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LIpertensione si combatte anche a passo di Danza

Al congresso SIPREC 2016 anche una Lifestyle Session dedicata alla danza come esercizio
fisico deccellenza per combattere ipertensione

Al Congresso della Societ Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC) in corso a Napoli,
anche una Lifestyle Session dedicata alla danza come esercizio fisico deccellenza per combattere
ipertensione e altre patologie cardiovascolari, che in Italia sono responsabili del 41% dei decessi.
L80% di queste malattie attribuibile a fattori di rischio comportamentali che possono essere
facilmente modificati quali fumo e alcool, dieta non sana e soprattutto inattivit fisica.

Napoli, 18 marzo 2016 Secondo lOMS, sono 3,2 milioni le persone che ogni anno nel mondo
muoiono a causa dellinattivit fisica, il quarto dei principali fattori di rischio delle malattie non
trasmissibili come ad esempio le patologie cardiovascolari; eppure l80% delle malattie che colpiscono
il cuore potrebbe essere prevenuto o gestito modificando alcune insane abitudini tipiche del mondo
occidentale, quali il consumo di alcool, il fumo, una dieta non sana e soprattutto la sedentariet.
Dellimportanza di eliminare questi fattori di rischio comportamentali, si discute in questi giorni
anche a Napoli, in varie lifestyle session del Congresso della Societ Italiana Per la Prevenzione
Cardiovascolare (SIPREC), gi sostenitrice dei programmi Make Your Heart Feel Good, la
campagna europea promossa da Daiichi Sankyo per sensibilizzare la popolazione sulla prevenzione
delle patologie cardiovascolari, attraverso semplici accorgimenti da adottare nella vita quotidiana.

Una delle lifestyle session stata dedicata al ruolo che pu ricoprire la danza come esercizio fisico
utile ai pazienti ipertesi, partendo dalle linee guida dei maggiori esperti europei in materia di
ipertensione, i quali suggeriscono di praticare un esercizio aerobico dinamico per 30-45 minuti 3-4
volte a settimana ad un livello di intensit pari al 50-70% della massima capacit di carico lavorativo.
E infatti ormai ampiamente riconosciuto che una regolare attivit fisica di tipo aerobico, come
appunto la danza, pu contribuire a ridurre la pressione arteriosa e a prevenire lo sviluppo di
coronaropatie. E stato ad esempio dimostrato che, riducendo di soli 2 mmHg la pressione sistolica in
pazienti di mezza et, si riduce anche del 7% il rischio di mortalit per ischemia e altre cause
cardiovascolari e del 10% il rischio di mortalit da ictus, e unattivit fisica regolare consente proprio
di abbassare mediamente la pressione sistolica di 3,1 mmHg.
Recenti studi internazionali hanno identificato i benefici che questo tipo di sport porta ai pazienti over
60, dimostrando che la danza, a prescindere dallo stile praticato, utile per migliorare forza e
resistenza muscolare, agilit, equilibrio e coordinazione, e prevenire osteoporosi e rischi
cardiovascolari. Inoltre, questa pratica ha il vantaggio di risultare attraente a tutti i target di pazienti,
poich pu essere scelta e modificata in base a et, limitazioni fisiche e cultura. A spiegarlo stato il
prof. Massimo Volpe, professore ordinario di cardiologia e direttore della Scuola di Specializzazione
in Malattie dell'Apparato Cardiovascolare dell'Universit La Sapienza di Roma: " E fondamentale
per tutti, e soprattutto per chi soffre di patologie cardiovascolari, consultare il proprio medico o uno
specialista prima di intraprendere qualunque forma di esercizio fisico, ma in generale possiamo dire
che gli sport pi indicati per questo tipo di pazienti sono quelli con metabolismo aerobico - dunque di
resistenza piuttosto che di potenza - e a medio o basso impegno cardiocircolatorio. La danza non ha
solo il pregio di possedere queste caratteristiche, ma porta a chi la pratica anche i benefici psicologici
derivanti dalla sua natura piacevole e divertente, sia se praticata da soli o in compagnia. Pu essere
percepita infatti come un hobby piuttosto che come uno sforzo fisico imposto o una terapia, ed ha cos
tanti stili e forme che pu essere adattata a qualunque et e condizione.
Un regolare esercizio fisico fa bene a tutti, poich produce un effetto ipotensivo sia in soggetti
normotesi che ipertesi, anche se questo risulta maggiore in questi ultimi, essendo proporzionale ai
valori di partenza della pressione arteriosa, ed pi accentuato nelle donne e nei soggetti anziani.
Lallenamento aerobico migliora i valori pressori a riposo, la risposta pressoria agli stimoli
psicoemotivi e previene gli eventi cardiovascolari attraverso numerosi meccanismi, attenuando il tono
del sistema nervoso simpatico, diminuendo la frequenza cardiaca, migliorando la funzione endoteliale
con riduzione della rigidit della parete arteriosa, e correggendo i molteplici fattori della sindrome
metabolica. Lentit del calo pressorio, inoltre, sembra essere indipendente dallintensit, dalla durata e
dal tipo di allenamento.
A chiarire le implicazioni squisitamente tecniche, ma anche sociali, culturali ed economiche della scelta della danza
stato, nei suoi diversi interventi, il prof. Carlo Tranquilli, Medico Responsabile della Federazione Italiana Danza
Sportiva e membro del Comitato Medico della World Dance Sport Federation: In tutte le et della vita la Danza ha
una forte componente socializzante. Come altri sport essa ha un impatto importante sulla regolazione della
produzione degli ormoni dello stress. certamente unattivit da consigliare a tutti, giovani, adulti e anziani, infatti
il dispendio energetico pu essere anche molto elevato se gli allenamenti vengono condotti sotto la guida di tecnici
esperti, ma in particolare i soggetti sedentari trovano nella Danza sportiva un ottimo antidoto alla malattia
ipocinetica, migliorando sensibilmente la funzione cardiovascolare, respiratoria e metabolica. La socializzazione, la
riduzione dello stress, i miglioramenti della forza e dellequilibrio sono solo gli effetti pi evidenti sulle persone, ma
non dimentichiamo che questi aspetti hanno importanti ricadute anche in termini di spesa sanitaria pubblica,
stato calcolato infatti che le patologie cardiovascolari costano alleconomia europea circa 196 miliardi di euro
lanno, dunque la prevenzione, che passa anche attraverso la pratica dello sport, si rivela la scelta pi virtuosa sia
per il singolo che per la collettivit.

Fonte: daiichi-sankyo.it

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