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Haec dies
Genere con sua definizione (specificare in sintesi le caratteristiche principali)
un graduale, ossia il canto che segue la prima lettura biblica della messa quale 'risposta' di
adesione alla parola di Dio.
infatti detto responsorium graduale, dove 'graduale' rimanda al luogo in cui il cantor intonava il
versetto: i gradini per accedere all'ambone (il pulpito in cui si recita la lettura).
In tempo pasquale (dal sabato della prima settimana di Pasqua) sostituito dall'Alleluia a
testimoniare la gioia della resurrezione: in tal periodo si hanno perci due Alleluia.
strutturato in responsum - versetto - responsum e in genere trae il testo dal salterio (libro dei
Salmi)
fra i canti pi ornati e melismatici della messa (da qui il nome Graduale anche all'intero libro che
raccoglie tutti i canti della messa). Usa un ambitus piuttosto ampio e in genere il versetto in
posizione pi acuta del responsum.
Autore
Anonimo
Periodo (se possibile indicare lanno)
Sec. XI circa
Note sintetiche sullautore: (dove vissuto, quando, attivit svolta, generi composti, particolarit)
Analisi del brano
Organico (indicare quante e quali voci e/o strumenti)
Solista e coro ad 1 voce (canto monodico)
Se c un testo riassumerne il contenuto
Gli oltre cento graduali del repertorio liturgico sono per la quasi totalit in modo autentico e
prevalentemente in V modo (cos i tre precedenti). Un gruppo a parte sono i cosiddetti 'tipo Justus
ut palmas' che sono stati classificati in II modo (plagale), ma terminano in la. Di fatto si tratta
sempre di un V modo (con regolare repercussio sul do) la cui ultima nota si colloca una terza sopra
la finalis (cio la al posto di fa). Un esempio di questo gruppo il graduale Haec dies che si canta
per tutta l'ottava di Pasqua con la sola sostituzione del testo del versetto (lasciando per la musica
sostanzialmente immutata). Il testo del responsum tratto dal salmo 117:24. Anche i versetti di
ciascuno dei giorni successivi sono dello stesso salmo (Pasqua: 1; feria II: 2; feria IV: 16; feria
V:22-23; feria VI: 26-27) mentre eccezionalmente il versetto della feria III del salmo 106:2.
Haec dies quam fecit Dominus: exsultemus et laetemur in ea.
V: Confitemini Domino, quoniam bonus, quoniam in saeculum misericordia eius.
Haec dies quam fecit Dominus: exsultemus et laetemur in ea.
Questo il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo in esso.
V: Celebrate il Signore, perch buono; perch eterna la sua misericordia.
Questo il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo in esso.
struttura melodica in articolazioni di dimensioni diverse che cos si rapportano rispetto al testo
Haec dies quam fecit Dominus: /
Exsulte mus /
et laetemur in ea //
V: Confitemini Domino, /
quotiam bonus,/
quoniam in saeculum /
misericordia eius //
Questa edizione dei canti della Messa detta triplex (triplice) in quanto presenta ogni brano notato
in tre modi diversi. In ordine dallalto: 1. notazione neumatica in campo aperto di Laon; 2.
notazione quadrata; 3. notazione di S. Gallo. La trascrizione di questo brano in notazione moderna
diplomatica (ossia delle sole altezze dei suoni riportate sul pentagramma e delle legature che
indicano gli aggregati neumatici originari) si trova sugli appunti.
Se a pi voci (sia vocale che strumentale) indicare il rapporto delle voci tra loro (omoritmia,
imitazione, voci prevalenti, ruoli di strumenti o voci, etc.)
Se c un testo indicare il rapporto con la musica (enunciazione sillabica (una nota/una sillaba),
semisillabica (poche note/una sillaba) o melismatica (molte note/una sillaba), individuando i
passaggi pi esemplificativi. Se il testo non presente indicare se si tratta di un brano virtuosistico o
di una melodia lineare e individuare i passaggi pi esemplificativi.
E un canto in stile marcatamente melismatico.
Se il pezzo fa parte di una pi ampia composizione (esempio tempo di sinfonia, madrigale in
commedia madrigalesca etc.) indicarne eventuale titolo, struttura in tempi o caratteri
Aspetti melodici (individuare, se possibile, il tema principale e descriverlo indicando anche
larticolazione della frase musicale e/o del periodo)
Ogni frase musicale, racchiusa tra due barre verticali ed ogni semi-frase, mostra un profilo melodico
compiuto, in cui sono riconoscibili cio una fase iniziale, una centrale ed una conclusiva. Alla
prima, generalmente ascendente, segue una parte centrale gestita in modo volta a volta diverso
(evolutivo o sospensivo), mentre le conclusioni sono generalmente gestite come discendenti.
Aspetti timbrici (individuare voci e strumenti che emergono o ricerca di colori ed effetti specifici)
Lesecuzione in stile responsoriale prevede nellalternanza solista-coro la ricerca di unopposizione
timbrica tra i due differenti spessori del suono. Si evidenzia inoltre luso di un registro melodico
in generale pi acuto nel versetto rispetto al responsorio. Questo spostamento di registro indica la
ricerca di una maggior tensione melodica (sorta di culmine) nella sezione centrale che, con un
colore di suono pi chiaro accentua il contrasto con i due responsorii adiacenti.
Aspetti armonici (individuare per la produzione dal barocco in poi le caratteristiche pi salienti: ad
esempio se il brano tonale, atonale, dodecafonico, indicare temi in tonica o dominante,
modulazioni a tonalit vicine/lontane,etc)
Aspetti ritmici (individuare elementi caratteristici e ricorrenti esempio sincopi, quartine, terzine,etc)
Nel repertorio di canti cosiddetto gregoriani il ritmo segue quello della parola (ritmo libero oratorio)
Aspetti dinamici (indicare le sonorit prevalenti indicando in quali punti si attuano i cambiamenti
pi significativi)
Particolarit (indicare loccasione per cui il pezzo stato composto, dediche, eventuali ispirazioni
extramusicali, ambiente di fruizione, dettagli sulla prima esecuzione o pubblicazione, notazione o
altre caratteristiche peculiari)
Il graduale Haec Dies si canta per tutta l'ottava di Pasqua con la sola sostituzione del testo del
versetto, lasciando per la musica sostanzialmente immutata.
I versetti dell'intera ottava sono tratti da:
Ps 106
Feria III
Ps 117
2
16
22
23
24
26