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Speciale Convegno FIDA Inform

Manager ICT
e crescita del Paese
Il contributo degli IT Manager al processo di innovazione che coinvolge il sistema
Italia. Se ne è parlato al Convegno annuale della Federazione FIDA Inform,
momento di incontro dei Club territoriali che riuniscono migliaia di CIO
1

re s e n t a
L’ICT rapp
ndustria
la quarta i
italiana

La ripresa è un fatto di stimoli e di luci- Centosettanta IT Manager presenti nel-


dità. Se i primi non mancano in un mo- la mattinata, otto Club TI territoriali rap- 1
mento in cui i numeri impongono un im- presentati, nove progetti di successo il- Alessandro Musumeci, Presidente FIDA Inform
procrastinabile ripensamento dei mo- lustrati, il Convegno voluto dal Presidente 2
delli e dei comportamenti, la seconda è più Alessandro Musumeci, ospitato dal Club Patrizia Davanti, Presidente CDTI Roma
difficile da trovare proprio per la difficoltà delle Tecnologie di Roma nella sala con- 3
della congiuntura. In questo senso il ferenze di Montecitorio messa a disposi- Paolo Angelucci, Presidente Assinform
Convegno Nazionale 2009 di FIDA In- zione dal garante della Pivacy, ha prima 4
form, svoltosi a Roma lo scorso dicembre, di tutto dimostrato che l’IT italiano è an- Maurizio Mayer, Vice Presidente AICT
ha aperto uno spiraglio di luce nella di- che una comunità unita e credibile di per- 5
rezione di un nuovo e più proficuo rap- sone che si identificano in un progetto co- Silvia Attanasio, Senior Researcher ABI Lab
porto tra le aziende dell’informatica, gli mune alla ricerca di interlocutori nelle 6
IT Manager e il tessuto economico. aziende e nelle istituzioni. Ferruccio Ferranti, AD Poligrafico e
Zecca dello Stato

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I n n o v a re i l r u o l o CHI È FIDA INFORM


dei CIO
e x i t s t ra t e g y e f f i c a c e FIDAInform è la Federazione Nazionale delle Associazioni Professionali di Information
Management, i Club, sviluppatesi spontaneamente a partire dal 1984 in diverse re-
gioni italiane, cioè di associazioni di professionisti dell’ICT (Information and Com-
munications Technology) che vi partecipano a livello personale e non aziendale.
I Club e la Federazione si propongono come "nodo" attivo del Sistema-Paese per
lo sviluppo del Settore delle tecnologie dell’Informazione e della Comunicazio-
ne, promuovendo la professionalità dei Soci.
FIDAInform è governata da un proprio Statuto e da un Consiglio Direttivo in carica
per due anni; essa organizza iniziative proprie, a valenza nazionale ed internazionale,
oltre a supportare quelle locali dei singoli Club. Lo strumento principale di comuni-
cazione di FIDAInform è ICT Professional, la propria rivista bimestrale.
Le attività
• Dare voce agli Utenti
• Aprire i Club anche ai non dirigenti in linea con le nuove professionalità
• Promuovere l’adesione dei giovani ai Club per offrire loro una finestra sul mon-
do del lavoro, delle professionalità e delle imprese
• Aprire il dialogo con professionisti, dirigenti e manager di azienda, docenti e ri-
cercatori, rappresentanti delle Istituzioni, rinunciando ad eccessi di specialismo
• Far conoscere e trasmettere le esperienze eccellenti
• Identificare e valorizzare le Grandi Sfide della società italiana per la cui soluzione
le tecnologie ICT sono "abilitanti"
• Promuovere la crescita e la diffusione della nostra rivista, il Notiziario, che in
quanto organo informativo dei Club deve rappresentare il pensiero e le com-
petenze dei Soci, deve informare sulle attività del Club e soprattutto trasmet-
tere esperienze dirette e di successo

l’interno delle aziende. Sintomo di una ti a tagliare i costi, ma in questo modo ta-
scarsa propensione all’innovazione che ca- gliano il valore stesso del loro lavoro. Al
ratterizza l’economia italiana, ma sinto- contrario è proprio dalla crisi che può e
mo anche di una visione antiquata del deve nascere l’occasione perché una figura
ruolo del CIO radicata nei piani alti del- così centrale come quella del CIO si in-
le aziende e accettata molto spesso pas- novi, innovando anche tutto il sistema dei
sivamente dagli stessi CIO. “Di fronte a servizi informativi”.
questa situazione noi IT Manager italia- L’individuazione di una sorta di “quota
ni dobbiamo essere pronti a cambiare la- rosa” da destinare ai tecnologi all’inter-
voro – ha affermato in tono provocatorio no dei Cda è la proposta di Patrizia Da-
Alessandro Musumeci, Direttore Centrale vanti, Presidente del CDTI Roma, agli
dei Sistemi Informativi di Trenitalia – nel imprenditori e ai politici italiani anche se,
senso di trovare al nostro interno quelle aggiunge, le cose stanno già cambiando
competenze che ci consentano di passa- e “molti CIO si stanno spostando verso la
re da un ruolo tecnico a un ruolo sempre stanza dei bottoni”. Come dimostra
più orientato al business. Ciò è fonda- l’esperienza raccontata in prima persona
mentale non solo per la sopravvivenza da Ferruccio Ferranti, AD dell’Istituto Po-
della nostra professione, ma per quella del- ligrafico e Zecca dello Stato, un tecnolo-
le aziende stesse. Purtroppo la prima rea- go che è stato scelto per guidare il busi-
I dati sono contraddittori. Da una parte zione naturale delle aziende al momento ness di un’azienda, in questo caso del set-
l’ICT rappresenta la quarta industria ita- di crisi che stiamo attraversando è quel- tore pubblico. E come ha sottolineato an-
liana, dall’altra solo cinque IT Manager la di ridurre i budget, compreso quello IT. che Silvia Attanasio, Senior Researcher
su cento occupano posizioni apicali al- Di conseguenza i CIO si vedono costret- di ABI Lab (presente in sostituzione del

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I CASI DI INNOVAZIONE SUPPORTATI Segretario di ABI Lab Romano Stasi),


tracciando l’identikit di un manager IT
DAI CLUB FIDA INFORM
in banca “sempre più diviso tra tecnolo-
Lo scopo di Fida Inform è supportare l’innovazione in ambito ICT a vantaggio delle impre- gia e processi, al quale viene richiesto di
se e del sistema Paese. Un obiettivo concreto, che si traduce nell’attività territoriale dei Club farsi abilitatore in misura maggiore di una
a sostegno degli IT Manager che lavorano nelle aziende della propria regione o del territo- visione per processi della banca”.
rio di riferimento. A testimonianza di questa attività importante, il convegno di FIDA ha dato Dal canto loro, gli IT manager devono far-
spazio alla presentazione dal vivo di alcuni progetti di successo supportati dai singoli Club. si portatori di progetti sfidanti e davve-
ro innovativi perché è di questi che ci sarà
Collaborazione con il cittadino nella PA con il Portale Giustizia bisogno nel 2010. “L’ICT va rinnovato sia
Aldo LOIACONI (CDTI Liguria), Giorgio MOSCA (Elsag Datamat) per quel che riguarda il sourcing sia per
quel che riguarda le tecnologie. Alla luce
di questo – ha sottolineato Musumeci – è
importante avviare programmi che in-
Iniziative dell’incubatore del Politecnico di Torino per lo start-up novino il modo di fare l’IT, per esempio
delle aziende con alti contenuti di innovazione tecnologica quelli che riguardano le applicazioni a
Giuseppe NOVELLO, Massimiliano CEAGLIO (CDTI Torino) supporto del business, che rinnovano la
catena del valore e che aprono la strada
a nuove esperienze come i social network
Progetto Adamo – Autonomia al domicilio assistenza e il cloud computing. Nello specifico – ha
e monitoraggio della persona aggiunto – i social network possono di-
Giuseppe NOVELLO, Andrea GIACARDI (CDTI Torino) ventare un prezioso strumento per ag-
giornare il customer service, mentre il
cloud potrebbe contribuire a moderniz-
Cogenerazione e “free cooling”: zare il modello di sourcing aziendale, ren-
l'esperienza del data center di Acanto dendolo più efficace e meno costoso”.
Riccardo MAIARELLI (Club TI Emilia Romagna), Gianluca ULISSE (Acantho)
Nuovi contratti, borsa,
rottamazione
Nuove modalità di contatto con i clienti Il Presidente di Assinform, Paolo Ange-
Arrigo ANDREONI (Club TI Milano), Maurizio BESURGA (Mediaworld) lucci, ha ricordato i numeri impietosi del
mercato ICT in tempo di crisi presentati
nell’ultimo rapporto dell’associazione:
Passaporto Elettronico per la gestione calo del 6% del fatturato, 30% di aziende
della sicurezza allo che hanno o avranno problemi occupa-
tadio Olimpico per la Finale della Coppa dei Campioni zionali e 20mila lavoratori a rischio. “Sono
Domenico LIOTTO (CDTI Napoli), Paolo PEPORI (GEP Italia) numeri che fotografano un settore ICT in
difficoltà ma che si possono contrastare –
CRM come leva strategica-operativa per migliorare ha affermato – anche perché ci sono dei se-
la “customer satisfaction” e l’efficienza dei processi di business gnali positivi, come quelli che riguardano
Nazzareno BORDI (Club TI Marche), Marco BAGALINI (Angelini Farmaceutici) il budget che le aziende vogliono dedica-
re all’implementazione interna dell’IT.
L’indagine congiunturale di Assiform evi-
Sistema di qualificazione e di selezione denzia in questo senso che il sessanta per
di piattaforme opensource cento delle aziende non vogliono tagliare
Roberto GALOPPINI (CDTI Roma) l’investimento IT, nonostante la crisi, e que-
sto configura una exit strategy ben preci-
sa che si somma positivamente alle azio-
La pianificazione dei trasporti nella catena del valore delle PMI: ni che Assinform sta mettendo in campo”.
migliorare l’accuratezza del servizio, attraverso l’impiego della La voce degli informatici deve farsi sen-
determinazione dinamica dei cammini minimi su reti intermodali congestionate tire. “Il settore IT rappresenta la quarta
Antonio DI MARTINO (CDTI Umbria) industria italiana – ha sottolineato An-

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gelucci – ed è necessario che sia una vol- tomobilistico. In questo senso, Stiamo la-
ta per tutte considerata industria a tutti vorando con il ministero dell’Economia
gli effetti che produce beni immateriali. perché nell’ambito di Industria 2012 ven-
Ciò va fatto in primo luogo definendo dei gano stanziati al comparto ICT 200 milioni
contratti ad hoc per le risorse umane vi- per la ricerca e lo sviluppo. Stimiamo che
sto che oggi gli informatici vengono in- questi fondi possano attivare 500 milioni
quadrati con contratti che vanno dalla di investimenti che, a loro volta, creereb-
chimica alla metallurgia. In altre parole bero, 5mila posti di lavoro per due anni”.
bisogna che si strutturino regole diverse L’importanza di valorizzare la profes-
e certe per il comparto. sionalità degli informatici è stata sottoli-
Bisogna poi collaborare perché le azien- neata con forza da Maurizio Mayer, Vice
de che hanno i requisiti possano quotar- Presidente di AICT, il quale ha anche in-
si in borsa. Assinform ne ha individuate vitato i responsabili delle funzioni IT al-
230 con un fatturato superiore ai 10 mi- l’interno delle aziende a “incentivare e so-
lioni di euro già pronte e altre 682 con un prattutto non ostacolare la partecipazio-
fatturato inferiore ai 10 milioni poten- ne delle persone alla vita associativa
zialmente quotabili. La quotazione é un della categoria, come a volte avviene ne-
obiettivo assolutamente da perseguire in gando i permessi per partecipare agli in-
un quadro di accelerazione del processo contri”. AICT è una delle associazioni con
generale di innovazione del Paese”. cui la Federazione Fida Inform, come ha
Strategici sono anche i contributi al soft- ricordato il Presidente Musumeci, sta per-
ware sul modello della rottamazione del- seguendo il progetto di una sinergia tra or-
le auto. “Ogni euro di contributo – ha ri- ganismi associativi che aumenti la mas-
cordato Angelucci – genera un migliora- sa critica dell’ICT Italiano.
mento dei livelli occupazionali due volte mc
e mezzo maggiore rispetto al settore au-

Di seguito una sintesi dei progetti sostenuti dal CLUB TI Milano (Maurizio Besurga – Mediamarket)
e dal CDTI Roma (Roberto Galoppini). Sui prossimi numeri di ICT Professional presenteremo gli altri

Il progetto di innovazione sostenuto dal Club TI Milano Maurizio Besurga,


IT Manager

Nuove modalità di Mediamarket

di contatto
con i clienti
Un’applicazione di CRM mobile che apre la strada
all’offerta di informazioni e servizi rivolti ai clienti
dei centri commerciali
Maurizio Besurga, IT Manager di Me- sentato un’applicazione di CRM mobile
diamarket Spa, società proprietaria dei sviluppata per Mediamarket dalla so-
marchi Mediaworld e Saturn, ha pre- cietà Modomodo. Il funzionamento

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sfrutta il momento di contatto con i so in base alle proprie preferenze e con iPhone. L’applicazione ha dato a Me-
clienti che si realizza al momento del- un’implementazione che ha richiesto diamarket la possibilità di approfondire
l’acquisto per intrannere una relazione solo poche settimane di tempo ha pro- la conoscenza dei propri clienti e pro-
stabile con il cliente stesso finalizzata dotto già un fatturato quantificabile in porre nuovi servizi-prodotti svilup-
alla proposta di informazioni e servizi circa un milione e mezzo di euro rela- pando nuovi canali di business.
geolocalizzati. Il servizio è scaricabile, tivamente alle sole applicazioni scaricate mc
attivabile e configurabile dal cliente stes- da 140mila acquirenti di dispositivi

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Il progetto di innovazione sostenuto dal CDTI Roma Roberto Galoppini

Scegliere software
Open Source
Sistema di qualificazione e di selezione di piattaforme open
La crisi economica ha semplificato l’at- source al mondo, contiene circa 180.000
tenzione del mercato, pubblico e privato, progetti, a cui aggiungendo altri reposi-
nei confronti del software open source. tory, quale ad esempio quello di Google1
Una recente indagine d’oltre oceano in- contenente oltre 80.000 progetti, si può ar-
fatti conferma che la riduzione dei costi rivare facilmente a contare qualche mi-
e la possibilità di ridurre i rischi associa- lione di applicazioni. Tenendo conto del-
ti al lock-in sono le prime motivazioni che la numerosità e della rilevante presenza
inducono i CIO a guardare con interes- di progetti in stato embrionale, o scarsa-
se al panorama open source, ma perché mente documentati, prima di salpare
queste promesse siano mantenute è im- occorre avere metodo e tecnica onde evi-
portante fare bene le proprie scelte. tare di prendere il mare con il program-
Se il livello di maturità raggiunto dalle so- ma ‘sbagliato’.
luzioni open è spesso funzionalmente e La scelta di software open source maturo ed
prestazionalmente equivalenti a quello dei affidabile ha radici profonde. Nel 2004 il Club
prodotti commerciali più noti, Gartner Dirigenti Tecnologie dell’Informazione di
pone l’accento sul fatto che il 70% delle Roma avviò una collaborazione con il
aziende non ha (ancora) definito politiche CNIPA per fornire un supporto alla re-
e procedure per regolamentare l’adozio- dazione delle prime linee guida in mate- nominato Open Source Maturity Model. Il
ne di tecnologie open source, con il risul- ria di open source, ed allora iniziai ad ana- modello risultava fortemente limitato
tato che un “procurement selvaggio” ef- lizzare cosa fosse stato fatto in materia. dalla soggettività che caraterizzava la
fettuato scaricando programmi dalla rete compilazione delle schede di valutazione,
evitando ogni processo di acquisizione può B e f o re w e t a k e e non ebbe mai molto successo. Analogo
esporre l’ente o l’azienda a rischi dovu- destino toccò ad una iniziativa nota col
ti all’introduzione di tecnologie immature, to the sea, we walk nome di Business Readiness Rating, che an-
non supportate o mal documentate, di dif- on land. . . che se più dettagliata era comunque
ficile integrazione o con licenze incom- molto onerosa da applicare e anch’essa
patibili con il contesto di riferimento. B e f o re w e c re a t e , estremamente soggettiva.
Per iniziare ad affrontare il problema del- we must understand QSOS, l’ultima metodologia in ordine
la qualificazione e selezione di software temporale, fu elaborata da Athos Origin.
open source è possibile fare riferimento ad
(E. Hemingway) Sebbene più sofisticata delle precedenti
alcune risorse in rete, quali OSALT, un di- e meno soggettiva, è anch’essa onerosa e
rectory contenente elenchi di applicazio- Fu così che conobbi il lavoro di David priva di strumenti in grado di velocizza-
ni open source alternative a quelle pro- Wheeler che per il MITRE aveva redat- re il processo di qualificazione.
prietarie, o EOS, un directory di software to il primo elenco di piattaforme ritenu- Non esistendo best practice che indichino
open source considerato di classe indu- te mature e sicure (GRAM/S, Generally Re- puntualmente passo per passo quali azio-
striale. Purtroppo queste iniziative non cognized As Safe/Mature). L’elenco pur- ni debbano essere condotte per qualificare
sono il risultato di uno sforzo collabora- troppo non venne mantenuto aggiorna- e successivamente selezionare piattafor-
tivo, ed il livello di aggiornamento e la loro to, e negli anni successivi società specia- me open source, negli ultimi mesi ho la-
ampiezza sono comunque limitati. lizzate come Navica e Cap Gemini dise- vorato alla definizione di una metodolo-
Si consideri che solo SourceForge, il più gnarono il primo modello per valutare il gia pratica che includesse i risultati pro-
grande repository di applicazioni open grado di maturità di una piattaforma, de- venienti da 8 diversi progetti europei e ben

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60 tool open source, realizzando un si-


stema all-in-one presentato in anteprima
al convegno nazionale FIDA Inform.
L’oggettività dei risultati è ottenuta gra-
zie all’utilizzo di numerosi strumenti a
supporto delle decisioni, che consentono
di raccogliere metriche tipiche delle piat-
taforme open, quali ad esempio la di-
mensione ed il tipo di comunità, la ma-
turità e la stabilità, la qualità del codice
e la reattività alla segnalazione di bachi,
la roadmap e la possibilità di incidere nel-
la sua definizione e informazioni relative
agli aspetti legali. Per chi invece non volesse impegnare tempo dell’advisory board di SourceForge e di
Il risultato è una metodologia agile ed og- e risorse nel definire ed implementare una Enterprise Open Source directory,
gettiva, che consente di analizzare rapi- propria metodologia, si consiglia sempre segretario della federazione FIDA
damente un discreto numero di progetti, e comunque di verificare se la soluzione Inform e consigliere dell’associazione
e confrontarli attraverso istogrammi che open source oggetto di valutazione abbia italiana OpenOffice.org addetto alle
riportano le informazioni più rilevanti. una comunità di riferimento, in assenza relazioni istituzionali. Scrive quasi
(Nella figura la scheda sintetica di com- della quale si rimarrà legati all’unico for- quotidianamente di open source e
parazione tra le piattaforme di e-learning nitore in grado di supportare la soluzione. business sul blog commercial open
Moodle e Docebo, per ognuna di quel- source (http://robertogaloppini.net )
le”dimensioni” vengono forniti analoghi Roberto Galoppini, esperto di open http://www.gartner.com/it/page.jsp?id=801412
grafici con i dettagli del caso) source commerciale, è membro http://code.google.com/hosting/

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