Scena Sesta
ENRICO
(accorrendo)
Ditemi: Vera l'atroce scena?
RAIMONDO
Vera, pur troppo!
ENRICO
Ah! perfida!...
Ne avrai condegna pena...
(scagliandosi contro Lucia)
CORO
T'arresta...
RAIMONDO
Oh ciel!... Non vedi
Lo stato suo?
LUCIA
(sempre delirando)
Che chiedi?...
ENRICO
(fissando Lucia, che nell'impeto di collera non aveva prima bene osservata)
Oh qual pallor!
LUCIA
Ah!, me misera!...
RAIMONDO
Ha la ragion smarrita.
ENRICO
Gran Dio!...
RAIMONDO
Tremare, o barbaro,
Tu dei per la sua vita.
LUCIA
Non mi guardar s fiero...
Segnai quel foglio vero...
Nell'ira sua terribile
Calpesta, oh Dio! l'anello!...
Mi maledice!... Ah! vittima
Fui d'un crudel fratello,
Ma ognor t'amai... lo giuro...
Edgardo... e t'amo ancor
ENRICO, RAIMONDO
Piet di lei, Signor.
LUCIA
Chi mi nomasti? Arturo!
Ah! non fuggir... Perdono...
GLI ALTRI
Qual notte di terror!
LUCIA
Ah! No, non fuggir, Edgardo!
Spargi d'amaro pianto
Il mio terrestre velo,
Mentre lass nel cielo
Io pregher per te...
Al giunger tuo soltanto
fia bello il ciel per me!
(resta quasi priva di vita, fra le braccia di Alisa)
RAIMONDO, CORO
Pi raffrenare il pianto
possibile non !
ENRICO
Vita d'amaro pianto
Serba il rimorso a me!
Si tragga altrove... Alisa!
(a Raimondo)
Uom del Segnor, deh, voi
la misera vegliate...
(Alisa e le Dame conducono altrove Lucia)
Io pi me stesso in me non trovo!...
(parte nella massima costernazione: tutti lo seguono, tranne Raimondo e Normanno
)
RAIMONDO
(A Normanno)
Delator! gioisci dell'opra tua.
NORMANNO
Che parli?
RAIMONDO
S, dell'incendio che divampa e strugge
Questa casa infelice hai tu destata
la primiera favilla.
NORMANNO
Io non credei...
RAIMONDO
Tu del versato sangue, empio! tu sei
la ria cagion!... Quel sangue
Al ciel t'accusa, e gi la man suprema
Segna la tua sentenza...
Or vanne, e trema.
(Segue Lucia; Normanno esce per l'opposto lato.)
Scena Settima
(Parte esterna del Castello, con la porta praticabile: un appartamento dello ste
sso ancora illuminato internamente. In pi distanza una cappella: la via che vi co
nduce sparsa delle tombe dei Ravenswood. notte.)
EDGARDO
Tombe degli avi miei,
l'ultimo avanzo
D'una stirpe infelice
Deh! raccogliete voi.
Cess dell'ira
Il breve foco... sul nemico acciaro
Abbandonar mi vo'.
Per me la vita
orrendo peso!...
l'universo intero
un deserto per me senza Lucia!...
Di faci tuttavia
Splende il castello!
Ah! scarsa
Fu la notte al tripudio!...
Ingrata donna!
Mentr'io mi struggo in disperato pianto,
Tu ridi, esulti accanto
Al felice consorte!
Tu delle gioie in seno,
io... della morte!
Fra poco a me ricovero
dar negletto avello...
Una pietosa lagrima
Non scender su quello!...
Ah! Fin degli estinti, ahi misero!
Manca il conforto a me!
Tu pur, tu pur dimentica
Quel marmo dispregiato:
Mai non passarvi, o barbara,
Del tuo consorte a lato...
Rispetta almeno le ceneri
chi moria per te.
Oh, barbara!
Scena Ottava
(Si avvicina una processione proveniente dal castello di Lammermoor)
CORO
Oh meschina! Oh, fato orrendo!
Pi sperar non giova omai!...
Questo d che sta sorgendo
Tramontar tu non vedr!
EDGARDO
Giusto cielo!... Rispondete:
Rispondete! Ah!
CORO
Oh meschina!
EDGARDO
Di chi mai, di chi piangete?
RAIMONDO, CORO
Ah!
RAIMONDO
Che facesti?
EDGARDO
A te vengo, o bell'alma...
RAIMONDO
Sciagurato!
EDGARDO
Ti rivolgi, ah! Al tuo fedel...
Ah se l'ira... dei mortali...
Si cruda guerra... O bell'alma,
ne congiunga il Nume in Ciel!,
O bell'alma innamorata,
ne congiunga il Nume in Ciel!,
Se divisi fummo in terra
ne congiunga il Nume in Ciel!,
RAIMONDO
Pensa al ciel!
CORO
Quale orror! Quale orror!
RAIMONDO
Oh Dio, perdona.
CORO
Ahi tremendo!... ahi crudo fato!...
Dio, perdona tanto error.
(Prostrandosi, ed alzando le mani al cielo: tutti lo imitano: Edgardo cade e muo
re)
FINE DELL'OPERA
(libretto: Salvadore Cammarano)