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lavori speciali LA RESURREZIONE Nel maggio 1984 Pautore ricevette questo materiale proveniente dal nord del Giappone. La persona che lo trovd aveva pensato che si trattasse di materiale ideale per un artista in bonsai, tuttavia fu troppo impaziente. Questo fantastico Juniperus chinensis cresceva tra le rocce ¢ all'epoca in cui fu raccolto aveva pochissime tadici. ‘Quando Kimura lo vide per la prima volta si sorprese pet il suo ridotto apparato fogliare raffrontato alla dimensione del tronco esospettd qualche problema al sistema radicale. II colore giallognolo delle scaglie alla base dei rami indicava inoltre che il problema era serio. Malgrado Ia situazione decise di salvare l'albero ad ‘ogni costo, poiché probabilmente non gli si sarebbe tipresentaca in tutta la vita ’occasione di lavorare un materiale vergine tanto splendido. Quando comincid a ispezionare il tronco la sorpresa fu enorme: era morto! Il colore del legno, dopo aver tolto la corteccia, era marrone anziché bianco, segno che i vasi conduttori non funzionavano. Cosi si spiegava il colore giallo delle scaglie: vivevano con la scarsa linfa che restava nel tronco vecchio contorto. L’albero viveva prati- camente d’aria e la domanda che si pose immediata- mente era cosa si potesse fare con un albero senza radici né tronco vivi. Ovviamente bisognava agire subito, prima che moris- sero anche i pochi tamoscelli rimasti. Ma anche in questo modo l’albero aveva pochissime possibilita di sopravvivenza, se l'operazione non fosse stata eseguita correttamente. Dopo un’attenta osservazione Kimura decise che una pianta cosi bella non poteva morire ele offri il 95% di possibilita di tornare in vita attraverso. il procedimento esposto in queste pagine. Inizid a ispezionare le radici e scopri la ragione della morte del tronco. La persona che lo aveva raccolto aveva semplicemente segato il tronco per poi piantarlo in un cassonetto di legno come se fosse stato una talea e potesse facilmente produrre radici. Il radicamento non era avvenuto e le conseguenze apparivano ora quasi irrimediabili. Per impazienza, invece di rimuovere le rocce tra le quali lalbero cresceva, come sarebbe stato logico trattandosi di un buon esemplare, ne era stato tagliato il tronco. Lo Juniperus chinensis pud produrre radici facilmente, ma in questo caso lalbero era troppo vecchio ¢ troppo grosso. Aveva emesso delle piccole radici, certamente non sufficienti a fornire acqua a un tronco tanto grande. ‘Questa varieta di Ginepro é molto usata come bonsai Le fotografie mostrano diversi aspett del meravigloso Juniperus traltato in questo capitolo. Un materiale ideale per uno sculore, ma... per un arlista in bonsai? Dopo lo raccolta era stato piontate in una cassa di legno da 80x30 cm. Le misure dell albero erano 85cm di citezza per TI0 cm di lorghezza. Un esemplare sicuramente insolito sia per le sue dimensioni che per la grandezza de! tronco. Come si pud notore dolla fotografia i colore della corteccia indicava che i vasi condutlor erano mort ne conseguiva il colore giallognolo delle scaglie alla base dei rarni, che vivevano dei residui di linfa nel tronco. La spiegazione era nella parte interratas nan aveva rocici, poiché il ronco era stato segato dove si ancora tra le rocce. Sebbene avesse prodotto qualche radice, queste non erano sufficienti per mantenere vivo lintero ironco. Kimura ¢ il suo assistente alla ricerca di una soluzione possible. Dopo over toto I'ebero dal cassonetio ai legno in cul era collocato, Kimura pose del muschio allo bose dei rami verde I avvolse poi in un panno umide per proteggerli dalla dsidratazione mente si svolgeva l'operazione di raschiomento e scortecciatura del ronco morte Loperazione discortecciatura e raschiatura del once doveva: essere eseguita i pit rapidemente possibile per non donneggiore: irami, dunque Kimyra si avvalse doll ciuto di due collaborator Se i ram fossero rimasti awl nel panno iroppo a lungo esisieva t rischio che imputridissero per eccesso

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