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3/20/13

A proposito di costituzione e capitale finanziario : UniNomade

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26 / 10 / 2012

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A proposito di costituzione e capitale


finanziario

#22M: SCI OPERO DELLA LOGI STI CA


Verso lo sciopero generale dei lav oratori della
logistica di v enerd 2 2 m arzo apriam o uno spazio di
riflessione e approfondim ento, a partire dai
contributi prodotti negli ultim i m esi nei percorsi di
inchiesta m ilitante e di internit a scioperi e

di ANTONIO NEGRI

picchetti.

Un intervento al seminario Uninomade a Roma 26/10/2012

Leggi i m ateriali

Organizzer il mio intervento su tre punti fondamentali. Cercher innanzitutto di definire la


convenzione finanziaria che oggi ci domina e come essa abbia modificato il rapporto tra
privato e pubblico. In secondo luogo cercher di analizzare come il privato e il pubblico

RADI O UNI NOMADE

siano stati fissati nella costituzione del 1948, ma soprattutto come essi si presentino nel
farsi della costituzione europea. Infine, cercher di capire come, in nome del comune, possa
essere rotta la convenzione costituzionale che ci lega, opponendo dispositivi antagonisti

Radio UniNom ade uno spazio di

allesercizio del potere finanziario, costruendo una moneta del comune insomma, che

approfondim ento e di riflessione,

cosa significa, dentro/contro lattuale convenzione finanziaria europea, procedere nella

di dibattito politico, di
sperim entazione di nuov i

costruzione del comune?

linguaggi e di conricerca.

1.1
Vai alla pagina di Radio UniNomade

La convenzione collettiva che oggi domina il rapporto costituzionale una convenzione


finanziaria. Laddove una volta era posto il valore-lavoro come norma regolatrice e misura

Mercoled 2 0 m arzo h.1 5.00: per le inchieste

delle attivit sociali e produttive, ora stata eletta la regola finanziaria.

presentiam o alcuni degli interv enti del sem inario


di Palerm o "L'arte della lotta": Giorgio Martinico,

Analizziamo quindi la relazione capitale finanziario / costituzione materiale. Il capitale


finanziario, nella situazione attuale, si pone come autorit legitimante la costituzione
effettiva della societ postindustriale. Se in epoca fordista la Costituzione organizzava la
societ sulla base del tallone-misura del valore lavoro, e tale era lo schema di organizzazione
della societ industriale, ora, a quello standard, si sostituisce una misura finanziaria. Ne

Paolo Caffoni e Niccol Cuppini.

00.00 | 64:46
00.0000.00
Inchieste - 20 marzo 2013 by Radio
UniNomade

vengono subito alcune conseguenze. Mentre la misura-lavoro, nella costituzione fordista,

Ascolta lo speciale: Orizzonti Meridiani #3

era dura e relativamente stabile, direttamente dipendente dal rapporto di forza fra le classi

00.00 | 52:33
00.0000.00
orizzonti meridiani #3 - 17 marzo 2013 by
Radio UniNomade

(tale fu la condizione di ogni costituzione nel secolo breve), la convenzione finanziaria


quando si materializza in forma costituzionale, quando cio incarna in maniera egemone il
rapporto politico capitalista, si presenta come potenza indipendente ed eccedente. I lavori
di Andr Orlan e di Christian Marazzi hanno insistito opportunamente su questa evenienza
istituzionale. Si tratta di unindipendenza che, dal punto di vista del valore, consolida e fissa
un segno proprietario (nei termini della propriet privata: vedi soprattutto Leo Specht)

COMMONWARE

ma che contemporaneamente si presenta anche come crisi, come eccedenza non

St ili della milit anza

semplicemente rispetto alle vecchie e statiche determinazioni del valore-lavoro ma

Dal moviment o operaio a Occupy

soprattutto in riferimento a quellanticipazione e a quellincremento continui che gli


sono propri nel confrontarsi con la captazione finanziaria del valore socialmente prodotto e

Percorso di autoform azione (febbraio-giugno 2 01 3 )

nelloperare alla sua estensione sul livello globale. La convenzione finanziaria si presenta

#1 Figure della m ilitanza: genealogia della

quindi, istituzionalmente, come governance globale, perch la crisi permanente, in quanto

questione - v ideo -

organica al regime del capitale finanziario. Meglio , in queste condizioni, parlare di varie
fasi del business cycle, piuttosto che di crisi.
Sia chiaro quindi che, in questa nuova configurazione della regola costituzionale, permane
la base materiale della legge del valore: non pi lavoro individuale che diviene astratto, ma
lavoro immediatamente sociale, comune, direttamente sfruttato dal capitale. La regola
finanziaria pu porsi in maniera egemone perch nel nuovo modo di produzione il comune
emerso come potenza eminente, come sostanza di rapporti di produzione, e va sempre pi
invadendo ogni spazio sociale come norma di valorizzazione. Il capitale finanziario insegue

3 incontro m ercoled 2 0 m arzo con Bruno Cartosio

questo estendersi, cerca di anticiparlo, incalza il profitto e lo anticipa come rendita

e Valerio Ev angelisti (Spazio Z3 2 , Via Zam boni 3 2 )

finanziaria. Bene dice Harribey, discutendone con Orlan, il valore non si presenta pi qui

Consulta e scarica i m ateriali bibliografici

in termini sostanziali ma neppure come una semplice fantasmagoria contabile: il segno di

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A proposito di costituzione e capitale finanziario : UniNomade

un comune produttivo, mistificato ma effettivo, che si sviluppa sempre pi intensivamente


ed estesamente.

CANTI ERI DI RI CERCA

Facciamo il punto. Da un lato possiamo sottolineare che, nella societ contemporanea, nei

Lart e della lot t a: aut oinchiest e,

processi di sussunzione della societ nel capitale, valore duso e valore di scambio si

t rasformazione e ricomposizione del lavoro

sovrappongono. Dallaltro lato, si avverte che il lavoro astratto non differisce dal lavoro

vivo

concreto solo perch esso rappresenta lastrazione della forma concreta del lavoro: questa
English

, per cos dire, una differenza puramente epistemologica. La vera differenza quella
positiva consiste nel fatto che, nel lavoro astratto, si eguagliano ora tutte le forme del

Leggi il program m a

lavoro, e ci avviene nel quadro di uno scambio multilaterale e cooperativo di attivit

Leggi i m ateriali preparatori

singolari produttive.
Su questa base si trarranno due conseguenze:
la prima che quella sussunzione della vita, quando si presenta come comando sulle attivit

Sem inario UniNom ade


al Teatro Garibaldi Aperto
Palerm o, 9 e 1 0 m arzo 2 01 3

produttive attraverso i mezzi della finanza, incarna un biopotere, cio la capacit di


sfruttare, di estrarre plusvalore, di accumularlo sullinsieme della vita sociale. Il denaro, i
prodotti finanziari, la Banca diventano mezzi di produzione, non come forze produttive ma
come strumenti di estorsione di plusvalore. (Per esempio, oggi in Francia tutta limposta sul

DI BATTI TO SU ELEZI ONI E I NGOVERNABI LI TA

reddito serve a pagare il servizio del debito);

Nell'ultim o editoriale abbiam o anticipato alcune

la seconda conseguenza che il valore si presenta sul mercato non tanto come sostanza, non

linee di tendenza, oggi apriam o una discussione sui

tanto come mera quantit di merci, ma come insieme di attivit e di servizi, sempre

risultati elettorali e sullo scenario di

maggiormente cooperativi, e che la vita cos sussunta dal potere nella sua interezza e

ingov ernabilit che si aperto. Lo facciam o a

nellinsieme delle sue singolari espressioni; insomma, che i rapporti di produzione pongono

partire dal nostro punto di v ista, quello della

in contraddizione i mercati e/o la finanza con il comune produttivo.

com posizione di classe e delle possibilit di rottura.

1.2
A partire degli anni 90 dopo la lunga crisi iniziata negli anni 70 con la demolizione degli

Leggi tutti i contributi del dossier


Scarica il pdf del dossier

standard di Bretton-Woods si determina dunque, in maniera sempre meno caotica, un


nuovo standard globale che sostituisce quello lavorista.
Due condizioni ne permettano lo sviluppo. La prima il compiersi della globalizzazione:

DI ARI O DELLA CRI SI

confrontandosi alla globalizzazione che la convenzione fordista cede su un elemento

Il diario di UniNom ade per continuare a

centrale della sua legittimit e funzione, intendiamo lo Stato-nazione, come base sovrana.

seguire e ad analizzare gli sv iluppi della

La convenzione monetaria sottratta allo Stato-nazione e condotta a standard globali. Il

crisi globale.

debito pubblico sottratto alla regolazione sovrana (congiuntamente dal capitale e dai

Bilancio di fine anno: v erso lo stato di crisi

singoli Stati-nazione) e sottoposto ai meccanismi di valore determinati, sul mercato globale,

perm anente di Andrea Fum agalli

dai soggetti detentori del capitale finanziario. La concorrenza fra questi attori si fa sempre

Leggi gli altri contributi

solidariet nei confronti degli sfruttati.


La seconda condizione consiste nel fatto che, con la crisi della sovranit (nazionale), il
pubblico viene sostanzialmente patrimonializzato in maniera privatistica, anche prima di
esserlo giuridicamente. Voglio dire che le finalit dellaccumulazione vengono piegate alle
regole dellappropriazione privata diretta di ogni bene pubblico. In questa situazione, la
funzione di mediazione fra gli interessi di classe che il potere e la propriet pubblici (a
partire dagli anni 30) esercitavano (e qui andrebbe definito fino a che punto la stessa
rappresentanza politica democratica non si confonda con quella funzione di mediazione),
profondamente indebolita quando non venga interamente meno (la propriet pubblica
tanto indebolita quanto lo la rappresentanza politica perch questa non pi finalizzata al

I NCHI ESTE E CONRI CERCA


Uno spazio com une per fare rete tra le
esperienze di inchiesta e per ripensare la
conricerca com e stile della m ilitanza.
La riv oluzione nei poli della logistica: interv ista a
Moham ed Arafat di Anna Curcio e Gigi Roggero
Leggi gli altri contributi

governo ed al possesso del pubblico, dopo essere stata nella globalizzazione sempre
maggiormente svuotata della sovranit).
Alla ricerca di nuove convenzioni si susseguono le bolle (new ecomonics, asiatica,

SPAZI O RECENSI ONI

argentina, ecc.). I mercati, per cos dire, impazziscono notano Marazzi e Orlan ma

Libri, film , opere e spettacoli che

questo del tutto coerente con il principio della concorrenza applicato alla finanza. Ivi,

consigliam o di leggere e guardare... o di

infatti, un bene non ricercato perch raro, ma paradossalmente sempre pi ricercato

non leggere e non guardare.

quanto pi richiesto. Ne consegue che la crisi non dovuta al fatto che le regole del gioco

Oltre i fram m enti delle costituzioni di Claudio

finanziario sono state aggirate ma al fatto che sono state eseguite. La crisi, in altre parole,

Cav allari

endogena. Essa dipende esclusivamente dalla deregolazione dei mercati di capitali e dalla
privatizzazione crescente dei beni pubblici. Ogni valore duso cos trasformato in beni

Leggi le altre recensioni

(titoli) finanziari soggetti a speculazione. La sussunzione reale della societ nel capitale
agisce attraverso la finanziarizzazione. In questo processo, la finanziarizzazione ha imposto
la sua logica al mondo intero, facendo della crisi il fondamento del suo stesso modo di
funzionare. un processo, quello della finanziarizzazione, di inclusione della cooperazione,

DOSSI ER

del comune cognitivo e sociale, e poi di esclusione, cio di estensione del modo capitalistico

Marx vivo

di produzione a mercati pre-capitalistici, e di successiva espulsione e pauperizzazione di

In questo dossier si legge Marx per il

coloro che in questo processo sono stati privati dellaccesso ai beni comuni. Una sorta di

presente e si criticano le categorie

riedizione continua dellaccumulazione primitiva, di recinzione delle terre (beni) comuni e

m arxiane per adeguarle agli sv iluppi della lotta di

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di proletarizzazione di masse crescenti di cittadini.

classe.

Meglio detto:

Laboratorio America Latina

1) il dispositivo costituzionale nella maturit capitalista subordina allastrazione finanziaria

Lattualit globale del dibattito

del processo di valorizzazione la forza-lavoro viva come societ cognitiva e cooperativa. La

sudam ericano e la sua im portanza per i

biopotenza del comune totalmente sottoposta al feticismo della convenzione finanziaria.

m ov im enti europei.

2) il dispositivo costituzionale capitalista vuole dare misura, fissare un tallone

Mediterraneo

regolamentare allinterno di quelle crisi che abbiamo percorso, laddove cio la rottura del
rapporto keynesiano-fordista esige nuove convenzioni-misura. Valore-misura? Certo, come
gi abbiamo visto, questa misura non qui qualcosa di sostanziale; piuttosto una
convenzione politica, di volta in volta determinata. O meglio: se alla sua base non c un

Nuov e geografie dei conflitti e delle lotte a


partire dalle riv oluzioni arabe nel
laboratorio del Mediterraneo.

valore sostanziale, tuttavia ci che rende la convenzione capitalista (cio adeguata


allattuale organizzazione del lavoro sociale per estrarne profitto o per accumulare rendita
finanziaria) comunque una misura, una misura di classe, un dispositivo di potere. Non val
qui la pena di ricordare che Marx ha sempre definito il valore subordinandolo al plusvalore.
Ora, questa misura sar ancora fondata sul rapporto fra tempo necessario e sovrappi di
tempo non pagato certo, ma solo se questo rapporto sociale sar considerato
globalmente, e in ci, nella tensione di questo sforzo indefinito, nella tendenza ad
approssimare un limite assoluto, in questo affastellarsi di bambole russe, consiste anche la
permanenza della crisi.
3) Per fissare questa misura politica, il potere costituzionale capitalista (e la convenzione

ORI ZZONTI MERI DI ANI


Orizzonti m eridiani un percorso di
autoform azione e conricerca dentro le
lotte e i m ov im enti del Mezzogiorno.
Presentazione dei m ateriali di "Orizzonti
m eridiani"
Leggi gli altri contributi

che lo regge) deve costruire una nuova forma di governo la governance, appunto. Essa
non agisce principalmente come potere di eccezione, ma come governo di unemergenza
continua ( uneccezione spalmata sul tempo che rivela, negativamente, una continua

QUADERNI DI SAN PRECARI O

instabilit; positivamente, captazioni impreviste di eccedenza, salti e dismisure, ecc.) dentro


una temporalit fratturata, uninattualit permanente.
Aggiungiamo a margine che, ora, in questa fase, il carattere costituente dellazione
neoliberale si affianca a potenti strategie destituenti (la minaccia del default, gli
spostamenti di capitale come minaccia politica, ecc.). E notiamo anche che sul terreno dei
movimenti, limmaginazione costituente piena di contenuti destituenti (solo per fare un
esempio, il diritto allinsolvenza come primo passo per riconquistare un uso della moneta
liberato dallo sfruttamento diretto).
Ne viene che una riflessione costituzionale oggi presuppone anche la messa in discussione
ed il ripensamento dei linguaggi e delle pratiche di movimento su cui abbiamo fondato fino
ad oggi la nostra riflessione. Si tratta di individuare degli strumenti con i quali imporre al
capitale finanziario un nuovo rapporto di forza.
2.1
Torniamo a noi, alla costituzione italiana, a quellart. 1 la repubblica fondata sul lavoro
che fin da piccoli ci ha tormentato (o fatto ridere). Ricordiamo semplicemente che
loperaismo nasce dalla dichiarazione che, in quella formula, in continuit con lo statalismo
intervenzionista anni 30, era fissata la convenzione keynesiano-fordista, come norma dello
sfruttamento operaio e di regolazione politica di una societ in cui per ben che andasse il
pubblico era totalmente funzione della riproduzione allargata del capitale. La costituzione
del 48 promuove una societ capitalista in termini riformisti: da poco lUnione sovietica
aveva battuto le armate del fascismo europeo, solo il riformismo era ormai concesso ai
capitalisti. In queste condizioni, si comprende come, nella lotta di classe, possa esercitarsi la
pressione dei proletari sul salario operaio, come strumento (badate bene!) di democrazia,
da praticare dentro e contro la produttivit del sistema: questo processo aumenta il reddito
(diretto ed indiretto) della classe operaia e della societ lavoratrice.

ARGOMENTI

America Latina Biopolitica


Capitalismo cognitivo Cina
Commonfare Composizione di classe

Comune Conricerca Costituzione

Crisi Debito Diritto elezioni

Europa Femminismo Filosofia


Finanziarizzazione Genere

Governance Guerra Im presa In ch iest a


Internet Istituzioni Italia Lavoro
Logistica Marx Mediterraneo
Migrazioni

Movimento Occupy

In questo quadro il pubblico si definisce come funzione di mediazione del rapporto sociale

Operaismo Postcolonialismo Precariet

capitalistico, ovvero della lotta di classe ed attorno a questa funzione che si coagula e

Razzializzazione Reddit o Ren dit a Saperi

prende figura la rappresentanza politica borghese (nella fattispecie, italica). Come si sa, la

Sciopero Sindacato Soggettivit Stati

Costituzione italiana non mai stata realizzata completamente. Anche se lo fosse stata, non
sarebbe comunque costitutiva di quel mondo di meraviglie socialiste di cui ci raccontano.

Uniti Sud Universit

Non volendo confonderla con lo spirito della Resistenza e della Costituente repubblicana,
come troppi retori facevano e fanno, M.S. Giannini sottolineava, gi negli anni 60, che
pensare che lo spirito di questultima fosse ancor vivo, significava farsi beffa dei cittadini o
truffarli. Comunque, la Costituzione del 48 stata presto omologata e cio adattata allo

ARCHI VI O

Select Month

sviluppo incrementale del capitalismo italiano attraverso lazione di regolazione dello Stato,
come rappresentante del capitale sociale, cio come mediatore della lotta di classe. E
quando arrivano la crisi degli anni 70 e le riforme capitaliste degli anni 80, si avvia

CERCA NEL SI TO

piuttosto quel processo reazionario di ristrutturazione generale del sistema, nel quale

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ancora viviamo. Che cosera avvenuto? Che le lotte operaie al centro dellimpero e le lotte di
liberazione dal dominio coloniale avevano rotto la possibilit della regolazione fordista. Il
capitale raccoglie la sfida e promuove il biocapitalismo nella forma finanziaria. E non

SEARCH

ricorrendo a Foucault che, gi allora, negli anni 60, abbiamo cominciato a parlare di lavoro
sociale e di sfruttamento del bios nel definire le nuove figure della regolazione capitalista,
attorno e dopo lo scossone del 68. Ci riferivamo semplicemente al fatto che, dentro le
ripetute crisi fiscali della regolazione pubblica, il capitale aveva incominciato a ricorrere ai
fondi pensione ed alle assicurazioni sociali per risistemare i suoi conti. Che cosera
successo? Che, a fronte alle trasformazioni che le lotte di classe operaia determinano
dallinterno del sistema industriale, a fronte degli effetti micidiali del rifiuto del lavoro
fordista ed in relazione alla pressione biopolitica del lavoratore sociale, a fronte della crisi
dello Stato-piano, la risposta capitalistica avviene attraverso una ripresa di controllo
politico dallesterno del sistema industriale e la determinazione dellegemonia politica della
sfera monetaria sullinsieme della produzione sociale. La crisi fiscale di New York sta
allinizio di questo nuovo ciclo politico. E lo raffigura esemplarmente.
Occorre fare molta attenzione a questo passaggio (daltra parte Marazzi, Offe, OConnor,
Aglietta ed altri gi allora ne segnalarono il carattere sociale) perch qui non si verifica solo
la destituzione del pubblico dalla sua funzione di mediatore dello sfruttamento (a tutto
vantaggio dei cosiddetti mercati) ma comincia a svilupparsi una nuova figura dello
sfruttamento lo sfruttamento diretto del bios, lesaltazione del welfare come base di
valorizzazione finanziaria. Il mondo della produzione di sanit, dellassicurazione
dellinfanzia e della vecchiaia, della istruzione e delleducazione, ecc., il mondo cio della
produzione delluomo per luomo diviene la materia prima, meglio, il sangue che circola
nel sistema arterioso del capitale finanziario globale. Il mondo del lavoro sfruttato in
quanto bios, non solo in quanto forza-lavoro ma in quanto forza vivente, non solo in
quanto macchina di produzione ma in quanto corpo comune della societ lavorativa.
Ecco dunque che cosa diventa il pubblico nello sviluppo di queste pratiche di sfruttamento
e di conseguente valorizzazione che la nuova costituzione europea contiene ed impone
attraverso i cosiddetti governi tecnici. Dopo aver personificato la mediazione del potere
capitalistico, nella sua lotta contro la classe operaia e i produttori sociali, dopo esser stato lo
strumento attraverso il quale, vista limpossibilit di sbloccare la rigidit del salario verso il
basso e di recuperare attraverso linflazione i vantaggi relativi di reddito della societ
operaia ecco dunque il pubblico che, in nome del capitale, comincia a saccheggiare i fondi
pensione, a svuotare il Welfarestate del suo senso emancipatorio, a nutrirsi direttamente
del comune produttivo. Tutto questo avviene attraverso i nuovi regimi monetari che sono
imposti ai soggetti europei. Nella moneta europea il pubblico totalmente assoggettato,
violentato dal privato.
2.2
Se consideriamo molto rapidamente come si configuri giuridicamente il pubblico nella
costituzione europea che viene formandosi, ci troviamo ovviamente a fronte di una sorta di
codificazione di quanto siamo venuti fin qui definendo come il nuovo ordinamento del
biopotere capitalista.
Ormai, quando si parla di costituzione europea, si parla essenzialmente di economic
governance, e quando si parla di governance economica, spesso si traduce sostantivamente
il concetto nel tedesco Ordo-liberalismus (ci stato detto che questa traduzione si data
anche in documenti ufficiali). Vale a dire in una autoritaria economia sociale di mercato
che, non a caso, sotto la pressione dei mercati, ha perduto ogni dimensione sociale e
riformista per esaltare al massimo quella autoritaria ed ordinativa. Prodotto da una scuola
che, assumendo diverse e spesso inquietanti figure politiche, si prolunga e si trasforma
dagli anni 20 ad oggi: essa domina gli attuali processi costituenti europei.
Stabilit dei prezzi, regolazione repressiva di ogni deficit budgetario inappropriato, unione
monetaria separata dallunione politica, sono diventati principi cui attenersi con alcune
conseguenze dissolutive di ogni pur formale regola democratica. Il controllo e la
supervisione burocratica dei bilanci sono infatti privi di ogni legittimazione democratica
(non solo delle istituzioni nazionali ma anche di quelle comunitarie); gli interventi regolatori
sono di volta in volta individualizzati fuori da ogni norma generale il carattere di giustizia
dellazione comunitaria del tutto svuotato; e, in terzo luogo, le politiche europee di
regolazione sociale, distributive e compensatorie, risultano effettivamente dissolte. Per
dirla con Jrges, nella crisi lEuropa passata da una costruzione giurisdizionale ad una
costituzione autoritaria e da un deficit di democrazia ad un default democratico.
Ma, una volta fissata la temibile faccia di questa nuova costituzione del pubblico, ci
lasceremo affascinare ed imprigionare dal suo gorgonesco sorriso? No di certo. Di nuovo

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riscendiamo a livello della composizione materiale della moltitudine europea, la si voglia o


no considerare come classe. Ora, la separazione fra ordinamento economico del potere e
strutturazione sociale delle classi lavoratrici, il primo centralizzato nella Costituzione
europea, la seconda lasciata ai singoli Stati-parte, non rivela solo una crisi democratica
profonda; essa produce ancora riprendendo Jrges una sorta di big bang. Rivelando
paradossalmente proprio quello che si voleva celare.
E cio: che laffidamento dello sviluppo costituzionale europeo ad un potere monetario
democraticamente incontrollabile, che lo sganciamento di un biopotere tecnicamente
indipendente ed economicamente eccedente rispetto alla miseria sociale che impone, che la
costruzione di un meccanismo regolatore sottratto ad ogni bilanciamento che non sia quello
di unausterit sociale insopportabile bene, tutto ci dimostra solamente che il nuovo
potere pubblico incarnato dal MES (meccanismo europeo di stabilit) e nel TSCG (trattato
per la stabilit, il coordinamento e la governance) rappresenta una spaventosa macchina di
accumulazione privatistica originaria contro quel tessuto comune di cooperazione sociale e
quel sostrato di attivit produttive comuni che le lotte di classe operaia e i sommovimenti
sociali avevano fin qui costruito.
E se vero che questo processo distrugge ogni possibilit di una politica nazionale pi o
meno democratica (ma abbiamo gi visto quanto il meno prevalesse); se vero che non
aiuta determinare nuove potenze comunitarie tuttavia anche vero che nel processo di
unificazione in atto, paradossalmente, lapplicazione della golden rule mette in luce, meglio,
fa risaltare con forza una nuova consistenza moltitudinaria, effettualmente resistente e
virtualmente antagonista da governare! Ma non sar facile governare questo proletariato
che, nella cooperazione e nella produzione, pu organizzare la propria autonomia comune.
3.1
Come si pu rompere, dal punto di vista dei lavoratori e con la forza del comune, ovvero
della lotta di classe, la convenzione finanziaria (costituzionale) che ora ci domina? Per
tentare di avanzare su questo terreno, ricordiamo alcune definizioni e, prima di tutto, alcuni
presupposti della nostra analisi.
Il capitale finanziario capitale, tout court, quindi non una realt parassitaria n un
semplice insieme di strumenti di conto; bens una figura del capitale in senso pieno, cos
come lo stato ed e continuer ad essere il capitale industriale, e come sono state altre
figure padronali, storicamente date e/o dismesse nello sviluppo della lotta di classe. Un
rapporto sociale: fra chi e chi?
Per comprenderlo bene occorre definire con il massimo di esattezza la posizione del
capitale costante rispetto al capitale variabile, e cio del comando capitalistico rispetto
alla forza lavoro; e percorrere le forme attuali del processo di sottomissione del secondo da
parte del primo. Ora, questo processo di sottomissione pur essendo reale, cio totale
nuovo e singolare. Nel passaggio che analizziamo, la forza lavoro si infatti riappropriata
in quanto forza-lavoro cooperativa e cognitiva di parti (frammenti, attributi, modi, ecc.)
del capitale fisso.
Se per capitale costante intendiamo linsieme delle condizioni produttive nelle mani del
capitale; se per capitale variabile, linsieme dei valori trasferiti ai lavoratori perch si
riproducano; e se per capitale fisso intendiamo le macchine e le strutture messe a
disposizione del processo produttivo va ora riconosciuto (nel passaggio che analizziamo)
che la forza-lavoro, lungi dal funzionare semplicemente come capitale variabile, venuta
appropriandosi, meglio, incorporando quote di capitale fisso. Essa si mette cos in una
situazione di virtuale (relativa ma potenziale) estraneit rispetto al comando, cio alla
sintesi capitalista. Si aggiunga che, se alla rivelazione della sottrazione e dellincorporazione
di quote del capitale fisso da parte della moltitudine lavoratrice, si assommano gli episodi o
le vicende di riappropriazione di capitale circolante (nella figura, per esempio, della forzalavoro migrante), allora la situazione pu mostrare una soglia critica nuova e positiva.
in questa condizione modificata, che si realizza in una prima figura la sussunzione del
lavoro vivo nel capitale costante, cio nel capitale finanziario, cio nel comando
capitalistico nella figura principale che oggi presenta. E se cos la composizione tecnica della
forza-lavoro divenuta assai rigida, avendo assorbito quote di capitale fisso e circolante, se
dunque la sintesi capitalista deve comandare questa composizione (cio rendere flessibile,
meglio, frammentare, fracassare questa rigidit), allora il comando capitalista non potr
darsi che verticalizzandosi rispetto al piano della produzione, esternizzando (per cos dire) e
comunque esaltando il momento politico del comando su ogni altro elemento (ideologie,
funzionalit, ecc.). Il capitale finanziario corrisponde a queste caratteristiche e svolge
questo compito.

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A proposito di costituzione e capitale finanziario : UniNomade

Ora, questa figura astratta del comando capitalista sottoposta a grande tensione e
probabilmente a contraddizione dal fatto che oggi il processo di valorizzazione, e quindi i
processi di sfruttamento del lavoro vivo, debbano sempre di pi diventare interni a quei
corpi che esprimono direttamente funzioni produttive e, nella cooperazione sociale,
esercitano funzioni organizzative del produrre. Tutto ci comporta, di ritorno,
linvestimento globale della vita da parte del capitale: il capitale diviene biopolitico. Ma di
qui una contraddizione fondamentale: da un lato, il capitale esige una completa
interiorizzazione del capitale variabile al processo di valorizzazione (come veniamo
descrivendola or ora); dallaltro abbiamo, in funzione di comando, una forte, se non
completa, astrazione del capitale costante (nella forma finanziaria) dal capitale variabile (in
quanto lavoro vivo sociale ed in quanto lavoro cognitivo irriducibili almeno per parte
alla mercificazione). Il capitale finanziario sembra dunque interpretare il rapporto sociale
che costituisce il concetto di capitale come rapporto eminentemente politico.
Ora, come abbiamo visto, nella convenzione del capitale finanziario, il denaro prende il
posto del valore-lavoro. Nella relazione politica che costituisce il capitale finanziario, la
convenzione di valore monetaria. La convenzione monetaria prende luogo della
convenzione valore-lavoro (cio rappresenta una nuova figura delloltrepassamento della
legge del valore interpretata, appunto, nella fase dello sfruttamento industriale del lavoro,
alla maniera individualista, fabbrichista e salariale). Ora invece la convenzione
singolarizzata, sociale e debitoria. Al contrario di quanto avveniva nel keynesismo, essa
definisce la parte salariale come il residuo delle unit monetarie di cui il lavoro astratto
lequivalente.
Come muoversi a questo punto? Abbiamo (talora fastidiosamente) ripetuto che la richiesta
di una nuova costituzionalizzazione del lavoro costituisce un tentativo completamente
astratto di riproposizione di mediazioni pubblicistiche classiche ed abbiamo concluso
(citando il documento di Giso Amendola, Costituzione precaria) che oggi il senso della
costituzionalizzione possibile sta nello sganciare lidea stessa di costituzione dalla
mediazione pubblico-sovranista entro la quale si data originariamente e nellintendere
lopposizione ai processi di decostituzionalizzazione come lotta per lapertura continua di
processi costituenti, l dove la governance tende a neutralizzarli e a richiuderli nei canali di
espressione costituiti. Si potrebbe dire, provocatoriamente ma neanche tanto, che le
soggettivit precarie pi che la difesa della costituzione in quanto tale hanno tutto
linteresse ad una precarizzazione della costituzione stessa, a renderla cio aperta allo
sviluppo continuo a processi di autorganizzazione.
Il nuovo terreno di lotta costituente, sul quale battersi, dunque quello della
governamentalit. Che essa non escluda il diritto ma piuttosto lo attraversi, provocandone
la progressiva decentralizzazione e flessibilizzazione, e nello stesso tempo azzerandone la
tradizionale pretesa di autonomia dalle altre scienze sociali, mi sembra il punto sul quale
insistere. Basti rifiutare, agendo la governance, lillusione che ivi si possa dare una sorta di
dualismo di potere che metta in tensione fino allesplosione il processo costituente. No,
non siamo sicuramente in una situazione insurrezionale, non sono ripetibili exploits
bolscevichi perch non si di fronte ad un dualismo simmetrico di poteri in lotta; siamo
invece a fronte dellasimmetria potente della nuova figura della forza-lavoro cognitiva la
sua ricca povert che si confronta, certo, con il dominio del padrone, del capitale
costante, ma non indotta a precipitare nello scontro, poich essa nello stesso tempo
irriducibilmente resistente, rigida anche nella precariet, essendosi incorporata quote di
capitale fisso e circolante.
Cos arriviamo al vero problema, liberato da ogni presupposto catastrofico o palingenetico:
cosa significa assumere i processi costituenti (a partire dalle sempre nuove produzioni di
soggettivit e di incorporazione di quote di capitale fisso) non come conclusivi ma come
coessenziali ad un nuovo processo costituzionale? Certo, una nuova costituzionalizzazione
del lavoro risulta essere unidea del tutto reazionaria, pura nostalgia della mediazione
pubblica-sovranista: ma di nuovo, cosa significa un processo costituente nellaccettazione
della frammentazione, del pluralismo moltitudinario del lavoro e della societ? Cosa
significa costituire un noi comune dentro una realt sociale in cui ogni identit sia stata
dissolta ed ogni ricomposizione non possa essere, appunto, che costituente?
A questo punto ci permettiamo di insistere nuovamente sulla straordinaria opportunit che
la convenzione costituzionale monetaria, imposta dal capitale, ci offre: quella di rivelare
immediatamente che lantagonismo anticapitalista non riguarda limitate sezioni della forzalavoro sociale (esso non riguarda il lavoro vivo assunto in maniera individualistica,
localizzata e salariale) bens lo assume come moltitudine, quindi come realt singolarizzata,
sociale e in una relazione di dipendenza (indebitata, cio) ma che tuttavia si prova nella
riappropriazione della ricchezza, attraverso il riconoscimento e la costruzione del comune.

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A proposito di costituzione e capitale finanziario : UniNomade

Realt moltitudinaria: certo, indebitata, sottoposta allalienazione mediatica, invasa dalle


tristi passioni dellinsicurezza, impedita nella rappresentanza democratica dal disgusto che
essa merita e dallimpotenza politica che mostra ma anche da ci spinta ad esprimere una
forte volont di lotta. I movimenti indignati e quelli occupy hanno ampiamente
avanzato questi comportamenti costituenti. I movimenti italiani sui beni comuni sono
attivi essi stessi su questo terreno. Quello che ora essenziale di assumere la dimensione
costituente per rompere con ogni momento corporativo, identitario e/o localistico di
lotta. Non vogliamo certo negare che ogni momento di lotta sia legato ad interessi e/o
luoghi specifici, ma la lotta oggi o costruita contro luniversale immagine del dominio
finanziario, o non c. Non siamo mai stati luddisti nei confronti del macchinario ma
piuttosto sabotatori dello sfruttamento che veniva dallorganizzazione del lavoro, cos oggi
non spacchiamo i bancomat ma sabotiamo il sistema di dominio finanziario perch
vogliamo costituzionalizzare cio appropriarci delle banche, del potere che, attraverso
la moneta, organizza e premia, separa e domina, capta e toglie il valore prodotto dai
lavoratori, autonomamente e comunemente.
3.2
Autonomamente e comunemente.
Per quanto riguarda quellautonomamente, ci spieghiamo subito. a questo punto infatti
che il nostro procedere si intreccia con quello di analisti che, nella rivoluzione postsessantottesca dei saperi, hanno cominciato a riconoscere una nuova ontologia comune
della societ e del diritto. In particolare, come negli anni Settanta Claus Offe e i suoi
compagni, cos oggi Teubner e la sua scuola ci aiutano a comprendere (nella teoria del
Societal Constitutionalism) come la modernit (o la postmodernit) capitalista mostri
ormai una insostenibile tensione insopportabile contro il dominio delle sterili alternative fra
centralit del pubblico (statale) e istituzioni della propriet privata quando ormai le
soggettivit non appaiano pi sulla scena come individui autoriflessivi ma piuttosto come
reti di eventi sociali. Ci sono nuove forme di autopoiesis del collettivo che, attraverso i
conflitti sociali, chiedono di farla finita con gli eccessi della propriet privata ed ormai
propongono nuove procedure di istituzionalit politica e di processualit sociale in
differenti settori della societ. [Su questi temi altri compagni interverranno]
Noi ci tratteremo piuttosto sullaltro termine posto in epigrafe: comunemente. Anche qui
c da spiegarsi. Se c qualcosa da conquistare per trasformare in maniera vera questa
societ, questo qualcosa il comune. Ed il comune non una totalit ma un concetto di
parte si contrappone al privato e demistifica il pubblico. Se esso si presenta come totalit
perch il comando capitalistico se ne impossessato e lo ha organizzato nellindipendenza
della Banca centrale, sottraendolo alla democrazia del 99%.
Di contro, quando noi non assumiamo pi il comune come la cattiva parte da liberare ma
come un compito da svolgere, come dispositivo da realizzare, lo opponiamo al privato ed al
pubblico, e prima di tutto cominciamo col denunciare il feticismo del denaro, perch
riconosciamo che in questa convenzione capitalista dellistituzione sociale, esso ci dato
come simbolo e veicolo della violenza; mentre invece quella spettralit delle istituzioni
finanziarie copre e mistifica un qualcosa di comune che non pi semplicemente una
forza-lavoro complessiva della societ (fissata come valore oggettivo nelle merci) ma un
insieme molteplice di attivit cooperative, creative, eccedenti [e sottointeso non pi
popolo ma moltitudine globale]. Cos nel progetto che emana da questa potenza, nel
soggetto che lo incarna nasce il desiderio di rimettere mano al nesso fra produzione e
finanza, lottando contro limpoverimento di coloro che, pur producendo nella cooperazione
sociale, sono privati del comune prodotto anche soprattutto di quello (il welfare, il
benessere elementare) nel quale si riproducono miseramente.
La questione della Banca centrale e del sistema creditizio dunque centrale dal punto di
vista costituzionale. Il denaro divenuto la misura costituzionale dei diritti dei cittadini ed
ogni decisione politica in nome dellassolutezza del denaro e della sua funzione regolatrice
stata cos espropriata dalla Banca centrale. Essa infatti divenuta non solo il deposito
politico del valore ma il luogo dove si pone la questione del rapporto di forza fra le classi
che compongono la societ, quando la sostanza di valore sia intesa come un tessuto di
rapporti sociali.
Il dispositivo utopico che guida la nostra pratica eversiva, consiste nellimporre una
convenzione costituzionale che fondi ed interpreti una moneta del comune. La moneta
sempre unistituzione sociale che accompagna gli scambi, ed ogni valore sociale pu essere
espresso in forma monetaria. Se la banca produce moneta e se oggi essa la produce come
mezzo di produzione, la democrazia, il comando del 99% deve impossessarsi della regola
delle emissioni monetarie e piegarla al rapporto sociale nel quale, oggi, la forma del comune

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A proposito di costituzione e capitale finanziario : UniNomade

ha qualificato la cooperazione produttiva.


La costituzione consiste in genere nellarticolare il rapporto tra lavoro e scambi, nel fissare
la circolazione fra attivit e bisogni, subordinandoli alle necessit di rapporti produttivi
comuni ed alle funzioni sociali che ne derivano. Solo se riusciremo in questo programma
potremo restituire alla forza-lavoro sociale, alla fatica ed allinvenzione delle singolarit che
compongono la moltitudine, il prodotto del comune. Cos potremo realizzare la nostra
utopia che consiste nello strappare il lavoro al plusvalore, alla schiavit dello sfruttamento
capitalista, alle determinazioni corporative della sua sindacalizzazione ponendo dunque
lattivit umana come misura della libert e delluguaglianza della produzione del Comune,
sullorizzonte globale.
3.3
Ma tutto ci appunto unutopia. Daltra parte, la capacit di rompere sulla quale un
momento fa insistevamo, il prodotto immediato della nostra indignazione. possibile
costruire una strategia costituente che realisticamente componga lindignazione e il
desiderio utopico? Quali dispositivi politici possiamo realisticamente mettere in azione per
definire una strategia costituente?
O forse meglio, per prendere il potere? Troppo spesso ricordiamo a noi stessi che non c un
Palazzo dInverno da conquistare. Ce lo siamo giustamente ripetuti, non volendo
confondere il concetto di rivoluzione con quello di dittatura, lidea di democrazia con quella
dellUno sovrano. Talora abbiamo cancellato lopportunit della prima per evitare le
conseguenze del secondo. Il secolo XX ce lo imponeva. Ora per siamo nel XXI secolo.
Che cosa vuol dire costruire quel noi potenza costituente forza del comune visto come
un realistico punto di approdo delle lotte, davanti e contro allunit costituzionale del
denaro, dentro la nuova comune soggettivazione del lavoro astratto?
Ora, io penso che si tratti di muoversi evitando certo quel percorso utopistico e alla fine
tragico che stato del secolo breve ma non per questo rinunciando ad un discorso
istituzionale che non abbia paura di toccare, di slabbrare, di appropriarsi, attraverso
unesperienza militante, degli elementi universalistici delle rivoluzioni trascorse e delle
attuali esperienze insurrezionali dentro/contro la democrazia capitalista. Per esempio:
lobbiettivo del reddito garantito incondizionato si appropria chiaramente di un momento
universalistico ed interpreta allo stesso tempo unistanza costituente, adeguata alle nuove
forme di produzione delle merci ed alla nuova composizione sociale delle soggettivit
produttive. Ma cos la montagna ha partorito un topolino, si ironizza! Vuol dire non
comprendere come nel reddito garantito universale ed incondizionato sia implicito il
riconoscimento di un soggetto produttivo comune.
Per esempio, ancora: c uno Zeitgeist che in tutto loccidente (ma non solo) scredita i partiti
politici, ne nega la rappresentativit, denuncia il senso di alienazione crescente che
saccompagna alla denuncia della corruzione del loro potere e dellimpotenza dei sudditi.
chiaro che qui, attraverso la critica della figura pubblicista del partito politico, si contesta di
nuovo il pubblico cio la funzione della rappresentanza politica e la sua pretesa di non
essere alle dipendenze della propriet privata, la sua illusione di costituire uno strumento di
decisione democratica. Ora, riprendendo il tema della sintesi di esperienze sovversive
attuali e di proposte universaliste, si pu certo concludere che solo il riconoscimento e la
pratica del comune, come base produttiva e come scopo della produzione, come vita
produttiva e ricerca della felicit, disposte insieme, possano oggi davvero fondare la
democrazia. Perci che cosa pu essere il desiderio costituente se non la pulsione a
incominciare subito a costruire strutture comuni che permettano di legalizzare azioni di
espropriazione del privato, di legittimare strumenti di appropriazione del pubblico e di
riconquistare la capacit di decidere assieme e di organizzare cos, in istituzioni adeguate,
la forza del lavoro e la comune intelligenza delle moltitudini?

Ca t eg or ia : In t er v en t i, It a lia n o T a g s: Com u n e, Cost it u zion e, Fin a n zia r izza zion e

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