Sei sulla pagina 1di 9

Misure di tensioni, correnti e

resistenze su semplici circuiti


elettrici
Alessandro Antini

Gabriele Franciolini

12/12/2014
Sommario
Scopo dellesperienza di laboratorio principalmente familiarizzare con la strumentazione disponibile nella misurazione di alcune delle pi comuni grandezze elettriche su tre diversi e semplici
tipi di circuito che saranno descritti indipendentemente in tre distinte parti.

Strumentazione

I.

Alimentatore TTi EB2025T


Multimetro digitale FLUKE 8022 B
Oscilloscopio ISO-Tech ISR622
Breadboard LW GB3-243
Potenziometro da 10 k e 1 k

Prima Parte

R = 1k

Figura 1: Primo circuito - Tensione Variabile

Il primo circuito realizzato quello rappresentato schematicamente in Figura 1, dove sono stati
collocati un multimetro ed un oscilloscopio per la misurazione della corrente e della tensione
nellunica resistenza1 presente allinterno del circuito, del valore misurato di (0.999 0.003) k2
1 Ottenuta
2 Per

regolando il potenziometro da 10 k in dotazione


il calcolo delle incertezze, e per ulteriori dettagli sulle misure, consultare lAppendice

tramite multimetro. Impostando man mano valori di tensione sempre maggiori (nel range 0.5 14.0
V) sono stati misurati di volta in volta i corrispondenti valori di corrente tramite lettura diretta sul
multimetro. Le misure ottenute sono riportate in Figura 2 e in Tabella 1, tramite cui possibile
effettuare un rapido confronto con i rispettivi valori attesi :
Tabella 1: Misure sul primo circuito

Tensione (V)
Corrente attesa (mA)
Corrente misurata (mA)

V1

V2

V3

V4

V5

V6

0.500 0.025
0.501 0.025
0.503 0.005

2.00 0.12
2.00 0.12
2.020 0.025

4.00 0.23
4.00 0.23
4.05 0.04

8.0 0.5
8.0 0.5
8.05 0.07

10.0 0.5
10.0 0.5
10.09 0.09

14.0 1.1
14.0 1.1
14.03 0.21

I (mA)

Parte1
16

14

12

10

0
0

10

12

14

16

V(V)
Figura 2: Caratteristica I-V, primo circuito

Eseguendo un fit lineare sulle misure ottenute (Figura 3) sono stati stimati i parametri V0 e R
della seguente:
V = V0 + RI
che ci si aspetta essere confrontabili, entro lintervallo di confidenza, rispettivamente con un
valore nullo e con il valore della resistenza utilizzata. Sono stati infatti trovati i seguenti valori :
2

V0 = (0.001 0.032) V

R = (0.991 0.030) k.

V(V)

Parte1
16

14

12

10

0
0

10

12

14

16

I(mA)
Figura 3: Fit lineare sulle misure del primo circuito : V = V0 + RI

II.

Seconda Parte

Il secondo circuito (Figura 4) sostanzialmente uguale al primo, dove lunica differenza nel caso
corrente rappresentata dalla costanza della tensione applicata e dalla variabilit della resistenza.
Mantenendo la tensione ad un valore di (5.00 0.25) V, misurata con loscilloscopio, e impostando
il potenziometro da 10 k di volta in volta a valori diversi di resistenza si misurata la corrente
passante nel circuito tramite lettura diretta sul multimetro. Le misure ottenute sono riportate in
Tabella 2 e Figura 5 :
Tabella 2: Misure sul secondo circuito

Resistenza ()
Corrente attesa (mA)
Corrente misurata (mA)

R1

R2

R3

R4

R5

R6

101.0 0.6
49.5 2.5
50.2 0.5

249.0 1.5
20.1 1.0
20.10 0.25

450.0 1.9
11.1 0.6
11.20 0.18

1001.0 3.0
5.00 0.25
5.04 0.05

2500 15
2.00 0.10
2.010 0.025

3500 17
1.43 0.07
1.435 0.011

5V

Figura 4: Secondo circuito - Resistenza Variabile

III.

Terza Parte

R1 = 600

5V
R2

Figura 6: Terzo circuito - Partitore Resistivo

Il terzo circuito rappresenta sostanzialmente un partitore resistivo costruito come in Figura 6.


Mantenendo costanti la tensione applicata, fissata ancora una volta ad un valore di (5.000 0.023)
V, e una resistenza al valore di (600.0 2.2) mediante il potenziometro da 1 k, e variando il
potenziometro da 10 k sono state misurate le tensioni di uscita ai capi di questultima resistenza
sia tramite loscilloscopio che tramite il multimetro. I valori teoricamente attesi sono descritti dalla
formula:
R2
Vout = Vin
(1)
R1 + R2
Le misure sono riportate in Tabella 3 :

I (mA)

Parte2

50

40

30

20

10

0
0

0.5

1.5

2.5

3.5

R (k)
Figura 5: Caratteristica I-R, secondo circuito

Tabella 3: Misure sul terzo circuito

Resistenza ()
Tensione multimetro (V)
Tensione oscilloscopio (V)
Tensione attesa (V)

IV.

R2,1

R2,2

R2,3

R2,4

R2,5

R2,6

100.1 0.6

250.0 1.5

600.0 2.2

1200.0 3.4

3000 16

8000 26

0.7130 0.027
0.72 0.05
0.714 0.008

1.470 0.005
1.45 0.11
1.471 0.014

2.500 0.016
2.50 0.13
2.500 0.016

3.330 0.018
3.30 0.22
3.330 0.018

4.170 0.020
4.20 0.24
4.167 0.021

4.650 0.021
4.60 0.24
4.650 0.022

Conclusioni

I risultati ottenuti sono in perfetto accordo tra loro e con quanto ci si aspetta per la legge di Ohm.
Inoltre si presa confidenza con la strumentazione utilizzata in laboratorio e con i metodi di misura
delle caratteristiche elettriche di un circuito.

V.

Appendice

Qui sono riportate nei dettagli le misure prese e le incertezze stimate e calcolate.

I. Prima Parte
Nel primo circuito lunica resistenza utilizzata stata misurata con il multimetro impostato ad
un livello di fondo scala di 2 kcon una precisione risultante di 0, 001k. Lincertezza dovuta
allo strumento stata calcolata tramite le indicazioni del costruttore (0.2% + 1 digit) fornendo
un valore per la resistenza di (0.999 0.003) k come gi indicato in precedenza. Per le misure
delloscilloscopio la risoluzione stata considerata la mezza subdivisione date le problematiche di
lettura sullo schermo.
Vegono qui riportate in Tabella 4 in dettaglio le misure e le incertezze relative alle tensioni ed
alle correnti :
Tabella 4: Appendice - Misure sul primo circuito

V1

V2

V3

V4

V5

V6

0.1[0.01]
5 0.5
0.50
0.01
0.01
0.015
0.025[5%]

0.5[0.05]
4 0.5
2.00
0.05
0.05
0.06
0.12 [6%]

1[0.1]
4 0.5
4.00
0.1
0.1
0.12
0.23[5.8%]

2[0.2]
4 0.5
8.0
0.2
0.2
0.24
0.5 [6.2%]

2[0.2]
5 0.5
10.0
0.2
0.2
0.3
0.5 [5%]

5[0.5]
2 + 4/5 0.5
14.0
0.5
0.5
0.42
1.1 [7.8%]

Fondo Scala Multimetro (mA)


Risoluzione (mA)
Corrente (mA)
Errore strumento del(0.75% + 1digit) (mA)

2
0.001
0.503
0.005

20
0.01
2.020
0.025

20
0.01
4.05
0.04

20
0.01
8.05
0.07

20
0.01
10.09
0.09

20
0.01
14.03
0.21

Corrente attesa (mA)


Errore su corrente attesa (mA)

0.501
0.025

2.00
0.12

4.00
0.23

8.0
0.5

10.0
0.5

14.0
1.1

Scala Oscilloscopio (V/divisione) [risoluzione (V)]


Lettura Oscilloscopio (divisione sottodivisione)
Tensione Corrispondente (V)
Errore lettura tensione (V)
Errore lettura ground3 (V)
Errore strumento del 3% (V)
Errore totale risultante (V)[precisione]

Lincertezza risultante sulle misure di tensioni stata calcolata sommando in quadratura gli
errori tramite :
osc =

q
s2 + (g + l )2

(2)

dove osc , s , g e l sono rispettivamente lincertezza risultante sulloscilloscopio, lincertezza


strumentale, di ground e di lettura della tensione. Lerrore associato alla lettura sul ground ed alla
lettura del valore della tensione sulloscilloscopio sono stati considerati dipenti poich la misura
della differenza di potenziale il risultato dellosservazione della differenza in divisioni sullo schermo
delloscilloscopio. Lincertezza strumentale data dal costruttore stata considerata indipendente.
La corrente attesa invece stata semplicemente calcolata tramite la legge di Ohm I = V /R
utilizzando i valori della resistenza e di tensione di volta in volta misurati. Le incertezze relative su
questi valori sono state trovate sommando in quadratura le incertezze relative della tensione e della
resistenza rispettivamente :
3 Le

letture sulloscilloscopio sono state effettuate sulla traccia graduata centrale

r

I
=
I

V 2  R 2
+
V
R

(3)

La miglior stima dei parametri V0 e R del fit lineare stata invece calcolata, pesando le varie
incertezze, tramite4 :
P6
V0 =

wi Ii2
P6

i=1

P6

i=1

i=1 wi

P6
R=

P6

P6

wi Ii
P
6

i=1

2
i=1 wi Ii

P6

wi Ii Vi
2

i=1

i=1 wi Ii

(4)

P6

P6
P6
wi Ii Vi i=1 wi Ii i=1 wi Vi
P
2
P6
6
2
w
w
I
w
I
i
i
i
i
i
i=1
i=1
i=1

wi
P6

i=1

wi Vi

i=1

(5)

con i pesi:
wi =

Vi2

1
+ (RIi )2

(6)

Infine le incertezze sui parametri sono date da :

v
u
u
V0 = u
t P6

P6

wi Ii2
P
2
P6
6
2
w
w
I
w
I
i=1 i
i=1 i i
i=1 i i

v
u
u
R = u
t P6

i=1

i=1

P6

wi
P
2
6
2
i=1 wi Ii
i=1 wi Ii
i=1

wi

P6

II. Seconda Parte


La tensione fornita dallalimentatore stata regolata prendendo come riferimento la lettura sulloscilloscopio e di conseguenza le stata associata lincertezza calcolata con la formula (2). Per
il resto delle misure stato utilizzato il multimetro. Le incertezze sulle correnti attese sono state
calcolate tramite la formula (3).In Tabella 55 sono riportate le misure ottenute :
4 "Introduzione

allanalisi degli errori - John R. Taylor"


tensione esterna applicata stata misurata ad ogni nuova misura di corrente, fornendo costantemente lo stesso
valore che sar dunque il solo ad essere riportato in Tabella
5 La

Tabella 5: Appendice - Misure sul secondo circuito

V
Scala Oscilloscopio (V/divisione) [risoluzione (V)]
Lettura Oscilloscopio (divisione sottodivisione)
Tensione Corrispondente (V)
Errore lettura tensione (V)
Errore lettura ground (V)
Errore strumento del 3% (V)
Errore totale risultante (V) [precisione]

1[0.1]
5 0.5
5.00
0.1
0.1
0.15
0.25 [5%]
R1

R2

R3

R4

R5

R6

Fondo Scala Multimetro ()


Risoluzione ()
Resistenza ()
Errore strumento del (0.2% + 1digit)()

200
0.1
101.0
0.66

2000
1
249.0
1.5

2000
1
450.0
1.9

2000
1
1001.0
3.0

20000
10
2500
15

20000
10
3500
17

Fondo Scala Multimetro (mA)


Risoluzione (mA)
Corrente (mA)
Errore strumento del (0.75% + 1digit) (mA)

200
0.1
50.2
0.5

200
0.1
20.10
0.25

20
0.01
11.20
0.18

20
0.01
5.04
0.05

20
0.01
2.010
0.025

2
0.001
1.435
0.012

Corrente attesa (mA)


Errore su corrente attesa (mA)

49.5
2.5

20.1
1.0

11.1
0.6

5.00
0.25

2.00
0.1

1.43
0.07

III. Terza Parte


Il valore di tensione di 5 V in questo caso stato controllato tramite il multimetro, e di conseguenza
la sua incertezza legata solamente allerrore dello strumento che, seguendo le indicazioni del
costruttore (0.25% + 1 digit), equivale a 0.023 V, avendo impostato il fondo scala a 20 mA in cui si
ha una precisione di 0.01 mA. La resistenza da 600 stata misurata come in precedenza nella
prima parte, e dunque condivide la stessa fonte di incertezza (0.2% + 1 digit). Come in precedenza,
le incertezze risultanti sulle misure delloscilloscopio sono state calcolate utilizzando la formula (2).
Per il calcolo della corrente attesa si utilizzata la formula seguente:

v
"
#
u
u Vin 2  R1 2  R1 2  R2 2
Vout
t
=
+
+
Vout
Vin
R1 + R2
R1
R2

(7)

Le altre misure sono riportate in Tabella 6 :

6 Avendo utilizzato il fondo scala di 200 per questa particolare misura si deve associare un errore fornito dal
costruttore pari a (0.3% + 3digits)

Tabella 6: Appendice - Misure sul terzo circuito


R2,1

R2,2

R2,3

R2,4

R2,5

R2,6

Fondo Scala Multimetro ()


Risoluzione ()
Resistenza()
Errore strumento del 0.2% + 1 digit ()

200
0.1
100.1
0.67

2000
1
250
1.5

2000
1
600
2.2

2000
1
1200
3.4

20000
10
3000
16

20000
10
8000
26

Fondo Scala Multimetro (V)


Risoluzione (V)
Tensione Multimetro (V)
Errore strumento del 0.25% + 1 digit (V)

2
0.001
0.713
0.0028

2
0.001
1.470
0.005

20
0.01
2.50
0.016

20
0.01
3.33
0.018

20
0.01
4.17
0.020

20
0.01
4.65
0.021

0.2[0.02]
3 + 3/5 0.5
0.72
0.02
0.02
0.022
0.05 [6,9%]

0.5[0.05]
2 + 9/10 0.5
1.45
0.05
0.05
0.04
0.11 [7,6%]

0.5[0.05]
5 0.5
2.5
0.05
0.05
0.08
0.13 [2,3%]

1[0.1]
3 + 3/10 0.5
3.3
0.1
0.1
0.1
0.22 [6,7%]

1[0.1]
4 + 1/5 0.5
4.2
0.1
0.1
0.13
0.24 [5,7%]

1[0.1]
4 + 3/5 0.5
4.6
0.1
0.1
0.14
0.24 [5,2%]

0.714
0.008

1.471
0.014

2.500
0.016

3.330
0.018

4.167
0.021

4.650
0.022

Scala Oscilloscopio (V/divisione) [risoluzione(V)]


Lettura Oscilloscopio (divisione sottodivisione)
Tensione Corrispondente (V)
Errore lettura tensione (V)
Errore lettura ground (V)
Errore strumento del 3% (V)
Errore totale risultante (V) [precisione]
Tensione attesa (V)
Errore su tensione attesa (V)

IV. Altre considerazioni


Di rilevante importanza nella misurazione delle varie grandezze con la strumentazione utilizzata
la scelta del fondo scala degli strumenti, essendo da essa fortemente dipendente la precisione
della misura, nonch lincertezza associata ad essa. Nel caso delloscilloscopio si stati attenti ad
utilizzare la scala che permetteva, allo stesso tempo, di associare alla misura lincertezza minore e
di leggere il valore di tensione nella regione centrale dello schermo, dove lo strumento risulta per
costruzione maggiormente preciso. Nel caso del multimetro, la scelta del fondo scala stata fatta
con lintento di massimizzare il numero di cifre significative e dunque di informazione.

7 Avendo utilizzato il fondo scala di 200 per questa particolare misura si deve associare un errore fornito dal
costruttore pari a (0.3% + 3digits)

Potrebbero piacerti anche