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Giordano Bruno tra cinema e tv

innegabile l'enorme portata dell'immagine nei tempi


attuali, dalla politica al commercio, dall'intrattenimento
alla formazione.

Giovanni Sartori ha definito la nostra attuale specificit umana Homo videns (edizioni Laterza): tale
sarebbe la capacit di lasciarsi informare, suggestionare o semplicemente distrarre dall'immagine e

dal video. innegabile l'enorme portata dell'immagine nei tempi attuali, dalla politica al
commercio, dall'intrattenimento alla formazione; la forza dell'icona e del contenitore video usato
come medium primario o come accessorio a un genere diverso. Non si vuole in questa sede esporre
una semiotica dell'immagine, ma si vuole evidenziare un processo di formazione che molto spesso,
e sempre pi, utilizza l'immagine e il filmato come strumento divulgativo-formativo.
La filosofia non esente da questa pratica.
Sono ormai numerosissimi i film, i documentari e i video che hanno come soggetto un filosofo o
una scuola filosofica. A tal proposito non si pu passare sotto silenzio il film Socrate di Roberto
Rossellini del 1970; i dialoghi del film erano una perfetta trasposizione dei dialoghi platonici e
l'effetto formativo di un tale "prodotto" non va sottovalutato.
Oggetto di questa disamina il filosofo italiano Giordano Bruno.
Nel 1973 Giuliano Montaldo distribuisce nelle sale il suo Giordano Bruno, dove il filosofo viene
interpretato da un insuperato Gian Maria Volont; da quel momento l'immagine fisica di Bruno non
potr prescindere, almeno nell'immaginario collettivo, dai tratti sofferenti di Volont. Anche qui
risulta fondamentale l'opera di collaborazione ai testi di Nicola Badaloni, apprezzato conoscitore del
Nolano.
Il regista Montaldo racconta che per Badaloni era tale la familiarit con il filosofo che
nell'esposizione e nella collaborazione sembrava che stesse parlando di una persona conosciuta

realmente, trasmettendone gli atteggiamenti e quasi le movenze. Il film riproduce gli anni del
processo e le dichiarazioni di Bruno e dei testimoni sono, anche in questo caso, riprese dai verbali
del processo editi da Firpo.
Agli inizi degli anni 90 Gabriele La Porta gira un film-documentario su Giordano Bruno; il
"pretesto" del documentario il suo Giordano Bruno, vita e avventure di un pericoloso maestro del
pensiero, edito da Bompiani nel 1988. In questo caso il film-documentario probabilmente
superiore al "pretesto" scritto. Vengono messi in chiaro i punti della filosofia nolana, si viene
proiettati nell'Italia del XVI secolo, la diegesi scandita dalla presenza di Bruno che incarnata
dall'attore Ugo De Vita al quale spetta il compito di recitare estratti dalle opere in volgare. Alla fine
si chiude con i versi degli Eroici furori: Ch'io cadr morto a terra ben m'accorgo/ ma qual vita
pareggia al morir mio. Anche in questo caso le immagini e i filmati del documentario ne fanno uno
strumento di conoscenza ottimo; fuori commercio viene ogni tanto trasmesso dalla Rai in orari
notturni e si recupera in internet con il titolo Inconscio e magia.
Un documentario su Giordano Bruno e Galileo Galilei stato trasmesso dalla trasmissione Impero
di Valerio Massimo Manfredi nel 2009.
Anche in questo caso l'intento divulgativo e il pensiero del Nolano solo introdotto, si punta
molto sul processo e gli anni di prigionia, le immagini sono di riprese in studio e panoramiche su
una Roma attuale. Il medesimo materiale (assolutamente identico) viene recuperato per il
programma della stessa emittente Atlantide che dedica una puntata al filosofo.
Giordano Bruno compare in un momento della fiction Rai Caravaggio del 2008 di Angelo Longoni
con Alessio Boni nel ruolo del pittore; viene raccontato il rogo del 17 febbraio del 1600 a cui assiste
il pittore. Il fatto storico viene piegato alle esigenze della narrazione: si vede infatti Bruno legato al
palo prima dell'accensione del rogo che parla alla gente e spiega la sue ragioni, facendolo come lo
farebbe un politico odierno. Inoltre nella scena giorno pieno mentre l'esecuzione avvenuta prima
o alle prime luci dell'alba. In realt Bruno non pu parlare perch ha la lingua in giova, come
sappiamo dai documenti storici (la testimonianza del tedesco Schoppe) e come si vede benissimo
nel film di Montaldo, e se avesse potuto parlare non avrebbe improvvisato un comizio elettorale, al
limite un'invettiva bestemmiante.
Last but not least il video dvd di Guido Del Giudice Guido Del Giudice Sulle orme di Giordano
Bruno del 2011; documento importante in cui l'autore ci accompagna nella peregrinatio europea di
Bruno e ci introduce e specifica alcuni concetti importanti della filosofia nolana.
Non manca quindi oltre alla divulgazione l'approfondimento, che ha i toni della competenza unita
alla naturalezza di chi perfettamente padrone della materia; il pensiero e le opere di Bruno
vengono raccontate dalla parola e dall'immagine che la accompagna con un perfetto equilibrio. C'
da credere che questo argomento non sarebbe dispiaciuto a Bruno stesso vista l'importanza data dal
filosofo all'immagine, sia nella mnemotecnica sia nelle sue pubblicazioni in cui curava lui stesso i
disegni per la stampa.

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