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La buca nella strada: dall’informazione alla partecipazione

Per il primo evento italiano nello scorso giugno a Roma sui citizen media è stat
o avviato un censimento sulle iniziative di citizen journalism in Italia.
Attraverso la consultazione dei siti emerge il forte legame con il territorio: i
l giornalismo partecipativo esprime infatti le sue migliori qualità quando tratt
a fatti ed eventi di cui narra in presa diretta, e grazie al web2.0, nuovo mass
media pervasivo e potente, chiunque può esprimere in modo immediato e senza part
icolari filtri quanto sta avvenendo. I singoli blog collegati fra loro sono un “
mezzo di trasmissione caldo, che coinvolge e spinge alla partecipazione” pronti
a esplodere come nel caso di Mumbai nel dicembre 2008 e la rivolta in Iran della
primavera 2009.
Come previsto da Zygmunt Bauman la conseguenza opposta e inevitabile della globa
lizzazione è l’emergere del localismo: la tensione fra globale e iper-locale è u
no degli aspetti maggiormente interessanti del dibattito sul rapporto fra giorna
lismo partecipativo versus giornalismo professionista, e allo stesso tempo ci si
chiede se possa rappresentare un mezzo per i media per ovviare alla crisi econo
mica (studio a cura Forrester del gennaio 2009)
Le notizie “iper locali” costituisco uno dei principali ingredienti del giornali
smo partecipativo, che prospera sul cosiddetto “paradosso della buca” (pothole p
aradox) come l’ha definito Steven Johnson , scrittore e imprenditore: sapere che
il Comune ha deciso di aggiustare la buca davanti a casa nostra è una notizia e
stremamente interessante che non leggeremo su nessun giornale, mentre se la buca
si trova in una via dieci isolati più in là non ci interessa per nulla (o comun
que molto meno). A partire da questo paradosso, Johnson ha lanciato il servizio
outside.in che aggrega notizie da testate giornalistiche e blogger locali e le r
ende consultabili su base geografiche.
Molte informazioni “iper locali” e di grande interesse sono spesso sepolte nei d
atabase delle pubbliche amministrazioni: Everyblock , avviato grazie a un finanz
iamento di un milione di dollari dalla Knight Foundation e oggi di proprietà di
MSNBC, fornisce informazioni iper locali, recuperando le informazioni dalla rete
, e in particolare:
a) dalla pubblica amministrazione, es. licenze edilizie, ispezioni nei ristorant
i, dati sulla criminalità
b) dai giornali e dai blog
c) dai social network come Flickr o Yelp per recensioni su aziende
Everyblock ripresenta queste informazioni in modalità georiferita e accessibile
anche su dispositivi mobili.
Tornando alla famosa buca nella strada, Fix My Street, uno dei progetti di Mysoc
iety.org, consente ai cittadini inglesi di segnalare problemi sulle loro strade
e permette anche di vedere quanto ci mette l’amministrazione a riparare il probl
ema.
Il rapporto non è quindi solo più fra il singolo cittadino e l’amministrazione,
ma fra una rete di cittadini che segnalano disfunzioni, fanno richieste, incroci
ano dati, si informano a vicenda.
Le reti non sono necessariamente raggruppate in forma organizzata ne’ condividon
o la stessa ideologia politica ma dispongono degli stessi strumenti di comunicaz
ione e informazione della Pubblica Amministrazione.
La delega del voto elettorale è verificata pubblicamente e in diverse occasioni
e le Amministrazioni, se non vogliono essere messe costantemente in condizioni d
i rispondere da una posizione di difesa e di giustificazione, devono costruire u
n nuovo rapporto con la cittadinanza, che preveda nuove politiche atte a protegg
ere e incorporare sistematicamente la partecipazione nei processi decisionali pe
r aumentare la trasparenza e anche evitare facili populismi.

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