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23
Stati limite nel cemento armato
Stato limite delle tensioni in esercizio
La verifica con il metodo delle tensioni ammissibili
Le condizioni di esercizio nel C.A.
ZZ
In aggiunta alle verifiche rispetto alle condizioni di rottura, tipiche degli stati limiti ultimi, le
normative impongono il rispetto di ulteriori condizioni, che riguardano non tanto aspetti legati alla
resistenza ultima dellelemento in cemento armato, ma alle condizioni di corretto funzionamento
della struttura in situazioni di esercizio.
In particolare si cerca, mediante tali verifiche, di preservare lintegrit della struttura in modo da
evitare che possano insorgere situazioni tali da indurre una limitazione nelle prestazioni della struttura (ad esempio per eccessiva deformazione della stessa) oppure in grado di condurre il materiale
ad un invecchiamento e ad un deterioramento eccessivo (quindi limitandone la durata nel tempo, o
come si dice in termini sintetici, la durabilit).
La attuali normative individuano quindi tre tipi di verifiche, che prendono il nome di verifiche agli
stati limite di esercizio:
1. verifica allo stato di limite delle tensioni di esercizio;
2. verifica allo stato limite per fessurazione;
3. verifica allo stato limite di deformazione.
Tali limitazioni vogliono preservare lefficienza e la durabilit della struttura, cercando di evitare
che, per i carichi associati alle condizioni di vita normale della struttura, ossia per le situazioni
che la struttura dovr affrontare nella maggior parte della sua vita, si possano creare situazioni particolarmente insidiose.
Le verifiche vengono condotte considerando il calcestruzzo e lacciaio in fase elastica, quindi ricorrendo ad un calcolo in fase I (non fessurata) o in fase II (fessurata); spesso si far riferimento alla
sezione nella condizione di fase II convenzionale, ossia ritenendo il calcestruzzo fessurato (e quindi
incapace di fornire una qualsiasi resistenza a trazione) gi per valori molto piccoli del carico.
Le tre condizioni di carico che si analizzano corrispondono quindi ai valori frequenti, quasi permanenti e rari delle combinazioni di carico, definiti dalle relazioni seguenti:
combinazioni frequenti:
combinazioni rare:
i=n
Fd = G k + Pk + ( 2i Q ik )
i =1
i=n
Fd = G k + Pk + 11Q1k + ( 2i Q ik )
i=2
i =n
Fd = G k + Pk + Q1k + ( 0i Q ik )
i =2
In base ai valori dei carichi individuati si calcoleranno le sollecitazioni di progetto nella struttura
(Sd); le corrispondenti grandezze di confronto (ossia le resistenze di progetto, Rd) sono calcolate in
base alle resistenze di calcolo dei materiali, valutate attraverso i coefficienti parziali (o di ponderazione) posti uguali ad uno, ossia
c = s = 1.
Cos procedendo, il confronto di fatto tra i valori caratteristici delle sollecitazioni ed i valori caratteristici delle resistenze, quindi individuando una probabilit di insuccesso dellordine di 10-5.
Per durabilit si intende la capacit del calcestruzzo di mantenere per tempi lunghi le sue caratteristiche funzionali al livello richiesto. In generale, il calcestruzzo pu subire processi di degrado che
possono essere distinti in:
- Fisici: causati da variazioni termiche naturali come il gelo/disgelo, o artificiali come incendi;
- Meccanici: abrasione, erosione, urto;
- Chimici: attacco acido, solfatico, da acque pure, acque di mare, reazioni alcali aggregati.
Nel caso di sezioni in calcestruzzo armato, lulteriore problematica che si pu presentare offerta
dalla possibilit di corrosione delle armature. Uno dei fattori scatenanti la corrosione la carbonatazione, che un fenomeno legato alla presenza di anidride carbonica e al suo trasporto attraverso i
pori del cemento; la reazione che avviene la seguente:
Ca (OH) 2 + CO 2 CaCO 3 + H 2 O
ZZ
La trasformazione dellidrossido di calcio in carbonato di calcio, non provoca di per s danno nel
calcestruzzo ma crea condizioni sfavorevoli per le armature in quanto si crea una riduzione del pH
che pu portare alla distruzione del film di passivit, che ricopre ed isola il metallo, e alla propagazione della corrosione (la stessa azione viene esercitata anche dalleventuale presenza di cloruri).
In generale, comunque difficile attribuire il degrado del calcestruzzo e delle armature ad a una sola causa, poich spesso pi processi possono avvenire contemporaneamente.
Da un punto di vista costruttivo, si cerca di garantire la durabilit delle sezioni in cemento armato
cercando:
- di evitare il contatto diretto con lacqua (allontanando quindi il pi possibile la struttura
dallacqua o dal terreno, oppure interponendo uno strato drenante);
- di curare il mix design del calcestruzzo, quindi prestando particolare cura nellimpasto del calcestruzzo, soprattutto per quanto riguarda il corretto rapporto acqua/cemento;
- di realizzare sezioni con opportune caratteristiche di protezione delle armature, attraverso prescrizioni specifiche sulla posizione delle barre allinterno della sezione (in particolar modo, attraverso regole specifiche sui valori del ricoprimento di armatura, ossia della parte di calcestruzzo esterna rispetto agli elementi di acciaio).
Da un punto di vista progettuale, invece, si cerca di garantire la durabilit delle sezioni in cemento
armato cercando soprattutto di contenere lapertura delle fessure: a questo proposito si effettuano
verifiche specifiche, quali il contenimento delle compressioni in esercizio nel calcestruzzo e delle
tensioni di trazione nellacciaio, nonch controllando i valori di apertura delle fessure.
Nel paragrafo successivo ci occuperemo della verifica delle compressioni in esercizio, mentre nel
capitolo seguente si tratter della verifica a fessurazione.
Le verifiche vengono effettuate con modalit e limitazioni diverse in funzione delle possibili situazioni di aggressivit dellambiente in cui si pu trovare la struttura; la normativa individua tre tipologie di ambiente:
- ambiente poco aggressivo, caratterizzato da umidit relativa non elevata o da umidit relativa elevata per brevi periodi;
- ambiente moderatamente aggressivo, caratterizzato da unelevata umidit relativa in assenza di
vapori corrosivi;
- ambiente molto aggressivo, caratterizzato da presenza di liquidi o di aeriformi particolarmente
corrosivi.
Stato limite delle tensioni in esercizio
Le verifica riguarda il controllo delle tensioni sia nel calcestruzzo che nellacciaio, imponendo limitazioni diverse in funzione dellaggressivit dellambiente in cui sono poste.
In particolare, per le strutture o parti di strutture esposte ad ambiente molto aggressivo, devono essere rispettati i seguenti limiti per le tensioni di compressione nel calcestruzzo:
Gianni Bartoli/Maurizio Orlando Appunti di Tecnica delle Costruzioni
molto aggressivo
poco o moderatamente
aggressivo
combinazione
di carico
limite tensione
nel cls
rara
f c 0.50 f ck
limite tensione
nellacciaio
f s 0.70 f yk
quasi permanente
f c 0.40 f ck
---
rara
f c 0.60 f ck
f s 0.70 f yk
f c 0.45 f ck
---
ambiente
quasi permanente
ZZ
M
x
J ci
M
a = n ya
J ci
ZZ
c =
dove
Jci = Jc + nJa
con Jc momento di inerzia del conglomerato compresso rispetto allasse neutro e Ja momento di inerzia dellacciaio rispetto allo stesso asse neutro; x e ya rappresentano rispettivamente la distanza
dellasse neutro dal lembo compresso e dal lembo teso della sezione.
Come si fa a determinare la posizione dellasse neutro?
Lasse neutro lasse baricentrico della sezione ideale equivalente e si ricava imponendo che il
momento statico della sezione ideale omogeneizzata a calcestruzzo rispetto a esso sia nullo:
x
S x = y dA c + n A ai y ai = 0
i =1
O
0
Sezione rettangolare
Si consideri una sezione rettangolare a doppia armatura, cio con le barre disposte sia nella parte inferiore sia in quella superiore della sezione, come rappresentato in figura.
Si voglia verificare la sezione data soggetta a flessione semplice: si determina il baricentro di tutte
le armature (armatura inferiore e superiore)
Gianni Bartoli/Maurizio Orlando Appunti di Tecnica delle Costruzioni
A a d + A'a d'
A a + A'a
d0 =
ZZ
x 2 + 2 f x 2 f d0 = 0
d0
d
= f 1 1 + 2 0
f
f
scegliendo la soluzione positiva, si ha infine il valore di x che identifica la posizione dellasse neutro:
x = f f 2 + 2 f d 0 = f f 1 + 2
d
x = f 1+ 1+ 2 0
ZZ
2d nA a
1 + 1 + 2bd
x = f 1+ 1+ 0 =
f
b
nA a
J ci = b x 3 + b x 2 (d x ) = b x 2 d = b x 2 z
3
2
2
3 2
2
J ci = n A a x (d x ) + n A a (d x ) = n A a (d x ) d = n A a (d x ) z
3
3
b x d
Aa d
3
3
ZZ
c = 6 + ck
N / mm 2 c = 60 + ck
kg / cm 2
4
4
valore ridotto di c
0,7 c
0,7 c
0,9 c
0,7 c
c0 = 4 + ck
c0 = 0,4 + ck
N / mm 2
kg / cm 2
75
75
Laddove questo valore sia superato necessario predisporre apposite armature, affidando alle staffe
non meno del 40 % dello sforzo globale di scorrimento.
La massima tensione tangenziale per solo taglio non deve comunque superare il seguente valore:
R 15
R 150
c1 = 14 + ck
c1 = 1,4 + ck
N / mm 2
kg / cm 2
35
35
Nel caso di concomitanza di taglio e torsione il valore precedente pu essere aumentato del 10 %.
Tensioni tangenziali di aderenza
Le tensioni tangenziali di aderenza delle barre, nellipotesi che abbiano un andamento costante, non
devono superare i seguenti limiti:
barre tonde lisce
b = 1,5 c0
b = 3,0 c0
215 N/mm2
315 N/mm2
375 N/mm2
430 N/mm2
fy / a
1.87
2.03
1.74
1.69
fy
ZZ
Osservando la semplicit del metodo alle tensioni ammissibili, se rapportato al numero ed alla maggiore difficolt delle verifiche richieste nel metodo agli stati limite, risulta poco evidente come sia
possibile raggiungere in una struttura un grado di sicurezza confrontabile operando con due metodi
cos diversi.
In altre parole, in che maniera il solo controllo dello stato tensionale in una sezione pu garantire la
sicurezza nei confronti di situazioni in realt molto diverse tra loro, quali quelli contemplate nelle
verifiche agli stati limite (rottura, fessurazione, tensioni in esercizio, etc.)?
In primo luogo occorre osservare che i tassi di lavoro che si assumono per i materiali nei due metodi
sono abbastanza diversi tra loro. Anche limitando lattenzione al controllo della tensione in esercizio, nella combinazione di carico rara (che corrisponde pi o meno alla condizione di carico che si
utilizza nel metodo delle tensioni ammissibili) si hanno i seguenti valori (riferiti ad un calcestruzzo
di classe Rck 30 e armature FeB44k in ambiente non molto aggressivo):
O
tensione massima calcestruzzo
(1)
stato limite di tensione
in esercizio
f c 0.60 f ck = 18 MPa
(2)
tensioni ammissibili
rapporto
(1)/(2)
c 9.75 MPa
1.85
a 255 MPa
1.18
Ossia operando con il metodo delle tensioni ammissibili si assumono valori tensionali massimi estremamente pi contenuti (specialmente nel caso del calcestruzzo che presenta il maggior grado di
dispersione nei valori), e quindi si coprono le incertezze legate alle semplificazioni insite nel metodo con una congrua riduzione delle tensioni di lavoro (e quindi con un corrispondente sovradimensionamento della struttura).
In secondo luogo, la limitazione della tensione nellacciaio comporta di fatto un controllo indiretto
nella condizione di apertura delle fessure (come risulter pi evidente nel capitolo successivo): in
altre parole, limitare la tensione di esercizio nelle armature tese comporta un contenimento nei valori di apertura delle fessure, anche se un calcolo pi rispondente alla realt fisica del fenomeno (come viene effettuato nella valutazione dello stato limite di fessurazione) comporta evidentemente un
livello di sicurezza maggiore.
In sintesi, operando con il metodo delle tensioni ammissibili si rinuncia ad un controllo puntuale
delle possibili cause di crisi o malfunzionamento di una sezione in c.a. operando indirettamente attraverso opportune riduzione nei massimi tassi di lavoro dei materiali: chiaro che, in questo modo,
si raggiunge un livello di sicurezza che pu essere paragonabile a quello che si ottiene con il metodo degli stati limite ricorrendo spesso ad un sovradimensionamento degli elementi strutturali.
Gianni Bartoli/Maurizio Orlando Appunti di Tecnica delle Costruzioni
Normativa
ZZ
Le altre prescrizioni (armature minime di spigolo e staffatura) sono le stesse nei due metodi.
Nel caso di verifica per sollecitazioni di presso-flessione si prescrive inoltre che
Nelle sollecitazioni di pressoflessione la tensione media dellintera sezione non deve superare la tensione ammissibile per compressione semplice.
inoltre ammessa una metodologia semplificata di calcolo nel caso eccentricit sufficientemente
contenute:
Travi
Nelle travi le prescrizioni sono le stesse nei due metodi, salvo che per la disposizione delle armature
resistenti a taglio. Utilizzando il metodo delle tensioni ammissibili occorre
Normativa
Almeno il 40% dello sforzo di scorrimento deve essere assorbito da staffe ( quindi
sempre obbligatorio inserire una staffatura).
Anche in assenza di calcolo specifico per le armature a taglio, occorre comunque
disporre unarmatura a taglio minima di area almeno pari a 0,10 * cm2/m, dove *
la larghezza corrispondente al raggiungimento della tensione tangenziale c0
Le altre limitazioni (almeno tre staffe al metro, passo non superiore a 0.8 d, limitazioni del passo in
prossimit di carichi concentrati o zone di appoggio) sono le stesse nei due metodi.
Gianni Bartoli/Maurizio Orlando Appunti di Tecnica delle Costruzioni
97,5
ZZ
4. Staffe
Alla luce delle prescrizioni di normativa, occorre disporre staffe di diametro non minore di 6 (che
corrisponde anche ad 1/4 dei ferri longitudinali), ad un passo non maggiore del minimo tra 25 cm e
36 cm (152,4=36, 15 volte il diametro dei ferri longitudinali). Si adottano pertanto staffe 6/25 (la
notazione utilizzata si legge: staffe diametro 6, passo 25 cm).
Esempio di verifica di sezione rettangolare di c.a. soggetta a flessione semplice
Si verifichi una sezione rettangolare di c.a. soggetta a un momento flettente di 7000 kgm. La sezione ha dimensioni 30 cm x 50 cm ed a doppia armatura, con larmatura inferiore tesa formata da
4 16 e quella superiore da 2 16.
I materiali hanno le seguenti caratteristiche: calcestruzzo di classe Rck 300 ed acciaio FeB44k.
216
ZZ
416
32,13
= 14,56 cm
x = 6,03 1 + 1 + 2
6
,
03
N.B. se non si ricorda la formula sopra, si pu ricavare x per via diretta, ripercorrendo quanto fatto
nella trattazione generale:
1
S x = bx 2 nA a (d x ) + nA' a (x d ') = 0
2
1
S x = 30 x 2 15 8,04 (46,4 x ) + 15 4,02 (x 3,6) = 0
2
15 x 2 5596 + 120,6 x + 60,3 x 217 = 0
15 x 2 + 180,9 x 5813 = 0
risolvendo si ricava x = 14,56 cm.
bx 3
+ nA'a (x d ')2 + nA a (d x )2 =
3
M
700.000
x=
14,56 = 63,55 kg / cm 2 97,5 kg / cm 2
.
J ci
160 372
M
700.000
(d x ) = 15 . (46,4 14,56) = 2085 kg / cm 2 2600 kg / cm 2
a = n
J ci
160 372
ZZ
422
N.B. Nellesempio si immagina che la trave sia a semplice armatura; nella realt in tutte le travi
sono sempre presenti anche armature superiori, che assolvono tra laltro anche il compito di reggistaffe, cio di ferri che sostengono le armature trasversali al taglio, di cui si dir pi avanti. Tali
armature vengono usualmente ignorate nel calcolo di verifica della trave.
Il momento massimo si ha in mezzeria e vale:
4500 6 2
= 20250 kgm
8
Larmatura costituita da 4 barre di 22 mm di diametro:
M max =
A a = 4 3,80 = 15,2 cm 2
La verifica a flessione della sezione di mezzeria si esegue ipotizzando inizialmente che lasse neutro
tagli la soletta superiore. Se dai calcoli questa ipotesi risulta soddisfatta, allora la soluzione trovata
corretta, altrimenti se lasse neutro taglia lanima, occorre ripetere il calcolo.
d
57
= 17,36 cm > s (= 16 cm )
x = f 1 + 1 + 2 0 = 3,8 1 + 1 + 2
f
3,8
essendo x>s, lasse neutro taglia lanima, per cui occorre procedere diversamente, considerando una
sezione rettangolare larga b, con unarmatura fittizia superiore di area equivalente a quella delle ali
della sezione a T
ZZ
20,87
= 17,39 cm
x = 43,40 1 + 1 + 2
43
,
40
passiamo ora al calcolo del momento di inerzia della sezione ideale equivalente:
3
20 17,39 3
2
2 (60 20 ) 16
J ci =
+ 15 15,2 (57 17,39 ) + 15 42,67 (17,39 8) +
=
3
12
= 35041,5 + 357775,27 + 56398,5 + 13653,3 = 462868,6 cm 4
le tensioni nel cls e nellacciaio risultano pari a:
M
2025000
c =
x=
17,387 = 76,07 kg / cm 2 < 0,90 97,5 = 87,75 kg / cm 2
J ci
462868,6
(la tensione di compressione nel calcestruzzo della soletta va confrontata con un valore della tensione ammissibile ridotto del 10 %, come prescritto dalla normativa per sezioni a T con soletta di spessore superiore a 5 cm)
M
(d x ) = 15 2025000 (57 17,387 ) = 2599,5 kg / cm 2 < 2600 kg / cm 2
a = n
J ci
462868,6
La verifica soddisfatta.
Tensioni ammissibili:
progetto di una sezione rettangolare in c.a. a flessione semplice
Si voglia progettare una sezione rettangolare soggetta a flessione semplice. I dati del problema sono:
- forma della sezione (rettangolare)
- distanza delle armature dal lembo compresso (d, d)
- momento flettente di calcolo M
Gianni Bartoli/Maurizio Orlando Appunti di Tecnica delle Costruzioni
ZZ
Equazione di congruenza
Indicando ancora con d laltezza utile della sezione (distanza del baricentro dellarmatura dal lembo
superiore), dallipotesi di conservazione delle sezioni piane si ricava la seguente relazione tra la deformazione c del calcestruzzo al lembo superiore e quella e delle barre di armatura:
c
x
=
(dalla similitudine dei triangoli ODA e BAC)
d c + a
ponendo
c
K=
c + a
risulta:
c
c
Ec
c
c
n c
K=
=
=
=
=
c a
E
c + a
n c + a
+
c + c a c + a
Ec Ea
Ea
n
da cui:
x = Kd
N.B. K dipende solo dalle tensioni ammissibili del calcestruzzo e dellacciaio, pertanto note queste
ultime noto il legame tra la posizione dellasse neutro e la distanza d delle armature dal lembo
superiore compresso.
Gianni Bartoli/Maurizio Orlando Appunti di Tecnica delle Costruzioni
ZZ
Equazioni di equilibrio
equilibrio alla traslazione in direzione ortogonale al piano della sezione
equilibrio alla rotazione
Indicate con C e F le risultanti delle compressioni nel calcestruzzo e delle trazioni nellacciaio e con
z la distanza tra i loro baricentri (vedi figura) nelle barre di armatura, le condizioni di equilibrio sono espresse delle seguenti equazioni:
C=F
C z = M (oppure F z = M)
o equivalentemente:
Cz=M
Fz=M
La risultante C delle compressioni nel calcestruzzo pari a:
1
C = b x c
2
che, utilizzando la relazione x = Kd, si pu riscrivere:
1
C = b K d c .
2
A a a d = M
da cui si ricava:
M
Aa =
.
a d
Inoltre, dato che
M
d=r
b
Gianni Bartoli/Maurizio Orlando Appunti di Tecnica delle Costruzioni
Il problema di progetto a flessione semplice di una sezione rettangolare di c.a. completamente risolto una volta determinate le tre grandezze: K, r e t, che dipendono solo dalle tensioni ammissibili
nei due materiali.
ZZ
Riepilogo
Si riepiloga il procedimento da seguire per il progetto di una sezione rettangolare di c.a. a semplice
armatura soggetta a flessione semplice:
Di seguito si riporta la tabella dei coefficienti K, r, e t per due diversi valori della tensione ammissibile nellacciaio, a =2200 kg/cm2 (FeB38k) e a =2600 kg/cm2 (FeB44k).
K
0.120
0.146
0.170
0.193
0.214
0.235
0.254
0.273
0.290
0.307
0.323
0.338
0.353
0.960
0.951
0.943
0.936
0.929
0.922
0.915
0.909
0.903
0.898
0.892
0.887
0.882
t
0.000508
0.000629
0.000747
0.000863
0.000977
0.001088
0.001198
0.001306
0.001411
0.001516
0.001618
0.001719
0.001818
r
1.001
0.814
0.689
0.600
0.533
0.481
0.439
0.405
0.377
0.352
0.331
0.313
0.297
K
0.103
0.126
0.148
0.168
0.188
0.206
0.224
0.241
0.257
0.273
0.288
0.302
0.316
0.966
0.958
0.951
0.944
0.938
0.931
0.925
0.920
0.914
0.909
0.904
0.899
0.895
t
0.000398
0.000493
0.000587
0.000679
0.000769
0.000858
0.000946
0.001032
0.001117
0.001201
0.001284
0.001365
0.001445
0.270
0.367
0.878
0.001916
0.283
0.329
0.890
0.001524
0.259
0.248
0.380
0.393
0.873
0.869
0.002012
0.002107
0.271
0.260
0.342
0.354
0.886
0.882
0.001602
0.001679
0.243
0.399
0.867
0.002154
0.254
0.360
0.880
0.001718
0.239
0.230
0.405
0.417
0.865
0.861
0.002201
0.002293
0.250
0.240
0.366
0.377
0.878
0.874
0.001756
0.001831
0.222
0.429
0.857
0.002384
0.232
0.388
0.871
0.001905
0.215
0.209
0.203
0.197
0.192
0.187
0.182
0.178
0.439
0.450
0.460
0.470
0.479
0.488
0.497
0.506
0.854
0.850
0.847
0.843
0.840
0.837
0.834
0.831
0.002473
0.002562
0.002649
0.002735
0.002821
0.002905
0.002988
0.003070
0.224
0.217
0.211
0.205
0.199
0.194
0.189
0.184
0.399
0.409
0.419
0.429
0.438
0.447
0.455
0.464
0.867
0.864
0.860
0.857
0.854
0.851
0.848
0.845
0.001978
0.002050
0.002122
0.002193
0.002263
0.002332
0.002400
0.002467
r
0.932
0.760
0.645
0.563
0.501
0.453
0.415
0.383
0.357
0.334
0.315
0.298
0.283
kg/cm2
20
25
30
35
40
45
50
55
60
65
70
75
80
85
Rck 250
90
95
97.5
Rck 300
100
105
110
Rck 350
115
120
125
130
135
140
145
150
ZZ
Di seguito si riporta la stessa tabella dei coefficienti K, r, e t da utilizzare se le tensioni sono espresse in N/mm2.
Tabella 2
a = 215 N/mm (FeB38k)
K
0.120
0.146
0.170
0.193
0.214
0.235
0.254
0.273
0.290
0.307
0.323
0.338
0.353
0.960
0.951
0.943
0.936
0.929
0.922
0.915
0.909
0.903
0.898
0.892
0.887
0.882
t
0.001607
0.001988
0.002362
0.002728
0.003088
0.003441
0.003788
0.004129
0.004464
0.004793
0.005117
0.005436
0.005750
r
3.164
2.574
2.180
1.898
1.687
1.522
1.390
1.281
1.191
1.114
1.048
0.991
0.941
K
0.103
0.126
0.148
0.168
0.188
0.206
0.224
0.241
0.257
0.273
0.288
0.302
0.316
0.966
0.958
0.951
0.944
0.938
0.931
0.925
0.920
0.914
0.909
0.904
0.899
0.895
t
0.001259
0.001560
0.001856
0.002146
0.002433
0.002714
0.002991
0.003264
0.003533
0.003798
0.004059
0.004316
0.004570
0.855
0.367
0.878
0.006059
0.896
0.329
0.890
0.004820
0.818
0.785
0.380
0.393
0.873
0.869
0.006363
0.006663
0.857
0.821
0.342
0.354
0.886
0.882
0.005067
0.005311
0.770
0.399
0.867
0.006811
0.805
0.360
0.880
0.005432
0.755
0.728
0.405
0.417
0.865
0.861
0.006959
0.007250
0.789
0.760
0.366
0.377
0.878
0.874
0.005551
0.005789
0.704
0.429
0.857
0.007538
0.733
0.388
0.871
0.006024
0.681
0.660
0.641
0.623
0.607
0.591
0.577
0.563
0.439
0.450
0.460
0.470
0.479
0.488
0.497
0.506
0.854
0.850
0.847
0.843
0.840
0.837
0.834
0.831
0.007821
0.008101
0.008377
0.008650
0.008919
0.009185
0.009448
0.009707
0.709
0.687
0.666
0.647
0.629
0.613
0.598
0.583
0.399
0.409
0.419
0.429
0.438
0.447
0.455
0.464
0.867
0.864
0.860
0.857
0.854
0.851
0.848
0.845
0.006255
0.006484
0.006710
0.006934
0.007155
0.007373
0.007589
0.007803
2.0
2.5
3.0
3.5
4.0
4.5
5.0
5.5
6.0
6.5
7.0
7.5
8.0
8.5
Rck 250
9.0
9.5
9.75
Rck 300
10.0
10.5
11.0
Rck 350
11.5
12.0
12.5
13.0
13.5
14.0
14.5
15.0
r
2.946
2.403
2.040
1.780
1.585
1.433
1.311
1.211
1.127
1.057
0.996
0.943
0.896
N/mm
ZZ
N.B. Per determinare i valori di K, r, e t corrispondenti a valori della tensione nel cls non contemplati nelle precedenti tabelle si pu utilizzare linterpolazione lineare, senza commettere errori
significativi.
ZZ
Si fissa b = 25 cm (di solito la larghezza della sezione di una trave imposta da esigenze di natura
architettonica)
Da notare che il valore del momento flettente stato espresso in kgcm, essendo le dimensioni geometriche espresse
in cm.
ZZ
N.B.: Se si esprimono i valori delle tensioni in N/mm2, occorre utilizzare la Tabella 2, dalla quale
risulta:
K = 0.360
r = 0.805
= 0.880
t=0.005432
pertanto si ha:
M
120.000.000
d=r
= 0,805
= 557,72 mm = 55,77 cm (2)
b
250
(2)
Il valore non coincide perfettamente con quello ricavato sopra per lerrore di troncamento presente nel valore di r.