20 Il Napoli
11 Febbraio 2008
Napoli
L'evasione. Dopo bar, ristoranti e pizzerie anche gli ipermercati rilasciano ricevute non valide per legge
Falsi scontrini al supermercato
quando la spesa è “esentasse”
q Conti“nonfiscali”ai
clienti:eccocomele
grandicateneintascano
soldisenzadichiararli
Alessandro Migliaccio
alessandro.migliaccio@epolis.sm
■ Migliaia di euro al giorno
incassati, lunghi elenchi di pro-
dotti venduti, spese che si tra-
mutano in punti per i clienti
utili per ottenere i premi. È ciò
che avviene nei supermercati di
tutta Italia. Il rilascio di scon-
trini “pezzotti”, ovvero “non fi-
scali”, invece, avviene solo in al-
cuni supermercati di Napoli.
Proprio così: dopo l'indagine
del nostro giornale sui raggiri
di bar, ristoranti e pizzerie, pub-
blicata la scorsa settimana, ora
abbiamo scoperto che anche al-
cuni supermercati emettono
scontrini che non hanno alcuna
validità fiscale. Strisce di carta
che non sono assolutamente
prevista dalla legge. Infatti, l'u-
nica ricevuta che va data ai
clienti è sempre e solo quella fi-
scale: di “non fiscale” non esiste
nulla. In ragione di ciò, i super-
mercati che emettono scontrini
non fiscali commettono un er-
rore, chissà se volutamente op-
pure distrattamente. In un su-
permercato di Napoli, per
esempio, ai clienti viene siste-
maticamente rilasciato un con-
to che, sotto alla dicitura “Scon-
trino non fiscale”, riporta la leg-
ge 311 del 2004 (la Finanziaria)
che all'articolo 1, comma 429,
prevede che «le imprese che
operano nel settore della gran-
de distribuzione possono tra-
smettere telematicamente
all’Agenzia delle entrate, di-
stintamente per ciascun punto
vendita, l’ammontare comples-
sivo dei corrispettivi giornalie-
ri...».
CIÒ VUOL dire che le grandi ca-
tene di distribuzione commer-
ciale hanno la possibilità di in-
viare telematicamente i dati re-
lativi agli incassi giornalieri,
ma ciò non giustifica la man-
cata emissione dello scontrino
fiscale al cliente o il rilascio di
uno scontrino “non fiscale” e
Telefono
081.198.111.84
sms
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e-mail
napoli@ilnapoli.sm
E POLIS
quindi inutile. Insomma, le
grandi catene di distribuzione
hanno l'opportunità di velociz-
zare la registrazione degli in-
troiti quotidiani e l'invio dei da-
ti all'Agenzia delle entrate, ma
se non rilasciano al cliente lo
scontrino valido per legge,
commettono un reato ed hanno
la possibilità di evadere il fisco.
Infatti, dei soldi incassati dan-
do scontrini non fiscali, non v'è
traccia da nessuna parte, per
cui il denaro può essere inta-
scato da chiunque (dal titolare
al commesso) senza dichiarare
nulla e quindi non pagando le
dovute tasse. Attraverso dei pic-
coli registratori di cassa in gra-
do di stampare ricevute non fi-
scali (si vendono nel centro sto-
rico), i supermercati possono
avere il necessario resoconto
della merce venduta (e quindi
avere sotto controllo tutti i pro-
dotti presenti sugli scaffali), ma
allo stesso tempo, risparmian-
do le tasse. Lo ribadiamo per
tutti i lettori che vanno al bar o
in pizzeria oppure al supermer-
cato: lo scontrino “non fiscale”
3Uno scontrino non fiscale rilasciato in un supermercato non esiste. ■