' delle celle occupate da una particella, Pd di celle
occupate da d particelle. Cosi si possono t r a t t a r e tutti i casi con
tale agilitA che crediamo utile attirarvi so0ra l'attenzione; bench~
non si veda per ora alcuna applicazione di queste statist~che intermedie, se non, forse, nel caso della teoria dei liquidi.
2. Dunque una data eonfigurazione del nostro sistema di partieelle venga perfettamente definita dando i numeri Pd, P~" ... Pa" delle
celle di energia Es, occupate rispettivamente '0, 1... d volte, tall che
si ha :
d

N, ~ ~ r . p / ,

(1)

ed inoltre vale :
d

(2)

I1 numero W delle possibili ripartizioni ~ allora evidentemente


(3)

w = II

q~

P J [ ... Pa" !

e i l log W diventa (poieh~ si pub applieare la formula di STmLING


essendo i humeri p~' molto grandi):
log W = X Q, log Q~ - - ~ Y, Pr" log p~'.

(4)

Cereando infine il massimo di log W con le eondizioni:


(5)

E ~ ~ N s E , - - ~. ~ p / . r E , ,

(6)

N := X N~ -~ E E rp~ ~,

si ottiene :
~ (1 + log p~" + a r + ~ r E , ) . ~ p ~ ' - - O,
$

(~) V. r Z. f. Phys. }, 26, 178, 1924.

OSSF~RVAZIONI SOPRA IJE STATISTICHE INTERMEDIE

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da eui si r i c a v a :
(7)

p~' = B'e -[~+~E')r

Ma per la (2) si ha anche:

(2')

B ~ : Q~

1 -- e -v'

1 - - e-t~-~)~' '

dove per semplicit~ si ~ posto: y , - - a + E,~. E infine la (1) ei dh:


e - y , -+- de-(,~ F~)v,_ (d + 1)e-(~+l)v'

(8)

N, = Q,. f(?,) - - Q,

(1 - - e-~')(1 - - e-(~+~)v')

Questa ~ la f o r m u l a fondamentale delle statistiehe intermedie


the contiene evidentemente come casi p a r t i c o l a r i : per d----oo la form u l a corrispondente della statistiea di BOsE-EINsTEIN; per d - 1
quella della statistica di F~R~I-DmAc. Dalla (2) secondo la defmizione di BOT,TZ~NN possiamo calcolarei l ' e n t r o p i a del sistema (con
facili semplificazioni tenendo conto specialmente della (7) e della (2)) :
(9)

S = k N a + E~ ~ Q, log

d a cui si deduce

e-(d+t)ys

I - - e -~'*

dovendo essere : ~E - -

" ~ - - k-T' e quindi che

la (8), per E sumcientemente grande, si t r a s f o r m a neila f o r m u l a di


MAXWEbL-BOLTZMANN.

Teoria

del

gas

ideale.

3. Vogliamo discutcre brevemente le proprietor di un gas ideale


monoatomico che obbedisca ad una statistica intermedia. Sostituendo
E
per Q, la espressione solita e introducendo la nuova variabile : x - - k T
ottenial~m al posto della (6):
(10)

N
(2r:mkT)%
n = V -ha
F'(a),

da cui potremo determinare la eostante a; e per l ' e n e r g i a media


per particella :
(11)

E
3
G'(a)
R - - 2 k T F'(~)"

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G. GESI'I~E .i.

In queste formule G'(a) e F'(a) sono i due integrali, analoghi a


quelli della teoria di FERMI:
x 12
/ I(x)dx,

F'(~) =

(12)

%o
I

s,
o

dove la f(x), definita dalla (8) si pub anche scrivere cosi:


1
1
{13)
f(x) .-- e~+x - - 1 - - (d + 1). e(o+~)(d+l) _ 1"
Osserviamo intanto che nella (11) e (8) la eostante a pub divem
tare anche negativa, perch~ la f ( x ) per a ~- x -- 0 t e n d e a un limite
finito d/2. Perci5 anehe qui (per d finito) si presentano i fenomeni
caratteristici di degenerazione del gas fermiano, tranne che per
T~0
(a negativo molto piccolo e quindi come vedremo della forma

E.)

k-T si hanno ora in ogni cella d'energia inferiore al valore limite


E o precisamente d particelle, in questa ipotesi la f ( x ) portando a
concludere :
(14)
~ N~___Q,.d,
per E <: E o,

~ N,~0,

per E > E o .

Infatti per a negativo (caso del gas degenere) si ottiene, poncndo

--r162

'

(12')

7~s

I F'(~)-- 3V~
8 .a,,,I d + 5 ~ ' ( 1 _ ~ _ _ + 1 ) + . . . 1
i G'(a) = 15V~:
7I

e quindi per a > >

1 (forte degenerazione) si trova dalla (10):

(15)

E o = (-- =).

(6,,/'/, h'
kT =

\-~1

9 8m'

e percib dalla (11) una Nullpunktsenergie per particella: ~ EoNel caso di debole degenerazione (~ > > 1) valgono invece gii sviluppi :
i
1
1
1
d
F'(~) = ~ - + ~i-.'~7, + "'" -- ~x~-, " (d + 1)'t, + "'"
(12")
~
1
1
1
d
-4t e'(~) = ~ + ~K,~#~, - I - "'"
~ - , " (d + 1)'/,
"'"

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OSSKRVAZIONI SOPRA LE STATISTICHE I1TTER~EDIE

dove si b posto: A = e a. Di qui si deduce (cosa poco prevedibile


a priori) che gi~t per d = 2 si hanno degli scarti dalle leggi dei gas
perfetti nel senso della statistica di BOSE-EmS~EIN.
Calcolando, infme, l ' e n t r o p i a si t r o v a immediatamente dalla (9),
mediante u n a facile integrazione per patti, che vale per tutte queste
statistiche la stessa formula, analoga a quella di FERMI:
5 O'(~)
(9')
S : Nk 1
m

cio~, in virtfi delle (8") e (8") si r i t r o v a che allo zero assoluto


S = 0 e che per alte t e m p e r a t u r e vale sempre la f o r m u l a di SACKURTE~RODE.

Nota aggiunta sulle bozze. - - Gli inSegrali F ' ( ~ ) e G ' ( a ) sono det
seguente tipo :

e si integrano senza difficolt~. D i f a t t i posto : b = m . a ; x = a(y -~- 1)


si ottiene :
oo

~,,

--1

/(1 + y ) "

a,,+ ~ .I(,~t _ j e b ~ ~ - y dy = j 1 y)'~dy + j l - ~ - e ~


0

f(l+y)"dy
ay -+-j -e~ - - 1 '

/(l+y) ~ ~

--1

e nel secondo integrale cambiando di segno alla variabile d ' i n t e g r a zibne e integrando da 0 a -~-c~ ( l ' e r r o r e ~ piccolo essendo: b > > 1)
si ricava :
1
a.+l

,~, ~
.I(G)

--

1
/ ( 1 + y ) " - - (1 - - y)~
dy.
n--~--I + ~
eb~ - - 1
0

Infine nell'integrale rimasto sviluppando o p p o r t u n a m e n t e numeratore e denominatore e ricordando t h e :


"~- -

6 '

si a r r i v a al risultato :
n
a "+l i
n(n
--

n +

1 t --

1 4

mZaZ

~4--

90'""

n"
(n--2)(n--1)n(n.+-l) ~:'
-~ -4-"
m4a 4
45

"-t- . . . .

Ringrazio l'amico prof. G. POLVANI per interessanti discussicni


avute sull'argomento.

Milano, lstituto ~i

Fisica della R. Universit&

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