Sei sulla pagina 1di 318

ROBIN COOK

VECTOR MINACCIA MORTALE

(Vector, 1999)

A Jean
con affetto, stima e gratitudine
RINGRAZIAMENTI
Desidero ringraziare:
il dottor Ken Alibek, a capo del Battelle Memorial Institute, Arlington,
Virginia;
il dottor Kanatjan Alibekov, ex vicedirettore del programma di offesa
batteriologica dell'Unione Sovietica;
il colonnello Edward M. Eitzen Jr., ufficiale medico presso l'istituto di
ricerca dell'esercito americano per le malattie infettive, Fort Detrick, Maryland;
Jerome M. Hauer, direttore dell'ufficio municipale gestione emergenze
di New York;
il dottor Jacki Lee, sostituto del capo dell'ufficio di medicina legale di
Washington,
la dottoressa Raissa Rubenshteyn, primario del reparto di ginecologia
presso l'ospedale di Voronez, ex Unione Sovietica;
e il dottor Charles Wetli, capo dell'ufficio di medicina legale della Suffolk County, New York.

Non scavare una buca per qualcun altro,


potresti essere tu a cascarci dentro.
PROVERBIO RUSSO

Vector, vettore: portatore di malattie infettive.


PROLOGO
Venerd 15 ottobre
Jason Papparis commerciava in tappeti da quasi trent'anni. Aveva cominciato ad Atene alla fine degli anni Sessanta, vendendo soprattutto pelli
di capra e di pecora e tappeti di pelliccia ai turisti americani. Le cose gli
andavano bene, e ci si divertiva pure, in particolare con le turiste giovani,
per lo pi studentesse, alle quali proponeva invariabilmente e con molta
grazia un assaggio della vita notturna nella sua amata citt.
Poi il fato ci aveva messo lo zampino. Un'afosa serata estiva era entrata
nel suo negozio Helen Herman di New York e aveva carezzato con aria
assente alcuni morbidi tappeti. Romantica com'era, si era lasciata catturare
dall'irresistibile combinazione dei languidi occhi di Jason, delle sue ferventi attenzioni e della mistica atmosfera greca.
L'ardore di lui non era stato da meno. Dopo la partenza di Helen per gli
Stati Uniti, si era ritrovato inconsolabilmente solo. Aveva cos avuto inizio un'appassionata corrispondenza, seguita da una visita. Il viaggio di Jason a New York aveva avuto l'effetto di attizzare ancora di pi il fuoco del
desiderio. Alla fine era emigrato, aveva sposato Helen e aveva trasferito la
sua attivit commerciale a Manhattan.
Gli affari andavano a gonfie vele. I vasti contatti che aveva stabilito nel
corso degli anni con i fabbricanti di tappeti in Grecia e in Turchia gli garantivano una specie di monopolio nel settore. Anzich aprire un negozio
al dettaglio a New York, aveva optato saggiamente per il commercio all'ingrosso. Questo gli consentiva snellezza di gestione. Non aveva dipendenti. Tutto ci che gli occorreva era un ufficio a Manhattan e un magazzino a Queens. Si occupava da solo degli acquisti all'estero e degli inventari e di tanto in tanto assumeva qualche impiegato con contratto a termine.
Non aveva contatti con la clientela: tutto si svolgeva grazie al telefono
e al fax e di conseguenza la porta del suo ufficio era sempre chiusa.
Quel venerd la posta venne infilata come sempre nell'apposita fessura,
ma fra le altre cose c'era un pesante catalogo che atterr sul parquet con
un tonfo pi forte del solito. Questo distrasse Jason dai conti in cui era

immerso. Si alz, appoggiando l'onnipresente sigaretta in bilico sul portacenere, e and a prendere la posta. Contava sull'arrivo di un buon numero
di assegni che avrebbero rimpolpato il suo bilancio. Torn a sedere e smist le buste, suddividendole in vari mucchi e gettando direttamente nel cestino la posta che non gli interessava. Prendendo in mano la penultima busta, esit. Era spessa e quadrata, anzich rettangolare, e tastandola individu al centro un rigonfiamento irregolare. Dando un'occhiata all'affrancatura, not che era da lettera e non da pacchetto. Nell'angolo inferiore sinistro era stampigliato un avvertimento: AFFRANCARE A MANO. La spiegazione era: CONTENUTO FRAGILE!
Jason rigir la busta fra le mani. Era carta di ottima qualit. Non la solita carta usata per gli opuscoli pubblicitari, eppure il mittente era: SERVIZI DI PULIZIA ACME: AFFIDATE A NOI LA VOSTRA POLVERE. La sede
della ditta era nel Lower Broadway.
La gir di nuovo e not che era indirizzata a lui personalmente, non alla Corinthian Rug Company. Sotto l'indirizzo c'era scritto PERSONALE E
CONFIDENZIALE.
Stringendola tra l'indice e il pollice, cerc di capire quale fosse la causa
del gonfiore, ma non vi riusc. Spinto dalla curiosit, prese il tagliacarte e
l'apr. Sbirci dentro e vide un biglietto piegato, della stessa carta pesante
della busta.
Che diavolo?... esclam ad alta voce. Non si trattava certo della solita pubblicit. Estrasse il biglietto, meravigliandosi che qualche agenzia
pubblicitaria fosse riuscita a convincere una ditta di pulizie a inviare un
qualcosa di cos costoso. Il biglietto era sigillato con un adesivo e sul davanti portava scritta una sola parola: SORPRESA!
Jason stacc l'adesivo e il biglietto gli si apr di botto fra le mani, mentre scattava una molla a spirale che diffondeva nell'aria una manciata di
polvere, mescolata a minuscole stelline lucenti.
Dapprima Jason trasal per il movimento inatteso, e starnut parecchie
volte a causa della polvere, ma poi le labbra gli si distesero in un sorriso.
All'interno del biglietto c'era la scritta: CHIAMACI E PENSEREMO NOI A
PULIRE!
Scosse la testa, stupito. Doveva ammettere che chiunque avesse escogitato quella pubblicit per l'ACME aveva avuto un'idea originale e intelligente, oltre che efficace. Si chiese addirittura se dovesse ingaggiarla, ma
non ne aveva bisogno, poich il servizio di pulizia era fornito dal proprietario dello stabile.
Gett nel cestino biglietto e busta e si chin a strofinare via dalla camicia le minuscole stelline luccicanti. Sent di nuovo un pizzicho nel naso e
fece una serie di starnuti talmente forti da fargli venire le lacrime agli occhi.

Come tutti i venerd, fin di lavorare presto e si godette il bel clima autunnale raggiungendo a piedi la Grand Central Station, dove sal sul treno
delle cinque e un quarto, pieno di pendolari. Quarantacinque minuti dopo,
proprio mentre si stava avvicinando alla sua fermata, sent i primi segni di
malessere al petto. Gli venne istintivo deglutire, ma non gli fu di conforto.
Poi si schiar la gola, sempre senza ottenere alcun effetto, quindi si diede
qualche pacca sul petto e inspir a fondo diverse volte.
La donna che gli stava seduta accanto abbass il giornale e gli chiese:
Si sente bene?
Oh s, nessun problema, rispose lui, imbarazzato. Si chiese se quel
giorno non avesse fumato un po' troppo.
Durante la sera, cerc di ignorare il pizzicho alla gola, che per continuava a dargli fastidio. Helen si accorse che c'era qualcosa che non andava vedendolo cincischiare con il cibo nel piatto, invece di mangiarlo. Si
trovavano nel ristorante greco in cui cenavano ogni venerd. Avevano preso quell'abitudine dopo che la loro unica figlia era andata al college e non
abitava pi con loro.
Sento una strana oppressione, spieg Jason quando la moglie gli
chiese che cosa avesse.
Spero che non ti prenderai un'altra volta l'influenza, comment lei.
Jason era un tipo fondamentalmente sano, ma l'eccesso di fumo lo esponeva alle infezioni alle vie respiratorie, in particolare all'influenza. Tre
anni prima aveva anche avuto una brutta polmonite.
Non pu essere l'influenza, obiett. Non ancora la stagione, no?
Lo chiedi a me? Non lo so, ma l'anno scorso non te la sei presa in
questo periodo?
Era novembre, rispose Jason.
Quando tornarono a casa, Helen insist che si misurasse la temperatura. Era di qualche linea superiore al normale. Discussero se fosse il caso di
chiamare il dottor Goldstein, il loro medico di base, e decisero di no. Non
volevano disturbarlo durante il weekend.
Perch le cose del genere capitano sempre il venerd sera? si lament Helen.
Jason dorm malissimo. Nel cuore della notte fu in preda a tali vampate
di calore da sudare abbondantemente, il che lo costrinse a farsi una doccia.
Mentre si asciugava fu scosso da brividi di freddo.
Questo taglia la testa al toro, dichiar Helen, mentre stendeva diverse coperte sul marito. Domattina, la prima cosa che faremo sar chiamare
il medico.
Che cosa credi che far? borbott lui. Ho preso l'influenza. Mi dir
di stare a letto, di prendere l'aspirina, di bere tanto e di riposarmi.
Magari ti dar degli antibiotici.

Ne sono rimasti un po' dall'anno scorso. Sono nell'armadietto dei medicinali. Va' a prenderli! Non ho bisogno del medico!
Il sabato non fu una giornata positiva. Nel tardo pomeriggio Jason dovette ammettere che, nonostante l'aspirina e gli antibiotici, stava decisamente peggio. L'oppressione che provava al petto si era trasformata in vero e proprio dolore. La temperatura era salita a quaranta gradi e gli era venuta la tosse. Ma ci di cui si lamentava maggiormente era un mal di testa
tremendo, accompagnato da dolori ai muscoli.
Ogni tentativo di raggiungere il dottor Goldstein fu vano, dato che il
medico era andato nel Connecticut per il weekend. Il servizio di guardia
medica telefonica sugger a Helen di rivolgersi al pronto soccorso pi vicino, e lei segu quel consiglio.
Dopo una lunga attesa, Jason fu visitato da un medico che rimase colpito dalle sue condizioni, soprattutto dopo una schermografia al torace,
tanto che ordin il ricovero immediato. Il caso fu assegnato al dottor
Heitman, che fungeva da sostituto del dottor Goldstein. La diagnosi fu influenza con polmonite secondaria, e vennero somministrati antibiotici per
via endovenosa.
Jason non si era mai sentito cos male in vita sua. Quando fu condotto
nella sua stanza, poco prima di mezzanotte, il dolore al petto era terribile,
soprattutto se tossiva, e cos pure il mal di testa. Pass a vederlo il dottor
Heitman, che acconsent alla sua richiesta di un antidolorifico.
Trascorse circa mezz'ora prima che il farmaco facesse effetto e nel frattempo il medico se n'era andato. Jason era steso sul letto immobile, ma incapace di dormire. Intuiva che all'interno del suo corpo infuriava una battaglia mortale. Gir la testa di lato a guardare Helen, nella penombra, e le
afferr una mano. Sua moglie era seduta accanto al letto, sveglia e silenziosa. Una lacrima rig la guancia di Jason: ai suoi occhi, Helen era ancora la ragazza che era entrata per caso nel suo negozio ad Atene, tanti anni
fa.
L'immagine della moglie cominci a offuscarsi, mentre l'agognata insensibilit si impadroniva del suo corpo. A mezzanotte e trentacinque Jason Papparis si addorment. Per sua fortuna, rest privo di sensi quando
fu portato di corsa all'unit di terapia intensiva dal dottor Kevin Fowler,
che intraprese un'inutile lotta per salvargli la vita.

Luned 18 ottobre, ore 4.30


Il ronzio dei motori dell'aereo era irregolare. Un momento sembravano
urlare mentre il velivolo puntava inesorabilmente verso terra, un attimo
dopo erano stranamente silenziosi, come se fossero stati spenti inavvertitamente dal pilota.
Jack Stapleton fissava la scena inorridito, sapendo che a bordo c'era la
sua famiglia e che lui non poteva fare niente. L'aereo sarebbe precipitato!
Grid impotente: NO! NO! NO!
Il suo grido lo strapp dalle spire di quell'incubo ricorrente e si tir su
a sedere sul letto. Ansimava come se stesse giocando a basket, e il sudore
gli rigava il volto. Rest disorientato, fin quando fece scorrere lo sguardo
per la camera da letto. Il suono intermittente non proveniva da un aereo.
Era il telefono di casa sua. Lo squillo rauco echeggiava implacabile nella
notte.
Jack guard automaticamente i numeri digitali della radiosveglia che
risplendevano nel buio: erano le quattro e mezzo del mattino! Non conosceva nessuno che lo avrebbe chiamato a quell'ora. Mentre allungava il
braccio verso il telefono, si ricord fin troppo bene la notte di otto anni
prima, quando era stato svegliato da una telefonata con cui lo informavano
che sua moglie e le sue figlie erano perite in un incidente aereo.
Afferr il ricevitore e rispose con una voce stridula e venata di panico.
Oh, penso di averti svegliato, disse una voce di donna. La linea era
disturbata da un fruscio crepitante.
Non so proprio che cosa te lo faccia pensare, ribatt Jack, ormai abbastanza sveglio da essere sarcastico. Chi parla?
Sono Laurie. Mi spiace averti svegliato. Non potevo farne a meno.
Ridacchi.
Jack chiuse gli occhi, poi guard di nuovo la radiosveglia, per assicurarsi di non avere visto male. Erano davvero le quattro e mezzo di mattina!
Senti, continu Laurie, devo fare in fretta. Voglio cenare con te stasera.
Dev'essere uno scherzo.
Nessuno scherzo. importante. Devo parlare con te, e vorrei farlo a
cena. Ti invito io. Di' di s!
Suppongo, rispose Jack, riluttante a impegnarsi.
Lo prender per un s. Ti dir dove quando ci vedremo in ufficio,
stamattina. Va bene?
Immagino. Jack non era poi cos sveglio come aveva creduto. La sua
mente non lavorava con sufficiente rapidit.

10

Perfetto, concluse Laurie. Allora, ci vediamo.


Jack sbatt le palpebre, quando si rese conto che la sua interlocutrice
aveva riattaccato. Riappese la cornetta e rest a fissare il buio. Conosceva
Laurie Montgomery da quattro anni, infatti era sua collega nell'ufficio di
medicina legale della citt di New York. Erano anche amici (in realt, pi
che amici) e in tutto quel tempo lei non lo aveva mai chiamato a un'ora
simile. E c'era un valido motivo. Jack sapeva che non era un tipo mattiniero. Le piaceva leggere romanzi fino a notte fonda, il che trasformava l'alzarsi mattutino in un'ardua impresa.
Jack si lasci ricadere sul guanciale con l'intenzione di dormire un'altra
ora e mezzo. A differenza di Laurie, lui invece era abituato ad alzarsi presto, ma le quattro e mezzo erano un po' troppo presto, perfino per lui.
Purtroppo gli divenne subito evidente che non se ne parlava proprio di
farsi un'altra dormitina. Tra la telefonata e l'incubo, non riusciva a riaddormentarsi. Dopo essersi girato e rigirato nel letto per circa mezz'ora,
gett via le coperte e si trascin in bagno, ciabattando nelle pantofole in
pelle d'agnello.
Con la luce accesa, si guard nello specchio mentre si passava una mano sul viso irsuto. Not senza farci molto caso l'incisivo sinistro scheggiato e la cicatrice sulla fronte, sotto l'attaccatura dei capelli, entrambi ricordini di un'indagine svolta al di fuori del lavoro, ma collegata a una serie di
casi di malattie infettive. La conseguenza inattesa era che ormai sul luogo
di lavoro era diventato di fatto il guru delle malattie infettive.
Sorrise alla propria immagine. Di recente si era ritrovato a pensare che,
se otto anni prima avesse guardato in una sfera di cristallo e avesse visto
se stesso com'era adesso, non si sarebbe certo riconosciuto. Allora viveva
nel Midwest ed era un oftalmologo abbastanza corpulento, dall'abbigliamento classico. Adesso era un medico legale di New York, magro e scattante, dai capelli striati di grigio e rasati quasi a zero, un dente scheggiato
e una cicatrice sul viso. Per quanto riguardava i vestiti, dava la preferenza
a giubbotti, jeans scoloriti e camicie di cotone.
Evitando di pensare alla propria famiglia, Jack rimugin sul comportamento di Laurie, una vera sorpresa. Non era da lei. Era sempre riflessiva
e ci teneva all'etichetta. Non avrebbe mai telefonato a un'ora simile senza
un valido motivo. Jack si chiese quale fosse.
Si fece la barba ed entr nella doccia, cercando di immaginare come
mai Laurie avesse chiamato nel cuore della notte per fissare un appuntamento per la cena. Cenavano spesso insieme, ma di solito lo decidevano l
per l. Perch questa volta aveva voluto fissarlo in anticipo, telefonando a
un'ora talmente insolita?
Mentre si asciugava, decise di richiamarla. Era ridicolo mettersi a indovinare che cosa le passava per la mente. Poich lo aveva svegliato a

11

quel modo, era ragionevole chiederle di spiegarsi. Ma quando compose il


numero trov la segreteria telefonica. Pensando che fosse sotto la doccia,
lasci un messaggio in cui le chiedeva di richiamarlo.
Ora che ebbe fatto colazione furono le sei. Dato che Laurie non lo aveva ancora richiamato, rifece il suo numero. Rimase seccato nel sentire di
nuovo la segreteria telefonica e riattacc.
Ormai faceva chiaro, quindi prese in considerazione l'idea di andare al
lavoro presto. Fu a quel punto che gli venne in mente che forse Laurie lo
aveva chiamato dall'ufficio. Era sicuro che non fosse di turno, ma forse
c'era un caso che la interessava in modo particolare.
Chiam l'ufficio di medicina legale e gli rispose Marjorie Zankowski,
la centralinista del turno di notte. Gli disse di essere sicura al novanta per
cento che la dottoressa Laurie Montgomery non ci fosse. L'unico medico
presente era quello di turno.
Provando un senso di frustrazione che rasentava la collera, Jack si arrese. Si ripromise di non spendere ulteriori energie a cercare di immaginare
che cosa avesse in mente Laurie e and in soggiorno, dove si rannicchi
sul divano con una delle molte riviste di argomento legale che non aveva
ancora letto.
Alle sei e tre quarti si alz, gett da parte la rivista e stacc dalla parete
dove stava appesa la sua mountain bike Cannondale. Tenendola in equilibrio su una spalla, scese i quattro piani del caseggiato in cui abitava. La
mattina presto era l'unico momento della giornata in cui non si udivano i
litigi dell'appartamento 2B. Al piano terreno dovette circumnavigare la
spazzatura che durante la notte era stata gettata gi dai piani superiori.
Uscendo sulla 106esima Strada Ovest, inspir a pieni polmoni l'aria ottobrina. Per la prima volta dall'inizio di quella strana giornata, si sent rinvigorito. Inforc la bici viola e si diresse verso Central Park, oltrepassando, alla sua sinistra, il campo da pallacanestro del quartiere, completamente vuoto.
Qualche anno prima, lo stesso giorno in cui aveva ricevuto il pugno
che gli aveva causato la scheggiatura dell'incisivo, gli avevano rubato la
sua prima mountain bike. A quel punto aveva dato retta agli avvertimenti
dei colleghi, e in particolare di Laurie, sui rischi di usare la bicicletta in
citt e non ne aveva comperata un'altra. Ma dopo essere stato rapinato nella metropolitana, era tornato alla sua idea originaria, mettendola in pratica.
All'inizio, con la nuova bici, era stato un ciclista piuttosto prudente, ma
con il tempo era tornato alle vecchie abitudini. Quando andava avanti e
indietro tra la casa e l'ufficio, dava libero sfogo alla sua vena autodistruttiva lanciandosi a rotta di collo, una cosa da far rizzare i capelli in testa. Era
convinto di non aver nulla da perdere. Quelle corse spericolate, una vera
sfida al fato, erano il suo modo di dire che, se era destino che la sua fami-

12

glia morisse, lui avrebbe dovuto morire con loro e forse avrebbe raggiunto
sua moglie e le due figlie pi prima che poi.
Quando arriv all'edificio che ospitava la sede centrale dell'ufficio di
medicina legale, sull'angolo della Prima Avenue con la 30esima Strada,
aveva collezionato due belle discussioni con dei tassisti e un piccolo scontro con un autobus urbano. Come niente fosse, e senza nemmeno il fiatone, parcheggi la bici al piano terreno, vicino al deposito delle bare per i
cadaveri che nessuno richiedeva, e si diresse verso la stanza delle identificazioni. Qualcun altro si sarebbe sentito con i nervi a fior di pelle, dopo un
viaggio cos mozzafiato, ma non Jack. Gli scontri verbali e lo sforzo fisico
lo calmavano, preparandolo agli invariabili ostacoli burocratici.
Nel passare accanto a Vinnie Amendola diede un colpetto all'angolo
del giornale che lui stava leggendo; il tecnico dell'obitorio era seduto alla
scrivania che preferiva, quella subito all'interno della stanza. Jack gli lanci anche un ciao, ma Vinnie lo ignor. Come al solito, era impegnato a
mandare a mente i risultati sportivi del giorno prima.
Vinnie lavorava l da pi tempo di Jack. Era uno sgobbone, ma si era
ritrovato per due volte sull'orlo del licenziamento per aver fatto trapelare
delle informazioni che avevano imbarazzato l'ufficio e avevano messo in
pericolo Jack e Laurie. Il motivo per cui Vinnie era stato soltanto ammonito e sottoposto a un periodo di prova, anzich perdere il posto, era dovuto alle circostanze attenuanti del suo comportamento. Un'indagine aveva
determinato che era stato vittima di un'estorsione da parte di alcuni ripugnanti esponenti della malavita. Il padre di Vinnie era vagamente collegato con la mafia.
Jack salut il dottor George Fontworth, un collega corpulento che aveva un'anzianit maggiore di lui di ben sette anni. George stava iniziando
proprio allora a svolgere la mansione che gli sarebbe spettata per tutta la
settimana: controllare i decessi della notte precedente e decidere per quali
fosse necessaria l'autopsia e a chi assegnarla. Era per quello che si trovava
gi l. Normalmente era l'ultimo ad arrivare.
Un bel benvenuto, mugugn Jack nel vedere che anche George, come Vinnie, non rispondeva al suo saluto. Si riemp la tazza con il caff
che trov gi pronto, come al solito. Vinnie arrivava sempre prima degli
altri tecnici per assistere il medico di turno nel caso avesse bisogno. Una
delle sue incombenze era di preparare il caff in un bricco che metteva a
disposizione di tutti.
Con la tazza in mano, Jack si avvicin a George e diede un'occhiata da
dietro le sue spalle ai fogli che teneva in mano.
Scusa, eh! gli disse il collega in tono petulante, e pieg i fogli in
modo che lui non potesse guardarli. Una delle sue fobie era che la gente
gli leggesse dietro le spalle.

13

Jack e George non erano mai andati molto d'accordo. Jack non era
molto tollerante verso la mediocrit e si rifiutava per principio di nascondere ci che provava. George poteva anche possedere credenziali astronomiche (aveva fatto pratica con un gigante della medicina legale) ma, a
parer suo, sul lavoro si comportava in modo superficiale. Jack non nutriva
rispetto per lui.
Sorrise alla reazione di George. Provava un piacere perverso nel punzecchiarlo. Niente di particolarmente interessante? gli domand, e gir
attorno alla scrivania, portandosi sul davanti. Cominci a sfogliare con
l'indice le varie cartellette, per leggere le diagnosi presunte.
Avevo tutto in ordine! sbott George. Gli spinse da parte la mano e
ristabil l'integrit fisica della pila di cartellette. Le stava disponendo in
base alla causa e alle modalit del decesso.
Che cos'hai da darmi? chiese ancora Jack. Una delle cose che gli
piacevano maggiormente del suo lavoro era che ogni giorno non sapeva
mai di che cosa avrebbe dovuto occuparsi. Quando era oftalmologo non
era cos. Sapeva che cosa doveva fare ogni singolo giorno con tre mesi di
anticipo.
Ho un caso di malattia infettiva, gli rispose il collega. Anche se non
credo che sia particolarmente interessante. Se lo vuoi, tuo.
Come mai lo hanno mandato qui? Niente diagnosi?
Solo una diagnosi presunta: probabilmente influenza, con polmonite
secondaria. Ma il paziente morto prima che siano arrivati i risultati delle
colture. A complicare le cose c' il fatto che non si visto niente nella colorazione di Gram. E per di pi il suo medico era via per il weekend.
Jack prese la cartelletta. Il nome era Jason Papparis. Estrasse la scheda
informativa compilata da Janice Jaeger, l'investigatrice legale (chiamata
anche assistente del medico) del turno di notte. Nel dare una rapida occhiata alla scheda, Jack annu ammirato: Janice si era rivelata, come al solito, molto scrupolosa. Dalla volta in cui le aveva suggerito di chiedere informazioni sui viaggi all'estero e sui contatti con animali, per i casi infettivi, non aveva mai mancato di farlo.
Accidenti se era un'influenza potente! comment Jack. Aveva notato
che il deceduto era rimasto in ospedale meno di ventiquattr'ore. Osserv
anche, per, che era un fumatore accanito e che nell'anamnesi erano presenti problemi alle vie respiratorie. Questo sollevava la questione se fosse
stato particolarmente potente l'agente infettivo o insolitamente predisposto
il paziente.
Lo vuoi o no? insist George. Stamattina abbiamo un sacco di casi.
Te ne ho gi assegnati degli altri, tra cui quello di un prigioniero morto
durante la custodia cautelare.
Che seccatura! borbott Jack. Sapeva che tali casi avevano spesso

14

complicate ricadute di tipo politico e sociale. Sei sicuro che Calvin, il


nostro intrepido sostituto del capo, non lo voglia fare lui?
Mi ha telefonato prima e mi ha detto di assegnarlo a te, replic George. Ha gi tastato il polso su nelle alte sfere politiche e ha pensato che
tu sei quello che pu svolgere meglio questa incombenza.
Questa s che bella, comment Jack. Non aveva senso. Il sostituto
del capo, come pure il capo in persona, stavano sempre a lamentarsi per la
sua mancanza di diplomazia e per il fatto che non teneva in considerazione gli aspetti politici e sociali impliciti nella professione di un medico legale.
Se non vuoi il caso infettivo, ti dar un'overdose, gli propose George.
Prendo l'infettivo, decise Jack. I casi di overdose non gli piacevano.
Erano ripetitivi, e il loro ufficio ne era invaso. Non offrivano sfide intellettuali.
Bene, disse George, e fece un segno sul suo elenco.
Desideroso di avvantaggiarsi sul tempo, Jack si avvicin a Vinnie e gli
pieg l'angolo del giornale. Il tecnico sollev lo sguardo su di lui, immusonito, gli occhi neri come il carbone. Sapeva quello che sarebbe seguito,
e non gli piaceva. Succedeva quasi tutti i giorni.
Non mi dirai che vuoi gi cominciare? gemette.
Chi dorme non piglia pesci, replic Jack. Quel proverbio trito e ritrito era la risposta automatica all'invariabile mancanza di entusiasmo che
Vinnie mostrava ogni mattina. Quel commento non mancava mai di provocarlo ulteriormente, anche se sapeva che lui lo avrebbe fatto.
Vorrei tanto sapere perch non potresti arrivare qui quando ci vengono tutti gli altri, borbott Vinnie.
Nonostante le apparenze, loro due andavano magnificamente d'accordo. A causa della tendenza di Jack ad arrivare presto, lavoravano invariabilmente insieme e ormai avevano messo a punto un rituale che scorreva
liscio come l'olio. Fra tutti i tecnici, era Vinnie quello che Jack preferiva, e
Vinnie preferiva Jack. Secondo lui, Jack non cazzeggiava.
Hai gi visto la dottoressa Montgomery? gli chiese Jack mentre si
dirigevano verso l'ascensore.
troppo intelligente per venire cos presto, rispose il tecnico.
normale, lei, mica come te.
Mentre attraversavano la stanza del centralino, Jack not la luce accesa
nel cubicolo del sergente Murphy. Il sergente faceva parte del dipartimento di polizia di New York, sezione persone scomparse. Erano anni che era
stato distaccato presso l'ufficio di medicina legale e non arrivava mai prima delle nove.
Curioso di verificare se il focoso irlandese fosse effettivamente nella

15

sua stanza, Jack fece una piccola deviazione e cacci dentro la testa. Non
soltanto Murphy c'era, ma non era solo. Seduto dall'altra parte della sua
scrivania c'era il tenente Lou Soldano, investigatore della squadra omicidi,
un visitatore assiduo dell'obitorio. Jack lo conosceva abbastanza bene, in
particolare perch era un buon amico di Laurie. Vicino a lui c'era un altro
uomo in borghese che Jack non aveva mai visto.
Jack! lo chiam Lou appena lo vide. Entra un minuto! Ti voglio
presentare una persona.
Jack entr nella minuscola stanzetta e Lou si alz. Come al solito, aveva l'aria di essere rimasto alzato tutta la notte. Non si era sbarbato (le
guance sembravano imbrattate di fuliggine) e aveva profonde occhiaie.
Inoltre, gli abiti erano stazzonati, la camicia aveva il bottone del colletto
aperto e il nodo della cravatta era allentato.
Questo l'agente speciale Gordon Tyrrell, disse Lou, indicando
l'uomo seduto accanto a lui. Quello si alz e tese la mano.
Significa FBI? chiese Jack, mentre gliela stringeva.
Proprio cos, rispose Gordon.
Jack non aveva mai stretto la mano a un membro del Federal Bureau of
Investigation. Non era decisamente l'esperienza che si immaginava. La
mano di Gordon era liscia, quasi effeminata, e la stretta debole ed esitante.
L'agente era un uomo minuto, dai lineamenti delicati, di certo non lo stereotipo del macho di cui si era nutrito Jack. Indossava abiti classici, perfettamente in ordine. La giacca era completamente abbottonata. Per certi
aspetti era l'antitesi di Lou.
Che cosa sta succedendo? chiese Jack. Non riesco a ricordarmi l'ultima volta che ho visto qui Murphy cos di buon'ora.
Murphy rise e fece per protestare, ma Lou lo interruppe.
La scorsa notte c' stato un omicidio che preoccupa particolarmente
l'FBI. Speriamo che l'autopsia possa far luce sulle sue dinamiche.
Che genere di caso? volle sapere Jack. Arma da fuoco o pugnalate?
Un po' di tutto, rispose Lou. Il cadavere uno sfacelo. Tanto da rivoltare lo stomaco anche a te.
gi stata fatta l'identificazione? chiese ancora Jack. A volte, quando i cadaveri erano molto danneggiati, l'identificazione era la parte pi
difficile.
Aggrottando le sopracciglia, Lou guard Gordon. Era evidente che non
sapeva quanto fosse riservato quel caso.
Va bene, concesse Gordon.
S, lo hanno identificato, rispose allora Lou. Si chiamava Brad Cassidy. Un bianco di ventidue anni, uno skinhead.
Vuoi dire uno di quei razzisti svitati con i tatuaggi nazi, il giubbotto

16

di pelle nera e gli stivali neri? Jack ne aveva visto qualche esemplare, di
tanto in tanto, che ciondolava per i parchi cittadini. Quando andava a trovare sua madre, nel Midwest, ne vedeva anche di pi.
Ci sei, conferm Lou.
Gli skinhead non hanno tutti delle decorazioni nazi, osserv Gordon.
S, infatti, conferm Lou. E alcuni di loro non hanno nemmeno pi
le teste rasate. Il loro stile ha subito qualche modificazione.
La musica no, intervenne di nuovo Gordon. Quella stata probabilmente la parte pi consistente dell'intero movimento e di certo fa parte
dello stile.
Questa una cosa di cui io non so proprio niente, ammise Lou.
Non mi sono mai occupato di musica.
Be', importante rispetto agli skinhead americani, spieg Gordon.
La musica ha fornito al movimento la sua ideologia di odio e violenza.
Stai scherzando? chiese Lou. Solo a causa della musica?
Non esagero. Qui negli Stati Uniti, a differenza che in Inghilterra, il
movimento skinhead iniziato semplicemente come uno stile, tipo il
punk, con atteggiamenti offensivi e scioccanti nell'aspetto e nel comportamento. Ma la musica di gruppi come gli Screwdriver e i Brutal Attack e
un mucchio di altri ha creato un cambiamento. I testi delle canzoni hanno
promosso una filosofia esagitata di sopravvivenza e ribellione. Ecco da
dove provengono l'odio e la violenza.
Cos, lei una specie di esperto degli skinhead? domand Jack.
Solo per necessit, si scherm Gordon. Il mio vero campo di interesse sono le milizie di estrema destra. Ma ho dovuto espandere il mio
raggio di indagine. Purtroppo, la Resistenza Bianca Ariana si messa a
reclutare skinhead per utilizzarli come una specie di truppe di attacco, attingendo a quel pozzo di odio e di violenza che la musica ha generato.
Adesso un sacco di gruppi neofascisti hanno seguito l'esempio per le loro
milizie, facendo fare ai ragazzi il lavoro sporco e interessandoli alla propaganda nazista.
Di solito questi tipi non se la prendono con le minoranze? chiese
Jack. Che cosa accaduto stavolta? Qualcuno ha reagito?
Gli skinhead hanno la tendenza a combattersi fra loro, oltre che attaccare gli altri, spieg Gordon. E questo proprio un caso simile.
Come mai cos tanto interesse per Brad Cassidy? Avrei pensato che
uno in meno di questi tizi non farebbe che rendervi pi facile la vita.
Vinnie cacci dentro la testa nella stanza, informando Jack che, se avesse continuato a dar fiato alla bocca, lui sarebbe tornato a leggere il New
York Post. Jack lo scacci via con un gesto della mano.
Brad Cassidy lo avevamo reclutato come potenziale informa tore, rivel Gordon. Aveva ottenuto degli sconti di pena per diversi crimini, in

17

cambio della collaborazione. Stava cercando di scoprire una organizzazione chiamata Esercito Ariano del Popolo.
Non ne ho mai sentito parlare, comment Jack.
Nemmeno io, ammise Lou.
un gruppo piuttosto nebuloso, spieg Gordon. Tutto ci che sappiamo quello che siamo riusciti a intercettare da Internet che, a proposito, diventato il maggior mezzo di comunicazione di questi pazzoidi neofascisti. Sappiamo che l'Esercito Ariano del Popolo ha la sua collocazione
nell'area metropolitana di New York e che ha reclutato alcuni skinhead
locali. Ma la parte pi allarmante sono alcuni vaghi riferimenti a un imminente avvenimento di grande importanza. Temiamo che abbiano in
mente qualcosa di violento.
Una cosa tipo il bombardamento del Murrah Building a Oklahoma,
aggiunse Lou. Un atto terroristico in grande stile.
Buon Dio! esclam Jack.
Non abbiamo idea del che cosa, del dove e del quando, ammise
Gordon. Speriamo che sia solo un atteggiamento, una vanteria: spesso
per questi gruppi cos. Non vogliamo correre rischi. Poich il controspionaggio l'unica vera difesa contro il terrorismo, stiamo facendo del
nostro meglio. Abbiamo avvisato dell'emergenza gli amministratori della
citt, ma purtroppo sono poche le informazioni che siamo in grado di dare.
In questo momento l'unica traccia che abbiamo uno skinhead morto, comment Lou. Ecco perch ci interessa cos tanto l'autopsia. Speriamo in un indizio, qualsiasi indizio.
Volete che ve la faccia subito? si offr Jack. Stavo per dedicarmi a
un caso infettivo, ma pu aspettare.
Ho chiesto a Laurie di farla, disse Lou, arrossendo quel tanto che
glielo permetteva l'incarnato scuro, da italiano del Sud. E lei ha detto che
le andava bene.
Quando le hai parlato? chiese Jack.
Stamattina.
Davvero, comment Jack. Dove l'hai trovata? A casa?
In realt mi ha chiamato lei. Mi ha trovato al cellulare.
Che ora era?
Lou esit.
stato verso le quattro e mezzo di mattina? insist Jack. Il mistero
di Laurie si stava infittendo.
Pi o meno, ammise Lou.
Jack lo prese per il gomito. Scusateci, disse a Gordon e al sergente
Murphy, e port Lou nella stanza del centralino. Marjorie Zankowski rivolse loro una rapida occhiata, prima di rimettersi a lavorare a maglia. Il

18

centralino era muto, in quel momento.


Laurie mi ha chiamato alle quattro e mezzo, disse Jack in un sussurro. Mi ha svegliato. Non che mi stia lamentando. In realt stato un bene
che mi abbia svegliato. Avevo un incubo. Ma so che erano esattamente le
quattro e mezzo perch ho guardato la sveglia.
Be', forse erano le quattro e trentacinque quando ha chiamato me,
disse Lou. Non me lo ricordo esattamente. Ho avuto molto da fare, stanotte.
Per cosa ha chiamato? chiese ancora Jack. Era un'ora strana per fare una telefonata, non ti pare?
Lou gli piant addosso i suoi occhi scuri. Era evidente che si stava
chiedendo se fosse opportuno rivelargli il motivo della chiamata di Laurie.
Va bene, forse non era una domanda da farsi, ammise Jack, sollevando le mani in uno scherzoso gesto di difesa. Facciamo cos, invece:
sar io a dirti perch mi ha telefonato. Voleva cenare con me, stasera. Ha
detto che era importante, che voleva parlarmi. Questo spiega qualcosa,
considerato ci che ha detto a te?
Lou incresp le labbra ed emise un leggero soffio. No. Mi ha detto la
stessa cosa. Mi ha invitato a cena.
Non mi stai prendendo in giro, vero? Non c'era niente di razionale in
tutto ci.
Lou scosse la testa.
Che cosa le hai detto? gli chiese Jack.
Che ci sarei andato.
Di cosa pensi che ti volesse parlare?
Lou esit. Era di nuovo evidente che si trovava a disagio. Immagino
che sperassi di sentirle dire che le mancavo. Sai, una cosa del genere.
Quella rivelazione era toccante. Gli sembrava evidente che Lou fosse
innamorato di Laurie. Questo costituiva una complica zione, perch per
molti versi anche lui provava la stessa cosa per lei, anche se era riluttante
ad ammetterlo.
Non devi dire niente, aggiunse Lou. Lo so di essere un babbeo. Solo che a volte mi sento solo, e apprezzo la sua compagnia. In pi, si trova
bene con i miei figli.
Jack gli mise una mano sulla spalla. Non penso affatto che tu sia un
babbeo. Assolutamente. Speravo solo che potessi aiutami a far luce su
quello che ha in mente.
Non ci resta che chiederglielo. Ha detto che arriver un po' tardi stamattina.
Conoscendo Laurie, ci far aspettare fino a stasera, comment Jack.
Ha detto quanto avrebbe fatto tardi?
No.

19

Anche questo strano. Se alle quattro e mezzo era gi in piedi, come


mai far tardi?
Lou si strinse nelle spalle.
Jack ritorn nella stanza delle identificazioni, e intanto gli frullavano
nella mente pensieri relativi a Laurie e al terrorismo Era una strana combinazione. Rendendosi conto che al momento c'era poco che potesse fare
per entrambe le cose, strapp per la seconda volta Vinnie dal suo giornale,
deciso a dare inizio alla giornata di lavoro. Sentiva il bisogno di concentrarsi su un problema che avesse una soluzione immediata.
Nel passare davanti all'ufficio di Janice Jaeger, ficc dentro la testa.
Ehi, hai fatto proprio un bel lavoro con il caso Papparis, si compliment
con lei.
Janice sollev lo sguardo dalla scrivania. Le occhiaie erano molto evidenti, come al solito. Jack non pot fare a meno di chiedersi se dormiva
almeno un po'.
Grazie, rispose Janice.
Faresti meglio a concederti un po' di riposo.
Stacco appena avr concluso questo caso.
C' niente di extra che dovremmo sapere riguardo Papparis? le chiese Jack.
Penso che sia tutto nella scheda. A parte il fatto che il medico con cui
ho parlato era decisamente sconvolto. Mi ha detto di non aver mai visto
un'infezione pi aggressiva. Gli farebbe piacere che lo chiamassi, dopo
aver fatto l'autopsia. Il suo nome e il numero di telefono sono sul retro
della scheda informativa.
Gli telefoner appena avremo scoperto qualcosa, promise Jack.
Entr in ascensore con Vinnie, che borbott: Questo caso mi fa venire
la pelle d'oca. Mi ricorda il caso di peste che ci capitato qualche anno fa.
Spero che questo non sia l'inizio di qualche tipo di epidemia.
Lo spero anch'io, replic Jack. A me comunque ricorda di pi un
caso di influenza che quello di peste. Dovremo stare attentissimi alla contaminazione.
Certo, non occorre nemmeno dirlo. Se fosse possibile, mi metterei
addosso due scafandri, invece di uno.
Vinnie indossava gi gli indumenti da lavoro e cos, mentre Jack andava a spogliarsi, si infil lo scafandro. Poi entr nella sala delle autopsie, la
fossa, come la chiamavano scherzosamente, e intanto Jack pass in rassegna tutto il materiale contenuto nella cartelletta, in particolare il rapporto investigativo redatto da Janice Jaeger. Una lettura pi attenta gli fece
notare una cosa che gli era sfuggita la prima volta: il deceduto commerciava in tappeti. Jack si chiese che tipo di tappeti e da dove provenissero.
Si ripromise di parlarne con gli investigatori legali.

20

Poi pose su un visore i raggi X di Papparis. Comprendevano tutto il


corpo e quindi non erano tanto validi dal punto di vista diagnostico. In
particolare, il dettaglio del petto era indistinto. Per c'erano due cose che
attirarono la sua attenzione: c'erano tracce scarsissime di polmonite (il che
sembrava sorprendente, considerato il rapido deterioramento delle vie respiratorie) e la parte centrale del petto, compresa tra i due polmoni (il mediastino) pareva pi larga del solito.
Infine si bard in quello che veniva chiamato scafandro: una tuta anticontaminazione che copriva anche la testa, con una visiera di plastica trasparente e fornita di un sistema di ventilazione a batterie che assicurava il
ricambio d'aria, filtrando quella proveniente dall'esterno. Nel frattempo
Vinnie aveva sistemato il cadavere sul tavolo e aveva allineato tutti i recipienti per i campioni.
Che cosa diavolo hai fatto l fuori? si lament, quando comparve
Jack. A quest'ora potevamo aver gi finito.
Jack rise.
E guarda un po' questo qui, aggiunse Vinnie, indicando il cadavere.
Non ha l'aria di uno che sta andando a ballare.
Che memoria! comment Jack, riconoscendo una propria battuta.
L'aveva fatta in occasione del caso di peste a cui si era riferito Vinnie poco prima ed era entrata a far parte del loro umorismo macabro.
E non la sola cosa che mi ricordo, aggiunse Vinnie. Mentre tu eri
l a perdere tempo, ho cercato punture di artropodi e non ne ho trovate.
Accidenti, sono impressionato! comment Jack. Durante il caso di
peste aveva detto a Vinnie che gli artropodi, in particolare gli insetti e gli
aracnidi, svolgevano un ruolo importante come vettori nella diffusione di
molte malattie infettive. Quando si eseguiva l'autopsia di uno di questi casi, era importantissimo cercarne eventuali tracce. Prima o poi mi ruberai
il lavoro.
Quello che mi piacerebbe sarebbe prendere il tuo stipendio, replic
Vinnie. Il lavoro te lo puoi tenere.
Jack esegu l'esame esterno. Vinnie aveva ragione: non c'erano segni di
punture. Non si scorgevano nemmeno porpora o altri indizi di emorragia
sottocutanea, anche se la pelle sembrava avere una tonalit leggermente
scura.
L'esame interno fu tutta un'altra storia. Appena Jack apr il petto, la patologia fu subito evidente. Sulla superficie dei polmoni c'era inequivocabilmente del sangue, una condizione chiamata effusione pleurica emorragica. Abbondante emorragia e segni di infiammazione erano visibili anche
nelle strutture situate fra i polmoni, che comprendevano l'esofago, la trachea, i bronchi maggiori, i vasi sanguigni e una conglomerazione di nodi
linfatici. Questo reperto veniva chiamato mediastinite emorragica, e spie-

21

gava l'ombra piuttosto larga che si notava nei raggi X.


Accidenti! comment Jack. Con tutta questa emorragia non credo
che sia stata l'influenza. Qualsiasi cosa fosse, si diffusa come un incendio di sterpaglie.
Vinnie lo guard dando segni di nervosismo. Faceva fatica a vedergli il
viso, a causa del riflesso delle luci fluorescenti sulla visiera di plastica, ma
non gli piaceva il tono della sua voce. Era difficile che Jack restasse impressionato da ci che vedeva nella sala delle autopsie, ma in quel momento lo sembrava proprio.
Che cosa pensi che sia? gli chiese.
Non lo so, ammise Jack. Ma la combinazione fra la mediastinite
emorragica e l'effusione pleurica mi fa squillare un campanello in un angolino della mente. Da qualche parte ho letto qualcosa al proposito, solo
che non mi ricordo dove. Comunque, sia quel che sia, si tratta di una cosa
davvero aggressiva.
Vinnie comp istintivamente un passo indietro.
Adesso non farmi il coniglio, lo ammon Jack. Torna qua e aiutami
a tirar fuori gli organi addominali.
Va be', ma promettimi di essere prudente. Certe volte vai un po' di
fretta con quel coltello, borbott Vinnie, accostandosi di nuovo al tavolo.
Io sono sempre prudente.
Certo! esclam Vinnie con sarcasmo. Ecco perch te ne vai in giro
per la citt con quella tua bici.
Mentre si concentravano sul loro caso, cominciarono ad arrivare altri
cadaveri che vennero posti sui rispettivi tavoli dai tecnici dell'obitorio. Poi
arrivarono uno dopo l'altro i vari medici legali. Prometteva di essere una
giornata con molto lavoro, nella fossa.
Che cosa ti toccato? chiese una voce, alle spalle di Jack.
Lui si raddrizz e si volt, trovandosi davanti il dottor Chet McGovern,
il collega con cui divideva l'ufficio. Erana stati assunti l dentro a distanza
di un mese uno dall'altro e andavano d'accordissimo, soprattutto perch
entrambi si appassionavano al lavoro che facevano. Anche Chet aveva
sperimentato un altro campo della medicina, prima di dedicarsi alla patologia legale. Dal punto di vista della personalit, invece, erano alquanto
diversi. Chet non era sarcastico come Jack e non gli capitava di avere problemi con i superiori.
Jack gli descrisse sommariamente il caso Papparis, indicandogli la patologia del petto. Gli mostr anche la superficie incisa dei polmoni, che
rivelava una polmonite appena accennata.
Interessante, comment Chet. L'infezione doveva essere di quelle
che si propagano nell'aria.
Senz'altro. Ma perch solo qualche accenno di polmonite?

22

E che ne so? Sei tu l'esperto di malattie infettive.


Vorrei che fosse vero, mormor Jack, rimettendo con precauzione il
polmone nella bacinella. Sono sicuro di aver sentito parlare di questa
combinazione di reperti, ma accidenti se mi ricordo di cosa si tratta!
Scommetto che lo scoprirai, lo rincuor Chet e fece per andarsene,
ma Jack lo chiam, chiedendogli se avesse visto Laurie.
Lui scosse la testa. Non ancora.
Jack sollev lo sguardo verso l'orologio alla parete. Erano quasi le nove. Avrebbe dovuto essere l gi da un'ora. Alz le spalle e continu a lavorare.
Adesso doveva rimuovere il cervello. Poich lui e Vinnie lavoravano
spessissimo insieme, avevano stabilito una routine di incisioni nella testa
che non richiedeva parole. Anche se Vinnie si sobbarcava un bel po' di lavoro, era sempre Jack a sollevare la calotta cranica.
Accidenti! comment, appena il cervello fu visibile. Come i polmoni, aveva molto sangue sulla superficie. Quando questo si verifica in un
caso infettivo, in genere significa meningite emorragica, o un'infiammazione delle meningi talmente forte da causare emorragia.
Questo tizio doveva avere un mal di testa del diavolo, fu la supposizione di Vinnie.
S, e anche un dolore opprimente al petto, conferm Jack. Il poverino probabilmente si sentiva come se fosse stato investito da un treno.
Che cos'hai tra le mani, dottore? chiese una voce profonda. Un aneurisma che scoppiato o la vittima di un trauma?
Nessuno dei due, rispose Jack. un caso infettivo. Si volt e si ritrov davanti la sagoma imponente del dottor Calvin Washington, il sostituto del capo.
Proprio l'ideale, comment quello. Le malattie contagiose sono pane per i tuoi denti. Hai fatto una diagnosi provvisoria?
Calvin si chin sul tavolo per vedere meglio. Vicino a lui Jack, per
quanto muscoloso, appariva minuto. Calvin, un vero gigante afroamericano con predisposizione per l'atletica, avrebbe potuto diventare un giocatore di football professionista, se non avesse preferito la facolt di medicina.
Suo padre aveva esercitato a Filadelfia come chirurgo di tutto rispetto e lui
era deciso a seguire la carriera paterna.
Fino a due secondi fa non ne avevo la pi pallida idea, rispose Jack,
ma appena ho visto il sangue sulla superficie del cervello mi venuta in
mente una cosa. Mi ricordo di aver letto del carbonchio polmonare, un
paio di anni fa, quando sgobbavo sulle malattie infettive.
Carbonchio? Calvin si lasci andare a una risatina di incredulit.
Jack aveva la peculiarit di venirsene fuori con diagnosi esotiche. Anche
se spesso finiva con l'aver ragione, il carbonchio, la malattia infettiva che

23

colpisce i ruminanti e occasionalmente trasmessa agli umani, sembrava


andare oltre ogni possibile realt. In tutti gli anni trascorsi come anatomopatologo, ne aveva visto un solo caso, un allevatore di bestiame dell'Oklahoma, e non era polmonare. Era la forma pi comune, quella cutanea.
A questo punto la mia supposizione il carbonchio, disse Jack. Sar interessante vedere se il laboratorio lo confermer. Naturalmente, potrebbe saltar fuori che questo paziente aveva un sistema immunitario
compromesso, di cui nessuno era a conoscenza. Allora magari si tratterebbe di un agente patogeno che si trova in qualsiasi giardino.
L'esperienza mi dice di non fare scommesse con te, ma hai scelto una
malattia davvero rara, qui negli Stati Uniti.
Be', non mi ricordo quanto sia rara. Tutto ci che mi ricordo che va
di pari passo con la mediastinite emorragica e con la meningite.
Che ne dici del meningococco? propose Calvin. Perch non scegliere qualcosa di pi comune?
Il meningococco possibile, ammise Jack, ma non lo metterei in
cima alla lista, non con la mediastinite emorragica. Inoltre, non c'era porpora, e con il meningococco mi aspetterei una maggiore purulenza sulla
superficie del cervello.
Be', se salta fuori che carbonchio fammelo sapere pi prima che
poi, fu la richiesta di Calvin. Sono certo che all'ufficiale sanitario interesser. Quanto al prossimo caso, ti hanno informato che sono stato io a
chiedere di assegnarlo a te?
S, ma perch io? Tu e il capo vi lamentate sempre della mia mancanza di diplomazia. Un decesso durante la custodia cautelare solleva sempre
un vespaio politico. Sei sicuro di volere me?
I tuoi servigi sono stati espressamente richiesti da persone al di fuori
di questa sede, gli rivel Calvin. Evidentemente la tua mancanza di diplomazia considerata un tratto positivo dalla comunit afroamericana.
Puoi essere una spina nel fianco per me e per il capo, ma ti sei conquistato
una reputazione di integrit professionale presso certi leader di gruppi minoritari.
Forse grazie ai miei exploit sul campo di basket del quartiere. Faccio
raramente falli.
Perch devi sempre buttare in vacca i complimenti? Il tono di Calvin
era irritato.
Magari perch mi mettono a disagio. Preferisco le critiche.
Santa pazienza! esclam Calvin. Senti, assegnando questo caso a te
riusciremo forse a evitare qualsiasi contestazione sul fatto che questo ufficio si presti a un eventuale insabbiamento.
La vittima un afroamericano?
Evidentemente. E l'agente bianco. Ti sei fatto un'idea?

24

Me la sono fatta, s.
Bene, concluse Calvin. Dammi una voce quando sarai pronto. Ti
dar una mano. Di fatto, lo faremo insieme.
Quando Calvin se ne fu andato, Jack guard Vinnie e gemette. Ci vorranno tre ore! Calvin sar anche scrupoloso, ma pi lento di una tartaruga.
Quanto contagioso il carbonchio? domand Vinnie.
Rilassati! Non ti beccherai niente. Da quanto mi ricordo, non si trasmette da persona a persona.
Non so mai quando crederti e quando no.
A volte non lo so neppure io, ammise Jack scherzandoci sopra. Ma
stavolta puoi fidarti di me.
Portarono a termine il caso Papparis senza scambiare altre parole.
Mentre Jack stava raccogliendo i campioni da portare in laboratorio, al
piano di sopra, entr Laurie. La riconobbe dalla sua risata caratteristica;
sembrava di splendido umore. Aveva il viso completamente coperto, dato
che anche lei indossava lo scafandro, come pure le due persone che l'accompagnavano. Jack suppose che fossero Lou e l'agente dell'FBI.
Appena pot, si avvicin al tavolo attorno al quale si erano raggruppati
i nuovi venuti. A quel punto non si sentivano pi risate.
Mi state dicendo che questo tizio stato crocifisso? chiese Laurie,
sollevando la mano destra del cadavere. Jack vide che dal palmo spuntava
una grossa punta di metallo.
S, ti sto dicendo proprio questo, rispose Lou. E non che l'inizio.
Hanno inchiodato la croce a un palo del telefono e poi ci hanno inchiodato
sopra il ragazzo.
Buon Dio! esclam Laurie.
Poi hanno cercato di scorticarlo. Per lo meno la parte davanti.
Ma tremendo!
Pensa che fosse vivo mentre lo sottoponevano a questo trattamento?
domand Gordon.
Temo di s, rispose Laurie. Lo si capisce dall'abbondanza dell'emorragia. Non c' dubbio che fosse vivo.
Jack si avvicin per attirare l'attenzione di Laurie, volendo scambiare
due parole con lei, ma vide il cadavere. Per quanto credesse di essersi assuefatto all'immagine della morte, il corpo di Brad Cassidy lo fece restare
senza fiato. Il giovane era stato crocifisso e parzialmente spellato vivo, gli
avevano cavato via gli occhi e tagliato i genitali. Il corpo era cosparso di
varie ferite superficiali inferte con qualcosa di tagliente. La pelle del torace era stata strappata e gli ricadeva sulle gambe. Su essa era visibile il tatuaggio di un vichingo, di notevoli dimensioni. Al centro della fronte era
tatuata una piccola svastica.

25

Perch un vichingo? chiese Jack.


Ciao Jack, caro, lo salut Laurie, con vivacit. Hai gi finito il tuo
primo caso? Conosci l'agente Gordon Tyrrell? Com' andata la tua pedalata, stamattina?
Bene. Le domande erano arrivate cos in fretta che Jack aveva risposto solo all'ultima.
Jack insiste ad andare in bici per la citt, spieg Laurie. Dice che
gli schiarisce la mente.
Non credo che sia una cosa particolarmente sicura, comment Gordon.
No, convenne Lou. Ma con il traffico dell'ora di punta, certe volte
vorrei anch'io avere una bici.
Oh, suvvia, Lou! esclam Laurie. Non dici sul serio!
Jack prov una precisa sensazione di irrealt, mentre la conversazione
continuava. Gli sembravano assurde quelle chiacchiere mondane, mentre
se ne stavano l con le tute protettive davanti a un cadavere orrendamente
mutilato. Interruppe la discussione sulla pericolosit di andare in bicicletta, tornando alla domanda iniziale sul tatuaggio che raffigurava un vichingo.
Ha a che fare con il mito ariano, spieg Gordon. Come l'abbigliamento e gli stivali, l'immagine dei vichinghi stata mutuata dal movimento skinhead in Inghilterra, dove tutto ha avuto inizio.
Ma perch proprio un vichingo? insist Jack. Pensavo che avessero
preso gli emblemi nazisti.
Il loro interesse per i vichinghi deriva da un punto di vista storico
molto revisionista, spieg ancora Gordon. Gli skinhead ritengono che i
vichinghi, dediti com'erano ai saccheggi e pronti a uccidere, rappresentino
il non plus ultra dell'onore virile.
Secondo Gordon per questo che gli hanno strappato via la pelle,
aggiunse Lou. Chiunque l'abbia ucciso, pensava che non meritasse di
morire con l'immagine di un vichingo ancora addosso.
Credevo che questo tipo di torture fosse finito con il Medioevo,
comment Jack.
Ho visto numerosi casi altrettanto raccapriccianti, afferm Gordon.
Sono ragazzi violenti.
E fanno paura, aggiunse Lou. Sono dei veri psicopatici.
Scusami, Laurie, disse Jack. Posso parlarti un momento da solo?
Certo. Laurie si scus con gli altri due e si spost verso un angolo
della stanza assieme a Jack.
Sei appena arrivata? le chiese lui.
Qualche minuto fa, rispose. Che cosa c'?
Mi chiedi che cosa c'? Sei tu quella che si sta comportando in modo

26

bizzarro e ti dir che il mistero mi sta mandando fuori di testa. Che cosa
succede? Di che cosa vuoi parlare a me e a Lou?
Jack intravide il sorriso di Laurie attraverso la visiera.
Buon Dio, comment lei. Non credo di averti mai visto cos interessato. Sono lusingata.
Dai, Laurie! Smettila! Sputa il rospo!
Ci vorrebbe troppo tempo.
Potresti farmi un rapido riassunto, tenendo per dopo i dettagli pi agghiaccianti.
No! rispose lei decisa. Dovrai aspettare fino a stasera, ammesso che
sia ancora in piedi.
Che cosa vuoi dire?
Jack! Adesso non posso parlare. Ti parler stasera, come abbiamo deciso.
Sei tu che lo hai deciso.
Adesso devo mettermi al lavoro, tagli corto Laurie. Si volt e torn
al suo tavolo.
Jack si sent frustrato e irritato. Non riusciva a credere che Laurie si
comportasse cos. Borbottando tra s, torn ai campioni di Papparis. Voleva portarli ad Agnes Finn, in modo che li sottoponesse a un test alla
fluoresceina per la ricerca degli anticorpi del carbonchio.
2

Luned 18 ottobre, ore 9.30


Chert! Chert! Chert! grid Yuri Davidov e picchi una manata sul
volante del suo taxi giallo, una Chevy Caprice. Quando andava in collera
parlava in russo, la sua madrelingua, e in quel momento era furibondo.
Era incastrato in un ingorgo, immerso in una cacofonia di clacson. Davanti a lui si allungava una fila di taxi fermi, di cui scorgeva i fanalini rossi
dei freni, e il prossimo incrocio era ingombro di auto che andavano in direzione perpendicolare alla sua. Quindi, anche quando scatt il verde, lui
rimase bloccato.
La giornata si era prospettata male fin dalla prima corsa: mentre Yuri
scendeva per la Seconda Avenue, un ciclista aveva tirato un calcio alla
portiera dal lato del passeggero, ammaccandola. Diceva che gli aveva tagliato la strada. Yuri era sceso dal taxi e lo aveva inondato di improperi in
russo. Avrebbe voluto passare all'aggressione fisica, ma aveva rapidamente cambiato idea: il ciclista era molto pi robusto di lui. Era anche evidente che era adirato e che era in forma fisica migliore. Yuri aveva quarantaquattro anni, ma si era lasciato andare. Era sovrappeso e gi di tono, e lo

27

sapeva.
Un leggero tonfo proveniente dalla parte posteriore dell'auto lo fece
sobbalzare. Si chin ad aprire il finestrino, si sporse fuori, agit il pugno e
con il suo pesante accento maledisse il tassista che gli aveva dato una piccola botta all'auto.
Vacci tu! gli grid quello. Muoviti!
Dove vuoi che vada? Che diavolo vuoi?
Yuri si risistem sul sedile e si pass una mano tra i folti capelli scuri,
quasi corvini. Poi la sollev per girare lo specchietto retrovisore, in modo
da potercisi guardare. Aveva gli occhi iniettati di sangue e il viso arrossato. Sapeva di doversi calmare, altrimenti avrebbe avuto un attacco alle coronarie. Avrebbe avuto bisogno di un sorso di vodka.
Che bello scherzo! borbott irato in russo. Non si riferiva alla situazione del momento ma alla sua intera vita che, metaforicamente, aveva
molto in comune con quell'ingorgo stradale. Era ferma, a un punto morto,
e il risultato era che lui aveva perso ogni illusione. Ormai sapeva per triste
esperienza personale che l'allettante sogno americano da cui si era lasciato
attrarre era tutto un'impostura e il mondo intero se l'era bevuto per colpa
dei media dominati dagli ebrei americani.
Davanti a lui le auto cominciarono a muoversi e anche Yuri mise in
movimento la sua, sperando di riuscire per lo meno a superare l'incrocio.
Ma non fu cos. Il taxi immediatamente davanti si ferm di botto, costringendolo a fare altrettanto, e quello dietro gli diede un'altra botta. Era leggera come la prima e non aveva causato danni, ma per lui costituiva un'offesa.
Cacci di nuovo la testa fuori dal finestrino. Che accidenti hai? il
primo giorno che guidi?
Chiudi il becco, dannato straniero, gli grid dietro l'altro tassista.
Perch non muovi il culo e non te ne torni a casa tua, dove diavolo si
trova?
Yuri fece per replicare, ma cambi idea. Si rimise seduto sul sedile ed
espir rumorosamente, come uno pneumatico che si sgonfia. Il commento
del collega aveva involontariamente suscitato un senso di toska che cal
su di lui come una pesante cappa di lana. Toska era una parola russa che
indicava malinconia, depressione, forte desiderio, angoscia, stanchezza e
nostalgia, vissute tutte assieme sotto forma di un profondo dolore fisico.
Tenne lo sguardo fisso davanti a s, senza vedere. Per il momento la
disillusione e la rabbia contro l'America vennero spazzate via da un ricordo che comparve all'improvviso. Vide se stesso e suo fratello che andavano a scuola, una gelida mattina, nella loro citt natale, Sverdlovsk. Con gli
occhi della mente vedeva la cucina comune, con la sua convivialit, e nel
cuore riviveva l'orgoglio di far parte dell'impero sovietico.

28

Certo, sotto il regime comunista c'erano delle privazioni, come il fatto


che di tanto in tanto le donne dovevano fare la fila per il latte o per altri
beni di consumo. Ma non era poi tanto male come diceva la gente o come
volevano credere quegli sciocchi, l in America. In realt, l'eguaglianza
per tutti (tranne gli alti papaveri del partito) aiutava a sentirsi uniti e facilitava l'amicizia. C'erano di certo minori conflitti di classe che l in America. All'epoca, Yuri non si era reso conto delle cose positive. Ma adesso se
le ricordava, e sarebbe tornato a casa. Sarebbe tornato alla piccola madre
Russia. Aveva preso quella decisione mesi prima.
Ma non se ne sarebbe andato senza aver ottenuto la sua vendetta. Era
stato ingannato e rifiutato. Adesso avrebbe restituito pan per focaccia, in
un modo che avrebbe attirato l'attenzione di tutti quanti, in quel paese ingannatore e arrogante. E, una volta in Russia, avrebbe offerto in dono la
sua vendetta a Vladimir Zhirinovsky, il vero patriota della rodina, la madrepatria, che sicuramente l'avrebbe riportata alla gloria dell'URSS, se
gliene avessero dato l'opportunit.
Le sue elucubrazioni vennero interrotte all'improvviso dallo spalancarsi di una portiera posteriore. Un passeggero gett dentro una valigetta in
pelle di struzzo e sal a sua volta.
Yuri guard irritato la sua faccia nello specchietto retrovisore. Era un
uomo minuto, con i baffi, che indossava un costoso completo italiano,
camicia bianca, cravatta di seta. Dal taschino gli spuntava un fazzoletto
abbinato alla cravatta. Doveva essere un uomo d'affari o un banchiere.
Union Bank, all'820 della Quinta Avenue, ordin l'uomo, poi si adagi sul sedile e apr il cellulare.
Yuri continu a fissarlo e vide una cosa che non aveva notato in un
primo momento: portava uno yarmulk.
Che cosa c'? gli chiese il cliente. Non in servizio?
No, no, sono in servizio, rispose lui, cupo. Sollev gli occhi al cielo,
prima di avviare il tassametro e fissare di nuovo il traffico fermo. Gli ci
mancava proprio quello: un banchiere ebreo, uno di quei ladri patentati
che portavano il mondo alla rovina.
Mentre quello faceva una telefonata, Yuri riusc ad avanzare per la
lunghezza di un'auto. Per lo meno, adesso era arrivato all'incrocio. Tamburell con le dita sul volante e accarezz l'idea di dire all'ebreo di andare
al diavolo e di scendere dal suo taxi. Ma non lo fece. Cos lo avrebbe pagato per starsene l seduto in mezzo al traffico.
Accidenti, che ingorgo! esclam l'uomo, dopo aver finito la telefonata. Si chin in avanti e mise la testa nell'apertura del divisorio in plexiglas. A piedi avrei fatto prima.
Faccia come vuole, replic Yuri.
Ho tempo. Mi fa bene stare un po' seduto. Per fortuna, la prossima

29

riunione ce l'ho dopo le dieci e mezzo. Pensa di farcela a portarmi a destinazione entro quell'ora?
Ci prover, rispose Yuri in tono indifferente.
un accento russo, il suo?
S. Yuri sospir. Quello l lo avrebbe tirato scemo.
Avrei dovuto immaginarlo dal nome scritto sulla licenza di tassista.
Da che parte della Russia proviene, signor Davidov?
Dalla Russia centrale.
Molto lontano da Mosca?
Quasi milletrecento chilometri a est. Nei Monti Urali.
Mi chiamo Harvey Bloomburg.
Yuri sollev lo sguardo verso lo specchietto e fece un cenno impercettibile con la testa. Restava sempre stupito dal modo in cui la gente come
quel Bloomburg aveva voglia di spiattellare i fatti propri. A lui non gliene
poteva fregar di meno di sapere come si chiamava.
Sono tornato da Mosca da una settimana circa, continu Harvey.
Davvero? A quel punto Yuri si rianim. Era tantissimo che non ci
andava. Si ricordava la gioia provata la prima volta nel visitare la Piazza
Rossa, con la cattedrale di San Basilio luccicante come un gioiello. Non
aveva mai visto niente di pi bello e pi commovente.
Ci sono rimasto cinque giorni, aggiunse Harvey.
Lei fortunato. Si divertito?
Ah! il passeggero fece un gesto di diniego con la mano. Non vedevo l'ora di andarmene! Appena la riunione finita sono volato a Londra.
Mosca non pi sotto controllo, un po' per la delinquenza, un po' per la
situazione economica. Quel posto un disastro.
Yuri prov una nuova fitta di rabbia, all'idea che i problemi che attualmente devastavano la Russia erano stati creati proprio da quelli come
Harvey Bloomburg e dal resto della cospirazione sionista internazionale.
Sentiva di avere il viso in fiamme, ma tenne a freno la lingua. Adesso s
che aveva bisogno di un bicchiere di vodka.
Da quanto tempo negli Stati Uniti? gli chiese Harvey.
Dal 1994, bofonchi lui in risposta. Erano solo cinque anni, ma gli
sembravano dieci. Per si ricordava il giorno del suo arrivo come se fosse
stato ieri. Era arrivato in aereo da Toronto, in Canada, dopo tre giorni di
problemi con l'ufficio immigrazione degli Stati Uniti; avevano finito con
il concedergli solo un visto temporaneo.
La sua odissea per arrivare in America era stata estenuante ed era durata quasi un anno. Era iniziata a Novosibirsk, in Siberia, dove lavorava per
una societ del governo, chiamata Vector. Ci lavorava da undici anni, ma
aveva perso il posto in seguito a una riduzione del personale. Per fortuna
gli erano rimasti un po' di rubli, prima di essere licenziato, ed era riuscito

30

ad arrivare a Mosca viaggiando con l'aereo, con il treno e ottenendo passaggi dai camionisti.
A Mosca, il disastro: a causa della natura delicata del lavoro che aveva
svolto, quando aveva fatto richiesta di un passaporto internazionale, qualcuno aveva avvertito l'FSB (il successore del KGB). Lo avevano arrestato e
gettato nella prigione di Lefortovo. Dopo un po' di mesi era riuscito a venir fuori accettando di lavorare per il governo a Zagorsk. Il problema era
che non lo pagavano, per lo meno non in denaro. Al posto dei contanti gli
davano carta igienica e vodka.
Era fuggito a notte fonda, la vigilia di una vacanza invernale, e aveva
coperto un po' a piedi e un po' in autostop i milleseicento chilometri fino a
Tallinn, in Estonia. Era stato un viaggio terribile, costellato di contrattempi, malattie, insulti, in cui aveva patito un freddo tremendo e aveva rischiato di morire di fame. Aveva subito lo stesso tipo di stenti sperimentati dagli eserciti di Napoleone e di Hitler, con risultati disastrosi.
Anche se gli estoni non gli avevano certo mostrato amicizia, a causa
della sua appartenenza etnica, e alcuni giovani lo avevano perfino picchiato, una notte, Yuri era riuscito a guadagnare abbastanza soldi da comperarsi dei documenti falsi con cui farsi assumere su una nave mercantile
che solcava le acque del Baltico. In Svezia aveva abbandonato la nave e
aveva chiesto asilo come rifugiato.
Le autorit svedesi avevano messo in dubbio la validit del suo status
di rifugiato, ma gli avevano permesso di restare temporaneamente e di
svolgere lavori umili, con cui pagarsi un biglietto aereo per Toronto e poi
per New York. Quando era finalmente arrivato sul suolo americano, si era
chinato a baciare la terra come il papa.
Durante il lungo e disperato tentativo di arrivare a New York c'erano
stati tanti momenti in cui era stato sul punto di rinunciare, ma aveva tenuto duro. Aveva superato quella prova tremenda attratto dalla promessa
dell'America: libert, ricchezza e una vita gradevole.
Gli venne spontanea una smorfia: altro che gradevole, era la sua vita!
Guidava il taxi dodici, a volte quattordici ore al giorno, solo per sopravvivere. Tutti i soldi se ne andavano in tasse, affitto, cibo e assistenza sanitaria per s e per la grassa moglie che aveva dovuto sposare, per ottenere il
permesso di soggiorno.
Deve ringraziare Dio Onnipotente per essere uscito dalla Russia nel
momento in cui lo ha fatto, gli disse Harvey, senza rendersi conto del suo
stato d'animo. Non lo so come fa la gen te a tirare avanti.
Yuri non rispose. Voleva solo che Harvey chiudesse il becco All'improvviso il traffico si dirad, allora strinse le mani sul volante e pigi sull'acceleratore e il taxi scatt in avanti, mandando Harvey contro lo schienale del sedile. I pneumatici stridettero.

31

Ehi, la mia riunione non talmente importante da rischiare la vita,


grid Harvey.
Avvicinandosi al prossimo incrocio, che aveva il semaforo rosso, Yuri
fren di botto e l'auto fu sul punto di fare un testacoda, ma lui la manovr
con perizia, facendola passare tra un autobus e un furgone parcheggiato,
fino a farla fermare dietro un camion dell'immondizia.
Mio Dio! esclam Harvey da dietro il plexiglas. Che genere di lavoro faceva quando era in Russia? Non mi dica che faceva il pilota di
formula uno!
Yuri non rispose.
Harvey si chin in avanti. Mi interessa, insist. Che cosa faceva?
La scorsa settimana ho conosciuto un tassista che insegnava matematica
prima di venire qua. Ha detto che era un ingegnere. Ci crede?
S che ci credo, si decise a rispondere Yuri. Anch'io sono un ingegnere. Sapeva di esagerare, dato che era solo un tecnico, ma non gli importava.
Che tipo di ingegneria?
Biotecnologica. Il semaforo divenne verde e Yuri premette di nuovo
l'acceleratore. Appena pot, super il camion dell'immondizia e si diresse
verso la zona residenziale, cercando di mantenersi in sincronia con i semafori.
Davvero una preparazione impressionante, comment Harvey.
Com' che sta ancora alla guida di un taxi? Pensavo che ci fosse richiesta
delle sue competenze. La biotecnologia il ramo in maggiore espansione
di tutta l'industria.
C' un problema per dimostrare la mia preparazione. quello che voi
americani chiamate un Comma Ventidue.
Be', un vero peccato. Il consiglio che le do di continuare a tentare.
Alla fine potrebbe valerne la pena.
Yuri non rispose. Non doveva pi sottomettersi all'indegnit di tentare.
Non sarebbe rimasto.
Ah, una buona cosa che abbiamo vinto la guerra fredda, aggiunse
Harvey. Almeno il popolo russo ha l'occasione di accedere alla prosperit e alla libert fondamentali. Spero che ne faccia buon uso.
L'irritazione di Yuri si trasform in rabbia. Lo mandava in bestia dover
ascoltare in continuazione la falsit che l'America aveva vinto la guerra
fredda e aveva mandato in frantumi l'impero sovietico. L'Unione Sovietica
era stata tradita dall'interno: prima da Gorbaciov con la sua stupida glasnost e la perestroika, e poi da Eltsin, per l'unica ragione di accontentare il
proprio ego.
Yuri cominci ad andare a tutto gas, zigzagando in mezzo al traffico,
passando con il rosso e intimidendo i pedoni.

32

Ehi! grid Harvey. Rallenti, per la miseria! Che cos'ha?


Yuri non rispose. Detestava la compiaciuta aria di superiorit del suo
passeggero, gli abiti costosi, la valigetta di pelle di struzzo, e soprattutto
quel ridicolo copricapo che teneva appuntato ai capelli radi e scomposti.
Ehi! grid ancora Harvey, bussando sul divisorio. Rallenti o chiamo la polizia.
Quella minaccia penetr attraverso la rabbia di Yuri. L'ultima cosa che
voleva era trovarsi di fronte le autorit. Sollev il piede dall'acceleratore e
respir a fondo per calmarsi. Mi scusi, disse. Cercavo solo di farla arrivare puntuale alla sua riunione.
Preferisco arrivarci vivo, sbott Harvey.
Yuri mantenne la velocit nei limiti della norma, mentre proseguiva
lungo la Quinta Avenue. Una volta l si diresse a sud per due isolati. Ferm davanti alla Union Bank e spense il tassametro.
Harvey non perse tempo nello scendere dal taxi. Una volta sul marciapiede, cont i soldi fino all'ultimo penny e li ficc nella mano di Yuri,
pronta a riceverli.
Niente mancia? chiese Yuri.
Lei si merita una mancia come io mi merito un bastone appuntito in
un occhio, replic Harvey. fortunato che la pago lo stesso. Si volt e
si diresse verso la porta girevole dell'elegante edificio in vetro e granito.
Non mi aspettavo comunque la mancia da un porco sionista! gli grid dietro Yuri.
Harvey gli mostr il medio, prima di scomparire alla vista.
Yuri chiuse gli occhi per un momento. Doveva controllarsi, prima di
combinare qualcosa di stupido. Sperava che Harvey vivesse nell'Upper
East Side, perch quella era la parte della citt che lui intendeva devastare.
In quel momento qualcuno apr la portiera posteriore e sal in macchina. Lui si gir di scatto.
Non sono in servizio! sbott. Scenda!
Il segnale non acceso, replic la donna in tono indignato. Aveva
una valigetta Louis Vuitton da una parte e una custodia in pelle da computer portatile nell'altra.
Yuri tocc l'interruttore del segnale di fuori servizio e grugn: Adesso
acceso. Fuori!
Oh, Cristo! borbott la donna. Afferr valigetta e portatile e scese
dal taxi dalla parte della strada. Come gesto vendicativo, lasci aperta la
portiera. Lanci a Yuri un'occhiata condiscendente e ferm un altro taxi.
Lui si sporse dal finestrino e diede una manata alla portiera rimasta aperta, che si chiuse senza problemi. Poi si immise di nuovo nel traffico,
nella direzione opposta al centro direzionale. Per il momento non era dell'umore di avere a che fare con altra gente d'affari altezzosa, in particolare

33

con banchieri ebrei. Preferiva crogiolarsi nel gusto della sua vendetta, e
per far questo aveva bisogno di assicurarsi che il suo agente patogeno era
mortale come immaginava. Questo significava controllare com'erano andate le cose per Jason Papparis.
L'ufficio della Corinthian Rug Company si trovava in Walker Street, a
sud di Canal. Era situato in un locale al pianterreno che dava direttamente
sulla strada e aveva in vetrina un paio di sbiaditi tappeti turchi dai disegni
geometrici e alcune pelli di capra. Nell'avvicinarsi, Yuri rallent. Sulla
porta il nome della ditta era scritto in lettere dorate. Era chiusa a chiave,
ma lui sapeva che questo non significava niente. Agli inizi, quando era
passato e ripassato di l per i suoi sopralluoghi, aveva sempre trovato la
porta chiusa.
Ferm l'auto in un tratto destinato al carico e allo scarico, dall'altra parte della strada, da dove vedeva bene l'ingresso. Decise di aspettare, anche
se non sapeva esattamente che cosa. In un modo o nell'altro doveva scoprire com'era lo stato di salute di Jason Papparis. Era sicuro che aveva ricevuto la busta dell'impresa di pulizie ACME al pi tardi venerd.
L'attesa lo calm, e il pensiero del prossimo passo da compiere per
mettere a punto il suo grandioso progetto lo eccit. Sarebbe stato in grado
di dire a Curt Rogers che il carbonchio era potente. Questo avrebbe significato che l'unica altra cosa che restava da provare era la tossina del botulino. Per il giorno fatidico, Yuri aveva deciso di fare affidamento su due
agenti patogeni, anzich su uno solo. Voleva escludere qualsiasi possibilit di fallimento. I due agenti uccidevano in modi completamente diversi,
anche se entrambi dovevano essere nebulizzati.
Ficc una mano sotto il sedile, spinse da una parte il crick, che teneva
come arma difensiva, e tir fuori la sua fiaschetta piatta. Un goccio di vodka se lo meritava. Si assicur che nessuno vedesse, e ne ingurgit una
rapida sorsata. Emise un sospiro di sollievo, mentre per tutto il corpo si
diffondeva una deliziosa sensazione di calore. Adesso si sentiva ancora
pi calmo. Era perfino in grado di riconoscere che di recente nella sua vita
c'erano stati alcuni momenti positivi.
Una delle cose pi fortunate che gli erano capitate dal suo arrivo negli
Stati Uniti era stato aver fatto conoscenza con Curt Rogers e con il suo
amico Steve Henderson. Proprio il rapporto con loro gli aveva permesso
di mettere in pratica la sua fantasia di vendetta. Li aveva incontrati per puro caso. Dopo una lunghissima giornata di lavoro nel caldo estivo, si era
fermato in un buco di bar chiamato White Pride a Bensonhurst, Brooklyn.
La sua fiaschetta era all'asciutto gi da un bel po' e lui aveva talmente bisogno di un sorso di vodka che non poteva aspettare di rientrare in casa, a
Brighton Beach.
Erano le undici passate e il locale era affollato, buio e rumorosissimo,

34

infatti il ritmo heavy-metal degli Screwdriver rimbombava per le pareti.


Gli avventori erano principalmente giovani bianchi appartenenti alla classe operaia, con le teste rasate, le Tshirt senza maniche e una profusione di
tatuaggi. Yuri avrebbe dovuto immaginare il tipo di clientela che avrebbe
incontrato l dentro, infatti all'esterno aveva notato un buon numero di
Harley lucenti, decorate con decalcomanie nazi, parcheggiate con il muso
contro il marciapiede, proprio davanti alla porta aperta del bar.
Yuri si ricord di aver esitato, una volta sulla soglia, chiedendosi se entrare o no. L'intuito gli diceva che l dentro il pericolo stava sospeso nell'aria come i miasmi sopra una palude. La gente lo guardava con ostilit.
Dopo un momento di indecisione, aveva deciso di correre il rischio, per
due motivi. Uno era il timore che andarsene avrebbe scatenato un inseguimento, proprio come fuggire davanti a un cane cattivo ma indeciso.
L'altro era che aveva davvero bisogno di vodka e in tutti gli altri bar di
Bensonhurst ci sarebbe stata con ogni probabilit la stessa atmosfera di
minaccia.
Si era seduto su uno sgabello vuoto e si era appoggiato al bancone,
senza allargarvi sopra i gomiti e tenendo gli occhi fissi davanti a s.
Quando aveva ordinato da bere, il suo accento aveva subito suscitato una
reazione. Un certo numero di giovani dall'espressione sprezzante gli si erano raggruppati attorno ma, proprio quando lui temeva di passare dei
guai, si erano fatti da parte per lasciar passare un uomo dall'aspetto tutto
per bene, sulla quarantina, che sembrava godere del rispetto di quei giovani.
Il nuovo arrivato era alto e snello e aveva i capelli biondo-scuri tagliati
cortissimi, ma non rasati. Lo stile faceva pensare a un militare. Anche lui
indossava una Tshirt, ma era pulita, con le maniche corte, e sembrava stirata; nella parte superiore sinistra vi era stampata in piccolo l'immagine di
un elmetto da pompiere rosso. Sotto il disegno c'era la scritta VIGILI DEL
FUOCO REPARTO N.7. In forte contrasto con gli skinhead, sembrava avere un solo tatuaggio, una piccola bandiera americana sul braccio destro.
Non lo so se sei coraggioso o stupido per entrare qua senza essere invitato, amico, gli aveva detto. Questo un club privato.
Scusate, aveva borbottato Yuri, e aveva fatto per alzarsi. Il biondo,
per, gli aveva posato una mano sulla spalla, facendolo restare seduto.
Sembri russo, aveva commentato.
S, infatti.
Sei ebreo?
No! aveva risposto con enfasi. Proprio per niente! La domanda lo
aveva stupito.
Vivi su a Brighton Beach?
S, aveva risposto nervosamente Yuri. Non sapeva dove sarebbe an-

35

data a parare quella conversazione.


Credevo che tutti i russi lass fossero ebrei.
Io no. Quell'uomo conosceva la situazione. La maggioranza degli
emigrati russi a Brighton Beach era costituita effettivamente da ebrei. Era
uno dei motivi per cui Yuri aveva pochi amici. C'era tutta una serie di organizzazioni ebraiche che davano il benvenuto ai loro correligionari. Gli
ebrei erano stati gli unici a cui veniva concessa l'autorizzazione a uscire
dalla Russia, durante il regime comunista, e quindi, al momento della caduta dell'Unione Sovietica, l si era gi formata una comunit di notevoli
dimensioni. A causa della sua mancanza di affiliazione religiosa, Yuri era
stato ignorato.
Mi sembra di cogliere un atteggiamento negativo verso gli ebrei, aveva osservato il biondo.
Lo sguardo di Yuri era dardeggiato qua e l, sugli slogan che ornavano
alcune Tshirt degli skinhead. C'erano scritte come L'OLOCAUSTO UN
MITO SIONISTA e ABBASSO IL GOVERNO AMERICANO OCCUPATO
DAI SIONISTI. Gli era parso saggio confessare le sue tendenze antisemite.
Yuri non si era mai dato la pena di pensare tanto agli ebrei, fino alle ultime elezioni presidenziali in Russia. Era stato allora che si era lasciato
catturare dalla retorica del neofascista Vladimir Zhirinovsky e del neocomunista Gennedy Zyuganov. A causa della sua toska e dell'orgoglio nazionalistico ferito, era un facile bersaglio per le teorie demagogiche di entrambi i leader, ormai trite e ritrite e basate sulla necessit di un capro espiatorio.
Sai, credo che ti abbiamo giudicato male, amico, aveva replicato il
biondo in risposta alla sua ammissione di razzismo, e gli aveva dato una
pacca sulla schiena. Non solo sei il benvenuto in questo locale, ma il secondo bicchiere te lo offro io.
Poi aveva schioccato le dita verso il barista, che all'inizio si era allontanato ai primi segni di una possibile rissa. Quello aveva portato la bottiglia di vodka, riempiendo il bicchiere di Yuri fino all'orlo.
Mi chiamo Curt Rogers, si era presentato il biondo, accomodandosi
sullo sgabello accanto a quello di Yuri. E questo Steve Henderson.
Nel dir cos, aveva indicato un tipo dalla chioma rossa, che si stava sedendo sullo sgabello dall'altra parte di Yuri. Steve era molto pi muscoloso di
Curt, ma gli assomigliava molto nel modo di vestire. La sua Tshirt recava
lo stesso emblema.
Dopo quel primo incontro ce n'erano stati numerosi altri, infatti i tre
avevano scoperto di condividere molte altre opinioni, oltre quelle antisemite. In particolare, si trovavano d'accordissimo nei giudizi sull'attuale
governo degli Stati Uniti.
Non che un gran casino, illegale, oppressivo e incostituzionale, a-

36

veva sussurrato Curt la prima volta che era saltato fuori quell'argomento.
E c' soltanto una soluzione. Il governo americano dev'essere rovesciato
con le armi. Non ci sono altri modi. E bisogna farlo subito, perch i sionisti stanno diventando ogni giorno pi forti.
Davvero? Yuri era rimasto scioccato nello scoprire che c'erano degli
americani che non approvavano il loro governo. E secondo Curt, che era
una vera autorit per quanto riguardava tutti gli aspetti del governo e della
storia americana, gli scontenti non erano un'esigua minoranza. I patrioti,
come li chiamava Curt, erano sparsi per tutto il paese. Erano tutti bene
armati e aspettavano il segnale della rivolta.
Ascolta bene le mie parole, aveva sussurrato Curt in un'altra occasione. Ho saputo da fonte irrefutabile che il governo sta addestrando delle truppe gurkha nel Montana, con migliaia e migliaia di elicotteri. A meno che non si intervenga contro questo governo rinnegato, nel prossimo
futuro usciranno fuori dalla loro base e porteranno via ogni singola pistola
a ogni singolo dannato patriota del paese. Allora resteremo indifesi contro
i sionisti di tutto il mondo.
Allora Yuri non sapeva che cosa volesse dire irrefutabile, ma non si
era dato la pena di chiedere, poich aveva colto il succo del discorso. Il
governo degli Stati Uniti era molto pi perverso e pericoloso di quanto si
immaginava lui. Era anche divenuto chiaro che lui e Curt volevano fare
qualcosa al riguardo, e potevano aiutarsi davvero, dato che ognuno dei
due sapeva fare cose che l'altro non sapeva. Yuri aveva l'esperienza tecnologica e il know-how necessari a mettere a punto un'arma batteriologica
per la distruzione di massa, mentre Curt aveva le persone in grado di ottenere i materiali e le attrezzature necessarie. Curt aveva fondato una milizia
di skinhead chiamata Esercito Ariano del Popolo, e sosteneva che le sue
truppe avrebbero obbedito a qualsiasi ordine avesse loro impartito.
Un nebulizzatore per pesticidi? Nessun problema! aveva risposto
Curt a una delle prime richieste di Yuri. Possiamo rubarne uno a Long
Island, quando ne avremo bisogno. Li usano nei campi di patate. Stanno
quasi sempre l a far niente, in attesa che qualcuno se li pigli.
Diverse settimane dopo, davanti a bicchierini di vodka ghiacciata,
Curt, Yuri e Steve si erano stretti la mano brindando all'inizio di ci che
chiamavano Operazione Volverina. Yuri non sapeva che cosa fosse una
volverina, cos Curt gli aveva spiegato che si trattava di un animaletto selvatico furbo e aggressivo. Intanto, aveva strizzato un occhio a Steve, infatti quel nome si riferiva a un gruppo di giovani in un classico dei film survivalisti, Alba rossa. Era il film preferito di Steve e di Curt, e faceva vedere che le volverine avevano respinto l'intero esercito d'invasione russo.
Yuri avrebbe voluto chiamarla Operazione Vendetta, ma si arrese nel
vedere quanto gli altri due fossero inflessibili su volverina. Curt aveva

37

spiegato che quel nome avrebbe avuto un significato immediato per tutta
l'estrema destra clandestina.
Ingurgitata la vodka, erano tutti e tre eccitatissimi. Il legame che li univa era, secondo le parole di Curt, un matrimonio fatto in paradiso.
Ho la sensazione che questa sar la scintilla che far esplodere la conflagrazione, aveva affermato Curt. Una cosa enorme come questa, che
accade qui a New York, destinata a dare inizio alla rivolta generale. In
confronto a questo, ci che accaduto a Oklahoma sembrer uno scherzetto da bambini.
Che l'Operazione Vendetta desse inizio o no a una rivolta generale, a
Yuri non importava. Lui voleva solo dare una bella sberla su quella faccia
compiaciuta degli Stati Uniti. La gloria che avrebbe conquistato l'avrebbe
volentieri donata al movimento di Zhirinovsky e al ritorno dell'impero sovietico.
Un improvviso bussare sul paraurti lo riscosse dalle sue fantasticherie.
Si volt e vide un'addetta ai parcheggi.
Deve muoversi di qua, lo avvis. Qui riservato al carico e allo
scarico.
Scusi, disse Yuri. Mise in moto e part, ma non and lontano. Fece
semplicemente il giro dell'isolato e torn al posto di prima. La donna si
era allontanata.
Accese le luci d'emergenza, per far credere che stava aspettando un
cliente, e scese di macchina. Nella mezz'ora in cui era stato l a guardare la
vetrina della Corinthian Rug Company, non era entrato n uscito nessuno.
Attravers la strada e, tenendosi le mani attorno al viso, si appoggi alla
porta di vetro e guard dentro. Il posto era vuoto, le luci spente. Saggi la
maniglia della porta: era chiusa a chiave.
Fece qualche passo verso ovest ed entr in un negozio. Stando seduto
nel taxi, aveva notato un certo andirivieni. Si trattava di un posto dove
vendevano materiale per collezionisti di francobolli. All'interno era silenzioso come una tomba, dopo che i campanelli appesi alla porta avevano
smesso di suonare. Dal retro comparve il proprietario, con gli occhialini
appoggiati sulla punta di un naso a patata. Sulla testa calva portava uno
yarmulk che secondo Yuri doveva essere incollato.
Ho ricevuto una chiamata per prendere un certo signor Papparis alla
Corinthian Rug Company, spieg Yuri. Quello l fuori il mio taxi. Per l'ufficio chiuso. Lei conosce il signor Papparis?
Certo.
Lo ha visto? Oppure ha saputo qualcosa di lui?
tutto il giorno che non lo vedo. Ma non c' da stupirsi: le nostre
strade si incrociano raramente.
Grazie, disse Yuri.

38

Prego.
Yuri entr in un negozio dall'altra parte della strada e ottenne lo stesso
tipo di risposta. Allora risal nel taxi e si mise a pensare a quale poteva essere la sua prossima mossa. Gli venne in mente di chiamare gli ospedali,
ma non sapeva in quale quartiere viveva Papparis. Pens allora di cercare
il suo numero di telefono sull'elenco, ma decise che chiamarlo a casa sarebbe stato troppo rischioso. Fino a quel momento era stato superprudente
e non voleva correre rischi inutili. Per ci che aveva intenzione di fare a
New York, non voleva che ci fossero avvertimenti.
Ripart. Quando arriv all'incrocio tra la Walker e Broadway gli venne
in mente che si trovava a poco pi di sei isolati dalla caserma dei pompieri
di Duane Street, dov'erano di servizio Curt e Steve. Anche se non aveva
mai visitato il luogo dove lavoravano i suoi compagni, decise di farvi un
salto. Non era ancora in grado di confermare che il carbonchio fosse potente a sufficienza, questione che riteneva accademica, ma per lo meno
poteva informarli che il procedimento era stato avviato. Gi questo era eccitante di per s, perch significava che l'Operazione Volverina era davvero imminente. Tutta la progettazione e i preliminari erano conclusi. Adesso era solo questione di produrre quantit adeguate di agenti patogeni e
diffonderli in giro.
3

Luned 18 ottobre, ore 11.30


Pensi che dovremmo proprio farlo? domand Steve Henderson.
Non credo che verremo a saperne abbastanza da giustificare il rischio.
Curt afferr l'amico per una manica e lo ferm. Si trovavano davanti al
Jacob Javits Federal Building, al 26 di Federal Plaza. Il via vai era enorme, con sciami di persone che entravano e uscivano. L'edificio ospitava
quasi seimila dipendenti del governo ed era visitato ogni giorno da mille
civili.
Curt e Steve indossavano le loro uniformi azzurre d'ordinanza, stirate
di fresco. Le scarpe nere luccicavano alla vivida luce del sole di ottobre.
La camicia di Curt era di un azzurro leggermente pi chiaro, e sul colletto
di Steve era appuntato un minuscolo megafono dorato. Lo avevano promosso tenente quattro giorni prima.
Con un'operazione di tali dimensioni, una ricognizione preliminare
un'assoluta necessit, sibil Curt. Si guard attorno furtivamente, tra la
folla frettolosa, per assicurarsi che nessuno stesse ad ascoltarli. Che cosa
diavolo ti hanno insegnato nell'esercito? Stiamo parlando delle regole
fondamentali!

39

Curt e Steve erano amici d'infanzia, cresciuti entrambi nel quartiere


operaio di Bensonhurst, nel distretto di Brooklyn. Entrambi silenziosi,
compiti, solitari, nel corso degli anni si erano avvicinati sempre di pi l'uno all'altro, vere e proprie anime gemelle, in particolare durante il periodo
della scuola superiore. Erano stati studenti poco entusiasti, ma avevano
ottenuto un punteggio alto ai test attitudinali (Curt un po' pi alto di Steve). Nessuno dei due si era impegnato negli sport, anche se il fratello
maggiore di Curt era stato una star leggendaria del football, a Bensonhurst. Per lo pi avevano bazzicato in giro, come dicevano loro stessi,
ed erano finiti entrambi nelle forze armate, Curt dopo un tentativo di sei
mesi al college, e Steve dopo aver lavorato per un anno con il padre, che
faceva l'idraulico.
L'esercito mi ha insegnato quanto i marines hanno insegnato a te,
replic Steve. Risparmiami le tue cazzate da marine.
Be', il giorno fatidico non porteremo certo quella roba qui dentro senza aver fatto prima una ricognizione, insist Curt. Dovr essere immessa nell'impianto di condizionamento e dobbiamo essere sicuri di poterci
arrivare.
Steve guard nervosamente l'enorme edificio. Ma abbiamo la pianta.
Sappiamo che al terzo piano.
Cristo! esclam Curt, e sollev le mani, compresa quella che reggeva un portadocumenti. Non c' da meravigliarsi che ti abbiano scaricato
dai Berretti Verdi. Hai intenzione di fartela sotto e lasciarmi solo?
In contrasto con la sgangherata carriera scolastica, quella militare era
andata benissimo per tutti e due. Curt era andato a Camp Pendleton, in
California, mentre Steve era stato assegnato a Fort Bragg, nel North Carolina. Entrambi erano stati promossi ben presto sottufficiali. L'inquadramento militare e la consapevolezza di avere uno scopo li eccitavano ed erano diventati soldati modello, zelanti e sempre perfettamente in ordine.
Tutti e due nutrivano un interesse particolare per le armi di tutti i tipi, in
particolare i fucili mitragliatori e le pistole, ed erano stati decorati tiratori
scelti.
Nel corso degli anni non si erano scritti molto spesso. Trovarsi in due
rami diversi del servizio e a una tale distanza geografica costituiva una
barriera per la loro amicizia. Le uniche volte in cui stavano insieme era
quando le loro licenze coincidevano, e si incontravano a Bensonhurst. Allora era come ai vecchi tempi, e si scambiavano racconti di guerra. Avevano partecipato tutti e due alla guerra del Golfo.
Anche se non ne avevano mai parlato molto, sia Curt sia Steve avevano sempre dato per scontato che quella militare sarebbe stata la loro carriera, ma non doveva essere cos. Era andata a finire che entrambi erano
rimasti delusi.

40

L'esperienza di Curt era stata la pi sconvolgente. Era arrivato a una


posizione di comando nell'addestramento delle reclute per una squadra di
ricognizione dei marines. Durante una manovra notturna particolarmente
estenuante, svoltasi secondo i suoi ordini precisi, era morta una recluta.
L'inchiesta aveva stabilito che una parte della colpa era di Curt. Non era
stato detto, per, che quel ragazzo non avrebbe dovuto far parte del programma. Era il tipico cocco di mamma, ed era stato accettato solo perch suo padre era un pezzo grosso di Washington.
Anche se Curt non aveva subito punizioni, quell'incidente aveva macchiato il suo stato di servizio, precludendo ulteriori avanzamenti. Questo
lo aveva devastato, rendendolo furibondo. Sentiva che il governo lo aveva
abbandonato, dopo che lui aveva dato tutto alla patria. Arrivato il momento di rinnovare la firma, aveva preferito congedarsi.
L'esperienza di Steve era diversa. Dopo una procedura lunga ed estenuante per presentare la domanda di arruolamento nei Berretti Verdi, era
stato finalmente accettato al corso di addestramento, solo per essere eliminato durante il periodo iniziale di valutazione, di ventun giorni. Non era
stata colpa sua: si era preso l'influenza. Venuto a sapere che avrebbe dovuto ricominciare daccapo tutta la procedura di arruolamento, nonostante
ci che aveva fatto per il proprio paese, aveva seguito l'esempio di Curt,
uscendo dall'esercito disgustato e con la sensazione di essere stato tradito.
Dopo una serie di lavori precari, molti dei quali attinenti alla sicurezza
privata, Curt era stato il primo a entrare nel dipartimento dei vigili del
fuoco di New York. Gli era piaciuto fin dall'inizio, per la gerarchia militaresca, le uniformi, le attrezzature interessanti, e quel senso di fierezza di
far parte di una missione. Non essendoci armi, non era come nei marines,
per gli andava vicino. Un altro lato positivo era che poteva vivere a Bensonhurst.
Ben presto aveva incoraggiato Steve a seguire il suo esempio e a partecipare al concorso. Steve era stato assunto e, con un po' di insistenze, erano riusciti a farsi assegnare allo stesso reparto. Il cerchio si era chiuso: erano ritornati a stare a Bensonhurst ed erano di nuovo amici per la pelle.
No, non me la far sotto, ribatt Steve, imbronciato. Penso solo che
stiamo andando in cerca di guai. Questo edificio non in lista per un'ispezione dei pompieri. Che cosa succede se chiamano la nostra caserma?
Ma chi verr a saperlo che non nella liste delle ispezioni? E che differenza fa se telefonano? Il capitano in ferie. Inoltre, noi siamo in giro a
fare controlli legittimi, e si d il caso che nell'ultima ispezione ho notato
che nell'edificio dei federali c'era una violazione alle norme di sicurezza.
Se qualcuno chiede qualcosa, siamo qua solo per controllare che quella
violazione sia stata corretta.
Che genere di violazione?

41

Avevano installato un piccolo grill nel chiosco dei sandwich a pianterreno. Probabilmente qualche dirigente della ristorazione ha pensato di
aggiungerlo e credo che non abbiano mai chiesto il permesso. stato installato senza un dispositivo antincendio a secco. Noi ci stiamo solo accertando che abbiano provveduto.
Fammi vedere, disse Steve.
Eh? Non mi credi? sbrait Curt, e sfil la copia del verbale di infrazione dalla molla del portadocumenti, mettendogliela sotto il naso.
Be', sono proprio un coglione, ammise Steve. perfetto.
Dubitavi forse di un ex marine?
'fanculo, replic Steve, scherzando.
I due proseguirono verso l'ingresso con passo militare, tenendo la testa
alta e le spalle squadrate.
Sar un'operazione perfetta, sussurr Curt. La sede pi grande dell'FBI, a parte il quartier generale a Washington, questa. Solo a pensarci
mi viene la pelle d'oca. Gliela faremo pagare alla grande per Ruby Ridge.
Vorrei solo che ci fossero pi agenti ATF, comment Steve. Allora
vendicheremmo allo stesso tempo Waco e i Branch Davidians.
Il governo capir il messaggio, sta' pur certo.
Sei sicuro che Yuri ce la far? chiese ancora Steve.
Curt lo ferm per la seconda volta, in mezzo al fiume di gente che si
divise per scansarli.
Che cos'hai? gli chiese, tenendo la voce bassa. Come mai, all'improvviso, tutta questa negativit?
Ehi, ho solo chiesto. Dopotutto, quel tipo mezzo svitato. Lo hai
ammesso anche tu. Ed era uno sporco comunista.
Adesso non lo pi.
Le tigri cambiano le strisce? Ultimamente ha detto cose strane, del tipo che vorrebbe il ritorno dell'Unione Sovietica.
Ma questo solo per essere tranquillo che le armi nucleari siano al sicuro, obiett Curt.
Io non ci giurerei. E quel commento che ha fatto, che Stalin non era
poi cos cattivo come pensa la gente? Voglio dire, strano. Stalin ha fatto
fuori trenta milioni dei suoi.
S, questo strano, ammise Curt, mordendosi il labbro inferiore. A
Yuri mancava di sicuro qualche rotella, infatti non gli bastava colpire il
Jacob Javits Federal Building. Voleva fare contemporaneamente la stessa
cosa a Central Park, in modo che il secondo agente patogeno si diffondesse per tutto l'Upper West Side. La sua spiegazione era che voleva colpire
la maggiore quantit possibile di banchieri ebrei. A Curt sembrava che l'edificio dei federali fosse pi che sufficiente, ma Yuri era stato irremovibile.

42

Abbiamo fatto un sacco di fatica per lui, aggiunse Steve. Abbiamo


fatto rubare ai nostri ragazzi i fermentatori da quella fabbrichetta di birra
nel New Jersey. Gli stiamo fornendo ogni genere di cose. Ci siamo fatti
mandare dal Klan quelle casse di terra dell'Oklahoma che secondo Yuri
contiene i batteri di cui abbiamo bisogno. Quei tizi del Sud avranno pensato che siamo diventati pazzi a chiedere la terra di un recinto del bestiame.
Yuri ha detto che pu isolare il batterio da l, spieg Curt. Ho letto
la stessa cosa su Internet, quindi dev'essere vero.
D'accordo, replic Steve. vero che il batterio del botulino e quello del carbonchio si trovano nella terra, in particolare nelle zone del Sud
dedite all'allevamento del bestiame, ma che cosa abbiamo come prova?
Niente! Yuri non ci ha fatto vedere niente. Non abbiamo visto nessun batterio. Non abbiamo nemmeno visto quel suo laboratorio che dice di essersi
costruito in cantina.
Credi che potrebbe prenderci in giro? chiese Curt. Gli attravers la
mente l'idea che Yuri potesse fare la sua impresa al Central Park e lasciarli
con un palmo di naso.
Tutto possibile, quando si ha a che fare con uno straniero, sentenzi Steve. Soprattutto un russo. Ci hanno odiato a morte per settant'anni.
Ah, io credo che tu sia paranoico, replic Curt, scacciando l'idea con
un gesto della mano. Yuri non ce l'ha con noi. E so che ci tiene a colpire
quell'edificio federale. incazzato con il governo quanto noi. Hanno rifiutato di riconoscere i suoi titoli di studio. Dopo tutti gli anni che ha passato
a scuola, ancora l che guida un taxi. Porco diavolo, sarei incazzato anch'io!
Ma noi non lo sappiamo se ha davvero fatto tutti gli studi che dice,
osserv Steve.
Questo vero, ammise Curt. Non c'era stato modo di controllare.
Magari non questo il momento per stare a parlarne, concesse Steve, ma adesso che stiamo per esporci a un bel rischio, entrando in questo
edificio dove non dovremmo essere, vorrei che ci fossimo dati maggiormente da fare per essere sicuri che Yuri faccia la sua parte.
Secondo te c' la possibilit che Yuri non abbia lavorato nell'industria
delle armi batteriologiche, in Russia?
Penso di s. Ne sa troppo per inventare, soprattutto le storie personali,
come quella sulla morte della madre. Ma ci che mi chiedo come mai la
CIA non ha mostrato pi interesse per lui, quando arrivato negli Stati
Uniti. Magari tutto quello che faceva era pulire il pavimento, invece di lavorare alle linee di produzione, come ha raccontato a noi.
perch arrivato qui troppo tardi, fu la supposizione di Curt. Ti

43

ricordi? Ci ha detto di quei due pezzi grossi delle armi batteriologiche che
avevano disertato due anni prima che arrivasse qui lui. A quanto pare,
hanno detto alla CIA tutto quello che voleva sapere, comprese tutte le violazioni dell'Unione Sovietica al trattato del 1972 sulle armi batteriologiche.
Dico soltanto che mi piacerebbe vedere qualche prova di ci che sta
facendo, insist Steve. Qualsiasi cosa.
La settima scorsa ha detto che gli mancava poco a fare la prova con il
carbonchio.
Questo mi basterebbe. Ammesso che il test funzioni.
I tuoi dubbi sono giustificati, ammise Curt, ma continuo a pensare
che dovremmo procedere con la visita a questo posto. Non rischiamo
niente, soprattutto considerando che il capitano non in servizio.
Immagino che tu abbia ragione, si arrese Steve, in particolare grazie a quella violazione che hai scoperto.
Allora, ci stai?
Ci sto.
I due entrarono dalla porta girevole. Dovettero aspettare in fila per passare attraverso il metal detector. Una volta dall'altra parte, furono indirizzati all'ufficio manutenzione dal capo della sicurezza.
Fin qui tutto bene, sussurr Steve.
Rilassati, lo esort Curt. Sar una passeggiata.
La porta dell'ufficio manutenzione era aperta. Curt precedette l'amico e
si present davanti alla scrivania di un'impiegata. La stanza era piena di
gente indaffarata a rispondere al telefono e a battere sui word processor.
Posso esserle utile? gli chiese la segretaria. Era una donna massiccia,
che sudava nonostante l'aria condizionata.
Curt apr il portafogli e mostr il distintivo di tenente del dipartimento
dei vigili del fuoco. Le uniche occasioni in cui se lo metteva era ai funerali, quando indossava l'alta uniforme, e lo appuntava su una fascia nera.
Per un'ispezione, disse.
Certo, replic la segretaria, chiamo il caporeparto. E scomparve in
un ufficio interno.
Curt guard l'amico. Facile facile.
Senti che movimento d'aria c' qua dentro? chiese Steve.
S.
Steve fece un segno con il pollice alzato, e Curt annu. Sapeva che cosa
stava pensando: pi aria circolava nell'edificio, pi l'agente patogeno si
sarebbe diffuso efficacemente.
Il caporeparto della manutenzione comparve dopo qualche momento.
Era un afroamericano di mezza et, in completo scuro, camicia bianca e
cravatta. Curt rest di sasso. Si aspettava un uomo con la tuta e le macchie

44

di grasso. Scocc un'occhiata a Steve, per vedere se era rimasto sorpreso


anche lui. Se lo era, non lo diede a vedere.
Mi chiamo David Wilson. Che cosa posso fare per voi? Mi stupisce
vedervi qui. Per oggi non erano previste ispezioni dei pompieri. Non aveva un tono polemico, soltanto indagatore.
Infatti, convenne Curt. Questa una visita non programmata per
controllare la violazione osservata nell'ultima ispezione, che riguarda il
grill a pianterreno. Ma, visto che siamo qua, vorremmo passare in rassegna tutto, e controllare tubi verticali, estintori, spruzzatori, idranti, rivelatori di fumo... sa, le solite cose.
Il dispositivo di estinzione a secco stato installato immediatamente, lo rassicur David. Abbiamo mandato i documenti direttamente al
vostro dipartimento.
Vorremmo controllare l'impianto, tanto per essere sicuri.
Va bene se mando con voi uno dei miei operai? Io sono nel pieno di
una riunione.
Oh, andr benissimo. Curt aveva un tono conciliante.
Cinque minuti dopo i due pompieri furono affidati a un tipo alto, magro e taciturno, con addosso la tuta che Curt si era aspettato di vedere addosso a David Wilson. Si chiamava Reggy Sims ed era un assistente elettricista.
La prima cosa che controllarono fu il grill nel chiosco dei sandwich, al
piano terreno. Era pieno di hamburger e di salsicce che vi sfrigolavano
sopra, infatti si stava avvicinando l'ora di punta del pasto di mezzogiorno.
Ci vollero due secondi a Curt per dichiarare che il dispositivo di estinzione a secco andava bene.
Per l'ispezione generale, Curt e Steve fecero solo finta di svolgerla, e
non cercarono di vedere tutto. Se all'operaio della manutenzione venne
qualche sospetto, non lo mostr minimamente. Non aveva nemmeno tanta
fretta di tornare al lavoro.
E l'impianto di aria condizionata? chiese Curt.
Che cosa? volle sapere Reggy.
Dovremmo dargli un'occhiata. Dobbiamo sapere come si spegne, o
per lo meno come isolare delle zone, se si rende necessario. Se ci fosse un
incendio, non vorremmo che il fumo si sparga per tutto questo po' po' di
edificio. Dove si trova il quadro di comando principale?
nella zona dei macchinari, al terzo piano.
E il condotto principale di aspirazione dell'aria?
Stesso posto.
Bene. Diamogli un'occhiata.
Come mai? chiese Reggy.
Ci dovrebbero essere rivelatori di fumo sia per l'aria che entra dall'e-

45

sterno sia per quella che viene fatta circolare, spieg Curt. Dovremmo
almeno vedere se ci sono. In realt, saremmo tenuti a sottoporli a un test.
Reggy si strinse nelle spalle e fece strada.
Nella zona dei macchinari il livello di rumore era tremendo. Si trattava
di una sala enorme riempita da ogni tipo di attrezzature, compresi larghi
pannelli elettrici, enormi caldaie, compressori e pompe. Uno strabiliante
groviglio di tubi e condotti di varie dimensioni si dipanava in tutte le direzioni. In genere non ci si ferma a pensare a quel che occorre per scaldare e
rinfrescare un edificio delle dimensioni del Jacob Javits Federal Building,
o per far funzionare gli ascensori, o anche per far arrivare l'acqua fino ai
rubinetti del trentaduesimo piano. Tutto ci richiedeva tantissimi macchinari e una grande quantit di energia, ventiquattr'ore su ventiquattro.
I condotti principali dell'aria erano talmente grandi che non sembravano nemmeno tali. Correvano lungo una parete di quella stanza smisurata,
prima di diramarsi come un grande albero abbattuto. A intervalli c'erano
delle porte simili ai boccaporti delle navi, chiuse come quelli da ramponi.
Reggy doveva urlare per farsi sentire. Batt sul fianco di un condotto e
url che conteneva l'aria fresca aspirata dall'esterno, poi mostr come veniva mescolata con quella gi in circolazione all'interno.
Quindi si spost lungo il condotto, per battervi contro di nuovo. Qui
dove sono collocati i filtri, voci. Quale parte del condotto volete vedere?
Quella dopo i filtri, rispose Curt, sgolandosi.
Reggy annu. Si avvicin a un gigantesco interruttore e lo abbass.
Una parte della tremenda cacofonia di suoni diminu.
Questo l'interruttore del ventilatore principale, spieg Reggy, poi
si diresse verso una delle porte e la sblocc, facendola aprire verso l'interno della stanza, con un cigolio di cardini.
Qui siamo a monte del ventilatore principale, spieg ancora Reggy.
Quando in funzione, questa porta non si pu aprire. C' troppa aspirazione.
Curt si avvicin e guard all'interno. Era molto buio, allora prese la
torcia che teneva nella custodia appesa alla cintura e l'accese. Prima indirizz il fascio di luce all'indietro, verso i filtri. Steve cerc di guardare anche lui, ma la porta era troppo stretta.
Potete entrarci dentro, se volete, sugger Reggy.
Curt abbass la testa e scavalc il bordo. Illumin di nuovo il filtro, e
intanto Steve si sporse dentro per vedere anche lui. Reggy torn al quadro
di comando dell'impianto per spegnere l'allarme che annunciava un calo
della pressione al suo interno.
Vedi che cosa intendo, quando dico che necessario un sopralluogo,
borbott Curt. Il condotto, in materiale isolante, riparava da buona parte

46

del rumore proveniente dalla sala.


Non ci pensavo ai filtri, ammise Steve.
Curt mand il fascio di luce nella direzione opposta. Le lame gigantesche del ventilatore principale stavano ancora girando, pur se lentamente.
Indirizzando la luce verso il soffitto, Curt trov il rivelatore di fumo. Avrebbe avuto bisogno di una scala per provarlo.
Questo qui quello che dovr dare l'allarme, disse. Dovremo trovare un condotto di ritorno dell'aria accessibile a questo piano, per uno dei
nostri che far partire una bomba fumogena.
Credi che ci sia un indicatore apposito per questo rivelatore di fumo,
sul pannello generale del controllo antincendio?
Mi stupirei se non ci fosse, replic Curt. E, anche se non c', il
pannello ci dir che il rivelatore di fumo attivato nell'impianto di condizionamento. In un modo o nell'altro, tu e io avremo un motivo di venire
qua dentro.
Ammesso che arriviamo prima dei pompieri del reparto numero sei di
Beekman Street.
Non c' modo che possano arrivare prima loro. Si trovano dall'altra
parte del municipio. Saremo dentro questo condotto ancor prima che loro
raggiungano il posto. Se c' qualcuno di cui dobbiamo preoccuparci sono i
nostri compagni. Dobbiamo solo badare a che si tengano occupati facendo
restare tutti gli ascensori al piano terra, come dicono le disposizioni.
E che cosa faremo quando saremo qui dentro? domand ancora Steve. Dove la mettiamo la roba? Guard a terra. Non c'erano posti per nascondere niente.
Yuri dice che avr la forma di una polvere molto fine, chiusa in sacchetti di plastica impermeabili. Li sistemiamo qua dentro e avviamo i piccoli detonatori a tempo. Quando esploderanno, noi saremo lontani.
Non pensi che dovremo nascondere i sacchetti?
Non vedo perch.
E se qualcuno viene qui dopo che noi saremo andati via?
Li hai sentiti i cardini della porta, quando Reggy l'ha aperta? Qua
dentro non ci viene nessuno. Tanto per essere sicuri disattiveremo il rivelatore di fumo e spegneremo il sistema antincendio.
Buona idea, approv Steve, poi alz le spalle. Immagino che funzioner.
Scommettici il culo, che funzioner, replic Curt. Forza! Individuiamo un buon condotto di ritorno dell'aria e facciamola finita con questa
finta ispezione. Dovremmo rientrare in caserma.
Trovare un condotto adatto fu facile. Lasciata la sala dei macchinari,
Curt chiese quali fossero i servizi degli uomini pi vicini e, mentre Reggy
aspettava fuori, Curt e Steve trovarono una grata che si poteva togliere fa-

47

cilmente. Immaginarono che il condotto proseguisse in linea retta fino al


rivelatore di fumo che avevano appena visto.
Tutto ci che deve fare uno dei nostri sar di tirar via questa grata e
gettar dentro una bomba fumogena, afferm Curt. L'allarme suoner di
sicuro.
Mezz'ora dopo i due compari riattraversarono lo spiazzo davanti all'edificio federale. Il sole era nascosto dietro un banco di nuvole e le folate
di vento facevano sbandare i piccioni. Curt doveva stringere bene la cartelletta portadocumenti per non far volare via i fogli tenuti fermi dalla
molla. Tutti e due salirono sull'auto dei pompieri che avevano parcheggiato accostata al marciapiede.
Curt avvi il motore e si immise nel traffico. Hai fatto progressi, per
quanto riguarda la nostra ritirata? chiese. Si erano divisi i compiti in modo che lui si concentrasse sull'azione stessa, e Steve sulla fuga.
Fatto, rispose Steve. Sono diverse notti che passo le ore su Internet
e ho trovato delle case sicure per tutto il percorso fino allo stato di Washington e poi in Canada, se occorrer. Ogni singola milizia che ho contattato stata pi che disponibile ad aiutarci.
Si sono mostrati curiosi su ci che sta succedendo?
Questo dir poco. Ma io non ho rivelato altro se non che sar una cosa grossa.
Sar come i Turner Diaries che diventano realt, ridacchi Curt. Si
riferiva al suo romanzo preferito, che circolava alla grande fra l'estrema
destra violenta. In esso il protagonista, Turner, dava il via a una rivolta
generale bombardando il quartier generale dell'FBI, a Washington.
Curt si sentiva euforico per la fortuna di ritrovarsi in grembo un'arma
di distruzione di massa. Ora aveva finalmente il potere di colpire il governo come si deve, e in modo eclatante. Quei bastardi sionisti a Washington
avrebbero imparato senza mezze misure che non avrebbero dovuto fare la
guerra ai loro concittadini con l'FBI e l'ATF, l'agenzia di controllo di alcol,
tabacco e armi da fuoco, com'era successo con Ruby Ridge e a Waco, n
cospirare per sottrarre alla gente diritti sacrosanti, come quello di portare
armi, n sostenere l'aborto, i diritti dei gay, le azioni positive e tollerare i
matrimoni misti. In cima a tutto c'era l'illegalit del fisco e il sostegno alle
Nazioni Unite. L'elenco era quasi interminabile.
Curt scosse la testa, al pensiero di quanto il governo si era allontanato
dal suo mandato costituzionale. Si meritava ci che sarebbe accaduto.
Certo, ci sarebbero state delle vittime civili, ma non si poteva evitarlo.
Dopotutto, ce n'erano state anche durante la guerra di indipendenza americana. Come lo sparo udito in tutto il mondo, l'Operazione Volverina sarebbe stata importantissima, e se fosse riuscita ad annunciare la nuova
Quinta Era, nel modo in cui la battaglia di Bunker Hill aveva segnato la

48

nascita di un nuovo governo, si rese conto che probabilmente lui sarebbe


stato considerato una specie di George Washington del momento. Anche
solo pensarlo gli dava le vertigini.
Potrebbe iniziare una rivolta generale ancor prima che raggiungiamo
la costa occidentale, osserv Steve. Tutte le milizie sono in attesa di un
segno di qualche tipo per cominciare un'azione coordinata. Se morr anche soltanto la met della gente che Yuri si aspetta, sar cos.
Stavo proprio pensando la stessa cosa, replic Curt. Sul viso gli si
allarg un sorriso compiaciuto, mentre immaginava come sarebbe stato
incensato sui siti Internet dell'estrema destra.
Se ci sar una sollevazione generale, continu Steve, penso che dovremmo rintanarci nel Michigan. Da quello che so, le milizie l sono le
meglio organizzate. Sarebbe il posto pi sicuro.
Come hai progettato la nostra fuga dalla citt?
Con la linea sotterranea dal World Trade Center, spieg Steve. Appena torneremo in caserma, dopo aver messo la roba, ce ne andremo. Entreremo nell'ufficio del capo e diremo sayonara.
Andr su tutte le furie, comment Curt. Non aveva ancora sentito
quella parte del piano e non ci aveva pensato tanto.
Non se ne pu fare a meno, replic Steve. Dobbiamo uscire dalla
citt, in particolare dopo che Yuri avr portato a termine la sua azione, che
dice avverr in contemporanea alla nostra. Non mi fido tanto che, come
dice lui, si diffonder solo sull'Upper West Side.
Questo un buon motivo per andarcene, approv Curt. Ma perch
non limitarci a sparire? Perch dire qualcosa a qualcuno?
Perch attireremmo troppo l'attenzione. Ci cercherebbero subito, magari preoccupandosi che siamo rimasti vittime del nostro crimine. Yuri dice che un'arma batteriologica d dai due ai cinque giorni di tempo, prima
che si scateni l'inferno. Io voglio che per allora saremo lontani.
Credo proprio che tu abbia ragione.
Diremo al capitano che ne abbiamo avuto abbastanza della burocrazia
e della mancanza di disciplina. Non sar una bugia. un po' che tutti e
due ci lamentiamo di come il dipartimento si deteriorato.
E se lui dice che non accetta la nostre dimissioni? chiese Curt.
Che cosa ci pu fare? Metterci ai ceppi?
Immagino di no. Curt si sentiva a disagio all'idea di dover affrontare
un capitano in preda all'ira. Ma forse dovremmo rivedere questa parte.
Per me va bene, concesse Steve. Purch ci troviamo al pi presto su
un treno della sotterranea diretto in New Jersey, non mi importa di che cosa diremo a chicchessia. Sono molto sicuro della nostra fuga. Ho un vecchio pick up in un garage vicino alla prima fermata. Ci porter nella prima
casa sicura in cui saremo accolti, in Pennsylvania. L avremo un altro vei-

49

colo. A ogni tappa ne cambieremo uno.


Mi piace, approv Curt.
Svolt nell'ingresso della caserma di Duane Street e parcheggi in modo da non ostacolare i movimenti dei luccicanti camion rossi. Lui e Steve
si fissarono negli occhi e sollevarono il pugno con il pollice alzato.
L'Operazione Volverina in marcia, dichiar Curt.
Armageddon, eccoci che arriviamo, aggiunse Steve.
Mentre scendevano di macchina, Bob King, una delle ultime reclute,
sollev la testa dall'autopompa che stava lucidando, la numero 9. Ehi, tenente! chiam.
Curt lo guard e sollev le sopracciglia.
Poco fa stato qui un tassista che ha chiesto di lei, url Bob. Era
un tipo basso e tarchiato, con un accento che pareva russo.
Curt diede un'occhiata a Steve, che lo fiss sbalordito. Evidentemente
nemmeno a lui piaceva quella notizia. C'era un accordo secondo il quale
Yuri non avrebbe mai dovuto venire alla caserma dei pompieri. I loro contatti si erano limitati a telefonate e a incontri al White Pride.
Che cosa voleva? chiese Curt, con la voce rauca. Dovette schiarirsi
la gola. Con un'operazione di quell'importanza, le sbadataggini erano inaccettabili.
Vuole che lo richiami, rispose Bob. Sembrava deluso di non averla
trovata qui.
Che cosa gli hai fatto? salt su un altro compagno, da dietro il veicolo. Ti sei dimenticato di dargli la mancia?
Da un gruppo di quattro pompieri che giocavano a carte nell'angolo fra
la caserma e il marciapiedi si lev una risata. Le porte sopra le loro teste
erano spalancate sul pomeriggio ottobrino.
Ha lasciato qualche numero di telefono? chiese Curt.
No, rispose Bob. Ha solo detto che deve richiamarlo. Ho pensato
che lei sapesse chi .
Non ne ho la minima idea, afferm Curt.
Be', magari torner, disse Bob.
Curt fece segno a Steve che lo seguisse. Salirono le scale che portavano alla zona abitativa e Curt spinse la porta dei servizi degli uomini. Una
volta dentro, controll i gabinetti e le docce per essere sicuro che fossero
soli.
Non mi piace, disse con un sussurro che era quasi un sibilo. Che
cosa diavolo venuto a fare qui?
Te l'ho detto che quello mezzo pazzo, rispose Steve.
Curt si mise a camminare avanti e indietro, come un animale in gabbia,
tenendo serrata la mandibola leggermente sporgente. Non riusciva a credere che Yuri fosse cos stupido.

50

Temo che Yuri sia una specie di scheggia impazzita, disse Steve.
Credo che dobbiamo farci quattro chiacchiere. Allo stesso tempo, mi
piacerebbe vedere qualche prova che non ci sta prendendo in giro.
Curt annu, continuando a camminare avanti e indietro, poi si ferm.
Va bene, disse. Quando stacchiamo andremo a casa sua a Brighton
Beach. Gli faremo capire un po' di cose sulla sicurezza. Poi gli chiederemo di vedere il laboratorio e chiederemo qualche prova che sta facendo
davvero quello che dice.
Lo sai il suo indirizzo?
Oceanview Lane, 15.
4

Luned 18 ottobre, ore 12.30


Toc toc, chiam una voce.
Jack e Chet sollevarono lo sguardo dalle rispettive scrivanie e videro
sulla soglia Agnes Finn, capo del laboratorio di microbiologia.
Mi sento come se questo fosse un dj vu, comment Agnes. Purtroppo, per, un genere di vu che non mi piace. Sul viso solitamente
arcigno aleggiava un timido sorriso. Quelle parole erano la cosa pi vicina
all'umorismo che Jack le avesse mai sentito dire. Stringeva in mano un
pezzo di carta.
Jack seppe all'istante a quale dj vu si riferiva. Tre anni prima, quando aveva fatto la scioccante diagnosi di peste in un curioso caso infettivo,
Agnes si era data la pena di portare i risultati di persona, ed erano positivi.
Non mi dire che era carbonchio, la implor Jack.
Agnes si spinse un po' in su gli occhiali spessi come fondi di bottiglia e
gli porse il foglietto. Era il risultato di un test alla fluoresceina per la ricerca degli anticorpi su uno dei nodi linfatici mediastinici. A grandi lettere
maiuscole era scritto: POSITIVO PER IL CARBONCHIO.
incredibile! esclam Jack. Porse il foglietto a Chet, che lo lesse
con eguale incredulit.
Ho pensato che volessi saperlo prima possibile, disse Agnes.
Certo, replic lui, pensando ad altro. Aveva gli occhi quasi vitrei, e
la mente in subbuglio.
Quanto affidabile questo test? domand Chet.
Pi o meno il cento per cento, rispose Agnes. molto specifico, e i
reagenti non sono vecchi. Dopo tutte le malattie esotiche diagnosticate da
Jack quando c' stata quella fiumana di casi infettivi, un paio di anni fa, mi
sono assicurata che fossimo al passo con quasi tutto. Naturalmente, per la
conferma finale abbiamo impiantato le colture.

51

Questa malattia si diffonde con le spore, disse Jack, come svegliandosi da una trance. Ci sono dei test per le spore, o dovete farle crescere e
poi andare alla ricerca dei batteri?
Per le spore c' un test con reazione a catena polimerasica, o PCR, rispose Agnes. Noi non lo facciamo nel nostro laboratorio, ma sono sicura
che Ted Lynch del laboratorio DNA ti potr aiutare. Hai qualcosa che vuoi
sottoporre a test per le spore?
Non ancora.
Oh, oh! gemette Chet. Non mi piace questa musica. Non avrai intenzione di andare in campo aperto, eh?
Non lo so, ammise Jack. Era ancora intontito. Un caso di carbonchio
polmonare a New York era inaspettato come la peste.
Ti sei dimenticato che cosa ti successo l'ultima volta che ti sei lasciato coinvolgere nel lavoro sul campo, in un caso infettivo? gli ramment Chet. Lascia che ti rinfreschi la memoria: c' mancato poco che ti
facessero la pelle.
Grazie, Agnes, disse Jack, ignorando il collega. Si volt verso la sua
scrivania e spinse da una parte i documenti riguardanti la morte del prigioniero in custodia cautelare, che Calvin voleva al pi presto. Poi prese
dalla relativa cartelletta quelli su Papparis e li sfogli fino a trovare il rapporto investigativo di Janice Jaeger.
Ehi, sto parlando con te, insist Chet. Gli seccava il modo in cui il
collega lo escludeva.
Eccolo qua! esclam Jack, sollevando il foglio e puntando l'indice
sulla frase che diceva che Papparis commerciava in tappeti. Guarda!
Lo vedo, replic Chet, seccato. Ma tu mi hai sentito?
Il problema che non sappiamo che tipo di tappeti. Penso che potrebbe essere importante. Jack volt il foglio. Come aveva detto Janice, c'erano annotati il nome e il numero di telefono del medico che aveva curato
Papparis all'ospedale.
Gir di centottanta gradi sulla poltroncina e afferr il telefono. Compose il numero e fu in comunicazione con il centralino del Bronx General
Hospital.
Bene, si lagn Chet, facendo un gesto come per chiudere la questione. Non devi dar retta a me. Diavolo, lo so che farai tutto quello che ti
pare, non importa ci che dicono gli altri. Con aria disgustata, torn a
chinarsi sul proprio lavoro.
Potreste chiamare il dottor Kevin Fowler? chiese Jack al centralinista dell'ospedale. Mentre aspettava, teneva il ricevitore nell'incavo del collo, in modo da poter sfogliare la sua copia dell'Harrisons's Principles of
Internal Medicine. Le pagine del capitolo sulle malattie infettive avevano
le orecchie, da quanto erano state sfogliate.

52

Arriv alla sezione sul carbonchio. Gli erano state dedicate solo due
pagine. Aveva quasi finito di leggerle, quando il dottor Fowler prese la linea.
Non ho mai visto un caso di carbonchio, ammise. Naturalmente,
sono solo un interno, quindi non ho tanta esperienza.
Adesso fa parte di un gruppo selezionato, gli comunic Jack. Ho
appena letto che qui negli Stati Uniti negli ultimi dieci anni c' stata solo
una decina di casi, e tutti sotto la forma pi comune, quella cutanea. La
variet polmonare, come quella del signor Papparis, veniva un tempo
chiamata polmonite carbonchiosa dei cardatori di lana. I pazienti la contraevano da peli e pelli di animali contaminati.
Posso assicurarle che era una rapidissima corsa in discesa, osserv il
dottor Fowler. Non mi importa se non dovr mai curare un altro caso.
Immagino che vedremo di tutto, qui a New York.
Ha fatto un'anamnesi del paziente?
No, affatto. Sono stato chiamato quando ha iniziato ad avere problemi
respiratori. Tutto ci che so della sua anamnesi quello che c'era sulla
cartella clinica.
Quindi non sa in che tipo di tappeti commerciava?
Non ne ho la pi pallida idea. Perch non prova con il medico che lo
aveva in cura, il dottor Heitman?
Ha il suo numero di telefono? domand Jack.
Certo, rispose il dottor Fowler, fa parte del nostro personale.
Jack lo chiam, ma scopr che aveva semplicemente sostituito il dottor
Bernard Goldstein: era di quest'ultimo, infatti, che Papparis era il paziente.
Allora chiam il dottor Goldstein. Pass qualche minuto prima di averlo
in linea, e lo trov in uno stato d'animo poco cordiale e piuttosto impaziente. Jack non perse tempo a porgli la sua domanda.
Che cosa intende, che genere di tappeti? chiese irritato il dottor Goldstein. Era ovvio che non gli piaceva essere interrotto in ci che stava facendo per una domanda che gli sembrava frivola. La sua segretaria era
stata titubante a disturbarlo, anche se Jack le aveva detto che si trattava di
un'emergenza.
Voglio sapere che genere di tappeti vendeva, insist Jack. Tessuti
al telaio, o che altro?
Non me lo ha mai detto, e io non gliel'ho mai chiesto, tagli corto il
dottor Goldstein, e riattacc.
Ha sbagliato mestiere, decret Jack, ad alta voce. Trov il foglio di
identificazione di Papparis nella cartelletta e vide che il cadavere era stato
identificato dalla moglie, Helen Papparis. C'era un numero di telefono, e
Jack lo compose. Fino a quel momento aveva sperato di non tirare in ballo
la famiglia.

53

La Corinthian Rug Company trattava esclusivamente tappeti fatti a


mano, rispose Helen.
Provenienti da dove?
Soprattutto dalla Turchia. Jack colse un attimo di esitazione nella
sua voce. Qualcuno veniva dalla Grecia, ma la maggior parte dalla Turchia.
Allora, trattava anche pelli e pellicce, oltre a tappeti tessuti, concluse
Jack, con soddisfazione accademica. Il mistero sarebbe stato ben presto
risolto.
Esatto, conferm Helen.
Lo sguardo di Jack cadde sul libro di testo aperto davanti a lui. Proprio
a met della sezione dedicata al carbonchio veniva descritto come questa
malattia colpisse abbastanza di frequente gli animali in un certo numero di
paesi, compresa la Turchia, e come i prodotti animali, in particolare le pelli di capra, potessero essere contaminati dalle spore.
Commerciava anche pelli di capra? domand ancora Jack.
S, certo. Pelli di pecora e di capra costituivano una buona parte della
sua attivit.
Ebbene, penso che abbiamo risolto il mistero, afferm Jack, e spieg
alla vedova le sue supposizioni.
ironico, comment Helen, senza un filo di rancore. Quei tappeti
ci hanno concesso una vita confortevole, compreso mandare nostra figlia a
un college della Ivy League.
Il signor Papparis ha ricevuto qualche spedizione di recente?
Circa un mese fa.
Qualcuno di quei tappeti si trova a casa sua?
No. Jason sentiva che era gi abbastanza averci a che fare durante il
giorno. Si rifiutava di averli attorno per la casa.
Date le circostanze, stata una decisione intelligente. Dove sono quei
tappeti? Quanti ne sono stati venduti?
Helen spieg che si trovavano in un magazzino a Queens, e dubitava
che ne fossero stati venduti molti. L'attivit del marito si svolgeva all'ingrosso e le spedizioni arrivavano mesi prima che occorresse la merce. Aggiunse anche che non c'erano dipendenti n nel magazzino n in ufficio.
A quanto pare, era un'attivit gestita in proprio, osserv Jack.
Esattamente, conferm Helen.
Jack la ringrazi e rinnov le condoglianze. Poi le sugger di contattare
il suo medico per un'eventuale profilassi con gli antibiotici, anche se, le
spieg, lei probabilmente non era a rischio, poich il contagio non avviene
da persona a persona, e non era stata esposta alle pelli. Infine le disse che
probabilmente sarebbe stata contattata da qualcuno del dipartimento della
sanit. Lei lo ringrazi per aver chiamato e la telefonata termin.

54

Jack fece girare di nuovo la poltroncina e si mise di fronte a Chet, che


non aveva potuto fare a meno di ascoltare la conversazione.
A quanto pare, questo caso lo hai risolto in fretta, comment Chet.
Almeno adesso non devi mettere a repentaglio la vita uscendo sul campo.
Sono deluso, ammise Jack con un sospiro.
Di che cosa saresti deluso? chiese Chet, incredulo ed esasperato.
Hai fatto una diagnosi rapida e brillante e hai perfino risolto quello che
poteva essere un difficile enigma epidemiologico.
questo il problema, replic Jack demoralizzato. stato troppo liscio, troppo facile. Con la mia ultima malattia esotica stato un vero mistero. Mi piacciono le sfide.
Non lo so di che cosa ti stai lamentando. Vorrei che alcuni dei miei
casi avessero delle conclusioni cos precise.
Jack afferr il testo di medicina e lo ficc, aperto com'era, sotto il naso
del collega. Gli indic un paragrafo specifico da leggere e Chet lo fece.
Quando ebbe finito, sollev gli occhi.
Questa s che era una sfida epidemiologica, comment Jack. Te lo
immagini? Una valanga di casi di carbonchio polmonare dovuti a spore
sfuggite da una fabbrica di armi batteriologiche! Che disastro!
Dov' Sverdlosk? domand Chet.
E che ne so? Evidentemente da qualche parte dell'ex Unione Sovietica.
Non avevo mai sentito parlare di quell'incidente del 1979, ammise
Chet. Rilesse il paragrafo. Che barzelletta! I russi hanno cercato di farlo
passare come un'esposizione a carne contaminata.
Da un punto di vista medicolegale, sarebbe stato un caso affascinante, comment Jack. Certo, molto pi stimolante del caso di un commerciante di tappeti.
Si alz. Dopo l'animazione di poco prima, ora appariva depresso.
Dove vai? gli domand Chet.
Gi a vedere Calvin. Mi ha detto che se il mio caso risultava davvero
un carbonchio, voleva saperlo immediatamente.
Su, un po' di allegria! lo spron Chet. Sembri un cadavere ambulante.
Jack tent di sorridere. And verso l'ascensore e premette il bottone.
Ci che non aveva detto a Chet era che il suo umore irrequieto non derivava solo dal caso di carbonchio risoltosi cos facilmente. Era dovuto anche al mistero di Laurie. Perch aveva telefonato alle quattro e mezzo del
mattino per dargli un appuntamento a cena? E perch ci veniva anche
Lou?
Mentre l'ascensore scendeva, cerc di pensare a come poteva renderle

55

pan per focaccia. L'unica idea che gli venne in mente fu di comperarle un
regalo di Natale in quei giorni e poi cominciare a darle indicazioni che la
confondessero. Laurie era sempre curiosissima per quanto riguardava i regali, e l'attesa la divorava. Due mesi di suspence sarebbero stati di certo
una vendetta adeguata.
Sceso al primo piano, gi si sentiva meglio. L'idea del regalo di Natale
gli pareva sempre migliore, anche se adesso doveva pensare a che cosa
comprare.
Calvin era nel suo ufficio, a lavorare sulle pagine e pagine di carta che
passavano ogni giorno sulla sua scrivania. Aveva una mano talmente larga
che il modo in cui teneva la penna era quasi comico. Quando Jack si avvicin, sollev la testa.
Sei sicuro di non voler scommettere su quella diagnosi di carbonchio? gli chiese Jack.
Non dirmi che era positivo! Calvin si appoggi allo schienale della
poltroncina, che protest vivamente per il suo peso.
Secondo Agnes era carbonchio. Ora sta aspettando le colture.
Per la miseria! sbott Calvin. Susciter un vespaio al dipartimento
della sanit.
Non credo.
Oh? Jack non mancava mai di stupire Calvin. Perch diavolo?
Perch la malattia non si trasmette da persona a persona, e perch
stata un'esposizione professionale limitata al deceduto. A quanto pare, la
fonte rinchiusa al sicuro in un magazzino di Queens.
Sono tutt'orecchie, lo spron Calvin. Raccontami!
Jack spieg della Corinthian Rug Company e della recente spedizione
di tappeti e di pelli di capra dalla Turchia. Calvin intanto annuiva.
Ringraziamo il Signore! comment alla fine, poi si appoggi in avanti e la poltroncina gemette di nuovo. Dir a Bingham di chiamare Patricia Markham, l'ufficiale sanitario. Perch intanto non chiami l'epidemiologo cittadino, quello con cui hai lavorato a cos stretto contatto per il
caso di peste? Come si chiama?
Clint Abelard, rispose Jack.
Gi, quello. Telefonagli. Sar un passo verso quella collaborazione
interdipartimentale su cui sta sviolinando il sindaco.
Io e Clint Abelard non abbiamo certo lavorato a stretto contatto. Al
tempo, quando provavo a chiamarlo non voleva nemmeno parlarmi al telefono.
Sono certo che stavolta avr un altro atteggiamento, alla luce degli esiti che ci furono allora.
Perch non facciamo telefonare qualcun altro del nostra capace personale? propose Jack. Per esempio, uno dei custodi.

56

Risparmiati il sarcasmo! gli intim Calvin. E non causare problemi! Chiamalo! Caso chiuso! E ora, riguardo alla morte del prigioniero?
Che cosa intendi, 'riguardo alla morte del prigioniero'? domand
Jack. Hai visto anche tu il sangue nei muscoli del collo e l'osso ioide
spezzato. Lo hanno stretto maledettamente forte.
E il cervello? Hai trovato qualcosa?
Vuoi dire, come un tumore al lobo temporale? Cos potremmo suggerire che ha avuto un attacco psicomotorio che lo ha trasformato in un pazzo farneticante? No, il cervello era normale.
Fammi un favore: controlla bene i campioni istologici. Trova qualcosa!
Questo caso nelle mani del nostro beato tossicologo. Magari salter
fuori con la cocaina o qualcosa del genere.
Voglio il dossier completo, compreso il certificato di morte, sulla mia
scrivania entro gioved, ordin Calvin. Ho ricevuto una telefonata dall'ufficio del procuratore generale.
In questo caso sarebbe d'aiuto se tu dessi un colpo di telefono a John
DeVries, propose Jack. Una richiesta al laboratorio per un risultato rapido, se proviene dall'ufficio di fronte avrebbe maggiore ascolto che se
provenisse da un brontolone come me.
Chiamer John. Ma, indipendentemente da ci che trova, sarai tu a fare in modo che nel dossier ci sia qualcosa che lasci la porta aperta, anche
solo appena socchiusa.
Jack sollev gli occhi al cielo e fece per uscire. Sapeva che cosa stava
sottintendendo Calvin: il funzionario di polizia aveva fatto pressioni su
Bingham perch gli agenti coinvolti potessero contare su qualche giustificazione per la forza con cui avevano stretto il collo all'uomo che avevano
in custodia. Jack sapeva che i prigionieri possono essere violenti. Essere a
contatto con loro non era certo un lavoro che invidiava. Allo stesso tempo,
c'erano stati episodi di maltrattamenti da parte della polizia. Dare giudizi
al di l dei fatti accertati legalmente era un sentiero scivoloso che lui si rifiutava di imboccare.
Aspetta! tuon Calvin, prima che lui si allontanasse.
Jack si ferm appena oltre la soglia e rimise dentro la testa.
C' qualcun altro che dovresti chiamare, per il caso di carbonchio.
Stan Thornton. Lo conosci?
Certo.
Stan Thornton era il direttore dell'ufficio municipale gestione emergenze. Era stato l'oratore principale a una delle conferenze del gioved
pomeriggio organizzate dall'ufficio di medicina legale nello spirito della
collaborazione interdipartimentale. L'argomento era stato la gestione dei
cadaveri nell'eventualit di un disastro associato a un'arma di distruzione

57

di massa.
Jack aveva provato fastidio, nell'ascoltarlo. Prima della conferenza non
si era mai posto seriamente il problema di come affrontare un numero ingente di decessi. Anche solo l'identificazione di migliaia e migliaia di cadaveri era una cosa da far girare la testa. Oltretutto c'era il dilemma di che
cosa farne.
Che cosa vuoi che gli dica? chiese Jack.
Esattamente ci che hai detto a me, rispose Calvin. Considerando
che il caso dovuto a un'esposizione professionale limitata, si tratta pi
che altro di una telefonata di cortesia. Ma dato che il carbonchio saltato
fuori durante la sua conversazione sul terrorismo e le armi batteriologiche,
sono certo che per lo meno gli piacerebbe sapere dell'incidente.
Perch io? si lament Jack. Non sono bravo in questi salamelecchi.
Devi imparare. Inoltre, il caso tuo. Adesso vattene, cos magari riesco a lavorare un po'.
Jack lasci la zona dell'amministrazione, si ferm al secondo piano a
prendere un panino da un distributore automatico, poi si diresse al quinto
piano. Anche se aveva intenzione di tornare direttamente nel proprio ufficio, non pot resistere all'idea di affacciarsi in quello di Laurie. L'idea era
di insistere ancora una volta per sapere la natura del grande segreto. Ma
lei non c'era. La dottoressa Riva Meheta, sua compagna di stanza, gli disse
che Laurie era chiusa con i rappresentanti della legge nell'ufficio di Bingham.
Borbottando tra s per come si stava svolgendo la giornata, Jack si lasci cadere nella propria poltroncina.
Hai lo stesso brutto aspetto di quando sei andato via, osserv Chet.
Spero che tu non abbia provocato il vice, trascinandolo in qualche discussione.
Jack e Calvin erano spesso in contrasto. Calvin credeva nelle regole rigide e nelle procedure prestabilite. Jack considerava i regolamenti delle
linee guida ed era convinto che l'intelligenza e gli istinti innati fossero
molto pi pratici degli editti burocratici.
una giornata storta, rispose evasivamente. Si gratt la testa e fece
crocchiare le nocche delle mani, mentre decideva a quale delle sgradevoli
incombenze appioppategli avrebbe dato la precedenza. Nell'aprire la rubrica alla ricerca del numero di Clint Abelard, fu assalito da un pensiero
fastidioso. Forse Laurie aveva trovato un lavoro in qualche altro posto,
come Detroit, o ancor peggio, da qualche parte sulla costa occidentale. Poteva essere; se si fosse trasferita, avrebbe sentito di certo l'esigenza di dirlo a lui e a Lou, e poich una cosa di quel tipo avrebbe significato una
promozione, con ogni probabilit sarebbe stata eccitata. Jack rest per un

58

momento a fissare il vuoto, mentre cercava di immaginare che vita sarebbe stata, nella Grande Mela, senza Laurie. Era difficile da immaginare; era
anche deprimente.
Ehi, mi sono dimenticato di dirti della mostra al Metropolitan, lo riscosse dai suoi pensieri Chet. C' una mostra di Claude Monet che Colleen muore dalla voglia di vedere. Abbiamo preso dei biglietti per gioved
sera.
Erano tre anni che Chet si vedeva di tanto in tanto con Colleen Anderson. Colleen lavorava come art director da Willow and Heath, uno studio
pubblicitario di Madison Avenue. Jack conosceva sia lei sia la Willow and
Heath, essendo venuto in contatto con loro nel corso di un'indagine sul caso di malattia infettiva che gli aveva guadagnato la fama di cui ora godeva.
Che ne dici se ci venite anche tu e Laurie? continu Chet. Poi potremmo andare tutti assieme al ristorante.
Jack si sentiva quasi venir meno all'idea di non avere Laurie vicino,
nelle sue puntate al museo. E quello non sarebbe stato niente, rispetto a
quanto gli sarebbe mancata ogni giorno. Chet, naturalmente, non poteva
immaginare i sentimenti che aveva provocato con il suo invito.
Glielo chieder, rispose Jack, poi sollev il ricevitore e compose il
numero di Clint Abelard.
Fammi sapere che cosa dice, aggiunse Chet. Se un s, far in modo che Colleen procuri altri due biglietti. Come membro del museo, non
dovrebbe avere problemi.
Vedo Laurie stasera, riprese Jack, mentre aspettava che rispondessero. Ho un sacco di cose di cui parlarle. Glielo chieder.
Hai visto quel caso dello skinhead che ha fatto stamattina? chiese
Chet. Quella s una cosa raccapricciante, da vincere il primo premio. Fa
venire la nausea vedere che cosa un essere umano pu fare a un altro.
Purtroppo l'ho visto, rispose Jack, poi copr il microfono con una
mano e aggiunse: Il federale pensa che siano stati altri skinhead.
Quei ragazzi sono fuori di testa.
Sai mica se Laurie ha trovato qualcosa che pu essere d'aiuto alla polizia?
Non ne ho idea.
Quando finalmente il dottor Clint Abelard rispose, Jack fece uno sforzo per essere cordiale e allegro. Purtroppo, per, la reazione che ottenne
non fu dello stesso stampo.
Certo che mi ricordo di te, disse Clint, in tono asciutto. Come potrei dimenticarti? Grazie a Dio non succede tutti i giorni che un coroner
mi renda il lavoro pi difficile.
Jack si morse la lingua. In passato, quando lo aveva conosciuto, gli a-

59

veva spiegato con cura la differenza tra un coroner e un medico legale. In


quanto medico legale, Jack era un medico con una specializzazione in patologia e una sottospecializzazione in scienze giuridiche. Al contrario, un
coroner era solo un burocrate senza alcuna preparazione medica.
Noi medici legali desideriamo sempre accontentare gli altri, ribatt
Jack.
Perch mi hai chiamato?
Stamattina ci capitato un caso di carbonchio polmonare. Pensavamo
che avresti avuto piacere di saperlo. Il paziente stato portato qui dal
Bronx General Hospital.
Soltanto un caso?
Proprio cos.
Grazie, fece per concludere Clint Abelard.
Non hai intenzione di chiedermi qualcosa sulle sue origini? si stup
Jack.
Trovare le origini delle malattie un lavoro che spetta a noi, replic
Clint, con voce piatta.
Pu essere, ma, tanto per metterlo agli atti, lascia che ti racconti che
cosa abbiamo scoperto.
Jack spieg della Corinthian Rug Company, della recente spedizione di
tappeti e pelli provenienti da Grecia e Turchia, chiusi in un magazzino di
Queens, e di come Jason Papparis non avesse dipendenti e non si fosse
portato a casa alcun tappeto.
Grazie, disse di nuovo Clint, senza scomporsi. Sei molto astuto. Se
avr qualche mistero epidemiologico da scoprire, ti telefoner di certo per
chiederti assistenza.
Se non ti spiace che te lo chieda, aggiunse Jack, ignorando il suo
sarcasmo, vorrei sapere che cosa hai intenzione di fare per questo episodio di carbonchio.
Mander uno dei miei assistenti a Queens a mettere i sigilli al magazzino.
Tutto qua?
Al momento abbiamo un'epidemia di ciclospora che sta mettendo a
dura prova il nostro personale, ribatt Clint. Un singolo caso di una malattia da esposizione professionale non comporta un'emergenza epidemiologica. Ce ne occuperemo quando potremo, ammesso, naturalmente, che
saltino fuori altri casi.
Suppongo che tu sappia fare il tuo mestiere, prov a dire Jack, ma
secondo me...
Grazie per il tuo voto di fiducia, lo interruppe Clint e poi, senza alcun avvertimento, riattacc.
Jack rimise gi il ricevitore. Per tutti i diavoli! esclam rivolto a

60

Chet, che per l'intera durata della conversazione era rimasto a girare da
una parte e dall'altra sulla sua poltroncina. Questo quanto, per la collaborazione interdipartimentale. Quel tipo pi sarcastico di me.
Devi aver ferito mortalmente il suo ego, quando hai avuto a che fare
con lui durante l'episodio di peste, comment Chet.
Be', vediamo se ho maggior fortuna con il direttore dell'ufficio municipale gestione emergenze.
Perch diavolo lo chiami?
Telefonata di cortesia. Ordini dal vicecapo.
Rispose una segretaria e Jack le chiese di Stan Thornton.
il tizio che ci ha tenuto quella conferenza sulle armi di distruzione
di massa? domand Chet.
Jack annu. Si sorprese nel sentire che il direttore stesso era venuto
immediatamente in linea. Gli spieg chi era e perch chiamava.
Carbonchio! esclam Stan. Era evidente che era rimasto colpito. A
differenza di Clint Abelard, bombard Jack di domande. Solo dopo aver
appreso che la causa probabile era circoscritta e che si era verificato un
solo caso, la sua voce perse il tono di urgenza.
Tanto per stare sicuri, disse Stan, user i miei contatti con il dipartimento della sanit, per assicurarmi che non ci siano altri degenti in citt
con sintomi sospetti.
Buona idea, approv Jack.
E far mettere in quarantena il magazzino.
Questo lo stanno gi facendo. Jack gli rifer la conversazione avuta
con Clint.
Perfetto! Avrei contattato io stesso Clint Abelard. Coordiner con lui
le nostre iniziative.
Buona fortuna! gli augur Jack mentalmente.
Grazie per la prontezza con cui ha agito, continu Stan. Come ho
accennato nella mia conferenza, voi medici siete i primi a vedere gli effetti di un atto di terrorismo compiuto con un'arma batteriologica. Pi rapida la risposta, maggiore la possibilit che l'evento sia contenuto.
Lo terremo a mente di sicuro, replic Jack, prima di salutare e riagganciare.
Congratulazioni, comment Chet. stata una conversazione civile.
Si vede che le mie capacit di comunicazione interdipartimentale
stanno migliorando. Non l'ho irritato nemmeno un po'!
Poi raccolse i fogli relativi a Papparis e li rimise nella cartelletta, la
spinse da una parte e dedic di nuovo la propria attenzione al caso del prigioniero.
Per qualche minuto, nella stanza regn il silenzio. I due colleghi si chi-

61

narono sulle rispettive scrivanie e si rimisero al lavoro. Chet incoll gli


occhi al microscopio per esaminare una sezione di fegato proveniente da
un caso di epatite rivelatasi mortale; Jack cominci a delineare gli elementi pi significativi della patologia che aveva riscontrato durante l'autopsia
al prigioniero.
Purtroppo la tranquillit non dur a lungo. Nella stanza piccola e stipata echeggi un suono simile a uno sparo. Chet si raddrizz di botto, mentre gli giungeva alle orecchie una sfilza di improperi snocciolati da Jack,
che ebbero l'effetto di renderlo ancora pi nervoso. Ma poi si accorse che
non correvano il rischio di diventare i prossimi due casi dell'obitorio. Il
rumore improvviso era stato provocato da un possente pugno calato sulla
scrivania di metallo dal suo irrequieto compagno di stanza.
Accidenti! Mi hai fatto una paura boia! si lament Chet.
Non riesco a concentrarmi, si giustific Jack.
Che cosa c', adesso?
Un sacco di cose. Jack si mantenne sul vago. Non voleva mettersi a
parlare di Laurie.
Non una risposta molto specifica, gli fece notare il collega.
Jack prese di nuovo in mano la cartelletta di Jason Papparis. Questo
caso, intanto.
Che cosa c' che ti preoccupa, adesso? Chet aveva un tono irritato.
Hai fatto la diagnosi, ne hai messo al corrente il sostituto del capo, hai
chiamato l'epidemiologo municipale e il direttore dell'ufficio gestione emergenze. Che cosa diavolo vuoi fare, ancora?
Jack sospir. Come ho detto prima, fila troppo liscio. come se fosse
un caso creato apposta per finire nei libri di testo, e questo mi preoccupa.
Scemenze! Mi pare che lo stai usando come una scusa. Che altro hai
per la mente?
Jack sbatt le palpebre e fiss il collega. Lo colpiva la sua perspicacia.
Per un attimo si chiese se raccontargli della telefonata ricevuta quella mattina presto da Laurie, ma poi decise di no. Se lo avesse fatto, molto probabilmente avrebbe finito con l'ammettere i sentimenti che provava per Laurie e quello era un argomento che non era pronto ad affrontare, nemmeno
con se stesso.
S, c' un'altra cosa, rispose, atteggiando il viso a un'angoscia esagerata. Sono sconvolto perch Seinfeld ha sospeso le trasmissioni.
Oh, Cristo! impossibile discutere seriamente con te. E va bene!
Cuoci nel tuo brodo, ma almeno, per favore, fallo in silenzio, oppure, se
non possibile, va' da un'altra parte!
Chet fece compiere mezzo giro alla poltroncina, sostitu il vetrino e
torn a chinarsi sul microscopio, borbottando tra s su quanto poteva essere insopportabile il suo compagno di stanza.

62

Clint Abelard ha detto che far mettere in quarantena il magazzino


della Corinthian Rug Company, aggiunse Jack, e gli pungol la schiena
con un angolo della cartelletta di Papparis, per essere sicuro che lo ascoltasse. E l'ufficio qui a Manhattan? E se il commerciante di tappeti avesse
portato in ufficio qualche pelle? Non sarebbe consigliabile dare una scorsa
ai registri della ditta, per vedere se l'ultima partita arrivata non sia gi stata
venduta, anche parzialmente, e spedita altrove?
Chet gir di nuovo di centottanta gradi sulla sua poltroncina e fiss in
viso il suo collega; si accorse che era serio.
Che cosa vuoi che ti dica? gli chiese.
Voglio che confermi le mie preoccupazioni.
Va bene. Hai ragione! Allora fa' qualcosa al riguardo! Richiama l'epidemiologo per assicurarti che ci abbia pensato anche lui. Tirati fuori dallo
stomaco 'sta roba, cos almeno riusciremo a svolgere un po' di lavoro.
Jack lanci un'occhiata al telefono, poi guard di nuovo Chet. Dici
davvero? Non un mio fan, e non ci che si dice un tipo disposto a recepire i suggerimenti, soprattutto i miei.
E allora, che cosa cambia, se quel tipo una testa quadra? Per lo meno avrai la soddisfazione di aver fatto tutto il possibile. Che ti importa
quello che pensa di te?
Suppongo che tu abbia ragione, comment Jack, mentre gi allungava la mano verso il telefono. Non mi posso aspettare che tutti mi amino.
Compose il numero dell'epidemiologo municipale e gli rispose la segretaria, che gli chiese il nome e poi gli disse di attendere. Passarono diversi minuti, e Jack sollev lo sguardo verso il compagno di stanza.
Cos, fa resistenza passiva, comment Chet. Ti tiene l ad aspettare.
Jack annu. Scarabocchi qualche centro concentrico sul taccuino che
aveva davanti, poi tamburell con le dita sul ripiano della scrivania. Infine
torn in linea la segretaria.
Mi spiace, ma il dottore occupato, annunci. Dovr richiamarlo
pi tardi.
Jack riattacc. Suppongo che non dovrei stupirmi, comment.
Quanto mi piace questa cagata della collaborazione interdipartimentale!
Mandagli un fax, sugger Chet. Assolver la stessa funzione, senza
la seccatura di dover parlare con lui.
Mi venuta un'idea migliore! esclam Jack. Dalla cartelletta di Papparis estrasse il modulo di identificazione e trov il numero di telefono
della vedova, che chiam immediatamente.
Mi spiace disturbarla di nuovo, esord, dopo averle detto chi era.
Nessun disturbo, rispose lei, cortese come durante la prima telefonata.

63

Volevo sapere se si fatta viva con lei qualcuna delle autorit sanitarie cittadine.
S, subito dopo che avevo parlato con lei, mi ha telefonato un certo
dottor Abelard.
Ne sono felice. Posso chiederle che cosa le ha detto?
stato molto formale e sbrigativo. Voleva l'indirizzo del magazzino,
e mi ha detto che passer da me qualcuno della polizia locale a prendere le
chiavi.
Ottimo. E l'ufficio di Manhattan? Il dottor Abelard le ha chiesto qualcosa al proposito?
Dell'ufficio non ha detto niente.
Capisco. Jack lanci un'occhiata a Chet, che si strinse nelle spalle.
Ci pens un attimo, poi aggiunse: Vorrei dare un'occhiata dentro l'ufficio. Le spiace?
Chet cominci ad agitare le mani e a formulare con le labbra, in silenzio ma con enfasi, la parola no, ripetendola pi volte. Jack lo ignor.
Se pensa che pu essere utile, a me va bene, rispose Helen Papparis.
Jack le spieg quello che aveva appena detto a Chet, in particolare insist sulla necessit di controllare che nessun articolo della partita ricevuta
di recente fosse stato venduto e spedito. La vedova cap immediatamente.
Magari passo da lei a prendere le chiavi, si offr Jack.
Non necessario. L'indirizzo 22, Walker Street, e proprio alla porta
accanto c' un negozio di filatelia. Il proprietario si chiama Hyman Feingold. Era amico di mio marito. Tenevano reciprocamente le chiavi di scorta dei loro negozi, nel caso ci fosse un'emergenza. Posso dargli un colpo
di telefono per avvertirlo che passer da lui.
Perfetto! esclam Jack. Nel frattempo ha sentito il suo medico?
S. Mi ha mandato degli antibiotici e mi ha anche raccomandato di
farmi la vaccinazione.
Penso che sia una buona idea.
Dopo aver riattaccato, Jack si alz e prese il bomber appeso dietro la
porta.
Non hai intenzione di chiedere la mia opinione su questa uscita sul
campo? domand Chet.
Nooo, rispose Jack, la tua opinione la conosco gi. Ma ci vado lo
stesso. Non riesco a concentrarmi, quindi tanto vale fare qualcosa di utile.
Inoltre, adesso tu riuscirai a lavorare in pace. Resta a tenere il forte, amico!
Chet gli rivolse un cenno della mano, con espressione rassegnata e irritata nello stesso tempo. Secondo lui era una pazzia uscire a fare un visita
in loco, ma ormai sapeva per esperienza che non era il caso di provare a
fargli cambiare idea, una volta che si era messo in testa di fare una cosa.

64

Fischiettando un motivetto allegro, Jack scese le scale fino al terzo


piano e ficc la testa nel laboratorio di microbiologia. Gi pregustava la
pedalata verso il centro direzionale, e questo miglior l'umore non proprio
gaio che aveva fin dal mattino.
Agnes Finn non c'era, quindi si rivolse alla capoturno, che fu pi che
disposta a fornirgli un sacchetto contenente provette per colture, guanti di
lattice, maschere, un camice in materiale non tessuto e una cuffia. Jack
sapeva che sarebbe stata pi sicura una tuta protettiva come quelle che indossava quando eseguiva le autopsie, ma sentiva che non era necessaria, e
non aveva voglia di aspettare che gliela procurassero. Inoltre, era convinto
che il signor Papparis aveva contratto la malattia nel magazzino, non nell'ufficio.
Tenendo in mano il sacchetto con tutto l'occorrente, scese nel sotterraneo e tolse il blocco alla bici. Invece di puntare subito verso il centro direzionale, pass dall'University Hospital. Essendo un convinto sostenitore
del vecchio adagio secondo il quale un grammo di prevenzione vale un
chilo di terapia, aveva deciso di assumere degli antibiotici a scopo profilattico.
La pedalata verso il centro fu eccitante e si svolse quasi senza incidenti. Jack percorse la Seconda Avenue verso sud, poi tagli a ovest sulla
Houston, quindi imbocc la Broadway, dove ebbe un piccolo scontro con
il guidatore di un furgone. Si tratt solo di uno scambio di male parole,
prima che quello ripartisse a tutta velocit.
Jack assicur la bicicletta a un palo del divieto di sosta, poco pi in l
dell'ufficio della Corinthian Rug Company. Si avvicin alla vetrina principale e guard i tappeti e le pelli che vi erano esposti. Erano solo pochi
esemplari, scoloriti dal sole e ricoperti da un sottile strato di polvere, il
che faceva pensare che fossero l da anni. Di certo non erano arrivati con
l'ultima spedizione.
Tenendo le mani a coppa attorno al viso, Jack scrut l'interno dell'ufficio. Era piuttosto spartano. C'erano due tavoli: uno fungeva da scrivania e
vi erano disposti sopra i soliti accessori, sull'altro erano appoggiati una fotocopiatrice e un fax. Inoltre c'erano parecchi schedari verticali. Sul fondo
si vedevano due porte, entrambe chiuse.
Jack si avvicin alla porta d'ingresso. Il nome della ditta, scritto a lettere dorate sul vetro, riluceva contro l'oscurit dell'interno. Prov ad aprirla,
ma era chiusa a chiave, come si aspettava.
Il negozio che vendeva articoli per filatelici si trovava subito accanto e
Jack vi entr. Nell'udire il suono acuto dei campanelli la porta si apr, trasal, e si rese conto di quanto fosse teso. All'interno era seduto un cliente
che fissava una serie di francobolli racchiusi nelle piccole buste trasparenti.

65

Dietro il banco stava un uomo che doveva essere il proprietario. Quando sollev lo sguardo, Jack si present.
Ah, dottor Stapleton, disse Hyman a voce bassa, come se il suono
delle parole fosse in qualche modo irriverente, in quella pace filatelica, e
gli fece cenno di avvicinarsi.
Ci che accaduto al signor Papparis una terribile tragedia, mormor, poi porse a Jack un mazzo di chiavi tenute assieme da un anello.
Pensa che c' qualche motivo per cui dovrei allarmarmi?
No, sussurr Jack a sua volta. A meno che il signor Papparis non
avesse l'abitudine di mostrarle la sua merce.
Hyman scosse la testa.
Di recente no, disse. Anni fa, quando andava ancora in giro con i
campioni, ne portava alcuni in ufficio, ma ormai non aveva pi bisogno di
farlo.
Jack sollev le chiavi. Grazie per la sua collaborazione. Gliele restituir tra poco.
Ci metta tutto il tempo che le serve. Sono contento che sia venuto a
fare dei controlli.
Jack torn alla bici e prese dal portapacchi il sacchetto che si era fatto
preparare al laboratorio di microbiologia, poi si avvicin di nuovo all'ufficio della Corinthian Rug Company e gir la chiave nella toppa. Prima di
aprire la porta, per, indoss camice, cuffia, guanti e maschera. Qualche
passante rallent appena il passo nell'assistere ai suoi preparativi. Jack
consider la loro indifferenza un tributo all'equanimit dei newyorkesi.
Finita la vestizione, spinse la porta e varc la soglia. Sent drizzarglisi i
capelli in testa. C'era qualcosa di sinistro e minaccioso nella possibilit
che qualche granello di pulviscolo che danzava nell'aria, nel raggio di luce
proveniente dalla strada, fosse letale. Per un attimo pens di tornare indietro e lasciare che fossero altri a svolgere quel lavoro. Ma poi si rimprover
per ci che chiamava una superstizione medievale. Dopo tutto, era ragionevolmente protetto.
L'ufficio era davvero spartano come gli era apparso guardandolo da
fuori. L'unico ornamento era una serie di poster delle isole greche a cura
della Olympic Airlines. Anche un grande calendario riproduceva paesaggi
della Grecia. Anche se i tappeti e le pelli in vetrina erano polverosi, il resto del locale era immacolato e odorava leggermente di detersivo. A terra
Jack trov qualche lettera e delle riviste che evidentemente erano state infilate nella buca della posta. Le raccolse.
Sul ripiano della scrivania c'erano un tampone di carta assorbente, un
cestello di metallo per la posta in arrivo e in partenza e diverse riproduzioni in miniatura di antichi vasi greci. L'ufficio era ordinato e spazioso.
Jack si fece un dovere di deporre le lettere e le riviste raccolte da terra nel

66

cestello della posta in arrivo.


Accese i faretti e tir fuori la collezione di provette. Cominci a strofinare i tamponi sulle varie superfici. Nel passarli sulla scrivania, not qualcosa che luccicava al centro della carta assorbente. Si chin e vide che si
trattava di una minuscola stellina cerulea iridescente. Sembrava stranamente fuori luogo in quell'ambiente austero.
Guard nel cestino delle cartacce. Era vuoto. Si avvicin alle porte
chiuse. Una dava su un gabinetto, dove pass un tampone sul lavandino e
uno dietro al WC, l'altra portava a un corridoio che comunicava con la
tromba delle scale dell'edificio. Non c'erano altri tappeti o pelli, tranne
quelli esposti in vetrina.
Quando ebbe finito di far prelievi per le colture, port tutte le provette
in bagno e ne lav l'esterno, prima di rimetterle nel sacchetto. Infine si avvicin agli schedari. Adesso voleva scoprire tutto ci che poteva sull'ultima partita di tappeti e di pelli, e soprattutto verificare che non fossero gi
stati venduti.
5

Luned 18 ottobre, ore 15.30


Yuri sollev lo sguardo sul viso compiaciuto dell'uomo d'affari che gli
stava contando ogni singolo dollaro nel palmo della mano in attesa. Lo
aveva portato per tutto il tragitto dall'aeroporto La Guardia fino a una villa
signorile. Durante l'intero percorso, aveva dovuto sorbirsi un'altra lunga
conferenza sulle virt dell'America e sulla sua inevitabile vittoria nella
guerra fredda. Stavolta l'enfasi era stata su Ronald Reagan, e su come avesse conquistato tutto da solo l'Impero del Male. Il tizio aveva correttamente desunto le sue origini etniche da un'occhiata al nome che compariva sulla licenza di tassista. Questo aveva provocato il monologo sulla
superiorit degli Stati Uniti in tutti gli aspetti: morale, politico, economico.
Durante tutta quella predica interminabile, Yuri non aveva detto una
sola parola, anche se a volte ne era stato decisamente tentato. Alcune affermazioni del suo passeggero gli avevano fatto ribollire il sangue; in particolare quando, in tono condiscendente, aveva espresso compassione per
il popolo russo che secondo lui era in preda all'insicurezza, dovendo sopportare continuamente una leadership inetta.
Ecco qui un paio di dollari extra per i suoi guai, disse l'uomo strizzandogli l'occhio, mentre aggiungeva due banconote alle altre. Yuri teneva sul palmo ventinove biglietti da un dollaro, tutti cincischiati. La tariffa
segnata sul tassametro, pi il pedaggio del ponte di Triboro assommava a

67

ventisette e cinquanta.
Dovrebbe essere la mancia? chiese, con evidente disprezzo.
C' qualcosa che non va? replic il passeggero, che si raddrizz e inarc le sopracciglia con aria indignata, poi prese la valigetta da sotto il
braccio e se la tenne davanti, come se fosse tentato di usarla per difendersi.
Yuri tolse la mano destra dal volante e sollev i due ultimi dollari, lasciandoli andare in modo che, dopo aver descritto qualche arco nell'aria,
caddero sul selciato.
L'espressione dell'uomo pass dall'indignazione alla collera, e gli si
imporporarono le guance.
Questo un dono all'economia americana, dichiar Yuri, poi pigi
sull'acceleratore e schizz via. Nello specchietto retrovisore vide l'uomo
d'affari chinarsi a raccogliere le due banconote dal canaletto di scolo.
Quell'immagine gli diede un pizzico di soddisfazione. Lo rincuorava vederlo chinarsi per una somma cos irrisoria. Non riusciva a credere quanto
fossero tirchi certi americani, nonostante la loro ostentazione di ricchezza.
Dopo il vano tentativo di vedere Curt Rogers e Steve Henderson alla
caserma dei pompieri di Duane Street, la giornata di Yuri aveva subito un
netto miglioramento. Per concedersi un premio, a mo' di mini festeggiamento per il suo imminente ritorno alla rodina, era andato in un piccolo
ristorante russo dove aveva pranzato con un piatto di borsch bollente e un
bicchiere di vodka. Parlare in russo aveva aggiunto un ulteriore tocco a
quell'esperienza, anche se l'uso della madrelingua gli aveva fatto provare
un po' di malinconia.
Dopo la pausa del pranzo, c'era stato un flusso continuo di passeggeri e
tutto era filato liscio. In genere non avevano intavolato conversazioni,
tranne l'ultimo tizio, quello preso al La Guardia.
Yuri si ferm a un semaforo in Park Avenue. Aveva intenzione di dirigersi sulla Quinta, nella speranza di beccarsi un po' di clienti degli alberghi di lusso, e invece era spuntata tra le macchine parcheggiate una vecchia con il fazzoletto in testa, che aveva sollevato la mano. Quando divenne verde, accost e la vecchia sal.
Dove? domand Yuri, mentre nello specchietto guardava la nuova
passeggera. Indossava abiti pratici che, pur non essendo consunti, erano
per lo meno piuttosto lisi. Aveva l'aria di chi abituato a prendere la metropolitana.
Decima Strada Ovest, 107, disse la donna, con un accento ancora pi
marcato di quello di Yuri. Lui lo riconobbe immediatamente. Era estone, e
questo gli riport alla mente ricordi contrastanti.
Proseguirono in silenzio per un po'. Per la prima volta in tutto il giorno,
adesso era Yuri ad avere la tentazione di parlare. Lanci spesso delle oc-

68

chiate alla passeggera. In lei c'era qualcosa di familiare. Si era adagiata


comodamente sul sedile, tenendo le mani incrociate in grembo. Le sue fattezze rilassate, da contadina, erano ravvivate dagli occhietti sfavillanti e le
labbra atteggiate a un leggero sorriso esprimevano una sorta di tranquillit
interiore.
Lei estone? si decise a chiedere Yuri.
S. E lei russo?
Yuri annu e osserv la reazione della vecchia. Dopo anni di occupazione, in Estonia covava un forte sentimento antirusso. Ci che Yuri provava verso gli estoni, invece, non era altrettanto negativo. Anche se aveva
avuto delle difficolt, durante la sua odissea prima di arrivare in America,
aveva anche conosciuto persone amichevoli e generose, che lo avevano
aiutato.
Da quanto tempo sta qui? chiese la donna. La sua voce era priva di
malizia.
Dal 1994, rispose lui.
Ha lasciato la madrepatria assieme alla famiglia?
No, riusc a dire Yuri, sentendosi la gola secca. Sono venuto da solo.
Dev'essere stato molto difficile, osserv lei con enfasi. E deve essersi sentito molto solo.
La semplice domanda postagli dalla vecchia e la reazione alla sua risposta scatenarono in Yuri un'ondata di emozioni, tra cui una forte vergogna per aver abbandonato la famiglia, anche se c'era ben poco da lasciarsi
alle spalle. La toska con cui aveva lottato gi prima ritorn ancora pi forte.
Allo stesso tempo si rese conto del perch quella donna gli sembrava
familiare. Gli ricordava sua madre, anche se non aveva tratti simili. Pi
che la rassomiglianza fisica, era il suo atteggiamento, in particolare la serenit che emanava prepotentemente da lei, a ricordargli sua madre.
Yuri non pensava spesso a lei. Era troppo doloroso. Nadja Davidov aveva voluto un bene dell'anima a lui e al figlio minore, Igor, e li aveva
protetti come meglio poteva dalle brutali percosse che il loro padre, Anatolj, propinava loro alla minima provocazione. Yuri aveva ancora delle cicatrici sulle gambe che risalivano a quando aveva undici anni. All'epoca
frequentava la quarta classe ed era stato appena reclutato nei Giovani Pionieri. Faceva parte della divisa una cravatta rossa, tipo quella degli scout,
da portare con una piccola spilla a forma di bandiera in cui era inserito un
ritratto di Lenin. Non si sa come, nel percorso da scuola a casa Yuri aveva
perso la spilla e quando Anatolj lo aveva scoperto, quella sera, aveva perso la ragione. Immerso in uno stato di stordimento dovuto a quasi un litro
di vodka, aveva percosso il figlio fino a che i pantaloni si erano intrisi di

69

sangue.
Nadja riusciva quasi sempre a stornare su di s i quotidiani scoppi di
violenza del marito, dovuti all'alcol. Di solito resisteva stoicamente ai colpi di Anatolj, sopportando anche le ingiurie. Poi si metteva con aria di sfida tra lui e i figli, a volte con il sangue che le colava sul viso. Anatolj continuava a imprecare, minacciando altre botte. Vedendo che lei non parlava
e non si muoveva, agitava i pugni verso i figli e gridava che, se avessero
commesso le stesse trasgressioni della madre, li avrebbe uccisi. Poi raggiungeva barcollando l'unico letto che c'era nell'appartamento e si addormentava. Era una scena che si era ripetuta quasi ogni sera, fino a quando
Yuri aveva raggiunto l'ottava classe.
Nel 1970, alla vigilia del 1 maggio, la pi importante festa sovietica,
Anatolj aveva bevuto pi del doppio della sua abituale dose di vodka e,
preso da un accesso di cattivo umore, aveva cacciato fuori di casa l'intera
famiglia, per poi chiudersi dentro a chiave, e aveva perso i sensi. Durante
la notte, mentre Nadja, Yuri e Igor dormivano come meglio potevano sulle panchine del parco comunale, Anatolj si era soffocato con il proprio
vomito. La mattina dopo lo avevano trovato freddo e rigido per il rigor
mortis.
Era stata dura per la famiglia, dopo la morte di Anatolj. Avevano dovuto trasferirsi dall'appartamento di due stanze, al secondo piano, in una singola stanza all'ultimo piano dello stesso stabile, dove d'inverno si gelava e
d'estate c'era un caldo soffocante. Ancora pi problematica era stata la
perdita dello stipendio del capofamiglia, anche se in parte compensata dalle minori spese per l'acquisto di vodka.
Per fortuna, l'anno dopo Nadja aveva ricevuto una promozione nella
fabbrica di ceramiche dove lavorava da quando si era diplomata alla scuola professionale. Questo significava che Yuri poteva continuare fino alla
decima classe.
Da adolescente, per, Yuri aveva rivelato un carattere introverso e bellicoso: faceva spesso a pugni con i compagni di scuola, se veniva stuzzicato, e gli studi ne risentivano. I voti finali non erano stati sufficienti a farlo iscrivere all'universit, come avrebbe desiderato sua madre. Aveva
quindi ripiegato sulla locale scuola di specializzazione professionale, per
diventare tecnico microbiologo. Gli era stato detto che la domanda in quel
settore era in continua ascese, in particolare a Sverdlovsk, dove il governo
aveva costruito una grande fabbrica di prodotti farmaceutici che produceva vaccini per uso umano e animale.
mai tornato in Russia, da quando venuto in America? domand
la donna estone dopo che ebbero superato in silenzio diversi isolati
Non ancora, rispose Yuri, rianimandosi all'idea del suo imminente
ritorno. Aveva gi comperato un biglietto aperto per Mosca, via Franco-

70

forte, in partenza dall'aeroporto Newark. Aveva scelto Newark perch si


trovava a sudovest di Manhattan. Intendeva partire nel momento in cui
avesse finito di lanciare la sua arma batteriologica al Central Park, e non
voleva rischiare di andare a est, al Kennedy. Il vento soffiava invariabilmente da ovest a est. L'ultima cosa che desiderava era restare vittima del
suo atto di terrorismo.
Ottenere il biglietto aereo non era stata una cosa priva di difficolt. Yuri non era mai riuscito ad avere un passaporto russo internazionale e, anche se era in possesso della carta verde rilasciata dal servizio immigrazione e naturalizzazione, non aveva ancora diritto a un passaporto americano.
Per lo meno, non autentico. Aveva dovuto pagare per procurarsene uno
falso. Non occorreva che fosse fatto particolarmente bene, dato che lo
scopo era solo quello di acquistare il biglietto. Da bravo patriota, confidava nel fatto che non avrebbe avuto problemi a rientrare in Russia senza i
documenti adatti, e di certo non aveva intenzione di tornare negli Stati Uniti.
Io e mio marito siamo tornati in Estonia, l'anno scorso, disse la donna. stato meraviglioso. Nel Baltico stanno accadendo cose positive. Alla fine potremmo anche tornare a vivere nella nostra patria.
L'America non il paradiso che vuol far credere di essere al mondo
intero, comment Yuri.
Qui la gente deve lavorare molto duro. E bisogna stare attenti: ci sono
un sacco di ladri che vogliono prendersi i nostri soldi, come quelli degli
investimenti e quelli che vogliono venderti del terreno paludoso in Florida.
Yuri annu, anche se per lui il vero ladro era quello che Curt Rogers
chiamava il Governo Occupato dai Sionisti. Non era solo in un senso metaforico relativo alla beffa del sogno americano, ma anche alla lettera. Gli
agenti del governo avevano sempre le mani tese a portar via ogni singolo
dollaro che Yuri si guadagnava. Se non erano i criminali di Washington,
erano i ladri del governo statale di Albany o i banditi del governo municipale di Manhattan. Secondo Curt, tutte quelle tasse erano incostituzionali,
e quindi manifestamente illegali.
Spero che mandi un po' di soldi a casa, alla sua famiglia, continu la
donna, senza rendersi conto dell'effetto che aveva quella conversazione
sul suo conducente. Io e mio marito lo facciamo tutte le volte che possiamo.
Io non ho parenti in patria, replic Yuri un po' troppo in fretta. Sono proprio solo. Sapeva di non essere del tutto onesto, infatti aveva la
nonna materna, qualche zia e zio, e una collezione di cugini a Ekaterinburg, come adesso veniva chiamata Sverdlovsk. E aveva pure una moglie
obesa a Brighton Beach.

71

Mi spiace. Il viso della donna espresse compassione. Non riesco a


immaginare come dev'essere, non avere famiglia. Magari nei giorni di festa le piacerebbe venire da noi.
Grazie, molto gentile, ma sto bene... Avrebbe voluto aggiungere
altro, ma si ritrov all'improvviso con un groppo in gola. La sua mente
torn con riluttanza al 1979, il fatidico anno in cui aveva perduto la madre
e il fratello. In particolare, ripens al 2 aprile.
La giornata era cominciata come qualsiasi altro giorno lavorativo, con
Io scampanellio rauco della sveglia che lo aveva strappato alle profondit
del sonno. Alle cinque del mattino faceva buio come a mezzanotte, per la
latitudine a cui si trovava Sverdlovsk. L'inverno aveva allentato la sua
morsa sulla citt, ma la primavera non era ancora arrivata. L'appartamento
non era sotto zero, come accadeva nelle mattine di febbraio e a volte anche di marzo, ma comunque faceva molto freddo. Yuri si era vestito al
buio, senza svegliare Nadja e Igor, che non dovevano alzarsi fino alle sette. Nadja lavorava ancora alla fabbrica di ceramiche, mentre Igor frequentava l'ultimo anno di scuola e avrebbe finito a giugno.
Dopo una rapida colazione con pane e formaggio stantii nella cucina
comune deserta, Yuri era uscito nell'oscurit, diretto alla fabbrica farmaceutica. Erano solo due anni che lavorava l, dopo essersi diplomato alla
scuola di specializzazione professionale, ma gli erano bastati per capire
che quella fabbrica non era ci che sembrava. Yuri non si occupava di colture microbiologiche per produrre vaccini, come gli era stato detto al momento dell'assunzione. Nella fascia esterna del vasto complesso venivano
prodotti realmente dei vaccini, ma lui lavorava nella parte pi interna. I
vaccini erano una copertura del KGB per la vera attivit di quella fabbrica,
che faceva parte del cosiddetto Biopreparat, il vasto programma sovietico
per la produzione di armi batteriologiche. Yuri era un ingranaggio, uno
dei cinquantacinquemila addetti sparsi in varie istituzioni, per tutta l'Unione Sovietica.
La fabbrica veniva chiamata affettuosamente Campo 19. Al cancello
Yuri doveva fermarsi e mostrare la tessera di riconoscimento. Sapeva che
l'uomo nella guardiola apparteneva al KGB. Quel giorno, mentre aspettava, aveva battuto i piedi per combattere il freddo. Non si erano scambiati
nemmeno una parola. Non occorreva. L'uomo aveva annuito, gli aveva restituito la tessera, e lui era entrato.
Yuri era stato uno dei primi del turno di giorno ad arrivare. La fabbrica
era in funzione ventiquattr'ore su ventiquattro, sette giorni alla settimana.
Spettava a Yuri e a qualche altro fra i tecnici pi giovani occuparsi della
pulizia della parte pi interna, quella ad alta protezione da contaminazione
batteriologica. Il personale delle pulizie non era autorizzato a entrare in
quella zona.

72

Nello spogliatoio Yuri aveva rivolto un cenno di saluto ad Alexis, con


cui condivideva l'armadietto. Era troppo presto per le conversazioni, specialmente considerando che nessuno dei due aveva ancora bevuto un t o
un caff. In silenzio, assieme a due altri compagni, si erano infilati le tute
rosse di protezione e avevano acceso i ventilatori incorporati, senza darsi
nemmeno la pena di guardarsi l'un l'altro attraverso le visiere di plastica.
Cos addobbato, il gruppo aveva atteso davanti alla porta a pressione
finch questa si era aperta automaticamente. Nessuno aveva tentato di parlare mentre nella stanza di ingresso la pressione diminuiva. Quando si era
aperta la porta interna, si erano diretti sempre in silenzio verso le postazioni loro assegnate. Si muovevano lentamente, resi goffi dalle tute e tenendo le gambe rigide: sembravano pi robot avveniristici che esseri umani.
Il monotono inizio dei turni era una routine meticolosamente progettata
che non cambiava mai, di settimana in settimana, di mese in mese. E quella particolare mattina del 2 aprile 1979 sembrava un giorno come un altro.
Ma non lo era. Incombeva un potenziale problema, di cui i quattro non erano al corrente. Nessuno aveva la minima idea del disastro che stava per
accadere.
La fabbrica di Sverdlovsk utilizzava soprattutto due tipi di microbi: il
Bacillus anthracis e il Clostridium botulinum. Nella forma di arma batteriologica, si presentavano il primo come spore e il secondo come tossina
cristallizzata. Lo scopo della fabbrica era di produrre la maggior quantit
possibile di entrambi.
Quando Yuri aveva iniziato a lavorare al Campo 19, lo avevano spostato da una all'altra delle varie postazioni di lavoro, in modo che familiarizzasse con le operazioni dell'intera fabbrica. Dopo il primo mese di rotazione era stato assegnato al reparto del carbonchio. In particolare, lavorava nella sezione dove le colture liquide provenienti dai giganteschi fermentatori venivano essiccate, assumendo la forma di panetti; questi venivano poi triturati, trasformandosi in una polvere che era quasi un puro
concentrato di spore. La mansione specifica di Yuri era di controllare i
polverizzatori.
Questi erano cilindri rotanti di acciaio che contenevano sfere anch'esse
di acciaio. Attente prove eseguite su animali, in un'altra parte della fabbrica, avevano determinato che la dimensione ottimale delle particelle di
polvere, perch fosse pi letale e pi efficace, era di cinque micron. Per
ottenerla, i polverizzatori dovevano ruotare a una velocit specifica, per
un tempo determinato, e le sfere di acciaio dovevano essere di una precisa
grandezza.
La procedura normale di produzione richiedeva che i polverizzatori
non fossero in funzione durante la notte, per la manutenzione ordinaria.

73

La chiusura veniva effettuata dal sorvegliante del turno serale. Gli essiccatori invece non venivano fermati, e continuavano a funzionare per produrre una grande quantit di panetti marroncini per il giorno dopo. Infatti ci
voleva pi tempo a essiccarli che a macinarli.
Come faceva sempre, Yuri aveva iniziato la sua giornata di lavoro manovrando la gomma che emetteva getti d'acqua ad alta pressione, altamente clorata, in tutta la zona attorno ai polverizzatori. Anche se questi erano
sigillati, invariabilmente fuoriusciva sempre qualche minuscola particella
di polvere, in particolare se venivano aperti per la manutenzione. Poich
anche solo una quantit microscopica poteva uccidere un essere umano, la
pulizia giornaliera era assolutamente obbligatoria, anche se nessuno si avvicinava a quei macchinali senza la tuta protettiva.
All'inizio Yuri era terrorizzato all'idea di lavorare in un ambiente dov'era presente un agente patogeno mortale come quello, ma nel corso dei
mesi si era gradatamente adattato. Quella particolare mattina del 2 aprile,
non gli veniva nemmeno in mente di potersi preoccupare. Era come Ivan
Denisovi, nel romanzo di Solgenitsin, a dimostrazione di come gli esseri
umani abbiano un'innata capacit di adattarsi.
Dopo aver completato le pulizie, aveva girato un grande argano per
riavvolgere la gomma, e lo sforzo gli aveva fatto spuntare goccioline di
sudore sulla fronte; bastava il minimo sforzo e la tuta protettiva si trasformava in una sauna ambulante.
Riposta l'attrezzatura per le pulizie, Yuri era entrato nella sala di controllo e aveva chiuso la porta. Quel locale era separato dai polverizzatori
da un vetro isolante, infatti quando erano in funzione il rumore era assordante, accompagnato a forti vibrazioni.
Si era seduto davanti al pannello di controllo, dando un'occhiata ai settaggi e ai quadranti. Tutto era in ordine per iniziare. Poi si era voltato verso il registro giornaliero, mentre gi pensava alla pausa delle nove. Quello
era il momento che preferiva, in tutta la giornata, anche se si trattava solo
di una pausa di mezz'ora. Almeno poteva assaporare il caff appena fatto e
il pane.
Con l'indice guantato aveva scorso le tabelle dei numeri per accertarsi
che i polverizzatori avessero lavorato senza difficolt durante l'ultimo turno in cui erano stati in funzione. Tutto sembrava in ordine, ma poi era arrivato alla colonna contenente i valori della pressione negativa dell'aria
all'interno dell'unit. Scorrendola verso il fondo della pagina, aveva notato
che la pressione era salita lentamente, per tutta la durata del turno. Non si
era preoccupato, poich l'aumento era scarso e i valori restavano entro limiti accettabili.
Aveva guardato in fondo alla pagina, dove il capoturno riassumeva ci
che era accaduto. Il leggero aumento della pressione era stato debitamente

74

annotato, con l'indicazione che il servizio manutenzione ne era stato informato. Sotto quell'annotazione ce n'era un'altra, scritta dal tecnico del
servizio manutenzione. L'ora segnata erano le due di mattina. Diceva
semplicemente che l'unit era stata controllata e la causa del leggero aumento di pressione era stato scoperta, con conseguente rettifica.
Yuri aveva scosso la testa. Quell'ultima annotazione era strana, perch
non conteneva una spiegazione della causa. Ma sembrava non importare. I
valori non erano mai stati anomali. Yuri aveva alzato le spalle. Non pensava che l'annotazione incompleta scritta da quelli della manutenzione
fosse affar suo, soprattutto considerando che il problema, qualunque fosse,
era stato risolto.
Verificato che tutto era in ordine, aveva preso il telefono che lo collegava con il capoturno, Vladimir Gergijev. In quel momento aveva guardato l'orologio: mancava poco alle sette, e ben presto sua madre e suo fratello si sarebbero alzati.
I polverizzatori sono in standby, compagno Gergijev, aveva comunicato Yuri.
Inizia l'operazione, aveva risposto sbrigativamente Vladimir, e aveva riattaccato.
Yuri aveva intenzione di riferirgli la strana annotazione nel registro
giornaliero, ma la fretta del capoturno glielo aveva impedito. Aveva riattaccato anche lui, ed era rimasto un attimo a chiedersi se avesse dovuto
richiamarlo. La personalit truculenta di Vladimir, per, non incoraggiava
una tale spontaneit, quindi aveva deciso di lasciar perdere.
Senza avere la minima idea delle terribili conseguenze, aveva premuto
il tasto di avvio dei polverizzatori. Quasi all'istante il suono vibrante dei
macchinari era penetrato nella sala di controllo. Era iniziata la produzione
giornaliera delle mortali spore di carbonchio polverizzate.
Il sistema era automatico. I panetti di spore essiccate scorrevano su un
nastro trasportatore interno e da l cadevano nei cilindri rotanti del polverizzatore. Dopo che erano state sminuzzate dalle sfere di acciaio, la polvere finemente macinata cascava alla base dei cilindri e finiva in contenitori
sigillati, il cui esterno veniva poi disinfettato. I contenitori cos preparati
potevano essere caricati sulle testate dei missili.
Yuri aveva subito dato un'occhiata al quadrante della pressione interna,
e l'aveva vista calare immediatamente, non appena l'unit aveva ripreso a
funzionare. Anche la minima apprensione residua dovuta alla strana annotazione sul registro era svanita nel vedere che la pressione continuava a
calare, rispetto ai valori del turno precedente. Era evidente che quelli della
manutenzione avevano veramente risolto il problema, come stava scritto.
Poi aveva controllato gli altri quadranti e i dispositivi di misura. I valori si trovavano tutti nella zona verde, come doveva essere. Presa una pen-

75

na, aveva cominciato a scrivere le annotazioni per il secondo turno del 2


aprile, copiando ogni valore nell'apposita colonna. Quando si era voltato
verso il misuratore della pressione interna, aveva notato una cosa sorprendente.
Aveva continuato a calare e ora si trovava a un punto talmente basso
come non aveva mai visto prima.
Yuri aveva dato un colpetto al quadrante con il dito, per assicurarsi che
l'ago del vecchio misuratore non si fosse incantato. Tutto era rimasto tale
e quale.
Non sapeva che cosa fare, se pur doveva fare qualcosa. Non esisteva
un limite sotto il quale non bisognava scendere, per la pressione interna,
ma solo uno da non superare verso l'alto. L'idea era di tenere la polvere
all'interno con un flusso d'aria costante dalla stanza all'interno del macchinario, in ogni punto dove c'era comunicazione. Quindi non faceva differenza se la pressione era pi bassa del solito. In effetti, significava che il
sistema funzionava in modo pi efficiente.
Yuri aveva guardato ancora il telefono, pensando di chiamare il capoturno, ma ancora una volta aveva deciso di no. Vladimir lo aveva gi redarguito altre volte per quelle che considerava preoccupazioni stupide, e
lui non voleva sorbirsi un'altra lavata di capo. A Vladimir non piaceva essere disturbato per dettagli insignificanti. Era fin troppo occupato.
Alle otto, Yuri aveva pensato a sua madre: in quel momento si stava
dirigendo verso la fabbrica di ceramiche, che si trovava poco lontana dal
Campo 19, a sudest. Nadja gli aveva detto spesso che pensava a lui, quando passava. Yuri non le aveva mai rivelato esattamente che tipo di lavoro
faceva. Se lo avesse fatto, avrebbero corso dei rischi tutti e due.
Il tempo sembrava non passare mai. Yuri non vedeva l'ora che arrivasse la pausa delle nove. Quando mancava solo un quarto d'ora, aveva ricominciato a scrivere sul registro e, dopo aver guardato di nuovo il quadrante della pressione interna, aveva esitato un'altra volta. L'ago non si era
spostato dalla sua posizione all'estremit inferiore della scala.
Mentre lo fissava, aveva provato come un senso di oppressione al petto. All'improvviso era stato assalito da un pensiero orrendo.
Ti scongiuro, fa' che non sia cos! aveva pregato, allungando automaticamente il braccio per premere il tasto rosso dello stop. La cacofonia
delle sfere d'acciaio che ruotavano nei cilindri era cessata all'improvviso,
lasciandogli nelle orecchie una specie di tintinnio.
Tremando di paura all'idea di ci che avrebbe trovato, aveva aperto la
porta della sala di controllo. Dietro di lui stava suonando il telefono, ma
invece di rispondere si era diretto verso l'estremit del polverizzatore. Respirava con una tale foga che la visiera di plastica si stava annebbiando.
Nell'avvicinarsi a una serie di sportelli verticali nella cappottatura del

76

macchinario, aveva rallentato il passo. Ognuno era largo una ventina di


centimetri e alto un po' meno di un metro.
Con le mani che gli tremavano, aveva fatto scattare la maniglia del
primo. Aveva esitato un attimo, prima di aprirlo.
Blijad! aveva urlato, inorridito. Lo scomparto era vuoto! Aveva aperto rapidamente tutti gli altri sportelli, trovando vuoti tutti gli scomparti.
L dentro erano montati i filtri ad alta protezione che bloccavano anche le
particelle pi minuscole di polvere, spore, batteri, qualsiasi cosa fosse presente all'interno, ma ora non c'era assolutamente nulla! Per due ore i macchinali avevano mandato fuori aria senza protezione!
Yuri era indietreggiato, barcollando. Era una catastrofe. Soltanto allora
si era reso conto che il telefono continuava a squillare incessantemente.
Sapeva chi era: il suo capoturno, che si chiedeva come mai aveva spento il
polverizzatore.
Era corso nella sala di controllo, mentre cercava di valutare mentalmente quanti grammi di carbonchio vaporizzato erano stati sparsi sulla citt ignara. Recandosi a piedi alla fabbrica, aveva notato che c'era un vento
moderato che soffiava da nordovest. Questo significava che le spore sarebbero state sospinte verso il campo militare principale. Ma, cosa pi importante, significava che erano dirette verso la fabbrica di ceramiche!
la quarta casa sulla destra, disse la donna estone, strappando Yuri
da quei ricordi simili a un incubo. L'indice della donna spunt dal divisorio di plexiglas, puntato verso una serie di scalini bianchi.
Yuri si rese conto in quell'istante che stava sudando abbondantemente
e si sent tutto accaldato in viso. Era stato costretto a ricordare un avvenimento a cui cercava con tutte le forze di non pensare mai. Dopo vent'anni,
il ricordo di quella tremenda giornata aveva ancora su di lui un effetto foltissimo, come quando l'aveva vissuta.
La donna pag la corsa prima di scendere dal taxi e cerc di lasciare
una mancia, ma Yuri la rifiut. La ringrazi per la sua generosit e per
l'offerta di passare con lei e con il marito i giorni di festa. Si sentiva in
imbarazzo ed evit di guardarla. Temeva che lei notasse il suo sudore e il
viso arrossato. Poteva pensare che gli stesse venendo un attacco di cuore.
Mentre la donna saliva i gradini di casa, Yuri accese il segnale di fuori
servizio, poi percorse qualche metro, fino a un idrante, e accost di nuovo.
Aveva bisogno di qualche momento per riprendersi. Infil la mano sotto il
sedile e tir fuori la fiaschetta della vodka. Si assicur che nessuno lo
stesse guardando e ingoll una sorsata rapida e abbondante. Sent il liquore scendergli gi per la gola, infondendogli una deliziosa sensazione di
calma. L'ansia travolgente che lo aveva assalito solo pochi momenti prima
si affievol. Si strofin la bocca con il dorso della mano.
Le conseguenze dell'uso dei polverizzatori privi di filtri ad alta prote-

77

zione si erano rivelate peggiori di quanto Yuri avesse immaginato. Come


aveva temuto, una nube invisibile di spore del Bacillus anthracis si era
spostata verso la parte meridionale della citt, una zona che comprendeva
la principale installazione militare, come pure la fabbrica di ceramiche.
Centinaia di persone si erano ammalate di carbonchio polmonare e per la
maggior parte erano morte. Una delle vittime era Nadja.
I primi sintomi erano stati febbre e dolore al petto. Yuri aveva capito
immediatamente che cosa aveva, ma sperava di sbagliarsi. Tenuto a mantenere il segreto a rischio della vita, non le aveva rivelato i propri sospetti.
Nadja era stata portata in un ospedale speciale e ricoverata in una corsia
separata, assieme ad altri degenti che lamentavano gli stessi sintomi. Il
gruppo comprendeva un certo numero di personale militare. Il decorso
della malattia era stato inesorabile ed estremamente rapido. Era morta nel
giro di ventiquattr'ore.
Il KGB aveva immediatamente avviato un'elaborata campagna di false
informazioni, sostenendo che il problema derivava da carcasse di bestiame
contaminate in lavorazione nella fabbrica di carne in scatola di Aramil. Ai
famigliari delle vittime erano stati negati i cadaveri dei loro cari, sepolti
obbligatoriamente in profonde fosse scavate in una parte isolata del principale cimitero cittadino.
Yuri aveva sofferto terribilmente. Non si trattava soltanto del trauma
emotivo per aver perduto la madre e dell'enorme senso di colpa per le circostanze della sua morte. Essendo il dipendente pi giovane coinvolto nel
disastro, era il capro espiatorio designato. Anche se l'inchiesta ufficiale
svolta in seguito avrebbe ipotizzato che la responsabilit maggiore era da
attribuirsi all'operaio della manutenzione e al capoturno che non avevano
sostituito i filtri intasati con altri nuovi, n adeguatamente segnalato di aver tolto i vecchi filtri, era stato Yuri a prendersi il grosso della colpa. In
teoria, avrebbe dovuto controllare la presenza dei filtri, prima di avviare la
lavorazione, ma dato che di solito duravano mesi e venivano sostituiti di
rado, nessuno li controllava giornalmente, e a Yuri, durante il periodo di
addestramento, nessuno aveva mai detto che doveva farlo.
Per questioni di sicurezza nazionale, e considerando il segreto necessario, era stato tenuto per un certo tempo in un campo di concentramento
militare invece che in una prigione normale, prima di essere mandato in
Siberia. Laggi, poi, aveva finito con il ritrovarsi in un altro impianto della rete Biopreparat chiamato Vector, situato a Novosibirsk e noto soprattutto per il lavoro con i virus, compreso quello del vaiolo. Yuri era stato
per assegnato a una piccola quipe che cercava di migliorare l'efficacia
del carbonchio e del botulino come armi batteriologiche.
Quanto a suo fratello Igor, non lo aveva mai pi rivisto. Non era stato
infettato dal carbonchio, ma non aveva avuto il permesso di visitare Yuri

78

durante il suo confino nel campo di concentramento, e nemmeno in Siberia. Poi, dopo essersi diplomato, a giugno, era stato richiamato nell'esercito. A dicembre lo avevano mandato in Afghanistan, con le prime truppe
d'invasione, ed era stato uno dei primi caduti.
Yuri sospir. Non gli piaceva pensare alle sue passate miserie. Lo faceva sentire in ansia e privo di controllo. Di nuovo, si accert furtivamente, grazie all'aiuto degli specchietti retrovisori, che nessuno lo osservasse.
C'era qualche pedone, ma nessuno gli prestava attenzione. Mand gi un
altro rapido sorso dalla fiaschetta, prima di rimetterla, ormai vuota, sotto il
sedile. Ancora una volta era rimasto senza vodka prima che finisse la
giornata.
Continuando a sentirsi agitato, apr la portiera e scese di macchina.
Non se ne allontan, per. Si limit a stirarsi e a fare qualche torsione per
alleviare un dolore cronico alla schiena, causato dallo stare seduto tutto il
giorno. Inspir a fondo diverse volte e poi, un po' sollevato, risal in macchina. Stava per spegnere il segnale del fuori servizio quando si rese conto
che si trovava non tanto lontano da Walker Street e dalla Corinthian Rug
Company. Avendo bisogno di un diversivo, decise di andare in quella direzione. Si sarebbe sentito molto meglio, se avesse avuto qualche notizia
positiva sul commerciante di tappeti.
Alle tre e mezzo il traffico cittadino stava cominciando a diventare pi
intenso, come succedeva sempre all'avvicinarsi dell'ora di punta. A Yuri
occorse pi tempo del previsto per attraversare Broadway, soprattutto lungo e attorno Canal Street. Sforzandosi di dominare l'impazienza, finalmente riusc a svoltare nella relativamente tranquilla Walker Street.
Nell'avvicinarsi alla sede della Corinthian Rug Company, si aspettava
di vederla chiusa come in precedenza, e questo gli avrebbe dato una conferma che Jason Papparis era rimasto infettato ed era morto, o con i piedi
gi nella tomba. L'unico dubbio che aveva era se arrischiarsi a fare altre
domande nel negozio di francobolli. Ma, con sua grande sorpresa e costernazione, la porta della ditta di tappeti era spalancata e le luci accese.
Sgomento, fren per far procedere il taxi molto lentamente, cos da poter dare un'occhiata all'interno dell'ufficio mentre ci passava davanti. E vide Jason Papparis davanti a uno schedario aperto!
Oh, mio dio! bofonchi nonostante fosse ateo. Ferm la macchina in
uno spazio destinato al carico e scarico delle merci e si volt sul sedile per
guardare di nuovo la porta aperta dell'ufficio. Che cosa era andato storto?
La polvere doveva essere efficace. Aveva usato tutti i trucchi che lui e la
sua quipe avevano escogitato al Vector. Nei dieci anni e pi in cui aveva
lavorato in Siberia, lui e suoi colleghi avevano aumentato di quasi dieci
volte l'efficacia dell'arma in cui si erano specializzati. Questo era dovuto
in buona parte a semplici additivi alla polvere per massimizzare la sospen-

79

sione e la diffusione delle particelle nell'aria, ma aveva contribuito anche


il miglioramento del modo in cui venivano fatte le colture del batterio. Nel
mettere a punto l'arma usata contro Papparis, Yuri aveva usato tutti gli
stratagemmi.
Si pass una mano fra i capelli. Forse la lettera era andata persa, oppure l'avevano consegnata alla persona sbagliata. E se invece qualcuno, all'ufficio postale, avesse deciso di aprirla, spinto dalla curiosit?
Si chiese se non avesse dovuto escogitare un sistema diverso per infettare Papparis. Quando gli era venuta l'idea della lettera, gli era parsa perfetta.
Scese dal taxi. Lasci accese le luci segnaletiche e attravers di corsa
la strada, evit una bicicletta legata a un palo di divieto di sosta e oltrepass il negozio di francobolli. Arrivando davanti alla vetrina della Corinthian Rug Company, sbirci dentro. Jason non si vedeva. Le due porte che
Yuri riusciva a scorgere sul fondo dell'ufficio erano chiuse.
Dopo essersi assicurato che non ci fossero nelle vicinanze la donna del
parcheggio o qualche poliziotto, si avvicin alla porta gi aperta. Esit un
attimo, incerto sul da farsi. La curiosit ebbe la meglio sui dubbi e lo spinse oltre la soglia. Doveva parlare al commerciante di tappeti.
Qualcuno ha chiamato un taxi? chiese, e la sua voce rison debole e
incerta.
Dietro il banco su cui erano appoggiati la fotocopiatrice e il fax, si ergeva una figura che stringeva in mano alcune carte. Yuri rest scioccato
nel vedere che portava una maschera chirurgica, una cuffia protettiva e un
camice. Tutto ci era talmente lontano da ci che si aspettava, da farlo restare inchiodato sulla soglia.
Aspetti! quasi grid Jack. Gett sul banco le carte che aveva in mano e corse dietro al tassista. Lo raggiunse sul marciapiedi.
Ha chiamato lei il taxi, signor Papparis? chiese Yuri, e intanto si volt a guardare la propria macchina; voleva andarsene al pi presto via di l.
Non sono Papparis, rispose Jack. Si lev i guanti di lattice e armeggi per estrarre il proprio distintivo. Lo mostr a Yuri, che indietreggi,
credendo che fosse della polizia.
Mi chiamo Jack Stapleton; sono un medico legale, si present Jack.
Mise via il portafogli e si tolse la maschera. Conosceva bene il signor
Papparis? Lo portava spesso sul suo taxi?
Sono solo un tassista, rispose Yuri in tono sottomesso. Non sapeva
che cosa fosse un medico legale, anche se quel distintivo significava evidentemente che lavorava per il governo.
Conosceva bene il signor Papparis? ripet la domanda Jack.
Non lo conoscevo. Non mai stato mio cliente.
Come faceva a sapere il suo nome?

80

Ho appena ricevuto una chiamata per venire a prenderlo.


Interessante, comment Jack.
Yuri si sentiva decisamente a disagio. Non gli piaceva avere a che fare
con funzionari statali di qualsiasi tipo. Inoltre, il tizio che gli stava davanti
aveva un'aria vagamente familiare, cosa che aumentava il suo disagio. E,
per sovrappi, lo stava guardando con curiosit, quasi con sospetto.
sicuro di aver ricevuto una chiamata da un certo signor Papparis in
Walker Street? chiese Jack. Il signor Papparis della Corinthian Rug
Company?
Penso che sia quello che diceva il messaggio, rispose Yuri.
Trovo difficile crederlo, obiett Jack. Il signor Papparis morto
durante il weekend.
Oh! esclam Yuri. Toss nervosamente, mentre si sforzava di trovare
una spiegazione plausibile.
Forse ha chiamato la settimana scorsa? sugger Jack.
Pu essere.
Magari potremmo sentire la societ per cui lavora. Potrebbe essere
d'aiuto sapere se il signor Papparis era un cliente abituale. Vede, morto a
causa di una rara malattia infettiva su cui vorrei indagare. Qualsiasi informazione riuscir a trovare sulle sue attivit della settimana scorsa, per
esempio se si recato nel suo magazzino, potrebbe rivelarsi importante.
Mi interessa anche sapere i contatti che ha avuto. Soprattutto la settimana
scorsa, e in particolare venerd.
Le posso dare il numero di telefono del centralino, propose Yuri.
Benissimo. Mi lasci prendere una matita e un pezzo di carta.
Mentre Jack rientrava nell'ufficio, Yuri sospir di sollievo. Per un
momento aveva pensato di aver fatto un errore madornale nell'andare l,
ma adesso era sicuro che non c'erano problemi. Al centralino non avrebbero fornito informazioni. Non lo facevano mai.
Jack ritorn in un attimo e annot il nome e il numero.
Di che malattia morto il signor Papparis? domand Yuri. Era curioso di sapere che cosa avevano scoperto le autorit, o che cosa sospettavano.
Di una malattia chiamata carbonchio.
Ne ho sentito parlare. Prende soprattutto il bestiame.
Sono colpito dalle sue conoscenze. Come fa a saperlo?
L'ho vista da ragazzo, spieg Yuri. Sono cresciuto in Unione Sovietica, in una citt chiamata Sverdlovsk. Nelle zone rurali attorno alla citt, capitava di tanto in tanto che pecore e mucche si infettassero.
Ho sentito parlare di Sverdlovsk, afferm Jack, Proprio oggi. Ho
letto che c' stata una fuoriuscita di spore di carbonchio da una fabbrica
segreta di armi batteriologiche.

81

Yuri rimase praticamente senza fiato. Il commento fatto cos disinvoltamente da Jack lo aveva sconcertato. Era completamente inaspettato, soprattutto dopo che lui si era tormentato con quel ricordo penoso.
Ha mai sentito parlare di quell'episodio? chiese Jack. Sembra che ci
siano stati numerosi casi, con tanti morti.
No, non ho mai sentito parlare di un cosa del genere, rispose Yuri,
ma dovette schiarirsi la gola.
Non ne sono sorpreso, comment Jack. Non credo che il governo
sovietico volesse che la cosa fosse di dominio pubblico. Per anni hanno
cercato di dire che era stato causato da carne contaminata.
Ci sono stati episodi di carne contaminata, riusc a dire Yuri.
Il problema di cui sto parlando si avuto nel 1979. Allora lei viveva a
Sverdlovsk?
Immagino, disse Yuri vagamente. Si rese conto di tremare. Appena
pot, si accomiat da Jack e corse al suo taxi. Mentre avviava il motore, si
gir indietro a guardare. Jack si stava rimettendo la maschera e i guanti.
Per lo meno non era fuori in strada a prendere il suo numero di targa.
Yuri part, rendendosi conto che la sua euforia era stata di breve durata.
Adesso era di nuovo in preda al panico. Anche se la morte di Jason Papparis confermava la potenza delle sue colture, lo preoccupava il fatto che sul
luogo ci fosse a indagare un funzionario statale che aveva colto la possibilit del carbonchio di essere usato come arma. Lui si era dato la pena di
infettare qualcuno che avrebbe potuto prendersi la malattia a causa della
professione, e questo avrebbe dovuto precludere ogni indagine.
Nonostante l'ansia, spense il segnale di fuori servizio. L'ora di punta
era il momento ideale per un tassista, purch il traffico non si bloccasse.
Lui aveva bisogno di soldi. Doveva lavorare, e tir su un passeggero quasi
immediatamente.
Per l'ora successiva fece brevi percorsi su e gi per Manhattan e avanti
e indietro per la citt. Nessuno dei clienti lo secc troppo, ma il traffico lo
innervos. Preoccupato e agitato, si sentiva al limite della pazienza. Dopo
aver rischiato diverse volte di fare un incidente, in particolare sulla Terza
Avenue e sulla 55esima Strada, si arrese. Quando il passeggero scese dal
taxi, una volta arrivato a destinazione, decise che per quel giorno ne aveva
abbastanza. Accese il segnale di fuori servizio e si diresse verso casa. Erano passate da poco le cinque, e quella era stata la giornata di lavoro pi
corta da quando aveva avuto l'influenza, sei mesi prima. Ma non gli importava. Ci di cui aveva bisogno era un goccio di vodka e, purtroppo, la
sua fiaschetta era vuota.
Durante il viaggio attraverso il ponte di Brooklyn, che pareva non finire mai, con le auto appiccicate le une alle altre, Yuri ripens preoccupato
all'incontro con Jack Stapleton. Non capiva che motivi avesse quell'uomo.

82

Ci che lo preoccupava maggiormente era che trovasse qualche residuo


della lettera dell'impresa di pulizie ACME, se non la lettera stessa. Non
aveva idea di dove fosse finita. Aveva presunto che sarebbe stata buttata
via, come tutta la posta-spazzatura. Ma ora che sul posto c'era Jack non
era pi tanto sicuro di s.
A sud del Prospect Park si ferm in un negozio di liquori per un mezzo
litro di vodka. Poi, sulla Ocean Parkway, con la bottiglia nascosta in un
sacchetto di carta marroncina, mand gi due belle sorsate quando si ferm ai semafori. Questo lo calm considerevolmente.
Appena arriv a Brighton Beach e vide i caratteri cirillici delle insegne,
la sua agitazione si calm un poco. Le lettere familiari gli provocarono un
senso di nostalgia. Si sentiva come se fosse gi a casa, nella madre Russia.
Assieme alla calma arriv la capacit di pensare, e la prima idea che gli
venne fu che forse sarebbe stato saggio affrettare la data dell'Operazione
Volverina.
Mentre svoltava nella propria strada annu a se stesso. Non c'era dubbio che anticipare la data sarebbe stato un bene per quanto riguardava i
problemi della sicurezza. Non che si preoccupasse di venire scoperto, solo
non voleva che si sospettasse dei suoi piani. Perch sia davvero efficace,
un'arma batteriologica dev'essere lanciata senza avvertimenti. Per anticipare l'evento non avrebbe eliminato del tutto i problemi: ce n'erano due, in
particolare, e anche grossi.
Il primo era che doveva ancora sperimentare la tossina del botulino,
sebbene fosse pi sicuro della sua tossicit, rispetto alla patogenicit della
polvere di carbonchio. L'altro ostacolo era la produzione. Voleva che ci
fossero almeno due o tre chili di spore di carbonchio e circa un etto di tossina di botulino cristallizzata. Non importava quale agente patogeno avrebbe usato per il Central Park, o Curt per il Jacob Javits Federal
Building, poich era certo che entrambi sarebbero stati egualmente efficaci. Raggiungere la quota di produzione per il carbonchio non era un problema, infatti era gi vicino alla quantit stabilita, ma per la tossina del
botulino non era la stessa cosa. Stava incontrando qualche difficolt con le
colture di Clostridium botulinum. Non crescevano come si era aspettato.
Nell'imboccare la strada, rallent. La sua casa era situata in un labirinto
di minuscole costruzioni nate come casette estive negli anni Venti. Avevano tutte intelaiature di legno e cortiletti con minuscoli prati recintati.
Quella di Yuri era una delle pi grandi, e a differenza di molte altre aveva
un garage con due posti macchina, staccato dalla costruzione principale.
Yuri l'aveva presa in affitto da un tizio che si era trasferito in Florida ma
era riluttante a rinunciare al suo punto di appoggio a Brooklyn.
La porta del garage cigol forte quando Yuri la sollev. L'interno era
quasi vuoto, a differenza degli altri garage della zona, ingombri fino al

83

soffitto di ogni tipo di cianfrusaglie, tranne che di auto. Il pavimento era


macchiato da pi di mezzo secolo di sgocciolamenti da veicoli male in arnese e nell'aria gravava l'odore stantio di benzina e gas di scarico. C'era
una piccola collezione di attrezzi da giardinaggio, compreso un vecchio
tagliaerba parcheggiato accanto a una parete. Contro quella di fronte erano
appoggiati una carriola, qualche blocchetto di calcestruzzo e del legname
da costruzione.
Sistemato il taxi per la notte, Yuri prese con s la fiaschetta vuota e la
bottiglia mezzo piena di vodka. Tir fuori la chiave e prov ad aprire la
porta posteriore, ma si accorse sorpreso che non era chiusa a chiave. La
spinse e guard dentro, sospettoso.
Una volta era stato derubato. Era accaduto solo qualche mese dopo aver preso in affitto la casa. Era rientrato attorno alle nove di sera e l'aveva
trovata a soqquadro. I ladri, apparentemente irritati per non aver trovato
niente di valore, avevano sfogato la propria frustrazione sullo scarso mobilio.
Si ferm in ascolto e sent la voce del televisore provenire dalla camera
da letto di Connie. Fu allora che not la borsetta di sua moglie in mezzo al
tavolo di formica della cucina, assieme ai sacchetti di un fastfood del
quartiere.
Yuri era sposato da quasi quattro anni. Aveva incontrato sua moglie,
Connie, quando aveva cominciato a lavorare per la compagnia di taxi come conducente, prima di avere l'auto propria. All'epoca era piuttosto disperato. Il suo visto stava per scadere e l'unica scelta per restare sembrava
sposare una cittadina statunitense.
Connie era un'afroamericana non ancora trentenne che appariva annoiata della vita che conduceva ed era stata felice di flirtare con il nuovo
arrivato. Si era data un gran daffare per piacergli e, sfruttando la sua posizione di centralinista addetta allo smistamento delle chiamate, gli assegnava le corse migliori.
All'inizio Yuri era stato attratto da lei, indipendentemente dalla necessit di ottenere il permesso di soggiorno. Da giovane, in Unione Sovietica,
era stato un appassionato di jazz, e associava quel tipo di musica con i neri
americani. Conoscerne una era eccitante. Quando viveva a Sverdlovsk
non ne aveva mai incontrati di persona, ma li aveva visti alla televisione,
in particolare nelle gare sportive, ed era rimasto colpito.
Le attenzioni di Connie erano ancor pi gradite, considerando la solitudine in cui lui viveva. La comunit russa di Brighton Beach, dove gli era
stato consigliato di insediarsi, era costituita per la maggior parte da ebrei,
che lo ignoravano. La coppia aveva cominciato a uscire insieme e a frequentare i jazz club di Manhattan, dove viveva Connie, e di Brooklyn, vicino alla casa di Yuri. Allo stesso tempo, lui aveva iniziato a capire qual-

84

cosa del razzismo americano, che dapprima lo aveva confuso, perch presumeva che gli afroamericani fossero molto stimati, per i loro contributi
culturali. Non aveva mai sentito il termine negro fin quando lui e Connie non erano stati accostati per la strada, in varie occasioni. Si era anche
sorpreso nel sapere che la famiglia di lei, in particolare suo fratello Flash e
i suoi amici, non avevano una grande opinione di lui. Lo chiamavano
honky, che voleva dire bianco, con la stessa intenzione offensiva di
negro.
Per Yuri, il matrimonio aveva risolto sia la necessit del permesso di
soggiorno, sia la solitudine, per lo meno all'inizio. Purtroppo, aveva scoperto ben presto che Connie non aveva intenzione di essere la moglie che
lui si aspettava, in base alla propria mentalit russa. Non le interessavano
le incombenze domestiche e le sarebbe piaciuto andar fuori a mangiare
tutte le sere, come avevano fatto durante il breve corteggiamento. Quando
Yuri si era accorto che la propria ascesa nella scala sociale aveva raggiunto un punto morto, non potendo utilizzare le proprie conoscenze nel campo della microbiologia (a meno di seguire corsi costosi), e che non poteva
permettersi di abbandonare l'attuale lavoro, la sua tolleranza per lo stile di
vita di Connie era scemata. Se non fosse stato per il timore di perdere la
sua carta verde, l'avrebbe buttata fuori a calci.
Anche l'ardore di Connie era diminuito. All'inizio aveva visto Yuri
come una figura romantica arrivata da una terra lontana per salvarla da
una vita noiosa. Ma subito dopo il matrimonio si era rifiutato di fare qualsiasi cosa tranne che guidare il taxi e bere vodka davanti alla televisione.
E poi c'era la violenza. Connie non era mai stata picchiata fino ad allora.
Dopo la prima volta avrebbe voluto andarsene, se avesse avuto un posto
dove stare. Il problema era che si era bruciata i ponti alle spalle, sposando
quel russo contro il parere della propria famiglia. L'orgoglio la teneva inchiodata l dove si trovava.
Il modo che aveva per affrontare la propria infelicit era mangiare.
Trovava sollievo in un bel piatto di patatine fritte, con un Big Mac e una
coppa di gelato, e quel tipo di sollievo lo cercava di frequente. Fra quello
e la mancanza di esercizio fisico, non ci era voluto molto per diventare
obesa. Pi Yuri beveva, pi Connie mangiava.
A mano a mano che ognuno dei due consolidava le proprie cattive abitudini, aumentava la reciproca ostilit. Vivevano nella stessa casa ma si
ignoravano, finch erano arrivati al punto che la semplice vicinanza fisica
scatenava una conflagrazione. Invariabilmente, i litigi subivano un'escalation che andava dagli epiteti stereotipati alla violenza fisica, ed era Connie
a subirne le maggiori conseguenze.
Questa squallida routine aveva subito una pausa quando Yuri aveva
fatto amicizia con Curt Rogers e Steve Henderson. Non le aveva detto

85

niente dei suoi nuovi amici, ma passava molto tempo fuori casa. Curt e
Steve non erano mai venuti a Brighton Beach. Era sempre stato Yuri a
spostarsi fino a Bensonhurst per incontrarli. Connie era convinta che avesse una relazione, convinzione che provocava parecchi litigi aspri e interminabili.
Poi, tutt'a un tratto, Yuri aveva cominciato a passare un'insolita quantit di tempo in cantina. All'inizio costruiva qualcosa, e i colpi di martello e
il baccano della sega mandavano Connie fuori di testa. Quando gli aveva
chiesto che cosa stesse facendo, lui le aveva risposto che non erano affari
suoi. Poi aveva cominciato a procurarsi delle attrezzature, tra cui dei potenti ventilatori. Connie aveva anche visto di sfuggita dei grandi cilindri di
acciaio portati dentro da giovani skinhead, degli honky appartenenti alle
categorie pi povere. Quella gente la terrorizzava, e lei si era ben guardata
dal farsi vedere.
Pi di una volta aveva chiesto che cosa succedeva nella sua cantina,
ma Yuri si rifiutava di parlarne. Connie aveva cominciato a pensare che
stesse allestendo una distilleria per farsi la vodka in casa. Quando aveva
provato a dirglielo, una sera, lui le era saltato addosso, afferrandola per la
gola.
S, una distilleria, aveva ringhiato, e se lo dici a qualcuno ti ammazzo! Giuro! E se ti provi a ficcarci il naso, te le suono fino a ridurti in
poltiglia. Stai lontana dalla mia cantina!
Lei aveva cercato invano di liberarsi, spingendogli via le braccia, ma
senza riuscirci. Di solito, quando Yuri era infuriato, le dava qualche sberla
e tutto finiva l. Ma quella volta era diverso. La fissava con quei suoi occhi scuri, come se fosse impazzito.
Terrorizzata, Connie si era accorta di essere sul punto di perdere i sensi: le cedevano le ginocchia, e il viso congestionato di Yuri era diventato
una macchia indistinta. Soltanto allora lui l'aveva lasciata andare. Lei aveva barcollato, prima di ritrovare l'equilibrio, ed era rimasta ancora qualche
momento senza riuscire a respirare, per la pressione delle mani di Yuri attorno alla gola. Scoppiando in lacrime, era corsa a gettarsi sul letto. Da allora, non era pi tornata sull'argomento di ci che accadeva in cantina.
Qualunque cosa fosse, non valeva la pena di rischiare la vita.
Yuri era irritato che Connie fosse a casa. Il luned sera in genere lavorava almeno fino alle nove. La sua presenza inattesa serviva solo ad aumentare lo stress di quella giornata che lo aveva gi scaraventato in una
girandola di emozioni. Con mano tremante si vers un bicchiere di vodka
ghiacciata, presa direttamente dal freezer.
Appoggiandosi al ripiano della cucina, ne sorb una sorsata, mentre
guardava gli avanzi di cibo e le chiazze di unto. Nel sottofondo sentiva le

86

risate registrate, tipiche delle sitcom televisive. Ingurgit altra vodka, nel
tentativo di placare il risentimento che sentiva aumentare dentro di s. Gli
cadde lo sguardo sulla porta della cantina e si sorprese nel notare che era
socchiusa.
Che diavolo succede? sbrait. In genere imprecava in russo, ma da
quando era in amicizia con Steve e Curt era diventato egualmente esperto
anche in inglese. Confuso e sempre pi allarmato, pos il bicchiere e si
avvicin. Era sicuro di averla chiusa, quella mattina, prima di andarsene
con il taxi. Era sua abitudine lavorare almeno per un'ora in cantina ogni
mattina e un'altra ora la sera, per essere sicuro che la sua fabbrica in miniatura di armi batteriologiche funzionasse senza problemi. Il mercoled,
giorno libero dal lavoro, ci passava l'intera giornata. Era allora che metteva in funzione il suo polverizzatore fatto in casa, poich i vicini erano
quasi tutti al lavoro. Come quello di Sverdlovsk, faceva un gran baccano,
anche se era infinitamente pi piccolo.
La porta cigol, quando l'apr di pi. Accese di scatto la luce e cominci a scendere le scale. Si ferm di botto alla vista della robusta porta di
acciaio e compensato che aveva costruito appositamente per il laboratorio.
Qualcuno aveva forzato il lucchetto con un piede di porco.
Yuri si precipit gi per i gradini che restavano, con la vista annebbiata
dall'ira e respirando a denti stretti, con brevi ansiti affannati. Il laboratorio,
con la vendetta che ne sarebbe scaturita, era al momento la cosa pi importante della sua vita. Era terrorizzato all'idea che fosse stato violato.
Oltre la porta di compensato c'era l'anticamera, con il bulbo di una
doccia che sporgeva da una parete, e a terra alcune tanichette di candeggina. Appesa a un piolo di legno stava una tuta di protezione da materiali
pericolosi, dotata di dispositivo per la respirazione, che Curt aveva trafugato dalla caserma dei pompieri. La maschera era rifornita da una bombola di acciaio piena di aria compressa. Quando lavorava nel laboratorio,
Yuri indossava la tuta con la bombola sulla schiena, come un sommozzatore.
L'anticamera aveva altre due porte, entrambe costruite come quella
d'ingresso. Anche quelle avevano dei lucchetti, che per erano stati fatti
saltare, come il primo. Yuri spalanc quella di sinistra. Dava sul vano che
utilizzava come magazzino, circondato per due lati dalle fondamenta di
cemento della casa. La terza parete era completamente ricoperta di scaffali
pieni di attrezzature microbiologiche, come capsule di Petri, filtri ad alta
protezione, agar e sostanze nutrienti. Nonostante il lucchetto rotto, nella
piccola stanza tutto era in ordine.
Preparandosi al peggio, Yuri entr nel laboratorio vero e proprio. Accese l'interruttore che comandava le luci all'interno e socchiuse la porta.
Not subito che i ventilatori principali funzionavano normalmente, infatti

87

sent una leggera corrente d'aria carezzargli il viso e passargli fra i capelli,
ma trattenne il respiro mentre abbracciava con lo sguardo l'interno della
stanza.
I lucenti fermentatori erano allineati proprio di fronte a lui, lungo la parete posteriore. La cappa di sicurezza che si era costruito alla meglio si
trovava sulla destra ed era in funzione. Cos pure l'incubatrice, fornita di
una lampada per produrre calore e di un termostato, e anche il deposito
per le due armi batteriologiche che man mano produceva.
Il banco stava all'immediata sinistra. Vi erano appoggiati sopra i vari
recipienti di vetro che usava per cristallizzare la tossina del botulino.
Oltre il banco c'erano il polverizzatore e l'essiccatore delle spore di
carbonchio.
Il cuore di Yuri, che batteva all'impazzata, cominci a calmarsi. Il laboratorio sembrava normale, non c'era niente fuori posto. Aveva esattamente lo stesso aspetto di quando lo aveva lasciato al mattino, compresa
la posizione delle provette sul banco. Con un senso di sollievo, Yuri tir a
s la porta e questa, prima di chiudersi del tutto, aderendo perfettamente
alle strisce antispifferi, emise una specie di sibilo, causato dall'aria in circolazione.
Yuri abbass lo sguardo sul lucchetto spezzato. L'ansia si era placata,
non cos la collera. E not qualcosa sul pavimento. Proprio vicino al suo
piede c'era una patatina fritta, e si notava anche una macchia di ketchup;
Connie!
Dal piano di sopra filtr, attutita, una scarica di risate. Yuri era in preda
alla furia. Ruminando imprecazioni come litanie, si precipit su per le scale, facendo i gradini a due a due. Quando giunse alla porta della camera da
letto, che era appena socchiusa, la spalanc pestandoci sopra con il palmo
della mano.
Connie sollev lo sguardo dalla TV. Stava sdraiata sul letto.
Perch sei scesa di sotto? ringhi Yuri.
Volevo vedere che cosa succede nella mia cantina, rispose Connie.
Ne ho il diritto, considerato tutto il tempo che ci passi.
Hai toccato qualcosa? chiese ancora lui.
No, non ho toccato niente! Ma te lo dico io che non me ne star buona, no di certo, con tutta quella roba che sembra venire da un ospedale!
Ti insegner io a disobbedirmi! sbrait Yuri, gettandosi sulla moglie.
Connie grid e rotol di lato. L'impatto di Yuri e il peso di Connie,
sommati insieme, erano eccessivi per il telaio e il letto croll a terra.

88

Luned 18 ottobre, ore 16.15


Curt guidava il suo pickup Dodge Ram, con Steve seduto accanto a lui.
Avevano svoltato da Ocean Parkway in Oceanview Avenue e stavano cercando Oceanview Lane.
Mio Dio! comment Steve, mentre si guardavano attorno per il quartiere. Ho vissuto a Brooklyn per tutta la vita e non avevo mai visto questo ammasso di casupole. Fa pensare a qualche posto in Carolina.
Hanno tutta l'aria di costruzioni che avrebbero gi dovuto essere abbattute, per far posto a qualche grattacielo, aggiunse Curt. Tieni d'occhio se vedi Oceanview Lane. uno di quei vicoletti.
Eccolo! Steve indic attraverso il parabrezza una piccola insegna dipinta a mano attaccata a un palo del telefono.
Curt svolt e rallent considerevolmente. Il vicolo era stretto e ingombro di bidoni della spazzatura ed era cosparso di foglie morte.
I due pompieri avevano ancora addosso le uniformi. Si erano diretti a
Brighton Beach non appena avevano staccato dal lavoro, alle cinque di
pomeriggio. Il viaggio aveva richiesto poco pi di un'ora. La sera stava
calando rapidamente, per via del cielo nuvoloso, e il vicolo era buio, tranne dove veniva illuminato dai fari del pickup. Lampioni non ce n'erano.
Vedi mica i numeri civici? chiese Curt.
Steve rise. Questo posto una baraccopoli. Non vedo nessun numero.
L c' il tredici. Curt indic un bidone della spazzatura con l'indirizzo verniciato sul bordo. Il quindici dev'essere quello dopo.
Curt ferm il camioncino davanti alla porta chiusa di un garage e spense il motore. Scesero tutti e due e per qualche momento restarono a guardare la casa. Era stipata fra le altre, aveva un aspetto piuttosto malandato e
aveva decisamente bisogno di essere riverniciata.
Non sembra troppo stabile, comment Steve. Basta una gomitata e
va tutto a pezzi.
Pensa come farebbe presto a incendiarsi, osserv l'amico.
Steve si volt a guardarlo. Che cos', una specie di suggerimento?
Curt si strinse nelle spalle. Solo una cosa da tenere a mente. Vieni,
facciamo visita al nostro amico russo.
Aprirono un cancelletto nel recinto di rete metallica che correva davanti alla casa. Il vialetto era di cemento crepato, appena visibile sotto uno
strato di foglie. Il minuscolo fazzoletto di terra era pieno di erbacce.
Curt cerc un campanello, ma non ce n'erano. Apr la zanzariera malconcia e stava per bussare alla porta quando si ud un forte schianto all'interno. I due amici si guardarono.

89

Che diavolo era? domand Steve.


E che ne so? rispose Curt. Stava per bussare quando si sent un altro
schianto. Questa volta fu seguito da un frastuono di vetri rotti e dalla voce
di Yuri che imprecava forte in russo.
A quanto pare, il nostro amico comunista sta distruggendo casa sua,
comment Steve.
Speriamo che non abbia niente a che fare con il laboratorio, si preoccup Curt, e buss forte alla porta. Voleva essere sicuro che Yuri lo udisse.
Dopo aver atteso qualche minuto e non aver sentito pi niente dall'interno, buss ancora. Questa volta ci furono dei passi, e la porta si apr.
Ci sono visite, disse Curt, cercando di guardare oltre per vedere se
riusciva a capire che cosa era stato rotto.
L'espressione di Yuri pass dalla collera alla sorpresa all'evidente contentezza, appena riconobbe gli amici. Anche se il viso era ancora paonazzo, li accolse con un largo sorriso. Ehi, ragazzi! Aveva la voce rauca.
Ci trovavamo da queste parti, ment Curt, e abbiamo pensato di venire a farti un salutino.
Sono proprio contento.
Abbiamo saputo che sei passato dalla nostra caserma.
Yuri annu con entusiasmo. Vi stavo cercando...
Abbiamo sentito, lo interruppe Curt, secco.
Non dovresti venirci, alla caserma, aggiunse Steve.
Perch?
Se dobbiamo dirtelo, allora c' un problema, rispose Steve.
La sicurezza di grande importanza, in un'operazione come quella
che stiamo organizzando, spieg Curt. Meno persone ci vedono insieme, meglio , soprattutto considerando che tu sei uno straniero, e tutto
quanto. Noi non abbiamo tanti amici con l'accento russo. Se ti fai vedere
che chiedi di noi, gli altri pompieri cominciano a farsi delle domande.
Mi spiace. Non pensavo che ci fossero problemi in caserma, anche
perch mi avete detto che tanti dei vostri compagni la pensano come voi.
C' un certo numero di patrioti, ammise Curt, ma nessuno tanto patriota quanto noi. Forse avremmo dovuto fartelo capire pi chiaramente.
Comunque, adesso sai che non devi venire alla caserma.
Va bene, non ci verr pi, promise Yuri.
Non ci fai entrare?
Yuri gir la testa e lanci un'occhiata verso la camera di Connie. Ah,
s, certo. Si fece da parte e con un cenno li invit a entrare, poi richiuse
la porta e li condusse verso il soggiorno, arredato con un divano basso e
consunto e due sedie. Raccolse una bracciata di giornali dai cuscini e li
depose a terra.

90

Curt si accomod sul divano, con le ginocchia puntate verso l'alto, e


Steve appoggi la sua massa muscolosa su una delle due sedie.
Vi posso offrire un po' di vodka ghiacciata? domand Yuri.
Io prendo una birra, rispose Curt.
Anch'io, disse Steve.
Mi spiace, ho solo vodka.
Steve alz gli occhi al cielo.
Vada per la vodka, accett Curt.
Mentre Yuri andava a prendere il liquore in frigorifero, Steve si sporse
verso l'amico e sussurr: Capisci adesso perch mi preoccupo? un idiota. Non gli nemmeno balenato per la mente che non doveva venire alla
caserma.
Rilassati, replic Curt. Lui non ha una preparazione militare. Avremmo dovuto essere pi espliciti con uno che non un professionista.
Con lui non si pu essere troppo rigidi. Inoltre, non dimentichiamolo, ci
sta facendo un favore del diavolo, procurandoci un'arma batteriologica.
Se ci riesce davvero, osserv Steve.
In quel momento, dalla porta semiaperta della camera di Connie giunse
il rumore di uno sciacquone. Curt aggrott la fronte. uno sciacquone
che ho sentito?
S che lo , rispose Steve, ma non sono sicuro da dove provenga.
Queste case sono cos appiccicate che magari viene da quella accanto.
Yuri torn nel soggiorno portando tre bicchieri da liquore colmi a met
di vodka ghiacciata. Ho buone notizie per voi, annunci, dopo averli
deposti sul tavolino basso, spingendoli verso di loro.
Abbiamo appena sentito il rumore di uno sciacquone, disse Curt,
prendendo il suo bicchiere. Sembrava venire da qui dentro.
probabile, replic Yuri con un'alzata di spalle. Nell'altra stanza
c' mia moglie, Connie.
Curt e Steve si scambiarono un'occhiata ansiosa.
Il motivo per cui ero passato dalla caserma... cominci Yuri.
Aspetta un secondo! lo interruppe Curt. Non ci avevi mai detto di
essere sposato.
Perch avrei dovuto? Yuri guard prima uno poi l'altro. Gli sembr
che il suo stato civile creasse loro delle preoccupazioni, proprio come la
visita che aveva fatto alla caserma dei pompieri.
Ci avevi detto di essere solo, gli ramment Curt, irritato. Avevi detto di non avere amici.
vero: sono solo, senza amici.
Per hai una moglie, nell'altra stanza, insist Curt, poi guard Steve,
che alz gli occhi al cielo, incredulo.
In inglese c' un'espressione, sulle navi che passano nella notte, pro-

91

v a spiegare Yuri. Anche in Russia abbiamo la stessa espressione. Ecco


che cosa siamo io e Connie: due navi che passano nella notte. Non parliamo mai. Per la miseria, quasi quasi non ci vediamo nemmeno mai.
Curt punt i gomiti sulle ginocchia e si strofin le tempie. Non riusciva
a credere che tutte queste cose veniva a saperle soltanto adesso, dopo tutto
quello che avevano progettato. Gli faceva venire il mal di testa.
Pensi che tua moglie possa sentire quello che stiamo dicendo? domand Steve.
Dubito, rispose Yuri. Inoltre, non le pu importar di meno quello
che diciamo. Non fa che mangiare e guardare la televisione.
Non la sento, la televisione, not Steve.
Gi, perch l'ho appena rotta, confess Yuri. Mi faceva impazzire.
Tutte quelle risate fasulle che suggeriscono che la vita in America sia tanto divertente e meravigliosa.
Magari dovresti per lo meno chiudere la porta, sugger Curt, a denti
stretti.
Ah, s, va bene. Yuri and a chiuderla.
Ecco, lo capisci adesso che cosa intendevo? chiese Steve sottovoce.
Te lo dico io. Questo qui pazzo!
Zitto! replic Curt.
Yuri torn alla sua sedia e bevve un sorso di vodka.
Tua moglie lo sa che lavoro facevi in Unione Sovietica? domand
Curt tenendo la voce piuttosto bassa. Temeva di udire la risposta e trasal
quando Yuri gli disse effettivamente di s.
E il tuo laboratorio? domand Steve. al corrente del laboratorio
che dici di aver costruito in cantina?
Che cosa intendi, con quel 'dici di aver costruito'? Yuri aveva un tono offeso.
Non lo abbiamo mai visto. Non abbiamo mai visto niente, dopo tutti
gli sforzi che abbiamo fatto per procurarti il materiale che ti serviva.
Potevate vederlo in qualsiasi momento, bastava chiederlo, obiett
Yuri, indignato.
Va bene, calmiamoci, intervenne Curt. Non litighiamo. Per, magari dovremmo dargli un'occhiata, tanto per essere rassicurati. Abbiamo
tutti parecchie cose in ballo in questa operazione.
Per me va bene, accett Yuri. Si alz, mise gi il suo bicchierino e
fece strada verso la porta della cantina.
Il gruppo scese in fila indiana e Yuri apr la porta di ingresso.
Che cosa successo al lucchetto? volle sapere Curt.
Oggi pomeriggio mia moglie lo ha forzato, ammise Yuri. L'avevo
avvertita di non scendere qua sotto, e lei non lo aveva mai fatto, fino a oggi. scesa qui due ore fa e ha usato un piede di porco per entrare dentro.

92

Ma non ha toccato niente, ne sono certo.


Perch oggi? chiese Curt, cercando di non perdere la calma. Non gli
piaceva niente di tutto quello, e le cose continuavano ad andare sempre
peggio.
Ha detto che era curiosa. Il che non ha senso, dato che le avevo detto
che l'avrei uccisa, se fosse scesa qui a mettere le mani fra le mie cose.
Forse dovremmo farlo, comment Curt.
Intendi, ucciderla davvero?
Per un momento nessuno parl. Infine Curt annu. possibile. Come
ho detto, questa un'operazione importante per tutti noi. Forse la cosa pi
importante che faremo nella nostra vita. Per darti un'idea di quanto mi
sento coinvolto, nel weekend sono venuto a sapere che l'Esercito Ariano
del Popolo aveva un infiltrato. Si chiamava Brad Cassidy. Oggi Brad Cassidy non pi tra noi, e al suo cadavere mancano alcune delle sue parti
preferite.
Tua moglie costituisce un rischio colossale, spieg Steve. Lo sa che
cosa ci fai, nel laboratorio?
Fino a oggi credeva che fosse una distilleria, rispose Yuri.
Il che significa che ora non lo crede pi, osserv Curt.
Esatto, ammise Yuri.
Male, molto male. Poich sa che eri coinvolto nell'industria sovietica
delle armi batteriologiche, non sarebbe difficile per lei indovinare.
Vediamo il laboratorio, propose Steve.
Yuri entr nell'ingresso, seguito dagli altri due.
La usi quella tuta con il respiratore che ti abbiamo procurato? chiese
Curt, facendo un cenno della testa verso l'attrezzatura protettiva appesa al
piolo.
Certo, rispose Yuri. Ogni secondo che passo nel laboratorio indosso quella tuta. Non voglio correre rischi! Quando aprir questa porta interna, non entrate! E vi consiglio anche di trattenere il respiro, tanto per
essere sicuri. Sentirete il flusso d'aria entrare nella stanza.
Curt e Steve annuirono. Adesso che erano arrivati cos vicino, si stavano chiedendo se fosse davvero necessario guardare dentro. Anche la sola
idea della presenza di un agente patogeno mortale e invisibile faceva venir
loro la pelle d'oca, e con ci che avevano gi visto erano pi che disposti a
credere che Yuri teneva fede alla sua parte del patto. Ma prima che uno
dei due potesse dire qualcosa, il russo socchiuse la porta interna e si fece
da parte. I due pompieri si sporsero guardinghi in avanti e diedero una rapidissima occhiata al fermentatore e alle altre attrezzature.
Sembra che vada tutto bene, approv Curt, poi indietreggi e fece
segno a Yuri di richiudere.
Volete vedere un po' di prodotto finito? si offr lui.

93

Non credo che sia necessario, rispose in fretta Curt.


Ho visto abbastanza, aggiunse Steve.
Ci che dovremmo fare, secondo me, propose Curt, salire di sopra e parlare con tua moglie. lei il problema. Dobbiamo scoprire che cosa sa.
Yuri chiuse la porta. Stasera rimetto a posto i lucchetti, promise, poi
fece strada verso il piano di sopra. Mentre lui andava a chiamare Connie,
Curt e Steve ritornarono in soggiorno, ma restarono in piedi. Buttarono
gi entrambi una bella sorsata di vodka, e intanto guardarono il padrone di
casa affacciarsi alla camera che si intravedeva oltre il piccolo corridoio.
Lo sentirono parlare, ma non abbastanza distintamente da capire ci che
diceva, anche se dal tono si capiva che stava andando in collera. Infine si
volt verso di loro. Adesso arriva, annunci. Le ci vuole un secolo!
Curt e Steve si scambiarono uno sguardo disgustato. La situazione stava andando di male in peggio.
Vieni, donna! sbrait Yuri.
Finalmente, la sagoma di Connie riemp il vano della porta. Indossava
un orrendo accappatoio rosa orlato di verde acquamarina e aveva delle
ciabatte ai piedi. L'occhio sinistro era tanto gonfio da restare chiuso, e tutt'intorno la pelle era violacea. Da un angolo della bocca scendeva un rivoletto di sangue rappreso.
Curt rest a bocca aperta e Steve bofonchi un'esclamazione. Erano
entrambi sbalorditi e la loro espressione rifletteva lo stupore che provavano.
Questi uomini ti vogliono fare qualche domanda, sbott Yuri, poi
guard verso Curt, il quale dovette schiarirsi la gola, mentre intanto riordinava i pensieri.
Signora Davidov, ha qualche idea di che cosa succede al piano di sotto? Che cosa sta facendo suo marito?
Connie guard i due estranei con atteggiamento di sfida. No! sbott.
E non mi importa!
Nemmeno qualche vago sentore?
Rispondi! grid Yuri.
Pensavo che facesse la vodka, si decise a dire Connie.
Ma adesso non lo pensa pi? insist Curt. Anche se quei grossi serbatoi argentati sono stati presi da una fabbrica di birra?
Questo non lo so. Ma quei piattini di vetro. Quelli piatti! Li ho visti
all'ospedale. Li usano per i batteri.
Curt fece un impercettibile cenno della testa a Steve, che glielo restitu.
Basta cos, decise, rivolto a Yuri.
Lui cerc di rimandare la moglie in camera da letto, ma Connie rest
dov'era. Non ci torno, finch non mi dai la tua TV.

94

Yuri esit, poi entr un attimo in camera propria e ne usc con un piccolo televisore che aveva un'antiquata antenna incorporata. Soltanto allora
Connie si decise ad andarsene.
Ci crederesti? mormor Curt.
Ci credo s, replic Steve. E ti stupivi che stamattina manifestavo
qualche dubbio, prima di entrare nell'edificio dell'FBI. Questo tipo peggio di quanto pensassi.
Per lo meno ha costruito il laboratorio. evidente che sa il fatto suo,
dal punto di vista scientifico.
Questo te lo concedo. E le attrezzature sono pi impressionanti di
quanto immaginavo.
Curt emise un forte sospiro di frustrazione. All'improvviso si ud provenire dalla stanza di Connie l'inconfondibile colonna sonora di una telenovela. Il volume fu immediatamente abbassato, fino a diventare quasi inudibile. Un attimo dopo ricomparve Yuri. Chiuse la porta dietro di s e
raggiunse gli altri due. Si sedette, bevve un sorso e guard i suoi ospiti
con aria imbarazzata.
Curt non sapeva che dire. Una cosa era stata scoprire che Yuri era sposato, ma sposato con una negra! Andava contro tutto quello in cui credeva,
ed eccolo l, in rapporti d'affari con quell'uomo.
Curt era cresciuto in un quartiere operaio bianco, piuttosto turbolento,
con un padre muratore che aveva la tendenza a batterlo e a ricordargli che
non era bravo quanto suo fratello Pete, popolare stella del football. Curt
aveva trovato sollievo nell'odio e aveva abbracciato il fanatismo tanto
prevalente nel suo ambiente. Era comodo avere a disposizione un gruppo
facilmente identificabile a cui addossare tutte le colpe, piuttosto di esaminare le proprie inadeguatezze. Ma era stato solo con l'arruolamento nei
marines e il trasferimento a San Diego che il suo fanatismo quasi parrocchiale si era trasformato in odio razziale, con una particolare ripugnanza
per la mescolanza delle razze.
Quel cambiamento non era avvenuto dall'oggi al domani. Scaturiva da
un atteggiamento originato dall'incontro casuale con un uomo che aveva
quasi il doppio della sua et. Era il 1979 e Curt aveva diciannove anni.
Aveva finito da poco il campo d'addestramento, che aveva aumentato in
modo vertiginoso la sua autostima. Lui e parecchi dei suoi nuovi commilitoni, tra i quali c'erano diversi afroamericani, erano usciti dalla base per
andare in un bar a Point Loma, frequentato dal personale delle forze armate, in particolare sommozzatori e marines.
Il bar era buio e pieno di fumo. L'unica luce emanava da lampadine a
basso voltaggio contenute in vecchi caschi da sommozzatore, di quelli di
una volta. La musica era prevalentemente di un gruppo che Curt in seguito

95

avrebbe imparato a conoscere, gli Screwdriver, e l'uomo che metteva le


monetine stava seduto proprio accanto al jukebox, a un tavolino per conto
suo.
Curt e i suoi compagni si erano raggruppati davanti al bancone a avevano ordinato la birra. Si raccontavano storie di guerra sulle loro recenti
esperienze al campo e ridevano di gusto. Curt era contento. Era la prima
volta che si sentiva parte di un gruppo. Durante l'addestramento si era perfino messo in vista ed era stato selezionato come capo di una squadra.
Stufo dopo un po' di quella musica monotona e assordante, si era avvicinato al jukebox. Si era scolato diverse birre ed era un po' alticcio, quasi
euforico. Aveva guardato che dischi c'erano, tenendo in mano qualche
monetina da venticinque cent.
Non ti piace la musica? gli aveva chiesto l'uomo seduto al tavolino.
Curt lo aveva guardato. Era non tanto grosso e aveva i capelli tagliati
molto corti. Aveva lineamenti affilati, con labbra sottili e denti bianchi e
diritti. Era rasato di fresco e indossava Tshirt e jeans stirati. Sul braccio
destro, tra il gomito e la spalla, aveva tatuata una piccola bandiera americana. Ma la cosa che pi colpiva erano gli occhi. Pur nella semioscurit,
erano talmente penetranti che a lui parevano quasi ipnotici.
La musica va bene, aveva risposto Curt, raddrizzando le spalle. Si
sentiva come se lo sconosciuto gli stesse prendendo le misure.
Dovresti ascoltare le parole, amico, aveva aggiunto l'uomo, e aveva
bevuto un sorso di birra.
Gi, e che cosa sentirei?
Un messaggio che potrebbe salvare questo fottuto paese.
Sul viso di Curt si era allargato un cauto sorriso. Aveva guardato verso
i compagni, pensando che avrebbero dovuto ascoltare quel tipo.
Mi chiamo Tim Melcher, si era presentato lo sconosciuto, spingendo
verso di lui con un piede una sedia libera. Siediti. Ti offro una birra.
Curt aveva guardato il boccale che teneva in mano: restava solo il fondo.
Dai, soldato, aveva insistito Tim. Siediti e rilassati, che ti fa bene.
Sono un marine, ci aveva tenuto a precisare.
Fa lo stesso. Anch'io sono stato nell'esercito. Prima divisione di cavalleria. Ho fatto due turni in Vietnam.
Curt aveva annuito. La parola Vietnam gli faceva sentire le gambe
malferme. Significava guerra vera, invece della simulazione in cui erano
impegnati lui e i suoi compagni. Gli ricordava anche suo fratello Pete, la
stella del football. Aveva otto anni pi di lui e aveva avuto la sfortuna di
essere chiamato alle armi. Era morto in Vietnam un anno prima che finisse la guerra.
Curt aveva girato la sedia, ci aveva passato sopra una gamba e si era

96

seduto. Appoggiatosi allo schienale, si era scolato il fondo della birra


Vuoi la stessa? gli aveva chiesto Tim.
Lui aveva annuito.
Harry! Mandaci un paio di Bud, aveva ordinato Tim al barista.
Come ti chiami, soldato?
Curt Rogers.
Mi piace. Un bel nome. E ti sta bene.
Curt aveva alzato le spalle. Non sapeva come comportarsi con lo sconosciuto, soprattutto per via di quello sguardo intenso.
Con l'arrivo della nuova birra, per, aveva cominciato a rilassarsi di
nuovo.
Sai, sono contento di averti incontrato, aveva detto Tim. E lo sai
perch?
Curt aveva scosso la testa.
Perch sto formando un gruppo in cui credo che dovreste entrare tu e
un paio dei tuoi amici.
Che genere di gruppo? Curt era scettico.
Una brigata di frontiera. Una brigata armata di frontiera. Vedi, le pattuglie di frontiera regolari che dovrebbero proteggere questo paese dagli
immigrati clandestini non fanno il loro lavoro. Diavolo, il confine messicano, a sedici dannati chilometri da qui, come un gigantesco colabrodo.
Davvero, aveva replicato Curt. Non che avesse pensato tanto al confine. Aveva avuto abbastanza di che preoccuparsi per i rigori del campo di
addestramento.
S, davvero, aveva fatto eco Tim, in tono canzonatorio. Guarda,
una situazione seria. Tu e io e il resto dei nostri fratelli e sorelle ariani diventeremo ben presto una minoranza, da queste parti.
Non ci avevo mai pensato. Era la prima volta che Curt sentiva quella
parola, ariani, e non aveva tanto idea di che cosa significasse.
Ehi, farai meglio a svegliarti. Sta gi succedendo. Questo paese sta
per essere preso da negri, ispanici, occhi a mandorla e froci. Dipender da
gente come te e me se la nostra cultura timorata di Dio e fiduciosa in se
stessa sopravviver dove la gente lavora per guadagnarsi da vivere e i froci non escono allo scoperto. Te lo dico io: non solo queste altre razze si
riversano qui come l'acqua attraverso una spugna, ma si riproducono come
mosche. un problema bello grosso. Non possiamo pi starcene seduti a
scaldarci il culo. Se lo facciamo, dovremo rimproverare soltanto noi stessi.
Come hai intenzione di armare le brigate di frontiera? aveva domandato Curt. Se ti sei fatto qualche folle idea che la gente come me pu essere d'aiuto, pensaci bene. Noi non possiamo portar fuori le armi dalla nostra base.

97

Le armi non sono un problema. Nella mia cantina ho un fottuto arsenale, compresi degli M1 semiautomatici, pistole mitragliatrici, fucili di
precisione telescopici e delle Glock. Ho perfino le uniformi, perch ho gi
coinvolto dieci tizi della marina. Siamo gi stati di pattuglia.
Vi siete imbattuti in qualche straniero? Nel sentire la descrizione
delle armi, la stima di Curt per lo sconosciuto era aumentata parecchio.
Ci puoi scommettere il culo. Ne abbiamo bloccati una decina.
Che cosa fate quando li prendete, li consegnate alla pattuglia di frontiera?
Tim aveva riso sprezzante. Se lo facessimo, la notte dopo sarebbero
di nuovo all'arrembaggio. L'idea di interdizione che ha la pattuglia di frontiera di dargli una piccola lavata di capo, rimproverarli e lasciarli andare.
Be', allora voi che cosa fate? Curt lo aveva domandato anche se intuiva la risposta.
Tim si era sporto verso di lui e aveva sussurrato: Gli spariamo e li
seppelliamo. Poi si era fregato le mani, come per ripulirle dalla terra. In
questo modo, fatta. Non c' una seconda occasione.
Curt aveva deglutito. Si sentiva la gola secca. L'idea di sparare ai clandestini era a un tempo eccitante e spaventevole.
Qui nella valigetta ho qualche copia di una rivista, aveva continuato
Tim. Sar felice di dartele se le distribuisci a gente come te e come me.
Lo capisci che cosa intendo, quando dico gente come te e come me?
S, suppongo di s. Che rivista ?
Quella che ho oggi si chiama Blood and Honor. Ne ho anche delle altre, ma questa particolarmente valida. Viene dall'Inghilterra, ma parla
delle cose di cui stiamo discutendo. L'Europa occidentale ha gli stessi
problemi che abbiamo noi. Ho anche un romanzo che potresti leggere. Ti
piace leggere?
No, mica tanto, aveva ammesso Curt, tranne i manuali delle pistole
e roba del genere.
Magari questo libro ti trasformer in un lettore. Leggere importante. Tim si era chinato ad aprire la valigetta e ne aveva estratto un libro in
edizione economica, di notevoli dimensioni. intitolato The Turner Diaries. E glielo aveva dato.
Curt lo aveva preso. Era scettico. Dai tempi della scuola superiore aveva letto solo un romanzo, una storia pornografica su una ragazza di Dallas
che si chiamava Barbara e studiava al college. Aveva aperto The Turner
Diaries e ne aveva letto qualche riga. Allora non sapeva che sarebbe diventato il suo libro preferito.
In quella occasione aveva finito con il prendere anche sei copie della
rivista Blood and Honor. Dopo aver letto libro e rivista, le questioni solle-

98

vate da Tim lo avevano sempre pi eccitato e preoccupato. Si era dato da


fare perch quei testi circolassero fra gente che Tim riteneva adatta e ben
presto aveva messo assieme un gruppo di marines che la pensavano come
lui e si ritrovavano a consumare insieme i pasti.
Il legame con Tim Melcher si era rafforzato. Passava quasi tutto il
tempo libero con lui, aiutandolo a organizzare la brigata di frontiera, di cui
lui stesso era entrato a far parte, come pure alcuni dei marines da lui contattati. Quando infine aveva avuto modo di vedere il suo arsenale, in cantina, si era eccitato sessualmente. Non aveva mai visto una tale collezione
di fucili e munizioni, tranne che durante una esercitazione dei marines.
Tim aveva perfino un mucchio di kalashnikov AK47. Non erano tecnicamente buoni come gli M1 automatici, ma avevano un fascino romantico.
La prima operazione con la brigata di frontiera a cui Curt aveva partecipato era stata sconvolgente. Era iniziata in allegria, con un sacco di risate. Tutti bevevano birra prendendola dalle ghiacciaie sul retro dei fuoristrada. Avevano formato un convoglio di tre veicoli e si stavano dirigendo
a sud, procedendo balzelloni lungo la interstatale 5 mentre le cassette degli Screwdriver, che Tim si era procurato in Inghilterra, andavano a tutto
volume. C'era un'atmosfera festosa.
A nord del confine avevano svoltato a sud, avventurandosi nel deserto.
In un luogo stabilito in precedenza da Tim si erano fermati a preparare un
bivacco, montando le tende e accendendo il fuoco. Con il calare della notte avevano lavato i piatti, spento il fuoco e si erano diretti verso il confine.
Vestiti com'erano con le tute mimetiche adatte al deserto, si confondevano
con l'ambiente circostante, non fosse stato per le risatine da ubriachi.
Curt era al settimo cielo. Finalmente faceva parte di un gruppo che era,
secondo Tim, razzialmente puro, oltre che omogeneo nel modo di pensare.
Sentiva anche che stavano facendo una cosa importante, pur dubitando
che sarebbero riusciti a sorprendere qualcuno. Se non altro, avrebbero
spaventato i clandestini, che sarebbero tornati da dove erano venuti.
Tim aveva diviso il gruppo in tante coppie, disponendole a intervalli
regolari a circa tre-quattrocento metri dal confine. Curt era stato scelto
come suo partner e questo lo aveva fatto sentire fiero di s, oltre ad assicurargli la postazione migliore. Si trovavano infatti sulla sommit dell'altura
che era il punto pi elevato di tutta la zona.
Si erano accovacciati in una piccola distesa di sabbia, con i massi di
arenaria che spuntavano strategicamente alle loro spalle. Appoggiati contro le rocce, avevano aperto altre birre, tenute di scorta nella borsa termica. Lo schiocco metallico di quando aprivano le lattine all'unisono costituiva un suono meraviglioso in quel luogo buio, arido e desolato.
La notte era bellissima e tiepida, e la roccia emanava il calore accumulato durante il giorno. Sopra di loro la Via Lattea sembrava lastricata da

99

milioni di diamanti. Dal Pacifico spirava un venticello leggero, che si sentiva appena quando sfiorava la pelle scoperta.
Bello, vero? aveva commentato Tim. Aveva sganciato dalla cintura
la radiolina ricetrasmittente e l'aveva appoggiata su di una roccia. La usava per tenersi in contatto con le altre squadre.
incredibile, aveva replicato Curt. Sono cresciuto a Brooklyn, e
non avevo mai saputo che esistesse una cosa simile.
un grande paese. Peccato che stia andando in malora per colpa del
fottuto governo.
Curt aveva annuito, senza dire nulla. Ipnotizzato com'era dall'ambiente
circostante e ottenebrato dalla birra, non aveva voglia di imbarcarsi nell'ennesima discussione sul Governo Occupato dai Sionisti.
Pass in silenzio qualche minuto. Curt bevve un altro sorso di birra.
Sei mai stato in questa posto nelle sortite precedenti? aveva domandato.
Dietro insistenza di Tim, usavano ogni volta che era possibile dei termini
militareschi.
Parecchie volte, aveva risposto Tim.
Hai assistito a qualche azione?
Oh, s. Il nemico collaborava molto. Aveva riso. Era come sparare
ai tacchini.
Dove li hai visti?
Tim aveva puntato il dito. Venivano lungo quella gola che sembra un'intaccatura nell'orizzonte.
Curt aveva sforzato la vista nell'oscurit. Gli occorreva un po' di immaginazione per credere che stava guardando l'estremit di una gola. Non
c'era modo di vedere qualcuno avvicinarsi, finch non li si aveva praticamente addosso. Si era chiesto cosa sarebbe successo se un gruppo di uomini fosse spuntato all'improvviso dalle tenebre, e aveva portato automaticamente la mano a toccare la Glock automatica che stava nella fondina.
Aveva slacciato l'apertura. Non voleva ritrovarsi ad armeggiare con la
fondina se avesse avuto bisogno di usare una pistola.
Lo so che cosa stai pensando, aveva detto Tim. Lascia che ti mostri
una cosa.
Aveva aperto la cerniera del fodero da fucile che aveva accanto a s e
ne aveva estratto un'arma. Pur nell'oscurit, Curt aveva capito che era una
di quelle che non aveva mai visto.
Questa la mia preferita, gli aveva confidato Tim, orgoglioso. Non
la porto con me se non per le operazioni vere, come stanotte.
L'aveva tesa verso di lui e Curt l'aveva presa, accostandola al viso. L'aveva riconosciuta immediatamente, anche se non ne aveva mai tenuta in
mano una prima di allora. Era un fucile di precisione Remington 308, modificato per i marines.

100

Dove diavolo lo hai preso? domand Curt con ammirazione.


Si pu comprare tutto quello che si vuole dalle riviste survivaliste
come Mercenary. Basta guardare gli annunci pubblicitari sul retro della
copertina.
Ma questo in dotazione ai marines. Come fanno a procurarselo, tanto per cominciare?
E che ne so? Credo che qualcuno lo abbia rubato, oppure stato
scambiato con qualche altra cosa. Lo saprai, no, che nell'esercito fanno un
sacco di baratti.
Le modifiche le fanno a Quantico, aveva mormorato Curt, facendo
scorrere la mano, con affetto, lungo l'impugnatura.
Gi, lo so. Ha la canna basculante e il sottomano in fibra di vetro, e la
resistenza del grilletto stata adattata a una libbra.
Dio, fantastico! Curt poteva solo sognare di averne uno. Aveva
una vera passione per i fucili di ogni tipo, ma in particolare per quelli ad
alta tecnologia.
La cosa migliore il telescopio, gli aveva confidato Tim. Guarda
che sventola. a raggi infrarossi. Provalo.
Curt aveva portato amorevolmente l'arma all'altezza della spalla e aveva applicato un occhio al visore notturno. Il nero della notte si era miracolosamente trasformato in una velata trasparenza verde. Anche a distanza
di parecchie centinaia di metri, riusciva a distinguere i dettagli dell'arido
ambiente circostante.
All'improvviso, nello spostare il fucile leggermente a sinistra, aveva
visto qualcosa muoversi. Al centro del suo campo visivo c'erano due uomini che avanzavano nell'oscurit, diretti in diagonale proprio verso di lui.
Per la miseria! aveva esclamato. Ho due clandestini nel visore!
Non posso crederci!
Ci siamo! Tim era eccitatissimo. Non staccargli gli occhi di dosso.
Potresti non riuscire pi a ritrovarli. Dimmi, come sono vestiti? Non sono
in divisa, vero?
Diavolo, no! Sembrano camicie scozzesi, jeans, cappelli da cowboy, e
portano delle cose che sembrano vecchie valigie in similpelle.
Congratulazioni, soldato! Ti sei trovato un paio di tacchini. Tira almeno due colpi, in fretta, per essere sicuro di beccarli tutti e due. Certo, se
riesci ad averli sulla stessa traiettoria, potresti prenderli con un colpo solo. Tim aveva ridacchiato.
Vuoi che gli spari? aveva chiesto Curt, nervoso. Aveva evitato di
proposito di pensare a quel momento, visto oltre tutto che i due uomini
che aveva individuato non rappresentavano per lui un pericolo immediato.
Non era come in battaglia, in cui avrebbe reagito automaticamente. In
quel caso si trattava di fare un'imboscata a due persone disarmate che

101

nemmeno conosceva. Si era accorto di tremare, perch il campo visivo delimitato dal telescopio aveva cominciato a traballare.
No, voglio che vai l a intavolare una discussione con loro, aveva risposto Tim con sarcasmo. Certo che voglio che gli spari. Diavolo, un
tuo diritto. Sei tu quello che li ha visti.
Curt sentiva il sudore imperlargli la fronte. Si era accorto di deglutire,
in preda all'indecisione. Non aveva mai fatto una cosa simile, prima di allora.
Forza, ragazzo, non deludere me o la tua patria.
Curt non voleva deludere Tim. Il mese precedente era stato l'unico periodo della sua vita in cui si era sentito membro di un gruppo molto ristretto di cui condivideva davvero l'ideologia. Aveva trovato una famiglia, dal
punto di vista emotivo e intellettuale, e sapeva di dovere tutto a Tim. Respirando a fondo e poi trattenendo il fiato, aveva premuto il grilletto.
Il rinculo del fucile non gli aveva impedito di tenere i bersagli sotto
controllo. L'uomo che stava davanti era caduto come se avesse inciampato. Non aveva girato su se stesso, n barcollato, come Curt aveva visto nei
film, quando la gente viene colpita. L'attimo prima camminava, l'attimo
dopo non c'era pi. Il secondo uomo si era fermato di botto, immobilizzato
dall'eco dello sparo che riverberava per il paesaggio desolato.
Curt aveva sentito una scarica di adrenalina simile all'orgasmo, e una
tremenda sensazione di potenza. Senza pensarci due volte, aveva preso di
nuovo la mira e aveva premuto senza difficolt il grilletto. Il fucile era
rinculato di nuovo e il secondo uomo era scomparso. Curt aveva abbassato
l'arma. Per un breve attimo nell'aria si era sentito l'odore di cordite, subito
disperso dalla brezza.
Allora? aveva chiesto Tim, speranzoso.
Andati tutti e due.
Fantastico! Tim gli aveva dato una pacca sulla spalla, prima di prendere la radio e avvertire gli altri che lui e Curt sarebbero andati a eliminare
un paio di bersagli. Non dovevano sparare a niente fino a nuovo ordine.
Non voglio che quei pazzoidi ci sparino addosso, aveva spiegato a
Curt. Poi aveva ripreso il fucile e aveva tirato fuori un badile e un piccone
pieghevoli. Vieni, ma tieni a portata di mano la tua Glock, nel caso tu
abbia solo ferito quei bastardi. Potremmo dovergli dare il colpo di grazia,
o come cavolo si chiama.
Curt gli era arrancato dietro senza dire una parola. Dopo l'euforia iniziale, era sopraffatto dai dubbi. Adesso che aveva davvero sparato a qualcuno, non sapeva come affrontare l'idea di aver ammazzato un essere umano. La nebbia mentale creata da tutte le birre tracannate non gli era
d'aiuto. E non aiutava nemmeno il fatto che Tim si comportava come se
lui avesse semplicemente schiacciato due mosche fastidiose.

102

Forza, soldato! lo aveva chiamato Tim quando si era accorto che indugiava. Era andato avanti con la torcia sul terreno roccioso, a passo di
piccola corsa.
Curt si era spinto avanti, allargando le spalle. Lo imbarazzava che Tim
potesse sospettare il suo stato d'animo da codardo.
Ci volle almeno mezz'ora per raggiungere i due messicani, perch avevano dovuto perlustrare la zona procedendo a zigzag. Quando la torcia aveva finalmente illuminato i cadaveri, Tim se n'era uscito con un fischio
di ammirazione. Sono impressionato. Li hai presi tutti e due in testa.
Curt allora li aveva guardati. Non aveva mai visto un morto, tranne che
a una veglia funebre. Entrambi i cadaveri avevano un piccolo foro sulla
fronte, ma sulla parte posteriore della testa mancavano vaste parti di cuoio
capelluto. Il terreno intorno era cosparso di brandelli di cervello. L'uomo
che stava davanti teneva ancora la mano sulla maniglia della valigia.
Oh, mio Dio! aveva mormorato Curt.
Tim aveva sollevato la testa di scatto, guardando la sua recluta. Che
cosa c'?
Che cosa ho fatto!
Hai ammazzato un paio di immigrati clandestini. Hai fatto un favore
alla tua patria.
Ges! aveva mormorato Curt, scuotendo la testa. Gli occhi dei messicani erano ancora aperti e lo fissavano. Si era sentito barcollare sulle
gambe malferme.
Tim aveva reagito con rapidit. Gli si era avvicinato e lo aveva colpito
forte, per poi imprecare dal dolore e scuotere la mano.
Curt aveva fatto un passo indietro. Vedeva rosso. Si era toccato il viso
che gli bruciava e poi aveva guardato le dita, come aspettandosi di vedere
il sangue. Quindi aveva fissato Tim.
Sono qui, duraccione, lo aveva schernito lui, facendo un gesto che lo
invitava a tentare di colpirlo.
Curt si era guardato attorno nella notte buia. Non voleva lottare con lui,
perch, adesso che aveva avuto un attimo per pensare, sapeva che lo avrebbe colpito di nuovo.
Ti stavi rammollendo, gli aveva spiegato Tim.
Curt aveva annuito. Sapeva che era vero.
Ascolta, aveva aggiunto Tim, lascia che ti dica una cosa che non
sai di me. Proprio quest'anno sono stato ordinato ministro nella True Believers Christian Church, che un ramo locale della pi vasta Christian
Identity Church. Ne hai sentito parlare?
Curt aveva scosso la testa.
una chiesa che ha usato la Bibbia per provare che i bianchi anglosassoni sono i veri discendenti della dispersa trib di Israele. Tutte le altre

103

razze provengono da Satana, o sono gente degradata, come questi ispanici


qui. Nel dir cos, aveva smosso con un piede uno dei due cadaveri. Ecco
perch noi abbiamo la pelle bianca e loro ce l'hanno nera, marrone, gialla
o come cavolo la vuoi chiamare.
Sei un prete? aveva chiesto Curt, incredulo. Quell'uomo aveva cos
tanti aspetti diversi che gli faceva girare la testa!
In tutto e per tutto. Quindi so di che cosa sto parlando. La cosa chiave
che la parola di Dio nella Bibbia dice che i mezzi per realizzare il giudizio divino non sono limitati all'azione del corpo politico. Significa che la
violenza non solo va bene, ma necessaria. In parole povere, tu stanotte
hai messo in pratica l'opera di Dio, soldato.
Non avevo mai sentito dire cose simili.
Non c' da sorprendersi. Non colpa tua. Il Governo Occupato dai
Sionisti non vuole che tu le sappia. Le tengono fuori dalle scuole, fuori dai
giornali e fuori dalla TV, tutte cose che controllano loro. Il motivo che ci
vogliono neutralizzare diluendoci geneticamente. Proprio come in The
Turner Diaries, ti ricordi?
Non ne sono sicuro. Curt era impressionato dalla veemenza di Tim,
come pure dalla sua erudizione.
Faceva parte del Decreto Cohen. Stabiliva l'istituzione di commissioni sulle relazioni umane che dovevano costringere gli ariani bianchi a sposare la gente degenerata. Quel tipo di matrimonio chiamato mescolanza
razziale. Hai mai sentito questo termine?
No.
Ecco, vedi? una cospirazione del GOS. Non vogliono che i ragazzini imparino quel termine perch incoraggiare i matrimoni misti il peccato pi insidioso fra tutti quelli di cui il GOS colpevole. E per il Signore
un abominio. il tentativo di Satana di eliminare il popolo eletto da Dio.
l'Olocausto alla rovescia.
Va bene! sbott Curt, tornando al presente. ora che mettiamo le
carte in tavola. Guard Steve, il quale annu, poi guard Yuri.
Di quali carte parli? domand Yuri. Capiva che i suoi ospiti erano
lividi, in particolare Curt.
Curt sollev gli occhi al cielo. un'espressione, Cristo! Significa
spiegare tutto a tutti, in modo che non ci siano sorprese.
Va bene, replic Yuri, in tono conciliante.
Ti dir, stasera ci hai scioccati, sbott Curt. Non solo sei sposato,
ma sei sposato con una negra. Dire che una sorpresa metterla gi in
modo delicato.
Avevo bisogno della carta verde, spieg Yuri.
Ma non avresti dovuto sposare una negra! sbrait Steve.

104

Che differenza fa? chiese Yuri, anche se pens di sapere la risposta.


Nei quattro anni in cui era vissuto negli Stati Uniti si era reso conto dei
pregiudizi razziali.
Curt si trattenne dal parlare, nonostante l'idiozia della domanda. Aveva
pensato per un momento di spiegare al russo tutta la questione, nel modo
in cui Tim l'aveva spiegata a lui circa vent'anni prima, ma decise di no,
perch, guardando Yuri con occhio pi critico, non era del tutto sicuro se
poteva considerarlo ariano oppure no.
Sposarsi fra razze diverse, in particolare quando uno dei due un
bianco, va contro la parola di Dio, intervenne Steve.
Non lo avevo mai sentito, si giustific Yuri.
Quel che fatto fatto, chiuse l'argomento Curt, con un gesto della
mano. Al momento pi importante la questione di che cosa facciamo
adesso. Tua moglie sa che stai armeggiando con i batteri in cantina e sa
che hai lavorato nell'industria delle armi batteriologiche in Unione Sovietica. Ci sono delle possibilit che sappia che stai costruendo un'arma batteriologica.
Lei non si preoccupa di quello che faccio io, obiett Yuri. Fidati.
Ma potrebbe cambiare idea all'improvviso, e questo sarebbe un bel
guaio.
Potrebbe dire qualcosa alla sua famiglia, aggiunse Steve.
Con la famiglia non parla, gli assicur Yuri, tranne che con il fratello. l'unico che si preoccupa di lei.
Allora, supponi che dica al fratello qualcosa che ci pu tradire, gli
prospett Curt. In un modo o nell'altro, non possiamo correre rischi.
Come abbiamo detto prima, dovrebbe scomparire. Qualche problema al
proposito?
Yuri scosse la testa e sorb una bella sorsata di vodka.
Va bene, almeno su questo siamo d'accordo, stabil Curt. Il problema come farlo senza attirare l'attenzione. Presumo che qualcuno si
accorgerebbe della sua scomparsa.
Al lavoro sicuramente, conferm Yuri. Si occupa dello smistamento delle chiamate.
La cosa fondamentale che dobbiamo farlo senza che venga coinvolta la polizia. Ha qualche problema medico?
Oltre all'obesit? specific Steve.
Yuri scosse la testa. Scoppia di salute.
Ehi, magari potremmo usare la sua obesit, propose Steve. Grassa
com', nessuno avrebbe dei dubbi se le venisse un attacco di cuore.
Non una cattiva idea, approv Curt. Ma come facciamo a farle
venire un attacco di cuore?
I tre si guardarono. Nessuno aveva la pi pallida idea di come simulare

105

un attacco di cuore.
Potrei farla morire di insufficienza respiratoria, sugger Yuri.
Gli altri due sollevarono le sopracciglia.
Un sacco di gente sovrappeso muore per insufficienza respiratoria.
Potrei dire che aveva l'asma, quando andiamo in ospedale.
E come faresti? chiese Curt.
Userei una dose abbondante della mia tossina del botulino. Diavolo,
devo comunque provarla. Perch non su Connie? In questo modo sarei sicuro della dose.
Ma i dottori non se ne accorgeranno? domand Curt.
No. Una volta che uno morto e non si conoscono i sintomi iniziali,
non c' modo di sospettarlo. E bisogna sospettarlo, altrimenti non ci si
pensa. Ci sono troppe altre cose che provocano l'insufficienza respiratoria.
Sei sicuro?
naturale che sono sicuro. In Unione Sovietica ho partecipato a tante
di quelle prove, su quella tossina! Con una grossa dose uno smette di respirare e diventa blu. Al KGB interessava parecchio il botulino, per usarlo
negli omicidi che dovevano sembrare morti naturali, perch una grossa
dose costituita da una quantit molto, molto piccola.
Mi piace, decret Curt. C' una certa giustizia poetica in questo.
Dopotutto, Connie minaccia la sicurezza dell'Operazione Volverina.
Quando potresti farlo?
Stasera, rispose Yuri con una scrollata di spalle. Una cosa che non
mi mai difficile farle fare mangiare. Pi tardi, quando si sar calmata,
ordiner la pizza, ed ecco fatto.
Bene, dichiar Curt, lasciandosi andare al primo sorriso della serata.
Adesso che le cose sgradevoli sono sistemate, passiamo ad argomenti pi
piacevoli. Qual la buona notizia che volevi darci?
Ho provato il carbonchio, rispose Yuri, desideroso della sua approvazione. Si chin in avanti sulla sedia. potente come mi aspettavo.
E su chi lo hai provato? volle sapere Curt. Alla luce degli eventi
concernenti Connie, la sicurezza era la sua prima preoccupazione.
Yuri raccont come avesse scelto Jason Papparis, un mercante di tappeti, che era a rischio di contrarre il carbonchio dalla merce che importava. Spieg che in questo modo aveva di certo evitato qualsiasi sospetto da
parte delle autorit riguardo a ci che stavano progettando.
Molto intelligente, comment Curt. Da parte dell'Esercito Ariano
del Popolo, ti elogio per la tua astuzia.
Yuri si lasci andare a un sorriso di autocompiacimento.
Anche noi abbiamo buone notizie, continu Curt, e descrisse il sopralluogo che lui e Steve avevano compiuto quella mattina al Jacob Javits

106

Federal Building. Spieg che era tutto predisposto su come mettere l'arma
batteriologica nel condotto dell'aria condizionata.
Avrete bisogno di un nebulizzatore? domand Yuri.
No, se l'arma composta da polvere fine, rispose Curt. Useremo
detonatori a tempo per far esplodere il pacco. I ventilatori dell'impianto
faranno il resto.
Questo significa che dovrete usare il carbonchio.
A noi va bene. un problema? Ci avevi detto che tutti e due gli agenti patogeni sono egualmente potenti.
No, non per niente un problema. Solo che ho qualche difficolt a ottenere i batteri che fanno crescere abbastanza in fretta la tossina del botulino. Mi manca meno di una settimana per avere la quantit sufficiente di
carbonchio, ma pi di tre settimane per il botulino, osserv Yuri.
Non penso che aspetteremo tre settimane, dichiar Curt. Non con i
problemi di sicurezza che sono sorti.
Perch non utilizzare solo il carbonchio? propose Steve. Dimentica
la tossina, se i batteri non collaborano.
Perch la quantit di carbonchio che abbiamo sufficiente solo per
un'azione, non per due.
Forse la provvidenza ci sta dicendo che dovremmo colpire l'edificio
dell'FBI, osserv Curt. Che ne diresti di lasciar perdere il Central Park?
No! esclam Yuri con enfasi. Il parco lo voglio fare.
Ma perch? L'edificio dei federali costituir una presa di posizione
maggiore contro il governo, e resteranno coinvolte almeno sei-settemila
persone.
Ma solo gente del governo, obiett Yuri. Io voglio colpire anche
la cultura americana fasulla, in particolare quegli uomini d'affari e banchieri ebrei benpensanti che hanno causato lo sconvolgimento economico
che c' in Russia al giorno d'oggi.
Curt e Steve si scambiarono un'occhiata contrariata.
Questa una cultura spietata, continu Yuri. La gente dovrebbe essere libera, ma non lo . Si azzuffano tutti per lo status e l'identit. Noi
slavi possiamo aver avuto qualche problema nel corso della storia, ma almeno sappiamo chi siamo.
Non ci credo che sto sentendo queste parole, comment Curt. Perch non ti sei fatto uscire il fiato prima?
Non me lo avete mai chiesto.
L'America ha qualche problema, d'accordo, ma perch il GOS sostiene il controllo delle armi, i matrimoni misti, gli spacciatori di droga
negri, gli imbrogli dell'assistenza sociale, i froci, tutti quelli che erodono
le nostre radici originali. contro questo che stiamo combattendo. Sappiamo che ci saranno delle vittime civili in questa lotta, ma il nostro ber-

107

saglio il governo.
Nella mia guerra non ci sono civili, replic Yuri. Ecco perch voglio l'azione nel Central Park. Con il vento propizio si diffonder su una
bella fetta della citt. Sto parlando di centinaia di migliaia di vittime, o
anche milioni, non migliaia. questo che dovrebbe fare un'arma di distruzione di massa. Diavolo, per il vostro obiettivo ristretto basterebbe una
bomba normale.
Non riusciremmo a fare entrare nell'edificio una bomba abbastanza
grande, spieg Curt. questo il punto. Invece, con due chili circa di
polvere simile a farina non ci sarebbero problemi. Voglio dire, cos che
ci hai descritto il carbonchio utilizzabile come arma.
Infatti. Una farina finissima, cos leggera da restare sospesa. Per
qualche momento i tre uomini rimasero a guardarsi, consci della tensione.
Va bene, disse infine Curt, con un gesto della mano come per scansare qualcosa. Torniamo al punto di partenza. Faremo tutte e due le azioni. Il problema si riduce ad avere abbastanza materiale.
Dov' il camion da pesticidi che mi avete promesso? domand Yuri.
Le truppe ne hanno localizzato uno, rispose Curt. Non ti preoccupare.
Dov'?
parcheggiato dietro una ditta di disinfestazione a Long Island. Lo
usano per le patate, quando la stagione. Non custodito. l per chi se
lo piglia.
Lo voglio nel mio garage.
Che cos' questo tono bellicoso? ribatt Curt. Con le sorprese che
ci hai riservato stasera, siamo noi che dovremmo essere infuriati.
Voglio solo il camion in garage, ripet Yuri. Il patto era questo.
Doveva gi esserci.
Farai meglio a controllare il tono con cui parli, lo redargu Steve.
Altrimenti ti mandiamo le nostre truppe d'assalto a farti una visitina.
Non minacciarmi, o non avrete un bel niente. Saboter l'intero progetto.
Ehi, piantatela, intervenne Curt. La cosa ci sta sfuggendo di mano.
Non litighiamo tra di noi. Non ci sono problemi. Penseremo a procurare il
camion, a portarlo in citt e a mettertelo in garage. Questo ti rende felice?
Erano gli accordi, replic Yuri.
Considera la cosa fatta. Intanto, da parte tua, devi prenderti cura di
Connie. Non ti pare uno scambio equo?
Lo faccio stasera, rispose Yuri. Si rilass visibilmente e scol le ultime gocce di vodka.
Bene, comment Curt. Si strofin le mani mostrandosi entusiasta.

108

Allora adesso parliamo di come procedere. Che ne dici se rinunci alla


tossina e dedichi il secondo fermentatore al carbonchio? Non avremmo
pi in fretta la quantit necessaria di prodotto?
Probabile.
Quali sono i tempi, realisticamente?
Alla fine della settimana o all'inizio di quella dopo, se tutto va bene.
Questa s che musica per le mie orecchie, comment Curt, sforzandosi di sorridere. Si alz e Steve fece altrettanto.
Ho una domanda da farvi, disse ancora Yuri. Che cos' un medico
legale?
un tizio che esamina i morti e cerca di scoprire perch sono morti,
rispose Steve.
Quello che pensavo, replic Yuri, e si alz anche lui.
una domanda curiosa, osserv Curt. Come mai ce l'hai fatta?
Oggi, quando sono tornato all'ufficio del commerciante di tappeti per
sapere se era morto, c'era un uomo che prendeva delle colture e ha detto
che stava indagando sul caso.
Aspetta un secondo, si agit Curt. Pensavo che avessi detto che la
tua trovata di infettare un commerciante di tappeti precludesse qualsiasi
indagine da parte delle autorit.
Non ho detto questo. Ho detto che le autorit non avrebbero sospettato che si trattava di un'arma batteriologica.
Ma le autorit sanno che il carbonchio usato come arma. Che cosa
impedir loro di insospettirsi?
Non si insospettiranno perch avranno una spiegazione logica dell'episodio. Si congratuleranno da sole per averlo scoperto. cos che ragiona
quella gente.
E se non trovano alcuna fonte di contaminazione? chiese Curt. O
hai lasciato qualcosa da fargli trovare su un tappeto?
No, questo non l'ho fatto, ammise Yuri.
Non potrebbe essere un problema?
possibile, ma ne dubito.
Per non puoi esserne certo al cento per cento.
Il cento per cento no, ma molto vicino.
Curt emise un sospiro di esasperazione. All'improvviso sembra che ci
siano cos tante cose da sistemare.
Non sar un problema, ripet Yuri. E dovevamo provare il prodotto. Non avrebbe senso spargerlo, se non fosse patogeno.
Speriamo che tu abbia ragione, si arrese Curt. Aveva la voce stanca.
Si diresse verso la porta. Resteremo in contatto. Qualcuno dei ragazzi
verr qui stasera sul tardi a consegnare il camion da disinfestazione.
E se non ci sar? chiese Yuri.

109

Farai meglio a esserci. Sei tu quello che ha fatto quella cagnara per
'sto maledetto camion.
Ma devo occuparmi di Connie. Dovr chiamare l'ambulanza, dopo
che avr avuto il suo attacco. Potrei essere all'ospedale.
Ah, gi.
Ecco che cosa far: quando porter fuori Connie non chiuder a chiave la porta del garage.
Perfetto, approv Curt, fece un saluto con la mano e usc, seguito da
Steve.
I due pompieri si allontanarono e salirono sul pickup senza dire una parola. Quando le portiere furono richiuse, Curt cal un pugno sul volante.
Ci siamo messi in combutta con un fottuto idiota! sbrait.
Non dir che te lo avevo detto, comment Steve.
Ges, quello si d da fare ad ammazzare civili, mica quelli del governo, si lament Curt. Eccoci qua, dei patrioti che cercano di salvare il
paese, e siamo costretti ad avere a che fare con un terrorista. Dove andr a
finire questo mondo?
Io penso che il suo desiderio che l'Unione Sovietica si rimetta in sesto
significa molto di pi che voler proteggere le armi nucleari. Penso che sia
un comunista.
Curt mise in moto e percorse il vicolo. Era come uno slalom, per evitare tutti quei bidoni della spazzatura. Magari non comunista, ma qualsiasi cosa sia, non ha il concetto di sicurezza. un bel rischio, perch se le
autorit hanno anche il minimo sospetto di quello che sta per accadere,
dovremo reimpostare l'intera operazione. Quando avevamo cominciato a
progettarla, sembrava che sarebbe stata cos semplice.
Che cosa ne facciamo di lui? domand Steve.
Non lo so. Il problema che dovremo tenercelo buono per poter mettere le mani sulle armi batteriologiche. Ha messo bene in chiaro che cosa
potrebbe fare, quando ha minacciato di sabotare tutta la faccenda, il che
credo significhi demolire il laboratorio.
Allora gli daremo il camion della disinfestazione?
Non credo che abbiamo tanta scelta, rispose Curt, immettendosi in
Oceanview Avenue. Gli daremo il camion, ma lo terremo anche sotto
pressione perch produca circa quattro chili di carbonchio in polvere al
pi presto. Prima lanciamo l'Operazione Volverina, meglio .
7

Luned 18 ottobre, ore 18.45


Jack attravers a rotta di collo la Prima Avenue all'altezza della

110

30esima Strada, appena prima che il semaforo diventasse verde per le auto
provenienti dal centro. Costeggi il piano di carico dell'obitorio e accenn
un saluto con la testa alla guardia di sicurezza, mentre portava la bici all'interno dell'edificio. Agit una mano in direzione di Marvin Fletcher, il
tecnico del turno serale, che si stava preparando per la raccolta dei cadaveri.
Dopo aver bloccato la bicicletta al solito posto, Jack sal in ascensore,
diretto al laboratorio di tossicologia del secondo piano. Aveva fatto pi
tardi del previsto a tornare in ufficio: passare in rassegna gli schedari della
Corinthian Rug Company aveva richiesto molto pi tempo di quanto si era
immaginato.
John DeVries, il capo tossicologo, se n'era gi andato a casa. Jack fu
costretto a chiedere a un tecnico del turno di notte se il vice del capo aveva telefonato per mettere fretta a proposito dei campioni di David Jefferson. David era il prigioniero deceduto mentre si trovava sotto custodia
della polizia, a cui lui aveva fatto l'autopsia. Purtroppo il tecnico non aveva alcuna idea di quel caso.
Tornato in ascensore, Jack sal al laboratorio DNA del sesto piano. Ted
Lynch, il direttore, non c'era, cos affid a un tecnico la sua raccolta di
provette con le colture provenienti dall'ufficio di Papparis. Voleva che la
mattina dopo Ted eseguisse una ricerca di spore del Bacterium anthracis
con la reazione a catena della polimerasi.
Scendendo le scale fino al quinto piano, si affacci alla porta del laboratorio di istologia con la speranza di incoraggiare Maureen O'Conner, la
caposervizio, ad accelerare la lavorazione delle sezioni microscopiche di
Jefferson. Con lei aveva ottimi rapporti di lavoro, cosa che non si verificava con John DeVries, ma non faceva differenza. Anche Maureen era gi
andata a casa.
Mentre tornava verso il proprio ufficio, guard nella stanza di Laurie,
aspettandosi per lo meno di scoprire il dove e quando dell'attesa cena a
tre, ma la trov buia e deserta. A rendere le cose peggiori, la porta era
chiusa a chiave. Questa era una prova incontrovertibile che anche lei se
n'era andata a casa.
Cristo! imprec allora ad alta voce. Sentendosi frustrato in tutto ci
che faceva, percorse borbottando fra s il resto del corridoio. Per un attimo pens di rendersi irreperibile per il resto della serata, in modo che
Laurie non riuscisse a rintracciarlo, ma rinunci rapidamente all'idea. Non
era nel suo stile, e inoltre era sinceramente curioso.
Entr nel proprio ufficio e vide che almeno Chet era ancora al lavoro,
tutto preso a scrivere su un blocco di carta gialla legale.
Ah, l'avventuriero tornato, comment nel vedere Jack, e mise gi
la matita. Immagino di poter cancellare il modulo per le persone scom-

111

parse che ho appena riempito.


Divertentissimo, comment Jack, mentre appendeva il giubbotto.
Per lo meno sei tornato tutto d'un pezzo. Com' andata l fuori, sul
campo? Nessun attentato alla tua vita? Quanti dipendenti statali sei riuscito a mandare fuori dai gangheri?
Non sono dell'umore di farmi punzecchiare, dichiar Jack. Si lasci
cadere pesantemente sulla sua poltroncina, come se le gambe avessero ceduto all'improvviso.
Non hai l'aria di esserti divertito, osserv il collega.
stato un fiasco, ammise Jack. Tranne per la corsa in bici.
Non mi sorprende. Era una missione nata male fin dall'inizio. Hai
scoperto qualcosa?
Ho scoperto che ci vuole un sacco di tempo a passare in rassegna gli
archivi di una societ. Anche se piccola. E dopo tutti gli sforzi fatti non
c' stata ricompensa. In modo forse perverso, speravo di scoprire che una
parte dell'ultima spedizione dalla Turchia fosse stata gi venduta, in modo
da sbattere questa informazione sulla faccia arcigna del vecchio Clint Abelard. Ma niente da fare. L'intero carico chiuso a doppia mandata nel
magazzino di Queens.
Per lo meno, le tue intenzioni erano buone, comment Chet con un
sorrisetto compiaciuto.
Se fai tanto anche solo di sussurrare 'te lo avevo detto', non rispondo
di me, lo avvert Jack.
Non scender cos in basso da dirtelo, rise Chet.
Gi, ma riuscirei a sentirlo anche se soltanto lo pensassi.
Devo dirti per che ti hanno cercato. Ma non preoccuparti, ti ho coperto. Ho usato quel vecchio trucco del gruppo di suore che stavi aspettando. Ho detto che sarebbero venute in citt per una riunione di bowling,
e tu sei uscito per andare ad accoglierle.
Chi mi cercava?
Intanto Laurie. Infatti, stavo proprio scrivendoti un biglietto. Chet
strapp via il primo foglietto del blocco giallo e lo appallottol. Tenendo
la palla di carta fra l'indice e il pollice, le fece descrivere un ampio arco
nel gettarla dentro al cestino che avevano in comune.
Che cosa diceva il messaggio?
Che la cena di stasera da Elio, sulla Seconda Avenue, alle otto e
mezzo.
Otto e mezzo! esclam Jack, irritato. Come mai cos tardi?
Non me lo ha detto. Ma a me non sembra poi cos tardi.
pi tardi di quanto in genere le piaccia cenare. Jack scosse la testa.
Il mistero si infittiva sempre di pi. Si ricordava di averle sentito fare un
commento, quella mattina, mettendo in dubbio se la sera sarebbe stata an-

112

cora in piedi, e questo suggeriva che si aspettava di stancarsi molto. Allora


perch decidere di vedersi cos tardi?
Be', lei non sembrava per niente preoccupata, lo contraddisse Chet.
Anzi, era di umore brioso, se proprio lo vuoi sapere, e questo raro.
Davvero?
Direi addirittura effervescente.
Era cos anche stamattina.
Era talmente su di giri che le ho accennato al progetto per gioved sera.
Vuoi dire, di andare tutti e quattro alla mostra di Monet?
Chet annu. Spero non ti spiaccia.
Che cosa ha risposto?
Che apprezzava molto che avessimo pensato a lei, ma aveva gi fatto
dei progetti.
Ha davvero usato il termine 'apprezzare'?
una citazione testuale. Anch'io ci ho fatto caso, perch sembrava
cos insolitamente formale.
Chi altri mi ha cercato? chiese Jack. Voleva smettere di parlare di
Laurie. Lo rendeva ancora pi curioso... e ansioso.
passato Calvin. Credo che sia salito al laboratorio di istologia e si
sia fermato qui solo perch si trovava al nostro stesso piano.
Che cosa ha detto?
Voleva ricordarti che il caso Jefferson deve essere liquidato entro
gioved.
Jack fece un gesto di fastidio con la mano. Ormai dipende dal laboratorio, non da me.
Be', io sono pronto per andarmene, annunci Chet. Si alz, si stiracchi e prese il cappotto appeso dietro la porta.
Lascia che ti faccia una domanda, lo ferm Jack. Tu vivi a New
York da pi tempo di me. Com' la faccenda delle chiamate radio direttamente ai taxi?
I tassisti prosperano sulla gente che li chiama per strada, spieg
Chet. In genere non fanno le chiamate radio. Tra i conducenti circola l'espressione: o vai in giro o perdi il giro. Non gli va di starsene seduti ad
aspettare, o andare in qualche posto vuoti. Devono darsi da fare, o perdono denaro.
Perch allora tanti di loro hanno la radio?
Se vogliono, possono anche fare le corse prese con le chiamate radio,
ma non conveniente. In genere la radio li tiene informati di dove c'
maggiore bisogno di taxi, tipo in centro, o nei quartieri residenziali, o all'aeroporto. E da quali zone tenersi alla larga, per via degli imbottigliamenti, e cose del genere.

113

Jack annu. Quello che pensavo.


Perch lo hai domandato?
Mentre ero alla sede della Corinthian Rug Company arrivato un tassista a prendere Jason Papparis, spieg Jack con un sorrisetto beffardo.
Chet rise. la prima volta che sento di un morto che chiama il taxi.
Viene da chiedersi da dove arrivata la chiamata.
O dove voleva che lo portasse il taxi.
Chet rise di nuovo, una risata cavernosa.
Il conducente mi ha dato il numero del centralino dove smistano le
chiamate, aggiunse Jack. Ho telefonato per sapere se Papparis fosse un
cliente abituale. Ho pensato che, se lo fosse stato, forse la societ dei taxi
poteva essere una fonte di informazione sull'ultima volta che andato al
suo magazzino, a Queens.
E che cosa ti hanno detto?
Non sono stati di grande aiuto. Non mi hanno nemmeno voluto dire
se Jason Papparis aveva chiamato per chiedere di essere passato a prendere. Hanno detto che non danno informazioni sui loro autisti o sui clienti.
Questo s che essere simpatici e servizievoli, comment Chet. Potrebbero essere denunciati, suppongo.
Non credo che ne valga la pena.
Comunque, curioso. Se qualcuno chiama per un taxi, a New York,
in genere non un taxi giallo che risponde.
Ti dir una cosa ancora pi curiosa. Il conducente era un russo, ed
cresciuto a Sverdlovsk.
Sverdlovsk! esclam Chet. quella citt dell'Unione Sovietica di
cui mi hai parlato stamattina, che hai trovato citata sul testo di medicina!
Quella dove c' stato l'incidente con il carbonchio fuoriuscito dalla fabbrica di armi batteriologiche.
Ci crederesti? disse Jack. Voglio dire, questa s che una coincidenza!
Soltanto a New York succedono certe cose. Suppongo che non ci dovremmo sorprendere, perch qui accade tutto e di tutto.
Quel tizio era perfino al corrente di che cos' il carbonchio.
Stai scherzando?
Be', non ne sapeva un gran che, solo che una malattia che colpisce
soprattutto il bestiame. Ha parlato di mucche e pecore.
Scommetterei che pi di quanto sa il newyorkese medio.
Dopo aver scambiato qualche chiacchiera su come avevano passato il
weekend precedente, si lasciarono. Chet se ne and e Jack si volt verso la
scrivania. Guard senza entusiasmo la montagna di scartoffie dei casi da
finire, che prosperavano perennemente sul suo ripiano, accanto a una pila
di vetrini istologici ancora da esaminare. Pens per un momento di tirar

114

fuori il microscopio, ma poi guard l'orologio. Erano le sette passate. Sapendo che avrebbe dovuto pedalare fino a casa, farsi una doccia e vestirsi,
e poi attraversare di nuovo la citt in bici, il tutto entro le otto e mezzo,
decise che non aveva tempo per lavorare ancora.
Era una mezz'oretta che il traffico sulla Prima Avenue era un po' diminuito, e Jack lo segu fino oltre l'edificio delle Nazioni Unite. Imboccando
la 49esima Strada, incroci la Madison Avenue e svolt di nuovo a nord.
Percorreva di rado la stessa strada, tornando a casa, fin quando non arrivava alla Grand Army Plaza, all'angolo sudorientale del Central Park. Arrivato l, fece il solito giro serale attorno alla fontana Pulitzer per ammirare la statua dorata dell'Abbondanza che la sormontava. Poi entr nel parco, cominciando la parte preferita del percorso. Nel corso degli anni aveva
scoperto il tragitto migliore e pi panoramico e lo usava quasi tutte le sere.
Tenendo gli occhi aperti nel caso si imbattesse in altri ciclisti, in gente
che faceva jogging o che correva sui pattini, acceler l'andatura. Anche se
gli alberi avevano ancora buona parte delle foglie, molte erano gi cadute
e si sollevavano turbinando al suo passaggio, emettendo l'inconfondibile
odore dell'autunno.
Jack si godeva immensamente il rapido attraversamento del parco, ma
tutto ci lo rendeva un po' nervoso. Trovarsi paradossalmente isolato in
quella distesa solitaria all'interno dei confini della citt brulicante non
smetteva mai di rammentargli la notte in cui c'era mancato un pelo che un
killer appartenente a una gang gli sparasse e lo uccidesse. Non c'era dubbio che il pericolo era in agguato nelle ombre silenziose di alberi e cespugli.
Uscito dal parco, Jack si ritrov in Central Park West, l'arteria brulicante di traffico. Era come ritornare nella civilt. Rallentando considerevolmente la velocit, si diresse a nord, zigzagando fra i gruppi di taxi che
sfrecciavano veloci, con i clacson strombazzanti all'altezza della 106esima
Strada svolt a ovest.
Sapendo di non avere troppo tempo da perdere, aveva deciso di andare
direttamente a casa, ma non seppe resistere al canto della sirena rappresentato dal campo di basket. Anche se quella sera non poteva giocare, non
ce la faceva a passargli davanti senza fermarsi almeno a vedere come se la
cavavano gli altri.
Il campo faceva parte di un pi vasto cortile quasi tutto di cemento,
con altalene, sabbiere e barre per far giocare i bimbi pi piccoli, e le panchine per le madri. Jack adorava giocare a pallacanestro. Aveva giocato
nell'Amherst, che non era mai stata una squadra tanto competitiva. Anni
prima, quando si era trasferito a New York, un giorno si era avventurato
in quel campo tanto per palleggiare da solo, per distrarsi, ma per combinazione i giocatori in quel momento erano solo nove. Cos avevano abbassa-

115

to i loro standard e gli avevano chiesto di unirsi a loro. Era stato immediatamente catturato dalle partite vivaci e spesso rudi. Ora, tempo permettendo, era quasi un rituale quotidiano.
Per quasi un anno, Jack era stato l'unico bianco in mezzo all'orda di
giocatori afroamericani, tutti piuttosto giovani. Ma nel corso degli anni
seguenti si erano avventurati sul campo altri due bianchi, come pure un
gruppo di afroamericani pi vicini ai suoi quarantaquattro anni,
Essendo un frequentatore abituale ed entusiasta del campo di basket,
Jack aveva finanziato l'acquisto di nuovi tabelloni, nuove palle e delle
lampade ai vapori di mercurio. Aveva compiuto questo gesto in parte filantropico e in parte interessato dopo negoziazioni con la locale leadership
della comunit. Il patto finale stabiliva che avrebbe dovuto pagare anche
per il rinnovamento delle altre attrezzature del parco giochi. Questo non
gli era seccato, e lo aveva considerato un piccolo scotto da pagare per essere accettato nel quartiere.
Pedal fino alla robusta rete metallica che separava il campo di basket
dal marciapiedi. Senza togliere i piedi dai pedali, si tenne alla rete per restare in equilibrio. Come si aspettava, era in corso una partita, e i giocatori
correvano in su e in gi per tutto il campo.
Ehi, Doc! lo chiam una voce. Doc era il soprannome che gli avevano appioppato. Dove sei stato? Sposta il culo e vieni qui. Hai intenzione di correre o che cosa?
Guard verso le linee laterali e vide il muscoloso Warren Wilson farsi
saltellare una palla fra le gambe. La sua testa rasata luccicava sotto i lampioni. Era vicino a un gruppo di compagni in attesa di inserirsi nella partita.
Non ho tempo, rispose quasi gridando.
Warren si stacc dagli altri e gli si avvicin. Lo raggiunse Flash, uno
dei giocatori pi alti, il cui livello di abilit era pi o meno come quello di
Jack. Warren invece era ben al di sopra di entrambi.
Jack accenn un saluto verso Flash, che glielo restitu. Poich la loro
abilit era simile, spesso si marcavano reciprocamente quando giocavano
in squadre avversarie. Flash aveva l'irritante capacit di segnare quando il
gioco era praticamente concluso, spesso vincendo la partita. Questo aveva
fatto nascere un'amichevole rivalit.
Che cosa intendi, che non hai tempo? volle sapere Warren, appoggiandosi alla rete. La scorsa settimana non hai bazzicato tanto da queste
parti. Mi pare che non hai le idee tanto chiare sulle priorit. Che cosa fai,
lasci che il lavoro interferisca? Gli piaceva stuzzicare Jack sulle loro diverse filosofie di vita.
Devo incontrare Laurie dall'altra parte della citt alle otto e mezzo.
Abbiamo dei giocatori vincenti, annunci Flash. Aveva una voce ba-

116

ritonale particolarmente ricca e profonda. Saremo io, Warren, Spit e Ron.


Abbiamo posto per un altro, se riesci a portare qui il culo in tempo record.
Sarebbe una partita da sballo.
Mi stai tentando, ammise Jack.
Spazzeremo via 'sta squadra che sta vincendo, aggiunse Warren. Ci
sar una nuova dinastia. Per, ehi, non ti dovremmo tenere lontano dalla
tua piccola.
Jack diede un'occhiata all'orologio e poi alla partita in corso. Era tentato, ma non c'era modo di giocare senza arrivare tardi da Elio, anche se avesse fatto una sola partita. Alla fine dovette scuotere la testa. Mi spiace,
non stasera.
Natalie mi sta tampinando per uscire insieme, con te e con Laurie,
disse Warren. State facendo i preziosi.
Lo dir a Laurie, promise Jack, anche se non era troppo ottimista,
considerato che non sapeva il suo segreto e temeva che se ne andasse da
qualche parte sulla costa occidentale. Soltanto il pensarlo lo fece trasalire.
Ehi, amico, stai bene? gli chiese Warren, chinandosi in avanti e
guardandolo attraverso la rete.
S, certo, rispose lui, strappandosi da quella momentanea preoccupazione.
Tu e Laurie andate d'accordo? Voglio dire, non che litigate, eh?
No, no, andiamo d'accordo. Era quasi una bugia, dato che in realt
lui e Laurie non avevano passato tanto tempo assieme, nell'ultimo mese.
Penso che faresti bene a venire qui a sgranchirti le gambe appena ti
possibile, gli consigli Warren. Mi sembri teso.
Hai ragione, ho bisogno di sgranchirmi le gambe. Domani sera vengo
di sicuro.
Jack salut gli altri e attravers diagonalmente la strada per arrivare
davanti al suo caseggiato. Sapendo che sarebbe uscito di nuovo di l a poco, assicur la bicicletta alla ringhiera della scala di ingresso, poi sal nel
suo appartamento e si fece una doccia.
Dopo essersi lavato, esamin il suo scarso guardaroba alla ricerca di
qualcosa da indossare, solo per infuriarsi con se stesso per quella stupida
indecisione. Non riusciva a ricordare l'ultima volta che aveva avuto dei
problemi nel decidere che cosa mettersi. Alla fine indoss i suoi soliti jeans, la camicia azzurra di cotone, la cravatta di maglia, di un blu pi scuro, e la giacca di tweed con le toppe di pelle sui gomiti. Dopo una rapida
spazzolata ai corti capelli per incoraggiarli ad andare tutti nella direzione
che lui preferiva, ridiscese in strada e riprese la bicicletta.
La pedalata attraverso il parco fil liscia, poi si diresse a sud della
Quinta Avenue fino alla 49esima Strada, che segu fino alla Seconda Avenue. Il ristorante era non lontano dall'incrocio Con le dita che gli tremava-

117

no leggermente, assicur la bici con un bel numero di lucchetti, poi entr


nel locale, chiedendosi perch fosse cos in ansia.
Elio era affollato. Alla sinistra di Jack, al bancone del bar, i clienti erano fittamente assiepati. Alla sua destra c'era un gruppo di tavoli con il solito ornamento delle personalit televisive che stavano cenando. Spingendosi verso l'interno, scrut gli altri avventori, alla ricerca del viso familiare di Laurie e dei suoi lucenti capelli ramati. Non la vide.
Posso aiutarla? chiese una voce, sopra il frastuono. Aveva un leggero accento tedesco.
Jack si volt e vide il viso sorridente del matre.
Abbiamo una prenotazione, credo, disse Jack.
Il nome?
Penso sia Montgomery.
Il matre consult il suo elenco. Ah, s, certo. La signora Montgomery
non ancora arrivata, ma uno degli altri membri del vostro gruppo gi
qui. Si trova al bar. Vi far avere il vostro tavolo in un attimo.
Jack si fece strada fra i clienti in piedi davanti al bancone e vide Lou
seduto su uno degli alti sgabelli, che stringeva un bicchiere di birra e aspirava rapide boccate dalla sigaretta. Jack gli tocc un braccio e Lou alz gli
occhi su di lui, con l'espressione da cane bastonato.
Non sembri contento, osserv Jack.
Lou spense la sigaretta, con aria colpevole. Non lo sono. Sono in ansia. Mi hai fatto preoccupare tu, a proposito di Laurie, quando ne abbiamo
parlato stamattina. Dato che ho passato con lei buona parte della giornata,
non ho potuto fare a meno di notare che si comportava in modo strano,
come se fosse tutta gasata per qualcosa. Quando finalmente ho avuto il coraggio di chiederle che cosa c'era in ballo, si messa a ridere e ha detto
che lo avrei scoperto stasera. Temo che lasci la citt. Penso che forse ha
trovato un posto da qualche altra parte. C' richiesta di voi medici legali.
Questo lo so per certo.
Jack non pot fare a meno di reprimere un sorriso. Guardare Lou era
come guardare in uno specchio, e l'immagine era patetica. Evidentemente,
Lou si era torturato proprio come lui, considerando la stessa possibilit.
Forza, ridi pure di me, lo invit Lou. Me lo merito.
Ehi, non sto ridendo ti te. Sto ridendo di noi. Anch'io ho avuto la stessa identica idea. E ho perfino pensato a un posto: la costa occidentale.
Davvero?
Jack annu.
Non lo so se questo mi fa sentire meglio o peggio, ammise Lou.
bello essere in compagnia, ma probabilmente vuol dire che ci abbiamo visto giusto.
Jack si scost un po' all'indietro, per guardarlo meglio. Era impressio-

118

nato. Il detective si era rasato, per togliersi la tipica ombra che gli si formava sul viso verso sera, e si era perfino impomatato i capelli in modo
che sembravano ancora bagnati dalla doccia ai lati della scriminatura drittissima. Non indossava pi la solita giacca sportiva tutta stazzonata e i
pantaloni informi. Al loro posto c'era un completo ben stirato, una camicia
fresca di bucato e una cravatta annodata in modo irreprensibile. Cosa pi
sorprendente di tutte, si era lucidato le scarpe!
Non ti avevo mai visto con un completo, prima d'ora, comment
Jack. Sembri un modello da rivista, e non sto parlando di True Detectives.
Di solito lo indosso soltanto ai funerali, confess Lou.
Questo s che un pensiero allegro.
Scusatemi, disse il matre, toccando il gomito di Lou, il vostro tavolo pronto. Preferite sedervi o restare qui al bar?
Ci sediamo, decise in fretta Lou, desideroso di allontanarsi dal fumo.
Il tavolo si trovava nell'angolo pi lontano dalla porta, e per arrivarci
occorse qualche abile manovra, dato che il locale era stipato di tavolini.
Appena Jack e Lou si furono seduti, comparve un cameriere con una bottiglia di champagne ghiacciato, pi due costose bottiglie di Brunello. Si
diede subito da fare ad aprire lo champagne.
Ehi! prov a fermarlo Jack. Deve aver sbagliato tavolo: noi non
abbiamo ordinato champagne!
Non la prenotazione a nome Montgomery? domand il cameriere.
Parlava con un marcato accento spagnolo e aveva un paio di baffi a manubrio ormai fuori moda. Anche se Elio era un ristorante italiano, il personale era decisamente cosmopolita.
S, ma... rispose Jack.
Allora stato ordinato, replic il cameriere, che stapp la bottiglia e
la rimise nel secchiello del ghiaccio. Poi stapp una delle due bordolesi.
Mi sembra un buon vino, comment Jack, prendendo in mano l'altra
e guardando l'etichetta.
Oh, ottimo! convenne il cameriere. Torno immediatamente con i
bicchieri.
Jack guard Lou. Questo non il vino sfuso che bevo di solito.
Sto diventando sempre pi nervoso, gli confid Lou. Laurie un
tipo parsimonioso.
Davvero, conferm Jack. Ogni volta che uscivano, lei insisteva sempre per pagare la propria parte.
Appena il cameriere ritorn con i calici, si dispose a versare lo champagne. Jack tent di dire che avrebbero aspettato la dottoressa Montgomery, ma il ragazzo insist che stava eseguendo proprio gli ordini della
signora.

119

Poi si allontan e Jack sollev la propria flte. Lou segu il suo esempio e fecero tintinnare i calici senza dire nemmeno una parola. Jack cerc
di pensare a un brindisi, ma non gli venne in mente niente di arguto o di
adatto alle circostanze. Assaggiarono in silenzio il vino spumeggiante.
Suppongo che sia buono, comment Lou, ma non sono mai stato
un grande entusiasta dello champagne. Mi fa pensare di pi a una cosa da
spruzzare in giro per le vittorie sportive.
Proprio quello che penso anch'io, gli diede corda Jack. Bevve un altro sorso e, nel farlo, vide Laurie al di sopra dell'orlo del calice affusolato.
Indossava un comodo tailleur pantalone che sottolineava le sue forme innegabilmente femminili. Al collo aveva tre fili di perle. Jack la trov talmente radiosa che per un attimo gli and di traverso lo champagne.
Lui e Lou si alzarono. I tavolini erano talmente appiccicati gli uni agli
altri, che Lou diede al tavolo un colpetto che fece rovesciare il suo calice
di champagne. Per fortuna Jack teneva il proprio in mano.
Ah, che imbranato! si lament Lou.
Laurie rise, prese un tovagliolo e asciug lo champagne versato. Arriv
subito il cameriere ad aiutare.
Grazie a tutti e due per essere venuti, disse Laurie, e diede a entrambi un bacetto sulla guancia.
Fu a quel punto che Jack si accorse che non era sola. Dietro di lei c'era
un uomo dalla carnagione olivastra e molto abbronzato, dai folti capelli
ondulati, con una bocca in cui faceva bella mostra di s una fila di denti di
un bianco accecante. Non era tanto pi alto di Laurie, con il suo metro e
settanta, ma emanava un'aria di forza e di sicurezza. Jack valut che avesse pi o meno la sua et. Indossava un completo di seta scura che faceva
sembrare quello di Lou come se fosse stato preso a una svendita di fondi
di magazzino. Dal taschino gli spuntava un vivace fazzoletto.
Voglio che conosciate Paul Sutherland, lo present Laurie. Le tremava un po' la voce, come se fosse nervosa.
Jack strinse la mano del nuovo arrivato dopo Lou. Quando incroci lo
sguardo di Paul, si chiese dove finiva l'iride e dove cominciava la pupilla.
Era come guardare nelle profondit di due pezzi di marmo nero. La sua
stretta era ferma e risoluta.
Perch stiamo in piedi? chiese Laurie.
Paul reag scostandole immediatamente la sedia dal tavolo. Seduta lei,
gli altri la imitarono, e il cameriere si precipit a colmare con lo champagne i calici di tutti e quattro.
Vorrei proporre un brindisi, disse Laurie. Agli amici.
Bene! Brava! esclam Paul.
Tutti fecero toccare i bicchieri tra loro e bevvero.
Segu qualche attimo di silenzio imbarazzato. Jack e Lou non avevano

120

idea di come mai Laurie avesse portato un estraneo alla cena con loro due,
ma non avevano il coraggio di chiederglielo.
Ebbene, ruppe infine il silenzio la stessa Laurie, che giornata! Vero, Lou?
Di sicuro, concord lui.
Spero che non ti spiaccia se parliamo un po' di lavoro, Paul, si scus
Laurie, ma il caso dello skinhead, che ti ho menzionato prima, ha tenuti
occupati me e Lou per quasi tutto il giorno.
Non mi spiace affatto, le assicur Paul. Sono sicuro che rester incantato. Quella vecchia serie di telefilm con il protagonista che era un
medico legale era uno dei miei preferiti.
Paul un uomo d'affari, si premur di spiegare Laurie.
Jack e Lou annuirono all'unisono. Jack si aspettava una spiegazione su
che tipo di affari, ma Laurie cambi argomento: Oggi ho imparato sull'estremismo di destra molto pi di quanto volessi sapere. In particolare sulle
squadre paramilitari di destra e sugli skinhead.
Io non ero al corrente del ruolo della musica nel movimento skinhead, confess Lou.
Quello che mi sorprende e mi spaventa che il movimento paramilitare diffuso per tutto il paese, continu Laurie. L'agente speciale Gordon Tyrrell valuta che ci siano quarantamila survivalisti armati sparsi per
tutti gli Stati Uniti ad aspettare Dio sa cosa.
Secondo me, aspettano che il governo imploda per il peso della sua
enorme burocrazia, intervenne Paul. Come una sorta di supernova. Allora i survivalisti saranno nella posizione non solo di sopravvivere, ma anche di prendere il potere.
E loro gli stanno dando una mano, osserv Laurie. L'agente Tyrrell
ha detto che indebolire il governo diventato la spiegazione razionale della violenza, ora che l'Unione Sovietica non pi il nemico archetipico.
Anche la vendetta una spiegazione razionale, aggiunse Lou. Pensate a Timothy McVeigh. A quanto pare, stava cercando di rendere pan
per focaccia al governo per il raid contro i Branch Davidian a Waco, nel
Texas.
Allora mi ero illusa che Timothy McVeigh fosse un'anomalia, disse
Laurie, ma non cos, ed questo che mi terrorizza. Ci sono in giro quarantamila potenziali Timothy McVeigh. Nessuno sa dove qualcuno di loro
colpir, la prossima volta, e con quale pretesto.
O con che cosa, intervenne Jack. Ve la ricordate la lezione tenuta
per noi da Stan Thornton, dell'ufficio municipale gestione emergenze?
Non inconcepibile che uno di quei folli metta le mani su un'arma di distruzione di massa.
Il Signore ci aiuti, se questo dovesse mai accadere, comment Lau-

121

rie.
Secondo Gordon Tyrrell non questione di se, replic Lou. Il suo
dipartimento antiterrorismo ritiene che la questione sia quando. Pensate
solo a tutte le armi nucleari che non sono state completamente eliminate,
in quella che era l'Unione Sovietica.
Ordiniamo la cena, propose Laurie, scuotendo la testa demoralizzata. Se parliamo ancora un po' di queste cose perder l'appetito.
Il cameriere si avvicin al tavolo nell'attimo stesso in cui lo chiamarono. Spar a raffica un elenco impressionante di piatti specialissimi, mentre
intanto distribuiva fra tutti e quattro lo champagne rimasto. Raccolte le
ordinazioni, spar in cucina.
Ho un'ultima domanda riguardo al tuo caso dello skinhead, disse
Jack a Laurie. Hai trovato niente, con l'autopsia, che fosse utile all'FBI?
Lei sospir e guard l'amico poliziotto. Non mi pare. Che cosa ne dici, Lou?
La tua impressione che le ferite da taglio siano state inferte con un
coltello dall'estremit seghettata potrebbe rivelarsi utile. Ammesso che
salti fuori il coltello. Anche la pallottola che hai estratto dal cervello potrebbe esserci d'aiuto, ma difficile dirlo, finch non la esamineranno
quelli della sezione balistica. Il fatto che i chiodi usati per la crocifissione
fossero di fabbricazione polacca non ci sar d'aiuto, perch ho scoperto
che se ne trovano in giro con facilit.
Allora, questo Esercito Ariano del Popolo ancora un'entit metropolitana ignota? domand Jack.
Temo di s, rispose Lou. L'unica cosa rassicurante che il traffico
Internet che li riguarda calato all'improvviso. Speriamo che ci che stavano progettando sia stato annullato.
Speriamo, mormor Jack.
Cominciarono ad arrivare gli antipasti, e fu versato il vino rosso. Tutti
e quattro si concentrarono per un po' sul cibo e la conversazione fu minima. Jack guard Laurie senza farsi notare dagli altri, ma non riusc a incrociare il suo sguardo.
Raccontaci del tuo caso di oggi, lo spron lei. Ho sentito che era
interessante.
Jack dovette schiarirsi la gola. Sorprendente, s, interessante... in un
certo senso. Era un caso di carbonchio polmonare.
Carbonchio? chiese Lou con evidente interesse. una potenziale
arma batteriologica.
S, infatti. Ma per fortuna, o per sfortuna, dipende dal vostro punto di
vista, quel caso ha un'origine pi prosaica. Il deceduto aveva appena importato un carico di tappeti dalla Turchia, dove la malattia endemica.
Apparentemente l'unica vittima, e i tappeti sono al sicuro, chiusi a chia-

122

ve nel magazzino di Queens. Fine della storia. Non sono nemmeno riuscito a far smuovere l'epidemiologo municipale.
Grazie a Dio, allora! esclam Laurie.
Amen, aggiunse Lou.
Arrivarono i primi piatti e per tutta la durata della cena la conversazione si mantenne su argomenti neutri. Il fatto che Laurie tardasse ad affrontare la vera questione, qualunque fosse, rendeva Jack sempre pi curioso e
ansioso. La sua ansia era aumentata dalla sottile e (cos almeno la percepiva lui) inopportuna familiarit fra Laurie e Paul. La notava nel modo in
cui lei gli toccava il braccio e in come lui le strofinava un angolo della
bocca con il tovagliolo. Per lui quei piccoli gesti di intimit erano inappropriati perch sapeva che Laurie non poteva conoscere Paul da lungo
tempo.
Finalmente, al momento del caff, Laurie si schiar la gola e batt delicatamente la forchetta contro il bicchiere. Paul si stamp in faccia un sorriso di autocompiacimento e si appoggi allo schienale della sedia. Era evidente che a gestire la serata era Laurie.
Immagino che vi chiediate come mai vi ho invitati qui stasera, cominci.
No, l'idea non mi mai nemmeno passata per la mente, si disse Jack,
mentre gli acceleravano le pulsazioni.
Non so proprio come dirvelo... cominci Laurie e guard Paul, che
si strinse nelle spalle, come a dire che non lo sapeva nemmeno lui.
Sputa il rospo, prima che mi venga da vomitare, pens Jack.
Intanto, mi devo scusare con tutti e due, riprese Laurie, guardando
alternativamente Jack e Lou. Mi spiace di avervi dovuto chiamare cos di
prima mattina. Per lo meno, di prima mattina per il vostro fuso orario.
Jack sbatt le palpebre. Non la seguiva pi. Perch il loro fuso orario
era diverso dal suo?
La spiegazione che vi stavo chiamando da Parigi, continu Laurie.
Paul e io ci siamo andati a passare il weekend, e stavamo aspettando di
salire a bordo del Concorde per tornare a New York.
Paul annu per confermare quella storia sorprendente.
Paul ha degli affari a Parigi, spieg Laurie, ed stato tanto carino
da invitarmi ad andarci con lui. stato proprio un weekend meraviglioso! A questo punto guard Paul e allung verso di lui la mano destra. Lui
la prese fra le sue con atteggiamento adorante.
Jack sorrise a denti stretti. All'improvviso vedeva Paul come un essere
infido che era riuscito a conquistare Laurie con quel gesto magnanimo e
galante. Un weekend a Parigi.
successa una cosa del tutto inattesa, continu Laurie. Almeno,
per me.

123

A quel punto tir fuori da sotto la tavola, dove l'aveva tenuta con discrezione per tutta la cena, la mano sinistra. Tenendola serrata a pugno,
distese il braccio sulla tovaglia. Solo quando fu completamente disteso, si
decise ad aprire il pugno, con mossa teatrale, e ad allargare le dita.
Jack e Lou sbatterono le palpebre. Si ritrovarono a fissare un diamante
che sembrava grande quanto una palla da golf e che campeggiava sull'anulare di Laurie. Catturava tutta la luce della stanza e la rifletteva con un'intensit accecante.
State per sposarvi, disse Lou, come se descrivesse un imminente cataclisma.
La coppia interpret il suo tono come se fosse dovuto alla meraviglia e
non al terrore.
Sembra proprio di s, replic Laurie con un sorriso. Non ho ancora
acconsentito in modo incondizionato, ma, come vedete, Paul mi ha convinta a prendere l'anello. Non lo abbiamo ancora detto ai nostri genitori.
Voi due siete i primi a saperlo.
Ne siamo lusingati, riusc a dire Jack, mentre la mente gli turbinava
alla ricerca di una spiegazione per la piega che avevano preso gli eventi.
Aveva pensato che Laurie fosse troppo matura per ci che lui considerava
un comportamento adolescenziale.
stato un turbine, afferm Laurie, e guard Paul in cerca di conferma.
Io lo descriverei piuttosto come una tempesta, replic lui, con una
lasciva strizzatina d'occhi.
Poi entrambi si lanciarono in un'animata descrizione di tutte le cose
romantiche che erano riusciti a fare nel mese precedente. Jack e Lou si ridussero ad annuire quando occorreva, mantenendo un sorriso forzato.
Quando tutte quelle storie giunsero alla fine, Paul si alz e si scus.
Laurie lo guard allontanarsi in direzione dei servizi. Voltandosi di nuovo
verso i suoi due vecchi amici, sospir.
proprio meraviglioso, vero?
Jack e Lou si guardarono, ognuno sperando che fosse l'altro a dire
qualcosa.
Che cos', uno sketch da avanspettacolo? chiese Laurie, mentre il
sorriso di beatitudine le spariva dal viso. Che cosa avete, tutti e due?
Questa situazione ci ha presi alla sprovvista, ammise infine Jack.
Avevamo entrambi immaginato che avessi ricevuto un'offerta di lavoro e
che te ne andassi da un'altra parte, allontanandoti da noi. Non avevamo
certo pensato che ti saresti sposata.
E perch? quasi insultante. Che cosa sono, troppo vecchia?
Non intendevo in quel senso, replic Jack, in tono mite.
Da quanto tempo conosci quell'uomo? domand Lou.

124

Da un paio di mesi, rispose Laurie, sulla difensiva. Lo so che non


un periodo lungo, ma non penso che sia cos importante. intelligente,
sensibile, generoso, sicuro di s e inoltre desideroso e capace di prendere
un impegno. E sono tutte qualit importanti, per quanto mi riguarda. In
particolare la fiducia in s e la capacit di assumersi un impegno.
Jack e Lou non poterono fare a meno di sentirsi accusati.
Non posso crederci, comment Laurie. Voi due, fra tutte le persone
che conosco, avrei pensato che foste felici per me.
Di che genere di affari si occupa? chiese Jack.
Che domanda questa?
Solo una semplice domanda. Il tono di Jack si era fatto timido.
Per dirti la verit, non lo so, ammise Laurie. E in realt non mi importa. lui che mi interessa, non quello che fa per vivere. Voi uomini siete impossibili.
I tuoi genitori lo conoscono? domand Lou.
Certo. L'ho incontrato tramite loro.
Questa una cosa positiva, comment Lou.
Laurie emise una risata amara. Non cos che mi ero immaginata
questa serata.
N Jack n Lou sapevano che cosa dire. Per fortuna, furono salvati dal
ritorno di Paul. Il futuro sposo era di un umore spumeggiante, del tutto ignaro di ci che era emerso durante la sua assenza.
Fece per sedersi, ma Laurie si alz.
Credo sia ora di andare, propose.
Non beviamo qualcosa al bar? chiese Paul.
Penso che abbiamo gi bevuto abbastanza, replic lei. E, come direbbe Jack, domani giorno di scuola.
Jack sorrise debolmente. Accorgersi di aver deluso Laurie lo faceva solo sentire peggio. Si alz anche lui. Congratulazioni, ragazzi! esclam
con falso entusiasmo. Considerata l'occasione, saremo io e Lou a offrire.
gi tutto sistemato, ribatt Paul con aria di superiorit. Offriamo
noi.
Io preferirei pagare la mia parte, insist Jack. Sarebbe giusto.
Stupidaggini, chiuse l'argomento Paul, poi strinse la mano a lui e a
Lou. stato un vero piacere conoscere i due amici pi cari di Laurie.
Non vi dico quanto parla bene di voi, e quanto spesso. Abbastanza da esserne gelosi. Rise.
Ci vediamo domani in ufficio, si accomiat Laurie. Si volt e si dispose ad attraversare il locale gremito. Paul fece un ultimo gesto di saluto
e si affrett a seguirla.
Jack guard Lou. Che cosa hai voglia di fare?

125

Andare a casa e spararmi.


Vuoi compagnia?
Entrambi si accasciarono sulle rispettive sedie. Jack era scioccato. Il
fatto che Laurie si sposasse era peggio che se fosse andata lontano. Invece
di trasferirsi sulla costa occidentale, era come se andasse su Venere. Quell'episodio lo aveva scosso talmente da renderlo conscio di quanto evitasse
i pensieri riguardo al futuro. I sensi di colpa per la sua famiglia gli rendevano ancora difficile giustificare la felicit futura. Ecco perch trovava
tanto difficile prendere un impegno.
Lou affond la testa fra le mani. Era l'immagine dello scoraggiamento.
Io mi ero preoccupato che Laurie si sposasse, ammise. In particolare
con te.
Con me? Jack era sorpreso. In realt, io mi preoccupavo che si sposasse con te. So che voi due uscivate insieme, prima che comparissi io sulla scena.
Non avresti dovuto preoccuparti, gli assicur Lou. Non sarebbe
successo. Non avrebbe mai funzionato. Durante il breve periodo in cui ci
frequentavamo regolarmente, ho sciupato tutto. Ogni volta che c'era la
minima quisquilia, pensavo che volesse rompere e mi comportavo da stupido. Questo ci ha tirati scemi tutti e due, e abbiamo finito con il fare una
lunga chiacchierata al proposito. Stasera, quando ha detto che la fiducia in
s un'importante caratteristica della personalit, si riferiva a me.
La parte riguardo alla capacit di prendere un impegno era indirizzata
a me, gli confid Jack.
Che problema c'era fra voi due? Non posso davvero immaginare che
cosa sia successo. Sembravate fatti l'uno per l'altra. Lo sai, ambiente di
provenienza simile, studi impegnativi, e tutto il resto di 'ste stronzate.
Questo s, ma io sono talmente incasinato che non so nemmeno tutte
le ragioni.
una tragedia! si lament Lou. Per te e per me. Almeno, se avesse
preso al laccio te, io sarei rimasto amico con tutti e due. Quando sposer
questo bellimbusto, io rester escluso. Voglio dire, avevo fatto delle fantasie su me e Laurie che restavamo amici anche quando si fosse sposata.
Ma stasera quando ho visto quel ciottolo che ha al dito ho capito all'istante
che restare amici nel modo che pensavo fuori questione.
Credo che fosse irrealistico pensare che il presente non sarebbe cambiato mai, comment Jack.
Lou annu, poi pens un momento, prima di chiedere: Che cosa ne
pensi di quel tipo?
Una serpe, rispose Jack senza esitare. Ma non so quanto riesco a
mantenermi obiettivo. evidente che sono geloso. Mi seccava vedere come continuavano a toccarsi.

126

Anche a me, come una carezza contropelo, confess Lou. Si comportavano come due adolescenti. Era disgustoso. Ma anch'io ho dei dubbi
sulla mia obiettivit. Eppure tutto mi sembra troppo rapido, come se il tizio volesse solo il suo denaro... anche se lei non ne ha. Certo, questo pu
essere il punto di vista del cinico investigatore.
Jack scosse la testa, demoralizzato. Possiamo starcene qui seduti a dire cose cattive su di lui, ma il fatto che molto pi spontaneo di noi e ha
tanti pi soldi. Voglio dire, andare a Parigi per il weekend! Io non lo potrei fare di certo. Starei a preoccuparmi di quanto mi costa, e questo mi
manderebbe fuori di testa, e cos sarebbe uno sfacelo stare insieme a me.
Divento furibondo se penso che ci sono persone che possono fare
questo genere di cose, rincar la dose Lou. Con quello che devo versare
per gli alimenti e per tirar su due figli; sono fortunato se mi restano due
nichelini da mettere assieme.
Invidioso sarebbe una parola pi adatta di furibondo, lo corresse
Jack.
Lou spinse indietro la sedia e si alz. Meglio che me ne torni a casa e
vada a letto, prima di deprimermi troppo. Sono due giorni interi che non
dormo.
Sto con te, disse Jack.
Si fecero largo attraverso il ristorante gremito, sentendosi ancora pi
depressi per il contrasto con l'atmosfera festosa.
8

Luned 18 ottobre, ore 22.15


Dopo che Steve e Curt se n'erano andati, Yuri era sceso nel suo adorato
laboratorio. Come prima cosa, aveva riparato i danni provocati da Connie
con la rottura dei lucchetti. Per essere pi tranquillo, aveva applicato i catenacci alla porta con dei robusti rivetti, anzich fissarli con le viti; in questo modo un eventuale intruso avrebbe avuto bisogno di qualcosa di pi di
un piede di porco per tirarli via.
Mentre lavorava, aveva pensato alla visita di Curt e Steve: lo aveva lasciato confuso. Era stato preso alla sprovvista dalla loro collera, in particolare quando lo avevano rimproverato per essere passato dalla caserma
dei pompieri. La spiegazione datagli, che costituiva un rischio perch lui
era uno straniero con l'accento russo, non gli suonava vera. New York era
una citt troppo cosmopolita. Una persona su due aveva un accento straniero.
Lui pensava che ci fosse un altro motivo dietro al fatto che non lo volevano l. Anche se non gliene veniva in mente nessuno, si sentiva a disa-

127

gio. Per la prima volta cominci a chiedersi in che situazione si trovava,


con quei due. Sapeva che avevano forti pregiudizi, quindi gli pass per la
mente che potevano averne anche contro di lui, e se le cose stavano cos
non erano di certo gli amici che lui si immaginava.
L'altro motivo della loro collera (il fatto che Connie fosse nera) era egualmente misterioso. Non era tanto il pregiudizio in s che sorprendeva
Yuri. Si rendeva conto del fanatismo di entrambi. Quello che lo stupiva
era tutta quella collera esagerata. Era talmente sproporzionata, che la spiegazione pseudo-religiosa offerta da Steve gli era parsa inventata. N lui n
Curt avevano mai detto niente da far pensare che fossero cos devoti.
E infine c'era la questione del camion con il nebulizzatore da pesticidi.
Yuri non capiva perch non glielo avessero ancora procurato. Faceva
parte dell'accordo. Senza non avrebbe potuto svolgere la sua parte dell'operazione. Aveva bisogno di uno spruzzatore e doveva essere mobile, o
l'efficacia dell'azione sarebbe stata decisamente inferiore.
Per aggiustare la porta interna indoss la tuta protettiva completa di respiratore e apr la valvola dell'aria compressa. Il regolatore non era di
quelli usati dai sommozzatori, a flusso regolabile. Produceva un flusso costante d'aria all'interno della tuta, in modo da impedire l'ingresso a qualsiasi particella presente nell'ambiente.
Era molto pi difficile lavorare con addosso quella specie di scafandro,
e faceva molto caldo, ma a lui non importava. Sapeva che rischio correva
se non l'avesse indossato. Comunque, lo rallentava molto.
Sistemata la porta, rivolse l'attenzione al fermentatore con il Clostridium botulinum. Verific la concentrazione batterica e, di nuovo, rimase
deluso. Non riusciva a capire come mai la coltura continuasse a crescere
con tanta lentezza. Per quanto ne sapeva, aveva ricreato scrupolosamente
le stesse condizioni della coltura che avevano consentito un'ottima riuscita
quando, un decennio prima, lavorava in Unione Sovietica. Le condizioni
erano state determinate per produrre un massimo di crescita colturale e un
massimo di produzione di tossina.
L'unica cosa a cui riusciva a pensare era che nel fermentatore entrasse
l'aria. Il Clostridium botulinum era un batterio che cresceva e si riproduceva in assenza di ossigeno. Di conseguenza, aveva usato del diossido di
carbonio invece dell'aria. Forse c'era qualcosa che non andava con la
bombola di diossido di carbonio procuratagli dagli uomini di Curt. Purtroppo, lui non aveva modo di verificarlo, e per chiedere una nuova bombola ci sarebbe voluto troppo tempo.
Si chin per controllare la temperatura interna del fermentatore. Era di
pochissimi gradi inferiore a quella ottimale, quindi regol il termostato a
immersione che aveva costruito alla meglio. Avere la temperatura pi bassa non era l'ideale, ma non costituiva una spiegazione adeguata per la len-

128

tezza della crescita.


Pens al suggerimento di Curt di dedicare al carbonchio il fermentatore
del Clostridium, in modo che entrambe le attrezzature producessero spore
di carbonchio. Era un'idea che aveva molti punti a suo favore. Sarebbe stato l'unico modo per produrre materiale sufficiente per entrambe le azioni,
nei limiti di tempo che si erano posti. Il problema era che interrompere il
lavoro del fermentatore e predisporlo per un altro tipo di attivit non era
una cosa da nulla, e lui al momento aveva un'altra preoccupazione: Connie.
Si avvicin alla cappa di sicurezza e accese il ventilatore. Sulla parete
di vetro che delimitava la cappa sul davanti erano praticate due aperture
rotonde a cui erano fissati due guanti di gomma spessa, che si protendevano all'interno. Yuri vi infil le mani, gi protette da un altro paio di guanti
pi leggeri. Sollev con precauzione la provetta con la produzione pi recente di tossina del botulino e ne vers parte del contenuto in una piccola
fiala di vetro.
Per concentrare e purificare la tossina, aveva usato la tecnica della precipitazione acida. Dopo aver sospeso nuovamente la tossina in uno stabilizzatore acquoso, l'aveva fatta riprecipitare con solfato di ammonio per
formare un amalgama cristallino di pura tossina, combinata con una proteina stabilizzante. Poi lo aveva seccato fino a ridurlo in polvere.
Quando lavorava con la tossina del botulino, Yuri era meno preoccupato della propria sicurezza di quando maneggiava la polvere di carbonchio.
Anche se era stato vaccinato contro tutti e due gli agenti patogeni, quando
si trovava in Unione Sovietica, si fidava di pi dell'immunit acquisita
contro la tossina che di quella contro le spore di carbonchio.
Dopo aver sigillato la piccola fiala, ne lav l'esterno e infine la estrasse
dalla cappa. Poi si sottopose alla prima fase di disinfestazione e decontaminazione, ponendosi sotto la doccia e versandosi addosso un'intera tanichetta di candeggina.
Lasciando il laboratorio, pass alla seconda fase: un'altra doccia e una
dose maggiore di candeggina. Soltanto allora si tolse la tuta e spense la
bombola dell'aria compressa, riappendendole ai rispettivi pioli. Poi port
la fialetta in cucina, muovendosi con precauzione, e la nascose sul fondo
del pensile che conteneva le stoviglie.
Cercando di rendersi insensibile all'inevitabile violenza che stava per
compiere, si avvicin alla porta di Connie e l'apr. Come al solito, sua
moglie era adagiata sul letto a guardare la televisione, anche se adesso il
materasso era sul pavimento.
Che cosa vuoi? bofonchi. Si stava reggendo una borsa del ghiaccio
contro l'occhio gonfio.
Voglio ordinare la pizza, rispose Yuri. Pensavo che forse hai fa-

129

me.
Connie spost dal viso la borsa del ghiaccio e guard incuriosita il marito. Che cosa ti succede? gli chiese in tono sarcastico. Da quando in
qua ti importa se ho fame?
Mi sento in colpa per averti picchiata. Yuri cerc di avere un tono
sincero. Mi spiace.
Mi spiace un corno, replic lei. Se dici cos perch rivuoi indietro
la tua TV, ti avviso che non funziona.
Non rivoglio la mia TV. E mi spiace di aver rotto la tua. Ero fuori di
testa.
Ah, una novit?
Non capisci. Yuri cercava di avere l'aria contrita, oltre che sincera.
Quel laboratorio, l sotto, importante per me.
Come se non lo avessi immaginato, considerato il tempo che ci passi.
il mio biglietto vincente per uscire da questo casino. Voglio dire, il
nostro biglietto.
Connie abbass il volume del televisore e si tir su, appoggiandosi ai
gomiti. Che cosa vorresti dire?
Sto cercando di rientrare nel campo della microbiologia, spieg Yuri. Ho bisogno di esercitarmi e di provare che so quello che faccio. Cos
magari potrei ottenere un lavoro decente. Non voglio guidare un taxi per il
resto della vita.
Di che genere di lavoro stai parlando?
Qualsiasi cosa nel campo della microbiologia. Quegli uomini che erano qua prima mi stanno aiutando, ma si preoccupano. contro la legge
avere un laboratorio come questo in una casa privata, e se vado nei guai
io, ci vanno anche loro.
Pensavo che avresti dovuto tornare a scuola se volevi fare un lavoro
con i batteri.
Non necessario, se faccio qualcosa che provi che sono qualificato. E
se lo faccio e ottengo un buon lavoro, potremo ricominciare una nuova vita. Sai, uscire come facevamo prima.
Gi, certo, quando l'inferno si ghiaccer.
Succeder, promise Yuri. Ma per adesso, la vuoi la pizza?
Va bene, perch no? rispose Connie. Peperoni e acciughe. E fagli
portare una pinta di gelato al pecan.
Bene. Yuri fece un sorriso forzato e richiuse la porta. Una cosa era
certa. Niente sembrava rovinare l'appetito di quella donna. Ma non si lamentava per il gelato, infatti pensava che fosse l'ideale per mescolarvi la
tossina del botulino, e inoltre era sicuro che lo avrebbe mangiato tutto.
Us il telefono a parete della cucina per chiamare la pizzeria pi vici-

130

na. Fece l'ordinazione per Connie, e per s scelse una pizza normale, con
mozzarella, pomodoro e basilico. Appena prima di riattaccare chiese anche una porzione piccola di insalata mista e un caff. Si era reso conto che
sarebbe stata una notte lunga.
Si mise a camminare su e gi per l'appartamento. Pi il tempo passava,
pi diventava nervoso. Anche se, parlando con Curt, si era mostrato sicuro
di s, non sapeva con certezza che cosa sarebbe accaduto dopo che Connie
avesse ingerito la tossina. Uno dei problemi era che non aveva idea di
quanta ne doveva usare. Ne avrebbe mescolata un po' nel gelato, sperando
per il meglio. Tutto ci che sapeva era che sarebbe stato meglio sbagliare
per eccesso che per difetto. Se Connie fosse stata male e avessero sospettato il botulismo, lo avrebbero colto con le mani nel sacco, scoprendo il
laboratorio sotterraneo.
I colpi alla porta lo fecero sobbalzare. Si aspettava quasi dei guai in vista, ma guardando attraverso le veneziane si tranquillizz: era il ragazzo
che portava la pizza. Yuri apr, pag e prese i pacchetti. Le due pizze erano nelle confezioni termiche ed erano ancora bollenti.
Yuri spinse da parte la carta del fastfood che Connie aveva lasciato sulla tavola, depose i cartoni delle pizze e il sacchetto con l'insalata, il caff e
il gelato. Ci che gli interessava era il gelato. Lo estrasse dal sacchetto e
lo pose sul ripiano. Il barattolo di carta plasticata era leggermente morbido: a differenza delle pizze, il gelato non era stato messo in un contenitore
termico.
Uscendo in punta di piedi dalla cucina, Yuri arriv fino alla porta di
Connie e vi poggi contro l'orecchio. Sentiva chiaramente la televisione,
quindi Connie doveva essere ancora distesa sul letto.
Torn in cucina e si diede da fare ad aprire la confezione del gelato
senza rompere il coperchio. Una volta riuscitoci, si chiese come metterci
la tossina. Temeva che, se fosse rimasta in un unico boccone, Connie avrebbe sentito il sapore cattivo e avrebbe sputato. Dopo aver pensato a diverse soluzioni, rovesci almeno met del gelato in una scodella, poi prese
la fialetta dal pensile dei piatti e, trattenendo il fiato, ci vers sopra parte
del contenuto.
Oh, al diavolo! mormor, e vers anche il resto. In totale era solo un
pizzico, ma era una dose enorme, se la tossina era letale come supponeva.
Probabilmente sarebbe bastata a eliminare tutti gli abitanti di Brighton
Beach.
Sciacqu la fiala nel lavello e fece scorrere l'acqua. Con una forchetta
mescol il gelato meglio che pot, poi prese un cucchiaio e con quello lo
rimise nel barattolo di carta. Questo si dimostr pi difficile del previsto,
perch sembrava che ci fosse pi gelato che all'inizio. Dovette premerlo
per bene, per farcelo stare tutto. Quando ebbe finito, richiuse la confezio-

131

ne, facendo del suo meglio perch non si capisse che era stata aperta.
Poi lav la scodella. Comunque, giur a se stesso che non l'avrebbe usata mai pi. Alla fine di quella serata l'avrebbe gettata via, assieme alla
forchetta.
Si lav le mani accuratamente, prese un cucchiaio pulito e, reggendo
pizza e gelato, si diresse verso la stanza di Connie.
Ce n' voluto! comment lei quando lo vide aprire la porta.
Dove vuoi che te lo metta? chiese Yuri.
L per terra, rispose lei, senza staccare gli occhi dalla TV.
Yuri si chin e appoggi il cibo sullo scendiletto. Pose il cucchiaio in
cima al vasetto del gelato e si raddrizz. Fu allora che Connie sollev lo
sguardo.
Ehi, non lo voglio il gelato! esclam.
Come? Yuri era costernato.
Mettilo in frigo! Lo manger dopo la pizza e non voglio che si squagli.
Va bene, replic lui, sollevato. Prese gelato e cucchiaio e si avvicin
alla porta. Che cos'hai, ragazzo? gli chiese la moglie. Non ti ho mai
visto cos gentile.
Te l'ho detto, mi sento in colpa.
Vorrei che ti sentissi in colpa pi spesso.
Yuri torn in cucina. Masticando all'indirizzo di Connie qualche insulto scelto, mise il gelato nel freezer. Aveva le tempie che gli pulsavano da
impazzire. Aveva bisogno di una vodka. Come si era aspettato, sarebbe
stata una lunga notte.
Okay, chiudete il becco tutti quanti! Curt si impose al di sopra del
baccano. Aveva indetto una riunione dell'Esercito Ariano del Popolo e il
disordinato gruppetto si era raccolto nella sala da biliardo del White Pride.
Il proprietario del bar era Jeff Connolly, una vecchia conoscenza di Curt.
Jeff non faceva parte ufficialmente del gruppo, ma simpatizzava per le sue
posizioni, abbracciandone i principi antigovernativi, antineri, antisemiti,
antispanici, antimmigrazione, antifemministi, antiNAFTA, antiaborto,
antigay. Era pi che felice di liberare la sala da biliardo ogni volta che
l'EAP aveva bisogno di riunirsi.
Dietro insistenza di Curt, l'organizzazione del suo gruppo era completamente clandestina. Non c'erano tessere di iscrizione n elenchi dei
membri. Spronava i compagni a non usare mai i nomi, anche se lui e Steve
lo facevano, quando comunicavano via Internet con altri gruppi paramilitari. Altrimenti, la comunicazione passava di bocca in bocca, da una persona all'altra. Per indire la riunione di quella sera non c'erano state telefonate n lettere. La gente aveva dovuto cercarsi a vicenda. Ci che rendeva

132

facile la cosa era che la maggior parte di loro frequentava il White Pride
abbastanza abitualmente.
Curt aveva reclutato otto skinhead usando i metodi appresi da Tim
Melcher. Isolava un adolescente in uno dei tanti bar skinhead della zona e
avviava una conversazione che assomigliava a un'intervista. Ogni volta
che a Curt pareva di trovare nel ragazzo un terreno fertile, passava all'ideologia. Era facile, dato che gli skinhead erano propensi a entrare in un'organizzazione e a focalizzare su qualcosa di concreto la loro disposizione
alla violenza. Inoltre, per esperienza personale, Curt sapeva quali erano le
loro difficolt e i risentimenti ed era in grado di soffiare sul fuoco del fanatismo e dell'odio.
Ma tenere un tale gruppo sotto una parvenza di controllo non era facile. Intanto, molti di loro erano stupidi, come Yuri, e mancavano di un'adeguata attenzione per la sicurezza. Un esempio era stato aver accettato Brad
Cassidy, quando si era avvicinato a un paio di loro. Si erano bevuti la sua
storia. Ma Curt no. Prima di tutto, lui sospettava di chiunque non provenisse dagli immediati paraggi. Secondo, nessuno era considerato parte del
gruppo finch non era stato intervistato da lui. Quando finalmente lo aveva fatto, Brad si era contraddetto diverse volte. Poi, con un po' di aiuto da
parte del coltello e l'uso adeguato di un filo d'acciaio, era venuta fuori la
verit. Era una spia del governo.
L'altro problema era la fame di violenza, una caratteristica che Curt voleva incanalare. Dapprima aveva pensato che fra una missione e l'altra sarebbe bastato parlare di atti violenti per soddisfare i loro impulsi. Ma era
venuto fuori che parlare non era sufficiente. Di tanto in tanto, Curt doveva
rischiare lo scontro con le autorit, quando lasciava i ragazzi liberi di andare in giro per Brooklyn o anche per Manhattan a cercare qualcuno da
pestare.
Anche i vestiti e i tatuaggi lo preoccupavano. Aveva cercato di mitigare il loro stile di abbigliamento; sostenendo che le azioni avrebbero parlato per loro. Potevano essere pi efficaci, diceva, se riuscivano a mescolarsi agli altri. Ma era stato come parlare a un muro. Nelle teste rasate, nei
gadget nazi, negli scarponi neri c'era qualcosa che li attirava in modo viscerale. Non c'era verso di convincerli a cambiare idea.
Su, ragazzi! intervenne Steve. Avete sentito Curt. Ascoltate!
Kevin Smith e Luke Benn si misero ritti impalati contro il tavolo da biliardo. Battendo le loro stecche per terra si disposero a prestare attenzione.
Stew Manson, che stava discutendo con Clark Ebersol e con Nat Jenkins,
si volt vero Curt, barcollando. Era dalle otto che beveva birra ed era
completamente partito. Mike Compisano, Matt Sylvester e Carl Ryerson
sollevarono la testa dalla turbolenta partita a carte. In mezzo a quella piccola folla, Carl si distingueva per la svastica tatuata proprio in mezzo alla

133

fronte.
Stanotte abbiamo una missione, annunci Curt. Richieder finezza,
che non sono certo che sappiate bene cos'.
Da qualcuno del gruppo si lev una risatina.
Dobbiamo andare a Long Island, continu Curt. Fino agli Hampton, per essere esatti, a rubare un camion.
Non occorre andare a casa del diavolo per un camion, obiett Stew,
con la voce impastata. Qui a Brooklyn ce n' quanti ne vuoi, di camion.
Stiamo parlando di un camion speciale, spieg Curt. Chi capace
di salire rapidamente su un veicolo e metterlo in moto senza le chiavi?
Quasi tutti si voltarono verso Clark Ebersol. Immagino io, si offr
Clark. Era un tipo sottile, con il cuoio capelluto irregolare, il che rendeva
un'impresa raderlo. Rubo macchine da quando avevo dodici anni. Adesso lavorava in un garage della zona.
Compisano va bene se c' un allarme elettronico, disse Kevin. Aveva la chioma rossa, come Steve, ma cos rasato era difficile da capire,
tranne per le numerosissime lentiggini. Era anche il pi giovane del gruppo, avendo solo sedici anni, per era grande e grosso. Gli altri andavano
dai venti ai ventidue anni. Il pi vecchio era Luke Benn.
Io sono abituato agli allarmi delle case, non a quelli delle auto, si
scherm Mike Compisano. Nonostante il cognome italiano, era newyorkese di nascita. Aveva le sopracciglia di un biondo quasi trasparente, e questo gli dava un'aria di perenne sorpresa.
Per lo meno tu ne sai qualcosa di allarmi, osserv Curt. Potrebbe
farci comodo. Allora, tu e Clark verrete con me e Steve. Il resto andr con
il camioncino di Nat. Di tutti loro, Nat era quello che stava meglio, economicamente. Suo fratello era nel giro della raccolta di immondizia. Aveva un pickup con la cabina grande, come quello di Curt, con due file di
sedili.
Stew, tu resti qua, ordin Curt.
Con il cavolo che resto! sbrait lui. Io partecipo all'azione.
un ordine! Sei fatto. Mi sa che ti sei scolato almeno cinque birre pi
degli altri. Non voglio mettere a repentaglio questa azione.
Se sei stronzo! si lament Stew.
Niente discussioni! Il tono di Curt era imperioso. Muoviamoci!
Mentre Stew Manson faceva il broncio, gli altri uscirono impazienti
dalla sala del biliardo e molti di loro si fermarono al bancone a comprare
altre birre da portarsi dietro. Una volta usciti, salirono sui rispettivi veicoli.
Stammi dietro a una distanza ragionevole, consigli Curt a Nat, prima di avviare il proprio camioncino. Nat gli rispose sollevando la mano a
pugno, il pollice alzato. L'istante successivo dal suo camioncino si lev il

134

ritmo pulsante dei Brutal Attack. Nat aveva un sistema speciale di amplificazione con un altoparlante cos potente da allentare i bulloni della carrozzeria.
Partirono formando un convoglio di due veicoli. Nat seguiva gli ordini
ricevuti, mantenendosi a una giusta distanza da Curt. A met strada verso
Long Island si fermarono a un distributore, per orinare.
Siamo rimasti quasi senza birra, disse Nat a Curt, mentre stavano
davanti all'orinatoio. Possiamo fare una deviazione alla citt pi vicina,
per far rifornimento?
Basta birra, fin quando la missione non sar compiuta, decise Curt.
La seconda parte del viaggio fu considerevolmente pi veloce della
prima, dato che il traffico era molto diminuito. La congestione della grande citt e della zona metropolitana circostante aveva ceduto il passo alla
tranquillit delle piccole cittadine, inframmezzate da fattorie e residence
per le vacanze.
Era passata da un pezzo la mezzanotte quando arrivarono a Sagamaunatuck, un prosperoso centro di vacanze estive che fungeva da polmone
commerciale per quella parte dell'isola. Rallentando deliberatamente per
non superare il limite di velocit indicato sui segnali stradali, Curt prosegu per la Main Street. Quasi tutti i negozi avevano chiuso gi da diverse
ore. Gli unici locali aperti erano due bar che stavano uno di fronte all'altro.
Avevano la porta aperta sulla mite notte di ottobre. In ciascuno dei due
aveva una manciata di avventori e sulla strada si riversava la musica, tenuta a basso volume.
Una graziosa cittadina tranquilla, comment Steve.
Speriamo che rimanga cos, replic Curt.
Ehi, c' un delicatessen ebraico, con cibi kosher! esclam Carl tutto
eccitato, dal sedile posteriore, indicando il negozio con le luci ormai spente. Guardate tutte quelle stupide scritte straniere sulla vetrina!
Non farti venire strane idee, lo redargu Curt, siamo qui per un motivo ben preciso.
Lui e Steve avevano perlustrato il posto un mese prima e sapevano dove dovevano andare. La ditta di disinfestazione si trovava sulla prima
strada che correva parallela alla Main Street.
Curt svolt a sinistra all'angolo con Banks Street e poi di nuovo a sinistra a quello con Hancock. La ditta Wouton si trovava sulla destra in un
edificio di un solo piano, in blocchetti di calcestruzzo. Una larga insegna
avvertiva che la loro specialit andava dalle applicazioni residenziali a
quelle agricole e commerciali in genere.
A destra dell'edificio c'era un parcheggio circondato da una rete metallica, con un cancello chiuso da un lucchetto. Al suo interno erano parcheggiati tre veicoli, con il muso verso il muro, sui quali era montato il

135

logo della Wouton: la caricatura di un'ape. Due erano dei furgoni chiusi, il
terzo era un pickup con un carico nel cassone, coperto da un'incerata di
plastica.
Curt si ferm l accanto, spense il motore e i fari e fece segno a Nat di
avvicinarsi. I finestrini erano abbassati.
Quante trasmittenti avete? domand Curt. Per facilitare il coordinamento durante le missioni, Curt aveva comperato un sistema radio poco
costoso che funzionava nel raggio di parecchi isolati.
Due, rispose Kevin. Era seduto accanto a Nat.
Eccone un'altra. Curt porse un apparecchio in pi. Adesso, ecco
che cosa voglio che facciate: due di voi si mettono all'angolo tra la Hancock e la Willow con una radio. Altri due li voglio dietro di noi, all'angolo
tra la Hancock e la Banks, con un'altra radio. Nat, tu ti metti in una posizione da cui puoi tirar su l'uno o l'altro gruppo, se ce ne sar la necessit.
Che cosa dobbiamo fare? domand Kevin. Solo stare l al buio?
Farete da uomini di testa della pattuglia, zuccone, sbott Curt. Da
sentinelle.
Sentinelle a cosa? Questa citt pi morta di una tomba.
Ai piedipiatti locali. L'ultima volta che io e Steve siamo stati qui, giravano un casino. Speriamo che non si facciano vivi, ma se dovesse succedere, voi dovrete creare un diversivo di qualche tipo: qualsiasi cosa serva a tenere occupati gli sbirri mentre noi tiriamo fuori il camion dal recinto e ce lo portiamo via.
Non so che cosa intendi, obiett Kevin.
Basta che facciate un po' di confusione, spieg Curt, esasperato.
Mettetevi a litigare, o a gridare fra voi. Una volta che gli sbirri si accorgono di voi, saranno come le mosche sulla carta moschicida. Se vi vogliono portare alla stazione di polizia, lasciate fare. Come al solito, non dite
niente. Il peggio che vi pu capitare che vi trattengano per la notte, ma
tutto finir l. Fidatevi.
Va bene, disse Nat.
Kevin cominci a blaterare che lui non aveva intenzione di passare la
notte in gattabuia, ma Nat gli diede un colpo in testa con le nocche e gli
intim di chiudere il becco.
Nat, avvertimi quando sarete tutti in posizione, ordin Curt.
Nessun problema, assicur Nat, e port avanti il suo pickup.
Non aveva fatto nemmeno venti metri, che una macchina della polizia
svolt l'angolo davanti a loro e si diresse verso i due pickup.
Merda! esclam Curt. State gi!
Lui e gli altri si abbassarono sui sedili, mentre i fari illuminavano in
pieno i due veicoli.
Era proprio ci che temevo, sussurr Curt. L'improvvisa apparizione

136

della polizia gli ramment l'esperienza avuta quando avevano rubato i


fermentatori da una piccola birreria artigianale del New Jersey. Erano stati
colti di sorpresa da una guardia di sicurezza che era entrata mentre si davano da fare a sganciare le tubature. Curt non aveva pensato a mettere dei
pali, ed erano stati presi completamente alla sprovvista.
Sfortunatamente, il guardiano era un afroamericano e Stew Manson,
che si era scolato la sua solita razione da giganti di birra, aveva dato in escandescenze. Aveva gridato sporco negro al guardiano, che era disarmato, e lo aveva colpito sulla testa con una chiave inglese, mettendoci tutta la forza che aveva. Il cranio gli si era aperto come il guscio di un uovo
crudo, e la missione aveva rischiato di andare all'aria. Invece di partecipare a un furto, si erano ritrovati tutti complici di un assassinio. Curt era deciso a evitare simili sorprese, in quella missione.
Che cosa ha fatto Nat? chiese Steve.
Non lo so, rispose Curt, non l'ho visto.
La macchina della polizia pass oltre; Curt sollev un poco la testa per
seguirne i movimenti nello specchietto retrovisore. Per fortuna, non si
ferm, ma svolt a destra in Banks Street. Guardando avanti, Curt vide
che Nat si era fermato all'incrocio e dal pickup erano scesi in due. La portiera del passeggero si era richiusa e il veicolo era sparito dietro l'angolo,
mentre i due venivano inghiottiti dall'ombra.
Curt emise un sospiro. Soltanto allora si accorse che era rimasto con il
fiato letteralmente sospeso.
Speriamo che questo significhi che per un po' non torneranno, comment Clark, dal sedile posteriore.
Io ho una brutta sensazione, al riguardo, disse Steve.
Anch'io, convenne Curt, ma quel camion lo dobbiamo prendere.
Che ne dici di tornare domani notte? propose Steve.
Farebbe lo stesso, e poi abbiamo promesso a Yuri che glielo avremmo
portato stanotte.
I quattro rimasero seduti per un po' in silenzio, mentre la tensione cresceva. Alla fine salt su Mike: A nessuno rimasta un po' di birra?
Non si beve, finch la missione non sar finita! sbott Curt. Non riusciva a credere quanto fossero infantili i suoi uomini. Certe volte pensava
che non avevano il minimo buon senso.
Proprio quando stava cominciando a preoccuparsi che era passato
troppo tempo, la ricetrasmittente che teneva in mano emise delle vibrazioni. Premette il pulsante dell'ascolto e, attraverso qualche scarica, ud Nat
dire che ognuno era al suo posto. Questo significava che Kevin e Luke erano all'incrocio con Willow Street, mentre Matt e Carl a quello con
Banks Street.
Ricevuto, rispose Curt, che poi si mise il piccolo apparecchio in ta-

137

sca. Ci siamo, ragazzi, andiamo!


Scesero tutti di macchina. Clark aveva una torcia e quello che in gergo
chiamavano Slim Jim: un ferretto sottilissimo e ricurvo, adatto ad aprire le
portiere delle macchine. Mike reggeva un paio di piccoli cacciaviti, delle
tronchesi e diversi metri di filo elettrico isolato. Curt allung il braccio nel
cassone del suo camioncino e ne estrasse un pesante taglia-bulloni che si
era procurato sul lavoro. Se lo infil sotto il giubbotto e sent il freddo delle ganasce d'acciaio contro la maglietta.
Comportiamoci come se fossimo della ditta e stessimo solo controllando delle cose, consigli agli altri, nell'avvicinarsi al cancello. Sapeva
che se qualcuno avesse guardato fuori da qualche finestra del caseggiato
di fronte li avrebbe visti. Anche se non c'erano lampioni, non faceva tanto
buio. La notte era di un nitore cristallino e la luna spuntava tra le nuvole in
movimento.
Quale camion prendiamo? domand Clark.
Spero il pickup, rispose Curt. Dipende da che cosa c' sopra.
La domanda di Clark ramment a Curt il giro di ricognizione compiuto
il mese prima assieme a Steve. Allora avevano visto lo stesso pickup.
Quando lo avevano individuato, parcheggiato sulla Main Street, fissata al
cassone c'era l'attrezzatura per la disinfestazione, assieme alle bombole
dell'aria compressa. Il conducente era un tipo cordiale, dal viso rubizzo,
che portava un berretto da baseball sulla cui visiera era riprodotta l'ape che
fungeva da logo della Wouton. Era appena stato nel locale diner per il
pranzo ed era di umore espansivo.
S, questa attrezzatura uno spruzzatore, aveva confermato, rispondendo alla domanda di Curt. N Curt n Steve sapevano niente sui macchinali per spargere i pesticidi. Be', in realt non proprio vero, si era
corretto l'uomo. un polverizzatore, non uno spruzzatore. fatto per la
polvere, non per i liquidi.
Sembra una bella bestia, aveva commentato Curt, strizzando l'occhio
a Steve. Era proprio quello che stavano cercando, al culmine di una settimana di ricerche.
Ci pu scommettere, aveva replicato l'altro, dando con fierezza una
pacca al macchinario. il meglio che c' sul mercato. Si chiama Polverizzatore Agricolo Potenziato.
Come funziona?
Il pesticida in polvere va dentro questa tramoggia. L'uomo aveva indicato una scatola di metallo verde scuro. Quasi tutto l'apparecchio era
verde, tranne gli ugelli, che erano arancione. Qua dentro c' un agitatore
che solleva la polvere, con l'aiuto dell'aria compressa. Dopo che passato
attraverso un misuratore, il prodotto viene sospinto dal ventilatore centrifugo fuori dagli ugelli, mescolato con l'aria.

138

Cos efficace, eh? aveva domandato Curt.


incredibile. Il ventilatore pu arrivare a ventiduemila giri al minuto,
il che pu spingere fuori fino a ventotto metri cubi di aria al minuto. A
quella velocit, l'aria che esce dagli ugelli si muove a pi di centocinquanta chilometri all'ora.
Curt e Steve avevano emesso un fischio di ammirazione e avevano
cominciato a pensare a come portare il camion in citt. Il piano escogitato
era quello che stavano mettendo in pratica.
Assicuriamoci che la macchina dei piedipiatti non sia in zona, disse
Curt. Prese di nuovo la radio e si mise in contatto con gli altri gruppi.
Quando ricevette il via libera, fece scivolar fuori il tronca-bulloni da sotto
il giubbotto e in men che non si dica elimin il lucchetto. Pass l'attrezzo
a Steve prima di strappar via il catenaccio ormai inservibile. Il cancello
cigol e si apr.
Facciamo in fretta, si raccomand Curt, mentre tutti e tre correvano
verso il pickup.
Steve sollev un lembo dell'incerata. Nonostante la scarsa luce, lui e
Curt riconobbero il verde scuro del Polverizzatore Agricolo Potenziato.
Va bene, al lavoro, disse Curt a Mike e a Clark.
Clark incune con destrezza lo Slim Jim tra il finestrino del guidatore e
il pannello laterale, e la serratura della porta si apr all'istante. A quel punto guard Mike.
Apri la porta, consigli Mike, che era ritto davanti al muso del veicolo. Se parte l'allarme, apri il cofano.
Aspetta un secondo! esclam Curt. Vorresti dire che potrebbe suonare l'allarme?
Se c', non c' modo di impedirgli di partire, spieg Mike. Ma non
durer a lungo, se riesco a mettere le mani sotto al cofano.
Curt scrut la zona intorno. Tardi com'era, c'erano solo poche luci accese negli appartamenti dall'altra parte della strada. Riconoscendo di avere
poca scelta, annu a Clark, perch procedesse. Ma non gli and bene.
Nell'istante in cui Clark apr la portiera, il clacson si mise a suonare e i
fari a lampeggiare.
Clark apr il cofano. Mike punt la torcia sul motore. Nel giro di pochi
secondi (anche se non abbastanza presto per i gusti di Curt), il clacson si
zitt e i fari si spensero. Mike richiuse il cofano pi silenziosamente che
pot e gir dalla parte del conducente. Clark stava gi chino nell'abitacolo,
lavorando con perizia sotto l'albero dello sterzo.
Mi serve la luce, disse Clark. Ficc una mano fuori e Mike gli pass
la torcia, come un atleta passa la staffetta.
Con le orecchie che ancora gli rintronavano per il suono del clacson,
Curt scrut la strada nelle due direzioni. Si aspettava di vedere le luci ac-

139

cendersi un po' a tutte le finestre degli appartamenti di fronte. Invece vibr


la radio.
Mentre Curt la portava all'orecchio, il motore del pickup fece un debole accenno di mettersi in moto.
Merda, sembra che la batteria sia scarica, disse Clark. Adesso era
seduto al volante. Questa carretta dev'essere rimasta parcheggiata qui a
lungo.
Curt premette il tasto dell'ascolto. La voce di Nat gli arriv con le solite scariche, comunicandogli che c'era un problema.
Che genere di problema?
Kevin e Luke si sono mesi a rincorrere un paio di finocchi.
Oh, per l'amor di Dio! sbott Curt. Valli a prendere e riportali nel
tuo pickup. E anche gli altri due!
Ricevuto!
Curt alz le braccia in segno di esasperazione.
Che cosa succede? domand Steve.
Non chiedermelo. Li ammazzo tutti!
Non hai dei cavetti nel tuo pickup? domand Clark. Mi sa che dovremo farlo partire cos.
Che cos'altro pu andar male, ancora? A Curt non piaceva l'idea di
far entrare il proprio mezzo dentro al recinto del parcheggio, ma non c'erano altre soluzioni. Risal al posto di guida e in quel mentre Nat si avvicin con il suo veicolo, diretto verso Willow Street, e diede un colpo di
clacson per salutare. Matt e Carl agitarono le mani e fecero grandi sorrisi.
Curt imprec fra s. Come aveva fatto a imbarcarsi con quel branco di svitati?
Pi in fretta che pot, entr nel parcheggio, mettendosi muso contro
muso con il pickup della Wouton. Tenendo il motore acceso, apr il cofano, poi afferr i cavetti da sotto il sedile. Mentre lui li attaccava alla propria batteria, Mike prese le estremit opposte e le attacc a quella dell'altro pickup, che riprese vita appena si instaur il collegamento. Allora Curt
e Mike staccarono i cavetti dalle rispettive batterie.
Va bene, disse in fretta Curt, ansioso. Steve, tu e Clark guidate
questo fottuto camioncino fino al White Pride, ma non passate dalla citt e
restate qui a sinistra sulla Hancock! E restate nei limiti di velocit, non
andate pi in fretta. Se vi fermano i piedipiatti, la missione fallisce. Mike,
tu vieni con me!
Ma il White Pride sar chiuso, si lament Steve.
Allora suona il maledetto citofono di Jeff. Curt era furente. Cristo,
devo pensare a tutto io?
Rimont con agilit al posto di guida e ritorn rapidamente sulla strada, in retromarcia. Allora scese di nuovo di macchina, mentre Clark gui-

140

dava il pickup della Wouton fuori dal parcheggio.


Dove vai? domand Mike.
A chiudere il cancello, spieg Curt. Non voglio mettere i manifesti
che manca un camion.
Mentre i cardini del cancello cigolavano, Curt ud in lontananza delle
grida di aiuto provenire da Willow Street. Si sent drizzare i capelli in testa.
Rimessosi al volante, part di gran carriera verso Willow Street, a fari
spenti.
Hai sentito quelle grida? gli chiese Mike.
Certo che le ho sentite, sbott Curt.
Sono incazzato. Mi perdo tutto il divertimento.
Curt scocc al suo tirapiedi un'occhiataccia, ma prefer non parlare.
Si arrest con stridore di gomme in mezzo all'incrocio, cos da poter
guardare in entrambe le direzioni lungo la Willow. Vide il camioncino di
Nat a circa mezzo isolato di distanza, dove la strada si allontanava dalla
zona commerciale. Sterzando con forza, si diresse da quella parte. A destra, su un prato, distinse delle sagome nell'oscurit che prendevano a pugni e a calci altre figure stese a terra. In conseguenza delle grida, nei caseggiati l attorno si stavano accendendo le luci a molte finestre. Fu allora
che ud le sirene della polizia.
Merda! grid. Si ferm dietro il camioncino di Nat e intanto guard
nello specchietto retrovisore. Si stavano avvicinando i lampeggianti di un'auto della polizia.
Fagli muovere il culo. Tutti sul pickup di Nat! sbrait rivolto a Mike, il quale balz gi immediatamente senza protestare: l'urgenza della situazione era ovvia.
Curt guard nello specchietto l'auto della polizia che si avvicinava.
Dapprima pens di starsene chinato in modo da non farsi vedere, aspettando che il poliziotto scendesse di macchina e si avvicinasse alla mischia.
Questo gli avrebbe dato la possibilit di ripartire all'improvviso a tutto
gas, lasciando i suoi uomini al destino che si meritavano. Ma poi gli venne
un'altra idea. Avendo assistito a decine di rodei tra veicoli sapeva che il
modo migliore per mettere fuori combattimento un'altra auto era di prenderla in pieno sul muso andando in retromarcia.
La questione critica era se lo sbirro si sarebbe fermato dietro idi lui,
come si aspettava. Per fortuna lo fece.
Nel momento in cui il poliziotto, che era solo, fece per scendere dall'auto, Curt inser la retromarcia e pigi sull'acceleratore, tenendolo a tavoletta. I pneumatici girarono a vuoto con uno stridio assordante, prima di
fare presa improvvisamente sull'asfalto. Il pesante pickup balz all'indietro e guadagn velocit, pur nella breve distanza che lo separava dall'auto

141

della polizia, e le piomb addosso.


Nonostante si tenesse forte, prevedendo l'impatto, Curt sent il collo
scrocchiargli nel momento in cui la testa si spostava all'indietro. Ud un
rumore come di lattine di birra schiacciate e immediatamente la sirena,
che fino a quel momento aveva perforato la notte, cess di suonare. Il cofano dell'auto si spalanc e ne usc un getto di liquido fumante.
Ancora pi importante, dal punto di vista di Curt, fu che la portiera
dalla parte del guidatore era stata strappata via dai cardini per la forza dello scontro ed era schizzata dall'altra parte della strada. Il poliziotto, la cui
mano era ancora sulla maniglia, era finito a faccia in gi sull'asfalto.
Alleluia! comment Curt. Mise la prima e fece ripartire il pickup.
Dapprima l'auto della polizia gli rest attaccata al paraurti posteriore, ma
con una breve retromarcia e una nuova partenza riusc a farla staccare.
Guardando a terra, vide che il poliziotto non si era mosso.
Davanti a lui, tra risate e battute scherzose a piena voce, gli altri si stavano ammonticchiando nel camioncino di Nat, tranne Mike che corse indietro per rimettersi accanto a lui.
Ehi, bella mossa con l'auto dello sbirro! esclam, voltandosi a guardare il muso della macchina fracassata. Il getto di liquido era finito. Adesso dal motore salivano dei vapori illuminati dai lampeggianti, che erano
rimasti in funzione.
Curt non disse nulla. Ripart e and ad accostarsi al veicolo di Nat. Ascoltate, pagliacci, sbott, dopo aver abbassato il finestrino, niente fermate, osservate i limiti di velocit e andate direttamente al White Pride
per il rapporto di missione compiuta. Capito?
Capito, rispose Nat, mentre le risate aumentavano ancora di pi.
Curt acceler, scuotendo la testa per la frustrazione. L'intera operazione era come una commedia che non faceva ridere.
La macchina dello sbirro sembra che stia per prendere fuoco, osserv Mike. Curt la guard e stava per spiegare che il fumo era semplicemente il vapore del liquido di raffreddamento che veniva a contatto con il collettore molto caldo, quando vide l'ultima mossa stupida compiuta quella
notte dai suoi uomini. Invece di ripartire, Nat aveva messo la retromarcia,
passando sopra al poliziotto che era ancora steso a terra. Curt trasal. Non
considerava gli sceriffi locali dei nemici, come i federali o la polizia cittadina.
Quando Curt svolt a destra al primo incrocio, prendendo la via del ritorno, Mike smise di guardare attraverso il lunotto posteriore. Io lo so
perch Kevin e Luke hanno dato dietro a quei due froci, dichiar.
Certo che lo sai, borbott Curt irritato e senza mostrare particolare
interesse. Quale che fosse la spiegazione di Mike, aveva intenzione di dare a quei due una bella ripassata, quando fossero tornati alla base. Disob-

142

bedire agli ordini, anche agli ordini impliciti, non era tollerabile.
Erano una coppia mista, spieg Mike. Uno era un visopallido e l'altro un negro, e i bastardi si tenevano per mano.
Non c' da meravigliarsi! Il cambiamento di umore di Curt era sincero. Mescolanza razziale tra froci. Cap immediatamente come doveva essere stata provocatoria quella situazione.
Yuri spalanc gli occhi. Si tir su a sedere e si accorse di essersi addormentato sul divano. Non era sicuro di che cosa lo avesse svegliato.
Guard l'orologio: era passata da poco l'una di notte. Dalla porta chiusa di
Connie filtrava il suono della TV.
Snocciolando qualche epiteto in russo, infil i piedi nelle ciabatte. Poich guidare il taxi richiedeva delle alzatacce, era abituato ad andare a letto
presto. Di conseguenza, non aveva idea delle abitudini di Connie, la sera,
a parte sapere che andava a letto pi tardi di lui. Ma l'una passata gli sembrava un po' troppo tardi. C'era la possibilit che si fosse addormentata
senza aver mangiato il gelato.
Yuri si alz, trasalendo a un dolore pulsante alle tempie. Rabbrivid,
mentre intanto sentiva un'ondata di nausea che lo spinse a richiudere rapidamente il coperchio del cartone appoggiato sul tavolinetto, dov'era rimasta mezza pizza, ormai fredda. La superficie rappresa aveva un aspetto disgustoso.
Si sentiva esausto, a pezzi. Scol il bicchierino di vodka e cerc di raccogliere le idee. Doveva fare qualcosa. Non poteva aspettare ancora che
Connie chiedesse il dessert.
Si ferm un momento davanti alla sua porta. Si chiese se bussare o
semplicemente aprirla, come faceva nelle rare occasioni in cui entrava in
camera sua. Alla fine l'apr.
Connie distolse lo sguardo dal vecchio film in bianco e nero che stava
guardando e diede una rapida occhiata al marito. L'occhio sinistro era ancora pi gonfio di prima. A lato del letto c'era il cartone della pizza, aperto
e vuoto.
E il gelato? le chiese Yuri con la voce rauca.
Sei ancora alzato? comment Connie. Che cosa succede? Stai male?
Sono solo stanco.
Pensavo che fossi andato a letto.
Mi sono addormentato sul divano. Allora, il gelato?
Sei come un cane con l'osso, con 'sto gelato. E poi, tardi. Stavo per
addormentarmi anch'io.
Dai, me lo hai fatto comperare...
Sei sicuro di non star male? chiese di nuovo Connie. Mi stai facen-

143

do preoccupare, per come ti comporti.


Dannazione! grid Yuri, perdendo la pazienza. Te l'ho detto, mi
sentivo in colpa per averti picchiata e aver rotto il tuo televisore. Sto cercando di fare qualcosa di carino, ma tu non me lo lasci nemmeno fare.
Adesso assomigli di pi a te stesso, comment Connie. E va bene!
Portami il gelato, se ti fa sentire meglio! E gi che ci sei, porta via 'sto cartone della pizza.
Sollevato ma ancora esasperato, Yuri afferr il contenitore termico e lo
port in cucina. Estrasse il gelato dal freezer e prese un cucchiaio dal cassetto, poi torn da Connie e glieli porse.
Rigirandosi a fatica a causa del peso, Connie riusc a mettersi in una
posizione semisdraiata e prese gelato e cucchiaio.
stato aperto, osserv, guardando Yuri in attesa di una spiegazione.
Ne ho assaggiato un pochino, prima, rispose lui.
Connie sbuff. Non me lo hai chiesto, si lament.
Lui non rispose. Stava guardando il telefono accanto al letto della moglie. Non aveva pensato all'eventualit che lei chiamasse qualcuno per descrivere i primi sintomi della malattia, ammesso che mangiasse quel maledetto gelato. And in ansia all'idea che potesse arrivare un medico e decise che doveva fare qualcosa riguardo al telefono.
Ehi, sto parlando con te, insist Connie. Lo sai che non mi piace
che gli altri mangino il mio cibo.
stato solo un assaggio, si scus Yuri.
Solo uno? Non hai messo il cucchiaio dentro e fuori diverse volte?
Solo una volta, le assicur Yuri. Apri e vedrai.
Connie borbott tra s, nell'aprire il coperchio. Il gelato mostrava una
superficie liscia, non intaccata.
A Yuri non veniva in mente nessuna scusa per portar via il telefono
dalla stanza senza destare sospetti.
Non si vede dove lo hai mangiato, osserv lei.
Perch ne ho preso proprio pochino. Cristo! Falla finita! Mangialo e
basta!
Va bene. Ma lasciami in pace.
Molto volentieri, borbott Yuri. Dammi una voce, quando vuoi che
venga a riprendere il barattolo.
Connie sollev il sopracciglio dell'occhio sano in una smorfia di incredulit e fiss Yuri con aria sospettosa, poi riport l'attenzione sul film.
Forse ti chiamer e forse no, concluse.
Yuri usc dalla stanza. Vide Connie scavare la prima cucchiaiata e metterla in bocca, poi la porta si richiuse parzialmente. Ritorn nel soggiorno
e si accorse che, posizionandosi proprio all'estremit del divano, riusciva a
vedere la stanza della moglie. Era poco pi di una fessura, ma permetteva

144

di scorgere la parte finale del letto e la punta dei piedi di Connie.


Il tempo si trascin con una lentezza esasperante per Yuri. Non era sicuro che Connie stesse mangiando il gelato, anche se sarebbe rimasto
scioccato scoprendo che non lo faceva, una volta iniziato. Il film sembrava andare avanti all'infinito, nonostante le numerose volte che la colonna
sonora giungeva a un crescendo che faceva pensare fosse quello della scena finale. Sperava che Connie si sarebbe alzata per andare in bagno, dandogli l'opportunit di staccare il telefono che teneva sul comodino.
Tre quarti d'ora dopo, alla fine del film, Connie lo accontent.
Yuri si mosse in fretta. Spinse la porta e vide il barattolo del gelato sul
pavimento, accanto al letto, con il cucchiaio che spuntava fuori. Purtroppo, la porta del bagno non era chiusa del tutto. Alla TV in quel momento
c'era la pubblicit. L'unica fonte di luce della stanza era lo schermo.
Con il cuore che gli batteva all'impazzata, Yuri si avvicin al comodino. Da quella posizione riusciva a vedere una parte del bagno, ma non
Connie. Prese il telefono e, per trovare la presa nel muro, segu il filo; vide che passava dietro il comodino pieno di piatti e bicchieri sporchi.
Mentre faceva scivolare la mano lungo il filo, diede una gomitata al
comodino e parecchi bicchieri caddero a terra, andando in frantumi. Il rumore fu pi forte di quello, gi alto, della TV.
Immaginando che Connie sarebbe apparsa immediatamente, Yuri tir
forte il filo del telefono, strappandolo dalla parete. Questo movimento
mand a terra un altro bicchiere. Poi si chin a prendere il barattolo del
gelato, ormai completamente vuoto. Come temeva, la porta del bagno si
spalanc del tutto e sulla soglia comparve Connie. Si stava lavando i denti.
Che cosa stato quel fracasso? gli domand, tenendosi una mano
sotto la bocca per non far sgocciolare il dentifricio. Con l'altra mano impugnava lo spazzolino.
Non lo so, rispose lui, sperando per il meglio. Forse qualcosa alla
tele.Teneva il telefono dietro la schiena con la sinistra, mentre nella destra aveva il barattolo del gelato. La sollev per mostrarglielo e disse: Ero venuto a riprenderlo.
Ancora una volta, Connie rimase sorpresa dal comportamento del marito, ma non disse niente. Si ficc di nuovo in bocca lo spazzolino e ricominci a manovrarlo su e gi, mentre rientrava nel bagno.
Sollevato, Yuri usc dalla stanza e si precipit in cucina. La prima cosa
che fece fu nascondere il telefono sotto il lavello, poi lav il barattolo del
gelato, prima di gettarlo via. Fece la stessa cosa con il cucchiaio, con la
scodella che aveva usato prima e con la forchetta.
Con le mani che gli tremavano tir fuori da un armadietto un bicchiere
grande da liquore e si vers un'altra bella razione di vodka. Aveva estre-

145

mamente bisogno del suo effetto calmante. In realt, gli seccava accorgersi di quanto fosse nervoso.
Tornando sul divano, si sedette ad aspettare. Purtroppo non aveva idea
di quanto avrebbe dovuto restare l seduto in balia del tempo. Si chiedeva
che cosa sarebbe accaduto se Connie si fosse addormentata prima della
comparsa dei sintomi. Si preoccupava che forse non si sarebbe mai pi risvegliata.
Guard l'orologio. L'altra cosa che lo preoccupava era che non c'era
traccia del camion dei pesticidi, anche se erano gi le due di notte. Curt
aveva promesso. Yuri si chiedeva che cosa poteva significare per il futuro
dell'Operazione Volverina.
Nonostante l'ansia, si riaddorment. Quando si svegli, circa mezz'ora
dopo, seppe immediatamente che cosa lo aveva disturbato. Connie stava
chiamando il suo nome, ripetutamente, ma in un modo particolare. Sembrava che non riuscisse a pronunciare la lettera R. Aveva una voce da ubriaca.
Yuri si alz e barcoll. Dovette appoggiarsi al bracciolo del divano per
restare in piedi, prima di dirigersi sulle gambe malferme verso la stanza
della moglie. Spinse la porta, spalancandola. Connie era distesa sul letto
fracassato, ma in lei c'era qualcosa di diverso nel modo di guardarlo. Invece della solita aria di sfida, sembrava avere un'espressione di paura.
Che cosa vuoi? le chiese.
C' qualcosa che non va, riusc a dire lei. Aveva difficolt ad articolare le parole.
Be', adesso che novit questa? replic Yuri, fingendosi irritato.
Ho dei crampi allo stomaco, e ho vomitato. Non credo che il gelato
mi abbia fatto bene.
Se c' qualcosa che ti ha fatto male, probabilmente stata la pizza, la
contraddisse Yuri. Personalmente, a me le acciughe fanno sempre strani
effetti allo stomaco.
Ma non lo stomaco che mi preoccupa.
E allora che cosa? domand Yuri con impazienza.
Non riesco a guardare la TV, rispose Connie, avendo particolare difficolt a pronunciare la lettera T. Ci vedo doppio. Ci sono due TV.
Allora spegnila. Mettiti a dormire, che tardi.
Non riesco a dormire. Sono tutta agitata, per qualche motivo, e il fatto
di vederci doppio mi spaventa.
Cerca di coprirti l'occhio gonfio, le sugger Yuri.
Connie si mise una mano sull'occhio.
Come va adesso?
Meglio. Ce n' una sola di TV.
Chiamami, se c' qualche altro problema. Yuri fece per chiudere la

146

porta.
Ho paura ad alzarmi! quasi grid Connie. Prima, quando mi sono
alzata, mi girava la testa e mi sentivo debole. Stavo quasi per cadere.
Con tutto quel grasso non c' da meravigliarsi.
Per favore, portami un po' d'acqua.
Yuri si chiese se la sete avesse a che fare con la tossina. Non lo sapeva.
Ma per i disturbi alla vista e la difficolt di linguaggio ne era sicuro. Ci
che lo preoccupava era il vomito. Sarebbe stata una tragica ironia se Connie avesse espulso buona parte del veleno perch lui ne aveva usata una
dose eccessiva. Ma forse la nausea era causata da un concentrato di tossina che non era stato assorbito. Lui non ne sapeva tanto sul botulismo,
tranne per quanto riguardava topi, ratti, cani e scimmie.
Va bene, ti porto un po' d'acqua.
Magari dovrei andare all'ospedale.
Eh? Per qualche crampo allo stomaco? Non essere ridicola!
Ho paura. Mi sento strana.
Ti porto l'acqua, tagli corto Yuri. Chiuse la porta e and in cucina.
Tutta la faccenda era molto pi snervante di quanto si aspettava. Se l'avesse vista un medico, in quelle condizioni, avrebbe potuto fare la diagnosi.
Mentre riempiva un bicchiere al rubinetto del lavello, ud dei colpi improvvisi alla porta, molto forti. Quel rumore inatteso gli fece fare un balzo
di paura, del tipo che solo chi stato costretto a vivere sotto un regime totalitario, dispotico, in grado di capire. Si sent seccare la gola, allora
bevve un sorso d'acqua, tenendo il bicchiere con entrambe le mani.
Tremando, si avvicin alla finestra per sbirciare attraverso le veneziane. Era talmente concentrato su Connie che si era dimenticato completamente di Curt. Ora vide le sue fattezze familiari illuminate dalla lampada
esterna. Dietro di lui c'era Steve, le mani ficcate nelle tasche.
Dapprima fu sollevato, ma poi, nell'aprire la porta, imprec fra s.
Quello non era certo il momento migliore per farsi vivi.
Ti abbiamo portato un regalino, socio, gli disse Curt, e fece un cenno, indicando dietro di s.
Yuri guard nel vialetto di ingresso. Dietro Curt c'era un veicolo scuro
con la scritta WOUTON DISINFESTAZIONI sulla portiera del conducente.
Ce l'ha uno spruzzatore? domand.
Mettiamo 'sto maledetto coso nel garage, prima di parlarne, propose
Curt.
Va bene. Vengo subito. Yuri chiuse la porta, poi torn di corsa in
cucina, prese il bicchiere con l'acqua e si precipit nella stanza di Connie.
Le tese il bicchiere, ma quando lei prov a prenderlo, il braccio vag qua
e l, senza riuscire ad afferrarlo.
Sono troppo debole, si lament. Il braccio le ricadde impotente sul

147

letto. Faccio fatica anche a respirare.


Non importa, te lo regger io il bicchiere, si offr Yuri, e lo abbass,
premendoglielo contro le labbra, mentre lei cercava invano di sollevare la
testa. Connie sputacchi e l'acqua le col da un lato del viso. Toss e il viso le si arross.
Torno subito per dartene dell'altra, le disse Yuri e cerc di poggiare
il bicchiere sul comodino. Dato che non c'era posto, lo appoggi per terra,
in mezzo alle schegge di quelli rotti. Connie si sforz di parlare mentre
tossiva, ma lui la ignor.
Schizzando fuori dalla stanza, pass dalla cucina a prendere le chiavi,
prima di tornare alla porta d'ingresso. Quando l'apr, era evidente che Curt
non era contento.
Grazie per averci lasciati qua fuori al buio, sbott.
Mi spiace. Yuri si richiuse la porta alle spalle. Proprio adesso le cose si stanno sistemando con Connie.
Che cosa vorrebbe dire? domand Curt.
Non ha preso la tossina fino a poco fa, spieg Yuri, e si diresse verso
il garage. Sta cominciando soltanto adesso ad avere i sintomi.
Ma sei sicuro che tirer le cuoia? Curt lo segu, mentre Steve saliva
sul pickup della Wouton.
quello che suppongo, rispose Yuri, e apr la porta laterale del garage.
Aspetta un attimo! esclam Curt, e gli afferr un braccio, facendolo
fermare. A questo punto non c' spazio per le supposizioni. Il minimo casino pu mandare a monte l'intera operazione. A me interessa solo la sicurezza.
Le ho dato abbastanza roba da far fuori tutta la popolazione di Brooklyn, replic Yuri. Ti basta? Lasciami respirare!
I due restarono a guardarsi per un po' in cagnesco nell'ombra proiettata
dagli spioventi del garage.
Voglio che tu capisca davvero la necessit della sicurezza, ribatt
Curt. Tutto questo casino con la tua misteriosa moglie ci ha innervositi
non poco.
Me ne sto occupando, come eravamo d'accordo.
Spero che sia cos. Il fatto che non possiamo correre rischi da ora in
poi. Stasera ti avevo detto che nell'Esercito Ariano del Popolo avevano un
infiltrato, Brad Cassidy. Quello che non ti ho detto che lavorava per
l'FBI.
Oh, no! gemette Yuri. Che cosa sono riusciti a sapere?
Niente che riguardi l'Operazione Volverina, gli assicur Curt. Crediamo che si preoccupino delle nostre milizie in generale. Dato che nessuno dei nostri ha la minima idea della cosa grossa, non siamo direttamente

148

a rischio. I federali devono aver scoperto qualcosa dai contatti tenuti da


Steve con gli altri gruppi tramite Internet. Ma il punto che dobbiamo essere estremamente cauti. E prima lanciamo l'operazione, meglio .
Proprio quello che penso anch'io, replic Yuri.
Hai preso in considerazione l'idea di destinare anche il secondo fermentatore al carbonchio?
Lo far appena ne avr il tempo. Probabilmente domani. Appena la
faccenda di Connie sar sistemata del tutto.
Bene, approv Curt. Adesso tiriamo via dalla strada 'sto dannato
camion della disinfestazione, prima che qualcuno lo veda. Sono sicuro che
i tuoi vicini comincerebbero a chiedersi con quale tipo di animali nocivi
abbiamo a che fare, nel pieno della notte.
Yuri accese la luce davanti all'ingresso del garage, poi si port dietro al
taxi. Appena ebbe sollevato la porta basculante, Steve spinse dentro il pickup. Yuri richiuse la porta dietro di s e la sprang.
Curt gir attorno alla parte posteriore del veicolo. Sganci un lembo
dell'incerata e la ripieg all'indietro per mostrare l'armamentario sul cassone del camion. Riconosci che roba ? chiese.
Non del tutto, ammise Yuri, ma quelle cose arancione mi sembrano
degli ugelli da nebulizzatore.
Tombola! esclam Curt, poi allung una mano e diede una pacca sul
macchinario. un Polverizzatore Agricolo Potenziato. Qualsiasi polvere
usi, va in questa tramoggia. La indic, proprio come aveva fatto il conducente della Wouton l'estate prima.
Allora l'agente patogeno non deve essere mescolato con un liquido?
chiese Yuri. Gli si era illuminato il viso, come a un bambino davanti a una
bici ricevuta a Natale.
No, rispose Curt. Entra polvere ed esce polvere, e ti dir, una
macchinetta che sa il fatto suo. Ci hanno detto che il ventilatore capace
di spingere fuori quasi trenta metri di aria al minuto. La quantit di polvere che vuoi mescolare in quei trenta metri cubi d'aria dipende da come regoli il disco del misuratore.
perfetta, approv Yuri. Era rimasto impressionato. Era meglio di
quanto si aspettava.
Sono contento della tua approvazione. Ti dir, ci ha richiesto un bel
po' di lavoro e di guai, riuscire ad avere questa cosa. Adesso sta a te completare la tua parte del patto.
Ci sto lavorando, promise Yuri. Non aver paura!
Lo spero.
Si strinsero la mano, prima di uscire di nuovo nel buio della notte. Curt
e Steve risalirono sul loro pickup, e Yuri rest sul lato della strada.
Ne riparliamo domattina, gli disse Curt. Vorremo sapere come si

149

svolto il resto della notte, per quanto riguarda tua moglie.


Va bene, rispose Yuri, e agit una mano per salutare, mentre Curt
metteva in moto e partiva.
Rest un attimo a guardare i fanalini di coda del Dodge Ram fino a che
scomparvero nel punto in cui l'Oceanview Lane si immetteva nella Oceanview Avenue. Era ancora stanco, ma si sentiva meglio di quanto si era
sentito in tutta quella giornata. Le incertezze che lo avevano angustiato
fino a quel momento erano svanite. A livello viscerale sapeva che l'Operazione Volverina si sarebbe ben presto svolta proprio secondo i piani. Si
lasci perfino andare a un mezzo sorriso, nel rendersi conto che ben presto
si sarebbe trovato in compagnia di altri grandi patrioti sovietici, anche con
alcuni dei pi insigni, della Grande Guerra Patriottica.
Una folata di vento scompigli con un fruscio le foglie morte sparpagliate sul vialetto e fece sbattere ripetutamente contro il telaio la zanzariera squarciata. Il rumore strapp Yuri dalle sue fantasticherie, riportandolo
al presente. C'era ancora del lavoro da fare, prima del grande evento, e la
preoccupazione pi immediata era costituita da Connie.
Si affrett a tornare dentro e corse alla porta della sua camera, dove si
ferm un momento in ascolto. Tutto ci che udiva era la TV. Poi l'apr
lentamente, non sapendo che cosa avrebbe visto.
Connie non si era mossa, ma il suo colorito era cambiato drasticamente. La pelle aveva assunto una tinta violacea, in particolare le labbra.
Yuri si avvicin al letto.
Connie? chiam e le tocc una spalla. Lei non si mosse. Le sollev
il braccio. Era floscio. Lo lasci ricadere sul letto. Si chin, portando l'orecchio accanto alla bocca di lei. Solo cos riusc a capire che respirava
ancora, anche se appena appena. Le prese il polso e sent le pulsazioni,
deboli e rapide.
Si raddrizz. Si chiese se era il momento di chiamare l'ambulanza o se
dovesse aspettare ancora. Era una decisione difficile, perch non voleva
che si svegliasse mentre le somministravano l'ossigeno al pronto soccorso.
In quel caso, sarebbe riuscita a raccontare a medici e infermieri come si
erano susseguiti i sintomi della malattia. Allo stesso tempo, per, Yuri
pensava che era meglio se fosse stata ancora viva al momento dell'arrivo
in ospedale. Pensava che ci sarebbero state meno domande sul perch non
l'aveva portata prima.
Accese la lampada sul comodino e le apr l'occhio destro. La pupilla
era fissa e molto dilatata. Per quanto ne capiva, significava che era il momento di chiamare l'ambulanza.
Tornato in cucina, us il telefono a muro. Cerc di sembrare il pi disperato possibile, mentre dichiarava di aver trovato la moglie priva di sensi e che respirava appena. Disse che aveva un colorito grigiastro e che nel

150

corso della serata aveva avuto l'affanno. Diede l'indirizzo e gli assicurarono che al pi presto sarebbe arrivata un'ambulanza.
Tornato in camera da letto, guard di nuovo Connie. Fu allora che cominci a preoccuparsi per l'occhio gonfio. Non voleva che qualcuno sospettasse dei maltrattamenti domestici, dato che questo avrebbe potuto dare adito a sospetti. Pens di poter dire che era caduta, ma forse non sarebbe stato convincente, dato che era sdraiata a letto. Gettando un'occhiata
attraverso la porta semiaperta del bagno gli venne un'idea.
Gir dall'altra parte del letto e cerc di mettere Connie pi o meno seduta. Purtroppo il peso e la massa di carne rendevano l'operazione molto
difficile, anche perch il corpo era completamente floscio. Allora la fece
rotolare leggermente sul lato sinistro, in modo che gli desse le spalle, e le
mise le mani sotto le ascelle. Mettendo un piede sul bordo del materasso,
riusc a trascinarla lentamente verso di s. Ma poi avvenne il disastro.
Proprio quando era riuscito a portare fuori dal letto la parte superiore
del corpo, il leggero tappeto sul quale teneva i piedi scivol. Yuri cadde
sulla schiena e Connie gli rotol sopra, facendolo restare completamente
senza fiato, incapace di respirare.
Rest a boccheggiare per quasi un minuto, in cerca di aria. Sotto il peso della moglie non riusciva a inspirare. La stanza cominci a confondersi
alla vista ed ebbe paura di svenire.
Con un ultimo tentativo disperato, riusc a torcersi leggermente di lato,
quel tanto che gli permise di prendere fiato. Ora restava il problema di
sciogliersi dall'abbraccio di Connie che gravava a peso morto su di lui,
gambe e braccia allargate.
Con un grande sforzo, riusc a sottrarsi a quella stretta quasi mortale. Si
rimise in piedi, ancora ansante per la mancanza d'aria. Era tentato di fuggire, ma si ritrov inchiodato l a fissare il corpo della moglie, prono sul
pavimento. Gli venne un brivido di arcana paura: mezzo morta com'era,
Connie era quasi riuscita a vendicarsi di lui.
Il suono di una sirena in lontananza lo riscosse, spingendolo all'azione.
Doveva fare qualcosa. Spiegare come sua moglie, gi con un occhio pesto,
fosse finita lunga distesa a terra, accanto a un letto crollato, sarebbe stato
difficile. Se l'avesse lasciata dov'era sarebbe stato meglio, ma adesso rimetterla a letto era impossibile.
Sapendo di avere poco tempo, si accoccol dietro di lei e, tirandola per
le braccia, la fece girare in modo che la testa fosse nella direzione del bagno. A questo punto la rimise sulla schiena e la prese di nuovo sotto le ascelle, trascinandola fin dentro al bagno. L'idea era di far sembrare che
fosse caduta l, battendo l'occhio contro un rubinetto o qualche altra cosa
sporgente.
Mentre la sirena dell'ambulanza si avvicinava sempre di pi, Yuri die-

151

de un'ultima occhiata in giro per assicurarsi che tutto fosse a posto, in modo da evitare ulteriori problemi. Sembrava di s. Allora torn di nuovo in
camera da letto, dove rimise in ordine le lenzuola che prima aveva trascinato a terra assieme al corpo di Connie.
Dei vigorosi colpi alla porta lo fecero correre all'ingresso. Appena apr,
si precipitarono dentro una donna e un uomo con l'uniforme delle unit
mobili di pronto soccorso. Entrambi portavano delle attrezzature mediche.
Dov' la paziente? chiese la donna. Sembrava che abbaiasse.
Yuri punt il dito. Nel bagno, attraverso quella camera da letto.
Segu i due mentre correvano dentro. Li vide schiacciarsi contro le pareti del bagno per starci tutti e due, e cominciare a prestare le prime cure a
Connie.
La prima cosa che fecero fu metterle la mascherina dell'ossigeno. Yuri
incroci le dita, sperando che non ci fosse una resurrezione miracolosa.
Respira, anche se debolmente, e si ascolta il battito cardiaco, disse la
donna all'uomo. Per la cute cianotica. Meglio intubarla.
Yuri li guard mentre le pompavano l'ossigeno nei polmoni. Il petto le
si sollev decisamente di pi di quando respirava per conto suo.
Nessuna ostruzione, disse l'uomo, mente comprimeva il pallonicno
dell'ossigeno a intervalli regolari.
Che cosa successo? domand la donna a Yuri, che stava sulla soglia sforzandosi di apparire tormentato. Mentre parlava continuava a lavorare, applicando sul petto di Connie gli elettrodi dell'elettrocardiografo.
Non lo so. Stasera aveva un po' di difficolt a respirare, ma non tantissimo. Poi l'ho sentita cadere. L'ho trovata cos.
La donna annu. Ha una storia di asma?
S. Abbastanza.
E allergie ne ha?
Anche quelle, s.
Si lamentata di dolori al petto?
No, quello no.
La donna annu di nuovo. Mostr il tracciato dell'elettrocardiogramma
al collega e comment che era lento ma regolare. Lui annu.
La donna sollev la testa verso Yuri. Quanto pesa?
Non lo so. Tanto.
Questo lo vedo, replic la donna, poi estrasse una trasmittente dal
fodero che teneva alla cintura e chiam la base. Disse che avevano bisogno di trasportare una paziente obesa e priva di sensi che al momento
sembrava stabile. Richiese almeno altri tre colleghi.
Ci vollero molti sforzi per far uscire Connie dal bagno, metterla su una
barella e caricarla sull'ambulanza. Durante tutta la procedura Yuri in genere venne ignorato, ma gli fu permesso di salire sull'ambulanza per accom-

152

pagnare la moglie all'ospedale. Lei intanto era stata intubata e per tutto il
percorso continuarono a darle ossigeno.
Una volta arrivati, Connie fu portata all'interno del pronto soccorso,
mentre Yuri dovette perdere del tempo a dare i dettagli dell'assicurazione
medica della moglie. Poi fu relegato nella sala d'attesa. A un certo punto
un medico tutto in disordine e con la coda di cavallo venne fuori per fare
l'anamnesi, in particolare riguardo all'asma e alle allergie. Yuri disse che
Connie di recente non aveva avuto grandi problemi di respirazione, per lo
meno da quando erano sposati. Disse che sua moglie gli aveva raccontato
di essere stata tante volte in ospedale, o per le visite, o perch era dovuta
andare al pronto soccorso. Quanto alle allergie, disse che non sapeva bene
a che cosa fosse allergica di preciso, ma gli sembrava che fosse a cose tipo
noci, gatti, polvere e polline.
Come va? chiese esitante, quando il medico si alz per andarsene.
Per essere sinceri, non bene, ammise quello. Temiamo che il cervello sia rimasto troppo a lungo privo di ossigeno. Non ha pi riflessi periferici, il che non ci fa essere ottimisti sulle funzioni cerebrali. Temo che le
cose non si mettano bene. Mi spiace.
Yuri annu. Avrebbe voluto piangere a comando, ma non gli riusciva.
Allora chin la testa. Il medico gli diede una stretta alla spalla e poi scomparve.
Un'ora dopo ricomparve. Questa volta indossava un camice bianco sopra un completo stropicciato che pareva un pigiama. Sulla targhetta era
scritto DR. MICHAEL COOPER. Si avvicin a Yuri e si sedette. Lui guard
nei suoi occhi grigioverdi.
Purtroppo ho brutte notizie, disse il dottor Cooper.
Yuri si irrigid visibilmente. Con gli occhi della mente vedeva Connie
che si tirava su a sedere, da qualche parte del pronto soccorso, e si metteva
a dire che era stato qualcosa che c'era nel gelato ad averla fatta vedere
doppio.
Sua moglie deceduta, disse con voce sommessa il medico. Abbiamo fatto tutto ci che abbiamo potuto, ma non siamo riusciti ad aiutarla. Mi spiace tremendamente.
Dagli occhi di Yuri sgorgarono le lacrime. Che fossero di gioia non faceva alcuna differenza. Era tutto eccitato per quelle lacrime che aggiungevano un tocco in pi alla sua sceneggiata. Ma soprattutto era eccitato all'idea che aveva avuto ragione sul modo in cui sbarazzarsi di Connie. Nonostante tutta l'ansia che lo aveva attanagliato, aveva funzionato. Era libero,
e Curt sarebbe stato contento.
So che questo dev'essere uno choc terribile per lei, continu il dottor
Cooper. Sua moglie una persona talmente giovane.
Grazie. Yuri si strofin via le lacrime con il dorso di una mano, assi-

153

curandosi che il medico lo vedesse. Suppongo di dover fare qualcosa per


il cadavere. Pensa che qualcuno mi possa aiutare? Io non saprei come fare.
Ma certo. Far venire qualcuno dei servizi sociali a parlare con lei,
nel giro di pochi minuti. Ma posso tranquillizzarla dicendole che non deve
prendere decisioni stanotte.
No? Come mai?
Perch sua moglie costituisce ci che noi chiamiamo un caso da medico legale.
Vuol dire che le faranno l'autopsia? domand Yuri, costernato.
S, ma le assicuro che viene eseguita con il massimo rispetto per il
deceduto.
Ma perch un'autopsia? Avete la diagnosi.
vero. Sappiamo che morta per arresto respiratorio e che soffriva
di asma. Ma una persona relativamente giovane e, prima di questo attacco, sana anche se obesa. Noi tutti pensiamo che sia meglio se il medico
legale d un'occhiata, nel caso ci fosse sfuggito qualcosa. Non voglio che
si preoccupi. di routine, in questi casi.
Sono certo che non vi sfuggito niente, balbett Yuri.
Grazie per il suo voto di fiducia, replic il dottor Cooper, ma sono
sicuro che anche lei verr pi facilmente a patti con la perdita subita se
verr stabilito che la causa di questa tragedia assolutamente al di sopra
di qualsiasi dubbio. Capisce che cosa intendo, vero?
Certo, riusc a rispondere Yuri, mentre l'ansia che aveva provato
prima gli cadde di nuovo addosso come una valanga.
9

Marted 19 ottobre, ore 6.43


Laurie rest sorpresa di se stessa, svegliandosi prima che suonasse la
sveglia. Non si ricordava che le fosse successo da anni. Era ancor pi sorprendente, considerando la differenza di fuso orario rispetto a Parigi, da
cui era tornata appena la mattina precedente. Ma un semplice calcolo le
rivel che al momento, nella capitale francese, era gi passato mezzogiorno, e anche se era stata in Francia solo per un paio di giorni doveva essersi
adattata al locale fuso orario.
Ai primi movimenti che le sent compiere, il suo gatto Tom2 si tir su,
si stiracchi e venne alla testa del letto per la sua solita dose di coccole.
Laurie fu felice di accontentarlo. In contrasto con il primo Tom, un gatto
bastardo che lei aveva salvato dalle campagne di abbattimento del servizio
veterinario, e che poi era stato brutalmente ammazzato, Tom2 era un bir-

154

mano con tanto di pedigree, che aveva acquistato da Fabulous Felines,


sulla Seconda Avenue. Aveva otto mesi e il colore del suo manto era molto simile a quello della chioma della sua padrona, ma non aveva i riflessi
rossi.
Laurie salt gi dal letto con un entusiasmo maggiore del solito. Nel
mese trascorso da quando aveva conosciuto Paul, il suo stato d'animo era
sempre stato effervescente. In cucina accese la macchina del caff, che
aveva preparato la sera prima. Tornata nel minuscolo bagno, entr nella
doccia.
Viveva in quel miniappartamento fin da quando, otto anni prima, aveva
iniziato a lavorare nella sede centrale dell'ufficio di medicina legale di
New York. Ora poteva anche permettersi un alloggio pi comodo, ma si
era abituata a quell'appartamentino al quinto piano, con una sola camera
da letto. Inoltre, poich si trovava ad appena undici isolati dal lavoro,
spesso copriva la distanza a piedi, in entrambe le direzioni. Era una comodit di cui godevano pochi altri colleghi.
Mentre si lavava la testa, rimugin sulla serata precedente e non pot
fare a meno di reprimere un sorriso. All'inizio era rimasta delusa dalla reazione avuta da Jack e Lou alla sua rivelazione, ma poi, ripensando al loro
comportamento, aveva cambiato idea. Adesso le sembrava che ci fosse
una nota comica nell'evidente choc che avevano subito e nell'incapacit di
augurarle ogni bene. E doveva ammettere con se stessa di provare una certa soddisfazione. Nessuno dei due era stato disposto a fare il bench minimo passo per impegnarsi con lei. Che cosa si aspettavano, che si lasciasse scorrere la vita addosso?
Da tempo sospettava che tutti e due fossero attratti da lei, ma che avessero paura di rivelare i loro sentimenti. Anche se ne apprezzava l'amicizia,
la situazione per lei era frustrante, soprattutto perch era sempre stata dell'idea di volere dei figli. Aveva arguito che Jack, in particolare, avesse bisogno ancora di molto tempo per riprendersi dalla dolorosa perdita della
sua famiglia. Quindi aveva avuto pazienza. Ma poteva tenere definitivamente in sospeso il suo futuro? Ormai lo conosceva da qualche anno, e lui
non aveva mai dato segno di superare quel dolore. Si era fatta l'impressione che l'intera vita di Jack fosse impostata come una reazione a quel tragico incidente.
Con Lou era diverso. Il suo radicato complesso di inferiorit sembrava
essere immune agli sforzi di Laurie. Lei aveva cercato di intaccare il suo
scudo protettivo in tanti modi diversi, senza risultato. Anzi, pi lei aveva
insistito, pi lui si era messo sulla difensiva, fino al punto del litigio. Alla
fine, Laurie aveva rinunciato e si accontentava della sua eterna amicizia.
Si strofin vigorosamente i capelli con l'asciugamani, poi li pettin,
prima si usare il phon. Per quanto la riguardava, era molto meglio concen-

155

trarsi sulle cose positive, e questo significava pensare a Paul Sutherland.


Soltanto l'idea le fece allargare ancora di pi il sorriso.
Negli ultimi anni, Laurie aveva capito molte cose importanti sulla propria personalit. Si era resa conto di aver preso per tutta la vita decisioni
caute, razionali, caratteristica che evidentemente andava molto bene per
quanto riguardava la carriera, ma a volte aveva i suoi limiti. Aveva assunto pochi rischi, tranne per una o due piccole ribellioni adolescenziali. Adesso, con Paul, aveva un'opportunit. Era come vedersi offrire in premio
il fiocco del vincitore nella turbinante giostra della vita; tutto ci che doveva fare era allungare il braccio e afferrarlo.
Con i capelli sistemati come piacevano a lei, si dedic al trucco. Non
ne metteva molto, quindi l'operazione non dur a lungo. Mentre vi era intenta, ripens alla sua romantica e impetuosa storia d'amore con Paul.
Grazie alla generosit e alla spontaneit da lui dimostrate, non erano stati
soltanto a Parigi, ma anche a Los Angeles e a Caracas. Quando erano a
New York cenavano fuori quasi ogni sera nei migliori ristoranti della citt.
Erano stati a teatro, al balletto e ai concerti.
Dopo essersi vestita, Laurie torn in cucina per la sua colazione di cereali, frutta, yogurt e caff. Mentre mangiava, ammise con se stessa di essere rimasta travolta dalla velocit del corteggiamento. Era ancora sbalordita, per certi versi, dalla proposta di matrimonio di Paul. L'aveva presa
completamente alla sprovvista. E inoltre era immensamente compiaciuta e
lusingata di stare con un uomo che sembrava apprezzarla e si faceva in
quattro per non perderla.
La ragione principale per cui non aveva ancora accettato ufficialmente
la sua proposta era il desiderio di parlare ulteriormente con Jack e con
Lou, in particolare con Jack. Sapeva che sarebbero stati sulle spine, ma se
lo meritavano. E lei sentiva di dover affrontare con i suoi due amici la situazione attuale con franchezza e onest. Loro potevano agire, se decidevano di farlo, oppure starsene zitti. In questo secondo caso, lei avrebbe afferrato il premio della giostra e avrebbe vissuto il suo futuro con Paul, anche se per lui non provava l'attrazione animale che invece era cos intensa
con Jack.
Gracid il citofon, strappandola ai suoi pensieri. Diede un'occhiata all'orologio. Non aveva idea di chi potesse andare da lei alle sette e mezzo
del mattino. Sollev la cornetta dell'antiquato strumento, rispose e riconobbe immediatamente la voce. Era Paul.
Gli apr il portone, poi corse per tutto l'appartamento a raccattare le
mutandine che stavano sul bracciolo del divano, un reggiseno adagiato su
un tavolino e le calze buttate per terra. La sera prima, quando era rientrata,
era stanchissima e si era spogliata lasciando una scia di indumenti praticamente dalla porta d'ingresso fino al letto.

156

Sentendo bussare alla porta, guard automaticamente dallo spioncino e


si ritrov a fissare un occhio di Paul, che aveva appoggiato il viso contro
la minuscola lente.
Laurie apr una dopo l'altra le varie serrature che aveva ereditato dal
precedente inquilino e apr. Pagliaccio! lo rimprover ridendo. Paul aveva un lato giocoso imprevedibile, che a volte la imbarazzava quando erano in pubblico, come quando l'aveva raggiunta nella lillipuziana toletta
del Concorde. Laurie era mortificata, quando era uscita, anche se in seguito aveva riso di s e del barboso uomo d'affari che aveva finto di non essersene accorto.
Sorpresa! esclam Paul, togliendo da dietro la schiena la mano che
stringeva un mazzo di fiori.
Qualche occasione particolare? domand Laurie;
No. Ho solo pensato che fossero belli, quando li ho visti in uno di
quei negozi coreani aperti tutta la notte.
Oh, grazie. Mentre Laurie cercava un vaso, Paul si tolse il cappotto.
Indossava un completo molto simile a quello della sera prima.
Vieni, se vuoi un caff, lo chiam lei dalla cucina. Paul apparve poco dopo, con in braccio Tom2, che faceva rumorosamente le fusa. Come
lo vuoi? chiese Laurie. Io mi sono fatta un caff filtrato, ma ti posso fare un espresso. Fin di sistemare i fiori e mise il vaso sul tavolo.
Per me niente. Ho gi bevuto abbastanza caff da bastarmi per tutto il
giorno. Forse per tutta la settimana. Mi ha svegliato il telefono, prestissimo. Ah, se solo l'Europa non fosse sei ore avanti a noi, la mia vita sarebbe
dieci volte pi facile!
Ti spiace se finisco di far colazione? Non ho tanto tempo.
Certo che no. Paul si sedette di fronte a lei al minuscolo tavolo della
cucina e continu a carezzare il gatto, che gli restava accoccolato in
grembo, tutto soddisfatto.
Certo, sei uno che fa una sorpresa dopo l'altra, comment Laurie
continuando a mangiare. Non mi aspettavo di vederti stamattina.
Lo so. Sul viso di Paul spunt un sorrisetto birichino. Ma volevo
metterti a parte di una sorpresa e ho pensato che fosse meglio farlo di persona.
Uhmm, la cosa sembra intrigante. Che genere di sorpresa?
Ma prima, lascia che ti dica come sono stato contento di conoscere i
tuoi amici, ieri sera. Dei tipi davvero sensazionali.
Mi fa piacere. Grazie. Ma che cos' questa sorpresa di cui stai parlando?
Paul sorrise. Sapendo quanto fosse curiosa, faceva apposta a tergiversare. Sono rimasto particolarmente colpito nel sapere che Jack va in bici
per la citt.

157

Paul! lo spron lei, esasperata.


E Lou. Non mi ricordo l'ultima volta che ho conosciuto un tipo cos
modesto.
Finir con il versarti un po' di yogurt sulla cravatta di seta, se non mi
dici quello che hai da dire. Laurie impugn il cucchiaio pieno di yogurt,
tenendolo fermo con l'indice dell'altra mano, come se fosse pronta a usarlo
a mo' di minuscola catapulta.
Va bene, va bene! Paul sollev le mani in segno di resa, ridendo.
Tom2 salt gi dalle sue ginocchia e spar nel soggiorno.
Hai cinque secondi, intim Laurie.
La sorpresa che torneremo in Europa, questo weekend. Prenderemo
il Concorde per Parigi venerd, poi la coincidenza per Budapest. E lascia
che te lo dica, Budapest una delle citt pi interessanti d'Europa. Ti piacer tantissimo. Ho prenotato una suite all'Hilton con vista sul Danubio.
Paul fiss Laurie, sul viso un sorriso di autocompiacimento. Lei lo fiss a sua volta, ma non disse niente. Il sorriso di Paul svan. Che cosa
c'? Le chiese.
Questo weekend non posso andare a Budapest.
Perch?
Ho da mettermi in pari con il lavoro, rispose Laurie con una mezza
risata. Non ho mai avuto cos tante cartellette incomplete sulla mia scrivania.
Non lascerai che il tuo lavoro interferisca con i nostri weekend, vero? chiese Paul. Era stupefatto. Puoi lavorare durante tutta la settimana.
Ho troppo da fare. Devo mandare avanti le cose, soprattutto dopo aver passato buona parte di ieri con l'agente dell'FBI per quel caso dello
skinhead.
Paul sollev gli occhi al cielo. Sai che cosa si fa? Rinunceremo ad altre cose che abbiamo programmato per la settimana; dopotutto, oggi solo
marted. Rinunceremo perfino al balletto di gioved sera, anche se ho dovuto fare carte false per avere i biglietti. Non altrettanto importante di un
weekend a Budapest.
Non posso andare a Budapest! dichiar lei decisa, con un tono che
annunciava battaglia.
Ci fu un momento di silenzio. Laurie guard il suo quasi fidanzato. Lui
non restitu lo sguardo, ma tenne gli occhi abbassati sulle proprie mani,
mentre intanto scuoteva la testa in modo quasi impercettibile. Questa
una sorpresa per me, ammise, rompendo il silenzio. Poi mosse di nuovo
la testa, come se annuisse, ma sempre con un movimento appena accennato, e continuando a guardare le mani posate in grembo. Ero cos sicuro
che tu volessi venire.

158

Non che non ci voglio venire, precis Laurie, piccata, poi il suo
tono si ammorbid. Solo che ho degli altri impegni, a causa del lavoro.
Non credo ti faccia bene lasciare che il tuo lavoro abbia la meglio su
di te, replic Paul e finalmente sollev gli occhi su di lei. La vita
troppo breve.
Be', non certo una cosa giusta da dire. La ragione vera per cui siamo
andati a Parigi lo scorso weekend era che ci dovevi andare comunque per
lavoro... non che non ci siamo divertiti, comunque, quando eravamo liberi.
Presumo che anche per Budapest sia la stessa cosa. Voglio dire, il motivo
per cui ci vai per seguire i tuoi affari. In altre parole, tu lavori nei
weekend, quindi perch tanto diverso se lo faccio anch'io?
diverso.
Davvero? Non riesco a vedere come.
Paul fiss Laurie. Era diventato tutto rosso in viso.
Per quanto posso capire, l'unica diversit consiste nel fatto che io a
Budapest non posso lavorare, gli fece notare lei.
Ci sono anche altre differenze.
Fammi qualche esempio.
Paul sospir e scosse la testa. Non importa.
Invece s, altrimenti non saresti cos turbato.
Sono turbato perch tu non hai voglia di venire.
Non che non ho voglia, spieg di nuovo Laurie. Lo capisci questo, no?
Suppongo, rispose Paul, in modo poco convinto.
Che genere di lavoro fai, comunque? gli domand Laurie. Si ricordava che Jack le aveva chiesto la stessa cosa, la notte prima. Lei davvero
non ne aveva idea, e fino a quel momento non le era mai venuto in mente
di domandarlo. Aveva sempre pensato che lui glielo avrebbe detto quando
fosse stato importante. Essendo uscita con tanti uomini che sapevano parlare soltanto del loro lavoro, per lei era stato un sollievo che Paul non lo
facesse.
Eppure cominciava a sentire che era strano che lei non sapesse in quale
campo lui svolgeva la sua attivit.
importante? chiese Paul in tono polemico.
No. A Laurie parve di aver ferito i suoi sentimenti, suggerendo che
lo fosse. E non penso che questa debba diventare una lite.
Hai ragione. Mi spiace di aver reagito in questo modo. Il problema
che non ho scelta riguardo a questo viaggio. Ci devo andare, e francamente mi sentir solo. Con te accanto diventerebbe un piacere.
Grazie di aver detto queste cose, replic Laurie. E ti sono grata per
avermelo chiesto. Solo che non posso andar via tutti i weekend. E siamo
stati via tre weekend di seguito.

159

Capisco, disse Paul, e sorrise debolmente.


Laurie lo guard negli occhi, chiedendosi se fosse sincero.
Paul aveva un taxi che lo aspettava davanti al caseggiato di Laurie e fu
felice di darle un passaggio. Disse che doveva andare nella stessa direzione. La prima riunione di quel giorno l'avrebbe avuta alle Nazioni Unite.
Laurie rimase colpita e si incurios ancora di pi sulla natura del suo lavoro. Era tentata di chiedergli con chi si sarebbe visto, ma temeva che la motivazione sarebbe stata troppo trasparente.
Arrivata a destinazione, Laurie scese di macchina e agit una mano per
salutare, mentre il taxi si lanciava accelerando per la Prima Avenue. Poi si
volt e sal le scale dell'edificio dal lucido rivestimento azzurro. Mentre ne
varcava la soglia, cap di essere un po' fuori fase, e non era cos che aveva
cominciato la giornata. Anche se lei e Paul non avevano propriamente litigato, ci erano andati vicini. Era il primo episodio del genere nel corso della loro romantica relazione. Sper che non fosse un segno premonitore di
come si sarebbero svolte le cose in seguito, e che il vago accenno di sciovinismo maschile nelle risposte che le aveva dato non mascherasse dei
punti di vista apertamente maschilisti.
Con questi pensieri in testa, attravers l'atrio vuoto e si avvicin all'ingresso interno principale, quello che dava sul corridoio del primo piano.
Scusi! chiam forte per farsi sentire da Marlene Wilson, la receptionist
afroamericana che avrebbe dovuto far scattare per lei l'apertura della porta.
Dottoressa Montgomery! Aspetti! l'accolse Marlene appena la vide.
Ha dei visitatori che la stanno aspettando.
Una coppia di mezza et che Laurie non aveva mai visto si alz dai divanetti in similpelle della sala d'aspetto. L'uomo corpulento indossava una
giacca rossa a scacchi e aveva bisogno di farsi la barba. Teneva in mano
un berretto da cacciatore, con i copriorecchie legati sopra la testa. La donna sembrava fragile. Aveva il bavero della giacca ornato di pizzo. Sembravano provenire da una piccola citt del Midwest ed erano evidentemente intimiditi e anche stanchi, come se avessero viaggiato tutta la notte.
Posso fare qualcosa per voi? chiese Laurie.
Speriamo di s, rispose l'uomo. Sono Chester Cassidy e questa
mia moglie, Shirley.
Nel sentire il cognome, Laurie trasal, rendendosi conto che molto probabilmente erano i genitori di Brad Cassidy. Le venne subito in mente
l'immagine orrenda del cadavere su cui aveva lavorato il giorno prima. Ricord il corpo torturato, con gli occhi cavati via dalle orbite, l'enorme
chiodo che gli era stato conficcato nel palmo della mano e la parte del petto e dell'addome dov'era stato spellato vivo. Rabbrivid.
Che cosa posso fare per voi? riusc a dire.

160

Ci hanno detto che lei la dottoressa che si presa cura di nostro figlio, Brad, rispose Chester. Con le grandi mani contorte stava cincischiando senza accorgersene il cappello.
Laurie annu, anche se prendersi cura non era certo un eufemismo
appropriato per ci che aveva fatto.
Vorremmo parlare con lei per qualche momento, aggiunse Chester.
Se ha tempo.
Ma certo, rispose lei, anche se non era particolarmente desiderosa di
imbarcarsi in quella conversazione. Avere a che fare con i genitori delle
vittime non era un compito facile per lei. Ma sto arrivando proprio in
questo momento. Dovrete concedermi un quarto d'ora circa.
Oh, s, capiamo, replic Chester. Mise un braccio attorno alle spalle
della moglie e tornarono insieme verso i divanetti.
Intanto la porta era stata aperta e Laurie entr nella parte interna dell'edificio. Preoccupata per l'imminente incontro con i Cassidy, prese l'ascensore fino al quinto piano e and direttamente nel proprio ufficio. Appese il
cappotto dietro la porta poi diede uno sguardo alla montagna di cartellette
che si ergeva sulla scrivania, e fu contenta di essere stata categorica nella
decisione di non partecipare al viaggio a Budapest.
Trov la cartelletta del caso Cassidy quasi in cima al mucchio e pass
rapidamente in rassegna i documenti che conteneva, fino ad arrivare al
modulo di identificazione. Lo tir fuori, curiosa di sapere chi avesse identificato il cadavere. Il nome indicato era quello di Helen Trautman, la sorella.
Tornata al primo piano, pass dalla stanza delle comunicazioni e arriv
in quella delle identificazioni. Voleva una bella dose di caff, prima di affrontare i Cassidy. Appena entrata, si imbatt in Jack e Vinnie, che erano
diretti alla fossa. Come al solito, cominciavano presto.
Potremmo parlare un momento? chiese timidamente Jack appena la
vide.
Non potresti aspettare? Laurie lo guard incuriosita. La timidezza
non era una caratteristica che gli era abituale. In sala d'aspetto c' una
coppia che vuole parlarmi e ho la sensazione che sono l da un sacco di
tempo.
Ci vorr soltanto un secondo, promise lui. Vinnie, va' avanti e prepara la stanza delle autopsie. Arrivo tra un paio di minuti.
Perch invece non potrei tornare al mio giornale? sugger Vinnie.
Non mi va di starmene laggi nella fossa deserta a girarmi i pollici. Alcune delle vostre conversazioni vanno avanti per mezz'ora.
Questa volta no, gli assicur Jack. Vai!
Vinnie sgattaiol via. Jack lo guard allontanarsi e, quando fu sicuro
che non poteva sentirlo, si avvicin a Laurie che si stava servendo il caff.

161

Lanci un'occhiata anche a George Fontworth, ma quello lo ignorava,


intento com'era a decidere come distribuire i casi arrivati durante la notte.
Dov' l'anello di fidanzamento? chiese a Laurie.
Lei si guard il dito nudo, come se si aspettasse che l'anello fosse l.
nascosto nello scomparto freezer del mio frigorifero, rispose.
Di riserva, insomma, comment lui.
Laurie non pot fare a meno di sorridere. Quel commento era proprio
da lui. Non sono ufficialmente fidanzata, gli ricord. L'ho gi detto ieri
sera, nel caso te ne scordassi.
Immagino che prima vorrai dirlo ai tuoi genitori.
Un po' questo, un po' qualche altra cosa.
Comunque, continu Jack, quasi balbettando, volevo scusarmi per
ieri sera.
Scusarti di che cosa? Anche le scuse non facevano generalmente
parte del repertorio di Jack.
Per non essermi mostrato pi entusiasta di Paul. Sembra un tipo simpatico, e sono rimasto colpito da voi due che ve ne andate a Parigi per il
weekend. Io non potrei farlo nemmeno fra un milione di anni.
Tutto qua quello che volevi dire?
Immagino.
Allora le tue scuse sono accettate, concluse Laurie in tono sbrigativo. Butt gi la tazza di caff che si era riempita, lanci a Jack un rapido
sorriso per niente spontaneo e si diresse a incontrare i Cassidy. Sapeva che
Jack era rimasto di sasso per il suo comportamento, e probabilmente mortificato, ma non le importava. Non erano le scuse che voleva, soprattutto
se non erano sincere. Ci che avrebbe voluto ascoltare da lui era come si
sentiva rispetto al saperla fidanzata. Ma adesso capiva che non sarebbe
accaduto, ed era frustrata.
Come prima cosa controll in che condizioni fosse una delle salette laterali che venivano riservate ai parenti durante le sconvolgenti procedure
di identificazione. In passato, la gente doveva scendere all'obitorio a vedere il cadavere, ma quello era un modo di procedere inutilmente crudele,
tanto pi per chi era ancora sotto choc per la perdita di una persona cara.
Adesso venivano usate delle Polaroid, ed era molto pi facile per tutti.
Accertatasi che la saletta era abbastanza pulita, and a chiamare i Cassidy. Loro vi entrarono in silenzio e presero posto sulle sedie. Laurie si
appoggi al tavolo di legno dal ripiano graffiato. Le uniche altre cose in
quella stanza erano una scatola di fazzolettini, un cestino della carta straccia e diversi portacenere sbeccati.
Volete un po' di caff? chiese Laurie, tanto per rompere il ghiaccio.
Meglio di no, rispose Chester. Si era tolto la giacca. La camicia di
flanella era abbottonata fino al collo. Non vogliamo rubarle troppo tem-

162

po.
Non c' problema. Noi siamo qui per servire il pubblico, alla lettera. E
lasciate che vi dica che mi spiace tantissimo per vostro figlio. Sono certa
che per voi stato un grosso choc.
Per certi versi s, ma per altri no, rispose Chester. sempre stato un
ragazzo ribelle. Niente a che vedere con la sorella e il fratello maggiori. A
dirle la verit, ci sentivamo in imbarazzo per come si vestiva e per l'aspetto che aveva, in particolare per quel simbolo nazista che si era fatto tatuare
sulla fronte. Mio zio morto combattendo contro i nazisti. Io e Brad abbiamo avuto un litigio per quel tatuaggio, per quello che servito!
La ribellione degli adolescenti a volte difficile da capire, comment Laurie. Voleva fare in modo che la conversazione non vertesse sulle
condizioni del cadavere. Una delle sue preoccupazioni era che i Cassidy
chiedessero di vedere le foto del figlio che erano state scattate al suo arrivo all'obitorio. Non erano certo adatte per essere viste dai non addetti ai
lavori, in particolare da un genitore.
Il problema che non era pi un adolescente, osserv Chester. La
moglie annu. Ma si era imbrancato con le persone sbagliate. Avevano
tutti quella roba nazi. E hanno cominciato ad andarsene in giro a picchiare
chi era diverso, come i gay e i portoricani.
cos che si messo nei guai, la prima volta, intervenne Shirley.
Aveva una voce inaspettatamente alta, stridula.
So che ha avuto delle difficolt con la polizia. Laurie cominciava a
rilassarsi. Sembrava che i Cassidy avessero semplicemente voglia di parlare e lei poteva capire quella loro esigenza, considerando il dolore e lo
sconcerto per la morte prematura del figlio. L'unico problema era che c'erano cose che le avevano detto Lou e l'agente Tyrrell riguardo alla vittima,
che lei non poteva rivelare ad altri, come il fatto che stava collaborando
con le autorit, per ottenere uno sconto della pena.
Da nostra figlia Helen abbiamo saputo che a Brad sono accadute cose
tremende, continu Chester. Di recente era venuto a stare da lei, qui in
citt. Lei per non ci ha saputo dare molti dettagli della sua morte. per
questo che siamo venuti qui.
Che cosa vorreste sapere? chiese Laurie, sperando di poter restare
sulle generali.
Marito e moglie si guardarono per vedere chi dovesse parlare. Chester
si schiar la gola. Una delle cose che volevamo sapere era se gli hanno
sparato.
S, rispose in fretta Laurie. Proprio cos.
Te lo avevo detto, disse Shirley al marito, come se la risposta di
Laurie sostenesse la sua posizione in una discussione precedente. Perch
chi di spada ferisce di spada perisce: Matteo, ventisei.

163

Sa che tipo di arma da fuoco? chiese ancora Chester.


No, e non sono nemmeno sicura che si potr sapere. Verr esaminata
la pallottola, certo, e se riterranno che sia coinvolta un'arma particolare,
verr cercata.
Gli hanno sparato una volta sola? volle sapere Chester.
Riteniamo di s. Laurie si sentiva a disagio nel dare dettagli maggiori, poich sull'omicidio di Brad stavano ancora indagando.
Allora forse non stato uno dei suoi fucili, disse Chester a Shirley.
Altrimenti probabilmente ci sarebbero stati pi proiettili.
Vostro figlio aveva tante armi da fuoco? domand Laurie.
Troppe, rispose Shirley. cos che si messo nei guai, la seconda
volta. Pensavamo che sarebbe andato in prigione. Le dir, non capisco
proprio che cosa ci trovano gli uomini nelle armi da fuoco!
Be', non tutte sono male, intervenne Chester.
Quasi tutte, se lo vuoi sapere, sbott Shirley. In particolare quelle
automatiche. Poi, rivolta a Laurie, aggiunse: Ecco in che cosa era coinvolto Brad: vendeva fucili d'assalto.
Dove se li procurava? L'idea di uno skinhead poco pi che adolescente che vendeva fucili mitragliatori a New York fece venire i brividi a
Laurie.
Non lo sappiamo di preciso, rispose Chester. All'inizio arrivavano
dalla Bulgaria. Per lo meno, l che li fabbricavano. Ne ho scovati un
mucchio, nascosti nel nostro fienile.
terribile! esclam Laurie. Sapeva che era un commento scontato,
ma esprimeva ci che provava davvero. Dato il suo particolare interesse
professionale per le ferite da arma da fuoco, ne aveva viste tantissime, pi
di chiunque altro collega di quell'ufficio. Non poteva fare a meno di chiedersi se avesse mai fatto l'autopsia a qualche cliente di Brad Cassidy.
C' un'altra cosa che vorremmo sapere, disse a quel punto Shirley,
esitante. Vorremmo sapere se il nostro ragazzo ha sofferto.
Laurie distolse un attimo lo sguardo, mentre lottava dentro di s per
trovare una risposta. Detestava dover scegliere tra la verit e la compassione. Era innegabile che Brad Cassidy era stato torturato spietatamente,
ma a che cosa sarebbe servito riferire tale orrore ai suoi genitori? D'altra
parte, aborriva la menzogna.
Ce lo pu dire con franchezza, intervenne Chester, come se intuisse i
suoi dubbi.
stato colpito alla testa, e riteniamo che sia morto all'istante. Ecco,
lo aveva detto. Aveva risposto quasi senza accorgersene. Non era stata del
tutto onesta, poich non aveva risposto alla domanda di Shirley, ma non
aveva neppure mentito. Stava ai Cassidy porre la domanda cruciale sull'ordine degli eventi che avevano preceduto l'assassinio del figlio.

164

Sia ringraziato il Signore! esclam Shirley. Era un ragazzo difficile


e di certo non era un buon elemento, ma l'idea che abbia sofferto mi preoccupava immensamente.
Sono felice di essere stata d'aiuto, tagli corto Laurie, e si stacc dal
tavolo, desiderosa di evitare altre domande ponendo fine all'incontro. Se
c' qualche altra cosa che volete sapere, telefonatemi pure.
La coppia si alz, piena di gratitudine verso di lei, e Chester le strinse
vigorosamente la mano. Laurie gli porse un biglietto da visita e li accompagn fuori dalla stanzetta e poi attraverso la stanza delle identificazioni.
Apr la porta che dava sull'atrio e i Cassidy uscirono.
Dopo un ultimo saluto, lasci andare la porta, che si richiuse automaticamente. Poi emise un sospiro di sollievo.
Stavi facendo un'identificazione? C' un nuovo caso di cui non sono a
conoscenza? domand George Fontworth. Era chino sull'elenco dei decessi, decidendo a chi assegnare le autopsie della giornata.
No, erano i genitori di un caso che ho fatto ieri, rispose lei, con lo
sguardo fisso nel vuoto. Era preoccupata per ci che aveva appena appreso dai Cassidy: un ragazzo che andava in giro a vendere fucili mitragliatori, probabilmente ad altri skinhead! Con quello che aveva saputo il giorno
prima dall'agente speciale Tyrrell, mettere tali armi letali in mano a gente
cos violenta e fanatica era un invito al disastro, soprattutto considerando
che i gruppi armati di estrema destra si stavano dando da fare a reclutare
gli skinhead per utilizzarli come truppe d'assalto.
Dove andr a finire il mondo? si chiese. La sua convinzione che fosse
giusto limitare l'uso e il possesso delle armi da fuoco si rafforz ancora di
pi.
10

Marted 19 ottobre, ore 11.15


Yuri lasci il motore acceso e scese dal suo taxi per aprire la porta del
garage. Nonostante l'enorme stanchezza, la vista del camioncino dei pesticidi gli fece affiorare un sorriso sul volto emaciato. Il fatto che fosse l
dentro, in attesa del gran giorno, era fonte di enorme soddisfazione e dava
un significato agli sforzi a cui si stava sottoponendo e a tutte le ansie che
lo assalivano. Port dentro l'auto e richiuse la porta; non voleva che qualcuno vedesse il pickup.
Arrivato alla porta sul retro, si ferm un momento a dare un'occhiata
attorno. Voleva essere sicuro che nessuno stesse badando a lui. Non era
una cosa abituale che tornasse a casa a met mattinata, e di certo tutto il
bailamme dell'ambulanza, quella notte, aveva attirato l'attenzione dei vici-

165

ni. Per non vide nessuno. Era un placido giorno dell'estate indiana, con la
temperatura attorno ai 2022 gradi. Per il momento, non si vedeva in giro
nemmeno un cane.
Una volta in casa, and direttamente al frigo e si vers una vodka. Si
appoggi al ripiano della cucina e bevve una sorsata per calmarsi. Era ancora nervoso, all'idea del cadavere di Connie che era stato portato nell'ufficio di medicina legale, al Kings County Hospital. Lo aveva accompagnato per l'identificazione, anche se gli avevano detto che non era necessario,
dato che aveva gi ottemperato a quella formalit al Coney Island Hospital. Lui per ci era andato lo stesso, nella speranza di convincere i dottori
a non eseguire l'autopsia. Comunque era andata a finire che non era nemmeno riuscito a vedere un medico. La persona che aveva incontrato era
una donna che si era presentata come investigatrice legale. Per lo meno,
Yuri si era premurato di darle a bere la storia dell'asma e delle allergie.
Lei gli aveva detto che l'autopsia non avrebbe avuto luogo prima delle otto, quando sarebbero arrivati i medici legali.
Era arrivato a casa alle cinque del mattino. Anche se era esausto, capiva che non sarebbe riuscito a dormire; era talmente agitato che aveva tirato fuori il taxi per farsi un po' di clienti nell'ora di punta.
Era stata una decisione saggia. Non solo aveva guadagnato dei bei soldi, ma il lavoro gli aveva distolto la mente dalle preoccupazioni, per lo
meno finch aveva avuto da fare. Appena c'era un po' di stanca, era tutta
un'alta storia. Alla fine si era diretto a casa, anche perch aveva altre cose
da fare, ben pi importanti che passare la giornata a guidare. Non vedeva
l'ora di scendere nel laboratorio.
Anche se non aveva fame, si costrinse a mangiare un po' di cereali. Il
suo stomaco vuoto borbottava per la pizza della notte prima, per il caff e
ora anche per la vodka. Mentre mangiava, guard il telefono. L'investigatrice legale gli aveva dato un numero da chiamare nel pomeriggio per sapere quando il cadavere di Connie sarebbe stato consegnato all'impresa di
pompe funebri che lui aveva scelto. Yuri si chiedeva se magari poteva gi
essere il momento. Per lui, prima Connie usciva dall'ufficio di medicina
legale, meglio era.
Compose il numero. Con sua sorpresa, rispose una persona, e non la
segreteria telefonica. Disse chi era e chiese notizie del corpo della moglie.
Mi pu ripetere il nome? gli chiese la receptionist.
Davidov, ripet lui. Connie Davidov.
Aspetti un secondo, che controllo.
Yuri sent le pulsazioni accelerare. Detestava avere a che fare con la
burocrazia di qualsiasi tipo.
Non riesco a trovare la sua scheda, disse la donna. sicuro che sua
moglie sia stata portata nell'ufficio di Brooklyn?

166

Certo, ci sono venuto anch'io!


Come si scrive Davidov?
Yuri sillab lentamente il proprio cognome. La sua ansia aument.
Forse avevano fatto la diagnosi e chiamato la polizia. Forse gli sbirri stavano gi andando a prenderlo, proprio in quel momento. Forse...
Ah, ecco! esclam la receptionist. Per forza non la trovavo. A sua
moglie non stata fatta l'autopsia.
Vuol dire che non gliel'hanno ancora fatta?
No, che i medici hanno deciso che non ce n'era bisogno.
Perch? chiese Yuri. Gli sembrava troppo bello per essere vero.
A noi non dicono questo tipo di cose. Dovr parlare con il medico di
turno. Oggi il dottor Randolph Sanders. Aspetti solo un attimo!
Yuri cerc di fermarla, perch non era sicuro di voler parlare con il
medico, ma lei lo aveva gi messo in attesa, e dalla cornetta usciva della
musica da ascensore.
Durante l'attesa, Yuri si sforz di tenere a bada l'eccitazione. La decisione di non fare l'autopsia a Connie era un'ottima notizia, ammesso che
fosse vera. Tamburell nervosamente con le dita sul ripiano della cucina e
prese un altro sorso abbondante di vodka.
Parla il dottor Sanders, disse una voce, interrompendo la musica.
Posso esserle utile?
Yuri spieg nervosamente chi era e che cosa gli aveva detto la receptionist.
Ah s, replic il medico. Conosco bene quel caso. Sono stato io a
decidere che non era necessaria l'autopsia.
Allora posso riprendere il corpo?
S, s. Pu essere preso in qualsiasi momento dall'impresa di pompe
funebri da lei scelta. Credo che sia la Strickland, vero?
Esatto. Devo chiamarli io per dirglielo?
Sono certo che ha gi provveduto il nostro ufficio apposito. O per lo
meno lo faranno ben presto.
La ringrazio tantissimo, aggiunse Yuri, cercando di non lasciar trapelare la sua eccitazione, per non rischiare che venisse interpretata correttamente. Tanto per curiosit, come mai questo cambiamento di programma? Voglio dire, sono sollevato nel sapere che non ci sar autopsia,
perch non ero contento che il cadavere di mia moglie venisse deturpato.
In realt non stato un cambiamento di programma, spieg il dottor
Sanders. Non tutti i pazienti che ci mandano vengono sottoposti ad autopsia. C' una costante valutazione della necessit. Nel caso di sua moglie, il medico che l'ha presa in cura ha certificato la causa di morte, che di
certo coerente con il fatto che soffriva d'asma. E poi, il suo peso non ha
certo aiutato la situazione.

167

No, certo. Grazie per aver parlato con me.


Si figuri! Le faccio le mie condoglianze per la perdita che ha subito.
un momento difficile per me. Grazie per le sue premure.
Yuri riattacc e fu invaso da un magnifico senso di autocompiacimento. Era come se l'ultima barriera per l'Operazione Volverina gli si fosse
sgretolata davanti e la meta fosse ormai pienamente visibile. Non poteva
aspettare di dirlo a Curt.
Risciacqu il piatto dove aveva mangiato i cereali, butt gi il resto
della vodka e scese in cantina. Nell'aprire il catenaccio dell'ingresso fischiett. Si sentiva talmente euforico da non accorgersi quasi della stanchezza.
Tolse anche il lucchetto della porta che dava nel ripostiglio ed entr.
And agli scaffali e scelse le sostanze nutritive per le colture e altri materiali che gli servivano. Port tutto fuori, deponendolo ai piedi della porta
che dava nel laboratorio vero e proprio. Quindi indoss la tuta con il respiratore. Quando fu pronto apr la porta e raccolse da terra ci che vi aveva
appoggiato.
La prima cosa che fece fu togliere i panetti di spore di carbonchio dall'essiccatore e metterli nel polverizzatore. Quando lo accese, fu contento
del rumore dell'aria compressa che gli circolava nel casco, perch lo aiutava a sopportare meglio il baccano delle sfere d'acciaio che vorticavano
nel cilindro di metallo.
La cosa seguente da fare era raccogliere altre spore di carbonchio dal
fermentatore e porre la brodaglia semiliquida nell'essiccatore. Dopo averlo
fatto, ricaric il fermentatore con sostanze nutritive fresche, in modo che i
batteri continuassero la loro furibonda riproduzione e formazione di spore.
Infine, si dedic al secondo fermentatore. Controll ancora una volta il
livello di crescita del Clostridium botulinum e, di nuovo, vide che era inferiore ai valori normali. La cosa lo sconcertava, ma non lo preoccupava
pi, adesso che stava per convertire il fermentatore alla produzione di Bacillum anthracis. In questo modo, avrebbe avuto i quattro-cinque chili necessari nel giro di pochi giorni.
Soffermandosi un momento durante il lavoro, Yuri si chiese che cosa
dovesse farne del Clostridium botulinum. Anche se la crescita era stata
minore di quanto aveva previsto, esisteva ormai una quantit enorme di
batteri. Si guard attorno alla ricerca di qualche tipo di contenitore. Gli
unici che potevano andar bene erano quelli delle sostanze nutritive, ma li
aveva gettati via a mano a mano che li aveva vuotati e ci che aveva a disposizione non era sufficiente per il contenuto di tutto il fermentatore.
C'era soltanto una soluzione: gettare tutto direttamente nello scarico.
Prov a pensare se questo avrebbe causato conseguenze che potevano
mettere in allerta le autorit. Si sofferm un attimo a prenderle in conside-

168

razione, ma non gliene venne in mente nessuna. Non gli sembrava che negli impianti di trattamento delle acque di scolo si sarebbero preoccupati
del contenuto di batteri dei liquidi in entrata. Badavano solo a quelli in uscita.
Soddisfatto della sua decisione, and a prendere gli attrezzi da idraulico e si mise all'opera. Il lavoro consisteva nell'aprire alcune valvole, dato
che Yuri al momento dell'installazione aveva collegato i fermentatori ai
tubi di scarico.
Con le valvole aperte, il livello del liquido diminu rapidamente. Da
una valvola di sicurezza posta sulla sommit della struttura usc un gorgoglio.
Una volta che il fermentatore fu vuoto, Yuri lo pul con un abbondante
getto d'acqua, poi cominci a caricarlo con un nuovo brodo di coltura. Infine vi predispose una nuova produzione di carbonchio partendo dalla coltura originale che aveva isolato dal campione di terra dell'Oklahoma.
Quando ebbe finito, si raddrizz, diede una pacca al fermentatore e gli
disse di comportarsi in modo che lui ne fosse fiero. Poi riport di nuovo la
propria attenzione al polverizzatore, per vedere quanto tempo restava alla
fine del processo in corso. Appena questo fu completato, scaric la polvere e poi decise di salire di sopra a concedersi un lungo e meritato pisolino.
11

Marted 19 ottobre, ore 13


Jack gett da parte il testo sulle malattie infettive che aveva preso in
biblioteca e imprec a voce alta. Stava cercando di informarsi ulteriormente sul carbonchio, poich il caso di Jason Papparis continuava a preoccuparlo, ma faceva fatica a concentrarsi. Fece compiere mezzo giro alla
poltroncina su cui era seduto e, notando che quella di Chet era vuota, si
chiese dove fosse finito il suo compagno di stanza. Jack era ansioso di riferirgli la recente esperienza che confermava i suoi sospetti sul fatto che le
donne fossero impossibili.
Durante la notte, si era svegliato sentendosi tremendamente in colpa
per aver deluso Laurie, non essendosi mostrato pi entusiasta nei confronti del suo nuovo boyfriend. Pur rendendosi conto che la gelosia svolgeva
un certo ruolo nella valutazione di Paul, sentiva comunque che in quell'uomo c'era qualcosa che non gli piaceva. Come aveva gi accennato a
Lou, si trattava del gesto esageratamente galante di portare Laurie a Parigi
per il weekend. A lui quel comportamento faceva pensare a una specie di
corruzione. In base alla sua esperienza, gli uomini di quel tipo finivano
invariabilmente per mostrare un aperto maschilismo, una volta che la rela-

169

zione fosse ormai stabile e la donna emotivamente coinvolta.


Verso le quattro del mattino, Jack aveva deciso che avrebbe ammesso
di avere sbagliato. Anche se la cosa lo seccava, sarebbe andato fino in
fondo e si sarebbe scusato. Poi avrebbe detto qualcosa di lusinghiero nei
confronti di Paul, qualcosa che gli sarebbe venuta in mente l per l. La
decisione aveva richiesto un certo numero di ore. Ci che aveva fatto pendere la bilancia da quella parte era stato l'accorgersi di quanto l'amicizia di
Laurie fosse importante.
Ma le cose non erano certo andate come aveva previsto. Dopo che Jack
aveva messo in pratica la sua decisione, Laurie aveva accettato a malapena le sue scuse e se n'era andata di corsa. Per tutta la mattinata lo aveva
evitato e non aveva dato il minimo segno di aver apprezzato il suo gesto.
Jack si era sentito doppiamente biasimato. Prima perch non era stato
complimentoso verso Paul, e poi perch lo era stato. Scosse la testa. Non
sapeva che cosa avrebbe potuto fare d'altro.
Facendo roteare di nuovo la poltroncina, mise la mano sul ricevitore.
Se non riusciva a documentarsi sul carbonchio leggendo, avrebbe potuto
far lavorare il telefono. Nell'ora precedente aveva chiamato cinque o sei
ospedali cittadini per parlare con il primario del reparto di malattie infettive o, dove questo non esisteva, di medicina interna.
Quando gli passavano la persona che cercava, descriveva a grandi linee
il caso di carbonchio polmonare arrivato dal Bronx General Hospital e
chiedeva se nel loro ospedale ci fosse qualche caso che poteva far pensare
al carbonchio. Le risposte erano state tutte negative, ma per lo meno Jack
sentiva di instillare il seme del dubbio nelle persone giuste. In quel modo,
se fosse arrivato un paziente colpito da quella malattia, o se avessero avuto un caso non ancora diagnosticato, per lo meno ci avrebbero pensato.
Tra il personale degli ospedali newyorkesi, il carbonchio non era mai in
cima alla lista delle diagnosi differenziali.
Jack compose il numero del Columbia Presbyterian Medical Center e,
quando gli passarono il primario del reparto malattie infettive, gli ripet la
solita tiritera. Quello rest scioccato nel sentire la storia di Jason Papparis,
ma assicur Jack che nel suo centro medico nessun paziente poteva considerarsi un candidato alla diagnosi di carbonchio.
Jack riattacc e cerc sulle pagine gialle il numero di un altro ospedale
da contattare. Prima che potesse comporre il numero, per, squill il telefono. Stacc di scatto il ricevitore, aspettandosi che fosse qualche medico
da lui contattato, che lo richiamava con notizie interessanti. Rimase deluso. Era la signora Sanford, la segretaria del capo, che gli faceva una richiesta non nuova: Bingham voleva vederlo il pi presto possibile.
Decisamente non dell'umore giusto per le quisquilie burocratiche, come Jack definiva i suoi frequenti scontri con il capo, prese l'ascensore e

170

scese al primo piano. Come uno scolaretto che si presenta dal direttore in
attesa di essere castigato, lui si present a Cheryl Sanford, che gli sorrise e
gli strizz un occhio. Nel corso degli anni Jack e Cheryl avevano avuto
modo di conoscersi abbastanza bene, poich ogni volta che il capo lo
chiamava con urgenza, gli faceva fare invariabilmente anticamera e, per
ammazzare il tempo, non c'era niente di meglio che un'amichevole conversazione.
Jack restitu la strizzatina d'occhio. Faceva parte di un modo di comunicazione non verbale che ormai si era stabilito tra loro due. Significava
che poteva rilassarsi, dato che l'imminente incontro con il capo era solo di
routine: che il dottor Bingham si sentiva obbligato, e non motivato, a dargli una ripassata per qualche trasgressione.
Come se la passa suo figlio? chiese Jack, sedendosi sul divanetto rivestito in similpelle, pi duro della pietra, posto davanti alla scrivania della segretaria. La porta che dava sull'ufficio del capo stava alla sinistra di
Cheryl ed era sempre socchiusa. In quel momento si udiva la voce di Bingham che parlava al telefono.
Proprio bene, rispose Cheryl, orgogliosa. continua a prendere il
massimo dei voti.
Fantastico, comment Jack. Si dava il caso che conoscesse il figlio
di Cheryl, Arnold. Di tanto in tanto giocava a pallacanestro nel suo stesso
campo di basket. Era un giocatore giovane e ancora timido, ma con evidenti doti naturali. Cheryl, che era una madre nubile afroamericana, abitava in un caseggiato sulla 105esima Strada che Jack poteva scorgere dalla
finestra della camera da letto.
Dice che gli piacerebbe, un giorno o l'altro, saper giocare a basket
come lei, aggiunse Cheryl.
Jack si scherm con una risata. Diventer dieci volte meglio di me,
replic. Non esagerava: Arnold aveva appena compiuto quindici anni ed
era gi un giocatore richiesto perfino da Warren.
Io preferirei che la imitasse nelle sue capacit di medico, replic
Cheryl.
Ha espresso interesse, la rincuor Jack. Abbiamo fatto quattro
chiacchiere la scorsa settimana, mentre aspettavamo tutti e due di entrare
in gioco.
Me lo ha detto, e apprezzo molto che lei gli abbia dedicato del tempo.
Ehi, un ragazzo in gamba! un piacere parlare con lui.
In quel momento il dottor Harold Bingham tuon l'ordine perentorio
che Jack entrasse da lui.
Jack si alz e si diresse verso la porta accostata. Mentre le passava davanti, Cheryl sussurr: Adesso si comporti bene! Non lo esasperi, altri-

171

menti sar insopportabile per tutto il giorno!


Il capo era sprofondato nella sua poltrona, dietro la scrivania massiccia, ingombra di scartoffie. Aveva appena compiuto sessantacinque anni, e
li dimostrava tutti. Nei quattro anni da che Jack lavorava l, il naso a patata di Bingham sembrava essersi allargato, assieme alla rete di capillari che
lo incorniciava. La luce proveniente dalla finestra metteva in risalto la testa calva e sudata, creando quasi un'aureola luminosa che fece socchiudere
gli occhi a Jack.
Si sieda! ordin Bingham.
Jack obbed e attese. Non aveva idea del perch lo avesse chiamato, ma
sapeva che c'erano diversi potenziali argomenti di discussione.
Non si stanca di questa routine? inizi Bingham, socchiudendo gli
occhi acquosi, di un azzurro che faceva pensare all'acciaio, e fissandolo
senza batter ciglio, come per esaminarlo a fondo attraverso gli occhiali
dalla montatura di metallo. Anche se pareva vecchio come Matusalemme,
era acuto come sempre ed era una vera enciclopedia ambulante per quanto
riguardava la medicina legale. Era riconosciuto a livello mondiale come
uno dei giganti in quel settore.
bello vederla di tanto in tanto, capo, replic Jack, poi trasal: sapeva che, con quella battuta scanzonata, aveva gi ignorato l'avvertimento di
Cheryl.
Bingham si tolse gli occhiali e si strofin gli occhi con le grosse dita,
poi scosse la testa. A volte vorrei che lei non fosse in gamba com', perch allora saprei esattamente che cosa fare di lei.
Grazie per il complimento, capo. Oggi avevo proprio bisogno di essere tirato su.
Il problema che lei una grossa spina nel fianco.
Jack si morse la lingua. Gli erano venute in mente alcune battute spiritose, ma rinunci a dirle ad alta voce, per riguardo a Cheryl. Dopotutto,
era lei che avrebbe dovuto spupazzarsi Bingham per il resto della giornata.
Il cattivo umore del capo era leggendario quasi quanto la sua conoscenza
della medicina legale.
Ha idea del perch l'ho chiamata qui?
Mi rifiuto di rispondere perch so che tutto ci che dir potr essere
usato contro di me, replic Jack.
Bingham sorrise suo malgrado, ma il viso gli si ricompose immediatamente. Lei una seccatura, ragazzo mio. Ma ascolti! Poco fa ho ricevuto
una telefonata dalla dottoressa Patricia Markham, l'ufficiale sanitario.
Sembra che lei abbia di nuovo esasperato l'epidemiologo municipale, il
dottor...
Bingham inforc di nuovo gli occhiali e si mise a frugare tra le carte
che aveva davanti, alla ricerca del nome.

172

Il dottor Abelard, sugger Jack.


Gi, quello.
Qual l'accusa?
Era in collera perch lei ha svolto il suo lavoro. Come mai? Non le
diamo abbastanza da fare qui?
Gli ho telefonato, come mi aveva suggerito il dottor Washington.
Pensavo che volesse sapere del caso di carbonchio che avevo diagnosticato.
Cos mi ha detto Calvin, s.
Ma il dottor Abelard ha preso l'informazione sottogamba. Ha detto
che se ne sarebbe occupato quando avesse avuto tempo, o una cosa del
genere.
Ma, da quello che so, la fonte dell'infezione al sicuro in un magazzino di Queens, osserv Bingham.
Vero, ammise Jack.
Per lei si sentito autorizzato ad andare sul posto e a rovistare tra gli
schedari della vittima, sbott Bingham. Che cosa le succede, pazzo? E
se qualche avvocato impegnato nella battaglia per i diritti civili lo viene a
sapere? Lei non aveva un mandato, n altro tipo di autorizzazione.
Ho chiesto il permesso alla moglie della vittima.
Ah, questo reggerebbe benissimo in tribunale, comment Bingham
con sarcasmo.
Temevo che una parte degli acquisti pi recenti fosse stata venduta. In
quel caso, il carbonchio avrebbe potuto diffondersi. Avremmo potuto avere una miniepidemia.
Il dottor Abelard ha ragione. Bingham era evidentemente adirato.
Ci di cui sta parlando un lavoro che spetta a lui, non a questo ufficio.
Il nostro compito proteggere il pubblico, si difese Jack. Secondo
me c'era il rischio che il dottor Abelard non si desse da fare. Non dimostrava di prestare alla cosa l'attenzione che meritava.
Quando ha impressioni di questo tipo riguardo a un dipendente pubblico, venga da me! tuon Bingham. Invece di lasciare che lei corresse
di qua e di l a giocare al detective epidemiologo, avrei potuto chiamare
Pat Markham. Come ufficiale sanitario, spetta a lei far muovere il culo alla gente, se necessario. cos che il sistema dovrebbe funzionare.
Va bene, si limit a dire Jack, stringendosi nelle spalle. Per deferenza a Cheryl, non si sarebbe imbarcato in una discussione sull'inefficienza
della burocrazia e sulla frequente incompetenza dei dipendenti pubblici.
L'esperienza fatta di persona gli aveva dimostrato che fin troppo spesso, se
lui non fosse intervenuto, le cose non sarebbero state fatte.
Bene, allora se ne vada al diavolo, lo conged Bingham, unendo alle
parole un eloquente gesto della mano. Con la mente era gi passato a un

173

altro argomento che aveva in agenda.


Jack usc e, fermatosi davanti alla scrivania di Cheryl, chiese. Come
sono andato?
Onestamente, sei pi, rispose Cheryl con un sorriso malizioso. Ma
dato che di solito prende un quattro, da quanto lo esaspera, spingendolo
sull'orlo dell'apoplessia, direi che ha fatto progressi.
Jack le rivolse un cenno di saluto e imbocc il corridoio. Ma non and
tanto lontano. Lo vide Calvin, attraverso la porta socchiusa del suo ufficio.
Come procede il caso David Jefferson? gli domand.
Jack si affacci alla porta; Non mi tornato ancora niente. Hai chiamato John DeVries, su in tossicologia, per accelerare le cose nel suo laboratorio?
Subito dopo aver detto che lo avrei fatto.
Bene, allora passo di l immediatamente.
Ricordati: voglio il caso concluso entro gioved!
Jack rivolse al vice del capo un segno di pollice alzato, anche se dubitava che sarebbe stato possibile, poich tutti gli esami di laboratorio non
erano ancora rientrati. Ma era inutile discuterne adesso. Prefer prendere
l'ascensore e salire al quarto piano. C'era sempre la possibilit di un miracolo.
Trov John DeVries nel suo minuscolo cubicolo senza finestre e gli
chiese del caso in questione. Come tutta risposta, John si lanci in un appassionato lamento sullo stanziamento di fondi per la tossicologia. Quando usc di l, Jack era ancora pi sicuro che entro gioved non sarebbe riuscito a chiudere quel caso.
Usando le scale, sal al sesto piano ed entr nel laboratorio del DNA.
Ted Lynch, il direttore, stava davanti a uno dei molti macchinari ad alta
tecnologia, assieme a un tecnico. Sul bancone era aperto il manuale d'istruzioni di quel macchinario. Era evidente che non funzionava bene.
Ah, proprio l'uomo che speravo di vedere! lo accolse Ted, quando lo
vide. Si raddrizz, stiracchiandosi e strofinandosi la schiena. Aveva un fisico imponente, e in giovent era stato una stella del football in una delle
maggiori squadre universitarie.
Il viso di Jack si illumin. Questo vuol dire che hai qualche risultato
positivo per me?
S. Uno dei campioni che mi hai portato era positivo alle spore di Bacillum anthracis.
Accidenti! Jack era sorpreso. Pur essendosi dato da fare per prendere
tutte le colture, non si aspettava risultati postivi. Quale campione era? Te
lo ricordi?
Certo. Era quello con la stellina celeste iridescente.
Porca miseria! comment Jack. Si ricordava di aver trovato la stelli-

174

na proprio al centro del tampone di carta assorbente, sulla scrivania. Sembrava talmente fuori luogo in quell'ambiente spartano, da fargli pensare a
una traccia di qualche festeggiamento avvenuto molto tempo prima.
Puoi dirmi qualche altra cosa al proposito? domand ancora.
S, rispose Ted, desideroso di collaborare. Mi sono fatto mandare
da Agnes un campione della coltura che ha preso dal paziente. Adesso
stiamo facendo un esame del DNA sulle impronte, in modo da vedere se si
tratta delle stesse. Voglio dire, si presumerebbe di s, ma sarebbe meglio
avere una conferma.
Certo. Nient'altro?
Per esempio? Ted era un po' impermalosito. Pensava che Jack sarebbe rimasto pi che soddisfatto di ci che gli aveva gi detto.
Non lo so. Sei tu il mago di questi macchinali ad alta tecnologia. Io
non so nemmeno quali domande fare.
Mica so leggere nella mente delle persone, ribatt Ted. Ho bisogno
di sapere quali informazioni vuoi.
Be', magari sarebbe interessante sapere se la stellina era altamente
contaminata con le spore, oppure soltanto leggermente.
Questa una domanda interessante, comment Ted. Distolse lo
sguardo e si mastic l'interno della guancia, mentre ci rimuginava sopra.
Devo pensarci un po'.
E io dovr pensare un po' a come si contaminata.
Non proveniva dall'ufficio della vittima?
S. La stella era sulla scrivania dell'ufficio, ma la fonte delle spore di
carbonchio si trova nel magazzino, non nell'ufficio. Sembra che le spore
siano arrivate con una spedizione di tappeti e di pelli di capra dalla Turchia.
Capisco, disse Ted.
Suppongo che le spore possano essere state addosso a lui, sugger
Jack. Cos, quando arrivato in ufficio e si seduto, sono cadute gi.
Mi sembra ragionevole, convenne Ted. E che ne dici della possibilit che le abbia buttate fuori tossendo? Ho sentito che era un caso polmonare.
Anche questa un'idea. Ma, in un'ipotesi come nell'altra, perch diavolo erano solo sulla stellina? Ho prelevato campioni da diversi punti della scrivania, e sono tutti negativi.
Forse ha tossito fuori la stella, propose Ted con una risata.
Questo s che un suggerimento valido, comment Jack con sarcasmo.
Bene, lascio a te l'onore di investigare. Io intanto torno al pezzo malato della mia attrezzatura.
S, certo, mormor Jack in tono assente. Mentre usciva dal laborato-

175

rio e scendeva le scale fino al quinto piano, continu a porsi delle domande sull'enigma della stellina contaminata. Aveva la sgradevole sensazione
che quella stellina stesse cercando di dirgli qualcosa che lui non capiva.
Era come un messaggio in codice senza la chiave.
Si affacci all'ufficio di Laurie, ma lei non c'era. Riva, la sua compagna di stanza, sollev lo sguardo dalla scrivania. Con la sua morbida e affascinante voce dall'accento indiano, gli disse che era ancora nella stanza
delle autopsie.
Sempre con in testa l'idea fissa della stellina, Jack si diresse verso il
proprio ufficio. Gli venne in mente che la stella poteva avere avuto una
leggera carica elettrostatica, infatti la sua lucentezza suggeriva che fosse
di materiale plastico o metallico. Questo poteva spiegare il motivo per cui
le spore vi erano rimaste attaccate.
Entr nel proprio ufficio e si sedette alla scrivania, ancora ossessionato
del mistero della minuscola stella cerulea. Appoggi la testa fra le mani e
cerc di pensare.
Di quale stella celeste stai cianciando? gli chiese una voce.
Jack sollev la testa e si sorprese nel vedere Lou. L'espressione del detective era quella da cane bastonato che aveva la sera prima, al bar, ma
nell'insieme era tornato al suo look perpetuamente stropicciato e scomposto. Niente pi completo stirato e scarpe lucidate.
Stavo parlando ad alta voce? chiese Jack.
No, sono io che leggo nella mente delle persone. Posso entrare?
Certo. Jack tir pi vicina alla scrivania una delle sedie che condivideva con Chet e vi batt sopra con la mano.
Lou vi si lasci andare pesantemente. Non sembrava che quella mattina si fosse rasato.
Se stai cercando Laurie, gi nella fossa, lo inform Jack.
Cercavo te, disse Lou.
Jack sollev le sopracciglia. Sono lusingato. Che cosa c'?
Ho da farti una confessione.
Questo sembra interessante.
Mi sentivo cos male, e non riuscivo a dormire, cos sono rimasto alzato quasi tutta la notte.
Mi suona familiare.
Non voglio che tu pensi male di me, o cose del genere.
Cercher di non farlo, promise Jack, tamburellando impaziente con
le dita sul ripiano della scrivania.
Perch non una cosa che faccio abitualmente. Voglio che tu lo sappia.
Cristo, Lou, confessa! Come faccio altrimenti a darti l'assoluzione?
Lou abbass lo sguardo sulle mani che teneva strette, posate in grem-

176

bo, e sospir.
Va bene, provo a indovinare, lo stuzzic Jack. Ti sei masturbato e
hai avuto pensieri sconci.
Non sto scherzando! sbott Lou.
Allora sputa fuori, cos non devo indovinare.
Va bene. Ho fatto una ricerca negli archivi della polizia sul nome di
Paul Sutherland.
Tutto qui? chiese Jack, ostentando delusione. Speravo che tu avessi
fatto qualcosa di decisamente pi sconcio.
Ma in questo modo abuso delle mie prerogative di poliziotto.
Sar, ma io avrei fatto la stessa cosa.
Davvero?
Certo. Allora, che cosa hai trovato?
Lou si chin in avanti con aria cospiratoria e abbass la voce. Ha un
fascicolo.
Qualcosa di serio?
Non tantissimo. Suppongo che dipenda dal punto di vista. L'accusa
era possesso di cocaina.
Tutto qua?
Era una quantit considerevole, spieg Lou. Non abbastanza da far
pensare che la commerciasse, ma abbastanza per una festa. Non ha contestato l'accusa e ha avuto la condizionale e l'affidamento ai servizi sociali.
Hai intenzione di dirlo a Laurie? chiese Jack.
Non lo so, ammise Lou. quello che volevo chiedere a te.
Oh, Ges! Jack si strofin la fronte. Era una domanda difficile.
Mi chiederei perch glielo dico, aggiunse Lou.
Jack annu. Capisco che cosa intendi. Potrebbe farti la stessa domanda
e poi scaricare sul messaggero la collera scatenata da una simile notizia.
Proprio quello che penso. Per, come amico, ritengo che dovrebbe
saperlo. Certo, lui potrebbe averglielo gi detto.
Il mio intuito mi dice che non lo ha fatto, obiett Jack. troppo
pieno di s.
Anch'io ho la stessa sensazione.
Con la coda dell'occhio, Jack vide una figura riempire tutto il vano della porta. Era Ted Lynch, del laboratorio DNA.
Scusa, disse Teddy, Non sapevo che avessi visite.
Va bene, va bene, lo rassicur Jack e gli present Lou, ma scopr che
i due si conoscevano gi.
Non riuscivo a non pensare alla tua domanda, disse Ted.
Vuoi dire, sul grado di contaminazione della stellina celeste?
S. E c' un modo di rispondere! annunci Ted, tutto eccitato. Si
chiama tecnologia TaqMan. una nuova trovata nel campo della PCR.

177

E che cos' la PCR? volle sapere Lou.


La reazione a catena della polimerasi, spieg Jack. un modo di
replicare un minuscolo pezzo di DNA, cos da poterlo analizzare.
Ah! fece Lou, fingendo di aver capito.
Comunque, questa tecnica fantastica, aggiunse Ted. Consiste nell'inserire un enzima specifico nella reazione PCR, e l'enzima fagocita singoli tratti di DNA, come in quel vecchio videogame, Pac-Man, ve lo ricordate?
Jack e Lou annuirono.
La furbata che, quando si imbatte in quello che stiamo cercando,
qualsiasi cosa sia, l'enzima ci d un segnale. Non fantastico? Cos si pu
quantificare che cosa c'era originariamente nel campione, sapendo il numero di duplicazioni attraverso cui passata la reazione, dato che c' una
relazione con il tempo.
Jack e Lou fissarono con sguardo vacuo l'esperto di DNA.
Allora, vuoi che lo faccia? chiese Ted a Jack.
S, certo, sarebbe magnifico.
Mi ci metto subito. E Ted spar altrettanto rapidamente di come era
comparso.
Ci hai capito qualcosa? domand Lou.
Manco una parola, ammise Jack. Ted in un mondo tutto suo, lass. Ecco perch hanno messo il laboratorio del DNA all'ultimo piano. Tutti
noi pensiamo che i risultati piovano dal cielo.
Dovr imparare qualcosa di pi su 'sta roba del DNA, borbott Lou.
Sta diventando sempre pi importante nelle indagini di polizia.
Il problema che la tecnica cambia tanto rapidamente.
Che cos' questa faccenda della stellina celeste? volle sapere Lou.
la stessa stella di cui stavi bofonchiando quando sono entrato?
Proprio quella. Jack raccont a Lou la storia della minuscola stellina
luccicante, compreso il fatto che era l'unica cosa nell'ufficio della Corinthian Rug Company a essere contaminata con le spore di carbonchio.
Ho gi visto delle stelline come quella che mi hai descritto tu, disse
Lou. Proprio quest'anno, ce n'erano dentro alla busta dell'invito che ho
ricevuto per il ballo della polizia.
Hai ragione! esclam Jack. Una volta anch'io ho ricevuto un invito
e c'erano le stelline. Infatti mi chiedevo dove le avevo gi viste.
una cosa curiosa da trovare, nell'ufficio di una ditta di tappeti, osserv Lou. Mi chiedo se avevano dato una festa.
Ma torniamo alla tua domanda, propose Jack. Come farai a decidere se dire o no a Laurie che il suo nuovo boyfriend ha la fedina un po'
sporchetta?
Non lo so. Forse speravo che ti offrissi di dirglielo tu.

178

Oh no! La patata bollente tua! Sei tu che hai scoperto l'informazione


e sei tu che devi decidere che cosa farne.
Ebbene, c' dell'altro, annunci Lou.
Jack drizz le orecchie. Dimmi.
Ho scoperto che genere di affari tratta.
C' anche questo negli archivi della polizia?
Lou annu. un trafficante di armi.
Jack rest a bocca aperta. Secondo lui, rispetto al rapporto con Laurie,
il fatto che Paul Sutherland fosse un trafficante di armi era molto pi importante della condanna per possesso di cocaina.
Aveva una specie di monopolio nell'importazione degli AK47 bulgari, per lo meno fino al 1994, quando stata approvata la legge chiamata
Omnibus Crime, e sono stati banditi, assieme ad altre diciotto armi d'assalto semiautomatiche.
Questa una cosa seria.
Certo che seria. Questi AK47 bulgari sono molto popolari fra i
gruppi paramilitari di estrema destra e tra i fanatici survivalisti.
Lo dico in relazione a Laurie, precis Jack. Hai idea della sua posizione nei confronti della limitazione delle armi?
Non esattamente, ammise Lou.
Be', lascia che te lo dica. Vorrebbe disarmare l'intero paese, poliziotti
compresi. E qui al lavoro si specializzata nelle ferite da arma da fuoco.
Non me ne aveva mai parlato. Lou sembrava ferito.
Be', secondo me il fatto che il suo potenziale fidanzato traffica in armi
maledettamente pi importante da dirle che quella faccenda della cocaina.
Questo vuol dire che ci penserai tu?
Oh, per la misera! sbott Jack. Non vuoi farlo tu? Sei tu che l'hai
scoperto, e di certo mi chieder la fonte. Dovr dirglielo comunque che
sei tu.
Non importa. Credo che tu possa farlo meglio di me. Hai molte pi
cose in comune con lei.
Codardo.
Gi, perch tu invece sei coraggioso! esclam Lou. Dai! La vedi
molto pi di me. Voglio dire, lavora nello stesso edificio.
Va bene, ci penser. Ma non prometto niente.
Squill il telefono. Jack afferr con malgarbo la cornetta e nella sua
voce si insinu quasi una nota di collera che attenu subito, nel rendersene
conto. Era Marlene Wilson, la receptionist.
Spero di non disturbarla, dottor Stapleton, esord, con il suo leggero
accento del Sud.
Affatto. Che cosa c'?

179

Quaggi ci sono dei signori che vogliono vederla. Aspettava qualcuno?


Non che io sappia. Come si chiamano?
Aspetti un momento.
Ehi, io devo andare, disse Lou, alzandosi. Meglio che esca di qua
prima di imbattermi in Laurie.
Tieniti in contatto, gli disse Jack, agitando la mano. Dobbiamo
prendere una decisione rispetto all'informazione segreta che hai raccolto.
Lui annu e usc dalla stanza.
Torn in linea Marlene. Sono il signor Warren Wilson e il signor
Flash Thomas. Che cosa devo dirgli?
Accidenti! Li faccia salire!
Jack rimise gi il ricevitore con un movimento lento. Non riusciva a
credere che Warren fosse venuto a fargli visita. Lui glielo aveva suggerito
diverse volte, pensando che avrebbe trovato interessante vedere di prima
mano come si guadagnava da vivere. Faceva parte del suo tentativo di fargli riprendere gli studi. Ma lui aveva risposto che c'era solo un modo in
cui avrebbe visitato un obitorio: da morto!
Jack prese la sedia che era rimasta vicino alla scrivania di Chet e l'accost all'altra. Poi usc in corridoio e si diresse verso gli ascensori. Aveva
calcolato bene i tempi, infatti le porte si aprirono appena lui arriv e ne
uscirono i due compagni di basket.
'sto posto fa schifo! esclam Warren con un'espressione di disgusto.
Poi sorrise. Allora, come va? chiese a Jack, e sollev la mano con il
palmo rivolto verso di lui.
Jack vi sbatt contro il proprio, come quando si salutavano sul campo
di basket. Fece lo stesso con Flash, che chiaramente era molto pi intimidito del compagno dall'ambiente in cui si trovava.
Va come al solito, rispose Jack, tranne per la vostra visita. Sono
sbalordito nel vedervi qua, ma venite nel mio ufficio. E fece strada lungo
il corridoio.
Questo posto ha uno strano odore, osserv Flash.
Mi ricorda gli ospedali, aggiunse Warren.
Non certo un ospedale dove mi piacerebbe stare, comment Flash
con una risata nervosa.
Mi hai detto che facevi le autopsie in un posto chiamato 'la fossa',
disse Warren. Tutto questo posto sembra una fossa.
Avrebbe bisogno di qualche ristrutturazione, ammise Jack, e fece un
gesto per invitarli a entrare nel suo ufficio.
Si sedettero tutti e tre.
Jack sorrise. Vi siete fatti tutta questa strada solo per essere sicuri che
stasera verr a giocare?

180

Ieri sera avresti dovuto giocare, lo rimprover Warren. Hai avuto la


tua occasione di stare con noi. Non abbiamo mai perso.
Magari avr fortuna stasera.
Warren guard Flash. Glielo chiedi tu o glielo chiedo io?
Fallo tu, rispose Flash, muovendosi a disagio sulla sedia. Saltava agli occhi che era agitato.
Warren si rivolse a Jack. Stamattina Flash ha ricevuto una brutta notizia. morta sua sorella.
Mi spiace tanto, disse Jack. Guard Flash, ma lui distolse lo sguardo.
Non era poi tanto vecchia, aggiunse Warren. Pi o meno la tua et.
stata una cosa improvvisa. E Flash pensa che ci sia sotto qualcosa di
brutto. Vedi, lei e il suo vecchio non andavano tanto d'accordo, capisci
che cosa intendo?
Devo presumere che questo rapporto fosse caratterizzato da un po' di
violenza domestica? chiese Jack.
questo che chiami riempirla di botte di tanto in tanto? osserv
Warren.
il solito eufemismo, conferm Jack.
Un sacco di violenza domestica, intervenne Flash, accalorandosi.
Calmati! Warren gli diede una pacca sulla spalla, poi, rivolto a Jack,
aggiunse: Ho dovuto convincere Flash a non andare laggi a ridurre in
poltiglia l'uomo di sua sorella.
Quel figlio di puttana l'ha ammazzata! ringhi Flash.
Dai, amico, non lo sai per certo! cerc di calmarlo Warren.
E invece lo so! ribatt Flash.
Warren si rivolse di nuovo a Jack. Ecco, vedi che cosa cerco di impedire? Se Flash va laggi, ci saranno dei guai. Qualcuno morr, e non credo
che sar Flash.
Che cosa posso fare per esservi d'aiuto? chiese Jack.
Vedi se puoi scoprire che cosa l'ha uccisa. Se morta per cause naturali, allora Flash dovr sfogare la sua irritazione su qualcos'altro, per esempio su di te e su di me, al campo di pallacanestro. Warren diede a
Flash un'amichevole scappellotto sulla testa e l'altro lo scans con irritazione.
Dov' al momento il suo cadavere? chiese Jack.
All'obitorio di Brooklyn, rispose Warren, per lo meno, quanto
hanno detto a Flash al Coney Island Hospital, dov'era stata portata.
Be', allora sar facile, gli assicur Jack. Parler con il medico che
le far l'autopsia e avremo la risposta.
Non ci sar autopsia, sbott Flash. questo che mi preoccupa.
L'hanno portata all'obitorio per farle l'autopsia, ma adesso non gliela fan-

181

no. Qui c' qualcosa di losco, sai che cosa intendo, vero?
Non necessariamente, rispose Jack. Non a tutti i cadaveri esaminati
dal medico legale viene fatta l'autopsia. E se a lei non la fanno significa
che le possibilit che ci sia sotto qualcosa di losco sono minime. Dato che
morta in ospedale, il medico curante ha certificato la causa del decesso,
e in quel caso l'autopsia non obbligatoria.
Flash pensa che ci sia dietro una cospirazione, disse Warren.
Vi posso assicurare che non c' nessuna cospirazione, magari incompetenza, ma cospirazione no.
Ma... fece per protestare Flash.
Basta! lo interruppe Jack. Me ne interesser comunque. Come si
chiamava?
Connie Davidov, rispose Flash.
Jack annot il nome e prese il telefono. Chiam l'obitorio di Brooklyn,
che amministrativamente faceva parte dell'ufficio di medicina legale di
New York. Tecnicamente il capo era Bingham, anche se a Brooklyn c'era
un responsabile in loco. Si chiamava Jim Bennett.
Chi ha l'incarico di decidere le autopsie, questa settimana? domand
Jack alla receptionist, dopo essersi identificato.
Il dottor Randolph Sanders. Vuole che glielo faccia chiamare?
Se non le spiace, rispose Jack. Non era contento. Conosceva abbastanza Sanders e lo aveva messo nella stessa categoria dei colleghi che lavoravano in modo meccanico, come George Fontworth. Tamburell con
la matita sulla scrivania, mentre aspettava. Avrebbe preferito aver a che
fare con qualsiasi altro, fra i quattro medici legali che lavoravano a Brooklyn assieme a Sanders.
Quando Randolph venne al telefono, Jack non perse tempo in preamboli e chiese come mai non veniva fatta l'autopsia a Connie Davidov.
Dovr andare a prendere la sua cartella, rispose Randolph. Perch
me lo chiedi?
Mi stato chiesto di dare un'occhiata al caso. Jack preferiva tenersi
sul vago. Se Randolph voleva pensare che erano stati Bingham o Calvin,
tanto meglio.
Aspetta, disse Randolph.
Jack si volt verso Flash, tenendo la mano sul ricevitore. Davidov
non sembra un cognome afroamericano.
Non lo . Il marito di Connie un bianco.
Jack annu, intuendo che era questo probabilmente alla base dell'ostilit di Flash per il cognato, pi che i presunti episodi di violenza. Va d'accordo con il resto della famiglia?
Ah! sbott Flash con disprezzo. La famiglia non parlava con nessuno dei due. Non volevano nemmeno che lo sposasse.

182

Okay, ho la cartella, annunci Randolph, catturando l'attenzione di


Jack. E ho davanti a me il referto dell'anatomopatologo.
Che cosa dice?
Il medico che l'ha presa in cura all'ospedale, Michael Cooper, ha fatto
una diagnosi di stato asmatico che l'ha portata alla morte. La paziente soffriva di asma cronica, con diversi ricoveri ospedalieri e visite al pronto
soccorso. Era anche decisamente obesa, il che di certo non l'aiutava a respirare quando aveva gli attacchi. Dice anche che aveva tante allergie.
Va bene. Dimmi, lo hai visto il cadavere?
Certo che l'ho visto! Il tono di Randolph era offeso.
Secondo la tua opinione professionale, c'era qualche segno di violenza domestica?
Se ci fossero stati segni di violenza domestica, avrei fatto la maledetta
autopsia, rispose Randolph, sulla difensiva.
Nessun segno di soffocamento? insist Jack. Come emorragie petecchiali nella sclera? Niente del genere?
Mi stai insultando con queste domande, replic Randolph.
E per quanto riguarda la tossicologia? continu Jack. stato preso
qualche campione?
Non abbiamo fatto l'autopsia! sbott Randolph. Non facciamo esami tossicologici sui casi senza autopsia, e nemmeno tu!
Senza aggiungere altro, Randolph riattacc. Jack sollev le sopracciglia e rimise gi il ricevitore. Un tipo suscettibile, anche se devo dire a
sua discolpa che la mia mancanza di diplomazia leggendaria. Comunque, avete sentito che cosa mi ha detto?
Warren e Flash annuirono.
Ha detto che non c'erano segni di violenze domestiche. Ora, non il
pi grande medico legale del mondo, secondo la mia opinione, ma per riconoscere le violenze domestiche non occorre essere delle aquile.
Come mai hai fatto quella domanda sugli esami tossicologici? chiese
Warren.
Servono a rilevare veleni, cose del genere. tutta roba che resta in
circolo.
Warren guard Flash.
Volete che continui a indagare? domand Jack.
Flash annu. Sono sicuro che l'ha uccisa.
Dopo quello che hai sentito, perch continui a esserne sicuro?
Perch non vero che soffriva d'asma e di allergie.
Ne sei sicuro? domand Jack, stupito.
S, sono sicuro. Sono suo fratello, no? S, ne aveva un pochino quando era piccola, ma sto parlando di quando aveva dieci anni. Nell'ultimo
paio d'anni parlavo con lei almeno una volta alla settimana e non mi ha

183

mai detto di avere l'asma o le allergie.


Accidenti! Questo getta una nuova luce su tutta la faccenda, comment Jack.
Che cos'altro puoi fare? chiese Warren.
Posso chiamare il medico che l'ha curata in ospedale, quando l'hanno
portata al Coney Island Hospital.
Le pagine gialle erano gi aperte sulla sezione degli ospedali, quindi fu
facile per Jack trovare in fretta il numero. Telefon e chiese del dottor Michael Cooper. Quando lo ebbe in linea, gli rifil la solita tiritera su chi era
e perch chiamava. A differenza di Randolph, Michael si dimostr disposto a collaborare e per niente sulle difensive.
S, mi ricordo di Connie Davidov, rispose subito. Un caso tosto!
giunta qui praticamente moribonda. Quando il personale dell'ambulanza
arrivato a casa sua, era molto cianotica e quasi senza respiro. Era caduta in
bagno, dove l'aveva trovata il marito. Le hanno somministrato immediatamente l'ossigeno e l'hanno ventilata. Quando arrivata qui al pronto
soccorso era in acidosi, con anidride carbonica oltre i limiti superiori della
norma e una bassa saturazione arteriosa di ossigeno. I dati sono migliorati
con un'adeguata ossigenazione, ma il suo stato clinico no. Non aveva riflessi periferici, le pupille erano fisse e dilatate, e l'elettroencefalogramma
era essenzialmente piatto. Non potevamo fare molto.
L'auscultazione del petto com'era?
Quando arrivata qua, buona. Ma non c' da meravigliarsi, data la
bassa saturazione d'ossigeno e il grado di acidosi. Tutti i muscoli, compresi quelli lisci, erano praticamente paralizzati. Considerando la sua mole,
era come una balena arenata su una spiaggia.
Nessun indizio di un attacco cardiaco?
No. L'elettrocardiogramma era normale, anche se il ritmo era molto
basso, e c'erano dei cambiamenti collegati al poco ossigeno presente nelle
arterie.
Non poteva essere un ictus?
Le abbiamo fatto una TAC ed era normale. Abbiamo fatto anche un
LP e il liquido era chiaro.
Niente febbre, lesioni alla pelle, o altri segni di infezione?
Niente. Anzi, la temperatura era inferiore al normale.
Per quanto riguarda la storia anamnestica di asma e allergie, lo hai rilevato dai referti ospedalieri?
No, me lo ha detto il marito. Era abbastanza in s, nonostante tutto
quello che successo, ed era in grado di aiutarci con l'anamnesi.
Jack ringrazi il collega e riattacc, poi si volt verso Warren e Flash.
La cosa diventa sempre pi interessante. Non sembra che la storia dell'asma e delle allergie sia stata convalidata. Penso che dovrei dare un'occhia-

184

ta a Connie.
Puoi farlo? chiese Warren.
Perch no?
Jack riprese il telefono e cerc di chiamare direttamente Randolph, ma
il suo numero non rispondeva. Allora compose quello del centralino e
chiese che glielo chiamassero. Quando la centralinista gli chiese il nome,
Jack glielo diede, poi aspett. Ben presto la centralinista torn e lo inform che il dottor Sanders era occupato. Jack allora lasci un messaggio per
avvisarlo che stava andando da lui.
A quanto pare, il dottor Sanders indulge in un atteggiamento di resistenza passiva, comment, alzandosi. Prese il cellulare e la piccola macchina fotografica e li mise in tasca. Voi che cosa fate? Se volete venire
con me, siete i benvenuti.
Tu ci vuoi andare? domand Warren a Flash. Io tempo ne ho.
L'amico annu. Voglio vederci chiaro fino in fondo.
Come ci siete venuti qua? chiese Jack.
Warren sollev le chiavi della macchina. Ho la mia carriola parcheggiata proprio fuori, sulla 30esima Strada.
Perfetto, andiamo!
Scesero con l'ascensore fino al sotterraneo e stavano per uscire attraverso il piano di carico, quando Jack si ferm.
Stavo pensando... borbott. Chiss come mi accoglieranno a Brooklyn? Penso che sia meglio se mi porto dietro un po' di attrezzature.
Di che attrezzature stai parlando? si incurios Warren.
Sarebbe troppo lungo da spiegare. Voi aspettatemi qui o vicino alla
macchina. Torno subito.
Jack scomparve nelle profondit dell'obitorio, oltrepassando la serie di
celle frigorifere dove venivano conservati i cadaveri in attesa dell'autopsia. Ebbe la fortuna di imbattersi in Vinnie che stava uscendo dalla fossa e
gli chiese di procurargli un po' di provette per campioni di liquidi corporei, una mascherina, dei guanti di gomma, una manciata di siringhe, un
paio di bisturi e un sondino nasogastrico.
Che cosa diavolo hai intenzione di fare? gli chiese Vinnie, guardandolo con aria sospettosa.
Probabilmente mettermi nei guai, rispose Jack.
Stai andando fuori?
Purtroppo s.
Vuoi che venga anch'io? propose il tecnico.
Grazie, meglio di no, rispose Jack. Ma apprezzo l'offerta.
Non ci volle molto a Vinnie per raccogliere tutto il materiale richiesto
e nel frattempo Jack si procur la tracolla in cui era solito trasportare la
biancheria di ricambio. Soprattutto d'estate sudava tantissimo durante la

185

pedalata mattutina e doveva farsi la doccia e cambiarsi, una volta arrivato


al lavoro.
Ficc tutto nella tracolla, ringrazi Vinnie e torn al piano di carico,
dove trov ad aspettarlo Warren e Flash. Stavano ancora discutendo se era
il caso che Flash andasse a fare una scenata al cognato.
Mentre salivano in macchina, i due amici si comportarono come se
fossero in collera uno con l'altro. Si misero davanti, e Jack si adagi sullo
spazioso sedile posteriore. Il veicolo era una Cadillac di cinque anni.
Non potremmo rendere gradevole questo viaggio in macchina? domand Jack, sperando di allentare la tensione.
pazzo! si lament Warren, agitando le mani per aria. Si ficcher
in guai grossi, oppure ci rester secco, capisci, no, che cosa intendo?
S, ma mia sorella che stata assassinata, ribatt Flash. Se fosse
stata la tua, faresti esattamente la stessa cosa.
Ma tu non lo sai se stata assassinata. La faccenda tutta qui. Ecco
perch siamo venuti a parlare a Doc.
Ascolta, Flash, intervenne Jack, sono abbastanza sicuro di riuscire
a scoprire se c' sotto qualcosa di losco, ma devi avere pazienza. Potrei
non essere in grado di dirlo in modo definitivo prima di un paio di giorni.
E perch ci vuole cos tanto? domand Flash, girandosi verso di lui.
Pensavo che lo potessi capire solo guardandola.
Potrebbe anche essere, ma ne dubito, dato che Randolph non ha visto
niente. Non poi tanto male, come medico legale. Quello a cui penso un
qualche tipo di veleno.
Per esempio? domand Warren, e fiss Jack nello specchietto retrovisore.
Ma... cianuro, magari. Per non torna, perch il livello di ossigeno nel
sangue era basso. Per, sempre qualcosa a cui pensare.
Che altro?
Si potrebbe prendere in considerazione il monossido di carbonio, ma
la squadra dell'ambulanza l'ha descritta come cianotica, o blu.
Tutto qua? chiese Warren. Non ci sono altri veleni?
Che cos', un esame?
No, solo che mi interessa.
Be', suppongo che potrei pensare ai barbiturici, alle benzodiazepine,
come il Valium, al glicole etilenico, e roba simile. Tutto ci che hanno in
comune questi agenti che causano una depressione della respirazione,
cosa di cui Connie soffriva.
Come potrebbe averla ammazzata con il monossido di carbonio?
chiese Flash.
Avevano una macchina?
S, e anche un garage.

186

Be', potrebbe averla fatta ubriacare, oppure averla drogata e poi averla messa nella macchina ferma in garage, con il motore acceso. Oppure,
ancor meglio, con i gas di scarico convogliati direttamente dentro l'auto.
Poi, quando era quasi morta, potrebbe averla portata nel bagno e aver
chiamato l'ambulanza.
Non poteva portarla da nessuna parte, obiett Flash. Pesava sui
centosessanta chili.
Stavo solo tratteggiando una situazione ipotetica. Jack era un po'
spazientito. Accidenti! Dai, andiamo!
Devi dirmi tu dove andare, gli ramment Warren.
Kings County Hospital. Si trova a sud-ovest del Prospect Park, a Brooklyn.
Devo prendere la superstrada FDR?
S, e passare sul ponte di Brooklyn. Poi vai in Flatbush Avenue.
Warren mise in moto e finalmente partirono.
Flash, che possibilit ci sono che tua sorella si sia suicidata? chiese
Jack mentre costeggiavano l'East River.
Nemmeno a parlarne! reag lui senza esitazione. Non era assolutamente il tipo.
Non era mai depressa?
Non nel solito senso. Ma forse un pochino s. Pu essere il motivo per
cui mangiava cos tanto. Sapeva di aver sposato un caso da manicomio.
In che senso?
Quel tizio non faceva niente, spieg Flash con rancore. Tornava a
casa dal lavoro e si metteva a bere davanti alla tele. Questo fino a pochi
mesi fa, quando ha cominciato a passare tutto il tempo libero in cantina.
A fare che cosa?
Ad armeggiare, credo. Connie non mi diceva che cosa faceva. Penso
che non lo sapesse nemmeno lei.
Anche lei beveva tanto?
No, se intendi gli alcolici. I milk-shake sono un altro paio di maniche.
E le droghe?
Mai avuto niente a che fare con la droga.
In quale parte di Brooklyn viveva? domand ancora Jack.
In Oceanview Lane.
E dov'?
Brighton Beach. Viveva in una zona piuttosto carina, con tante casette
di legno. D'estate arrivava a piedi alla spiaggia e faceva il bagno. Era un
bel posticino.
Uhmm, comment Jack. Si chiedeva che aspetto avesse quel posto.
Non riusciva a immaginare casette piccole all'interno del territorio di New

187

York.
Parcheggiare nei dintorni del Kings County Hospital era un incubo divenuto realt, ma Warren non si scompose. Nel bagagliaio aveva un vecchio bidone tutto ammaccato, con il fondo tagliato via. Si limit a trovare
un posto davanti a un idrante, parcheggi e copr l'idrante con il bidone.
Jack si meravigli davanti all'arte di arrangiarsi richiesta dalla vita metropolitana.
Davanti all'obitorio Warren e Flash si fermarono.
Forse noi dovremmo aspettare fuori, propose Warren e guard
Flash, che annu.
Per me va bene, replic Jack. Cercher di sbrigarmi.
Entr nell'edificio e mostr il distintivo alla receptionist, che non lo
conosceva. Debitamente impressionata, gli apr.
Senza perdere tempo, Jack and direttamente all'ufficio mortuario, che
si trovava proprio vicino alla sala delle autopsie. La porta era aperta, ed
entr. Alla scrivania trov un tecnico mortuario.
Salve, sono il dottor Stapleton, dell'ufficio di Manhattan, si present
rapidamente, e mostr di nuovo il distintivo.
Salve, sono Doug Smithers. In che cosa posso esserle utile? Era evidente che era sorpreso. Gli scambi di visite non erano la norma.
In un paio di cose, rispose Jack. Intanto, potrebbe far chiamare il
dottor Sanders? Gli chieda se non gli spiace scendere quaggi.
Va bene, rispose Doug, con una sfumatura di perplessit. Non rientrava nei compiti dei tecnici mortuari dare ordini ai medici. Prese il telefono e, quando ebbe in linea il dottor Sanders, gli rifer la richiesta parola
per parola.
Perfetto! approv Jack. Adesso vorrei che mi trovasse un cadavere
e lo portasse in qualche posto dove gli possa dare un'occhiata.
Vuole che lo metta su un tavolo della sala delle autopsie?
No. Non ho intenzione di infilarmi la tuta protettiva. Voglio solo dargli un'occhiata e prelevare qualche campione di liquidi. Basta che trovi un
posto con un'illuminazione adeguata.
Doug Smithers si alz. Qual il numero di accesso?
Questo non lo so. Si chiama Connie Davidov. arrivata, credo, stamattina presto.
Quel cadavere non c'.
Sta scherzando!
No. Lo hanno portato via da poco. Una mezz'oretta, credo.
Dannazione! grid Jack, scuotendo la testa, e gett la tracolla sulla
scrivania, con un tonfo. Aveva il viso arrossato.
Mi spiace, mormor Doug, ritraendosi, come se si aspettasse che
Jack gli saltasse addosso.

188

La colpa non sua, sbott lui e si strinse le mani, facendo crocchiare


le nocche, come per sfogarsi. Dove l'hanno portata?
Doug si chin sul registro e, aiutandosi con l'indice, trov l'annotazione. Alle Onoranze Funebri Strickland.
Dove diavolo si trova?
Credo che sia sulla Caton Avenue, vicino al cimitero di Greenwood.
Ges Cristo! sbrait Jack, e si mise ad andare avanti e indietro, mentre intanto cercava di pensare al da farsi.
Il dottor Stapleton, presumo, disse una voce dal tono ostentatamente
condiscendente. Non ti trovi un po' lontano dalla base?
Jack sollev lo sguardo verso la porta. Inquadrato dagli stipiti si ergeva
il dottor Randolph Sanders. Era un po' pi anziano di lui e i capelli che teneva pettinati all'indietro erano in gran parte grigi. Aveva il viso stretto e
portava occhiali scuri dalla montatura pesante, che gli davano l'aspetto di
un gufo. Nella scala gerarchica era molto al di sopra di Jack, con quasi
vent'anni di esperienza.
Pensavo di correre qui a darti l'aiuto di cui hai bisogno, replic Jack.
Oh, ti prego! esclam Randolph, in tono sprezzante.
Perch diavolo hai mandato via il cadavere della Davidov, se sapevi
che stavo venendo qua?
Ho ricevuto un misterioso messaggio riguardo a una tua imminente
visita, ma non era corredato dalla richiesta di tenere qui il cadavere.
Suppongo di non dovermi sorprendere, dato che ci sarebbe voluto un
quoziente di intelligenza di cinquanta o pi, per immaginarlo.
Non devo restar qui ad ascoltare le tue baggianate giovanili, comment Randolph. Fa' un buon viaggio di ritorno a Manhattan. Gir sui
tacchi e spar.
Jack usc in corridoio e lo chiam. Lascia che ti dica una cosa: Connie
Davidov non soffriva n di asma n di allergie. Era una donna del tutto
sana che all'improvviso ha avuto un'insufficienza respiratoria senza che
fosse collegata a un ictus o a un attacco cardiaco. Se questo non un caso
che si merita un'autopsia, io non lo so allora, quale lo !
Randolph si ferm di botto davanti agli ascensori e si volt.
Come fai a sapere che non soffriva di asma e di allergie? chiese.
Da suo fratello.
Be', lascia che ti dica una cosa, replic Randolph in tono sdegnoso.
La mia fonte per l'anamnesi della donna si d il caso che sia l'investigatore pi esperto di questo ufficio. Tu puoi credere a chi ti pare, io mi affido
al parere di un professionista.
Randolph si volt di nuovo e premette con calma il tasto della chiamata, poi gett una rapida occhiata all'indietro e scocc a Jack un sorrisetto
condiscendente.

189

Jack stava per controbattere con rabbia all'ultima affermazione del collega pi anziano, quando si rese conto di quanto fosse ridicolo star l a discutere con una simile testa di legno. Inoltre, un diverbio con lui non sarebbe servito di certo a far progredire la sua indagine sul caso di Connie
Davidov. Scuotendo la testa, torn nell'ufficio mortuario e afferr la tracolla che era rimasta sulla scrivania. Doug lo guard incuriosito ma non
disse nulla.
Sempre furente, Jack usc dall'edificio e si avvicin a grandi falcate all'auto di Warren. I due amici erano appoggiati ai parafanghi e mentre si
avvicinava lo guardarono con grande aspettativa, ma lui non disse niente.
Si limit a sedersi sul sedile posteriore.
Warren e Flash si scambiarono un'occhiata, si strinsero nelle spalle e
rimontarono in macchina anche loro. Poi si voltarono verso Jack, che teneva le labbra serrate.
Hai l'aria di essere incazzato, osserv Warren.
Lo sono, ammise Jack. Distolse lo sguardo per un momento, immerso nei pensieri.
Che cosa successo? domand Flash.
Hanno mandato il cadavere all'impresa di pompe funebri.
Come mai? si stup Warren. Sapevano che stavi arrivando.
Ha qualche cosa a che fare con la competitivit dei medici fra loro.
difficile da spiegare e probabilmente non ci credereste.
Ti credo sulla parola. E adesso che cosa facciamo?
Non lo so. Ci sto pensando.
Io lo so che cosa faremo, salt su Flash. Andremo a Brighton Beach.
Zitto, gli fece Warren. Questo solo un intoppo secondario.
Un intoppo un cavolo! reag Flash. Se fosse stata bianca, tutto questo non sarebbe successo.
Flash, non questo il problema, lo contraddisse Jack. In questa citt c' tanto razzismo, questo te lo concedo, ma il problema non questo,
credimi.
Perch non puoi semplicemente dire all'impresa di pompe funebri di
rispedire indietro il cadavere? sugger Warren.
Vorrei che fosse cos semplice. Il problema che si tratta di un caso
che spetta all'ufficio di Brooklyn, e io sono dell'ufficio di Manhattan, il
che significa che c' di mezzo un sacco di politica. Dovrei farlo fare al
grande capo, il che metterebbe sulle difensive il capo di Brooklyn, perch
presumerebbe che tutta la questione un riflesso di come lui gestisce l'ufficio. Diventerebbe una specie di guerra burocratica per la difesa del territorio. E in pi richiederebbe secoli. Ora che verr completato tutto il lavoro con le scartoffie, e fatte le telefonate, e scatenate le battaglie, quelli del-

190

le pompe funebri potrebbero aver gi imbalsamato il cadavere o, peggio


ancora, potrebbero averlo cremato.
Merda! esclam Warren.
Questo decide le cose: io vado a Brighton Beach! torn alla carica
Flash.
No, andiamo tutti all'impresa di pompe funebri, propose Jack. Potrebbe avere delle conseguenze, ma non vedo altra via per impedire a
Flash di autodistruggersi. Magari avremo fortuna. Si trova in Caton Avenue, vicino al cimitero di Greenwood. Hai una pianta della citt?
Warren annu, e fece segno a Flash di frugare nel cruscotto. Mentre loro due si chinavano sulla cartina per cercare la strada, Jack tent di mettere a punto una strategia. Si chiese che cosa lo avrebbe aspettato. Si immaginava che il direttore delle pompe funebri non sarebbe stato disposto a
collaborare.
Quando arriveremo l dovremo fare una specie di irruzione e sopraffarli, consigli.
Warren sollev la testa dalla cartina. Che cosa intendi?
Dobbiamo cercare di fare quello che vogliamo fare prima che loro
abbiano il tempo di pensare.
Ma tu sei un medico legale. Sei un funzionario municipale.
S, ma quello che stiamo per fare a dir poco irregolare. Al direttore
delle pompe funebri non piacer. Vedi, il sistema funziona cos: il cadavere viene tecnicamente consegnato al parente pi prossimo, che in questo
caso il marito, anche se di fatto l'impresa di pompe funebri che si occupa di andarlo a recuperare. Non gli dovrebbe accadere niente, a meno
che non sia il marito a dirlo. Evidentemente, noi non vogliamo che chiamino il marito, perch se colpevole di quello che sospetta Flash, far il
diavolo a quattro.
Perch non dici che sei dell'ufficio di Brooklyn e che vi siete dimenticati di fare un paio di cosette?
Chiamerebbero di sicuro Brooklyn per una conferma. Si chiederebbero come mai non hanno ricevuto una telefonata per riportare indietro il cadavere. Ricordati che lavorano a stretto contatto di gomito e conoscono i
medici legali. Sarebbe molto irregolare per me farmi vivo cos all'improvviso. Fidati!
Allora che cosa proponi? chiese Warren.
Ci sto pensando. Hai trovato la strada sulla pianta?
Penso di s, rispose Flash.
Andiamo, prima che me la faccia sotto dalla paura.
Avevano superato qualche isolato, quando a Jack venne un'idea. Estrasse di tasca il cellulare e chiam Bingham. Come si aspettava, rispose
la voce mielosa di Cheryl Sanford. Lui si identific e le chiese se il capo

191

fosse a portata di voce.


Non proprio, rispose lei. dall'ufficiale sanitario, per una riunione
improvvisa.
Ancora meglio, comment Jack. Ascolti, ho un problema, e ho bisogno del suo aiuto.
Mi far finire nei guai? domand Cheryl, guardinga. Lo conosceva
troppo bene, considerato il numero di volte in cui lo aveva visto ricevere
una ripassata da Bingham.
possibile, ammise Jack. Se succede, mi assumer tutte le responsabilit. Ma per una buona causa.
Le spieg del lutto di Flash e dei suoi dubbi sulla morte di Connie, e di
come le discrepanze sull'anamnesi facessero pensare a qualcosa di sospetto. Infine, l'indole generosa di Cheryl e il suo senso di giustizia prevalsero,
e acconsent a fare ci che lui aveva in mente.
A questo punto, Jack si schiar la voce. Se nella prossima mezz'ora ricever una telefonata per il capo da parte delle Onoranze Funebri Strickland, dica loro che dall'ufficiale sanitario, il che vero, ma aggiunga
che il dottor Jack Stapleton stato autorizzato a prelevare alcuni campioni
di liquidi dal cadavere di Connie Davidov.
Tutto qua? chiese Cheryl.
Tutto qua, conferm Jack. Se proprio vuole ricamarci sopra, dica
che aveva intenzione di chiamare prima, ma le sfuggito di mente, per la
sopravvenuta urgenza dell'incontro del capo con l'ufficiale sanitario.
Lei davvero subdolo, comment Cheryl. Ma si tratta di una buona
causa, soprattutto considerato che forse c' di mezzo un omicidio. Comunque, lo far.
Mi piace pensare a me stesso come a uno pieno di risorse, non subdolo, scherz Jack, poi ringrazi Cheryl anche da parte di Flash e riattacc.
A quanto pare, hai sistemato le cose, comment Warren.
Vedremo. Jack non era poi tanto sicuro. Dall'esperienza che aveva, i
direttori delle pompe funebri univano la suscettibilit alla pignoleria per i
dettagli. C'erano un sacco di potenziali trappole. Se avessero avuto molto
personale, Jack si aspettava addirittura che gli avrebbero impedito fisicamente di agire.
Le Onoranze Funebri Strickland occupavano un edificio a due piani intonacato a stucco che in una vita precedente era stato la grandiosa dimora
di qualche ricco abitante di Brooklyn. Era dipinto di bianco, nell'apparente
tentativo di renderlo allegro, ma restava comunque una struttura massiccia
dallo stile indeterminato. Tutte le finestre erano velate da pesanti tendaggi
neri. Dal parcheggio si scorgeva un angolo del cimitero di Greenwood,
dalle lapidi luccicanti.

192

Warren tir il freno a mano e spense il motore.


Ha l'aria piuttosto minacciosa, eh? comment Jack.
Che cosa ci fanno l dentro? domand Warren. una cosa che mi
sono sempre chiesto.
Non chiederlo! meglio se non lo sai. Dai, concludiamo questa faccenda, prima che mi perda d'animo.
Noi aspettiamo qui, propose Warren, guardando Flash, che annu.
Oh, no! esclam Jack. Non stavolta! Prima, quando ho detto 'noi',
parlavo sul serio. Questa sar una specie di invasione, e ho bisogno anche
della vostra possente presenza. Inoltre, Flash, tu sei un parente, il che ci d
qualche parvenza di legittimit.
Fai sul serio, amico? chiese Warren.
Certo. Dai, non c' da discutere!
Jack si diresse con aria risoluta verso l'ingresso, con la tracolla appesa
alla spalla. Dietro di s sentiva i passi dei due compagni. Intuiva che lo
seguivano con riluttanza e non li biasimava per questo. Sapeva che non
erano preparati emotivamente per quello che avrebbero visto.
L'interno dell'edificio era standard. C'era abbondanza di legno scuro,
drappi di velluto, luci soffuse e musica classica a basso volume, e il tutto
trasmetteva una sensazione di serenit. Nell'atrio, appoggiato su una
consolle, era aperto il libro dei visitatori e l accanto, in piedi, era immobile una donna vestita di nero, dall'aspetto austero. Al centro della stanza,
verso destra, una bara aperta era posata sopra un catafalco che arrivava
all'altezza della vita, con qualche fila di sedie pieghevoli disposte davanti.
L'interno del coperchio era rivestito di raso bianco. Jack pot scorgere soltanto il profilo di chi occupava la bara.
Posso esserle utile? chiese la donna con una voce appena pi alta di
un respiro.
S, rispose jack. Dov' il direttore?
Nel suo ufficio. Devo andarlo a chiamare?
S, per favore. E in fretta, se non le spiace. Si tratta di un'emergenza.
Jack si volt a guardare Warren e Flash, che stavano proprio dietro di
lui.
Porca miseria! sussurr Warren. Sei proprio sicuro che hai bisogno
anche di noi?
Senza dubbio, rispose Jack, anche lui a bassa voce. Basta che stiate
calmi.
Ci vollero solo pochi minuti prima che il direttore, evidentemente preoccupato, emergesse da una porta laterale, accompagnato da un paio di
uomini dal colorito bruno, che potevano benissimo fare i buttafuori in un
saloon. Il direttore sembrava uscito da un film, con il completo nero immacolato, la camicia bianca fresca di stiratura e i capelli impomatati,

193

scrupolosamente pettinati. L'unica nota stonata era il colorito. Era abbronzato come se fosse appena tornato dalla Florida.
Sono Gordon Strickland, si present, tenendo la voce piuttosto bassa. Mi dicono che c' un'emergenza. Posso esserle d'aiuto?
Sono il dottor Jack Stapleton, replic Jack con tutta l'autorit di cui
fu capace, e gli mise sotto il naso il proprio distintivo. Rappresento l'ufficio di medicina legale di New York, il dottor Harold Bingham.
Gordon inclin la testa, in modo da poterlo guardare oltre il distintivo.
Ho gi sentito questo nome. Che relazione c' con noi, qui a Brooklyn?
Sono stato mandato qui per vedere il cadavere di Connie Davidov,
spieg Jack e dovrei anche prelevare alcuni campioni dei liquidi. Presumo che abbiate ricevuto una telefonata al proposito.
No, non ci ha telefonato nessuno, rispose Gordon, mentre cominciava a tremargli il labbro superiore.
Allora mi scuso per la sorpresa. Ma dobbiamo vedere il cadavere.
Jack fece un passo verso un paio di doppie porte che conducevano al centro dell'edificio.
Aspetti un momento! lo ferm Gordon, sollevando una mano. Chi
sono questi due signori?
Questo Warren Wilson, il mio assistente, rispose Jack, facendo un
cenno della testa verso Warren. L'altro signore Frank Thomas, fratello
della defunta. Intanto non poteva fare a meno di chiedersi che risultato
avrebbero avuto quelle sue presentazioni, considerato che entrambi i suoi
compagni erano vestiti con uno stile hip-hop un po' modificato. Warren
non aveva per niente l'aria professionale.
Non capisco, ribatt Gordon. Il cadavere ci stato consegnato per
conto di un certo signor Davidov. Anche lui non ci ha contattati per avvertirci di questa situazione.
Stiamo indagando su un potenziale omicidio, spieg Jack. Si sono
rese disponibili nuove informazioni.
Omicidio? fece eco Gordon. La frequenza del tic al labbro aument.
Proprio cos, conferm Jack e riprese la sua avanzata. Ora, se ci potesse indirizzare verso la cella frigorifera, o comunque dove tenete i cadaveri appena arrivati, faremo ci che dobbiamo fare e poi ce ne andremo.
Il cadavere nella stanza di imbalsamazione. Aspettiamo le istruzioni
del signor Davidov.
Allora esamineremo il cadavere nella stanza delle imbalsamazioni,
decise Jack. Per noi fa lo stesso.
Perplesso, Gordon si volt e spinse la doppia porta. Jack, Warren e
Flash lo seguirono. I silenziosi scagnozzi facevano da retroguardia.
Tutto ci altamente irregolare, comment Gordon mentre percorrevano il corridoio, senza rivolgersi a nessuno in particolare. Non abbia-

194

mo sentito niente nemmeno dall'obitorio di Brooklyn. Magari dovrei


chiamarli.
Le farebbe risparmiare tempo chiamare direttamente il dottor Bingham, sugger Jack. Naturalmente, lei sa che la sede di Brooklyn dipende da quella di Manhattan.
Questo non lo sapevo.
Jack tir fuori il cellulare, premette il tasto per chiamare direttamente il
capo, e lo porse a Gordon. Lui lo prese e se lo port all'orecchio. Jack sent la voce di Cheryl che rispondeva come al solito: Ufficio del dottor Harold Bingham, medico legale capo. Cosa posso fare per lei?
Tutto il gruppo si ferm davanti a una seconda serie di porte a doppio
battente, mentre Gordon parlava con Cheryl. Jack sentiva solo qualche
brandello di conversazione, dalla parte di Cheryl. Gordon annuiva e diceva ripetutamente: Capisco, S, Certo, certo. Infine concluse: Grazie, signora Sanford. Capisco perfettamente e non occorre che si scusi. Far tutto ci che potr per essere d'aiuto al dottor Stapleton.
Gordon chiuse la comunicazione e restitu il cellulare a Jack, che nel
riprenderlo not come ormai il labbro superiore di Gordon fosse in preda a
un tremito continuo. Era evidente che il direttore non si trovava del tutto a
suo agio in quella situazione, ma per lo meno era momentaneamente rabbonito.
Di qua. Gordon indic una delle numerose porte.
Tutto il gruppo entr nella stanza delle imbalsamazioni, dove gravava
l'odore dolciastro e nauseabondo di un deodorante. Lo spazio era molto
pi ampio di quanto Jack si sarebbe aspettato, pi o meno come quello
della sala delle autopsie dove lavorava ogni giorno. Ma, invece degli otto
tavoli ai quali era abituato lui, l ce n'erano solo quattro, di cui due erano
occupati. Su quello pi lontano era disteso un defunto di sesso maschile in
procinto di essere imbalsamato. Su quello pi vicino c'era il cadavere di
una donna obesa.
La signora Davidov qui, indic Gordon.
Bene! esclam Jack, e appoggi la tracolla su un carrello che poi tir
vicino a s. Dopo aver aperto la borsa, guard i due amici. Erano rimasti
impalati vicino alla porta. Warren fissava il processo di imbalsamazione
in atto all'estremit della stanza, e Flash aveva lo sguardo incollato sulla
sorella. Il viso di entrambi esprimeva costernazione, e Jack poteva solo
immaginare ci che provavano.
Per impedire che la situazione degenerasse, batt le mani con fare imperioso. Lo schiocco echeggi nella stanza come uno sparo, facendo sobbalzare tutti. Anche i due tecnici che stavano imbalsamando il cadavere
sul tavolo in fondo alzarono la testa dal compito raccapricciante. Va bene! esclam Jack con impazienza, come se non vedesse l'ora di fare ci

195

che doveva. Mettiamoci all'opera, cos poi questi signori potranno continuare il loro lavoro. Frank Thomas, in grado di identificare questa donna?
Flash annu. mia sorella, Connie Davidov.
Ne assolutamente certo? chiese Jack, mentre guardava per la prima
volta il viso della morta. Rimase immediatamente colpito dall'evidenza del
trauma. L'occhio sinistro era violaceo e talmente gonfio da restare chiuso.
Su uno zigomo si allargava un ematoma.
Ecco qua! esclam Flash. Fece un passo avanti e indic l'occhio
gonfio. Il bastardo l'ha menata, proprio come ha sempre fatto in passato.
Non saltiamo alle conclusioni, disse Jack in fretta. Si ricordi! La
squadra dell'ambulanza l'ha trovata nel bagno, dov'era caduta, e il bagno
un luogo pericoloso, fra il lavandino, la vasca e il WC, per non parlare dei
portasciugamani e dei rubinetti.
Circa un mese fa, quando abbiamo pranzato insieme, aveva l'occhio
esattamente come questo qui, disse Flash, ignorando Jack. Mi ha detto
che le aveva dato un pugno. L'unico motivo per cui non sono andato di
corsa a pestarlo fino a fargli uscir fuori la merda stato che lei mi ha fatto
promettere di non farlo.
Va bene, si calmi, disse Jack. Adesso che finalmente stava per eseguire i prelievi, non voleva che Flash rovinasse tutto. A questo punto gli
sugger di aspettare fuori e lui non discusse, gir sui tacchi, spalanc con
malgarbo entrambi i battenti della porta e spar. A un cenno del direttore, i
due scagnozzi lo seguirono.
molto difficile per lui, lo scus Jack. Quindi, meglio che facciamo in fretta ci che dobbiamo fare, e poi ce ne andiamo.
Gordon si avvicin al tavolo, mentre lui si infilava i guanti di lattice.
Spero che non avr intenzione di sciupare il cadavere in modo visibile, disse. Non abbiamo idea se il signor Davidov vuole una bara aperta
o no.
Tutto ci che faremo sar prelevare dei liquidi corporei, spieg Jack.
Fece cenno a Warren di avvicinarsi e gli porse diverse provette. Doveva
far finta che fosse davvero il suo assistente, per giustificare la sua presenza intimidente. Lo voleva l perch aveva intenzione di fare proprio ci
che Gordon lo aveva appena avvertito di non fare, in particolare asportare
una porzione di pelle del viso, in corrispondenza dell'ematoma. Certo, gli
sarebbe anche piaciuto prelevare qualche campione di cervello, di fegato,
di reni, di polmoni e di grasso, se solo gli fosse venuto in mente come riuscire a farlo.
Come prima cosa, tir fuori la macchina fotografica. Prima che Gordon
facesse in tempo a lamentarsi, scatt diverse foto del cadavere, con particolare attenzione al trauma facciale. Fece in modo di posizionare la testa

196

cos che l'esposizione fosse massima, e intanto cerc eventuali tracce di


strangolamento o di soffocamento, senza trovarne.
Dopo aver messo via la macchina fotografica, complet il rapido ma
scrupoloso esame esterno. Mentre lavorava, eseguiva una descrizione verbale a beneficio di Warren. Disse che non c'era segno di iniezioni, tranne
di quelle iatrogenetiche, e nessun trauma, tranne quello all'occhio e alla
guancia; e nessun segno di malattie infettive.
Poi tir fuori la sua collezione di siringhe e cominci a prelevare campioni di liquidi. Prese il sangue dal cuore, l'urina dalla vescica, l'umore vitreo dai bulbi oculari. Quindi prese il sondino nasogastrico e aspir un
campione dallo stomaco. Lavorava in fretta, temendo di venire interrotto
prima di aver finito. Warren cercava di tenere gli occhi chiusi.
Il direttore delle pompe funebri si era ritirato contro una parete e restava vigile, le braccia conserte. Era evidente dall'espressione che aveva e dal
forte tic al labbro superiore che non era per niente contento di ci che stava accadendo, ma restava in silenzio. Per lo meno vi rest fin quando il
bisturi di Jack mand un lampo sotto la luce fluorescente.
Aspetti! esclam, appena lo vide. Si stacc dalla parete e si avvicin.
Che cosa ha intenzione di fare, adesso?
fatta, rispose Jack, si raddrizz e fece cadere un frammento di tessuto facciale e di palpebra nel piccolo contenitore sterile. Aveva prelevato
i campioni veloce come un fulmine.
Ma aveva promesso, balbett quasi Gordon, e abbass lo sguardo,
costernato, sui buchi nel viso di Connie.
vero, ma mi sono accorto che eravamo obbligati a verificare che
l'occhio gonfio non sia il risultato di un processo infettivo. E con la mia
usuale precisione chirurgica, ho prelevato solo un campione minuscolo.
Sono sicuro che sarete in grado di far sparire tutto con le vostre magie cosmetiche.
un'offesa incredibile! si lament Gordon e si chin a esaminare il
volto, rendendosi conto che era irrimediabilmente sfigurato.
Pi rapidamente che pot, Jack gett tutte le provette nella tracolla, assieme agli arnesi e ai guanti, e la chiuse frettolosamente. A questo punto si
sentiva come un rapinatore di banca a cui era stato appena consegnato il
denaro e che doveva darsi alla fuga. Afferrando Warren per la manica della felpa, lo tir verso la porta.
Facciamo una ritirata rapida ma ordinata, gli sussurr.
Passarono la prima serie di porte continuando a sentire Gordon che
imprecava in sottofondo. Dopo aver oltrepassato anche la seconda serie,
cominciarono a cercare Flash, ma non lo videro. Usciti dall'edificio, lo
trovarono che camminava avanti e indietro sul marciapiede.
Andiamo! ordin Jack.

197

Si avvicinarono in fretta all'auto. Jack non si preoccupava che venissero seguiti, ma voleva andar via di l il pi presto possibile. Sapeva di aver
esagerato, con Gordon, prendendo il campione di pelle. Per il direttore di
una ditta di pompe funebri sfigurare un volto era il peccato pi grave che
si potesse immaginare.
Si infilarono in macchina, Warren mise in moto e in silenzio presero la
via del ritorno verso Prospect Park. Fu Flash a parlare per primo, dopo un
po': Allora, non avete intenzione di dire niente? Che cosa avete scoperto?
Io ho scoperto che non metter mai pi piede in un'impresa di pompe
funebri fino a quando non mi ci porteranno con i piedi in davanti, rispose
Warren. Che cosa cavolo stavano facendo, per Dio, a quel tizio sull'altro
tavolo, gli svuotavano le budella? Quasi quasi svenivo, a essere sincero.
Ragazzo, stata l'esperienza peggiore della mia vita.
In altre parole, replic Flash, incollerito, non avete scoperto una
merda secca su quello che successo a Connie.
Siamo riusciti a prelevare i campioni che ci servivano, rispose Jack.
Adesso dovrai pazientare. Come ti ho gi detto, non sapremo niente di
definitivo fino a che non verranno esaminati.
Io ho visto che l'ha presa a pugni in faccia, ribatt Flash, per me,
questo sufficiente.
Warren sollev lo sguardo verso lo specchietto retrovisore. Lo vedi
com', questo qua? come parlare al muro, capisci che cosa intendo?
Ascolta, Flash, disse Jack, cominciando a scaldarsi. Mi sono esposto da matti, per te, lo capisci o no?
Suppongo di s, rispose Flash, riluttante.
Potrei trovarmi nei guai fino al collo, se Strickland o l'ufficio di Brooklyn sollevano un vespaio al riguardo, soprattutto se i campioni risulteranno negativi. Adesso, per lo meno, mi potrei aspettare in cambio la
promessa che non andrai a casa di tuo cognato.
E quell'occhio nero?
Per l'ultima volta: non lo sappiamo come se l' fatto. Ho preso un
campione di pelle e vedremo che cosa ci dice. Potrebbe essere stato un
pugno, ma potrebbe non esserlo stato. Ti dir, ho visto conseguenze ben
peggiori a causa di cadute nel bagno. Anzi, le ho viste proprio quando
stata la caduta stessa a provocare la morte di una persona.
Promettiglielo, intervenne Warren. O anch'io mi incazzo di brutto.
Voglio dire, c'erano un sacco di cose che avrei preferito fare, oggi, piuttosto di stare l alle pompe funebri a farmi venire il vomito, lo capisci o
no?
Va bene, prometto. Adesso siete contenti?
Sollevati un termine pi adatto, comment Jack. Guard dal fine-

198

strino il traffico dell'ora di punta e si chiese che tipo di prezzo avrebbe dovuto pagare per quella sua marachella.
12

Marted 19 ottobre, ore 16.35


La neve formava un immenso manto immacolato gi gi per tutta la
china della Collina della Patria. Yuri e suo fratello Igor avevano chiamato
cos quella ripida discesa perch era la migliore di tutta l'Unione Sovietica, per andarci con la slitta. Dopo essersi stipati in uno slittino che avevano costruito da soli utilizzando pezzi di legno e di metallo riciclati, gli avevano dato la spinta. Igor stava davanti e lui di dietro.
Per Yuri, era come essersi calato all'improvviso in un regno di favola.
La neve cristallina vorticava attorno a loro mentre scendevano a grande
velocit verso le case coloniche che costeggiavano il lago Nisnije. Era
come volare, e Yuri urlava dalla gioia.
Mentre sfrecciavano verso la strada principale, videro provenire dalla
direzione della citt una slitta trainata da due cavalli bianchi come la neve.
Nell'avvicinarsi, Yuri udiva sempre pi forte il suono dei campanelli che
tintinnavano a ritmo con il passo cadenzato dei cavalli. Diventava sempre
pi forte, pi forte, fino a strapparlo dal suo sogno preferito. Non era il
trillo dei campanelli, ma del telefono.
Yuri si tir su a sedere di botto e quasi svenne. Rimase un attimo immobile, poi chin la testa fino a metterla fra le ginocchia. Quando si sent
un po' meglio la tir di nuovo su. Le vertigini erano sparite, ma il telefono
continuava a squillare con insistenza.
Si alz in piedi, sentendo le gambe leggermente malferme, e si diresse
in cucina. Si era addormentato sul divano e un rapido sguardo all'orologio
gli disse che aveva dormito profondamente per pi di quattro ore. Afferr
il ricevitore e, nel rispondere, si accorse di avere la voce rauca, tanto da
doversi schiarire la gola.
Parla Gordon Strickland. Mi spiace tantissimo disturbarla, signor Davidov, ma c' un problema di cui dovrebbe essere a conoscenza.
Yuri si strofin la fronte. Con la mente ancora annebbiata dal sonno si
sforz di ricordare dove avesse sentito quel nome. Strickland. S, era sicuro di averlo gi sentito, ma non ricordava in quale contesto. Poi, con un
sobbalzo, si ramment. Era la ditta di pompe funebri che aveva scelto per
le esequie di Connie.
Che genere di problema? domand, continuando a lottare contro l'intontimento dovuto al sonno. Non gli piaceva sentire quella parola, problemi.

199

accaduta una cosa molto irregolare, continu Gordon. Non molto


dopo che la sua povera moglie giunta qui da noi, sono comparsi tre uomini che hanno chiesto di vederne il cadavere e di prelevare dei campioni.
Che tipo di campioni?
I liquidi corporei, per fare delle analisi. Vorrei scusarmi per l'accaduto e per non averla chiamata immediatamente, per chiederle il permesso,
ma successo tutto talmente in fretta. Avevano l'autorizzazione del medico legale capo, ma adesso, dopo il fatto, sono perplesso sulla legalit dell'intera faccenda. Potrebbe decidere di rivolgersi a un avvocato, credo che
avrebbe buone probabilit di ottenere un grosso indennizzo dal municipio.
Ma non capisco, borbott Yuri. A mia moglie non stata fatta l'autopsia.
Infatti, convenne Gordon. Ecco perch la cosa tanto irregolare.
Sono quasi trent'anni che svolgo questo lavoro, e prima di me, lo ha fatto
mio padre, per una vita intera, e non mai successa una cosa simile, n a
me n a lui.
Chi erano questi uomini? domand Yuri. Appoggi la cornetta nell'incavo del collo, apr il frigo e si vers una dose di vodka. Ne aveva bisogno.
Uno era un medico legale, rispose Gordon. Il dottor Jack Stapleton.
Aveva un assistente...
Si chiamava cos? lo interruppe Yuri. Nonostante non fosse ancora
uscito del tutto dalle nebbie del sonno, quel nome gli aveva fatto suonare
un campanello d'allarme nella mente.
Quando se lo sent ripetere, bevve un altro sorso di vodka. Jack Stapleton era l'uomo che aveva incontrato nell'ufficio della Corinthian Rug
Company!
Il medico legale era accompagnato anche da un parente della sua cara
estinta, continu Gordon. Almeno, questo ci che mi ha detto. Si
presentato come Frank Thomas, anche se ho sentito il dottor Stapleton rivolgersi a lui con il soprannome di Flash.
Yuri sent un brivido lungo tutta la spina dorsale. Prese una sedia della
cucina e se la tir vicino, in modo da potercisi sedere. Era come se le
gambe si fossero trasformate all'improvviso in gelatina. Flash Thomas era
l'unica persona al mondo di cui aveva davvero paura. Non solo era un omone alto e muscoloso, ma lo aveva minacciato in diverse occasioni. L'ultima volta era stato al telefono; quando gli aveva detto che se avesse battuto ancora Connie, anche una sola volta, sarebbe venuto l a Brighton Beach e lo avrebbe ammazzato.
Pronto? C' ancora? chiese Gordon, visto che Yuri non aveva reagito

200

alla sua ultima informazione.


S, s, ci sono, riusc a dire lui. Aveva il battito a mille. Che cosa poteva significare il fatto che Flash Thomas si trovava in compagnia del misterioso Jack Stapleton? Che bizzarra coincidenza poteva essere quella?
Ci serve qualche indicazione da parte sua, insist Gordon. Vorrebbe una bara aperta?
No! url Yuri, poi si calm. No, voglio farlo nel modo pi Semplice possibile. ci che avrebbe preferito Connie.
Ma dovr venire qui a scegliere una bara adatta.
Qual la meno costosa?
Sarebbe molto meglio se venisse di persona, insist Gordon, con
l'untuosa voce che usava per trattare gli affari. Potremmo mostrarle l'intera produzione, con la descrizione di vantaggi e svantaggi per ogni singolo pezzo.
E la cremazione?
Si pu fare anche quella, ma resta comunque da scegliere l'urna appropriata.
Voglio che sia cremata, e subito, pretese Yuri. Oggi stesso!
Senza esposizione nella camera ardente e senza servizio funebre? si
stup Gordon.
Senza. Secondo la mia convinzione religiosa, dovrebbe essere fatto il
pi presto possibile.
Benissimo.
Che tipo di campioni ha prelevato il dottor Stapleton? chiese Yuri.
Solo una piccola porzione di tessuto cutaneo e alcuni liquidi, rispose
Gordon, nervoso.
Non volevo che il suo cadavere venisse violato, si lament Yuri,
chiedendosi che cosa poteva aver spinto il dottor Stapleton a raccogliere
quei campioni, dopo che le autorit avevano deciso di non compiere l'autopsia.
Tutto ci che posso fare scusarmi di nuovo, ripet Gordon con tono contrito, ma deve capire, si svolto tutto al di fuori del nostro controllo.
Passer di l domani o dopo a scegliere l'urna per le ceneri e a sistemare il conto.
Questo sar molto apprezzato.
Intanto, si assicuri che venga cremata prima che il suo cadavere sia
violato di nuovo.
Me ne occuper immediatamente.
Yuri riattacc e fiss attorno a s senza vedere niente. Poteva essere
che le autorit sospettassero la tossina del botulino? Non riusciva a capire
come ci fosse possibile. Ma una minaccia pi immediata proveniva da

201

Flash Thomas. Prov a immaginare che cosa avrebbe fatto se suo cognato
fosse comparso all'improvviso alla porta. Era un'idea terrificante. Non sarebbe stato in grado di difendersi, quindi sapeva di dover fare qualcosa per
proteggersi. Non poteva abbandonare il laboratorio, per lo meno non fino
a quando avesse terminato il raccolto finale.
Guardando l'orologio appeso sopra il frigo gli venne un'idea. Erano
quasi le cinque, il che significava che Curt avrebbe smesso ben presto di
lavorare. Allora prese il telefono e compose il numero della caserma dei
pompieri di Duane Street. Quando risposero, chiese del tenente Curt Rogers.
Resti in linea, gli risposero.
Mentre aspettava, Yuri lanci un'occhiata alla porta della cucina: quella mattina era entrato di l e voleva assicurarsi che fosse sprangata. Non lo
era. Non aveva chiuso il catenaccio. Si alz e, tirando il filo del telefono
all'estremo limite, spinse la piccola sbarra di ferro fino in fondo, con un
tonfo rassicurante.
Tenente Rogers, rispose Curt, con un tono adatto al suo rango.
Curt, sono Yuri. Ho bisogno del tuo aiuto.
Ci fu un lungo silenzio.
Curt, ci sei?
Perdio, perch mi chiami qui? ringhi Curt, tenendo la voce bassa.
Credevo di aver messo in chiaro che la caserma, qui, off limits.
Mi avevi detto di non venirci, non di non telefonarti.
Che cosa dovrei fare, il disegnino per ogni singola cosa? sibil Curt.
Usa il cervello, maledizione! Hai l'accento russo e al telefono ti fai notare come se venissi qui di persona. Non voglio che qua sappiano che ho a
che fare con un russo.
Ma dovevo chiamare, spieg Yuri. Come ti ho detto, ho un problema.
Che genere di problema? chiese Curt, irritato.
Mi serve una pistola. Mi hai parlato di tutte le armi che hai tu e che
avete all'Esercito Ariano del Popolo. Me ne serve una.
A cosa diavolo ti serve?
Per il fratello di Connie. Ho appena saputo che stato a vedere il cadavere, alle pompe funebri.
E allora?
E allora ce n' da vendere. Tu l'hai vista, ieri sera. L'avevo picchiata,
e suo fratello una volta mi aveva detto che se l'avessi battuta mi avrebbe
ammazzato.
Cristo! imprec Curt.
Dico sul serio. un negro grande e grosso e io non ho intenzione di
starmene qui a lavorare in laboratorio senza protezione.

202

E va bene, ti procurer una maledetta pistola.


Ne ho bisogno subito.
Stacchiamo alle cinque. Te la portiamo.
Grazie.
S, certo, bofonchi Curt e riattacc.
Yuri scosse la testa, demoralizzato. Avrebbe voluto dirgli anche di
Jack Stapleton, dopo avergli parlato del fratello di Connie, ma poi aveva
cambiato idea nel sentire il suo tono di voce. Lo aveva colto di nuovo di
sorpresa per la collera e l'ostilit che esprimeva, come la sera prima. Secondo lui, quel tipo di atteggiamento era del tutto inadatto a gente che doveva lavorare insieme. Fu costretto di nuovo a chiedersi se Curt fosse
davvero un amico.
Con una sola sorsata fin la vodka, poi mise il bicchiere nel lavello. Si
chiese se avesse avuto abbastanza tempo per infilare la tuta con il respiratore e andare in laboratorio a controllare il secondo fermentatore, prima
che arrivasse Curt. Alla fine, decise che si sarebbe sentito pi al sicuro vicino alla sua polvere di carbonchio.
13

Marted 19 ottobre, ore 17


Jack si era fatto lasciare da Warren sul lato dell'obitorio che dava sulla
30esima Strada, in modo da poter entrare attraverso il piano di carico. Voleva evitare di imbattersi nel capo o in Calvin, nel caso le sue imprese di
Brooklyn avessero gi fatto scalpore. Ci che sperava era di ottenere i risultati delle analisi prima di dover affrontare i superiori. Gli sarebbero
serviti a giustificazione delle sue azioni.
L'intuito gli diceva che probabilmente Flash aveva ragione nel sostenere che la morte della sorella non era dovuta a cause naturali. Avendo escluso un attacco di cuore, un ictus e varie malattie infettive, era possibile
che si trattasse di un avvelenamento, considerata anche la storia di violenze domestiche. A dare consistente credibilit a quella teoria era l'occhio
nero. Anche se Jack era stato riluttante ad ammetterlo con l'amico, la sua
valutazione professionale gli diceva che la causa era un trauma e non un'infezione, e che il trauma era il risultato di un pugno e non della caduta
contro un oggetto inanimato che si trovava nel bagno.
Nella speranza di procurarsi al pi presto una giustificazione al suo
modo di agire e una prova abbastanza evidente che facesse avviare un'indagine per omicidio, Jack and direttamente al laboratorio di tossicologia
al quarto piano. Evit di proposito il caposervizio, John DeVries, che probabilmente lo avrebbe tenuto ad aspettare per una settimana o gi di l, e

203

and in cerca di Peter Letterman, il tecnico esile, biondo, androgino che si


comportava come se avesse sposato il laboratorio. Jack a volte lo aveva
visto rimanere l fino alle dieci di sera.
Ho disperatamente bisogno del tuo aiuto, lo invest Jack, ancor prima di dirgli ciao, quando lo trov impegnato al gascromatografo.
Peter sollev le sopracciglia. Era abituato a ogni genere di implorazioni creative che gli venivano rivolte per evitare il tipico ingorgo delle richieste di analisi. Non c'era dubbio che il suo reparto fosse a corto di personale. Ma questo valeva anche per tutti gli altri reparti di quell'ufficio.
Potrei ritrovarmi a vendere matite per strada, se da qui non esce fuori
qualcosa di positivo, dichiar Jack, e pos la tracolla, cominciando a estrarne le provette con i campioni, mentre intanto riassumeva rapidamente
al giovane tecnico le imprese compiute quel pomeriggio. Il racconto di ci
che era avvenuto nella sede delle pompe funebri fece allargare un sorriso
sul viso fanciullesco di Peter, che in genere era sempre serio.
Pensi che me lo sto inventando a tuo uso e consumo, eh? chiese
Jack, notando la sua espressione.
No, quello che mi sta raccontando troppo inverosimile per essere
inventato.
Bene. Allora ti rendi conto che potrei ritrovarmi in guai grossi?
Oh, s! esclam il tecnico, senza un attimo di esitazione.
Allora mi aiuterai?
Che cosa sta cercando di preciso?
Qualcosa che abbia depresso la respirazione. Sai, le solite medicine
per cui occorre la ricetta, pi cianuro, monossido di carbonio, glicole etilenico e compagnia bella, qualsiasi cosa ti venga in menta. Non occorre
che ce ne sia tanta, per il momento. Basta che trovi qualcosa.
Va bene, ci prover.
Quando pensi di farlo?
Perch non adesso? si offr Peter, con grande disponibilit. Per
quello che ha in mente lei non ci vuole tanto tempo.
Incapace di trattenersi, Jack gli gett le braccia al collo e lo abbracci.
Quando lo lasci andare, not che Peter sembrava imbarazzato: era arrossito ed evitava di guardarlo negli occhi.
Sar nel mio ufficio, gli disse. Ho un sacco di cose da fare. Quando
hai finito fammi un fischio.
Il tecnico annu.
Ti offrir una cena, aggiunse Jack e gli diede una leggera pacca sulla
schiena.
Certo. Peter cominci a raccogliere le provette.
Prima lasciami compilare qualche modulo per certificare l'avvenuta
consegna al laboratorio. Dobbiamo seguire la prassi e documentare ogni

204

singolo passaggio di questi campioni, nel caso saltasse fuori che un caso
di omicidio e quindi serviranno come prove.
Lasciato il laboratorio di tossicologia, Jack sal al quinto piano. Si sentiva decisamente meglio. Si affacci con un saltello nel laboratorio di istologia e trov Maureen O'Conner, la caposervizio, che si era gi infilata il
cappotto per andarsene.
La mia solita fortuna! esclam Maureen con il suo caratteristico accento irlandese. Sono gi in ritardo per una conferenza di patologia, e mi
arriva qua l'uomo giusto, bello fresco e pimpante.
La stanza risuon di risate.
Fra tutto il personale, Jack e il suo compagno di stanza, Chet, erano gli
unici due scapoli e Maureen e la sua quipe tutta femminile si divertivano
un mondo a stuzzicarli. Ne avevano spesso l'opportunit, dato che il loro
ufficio si trovava proprio in fondo al corridoio.
Io non devo andare a nessuna conferenza, salt su una delle assistenti di Maureen. Sono disponibile. Si scatenarono altre risate.
Jack apr la tracolla e tir fuori il piccolo contenitore con il frammento
di pelle di Connie.
Ahi, ahi! comment Maureen. Non ha l'aria di una visita mondana.
Jack sorrise. Tutto ci che voglio, per questa volta, qualche vetrino
da questo campione di pelle. Ma domani un altro giorno.
Sentito, ragazze? chiese Maureen.
Si lev un entusiasta coro di s.
Maureen prese il campione e lo porse alla tecnica pi vicina a lei.
Considera la cosa gi fatta, dichiar poi, rivolta a Jack. Che genere di
colorazione?
Il solito. Voglio essere sicuro che la patologia sia un trauma e non un'infezione.
Per quando ti serve?
Prima , meglio .
Vorrei sapere perch mi do la pena di chiederlo, comment Maureen, piegando la testa all'indietro, con se parlasse con un'entit superiore.
Jack lasci il laboratorio di istologia e si avvi per il corridoio. Nell'avvicinarsi all'ufficio di Laurie, vide che la luce era accesa. Svolt per
entrarvi, ma si ferm sulla soglia, vedendo che dentro c'era anche Lou.
Era seduto di fronte a Laurie, ma stavano tutti e due in silenzio e guardavano in direzioni opposte. L'atmosfera era tesa.
una veglia funebre? domand Jack.
Tutti e due sollevarono lo sguardo. Laurie era chiaramente irritata, e
Lou aveva un'aria contrita.
Complici del delitto, suppongo, sbott Laurie quando vide Jack.

205

Lui sollev le mani. Mi arrendo. Qual il delitto?


Le ho detto della fedina di Paul Sutherland, confess Lou. E le ho
anche detto che tu lo sapevi.
Capisco. E, come temevamo, il messaggero si piglia la colpa.
Non metterti dalla sua parte. Non avrebbe dovuto ficcanasare in quel
modo. Io non gliel'ho chiesto.
Suppongo che sia cos, ma, date le circostanze, ritengo che tu dovessi
sapere che lavoro fa il tuo futuro marito.
Che cosa intendi, che lavoro fa? la collera di Laurie parve aumentare
ancora di pi. Che cosa diavolo stai sottintendendo?
Le ho detto solo del possesso di cocaina, spieg Lou.
Oh! Jack deglut, a disagio.
Paul non un trafficante di droga, replic Laurie in tono indignato.
Se era questo che volevi insinuare.
Posso entrare? chiese Jack.
Sar meglio, sbott lei. E farai anche bene a spiegarti.
Jack tir a s una sedia e si sedette accanto a Lou. Fiss l'amica negli
occhi, e lei gli restitu lo sguardo con aria di sfida.
Paul Sutherland un trafficante di armi, dichiar semplicemente. Gli
occhi azzurro-verdi di Laurie si spostarono ripetutamente da uno all'altro
dei due amici. Come fate a saperlo? domand con una voce che aveva
perduto almeno parte della collera.
Lo ha scoperto Lou insieme alla faccenda della detenzione di cocaina, spieg Jack.
Lou annu con aria colpevole e abbass gli occhi sulle mani, che teneva in grembo.
Che me ne importa se un trafficante di armi? comment Laurie in
tono disinvolto, cercando di far credere che la cosa non le interessava.
N Jack n Lou replicarono. La conoscevano abbastanza bene da non
farsi ingannare.
Che genere di armi?
Al momento non ne sono sicuro, rispose Lou. Ma nel 1994 era specializzato nei fucili mitragliatori AK47 di fabbricazione bulgara.
Laurie impallid visibilmente.
Lou e io abbiamo discusso se dovevamo dirtelo o no, aggiunse Jack.
Ma, in un modo o nell'altro, abbiamo pensato che dovessi saperlo, considerato il tuo impegno per la limitazione delle armi da fuoco.
Laurie annu, sospir e distolse lo sguardo. Jack non avrebbe saputo dire se era triste o adirata, o tutt'e due le cose. Per un minuto pieno nessuno
parl, infine fu lei a rompere il silenzio: Signori, vi ringrazio per aver
adempiuto al vostro dovere civico. Sono stata informata. Adesso, se mi
volete scusare, ho tantissimo lavoro arretrato.

206

Jack e Lou si scambiarono un'occhiata, poi si alzarono in piedi e rimisero a posto le sedie. Salutarono Laurie, ma lei non rispose. Aveva aperto
una cartelletta, ne aveva estratto i documenti e sembrava gi assorbita dal
lavoro.
I due amici uscirono dalla stanza e raggiunsero l'ufficio di Jack. Non
parlarono fin quando non furono sicuri che Laurie non poteva sentirli.
Stavo quasi per congratularmi con te per aver avuto il coraggio di parlarle, comment Jack, quando mi sono accorto che avevi orchestrato astutamente il tutto in modo che fossi io a cavare dal fuoco le vere castagne.
Grazie a Dio sei arrivato, replic Lou. Mi stava facendo sentire
come un verme, il che non era difficile, dato che io stesso avevo dei dubbi
sulle mie motivazioni.
Continuo a pensare che per lei questa sia la cosa migliore, anche se
c' la possibilit che noi due lo abbiamo fatto anche per noi, e non solo per
lei.
Cercher di vedere la cosa in questo modo, si propose Lou senza un
grande entusiasmo.
Ascolta, ce l'hai un momento? Vorrei parlarti di un caso.
Lou diede un'occhiata all'orologio. talmente tardi che una mezz'oretta in pi non dovrebbe fare una grande differenza.
Non ci vorr molto, gli assicur Jack.
Lo precedette all'interno del proprio ufficio e accese la luce. Dove
diavolo Chet? Non lo vedo da stamattina. Non da lui sparire senza dire
niente.
Lou si sedette e intanto Jack raccolse un foglio di carta dal centro della
sua scrivania.
Uhmm, mormor dopo aver letto il messaggio. da parte di Ted
Lynch, il guru del DNA. Sembra che la minuscola stella trovata negli
uffici della Corinthian Rug Company fosse altamente contaminata con
spore di carbonchio. Considerata la superficie, secondo lui non ci sarebbe
stato posto per un'altra spora. Questo davvero curioso.
Che cosa significa? domand Lou.
E che ne so? Jack gett il foglietto sulla scrivania. Suppongo che
dovrebbe dirmi qualcosa, ma non ne ho la pi pallida idea. Sembra quasi
che la stellina sia stata intinta in una zuppiera piena di carbonchio.
Sentiamo un po' di questo caso di cui mi volevi parlare, propose
Lou.
Jack gli raccont la storia di Connie Davidov. Lou l'ascolt con attenzione e sorrise nell'ascoltare la parte alle pompe funebri. Warren era mai
stato in un posto simile? domand. Aveva conosciuto Warren tramite
Jack.

207

Jack scosse la testa.


Deve essergli venuto il torcibudello nel vedere il tizio che veniva imbalsamato.
Ha detto che stata l'esperienza peggiore della sua vita.
Lo immagino.
Ma non potevamo farne a meno, spieg Jack. Avevo bisogno che
lui fosse l, per intimidire il direttore delle pompe funebri. In realt, sono
sorpreso di essere riuscito a fare ci che ho fatto.
Perch mi racconti questa storia? chiese Lou. Posso esserti d'aiuto
in qualche modo?
Mi chiedo se puoi fare qualcosa a proposito del cadavere. Non ho idea di quali progetti abbiano, se imbalsamarlo o cremarlo, ma vorrei che
restasse intatto. Vorrei tanto fare una necroscopia completa. Avresti modo
di intervenire?
No, senza il coinvolgimento di questo ufficio.
Ci che temevo. Be', chiedere non costa niente. Aspetter stasera per
i risultati delle prove sui campioni. Se sono positive a qualche tipo di veleno o di overdose te lo far sapere.
Mi puoi raggiungere al mio cellulare, si offr Lou, poi si alz e usc
in corridoio. Guard in direzione dell'ufficio di Laurie. Pensi che debba
tornare dalla nostra amica a dirle qualcosa?
Secondo me le abbiamo detto tutto ci che potevamo. Adesso sta a lei
rimuginarci sopra e decidere quanto importante.
Suppongo che tu abbia ragione. Ci vediamo.
Abbi cura di te.
Jack raddrizz la pila di cartellette dei casi incompleti che si ergeva
sulla sua scrivania. Appese il giubbotto dietro la porta e si sedette a lavorare. Essendo rimasto fuori per due pomeriggi di seguito era pi indietro
del solito.
14

Marted 19 ottobre, ore 18.30


Curt svolt in Oceanview Lane. Anche se non faceva ancora buio del
tutto, accese i fari a causa delle fitte ombre che si addensavano ai lati del
vicolo. Come la sera precedente, c'erano parecchi bidoni dell'immondizia
sparsi lungo la stretta sede stradale. Si ferm accanto al garage di Yuri e
spense luci e motore.
Mi sta bene tutto quello che abbiamo deciso, tranne l'idea di dare una
pistola a questo comunista, comment Steve. Devo dirtelo, non mi piace.

208

Che diavolo di scelta avevamo? si lament Curt. Te l'ho detto,


terrorizzato dal cognato. Quel tipo ha minacciato di ammazzarlo.
Lo so quello che mi hai detto, ma si comporta in un modo talmente
strano e dice cose tanto folli, come quella baggianata che noi siamo una
civilt senza radici, che, ripeto, non mi piace l'idea che abbia una pistola.
E se ci si rivolta contro?
Non ci si rivolter contro, replic Curt, irritato Cristo, siamo gli unici amici che ha. Inoltre, probabilmente non sarebbe capace di colpire un
elefante a due passi. E tu ce l'hai la tua pistola, no?
Certo.
Bene, e io ho la mia. Non c' modo che noi due insieme non riusciamo a tenere d'occhio un russo piccoletto e cicciottello. Forza, concludiamo
'sta faccenda!
I due scesero dal camioncino e si diressero verso la porta di Yuri. Curt
reggeva un sacchetto di carta marroncina.
La cosa principale che continui a lavorare nel laboratorio, aggiunse. Se per questo occorre dargli una pistola, e sia. Ci manca cos poco.
Non possiamo lasciare che l'Operazione Volverina muoia sul nascere perch Yuri ha paura del cognato negro.
Ma se ha una pistola, in seguito potrebbe essere difficile da gestire,
per i nostri, osserv Steve.
Curt lo fece fermare. Credi che una Glock automatica faccia qualche
differenza contro una mezza dozzina di kalashnikov? Andiamo! Sii serio!
Immagino di no, ammise Steve.
Certo che no. Subito dopo che ci saremo impadroniti della nostra parte di polvere di carbonchio e saremo tornati sani e salvi al White Pride,
manderemo qui i nostri. Glock o non Glock, la missione sar finita in cinque secondi. Diavolo, e gli diremo che devono anche bruciare questo dannato posto fino alle fondamenta.
Va bene, hai ragione. Volevo soltanto essere sicuro. Pi ci penso, pi
non voglio che si metta a spargere il carbonchio per il Central Park.
La stessa cosa vale anche per me. evidente che non un obiettivo
militare come il Jacob Javits Federal Building.
E mi ha dato fastidio sentirlo blaterare di quante vittime in pi avrebbe fatto la sua azione, rispetto alla nostra. Non me la bevo. Diavolo, l'impianto di condizionamento dell'edificio federale manda aria all'esterno.
Non solo faremo fuori tutti quelli che ci lavorano dentro, ma le spore si
spargeranno in tutta quella parte della citt.
Pi che giusto, afferm Curt. Verranno portate a est, verso la zona
dei tribunali. Non perfetto, come piano?
Non potrebbe essere migliore.

209

Una volta che diamo l'ordine ai nostri, Yuri un uomo morto. Lo sai.
Fine della storia.
Steve annu e ricominciarono a camminare.
Non vedo nessuna luce all'interno, osserv Curt quando raggiunsero
la porta. Dovette socchiudere gli occhi alla luce di una lampada da esterni
applicata allo stipite sinistro. Far meglio a esserci, per la miseria!
Spalanc la zanzariera e batt forte contro la porta interna. Si apr quasi immediatamente e Yuri sbirci fuori emergendo appena dall'oscurit.
Grazie a Dio! esclam sollevato. Entrate!
Curt e Steve gli passarono accanto, ma si fermarono perch l'oscurit
era totale, e loro erano ancora abbagliati dalla luce esterna.
Che diavolo ci fai qua dentro, in questo modo? chiese Curt. Non mi
vedo nemmeno la mano davanti alla faccia.
Scusate, replic Yuri, e corse ad accendere una lampada accanto al
divano. Avevo paura che si facesse vivo il fratello di Connie, prima che
arrivaste voi, e volevo far sembrare che in casa non c'era nessuno.
Cos va meglio, comment Curt, riferendosi alla luce.
Volete un po' di vodka ghiacciata? offr Yuri.
Credo che ne far a meno, rispose Curt.
Anch'io, aggiunse Steve.
Avete portato la pistola? chiese Yuri.
Certo che l'ho portata, gli rispose Curt, e sollev il sacchetto. Ma
prima dobbiamo parlare.
Va bene. Ti spiace se me ne verso un po'?
Affatto.
Yuri and in cucina, mentre i suoi ospiti si sedettero. Curt scelse il divano, Steve una sedia. Lasciarono l'altra per Yuri, in modo che si trovasse
pi o meno fra loro due.
sorprendente pensare a quello che esce fuori da questo insignificante buco di cantina, sussurr Curt. Solo pensarci mi emoziona.
S, capisco che cosa intendi, sussurr a sua volta Steve. Come Cristo che nato in una stalla, da ambienti umili possono nascere cose straordinarie. Quest'arma batteriologica probabilmente cambier il mondo.
Accontentiamoci di salvare il paese, replic Curt.
Con il bicchiere in mano, Yuri raggiunse gli altri due e si accomod
sulla sedia vuota.
Di che cosa volete parlare? domand. Bevve un sorso di vodka, trattenendola qualche momento in bocca per assaporarla. Nonostante le recenti apprensioni riguardo al rapporto con i suoi ospiti, era contento e sollevato che fossero l.
Con tutti 'sti problemi inaspettati che sono sorti, abbiamo deciso che
le cose devono essere accelerate, annunci Curt. Come ti abbiamo detto

210

ieri sera, quello che ci preoccupa la sicurezza. Dopo averne parlato tutto
il giorno, abbiamo deciso che vogliamo programmare l'evento per venerd.
Quindi, vogliamo la nostra parte di polvere di carbonchio gioved sera.
Due giorni a partire da oggi.
Ma pochissimo! comment Yuri, visibilmente scioccato. L'idea era
di aspettare che lui avesse una quantit sufficiente di spore e poi stabilire
il giorno dell'azione.
Forse cos, ma siamo convinti che bisogna agire in questo modo.
Sar difficile. Gli occhi di Yuri saettarono nervosamente dall'uno all'altro dei suoi ospiti. Entrambe le azioni hanno bisogno di almeno due
chili di polvere, perch l'effetto sia massimo.
Questo significa che noi vogliamo almeno due chili di polvere, preferibilmente un po' di pi, per gioved sera, replic Curt. Questa non
una discussione. Sono stato chiaro?
Non so che cosa dire, balbett Yuri.
Basta che dici: 'Va bene, Curt, vieni a prenderla e io l'avr pronta per
te'. All'inizio ci hai detto che sarebbe stata sigillata nella plastica trasparente e avrebbe avuto la forma di grosse salsicce. sempre cos?
S, conferm Yuri, e sorb un altro sorso. Gli tremava la mano.
E si sicuri a maneggiarlo in quella forma, continu Curt, voglio
dire, senza indossare una tuta protettiva?
A meno che si rompa la plastica, replic Yuri. Le salsicce saranno
termosigillate e la parte esterna sar decontaminata.
Quanto resistente la plastica? Per esempio, se ci capita di lasciar cadere una di quelle salsicce, sarebbe un problema?
Questo non l'ho verificato, ma sconsiglierei di farle cadere, o di pungerle con qualcosa di appuntito. In condizioni ideali, ognuna di quelle potrebbe uccidere fino a centomila persone.
Adesso quanti chili ne hai? domand ancora Curt.
Non ne sono sicuro, rispose Yuri.
Ieri sera hai detto che ne avresti avuti abbastanza per la fine della settimana, gli ramment Curt. Quindi un'idea dovresti averla. In fondo,
gioved sera piuttosto vicino alla fine della settimana.
Stamattina ho fatto un altro raccolto, ma non l'ho pesato.
Allora ci sei vicino, comment Curt.
S, ci sono vicino. Yuri annu diverse volte, come se stesse seguendo
un pensiero che gli tornava, poi inspir a fondo ed espir corrugando le
labbra. Era come se fosse sotto stress e incapace di rilassarsi. Fece un
cenno, con il bicchiere in mano, verso i due ospiti, come se volesse fare
un brindisi, e poi ingoll un altro sorso abbondante. Tenne la vodka in
bocca per un attimo, poi la mand gi come se fosse del vino prelibato.
E il secondo fermentatore? volle sapere Curt. Lo hai convertito al

211

carbonchio?
S, stamattina.
Come sta andando?
Benissimo. Per la prima volta dal loro arrivo, Yuri sorrise. Adesso
va molto meglio che con il Clostridium botulinum. Difatti mi sono meravigliato, quando ci ho guardato appena pochi minuti prima che voi arrivaste. Stasera potr fare un altro raccolto.
Stanotte potremmo rubare per te un altro fermentatore, sugger Steve. Se ti fa comodo.
Non ce n' bisogno, adesso che ho convertito il secondo. Yuri fece
un gesto con la mano libera, come per mandar via qualcosa. Visto come
funziona bene, riuscir a ottenere almeno cinque chili, magari anche un
po' di pi, se lavoro senza interruzioni.
Ci pu essere qualche motivo che potrebbe impedirtelo? chiese Curt.
No. Semplicemente, non guider il taxi.
C' un'altra cosa che vorremmo tu facessi, prima di domani sera.
Il viso di Yuri, che era rimasto sorridente, torn ad assumere un'espressione preoccupata.
Non agitarti, cerc di calmarlo Curt, notando il cambiamento.
Quella che ti chiedo una cosa facile, almeno per te. Vorrei che mettessi
per iscritto come hai creato questa polvere di carbonchio. Dato che tu tornerai in Russia, noi dovremo trovare qualcun altro, se vogliamo fare il
bis.
Sul volto di Yuri torn il sorriso. Annu. Certo che lo far. Anzi, sar
davvero felice di farlo.
Perfetto! esclam Curt. Sorrise tra s, prima di sollevare il sacchetto
di carta dal divano e porgerglielo. Quando Yuri lo prese, Curt port l'altra
mano dietro di s e la strinse attorno all'impugnatura della propria pistola,
infilata in una fondina che teneva dietro la schiena, all'altezza della vita.
Senza che Yuri se ne accorgesse, intento com'era ad aprire il pacco, anche
Steve fece la stessa cosa.
Yuri sollev l'automatica tenendola per la canna. Lasci cadere il sacchetto di carta e la esamin con attenzione. La soppes. leggera,
comment.
Infatti. La chiamano Glock, gli spieg Curt. un'arma ottima. la
pistola preferita dai membri delle milizie.
C' qualche particolare che devo sapere? domand Yuri. Fece scivolar fuori il caricatore e cont le pallottole.
Basta che la punti contro tuo cognato e premi il grilletto, rispose
Curt. La pistola far il resto.
Yuri rise. Appoggi l'indice sul grilletto e punt la pistola verso il frigo. Bang! grid, e mosse la pistola come se avesse rinculato. Rise di

212

nuovo, prima di appoggiarla sul tavolinetto.


Curt e Steve si rilassarono e si appoggiarono all'indietro.
Nel sacchetto c' un'altra cosa, disse Curt.
S? Yuri allung una mano e lo riprese. Ne estrasse una confezione
di plastica trasparente che sembrava piena di capelli neri. Fece un mezzo
sorriso, credendo che si trattasse di uno scherzo. Che cosa diavolo ?
Una cosa che abbiamo preso in un negozio di maschere e costumi,
mentre venivamo qua, spieg Curt. una barba.
A che cosa diavolo mi serve?
Chiariamo bene le cose. La pistola da usare solo in caso di emergenza assoluta. Noi non vogliamo che tu la usi. Sta' lontano da tuo cognato e tieni il telefono staccato. Non parlargli. Quando esci, assicurati che lui
non sia in giro e mettiti quella cazzo di barba. Se dovesse capitare che lui
viene qui, non farlo entrare, cerca soltanto di sbarazzarti di lui. Il problema che, se usi la pistola, verr la polizia e se la polizia viene qui e ficca
il naso in giro, l'Operazione Volverina va a farsi fottere. Se dovesse succedere, io e Steve e l'Esercito Ariano del Popolo saremmo molto scontenti. Sono stato abbastanza chiaro?
Non ti preoccupare, replic Yuri, facendo un gesto di diniego. La
user solo per evitare di venire ucciso. Serve pi che altro a farmi sentire
sicuro.
Proprio quello che speravo.
Dopotutto, aggiunse Yuri mentre apriva il sacchetto di cellophane,
l'Operazione Volverina altrettanto importante per me che per voi. L'ultima cosa che vorrei sarebbe combinare qualche guaio che la faccia andare
a monte.
Estrasse la barba finta dal sacchetto e se l'appoggi al viso. Come
sto?
Sei ridicolo, rispose Curt.
Yuri rise e rimise barba e cellophane nel sacchetto di carta.
Curt si alz, imitato immediatamente dagli altri due, e tese la mano,
che Yuri strinse con entusiasmo.
Allora, quando di preciso, gioved sera? chiese.
Come preferisci, rispose Yuri. Sar tutto pronto per quando vorrai
tu.
Ottimo. Arriveremo dopo che avr fatto buio. Porter con me una
cassetta degli attrezzi da pompiere. circa cinquanta centimetri per venticinque, alta venticinque. Le dimensioni di una piccola sacca da viaggio.
Sar abbastanza grande per le salsicce di plastica?
Pi che abbastanza. La cosa importante che all'interno non ci siano
parti sporgenti o affilate. Comunque, ti dar un telo di stoffa in cui avvolgerle.

213

Mi sembra che vada bene, approv Curt e fece un saluto militare.


Yuri ripet il gesto, un po' imbarazzato.
Curt usc, seguito a ruota da Steve, e immediatamente dopo, mentre gi
si incamminavano lungo il vialetto, sentirono Yuri chiudere a chiave la
porta. Poi risalirono sul pickup.
Allora, che ne pensi? domand Curt.
Sono ottimista, rispose l'amico. All'inizio, quando si comportato
in modo cos nervoso, ho avuto dei dubbi. Ho pensato che avrebbe provato a farci delle difficolt sul procurarci il carbonchio, o magari che avrebbe insistito per fare il Central Park invece dell'edificio federale.
Anch'io, ma poi stato come se all'improvviso avesse visto la luce e
si fosse reso conto che l'Operazione Volverina avr maggiori probabilit
di successo se la mettiamo in atto prima che qualcosa vada storto. Grazie a
Dio siamo venuti qua a mettergli il fuoco al culo. Forse avremmo dovuto
farlo una settimana fa. Ma al momento non importa. Ci che importa
che l'Operazione Volverina abbia luogo, e da qui a venerd nella Grande
Mela si scatener l'inferno.
Sono contento che abbia deciso di collaborare, ma resta sempre un tipo strambo. Ti sei sentito nervoso, quando ha preso la pistola?
Un po', ammise Curt, ma pi per quello che avevi detto tu prima
che entrassimo in casa. In realt, secondo me patetico. Far finta di sparare a quel modo proprio da ragazzini. E quando si messo la barba, quasi
quasi schiantavo.
Secondo me stata un'idea brillante chiedergli di scrivere il procedimento per ottenere la polvere di carbonchio.
stato un colpo di genio. Curt fece un sorrisetto astuto, mentre svoltava in Ocean Avenue. L'idea mi venuta all'improvviso, come un fulmine che si scatena senza preavviso. Se tutto andr bene come spero, probabilmente faremo altre azioni simili.
15

Marted 19 ottobre, ore 19.30


A Jack piaceva fermarsi in ufficio dopo l'orario di lavoro. Nell'edificio
rimanevano in pochi, e inoltre non riceveva telefonate, quindi non si distraeva. L'unica persona che aveva visto nell'ora precedente era un addetto
alle pulizie, che era passato davanti alla sua porta brandendo un grande
straccio per la polvere.
Approfittando dell'assenza di Chet, Jack si era impadronito di tutta la
stanza e aveva distribuito in vari punti le incombenze dello stesso tipo per
casi diversi. Sulla scrivania di Chet aveva montato il microscopio per e-

214

saminare i vetrini per gli esami istologici. Approfittando delle ruote della
poltroncina, si spostava da una postazione all'altra.
Mio Dio, sono rimasto senza casa! esclam una voce, rompendo il
silenzio.
Jack sollev la testa e vide il suo compagno di stanza che guardava con
espressione ostentatamente sconsolata la propria scrivania.
Ah, il medico legale scomparso! lo accolse Jack. E poi dici di me,
che me ne vado a lavorare sul campo! Dove diavolo sei stato? Non ti vedo
da stamattina presto.
Te lo avevo detto che andavo alla conferenza di patologia, rispose
Chet.
Me lo avevi detto?
Ma s! Stamattina, nella stanza delle identificazioni, mentre bevevamo il caff.
Scusa, credo di essermelo dimenticato. Jack si ricord che in quel
momento era preoccupato perch stava pensando a come chiedere scusa a
Laurie. come se mi trovassi dentro una specie di nebbia. Stanno succedendo un sacco di cose.
Sembra che questo ufficio sia stato colpito da un ciclone.
S, credo di s. Aspetta, che ti libero la scrivania.
Ehi, per me pu restare, lo ferm Chet. Sono passato solo a prendere la mia valigetta. C' dentro la tuta: adesso vado in palestra.
Sei sicuro di non volere che sposti le mie cianfrusaglie?
Ma certo! Chet si mosse con precauzione, per non calpestare le cartellette che Jack aveva disposto strategicamente sul pavimento. Avresti
dovuto venirci, a quella conferenza. stata una delle migliori a cui abbia
assistito.
Davvero? chiese Jack, ma senza un vero interesse. Stava riportando
l'attenzione sul caso del prigioniero in custodia cautelare, i cui vetrini erano comparsi con una velocit miracolosa dal laboratorio di istologia.
L'ultimo intervento, in particolare, stato fantastico, continu il collega, mentre apriva il primo cassetto del suo schedario e ne estraeva la valigetta. Era sulle zoonosi. Sai, le malattie degli animali che si possono
trasmettere alle persone.
Lo so che cosa sono le zoonosi, replic Jack, con aria assente.
A rendere la cosa tanto valida era il fatto che partecipavano un sacco
di veterinari del servizio municipale, continu Chet. Sono rimasto stravolto dal numero di malattie con cui devono combattere quotidianamente.
incredibile.
S, non uno scherzo, comment Jack, senza lasciarsi trascinare dall'entusiasmo del collega. Stava cercando di trovare i vetrini con il cervello
di David Jefferson, in particolare le sezioni del lobo temporale.

215

E non mi riferisco solo a quelle di cui parlano i media, come la rabbia


nei procioni. Infatti, uno di loro ha riferito che proprio oggi c' stata una
moria di ratti di fogna a Brooklyn, dalle parti di Brighton Beach.
Jack sollev la testa di scatto. Eh?
Come al solito, non mi stai a sentire, si lament Chet.
Mi sono perso soltanto l'ultima parte.
Chet ripet ci che aveva detto dei ratti.
Ed stato a Brighton Beach? chiese Jack. Aveva lo sguardo sbalordito.
S! Chet rimase un po' urtato. Come al solito, lo irritava il modo in
cui il suo compagno di stanza lo tagliava fuori.
Jack non rispose. Era come se fosse in trance.
Ehi, ciao! lo chiam Chet, agitandogli la mano davanti al visto. Tana per Jack! Dai, torna qua! Scosse la testa. Era da quando avevo otto
anni che non usavo questa espressione.
Di che cosa sono morti i ratti? domand Jack. Peste, o qualcosa del
genere?
No, questo il mistero! Non sono ancora riusciti a trovare una causa.
Ma sono molto preoccupati. E, tanto per aggiungere un pizzico in pi al
mistero, due delle centinaia di ratti morti che hanno raccolto hanno delle
ulcere cutanee, e le hanno identificate come dovute al carbonchio.
Questa s che strana! comment Jack. Pensano che gli altri abbiano il carbonchio?
No, per niente. Hanno praticamente escluso i batteri come colpevoli,
compreso quello del carbonchio. Adesso si stanno concentrando pi che
altro sui virus. Il carbonchio soltanto un curioso corollario.
Oggi la seconda volta che sento parlare di Brighton Beach, osserv
Jack. E prima non sapevo nemmeno che esistesse.
Quello che mi ha sbalordito stato scoprire che questo tipo di problemi, magari non sempre drammatici come quello dei ratti, capita tutti i
giorni. Solo che noi non ne sentiamo parlare. Questi epidemiologi veterinari hanno un bel daffare.
Hanno mica idea della provenienza del carbonchio?
No, ma pensano che alcuni ratti siano portatori, il che non ci che
sostengono i libri di testo. Te lo dico io, una cosa affascinante.
Vorrei parlarti del mio caso di Brighton Beach, propose Jack. Ce
l'hai un minuto?
Se non ci vorr molto, rispose Chet, dando un'occhiata all'orologio.
Non voglio perdere questa lezione di aerobica, in particolare. C' 'sta ragazza con un corpo da favola, che viene solo il marted.
Jack fece un breve riassunto del caso di Connie Davidov, concentrandosi sul mistero della diagnosi. Fece un elenco di tutti gli agenti patogeni

216

che aveva preso in considerazione, poi chiese al collega se avesse qualche


idea.
Chet storse la faccia e ci rimugin sopra per qualche momento, poi
scosse la testa. Hai pensato a tutto il pensabile.
piuttosto curioso che Connie Davidov sia morta all'improvviso di
quello che io credo un avvelenamento misterioso proprio il giorno in cui
c' questa moria di ratti nella stessa zona in cui abitava.
Accidenti! esclam Chet con un sorriso. Un'associazione di idee
che richiede un balzo gigantesco, a meno che, naturalmente, la signora
Davidov non abbia passato buona parte del suo tempo nelle fogne, nelle
ventiquattr'ore precedenti, oppure una parte dei ratti cittadini non abbiano
soggiornato nel suo appartamento.
Jack si pass le dita fra i capelli, mentre rideva per l'assurdit messa in
evidenza dalla battuta di Chet. Hai ragione! Ma che coincidenza bizzarra,
soprattutto aggiungendo al quadro il carbonchio, e il caso del carbonchio
umano che abbiamo avuto ieri qui a Manhattan. Che strano paio di giorni!
Be', ti lascer meditare su questi misteri, mentre io ne ponderer di
pi gradevoli durante la mia seduta di aerobica.
Scusi, dottor Stapleton!
Jack e Chet si voltarono contemporaneamente e videro sulla soglia Peter Letterman, con il lungo camice bianco dalle inevitabili chiazze colorate. Teneva in mano un foglio con una stampata di computer.
Peter! lo accolse Jack, con entusiasmo, scrutandolo in viso per indovinare se c'era qualche novit interessante, ma i lineamenti delicati di Peter non rivelavano nulla.
Ho fatto tutte le prove che mi aveva suggerito.
E? Jack era impaziente. Era come aspettare l'apertura della busta durante la Notte degli Oscar.
Peter gli porse il foglio e Jack lo scorse rapidamente, senza avere idea
di che cosa stesse cercando.
Tutti i risultati sono negativi, spieg Peter, con un tono colpevole.
Non ho trovato niente.
Niente? Jack sollev lo sguardo, deluso.
Peter scosse la testa. Mi spiace. Lo so che contava su qualche risultato
positivo, cos alcuni test li ho rifatti diverse volte. Ed sempre risultato
tutto negativo.
Oh, merda! esclam Jack, sollevando le mani. Buon pro al mio intuito, e forse anche al mio posto di lavoro.
Hai cercato il monossido di carbonio? chiese Chet.
Certo, rispose Peter.
E il cianuro?

217

Tutto quello che mi ha chiesto il dottor Stapleton, pi qualche medicina che non aveva menzionato.
Ti ringrazio tantissimo, disse Jack. Al momento magari non sembro apprezzare come dovrei ci che hai fatto, ma ti sono riconoscente per
essere rimasto fino a tardi e per avermi accontentato.
Se le viene in mente qualche altro test che dovrei fare, mi chiami.
Certamente.
Peter se ne and.
Al diavolo! esclam Jack, buttando la penna sulla scrivania, poi cominci a raccogliere tutti i fogli pi disparati che aveva sparso per la stanza e a rimetterli nelle relative cartellette.
Chet rest a guardarlo per qualche minuto. Se mi viene in mente
qualche altra cosa su cui fare dei test, ti dar un colpo di telefono.
Jack gli rivolse un sorriso stentato e continu a fare ordine.
Vai a casa? gli chiese Chet.
S, penso di aver bisogno anch'io di un po' di attivit fisica.
Chet lo salut e se ne and. Mentre spostava il microscopio per rimetterlo sulla propria scrivania, Jack pens di nuovo a tutti gli eventi strani
accaduti nelle ventiquattr'ore precedenti. Era tutto un mistero, per gli
venne da sorridere. Tali enigmi, in fondo, erano proprio ci che gli piaceva di pi del suo lavoro.
Chiuse a chiave la porta dell'ufficio e guard verso quella di Laurie.
Era chiusa. Evidentemente, Laurie se n'era andata senza salutarlo. Si strinse nelle spalle. Davvero non sapeva che cosa fare con lei.
Arrivato al pianoterra, tolse il blocco alla bicicletta e la port a mano
oltre il piano di carico, per poi montarci sopra e pedalare verso la Prima
Avenue.
Come al solito, la pedalata verso casa fu un'opportunit per respirare,
in senso letterale e figurato. L'ora di punta era gi quasi passata, e poteva
procedere quasi volando. Il sole era calato da circa un'ora e il cielo era di
un azzurro-violetto argentato, che si stava scurendo a vista d'occhio, tendendo verso l'indaco. Quando fu nel bel mezzo del parco, vide perfino
scintillare qualche stella.
Imboccata la propria strada, punt direttamente verso la rete metallica
che separava il campo da gioco dal marciapiedi. Mentre si fermava, vide
ci che desiderava vedere: una partita in pieno svolgimento. Mentre i giocatori si spostavano dalla sua parte, not che Warren e Flash erano gi
impegnati, anche se in due squadre avverse.
Con un senso di urgenza, sal fino al proprio appartamento, portandosi
come al solito la bici sulle spalle, e si spogli. Indossati maglietta e calzoncini da basket, si precipit gi per le scale e poi attravers di corsa la
strada. Quando arriv ai limiti del campo, era leggermente senza fiato.

218

Purtroppo, mentre lui era andato a cambiarsi, era iniziata un'altra partita, il che significava che avrebbe dovuto aspettare un turno o anche due,
prima di potersi gettare nella mischia. Come al solito, aveva vinto la squadra di Warren, quindi lui era ancora in campo. Flash, invece, stava tra
quelli che aspettavano di giocare. Jack si diresse verso di lui.
Ehi, amico, come va? gli chiese Flash quando lo vide avvicinarsi.
Era il tipico modo di salutare dei campi di basket, informale e alla mano,
anche se non era da molto che si erano visti, avendo passato buona parte
del pomeriggio insieme.
Bene, e tu? rispose Jack.
Abbastanza. Flash non distolse lo sguardo dalla partita in corso.
Starei meglio se avessimo vinto l'ultima partita.
Ascolta, gli disse Jack. Ho dato al laboratorio tutti i campioni che
ho prelevato oggi da tua sorella. Ci stanno lavorando sopra. Voglio assicurarmi che avrai pazienza e non farai niente di sconsiderato.
Me ne star buono, promise Flash.
Mi fa piacere sentirlo. Jack era riluttante a riferirgli i risultati del laboratorio. Nonostante fossero negativi, era ancora incline a credere, pi
che altro per intuito, che Connie fosse stata avvelenata, in un modo o nell'altro.
Sono curioso di saperne di pi sul posto dove viveva, aggiunse. Hai
detto che stava in una zona con casette di legno. Si tratta di una zona storica?
Non credo che sia storica, per vecchia.
Quanto?
E che ne so? Come mai me lo chiedi?
Jack si strinse nelle spalle. Come ti ho detto, sono curioso. Non ci sono tante parti di New York che hanno ancora le casette basse. Potrebbe
avere un centinaio di anni?
Qualcosa del genere, suppongo. Credo che all'inizio fossero dei cottage estivi.
Jack annu, mentre cercava di visualizzare un gruppo di vecchie casette
di legno costruite un centinaio di anni prima come residenze per l'estate.
Ci che gli venne in mente fu che gli impianti di scarico dovevano essere
per lo meno rudimentali, e infatti probabilmente avevano dei pozzi neri,
invece di essere collegati alle fognature municipali.
Mi ridici l'indirizzo? chiese Jack. Era al 15 di Oceanview Lane?
Gi, proprio cos, conferm Flash. Come mai me lo chiedi? Ci vuoi
andare?
Potrei anche. A volte i medici legali devono visitare il luogo del decesso, per ricostruire la serie di eventi che l'hanno preceduto. Ma, naturalmente, questo quando il cadavere si trova ancora dove stato trovato.

219

Ma a me hanno detto che morta al Coney City Hospital.


Questo vero. Jack diede una pacca sulla schiena a Flash. Per, a
quanto pare, stato nel bagno di casa sua che sono cominciati i guai. Comunque, ti terr informato su tutto quello che verr a sapere.
Grazie, Doc.
Jack raccolse una palla che nessuno stava usando e si avvicin ai cesti
laterali. Avrebbe fatto bene a iniziare con un po' di riscaldamento. Mentre
si esercitava a tirare a canestro, ricominci a rimuginare sulla coincidenza
di Connie Davidov che moriva per qualche veleno sconosciuto, probabilmente in bagno, nello stesso sobborgo dove c'era stata una moria di ratti di
fogna, causata anche quella da qualche agente sconosciuto.
Fece un altro tiro e rest a guardare il cerchio del canestro che dondolava dopo il passaggio della palla, perdendo velocit fino a fermarsi del
tutto. Si sentiva turbinare la mente. Per quanto l'idea gli sembrasse folle,
non poteva fare a meno di chiedersi se Connie e i ratti non fossero morti
per lo stesso agente patogeno. E se si fosse trattato di qualche tipo di gas e
gli scarichi del bagno di Connie non avevano dei sifoni ben funzionanti? Il
problema era che i gas di fogna puzzano, e il personale dell'ambulanza lo
avrebbe notato.
Ah, impossibile! esclam ad alta voce, e and a raccattare la palla.
Cerc di pensare ad altre cose, ma non ci riusciva. Mentre continuava a
fare dei tiri di riscaldamento, con la mente riandava a Connie e ai ratti e
alle immagini dei cottage estivi di Brighton Beach.
Laurie depose il menu dei dessert e scosse la testa. Sono sazia, disse.
Non ce la faccio a mangiare anche il dessert.
Ti spiace se ordino qualcosa che potremmo spiluccare insieme? chiese Paul. So quanto ti piace il cioccolato.
Certo, basta che accetti di mangiarne tu i nove decimi. Io prender un
cappuccino decaffeinato.
Arriva subito! esclam Paul, e sollev una mano per attirare l'attenzione del cameriere.
La serata era andata bene, e Laurie si sentiva considerevolmente meglio di qualche ora prima, dopo aver parlato con Lou e Jack. Quando era
arrivata a casa, in un primo momento aveva preso in considerazione l'idea
di cancellare il progetto fatto assieme a Paul una settimana prima, di andare a un balletto al Lincoln Center e poi a cena. Ma dopo un po' aveva deciso che l'informazione ricevuta dai suoi due amici non richiedeva necessariamente uno scontro rabbioso. Intanto non era del tutto sicura che ci che
le avevano detto fosse la verit, e poi, anche nel caso che lo fosse, lei era
pi che disposta ad ascoltare una spiegazione. Era stata soprattutto la sorpresa a sconvolgerla.

220

Che ne dici di un vino da dessert? propose Paul.


Laurie sorrise e scosse la testa. Avevano bevuto un meraviglioso vino
rosso, e ancora ne sentiva i benefici effetti. Sapeva di aver mandato gi
abbastanza alcol, per quella sera.
Paul era arrivato con altri fiori e scusandosi per l'insensibilit mostrata
quella mattina. Le aveva assicurato che capiva il suo impegno nel lavoro,
e si era spinto fino al punto di dichiarare che l'ammirava e la stimava per
questo.
Mentre parlavano, lei aveva avuto la tentazione di sollevare l'argomento di quale fosse l'attivit che lui svolgeva per vivere, ma aveva deciso di
non farlo. Davanti alle sue scuse sincere, non voleva dargli l'idea di non
apprezzarle o di essere insensibile. Aveva deciso di aspettare un momento
pi opportuno.
E poi c'era stata un'altra sorpresa. Paul le aveva detto di essere riuscito
a rinviare il viaggio a Budapest fino al weekend seguente, nella speranza
che lei avrebbe avuto meno impegni e avrebbe potuto parteciparvi. Le aveva perfino detto che aveva davanti tutta la settimana per decidere.
Arriv il dessert. Era una piccola opera d'arte verticale, di cioccolato.
La parte interna era scura e cremosa e Laurie non pot resistere. Dopo averla assaggiata fece schioccare le labbra, deliziata.
Paul aveva ordinato un brandy. Quando arriv, lo fece roteare, lo annus e ne bevve un sorso. Soddisfatto, si appoggi allo schienale e sorrise.
Era l'immagine stessa della soddisfazione.
C' una cosa che ti vorrei chiedere, esord Laurie, intuendo che non
poteva capitare un momento migliore per sollevare l'argomento. So che
quando te l'ho chiesto stamattina poteva sembrare una ripicca. Non ne avevo l'intenzione, come non ce l'ho neppure adesso, ma vorrei sapere di
che tipo di affari ti occupi.
Paul smise di far roteare il brandy e punt su Laurie gli occhi scurissimi. Perch lo vuoi sapere? chiese con voce piatta.
Come tua futura moglie, penso che tu voglia farmelo sapere, replic
Laurie un po' sorpresa. Non si aspettava che le avrebbe risposto con una
domanda. Se tu non sapessi che lavoro faccio, di certo io vorrei dirtelo.
La mia risposta stamattina stata chiederti se era una cosa importante. Lo ?
Potrebbe esserlo. Prendi il mio lavoro. Mia madre, per esempio, ha
l'idea distorta che sia raccapricciante. Anche tu potresti pensarla in questo
modo.
Ma non cos.
Ne sono contenta. Ma hai capito che cosa intendo. Non credo che mia
madre avrebbe sposato mio padre, se fosse stato un medico legale. Per lo
meno, secondo me cos.

221

Stai cercando di dirmi che se i mie affari fossero una cosa che tu non
approvi, non mi sposeresti?
Paul, questo non un litigio. Mi stai spaventando, trasformando questa discussione in qualcosa che non dovrebbe essere. Ti prego, dimmi di
che cosa ti occupi.
I miei affari riguardano la difesa, rispose Paul, con una vena di acredine nella voce.
Va bene un inizio, comment Laurie, e guard la spirale di schiuma del suo cappuccino. Potresti essere pi specifico?
Che cos', un interrogatorio?
No, Paul, come ho gi detto, una discussione.
E una discussione molto divertente! comment Paul con sarcasmo.
Perch stai cos sulla difensiva? Non da te.
Sto sulla difensiva perch troppe persone hanno la stessa reazione
prosaica rispetto al commercio di armi.
E tu pensi che anch'io avr la stessa reazione?
possibile.
Che cosa vendi?
Vendo armi. Non basta? Non possiamo parlare di qualche altra cosa?
Intendi cannoni, bombe o armi da fuoco?
Un po' di tutto. A seconda della richiesta.
E i fucili mitragliatori bulgari AK47?
Certo, rispose Paul, sorpreso da una domanda cos specifica. uno
dei miei prodotti preferiti. un'arma affidabile, poco costosa, ben fatta.
Molto meglio della versione cinese.
Laurie chiuse gli occhi. Davanti a s vedeva un collage di immagini
del corpo straziato di Brad Cassidy e dei suoi parenti in lutto. Si ramment
ci che aveva provato quando Shirley Cassidy le aveva detto che suo figlio vendeva gli AK47 bulgari ad altri skinhead. Pensare che Paul fosse
invischiato in una cosa simile era difficile da comprendere, soprattutto
considerando le gravissime lesioni da armi da fuoco che le erano passate
davanti nel corso degli anni, come medico legale.
Respir a fondo. Si rendeva conto che le emozioni stavano avendo la
meglio su di lei e in tali circostanze sapeva di avere la tendenza alle lacrime. Non voleva piangere. Tutte le volte che le capitava ne restava irritata,
perch precludeva la strada a un tranquillo svolgimento della discussione.
Riapr gli occhi e guard Paul. Aveva un'espressione tra la difesa e l'arroganza.
Hai mai pensato alle conseguenze delle armi da fuoco che vendi? gli
domand. Voleva fare in modo che la conversazione continuasse.
Certo, rispose Paul con sfacciataggine. Forniscono alla gente la ca-

222

pacit di difendersi in un mondo pericoloso.


E quando finiscono nelle mani di gruppi di estrema destra violenti?
gli chiese lei. Come gli skinhead, per esempio?
Hanno il diritto di difendersi come chiunque altro.
Il problema , con questi gruppi di fanatici, che fucili e pistole tendono a essere usati davvero e ci uccidono la gente.
Non sono le armi a uccidere le persone, ribatt Paul, sprezzante.
Sono le persone a uccidere le altre persone.
Adesso mi sembri un portavoce della National Rifle Association,
l'Associazione Nazionale delle Armi.
La NRA sostiene diverse cose giuste. Come il fatto che la stessa costituzione ci d specificamente il diritto di portare armi. Quando il governo
interviene come ha fatto con l'Omnibus Crime Bill agisce in modo scopertamente anticostituzionale.
Laurie fiss il suo potenziale fidanzato e scosse la testa. Non riusciva a
credere che fossero agli antipodi su una questione cos importante, quando
andavano d'accordo su tante altre cose.
Paul gett il tovagliolo sul tavolo. Francamente, sono deluso che la
tua reazione al lavoro che faccio si sia rivelata esattamente quella trita e
ritrita che temevo. Adesso lo sai perch non te l'ho detto subito.
Anch'io sono delusa, ribatt Laurie. Non mi piace pensare a te che
vendi fucili, in particolare quelli bulgari, chiunque siano quelli a cui li
vendi. Voglio dire, non li vendi pi in questo paese, no?
contro la legge, grazie all'Omnibus Crime Bill, che incostituzionale.
Non questo che ho chiesto. Lo so che sono state bandite. Ti ho chiesto se tu le vendi.
Laurie fiss Paul. Per qualche momento lui non reag. Il suo unico movimento era il petto che si sollevava e si abbassava nella respirazione. I
loro occhi erano fissi gli uni negli altri, come in una specie di duello.
Non hai intenzione di rispondere? chiese Laurie, incredula.
una domanda cos stupida, replic Paul con alterigia. Non credo
che meriti una risposta.
Ma io la vorrei, insist Laurie, in tono di sfida.
Paul bevve un sorso di brandy, tenne il liquore in bocca per un momento, poi deglut. No, non vendo gli AK47 bulgari negli Stati Uniti. Sei
soddisfatta?
Laurie sorb un po' di cappuccino. Non rispose, mentre continuava a
rimuginare su quella conversazione. Non era per niente soddisfatta, anzi,
era adirata per il modo in cui Paul aveva risposto alle sue domande pi
che ragionevoli. La cosa buona era che la collera scacciava via la sua tendenza alle lacrime. A infiammarla ancora di pi era il fatto che Paul la

223

stava fissando con un'arroganza altamente irritante.


Francamente, tutto questo non mi piace, dichiar Laurie. Ci che
mi ha spinto a voler sapere la natura dei tuoi affari il fatto che mi hanno
detto che sei nel commercio delle armi.
Chi te lo ha detto?
Non credo che questo sia rilevante. Ma dalla stessa fonte ho saputo
che sei stato condannato per detenzione di cocaina. Vorresti dire qualcosa
in proposito?
Gli occhi di Paul mandarono un lampo, riflettendo la luce della candela
che era sul tavolo. proprio un interrogatorio! sbott.
Puoi chiamarlo come ti pare. Dal mio punto di vista, chiarire la situazione. Ci sono argomenti di cui avrei dovuto sapere da te, non da altri.
Senza avvertimento, Paul si alz di scatto, facendo rovesciare la sedia.
Altri avventori che stavano cenando in tutta tranquillit sollevarono la testa dal piatto. Diversi camerieri accorsero per rimettere in piedi la sedia.
Ho sopportato quanto potevo sopportare, ringhi Paul. Ficc la mano in tasca, con mossa rabbiosa, e ne estrasse il portafogli. Prese diverse
banconote da cento dollari e le gett con fare sprezzante sul tavolo.
Dovrebbero bastare per pagare il divertimento, disse, poi usc.
Laurie era mortificata. Aveva sentito parlare di scenate in pubblico, ma
di certo non vi si era mai trovata coinvolta in prima persona. Riprese timidamente in mano la tazza del cappuccino e bevve qualche sorso. Razionalmente sapeva che era stupido fingere di non essere sconvolta da ci che
era accaduto, ma non poteva farne meno. Si sentiva obbligata a mantenere
una parvenza di calma e di decoro. Aspett perfino di aver finito il cappuccino, prima di chiedere il conto.
Quando usc dal ristorante, un quarto d'ora dopo, era leggermente preoccupata che Paul la stesse aspettando. Fu sollevata nel vedere che non
era cos, infatti non aveva voglia di parlare con lui, almeno per un po'.
Rimase sul marciapiede per riprendersi. Il ristorante si trovava sulla Columbus Avenue, nell'Upper West Side. Stava per sollevare un braccio per
chiamare un taxi, quando si rese conto che era solo a una ventina di isolati
dalla casa di Jack. Decise di andare a fargli visita. Pi di qualsiasi altra cosa, in quel momento aveva bisogno di un amico.
Quando sal in un taxi e disse l'indirizzo, il tassista, che era nato e cresciuto a New York, si volt e le chiese di ripeterlo. Assicuratosi di non
aver capito male, fece una smorfia, come a dire che era pazza, e part.
Il traffico era scarso e la corsa fu rapida. Il conducente svolt a sinistra
lasciando la Columbus e si diresse a nord verso Central Park West. Laurie
dovette indicargli il caseggiato di Jack, perch non c'era il numero civico.
Andr tutto bene, signora? le chiese lui. Questo un quartiere turbolento.

224

Laurie gli assicur che non ci sarebbero stati problemi e scese dalla
macchina. Dal marciapiedi guard la facciata dell'edificio. Aveva il solito
aspetto squallido, come sempre, con solo un piccolo pezzo di cornicione
decorativo ancora intatto e due finestre sprangate con le assi, al terzo piano.
Ogni volta che andava a fargli visita, Laurie non poteva fare a meno di
meravigliarsi che Jack continuasse a vivere l. Capiva la passione per il
basket, ma pensava che, pur restando in quel quartiere, avrebbe potuto
trovare un edificio in condizioni migliori.
L'ingresso era ancora peggio della facciata. Un tempo doveva essere
stato sontuoso, con il pavimento di mosaico e le pareti di marmo, adesso
lo splendore di un tempo era solo un ricordo. Al pavimento mancavano
pi di met tessere e le pareti erano macchiate e ricoperte di graffiti. Nessuna delle cassette per la posta aveva la serratura funzionante. Negli angoli era sparsa l'immondizia.
Laurie non si diede la pena di usare il citofono: sapeva che non funzionava. Inoltre, la porta interna era stata rotta nel lontano passato e non l'avevano mai riparata.
Mentre saliva le scale, la sua determinazione venne meno. Dopotutto,
era tardi e inoltre non aveva avvisato, e non era stata invitata. Non era
nemmeno sicura di aver voglia di parlare di quella serata, prima di aver
avuto il tempo di pensarci sopra per conto suo.
Si ferm sul pianerottolo del secondo piano. Da dietro la porta dell'appartamento di mezzo ud provenire strilli e urla. Si ricordava che una volta
Jack le aveva detto che l era una lite interminabile. La rendeva triste pensare che ci fossero persone che facevano cos fatica ad andare d'accordo.
Rimase incerta se continuare o no. Poi si domand come avrebbe reagito lei se la situazione fosse stata rovesciata e Jack si fosse fatto vivo all'improvviso a casa sua perch aveva bisogno di un amico. Rendendosi
conto che lei si sarebbe sentita lusingata, continu. Quando arriv alla sua
porta buss, perch non c'era il campanello.
Quando vide spalancarsi la porta, dovette reprimere un sorriso. L'espressione sorpresa sul viso ispido di Jack le ricord la smorfia esagerata
usata da un mimo per mostrare la sorpresa. Jack indossava i boxer e una
maglietta con lo scollo a V ed era in ciabatte. Teneva in mano un testo
medico. Era evidente che non aspettava compagnia, se non forse quella di
Warren o di qualche altro amico del campo di basket.
Laurie! esclam, come se vedesse un'apparizione
Lei si limit ad annuire.
Per un lungo attimo restarono a guardarsi.
Posso entrare? chiese infine Laurie.
Ma certo, rispose Jack, imbarazzato perch non aveva pensato a dir-

225

glielo. Si fece da parte per lasciarla passare poi, nel chiudere la porta, si
ricord di essere svestito e spar in camera da letto a infilarsi un paio di
calzoncini.
Laurie entr in soggiorno. Non c'erano molti mobili: un divano, una
sedia, una libreria fatta con blocchetti di calcestruzzo e assi grezze e un
paio di tavolini. Non c'erano quadri o manifesti alle pareti. L'unica luce
proveniva da una lampada a piantana vicino al divano, dove era evidente
che Jack stava leggendo. Il resto della stanza era in ombra. Su un tavolinetto laterale era appoggiata una lattina di birra aperta, e sul pavimento
era aperto un dizionario medico.
Jack ricomparve quasi subito, ficcandosi le falde di una camicia nei
pantaloncini color cachi. Dall'espressione, sembrava che dovesse scusarsi
di qualcosa.
Spero di non disturbarti, disse Laurie. Lo so che tardi.
Non mi disturbi nemmeno un po'. Anzi, una bella sorpresa. Vuoi
darmi il soprabito?
Ah, s. Laurie se lo tolse e lui lo port nel guardaroba.
Ti va una birra? le chiese, mentre cercava una stampella.
No, grazie, rispose Laurie, sedendosi sul divano liso e sbrindellato.
Si guard attorno per la stanza. Sapeva che cosa motivava l'austerit di vita di Jack, e l'addolorava ancora di pi. Erano passati otto anni da quando
la moglie e le due figlie erano rimate uccise in un incidente aereo, e Laurie avrebbe voluto che si sentisse di nuovo libero di godersi la vita.
Qualche altra cosa? le domand Jack mentre entrava nel cono di luce proiettato dalla lampada. Acqua, t, un succo di frutta? Ho perfino una
Gatorade.
Sto bene, davvero. Ho appena terminato una cena abbondante.
Oh! Jack si sedette sul divano.
Davvero spero che non ti secchi che sia piombata qui in questo modo, continu Laurie. Era un ristorante non troppo lontano dalla Columbus Avenue, vicino al Museo di Storia Naturale.
No, mi fa piacere, le assicur lui. Sono contento di vederti.
Cos ho pensato di passare, dato che era tanto vicino.
Va bene, davvero. Non mi dispiace affatto. In tutta sincerit.
Grazie, disse Laurie.
successo qualcosa, durante la cena? chiese Jack.
S. Qualcosa di sgradevole.
Mi spiace. stato a causa di ci che io e Lou ti abbiamo detto oggi
pomeriggio?
Aveva a che fare con quello, s.
Ti va di parlarne?
In realt no. Suppongo che sembri illogico, dato che sono venuta qui

226

per vederti, invece di andarmene a casa e stare da sola.


Ehi, nessuno ha intenzione di costringerti a parlare di una cosa di cui
non vuoi parlare.
Laurie annu.
Jack non capiva se stava abbastanza bene o se era sull'orlo delle lacrime.
Parliamo di te, propose Laurie, rompendo il silenzio.
Di me? Jack si sent subito a disagio.
Ho sentito che oggi Warren Wilson venuto da noi. Di che cosa si
trattava?
Laurie conosceva abbastanza bene Warren e sapeva che l'ultima cosa
che avrebbe fatto sarebbe stato visitare l'obitorio. Lei e Jack, quando si
frequentavano pi spesso, erano usciti diverse volte assieme a Warren e
alla sua ragazza, Natalie Adams. Erano andati perfino a fare un viaggio
insieme nell'Africa equatoriale.
Hai mai conosciuto Flash Thomas? le chiese Jack.
Lei scosse la testa. No, che mi ricordi.
un altro giocatore abituale di basket, spieg Jack. Ieri notte sua
sorella morta all'improvviso e in modo inspiegabile.
Tremendo! E vorrebbero che tu ti interessassi alla cosa?
Jack annu. una storia vera e propria. Hai voglia di ascoltarla?
S, mi piacerebbe, ma prima, magari, accetterei la tua offerta di qualcosa da bere. Mi andrebbe un bicchiere d'acqua.
Mentre andava in cucina, Jack cominci a raccontarle la storia di quel
pomeriggio. Laurie si accomod meglio e ne fu subito catturata. Quando
sent di come si era comportato Randolph Sanders, si indign. La faccia
tosta di mandare via il cadavere! esclam accalorandosi. Dopo che tu ti
eri dato la pena di andare fino l!
Jack scroll le spalle. A dirti la verit, io non mi sono sorpreso. A parer mio, ce l'ha sempre avuta con noi della sede di Manhattan.
Secondo me, ritiene che gli hanno fatto un torto a non scegliere lui
come capo dell'ufficio di Brooklyn, o come sostituto di Bingham, da noi.
Hanno messo degli altri, s, e a ragion veduta.
Quando Jack raccont come era penetrato quasi a forza nella sede delle
pompe funebri e come aveva prelevato i campioni dal corpo di Connie,
Laurie si ritrov a ridere fin quasi a soffocare con l'acqua che stava bevendo.
Jack continu, mettendola a parte di tutte le supposizioni che aveva fatto sulla causa della morte e fin ammettendo che Peter Letterman non aveva trovato niente, tutte le analisi erano negative, comprese quelle sui contenuti dello stomaco.
Interessante, comment Laurie, prendendo in considerazione ogni

227

singolo punto sollevato da Jack. Peccato che non hai potuto fare un'autopsia, per quanto rapida.
Sono stato gi abbastanza fortunato da prelevare il campione di pelle.
Ma tu che cosa avresti cercato di specifico, oltre alle solite cose?
Il personale dell'ambulanza ha detto di preciso che era cianotica?
S. E a conferma hanno trovato una bassa percentuale di ossigeno arterioso, quando l'hanno portata all'ospedale. Ecco perch ho pensato che il
colpevole fosse qualche farmaco che le ha depresso l'attivit respiratoria.
Ne ero talmente convinto che quando Peter venuto da me con un nulla di
fatto, sono rimasto sbalordito.
Io avrei voluto assicurarmi che non avesse uno shunt destro-sinistro
congenito che si riaperto.
Non ho mai visto niente del genere, osserv Jack.
Be', spiegherebbe la situazione clinica.
Altre idee? Non ti viene in mente nessun tipo di veleno o farmaco?
Se Peter non ha trovato niente nei contenuti dello stomaco, non riesco
a immaginare che cosa potrebbe essere. Ma hai preso in considerazione la
metemoglobinemia?
No, ma non rarissima? La metemoglobinemia era una condizione
in cui l'emoglobina diventava incapace di trasportare l'ossigeno.
Be', mi hai chiesto qualche possibile causa che provoca la cianosi.
Dovresti per lo meno prendere in considerazione i nitrati e i nitriti che
possono causare la metemoglobinemia. Anche i sulfamidici.
Ma questo non si verificherebbe solo nel caso che ci sia una sensibilit congenita?
Probabilmente per i sulfamidici s, ma non necessariamente con i nitrati e i nitriti. Se vuoi fare un'indagine completa, devi prenderli in considerazione.
Va bene, hai ragione. Chieder a Peter di fare anche queste analisi,
domani mattina. Qualcos'altro?
Laurie ci pens per qualche momento, ma scosse la testa.
E poi c' dell'altro, in questa storia, aggiunse Jack, e le rifer della
moria di ratti nello stesso quartiere di Brooklyn dove aveva abitato Connie.
Tu pensi che ci sia un collegamento?
Jack alz le spalle. Come per te, soltanto una supposizione, per la
coincidenza strana. Raccont a Laurie che l'abitazione di Connie faceva parte di un gruppo di vecchie casette di legno ed espresse l'idea che
probabilmente gli impianti idraulici erano primitivi.
A me sembra un collegamento un po' stiracchiato. Se dalle fognature
risalito qualcosa di mortale, perch successo soltanto in una casa?
Su questo hai ragione, ammise Jack, ma senti un po' quest'altro mi-

228

stero. E la mise al corrente di quello che era emerso dall'ultima analisi a


cui Ted aveva sottoposto la stellina celeste. come se quella stella fosse
fatta di carta moschicida e fosse caduta in un catino di spore di carbonchio.
Come mai ti capitano tutti questi casi interessanti? lo stuzzic Laurie.
Ma dai! Dico sul serio. Me lo sapresti spiegare? Ricorda che ho fatto
delle colture su campioni prelevati tutt'intorno alla stellina, compreso il
tampone di carta assorbente su cui l'ho trovata, e sul ripiano della scrivania. Il test PCR talmente sensibile che pu scoprire anche solo pochissime spore. Non c'era assolutamente niente.
Mi sconcerti di nuovo, ammise Laurie, poi guard l'orologio. Uau!
mezzanotte passata, e faccio fare tardi a tutti e due. Si alz.
Sei sicura che starai bene? Se vuoi puoi restare qui, le propose Jack.
Ti lascio il letto. Io tanto sono abituato il pi delle volte ad addormentarmi qua sopra.
Grazie dell'offerta, sei stato molto ospitale, ma davvero, devo andare
a casa. Non ho vestiti per domani, n altro.
Come preferisci. Se vuoi restare, sei pi che benvenuta. Per, se vai,
promettimi che mi darai un colpo di telefono per dirmi che sei arrivata a
casa. tardi per andarsene in giro, anche nel tuo quartiere.
Lo far, promise Laurie e strinse Jack in un forte abbraccio.
Lui l'accompagn gi per le scale e poi fino all'angolo. Era molto pi
facile trovare un taxi su Central Park West.
Durante il tragitto verso casa, Laurie ripens a quella serata. Provava
molta gratitudine per l'ospitalit e l'amicizia offertale da Jack. Parlare con
lui (anche solo di lavoro) l'aveva calmata considerevolmente e le aveva
fornito qualche prospettiva. Ci che l'aveva disturbata maggiormente durante la discussione con Paul era stata l'incapacit di avere un dialogo con
lui. Non si riteneva una persona talmente rigida da non essere capace di
accettare posizioni diverse su certe questioni, anche se questo non includeva la possibilit che lui vendesse armi illegali. Ma se lei e Paul non riuscivano a comunicare, allora non vedeva un futuro per il loro rapporto, indipendentemente da quanto funzionasse bene nella quotidianit.
Quando arriv nella strada in cui abitava, i suoi pensieri si erano focalizzati sul caso di cui le aveva parlato Jack, e le venne di nuovo da sorridere per l'episodio avvenuto alle pompe funebri. Sperava che non si fosse
messo nei guai per quello, o per la visita all'ufficio di medicina legale di
Brooklyn. Sapeva bene che Harold Bingham e Calvin Washington avevano poca pazienza per i metodi poco ortodossi di Jack, anche se ne apprezzavano l'intelligenza e la competenza.
Mentre apriva le innumerevoli serrature della porta, Laurie vide soc-

229

chiudersi quella della vicina. Come al solito, intravide i capelli grigi e gli
occhi arrossati di Debra Engler, che si faceva un dovere di rammentarle
quanto fosse tardi.
Laurie non reag. L'invadenza della sua vicina, a qualsiasi ora del giorno e della notte, era l'unica cosa che non riusciva a sopportare del posto in
cui viveva. Sbatt la porta, come atto di protesta, e richiuse tutte le serrature. Gi in diverse altre occasioni era stata sgarbata con la vicina e le aveva perfino detto di farsi gli affari suoi, ma senza successo.
Nell'ordine, fece qualche coccola a Tom2 e poi si tolse il soprabito. Il
suo affezionato birmano era cos insistente che le si sarebbe arrampicato
sulle gambe se lei avesse cercato di invertire l'ordine. Dovette metterselo
in grembo, mentre telefonava a Jack.
Sei ancora sveglio? gli chiese, quando lui rispose con una voce tutta
assonnata.
Quasi.
solo per rassicurarti, come richiesto. Sono arrivata a casa sana e
salva.
Avrei preferito che fossi rimasta.
Laurie si chiese che cosa intendesse veramente, ma da esperienze precedenti sapeva che era meglio non cercare di farselo spiegare. Inoltre, era
tardi. Invece gli disse: Sai, mentre tornavo a casa ho ripensato a Connie
Davidov.
Ti venuta qualche nuova idea?
S. Ho pensato che Peter potrebbe cercare qualche altra cosa.
Ottimo. Che cosa?
La tossina del botulino. Dovrebbe essere a livelli molto alti, il che significherebbe che ne ha ingerita una grossa dose.
Ci fu un attimo di silenzio.
Jack, ci sei?
S. Dici sul serio?
Certo che dico sul serio. Che cosa ne pensi del botulino come causa di
morte?
Per usare le tue parole, mi sembra un po' stiracchiata. Non c'erano
sintomi bulbari o che coinvolgessero i nervi cranici e nemmeno i soliti
sintomi considerati propri del botulino. A quanto pare, andata in bagno
ed crollata.
Ma la tossina del botulino deprime sicuramente l'attivit respiratoria e
provocherebbe cianosi.
S, ma quanti casi ci sono in un anno?
Pi casi che per il carbonchio, e di quello ne hai appena incontrato
uno.
Va bene, ho colto il tuo punto di vista. Lo aggiunger alla lista con i

230

sulfamidici, i nitrati e i nitriti che dar domattina a Peter.


Grazie di avermi accolta a casa tua, prima, cambi discorso Laurie.
Ha significato tantissimo per me.
Ehi, ogni volta che vuoi! le rispose Jack.
Laurie riattacc e strinse Tom2 fra le braccia. Le attravers la mente il
pensiero che Jack sarebbe stato cos meraviglioso se... se non si fosse
comportato da Jack. Laurie rise all'assurdit di quell'idea e si alz, per
prepararsi ad andare a letto.
16

Mercoled 20 ottobre, ore 5.30


Jack non ricordava altri periodi della sua vita in cui si era ritrovato con
cos tanti problemi tutti assieme, tra i pi disparati. Come prima cosa c'era
Laurie, che lo confondeva sia per come si comportava sia per la reazione
che provocava in lui. Dopo che se n'era andata a casa, quella notte, lui aveva fatto una fatica del diavolo ad addormentarsi. Aveva rimuginato su
tutto quello che lei aveva detto e fatto nelle precedenti quarantott'ore.
Quando gli era piombata in casa all'improvviso, lui era ancora in preda ai
sensi di colpa per la reazione di gelosia avuta alla notizia del suo fidanzamento e alla collera per come lei aveva reagito al suo tentativo di chiederle scusa.
E poi c'erano i due casi misteriosi. Per quanto avesse provato, non era
stato capace di giungere a una spiegazione per l'abbondante contaminazione della stellina luccicante. Per quanto riguardava Connie Davidov, la
sua supposizione che l'avesse uccisa un farmaco depressivo della respirazione era stata abbondantemente inficiata dai risultati degli esami tossicologici, e nonostante parecchie ore di lettura e ancora pi ore passate a pensarci, non era stato in grado di trovare un'altra teoria. Il suggerimento di
Laurie della metemoglobinemia era l'unica idea che secondo lui potesse
avere qualche minima probabilit di essere corretta.
Infine, un altro problema che gli pesava sulle spalle era la necessit di
trovare qualche tipo di giustificazione per come si era comportato nell'ufficio di Brooklyn e alle Onoranze Funebri Strickland. Soltanto il giorno
prima Bingham lo aveva rimproverato per una cosa che al confronto era
un'inezia. Se e quando il suo capo avesse saputo ci che era accaduto a
Brooklyn, sarebbe stato livido e gli avrebbe chiesto una spiegazione che
lui non era pronto a dare. Per la prima volta nella sua carriera di medico
legale, gli venne da pensare che entro quella sera sarebbe stato costretto
ad andarsene.
Non soltanto aveva fatto fatica ad addormentarsi, ma si svegli prima

231

del solito. Sempre cercando di sciogliere i suoi vari dilemmi, pedal verso
il lavoro che era appena l'alba. Questo gli permise di sgobbare per un'ora
in ufficio, prima di scendere nella stanza delle identificazioni.
Quando arriv, Vinnie Amendola stava preparando il caff e il dottor
George Fontworth aveva appena cominciato a esaminare i casi che erano
arrivati durante la notte.
Scusa, George, lo interpell Jack. Che genere di giornata si profila,
dal punto di vista delle autopsie: leggera o pesante?
Gli occhi assonnati del collega scorsero tutta la lista.
Direi normale, con tendenza al leggero.
Ottimo. Vorrei fare un giorno di scartoffie, se non ti spiace. Un
giorno di scartoffie era quello che si concedeva di tanto in tanto un medico legale, decidendo di non fare autopsie, per rimettersi in pari con l'interminabile lavoro burocratico. In genere per, venivano programmati in
anticipo.
Che cosa ti succede? chiese George. Stai male?
Non era una battuta sarcastica. Fra tutti i colleghi era risaputo che Jack
era uno stakanovista per quanto riguardava le autopsie. Ne faceva pi di
chiunque altro, e per scelta. Quando gli chiedevano il motivo, rispondeva
che mantenersi occupato lo teneva fuori dai guai.
Per quanto riguarda la salute, sto bene, rispose. Solo che ho un sacco di cose che si stanno accumulando.
Non vedo problemi, lo accontento George, accomodante. Naturalmente, le cose cambiano se all'ultimo momento qualcuno si mette in malattia.
Se succede, fammi un fischio, replico Jack.
Si avvicin alla macchina del caff.
Hai finito, maestro? domand a Vinnie.
Potrai averne una tazza entro due secondi.
Hai mica idea di quando arriva Peter Letterman, di solito?
Il laboratorio di tossicologia apre ufficialmente alle nove. Ma so che
Peter arriva presto, in genere prima delle otto.
Accidenti, ci passa un sacco di tempo, qua dentro!
Senti chi parla!
Con il caff in mano, Jack si diresse all'ascensore, per tornare nel proprio ufficio. Si sorprese di imbattersi in Laurie, che stava arrivando proprio in quel momento. Guard l'orologio che aveva al polso e rimase ancora pi stupito.
Non un po' presto, per te? le chiese.
S, ammise lei. Voglio cambiare pagina. Ho intenzione di concentrarmi sul lavoro, per un po'. Lo faccio sempre, quando c' qualcosa che
mi turba.

232

Capisco. Jack era indeciso se chiederle o no che cosa la turbava.


Ti voglio ringraziare di nuovo per ieri notte, aggiunse Laurie. Mi
sei stato veramente d'aiuto.
Ma non ho fatto niente!
Eri l e mi hai fatto sentire a mio agio. Ti sei comportato da amico, ed
era ci di cui avevo bisogno.
Entrarono in ascensore e Jack pigi il tasto del quinto piano.
Hai voglia di dirmi che cosa successo ieri sera, durante la cena? le
chiese poi, un po' esitante.
Laurie sorrise. Non ancora. Devo smaltirlo da sola, prima. Grazie per
avermelo chiesto, per.
Jack sorrise debolmente. Spost il peso del corpo da un piede all'altro.
Era incredibile la facilit con cui Laurie riusciva a farlo sentire in imbarazzo.
Oggi hai intenzione di lavorare ai tuoi casi misteriosi? gli domand
lei.
Ho intenzione di provarci. Qualche altra idea su Connie Davidov?
Soltanto quella che ti ho suggerito ieri notte.
Se ti viene in mente qualcosa, non esitare a dirmelo. Potrebbe servirmi per tenere a bada i cacciatori di taglie.
Laurie annu. Sapeva a chi si riferiva.
Percorsero insieme il corridoio e quando arrivarono davanti alla porta
di Jack si fermarono.
C' una cosa che ti vorrei dire, aggiunse Laurie. Vorrei scusarmi
per come mi sono comportata ieri pomeriggio, quando tu e Lou mi avete
detto di Paul. Quello che ho saputo mi ha fatto star male ma, come hai
suggerito tu, me la sono presa con i messaggeri. Voi due avevate il diritto
di dirmelo, anche se non sono sicura che Lou avesse il diritto di indagare.
La gelosia fa fare strane cose alla gente. E mi sto riferendo a me stesso.
Lo prendo come un complimento. E buona fortuna per oggi.
Grazie.
Jack entr nel proprio ufficio e si rimise al lavoro. Si concentr sul caso del prigioniero in custodia cautelare. Se non altro sperava di finirlo per
il giorno dopo, almeno avrebbe fatto contento Calvin. Mentre lavorava,
guard ripetutamente l'orologio sulla parete. Quando vide che erano quasi
le otto, depose la penna e scese di un piano, per recarsi al laboratorio di
tossicologia.
Avvicinandosi alla porta, non vide nulla di promettente: era chiusa, e
attraverso il vetro smerigliato non filtravano luci. Prov comunque ad aprirla. Era chiusa a chiave. Mentre faceva dietrofront per salire di nuovo le

233

scale, intravide Peter che percorreva il corridoio, proveniente dagli ascensori. Era appena arrivato, come testimoniava il cappotto che teneva sul
braccio.
Le venuta in mente qualche altra cosa da cercare? gli chiese, avvicinandosi, e tir fuori le chiavi della porta.
S, rispose Jack. O meglio, venuta in mente alla dottoressa Montgomery.
Spieg l'idea della metemoglobina, e intanto segu il tecnico all'interno
del laboratorio, fino alla sua stanza minuscola e priva di finestre. Peter annu, mentre appendeva il cappotto.
Questo significa che devo cercare cose come il nitrato di amile, il nitrato di sodio e il nitroprussiato. Peter si infil il camice. Questa paziente soffriva di malattia cardiaca?
Non che io sappia.
Allora non credo che abbia assunto nessuno di quei farmaci. Ma c'
qualche altra sostanza che pu provocare la metemoglobinemia. Vuole
che le cerchi tutte, anche se non probabile che le prendesse per curarsi?
S, ti prego. Sono disperato!
Va bene, disse Peter di buon grado, e usc dalla sua stanza. Jack gli
and dietro come un cagnolino.
Quando puoi farlo? gli chiese.
Preparo tutto immediatamente. Meglio farlo prima che arrivi il dottor
DeVries, altrimenti comincia a fare domande.
Apprezzo molto il tuo aiuto, Peter. Spero di poter ricambiare, in un
modo o nell'altro. A proposito del tuo capo, sai per caso a che punto sono i
campioni del caso di David Jefferson?
il caso del prigioniero?
S.
John si stava lamentando, ieri. Per quanto ne so, ha finito. Comunque
risultato positivo alla cocaina, se questo che voleva sapere.
Grazie a Dio! esclam Jack. Calvin sar euforico. Adesso, se solo
potessi aver fortuna con Connie Davidov!
Far del mio meglio, promise Peter.
Jack usc dal laboratorio, ma si ferm prima di richiudere la porta, ricordando l'ultimo suggerimento di Laurie. C' un'altra cosa che mi ha
suggerito la dottoressa Montgomery, aggiunse, alzando la voce per farsi
udire da Peter. La tossina del botulino.
Il tecnico gli fece un segno con la mano, per indicare che aveva sentito.
Jack risal le scale. Adesso che era sicuro di poter chiudere il caso Jefferson entro il limite di tempo stabilito da Calvin, gli sembrava di cominciare a scorgere un puntino luminoso alla fine del tunnel dei suoi attuali
problemi.

234

Di ritorno nel proprio ufficio, si imbatt in Chet, tutto spumeggiante


per l'esperienza della sera prima ad aerobica. Non solo la ragazza tutta
curve si era fatta viva, ma aveva accettato di bere con lui un succo di frutta allo yogurt dopo la lezione. Jack dovette aspettare di aver sentito tutti i
dettagli su di lei, prima di riuscire a spiccicare una sola parola.
Dimmi, Casanova, sapresti rintracciare uno di quei veterinari che erano al seminario a cui hai partecipato ieri?
Penso di s. Perch?
Voglio sapere se hanno scoperto che cosa ha ucciso quei ratti. E anche se ne hanno trovati degli altri con il carbonchio.
Cercher di scoprirlo entro oggi, promise Chet.
Lo apprezzerei molto, lo ringrazi Jack, e si dedic di nuovo ai moduli sparsi sulla scrivania.
Niente autopsie, oggi? gli chiese il collega.
Mi sono preso un giorno di scartoffie fuori programma, rispose lui,
senza sollevare la testa.
Stai male?
Jack rise. la stessa cosa che mi ha domandato George. Vorrei che
fosse cos. Sarebbe una comoda scusa. Sto solo cercando di eliminare uno
dei motivi per cui il capo ce l'ha sempre con me, e cio l'essere perennemente indietro nel chiudere i casi che mi vengono assegnati.
Una delle ragioni principali per cui sei indietro che te ne fai assegnare troppi, tanto per cominciare, gli fece osservare Chet.
Se lo dici tu, borbott Jack, mentre cominciava a osservare al microscopio una sezione del cervello di David Jefferson.
Dopo che il compagno di stanza fu uscito per andare nella fossa, Jack
chiuse la porta con un calcio, per evitare la distrazione di visitatori casuali.
Si accorse per di non riuscire egualmente a concentrarsi. Preoccupato
com'era di tante cose diverse, non poteva fare a meno di guardare di tanto
in tanto l'orologio. In particolare, quando si avvicinarono le dieci, cominci ad aspettarsi che squillasse il telefono e che Cheryl gli comunicasse il
messaggio standard: presentarsi dal capo al pi presto possibile. Dopotutto, a quell'ora sia il dottor Jim Bennett sia Gordon Strickland avrebbero
avuto ampia opportunit di telefonare, lamentandosi di lui.
Come se avesse captato i suoi pensieri, il telefono trill alle dieci in
punto. Nonostante Jack lo aspettasse, gli squilli lo innervosirono. Ne lasci passare parecchi, decidendo quasi di non rispondere, ma poi si rese
conto che era inutile rimandare l'inevitabile, e sollev la cornetta. Con sua
grande sorpresa, non era Cheryl. Era Peter Letterman.
Ho delle novit sorprendenti, gli annunci.
Buone o cattive?
Suppongo che lei le riterr buone. Connie Davidov non aveva la me-

235

temoglobinemia, ma ho trovato la tossina del botulino in tutti i campioni


che lei mi ha dato, compreso quelli con i contenuti dello stomaco.
Buon Dio! esclam Jack. Non si tratta di uno scherzo di cattivo gusto, vero?
Assolutamente no. Alcune analisi le ho rifatte due volte, per essere sicuro. I risultati erano ampiamente positivi, e questo fa pensare che la vittima abbia ingerito una grossa dose. Posso eseguire dei test quantitativi,
ma questo richieder del tempo. Comunque, ho voluto subito farle sapere i
risultati dei test qualitativi.
Grazie, il tuo aiuto stato fondamentale.
Sono contento di esserle stato utile, replic Peter, prima di riattaccare.
Jack rimise a posto il ricevitore con un gesto lentissimo. Era in preda a
una ridda di emozioni. Una era una specie di eccitazione nel veder confermati i propri sospetti sulla possibilit che Connie Davidov fosse stata
avvelenata. L'altra ero lo choc. Il botulismo era probabilmente l'ultima cosa che si sarebbe aspettato.
Gett indietro la poltroncina, alzandosi con un balzo, e fu subito alla
porta, l'apr, si precipit in corridoio e arriv trafelato davanti all'ufficio di
Laurie. Voleva che fosse la prima a sapere la notizia, dato che era stata lei
a suggerire il botulismo. Purtroppo, la stanza era vuota: sicuramente era
gi nella sala delle autopsie.
Tornato alla propria scrivania, Jack aveva la mente in tumulto, indeciso
su chi chiamare per primo. Con un delizioso senso di rappresaglia, decise
che sarebbe stato Randolph Sanders. Ci volle qualche momento per farlo
venire al telefono. Era impegnato in un'autopsia, e Jack dovette insistere
con la centralinista, dicendole che si trattava di un'emergenza. Quando infine Randolph prese la linea, la sua voce aveva un tono di urgenza abbastanza comprensibile.
Ah, ciao, Randolph, lo salut Jack, tutto allegro. Sono il tuo collega
preferito, Jack Stapleton.
Mi avevano detto che si trattava di un'emergenza, grugn l'altro.
E lo , infatti. Proprio in questo momento sono stato informato che il
tuo caso, Connie Davidov, di cui abbiamo discusso ieri, sembra che sia
deceduta a causa di un'abbondante dose di tossina del botulino.
A questo annuncio segu una pausa significativa.
Come stato determinato? domand Randolph.
Dalla mia tenacia personale, rispose Jack. Sono andato alle pompe
funebri, dove il direttore mi ha graziosamente permesso di prelevare alcuni campioni di liquidi corporei.
Questo non lo sapevo. La voce di Randolph aveva perduto buona
parte della sua acredine.

236

Davvero? Credevo che ti avessero avvertito. Comunque, per farti un


favore, considerata la stima reciproca, ho deciso di chiamare te, invece di
correre gi a informare il dottor Harold Bingham.
Lo apprezzo molto, riusc a dire Randolph.
Naturalmente, c' un aspetto pratico, continu Jack. Connie Davidov un caso di Brooklyn, e presumo che tu vorresti indietro il cadavere
prima possibile. E lascer nelle tue capaci mani anche il compito di avvertire le autorit competenti.
S, certo. Grazie.
Di che? Jack si stava divertendo un mondo. un piacere sapere che
possiamo aiutarci a vicenda, quando occorre.
Riattacc, e non riusc a reprimere un largo sorriso. La vendetta era
stata dolce. Era facile immaginare quanto Randolph si fosse sentito sulle
spine.
Come seconda cosa chiam Warren e gli spieg brevemente ci che
aveva scoperto, poi gli chiese il numero di telefono di Flash, al lavoro.
Warren impieg qualche minuto a trovarlo, ma alla fine ci riusc e glielo
diede.
Flash lavorava in una ditta di traslochi e depositi, e ci volle un po' di
tempo a localizzarlo. Quando finalmente arriv al telefono, era senza fiato. Stava spostando degli scatoloni nel magazzino.
Ho la risposta riguardo a Connie, gli annunci Jack. Come ti ha
suggerito ieri Warren, dovrai sfogare la tua collera sul campo da gioco, e
non sul marito di tua sorella.
Non l'ha uccisa lui?
Non sembra che sia andata cos. Pare che sia morta di botulismo. Ne
hai mai sentito parlare?
S... non quella specie di avvelenamento da cibo?
In genere s. causato da una tossina prodotta da un tipo specifico di
batterio. Ci che rende particolarmente pericoloso questo batterio che
pu crescere senza ossigeno. Ne avrai senz'altro sentito parlare in riferimento ai cibi in scatola, quando durante la lavorazione non sono stati portati a una temperatura abbastanza elevata da uccidere i germi. Ma nel caso
di tua sorella, la cosa importante che devi capire che a quanto pare non
c' dietro niente di losco.
Ne sei sicuro?
Ho appena ricevuto i risultati dal laboratorio. Il tecnico mi ha assicurato che li ha ricontrollati. Io personalmente sono propenso a pensare che
sia morta di botulismo, e tranne per qualche aneddoto apocrifo sul fatto
che quella tossina sia stata usata per assassinare Reinhard Heyrich, uno
degli amiconi di Hitler, durante la seconda guerra mondiale, non ho mai
sentito che questo agente patogeno venga usato per avvelenare delibera-

237

tamente qualcuno. Non facile procurarsi quella roba. L'idea che il marito
di Connie l'abbia usata gli darebbe pi credito di quanto ne meriti.
Dannazione! esclam Flash.
La sai una cosa? Io e Warren ti lasceremo vincere a basket, la prossima volta che giocheremo contro di te.
Flash rise con poco entusiasmo. Sei troppo forte, Doc! Ma figurati se
ci credo: tu e Warren siete troppo competitivi per buttar via una partita.
Comunque, grazie per esserti occupato di questa cosa, lo apprezzo tantissimo.
Sono contento di esserti stato d'aiuto. Adesso ho da farti una domanda: come si chiama il marito di Connie?
Yuri. Fu come se Flash sputasse, nel pronunciare quel nome. Perch me lo chiedi?
Temo che dovr chiamarlo. Dato che Connie morta di botulismo,
Yuri certamente a rischio.
Non potrebbe importarmene di meno.
Posso capirlo. E, come tuo amico, potrebbe essere la stessa cosa anche per me. Ma, in quanto medico, il modo di sentire diverso. Potresti
darmi il suo numero di telefono?
Devo farlo?
Suppongo che potrei trovarlo sull'elenco, rispose Jack, o farmelo
dare dall'ufficio di Brooklyn. Ma se me lo dessi tu sarebbe tutto pi facile.
Mi sento come se facessi un favore a quello stronzo, si lament
Flash, ma comunque glielo dett.
Jack lo scrisse, poi restarono al telefono qualche altro minuto, parlando
della possibilit di giocare a pallacanestro quella sera, infine riattaccarono.
Jack non moll il telefono e compose immediatamente il numero di
Brighton Beach. Intanto ripass mentalmente ci che avrebbe detto. Si
chiedeva se Yuri Davidov avesse un accento straniero e se fosse davvero
l'orco descritto da Flash. Ma trov occupato.
Allora si rimise al lavoro, tornando alle scartoffie che aveva davanti
con un umore molto pi allegro di prima. Con rinnovata efficienza fin un
altro caso e pose la cartelletta sulla pila dei casi completati. Poi riprov il
numero di Brighton Beach, ma trov di nuovo occupato.
Non ne era sorpreso. Si immaginava che Yuri stesse ricevendo tantissime telefonate di condoglianze. La mattinata stava ormai volgendo al
termine, e ancora, dopo numerosi tentativi, non riusc a parlare con lui.
Alla fine perse la pazienza e chiam l'operatore perch controllasse il telefono di Yuri. Dopo qualche minuto questi lo inform che sulla linea non
era in corso alcuna conversazione.
Che cosa significa? chiese Jack.

238

O staccato o guasto, spieg l'operatore. Posso metterla in linea


con l'ufficio guasti, se vuole.
Non importa. Jack si rese conto che probabilmente Yuri era a casa,
ma non voleva parlare con nessuno. Era comprensibile, per lui si sentiva
irritato per non riuscire a raggiungerlo. A volte sembrava che niente fosse
facile. Tutto ci che voleva era contattarlo per avvertirlo di una possibile
infezione da botulismo. Avendo rimesso il caso nelle mani di Randolph
Sanders, si aspettava che fosse l'ufficio di Brooklyn a seguirlo, com'era
legalmente tenuto a fare.
Questo significava avvertire il dipartimento della sanit e anche l'inevitabile Clint Abelard, l'epidemiologo municipale. Come Jack era stato debitamente informato in pi di un'occasione, spettava a Clint svolgere le
dovute operazioni, compresa quella di contattare Yuri Davidov. Per, come medico, Jack si sentiva in dovere di avvertire il vedovo.
Giocherell distrattamente con il filo del telefono, mentre ponderava la
situazione. C'era sempre la possibilit che l'ufficio di Brooklyn incappasse
in qualche difficolt, per esempio che non riuscisse a riavere indietro il
cadavere. Dopo tutto, si disse, potevano gi averlo cremato. Se era cos,
non sarebbe stato possibile prelevare ulteriori campioni per confermare la
diagnosi, e sarebbe stato inevitabile un ritardo. Tutto questo poteva far s
che Yuri Davidov non venisse a conoscenza del rischio che correva con la
tempestivit necessaria.
Jack apr un cassetto della scrivania e ne estrasse una pianta di New
York. L'apr alla sezione di Brooklyn e cerc Brighton Beach. Immaginare
che si trovasse lungo la riva del mare fu d'aiuto: la trov vicino a Coney
Island, che sporgeva sull'Oceano Atlantico.
Calcol che fosse a circa venticinque chilometri di distanza. Non si era
mai spinto cos lontano con la bici, per in diverse occasioni aveva pedalato fino al Prospect Park di Brooklyn e si ricordava come arrivarci. Sulla
cartina vide che, una volta arrivato all'inizio del parco, avrebbe dovuto fare tutta una filata lungo la Coney Island Avenue.
Guard l'orologio e decise che una gita in bicicletta fino a Brighton
Beach sarebbe stato un modo piacevole di trascorrere l'intervallo per il
pranzo, anche se avrebbe richiesto in tutto due ore e forse anche di pi.
Anche se il motivo principale che lo spingeva era la salute di Yuri Davidov, si ritrov a considerare l'uscita come una specie di ricompensa per
aver svolto una mole considerevole di lavoro burocratico e per aver trovato una scusa soddisfacente che giustificasse la scappatella del giorno prima. Ma a far pendere definitivamente il piatto della bilancia a favore della
gita era la bellezza particolare di quella giornata da estate indiana, con un
sole splendido, temperatura mite e un venticello delicato. Come disse a se
stesso, poteva essere l'ultimo giorno di bel tempo, prima del massacro in-

239

vernale.
Prima di andar via, cerc di nuovo Laurie per dirle dal botulino, ma
non era ancora risalita dalla fossa. Allora decise di cercarla quando sarebbe rientrato, nel pomeriggio.
Il percorso and ancor meglio di quanto si era aspettato, specialmente
l'attraversamento del Ponte di Brooklyn e la corsa per il Prospect Park. La
parte lungo la Coney Island Avenue fu meno stimolante ma comunque
gradevole. Oltrepassata Neptune Avenue, not una cosa che non si era aspettato: tutte le insegne dei negozi e locali pubblici erano scritte in caratteri cirillici.
Appena vide Oceanview Avenue, si ferm e chiese indicazioni per arrivare in Oceanview Lane. Dovette interpellare tre persone, prima di trovare finalmente qualcuno in grado di dirgli da che parte andare.
Quel quartiere fu una vera sorpresa per lui. Proprio come risultava dalla descrizione di Flash, c'era tutta una parte composta da casette in legno
appiccicate una all'altra in una mescolanza di forme e dimensioni. Alcune
erano mantenute abbastanza bene, altre decisamente malmesse. Le propriet individuali erano separate da recinti dei materiali pi diversi. Alcuni
cortili erano ordinati e avevano aiuole con i fiori, mentre altri erano occupati da mucchi di frigoriferi senza sportello, televisori sventrati, giocattoli
rotti e altre cianfrusaglie gettate alla rinfusa. I tetti formavano angoli che
si sovrapponevano nei modo pi strani, a testimonianza della mancanza di
coordinamento con cui erano state allargate le strutture originarie. Sopra
di essi spuntava una foresta di antenne televisive arrugginite che faceva
pensare a una distesa di erbacce troppo cresciute.
Jack rallent e osserv parecchie costruzioni una per una. Alcune serbavano ancora delle decorazioni in stile vittoriano, moltissime avevano
decisamente bisogno di riparazioni e di qualche mano di vernice. Quasi la
met erano fornite di un garage staccato. C'erano un sacco di cani che abbaiavano e ringhiavano mentre lui passava. Si vedevano poche persone e
niente bambini, tranne qualche neonato in braccio alle madri. Jack si ricord che era giorno di scuola.
Quella zona era tutta una rete di strade vere e proprie, ma anche di vicoli, alcuni con la targa del nome, altri no. I vicoli erano stretti, in certi casi talmente stretti che non era possibile transitare in auto, e le case erano
raggiungibili soltanto a piedi. Tutti i vicoli erano attraversati da ragnatele
di fili elettrici e cavi telefonici.
Jack individu Oceanview Lane grazie a un cartello verniciato a mano
inchiodato in modo precario a un palo del telefono. Svolt nel vicolo, e
dovette immediatamente fare attenzione alle larghe crepe nel selciato di
cemento, per non cadere con la bicicletta.
Poche case avevano il numero civico, ma Jack adocchi il numero tre-

240

dici scritto su un bidone della spazzatura. Presumendo che la costruzione


successiva sarebbe stata il quindici, continu fino ad arrivarvi davanti. La
struttura era simile alle altre, anche se poggiava su delle fondamenta vere
e proprie, anzich sui tipici pilastri in blocchi di calcestruzzo. Aveva un
garage con due posti-macchina. Il tetto era di assicelle incatramate, ma ne
mancava qualcuna. La zanzariera era squarciata. Il pluviale all'angolo era
rotto e la sommit pendeva pericolosamente in fuori. Nell'insieme, quella
casa aveva l'aria di cadere a pezzi se soltanto qualcuno avesse sbattuto la
porta troppo forte.
Il minuscolo cortiletto invaso dalle erbacce era separato dalla strada da
una rete di metallo che arrivava all'altezza della vita. Jack vi leg la bicicletta, poi apr il cancello e si avvicin alla porta. Le due finestre che la
delimitavano da entrambi i lati avevano le veneziane abbassate e con i listelli girati in modo che non si potesse vedere dentro.
Dopo aver cercato invano un campanello, Jack apr la zanzariera e buss. Non udendo risposta, buss pi forte. Riprov ancora una volta, infine
rinunci e lasci andare la zanzariera, che si richiuse con un tonfo. Era
demoralizzato. Dopo aver fatto tutta quella fatica per arrivare fin l, ancora
non riusciva a mettersi in contatto con Yuri Davidov!
Stava per tornare alla bici, quando si rese conto di un ronzio sordo e
continuo. Dando le spalle alla porta, rimase in ascolto, si concentr su
quel suono e si accorse che non era continuo, ma modulato, come quello
di un elicottero molto lontano, o di un ventilatore dalla pale piuttosto larghe.
Guard la casa incuriosito: non gli sembrava talmente grande da utilizzare un ventilatore dalle dimensioni tali da provocare quella vibrazione.
Osserv le altre case nelle vicinanze. Sembravano tutte chiuse, come se
i proprietari stessero al lavoro o comunque non fossero presenti. L'unica
persona che si vedeva in giro era un uomo anziano seduto nel suo cortiletto, che, anche se lo aveva notato, non sembrava minimamente interessato
a lui.
Jack attravers il praticello per curiosare tra la casa di Yuri e quella del
vicino. Erano distanti due metri scarsi, e separate dalla rete metallica. Dopo un'altra occhiata all'uomo anziano, costeggi la rete e arriv nel minuscolo cortile posteriore di Yuri. L trov qualcosa di simile a una canna
fumaria da caldaia che usciva da un buco praticato nelle fondamenta, cementato di recente. Era un condotto metallico che formava un angolo verso l'alto e si allungava fino a un'altezza notevole. Toccandolo e sentendo
la vibrazione, Jack cap che quello era lo sfogo del ventilatore. Considerando le dimensioni della casa, il tipo di caldaia a cui faceva pensare la
canna fumaria pareva alquanto sovradimensionata.
Jack continu il giro attorno alla casetta. Sul lato di fronte al garage

241

c'era un'altra porta e riprov a bussare. Poi mise le mani attorno al viso e
si appoggi a uno dei piccoli riquadri di vetro, per sbirciare dentro. Vide
una stanza a forma di L che fungeva da soggiorno e da cucina.
Si stacc dalla porta e, costeggiando il garage, torn sul davanti della
casa. Quando arriv di nuovo sul piccolo prato, vide un uomo barbuto che
camminava sul vialetto, portando un sacchetto della spesa. Jack non lo aveva visto fino all'ultimo momento, perch era rimasto coperto dal garage.
L'apparizione improvvisa di quell'estraneo a meno di un metro da lui lo
fece sobbalzare. Non si era reso conto di quanto si sentiva a disagio per
essersi introdotto in quella che era, a tutti gli effetti, una propriet privata.
Ma, per quanto Jack si fosse spaventato, sembrava esserlo meno dell'uomo
con la barba, che lasci cadere il sacchetto della spesa e cerc invano di
tirar fuori la mano destra dalla giacca.
Mi scusi tanto, disse Jack.
All'altro ci volle qualche momento per riprendersi, e lui ne approfitt
per uscire dal cancello e aiutarlo a raccogliere un po' delle cose che erano
cadute a terra e si erano sparse fuori dal sacchetto.
Mi spiace tremendamente di averla spaventata, aggiunse Jack, mentre raccoglieva diverse scatole di farina per dolci, un pasto surgelato, un
barattolino di cannella e una bottiglia di vodka che miracolosamente non
si era rotta.
Non colpa sua, replic l'uomo. Si chin anche lui, rimise in piedi il
sacchetto e cominci a rimettervi dentro i suoi acquisti. Allo stesso tempo
continuava a far saettare gli occhi avanti e indietro, come se avesse paura
che potesse saltar fuori qualcun altro a spaventarlo.
Jack gli porse ci che aveva raccolto. Aveva notato che aveva un forte
accento slavo, il che era in sintonia con la folta barba e con la foggia del
cappello.
Abita in questa zona? gli chiese.
L'uomo esit un attimo, prima di rispondere di s.
Conosce Yuri Davidov? Vive qui al numero quindici.
L'uomo si volt verso la casa e parve esaminarla.
Vagamente, rispose. Perch lo chiede?
Jack fece un po' di fatica a estrarre il portafogli dalla tasca, e intanto
chiese all'uomo se era russo. La risposta fu affermativa.
Ho notato tutte le insegne scritte con i caratteri cirillici.
A Brighton Beach vivono molti russi.
Jack annu. Apr il portafogli e mostr il lucente distintivo da medico
legale. Aveva notato che l'emblema ufficiale in genere rendeva le persone
pi disposte a collaborare e a rispondere alle domande.
Sono il dottor Jack Stapleton.
Io mi chiamo Igor.

242

Piacere di conoscerla, Igor. Sono un medico legale di Manhattan. Saprebbe dirmi per caso dove si trova al momento il signor Yuri Davidov?
Ho bussato alla porta, ma non in casa.
Probabilmente in giro con il suo taxi.
Capisco. Secondo Jack, questo significava che Yuri era emotivamente forte, o che effettivamente la mancanza di felicit domestica suggerita da Flash era una realt. Quando pensa che torner?
Non prima di stasera tardi.
Verso le nove o le dieci?
Qualcosa del genere, conferm Igor. C' qualche problema?
Jack annu. Sa con quale societ lavora?
Lavora per conto suo.
Accidenti, questo non ci voleva.
Ho saputo che gli appena morta la moglie. di questo che voleva
parlargli?
S.
Vuole dire a me, nel caso lo veda?
Gli dica solo che sappiamo che cosa ha ucciso sua moglie. Ma la cosa
importante che mi chiami, perch ci che l'ha uccisa una cosa molto
pericolosa e potrebbe essere a rischio anche lui. Guardi, le lascio il mio
biglietto da visita, cos glielo pu dare, se lo vede.
Jack estrasse di tasca un cartoncino con l'indirizzo e il numero di telefono dell'ufficio. Ci aggiungo anche il numero di casa, disse, e lo scribacchi sul lato in bianco, prima di porgere il cartoncino a Igor.
Lui esamin il lato stampato e chiese: Questo l'indirizzo di dove lavora?
Proprio cos, rispose Jack, e pens se aveva qualche altra domanda
da fare al russo, ma non gliene venne in mente nessuna. Grazie per il suo
aiuto.
stato un piacere; fino a che ora resta al lavoro?
Probabilmente, almeno fino alle sei.
Lo dir a Yuri, se lo vedo, gli assicur Igor, poi gli rivolse un cenno
di saluto e prosegu per la sua strada.
Jack guard il russo che si allontanava, prima di voltarsi di nuovo verso la casa di Yuri Davidov. Fu allora che gli venne l'idea di infilare un biglietto da visita sotto la porta. L'unico lato negativo sarebbe stato che, se e
quando Clint Abelard si fosse fatto vivo in quei paraggi, e glielo avessero
mostrato, avrebbe avuto la prova di ci che avrebbe chiamato un'intromissione indebita. Allora Jack sarebbe stato chiamato da Bingham.
Oh, e chi se ne importa! disse Jack ad alta voce. Tir fuori un altro
cartoncino e sul retro scrisse un messaggio per Yuri in cui gli diceva di
chiamarlo al pi presto. Aggiunse il suo interno e il numero di casa, poi

243

torn davanti alla porta principale e ve lo infil sotto.


Apr la serratura della bicicletta e pedal via. Aveva in mente di fare
un rapido giro per Brighton Beach, prima di tornare a Manhattan. Era curioso di dare un'occhiata a quella zona, ma pens anche che, se gli fosse
capitato di vedere una sede del servizio veterinario, si sarebbe fermato a
chiedere se avevano informazioni sulla moria di ratti.
17

Mercoled 20 ottobre, ore 12.15


Yuri non era mai stato cos agitato in vita sua. Nell'attimo in cui si era
ritrovato davanti Jack Stapleton, gli era sembrato che il cuore gli balzasse
fuori dal petto. E, per rendere le cose peggiori, non era riuscito a tirar fuori di tasca la Glock, che si era impigliata nella fodera del giubbotto.
Questo alla fine si era rivelato un bene. Se fosse riuscito a estrarre la
pistola, la situazione sarebbe diventata ancora peggiore. Non era stata tanto la presenza di Jack Stapleton a gettarlo nel panico, ma il timore che con
lui ci fosse anche Flash Thomas. Gordon Strickland aveva detto che da lui
si erano presentati insieme.
Appena Yuri si era reso conto che il medico legale era da solo, era stato in grado di raccogliere le idee quel tanto che bastava per avere a che fare con lui. Era rimasto sbalordito nel sapere che, a quanto sembrava, quel
medico aveva fatto la diagnosi di botulismo.
Dopo essersi allontanato da lui, Yuri non aveva guardato indietro. Era
arrivato direttamente fino al bar che c'era nelle vicinanze e soltanto allora
aveva osato gettare un'occhiata per assicurarsi che Jack Stapleton non lo
avesse seguito. Non vedendolo, era entrato e aveva ordinato una vodka,
che aveva buttato gi tutto d'un fiato.
Ne vuole un'altra? gli chiese il barista. Per fortuna non lo conosceva,
altrimenti avrebbe dovuto preoccuparsi di eventuali commenti sulla barba.
A quel punto aveva paura di togliersela.
Doppia, rispose. Stava ancora tremando. L'altra questione che lo
preoccupava era che Jack Stapleton avesse girellato attorno alla sua propriet. Questo significava che aveva visto il tubo di aspirazione, sul retro.
Non aveva idea di che cosa avesse pensato.
Sperava anche che non avesse guardato attraverso la finestra posteriore
del garage, perch avrebbe potuto vedere il camioncino dei pesticidi. Anche questo poteva essere pericoloso.
Guard l'orologio. Non sapeva se a quel punto Jack se n'era gi andato,
ma lui non aveva tempo da perdere. Pag il conto, fin la vodka e riprese il
sacchetto con la spesa.

244

Ritorn all'inizio di Oceanview Lane ed esit. Guard verso casa sua e


non scorse nessuno. Incoraggiato, imbocc il vicolo. Teneva la mano destra in tasca, serrata attorno all'impugnatura della pistola, come aveva fatto
prima. La differenza era che questa volta era sicuro che non si sarebbe
impigliata nella fodera. Non sarebbe stato colto di sorpresa, non da Flash,
comunque.
La casa appariva tranquilla. Yuri scrut tutt'intorno poi, assicuratosi
che Jack Stapleton non fosse pi l, varc il cancello e corse alla porta laterale.
L'apr pi in fretta che pot e poi si chiuse dentro.
Appoggiandosi contro la porta, esal un sospiro di sollievo. Un rapido
sguardo all'interno gli disse che non era entrato nessuno. Pos la spesa in
cucina e scese immediatamente i gradini che portavano in cantina. Gli usc
un altro sospiro di sollievo nel vedere che il lucchetto era a posto.
Torn in cucina e mise nel freezer la vodka e il cibo surgelato. Il resto
della spesa lo lasci sul tavolo. Mentre si dirigeva verso il bagno, vide il
biglietto da visita sul pavimento, vicino alla porta d'ingresso. Lo raccolse.
Come si aspettava, era di Jack. Lo mise assieme all'altro che aveva gi in
tasca.
Si tolse la barba finta. L'adesivo lo fece impazzire. Quando si guard
allo specchio not di avere la pelle irritata. Si lav il viso e poi, non sapendo bene che cosa dovesse fare, vi picchiett sopra un po' di dopobarba.
Bruciava talmente da fargli venire le lacrime agli occhi. Quando si guard
di nuovo allo specchio, vide che la pelle era ancora pi arrossata.
Torn in cucina e prese le chiavi della macchina. Da quando era entrato nel bar si stava chiedendo disperatamente che cosa fare per la presenza
di Jack Stapleton sulla scena. Per quanto detestasse farlo, decise che era
una cosa talmente seria da spingerlo a rimangiarsi la parola data a Curt,
andando ad avvisarlo.
Si avvicin alle finestre sul davanti e scrut il vialetto da dietro le stecche delle veneziane. Tranne che per una giovane donna che spingeva un
passeggino con dentro un bambino piccolo, non si vedeva nessuno. N
c'erano veicoli inconsueti parcheggiati nelle vicinanze. Poi si avvicin alla
porta della cucina e guard verso quella laterale del garage. Era solo a pochi metri di distanza. Si chiese se rimettersi la barba, ma decise di no, temendo di aggravare l'irritazione. Per si premun estraendo la pistola dalla
tasca e impugnandola con la sinistra, nascosta da un asciugamani. Tenendo le chiavi con la destra, apr la porta.
Dopo un ultimo controllo per assicurarsi che non ci fosse nessuno, usc. Chiuse a chiave la porta della cucina e apr quella del garage in pochi
secondi. Attento a eventuali sorprese e tenendosi pronto con la pistola,
port la macchina fuori dal garage e richiuse la porta basculante. Quando

245

acceler gi per il vialetto, cominci a rilassarsi. Svolt in Oceanview


Avenue e si diresse verso la Shore Parkway, la strada pi rapida per arrivare a Manhattan a quell'ora del giorno. Mentre saliva la rampa di ingresso, si chin e ficco la Glock sotto il sedile del passeggero.
Sapeva che Curt sarebbe stato furibondo nel vederselo comparire davanti in caserma, ma non aveva scelta. Avrebbe potuto telefonare, ma Curt
si sarebbe adirato lo stesso, e comunque era convinto che fosse molto meglio parlargli di persona, per sottolineare la gravit della situazione. Mentre guidava, cominci a preoccuparsi sempre di pi che Curt si sarebbe irritato. Era ridicolo per persone che lavoravano assieme per uno scopo comune avere di questi timori per la reazione di un compagno. L'unica spiegazione era che Curt era antislavo come era anti tutto il resto.
Il Brooklyn Battery Tunnel port Yuri nella parte bassa di Manhattan.
Assicuratosi che il segnale di fuori servizio fosse acceso, si diresse a nord,
lungo la West Street fino a Chambers, prima di svoltare a destra e avanzare faticosamente nel traffico per raggiungere Duane Street.
Rallent nell'avvicinarsi alla caserma dei pompieri. Non sapeva se parcheggiare o no. Vedendo quattro o cinque pompieri che giocavano a carte
su un tavolino posto direttamente sul marciapiedi davanti all'ingresso, prefer restare in macchina.
Le enormi porte basculanti erano state aperte completamente nella
splendida giornata di met autunno. All'interno si potevano vedere solo i
lucenti musi rossi dell'autoscala e dell'autopompa.
Yuri sal con il taxi sulla rampa, poi lo ferm mettendolo parallelo all'edificio. Gli uomini che stavano giocando sollevarono la testa dalla partita.
Yuri abbass il finestrino dalla parte del passeggero e si sporse fuori.
Scusate! chiam. Sto cercando il tenente Rogers.
Ehi, tenente! grid uno dei pompieri, voltando la testa. Hai visite.
Curt emerse qualche minuto dopo, tenendo una mano sulla fronte a
proteggere gli occhi che strizzava a causa della luce. L'interno dell'edificio
sembrava scuro, in confronto alla forte luminosit che c'era all'esterno.
Aveva un'espressione curiosa, che spar immediatamente appena vide Yuri, per lasciare il posto a una rabbia malamente trattenuta.
Che cosa diavolo ci fai qui? ringhi, sforzandosi di tenere la voce
bassa.
C' un'emergenza, replic Yuri, e gli porse il biglietto da visita di
Jack Stapleton.
Curt lo prese, mentre gettava un'occhiata nervosa dietro di s, verso i
colleghi che giocavano a carte.
Che cos' 'sta roba? chiese.
Leggi! questa l'emergenza.

246

Curt lesse il cartoncino, prima di sollevare di nuovo lo sguardo su Yuri. Parte dell'irritazione si era trasformata in confusione.
L'Operazione Volverina a rischio, aggiunse Yuri. Dobbiamo parlare immediatamente!
Curt si pass una mano fra i capelli cortissimi e si volt di nuovo a
guardare i colleghi. Erano tutti concentrati sulla partita.
Va bene, grugn. Ti auguro che sia davvero importante! C' un bar
dietro l'angolo, si chiama Pete's. Io e Steve saremo l appena potremo.
Vi aspetter, replic Yuri, prima di rimettere in moto e accelerare
gi per la strada. La collera di Curt lo mandava in bestia. Nello specchietto retrovisore lo vide guardare ancora il biglietto da visita, prima di voltarsi e rientrare.
Il bar era buio e fumoso e puzzava di birra stantia e grasso rancido.
C'era un menu limitato che proponeva hamburger, patatine fritte e minestra del giorno. In sottofondo, gemeva a basso volume della musica
country. Di tanto in tanto Yuri riusciva a capire qualche strofa che parlava
di innamorati abbandonati e opportunit perdute. C'erano un po' di avventori, tutti uomini, che stavano pranzando e bevendo birra. Yuri dovette
percorrere la piccola osteria in tutta la sua lunghezza prima di trovare un
spar libero, vicino ai servizi. Ordin una vodka e un hamburger e si sedette. Non dovette aspettare molto. Curt e Steve arrivarono proprio mentre
lo servivano.
I due pompieri scivolarono sulla panca di fronte alla sua, senza nemmeno darsi la pena di salutarlo. La loro contrariet era pi che evidente.
Restarono in silenzio mentre il cameriere serviva l'hamburger e poneva un
tovagliolino vicino al piatto. Poi li guard, come per chiedere che cosa volessero, e loro ordinarono un paio di birre alla spina. Ripartito il cameriere, Curt gett con arroganza il biglietto da visita di Jack Stapleton sul tavolo, in modo che andasse a finire davanti a Yuri.
Comincia a parlare! ordin. Ed meglio che sia qualcosa di serio.
Yuri mise in bocca un pezzetto ai hamburger e lo mastic. Guard i
suoi amici. Era deliberatamente provocatorio, nel farli aspettare, ma non
gli importava. Anzi, gli provocava un po' di divertimento.
Non abbiamo tutto il giorno, Cristo! sbrait Curt.
Yuri deglut e mand dietro al boccone un sorso di vodka. Poi, dopo
aver schioccato la lingua, raccolse il biglietto da visita e lo gett indietro,
in direzione dei due pompieri.
Questo dottor Jack Stapleton il medico legale di cui vi avevo parlato, quello in cui mi sono imbattuto nell'ufficio della Corinthian Rug
Company.
Che notizia sensazionale! comment Curt. successo due giorni
fa.

247

Ieri si fatto vivo alle Onoranze Funebri Strickland, assieme al fratello di Connie.
Non ce lo avevi detto.
Non mi sembrava una cosa importante, per lo meno ieri.
E oggi s?
Senza dubbio, conferm Yuri. Mentre agli altri due venivano servite
le birre, mand gi un altro boccone di hamburger e rest in silenzio fin
quando il cameriere non si fu allontanato. Oggi il dottor Stapleton si
fatto vivo a casa mia.
Perch? chiese Curt. La collera e l'arroganza erano scomparse. Adesso era preoccupato.
Voleva avvertirmi che sono a rischio per la malattia che ha ucciso
Connie. A quanto pare ha fatto la diagnosi che morta di botulismo.
Oh, Cristo! ringhi Curt.
Come diavolo ha fatto a capirlo? esclam Steve. Ci avevi detto che
non sarebbe successo.
Non lo so come mai gli venuto in mente di cercarlo, ma so che ha
prelevato dei campioni dal cadavere di Connie.
E tu che cosa gli hai detto? domand Curt.
Intanto, lui non sapeva che stava parlando con me. Quando ci siamo
quasi scontrati nel vialetto, avevo la barba. Non so se mi avrebbe riconosciuto se non l'avessi portata, perch l'altro giorno avevamo parlato solo
per pochi minuti. Comunque stato un bene che l'avessi. Gli ho detto di
chiamarmi Igor e lui ci ha creduto. Mi sono offerto di riferire un messaggio a Yuri Davidov, ma lui non mi ha detto che cos'era il messaggio, solo
che Yuri Davidov poteva essere in pericolo.
Ma tu credi che sospetti il botulismo?
S.
Credi che ritorner?
Forse no, fino a stasera. Gli ho detto che Yuri Davidov era fuori con il
taxi e non sarebbe rientrato fino a dopo le nove o le dieci.
Curt guard Steve. Questa cosa non mi piace.
Nemmeno a me.
Anche a me non piace, afferm Yuri. Quello l ha camminato attorno a casa mia. Senza dubbio ha visto il tubo di aspirazione del laboratorio e ha sentito il ventilatore. Potrebbe aver visto anche il camioncino dei
pesticidi.
Buon Dio! bofonchi Curt.
Io penso che debba sparire, proprio come Connie. L'Esercito Ariano
del Popolo deve sbarazzarsi di lui al pi presto, tipo oggi pomeriggio.
Curt annu, poi guard Steve. Che cosa ne pensi?
Penso che Yuri abbia ragione. Se non facciamo niente, quel tipo, da

248

solo, potrebbe mandare all'aria tutta l'Operazione Volverina.


Il problema : come sbarazzarsi di lui?
Sul biglietto da visita c' l'indirizzo dove lavora, osserv Yuri. Mi
ha detto che sar l fino alle sei. Sul retro del biglietto ha scritto il numero
di telefono di casa. E credo che si sia fatto tutta la strada fino a Brighton
Beach in bicicletta. Credo che queste siano informazioni sufficienti per
l'Esercito Ariano del Popolo.
Stai dicendo che se ne va in giro in bici per la citt? chiese Curt.
quello che suppongo.
Potremmo seguirlo quando esce dal lavoro, propose Steve. E colpirlo nel momento in cui pi vulnerabile.
Curt annu, mentre ci pensava sopra. Come faremo a riconoscerlo?
Steve indic Yuri. Dovr venire con noi per identificarlo.
Puoi essere di nuovo qui alle cinque? domand Curt a Yuri.
Dove di preciso? So che non mi vuoi alla caserma.
Qui nel bar.
Ci sar.
Va bene, deciso, concluse Curt. L'Esercito Ariano del Popolo giustizier il dottor Jack Stapleton. Dar l'ordine. Si rivolse a Steve. Questo significa che dovrai tornare immediatamente a Bensonhurst per reclutare un po' di uomini. E penso che per questa missione dovremo rubare un
furgone.
Nessun problema, replic Steve.
Avremo bisogno di una grossa potenza di fuoco. Voglio colpire in
modo rapido e definitivo. Insomma, non voglio soltanto sparargli e rischiare che se la cavi.
Sono d'accordo.
Va bene, tutto. Curt scol gli ultimi rimasugli di birra e cominci a
scivolar fuori dal spar.
C' un'altra questione, lo blocc Yuri.
Curt si ferm.
Voglio anticipare l'Operazione Volverina a domani, gioved.
Domani! gli fece eco Curt, incredulo. Pensavo che gi per venerd
avessi dei problemi a ottenere abbastanza polvere di carbonchio.
Ho lavorato buona parte della notte e tutta la mattina. Con il secondo
fermentatore che funziona cos bene, siamo a buon punto. Entro stanotte
avremo abbastanza materiale per tutt'e due le azioni.
Immagino che si possa fare, replic Curt. Gioved o venerd, in realt non fa differenza. Guard Steve.
Non c' motivo di non farlo, approv lui. La fuga pronta. Sarebbe
quella la questione critica.
Io penso che dobbiamo farlo gioved, insist Yuri. Come avete det-

249

to voi ieri sera, la sicurezza fondamentale. Anche se ci sbarazziamo di


Jack Stapleton, non abbiamo idea se ha parlato con qualcuno. Aspettare
altre ventiquattr'ore sarebbe correre un rischio.
Curt se ne usc con una risatina. Lo sai, penso che tu abbia ragione.
Lo so che ho ragione, se vogliamo che l'Operazione Volverina abbia
successo, il che, ovviamente la cosa che tutti noi vogliamo.
Assolutamente, conferm Curt. A che ora vuoi che veniamo, stasera, a prendere le salsicce?
Meglio sul tardi. Mi ci vorr del tempo per impacchettarle bene. Diciamo attorno alle undici.
Perfetto. Ci saremo. Curt scivol fuori dalla panca, seguito da Steve,
mentre Yuri restava seduto.
Voglio finire il mio hamburger, spieg.
Ci vediamo alle cinque, gli ricord Curt, e gli rivolse un saluto militare, prima di seguire Steve fuori dal bar.
Yuri li guard andarsene. Pensava che il loro atteggiarsi a militari fosse
patetico, e si sentiva in imbarazzo nel farsi vedere assieme a loro. Per,
dopo quel breve incontro, si sentiva meglio di come si era sentito per tutta
quella giornata. Gli sembrava che, nonostante i numerosi problemi, tutto
stesse andando a posto. Mentre masticava un altro boccone, pens se gli
conveniva passare dall'agenzia di viaggi per prenotare il volo da Newark a
Mosca per il gioved sera. Ma poi pens che era meglio farlo per telefono,
perch non voleva perdere troppo tempo. Dopotutto, aveva un sacco di lavoro da fare, entro le undici.
18

Mercoled 20 ottobre, ore 14.15


Jack accost al piano di carico e scese dalla bici. Gli mancava il fiato
per l'ultima frenetica volata su per la Prima Avenue, dove si era mantenuto al passo con il traffico. In questo modo, era riuscito a trovare sempre i
semafori verdi da Houston Street e non aveva dovuto fermarsi mai nemmeno una volta.
Sollev la bici su una spalla e sal i pochi gradini che portavano sulla
piattaforma, per poi entrare nell'obitorio dall'ingresso di servizio, come al
solito. La gita a Brighton Beach era stata bellissima, anche se non aveva
potuto adempiere al compito che si era prefisso. Per aveva fatto ci che
poteva al riguardo. Il resto era nelle mani della flemmatica burocrazia del
dipartimento della sanit, o dello stesso Yuri Davidov.
Jack arriv nel proprio ufficio e appese il giubbotto dietro la porta. Not che Chet aveva piazzato sulla scrivania il proprio microscopio, che a-

250

veva la luce accesa ed era contornato di fogli; questo suggeriva che il suo
compagno di stanza era nel pieno dell'attivit, anche se al momento non lo
si scorgeva da nessuna parte. Forse al momento aveva fatto una scappata
alle macchinette distributrici al secondo piano: a Chet piaceva fare uno
spuntino nel pomeriggio.
Prima di sedersi alla scrivania, Jack arriv fino all'ufficio di Laurie.
Era impaziente di riconoscerle il merito per la sorprendente diagnosi di
botulino. Purtroppo per la porta era chiusa, il che non era normale. Jack
non ricordava un'altra volta in cui Laurie o la sua compagna di stanza avevano chiuso la porta a met giornata. Stringendosi nelle spalle, si diresse verso il proprio ufficio.
Aveva fatto solo qualche passo, quando ud la voce di uomo evidentemente in preda alla collera. Non riusciva a capire distintamente le parole,
ma la cosa che lo allarmava era che sembrava provenire da dietro la porta
chiusa di Laurie. Jack esit. Un momento dopo la ud di nuovo, assieme a
un tonfo che faceva pensare a un pugno calato su una scrivania di metallo,
o uno schedario.
Preoccupato, torn vicino alla porta. Sollev la mano per bussare, ma
esit. Considerato che la porta era chiusa, non avrebbe voluto interferire,
ma poi ud distintamente una sequela di imprecazioni e un altro colpo.
Immediatamente dopo sent la voce di Laurie implorare: Ti prego!
Spinto dall'istinto pi che dal ragionamento, buss e apr la porta contemporaneamente. Laurie stava con la schiena contro la parete, vicino allo
schedario. Non aveva assunto una posizione di difesa, ma il suo viso esprimeva un misto di paura e di indignazione. Davanti a lei si ergeva Paul
Sutherland, elegante come al solito. Era rosso in viso e teneva l'indice
puntato a non pi di dieci centimetri dal naso di Laurie. L'entrata in scena
di Jack sembr pietrificarlo sul posto.
Spero di non interferire, disse Jack.
Ma hai gi interferito! sbott Paul, riprendendo vita. Ecco perch la
maledetta porta era chiusa! Si gir verso di lui, ponendosi i pugni sui
fianchi, con aria di sfida.
Mi spiace tremendamente, si scus Jack, poi si inclin da un lato,
per guardare meglio Laurie, oltre la sagoma corpulenta di Paul. Laurie,
anche tu sei della stessa idea?
No di certo, rispose lei. Questa discussione, se si pu chiamarla tale, stava degenerando.
Esci di qua! ringhi Paul. Io e Laurie dobbiamo arrivare a una
spiegazione, qui e subito.
Non n il posto n il momento, obiett lei. Te l'ho gi detto.
Be', mi pare che qui non ci sia accordo, intervenne Jack spensieratamente. Mi pregio di offrire i miei servigi come paciere.

251

Ti avverto! Paul comp minacciosamente un passo verso di lui, gli


occhi come due fessure.
Paul, ti prego! esclam Laurie, adirata. Penso che tu debba andartene!
Paul non distolse lo sguardo da Jack. Esci di qua! ripet.
Ti avevo gi sentito la prima volta, rispose lui, con disinvoltura, ma
questo l'ufficio della dottoressa Montgomery e i suoi desideri sono ordini. Penso sia tempo che te ne vada, a meno che tu non voglia discutere la
questione con il sergente Murphy, dabbasso.
Paul si gett in avanti, nel tentativo di colpire Jack con un gancio. Prevenendo il pugno, Jack indietreggi e poi, approfittando della momentanea perdita di equilibrio di Paul, afferr un lembo del suo vestito di seta e
lo gett fuori dalla porta, che era rimasta aperta, facendolo finire nel corridoio. La manovra fu accompagnata dal distinto rumore della stoffa che si
strappava.
Paul si rimise rapidamente in equilibrio e assunse una posizione accucciata, con i pugni sollevati vicino alla testa, dando a Jack l'impressione che
fosse ben ferrato nella boxe. Riconoscendo i propri limiti in quello sport,
Jack era indeciso se scappare o avvolgere l'avversario in un abbraccio da
orso. Per fortuna, non dovette prendere la decisione. Gi per il corridoio si
ud un urlo, mentre Chet arrivava di corsa con in mano un sacchetto aperto
di patatine e un barattolo di pop-corn.
Vedendo che si trovava in svantaggio, Paul si raddrizz dalla posizione
minacciosa che aveva assunto e con gesti irati esamin l'elegante giacca
cucita a mano, scoprendo che era stata strappata.
Mi spiace, disse Jack, vedendo il danno che aveva provocato. Per
fortuna, sembra che sia solo scucita.
Che cosa diavolo succede qua? domand Chet.
Paul e io abbiamo avuto un momentaneo disaccordo, spieg Jack.
Ma grazie a te adesso stato spianato, per cos dire.
Paul gli agit un dito davanti al viso, come aveva fatto poco prima con
Laurie. Sentirai parlare di me, a questo proposito! minacci. Bada bene alle mie parole!
Non vedo l'ora, replic Jack.
Paul, perch non te vai? implor Laurie. A meno che non voglia
essere arrestato, ti prego, vattene! Ho chiamato la sicurezza.
Paul raddrizz la cravatta e rinfil nel taschino il fazzoletto che faceva
pendant. Per tutto il tempo continu a tenere gli occhi fissi su Jack. Tra
noi due non finita qui! sibil e poi, rivolgendosi a Laurie, le promise
con la stessa acrimonia: E con te ci parler dopo. Raddrizz le spalle e
si diresse verso gli ascensori.
Jack, Laurie e Chet lo guardarono allontanarsi.

252

Per cos'era tutta questa scena? domand Chet, ma gli altri due non
gli risposero.
Hai chiamato davvero la sicurezza? chiese Jack a Laurie.
No. Stavo per farlo, quando ho sentito l'urlo di Chet. meglio cos.
Grazie per essere arrivato al momento giusto, disse Jack.
Sono contento di essere stato d'aiuto, replic Chet. Qualcuno vuole
una patatina? E sollev il sacchetto verso i colleghi. Entrambi scossero la
testa.
Hai voglia di parlare? chiese Jack a Laurie.
Lei annu. S, mi andrebbe.
Chet, vecchio amico, grazie per essere arrivato alla riscossa. Jack
diede una bella pacca sulla schiena del suo compagno di stanza. Ci vediamo nell'orifizio tra qualche minuto. L'orifizio era una distorsione
comica di ufficio che loro due usavano spesso parlando tra loro.
So intuire quando sono di troppo, replic Chet e se and, sgranocchiando felice il suo spuntino.
Laurie ritorn nel proprio ufficio e poi richiuse la porta alle spalle di
Jack. Spero che non ti spiaccia se ti chiudo qua dentro in questo modo.
Mi vengono in mente destini peggiori.
Laurie lo strinse in un forte abbraccio, che lui ricambi.
Ti ringrazio per esserti dimostrato ancora una volta un vero amico,
ruppe il silenzio Laurie dopo un minuto buono, poi si sciolse dall'abbraccio e rivolse a Jack un sorriso sghembo e si sedette. Prese un fazzolettino
da un cassetto e si asciug gli occhi. Scosse la testa. Detesto piangere,
ammise.
Mi sembra una reazione appropriata, dopo aver dovuto sottostare a un
simile comportamento.
Laurie scosse la testa, sconcertata. Non riesco a crederci. Sono sbalordita. Soltanto tre giorni fa era felicit pura.
Che cosa successo?
Ieri sera, a cena, ho cercato di parlare con lui di quello che mi avevate
detto tu e Lou. Non ha funzionato. Ha assunto immediatamente un atteggiamento provocatorio.
Questo non un buon segno.
Come se non lo sapessi. Laurie si asciug di nuovo gli occhi. Mi ha
dato l'impressione che stesse nascondendo qualcosa, e questa idea stata
rafforzata dal suo comportamento di oggi. Non avrei dovuto farlo entrare,
ma mi ha chiamata dal pianoterra, dicendo che voleva scusarsi. Che razza
di scuse!
Che cosa pensi che stia nascondendo?
Non lo so, ma credo che forse vende dei fucili mitragliatori bulgari,
gli AK47.

253

Jack emise un fischio. Questa s sarebbe una brutta notizia!


Questo dir poco. Laurie scosse la testa. Suppongo che potrei anche accettare che commercia in armi, se fosse per uno scopo legittimo di
difesa nazionale. Di certo potrei perdonargli di essere incappato nella legge, in passato, per detenzione di cocaina, ammesso che non continui a farne uso. Ma non potrei mai tollerare che venda fucili mitragliatori illegali o
altre armi da fuoco di qualsiasi tipo a persone private, in particolare ai ragazzi. saltato fuori che quello skinhead, Brad Cassidy, a cui ho fatto
l'autopsia luned, era stato coinvolto nel traffico di quei fucili bulgari, come intermediario, o qualcosa di simile.
Accipicchia, che coincidenza! comment Jack.
E tu sai come la penso sulla limitazione delle armi da fuoco.
Certo. Allora che cosa significa tutto questo per Laurie Montgomery?
Non lo so di preciso, rispose lei con un sospiro. Suppongo che lascer sedimentare le cose, e riparler con Paul tra una settimana, pi o
meno. Nel frattempo, come ho detto stamattina, mi immerger nel lavoro.
Terr la mente lontana dalla mia disastrosa vita personale.
Spero che ti lasci in pace. Mi d tanto l'impressione di essere uno tenace.
Capisco che cosa intendi. E questo mi spinge a chiederti un piacere.
Certo. Di cosa hai bisogno?
Non ho voglia di starmene seduta accanto al telefono, stasera, e anche
domani sera. Preferirei stare fra amici. Pensi che ci sia qualche possibilit,
per noi, di andare con Chet e Colleen a quella mostra di Monet di cui Chet
ha parlato ieri?
Dovrei verificare con Chet, ma io ne sarei contentissimo.
Meraviglioso. Per quanto riguarda stasera, che cosa ne dici di uscire a
mangiare un boccone con me e Lou? Penso di essere in debito con voi per
il mio comportamento di ieri sera, quindi offrir io.
Non devi niente a nessuno, replic Jack. Non posso parlare a nome
di Lou, ma per quanto riguarda me, sarei felice di mangiare con te stasera.
Mi dar l'opportunit di metterti al corrente su ci che mi aveva spinto nel
tuo ufficio, qualche minuto fa.
E che cosa sarebbe?
Il tuo suggerimento riguardo Connie Davidov era azzeccatissimo.
morta per la tossina del botulino.
Non vero! Il viso di Laurie si illumin con un sorriso.
Parola di scout! Lo ha confermato Peter stamattina.
Accidenti! Allora, che cosa successo? Hai chiamato Randolph Sanders?
Jack si stacc dalla scrivania. Ti racconter tutto stasera. Dove e

254

quando?
Per le otto andrebbe bene?
Mi sembra di s. E dove?
Che ne dici del ristorante preferito di Lou, a Little Italy? Sono secoli
che non ci vado.
Come si chiama?
Non ha un nome, spieg Laurie.
Va bene. L'indirizzo?
Non me lo ricordo.
Meraviglioso! esclam Jack con sarcasmo.
Passa a prendermi, e lo scover. Si trova in una trasversale della Mulberry. Ma vieni con un taxi, non con la bici.
Dopo una promessa fatta a malincuore di non andare da lei in bicicletta, Jack ritorn nel proprio ufficio. Appena entr, Chet sollev la testa dal
microscopio.
Allora, gli chiese. Che cos'era tutto quel trambusto?
tutto molto complicato, rispose Jack, lasciandosi cadere sulla sua
poltroncina. Tra l'agitazione per lo scontro con Paul e la lunga pedalata, si
sentiva improvvisamente stanco. Ma un risultato che Laurie ha cambiato idea riguardo a domani sera. Quindi, se tu e Colleen avete ancora voglia
di compagnia, noi siamo disponibili.
Grandioso! Chet prese il ricevitore. Do un colpo di telefono a Colleen per vedere se pu procurare altri biglietti.
Aspetta un secondo, lo ferm Jack. Che cosa mi dici degli epidemiologi veterinari? Sei riuscito a rintracciarne qualcuno?
S. Ho parlato con il dottor Clark Simsarian, che aveva presieduto il
seminario. Gli ho chiesto se hanno fatto una diagnosi per i ratti, ma la risposta negativa. E non hanno trovato altri casi di ulcere dovute al carbonchio.
Io ho una dritta per loro. Chiama di nuovo il dottor Simsarian e suggeriscigli di cercare la tossina del botulino.
La tossina del botulino! di questo che morta Connie Davidov?
A quanto pare. Per lo meno secondo Peter Letterman.
E tu continui a pensare che i sorci e Connie possano essere collegati?
Lo so che una supposizione un po' tirata, ma dato che i veterinari
non hanno trovato nient'altro, pu valere la pena provare. Oggi mi sono
fermato presso un ambulatorio veterinario, mentre ero a Brighton Beach, e
mi hanno detto che anche alcuni gatti del quartiere stanno morendo misteriosamente.
Riferir il suggerimento, promise Chet. E Randolph Sanders? Gli
hai fatto sapere del botulino?

255

S. E mi imbarazza dirti che ho goduto nel farlo stare sulle spine.


Sarei curioso di sapere come andr a finire, comment Chet, scuotendo la testa. Decidere di non fare un'autopsia e poi scoprire che il paziente morto di botulismo il peggiore incubo per un medico legale.
Anch'io sono curioso. E infatti, mentre tu farai le tue telefonate, credo
che vedr che cosa riesco a scoprire.
Jack telefon all'ufficio di Brooklyn e chiese di parlare con il dottor
Sanders. Dato che non era nella sua stanza, dovette farlo chiamare. Mentre
aspettava, segu la conversazione di Chet con Colleen, fino a ricevere dall'amico il segnale del pollice alzato. Proprio in quel momento ebbe in linea Randolph Sanders.
Mi spiace disturbarti, esord Jack con lo stesso stile spigliato che aveva usato quella mattina nel parlare con lui. Chet e io parlavamo del caso Davidov. Eravamo curiosi di sapere che cosa sta succedendo.
un incubo, confess Randolph.
Proprio la definizione che ne ha dato Chet un attimo fa. Jack strizz
l'occhio al suo compagno di stanza, che era in attesa di avere in linea il
dottor Simsarian.
Quando si dice la sfortuna! continu Randolph. Subito dopo aver
parlato con te, stamattina, ho chiamato le pompe funebri Strickland e mi
hanno dato un sacco di brutte notizie.
Mi spiace, comment Jack.
Il cadavere stato cremato.
Oh! gemette Jack, fingendo comprensione.
Non c'era molto che potessi fare, a quel punto, tranne che passare la
patata bollente a Jim Bennett.
E lui che cosa ha fatto?
Ancora niente. Ma so che ha chiamato Bingham. Tutto 'sto casino dev'essere gestito dai capi in testa, in particolare da Harold Bingham.
Immagino che devi sentirti piuttosto a disagio. Nonostante quel collega non gli piacesse, Jack prov una vena di sincera comprensione.
Non mi era mai accaduto niente di simile.
Passer. Nei lavori come il nostro, impossibile accorgersi di tutto. E
a questo punto stai facendo del tuo meglio.
Jack e Chet riattaccarono quasi simultaneamente, poi si voltarono a
guardarsi.
Prima tu, propose Chet. Che cosa hai scoperto?
Non ci sono novit, almeno per il momento. Bingham c' dentro fino
al collo, ma ancora non glielo hanno detto. Il vero problema che il cadavere non c' pi. Lo hanno cremato. Jack scosse la testa. un casino.
L'unica cosa che so che non ci devo pensare io.
Non potrei essere pi d'accordo. E lascia che sia cos! Per quanto ri-

256

guarda il dottor Simsarian, non era eccitato dal tuo suggerimento, ma ha


detto che prover.
Jack sollev le mani. Be', tutto ci che possiamo fare.
Assolutamente, conferm Chet.
Jack si volt verso la propria scrivania. Al centro del tampone di carta
assorbente c'era una vaschetta con dei vetrini. Vi era attaccato sopra un
Postit con un messaggio da parte di Maureen. Si trattava dei campioni di
pelle di Connie Davidov.
Jack tir fuori il microscopio, vi mise sotto un vetrino e guard. Adesso che aveva la diagnosi di botulismo, i vetrini erano superflui, ma il campione di pelle serviva a verificare che il gonfiore sotto l'occhio era dovuto
a un trauma e non a un'infezione, e ne ebbe la conferma.
Mise da parte il materiale riguardante Connie Davidov e prese la cartelletta di David Jefferson. Pensava di finire quel caso con un giorno di
anticipo e sorprendere Calvin. Mentre lavorava, si cullava con allegria
nell'aspettativa della serata che avrebbe passato assieme a Laurie e a Lou,
dopo una corroborante partita al campo di basket.
19

Mercoled, 20 ottobre, ore 17.05


Ci vediamo domani! grid Bob King, mentre Curt usciva dalla caserma dei pompieri.
Lui rispose agitando il braccio, con un gesto che era pi di congedo
che di saluto. Si stavano allontanando in opposte direzioni lungo Duane
Street, dopo il cambio di turno. Lascia che arrivi domani, a met mattinata, e non dovr rivederti mai pi, bofonchi Curt a mezza voce.
A mano a mano che il pomeriggio avanzava, si era eccitato sempre di
pi pensando all'Operazione Volverina. Finalmente, tutti i progetti e gli
sforzi avrebbero dato un risultato, ora l'operazione stava per decollare, erano arrivati praticamente al conto alla rovescia e il lancio sarebbe avvenuto entro ventiquattr'ore.
Guard l'orologio. Dato che erano le cinque passate, si aspettava che i
partecipanti alla missione di quel pomeriggio sarebbero stati gi tutti presenti all'appuntamento da Pete's. Steve non aveva telefonato, e questa era
un'indicazione certa che tutto stava procedendo come da programma.
Mentre svoltava l'angolo, not un furgone blu parcheggiato in un tratto
destinato al carico e allo scarico delle merci, vicino al bar. Sulla portiera
dalla parte del guidatore era dipinto il nome di un idraulico di Brooklyn.
Curt sorrise: senza dubbio, era il veicolo requisito.
Il bar era praticamente vuoto. La lamentosa musica country era stata

257

sostituita dai suoni aspri di un gruppo chiamato Armageddon. Sorrise di


nuovo. Gli sembrava davvero adatta.
La musica usciva da un enorme radioregistratore portatile appoggiato
su un tavolo, davanti a Carl Ryeson. Nella fumosa penombra del bar, il
sorriso storto di Carl e la svastica tatuata sulla fronte gli davano un'aura
particolarmente satanica.
Ti piace la musica, capitano? chiese Carl. Si era accorto del sorriso
di Curt.
A Curt piaceva che i suoi uomini lo chiamassero capitano, era abbastanza rispettoso e promuoveva la disciplina. Si intrufol nel spar e diede un'occhiata alla sua squadra. Carl gli stava seduto proprio di fronte.
Accanto a lui c'era Kevin Smith, con la sua chioma rossa. Poi c'era il minuto Clark Ebersol, seguito da Mike Compisano. Steve si trovava all'immediata destra di Curt. Tutti erano in maglietta, con i tatuaggi ben visibili,
tranne Curt, che indossava ancora l'uniforme di servizio. Sul tavolino si
allargava una foresta di bottiglie di birra.
Vediamo di andarci piano con il bere, ammon Curt.
Ehi, che cos'altro si pu fare in un bar? obiett Kevin. Siamo qui da
mezz'ora buona.
Non volevo arrivare in ritardo, spieg Steve.
Il furgone quello blu parcheggiato l fuori? chiese Curt.
S, grazie a Clark.
E le armi?
Steve si chin in avanti e abbass la voce. Sul furgone ci sono tre kalashnikov e due Glock. Ho pensato che fossero pi che sufficienti. Diavolo, se il tizio in bici tutto quello che dobbiamo fare sar investirlo.
Ma poi gli dovremo sparare, tanto per essere sicuri.
Be,' di certo, abbiamo una potenza di fuoco pi che sufficiente.
Dov' Yuri? Soltanto in quel momento Curt si era accorto che il russo non c'era.
Non lo so, rispose Steve. Forse rimasto intrappolato nel traffico.
Curt guard l'orologio. Avevamo detto al bastardo di essere qui per le
cinque.
Perch non utilizziamo il tempo per organizzarci per domattina?
sugger Steve. Ho accennato a Mike che potremmo aver bisogno di lui
per una missione rapida. Mike era, fra tutti, il meno infatuato dello stile
skinhead e anche quello che rispondeva meglio alle sollecitazioni di Curt
ad attenuare l'origine straniera. Adesso che i suoi capelli biondi avevano
cominciato a ricrescere, in confronto ai suoi compagni poteva passare
quasi per normale.
Buona idea, approv Curt, ma prima che potesse aggiungere altro arriv il cameriere a prendere la sua ordinazione. Scelse una Bud Light.

258

Ascolta, disse a Mike, dopo aver avuto la birra. Si chin in avanti.


Vogliamo che domani mattina ti vesti bene. Giacca, cravatta, tutto quanto. Dev'essere di buon'ora, perch ti vogliamo davanti al Jacob Javits Federal Building sulla Worth Street non pi tardi delle nove e un quarto.
Dovr prendere un permesso dal lavoro.
Curt sollev gli occhi al cielo. Dovette ricordare a se stesso che gli toccava avere pazienza quando aveva a che fare con i suoi uomini. Come ti
pare, replic, con un gesto della mano. La cosa importante che tu sia
l alle nove e un quarto. Questa operazione deve filare via precisa come un
orologio.
E allora che cosa faccio, me ne devo stare l e basta? domand Mike.
No, idiota, sbott Curt, poi riabbass la voce. Ti daremo una piccola bomba fumogena che provocher un sacco di fumo. grande pi o meno quanto un grosso fuoco d'artificio, e la devi accendere con un fiammifero. La cosa importante che non verr rilevata dal metal detector, quando entrerai nell'edificio.
Devo entrarci?
Proprio cos.
Ma non mi chiederanno il perch?
Ma no! La gente l va avanti e indietro per tutto il giorno.
Mike sollev le sopracciglia.
Dico sul serio. Non avrai problemi, se avrai un aspetto decente. Diavolo, probabilmente non li avresti nemmeno se ti vestissi come adesso.
Va bene, disse Mike. Allora, sono dentro. Che cosa faccio con la
bomba incendiaria?
Sali in ascensore e arrivi al terzo piano. Quando esci, vai a destra. A
circa dieci metri, lungo il corridoio, ci sono i servizi per gli uomini. Capito?
Mike annu.
Ci entri e ti assicuri che non ci sia nessuno.
Mike continuava ad annuire.
In realt, probabilmente non importa se c' qualcuno, si corresse
Curt. Basta che vai nell'ultimo vano. Nella parete posteriore c' una presa
d'aria. Togli il coperchio svitando le viti con una moneta, accendi la bomba, la getti dentro il condotto e poi rimetti il coperchio.
tutto?
tutto. Poi esci con calma dall'edificio. La bomba metter in funzione un rilevatore di fumo nell'impianto di condizionamento, quindi ci sar
un allarme antincendio. Tu per continua per la tua strada. Si potrebbe
creare un po' di confusione. Dopo che sar suonato l'allarme, compariremo io e Steve con il nostro camion. Se ti capita di vederci, ignoraci. Ecco,
questo tutto ci che devi fare.

259

Mike emise una breve risata, e si guard attorno fra i compagni. un


gioco da ragazzi, comment.
Ma un gioco molto importante, dichiar Curt. una missione cruciale per il Partito Ariano del Popolo.
In quel momento, Curt vide Yuri entrare nel locale. Sollev una mano
per richiamare la sua attenzione e il russo si avvicin. Sei in ritardo!
sbott Curt.
Il traffico era tremendo, per entrare nel Battery Tunnel, si giustific
Yuri.
Sar meglio che Jack Stapleton sia ancora al lavoro, lo ammon
Curt. Si alz e and al banco a pagare il conto.
Va bene, muoviamoci, disse quando torn al tavolo. Dovette togliere
di mano le bottiglie a Kevin e a Carl, che volevano portarsele dietro perch non le avevano finite.
Fuori, si ammucchiarono tutti nel furgone, fra una risata e l'altra. La
promessa dell'imminente violenza li eccitava al massimo. Curt si mise al
volante e fece stare Yuri accanto a s, in modo che potesse identificare il
bersaglio e indicarglielo. Dietro era in corso qualche discussione a proposito di chi si sarebbe seduto dove, fra tutte le attrezzature da idraulico.
And a finire che tocc a Steve decidere per tutti.
Curt imbocc Worth Street in direzione ovest, per passare davanti al
Jacob Javits Federal Building. Voleva mostrare a Mike l'ingesso da cui entrare la mattina dopo. Poi svolt a nord sulla Bowery, con l'intenzione di
arrivare sulla Prima Avenue passando da Houston Street.
Io non vorrei starci troppo tempo, dichiar Yuri. Voglio soltanto
indicarvi Jack Stapleton, scendere e lasciarvi fare quello che dovete fare.
Curt distolse lo sguardo dal traffico per fissare Yuri con aria interrogativa. Dovremo vedere come andranno a finire le cose, replic. Questa
operazione dovremo farla praticamente andando a orecchio.
Che cosa significa? Yuri si reggeva con tutte e due le mani. La guida
di Curt era molto aggressiva, soprattutto ora che avevano svoltato a nord
sulla Prima Avenue.
Vuol dire che faremo le cose a mano a mano che procediamo, spieg
Curt. Ma come mai tutta questa fretta? Credevo che volessi assistere all'intera missione.
Ho un sacco di lavoro da fare per domani, spieg Yuri.
Ah, giusto!
Nella parte posteriore del furgone stavano sorgendo nuove discussioni
su come distribuirsi le armi. Curt lanci un'occhiata nello specchietto e rest inorridito nel vedere i suoi uomini litigarsi i kalashnikov. Mettete
quei fucili in modo che non si vedano! ordin. Cristo! Ci piomberanno
addosso tutti i piedipiatti!

260

Tra borbottii vari, le armi vennero posate sul fondo del veicolo.
Curt not che Yuri lanciava occhiate ansiose ai ragazzi dietro. Sono
un po' eccitati, gli spieg. Adorano questo tipo di operazioni.
A me sembrano pi che un po' eccitati, osserv Yuri.
Steve tir fuori di tasca il biglietto da visita di Jack Stapleton. Al 25
della Prima Avenue, disse. Immagino che sia nelle vicinanze dell'ospedale.
Curt cominci a rallentare mentre oltrepassavano il Bellevue Hospital
sulla destra.
Ecco, disse Steve, indicando un edificio in mattoni azzurri smaltati.
Curt accost a sinistra, appena oltre la 30esima Strada, ferm e accese i
lampeggiatori d'emergenza. Si trovavano sul lato opposto della strada, in
diagonale, rispetto all'ingresso dell'obitorio sulla Prima Avenue. La gente
usciva dall'edificio a gruppetti e si avviava a piedi o chiamava i taxi.
Steve si affacci in avanti tra i due sedili e rimase a fissare, assieme a
Curt e a Yuri, le persone che uscivano. Sembra che stiano staccando dal
lavoro.
Dietro, i ragazzi ricominciarono a litigare per i kalashnikov e Curt dovette fare qualche urlaccio per zittirli.
Come facciamo a sapere che non gi uscito? chiese Steve. Potremmo restare qui per ore inutilmente.
Sar meglio che non sia uscito, replic Curt, lanciando un'occhiataccia a Yuri. Proviamo a telefonargli. Dammi il numero interno che ha
scritto su quel biglietto da visita.
Mentre Steve estraeva di tasca il cartoncino, Curt prendeva il cellulare.
Facendosi dettare il numero da Steve, lo digit, poi si port il telefonino
all'orecchio.
Jack prov una grande soddisfazione nel mettere la firma conclusiva a
un altro caso. Meravigliandosi perch non si era mai immerso cos tanto
nel lavoro burocratico dal giorno in cui era stato assunto, mise la cartelletta sulla pila traballante dei casi completati. Mente tirava via la mano,
squill il telefono.
Jack Stapleton, rispose come al solito. Invece di una voce, ud un
rumore frusciante, come di una cascata in lontananza. Poi ci fu l'inconfondibile suono di un clacson.
Pronto, pronto! ripet pi volte, alzando sempre pi la voce.
Sent un clic, seguito dal suono di libero, allora rimise gi il ricevitore, con una scrollata di spalle.
Che cosa c'? chiese Chet, senza sollevare la testa dalla scrivania.
E che ne so? Sentivo il rumore del traffico in sottofondo, ma chiunque abbia chiamato non ha detto una sola parola.
Dev'essere stata una ex fidanzata che controllava se ci sei.

261

Oh s, certo, replic Jack con tutto il sarcasmo di cui fu capace.


Guard la pila ormai esigua dei casi non finiti e si chiese se continuare o
no la sua maratona.
Poi squill il telefono di Chet.
L'ex fidanzata aveva il numero sbagliato, comment Jack, ridendo.
Chet rispose e, nell'udire chi era, si mise a sedere pi diritto. S, sono
ancora qui, dottor Simsarian, rispose abbastanza ad alta voce da essere
sicuro che il suo compagna di stanza lo sentisse.
Jack si volt a guardarlo e i loro sguardi si incrociarono. Chet spalanc
gli occhi per l'incredulit. Davvero?!! esclam. Anch'io sono sorpreso.
Sorpreso di che cosa? volle sapere Jack.
Chet sollev una mano verso di lui, mentre continuava a parlare nel ricevitore. Grazie per aver chiamato, dottor Simsarian. affascinante, e ci
interessa molto sapere gli ulteriori sviluppi del caso. Riferir di certo al
dottor Stapleton il risultato delle analisi e gli trasmetter la vostra gratitudine.
Chet riattacc.
Non dirmi che i ratti erano positivi alla tossina del botulino! esclam
Jack.
Indovinato! Era sbalordito. E lo sono anch'io. Che cosa ti ha fatto venire in mente quell'idea, tanto per cominciare?
Solo il fatto che era lo stesso quartiere.
Connie Davidov deve aver mangiato un sorcio, scherz Chet, con
una risatina sinistra.
Anche Jack rise, poi comment che soltanto due medici legali potevano trovarci qualcosa da ridere in una simile idea.
Mi chiedo se un ratto infetto espella la tossina nelle feci, aggiunse
Chet.
Questa un'idea ancora pi disgustosa, gli rispose Jack. Suppongo
che potremmo chiederlo agli epidemiologi veterinari. Pi realisticamente,
mi chiedo se Connie Davidov ha buttato via il resto del cibo contaminato
che ha mangiato.
S, ma abbastanza da ammazzare tutti quei ratti? Chet era incredulo.
So che pu sembrare esagerato, ma sai quanto pu essere potente
quella roba.
Be', sar interessante sapere se gli epidemiologi veterinari riusciranno
a scoprirlo.
Jack si alz e si stiracchi. Penso di averne avuto abbastanza per stasera. Ho bisogno di rilassarmi con una bella partita scatenata.
Ci vediamo domani, lo salut Chet.
Abbi cura di te, rispose Jack. Afferr il bomber da dietro la porta e

262

se lo infil mentre gi si avviava verso l'ascensore. Ricordando il clima


favoloso che aveva reso tanto gradevole la sua pedalata fino a Brighton
Beach, nel primo pomeriggio, non vedeva l'ora di fare un'altra rilassante
corsa in bici.
Almeno sappiamo che c' ancora, comment Steve.
Vero, approv Curt. La questione adesso : quando ha intenzione
di venir fuori di l? Non so per quanto tempo i ragazzi riusciranno a non
venire alle mani. Appena dopo che Curt aveva fatto la telefonata di controllo, Carl, Clark, Kevin e Mike si erano scatenati in un'altra lite accanita,
che era quasi finita a pugni, per stabilire come distribuirsi le armi. Curt
aveva dovuto raccoglierle e adesso stavano tutte sotto i piedi di Yuri.
lui, sulla bicicletta! grid Yuri, indicando freneticamente la figura
di Jack che svoltava l'angolo della 30esima Strada e affrontava la Prima
Avenue.
Ges, come va veloce! esclam Curt, togliendo il freno a mano e
immettendosi nel traffico. Il conducente di un taxi a cui aveva tagliato la
strada si appoggi di peso sul clacson.
Fammi scendere! chiese Yuri.
Adesso no! grid Curt. Non voglio perdermi quel bastardo.
Anche se il traffico era pesante si manteneva scorrevole.
Quel tipo va come un treno! si lament Curt. Guidava in modo aggressivo, sapendo che era l'unico modo per stare alle costole di Jack. Non
gli importava niente di strusciare altri veicoli o di farsi rovinare le fiancate
o i paraurti.
Merda! imprec Steve mentre tagliavano la strada a un altro taxi e si
sentiva un tonfo sordo, seguito da uno stridio metallico. Dietro, nel furgone, il frastuono dei tubi che si muovevano in qua e in l era tremendo. I
ragazzi erano indaffarati a schivare non solo i tubi, ma anche la pioggia di
dadi, bulloni e giunti idraulici che cadevano dagli scaffali lungo le due pareti interne del furgone. Le inevitabili buche nel selciato di New York
rendevano la situazione disperata.
Yuri, spostati dal sedile e fa' venire al tuo posto Steve, url Curt, intanto che lottava con il volante.
Mentre andiamo? chiese Yuri. Si stava reggendo talmente forte da
avere le nocche bianche.
Certo, mentre andiamo.
Yuri deglut con nervosismo e cerc di abbandonare il sedile. Steve si
era spostato per lasciargli spazio, ma proprio in quel momento Curt vide
la possibilit di inserirsi in un'altra corsia e sterz all'improvviso. Il movimento gli sped addosso Yuri. Curt reag imprecando e dandogli un colpo con il braccio, mentre si sforzava di mantenere il controllo del veicolo.

263

Yuri riusc finalmente a spostarsi nella parte posteriore del furgone, e


Steve si sedette al suo posto. Proprio davanti a s vedeva la schiena di
Jack. Il medico pedalava furiosamente tra un camion della birra che andava di gran carriera e un furgone della Federal Express.
Accidenti a lui! grid Curt, vedendo che Jack stava per intrufolarsi
davanti ai due veicoli. Il suo furgone si trovava direttamente dietro il camion della birra. Premette sul clacson per la frustrazione.
Prendi una Glock! ordin a Steve. Cercher di mettermi di fianco
al bastardo, cos lo puoi inchiodare. Il problema che devo trovare un
modo per superare questo camion.
Che cos' 'sto tizio? chiese Steve, mentre prendeva un'automatica e
toglieva la sicura. Un ciclista professionista? Va pi in fretta del traffico!
Sulla destra si deline il palazzo delle Nazioni Unite.
Curt cambi corsia, e questo provoc un'altra cacofonia di grida e di
clacson. Senza badarci, premette l'acceleratore a tavoletta e cominci a
sorpassare il camion della birra. Dovette rallentare un poco quando arriv
a pochi centimetri da un taxi, ma ormai aveva guadagnato abbastanza terreno da individuare Jack, che ora si trovava alla stessa altezza del furgone.
Steve abbass il finestrino.
Che cosa pensi di fare? gli grid Curt.
Potrei sparargli, ma non sono sicuro di riuscire a beccarlo, rispose
Steve. Sobbalziamo troppo.
Taglierei la strada al camion, se questo fottuto taxi davanti a noi si
decidesse a muovere il culo. Il sorpasso del camion procedeva molto a
rilento.
Aspetta! grid Curt, quando vide di avere un'opportunit. Sterz tutto a destra. Il furgone slitt leggermente, prima di balzare in avanti, portandosi davanti al camion, e poi scart nella direzione opposta. Il conducente del camion fren di botto, facendo stridere i pneumatici, mentre
Curt si dava da fare per evitare un testacoda. Adesso erano finalmente di
fianco a Jack.
Prima che Steve potesse prendere la mira, Jack li colse di sorpresa, frenando all'improvviso e sparendo alla vista.
Che diavolo? esclam Curt, sollevando il piede dall'acceleratore. Il
furgone rallent. Dove cazzo si ficcato?
Dietro di noi, credo, rispose Steve. Cacci la testa fuori dal finestrino e guard indietro.
Qualche secondo dopo Jack ricomparve proprio accanto al finestrino di
Curt e, con sua grande sorpresa, gli fece un gestaccio, sollevando il medio.
Curt imprec e si diede da fare ad abbassare il finestrino, in modo che
Steve potesse sparare al bastardo.

264

Steve si spost tutto addosso a Curt, ma ormai Jack era scattato in avanti.
Aspetta! grid Curt e premette sull'acceleratore. Il furgone riprese la
sua corsa, ma quando stavano per mettersi per la seconda volta di fianco a
Jack, lui si lanci a sinistra in una corsia pi libera. Curt imprec e fece
per spostarsi anche lui a sinistra, ma la corsia era occupata. Ci fu un altro
tonfo, mentre un taxi colpiva la fiancata del furgone. Nello specchietto
Curt vide il taxi slittare e mettersi perpendicolare rispetto al traffico. All'istante ci fu una tremenda collisione e diversi veicoli si ammonticchiarono
gli uni contro gli altri.
Cristo! esclam Steve. Anche lui aveva visto che cosa era accaduto,
nello specchietto esterno.
Tenetevi pronti, tutti quanti, sta andando di nuovo a sinistra, avvert
Curt. Appena cambi corsia anche lui, Jack descrisse un'ampia curva svoltando nella 51esima Strada in direzione ovest.
Dio lo stramaledica! url Curt, mentre premeva sul freno e sterzava
tutto a sinistra per cercare di seguirlo. Il furgone traball nello slittare di
lato, prima che le ruote facessero presa. Strusci contro un'auto parcheggiata a destra, e poi contro una a sinistra, prima che Curt riprendesse del
tutto il controllo. In lontananza si vedeva Jack che continuava a pedalare
metodicamente.
Ma non si stanca? chiese Curt. Premette di nuovo sull'acceleratore e
il furgone sobbalz, nel proiettarsi in avanti.
Alla Seconda Avenue trovarono il semaforo rosso, ma lui non si lasci
intimidire e and avanti lo stesso, tra i colpi di clacson e le imprecazioni
degli altri autisti. Steve si abbass sul sedile, dato che era lui quello esposto ai veicoli che stavano arrivando.
Vacci tu! grid Curt a un automobilista particolarmente adirato. Nonostante avesse attraversato con il rosso, era riuscito ad arrivare alla Seconda Avenue e aveva accelerato di nuovo. Jack era gi arrivato alla Terza Avenue e aspettava che il semaforo diventasse verde.
Adesso lo abbiamo, ringhi Curt.
Al verde, Jack scatt in avanti. Curt premette l'acceleratore a tavoletta,
superando gli ottanta chilometri all'ora. Era deciso ad arrivare prima che
tornasse il rosso. Aveva la bocca secca, poich sapeva che ci mancava poco. Preg che dalla Terza Avenue non sbucasse all'improvviso qualche taxi in anticipo sul verde.
Attraversarono senza incidenti. Jack era a soli pochi isolati, ormai, ma
mentre abbreviavano le distanze, un'auto sbuc da un parcheggio e Curt fu
costretto a frenare. Arriv a pochi centimetri dalla macchina e premette
sul clacson. L'automobilista lo ignor. Intanto Jack li stava lasciando indietro, e gi attraversava Lexington Avenue.

265

Non ci credo! url Curt. Premette sul freno e intanto diede una botta
sul volante con il polso, frustrato. L'auto davanti a lui si era fermata con il
giallo. Abbiamo proprio fortuna a trovarci dietro all'unico guidatore di
New York che si ferma al giallo! Si pass nervosamente una mano fra i
capelli. Suppongo che potrei spingerlo via.
Ma guarda il traffico, lo avvert Steve. Le macchine sembravano incollate le une alle altre e procedevano lentamente su Lexington Avenue.
Non avremmo dove andare, quindi non ti preoccupare. Lo raggiungeremo al prossimo isolato.
Curt grugn e non disse niente.
Fatemi scendere! grid Yuri, appena si rese conto che erano fermi.
Si trascin in avanti, fra i due sedili.
Steve guard Curt, che alz le spalle e poi annu, allora apr la portiera
e scese. Yuri si cal anche lui gi dal veicolo, con le gambe tremanti, e
rest a guardare Steve che risaliva al suo posto.
Ci vediamo stasera, grid Curt. Attorno alle undici.
Sar pronto, promise Yuri, con la voce roca.
Torn il verde e Curt suon il clacson. L'auto davanti svolt lentamente a sinistra. Impaziente, Curt part a tutta birra prima che l'altro avesse
sgombrato del tutto l'incrocio. Il furgone colp il paraurti dell'auto e il guidatore salt fuori per protestare.
Gli sta bene, comment Curt con un ghigno, mentre schizzava via
verso ovest.
In lontananza Jack stava attraversando Park Avenue. Mentre Curt accelerava, Steve si irrigid; non aveva idea di che cosa sarebbe successo all'incrocio, ma sapeva per intuito che non ce l'avrebbero fatta ad arrivare
con il verde. Per fortuna il semaforo divenne giallo e poi rosso abbastanza
presto perch Curt fosse costretto a fermarsi. Il traffico diretto verso la
zona residenziale si muoveva rapidamente e questa volta proveniva dalla
parte di Curt, che era quindi riluttante ad attraversare con il rosso, come
aveva fatto all'incrocio con la Seconda Avenue. Mente aspettavano, videro
in lontananza Jack svoltare in Madison Avenue.
Se lo perdiamo, mi incazzer alla grande, borbott Curt.
Scommetto che sta andando verso il parco, disse Steve. Probabilmente vive nell'Upper West Side.
Potresti aver ragione. E che cosa facciamo se entra davvero nel parco?
Lo seguiamo! Ammesso che vediamo dove entra. Possiamo far rubare
una bici ai ragazzi. Il parco sempre pieno di bici. Steve si gir per
guardare dietro. La corsa sfrenata aveva calmato i bollori della truppa.
Chi abbastanza in forma per pedalare? domand.
Tutti indicarono Kevin.

266

vero, Kevin? chiese Steve.


Immagino di s. Sono piuttosto in forma.
Torn il verde e Curt si precipit in avanti. Steve si volt e si aggrapp
dove gli capit.
All'incrocio con la Madison trovarono verde e Curt svolt rapidamente. I pezzi di tubo rotolarono tutti da una parte, tra le imprecazioni dei ragazzi. Curt dovette fermarsi dietro la coda dei veicoli in attesa al semaforo
delle 52esima Strada.
Mi sembra di vederlo al prossimo semaforo, disse Steve.
Credo che tu abbia ragione, conferm Curt. Tra l'autobus e l'autocisterna. Cristo, quel tipo spericolato!
Al verde ripart.
Che cosa devo fare? chiese disperato. Con questo tipo di traffico
non riusciremo a raggiungerlo sulla Madison Avenue.
Abbiamo il suo numero di casa, gli ramment Steve. Magari dovremmo aspettare e chiamarlo a casa e cercare di farci dare l'indirizzo.
Uno di noi potrebbe dire di essere Yuri Davidov. Diavolo, pu darsi che
venga a incontrarci.
un'idea. Ma adesso che cosa pensi che dovremmo fare?
Andiamo all'angolo tra la Quinta Avenue e Central Park South, sugger Steve. Se entra nel parco, entrer di l.
Be', un'idea buona come un'altra. Curt non ne era entusiasta.
Si diressero a nord il pi rapidamente possibile, traffico permettendo.
Per lo meno trovarono tutti i semafori verdi, ma sapevano che era la stessa
cosa anche per Jack. Mentre attraversavano la 57esima Strada, Steve lo
vide dirigersi verso ovest, ma troppo tardi per avvertire Curt di svoltare.
Merda! esclam Curt.
Va bene lo stesso, cerc di tranquillizzarlo l'amico. Continuiamo ad
andare avanti cos e proviamo a intercettarlo tra la Quinta e Central Park
West.
La prima strada dove riuscirono a svoltare a sinistra fu la 60esima, e
andava bene anche quella. Li port sul lato settentrionale della Grand
Army Plaza, dove costeggiava il parco. Curt attravers la Quinta Avenue
e accost di lato, andandosi a fermare davanti alle transenne di legno della
polizia che bloccavano il traffico automobilistico, riservando i vialetti del
parco a pedoni e ciclisti.
Be', ci sono abbastanza bici a disposizione, se ne avremo bisogno,
osserv Steve, cercando di avere un tono ottimistico. I ciclisti andavano e
venivano, tra frotte di persone che facevano jogging o andavano sui pattini. E la cosa fantastica che non si vedono sbirri in giro.
Curt stava guardando indietro, oltre la statua equestre del generale
Sherman, verso la fontana Pulitzer che si trovava davanti al Plaza Hotel.

267

Quella zona era affollata da una confusione di pedoni, auto, autobus e carrozzelle.
impossibile, cazzo! si lament Curt. Lo sapevo che una volta
perso di vista sarebbe stato come cercare il proverbiale ago nel pagliaio.
Se lo seguo con una bici, che cosa faccio se lo raggiungo? domand
Kevin.
Ci vorrebbe troppa fortuna a raggiungerlo! ribatt Curt. Quel tipo
un professionista.
Potrebbe fermarsi, osserv Steve. Non si sa mai.
vero, ammise Curt. Allora d a Kevin una Glock. Ma, cosa pi
importante, dagli il tuo telefonino, cos pu restare in contatto con noi.
Steve si gir e porse telefonino e pistola a Kevin, che se li mise in tasca
con entusiasmo. Volete che adesso esca e mi pigli una bici?
No! tuon Curt. Non faremo niente a meno che non vedremo il bastardo. In realt penso che dovremo ripiegare sul piano B. Pi penso all'idea di telefonargli e dirgli che siamo Yuri, meglio mi sembra.
Cazzo, eccolo! grid Steve, indicando tutto eccitato un ciclista che
era appena passato accanto a loro, a non pi di tre metri di distanza.
Hai ragione! esclam Curt. Kevin, a te!
Kevin si arrampic fra i sedili davanti e scese dalla portiera che Steve
gli aveva aperto. Senza un attimo di esitazione si mise a correre, mentre
Steve risaliva sul furgone.
Curt e Steve lo guardarono superare con un agile volteggio le transenne della polizia, nonostante i pesanti scarponi Doc Marten, e correre direttamente verso un ciclista che si era fermato a una fontana. L'uomo stava
ancora sulla bici, con un piede sul pedale, ma era tutto piegato da un lato
per bere. Aveva tutte le attrezzature da ciclista, compreso casco, calzamaglia e guanti imbottiti.
Kevin non ci pens due volte. Senza dire una parola, impugn il manubrio con entrambe le mani e strapp via la bici da sotto le gambe del
proprietario.
Vi era gi montato sopra e stava per dare la prima pedalata, quando
quello, ripresosi dalla sorpresa, riusc ad afferrare il manubrio, anche se da
una parte soltanto. Kevin reag stringendo la destra e sferrando un colpo
che lasci l'altro tramortito.
Accidenti, quello s che era un pugno! Steve era davvero ammirato.
Nonostante l'andirivieni di persone, l'incidente era accaduto con una tale rapidit che erano stati pochissimi ad accorgersene. Qualcuno and in
soccorso del ciclista steso a terra, ma nessuno prov a inseguire Kevin,
che pedalava furiosamente alla rincorsa di Jack. Anche se il sole era gi
tramontato, era ancora chiaro e questo gli permetteva di tenere d'occhio la
sua preda.

268

Almeno questa andata liscia, comment Steve. Che cosa pensi


che dobbiamo fare adesso? Restare qui?
Curt si guard intorno, come se si aspettasse che la risposta gli venisse
dall'ambiente circostante. Dopo averci pensato qualche momento, scosse
la testa. No, credo che dovremmo portarci a Central Park West. Se Stapleton vive nell'Upper West Side, di l che uscir.
Mise in moto e si diresse con andatura moderata verso l'uscita ovest
del Central Park. Intanto estrasse di tasca il cellulare, si assicur che fosse
acceso e lo pos sul cruscotto.
20

Mercoled 20 ottobre, ore 18.30


Jack raddrizz la schiena e tolse le mani dal manubrio, continuando a
pedalare sul sentiero cosparso di foglie morte. Davanti a lui aveva Central
Park West, con l'uscita sulla 106esima Strada.
Si era proprio goduto la pedalata verso casa. Il tempo era stupendo,
come si era immaginato. La corsa lungo la Prima Avenue aveva avuto la
sua parte di difficolt, ma era stata lo stesso molto stimolante. Il giro serale attorno alla fontana Pulitzer lo aveva talmente ispirato da spingerlo a
fermarsi ad ammirare la splendida statua nuda dell'Abbondanza nella luce
incerta del crepuscolo. Ma, come al solito, la parte migliore era stata l'attraversata del parco. Appena si era liberato dall'assembramento di persone
vicino all'entrata, si era lanciato in piena velocit. Gli era sembrato di essere in un sogno, dove volava.
Al semaforo aspett il verde, prima di attraversare l'arteria molto trafficata e imboccare la sua strada. Adesso si trovava nella fase pi calma
della corsa e pedalava rapidamente con una marcia bassa, quasi senza resistenza. Si ferm al recinto del campo di basket. Come aveva sperato, era
in corso una partita. Ancora una volta, Warren e Flash giocavano in squadre avversarie.
Ehi, Doc, hai intenzione di giocare o no? lo chiam Warren a squarciagola. Vieni qui, dai!
Farai meglio a essere in forma, replic Jack, gridando a sua volta.
Perch stasera ti dar del filo da torcere!
Oh oh! comment Spit. Era uno dei giocatori pi giovani, ma era diventato un protg di Warren. Doc minaccia di fare qualche visita a domicilio. Il gruppo stuzzicava Jack, chiamando le sue mosse migliori visite a domicilio.
Stasera ce ne saranno tante, di visite a domicilio, replic lui. Si stacc dalla rete e attravers la strada. Non vedeva l'ora di essere sul campo

269

da gioco.
Giunto sotto casa sua, esit qualche momento, chiedendosi se andare
da Laurie con un taxi, pi tardi, oppure prendere la bici. Avrebbe preferito
pedalare, ma voleva far contenta Laurie. Mentre stava l incerto, si accorse
che dal parco ormai quasi buio era uscito un altro ciclista. Lo aveva notato
perch sembrava barcollare, come se fosse esausto, o ferito.
Jack lo osserv per un momento, per assicurarsi che non avesse bisogno di aiuto, ma fu subito evidente che non stava poi tanto male, infatti
estrasse di tasca un telefonino, mentre premeva il bottone del semaforo
per far scattare il verde.
Avendo deciso di passare a prendere Laurie con il taxi, Jack si caric
l'amata bici in spalla ed entr nel portone del caseggiato. Per la fretta, sal
i gradini due alla volta. Apr la porta del suo appartamento, port dentro la
bicicletta e l'appoggi alla parete. Senza nemmeno concedersi il tempo di
chiudere la porta, corse in camera da letto, spogliandosi strada facendo.
Si innervos perch gli occorsero almeno cinque minuti per trovare gli
indumenti da basket, dopo di che si rivest in fretta. I tocchi finali erano
dati da una banda Nike blu scuro, per la fronte, e da una vecchia felpa con
il cappuccio. Poi corse in cucina a bere un po' d'acqua. In quel momento
squill il telefono.
Jack si chiese se rispondere o no. La prima idea fu di lasciare che partisse la segreteria telefonica, ma poi ricord che a casa riceveva pochissime telefonate, tranne che da Laurie. Pensando che potesse essere lei, stacc il ricevitore.
Pronto, disse in modo sbrigativo, ma non ci fu risposta. Ripet
pronto diverse volte, ma ud soltanto lo stesso rumore che aveva sentito
poco prima in ufficio: una specie di fruscio come di acqua corrente e un
lontano colpo di clacson. Irritato, riattacc.
Aveva fatto solo qualche passo, quando il telefono squill di nuovo.
Pensando che forse c'era qualche problema tecnico, torn indietro e rispose. Fu contento di averlo fatto, perch era Laurie.
Hai provato a chiamarmi appena qualche secondo fa? le chiese.
No. Perch, ti ha squillato il telefono?
Non importante, liquid la cosa Jack. Che cosa c'? Sto per andare a giocare a pallacanestro.
Non voglio certo provare a convincerti di non andarci, lo stuzzic
Laurie. Volevo solo avvertirti che stasera saremo soltanto tu e io. Lou
non ce la fa a venire.
Peggio per lui, meglio per me, comment Jack.
Adulatore! scherz Laurie. Comunque, si offerto di chiamare lui
il ristorante dove volevamo andare. Cos sono sicura che ci tratteranno bene. Lo adorano.

270

L'idea mi piace. E dimmi: Paul ti ha tampinato?


Non l'ho pi sentito, da quando se n' andato dal mio ufficio.
Bene.
Ci vediamo alle otto.
Potrei essere un po' in ritardo. Come ti dicevo, sto andando al campo
di basket soltanto adesso. Ma far una sola partita, e ti chiamer prima di
venir via.
Allora ci vediamo, lo salut Laurie. E ricorda: niente bici!
Agli ordini! rispose Jack, e riattacc.
Corse al guardaroba a cercare, tra le varie cianfrusaglie sparse a terra,
le sue suole, come Warren chiamava le scarpe da ginnastica. Impaziente
di infilarsele, non si diede nemmeno la pena di allacciarle prima di correre
fuori dalla porta. Stava per richiuderla e girare la chiave, quando ud
chiamare forte il proprio nome dal fondo delle scale. Non riconoscendo la
voce, si affacci oltre la balaustra per dare un'occhiata. Dal corridoio del
piano terreno tre uomini stavano guardando in su e quando lo videro cominciarono immediatamente a salire. Andavano di corsa, con gli scarponi
che sbattevano con fracasso sui gradini privi di rivestimento. Quello che
stava davanti era un pompiere biondo con l'uniforme azzurra.
Jack tir indietro la testa e annus per sentire se ci fosse puzza di fumo. Annus di nuovo, volgendo la testa verso il suo appartamento, ma
non sent nulla. Quando guard di nuovo gi per le scale, l'uomo che guidava il terzetto era gi sull'ultima rampa che portava al piano di Jack. Ma
invece di portare un'ascia da pompiere o qualche altro attrezzo appropriato, impugnava una pistola.
Jack indietreggi nel vano della porta, completamente confuso. Gli altri due indossavano giubbotti di pelle nera, non uniformi da pompiere, e
avevano la testa rasata. Poi si accorse che quello che stava dietro agli altri
due imbracciava un fucile mitragliatore!
Curt si ferm a due metri da Jack e corrug la fronte. Sei Jack Stapleton, vero? chiese, scrutandolo dalla testa ai piedi.
No, lui vi... vive al piano di sopra, rispose Jack balbettando, poi indietreggi e fece per chiudere la porta.
Curt si fece rapidamente avanti e la blocc mettendo dentro un piede,
poi la spinse, riuscendo ad aprirla, ed entr. Jack indietreggi. I due skinhead avanzarono anche loro. Quello con il fucile aveva una svastica tatuata sulla fronte.
Curt abbracci rapidamente con lo sguardo la stanza spartana, poi fiss
di nuovo Jack e lo esamin, un po' confuso. Io penso che tu sia Jack Stapleton.
No, io sono Billy Rubin, rispose Jack, pronunciando il primo nome
che gli era venuto in mente. Jack vive proprio qua sopra, aggiunse, in-

271

dicando il soffitto.
Capitano, c' una bici appoggiata al muro, disse Mike.
Gi, l'ho vista, rispose Curt, senza togliere gli occhi di dosso a Jack.
Ma questo non ha l'aria di essere l'appartamento di un medico, e non sono nemmeno sicuro al cento per cento dell'abbigliamento. Da' un'occhiata
in giro se trovi una busta o qualcosa con sopra il nome di questo qua.
Sar felice di trasmettere a Jack un vostro messaggio, disse Jack,
mentre guardava la pistola nelle mani di Curt e il fucile mitragliatore in
quelle di Carl.
Grazie, furbone, sbott Carl. Sta' l fermo e abbi pazienza per un
secondo.
Jack pens rapidamente se fosse il caso di rischiare, correndo in camera da letto e buttandosi dalla finestra, ma liquid l'idea come poco pratica,
dato che stava al quarto piano. Sarebbe solo rimasto appeso alla scala antincendio.
Perch lo cercate? domand.
Ha degli affari con l'Esercito Ariano del Popolo, rispose Curt. Degli affari seri.
Sono sicuro che Jack non coinvolto con nessun esercito. uno contro la guerra e la violenza.
Zitto! gli intim Curt.
Ho trovato qualcosa, grid Mike, oltre la porta della camera da letto.
Aveva raccolto i pantaloni di Jack e stava tirando fuori il portafogli dalla
tasca posteriore. Lo apr ed emise un fischio, vedendo il distintivo da medico legale, che mostr subito a Curt.
Controlla il nome, Cristo! sbott Curt.
Magari dovremmo discutere questa faccenda a cui vi riferite, prov
a proporre Jack.
Non c' niente da discutere, tagli corto Curt.
Ah, ecco qua la patente, annunci Mike. E il nome proprio Jack
Stapleton.
Jack usa spesso il mio appartamento per cambiarsi.
All'improvviso si ud di nuovo lo scalpiccio di pesanti scarponi su per
le scale e nel corridoio esterno. La voce di Steve grid: Fermo, Curt, c'
stato un malinteso!
Curt aggrott la fronte. Guard un attimo verso la porta spalancata, ma
poi riport immediatamente lo sguardo su Jack. Qualche secondo dopo
entrarono incespicando nella stanza Steve, Kevin e Clark, seguiti immediatamente da tre figure che balzarono dentro anche loro, si disposero lungo la parete di fondo e gridarono di restare tutti fermi.
Curt gir su stesso e si ritrov a fissare le canne di tre pistole mitragliatrici Tec.

272

Non pensarci nemmeno! lo avvert Warren, puntando l'arma direttamente contro di lui.
Per un interminabile momento nessuno si mosse o respir.
Va bene, Spit, ordin Warren, prendi la pistola e il fucile.
Spit avanz, impugnando la Tec con la destra, e prese prima la pistola,
che si mise in tasca, e poi il fucile. Quindi fece due passi indietro.
Adesso voglio che voi bellimbusti vi mettiate con la faccia contro il
muro, ordin Warren, e per rendere pi incisive le sue parole agit la pistola mitragliatrice.
Ci fu un momento di ritardo, mentre sul viso di Curt si allargava un
ghigno.
Ehi, o fai come ti dico o la storia finisce qua, lo avvert Warren. Lo
sai che cosa intendo, vero?
Mi spiace, capitano, si scus Steve, ma sono saltati fuori dal nulla.
Zitto, url Warren, non stiamo a una sessione di rap, qui.
Con arroganza, Curt si avvicin alla parete, tenendo le mani sui fianchi.
Spit, tastali.
Spit depose le armi che aveva in mano e si avvicin a ognuno degli
uomini contro il muro per cercare eventuali armi nascoste. Non trov
niente e si allontan.
Va bene, voltatevi. L'ordine proveniva ancora da Warren.
Gli uomini obbedirono. Tranne Steve, che era evidentemente terrorizzato, tutti gli altri assunsero un'espressione sfacciatamente annoiata.
Non lo so da dove venite, spazzatura bianca, e non me ne importa un
cazzo, dichiar Warren. Il punto che non appartenete a questa zona.
Adesso ho intenzione di tenermi tutte le armi che avete portato qui, ma
tutto. Nessuno far fuori nessun altro.
Scusa, Warren, intervenne Jack. Penso che dovremmo chiamare la
polizia.
Zitto! sbott Warren con la stessa acredine mostrata qualche attimo
prima nei confronti di Steve.
Jack alz le spalle e fece un passo indietro. Conosceva Warren abbastanza bene da capire quando era incazzato, e lo era sul serio.
Adesso sapete che cosa voglio? Muovete i vostri culetti bianchi, risalite nella carretta e sparite, intim Warren. E credetemi, se anche uno
solo di voi si rif vivo in questa zona, faremo sul serio. Voi ve ne andate,
senza fare domande, e noi vi stiamo a guardare. Avete sentito bene che
cosa sto dicendo?
Warren, prov di nuovo Jack, io...
Warren gir rapidamente su se stesso e gli punt l'indice contro il viso.
Ti ho detto di chiudere il becco! ringhi.

273

Jack fece un altro passo indietro. Non aveva mai visto Warren mostrare
tanta rabbia.
Flash, disse Warren, con voce normale, tu e Spit portate gi questi
fiordilatte e badate che lascino la zona. Io devo fare due chiacchiere con
Doc per qualche minuto.
Mentre il gruppo usciva in silenzio, Warren si volt verso Jack e lo
guard torvo. Lui si sentiva sulle spine. Non sapeva che cosa l'altro si aspettava che dicesse.
Con la Tec sempre stretta nella sinistra, Warren us la destra per dargli
una serie di rabbiosi spintoni, facendolo indietreggiare progressivamente,
fino a che un ultimo colpo, pi forte degli altri, lo mand ad accasciarsi
sul divano. Warren incombeva sopra di lui.
Che cosa c' che non va, Doc? gli chiese. Sono due anni che non
provochi guai di questo tipo, qua attorno. Pensavo che fossi rinsavito, ma
stasera succeda 'sta cosa. Te lo dico io, sei una seccatura in questo quartiere. Capisci che cosa intendo?
Mi spiace, mormor Jack.
Sai che bello, se qualche ragazzo si becca una pallottola per colpa
tua? Che cosa volevano da te quei pezzenti bianchi? Voglio dire, quei tipi
andavano in giro con dei kalashnikov. Merda! Se cominciavano a spruzzare in giro pallottole con quei cosi, avrebbe potuto farsi male un sacco di
gente.
Erano kalashnikov, quelli? domand Jack, sorpreso.
Che cosa pensi, che me lo sto inventando?
Dove li hanno fabbricati?
Ma che domanda , Doc? Che differenza fa?
Potrebbe fare differenza, se fossero bulgari, insist Jack.
Warren lo guard torvo per un po', prima di avvicinarsi al mucchio di
armi lasciate per terra da Spit. Prese il kalashnikov e torn verso Jack.
Be', hai ragione, ammise controvoglia. Sono bulgari. Che cosa significa?
Non posso esserne sicuro, ma penso che possa avere qualcosa a che
fare con il nuovo boyfriend di Laurie.
Questo non mi suona bene. Tu e Laurie vi siete lasciati?
Non esattamente. E penso che questo nuovo boyfriend sia gi con i
piedi fuori dalla porta, ma lascia che ti spieghi.
Jack raccont a Warren di Paul Sutherland, e di come quel pomeriggio
lui lo avesse probabilmente umiliato. Gli rifer che Paul lo aveva indirettamente minacciato e anche che Laurie temeva un suo coinvolgimento nel
traffico dei kalashnikov bulgari.
La collera di Warren si plac a mano a mano che si dipanava la storia.
Suppongo che non potevi prevedere che quei tipi venissero quass.

274

No, certo. Non so nemmeno come hanno fatto ad avere il mio indirizzo.
Quel tipo di bianchi mi fa paura, ammise Warren.
Fanno paura anche a me. Il tizio biondo con l'uniforme da pompiere
ha accennato a un gruppo armato chiamato Esercito Ariano del Popolo.
Ne ho sentito parlare luned scorso da un agente dell'FBI che sta cercando
di sapere qualcosa al riguardo. Tu non li hai mai sentiti nominare?
Mai.
Il che mi porta a chiederti perch li hai lasciati andare. Io li avrei consegnati alla polizia in un battibaleno. Alla polizia e magari anche all'FBI
sarebbe piaciuto mettere le mani su di loro.
Sei scioccato perch tu vivi in un altro mondo, anche se stai in questo
appartamento, comment Warren. Non capisci niente delle gang.
Quando li ho lasciati andare, io pensavo a questo quartiere, non ai piani
della polizia o dell'FBI. lo stesso motivo per cui non voglio che nessuno
di loro si faccia male. Non perch ci tengo a loro! Cazzo, no! perch darebbe inizio a qualcosa. Tornerebbero. E so per esperienza che invece in
questo modo non torneranno. Una specie di vivi e lascia vivere.
Dovr inchinarmi alla tua esperienza, su questo argomento, riconobbe Jack.
Temo che non avevi scelta. Warren inspir a fondo e poi espir lentamente. Che ne dici di qualche salto? Ne hai ancora voglia?
Credo di averne pi bisogno che mai, rispose Jack, e si alz. Sent di
avere le gambe malferme. Non prometto grandi prestazioni. Mi sento in
preda allo choc da bombardamento, anche se non c' stato nessun bombardamento.
Warren lo precedette nel corridoio, portando le armi. Lui chiuse a
chiave la porta e lo raggiunse.
Grazie per esserci stato quando ne avevo bisogno, gli disse. Dato
che lo hai gi fatto in un'altra occasione, credo che la prossima volta sar
il mio turno.
Warren rise suo malgrado. S, il giorno del mai!
Jack suon il campanello di Laurie e si volt a salutare Debra Engler
sventolando la mano. La vicina impicciona rispose sbattendo la porta, il
che era un'impresa, visto che l'aveva aperta solo due dita. Giratosi di nuovo verso l'appartamento di Laurie, ud il leggero clic dello spioncino, al
che agit la mano. Poi sent che venivano aperte tutte le serrature.
Laurie era di umore molto allegro, nonostante la penosa scena con
Paul. Accolse Jack con un abbraccio entusiasta, prima di scomparire in
camera da letto per mettersi l'orologio e i gioielli. Tom2 si strofin affettuosamente contro una gamba di Jack, che ricambi chinandosi ad acca-

275

rezzarlo.
Spero che sia venuto con un taxi, come promesso, ud la voce di
Laurie dall'altra stanza.
No.
Da dietro uno stipite comparve la testa fulva, e si dovette sorbire uno
sguardo accusatore. Ma avevi promesso!
Mi ha portato Warren. E spero che non ti spiaccia. L'ho invitato a cena con noi.
Certo che non mi spiace. Viene anche Natalie?
No, solo Warren. Anzi, per essere onesti, di fatto si invitato da solo.
Vedi, oggi pomeriggio mi capitato un inconveniente piuttosto curioso,
dopo che ho parlato al telefono con te.
Che cosa successo? chiese Laurie, uscendo dalla camera da letto.
La sua voce esprimeva una sincera preoccupazione. Conoscendo Jack, intuiva che, qualsiasi cosa gli fosse accaduto, era molto pi di un inconveniente.
Per usare il gergo di Warren, a momenti mi facevano fuori quelli dell'Esercito Ariano del Popolo.
Laurie rest a bocca aperta. Di che diavolo stai parlando?
Jack le fece un rapido riassunto degli avvenimenti che si erano svolti
nel suo appartamento. Quando descrisse le armi, e il tempestivo arrivo di
Warren, lei si port una mano alla bocca.
Mio Dio! esclam. Che cosa, in nome del cielo, pu aver provocato
una simile imboscata? Voglio dire, sono stata io a fare l'autopsia a Brad
Cassidy, se questo che c'entra. l'unico collegamento che conosco con
l'Esercito Ariano del Popolo.
Non credo che abbia niente a che fare con Brad Cassidy. Non possibile, perch io non ho avuto niente a che fare con lui. Per dirti la verit,
penso che ci sia una minima possibilit che c'entri Paul Sutherland.
Laurie impallid. Inspir come se stesse per annegare e sollev di nuovo le mani a coprire la bocca, in un gesto di orrore.
Aspetta! l'avvert Jack. Non ci sono prove. soltanto l'unica cosa
che mi venuta in mente l per l, e da allora non mi sono venute altre idee. E credimi, ci ho pensato tantissimo, da quando mi successo. L'unico
motivo per cui te lo dico che dovresti saperlo, anche se c' solo un brandello di possibilit che sia vero.
Dimmi perch capitato a te!
Jack descrisse i kalashnikov bulgari confiscati da Warren ai suoi assalitori. Poi le ramment la minaccia nemmeno tanto velata fattagli da Paul
quel pomeriggio. Quando fin, si strinse nelle spalle. Lo so che estremamente vago, ma tant'!
Laurie si accasci nella poltrona liberty e abbass la testa, appoggian-

276

dola sulle mani.


Ehi! Jack le mise una mano sulla spalla. Devi tenere a mente che
solo una congettura.
Sar, ma ha senso. Scosse la testa. Come pu essere cos tumultuosa la vita sociale di qualcuno?
Forza! la spron Jack, e le diede una serie di rassicuranti pacche sulla schiena. Non lasciare che questo episodio ci abbatta. Usciamo e godiamocela.
Sei sicuro che vuoi ancora uscire, dopo una simile esperienza?
Certissimamente! Dai! Non dobbiamo far aspettare Warren e Spit.
Dove sono?
Gi nelle loro macchine. Warren ha insistito per venire e portarsi un
rinforzo, nel caso si rifacciano vivi i membri dell'Esercito Ariano del Popolo.
Laurie balz in piedi. Avresti dovuto dirmi che Warren stava aspettando! E corse di nuovo in camera da letto.
Te l'avevo detto che mi ha portato lui, replic Jack, rivolto alla porta
della stanza, poi si chin ad accarezzare di nuovo il gatto.
Chi Spit? domand Laurie. O non dovrei chiederlo?
uno degli habitu del campo di basket, spieg Jack, continuando a
parlare a voce alta. Warren il suo mentore e si fida molto di lui.
Come mai ha un soprannome cos orrendo?
Viene da una delle sue caratteristiche meno allettanti.
Quando Laurie fu pronta, scesero in ascensore al pianoterreno e uscirono dall'edificio. Trovarono Warren e Spit proprio davanti all'ingresso.
Laurie e Warren si scambiarono un abbraccio prolungato, dato che non si
vedevano da mesi.
Hai uno splendido aspetto, donna, comment Warren, dando a Laurie una rapida occhiata.
Anche tu non sei niente male, uomo, replic lei, sottolineando la parola uomo.
Warren rise e le present Spit, che si comport come se fosse imbarazzato. Era la prima volta che Jack lo vedeva cos. Si era perfino girato il
berretto da basket in modo che avesse la visiera sul davanti, e anche quella
era una cosa che Jack non gli aveva mai visto fare.
Allora, dov' 'sto ristorante? domand Warren. Io sono pronto per
una bella abbuffata.
Venite, vi indico io la strada, propose Laurie.
Il tragitto fino al ristorante fil liscio, senza incidenti. Su insistenza di
Warren, Jack e Laurie salirono in macchina con lui, mentre Spit faceva da
retroguardia con la propria auto. All'inizio parlarono di ci che era accaduto a casa di Jack, ma poi, per mutuo consenso, preferirono passare ad

277

argomenti pi divertenti. A Laurie, in particolare, interessava avere notizie


di Natalie Adams, la sfinzia di Warren, e fu contenta nel sentire che i
due andavano d'amore e d'accordo.
Parcheggiare a Little Italy era sempre problematico, tranne per Warren.
Con il suo bidone senza fondo, si accaparr lo spazio davanti a un idrante
e Spit si mise in doppia fila, perch tanto non sarebbe entrato nel ristorante. Come diceva Warren, sarebbe solo rimasto l attorno.
Jack rest incantato nell'attimo stesso in cui entrarono. Non solo fu attratto dal ricco aroma di erbe e spezie, ma gli piacque l'arredamento un po'
kitsch, con i pannelli di velluto nero su cui erano dipinti paesaggi di Venezia, le finte pergole da cui pendevano grappoli d'uva e viticci di plastica,
e le tovaglie con i quadretti bianchi e rossi di prammatica. Gli piacque anche il banale fiasco di Chianti, con la candela infilata nel collo, che ornava
ogni tavolo.
Spero che abbiamo una prenotazione, comment Warren, guardandosi intorno per il locale affollato. In quello spazio ristretto c'era una trentina di tavoli stretti uno all'altro, e tutti sembravano occupati.
Avrebbe dovuto telefonare Lou, rispose Laurie, e cerc di attirare
l'attenzione di un cameriere, ma erano tutti occupatissimi. Avrebbe voluto
chiedere della signora Maria, la padrona, e invece fu la signora Maria a
trovare lei.
La strinse in un abbraccio da mamma orsa e, quando Laurie riusc a
presentarle Jack e Warren, riserv anche a loro lo stesso trattamento, entusiasta.
Peccato che Lou non possa venire, comment.Lavora troppo. I delinquenti non lo meritano.
Con grande sorpresa di Jack e di Warren, sembr comparire dal nulla
un tavolo libero. Dopo qualche minuto erano seduti tutti e tre.
Vi piace questo posto? domand Laurie a Jack e a Warren.
Entrambi annuirono.
Lei sfreg le mani con impazienza. Facciamo portare il vino. Penso di
averne bisogno.
La cena fu un grande successo. Il cibo era meraviglioso e la conversazione interessante. Fra le altre cose, i tre amici rammentarono il viaggio in
Africa che avevano fatto insieme due anni prima. Parte degli aneddoti li
raccontarono anche alla signora Maria, che si un a loro per un quarto d'ora.
Quando fu il momento del dessert e del caff, Laurie domand a Warren se non gli spiaceva che lei e Jack parlassero per qualche momento di
lavoro, perch avevano un caso da discutere.
Affatto, rispose lui.
un caso affidato a Jack, di una morte per avvelenamento da botuli-

278

no.
In realt non era un caso mio, la contraddisse Jack. Questa una
distinzione importante. Inoltre, Warren ne al corrente fin nei dettagli.
Laurie si batt una mano sulla fronte. Ma certo! Come ho fatto a dimenticarmene! esclam.
Sta parlando di Connie Davidov, spieg Jack.
Warren annu. Lo avevo immaginato. Flash mi ha detto di essere rimasto deluso per il fatto che tu la ritieni una morte accidentale.
Allora anche tu sapevi del botulismo? domand Laurie a Warren.
Lui annu.
Laurie emise una risata imbarazzata. Allora io sono stata l'ultima a
saperlo.
Ho telefonato a Warren stamattina, subito dopo averlo scoperto, le
spieg Jack. Avevo bisogno del numero di Flash al lavoro, per poterlo
chiamare.
Non importa. Allora, che cosa ne sta venendo fuori?
Non tantissimo. Temo che il caso si sia impantanato in qualche impiccio burocratico. Quando ho chiamato Sanders con la novit del botulismo, il cadavere era ormai stato cremato. Questo significa che non ci sar
autopsia, un fatto che sar molto imbarazzante da spiegare per l'ufficio di
Brooklyn, se l'informazione verr divulgata. Comunque, sta a Bingham
decidere il da farsi.
Allora questo significa che il dipartimento della sanit non ancora
stato avvisato, osserv Laurie.
Immagino che sia cos.
Ma terribile!
Perch cos terribile? volle sapere Warren. Connie gi morta.
Ma nessuno sa da dove proviene la tossina del botulino, gli spieg
Laurie. Il vero motivo per cui noi medici legali facciamo ci che facciamo salvare delle vite. Questa situazione con il botulismo ne un ottimo
esempio. Ci potrebbe essere una fonte patogena che uccider altre persone.
Va bene, ho capito che cosa intendi.
E c' un'altra cosa, che nessuno di voi sa, aggiunse Jack. Nello stesso quartiere dove viveva Connie c' stata una grossa moria di ratti di fogna.
Accipicchia! esclam Laurie. Stai dicendo che sono morti anche
quelli di botulismo?
Proprio cos. La causa stata confermata appena qualche ora fa.
Questo significa che la fonte della tossina che ha ucciso Connie andata gi per le fognature.
Oppure che i ratti hanno infettato Connie. La sorella di Flash viveva

279

in una casa mal ridotta, in una zona che una specie di curioso labirinto di
vecchie casette di quel tipo. Dovreste vedere quella piccola comunit. Io
non ho idea di quanto siano adeguate le tubature, ma giudicando dall'esterno e dal modo approssimativo in cui sono state rimodernate quelle catapecchie, non credo che i servizi idraulici siano all'ultimo grido.
Laurie scosse la testa. Io dubito che le tubature abbiano qualcosa a
che fare con questa storia. Dev'essere nell'altro modo. La tossina proveniva dalla casa di Connie. Mi chiedo se Connie faceva conserve casalinghe. Guard Warren.
Lui rispose sollevando le mani: Non chiederlo a me: non l'ho nemmeno mai vista!
Be', aggiunse Laurie. Tutto questo non fa che rendere ancora pi
indispensabile una visita alla casa di Connie da parte di qualche epidemiologo che sappia il fatto suo. Bisognerebbe per lo meno avvertire il marito.
Se la fonte si trova ancora in giro, pu essere in pericolo.
quello che ho pensato anch'io, intervenne Jack, e infatti oggi, nell'intervallo del pranzo, sono andato l proprio per farlo.
Hai parlato con Yuri Davidov? chiese Warren. Flash lo sa?
Non l'ho visto, non era in casa. Ho incontrato un vicino che ha detto
che era fuori con il taxi e che non sarebbe tornato a casa fino alle nove o
alle dieci.
Laurie guard l'orologio. Questo significa che adesso dovrebbe essere
a casa.
Vero. Che cosa suggerisci di fare?
Ce l'hai il suo numero di telefono?
S, ma non serve. Il signor Davidov, a quanto pare, ha il telefono
staccato.
Quand' che hai provato, l'ultima volta?
Stamattina, ammise Jack.
Penso che varrebbe la pena riprovare. Laurie prese la borsa e ne estrasse il suo cellulare. Dimmi il numero.
Non ce l'ho qui, l'ho lasciato in ufficio, rispose Jack.
Prover con il servizio informazioni. Come si scrive Davidov?
Laurie non ebbe difficolt a farsi dare il numero, poi controll con Jack
che l'indirizzo fosse proprio quello, quindi lo compose sul telefonino. Le
rispose il segnale di occupato.
Be', adesso mi credi? le domand Jack.
Ti credevo anche prima, solo che mi sembrava ragionevole fare un
tentativo. Allora non possiamo chiamare. Questo vuol dire che dovremmo
andarci di persona.
Adesso?
Se aspettiamo e quello muore, come ti sentiresti?

280

Colpevole, suppongo, borbott Jack. Va bene, ci andr io, ma occorrer un bel po' di tempo. Si trova dall'altra parte di Brooklyn.
A quest'ora non dovrebbe volerci tanto, gli fece notare Laurie. Possiamo prendere il Brooklyn Battery Tunnel e la Shore Parkway. Senza
traffico, saremo l prima ancora di dirlo.
Io non ci vengo, disse Warren. Flash mi ha detto che quel tipo
uno stronzo. Lascio la cosa a voi professionisti. Io e Spit andiamo a casa.
Va bene, disse Laurie. Possiamo prendere un taxi.
Non occorre. Prendete la mia macchina. Io andr con Spit. Doc, lo sai
dove parcheggiarla.
Sei sicuro? chiese Laurie.
Certo che sono sicuro. Voi due divertitevi. E quando tornerete nel nostro quartiere, non preoccupatevi. Ci sar qualcuno che terr d'occhio le
cose per tutta la notte.
21

Mercoled 20 ottobre, ore 22.30


Yuri si raddrizz e stir la schiena. Si era dato da fare a riattaccare la
tramoggia al Polverizzatore Agricolo Potenziato che aveva nel garage,
dopo averla meticolosamente riempita con polvere di carbonchio. Tutta la
procedura aveva richiesto quasi due ore, compreso il tempo trascorso nel
laboratorio dentro allo scafandro con l'autorespiratore. Ma adesso era fatta
e il camion della disinfestazione era pronto per il suo appuntamento con il
destino, la mattina dopo.
Yuri guard l'orologio e si concesse il primo momento di relax della
serata. Da quando era riuscito a sottrarsi all'inseguimento mozzafiato di
Jack Stapleton messo in atto da Curt e dagli altri, era sempre stato in preda
al panico. Temeva di non riuscire a portare tutto a termine entro la scadenza che si era data lui stesso delle undici di sera. Ma la preoccupazione
era stata inutile. Per le dieci e mezzo era gi pronto, con mezz'ora di anticipo. Sul tavolo della cucina c'erano cinque salsicce da circa mezzo chilo,
avvolte nella plastica e riempite di polvere marroncina, in attesa di essere
consegnate a Curt e Steve. Appoggiata sopra c'era la busta sigillata richiestagli da Curt e l accanto, sul ripiano, uno spesso telo da bagno per avvolgerle.
Dopo aver dato una pacca affettuosa alla fiancata del camioncino, per
il ruolo che avrebbe svolto ben presto, Yuri guard dentro al taxi, per assicurarsi che le chiavi fossero dove le aveva lasciate, appese al parasole
dal lato del guidatore. Non voleva commettere stupidi errori la mattina
dopo, tipo dimenticare dove aveva messo le chiavi. Aveva programmato

281

di partire per Manhattan alle otto in punto con la valigia, il passaporto falso e il biglietto aereo.
Si avvicin alla porta laterale. Dopo un altro sguardo di ammirazione
verso il pickup, spense la luce. Prima di aprire la porta cacci in tasca la
mano destra per impugnare la Glock. Temeva ancora che potesse farsi vivo Flash Thomas, anche se a quell'ora di sera la cosa gli sembrava poco
probabile. Per lo meno non doveva pi preoccuparsi di Jack Stapleton.
Mentre apriva la porta, il pensiero gli and a Curt e si meravigli di
non essersi accorto prima di quanto fosse folle quell'uomo. Anche Steve
era strano, ma non quanto Curt. Yuri sapeva di non essere uno psicologo,
ma si immaginava che a Curt doveva essere accaduto qualcosa di terribile
durante l'infanzia. Ormai aveva capito che gli americani erano avidi e violenti e avevano poca consapevolezza di s, ma Curt spingeva queste caratteristiche a estremi ridicoli: era la sua visione del mondo, e solo quella, a
essere corretta. Ma ci che davvero irritava Yuri era che Curt aveva una
tendenza antislava, che era diventata sempre pi evidente con il passare
del tempo.
Con la chiave in mano davanti alla porta della cucina, Yuri esit. Elucubrare sulla personalit di Curt aveva sollevato una preoccupazione che
finora non aveva ancora contemplato. Considerando l'egoismo di quello
che aveva creduto suo amico, si chiese che cosa avrebbe impedito a Curt
di fare in modo che tutto il merito della costruzione e dell'uso di quelle
armi batteriologiche andassero all'Esercito Ariano del Popolo, anche se
non avrebbe avuto niente a che fare con l'azione al Central Park.
Chert, mormor, nel rendersi conto della fondatezza di quella nuova
preoccupazione. Fino a quel momento era un'idea che non gli era nemmeno venuta in mente.
Signor Davidov? chiam una voce femminile.
Scioccato nell'udire il proprio nome, Yuri guard verso il vialetto d'ingresso. Nonostante la vicinanza di altre case attorno alla sua, si era sempre
fatto un dovere di non socializzare con i vicini. Strinse pi forte la mano
sull'impugnatura dell'automatica.
Mi scusi! Lei il signor Davidov?
Yuri dovette socchiudere gli occhi per scrutare nell'oscurit. Con la
lampada esterna spenta e nessun lampione, tutto ci che riusciva a scorgere erano due sagome nel vialetto, oltre la rete metallica. Si rilass nell'accorgersi che erano entrambi dei bianchi. Per lo meno non si trattava di
Flash Thomas.
Chi lo vuole sapere? domand.
Sono la dottoressa Laurie Montgomery. Se lei il signor Davidov,
urgente che parli con lei anche solo per qualche momento.
Yuri alz le spalle. Continuando a stringere la pistola e assicuratosi che

282

non si sarebbe impigliata, se avesse voluto estrarla, si avvicin alla recinzione. Vide che l'altra persona era un uomo.
Mi spiace disturbarla cos tardi, continu Laurie. Sono un medico
legale di Manhattan. Lo sa che cos' un medico legale?
Yuri cerc di parlare, ma non gli uscirono parole di bocca. Nonostante
l'oscurit aveva riconosciuto l'altra persona: era Jack Stapleton!
Laurie interpret il silenzio come una risposta negativa, allora spieg
in che cosa consistevano i compiti dei medici legali.
Yuri deglut a fatica. Non riusciva a credere di avere davanti Jack Stapleton! Che cosa era accaduto? Perch non lo avevano informato? Ma poi
si ricord di aver staccato il telefono.
E il motivo per cui siamo qui, continu Laurie, perch la sua defunta moglie, Connie, sembra essere morta a causa di un avvelenamento
da botulino. Lo sa che cos'?
Yuri annu. Sentiva il cuore battergli forte e temeva che anche i due
medici potessero sentirlo. Non sapeva che cosa fare. Avrebbe dovuto cercare di sbarazzarsi di loro? Avrebbe dovuto provare a farli entrare in casa
e aspettare l'arrivo di Curt? Non ne aveva idea.
Ci preoccupa l'idea che la fonte dell'avvelenamento sia ancora in casa
sua, and avanti Laurie, imperterrita. Sua moglie faceva qualche tipo di
conserva casalinga?
Non lo so, bofonchi Yuri.
Be' questo sarebbe importante da sapere. Ci sono altri possibili colpevoli, come l'aglio fresco sott'olio. Anche i pasticci di carne congelati potrebbero rivelarsi fatali. A proposito, lei russo?
S, riusc a rispondere Yuri.
L'ho immaginato dall'accento.
Da che parte della Russia proviene? domand Jack, intervenendo per
la prima volta.
Ehm... Yuri esit. San Pietroburgo.
Ho sentito dire che una bellissima citt, comment Laurie. Comunque, c' una specie di pesce bianco che piace tanto agli immigrati russi, di cui si sa che a volte stato portatore della tossina. Lo mangia spesso?
No, non troppo spesso. Yuri non aveva idea di che cosa stesse parlando quella donna.
Sarebbe utile che entrassimo a dare un'occhiata alla sua cucina. Non
insister mai abbastanza su quanto pu essere grave questa cosa.
Be', io...
Non ci vorr molto, insist Laurie. Prometto. Vede, abbiamo fatto
tutta questa strada da Manhattan. Naturalmente, potremmo chiamare il dipartimento della sanit. Loro insisterebbero per entrare e avrebbero l'auto-

283

rit per farlo.


Penso che vada bene, se non ci mettete tanto, si arrese Yuri. Stava
cominciando a riprendersi dallo choc iniziale. Di certo non voleva che delle autorit pubbliche penetrassero di notte a casa sua, munite di un mandato. Inoltre, gli stava venendo in mente un modo di volgere a proprio favore quella visita inattesa.
Grazie, gli disse Laurie, e varc il cancello assieme a Jack.
Yuri fece strada fino alla porta della cucina. L'apr ed entr, e i suoi
ospiti indesiderati lo seguirono.
Laurie abbracci con lo sguardo la stanza a L. cos... esit, alla ricerca di una parola, per terminare con: Grazioso.
Jack annu, ma il suo interesse era rivolto al viso di Yuri. Ha un bello
sfogo, comment.
Yuri si tocc il viso con evidente imbarazzo. L'altra mano era ancora in
tasca, stretta attorno alla Glock. Una specie di reazione allergica.
Jack pieg la testa di lato e lo scrut socchiudendo gli occhi. L'ho gi
incontrata da qualche parte? gli chiese.
Certamente no, rispose Yuri, e indic la cucina. Tutto il cibo l.
Laurie si diresse immediatamente al frigorifero e ne apr lo sportello,
poi si chin a guardare che cosa conteneva. C'era molto poco.
Jack la segu, ma la sua curiosit fu attratta da alcuni oggetti che vide
sul tavolo. Che cosa sono quelli? domand, toccando con un dito una
delle salsicce avviluppate nella plastica trasparente.
Yuri fece un balzo avanti. Attento! grid, poi si calm nel vedere
che Jack allontanava la mano. Non voglio che si rompano.
Mi spiace. Non l'ho toccata molto forte. Sono una prelibatezza russa?
In un certo senso, rispose Yuri, tenendosi sul vago.
Aspetti un momento, esclam Jack all'improvviso. Mi ricordo di
lei. Ma non di Sverdlovsk?
No, sono di San Pietroburgo.
Non ci siamo incontrati nell'ufficio della Corinthian Rug Company?
Voglio dire, il suo vicino, Igor, mi ha detto che lei fa il tassista. Lei non
era venuto alla ditta di tappeti a prendere il signor Papparis?
Dev'essere stato qualcun altro.
Lei l'immagine sputata di quel tipo.
Laurie apr il comparto del freezer. Tutto ci che vi trov fu una bottiglia di vodka e un contenitore per i cubetti di ghiaccio.
Non ha molto cibo qui dentro, comment.
Mia moglie mangiava cibi da asporto, e io mi arrangio qua e l, per
strada.
Laurie annu. Apr i pensili e poi, non trovando nulla di sospetto, fece

284

un passo indietro a dare un'occhiata generale alla minuscola cucina. Non


vedo nessuna attrezzatura per le conserve.
tutto di sotto, spieg Yuri.
Laurie si volt a fissarlo. Allora sua moglie ne faceva?
S, effettivamente, adesso che ci penso.
C' rimasto del cibo?
Non lo so. Non ci guardo da tanto. Lei andava spesso l sotto.
Potremmo guardare? domand Laurie, e si volt verso Jack, che reag con un'espressione sorpresa.
Perch no? rispose Yuri. Apr la porta e scese.
Laurie e Jack si scambiarono delle occhiate perplesse e lo seguirono.
Quando arrivarono alla fine delle scale, Yuri aveva gi aperto il lucchetto
e spalancato la porta che dava sul piccolo ingresso e stava armeggiando
con quella del magazzino.
Laurie e Jack entrarono nell'anticamera. Videro la tuta con l'autorespiratore, il bulbo della doccia e le tanichette di candeggina. Annusarono nell'aria il distinto odore di cloro, oltre a quello pi vago di qualcosa che stava fermentando. Poi udirono il rumore del ventilatore. Si guardarono
sconcertati.
Yuri era vicino alla porta del ripostiglio. Indic l'interno, dicendo:
Credo che sia questo ci che state cercando.
I due medici si avvicinarono e sbirciarono dentro, mentre intanto Yuri
scivolava alle loro spalle. Videro le capsule di Petri, l'agar, le provette con
i nutrienti, e la scorta di filtri ad alta protezione.
Che ne dite di entrare? propose Yuri.
Laurie e Jack si voltarono a guardarlo e restarono senza fiato. Il russo
aveva in mano una pistola, puntata contro di loro.
Prego, entrate, ripet con voce inespressiva.
Abbiamo visto tutto ci che c'era da vedere, rispose Jack in tono disinvolto, cercando di non sembrare preoccupato per l'improvvisa apparizione della pistola. Fece un passo avanti, ponendosi davanti a Laurie. Per
noi ora di tornare a casa.
Yuri sollev l'arma e spar senza esitazione. Al piano di sopra avrebbe
avuto paura che lo udissero i vicini, ma l in cantina, con il rumore del
ventilatore, non si preoccupava. Il fracasso, comunque, fu assordante, in
quello spazio ristretto. La pallottola and a conficcarsi in un travetto, facendo piovere polvere dalle assi del pavimento soprastante. Laurie grid.
La prossima volta prendo la mira, minacci Yuri.
Non c' bisogno di sparare ancora, replic Jack, con una voce che
aveva perduto ogni parvenza di imprudenza. Sollev le mani all'altezza
del petto e indietreggi, costringendo Laurie a entrare nel piccolo ripostiglio, poi vi entr anche lui.

285

Andate verso il fondo, lontano dalla porta, ordin Yuri.


Gli obbedirono, andando ad appoggiarsi contro la parete di fondo, che
era di cemento. Entrambi erano talmente impalliditi da essere bianchi come la mano di calce che la ricopriva.
Yuri richiuse la porta, poi spinse il catenaccio e vi assicur il lucchetto,
quindi fece un passo indietro. Aveva costruito quella porta per tener fuori
la gente, ma immaginava che poteva servire anche a tenerla dentro.
Non dovremmo parlarne? propose Jack, attraverso i vari strati di
compensato.
Certo, altrimenti non mi potreste aiutare, rispose Yuri.
Dovr spiegarci tutto, ma potremmo ascoltarla molto meglio ed esserle pi utili se non dobbiamo gridare attraverso una porta.
Non uscirete di l, probabilmente per diversi giorni, avvert Yuri.
Quindi mettetevi comodi. C' dell'acqua distillata su uno scaffale, e mi
scuso per la mancanza di un gabinetto.
Apprezziamo la sua preoccupazione, replic Jack, ma le assicuro
che staremmo meglio di sopra. Le promettiamo di comportarci bene.
Stia zitto e ascolti! Yuri guard l'orologio che aveva al polso. Erano
quasi le undici. La prima cosa che le voglio dire che tra pochi minuti
saranno qui quelli dell'Esercito Ariano del Popolo. Questo nome le dice
qualcosa?
Certo, rispose Jack.
Allora presumo lei sappia che la vogliono morto. Anzi, sono sorpreso
nel vedere che non lo , dato che questo pomeriggio si erano dati da fare
per ucciderla. Se scoprono che qui, verranno gi e le spareranno di certo.
Io preferisco che lei resti vivo.
Be', per lo meno su qualcosa siamo d'accordo, comment Jack.
Quella gente molto folle ed egoista.
Ho avuto questa impressione, s.
E hanno un sacco di fucili e pistole e gli piace usarli.
Anche questo era evidente.
Quindi, il consiglio che le do di stare in silenzio, quando li sentir.
Lo capisce questo?
Suppongo di s, ma che cosa diceva, prima, che noi potremmo esserle
d'aiuto?
Domattina io e l'Esercito Ariano del Popolo abbiamo in programma
l'uso di armi batteriologiche a Manhattan. Non una semplice minaccia.
Io stesso, in questo laboratorio, ho prodotto diversi chili di spore di carbonchio altamente concentrate, da usare come arma. Presumo che voi, essendo medici, abbiate capito che questo un laboratorio.
Ci venuta l'ombra di un sospetto, ammise Jack, considerando soprattutto che questo stanzino in cui ci troviamo adesso ha tutta l'aria di es-

286

sere il ripostiglio di un laboratorio di microbiologia.


E infatti proprio questo, conferm Yuri. Ora, tutto ci che voglio
da voi due che facciate in modo che sia io a prendermi il merito di ci
che accadr domani.
Yuri attese una risposta, ma ci che ud fu solo un fitto bisbiglio fra i
suoi prigionieri.
Mi avete sentito?
Ci stavamo chiedendo se ha prodotto anche la tossina del botulino, oltre alle spore di carbonchio, chiese a sua volta Jack.
Ci ho provato, ma la coltura cresceva troppo lentamente per produrre
tossina a sufficienza per fabbricare un'arma batteriologica.
E che cosa successo alla coltura? L'ha semplicemente buttata nello
scarico?
Ci che accaduto alla coltura del Clostridium non importante. Lo
ci che accadr domani con il carbonchio.
S, ne conveniamo anche noi, e faremo del nostro meglio perch lei
abbia tutto il riconoscimento che si merita, gli assicur Jack.
Tanto per esserne completamente sicuro, voglio raccontarvi nei dettagli quello che abbiamo progettato per domani. Questo vi render dei testimoni straordinariamente credibili.
Siamo tutt'orecchie.
Se arriva l'Esercito Ariano del Popolo dovr interrompermi, avvert
Yuri.
Cercheremo di sopportare la suspence. Allora, sentiamo.
Yuri mise al corrente i suoi due prigionieri dei dettagli di entrambe le
azioni terroristiche, compresi l'ora in cui avrebbero avuto luogo e il modo
esatto in cui Curt e Steve avevano progettato di mettere la polvere letale
nel condotto dell'impianto di condizionamento, al Jacob Javits Federal
Building. Spieg come i due pompieri avessero intenzione di scollegare il
quadro di segnalazione dell'intero edificio, dopo avervi introdotto il materiale, cos che la polvere non avrebbe messo in funzione i rilevatori di fumo. Poi spieg come lui, nello stesso momento, si sarebbe messo a girare
per Central Park con il camioncino dei pesticidi, e fin tracciando una stima approssimativa delle vittime, che calcolava attorno a un milione di
morti, con un duecentomila in pi o in meno. Infine profetizz che il carbonchio si sarebbe sparso formando un arco di almeno ottanta chilometri
sopra Long Island. L'unica cosa che non rivel furono i suoi progetti, una
volta terminata l'azione.
Dove ha acquisito una tale conoscenza? gli domand Jack, dopo un
momento di silenzio sgomento.
Le interessa davvero? domand Yuri. Era lusingato.
Come ho detto, siamo tutt'orecchie, conferm Jack.

287

22

Mercoled 20 ottobre, ore 23.15


Curt entr con il Dodge Ram in Oceanview Lane, oltrepassando gli inevitabili bidoni della spazzatura.
Perch diavolo non se li tengono dentro? si lament.
E che ne so? replic Steve. Porca miseria, non sentir certo la mancanza dei nostri giretti da queste parti. Che cesso!
Curt si ferm davanti al garage di Yuri, dove aveva parcheggiato anche
le altre volte, poi spense le luci e il motore.
Far meglio ad avere la roba pronta, osserv, soprattutto adesso che
abbiamo sistemato ogni cosa. Siamo fortunati ad avere il capitano in ferie.
La tua idea di passare a dirgli che ce ne andavamo era l'unica parte del
piano di fuga che non mi piaceva. Parlare al suo sostituto non mi importa,
quel tipo una nullit.
Sta andando tutto a posto, approv Steve. Domani a quest'ora
guarderemo alla televisione le notizie del caos a New York, dalla Pennsylvania occidentale.
Quanti ne hai presi, di quei piccoli detonatori a tempo?
Una dozzina, tanto per essere sicuro.
Ce l'hai la tua pistola?
Certo.
Andiamo! Scendendo dal pickup, Curt afferr la robusta borsa in tela gommata che si era procurato in caserma. Ne aveva controllato scrupolosamente l'interno, alla ricerca di eventuali spunzoni o parti affilate. Adesso che non conteneva pi alcun attrezzo, non c'era niente che potesse
perforare le salsicce letali.
Camminarono in silenzio. Quando raggiunsero la porta d'ingresso, Curt
buss. Mente aspettavano, entrambi batterono i piedi contro il freddo. Con
il cielo sereno, la temperatura era precipitata, ma tutti e due erano in
Tshirt. Tenevano le pistole nelle fondine sistemate dietro la schiena, all'altezza della vita.
Che diavolo? sbott Curt, vedendo che Yuri non compariva. Apr la
zanzariera e tempest di colpi la porta, con la mano libera. Guard Steve.
Se non c', gli...
In quel momento Yuri apr la porta. Scusate, disse, respirando con
affanno. Ero di sotto.
Curt gli rivolse un'occhiata torva, prima di entrare. Steve lo segu, dopo di che Yuri chiuse la porta a chiave.
Tutto pronto? chiese Curt.
Yuri indic il tavolo della cucina. Vi sta aspettando. Ma prima che ne
dite di fare un brindisi?

288

Perch no? accett Curt.


Yuri and in cucina e prese la vodka dal freezer. Curt lo segu e guard
le salsicce di plastica.
Quanta roba c' qui dentro? domand.
Due chili e mezzo, rispose Yuri, mentre prendeva tre bicchieri.
Sono queste le istruzioni che ti avevo chiesto? Curt prese una busta
piuttosto spessa che vi era appoggiata sopra.
S. E ho incluso alcuni suggerimenti su cosa dovete fare dopo aver
compiuto la vostra azione, per proteggervi. Solo qualche avvertimento utile.
Bene. Curt mise sul tavolo la busta e la borsa degli attrezzi, e raggiunse gli altri.
Il russo vers delle dosi abbondanti, quindi porse agli ospiti i loro bicchieri e ne prese uno per s, che sollev verso di loro. All'Operazione
Volverina!
Curt e Steve annuirono. Tutti e tre inclinarono i bicchieri e mandarono
gi delle belle sorsate. I due pompieri aspirarono un po' d'aria, dopo aver
deglutito. Essendo bevitori di birra, non erano abituati a un liquore cos
forte.
Com' andata a finire la caccia a Jack Stapleton? domand Yuri. Vi
dir, la prima parte stata eccitante.
I due si scambiarono un'occhiata. Non tanto bene, ammise Curt. Lo
abbiamo perso nel parco. Quindi un bene che abbiamo deciso di anticipare l'operazione a domani.
Siete tutti pronti?
S, siamo pronti. Fu Steve a rispondere. Aspettiamo che suoni il
falso allarme, alle nove e venticinque circa. Questo vorrebbe dire che alle
nove e mezzo precise saremo sull'obiettivo.
Anch'io sar pronto a cominciare alle nove e trenta, conferm Yuri.
Facciamo un altro brindisi.
Fecero tintinnare i bicchieri e bevvero di nuovo.
Curt si pul la bocca con il dorso della mano. Pensavamo una cosa,
mentre venivamo qui, annunci. Magari sarebbe meglio se usassimo
tutto il carbonchio per l'edificio dei federali e lasciassimo perdere il parco.
Yuri scosse la testa. No, il parco lo voglio fare.
E se insistessimo? Curt bevve un altro sorso e fiss il russo.
Yuri spost lo sguardo dall'uno all'altro dei due compagni. Sarebbe
troppo tardi per insistere. Il camioncino della disinfestazione gi carico
con gli altri due chili e mezzo.
E non si pu scaricare?
No. Il carbonchio nella tramoggia, sfuso. Ho dovuto staccare la tra-

289

moggia e caricarla nel laboratorio, con addosso la tuta protettiva.


Non nella plastica come il nostro? chiese di nuovo Curt.
No. L'azione dell'agitatore non sarebbe abbastanza forte da rompere
la plastica.
Curt annu. Be', era solo un'idea. Depose sul tavolinetto il bicchiere
di vodka finito. Carichiamo, cos ce ne possiamo andare. Domani sar
una giornata importante.
Andarono tutti e tre in cucina. Mentre Yuri si avvicinava al ripiano, per
prendere l'asciugamano che aveva preparato, Curt e Steve si chinarono
sulle salsicce di plastica. Nessuno dei due osava toccarle, sapendo che cosa contenevano.
Sei certo che queste cose sono sicure? domand Curt.
Se non rompete il sigillo, rispose Yuri. Allung un braccio e ne prese una.
Curt e Steve fecero automaticamente un passo indietro.
L'esterno stato decontaminato scrupolosamente, li rassicur Yuri.
E la plastica stata saldata a caldo, per essere assolutamente a tenuta
stagna. Tese la salsiccia a Curt, che fece segno a Steve di prenderla lui.
Steve tese la mano, che tremava leggermente. Yuri vi mise la salsiccia
sul palmo, in modo che pendesse egualmente da entrambe le parti. Era
lunga circa venticinque centimetri.
Quante persone pu uccidere questa quantit di carbonchio? domand Steve, sollevandola un po' per soppesarla.
Circa duecentomila, se viene propagata nel modo giusto.
I ventilatori dell'impianto di condizionamento la diffonderanno a perfezione, dichiar Curt. Afferr la borsa degli attrezzi e ne sollev l'apertura. Forza, mettiamo tutto dentro.
Yuri gli porse l'asciugamano e Curt lo us per foderare l'interno.
Quando lo ebbe sistemato per bene, vi fece deporre da Steve la salsiccia
che gi aveva in mano, poi ne prese un'altra lui stesso, con estrema precauzione, e la depose accanto alla prima.
Non occorre essere cos cauti, li consigli Yuri. La plastica sorprendentemente solida. Non possibile romperla con le mani.
Incoraggiato, Curt prese una dopo l'altra le tre salsicce rimaste e le mise nella borsa, ci mise sopra la busta con le istruzione e pass il tutto a
Steve.
Penso che sia tutto, disse poi a Yuri.
Buona fortuna, gli augur il russo.
Curt cominci a girarsi, intanto estrasse la Glock dalla fondina che aveva dietro la schiena. Con una mossa rapidissima e fluida le fece descrivere un mezzo arco, finendo con il puntargliela contro. Yuri sgran gli occhi e socchiuse la bocca.

290

Curt premette il grilletto e la pallottola centr in pieno il bersaglio, praticandogli un foro proprio in mezzo alla fronte, appena pi in alto delle
sopracciglia. Sgorg fuori un po' di sangue che and a imbrattare il frigorifero. Yuri cadde a terra di colpo, come se gli avessero tolto le gambe da
sotto.
Ges! grid Steve, costernato. Che cosa gli hai sparato a fare?
Curt rimise la pistola nella fondina, poi tocc Yuri con la punta di un
piede. Era tecnicamente vivo, anche se dai rantoli che emetteva si capiva
che la fine era vicinissima.
Pensavo che sarebbero venute le truppe, pi tardi! esclam Steve.
Perch non mi hai detto che avevi intenzione di sparargli tu?
Te la stai facendo sotto? chiese Curt, guardandolo male.
No, merda, ma potevi dirmelo che avevi intenzione di fare una cosa
simile. Mi sono spaventato a morte.
Non l'avevo programmata, ringhi Curt. Ma il bastardo mi ha fatto
incazzare di brutto con il suo modo di fare. Hai sentito con che tono ha
detto che era troppo tardi per insistere, quando gli abbiamo proposto di
togliere il carbonchio dal polverizzatore? Era come se fosse lui a darci gli
ordini. L'ironia era che stavo provando a dargli una possibilit. Cazzo, se
si fosse unito a noi contro il bersaglio giusto, e non avesse insistito con
quella stupida roba senza senso, da terroristi, non lo avrei fatto secco.
Steve depose la borsa e torn al tavolinetto, riprese il suo bicchiere e
mand gi una generosa sorsata di vodka fredda. Rabbrivid. Avrei soltanto voluto che mi avvertissi in tempo di quello che avevi in mente.
Dai, signorinella, prendi quella borsa e andiamocene di qua!
23

Mercoled 20 ottobre, ore 23.50


Pensi che se ne sono andati? sussurr Jack.
Credo di s, rispose Laurie, tenendo anche lei la voce molto bassa.
Mi pare di aver sentito sbattere il telaio di una zanzariera esterna, circa
dieci minuti fa. Ma il rumore del ventilatore molto forte.
Jack e Laurie erano avvolti dall'oscurit pi assoluta, nel ripostiglio del
laboratorio. Quando Yuri era salito di sopra aveva spento le luci della cantina. Per tutto il tempo in cui era stato sul luogo l'Esercito Ariano del Popolo, i due prigionieri erano rimasti inchiodati dove si trovavano, timorosi
perfino di respirare. Nel silenzio gravido di tensione, erano trasaliti entrambi quando avevano udito lo sparo. Fino a quel momento avevano colto qualche frammento di conversazione attraverso le sottili assicelle del
pavimento e la copertura di linoleum.

291

Temo che abbiano sparato al nostro russo preferito, profetizz Jack


con la voce un pochino pi alta. Aveva ancora paura di muoversi o di fare
rumore, nel caso la partenza dei neonazisti fosse stata solo una finta.
Anch'io, conferm Laurie. Direi che non si fidava di chi doveva
venire a fargli visita.
Credo che siano gli stessi che erano venuti a cercare me. Tutte le mie
scuse a Paul. Questa faccenda va ben al di l della sua arrabbiatura con
me. Temo di essere saltato troppo presto alle conclusioni.
Forse cos, ma per il momento non che importi tanto. Che cosa faremo?
Cercheremo di uscire di qua, immagino. Ma non sono tanto ottimista.
Hai notato la porta? Compensato da due centimetri, rinforzato con acciaio.
Laurie rabbrivid nell'oscurit. Non mi piace stare chiusa qui dentro in
questo modo. Mi fa venire in mente le cose tremende accadute in collegamento con la serie di casi di overdose di cui mi ero occupata, nel 1992.
Suvvia! la esort Jack. Anch'io mi sento un po' claustrofobico, ma
tutto questo non ha lontanamente a che fare con l'essere rinchiusi in una
bara con il coperchio inchiodato.
Be', ci va vicino, per. E lo senti questo odore di fermentazione, assieme a quello di candeggina?
S. Ci dev'essere un fermentatore, quaggi, con una considerevole
coltura di carbonchio. Oggi, quando ho girato attorno alla casa, ho visto
un condotto metallico che mi ha fatto pensare a una canna fumaria e ho
sentito il rumore di un ventilatore piuttosto grosso. Dovrei prendermi a
calci per non aver immaginato di cosa si trattava. Pensavo che fosse una
caldaia. Cristo!
Tutto questo stato messo in piedi da qualcuno che sapeva il fatto
suo, osserv Laurie.
Purtroppo cos. Ed questo che rende tanto reale la minaccia che
incombe per domani. Con il caso Papparis mi era passato per la testa che
si trattasse di un atto terroristico, ma poi era saltata fuori una fonte di contagio plausibile. Anche cos, mi era rimasta una pulce nell'orecchio, perch tutto filava troppo liscio. Dovrei prendermi di nuovo a calci per essere
stato cos compiacente e non aver avuto ulteriori sospetti.
Non devi essere tu ad assumerti la colpa. In fondo, lo hai chiamato
l'epidemiologo municipale. Era compito suo fare le indagini.
Immagino che sia vero, mormor Jack, senza grande entusiasmo.
Ed anche vero che ho chiamato l'ufficio municipale gestione emergenze, ma questo non mi fa sentire meglio.
Come si chiama? chiese Laurie. Quello che ha tenuto quella conferenza sulle armi batteriologiche e il terrorismo?

292

Stan Thornton, rispose Jack.


Giusto. Una conferenza che mi ha turbata.
Trascorse un breve periodo di silenzio. Entrambi si azzardarono a
cambiare posizione. Erano appoggiati tutti e due al muro di cemento delle
fondamenta e non avevano mosso un muscolo fin dall'arrivo dell'Esercito
Ariano del Popolo.
Mio Dio! esclam infine Laurie, rabbrividendo di nuovo. Non riesco a credere di parlare in questo modo normale, rinchiusa in questo sotterraneo buio, sapendo ci che accadr domani al Jacob Javits Federal
Building. Come vorrei aver portato con me il mio telefonino! Aveva lasciato la borsetta nel cruscotto dell'auto di Warren, pensando che averla
con s le avrebbe dato un aria non professionale.
Be', avrebbe semplificato le cose, ma penso che Yuri te l'avrebbe tolta, la consol Jack. Sembrava sapere il fatto suo. Ho una piccolissima
torcia attaccata al portachiavi. Adesso l'accendo.
Oh, s, ti prego!
Lo scarso cono di luce arrivava a malapena all'angolo della stanzetta.
Jack vide il volto preoccupato di Laurie, che si teneva le braccia strette attorno al corpo, come per combattere il freddo.
Stai bene? le chiese, accorgendosi di quanto fosse angosciata.
Resisto
Jack spost il debole fascio di luce per tutto il ripostiglio. Quando individu le taniche di acqua distillata, le spost in un punto pi a portata di
mano, dove avrebbero potuto trovarle facilmente anche al buio. Potremmo averne bisogno, osserv. Non vorrei essere pessimista, ma forse resteremo qua dentro a lungo.
Questa s che un'idea affascinante, comment Laurie, e fece una risata priva di gioia.
La luce arriv a illuminare la porta. Dato che si apriva verso l'esterno, i
cardini erano fuori. Jack ne tast il telaio.
Pensi che va bene se facciamo rumore? chiese.
Se i vicini riescono a sentire, dovremmo fare pi rumore che possiamo, rispose Laurie.
Stavo pensando all'Esercito Ariano del Popolo.
Credo che se ne siano andati gi da un bel pezzo. Hanno avuto ci per
cui erano venuti e probabilmente hanno da fare per mettere a punto il piano di domani.
Probabilmente hai ragione. Di certo non c'era motivo perch avessero
dei sospetti sulla nostra presenza qui.
Diede vari colpi allo stipite, per saggiarne la solidit, e purtroppo non
trov alcun punto debole. Mise una spalla contro la porta, indietreggi di
un passo e poi vi si butt contro di peso. Prov ripetutamente, aumentando

293

ogni volta la forza dell'impatto, ma la porta non cedette minimamente.


Tentativo fallito, borbott, poi indirizz la luce verso le pareti di
cemento imbiancate a calce. Le picchiett leggermente con le nocche in
vari punti, alla ricerca di eventuali cedimenti, ma invano.
Mi sorprende che questa catapecchia abbia delle fondamenta cos solide. A guardarla da fuori, sembra talmente fragile!
E il soffitto? chiese Laurie.
Jack indirizz il fascio di luce verso le assicelle sopra la loro testa, ma
quasi immediatamente si affievol.
Oh, oh! esclam, Temo che torneremo di nuovo nell'oscurit.
Aveva appena terminato di pronunciare queste parole che la luce si
ravviv per un attimo e poi si affievol di nuovo. Un momento dopo spar
del tutto.
24

Gioved 21 ottobre, ore 9.15


Mike Compisano punt gli occhi celesti sulla facciata dell'imponente
edificio di quarantadue piani, facendovi scorrere sopra lo sguardo per tutta
l'altezza. La sua immensit lo intimidiva, come pure il potere dell'autorit
che rappresentava. Allo stesso tempo, quell'autorit lo mandava in bestia.
Mike era diventato skinhead spinto dalla rabbia che provava perch
apparteneva a una societ che lo aveva lasciato indietro, come certi relitti
sparsi che galleggiano sulla scia di un transatlantico di lusso. Dal suo punto di vista, gli afroamericani, gli ispanici e gli asiatici con cui aveva condiviso i banchi della scuola superiore avevano avuto maggiori opportunit
rispetto a lui, che era un americano vero, grazie alle azioni positive e a
nugoli di altri programmi folli. E, come gli aveva fatto notare Curt, era il
governo rappresentato da quell'edificio che rendeva possibile tutto ci.
Quasi senza rendersene conto, infil la mano nella tasca dei pantaloni e
tast la bomba fumogena che stava per collocare nella presa d'aria. In un
modo non completamente consapevole, capiva che stava per svolgere un
ruolo fondamentale nel colpire quelli che lo avevano derubato del futuro.
Guard i burocrati che lo sorpassavano in tutta fretta per entrare nell'edificio. Erano loro i responsabili del casino in cui si trovava il suo paese.
Gli sarebbe tanto piaciuto fermarne uno e spaccargli il muso, ma Curt si
era raccomandato di non dare nell'occhio.
Controll l'orologio che aveva al polso. Finalmente erano le nove e un
quarto precise. Era dalle nove meno un quarto che si trovava l, davanti
all'edificio, cercando di non soffrire il freddo. Indossava l'unico completo
che aveva, con tanto di cravatta. Aveva cercato di pettinarsi i corti capelli

294

biondi da una parte, e di tenerli piatti, ma non avevano collaborato, e se ne


stavano ritti come setole di una spazzola.
Inal a fondo e si mosse. Era nervoso e sentiva il cuore battergli forte.
Desiderava talmente fare tutto nel modo giusto, che temeva che andasse
storto qualcosa.
Il primo ostacolo era la sorveglianza. Mike si mise in fila e pass attraverso il metal detector. Rest sgomento nell'udirlo suonare.
Che cos'hai, ragazzo? gli chiese la guardia.
Mike frug nervosamente in una tasca e ne trasse un cacciavite corto e
dal manico panciuto, che si era portato temendo di non riuscire a svitare la
presa d'aria con una moneta.
Ah, avevi intenzione di fare un po' di bricolage, oggi, eh? comment
la guardia.
Mike annu. Lo fecero passare di nuovo attraverso il metal detector,
questa volta senza il cacciavite. Non suon.
Buona fortuna, gli augur la guardia, restituendogli l'attrezzo.
Sollevato perch non gli avevano fatto domande su dove fosse diretto,
Mike prese l'ascensore fino al terzo piano. Quando vi arriv, ud immediatamente il rumore dei macchinari e ne sent le vibrazioni. Percorse il corridoio come gli aveva indicato Curt, dirigendosi ai servizi degli uomini.
Erano esattamente dove gli aveva detto e lui vi entr, secondo le istruzioni
ricevute.
Purtroppo, l'ultimo vano era occupato e Mike dovette cercare di perdere tempo. Si lav le mani, poi aspett. Finalmente il tizio usc e gli rivolse
una breve occhiata, prima di lavarsi le mani e uscire.
Mike entr nel vano e chiuse la porta, facendo scattare la serratura. La
presa d'aria era proprio sopra la sua testa. Usando il cacciavite tolse il coperchio senza difficolt. In piedi sulla tazza del WC poteva guardare dentro il condotto dell'aria e vide che era diritto per il primo metro, poi faceva
un angolo.
Prese la bomba fumogena, accese un fiammifero e lo avvicin alla
miccia, che arse immediatamente. Con uno scatto del polso, gett la bomba nel condotto, facendola arrivare fino all'angolo, e vide che gi cominciava a fare molto fumo.
Dopo aver rimesso il coperchio alla presa d'aria, Mike torn nel corridoio. Arrivato all'ascensore, premette il tasto e aspett. Gli ci volle solo un
attimo per arrivare al piano terra. Proprio mentre usciva dall'ascensore, entr in funzione l'allarme antincendio, accompagnato da un messaggio preregistrato che venne ripetuto all'infinito: tutti dovevano abbandonare l'edifico usando la rampa di scale pi vicina.
Pervaso da un senso di soddisfazione, Mike usc dall'ingresso principale, assieme a un gruppetto di altre persone. A chi voleva entrare venne

295

detto di aspettare finch non si fosse indagato sui motivi per cui era suonato l'allarme.
Nel piazzale antistante l'edificio cominci a formarsi un certo assembramento. C'era chi si accendeva una sigaretta, chi si metteva a parlare
con dei perfetti estranei. Con il passare dei minuti, il gruppo aumentava, a
mano a mano che la gente continuava a uscire con un flusso costante.
Nel giro di cinque minuti si udirono delle sirene che si avvicinavano.
Qualche momento dopo due camion dei pompieri svoltarono da dietro
l'angolo pi vicino e si fermarono rapidamente accanto al marciapiedi, in
faccia all'edificio. Il primo camion aveva dipinta sulla fiancata la scritta a
caratteri dorati FDNY, e il numero 7.
Mike guard l'orologio. Erano le 9.29. Riportando lo sguardo sul primo
camion, vide Curt scendere dal lato del passeggero. Indossava l'uniforme
completa, con il giubbotto e i pantaloni in materiale ignifugo, l'elmetto di
cuoio e gli scarponi. Sulla schiena aveva lo zaino d'ordinanza, con la maschera appesa fuori, e portava anche una borsa nera di robusta tela gommata.
Dal sedile posteriore scese Steve, reggendo una sacca rossa. Insieme
corsero verso l'ingresso, davanti a tutti gli altri pompieri.
Mike si volt e si diresse verso la stazione della metropolitana, per tornare a casa. Si sentiva fiero di aver partecipato a una missione che, gli aveva detto Curt, avrebbe salvato il paese.
25

Gioved 21 ottobre, ore 10.15


Che ora credi che sia? domand Laurie.
Non ne ho la pi pallida idea, rispose Jack. Si stir e gemette. So di
aver dormito un po'. E tu?
Anch'io, credo. incredibile quanto sia difficile valutare il trascorrere
del tempo, soprattutto quando non si vede niente.
Avevano finito con il mettersi seduti diagonalmente uno rispetto all'altro sul pavimento di cemento, con la schiena contro le rispettive pareti.
Non c'era spazio per distendersi del tutto.
Riesco quasi a convincermi di vedere la luce del giorno, quando fisso
il soffitto, disse Jack.
Dobbiamo uscire di qua prima delle nove e mezzo, se vogliamo avere
la minima possibilit di fermare quei pompieri, prima che entrino nell'edificio federale e spargano in giro il carbonchio.
Non mi piace essere pessimista, ma come ha detto Yuri potremmo restare qua per diversi giorni, anche pi del previsto, adesso che gli hanno

296

sparato. Credo che fosse sua intenzione fare una telefonata per farci liberare, in modo da essere sicuro di avere il riconoscimento che ambiva.
Aspetta un secondo! esclam Laurie.
Ho tutto il tempo che vuoi.
Ssst! Mi sembra di sentire qualcosa.
Trattennero entrambi il respiro, restando in ascolto. Udirono solo una
serie lontana ma distinta di colpi provenienti dal piano di sopra.
Credo che sia qualcuno che bussa alla porta, osserv Laurie.
Si alzarono entrambi in piedi. Nell'oscurit si scontrarono, poi cominciarono a gridare aiuto a pieni polmoni.
Tacquero contemporaneamente, con le orecchie che ancora risuonavano delle loro grida, e si misero di nuovo in ascolto.
Devono averci sentito! esclam Laurie.
Probabilmente dipende dal rumore di sottofondo che c' l fuori, le
fece notare Jack.
Ricominciarono a gridare all'unisono e Jack arriv tentoni fino alla
porta e si mise a pestarci sopra con i pugni. All'improvviso si accese la luce. Poi udirono delle voci attutite di qualcuno che scendeva le scale. Qualche momento dopo ci fu un rumore di legno che veniva spaccato, seguito
da un tonfo. Le voci aumentarono di volume. Chiunque fosse, era riuscito
ad arrivare nell'ingresso del laboratorio.
Jack buss contro la porta. Siamo qua! grid.
Non rispose nessuno, ma giunse distinto il rumore di qualche strumento, come un piede di porco, che veniva infilato a forza sotto il catenaccio.
Di nuovo, si ud il fragore del legno che schiantava, ma questa volta era
pi forte.
Non ho idea di chi sia, sussurr Jack.
Non pensi che...
Laurie non fece in tempo a terminare la frase. Si ud uno schianto finale, mentre la porta veniva spalancata del tutto. Sorpresi ma grati, i due prigionieri si ritrovarono di fronte il viso non tanto felice di Warren. Dietro
di lui c'era Flash.
Oh, grazie a Dio! esclam Laurie, e si gett ad abbracciare Warren.
Lui si tolse le sue braccia dal collo e fiss Jack con sguardo truce.
Doverti salvare dalle situazioni strane, soprattutto quando c' di mezzo
un morto, comincia a stufarmi.
Laurie si stacc dal suo salvatore e si asciug qualche lacrima di gioia
che le spuntava dagli occhi.
Che ore sono? chiese Jack.
Warren si volt a guardare Flash e si strinse nelle spalle. E questo
tutto il ringraziamento che ci spetta: vuole sapere l'ora.
importante! esclam Jack. Che ore sono?

297

Warren guard l'orologio e gli disse che erano le dieci e un quarto.


Oh, mio Dio! gemette Laurie. Spinse da parte Warren e si diresse
verso la porta d'ingresso del laboratorio, seguita a ruota da Jack.
Attenti, l su, grid Warren. Non una vista gradevole.
Laurie arriv in cima alle scale e and direttamente in cucina, dove c'era il telefono a parete. A chi dovrei telefonare? chiese.
Jack ci pens un momento. Dammi, le disse, e lei gli porse il ricevitore. Jack compose il 911 e chiese immediatamente di Stan Thornton, il
direttore dell'ufficio municipale gestione emergenze. Disse che si trattava
di una cosa di un'urgenza estrema. Sapendo come fosse elaborato il sistema di comunicazione con Stan Thornton, sperava di raggiungerlo rapidamente.
Arrivarono anche Warren e Flash. Il cadavere di Yuri era disteso per
met in cucina e per met nel soggiorno. Il sangue schizzato sul frigorifero si era coagulato e formava una chiazza marrone.
Avete intenzione di spiegarci qualcosa o no, voi due? Warren era
ancora esasperato.
Jack e Laurie sollevarono entrambi le mani per farlo stare zitto.
Guarda un po', comment Warren, rivolto a Flash. Ci facciamo tutta la strada fin qua, gli salviamo il culo e ci trattano in questo modo.
Ma Flash non lo ascoltava, era intento a osservare il cadavere del cognato. Il viso di Yuri era irrigidito in un'espressione di sorpresa perpetua,
gli occhi spalancati, fissi sul soffitto. In mezzo alla fronte aveva un buco
perfettamente rotondo delle dimensioni di una biglia.
Intanto venne al telefono Stan Thornton. Jack si identific rapidamente
e si schiar la gola, prima di annunciare: Credo che l'aspetti la sfida pi
grande che abbia mai affrontato. Veri fichi se attorno alle nove e mezzo
c' stato un falso allarme al Jacob Javits Federal Building!
Dovrei farlo adesso o vuole che la richiami? chiese Stan.
Lo faccia immediatamente! esclam Jack. Rester in linea. Incroci le dita, mostrandole a Laurie che le strinse tra le sue, chiudendo gli occhi in preghiera.
Jack sent Stan che si collegava con il comando centrale dei vigili del
fuoco. Dopo una breve attesa ci fu la conferma ufficiale di un falso allarme causato dall'apparente malfunzionamento di un rivelatore di fumo.
Allora! replic Jack senza quasi lasciarlo finire, mentre cercava di
riordinare le idee. Chiami qualcuno nell'edificio federale. Chiunque!
Chieda se stato scollegato il quadro generale dell'impianto antincendio e
se all'interno dell'edificio comparsa all'improvviso della polvere.
Non mi piace questa faccenda, comment Stan. Us un'altra linea telefonica per mettersi rapidamente in contatto con l'apparato di sicurezza
dell'edificio. Qualche istante dopo parlava di nuovo con Jack.

298

La risposta affermativa a entrambe le domande. A quanto pare c'


un po' dappertutto della polvere finissima. Che cos'?
Carbonchio! sbott Jack. Carbonchio usato come arma batteriologica!
Mio Dio! esclam Stan. Lei dove si trova? E come fa a esserne al
corrente?
Sono in una casetta al quindici di Oceanview Lane, a Brighton Beach.
Sul pavimento c' il cadavere di un immigrato russo. stato ucciso da un
pompiere municipale che fa parte, se addirittura non il capo, di un gruppo armato di estrema destra chiamato Esercito Ariano del Popolo. Il russo
ha costruito un laboratorio. Nel garage c' un camion per i pesticidi carico
di altro carbonchio. In cantina c' un laboratorio con un fermentatore, credo, pieno di coltura di carbonchio. Siamo stati imprigionati in un ripostiglio gi in cantina, dove siamo rimasti fino a pochi istanti fa.
Mio Dio! Siete contaminati?
Molto probabilmente no. Il russo sapeva il fatto suo, e ci voleva vivi.
Il laboratorio ha un sistema di ventilazione a pressione negativa che dovrebbe avere i filtri appropriati.
Va bene, restate dove siete, ordin Stan. Non lasciate la casa. Verremo noi da voi. Capito?
Suppongo, rispose Jack. Pensavo che fosse meglio tornare all'obitorio. Sono qua con la dottoressa Laurie Montgomery. Al lavoro, da noi,
avranno bisogno di tutto l'aiuto che potranno ottenere.
Dopo che sarete stati decontaminati. Per adesso restate l. Arriveremo
nel giro di pochi minuti per isolare la zona.
Stan riattacc.
Jack scroll le spalle, rimise gi il ricevitore e sospir. Non ce l'abbiamo fatta, mormor con voce incrinata. Laurie gli gett le braccia attorno al collo e lo abbracci. Nel vederlo cos demoralizzato le vennero le
lacrime agli occhi.
Ehi, amico, penso che faresti meglio a raccontarci che cosa sta succedendo, torn alla carica Warren.
Jack annu e fece un profondo respiro. Cominci a parlare, ma dovette
ricacciare indietro le lacrime. Dopo un altro sospiro, riusc a ricomporsi.
Warren, ti avevo detto che la prossima volta che qualcuno doveva essere
salvato, sarebbe stato il mio turno di salvare te.
Gi, be', io non sono mica stupido come te, Doc.
Se solo fossi arrivato un'ora prima!
Sta' a vedere che adesso colpa mia, borbott Warren.
Ma no, non intendevo questo. Credimi, ti sono grato di essere arrivato.
Ho dovuto aspettare per vedere se voi due vi facevate vivi al lavoro,

299

spieg Warren. Quando ho visto che non era cos, ho pensato che magari
era successo qualcosa di strano. Stamattina presto ho visto che la mia
macchina non era al suo posto e sapevo da Spit che tu non eri tornato nel
quartiere. Accidenti, tutto quello che pensavo era che voi due foste andati
a scopare in un albergo, o qualcosa del genere, per fare pace.
Vorrei tanto che la serata si fosse svolta proprio cos, comment
Jack, e guard Laurie.
Anch'io, aggiunse lei
26

Gioved 21 ottobre, ore 12.45


Stan Thornton non aveva esagerato, dicendo che sarebbero arrivati nel
giro di pochi minuti. Jack, Laurie, Warren e Flash avevano fatto appena in
tempo a sedersi nel soggiorno di Yuri quando comparvero dei pompieri
locali, che indossavano tute protettive, a transennare tutta la zona circostante e a far uscire gli abitanti dalle case.
Qualche tempo dopo, l'aria rintron del battito costante degli elicotteri
che sorvolavano il quartiere, prima di atterrare sul vicino lungomare. Circa mezz'ora dopo apparvero dei tecnici vestiti di veri e propri scafandri
dotati di autorespiratore, ognuno con in mano un rivelatore portatile. Questo gruppo si separ: met and nel garage e met entr in casa. Fra i primi erano presenti alcuni esperti in esplosivi, per assicurarsi che nel camion dei pesticidi non fosse stato montato un dispositivo a scoppio ritardato.
Quelli che entrarono in casa si presentarono rapidamente, prima di
sparpagliarsi per le varie stanze e scendere in cantina. Ignorarono il cadavere di Yuri. Dieci minuti dopo, il responsabile del gruppo che era entrato
in casa si incontr in cucina con il suo omologo del gruppo del garage.
Parlarono brevemente tra loro, poi il primo us una ricetrasmittente per
comunicare con il comando, che probabilmente si trovava a Manhattan.
Abbiamo due zone calde, annunci. L'agente patogeno nel camioncino da pesticidi sicuramente carbonchio polverizzato per essere usato
come arma. Questo confermato. Non c' un dispositivo di esplosione. Il
laboratorio ha due fermentatori attivi con colture di carbonchio. C' un
polverizzatore costruito alla meglio, contaminato con polvere di carbonchio. C' anche una cappa di sicurezza, contaminata allo stesso modo. C'
un sistema di ventilazione a pressione negativa dotato di filtri ad altissima
protezione. Nel resto della casa non c' contaminazione. Passo.
Jack e gli altri non udirono la risposta, perch il tecnico teneva la radio
proprio contro l'orecchio. Lo videro annuire diverse volte, prima di con-

300

fermare verbalmente che avrebbe eseguito gli ordini ricevuti, poi concluse
con il tipico passo e chiudo.
Si avvicin al gruppetto. Il viso restava quasi del tutto invisibile, per il
riflesso sulla maschera di plastica trasparente.
Dovete lasciare tutti la casa, ordin. Arrivati nel vicolo, svoltate a
sinistra. Passate sotto il nastro giallo che divide questa zona, altamente a
rischio, da quella a rischio minore. Dove il vicolo sbocca in Oceanview
Avenue c' una tenda di decontaminazione. rossa, non potete non vederla. Vi stanno aspettando.
Si alzarono tutti e quattro e si diressero alla porta d'ingresso.
Grazie, disse Laurie, ma il tecnico non rispose. Stava gi tornando in
cucina, per ridiscendere nella cantina.
Accidenti, se sono seri! comment Warren, mentre percorrevano il
vialetto d'ingresso.
E ne hanno motivo! gli fece notare Jack. Questa una cosa grossa.
New York potrebbe avere vittime a decine di migliaia, se non di pi.
Merda! imprec Flash. Ve lo avevo detto che questo Yuri era un
figlio di puttana. Dovevate lasciarmi venire qui a sistemarlo.
Aveva una pistola, lo avvert Jack. E non sembrava riluttante a usarla.
Gi, s, ma io mica sarei venuto qui a mani vuote!
Mentre camminavano, non potevano fare a meno di notare che l'intera
zona era deserta. Non videro nessuno, nemmeno uno dei numerosi cani
del quartiere.
Che cosa strana, osserv Jack. come se fossimo rimasti solo noi.
Proprio com'era stato loro indicato, trovarono una tenda rossa nel mezzo di un viale completamente deserto.
Dove sono andati tutti, cos in fretta? comment Warren.
Non credo che abbiano avuto problemi a far spostare gli abitanti, gli
rispose Jack. La gente terrorizzata dal contagio. Mi vengono i brividi a
pensare al panico che ci sar adesso a Manhattan.
Mi ricorda un vecchio film di fantascienza, osserv Flash. Credo
che fosse intitolato Ultimatum alla Terra.
Vennero accolti da una piccola quipe che indossava tute e accessori
con un livello inferiore di protezione rispetto agli scafandri usati dai tecnici all'interno della casa di Yuri. Ne era a capo una donna che si present
come Carolyn Jacobs. Fece spogliare uno dopo l'altro tutti e quattro, per
farli poi passare sotto delle docce improvvisate da cui usciva una soluzione clorata. Dovettero sfregarsi bene e poi, una volta asciugati, ricevettero
delle specie di grembiuli da indossare. Vennero immunizzati contro il carbonchio e cominciarono un ciclo di ciprofloxacin.
Ehi, non mi sarei mai aspettato tutto questo! si lament Warren.

301

Dovresti essere grato che ti hanno somministrato il vaccino, obiett


Jack. Non ne hanno tanto e sono sicuro che resteranno senza, a Manhattan. Non c' modo di averne abbastanza per tutti.
All'improvviso il telo che fungeva da apertura della tenda venne tirato
da parte ed entr un afroamericano sui trent'anni, snello, azzimato e dall'aria marziale. Indossava una specie di tuta arancione con l'acronimo CIRG
sul braccio sinistro, appena sotto la spalla. Sopra il taschino con lo zip era
cucito un riquadro con il nome: agente Marcus William.
Sto cercando il dottor Stapleton e la dottoressa Montgomery, annunci in tono sbrigativo.
Jack sollev, la mano. Io sono Stapleton.
E io la dottoressa Montgomery, disse Laurie.
Benissimo. Volete venire con me?
Jack e Laurie si alzarono immediatamente in piedi.
E noi? chiese Warren.
Jack guard Marcus e sollev le sopracciglia.
Come si chiama, signore? domand Marcus a Warren.
Warren Wilson, e questo Frank Thomas. Warren indic Flash, che
sollev una mano.
Mi spiace, non ho ricevuto ordini al vostro riguardo. Presumo che
dobbiate restare qui.
Accidenti! imprec Warren. Doc, bada che non si dimentichino di
noi.
Non ti preoccupare, gli assicur Jack.
Jack e Laurie uscirono dalla tenda e dovettero affrettarsi per stare al
passo con Marcus, che si stava dirigendo verso il lungomare.
Dove andiamo? domand Jack.
Vi accompagno al centro operativo provvisorio.
Dove si trova?
Nella parte bassa di Manhattan, in un camper davanti al municipio.
Possiamo rallentare un pochino? chiese Laurie. Le toccava quasi
correre.
Dovrei portarvi l il pi presto possibile, replic Marcus.
Che cosa sta accadendo in citt? domand Jack.
Non sono al corrente degli sviluppi pi recenti, ma so che c' molto
caos.
Lo immagino, comment Jack.
Lei dell'FBI? chiese Laurie.
S, rispose Marcus.
Che cosa significa CIRG?
Criticai Incident Response Group. Siamo addestrati in particolare per
affrontare gli incidenti NBC.

302

Laurie guard Jack. Detestava gli acronimi, soprattutto quando, per


spiegarne uno, bisognava ricorrere a un altro.
Vuol dire nucleari, batteriologici e chimici, la illumin Jack.
Laurie annu.
Attraversarono una Brighton Beach Avenue quasi deserta e passarono
sotto la ferrovia sopraelevata, che faceva parte del sistema dei trasporti
metropolitani. Una ragnatela di nastri gialli bloccava uno degli ingressi.
Jack sospett che avessero messo temporaneamente fuori servizio tutta la
metropolitana.
Dopo un altro isolato arrivarono alla riva del mare. Posati sulla spiaggia e sul lungomare c'erano parecchi elicotteri, dai contrassegni diversi.
Marcus si diresse verso uno dei pi piccoli. Era un Bell Jet Ranger dell'FBI.
Apr la portiera e fece cenno a Jack e a Laurie di salire di dietro. Il pilota aveva gi messo in funzione l'elica. Marcus si assicur che i due medici indossassero le cuffie che permettevano la conversazione.
Dopo che ebbero preso quota, il viaggio fino a Manhattan fu sorprendentemente corto, soprattutto per Jack che sapeva quale fosse la distanza,
per averla coperta in bici il giorno prima. Atterrarono sul prato davanti al
municipio. L'eliporto improvvisato era delimitato da pompieri che indossavano tute per materiali pericolosi. Mente l'elicottero si abbassava, diventava visibile il caos di cui aveva parlato Marcus. In contrasto alla calma e
al deserto di Brighton Beach, c'erano folle di persone in preda al panico
che si dirigevano a ovest, andando controvento. Parcheggiati lungo la
Broadway erano allineati parecchi camion della Guardia Nazionale. I soldati, che indossavano indumenti protettivi, erano sbarcati dai veicoli, ma
giravano in qua e in l, apparentemente senza saper bene che cosa fare,
stringendo i fucili tra le mani.
Quando stato dato l'annuncio iniziale, c' stato il panico collettivo,
spieg Marcus. La polizia pensava di riuscire a controllarlo, ma non
stato cos.
Jack scosse la testa. Quel pandemonio non avrebbe fatto altro che peggiorare la situazione, con gente contaminata che si mescolava a chi inizialmente non lo era.
Marcus non aspett che le eliche smettessero di girare. Apr la portiera
e fece cenno a Jack e a Laurie di sbarcare, poi si incammin con lo stesso
passo rapido che aveva usato a Brighton Beach, tanto che loro due dovettero correre per non rimanere indietro.
La grande roulotte che fungeva da centro operativo era stata posizionata sul piazzale davanti al municipio, a circa sei isolati a sud del Jacob Javits Federal Building. Era un punto al sicuro dalla contaminazione, dato
che spirava un vento moderato da sudovest, diretto a nordest.

303

Marcus apr la porta. Dall'interno scatur una babele di voci provenienti


da funzionari del dipartimento della sanit e della Difesa, poliziotti, agenti
dell'FBI, pompieri. Il personale della Difesa proveniva dall'USAMRIID
dell'esercito, dal CBRIF della marina e da un'unit mista chiamata CBQRF.
Laurie sapeva che USAMRIID era la sigla dell'istituto di ricerca medica
per le malattie infettive dell'esercito, ma non aveva idea di che cosa significassero le altre due abbreviazioni.
Per favore, grid Marcus per farsi udire nonostante il baccano. Se
non vi spiace. Indic una porta che dava su una stanza interna a cui arrivarono dovendo attraversare il fitto assembramento. Buss, cacci dentro
la testa e fece cenno ai due medici legali di entrare.
Quando la porta si richiuse dietro di loro, scese una calma relativa. Si
trovavano in un ufficio di circa otto metri per dodici, assieme a tre uomini.
Erano state attivate dozzine di linee telefoniche temporanee e i telefoni
ricoprivano quasi tutta la lunga scrivania che correva rasente la parete destra. In contrasto con la confusione nel primo ufficio e con il caos che c'era all'esterno, i tre uomini sembravano calmi. Stavano seduti, e Jack ne riconobbe soltanto uno. Era Stan Thornton, il direttore dell'ufficio municipale gestione emergenze.
Sedetevi, sugger Stan, e indic due poltroncine vuote. Jack e Laurie
obbedirono.
L'alta statura di Stan era evidente anche da seduto. Indossava una giacca di tweed un po' stazzonata, come pure i pantaloni, e faceva pensare pi
a un professore di college che a un alto funzionario pubblico, forse anche
per i capelli arruffati e per l'aria intellettuale.
Present Jack e Laurie agli altri due, che erano Robert Sorenson, agente speciale dell'FBI, e Kenneth Alden, funzionario della FEMA, l'Agenzia
Federale Gestione Emergenze.
Volete un caff? chiese Stan. Dovete essere famelici, dopo quello
che avete passato.
Jack e Laurie rifiutarono, e tutti e due restarono sorpresi dalla disinvoltura con cui si offriva loro il caff durante una crisi di quella portata.
Posso chiedere come stanno andando le cose? chiese Jack.
Certo, acconsent Stan. Considerato il ruolo fondamentale da voi
svolto in questo evento, siete pi che autorizzati a saperlo. Come potete
vedere da ci che sta accadendo all'esterno, non abbiamo fatto un buon
lavoro nel mantenere una parvenza di ordine. Le reazioni di panico sono
andate al di l di quanto eravamo in grado di controllare, e hanno dimostrato senza ombra di dubbio che un evento reale molto diverso da un'esercitazione. Non siamo riusciti a far rimanere la gente nell'edificio. E
poich dal condotto di aerazione si sviluppato un pennacchio di polvere,
tutta la parte di Manhattan a ovest di questo punto rimasta contaminata.

304

Stan fece una pausa, e Jack e Laurie si guardarono. Ci che avevano


appena sentito dalle sue labbra era una notizia tremenda, eppure lui stranamente sembrava non preoccuparsi.
Ma si verificato un avvenimento imprevisto che senza dubbio gioca
a nostro favore, aggiunse Stan. Avete idea di che cosa possa essere?
Jack e Laurie si guardarono, incuriositi, poi scossero la testa.
All'inizio abbiamo pensato che fosse troppo bello per essere vero,
continu Stan. I nostri rivelatori portatili non ci davano una lettura positiva per il carbonchio. Di certo, non come quella che abbiamo ottenuto a
Brighton Beach, dove eravate voi. Ora, vero che questi strumenti sono
utili solo per le quattro armi batteriologiche pi comuni. Cos abbiamo
dovuto aspettare una verifica che provenisse da esami pi approfonditi.
Solo pochi minuti fa abbiamo avuto la conferma finale. Quella polvere
non carbonchio. E non nessun altro agente patogeno. soltanto farina
da dolci finissima, colorata con la cannella.
Jack e Laurie restarono a bocca aperta, increduli.
Ora, secondo noi non doveva trattarsi solo di uno scherzo, considerato
il camioncino da disinfestazione che abbiamo trovato a Brighton Beach,
pieno di polvere di carbonchio altamente patogena, e il cadavere in cucina. Quindi, l'FBI vorrebbe pi che mai mettere le mani sui colpevoli, e
qualsiasi informazione che potete darci su questi individui e sull'Esercito
Ariano del Popolo sar enormemente apprezzata.
Jack e Laurie si guardarono e scossero la testa, scioccati.
Quel pazzo di un russo! esclam Jack.
fantastico! gli fece eco Laurie. Ha fatto il doppio gioco con l'Esercito Ariano del Popolo, e senza volerlo ha salvato la situazione.
Che cosa intende, di preciso? chiese Robert Sorenson.
Ci sembrato che ci fossero dei disaccordi sul bersaglio o sui bersagli
da colpire, spieg Jack. Yuri Davidov voleva portare il camioncino dei
pesticidi in giro per il Central Park...
Mio Dio! esclam Stan, scuotendo la testa. Avrebbe provocato un
milione di vittime!
L'Esercito Ariano del Popolo, invece, voleva colpire l'edificio federale, continu Laurie. E pare che non ci fosse una quantit sufficiente di
carbonchio per tutti e due, quindi Yuri Davidov deve aver improvvisato
con farina da dolci e cannella.
Sapeva il fatto suo, comment Stan. Molti pensano che il carbonchio polverizzato per essere usato come arma sia bianco, ma non lo . di
un leggero color nocciola, o ambra.
Evidentemente, Yuri non si aspettava di essere ammazzato dai suoi
soci, aggiunse Laurie. Credo che quelli dell'Esercito Ariano del Popolo
volessero eliminarlo, dopo aver ottenuto ci che credevano la loro parte di

305

carbonchio. In realt, da ci che abbiamo ascoltato dalla cantina, loro lo


volevano tutto, ma il russo lo aveva messo nella tramoggia del camioncino
dei pesticidi, in modo che non potessero tirarlo fuori.
I tre uomini si guardarono fra loro e annuirono.
Questa ricostruzione sembra collimare con i fatti, come li conosciamo
noi, convenne Ken Alden.
Stavolta ci andata bene, comment Robert Sorenson, stirandosi.
tutto ci che posso dire, e questo non depone a favore di tutte le nostre
programmazioni ed esercitazioni che abbiamo fatto finora riguardo al terrorismo con impiego di armi batteriologiche. I nostri servizi segreti non lo
hanno bloccato, e il nostro sistema di risposta non lo ha contenuto.
Jack e Laurie si guardarono. Spontaneamente, balzarono in piedi e si
gettarono uno fra le braccia dell'altra. Dopo la tensione e la paura dovute
alla loro prigionia, la buona notizia li riemp di gioia. Si abbracciarono e
risero, incapaci di non manifestare tutto il sollievo che provavano.
Appena siete pronti, vorremmo che ci riferiate tutto ci che sapete
sull'Esercito Ariano del Popolo e sui pompieri che sembrano esserne i
leader, disse Robert Sorenson. La mia agenzia porr la priorit assoluta
sulla loro cattura e incriminazione.

306

307

EPILOGO
Gioved 21 ottobre, ore 13.30
Prova con un'altra stazione, disse Curt.
Steve allung la mano a girare la manopola della radio, fino a che si
ud abbastanza chiaramente un programma diverso.
Viaggiavano su un vecchio pickup Ford che Steve aveva comperato
per cinquecento dollari sotto falso nome. Si trovavano a circa ottanta chilometri da New York e i segnali radio erano sempre pi deboli. Avevano
ascoltato le notizie flash subito dopo essere saliti sul pickup, mezz'ora
prima, proprio mentre si dirigevano a ovest sull'interstatale 80. Il notiziario era stato brevissimo. C'era stato solo un accenno al rilascio di un'arma
batteriologica a Manhattan, che (fino a quel momento) aveva causato soltanto molto panico.
I due compagni si erano lasciati andare a grida di giubilo e si erano battuti a vicenda il palmo della mano, in un delirio di eccitazione. Ce l'abbiamo fatta! avevano gridato all'unisono. Ma adesso volevano maggiori
dettagli, e avevano difficolt nel trovare ulteriori notizie.
Probabilmente il governo ha imposto il silenzio-stampa, comment
Curt. Non vogliono mai che il pubblico sappia la verit, come successo
con Waco, con Rubi Ridge, perfino con chi ha sparato davvero a JKF.
Dev'essere di certo cos, convenne Steve. Il governo ha paura che il
pubblico sappia la verit.
Dio, andata a meraviglia! Un'operazione militare dannatamente perfetta!
Non poteva andar meglio.
Curt diede un'occhiata al paesaggio leggermente collinoso, immerso
negli splendidi colori autunnali. Si trovavano nel New Jersey occidentale,
verso il confine con la Pennsylvania. Ges, che paesaggio stupendo! esclam, stringendo pi forte il volante. Poi rise. Si sentiva a meraviglia.
Era come se avesse bevuto dieci tazze di caff.
Per pranzo vuoi fermarti nel Jersey o aspettare di arrivare in Pennsylvania? domand Steve.
Non mi importa. Sono talmente eccitato che non ho nemmeno fame.
Neanch'io, ma vorrei lavarmi le mani. Lo so che secondo Yuri non
era pericoloso toccare quelle salsicce di plastica, ma comunque mi preoccupa sapere che cosa contenevano.
Ehi, dov' la busta? domand Curt.
Intendi quella di Yuri?
S, quella con le istruzioni su come fabbricare l'arma batteriologica.
Ci ha detto di avere scritto anche qualche suggerimento su quello che avremmo dovuto fare dopo l'azione.

308

L'ho messa assieme alle carte stradali e tutto il pacco di fogli su come
arrivare nelle case dove ci daranno ospitalit. Vuoi che la prenda?
Curt alz le spalle. Perch no? Vediamo che cosa dovemmo fare per
proteggerci. Rise di nuovo. Come se a questo punto avessimo ancora
bisogno dell'aiuto di quel fesso.
Steve allung una mano dietro il sedile e tir a s una cartelletta chiusa
da un largo elastico. L'apr, vi frug dentro, e ne estrasse la busta di Yuri.
Accidenti, se spessa! esclam. Che cosa ha fatto? Ha scritto un
libro? La tese verso Curt, perch la vedesse anche lui.
Aprila, Cristo! sbrait Curt.
Steve infil l'indice sotto il lembo incollato e l'apr. Ne estrasse un cartoncino spesso, chiuso anche quello da un lembo ripiegato e incollato.
Che diavolo? si spazient a quel punto.
Curt distolse lo sguardo dalla strada per dare un'occhiata. Che cosa c'
scritto l sopra?
A Curt e Steve dalla piccola madre Russia, lesse Steve. Per quello
che vorr dire!
Aprila!
Steve strapp la chiusura e il cartoncino gli salt fra le mani, aprendosi
di scatto. Allo stesso tempo una piccola molla propag nell'aria un'abbondante nuvola di polvere, assieme a una manciata di minuscole stelline luccicanti.
Merda! esclam Steve, sobbalzando per il movimento improvviso.
Anche Curt sobbalz, soprattutto per la reazione di Steve, e dovette
impegnarsi per mantenere il controllo del volante.
Tutti e due starnutirono violentemente e si ritrovarono con gli occhi lacrimosi.
Curt accost a lato della strada e si ferm. Lui e Steve cominciarono a
tossire, a causa della polvere che solleticava la gola. Curt strapp via il
cartoncino dalle mani di Steve, che a quel punto scese dal veicolo per
scuotersi di dosso le stelline luccicanti che gli erano cadute in grembo.
Curt esamin il cartoncino. Non c'era scritto niente. Guard nella busta. Non c'era niente nemmeno l. Allora, all'improvviso, ebbe una tremenda premonizione.

309

NOTA DELL'AUTORE
Purtroppo, buona parte di ci che i personaggi di questo romanzo dicono sulle armi batteriologiche o sul loro impiego nel terrorismo vero. In
particolare, illuminante il commento di Lou Soldano a proposito della
possibilit di un ingente attacco terroristico negli Stati Uniti o in Europa,
ricorrendo ad armi batteriologiche: non questione di se, ma di quando
avverr. In realt, si sono gi verificati diversi episodi minori negli Stati
Uniti.
Nel 1984 si avuta una contaminazione intenzionale di cibo in alcuni
ristoranti dell'Oregon, che ha provocato una miniepidemia di salmonellosi,
colpendo 751 persone. Nel 1996 in un laboratorio ospedaliero del Texas
sono state contaminate intenzionalmente focaccine e ciambelle, con il risultato che quarantaquattro persone sono state contagiate dalla Shigella
dysenteriae.
La minaccia che il terrorismo ricorra alle armi batteriologiche aumentata progressivamente in tutto il mondo, in particolare nell'ultimo decennio. Basti pensare alla setta apocalittica che nel marzo del 1995 ha
propagato il gas nervino nella metropolitana di Tokyo. Il loro programma,
inoltre, comprendeva anche l'uso del carbonchio e della tossina del botulino, proprio come avviene nella finzione romanzesca da parte di Yuri Davidov. Si erano perfino spinti a inviare una loro delegazione nello Zaire,
per esplorare la possibilit di ottenere il virus ebola, da usare come arma.
L'Unione Sovietica, prima della sua dissoluzione, nel 1989, aveva
mantenuto un enorme programma segreto per la messa a punto e la produzione delle armi batteriologiche, nonostante fosse tra i firmatari del trattato del 1972, che proibiva severamente tale attivit. Nel periodo della sua
massima espansione, tale programma impiegava pi di cinquantamila tra
tecnici e scienziati, impegnati nella ricerca e nella produzione, e veniva
gestito da una rete di laboratori e fabbriche che andava sotto il nome di
Biopreparat, ed era sottoposta al ministero della Difesa. Quel programma
stato apparentemente smantellato sotto il governo Eltsin (anche se molti
esperti temono non completamente), causando una diaspora di decine di
migliaia di addetti altamente qualificati. Considerando l'attuale condizione
economica della Russia, sorge invariabilmente la domanda: dove si trovano adesso queste persone, e che cosa stanno facendo? Alcune, forse, guidano il taxi a New York, come Yuri Davidov, l'immigrato insoddisfatto
che compare in questo libro, e fanno comunella con membri altrettanto insoddisfatti dell'estrema destra violenta.
La minaccia delle armi batteriologiche si fatta ancora maggiore a
causa delle scelte di nazioni come l'Irak, l'Iran, la Libia e la Corea del
Nord. Dopo la fine della guerra del Golfo, gli Stati Uniti e i loro alleati

310

sono rimasti scioccati nello scoprire la quantit di scorte di armi batteriologiche che si trovavano in Irak, e il numero di fabbriche relative, che avevano eluso le indagini dei servizi segreti. Questa rivelazione servita da
brusco avvertimento ai vari governi alleati. Purtroppo, ha anche attirato
l'attenzione di gruppi terroristici e di singoli individui che, nel mondo intero, all'improvviso si sono attivamente interessati alle armi batteriologiche. Il motivo semplice: sono armi poco costose, che richiedono materiali, attrezzature e conoscenze facili da procurarsi (alcune informazioni si
trovano anche su Internet) e, in genere, comportano agenti patogeni facilmente disponibili. Inoltre, le armi batteriologiche sono le migliori armi di
distruzione di massa da impiegare in modo surrettizio. Gli effetti che provocano impiegano ore o perfino giorni a manifestarsi, e questo d ai criminali il tempo di fuggire.
A ci si aggiunga l'attuale situazione sociale, economica e politica del
mondo. Con il fondamentalismo religioso sempre pi forte in alcuni paesi,
il nazionalismo in altri, la drammatica situazione economica di altri ancora, e, nell'Occidente industrializzato, la disperazione dei gruppi violenti di
estrema destra, i cui programmi hanno avuto una stasi nell'era della crescente globalizzazione, c' stato un aumento generale del terrorismo in tutto il mondo. A rendere tanto critica la situazione attuale la combinazione
di queste caratteristiche con la malvagia attrazione esercitata dalle armi
batteriologiche.
In questo romanzo, i medici legali sono i primi a cimentarsi con un episodio di terrorismo di questo tipo, che si presenta come un singolo caso
di carbonchio. Purtroppo, poich hanno a portata di mano una spiegazione
semplice del caso in questione, anche se non verificata, non indagano a
sufficienza per verificare che non si tratti dell'uso di un'arma batteriologica. Se lo facessero, potrebbero forse impedire lo svolgersi dell'attentato,
cos come stato programmato. Questa una lezione importante. Abbandonando la finzione per il mondo reale, c' un'alta probabilit che la classe
medica sia la prima a trovarsi a contatto con un evento terroristico di questo tipo, e tale specifica possibilit deve far parte del modo di pensare dei
medici, al giorno d'oggi. Questo particolarmente vero per quanto riguarda le malattie provocate da agenti noti per il loro utilizzo come armi batteriologiche.
Ma le responsabilit della classe medica a tale riguardo vanno al di l
della semplice scoperta di un singolo episodio e della cura da prestare alle
vittime. Essa ha anche il dovere etico di continuare a istituzionalizzare
l'obbrobrio attualmente associato all'impiego delle armi batteriologiche. I
medici di ogni paese devono insistere nell'indagare su ogni incidente che
comporti malattie sospette all'interno dei loro confini e riportare tali circostanze al forum mondiale. Se questo fosse accaduto nel 1979, quando a

311

Sverdlovsk si verific una fuoriuscita di carbonchio da un impianto Biopreparat, la classe medica sovietica avrebbe reso un servizio al mondo intero. Il programma illegale sovietico per l'utilizzo offensivo delle armi
batteriologiche sarebbe diventato di pubblico dominio. Invece, al mondo
stata propinata l'elaborata disinformazione del KGB, e il Biopreparat ha
continuato per altri dieci anni nella sua attivit segreta ed eticamente ripugnante.
Un altro motivo per cui la classe medica ha da svolgere un ruolo etico
in relazione alle armi batteriologiche che tale tecnologia rappresenta la
perversione ultima della ricerca biomedica. Davvero, con l'aiuto del fiorente campo della bioingegneria, esiste la possibilit di creare nuovi organismi apocalittici. Gli esperti tremano al pensiero di combinare la contagiosit del comune raffreddore o anche del morbillo con la patogenicit
dell'ebola.
Come accade per la minaccia nucleare, il pubblico sente di poter fare
ben poco per impedire lo sviluppo o l'impiego delle armi batteriologiche,
ma ci non del tutto vero. La gente comune pu svolgere un suo ruolo in
questo incubo sempre peggiore, anche solo con la consapevolezza della
minaccia costituita dalle armi batteriologiche. L'unico modo per impedire
effettivamente gli attentati il controspionaggio, ma occorrono anche un
atteggiamento diffuso di sospetto e la continua vigilanza. Poich vero
che si possono allestire piccoli laboratori e impianti produttivi artigianali
all'interno di abitazioni private, usando le cantine o le stanze libere, importante essere vigili nel cogliere indizi come gli odori della fermentazione o il rumore costante dei ventilatori, e riferirli alle autorit. Dovrebbe
essere portato all'attenzione delle forze dell'ordine anche qualsiasi traffico
o furto di microrganismi, attrezzature microbiologiche, fermentatori artigianali da birra, indumenti e accessori protettivi, attrezzature per la diffusione di pesticidi.
Con tutto ci di cui gi bisogna preoccuparsi di questi tempi, fra
l'AIDS, le carestie, i rovesci economici, le guerre civili, le pulizie etniche
e il riscaldamento del pianeta, sembra che non ci sia spazio per lo spettro
del terrorismo che fa uso di armi batteriologiche. Eppure poche minacce
hanno la capacit di uccidere cos tante persone cos in fretta. Per anni
siamo vissuti nel timore che l'inverno nucleare annientasse la razza umana. Adesso una simile minaccia arriva dalla biologia.
Infine, per aggiungere una nota positiva, i governi e le autorit locali,
in particolare negli Stati Uniti, stanno prendendo seriamente in considerazione l'attuale minaccia e hanno iniziato ad agire. stato stanziato del denaro e il dipartimento della difesa e l'FBI hanno formato delle unit speciali. Citt importanti come New York hanno investito del problema le loro organizzazioni per la gestione delle emergenze. Si sono fatti sforzi per

312

addestrare il personale a livello locale e per svolgere esercitazioni. Eppure, i risultati sono, al momento, ambigui. Forse occorre un vero attacco
terroristico per rafforzare l'iniziativa del governo, ma in questo caso per
molti potrebbe essere troppo tardi. Occorre fare molto, e tutti noi dobbiamo contribuire. Non aspettiamo che si verifichi un incidente come quello
prospettato in questo romanzo, perch si rafforzi la nostra determinazione.

313

BIBLIOGRAFIA
DAVIS, LORRAINE e altri (a cura di), Medical Aspects of Chemical
and Biological Warfare, Washington, Office of the Surgeon General,
1997. Si tratta di un libro di testo molto approfondito.
FALKENRATH, NEWMAN E THAYER, America's Achilles Heel:
Nuclear, Biological, and Chemical Terrorism and Covert Attack, Cambridge, MA, M.I.T. Press, 1998. il miglior testo di carattere generale che
ho trovato sull'argomento. Si focalizza direttamente sulle implicazioni politiche.
HAMM, MARK, American Skinheads: The Criminology and Control
of Hate Crime, Westport, Conn. Praeger, 1993.
Prima di leggere questo libro non sapevo la differenza tra skinhead,
punk e rocker. L'ho trovato affascinante, soprattutto per come collega questi movimenti alla musica rock.
LAQUEUR, WALTER, Fascism: Past, Present, Future. New York,
Oxford University Press, 1996. Un libro estremamente leggibile su un
movimento che molti di noi credevano sconfitto nella seconda guerra
mondiale. L'ho trovato stimolante, in particolare in rapporto all'attuale
turbolenza economica e sociale in Russia.
LUNDBERG, GEORGE, Journal of the American Medical Association (JAMA), Chicago, vol. 278, n. 5, 6 agosto 1997. Si tratta di un numero monografico interamente dedicato alle armi batteriologiche, al terrorismo messo in atto con tali armi, alla guerra batteriologica, scritto dal punto di vista di chi deve prestare assistenza medica.
PRESTON, RICHARD, Annals of Warfare: The Bioweaponeers,
The New Yorker, vol. 74, n. 3, 9 marzo 1998. un articolo scritto in modo
stupendo che sicuramente sconvolger i lettori.
REMNICK, DAVID, Resurrection: The Struggle for a New Russia,
New York, Random House, 1997. Un altro libro enormemente leggibile,
illuminante e in definitiva sconvolgente. Un must per chiunque si interessi
alla situazione caotica della Russia attuale.

314

315

INDICE
Ringraziamenti............................................................................................3
Prologo .......................................................................................................5
1 ..............................................................................................................9
2 ............................................................................................................26
3 ............................................................................................................38
4 ............................................................................................................50
5 ............................................................................................................66
6 ............................................................................................................88
7 ..........................................................................................................109
8 ..........................................................................................................126
9 ..........................................................................................................153
10 ........................................................................................................164
11 ........................................................................................................168
12 ........................................................................................................198
13 ........................................................................................................202
14 ........................................................................................................207
15 ........................................................................................................213
16 ........................................................................................................230
17 ........................................................................................................243
18 ........................................................................................................249
19 ........................................................................................................256
20 ........................................................................................................268
21 ........................................................................................................280
22 ........................................................................................................287
23 ........................................................................................................290
24 ........................................................................................................293
25 ........................................................................................................295
26 ........................................................................................................299
Epilogo ...................................................................................................307
Nota dell'autore.......................................................................................309
Bibliografia.............................................................................................313

Robin Cook (New York, 4 maggio 1940) un medico e scrittore


statunitense, affermato autore di gialli, considerato il padre dei thriller
medici, e cio dei gialli di argomento scientifico-biologico.
Storia
Si laureato in medicina alla Columbia University e specializzato ad
Harvard. Decise di abbandonare la professione dopo che, in un ospedale
nel quale lavorava, scopr che la cartella clinica di un paziente ricoverato
da tre settimane non era stata ancora letta. Cominci cos a scrivere
thriller per divulgare i maggiori problemi della sanit e della ricerca medica, temi che altrimenti non avrebbero appassionato. Dopo un primo
tentativo con "Year of the Intern", ottiene successo con "Coma" dal quale viene tratto il film Coma profondo, interpretato da Michael Douglas.
Cook ha scritto una trentina di libri, che hanno ispirato anche altri film,
tutti tradotti in italiano tranne il primo, svariando tra diverse tematiche:
dall'ingegneria genetica alle intossicazioni alimentari, dall'inquinamento
chimico alla clonazione umana, tentando pure la strada della fantascienza
in un paio di lavori. Ha venduto in tutto il mondo oltre 100 milioni di
copie. Cook scrive i suoi libri con l'assistenza di altri medici e specialisti
della professione, e ci li rende particolarmente verosimili e credibili.
Bibliografia

1972: Year of the Intern - Mai tradotto in italiano.

1977: Coma (Coma)

1979: L'ombra del Faraone (Sphinx)


1981: Cervello (Brain)
1982: Febbre (Fever)
1983: Al posto di Dio (Godplayer)
1985: Sotto controllo (Mindbend)
1987: Contagio (Outbreak)
1988: Progetto di morte (Mortal Fear)
1989: La mutazione (Mutation)
1990: Sonno mortale (Harmful Intent)
1991: Segni di vita (Vital Signs)
1992: Sguardo cieco (Blindsight)
1993: Vite in pericolo (Fatal Cure)
1993: Morbo (Terminal)
1996: Alterazioni (Acceptable Risk)
1996: Epidemia (Contagion)
1997: Cromosoma 6 (Chromosome 6)
1997: Invasion (Invasion)
1998: Sindrome fatale (Toxin)
1999: Vector, minaccia mortale (Vector)
2000: Esperimento (Abduction)
2001: Shock (Shock)
2003: La cavia (Seizure)
2005: Marker, segnali dallarme (Marker)
2006: Crisi mortale (Crisis)
2007: Critical - Non ancora disponibile nell'edizione italiana.(
Pubblicato in Italia con il titolo Fattore di rischio)

2008: Corpo estraneo (Foreign Body)

2010: Fattore di rischio


Famiglia
Ha sposato segretamente in Italia sua moglie, che si occupa di architettura, infatti le loro residenze a Boston, New York, Napoli e in Florida
si richiamano a stili diversi.

Potrebbero piacerti anche