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La trascrizione di questi geni, cio lespressione delle molecole MHC, viene regolata da
citochine prodotte durante la risposta immunitaria innata e adattativa, in particolare dallIFN-
prodotto dalle cellule NK durante la risposta immunitaria innata, dai linfociti TH1 attivati
dalle cellule NK e dai linfociti T citotossici durante la risposta immunitaria specifica, che
stimola lespressione delle molecole MHC-II sulle APC, come i macrofagi e cellule dendritiche,
favorendo lattivazione dei linfociti T CD4+, per cui limmunit innata stimola la risposta
immunitaria specifica.
Inoltre, lIFN- attiva il fattore di trascrizione CIITA o induttore di trascrizione della classe II
(MHC class II transactivator) che regola la sintesi delle molecole MHC-II.
Lassenza del CIITA causa una grave immunodeficienza.
geni MHC di classe III: codificano per alcune componenti del complemento, come C2, C4
(C4A e B) e fattore B, per alcune citochine, come il TNF, linfotossina (LT) e (LT) e per le
proteine da shock termico (proteine da stress).
geni MHC-I simili: localizzati nel locus MHC-I, tra i locus HLA-A e C, codificano per
proteine simili alle molecole MHC-I, caratterizzate da un basso grado di polimorfismo, come i
geni MHC-Ib che codificano per le molecole MHC di classe Ib (MHC-Ib) che agiscono da ligandi
che attivano o inibiscono le cellule NK, infatti tra i geni MHC-Ib abbiamo:
geni MIC: la trascrizione dei geni MIC viene indotta in risposta a stress cellulari, come i
geni MIC-A e MIC-B che sono espressi nei fibroblasti e cellule epiteliali nelle risposte
immunitarie innate o nella induzione delle risposte adattative quando gli IFN non vengono
prodotti. Questi geni codificano per le proteine MIC-A e MIC-B che agiscono da ligandi per il
recettore attivatore NKG2D espresso sulle cellule NK, linfociti T e linfociti T citotossici CD8
che, attivate, uccidono le cellule bersaglio.
proteine RAET1 o UL16: codificate da geni non appartenenti al locus MHC ma correlati in
parte ai geni MHC-I. Anche queste proteine agiscono da ligandi per i recettori NKG2D e sono
espresse in condizioni di stress cellulare, per cui possono attivare NKG2D sulle cellule NK,
linfociti T e linfociti T citotossici CD8 che eliminano le cellule bersaglio.
geni HLA-E: codificano per la molecola HLA-E capace di legare una sottopopolazione di
peptidi non polimorfi; il complesso peptide/HLA-E viene riconosciuto e legato dal complesso
NKG2A/CD94 espresso sulle cellule NK, inibendo le cellule NK dato che il recettore NKG2A
di tipo inibitorio, per cui le cellule che esprimono HLA-E non sono uccise dalle cellule NK.
le molecole HLA-F e HLA-G (MHC-Ib) possono inibire le cellule NK, in particolare la molecola
HLA-G espressa dalle cellule placentari di derivazione fetale che espimono molecole MHC-I
classiche e non possono essere riconosciute dalla cellula T CD8 , ma non vengono uccise
neanche dalle cellule NK. Infatti, la molecola HLA-G si lega ad un recettore inibitorio espresso
sulle cellule NK, cio il recettore leucocitario tipo immunoglobulina della sottofamiglia B, membro
1, LILRB1 o LIR-1, che impedisce alle cellule NK di uccidere le cellule placentari.
geni CD1: sono geni MHC-I simili localizzati al di fuori della regione MHC e sono espressi
dalle cellule dendritiche, monociti e alcuni timociti.
Grazie alla poligenia e polimorfismo del locus MHC e allespressione codominante dei geni MHC
ogni individuo pu esprimere sulla superficie cellulare numerose molecole MHC differenti.
Infatti, il polimorfismo incrementa il grado di variabilit gi determinato dalla poligenia ,
mentre lespressione codominante degli alleli MHC consente di esprimere entrambi i prodotti
degli alleli sulla superficie cellulare che sono in grado di presentare gli Ag alle cellule T.
Le varianti alleliche di alcuni geni MHC-I e II sono pi di 400 ed ogni allele presente su
entrambi i cromosomi con una frequenza relativamente alta nella popolazione , per cui difficile
che il locus MHC corrispondente su entrambi i cromosomi di un individuo abbia lo stesso
allele.
La maggior parte degli individui eterozigote per i geni MHC, cio sono portatori di 2 alleli
diversi di uno stesso gene, uno per ogni cromosoma, ereditati uno dal padre e uno dalla madre,
che costituiscono laplotipo MHC, dove ogni allele viene designato con dei numeri, ad es. HLADR3, HLA-B5