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Manager ICT
e crescita del Paese
Il contributo degli IT Manager al processo di innovazione che coinvolge il sistema
Italia. Se ne è parlato al Convegno annuale della Federazione FIDA Inform,
momento di incontro dei Club territoriali che riuniscono migliaia di CIO
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re s e n t a
L’ICT rapp
ndustria
la quarta i
italiana
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l’interno delle aziende. Sintomo di una ti a tagliare i costi, ma in questo modo ta-
scarsa propensione all’innovazione che ca- gliano il valore stesso del loro lavoro. Al
ratterizza l’economia italiana, ma sinto- contrario è proprio dalla crisi che può e
mo anche di una visione antiquata del deve nascere l’occasione perché una figura
ruolo del CIO radicata nei piani alti del- così centrale come quella del CIO si in-
le aziende e accettata molto spesso pas- novi, innovando anche tutto il sistema dei
sivamente dagli stessi CIO. “Di fronte a servizi informativi”.
questa situazione noi IT Manager italia- L’individuazione di una sorta di “quota
ni dobbiamo essere pronti a cambiare la- rosa” da destinare ai tecnologi all’inter-
voro – ha affermato in tono provocatorio no dei Cda è la proposta di Patrizia Da-
Alessandro Musumeci, Direttore Centrale vanti, Presidente del CDTI Roma, agli
dei Sistemi Informativi di Trenitalia – nel imprenditori e ai politici italiani anche se,
senso di trovare al nostro interno quelle aggiunge, le cose stanno già cambiando
competenze che ci consentano di passa- e “molti CIO si stanno spostando verso la
re da un ruolo tecnico a un ruolo sempre stanza dei bottoni”. Come dimostra
più orientato al business. Ciò è fonda- l’esperienza raccontata in prima persona
mentale non solo per la sopravvivenza da Ferruccio Ferranti, AD dell’Istituto Po-
della nostra professione, ma per quella del- ligrafico e Zecca dello Stato, un tecnolo-
le aziende stesse. Purtroppo la prima rea- go che è stato scelto per guidare il busi-
I dati sono contraddittori. Da una parte zione naturale delle aziende al momento ness di un’azienda, in questo caso del set-
l’ICT rappresenta la quarta industria ita- di crisi che stiamo attraversando è quel- tore pubblico. E come ha sottolineato an-
liana, dall’altra solo cinque IT Manager la di ridurre i budget, compreso quello IT. che Silvia Attanasio, Senior Researcher
su cento occupano posizioni apicali al- Di conseguenza i CIO si vedono costret- di ABI Lab (presente in sostituzione del
gelucci – ed è necessario che sia una vol- tomobilistico. In questo senso, Stiamo la-
ta per tutte considerata industria a tutti vorando con il ministero dell’Economia
gli effetti che produce beni immateriali. perché nell’ambito di Industria 2012 ven-
Ciò va fatto in primo luogo definendo dei gano stanziati al comparto ICT 200 milioni
contratti ad hoc per le risorse umane vi- per la ricerca e lo sviluppo. Stimiamo che
sto che oggi gli informatici vengono in- questi fondi possano attivare 500 milioni
quadrati con contratti che vanno dalla di investimenti che, a loro volta, creereb-
chimica alla metallurgia. In altre parole bero, 5mila posti di lavoro per due anni”.
bisogna che si strutturino regole diverse L’importanza di valorizzare la profes-
e certe per il comparto. sionalità degli informatici è stata sottoli-
Bisogna poi collaborare perché le azien- neata con forza da Maurizio Mayer, Vice
de che hanno i requisiti possano quotar- Presidente di AICT, il quale ha anche in-
si in borsa. Assinform ne ha individuate vitato i responsabili delle funzioni IT al-
230 con un fatturato superiore ai 10 mi- l’interno delle aziende a “incentivare e so-
lioni di euro già pronte e altre 682 con un prattutto non ostacolare la partecipazio-
fatturato inferiore ai 10 milioni poten- ne delle persone alla vita associativa
zialmente quotabili. La quotazione é un della categoria, come a volte avviene ne-
obiettivo assolutamente da perseguire in gando i permessi per partecipare agli in-
un quadro di accelerazione del processo contri”. AICT è una delle associazioni con
generale di innovazione del Paese”. cui la Federazione Fida Inform, come ha
Strategici sono anche i contributi al soft- ricordato il Presidente Musumeci, sta per-
ware sul modello della rottamazione del- seguendo il progetto di una sinergia tra or-
le auto. “Ogni euro di contributo – ha ri- ganismi associativi che aumenti la mas-
cordato Angelucci – genera un migliora- sa critica dell’ICT Italiano.
mento dei livelli occupazionali due volte mc
e mezzo maggiore rispetto al settore au-
Di seguito una sintesi dei progetti sostenuti dal CLUB TI Milano (Maurizio Besurga – Mediamarket)
e dal CDTI Roma (Roberto Galoppini). Sui prossimi numeri di ICT Professional presenteremo gli altri
di contatto
con i clienti
Un’applicazione di CRM mobile che apre la strada
all’offerta di informazioni e servizi rivolti ai clienti
dei centri commerciali
Maurizio Besurga, IT Manager di Me- sentato un’applicazione di CRM mobile
diamarket Spa, società proprietaria dei sviluppata per Mediamarket dalla so-
marchi Mediaworld e Saturn, ha pre- cietà Modomodo. Il funzionamento
sfrutta il momento di contatto con i so in base alle proprie preferenze e con iPhone. L’applicazione ha dato a Me-
clienti che si realizza al momento del- un’implementazione che ha richiesto diamarket la possibilità di approfondire
l’acquisto per intrannere una relazione solo poche settimane di tempo ha pro- la conoscenza dei propri clienti e pro-
stabile con il cliente stesso finalizzata dotto già un fatturato quantificabile in porre nuovi servizi-prodotti svilup-
alla proposta di informazioni e servizi circa un milione e mezzo di euro rela- pando nuovi canali di business.
geolocalizzati. Il servizio è scaricabile, tivamente alle sole applicazioni scaricate mc
attivabile e configurabile dal cliente stes- da 140mila acquirenti di dispositivi
Scegliere software
Open Source
Sistema di qualificazione e di selezione di piattaforme open
La crisi economica ha semplificato l’at- source al mondo, contiene circa 180.000
tenzione del mercato, pubblico e privato, progetti, a cui aggiungendo altri reposi-
nei confronti del software open source. tory, quale ad esempio quello di Google1
Una recente indagine d’oltre oceano in- contenente oltre 80.000 progetti, si può ar-
fatti conferma che la riduzione dei costi rivare facilmente a contare qualche mi-
e la possibilità di ridurre i rischi associa- lione di applicazioni. Tenendo conto del-
ti al lock-in sono le prime motivazioni che la numerosità e della rilevante presenza
inducono i CIO a guardare con interes- di progetti in stato embrionale, o scarsa-
se al panorama open source, ma perché mente documentati, prima di salpare
queste promesse siano mantenute è im- occorre avere metodo e tecnica onde evi-
portante fare bene le proprie scelte. tare di prendere il mare con il program-
Se il livello di maturità raggiunto dalle so- ma ‘sbagliato’.
luzioni open è spesso funzionalmente e La scelta di software open source maturo ed
prestazionalmente equivalenti a quello dei affidabile ha radici profonde. Nel 2004 il Club
prodotti commerciali più noti, Gartner Dirigenti Tecnologie dell’Informazione di
pone l’accento sul fatto che il 70% delle Roma avviò una collaborazione con il
aziende non ha (ancora) definito politiche CNIPA per fornire un supporto alla re-
e procedure per regolamentare l’adozio- dazione delle prime linee guida in mate- nominato Open Source Maturity Model. Il
ne di tecnologie open source, con il risul- ria di open source, ed allora iniziai ad ana- modello risultava fortemente limitato
tato che un “procurement selvaggio” ef- lizzare cosa fosse stato fatto in materia. dalla soggettività che caraterizzava la
fettuato scaricando programmi dalla rete compilazione delle schede di valutazione,
evitando ogni processo di acquisizione può B e f o re w e t a k e e non ebbe mai molto successo. Analogo
esporre l’ente o l’azienda a rischi dovu- destino toccò ad una iniziativa nota col
ti all’introduzione di tecnologie immature, to the sea, we walk nome di Business Readiness Rating, che an-
non supportate o mal documentate, di dif- on land. . . che se più dettagliata era comunque
ficile integrazione o con licenze incom- molto onerosa da applicare e anch’essa
patibili con il contesto di riferimento. B e f o re w e c re a t e , estremamente soggettiva.
Per iniziare ad affrontare il problema del- we must understand QSOS, l’ultima metodologia in ordine
la qualificazione e selezione di software temporale, fu elaborata da Athos Origin.
open source è possibile fare riferimento ad
(E. Hemingway) Sebbene più sofisticata delle precedenti
alcune risorse in rete, quali OSALT, un di- e meno soggettiva, è anch’essa onerosa e
rectory contenente elenchi di applicazio- Fu così che conobbi il lavoro di David priva di strumenti in grado di velocizza-
ni open source alternative a quelle pro- Wheeler che per il MITRE aveva redat- re il processo di qualificazione.
prietarie, o EOS, un directory di software to il primo elenco di piattaforme ritenu- Non esistendo best practice che indichino
open source considerato di classe indu- te mature e sicure (GRAM/S, Generally Re- puntualmente passo per passo quali azio-
striale. Purtroppo queste iniziative non cognized As Safe/Mature). L’elenco pur- ni debbano essere condotte per qualificare
sono il risultato di uno sforzo collabora- troppo non venne mantenuto aggiorna- e successivamente selezionare piattafor-
tivo, ed il livello di aggiornamento e la loro to, e negli anni successivi società specia- me open source, negli ultimi mesi ho la-
ampiezza sono comunque limitati. lizzate come Navica e Cap Gemini dise- vorato alla definizione di una metodolo-
Si consideri che solo SourceForge, il più gnarono il primo modello per valutare il gia pratica che includesse i risultati pro-
grande repository di applicazioni open grado di maturità di una piattaforma, de- venienti da 8 diversi progetti europei e ben