Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
L’artista Rrezeart Galica è nato a Prishtina, nel 1981, un anno molto significativo per il Kosova a
quel tempo. Ha completato gli studi universitari nel 2005 presso la Facoltà delle Belle Arti
dell’Università di Prishtina, in ‘Disegno Grafico’. Mentre nel Dipartimento di Multimedia, dove ha
studiato negli anni 2006-2008, ha ottenuto il Master in Graphic Design.
Questi informazioni ci fanno pensare a Rrezeart Galica come ad un artista giovane, anche se egli ha
già aperto tre mostre personali e ha già partecipato ad alcune mostre collettive.
Da una prima panoramica e dall’approccio attuale con le sue opere esposte presso il Museo di Storia
Nazionale di Tirana si giunge ad alcune prime impressioni ed osservazioni. Rrezeart Galica - o
‘Giqi’, come egli viene soprannominato - riflette tramite le immagini figurative, a volte dirette ed a
volte sofisticate, le sue idee riguardo il sistema sociale della sua nazione, che da tempo ha iniziato
ad essere parte del mondo indipendente.
- La mostra fu sostenuta dal Ministero della Cultura della Repubblica del Kosova, ma in buona
parte è stata autofinanziata.
- Le opere appartengono al periodo dal 2004 fino al 2008. Sono opere inizialmente presentate come
delle idee; alcune di loro sono state realizzate a mano, mentre le successive sono delle realizzazioni
molto più complesse effettuate con strumenti elettronici e metodi moderni, che fanno diventare
questa forma d’arte ancora più speciale. Ho cercato di creare una varietà di generi artistici, per il
valore dei quali può parlare il visitatore della mostra.
Si distinguono alcuni temi che lei ha cercato di dividere in tre gruppi. Perché ha optato per
questo sistema?
- È vero. La mostra ha una collocazione in tre superfici nella parete espositiva, le quali raccolgono
opere di contesto sociale, politico, grafiche, in cui si articolano il soggetto, i temi sociali, le
- L’artista ha soltanto un
mezzo per esprimere le
proprie idee in pubblico, che
sono associate alla sua rivolta
contro un fenomeno, una
manifestazione, un processo
che nasce e causa disordini.
Il suo strumento è l’arte. L’arte è l’unico modo con il quale l’artista può esprimere le sue
sensazioni, tra cui anche la rivolta. Chiunque abbia seguito il percorso di sviluppo del Kosova –
Stato, ha conosciuto anche l’organizzazione l’UNMIK, che ha segnato anche dei “fatti” amari
durante la sua attività in connessione con gli interessi generali della popolazione del Kosova.
L’UNMIK sbagliò e non solamente una sola volta. Con questi errori hanno convissuto e ad essi
hanno partecipato anche alcuni protagonisti del Paese. La popolazione del Kosova ha messo in
risalto con forme democratiche gli errori dell’attuale politica, nonché delle varie organizzazioni.
Allo stesso modo, la Comunità Europea e molte altre organizzazioni internazionali, denunciarono i
fenomeni negativi di questa organizzazione e di alcune nuove iniziative della classe politica in
Kosova. Questa è la ragione della mia espressione figurativa.
Quanto sono noti al pubblico, i suoi due poster ‘tUNg’e la ‘REZOLUTA 1244’?
- Io credo che lo siano. Il poster ‘tUNg’ è uno dei poster più presentati al pubblico, ed è stato
utilizzato anche nelle varie proteste contro l’UNMIK, le cui azioni hanno evidenziato varie volte di
non essere conformi agli interessi generali del Kosova.
Continuerà a creare ispirato da fenomeni negativi e/o errori che si verificheranno di volta in
volta nella nostra società, quindi anche dentro o fuori dal Paese?
- Certamente. Dipenderà dall’ispirazione. Una delle ultime opere è “L’invasione dei Media”, che ha
al centro del suo tema l’intelligenza delle menti contro l’invasione delle menti, contro la violenza,
contro il controllo sistematico che viene esercitato dalla politica. Credo che gli eventi e i diversi
fenomeni provochino continuamente gli artisti, ed ecco perché esse non possono essere trascurate.
Pensa che ci sia un dibattito tra le tecniche classiche o tradizionali e quelle contemporanee
all’interno dell’arte in Kosova?
- Penso che ci sia, ma questo è un dibattito sulle costruzioni e sulla formazione. Gli artisti tra di loro
dibattono, anche quando utilizzano approcci diversi. Ma permettetemi di citare un fatto interessante.
Cito le parole del professore e scultore di spicco Fatmir Hoxha in occasione dell’inaugurazione
della mia mostra a Prishtina: “... fino a ieri pensavo che l’opera d’arte potesse essere un bel lavoro
solo se fatto a mano, piuttosto che per via elettronica. Però, vedendo queste creazioni credo ormai
che, anche con gli strumenti nuovi, moderni, com’è il computer, si possano realizzare delle
bellissime opere d’arte. Riferendomi alla creatività dell’opera “L’invasione dei Media” credo che
un buon artista debba avere coraggio, idee e capacità molto forti per realizzare una tale opera
d’arte.”