Francesca Moschini
Modulo di Sociologia Urbana
Corso di Laurea in Ing. Edile - Architettura
Universit di Pisa, a.a. 2013/2014
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Indice
Abstract!
Origini!
Felicitas Iulia citt della Lusitania (II sec. a.C. - V sec. d.C)!
Lisbona Medievale!
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Lisbona ottocentesca!
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Conclusioni!
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Bibliografia!
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Aggiornato al 14 Febbraio
Abstract
In questo testo si ripercorre lo sviluppo della citt di Lisbona, mettendo in luce per ogni fase saliente
il contesto storico dal quale sorge. Si noti che la cernita e ogni volta la scelta della scala degli
interventi da riportare sono state eseguite tenendo in considerazione soprattutto la loro attuale
valenza allinterno della vita della citt, motivo per cui stato dato maggior rilievo agli eventi dello
scorso secolo. Lanalisi della forma dinamica della citt come espressione volta volta del mutare di una
societ parte dal mondo romano nel periodo tra il II sec. a.C. e il V sec. d.C., il cui declino coincide
con lespandersi delle invasioni arabe che occuperanno il territorio fino alla fine del primo millennio.
Gi in questi primi secoli di storia alcuni dei tratti fondamentali della citt che giunge ai nostri giorni
sono presenti, e fanno sentire ancora la propria voce, al fianco delle vicende della modernit: con
linstaurarsi del Cristianesimo tramite le crociate e della monarchia il Portogallo conoscer momenti
di splendore e ricchezze, e con questi le prime vaste espressioni in ambito urbanistico che
culmineranno nel periodo dellilluminismo con la ricostruzione della Baixa dopo il terremoto del
1755, che segna definitivamente la fine di unera gloriosa. La storia proseguir il suo corso attraverso
lottocento di una citt che deve le sue trasformazioni alle intuizioni di personaggi chiave come
Ressano Garcia, per poi cedere il passo a tutte quelle trasformazioni messe in atto da un regime che
utilizzava larchitettura e lurbanistica come mezzi per potenziare e veicolare il suo messaggio poitico.
Lexcursus si conclude con le vicende urbanistiche degli ultimi trenta anni in cui particolare rilievo
lasciato allinstallazione del nuovo quartiere di Oriente.
Origini
La storia del territorio e della citt di Lisbona strettamente legata alla sua collocazione geografica,
vicina allestuario del fiume Tago.
Linizio del popolamento della regione si ha dai tempi del paleolitico (500.000 a.C. - 10.000 a.C.
circa), fase in cui per millenni la conformazione geomorfologica venne stravolta a causa di grandi
alterazioni climatiche e di variazione dei livelli delle acque che portarono alla formazione di valli
fluviali.
Si attestano segni di resti dal periodo neolitico (circa 5.000 - 2.000 a.C.) e le prime attestazioni della
presenza di insediamenti fissi si hanno intorno al XIII secolo a.C.: la presenza di terreni fertili lungo
una costa aperta, in prossimit di fiumi, permisero la consolidazione di una comunit essenzialmente
agro-pastorile, come attestano i numerosi ritrovamenti di porzioni di strumenti per la gestione delle
coltivazioni.
Tra i secoli VIII-VII si assiste ad una progressiva crescita di importanza del nucleo, dovuta
essenzialmente alla sua eccellente posizione strategica: connessione fortissima col mercato fenicio e il
mondo orientale1.
Di questa fase ai fini della nostra analisi ci interessa sottolineare la vocazione marittima delle
popolazioni che si insediarono qui e la favorevolezza delle condizioni ambientali per la nascita di una
citt.
Felicitas Iulia citt della Lusitania (II sec. a.C. - V sec. d.C)
Municipium civium Romanorum Olisipo, Felicitam Iuliam cognominatum
Plinio Nat. Hist. 4, 117.
Gi dalla met del III sec. a.C. lo scenario del mediterraneo cui fino adesso si erano affacciate
pacificamente Roma e Cartagine sembra diventare troppo piccolo per entrambe, i loro rapporti
pacifici erano stati ratificati nel corso degli ultimi tre secoli da trattati fra le potenze, finch
inesorabilmente non si scontrarono nel 264 a.C. a causa di interessi conflittuali in Sicilia a seguito
delle richieste di aiuto dei Mamertini e di Siracusa. Si dette cos avvio a quel periodo durato per pi di
un secolo delle Guerre Puniche, che a pi riprese si ampliarono poi in tutto il mediterraneo e sui
territori che vi si affacciano. La presenza cartaginese nella penisola iberica fu poi il tramite per Roma
per la conquista della stessa.
Scipione lAfricano risult il protagonista della conquista della penisola iberica: si fece inviare nel 211
a.C. in Hispania e risult vittorioso grazie alla sua acuta e innovativa strategia militare; grazie a lui
allinizio del II sec. a.C. il dominio romano si era esteso dai Pirenei fino allodierno Algarve2.
La Lusitania costitu un territorio aspro da conquistare: si pensi a Viriato che ancora a met del II sec.
a. C. si incarn condottiero dei popoli lusitani per lindipendenza, celebre nella cultura Portoghese
come eroe nazionale.
In questo clima teso e fervente, secondo quanto riferito da Strabone (Geographia, III, 3,1), la citt di
Olisipo pass sotto il controllo romano nel 138 a.C. per opera di Decimo Giunio Bruto, console della
Hispania Ulterior: la citt di Olisipo si alle con i romani, lottando al fianco delle legioni. Questo
confer alla citt particolare protezione e favore: gli attacchi dei popoli lusitani alla citt resero
necessaria la costruzione di una cinta muraria intorno al nucleo della citt, e con la Pax Romana
assorbita nellimpero e ricompensata con lattribuzione della cittadinanza ai suoi abitanti3. Olisipo,
secondo Plinio, fu lunica provincia della Lusitania a godere di questo privilegio.
Nonostante lalta densit di occupazioni della citt nel corso dei secoli una quantit abbastanza
consistente di reperti archeologici giunta fino ai giorni nostri per mettere in luce il periodo romano
della citt.
Nella Baixa, la parte centrale della moderna Lisbona, sono stati rinvenuti durante scavi dal 1770-1960
addirittura un massiccio criptoportico che probabilmente sosteneva un grande complesso di terme
pubblici4.
Sono stati ritrovati dagli archeologi in una porzione della citt vicinissima allantica costa del Tago
una serie di strutture attribuibili in modo certo alla produzione del garum, un composto a base di
pesce molto ricercata. Nella parte bassa sono da evidenziare anche le necropoli, di cui una piuttosto
consistente sotto lattuale Praa da Figueira.
Ibidem
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Tutti questi edifici ritrovati nellarea, compreso il criptoportico, sono orientati secondo la stessa
direzione e tracce della maglia stradale possono essere cos ipotizzate5 .
Nel versante del colle dove attualmente risiede il Castelo de Sao Jorge invece chiaro dai ritrovamenti
come fosse la zona a carattere residenziale e monumentale. Un teatro romano del I sec. d.C. venne
rinvenuto proprio su questo versante gi ai tempi del terremoto del 1755, interrato di nuovo e
riportato alla luce definitivamente solo negli anni 60 anche se la maggior parte di questo giace ancora
sotto gli edifici costruiti tra il XVIII e XIX secolo 6.
Pi incerta invece la collocazione del foro: forse sulla cima dello stesso colle, forse nellarea dove
adesso sorge la Cattedrale Medievale di Lisbona, o la pi accreditata sul pendio occidentale del colle
(nella zona dellattuale Largo da Madalena) vista il ritrovamento di elementi architettonici come
colonne, basi, capitelli e iscrizioni7.
Possiamo quindi concludere che Olisipo Felicitas Iulia nel periodo di dominazione romana avesse
assunto tutti quei caratteri tipici (lorigine militare, la posizione strategica, la cinta muraria, la
presenza di luoghi pubblici come il foro e il teatro) della citt romana, che si inserisce abilmente nel
contesto e nella morfologia del territorio in cui si innesta.
La citt poi segu la sorte dellimpero romano: tra il VI sec. d. C. e il IV sec. d. C. sotto continui
attacchi passo dal lungo dominio degli Svevi e dai Visigoti dal regno di Toledo nel 585 d.C. sotto il cui
controllo rimase per pi di un secolo. Il suo nome divenne Ulishbona.
Ibidem
Ibidem
6
Fig. 3 - Espansione del mondo islamico tra il VII-VIII sec. In giallo lespansione omayyade
E chiaro poi che anche limpianto della citt mut sotto la forma di questo nuovo potere: nella zona in
cui sorge lattuale Castelo di Sao Jorge, venne eretto lantico palazzo mouro che si caratterizza per una
serie di strutture a carattere abitativo tra le quali spiccano due case vicine di grandi dimensioni
(rispettivamente 160m2 e 182m2), inquadrate da tre strade, su cui si rinvengono di fronte allaccesso
alle dimore sistema di impianti igienici tipici della cultura islamica. Allo stesso modo i pavimenti
rinvenuti hanno finiture di pregio in agramassa bianca o dipinta di rosso; addirittura in una delle due
case le pareti del patio rivelano i resti di quello che con ogni probabilit fu una finitura a stucco
decorato con motivi geometrici e il cordone della felicit9.
La citt islamica poi si dispiegava sul versante meridionale dello stesso colle, per la copiosa presenza
di fonti dacqua dolce, da qui il nome del quartiere che tuttoggi conserva: Al-hamma, che appunto
significa fonte.
Nella fase musulmana si parlava per di unAlfama do Alto aristocratica in cui i pi colti benestanti
costruivano le loro case ricche di lussuosi giardini, e di una Alfama do Mar delle residenze popolari
entrambe allinterno della cerchia muraria. La zona interna alla cerchia comunicava poi con la medina
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e lesterno grazie ad otto porte, di cui quello che resta oggi basta solo a collocarle: subito fuori
lattuale castello incontriamo la Porta da Traiao e la Porta di Martim Moniz (di cui il nome originale
perso), la Porta do Mar chiamata oggi Arco de Jesus. Pochissimo resta poi della Porta do Sol vicino
alla chiesa di Santa Lucia, e la Porta di Alfama nellattuale Largo di S. Rafael dalla quale partiva un
pezzo di mura che ancora oggi visibile. Lalcova si interfacciava con l amedina tramite appunto la
Porta dellAlcova oggi porta principale del castello e la Porta di D. Fradique nel Cho da Feira di cui
oggi poco resta 10.
Si crea cos al di fuori delle mura tutta una zona popolare che rifugge limpianto rettilineo e
chiarificatore per rifugiarsi in un tessuto fittissimo movimentato da piccole e tortuose scalinate,
labirinti di porte e vicoli che si affacciano su un Tejo che al tempo occupava ancora la zona della Baixa
Pombalina. Alexandre Herculano, nella sua Historia de Portugal ci racconta che exceptuando os
bazares ou mercados, dif cil seria achar uma rua ou passagem que tivesse mais de oito ps de largo.
Ancora oggi questa la sensazione che si respira attraversando questo quartiere peculiare, unico salvo
dopo il terremoto del 1755.
Fig. 4 - Evoluzione della cinta muraria dal periodo musulmano a quello fernandino
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Lisbona Medievale
La storia ci racconta che la societ europea vicino allanno 1000 era in piena crescita economica e
demografica e seppe riorganizzarsi di fronte agli attacchi subiti dalle invasioni di musulmani, ungari,
normanni e cos via11. La societ era organizzata secondo il sistema feudale, esistendo cos una
porzione di civilt costituita da nobili armati in cerca di fortuna si impegnarono con zelo a rispondere
alle richieste di aiuto dei regni cristiani e della Chiesa romana nella lotta contro linvasione
musulmana.
Fu cos che nellambito della seconda crociata Dom Afonso Henriques prese il possesso della citt nel
1147, e simbolicamente avvi la costruzione della Cattedrale al posto della moschea musulmana, che
ancora oggi svetta nel quartiere di Alfama12. Ledificio venne concepito in stile romanico, a tre navate,
transetto e tre cappelle su modello di quella della vicina Coimbra, di ispirazione normanna, cui nel
corso dei secoli integrate aggiunte prima gotiche e poi manieriste. Un altra costruzione simbolica del
periodo fu la cristianizzazione e ampliamento del castello della citt ora intitolato a San Giorgio,
protettore dei crociati. Lisbona divenne capitale del regno nel 1255 e il castello conobbe il suo apogeo
con linstaurazione qui del Pao da Alccova, residenza reale e della corte.
Fig. 5 -Dettaglio del Castelo de So Jorge e delle mura di Lisbona durante lassedio castigliano
del 1385: illustrazione da "Crnica de D. Afonso Henriques" de Duarte Galvao, 1505
Emblematico fu poi lassedio dei Castigliani del 1373 che incendiarono una copiosa parte della citt, la
cui risposta da parte del potere fu lerezione della cinta muraria Cerca Fernandina.
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Nella parte inferiore della citt si concentravano le attivit legate ai mercanti, pescatori, agricoltori e
bottegai organizzati in corporazioni: questa reminescenza la ritroviamo nella toponomastica di alcune
attuali vie della Baixa: Rua do Ouro, Rua da Prata, Rua dos Fanqueiros, Sapateiros e cos via. La
comunit musulmana venne costretta alle pendici occidentali del colle dove sorge il castello, in uno
spazio angustissimo con unaltissima densit abitativa, nella citt attuale infatti rimane la traccia di un
intero quartiere Mouraria, appunto perch abitato dai mori, caratterizzato da edifici semplici e
striminziti che sfruttano al massimo lo spazio lasciando il vuoto solo per anguste viuzze e scalinate.
La classe che per stava guadagnando sempre peso politico e influenza fu quella della borghesia
mercantile, vero impulso delle prime spedizioni oltre oceano, prime fonti della ricchezza di quello che
sarebbe stato lImpero coloniale: fu sintomatico latto del Re Manuel I di spostare la residenza reale
nel Pao da Ribeira, lungo le sponde del Tago distrutto dal terremoto del 1755, direttamente in
prossimit del cuore dellattivit navale. Il nuovo ceto borghese costru i suoi palazzi nella zona
occidentale della citt, nellattuale Santos.
Allinizio del XVI sec. gli enormi proventi acquisiti con le conquiste in America, Africa e India
permisero la costruzione del Mosteiro dos Jernimos e della Torre de Belm nel tipico stile Manuelino
nella zona sempre adiacente il fiume ad ovest del nucleo centrale della citt, come centro per la
benedizione delle spezioni via mare. In questo secolo ancora un altro simbolo della citt e dellintero
Portogallo, fonda le sue radici;la pavimentazione in calcare bianco e basalto nero in cubetti, disposti
in modo da creare disegni geometrici fond una vera e propria arte estremamente lussuosa e
ricercata, ancora un vanto oggigiorno per il paese13.
La citt poteva contare su circa 200.000 abitanti14 e il ceto borghese inaugur ledificazione del
quartiere di Bairro Alto, costellato di residenze lussuose e ricercate.
Da questo momento in poi let delloro della citt inizia il suo lento declino che si concluse poi con il
disastro del terremoto del 1755.
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Fig. 6 -Joao Nunes Tinaco, Pianta della Citt di Lisbona nel 1650. (Gabinete de Estudos
Olisiponenses, Lisboa)
Ideologicamente le due grandi innovazioni culturali e innovative del piano per la Baixa sono i
concetti di pianificazione globale e quello della piazza del sistema, la porzione della citt risorge
secondo un nuovo concetto e disegno totale, disegno unazione di riforma per il tutto, in cui il potere
pubblico si fa demiurgo di un mondo cartesiano retto dallintelletto.
I protagonisti di questo intervento in pieno spirito settecentesco, capaci di condurre il processo,
furono Sebastiao Jos de Carvalho eMelo (1699-1782), futuro Marchese di Pombal e Manuel da Maia
(1677-1768) Ingegnere Maggiore del Regno.
Manuel da Maia al tempo era il pi grande specialista in materia di urbanistica di Lisbona; nella sua
Disseertaao ci fornice una diagnosi e un approccio preliminare alla problematica in questione, vi si
discute problemi relativi al diritto di propriet ma anche ai meccanismi di compensazione. Nello
stesso testo si analizzavano anche i provvedimenti necessari a prevenire i rischi dovuti al ripetersi di
una qualunque delle componenti della catastrofe (terremoto, maremoto, incendio): questi principi si
traducevano in forme architettoniche tramite la riduzione dellaltezza delle costruzione,
lampliamento delle strade e la creazione di piazze, nei fatti una drastica riduzione della densit, che
per non sempre riusc ad attuare; si dimostr invece assolutamente severo sullimpostazione
dellintervento come architettura di programma16.
Nacquer cos sette strade ad incrociarsi con altre sette in modo ortogonale che culminano nel vuoto
significante adiecente alle sponde del Tago di Praa do Comercio, il tutto su una zona piana
accuratamente livellata. Nelle strade principali le abitazioni avevano tre piani pi la mansarda, con
facciate rigorosamente uniformi; era pensata in modo uniforme, e tra laltro estremamente innovativa,
anche la questione strutturale: si previde la gaiola, ovvero una sorta di gabbia in legno strutturale
pensata per assolvere gli sforzi derivanti da ulteriori scosse, il rivestimento esterno decorativo sarebbe
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stato applicato su questo. Di grande fortuna critica anche lattenzione al sistema infrastrutturale della
raccolta degli scarichi fognari.
Fig. 7 -Spaccato che attraversa una delle vie principali. Si mette in evidenza il sistema
costruttivo a patio e sistema di canali per lafflusso alle cloache.
Allo stesso tempo il vecchio Terreiro do Pao cinquecentesco cedeva il passo alla nuova Praa do
Comrcio, Manuel da Maia proponeva il trasferimento del Palazzo Reale e linsediamento qui delle
divisioni dello Stato e della Borsa dei Mercanti, da qui il nuovo nome. Vi si colloca la statua equestre
del Re su modello delle Places Royales francesi vero, ma si celebra lo Stato e non un potere
monarchico.
Dal punto di vista disciplinare dellurbanistica, il processo di rinnovamento di Lisbona dopo il
terremoto un caso notevole, unico precursore e tutto sommato poco celebrato: ma di fatto per la
prima volta si formula un piano che integra gli elementi oggi considerati necessari, ovvero un disegno
urbano, una legislazione specifica di regolazione e un controllo finanziario cosciente del significato
profondo del mutamento della forma pubblica17.
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Fig. 8 -Pianta topografica della citt di Lisbona. (Gabinete de Estudos Olisiponenses, Lisbona) 1758
Lisbona ottocentesca
Lisbona si affaccia al XIX sec. stremata prima dalle lotte di indipendenza nei confronti della Spagna
aggressiva, del terremoto, e poi dalle invasioni delle truppe di Napoleone Bonaparte.
Comunque una certa vivacit culturale era ancora propria della capitale e il fervore intellettuale si
dispiegava tra i tipici caff e teatri del periodo.
Grazie ad alcune specifiche personalit, come Fontes Pereira de Melo o Ressano Garcia, vennero in
ogni caso messe in atto alcune trasformazioni urbanistiche o comunque tentativi di ammodernamento
della citt: vennero costruite le prime reti ferroviarie, con la conseguente nascita in citt della stazione
di Rossio e di Santa Apolonia, sostenuto luso degli azulejos per decorare le facciate, alla fine del
secolo poi viene introdotto il sistema elettrico e limpianto di una rete di tram come mezzo pubblico,
ancora oggi in uso e tipicamente chiamato o eletrico!
Dal punto di vista urbanistico, lespansione si rivolse per la prima volta nella parte settentrionale della
citt, verso lentroterra: Ressano Garcia si fece interprete di questo mutamento. Formatosi a Parigi
nella Ecole Imperiale des Ponts et Chausses e influenzato chiaramente dai concetti estetici e tecnici
dellHaussmann, nel 1874 venne nominato Ingegnere della Camara Municipal de Lisboa.
Particolarmente attento alla miglioria e alla salubrit della citt disegn come un tipico boulevard
parigino la Avenida da LIberdade, larteria che si proietta verso nord dalla Baixa e la Praa do
Marques de Pombal, due nodi fondamentali nel dispiegarsi della circolazione veicolare cittadina di
oggigiorno18.
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configurazione attuale, seppur di aspetto medievale, non nella maggior parte originaria ma
ricostruita in questo decennio21.
Duarte Pacheco fu un personaggio chiave non solo per lo sviluppo della capitale ma per tutto il
territorio dello stato: obbliga tutte le citt di media dimensione di munirsi di un Piano come
strumento urbanistico e dette un forte impulso alla costruzione sistematica di scuole, ferrovie,
stazioni e tribunali22.
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Nel frattempo la storia fa il suo corso, la seconda guerra mondiale si conclude e il 1948 lanno della
realizzazione del I Congresso Nacional de Arquitectura che avr poi ripercussioni fondamentali sugli
indirizzi architettonici degli anni 50, da contestualizzarsi nel mutato clima culturale post-guerra. I
totalitarismi di centro europa si sono disfatti al cospetto delle democrazie vittoriose e la stabilit del
governo Salazarista inizia ad essere minata: politicamente questo sopravvisse per aver appoggiato i
paesi dellasse concedendo le Azzore come base intermedia per lo scalo degli aerei dallAmerica.
Il Congresso Nazionale del 48 quindi rappresent loccasione per la classe di architetti di iniziare a
recuperare la libert di espressione, una classe di intellettuali quindi che reclamavano
lindustrializzazione di un paese ancora dal carattere fortemente rurale, e ribadivano in modo
martellante la necessit di affrontare il problema da habitaao, rifacendosi alle teorie Lecorbuseriane
spinti da unurgenza di razionalit urbanistica.
La trasformazione della citt di Lisbona della fine degli anni 40 prese avvio con la progettazione del
quartiere di Alvalade, su progetto di Faria da Costa, di iniziativa municipale che consisteva per la
prima volta di edifici collettivi destinati ad abitazioni sociali24 ; ancora non si oltrepassavano i quattro
piani, ma si trattava comunque di una soluzione innovativa rispetto alle case unifamiliari con
appezzamenti di terreno che simbolicamente si riferivano ad un tranquillo ritorno ai valori sereni della
ruralit: le influenze razionaliste della Carta di Atene erano evidenti.
24Tostoes,
O ancora ad opera di de Castro, Gandra, Simoes, Rodrigues e Lobo, forse il primo impianto
pienamente razionalista concepito tra il 1950 e il 1951 e mai realizzato in cui, a fianco di un asse
fondamentale come quello della Avenida dos Estados Unidos da Amrica, si pensano dei blocchi
fortemente sviluppati in altezza (fino ad otto piani), che si dispiegano alla ricerca di una corretta
orientazione solare, sistema distributivo delle abitazioni moderno, duplex con mezzanino sopra la
sala25.
Risulta cos definitivamente superata limmagine tradizionale di una capitale ancora a carattere rurale,
una citt che si urbanizza con atteggiamento razionalista, che progetta su larga scala.
Lentamente poi i codici del movimento moderno si estesero anche alla promozione di interventi
edilizia abitativa, rivedendo i programma di edilizia residenziale: pu essere interessante ricordare O
bloco das Aguas LIvres del 1953 per opera di Pereira e Costa Cabral in cui si contrappone un
sentimento vernacolare e immagine statuaria ad unimpostazione moderna in cui si inseriscono
nuove funzioni e spazi di aggregazione collettivi.
Da questo momento in poi il regime continua gradualmente a perdere potere nella scia di quel
processo gi avviato dalla fine della seconda guerra mondiale ed aggravato dal nascere delle guerre di
indipendenza delle colonie; negli ultimi anni del regime il dibattito sul tema architettonico
urbanistico era incentrato sulla pretesa di tutelare contemporaneamente gli strati pi conservatori
della borghesia fondiaria e quelli pi avanzati dei gruppi monopolistici non faceva che acuire le
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contraddizioni del potere e rendeva inevitabile lapertura di certi spazi di liberalizzazione di fronte
allemergere del nuovo ceto medio urbano e di una tecnocrazia pi informata, senza considerare le
pressioni dei movimenti democratici e studenteschi e laffermazione di espressioni culturali molto
decise26.
26Nuno
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Fig. 12 -Sezione longitudinale del tunnel che unisce Rua do Crucifixo alla stazione del Chiado
28
Parteciparono alla redazione dei progetti delle strutture architetti del calibro di Carilho da Graa,
Alvaro Siza, Santiago Calatrava, Teotonio Pereira e Joao Nunes.
La presenza di questo vasto parco e delle sue strutture (il pi grande Oceanario del mondo, diversi
padiglioni espositivi, la citata stazione, musei, teatri) fu impulso creatore anche per tutta una serie di
interventi a carattere residenziale e commerciale nellintorno, capaci di attirare turisti, riunioni e
congressi internazionali, spazi ricreativi per i cittadini e fervore commerciale.
Da notare anche lerezione del Ponte Vasco da Gama che attualmente uno dei pi lunghi deuropa.
Il parco quindi si sviluppa per una lunghezza di 5km sulle sponde del fiume Tago, con lobiettivo
urbanistico di recuperare la relazione tra la citt e il corso dacqua, origine primordiale della stessa29.
29
Conclusioni
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Bibliografia
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2007
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Sitografia
http://www.museudacidade.pt/Esposicoes/Permanente/. [Ultima visita: Febbraio 2014]
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