Massimo Picardello
Progetto Campus One
Redazione di Emanuele Gandola e Massimo Picardello
SOMMARIO
INTRODUZIONE
Considerazioni sul tutorial di Photoshop
Ripristinare le preferenze di default
Immagini vettoriali ed immagini raster
Risoluzione
INTRODUZIONE
Note sul tutorial di Photoshop on line
Il tutorial, studiato e messo a punto presso la facolt di Scienze M.M. F.F. N.N. delluniversit di Roma Tor Vergata,
strutturato in sei lezioni semplici e di rapido apprendimento sia per principianti sia per chi sa gi usare Photoshop, e spiega
alcuni strumenti e tecniche di ritocco avanzate. Ulteriori parti del corso, non strutturate come un tutorial, si rivolgono a strategie
avanzate di ritocco.
Lutilizzo del tutorial Photoshop pensato per un supporto multimediale a differenza dei classici testi di consultazione su
materiale cartaceo. Quindi i concetti sono sintetizzati: si rimanda il lettore alla Guida Utente on-line di Photoshop per
lapprendimento delle nozioni base sulluso dei componenti grafici.
Le versioni di Photoshop qui utilizzata sono Photoshop 6, 7 e CS; soltanto nelle pagine in cui si descrivono le caratteristiche
innovative di Photoshop 7 e di Photoshop CS vengono usate queste versioni, ma laddove gli strumenti impiegati sono gi
presenti in Photoshop 6 (la quasi totalit dei casi) viene usata questa versione. Photoshop un modulo registrato da Adobe
Corporation. Tutte le immagini utilizzate sono propriet dei loro autori: ogni divulgazione, utilizzazione o copia non autorizzata
vietata.
Per opportuni approfondimenti, si consiglia la consultazione della Guida Utente di Adobe Photoshop e luso del tutorial Adobe
Photoshop Corso Pratico, pubblicato da Adobe Press in collaborazione con Jackson Libri.
Tutti i diritti sono riservati. Non consentito copiare, distribuire o pubblicare questo Tutorial, in tutto o in parte, senza lesplicita
autorizzazione dellautore.
Immagini raster: sono costituite da una griglia di punti colorati, detti pixel. Sono di questo genere le immagini contenute nei
files di tipo .bmp o .jpg. Normalmente se unimmagine raster viene visualizzata al 100% di ingrandimento ad ogni fosforo del
monitor viene associato un pixel della suddetta griglia; se per limmagine viene ingrandita, allora occupa pi fosfori e non si
possiedono pi le informazioni necessarie per tutti i fosfori. In tal caso il colore di un pixel viene usato per colorare un
rettangolino di fosfori contigui (ad esempio di dimensioni 2x2 se la dilatazione di passo 2). Questo processo genera per
fenomeni di scalettatura (aliasing).
Nota: le schede grafiche dei computers dispongono attualmente di sufficiente memoria da permettere ai monitor varie
risoluzioni, a seconda delle quali lunit di colore del monitor non pi necessariamente un fosforo ma, a risoluzioni minori,
un rettangolino di fosfori. Quanto detto sopra vale una volta fissata la risoluzione del monitor: se si raddoppia la sua
risoluzione limmagine di rimpicciolisce di un fattore due, e se a questo punto si dilata limmagine di un fattore 2 tramite zoom
si ritorna alla visualizzazione iniziale.
Risoluzione
Per avere un corretto approccio con le immagini da elaborare si devono conoscere i significati dei seguenti concetti:
Risoluzione dellimmagine: si misura generalmente in pixel per pollice (ppi) e rappresenta la densit con la quale
campionata limmagine. Ad esempio unimmagine scandita a 72ppi di 1 pollice quadrato contiene 5.814pixel (72 altezza x 72
larghezza) mentre unimmagine scandita a 144ppi di 1 pollice quadrato contiene 20.736pixel (144 altezza x 144 larghezza).
Ovviamente se visualizzate a schermo al 100% dingrandimento la base e laltezza della seconda saranno il doppio di quelle
della prima.
Dimensioni dellimmagine: si misurano in pixel (oppure, una volta
fissata la risoluzione, in altre unit, come pica, pollici, cm). Quando si
riduce la dimensione dellimmagine, Photoshop ricampiona
limmagine, sopprimendo informazione, tramite un procedimento di
media. Analogamente, quando si aumenta la dimensione, Photoshop
crea nuovi pixel il cui colore determinato da un procedimento di
interpolazione, che pu generare fenomeni di sgranatura (aliasing) o
di perdita di contrasto.Linterpolazione avviene, in ciascuna
dimensione, in maniera lineare o cubica. Il secondo metodo
(bicubico) pi gradevole per quanto riguarda la resa delle
sfumature graduali, ed il metodo predefinito in Photoshop. La
dimensione dellimmagine proporzionale alla dimensione di
stampa. La costante di proporzionalit il fattore di riduzione
dellimmagine a stampa. Ad esempio unimmagine con risoluzione
72ppi di un pollice quadrato avr come lato 72 pixel sul monitor,
unimmagine campionata a 144ppi di un pollice quadrato avr il lato
ugualmente lungo 72 pixel e pari spazio occupato su disco. La
seconda, in stampa, risulter per grande la met della prima e con
il doppio della risoluzione.
Dimensione di stampa: si misura di solito in cm o in pollici e rappresenta la reale dimensione dellimmagine una volta che
verr stampata.
Risoluzione di stampa:si misura generalmente in punti per pollice (dpi) e rappresenta la densit di punti che la stampante
riesce ad inserire in un pollice. Per avere una resa sufficiente nella stampa, la risoluzione dellimmagine deve essere almeno
doppia rispetto a quella di stampa.
SELEZIONI
SOMMARIO
Creare un nuovo file
Aprire un file esistente
Strumento mano e strumento zoom
Panoramica sugli strumenti di selezione
Immagine di partenza
Selezione ellittica
Trasformare loggetto selezionato
Colorare la selezione con Tonalit/saturazione
Strumento bacchetta magica
Distorcere e riflettere la selezione
Strumento lazo
Unire pi selezioni
Strumento taglierina
SELEZIONI
Creare un nuovo file:
Per creare un nuovo foglio di lavoro in Photoshop si fa clic su: menu File nuovo, oppure si utilizza il comando rapido da
tastiera Ctrl+N. A questo punto si impostano nella finestra di dialogo in fig. 5 le dimensioni e la risoluzione dellimmagine.
Aprire un file esistente:
Per aprire un nuovo foglio di lavoro in Photoshop si fa clic su: menu File apri, oppure si utilizza il comando rapido da tastiera
Ctrl+O. In questa prima lezione pratica del tutorial si apra il file viso.psd.
Strumento mano e strumento zoom:
Per lavorare agilmente con un foglio di lavoro Photoshop necessario utilizzare spesso gli strumenti mano e zoom. Essi non
modificano in alcun modo limmagine, variano solamente le dimensioni e la posizione a schermo dellimmagine visualizzata.
La vera comodit di questi strumenti che sono sempre richiamabili da qualunque altro strumewnto attivo
con comandi rapidi da tastiera. Ecco le combinazioni di tasti, valide in qualsiasi strumento:
Barra mano
Barra+Altzoom -- (riduzione)
Lo strumento lazo
nasconde:
lazo
poligonale e lazo
magnetico.
IMMAGINE DI PARTENZA
Selezione ellittica:
Lo strumento selezione predilige soggetti con contorni circolari o ellittici, come nel caso della gomma. Selezionare lo strumento
selezione ellittica e trascinare sulla gomma azzurra. Se continuiamo a trascinare, nel caso si tenga premuto il tasto Maiusc la
selezione viene vincolata ad essere circolare; premendo anche Barra la selezione non cambia pi forma ma si sposta il suo
punto di applicazione. Effettuare quindi le opportune modifiche alla selezione in modo da far combaciare la selezione con il
bordo della gomma.
TAGLIA
COPIA
A questo punto si seleziona locchio cos ottenuto e si copia per due volte sopra la sfera rossa; se
si esegue la seconda copia dalla prima, possibile mantenere questultima in asse con la prima,
tenendo premuro il tasto Maiuscole mentre si trascina.
Per creare laltra met della bocca: fare una copia della prima e selezionare
ModificaTrasformaRifletti orizz. Poi posizionare la copia riflessa..
Strumento lazo:
Per selezionare la mollettina non comodo n lo strumento di selezione rettangolare, perch
loggetto ha una forma troppo complessa, n la bacchetta magica per via della scarso contrasto con
lo sfondo. Daltra parte la molletta ha forma poligonale, ed allora preferibile usare il lazo
poligonale. Questo strumento blocca un punto sulla linea di selezione ogni volta che si esegue un
clic con il mouse, fino a chiudere la selezione quando si esegue un doppio clic.
Una volta eseguita una selezione corretta della mollettina, si effettuano due copie speculari, si
ruorano e si distorcono a piacere in modo da ottenere le due sopracciglia.
Unire pi selezioni
Nel caso si debbano eseguire selezioni per le quali opportuno usare diversi strumenti di selezione, essi possono cooperare
attraverso le funzioni di Aggiungi alla selezione (Maiusc per Win e Mac) e Sottrai dalla selezione (Alt per Win) e (Opzione
per Mac). Facendo clic con il tasto destro del mouse sopra la selezione (o, su un Mac, tenendo simultaneamente premuto il
tasto Control), si apre un menu a tendina dove possono essere selezionate le due voci. A questo punto il prossimo clic del
mouse sullimmagine aggiunge o sottrae dalla selezione precedente quella attuale.
Si seleziona il manico della forbicetta con la bacchetta magica
dopo aver fissato la tolleranza a 100: si ottiene limmagine a
lato:
A questo punto si seleziona lo strumento lazo e si sottrae dalla
selezione (tenendo premuto il tasto Alt/Opzione) la parte di
immagine che non interessa. Se ne crea una copia speculare
e si posizionano i due oggetti al posto delle orecchie; li si ruota
e li si comprime orizzontalmente per dargli una forma pi
gradevole.
Strumento taglierina
Questo strumento serve a selezionare una parte del foglio di lavoro eliminendo tutto ci che rimane al di fuori della selezione. Esso
adatta automaticamente le dimensioni del quadro di lavoro alla selezione effettuata.
Si seleziona lo strumento taglierina e si esegue una selezione attorno al viso ormai ultimato. Prima di confermare ancora possibile
apportare alcune modifiche alla selezione agendo sulle manigliette,come nel caso della procedura Trasformazione libera (inclused
rotazioni e distorsioni!). Il risultato finale il seguente: