Giornalino dei Lavoratori della ferrari – coordinato dalla RSU Fiom-Cgil ferrari
rsufiomferrari@libero.it – lusvertimerighi@libero.it
Fiom-
Fiom-Cgil, primo
Sindacato alla ferrari.
Il 7 e 8 Aprile per il rinnovo della RSU, con 12 delegati, la
Fiom--Cgil si conferma il primo sindacato alla ferrari con il
Fiom
40% dei consensi.
consensi. Tra gli operai la Fiom raggiunge il 47%.
Crescita di consensi tra gli impiegati. Grazie!!!!
Abbiamo ottenuto un risultato importante e per nulla
facile alla ferrari. Abbiamo impostato il nostro lavoro
fuori dalle logiche clientelari ed esaltando il valore
della Democrazia per i lavoratori. Abbiamo proposto,
con uno speciale di “Su la Testa”, una sintesi del la-
voro svolto dalla RSU-Fiom-ferrari. Un lavoro come
sempre finanziato e ed elaborato dai lavoratori della
ferrari. Al voto degli amici e dei paesani abbiamo
contrapposto una visione globale dell’azienda e del
sindacato. Abbiamo parlato delle esigenze di tutti.
Ripartiamo da quelle esigenze: 1) innanzi tutto con-
tratto aziendale per dire basta ai colpi di scena della
fiat-ferrari. 2) Sostegno ai lavoratori che andranno in
cassa a Maggio con la richiesta di rotazione e abbat-
timento degli straordinari. 3) Un piano sulla qualità in
cui siano coinvolti i lavoratori in modo organizzato e
con riconoscimento delle proprie capacità. Valorizza-
zione delle donne al lavoro in Ferrari. 4) Turn-over
che prevede la graduale conferma a tempo indeter-
minato dei precari e il pre-pensionamento degli an-
ziani. 5) agibilità sindacale in tutta la ferrari con
l’installazione di bacheche sindacali a patire dalla
carrozzeria linea 8 cl. e una sala per le assemblee. 6)
Democrazia nella scelta degli accordi e dei contratti.
L’azienda ha lavorato per annientarci, per far preva-
lere la logica dello scambio di favori, con le intimida-
zioni tra gli impiegati e tra gli operai. Consigliamo allo
squalo della fiat di badare più ai problemi di qualità e
a mettere in riga alcuni dirigenti. A fare sindacato ci
pensiamo noi. I Lavoratori hanno deciso così!
Anno III – N.
- Aprile 2010-
Piano industriale FIAT-Ferrari: il ricatto
Per la Ferrari (FIAT) la cassa integrazione
serve a mantenere il bilancio: mentre i lavo-
ratori prendono meno del 60% del loro sti-
pendio durante i periodi di fermo impianti,
l’azienda mantiene praticamente inalterati i
profitti. Come fa la FIAT-Ferrari? Taglia
una settimana di costi di lavoro, aumentando
i ritmi durante le settimane lavorative, orga-
nizzando sabati di lavoro straordinario in
regime di “volontariato”, producendo
all’esterno per fare scorta aggiuntiva, tutto
questo gestito col pugno di ferro, con minac-
ce quotidiane di licenziamento (alcuni già
avvenuti), provvedimenti disciplinari prete-
stuosi, discriminazioni nei confronti di ope-
rai ed impiegati che alzano la testa.
Ecco la formula uomo!
La nuova RSU-FIOM-FERRARI
OPERAI
Manzini Daniele (costruzioni sperimentali)
Palazzi Sauro (verniciatura)
Parlati Matteo (Ges)
Grillenzoni Maurizio (Costruz. sperimentali)
Moro Fabrizio (Carrozzeria 8 cl.)
Adorni Michele (Nuova Meccanica)
Todde Nicola (Finizione)
Fischetti Elvis (Nuova Meccanica)
Parente Giovanni (Scaglietti)
Ventrella Paolo (Fonderia)
IMPIEGATI
Lusverti Enrico, Teggi Sonia
La rsu-Fiom-ferrari ha rispettato rigorosa-
mente le preferenze. Nessun eletto è stato
sostituito per far posto ad altri non eletti.
Anche questo è rispetto per i lavoratori.
Anche questa è democrazia.

LA QUALITA’
PRIMA DI TUTTO
La ferrari nell’ultimo in-
contro ufficiale con la dele-
gazione trattante, aveva as-
sicurato un superamento
delle anomalie qualitative
delle vetture prodotte. Per
ora il piano di recupero
sembra miseramente fallito.
La gestione unilaterale del-
la qualità non può funzio-
nare. Per la qualità biso-
gna investire sulla proget-
tazione interna e sulla for-
mazione. Qui si fa altro.
Alcuni esempi dai reparti...
Vorrei porre la vostra attenzione su
un argomento apparentemente ba-
nale e cioè l'addestramento profes-
sionale.
L'argomento oggi riguarda molti
operai che sono stati trasferiti in
altri reparti per esigenze aziendali.
Cosa si intende e quanto dovrebbe
durare un addestramento? E soprat-
tutto chi dovrebbe farlo?
Questo non è dato saperlo, sembra
che sia a discrezione dell'azienda.
Non esistono ufficialmente modi e
termini che lo definiscano e quindi
avviene che chiunque possa adde-
strare un altro operaio senza alcuna
qualifica e competenza.
Ora mi chiedo e vi chiedo, se io
sono colui che sta imparando la
nuova mansione come posso essere
certo che chi mi insegna ne è capa-
ce? Se dovessi commettere degli
errori perchè l'addestratore non era
poi così qualificato, di chi sarebbe
la responsabilità?
Credo che l'unica certezza che in
questo momento abbiamo è che se
sbagliamo paghiamo e anche a
caro prezzo!
Invito le RSU a fare un po' di chia-
rezza riguardo questo argomento
così da evitare spiacevoli conse-
guenze per gente che crede di svol-
gere correttamente il proprio lavoro
in quanto così gli è stato insegnato.
Proprio ultimamente è successo un
episodio veramente sconcertante.
Un capo area ha chiamato a rac-
colta tutti gli addetti del suo re-
parto e con fare molto aggressivo
e offensivo li ha accusati di non
aver svolto correttamente il pro-
prio lavoro.
Non credo che in un'azienda im-
portante come questa si debbano
verificare episodi di questo gene-
re. Credo che bisognerebbe avere
della professionalità anche da
parte dei responsabili nel comu-
nicare eventuali errori.
Se quel lavoro fosse stato fatto ma-
le per incompetenza dovuta ad un
mancato addestramento di chi sa-
rebbe stata la responsabilità?
La Ferrari dovrebbe cominciare a
riscoprire il significato di profes-
sionalità e competenza, visto che
pretende professionalità senza però
investire adeguatamente in forma-
zione.
Per avere del personale specializza-
to bisogna investire in tempo e
denaro!

reparto, in termini di investimenti tecnici onde miglio-

Tempi duri in finizione…
Le difficoltà dal punto di vista organizzativo-
produttivo sono ormai evidenti in azienda. Fra i reparti
“sofferenti” merita un approfondimento particolare la
Finizione. A partire dal mese di ottobre 2009 il reparto
ha subito incisive mutazioni dal punto di vista organiz-
zativo, si profilava una evoluzione del processo produt-
tivo, razionalizzazione degli interventi sulla vettura al
fine di ottenere un prodotto qualitativamente superlati-
vo. Oggi; aprile 2010 possiamo affermare, senza timori
reverenziali che questo progetto ambizioso è mesta-
mente fallito.
A nostro modesto avviso non si può avviare un proget-
to smanioso che coordini in maniera efficace quantità-
qualità prescindendo da una ristrutturazione globale del
rare i processi lavorativi e la qualità della vita in repar-
to. Ormai si assiste a scene quasi grottesche…capi area
che spingono vetture, che portano mancanti di carroz-
zeria, la confusione regna sovrana, ci viene solerte cita-
re il mitico “cavallo pazzo” di qualche tempo fa…
oramai la sua figura mistica è stata clonata da vari per-
sonaggi che animano la vita in finizione! A ragion di
causa la parte lesa la recitano come sempre i lavoratori
costretti a subire una flessibilità sommessa nella quale
giornalmente si modificano gli avanzamenti di linea, le
mansioni, gli spostamenti vari senza una tangibile spie-
gazione da parte aziendale.
Sovente ci suole paragonare la Finizione alla famosa
centrale nucleare di Homer Simpson piuttosto che un
reparto avanguardistico della mitica Ferrari Auto!!!!

Per gli impiegati: lusvertimerighi@libero.it

Ringraziamo tutti gli impiegati che ci hanno votato in queste elezioni della RSU. Anche durante queste elezioni
abbiamo riscontrato delle forti pressioni dell’azienda sull’orientamento del voto degli impiegati ma anche degli
operai. Noi, ci riteniamo delegati sindacali di tutti i lavoratori, a prescindere dalle ideologie, abbiamo tutti biso-
gno di tutti voi per poterci confrontare sui temi importanti che ci attendono nei prossimi anni per migliorare il
nostro posto di lavoro e rendere l’azienda davvero più competitiva. Suggerimenti, proposte e critiche sono ciò che
ci aspettiamo e che vogliamo raccogliere. Anche gli impiegati possono dare un contributo importante Sulla base
di ciò, abbiamo deciso di aprire un indirizzo e-mail. Ci potete scrivere a: lusvertimerighi@libero.it
Per affrontare i prossimi anni è necessario essere uniti e non aver paura di esprimere le proprie opinioni. I delegati
impiegati eletti con la Fiom, e tutta la rsu-Fiom Ferrari sono a vostra disposizione. Non isolatevi!

Donne al lavoro
I dati più recenti dell’Unione europea mostrano che le
donne guadagnano in media il 18% meno degli uomi-
ni, un divario che persiste nonostante gli sforzi fatti
per eliminarlo. Il differenziale salariale di genere mi-
sura la differenza nella retribuzione oraria media lorda
di uomini e donne, e questo 18% prescinde dal diverso
numero di ore lavorate. Questo significa che le donne
dovrebbero guadagnare intorno a un quinto in più l’ora
solo per poter raggiungere la paga attuale della loro
controparte maschile. Per molti dei paesi l’Ue è stata
la principale fonte legislativa sul tema della parità – a
partire da un singolo articolo nel trattato del 1957, suc-
cessivamente declinato in numerose direttive a partire
dalla metà degli anni ’70. Questi fondamentali pro-
gressi legislativi stabilirono che pagare salari diversi a
uomini e donne per lo stesso lavoro o per lavori dello
stesso valore è illegale; ma dopo un iniziale migliora-
mento non si osservano progressi significativi nelle
ultime decadi. Per incoraggiare i governi a prendere
provvedimenti, l’Ue ha lanciato, in coincidenza con l’8
marzo 2010, una nuova campagna contro i divari sala-
riali. Oltre a verificare l’implementazione dell’attuale
legislazione, verrà lanciata una nuova campagna infor-
mativa in tutti i 27 paesi dell’Ue per svelare le cause
del divario salariale, inclusi gli stereotipi e la segrega-
zione nel mercato del lavoro. In un certo senso si po-
trebbe dire che le donne stanno nuotando controcor-
rente per colmare il differenziale salariale. Nonostante
le donne abbiano fatto grandi passi in avanti nel dare
continuità ai loro percorsi lavorativi (poche e brevi
pause per la maternità) e nel conseguire alti livelli
d’istruzione (tre quinti dei laureati sono donne) ci sono
ancora molti fattori che giocano contro. Il decentra-
mento nella contrattazione salariale e la promozione
della contrattazione su base individuale implicano un
allontanamento da soluzioni contrattate collettivamen-
te in cui le donne beneficiavano di accordi che tende-
vano a ridurre i differenziali salariali. La contrattazio-
ne salariale su base individuale è inoltre associata a
una diminuzione della trasparenza – premi individuali
e incentivi legati alla performance – rafforzando la
segretezza sui salari da parte di alcuni dipendenti.

Cari colleghi della ferrari io sono uno dei tanti cas-

Salute e Sicurezza sintegrati delle leghe leggere (fonderia). Mi rendo
conto che stiamo facendo di tutto per farci mettere i
Si è verificato un incidente, medica sembra fosse pre- piedi in testa dall'azienda. Siamo troppo isolati e non
pochi giorni dopo Pasqua, sente anche il capo-team. aiutiamo la RSU. E’ inutile che vi dica come, perchè
un infortunio in Carrozze- Il lavoratore è stato manda-
già dovreste saperlo. Intanto iniziamo noi ad essere più
ria, sulla linea 8 cl. to a casa e rassicurato sul
Un lavoratore, inciampan- suo stato di salute. Il giorno compatti ed essere più vicini al sindacato senza distin-
do su uno scatolone lascia- dopo avrebbe potuto ri- zione delle sigle. Poi se ci sarà da fare qualche lotta
to in uno spazio non con- prendere il lavoro senza non allontaniamoci. Se si organizzasse un sit in fuori i
sentito ha sbattuto la testa problemi.
contro un carrello facendo- La mattina successiva, in- cancelli per bloccare gli straordinari cerchiamo di es-
si male al ginocchio e ad vece, il lavoratore, ancora sere sempre più persone possibili. Fin quando saranno
un gomito, rompendosi per dolorante chiama in azien- i soliti ignoti a fare questo, non otterremo mai molto.
giunta gli occhiali. da e decide di mettersi in Ho saputo che l'azienda non vuole pagare l'integrazio-
Il lavoratore è stato pronta- permesso per quel giorno.
mente accompagnato in Ecco, uno degli esempi con ne ed i ratei sulla 13a. Sapete cosa significa? Che se
infermeria a piedi cui l’azienda riesce ad evi- non ci muoviamo faremo la fine di maserati, cioè mol-
(nonostante l’urto al ginoc- tare un alto numero di in- te persone si ritroveranno con una 13a ribassata di
chio) e durante la visita fortuni. qualche centinaio di euro, e si troveranno con meno
ferie e permessi. Noi facciamo cassa ed altri reparti si
Per fare chiarezza sul trattamento della malattia vi abboffano di straordinario. Secondo me ‘sta cosa non è
proponiamo uno specchietto sintetico normale. So che forse il mio discorso non fa una grin-
Anzianità fino a 3 anni: 6 mesi di malattia ogni 3 anni. Pri- za come diceva un vecchio amico ricordate che i c...i
mi 2 mesi retribuiti al 100%, altri 4 mesi retribuiti al 50% cambiano ma i c..li sono sempre gli stessi, cioè i no-
Anzianità da 3 a 6 anni: 9 mesi di malattia ogni 3 anni. stri. Non facciamo i supereroi, qui dentro siamo solo
Primi 3 mesi retribuiti al 100%, altri 6 mesi al 50% numeri è quando pescano fanno un'ammucchiata,
Anzianità oltre 6 anni: 12 mesi di malattia ogni 3 anni. Pri- prendono tutt'insieme e non fanno a chi figlio e chi
mi 4 mesi al 100%, altri 8 al 50% figliastro. Intanto vi saluto, sperando che alla prossima
Questi periodi vengono prolungati in caso di malattia lunga occasione di protesta saremmo molti di più.
Per malattie fino a 5 giorni, verificatisi per 7 volte in 3 anni, i (Un collega della fonderia)
giorni di malattia vengono conteggiati doppi
X xv Congresso N a zi o n a l e Fiom-Cgil
Il documento politico del Segretario Nazionale uscente
della Fiom, Gianni Rinaldini, è approvato a larga
maggioranza. Il xxv Congresso della Fiom Nazionale
da ragione al documento 2 di cui il segretario Rinaldini
è stato uno dei primi firmatari. Anche la rsu-ferrari,
presente al congresso, ha votato e sostenuto in questi
mesi l’impostazione del documento 2. I contenuti del
documento, infatti, parlano di accantonare la concerta-
zione perché non più praticabile. La confindustria e il
governo stanno promuovendo nel paese una serie di
leggi ed accordi che mirano alla frantumazione della
contratto nazionale e all’indebolimento delle tutele.
Pensate solo a quello che stanno combinando il gover-
no insieme a Cisl e Uil sull’art. 18. Non è possibile
allearsi con chi, in un momento di crisi strutturale
dell’economia e dell’occupazione si preoccupa di li-
cenziare e indebolire il mondo del lavoro invece di
tutelarlo. È necessario, quindi, un ritorno al sindacato
antagonista, alla coerenze delle proprie posizioni come
CGIL. Innanzi tutto assumendo come confederazione e
come categorie il rifiuto di applicare l’accordo separa-
to siglato nell’aprile dalla confindustria e Cisl e Uil
che di fatto indebolisce il ruolo dei contratti collettivi. I
metalmeccanici, iscritti e non iscritti al sindacato han-
no subito l’accordo derivato dai nuovi assetti contrat-
tuali. Un accordo firmato da Fim e Uilm, senza alcun
mandato dai lavoratori. Allora, è giusto pensare che
l’antagonismo contro queste aggressioni al mondo del
lavoro sia forte e proponga un modo alternativo di ve-
dere il sindacato e la società. Da qui parte la necessità
di lottare per la Democrazia nei posti di lavoro. Siano i
lavoratori a decidere, con referendum vincolante sui
contratti. Tocca ai lavoratori ascoltare le diverse ver-
sioni e poi scegliere. Noi vogliamo un sindacato che
rappresenti principalmente i lavoratori attivi e consape-
voli. Non vogliamo un sindacato che lasci decidere
solo agli iscritti e ai vertici del sindacato. Per dare voce
a questa necessità imprescindibile, la Fiom sta racco-
gliendo in tutta Italia delle firme per una proposta di
legge popolare sulla rappresentanza.
Antagonismo e democrazia per tutelare i lavoratori!

Nuova Meccanica: sciopero degli straordinari
Appena viene accertata la settimana di cassa integrazio-
ne per le solite aree tecnologiche, parte il lavoro straor-
dinario il sabato. Questa volta, però, si è detto basta,
proclamando lo sciopero degli straordinari. Non è am-
missibile che si faccia cassa integrazione e si chieda ai
lavoratori della Meccanica di correre e di fare straordi-
nario. Questo metodo è in condivisibile ed umiliante per
i lavoratori. Questo metodo, che spreme i lavoratori e li
butta via quando non servono, e il cuore del piano pro-
duttivo del 2010 in ferrari e rappresenta la cifra del nuo-
vo piano industriale della fiat presentato da Marchionne.
Lavoro senza regole, con capi e capetti a spingere e a
intimidire chi fa sciopero per i propri diritti.
Non sarà più tollerato in meccanica lavoro straordinario
per fare scorta. Non sarà tollerato perché non dobbiamo
nulla ad una azienda che si rifiuta di pagare i ratei per i
lavoratori in cassa e si rifiuta di pagare una integrazione
sulla cassa.
L’azienda sta tirando per il collo i lavoratori in difficoltà
e non si rende conto che la qualità del prodotto non pre-
scinde anche da un rapporto costruttivo con i lavoratori.
Vorremmo fare un chiarimento circa l’inesattezza di
alcune affermazioni scritte su un volantino della Uilm e
distribuito dai delegati della Uilm-ferrari il 6 aprile 2010,
giorno precedente alle elezioni per il rinnovo della RSU-
Ferrari. Tra le altre cose, nel volantino si afferma che il lavo-
ratore della Ferrari, licenziato il 2 Aprile 2010, fosse un i-
scritto alla Fiom. Secondo quanto scritto nel volantino, il
lavoratore, sebbene iscritto alla Fiom, non si sarebbe fidato
dell’organizzazione e avrebbe ricorso all’assistenza della
Uilm. Tutto questo è davvero inesatto e falso. Il lavoratore in
questione, da oltre 6 mesi aveva tolto la tessera sindacale. Il
lavoratore licenziato, si è fatto assistere dalla Uilm ma non
aveva alcuna tessera.
A nostro avviso, non è opportuno far passare un messaggio
così distorto tra lavoratori. C’è stato un licenziamento, che si
poteva evitare ma l’azienda è stata inflessibile e a nostro
avviso precipitosa. Non tirate in ballo la Fiom. Il problema è
un altro. Vogliamo credere che ciò che ha scritto la Uilm, il
giorno precedente alle elezioni in Ferrari, sia stato un errore
e non la strumentalizzazione di un fatto gravissimo, solo per
fini elettorali. Sarebbe opportuno, pertanto, che la Uilm Mo-
dena e la Uilm-ferrari smentissero il comunicato del 6-4-
2010
(RSU-FIOM-FERRARI)

Rispondiamo all’artico pubblicato sul giornalino della fim-cisl il 6 Aprile 2010, giorno precedente alle elezioni della
RSU. Un lavoratore chiede alla Fiom trasparenza circa un comunicato in cui si è scritto che l’azienda ha perso una causa in
tribunale. Secondo il lavoratore la sentenza dice qualcosa di diverso da ciò che abbiamo scritto sul comunicato del 22-2-2010.
Sinceramente, non capiamo dove sia la mancanza di trasparenza. Caro lavoratore, dove hai preso le informazioni per la ricer-
ca sulla sentenza? Hai preso naturalmente i dati dal nostro comunicato. Se c’èra qualcosa da nascondere avremmo scritto la
data della sentenza? Probabilmente no. Inoltre, sul provvedimento abbiamo riportato le parole della sentenza in cui la Ferrari
è condannata a pagare la maggiore trattenuta. Vorremmo non ti sfuggisse, soprattutto in un periodo come questo,l’importanza
di una mancata conferma del provvedimento disciplinare della ferrari-auto. Il senso sindacale è che i lavoratori non devono
credere che l’azienda sia un giudice infallibile e collerico. Anche l’organizzazione per cui avresti votato capisce sicuramente
il senso di questa sentenza nel contesto attuale, perché mette in serio dubbio la capacità aziendale di valutare la disciplina.
P.S. se vuoi soddisfare completamente la tua curiosità su questa vicenda giudiziaria, chiedi alla fim. Due dei candidati alle
ultime elezioni della fim hanno assistito all’episodio che ha prodotto il provvedimento. Se la memoria ancora li aiuta, ti rac-
conteranno della negligenza di un capo team e delle sue bugie successive alla negligenza. Fidati, è una sentenza importante
per tutti.