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Periodico dell’associazione studentesca Tertio Millennio

Anno 3 — numero 5 Ottobre 2001

LA QUINTA COLONNA
DEL TERRORISMO
1. “Se la guerra al terrori- 3. Chi, ad esempio, ha se- ad altre culture. stesso relativismo culturale.
smo durerà anni, bisognerà guito e conserva la memo- 6. Gli allarmati, e forse tardi- 7. Da questo discernimento
attrezzarsi per neutralizzare ria di fatti di Genova, si è vi (ma meglio tardi, che si comprenderà la puntuali-
(con la parola, con la per- reso conto che in quei gior- mai!), ripensamenti di molti, tà, storica e culturale, del
suasione) il principale allea- ni, teppisti a parte, tante intellettuali e no, che, a buoi pressante invito rivolto da
to di Bin Laden e soci in Oc- brave e miti persone erano scappati, cercano di chiudere Giovanni Paolo II ai cattoli-
cidente, la loro più preziosa là riunite a manifestare con- le porte in tanti casi da loro ci affinché “all’interno del-
‘quinta colonna’: il relativi- tro il G8 parlando di quella stessi aperte, non possono e- le nazioni occidentali si a-
smo culturale. E’ un malan- riunione dei capi di gover- saurirsi in un pur giusto ri- doperino sempre più con la
no di cui l’Occidente soffre no di alcuni dei Paesi più chiamo all’orgoglio di essere nuova evangelizzazione a
da decenni. All’inizio, ha in- liberi e più civili del mon- occidentali, destinato a non rifare la loro identità catto-
fettato alcune minoranze do, più o meno negli stessi portare da nessuna parte se lica per incidere a livello
colte. Poi, veicolato dalla termini di cui ne parlano i non s’accompagna ad un internazionale e rendere
scuola e dai mass media, ha terroristi. sforzo, culturale e morale, possibile la predicazione
toccato ampi settori delle 4. Il relativismo culturale, per discernere, in ciò che nel del vangelo in quelle terre
classi medie scolarizzate. E’ alimentato dall’amnesia corso di più secoli è stato se- che hanno il diritto-dovere
una forma di nichilismo nu- storica, lascia con poche di- minato ed è cresciuto nel di sperimentare l’influsso
trita dalla secolarizzazione e fese a fronte delle interpre- campo della cultura occiden- benefico della grazia di Ge-
da una collettiva perdita di tazioni demonizzanti dello tale, il grano dalla zizzania, a sù Cristo, che ’libera e sal-
memoria storica”: così mer- storia occidentale che tanti cui appartiene, appunto, lo va’”.
coledì 26.9.01 l’opinionista intellettuali fanno circolare:
Angelo Panebianco apre il interpretazioni che rendono
proprio articolo di fondo sul
Corriere della Sera, che del
coloro che le accolgono pri-
vi di rispetto per la propria L’EUROPA AD UN BIVIO
relativismo culturale è stato cultura, tagliando alle radici Alla domanda: “Ritiene anche Lei che l’Europa sarà cri-
in Italia una delle più attive il desiderio stesso di cono- stiana o non sarà?”, io rispondo che l’Europa o ridivente-
e autorevoli tribune. scerla, e rafforzano la man- rà cristiana o diventerà musulmana. Ciò che mi pare sen-
2. Nello stesso senso si è e- canza di rispetto di quel “sé
spresso, dopo gli attentati collettivo”, costituito dalla
za avvenire è la “cultura del niente”, della libertà senza
terroristici dell’11 Settem- civiltà, e delle proprie isti- limiti e senza contenuti, dello scetticismo vantato come
bre, Lucio Colletti, intellet- tuzioni, che è il migliore al- conquista intellettuale, che sembra essere l’atteggiamento
tuale di formazione marxi- leato del terrorismo interno dominante nei popoli europei, più o meno tutti ricchi di
sta, per il quale “la società ed esterno. mezzi e poveri di verità.
liberale sta degenerando da 5. D’altra parte, il relativi- Questa “cultura del niente” (sorretta dall’edonismo e
decenni verso forme di rela- smo culturale e i suoi due
tivismo. Il che comporta una dall’insaziabilità libertaria) non sarà in grado di reggere
frutti più nefasti e maturi,
forma, se non di tolleranza, rappresentati dal relativi- l’assalto ideologico dell’Islam, che non mancherà: solo la
di comprensione verso tutti i smo morale e dalla perdita riscoperta dell’”avvenimento cristiano” come una salvezza
fenomeni terroristici ed e- di memoria storica, sono per l’uomo - e quindi solo una decisa risurrezione
versivi, sia che inalberino le pessimi biglietti di presen- dell’antica anima dell’Europa - potrà offrire un esito di-
bandiere verdi dell’Islam, tazione quando si deve, co-
sia quelle rosse del Che
verso a questo inevitabile confronto.
me dobbiamo, dialogare Card. Giacomo Biffi,
Guevara” (Il foglio quoti- con le persone appartenenti (La città di San Petronio nel terzo millennio, 12.9.00, § 50)
diano, 13.9.01).

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Anno 3 - numero 5 Ottobre 2001

Una minaccia più grave del terrorismo “L’uomo non può essere uomo senza
avere la percezione dei misteri visibili
IL SUICIDIO DEMOGRAFICO e nascosti dell’universo, senza cerca-
re una spiegazione per ogni cosa. Co-
“Europa: lo shock dell’invecchiamento”: questo il titolo princi- lui che ci rinuncia non si distingue in
pale di Le Figaro, il quotidiano più letto di Parigi, di lunedì 10 nulla dagli animali. Dio differenzia
l’uomo dall’animale dotandolo di
settembre 2001.
un’anima”
Una notizia inusuale per un quotidiano, ma comunque una noti- (I detti di Abai Kunanbai, cap. 7).
zia. Perché il tema della demografia comincia, anche se forse “Che giova all’uomo guadagnare il mondo
troppo tardi, a entrare, lentamente, ma sensibilmente, prima nel- intero, se poi perde la propria ani-
la coscienza politica e poi, ancor più lentamente, nelle convin- ma?” (Mc. 8, 36) . Esistono nel cuore
zioni dei cittadini. dell’uomo domande insopprimibili, igno-
rando le quali l’uomo non diventa più libe-
Ma è significativo quello che il quotidiano francese scrive ro, ma più debole, e finisce spesso in balia
sull’Italia: “Un italiano su tre non ha che un’idea molto vaga del- della propria istintività, oltre che della pre-
la popolazione del suo Paese: 58 milioni oggi. Una ignoranza potenza altrui.
Domande come questa sono di loro natura
tanto più scioccante quanto più l’Italia si trova in quello che gli
religiose, nel senso che rinviano a quei va-
esperti chiamano apertamente un suicidio demografico. Con un lori supremi che hanno in Dio il loro fonda-
tasso di fecondità di solo 1,25 per donna nel 2000 la Penisola si mento ultimo. A sua volta la religione non
prepara a vedere la parte di persone con più di 65 anni superare può non misurarsi con questi interrogativi
esistenziali sotto pena di perdere contatto
il 40% del totale entro il 2050. In questa stessa data la popolazio- con la vita.
ne potrebbe diminuire fino a 36 milioni di abitanti. D’altronde (Giovanni Paolo II, 24 settembre 2001, Astana)
l’Italia è stato nel 1966 il primo Paese al mondo dove la popola-
zione di persone anziane di più di 65 anni ha superato (16% con-
tro15%) quella dei giovani al di sotto dei 15 anni”.
TM -TERTIO MILLENNIO
E in ciò non è possibile non vedere uno dei sintomi - e, cer- Rua Frati Minori 14 - Modena
tamente, non il meno grave e preoccupante - di uno stato di sof- Tel. 059237444 - e-mail: emgia@tin.it
La sede è aperta al sabato dalle 15,30 alle 17.00.
ferenza e di malattia del nostra società, minacciata da un vuoto _________________________________________________________________________________________

di verità, destinato ad approdare all’autoannientamento dei sin- Foglio a diffusione intrascolastica.


Direttore: Giorgio Pallotti
goli (come ci insegna il fenomeno della droga) o, addirittura, Redazione: Carlo Pietro Barbieri, Alessandro
di interi popoli e ad accompagnarsi, quasi richiamandolo, ad Benassi, Lorenzo Benassi, Andrea Casini,
ogni altro tipo di aggressione e di attacco dall’esterno. Filippo Casini, Marco Pallotti.

SABATO 17 NOVEMBRE 2001 ORE 15.30


MODENA - RUA FRATI MINORI, 14
Incontro sul tema:

L’ESISTENZA DI DIO:
VERITÀ DI FEDE O VERITÀ DI RAGIONE?
Relatore:

PAOLO DE BEI
Laureando in Filosofia presso l’Università di Parma

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