In epoca moderna il project management si sviluppato a partire da diversi campi di applicazione incluso il
settore delle costruzioni, l'ingegneria industriale, la difesa
(logistica e organica militare) e, in tempi pi recenti, la
realizzazione di software. Uno dei contributi pi precoci e pi importanti venne dato dall'ingegnere statunitense
Henry Gantt, che introdusse nei primi anni del XX secolo una tecnica di pianicazione ricordata ancora oggi con
il suo nome (Diagramma di Gantt) tuttora parte essenziale di ogni attivit di pianicazione, a suo tempo sviluppata da Gantt per supportare l'introduzione delle teorie di Taylor[3] di cui fu importante collaboratore. Sulla
base del suo lavoro sono nati successivamente altri fondamentali concetti ampiamente usati nelle prassi di project management, come quello di allocazione delle risorse
e quello di work breakdown structure (WBS), utilizzato
per rappresentare la struttura delle attivit di un progetto. nente una guida completa e sintetica degli standard e delNel corso della Seconda guerra mondiale e nel perio- le linee guida indispensabili per le prassi di project mado successivo presero luce i primi veri e propri progetti nagement. L'International Project Management Associastrutturati secondo una concezione moderna del project tion (IPMA), fondata in Europa nel 1967, ha intrapreso
management. Il Progetto Manhattan, lanciato dal gover- una direzione simile istituendo l'IPMA Competence Bano degli U.S.A. con l'obiettivo di realizzare per primo seline (ICB). Entrambe le organizzazioni stanno parteciarmi nucleari in anticipo rispetto agli sforzi in corso da pando ora allo sviluppo di uno standard ISO per il project
parte del governo nazista, riconoscibile come il primo management.
grande progetto organizzato secondo un modello scienticamente somigliante ai grandi progetti attuali. Il sico Robert Oppenheimer che ne venne nominato direttore
nel 1942, sfruttando la sua abilit organizzativa (nonch
ovviamente la sua profonda conoscenza teorica degli argomenti trattati) riusc a dare una forma organizzativa e
una profonda motivazione a tutto il team di progetto (vi
lavorarono per diversi anni circa 700 persone). Oltre ai
diagrammi di Gantt e altre tecniche e strumenti informali, negli anni successivi al 1950 vennero sviluppate altre
importanti tecniche: il PERT (Program Evaluation and
Review Technique) sviluppato dalla societ Booz Allen
Hamilton per il progetto di sviluppo del missile Polaris da
parte della Marina statunitense (in collaborazione con la
Lockheed Corporation) e il CPM (Critical Path Method)
sviluppato congiuntamente da DuPont Corporation and
Remington Rand Corporation per gestire i progetti di manutenzione degli impianti industriali. Negli anni successivi queste tecniche si diusero largamente e velocemente
nel mondo industriale.
Il project management moderno una cultura che viene
soprattutto dall'esperienza derivante dalla gestione di progetti complessi. Tra i primi a sottolineare questo approccio sia come Project Manager che come consulente delle
maggiori Societ, Imprese e Committenti stato Russell
D. Archibald.
L'ingegneria gestionale si evolse e, grazie al lavoro pionieristico di Hans Lang e altri, vennero sviluppate tecnologie
per la stima dei costi di progetto e per la gestione dei costi.
Nel 1956 venne fondata la American Association of Cost Engineers (ora AACE International - Association for
the Advancement of Cost Engineering) da parte dei primi cultori del project management e delle prassi correlate
(pianicazione, stima dei costi, controllo di progetto costi/pianicazione). La AACE ha continuato la sua attivit
di sviluppo degli standard tecnologici e nel 2006 ha rilasciato il "Total Cost Management Framework" (versione
PDF del libro) sviluppato da John Hollman[4] .
4.2
attivit che lo compongono, ma principalmente si focalizza nel coordinamento e nel controllo delle varie componenti e dei diversi attori coinvolti con l'obiettivo di
minimizzare la probabilit di insuccesso.
valorizzare la quantit di lavoro necessaria (il cosiddetto eort) a completare ciascun task, determinando la tipologia di risorse (umane e non) necessarie
alla loro realizzazione;
Al completamento del progetto di solito il prodotto o servizio realizzato vengono presi in carico da una gura operativa diversa, tipicamente il Product Manager o il Service
Manager.
In progetti di grande respiro, l'attivit di project management pu essere delegata a pi persone: si realizza
quindi un gruppo di project management. Comunemente
nel gruppo esiste un leader che viene comunque chiamato project manager, a questo si aancano altre persone
che si occupano delle attivit di management di parti del
progetto secondo una vista per componenti del sistema
o per aree speciche. Questi vengono detti talvolta task
manager.
Premesso che sia a livello internazionale che in Italia circola una quantit notevole di metodologie e di tecniche correlate alla teoria e alla prassi del project management, esistono dei concetti e delle tecniche fondamentali
ricorrenti nella maggior parte degli approcci esistenti.
4.1
Stima di un progetto
determinare i costi del personale per la realizzazione di ciascun task moltiplicando la quantit di lavoro (eort) stimato per i costi medi delle tipologie
di risorse individuate; aggiungere i costi degli altri
materiali e/o servizi necessari;
determinare il percorso critico in base alle dipendenze esistenti dentro la WBS;
calcolare il tempo totale (il cosiddetto elapsed) sommando i tempi di tutti i task che si trovano all'interno
del percorso critico;
determinare il costo totale sommando i costi
(personale + materiali + servizi) di tutti i task.
Questo procedimento reso molto pi semplice dagli
strumenti di controllo della pianicazione disponibili, che
consentono di rappresentare la struttura dei task associati alla WBS, visualizzare il diagramma di Gantt e cercare il miglior assetto del piano che ottimizzi l'utilizzo
delle risorse e minimizzi i rischi presenti nella pianicazione, con il vincolo di restare all'interno del tempo di
realizzazione richiesto dal committente.
terminati vincoli. Tradizionalmente questi vincoli vengono elencati come scopo/qualit, tempo e costo/risorse.
Spesso viene usata l'immagine del triangolo del project management (dove ogni lato rappresenta un vincolo), per rappresentare la loro correlazione: ciascun vincolo non pu essere cambiato senza impattare sugli altri
due, ovvero ciascun parametro funzione degli altri due.
Un'ulteriore variante di questo sistema dei vincoli separa la qualit" (o le 'prestazioni') dallo scopo, trasformandolo in un tetraedro con quattro vincoli correlati tra
loro.
Il vincolo tempo indica la quantit di tempo disponibile per completare il progetto. Il vincolo costo/risorse rappresenta il budget disponibile per il progetto e al tempo stesso l'insieme delle risorse a disposizione del progetto ( evidente la correlazione diretta tra costo e risorse assegnate). Il vincolo scopo/qualit rappresenta quanto deve essere fatto per conseguire i risultati attesi dal
progetto sia in termini di requisiti che di criteri di qualit/performance. Questi tre vincoli sono strettamente correlati: incrementare lo scopo tipicamente signica aumentare i tempi e i costi/risorse del progetto; ridurre i
tempi spesso richiede costi pi alti (risorse pi grandi)
e/o uno scopo pi ristretto; un budget risicato (meno risorse) pu implicare tempi pi lunghi e/o una riduzione
dello scopo.
4.2.2 Costo/Risorse
I costi necessari a sviluppare un progetto dipendono principalmente da diverse variabili: quantit e qualit delle
risorse assegnate, costi del lavoro, costi dei materiali e/o
dei servizi acquistati esternamente, gestione dei rischi (es:
quanto viene speso/accantonato per mitigare i principali
rischi), costi di controllo e amministrazione del progetto, impianti e strumenti a disposizione, rivalutazione dei
costi (in caso di progetti pluriennali), costi indiretti.
4.2.3 Scopo/Qualit
Lo scopo del progetto, ossia i risultati che devono essere
prodotti, fortemente correlato alla qualit e/o alle performance di quanto deve essere rilasciato. La qualit prodotta rappresenta l'accuratezza con cui i risultati conseguiti sono aderenti ai requisiti concordati, nel senso che
soddisfano completamente i requisiti richiesti ed eventualmente aggiungono ulteriore valore per il committente. Per garantire un'aderenza soddisfacente (zero sorprese) necessario investire uno sforzo maggiore nella fase
di ingaggio del progetto, arrivando a denire con la maggior precisione possibile i requisiti e i criteri di accettazione che dovranno essere utilizzati per valutare i risultati
prodotti (caratteristiche e performance).
4.2.1
Tempo
Le dipendenze tra i task interni e quelle dagli eventi esterni (es: la fornitura di prodotti o materiali che servono
da input a determinati task) possono impattare sulla durata del progetto, introducendo spesso nei progetti reali
la necessit di rivedere la pianicazione precedente. Un
altro classico fattore che impatta sui tempi riguarda la
disponibilit delle risorse, piuttosto che l'assunzione (in
fase di stima) di produttivit/performance signicativamente diverse da quella eettiva del team reale. Nella
maggior parte dei progetti medio-grandi la misurazione
dell'avanzamento, il controllo e l'adattamento del piano
fanno parte delle attivit periodiche di routine del project
manager. Il Tempo non considerato un costo n una
risorsa, dato che il project manager non pu controllare la velocit con cui trascorre; questo ne fa la dierenza
fondamentale con gli altri vincoli.
Il Rischio
La disciplina del project management ha tra i propri principali obiettivi quello di tenere sotto controllo le variabili
del progetto, costituite dalle variabili gi descritte nella
sezione triangolo dei vincoli di progetto a cui si aggiungono
i rischi.
Il rischio pu essere denito come una potenziale causa di fallimento del progetto o, in altre parole, un evento
potenzialmente in grado di mettere a repentaglio il raggiungimento degli obiettivi del progetto. La maggior parte dei rischi con impatti negativi pu essere risolta (o per
lo meno mitigata) intervenendo nella pianicazione del
progetto e disponendo di maggior tempo e/o maggiori risorse. Secondo alcune denizioni (inclusa la terza edizione del PMBOK) un rischio pu essere classicato anche
come positivo nel senso che ad esso pu essere associato
una potenziale opportunit (ad es: completare il progetto
prima del previsto, per via di una immissione di risorse
aggiuntive o di una sua semplicazione). I committenti di
un progetto a volte possono imporre in corsa un peggioramento sulle tre variabili del triangolo: tempi, costi/risorse,
scopo/qualit. Le restanti variabili, i rischi appunto, devono essere gestite dal team di progetto ed in primis dal
project manager, mediante una stima iniziale solida e accurata e l'utilizzo di tecniche di pianicazione ecienti
e reattive. Sia la determinazione di queste variabili (tempi, costi/risorse, scopo/qualit) sia l'approccio da utilizzare
verso i rischi di progetto, di solito vengono ssati attraver-
5
so un processo di negoziazione tra le parti che si riette
nel contratto iniziale (formale o informale che sia).
4.4
Indipendentemente dall'approccio utilizzato, una particolare attenzione va dedicata alla denizione chiara degli
scopi/obiettivi del progetto e delle loro implicazioni; anMisurazione dell'avanzamento del progetto che la denizione chiara dei ruoli e delle responsabilit di
(metriche di progetto)
tutti gli attori coinvolti, inclusi i committenti, riveste una
Analisi dei risultati ottenuti sulla base dei fatti e delle importanza decisiva per il successo del progetto.
informazioni raccolte
Nel caso di progetti molto complessi (ad esempio nel caso di un insieme di progetti correlati) e comunque in caso
Denizione e controllo delle azioni correttive nedi impatti rilevanti dei progetti sulle organizzazioni coincessarie con rimessa del progetto in assetto con gli
volte e sui loro processi, il progetto deve essere consideobiettivi
rato all'interno di un approccio pi globale, agendo sul
(Ri) previsioni tempi, costi e altri indicatori del piano del Change management che si occupa principalmente di gestire l'impatto umano e organizzativo di una
progetto
trasformazione all'interno di un contesto aziendale e/o
Gestione della qualit
sociale.
13.
14.
10 NOTE
L'approccio classico che di fatto rappresentato A prescindere dalla maggior parte delle metodologie usadalla ortodossia del PMBOK sviluppato dal Project te, lo sviluppo di un progetto pu essere articolato in
Management Institute e a cui si ricollegano altri diverse fasi[7] :
framework (es: Method 123, TenStep);
allestimento e avviamento (o start-up), diretto a
Il Rational Unied Process (RUP) costituito da
determinare la natura e lo scopo del progetto;
un framework per lo sviluppo iterativo di prodotti
pianicazione e progettazione, diretta a organizzasoftware creato da Rational Software Corporation;
re i tempi e i rilasci dei deliverable e identicare i
L'approccio del Critical chain (catena/percorso crirequisiti del progetto;
tico) che si focalizza sulla disponibilit delle risor esecuzione (o produzione dei risultati), che conse oltre che sulle dipendenze logiche tra attivit di
siste nella realizzazione dei processi necessari a
progetto;
soddisfare i requisiti del progetto;
Gli approcci di project management basati sui pro monitoraggio e controllo del progetto, diretto a oscessi (Process-based management) che derivano da
servare e misurare l'esecuzione del progetto (tramite
una generalizzazione del concetto di controllo di
gli indicatori deniti nelle Metriche di progetto) in
progetto.
modo da identicarne per tempo i rischi e i potenziali problemi e intraprendere, quando necessarie, le
azioni correttive volte a rimettere il progetto in linea
7 Sistemi di project management
con i propri obiettivi;
completamento e rilascio dei risultati, diretto a formalizzare l'accettazione dei deliverable rilasciati e
l'esecuzione di tutte le attivit amministrative
indirizzate a chiudere tutte le pendenze.
pubblicata in Italia come UNI ISO 21500:2013 Guida alla gestione dei progetti (project management)" destinata ad essere utilizzata in qualsiasi tipo di organizzazione, pubblica, privata o comunitaria, e per qualsiasi tipo di progetto, indipendentemente dalla complessit,
dimensione o durata.
10 Note
[1] Project Management Institute, Guida Al Project Management Body of Knowledge, 3 ediz., Project Management
Institute, 2003, ISBN 1-930699-22-0.
11.2
Libri in inglese
11
11.1
Bibliograa
Libri in italiano
7
Antonello E.Bove, Project management: la metodologia dei 12 step, 1 ediz., Hoepli Editore, 2008,
ISBN 978-88-203-3970-8.
Sergio Gerosa, Roberto Somma, Tecniche e Metodologie di Project Management: la gestione di
programmi complessi con particolare riferimento
al settore spaziale, Aracne Editrice, 2011, ISBN
978-88-548-4049-2.
Harold Kerzner, Project management. Pianicazione, scheduling e controllo dei progetti, 1 ediz. (8
ediz. inglese), Hoepli, 2005, ISBN 88-203-3426-7.
Lucio Bianco, Massimiliano Caramia, Metodi quantitativi per il project management, 1 ediz., Alpha
Test, 2006, ISBN 88-203-3666-9.
James Lewis, Fundamentals of Project Management, 2nd ed., American Management Association,
2002, ISBN 0-8144-7132-3.
Brizio Leonardo Tommasi, Massimiliano Caramia, Metriche di maturit nel Project management, 1 ediz., Franco Angeli, 2012, ISBN
978-88-204-0795-7.
14
Stephen R. Pettee, As-builts Problems & Proposed Solutions (PDF), Construction Management
Association of America, 2005.
Eric Verzuh, The Fast Forward MBA in Project Management, 2nd, Wiley, 2005, ISBN 0-471-69284-0,
(pbk.).
12
Voci correlate
13
Altri progetti
14
Collegamenti esterni
COLLEGAMENTI ESTERNI
15
15.1
15.2
Immagini
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Contributori: [1] Artista originale: en:David Vignoni, User:Stannered
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15.3
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