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Roma, 9 de Marzo de 1999.

MARIA NELLA TEOLOGIA CONTEMPORANEA.


Indicazioni per lesame:
1. Portare un tema, un argomento, ma che abbia conto dei temi visti nella
classe.
2. Esame tradizionale.
PASSO BIBLICO:
GAL: 4,4: Ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio invi il Figlio suo, nato
da una donna, sottomesso alla legge
Presenta:
a. La grandezza e
b. LUmilt.
Paolo non la chiama per nome, ma daltra parte, lascia sbocciare la
grandezza di questa donna gi che da lei nascer il Figlio di Dio.
La lettera di Paolo ai Gallati risale a gli anni 50, il testo pi antico ed cui
dove si ubica la menzione di Maria. E lunico testo mariano in Paolo.
A Paolo non li interessa il Cristo storico ma il Cristo della fede. E uno dei
testi pi studiati nella liturgia.
I PADRI:
Nato da Donna....
Ges nato da un concepimento normale Uomo Donna. Infatti i padri di
fronte a questo passo nato da donna non vuol dire che stato nato dopo un
rapporto. Dunque certamente che nato da donna e perci nato si da Maria,
nato per mezzo della donna: Nato DA donna e non nato DI donna come tutti gli
altri uomini. La sua nascita avvenuta in maniera miracolosa gi che era Figlio
di Dio.
Questo passo per non a sfavore della verginit di Maria, affermano y
Padri, se mai a favore.
E per lo tanto, Gal 4,4 approfondisce in maniera forte che la maternit di
Maria stata una maternit completa.
Nato da donna, vuol dire che Maria ha avuto come Figlio il Figlio di Dio.

La concessione primitiva, la donna era considerata come nido, e dunque


affermare che nata da Maria, affermavano che ha presso, parlando
umanamente, tutto dalla Madre.
Anche la maternit di Maria eccezionale. Da unaltra parte, Maria non
solo madre di Dio, ma madre di tutta lumanit.
Nato da Donna no qualsiasi cosa, affermano i Padri, ma il Figlio di Dio
prescelto da Dio, Figlio che con il tempo diventato Figlio delluomo; vale a
dire, Figlio di Maria. E in questo senso, Maria ha dato alla luce un Figlio che gi
esisteva.
Maria in qualche maniera collegata alla salvezza; donna che fa parte di un
disegno di salvazza, Maria inserita nella salvezza.
Nato da donna non vuol dire da qualsiasi donna, ma da Maria.
Nato da donna vuol dire sesso feminile e non persona sposata.
Nato da donna vuol dire che nato come noi.
I padri hanno intuito che la presenza di questa donna non una qualunque,
ma una donna nel piano di Dio.
Nascere da donna un contributo per la nostra salvezza.
II MILLENIO.
Concessione dei protestanti:
Mette in evidenzia che Gal 4,4 Maria nessuna, quasi da dimenticare.
Perch un segno evidente di che Maria nella chiesa non ha
nessunimportanza, ma si abbassata della maniera pi umile, della legge, da
una donna.
Concessione dei cattolici:
Abbiamo una forma sintetica tipica del mondo ebraico.
Nato da donna: ricevente per adozione.
Nato sotto la legge: per ricevere quelli che erano sotto la legge.
Adozione a Figli: Figli adottivi di Dio.

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Nei nostri giorni:


Un minorenne no poteva avere niente, era come uno schiavo fino a quando
arriva allet adulta.
Per capire nato da donna cosa buona avere conto del 1 al 6.

1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.

Un figlio finche non maggiorenne non adulto.


Sotto la legge.
Cosi noi (ebrei).
Quando venne la pienezza del tempo (quando eravamo adulti), Dio mand...
Eravamo schiavi, ma adesso siamo figli eredi...
E possiamo chiamare a Dio Padre.
Quindi non sei pi schiavo.
ESEGESI:
Nato da donna...
Il Figlio che nasce da questa donna il Figlio di Dio che preesisteva.
Questa donna fa parte della storia della salvezza.
Nato da donna, perch non nato da Maria?.
Per dire che il Figlio di Dio si inserito nella storia umana.

Dunque un disegno non legato solo a una persona, ma da donna e cos


abbarca tutta lumanit.
Nato da VERGINE?. Avrebbe dato opportunit al mito, ma ha usato un
termine generico: da donna.
Quando venne la pienezza dei tempi:
E il massimo dei tempi, con Ges non un tempo come prima, ma un
tempo di salvezza.
Con la venuta di Cristo, il tempo non un tempo qualunque, cosi lumanit
non la stessa, in Cristo siamo figli di Dio, dunque siamo diversi.

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La mariologia non la facciamo noi, voluta da Dio. Questa donna fa parte


della pienezza dei tempi unopera iniziata e voluta da Dio.
Sotto la legge:
Dice Paolo, ha voluto condividere una cultura che era quellebrea, come noi,
avere una realt culturale umana.
Ges si fatto uomo nel senso vero, anche lui cresciuta unumanit, ha
imparato da Maria Giuseppe, dunque si fatto uno di noi, uno dellumanit.
Nato da donna:
Ges ha voluto entrare nel cuore dellumanit (S. Paolo). Dunque questo il
vero senso e non pessimista come i protestanti.
Lessere maturi si raggiunge solo con la venuta del Cristo.
Si tratta di un Figlio; Dio mand il suo Figlio (gi esistente); dunque si tratta
di una nascita straordinaria, fuori dal comune; dunque dicevamo gi esistente.
Aspetto Teologico: Aspetto Trinitario.
Il Padre che manda.
Il Figlio che mandato.
Lo S. Santo che donato.
Come presentare la dottrina in un corso particolare nelle nostre realt.
Come la chiesa ha approfondito quei 152 versetti del NT che riguardano Maria.
Abbiamo cominciato approfondendo il versetto di Paolo: Gal 4,4-5. Ma quando
giunse la pienezza del tempo, Dio invi il Figlio suo, nato da una donna,
sottomesso alla legge, affinch riscattasse coloro che erano sottoposti alla
legge, affinch ricevessimo l'adozione a figli.
Da Paolo emergono queste indicazioni:
1. A motivo della divina maternit la mariologa parte integrante della
cristologia a causa della divina maternit. Quando si parla di Cristo si parla
anche da Maria. Infatti Ges poteva venire da un altro modo, ma Lui
venuto cosi.
2. Il divenuto dalla donna o il parto della donna resta per sempre il sigillo
dellincarnazione e la garanzia della salvezza. Cio il fatto che Ges
venuto tra noi che Ges si fatto veramente uomo, dunque rimane la

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garanzia della nostra salvezza. Per esempio, i nostri genitori sono il segno
visibile, che noi siamo nel mondo. Il figlio di Dio come noi perch venuto
come noi.
3. Il contributo di Maria nellincarnazione stato straordinario perch, secondo
il Padre, lo ha dato tutto a lei; Ges dipende solo dalla Mamma.
4. Vi un collegamento tra la donna e il progetto salvifico di Dio. Dio per
salvarci ha mandato il suo figlio nato da donna, in qualche maniera questa
donna partecipa alla nostra salvezza. Il fato che Paolo non la nomini, che
solo dica Donna, ma che questa donna a dato il Figlio di Dio, non dobbiamo
dimenticare che lei una povera creatura come noi. Ma dallaltra parte non
dobbiamo dimenticare che da lei nato il Figlio di Dio, ma lei continua ad
essere una semplice creatura. Tutto quello che c in lei grazia divina. Se
la chiesa non avrebbe dimenticato questo, forse le cose sarebbero diverse.
Dunque non si pu parlare della salvezza senza menzionare Maria. Ges
non una filosofia, una realt.
VANGELO DI SAN MARCO 3,31-35 E 6,1-6.
Giungono poi sua madre e i suoi fratelli, che, fermatisi di fuori, lo mandano a chiamare. La folla
intanto gli stava seduta intorno. Gli dicono: Ecco, tua madre e i tuoi fratelli, fuori, ti cercano.
Risponde loro: Chi mia madre e chi sono i miei fratelli?. Poi, guardando in giro quelli che gli
sedevano intorno, dice: Ecco mia madre e i miei fratelli!. Chi fa la volont di Dio, questi mio
fratello, mia sorella e mia madre.

Scritto tra il 65 e il 70.


Vedere ancora 6,1-6
Uscito di l, Ges venne nella sua patria, accompagnato dai suoi discepoli. Venuto il sabato, si
mise a insegnare nella sinagoga e i molti ascoltatori, stupiti, dicevano: Donde ha costui tali
cose? Che sapienza quella che gli stata data? E che miracoli avvengono per le sue mani?
Non egli il falegname, il figlio di Maria e fratello di Giacomo, di Giuseppe, di Giuda e di
Simone? E le sue sorelle non sono qui tra noi?. E si scandalizzavano di lui. Ges, per, diceva
loro: Non c' profeta che sia disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e nella sua
casa. Non pot farvi alcun miracolo, ma soltanto guarire pochi infermi, imponendo loro le mani,
ed era meravigliato della loro incredulit. Egli percorreva i villaggi all'intorno e insegnava.

Bibliografia:
Rivista di Theotokos, anno II, 1994, n 2, e altri studi biblici.
CHI E MARCO?.

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Per capire i vangeli bisogna capire il redattore. Marco un teologo finissimo e


creatore del genero letterario che noi chiamiamo vangelo. Cristiano che per
primo ha inventato il genere letterario del Vangelo, che presenta Cristo non solo
morto e risorto, ma anche nella sua vita pubblica.
La sua teologia che Ges nel presentarsi agli uomini cerca sempre di
nascondersi della folla e di rivelarsi ai suoi discepoli, perch Ges non vuole
essere strumentalizzato, perch la folla vuole farlo un guaritore, politico, Messia
nel senso umano. Tutti lo cercano tutti lo vogliono, ma Ges si nasconde, e si
rivela ai suoi discepoli, ma n anche loro lo conoscono veramente, e lo
capiscono solo quando muore e risorge. Lo scopre il centurione: era
veramente il Figlio di Dio.... Nessuno capisce veramente che Ges, tanto
vero che i suoi discepoli lo abbandonano, questa assenza di abbandono esiste
solo quando muore e risuscita. Muore come tutti, ma anche risorge e in questo
senso diverso.
Questi due testi sono difficili da interpretare perch sono stati riletti in un clima
di polemica, ricordano i protestanti che negano la verginit di Maria. Di fatto
prima del concilio erano chiamati testi antimariani e dunque mai studiati, rivesti
solo dopo il concilio Vaticano II.
Primo passo: Il problema iniziale da un punto di vista biblico Mc 3,31-35 che
stato letto e collegato con i versetti 3,20-21 Viene a casa e si raduna di
nuovo tanta folla che non potevano neppure prendere cibo. Udito ci, i suoi
vennero per impadronirsi di lui, poich dicevano: E' fuori di s!.
Che questi passi 3,31-35 collegato con 3,20-21, alcuni dicono di si. Vale a
dire che Marco presenta Ges circondato dalla folla che lo cerca per essere
guarito e Ges che si ritira, e i suoi discepoli che dicono andiamolo a prenderlo.
I suoi dicono Ges si sta mettendo contro tutti e cosi lo ammasseranno, dunque
andiamo a prenderlo. Dunque di questa maniera i due passi sono collegati.
Altri dicono che sono collegati ma non dipendenti, perch sopra dicono
Ges sta facendo in una maniera che bisogna togliere, cui invece lo fanno per
incontrare Ges, la sua madre e i suoi che vogliono trovare il Signore.
Secondo passo: Ma da altra parte chi sono i suoi, alcuni dicono la Madre e la
famiglia, altri, i suoi, la sua gente i suoi familiari, senza che Matteo dica che la
Madre che vuole andare a prenderlo. E significativo che Mt e Lc, non parlino
pi dei suoi, ma presentano solo la Madre e i fratelli che vogliono trovare Ges.
Mt 12,46-50 Mentre ancora parlava alle folle, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e
chiedevano di parlargli. Qualcuno gli disse: Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e chiedono di
parlarti. Ma egli rispose: Chi mia madre e chi sono i miei fratelli?. Quindi stese la mano
verso i suoi discepoli e disse: Ecco mia madre e i miei fratelli; chiunque fa la volont del Padre
mio che nei cieli, questi mi fratello, sorella e madre.

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Cosi Lucca 8,19-21:


La madre e i fratelli andarono un giorno a trovarlo, ma non potevano avvicinarlo per causa
della folla. Gli fecero sapere: Tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e desiderano vederti. Ma
egli disse loro: Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono
in pratica.

Sembra che Ges, nelle sue risposte, sia indipendenti alle prime indicazioni.
I Padri della Chiesa.
Come i padri hanno interpretato questo passo Mc 3,31-35?:
I biblisti tendono ad interpretare come persone che vogliono bloccare Ges
quando invece vanno a trovarlo. I padri ordinariamente se una certa frangia di
pensatore cristiani e non cristiani ed eretici che tendono a vedere questo passo
come unoccasione in senso negativo, o in confronti di Ges o in confronti della
madre. Alcuni dicono che Ges avrebbe rimproverato sua madre perch lo
cercava inopportunamente, oppure altri pensano che Ges aveva voluto dire
che non riconosceva sua madre e i suoi fratelli perch si aveva fatto uomo solo
in modo apparente, dunque negava la sua madre nel senso vero del termini.
Questi sono per visuali molto superati.
Invece i veri padri della chiesa dicono che Ges con queste parole ha voluto
puntualizzare che nei suoi confronti non vale tanto la sua parentela umana, ma
la sua parentela di fede, nel mio regno non che conti la parentela umana ma
la parentela della fede, non vincolo familiari. Chiunque fa la volont... Dunque
ha voluto elogiare sua madre perch ha creduto in lui, dunque non
rimproverarla come ritengono alcuni. Altri dicono che di fronte a Cristo non vale
tanto la parentela umana, quanto vale la parentela della fede, abbiamo con lui
un rapporto non solo di fraternit, ma un rapporto di famiglia perch siamo
legati nella fede.
Suggerimenti:
1. Lintento di Mc sottolineare la nuova famiglia di Ges, che non come
pensavano gli ebrei, fondata su altri basi. Nella nuova realt quello che
importa non essere ebrei perch il cristianesimo aperto a tutti.
2. Prendere questi parole che Maria era incredula sembra ingiusto, se non vuol
dire che il suo regno per quelli che appartengono al suo regno. Bisogna
concludere che da questo testo si deve ricavare se Maria grande non
tanto perch madre fisica, ma perch ha creduto a Dio che li ha chiesto di
diventare madre di Ges.

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3. Maria si preoccupata di Ges, lo seguiva, era interessata in quello che Lui


faceva, anche se era a distanza cercava di capirlo, nessuno lo aveva capito
chi era, ma man mano anche lei lo capiva e forse lo ha capito anche dopo la
sua morte e risurrezione. Dunque prendere questo passo per dire che Maria
non credeva a Cristo non giusto, cosi come n anche dire che Ges ha
rimproverato a sua Madre.
Dunque se lei sar grande perch ha creduto, grande anche per la fede,
Maria ha anche progredito nella fede, dunque questi sono le grandi idee.
MARCO 6,1-6:
Uscito di l, Ges venne nella sua patria, accompagnato dai suoi discepoli. Venuto il sabato, si
mise a insegnare nella sinagoga e i molti ascoltatori, stupiti, dicevano: Donde ha costui tali
cose? Che sapienza quella che gli stata data? E che miracoli avvengono per le sue mani?
Non egli il falegname, il figlio di Maria e fratello di Giacomo, di Giuseppe, di Giuda e di
Simone? E le sue sorelle non sono qui tra noi?. E si scandalizzavano di lui. Ges, per, diceva
loro: Non c' profeta che sia disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e nella sua
casa. Non pot farvi alcun miracolo, ma soltanto guarire pochi infermi, imponendo loro le mani,
ed era meravigliato della loro incredulit. Egli percorreva i villaggi all'intorno e insegnava.

Anche questo in passo che stato oggetto di grande polemica, di grande


attenzione in clima negativo perch Ges va a Nazareth nel giorno di sabato, si
presenta alla comunit radunata nella sinagoga e la comunit si stupisce da
dove li vengono queste cose, non forse il Figlio di Maria, loperaio... dunque si
scandalizzano, non credono.
Abbiamo tre temi:
1. Chi sono questi fratelli e sorelle.
2. Chi sono questi familiari.
3. Non forse figlio di Giuseppe.
Alcuni pensavano che si trattasse di veri fratelli di Ges, altri hanno pensato
che questi fratelli e sorelle fossero fratellastri (fratelli e sorelle di un altro
matrimonio), altri invece pensavano che erano cugini di Maria.
Il concilio Costantinopolitano II (500) ha dichiarato dottrina di fede che Maria
vergine prima, durante e dopo il parto. E con questo, dunque ha voluto dire
che i fratelli non sono figli di Maria.
Oggi a questi fratelli e sorelle di Ges bisogna dire che c ancora qualche
biblista, nel campo protestante, che retiene che siano i figli di Maria, altri dicono
che no, perch questi dicono che i testi non parlano di questi fratelli come figli di
Maria, ma come fratelli di Ges:

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Vi erano pure alcune donne che stavano osservando da lontano. Tra esse: Maria Maddalena,
Maria madre di Giacomo il Minore e di Giuseppe, e Salome, le quali lo avevano seguito e
servito quando era in Galilea, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme. Fattasi
ormai sera, poich era la Parasceve, vale a dire il giorno prima del sabato, Giuseppe
d'Arimatea, distinto membro del consiglio, il quale aspettava anch'egli il regno di Dio, venne, si
fece coraggio, entr da Pilato e gli chiese il corpo di Ges. Pilato si meravigli che fosse gi
morto. Perci, chiamato il centurione, gli domand se fosse morto da tempo. Informato dal
centurione, concesse il cadavere a Giuseppe, il quale, comprato un panno di lino, fece deporre
Ges, lo avvolse col panno di lino e lo pose in un sepolcro che era stato tagliato nella roccia.
Quindi sulla porta del sepolcro fece rotolare una pietra, mentre Maria Maddalena e Maria di
Giuseppe stavano ad osservare dove veniva deposto (Mc 15, 40-47).

Chi fa una lavoro sulla verginit di Maria si debbono avere questi


elementi.
1. Si dice che cerano i fratelli non i figli di Maria.
2. Sono figli di una Maria che era sulla croce e si suppone che fosse una
parente della madre di Ges, quindi si tratta di parentela. Nel mondo ebraico
e aramaico al tempo di Ges non cera il termine cugina e nipote, ma fratelli,
che indicava fratelli carnali che noi chiamiamo cugini.
Nel secolo II (100-200) un certo Egesico, uno dei primi storici, facendo la
storia della chiesa di Gerusalemme, dopo che Giacomo era stato vescovo,
presenta un certo Simone che stato presento come cugino di Ges. Dunque
dal punto di vista scientifico non onesto presentare la non verginit di Maria.
I familiari:
V. 1-6: Dice che i suoi si stupivano, erano increduli e si scandalizzavano,
allora anche Maria?. Oggi gli esegeti, non tutti, affermano che cera una certa
incomprensione di Maria, non solo, ma non ci credeva. Infatti, alcuni affermano
che anche Maria ha fato fatica a comprendere Ges. Mc non menziona Maria,
ma i suoi. Cosi che anche Lei ha faticato a capire Ges.
Altri invece dicono che anche Maria si convertita, passata da una
fede ebraica a una fede cristiana, ha capito che Ges era Messia chi ci a
salvato dalla croce. Questo bello Maria umana, lei ha anche camminato con
noi.
Da questo passo ricavare che Maria non ha creduto in Ges, e che si
scandalizzata non onesto. Ma un fatto che Ges presenta i suoi familiari e
che anche lei ha dovuto passare da una fede degli ebrei ad una fede nel
crocifisso.
Maria e Ges nella vita quotidiana era gente semplice e normale che
viveva nella pi perfetta normalit, tanto vero che si stupivano di lui, non

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forse il figlio delloperaio. Anche Maria ha vissuto come noi, nel lavoro, nella
quotidianit.
Maria dunque viene presentata nella sua quotidianit, semplice, normale,
come vivono tanti cristiani, come Teresa di Calcutta.
Anche Lei, Maria ha dovuto fare un camino di fede, ha voluto capire chi
era suo Figlio, quale la sua missione.
Figlio di Maria o di Giuseppe?.
Come mai Ges chiamato Figlio di Maria e non Figlio di Giuseppe?:
Non normale nella bibbia. In effetto, quando si voleva nominare una persona
si riferiva sempre al padre, allora come mai cui diverso?. Alcuni pensano che
Giuseppe era gi morto e allora veniva presentata Maria, ma non era cosi,
anche se fosse morto si presentava sempre il Padre. Altri dicono che Mc ha
voluto usare questespressione per indicare che Ges era nato da un
matrimonio che non era normale, ma solo di Maria.
Gila pensa che sia meglio pensare che cui Ges viene nominato figlio di
Maria da questa gente che disprezza Ges, perch Maria effettivamente si
portava dietro il disprezzo che aveva avuto questo figlio non da un matrimonio
normale ma da un altro uomo. Ci sono i documenti dove circolava questa
calunnia, che Maria aveva avuto il Figlio de un soldato romano, tanto che sono
andati in Egitto per far dimenticare le chiacchieri. E vero perch Maria ha
dovuto vivere in un mondo di disprezzo. Ed proprio cui dove si trova la
bellezza, non capivano che Ges era Figlio di Dio, incarnato per opera dello
Spirito Santo.

GIOVANNI 8,41:
Noi non siamo Figli di prostituta Gv 8,41 Voi fate le opere del padre
vostro. Gli risposero: Noi non siamo nati da prostituzione, noi abbiamo un solo
Padre, Dio!. Ges era non solo non compreso, ma anche era disprezzato.
Conclusione:
Maria era una semplice dona, una persona come noi, anche lei si
convertita.

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16 di Marzo di 1999.
Come dobbiamo accogliere la madre di Ges e come la possiamo
comunicare?. In ogni caso, Gal 4,4 (testo pi antico) e Marco 3.

MATTEO:
Vediamo oggi Matteo. Lui parla de la madre di Ges nei primi due capitoli
chiamato vangelo dellinfanzia.
(Mt 1-2) IEP Matthew 1:1 Genealogia di Ges Cristo, figlio di Davide, figlio di Abramo. 2
Abramo gener Isacco; Isacco gener Giacobbe; Giacobbe gener Giuda e i suoi fratelli; 3
Giuda gener Fares e Zara, da Tamar; Fares gener Esrm; Esrm gener Aram; 4 Aram
gener Aminadb; Aminadb gener Naassn; Naassn gener Salmn; 5 Salmn gener
Booz, da Racab; Booz gener Obed, da Rut; Obed gener Iesse; 6 Iesse gener il re Davide. 7
Salomone gener Roboamo; Roboamo gener Aba; Aba gener Asf; 8 Asf gener Giosafat;
Giosafat gener Ioram; Ioram gener Ozia; 9 Ozia gener Ioatm; Ioatm gener Acaz; Acaz
gener Ezecha; 10 Ezecha gener Manasse; Manasse gener Amos; Amos gener Giosa; 11
Giosa gener Iecona e i suoi fratelli al tempo della deportazione in Babilonia. 12 Dopo la
deportazione in Babilonia: Iecona gener Salatil; Salatil gener Zorobable; 13 Zorobable
gener Abid; Abid gener Elacim; Elacim gener Azor; 14 Azor gener Sadoc; Sadoc
gener Achim; Achim gener Elid; 15 Elid gener Elezar; Elezar gener Mattn; Mattn
gener Giacobbe; 16 Giacobbe gener Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale nacque Ges,
che chiamato Cristo. 17 Il numero complessivo delle generazioni da Abramo a Davide di
quattordici generazioni; da Davide alla deportazione in Babilonia di quattordici generazioni;
dalla deportazione in Babilonia fino al Cristo ancora di quattordici generazioni. 18 La nascita di
Ges avvenne in questo modo: sua madre Maria si era fidanzata con Giuseppe; ma prima che
essi iniziassero a vivere insieme, si trov che lei aveva concepito per opera dello Spirito Santo.
19 Il suo sposo Giuseppe, che era giusto e non voleva esporla al pubblico ludibrio, decise di
rimandarla in segreto. 20 Ora, quando aveva gi preso una tale risoluzione, ecco che un angelo
del Signore gli apparve in sogno per dirgli: Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere
con te Maria, tua sposa: ci che in lei stato concepito opera dello Spirito Santo. 21 Dar alla
luce un figlio, e tu lo chiamerai Ges; egli infatti salver il suo popolo dai suoi peccati. 22 Tutto
ci accaduto affinch si adempisse quanto fu annunciato dal Signore per mezzo del profeta
che dice: 23 Ecco: la vergine concepir e dar alla luce un figlio che sar chiamato
Emmanuele, 24 Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del
Signore e prese con s la sua sposa; 25 ma non si accost a lei, fino alla nascita del figlio; e gli
pose nome Ges.
IEP Matthew 2:1 Dopo che Ges nacque a Betlemme in Giudea, al tempo del re Erode, ecco
giungere a Gerusalemme dall'oriente dei Magi, 2 i quali domandavano: Dov' il neonato re dei
Giudei? Poich abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti ad adorarlo. 3 All'udir ci il
re Erode fu preso da spavento e con lui tutta Gerusalemme. 4 Convoc allora tutti i capi dei
sacerdoti e gli scribi del popolo e domand loro: Dove dovr nascere il Messia?. 5 Essi gli
dissero: A Betlemme di Giudea. Infatti cos stato scritto per mezzo del profeta: 6 E tu
Betlemme, terra di Giuda, non sei la pi piccola fra i capoluoghi di Giuda. Da te uscir un capo

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che pascer il mio popolo, Israele. 7 Allora Erode chiam segretamente i Magi e chiese ad essi
informazioni sul tempo esatto dell'apparizione della stella; 8 quindi li invi a Betlemme, dicendo:
Andate e fate accurate ricerche del bambino; qualora lo troviate, fatemelo sapere, in modo che
anch'io possa andare ad adorarlo. 9 Essi, udite le raccomandazioni del re, si misero in
cammino. Ed ecco: la stella che avevano visto in oriente li precedeva, finch non and a
fermarsi sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10 Al vedere la stella furono ripieni di
straordinaria allegrezza; 11 ed entrati nella casa videro il bambino con Maria sua madre e si
prostrarono davanti a lui in adorazione. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro,
incenso e mirra. 12 Quindi, avvertiti in sogno di non passare da Erode, per un'altra via fecero
ritorno al proprio paese. 13 Dopo la loro partenza, ecco che un angelo del Signore apparve in
sogno a Giuseppe e gli disse: Su, lzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto
e rimani l fino a mio nuovo avviso. Erode infatti in cerca del bambino per ucciderlo. 14 Egli si
alz, prese con s il bambino e sua madre, nella notte, e part per l'Egitto. 15 L rimase fino alla
morte di Erode. Questo affinch si adempisse quanto fu annunciato dal Signore per mezzo del
profeta che dice: Dall'Egitto ho richiamato mio figlio. 16 Allora Erode, vistosi ingannato dai Magi,
si adir fortemente e mand ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e dei dintorni, dai due anni
in gi, in considerazione del tempo preciso indicatogli dai Magi. 17 Allora si ademp quanto fu
detto dal profeta Geremia: 18 Una voce s' udita in Rama, pianto e lamento copioso; Rachele
piange i suoi figli e non si vuole consolare, perch non sono pi. 19 Dopo la morte di Erode,
ecco che un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto 20 e gli disse: Alzati,
prendi con te il bambino e sua madre e va' nella terra d'Israele; sono morti infatti quelli che
insidiavano la vita del bambino. 21 Egli si alz, prese con s il bambino e sua madre e
s'incammin verso la terra d'Israele. 22 Ma quando seppe che in Giudea regnava Archelao,
successo ad Erode suo padre, ebbe paura di recarsi l. Avvertito per in sogno, se ne and
nella regione della Galilea, 23 e giunto l, si stabil nella citt chiamata Nazaret. Ci, affinch si
adempisse il detto dei profeti: Sar chiamato Nazoreo.

Premesse:
Matteo 1,2: Per quanto riguarda la bibliografia, Theotokos, 1995 / 1, 1996 / 1.
Due fascicoli, la madre dellEmanuele, e il secondo, il bambino Ges e sua
madre.
Noi oggi dividiamo il vangelo e tutta la bibbia, nellantichit non cera, una
divisione del 1500.
Mt scrive verso lanno 80, nellarea ciropalestinesse e si rivolge a giudeo cristiani; a persone che conoscevano la bibbia, al mondo ebraico che attendeva
il Messia. Si serve del materiale degli anni precedenti; le cosi dette tradizioni.
Matteo vuol far vedere che veramente Ges il Messia promesso, se lui; il
popolo di Israele non lo sa scoprire, continuer nelloscurit.
La teologia di Matteo il regno di Dio respinto da Israele, passer ad altre
genti. Infatti la conclusione il Signore che manda i suoi apostoli a tutti i popoli
perch predicassero il vangelo: andate e battezzati a tutte le genti... (Mt
28,19). Dunque sono i giudei che per primi debbono ascoltare questo
messaggio, ma lui lo fa anche arrivare a tutte le genti.

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Genere letterario dei primi due capitoli:


Ma qual il genere letterario dei due primi capitoli di Matteo?. Sono capitoli
diversi dal resto del vangelo, e dunque anche del modo di scriversi. Alcuni
dicono che sono tesi che non reggono; di fatti inventati.
Alcuni dicono infatti, che Mt inventa lepisodio dei maggi per far vedere
che Ges venuto per tutte le genti. Ma questa tesi non sostenibile n
credibile.
E dottrina comune che i primi due capitoli del vangelo di Mt e Lc, che tratta di
famosi Misdrash, cio di fatti storici che si cerca di presentarli con personaggi
biblici de tal maniera di far capire la su importanza. Dunque fa vedere la
grandezza dellavvenimento. Il Signore su di te... Lo Spirito Santo... Dunque
fa vedere questa grandezza. Si tratta di fatti veri che debbono aiutare a
compiere meglio lavvenimento.
I grandi personaggi che sono venuti su questa terra vengono presentati in una
duplice forma; chi li accoglie (Maria, Giuseppe, i maggi) e chi li combatte
(Erode) parlando del caso di Ges. Allora Ges un gran personaggio.
E usato un procedimento per far vedere la grandezza del personaggio. Matteo
si basa su fatti veri, per esempio la stella, indicando che iniziava una grande
era.
Un altro elemento, forse il pi importante: Nel Vangelo di Mt e Lc, al inizio dei
suoi due capitoli, la sua dottrina, anche se messa allinizio del vangelo, la
dottrina pi importante che tutto il resto del vangelo.
Gli antichi scrivevano le parti pi importanti allinizio, centro e fine del suo
discorso, cosi sono stati scritti per esempio i vangeli. Per esempio: allinizio,
Dio il Figlio venuto da noi, al centro, quando due sono riuniti nel mio nome
io sono in mezzo a loro e finisce, andate predicate, io sono con voi.
La parte pi importante del vangelo la fine, perch morto e risorto, se non
fossi morto e risorto, sarebbe stato uno come tanti altri, questa la parte
centrale del Kerigma. Cos Mt vuol presentare il bambino Ges, non come tutti
gli altri; si tratta per tanto di un grande avvenimento.
Altro elemento, con Mt la madre di Ges non nominata di passaggio, ma
presentata in maniera determinante ed essenziale. Se si togliono nei due
capitoli il personaggio di Maria, si toglie Ges.
E difficile dire lordine interno dei primi due capitoli di Matteo, prima si parla
della genealogia, poi si parla del dubbio di Giuseppe, nel cap. II si pala dei

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maggi, della fuga in Egitto e poi del ritorno. Qual il collegamento, difficile, ci
sar qualcuno, ma non cosi preciso. In Lc si che abbiamo un gran
collegamento.
I Padri della Chiesa.
Vediamo come i padri della Chiesa hanno interpretato questavvenimento.
Vedremo ogni brano ed ogni avvenimento, come lo hanno interpretato i padri e
come lo interpretiamo noi. Sembra che la presentazione migliore sia quella che
presenta Matteo, la genesi (genealogia): Quis?; Chi Ges?. Nel secondo
evento, il dubbio di Giuseppe (secondo la legge al suo tempo, quando si aveva
un figlio chi sa di che, si doveva denunciare); giustamente Giuseppe si
domanda, Unde?, Da dove viene?, Terzo quadro quello dei Maggi, Ubi?; dov
nato?, e finalmente, ritorno dallEgitto, come chiamato.
Primo quadro: Genealogia;
Secondo: Dubbio di Giuseppe;
Terzo: Andata in Egitto e quarto, ritorno dallEgitto.
Primo quadro:
Genealogia di Ges Cristo, figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo gener
Isacco; Isacco gener Giacobbe; Giacobbe gener... (Mt 1,1s)
In guardare i padri questa genealogia hanno rilevato un particolare, hanno
sottolineato che nella versione greca dei LXX, non scritto come scritto nel
libro essenziale, ma questo il libro della genesi di Ges; dunque hanno
preferito leggere i padri, questa la genesi di Ges. Alcuni padri, invece di
leggere, questo il libro dellorigine di Ges hanno creduto che era meglio
leggere, questo il libro della genesi di Ges.
Abbiamo tre rami genealogici, (perfezioni negli ebrei); poi quattordici (anche
importante perch in relazioni con i sette); dunque lalbero genealogico de
Ges raggiunge le perfezioni. In Cristo tutte le generazioni del mondo ebraico si
concentrano in lui. Ci sono alcuni elementi che ci lasciano un po perplessi,
perch si nominano delle donne?. Soprattutto quelle che non appartengono al
mondo ebraico.
Matteo vuol far vedere che in Cristo tutte le generazioni si riassumono, no solo
gli uomini, ma anche le donne, non solo i santi ma anche i peccatori, non solo il
mondo ebreo ma anche i pagani. Dunque si tratta da generazioni irregolari. Mt
vuol preparare quella che sar la generazione regolare per eccellenza; Ges
che nato solo dalla madre.

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Ha parlato di tutte le generazioni, da Giacobbe, e da cui si crea tutto un altro


discorso, affermando che Ges con la sua nascita tutta irregolare.
Suggerimenti per una presentazione su Maria 1.16: questo il libro della genesi
di Ges, poi il 16, Maria da cui nato Ges chiamato Cristo. Abbiamo la prima
Genesi (AT) la vita nasce dallacqua e dallo S. Santo. Anche cui abbiamo la
seconda Genesi, Ges che la vita nasce da Maria; dal grembo delle acque,
con lazione dello S. Santo.
Dunque:
Prima Genesi: Acqua Spirito.
Seconda Genesi: Maria Spirito.
Con Ges Cristo c una nuova genesi, lumanit rinasce. Con Mt questo
molto chiara. Dunque si tratta del libro della genesi.
Secondo quadro:
Maria a un certo momento porta i segni della maternit, Giuseppe non sa che
cosa fare, per si rende conto che Maria non poteva tradirlo, ma ha capito che
in lei qualcosa era successo. Cosa poteva fare lui?, o usava un metodo duro,
cio doveva andare con Maria a Gerusalemme e chiamare a uno dei sacerdoti
del tempio e raccontare quanto era successo?. (Si trattava allora che il
sacerdote prendendo una specie di carta e scrivendo sopra le maledizioni, la
faceva passare sulla polvere del tempio e poi gliela faceva inghiottire,
successivamente se accadeva qualche cosa strana, allora si trattava di un figlio
extraconiugale), o la rimandava a casa sua?. Giuseppe, dunque non prende la
prima, ma sceglie la via meno umiliante, dunque non la prende con s, ma la
rimanda in famiglia; nella sua casa.
In questo senso vediamo come Giuseppe era un uomo di misericordia, era
fedele a Dio si, ma anche alla ragazza. Lui, infatti, stato il primo a amarla.
Vediamo il brano: Dar un figlio chiamato Emanuele; Dio con noi. Dunque si
trattava di una pre annunciazione dIsaia. I padri insistono molto si questa
profezia, perch stato un segno di che Ges era lEmanuele; il Dio con noi.
Pu essere utile sapere che gi nel s. II cera nel mondo ebraico e pagano la
diceria che Maria avrebbe avuto questo bambino, no attraverso una unione
regolare, ma irregolare. Avrebbe avuto questo bambino da un soldato Romano
pagano chiamato pantera. Nel mondo antico dire che una donna ebrea aveva
un Figlio da una soldato pagano, era il massimo della colpa; era una schifezza.
Dunque Maria, con queste dicerie, ha dovuto andare in Egitto, dove Ges

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sarebbe stato ammaestrato con le arte magiche, e queste li ha fatto operare nel
suo ministero. Dunque si trattava di una nascita de la maniera pi negativa che
poteva esistere. Dunque si trattava di forti e vere calunnie.
Suggerimenti:
La nuova genesi ripete, abbiamo lo Spirito che non si trova sulle acque, ma sul
grembo di una donna.
Il secondo quadro, Ges nato non da Maria e Giuseppe, ma da Maria per
opera dello S. Santo. Maria agli occhi di che vedeva negativamente questo
evento, forse ha vissuto, con questo, anche una vita dolorosa.
Perch Mt presenta la nascita di Ges fuori dellordinario?, si domandano i
biblisti, e questo collegamento tra lei e lo Spirito?. San Paolo quando parla della
risurrezione di Ges la presenta per opera dello S. Santo. Mt che sa che Ges
venuto di una maniera miracolosa, la presenta come opera dello Spirito,
anche la Risurrezione e anche la stessa Chiesa si muove ad opera dello Spirito.
Dunque lo Spirito a genesi di tutte le opere.
Terzo quadro:
Quello dei maggi. I padri della chiesa in esaminare questi maggi e nella paura
di Erode di questo nuovo Re, affermano che stato un grande sanguinario. Ha
fatto uccidere tutti quelli che potevano in qualche maniera creare dei problemi
nel suo futuro; togliendoli il trono.
I padri il fatto dei maggi vedevano un segno di che la chiesa veramente
universale, legata non a un popolo ebreo, ma allumanit. I doni significano
luniversalit della chiesa di Cristo, chi venuto per tutta lumanit. I padri
hanno sottolineato un fato che i maggi entrati nella casa; nella chiesa,
incontrano un bambino che per figlio di una madre Vergine. Intuizione
patristica molto bella, chi si incontra con Cristo, deve incontrarsi con Maria.
Dunque dice che non vero soltanto vero uomo, ma anche vero Dio.
I maggi gi due anni prima della venuta di Ges avevano visto nei suoi studi
astronomici, in una stella che contiene limmagine di una donna che presenta il
suo bambino.
Nella bibbia in Mt 2, presenta sempre il bambino e la sua mamma e non parla
pi di Giuseppe, chi scompare. Il nucleo centrale il bambino e la sua madre.
Una conquista dei biblisti, meditando il perch si trascura Giuseppe. Perch
Matteo vuol far vedere che il Bambino il Re, non Erode, ma Lui. Tanto vero
che lo vengono a trovare i maggi e li portano i dono dati solo a un Re. Tutto il
cap. II impostato in questa linea. Nel primo invece si dice che il Figlio di Dio.

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La Madre del Re era la regina, Mt nel presentare il bambino e sua madre, vuol
sottolineare la madre come Regina. Vuol far capire che nella nuova economia
Ges veramente il nuovo re per lumanit e che a canto a lui c la Regina. E
questo unesigenza biblica; dunque dogmatica. Questo chiarifica la
concessione di Maria nella chiesa come Regina.
Il mondo ebraico rifiuta Ges, il mondo dominante lo combatte, ma chi lo
accoglie, Egitto, lo riconosce come Re. Dunque Ges non soltanto il Figlio di
Dio, ma anche il Re delluniverso.
Ultimo quadro, Ges portato in Egitto e poi ritornano e si stabiliscono in
Nazareth. Qual la mentalit di Matteo in questo brano?. Ges concepito come
il nuovo Mosse, costretto a fuggire, ma poi che ritorna.
Come il faraone voleva ammazzare il popolo, cosi Erode vuole ammazzare il
bambino come minaccia per il suo regno. Mosse che viene perseguitato pero
salvato dal signore ed entra finalmente in Israele, e Ges che su stabilisce poi
in Nazareth.
Maria e la madre del Signore, e Mt con quel bambino e sua madre vuole
evidenziare che quel bambino e Messia, che pero in Maria rimane sua madre.
Maria come regina allora che si pu comprovare dal vangelo, dagli scritti
biblici.
Sono visti questi due primi capitoli dellinfanzia alla luce della pasqua. Visione
teologica che la comunit vive come Ges risorto. Sono allora sul piano
teologico, il risultato pi alto. (si trova tanto in Lucca come Matteo; perch ambi
parlano di un bambino risorto); che la comunit ha visto risorgere.
LUCCA 1, 26-38.
Al sesto mese Dio mand l'angelo Gabriele in una citt della Galilea chiamata
Nzaret, ad una vergine sposa di un uomo di nome Giuseppe della casa di
Davide: il nome della vergine era Maria. Entr da lei e le disse: Salve, piena di
grazia, il Signore con te. Per tali parole ella rimase turbata e si domandava
che cosa significasse un tale saluto. Ma l'angelo le disse: Non temere, Maria,
perch hai trovato grazia presso Dio. Ecco, tu concepirai nel grembo e darai
alla luce un figlio. Lo chiamerai Ges. Egli sar grande e sar chiamato Figlio
dell'Altissimo; il Signore Dio gli dar il trono di Davide, suo padre, e regner
sulla casa di Giacobbe in eterno e il suo regno non avr mai fine. Allora Maria
disse all'angelo: Come avverr questo, poich io non conosco uomo?.
L'angelo le rispose: Lo Spirito Santo scender sopra di te e la potenza
dell'Altissimo ti coprir con la sua ombra; perci quello che nascer sar

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chiamato santo, Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, ha concepito


anche lei un figlio nella sua vecchiaia, e lei che era ritenuta sterile gi al
sesto mese; nessuna cosa infatti impossibile a Dio. Disse allora Maria: Ecco
la serva del Signore; si faccia di me come hai detto tu. E l'angelo si allontan
da lei.
Lc 1,26-38: una delle pagine pi amate di tutta la cristianit nei 2000 anni di
tutta la cristianit. Dallannunciazione nato il rosario, lave Maria, ecc. In
campo musicale, dal gregoriano in poi, lave Maria fa parte, nellannunciazione,
fa parte di una storia a livello artistico.
Ma come i padri della chiesa, i grandi teologi hanno guardato questa pagina?.
La pagina dellannunciazione stata una delle pagine cristologiche mariane
prese in considerazione:
Giustino nel II secolo, gi n parla e mette la scena dellannunciazione e la
mete in parallelo con la scena della creazione. Eva crea una condanna per
lumanit, invece Maria porta la salvezza per tutta lumanit. E una scena che
ha un carattere cosmico, dunque si tratta di tutta una pagina teologica. Ma
perch Giustino mette le due scene in parallelo. Dio quando comincia unopera
la porta avanti. Luomo con il suo peccato pu bloccare il disegno di Dio, ma
non pu annullarlo. Dunque Dio aspetta, Eva ha bloccato, ma Maria lo ha
sbloccato. Dio quando decide fare una scelta la porta avanti. Dunque questa
lidea di Giustino.
Ireneo (202 muore). Lui no solo riprende la scena dellannunciazione, ma la
vede in una visuale teologica. Ireneo si chiede perch Dio ha creato luomo?.
Perch fosse un essere che vuole vivere nella gioia e che per poi non si
realizza?. Dio crea luomo per portarlo a essere una sola cosa sola con Dio;
essere Dio. Luomo blocca il proietto. Ma luomo rimane uomo. Dio parta avanti
il suo disegno e con Maria arriva Maria con il Cristo nel cui luomo ritrova il suo
origine, diventa Dio.
Ma quale creazione devo guardare, la seconda perch Abramo solo linizio e
in Cristo abbiamo trovato la salvezza. Ecco perch la figura di Maria
fondamentale. Ireneo la chiama causa della nostra salvezza. Per Ireneo io non
devo guardare a Adamo, ma a Cristo, e allora capir perch Dio mi ha chiamato
alla vita. Lc 1,26-38. Soprattutto ...si faccia di me secondo la tua parola. E il
centro della storia della salvezza.
Avevano capito che con lannunciazione si creava tutta una nuova creazione,
tuttuna rivoluzione sia in Dio, sia nellumanit. Dio assume qualche cosa che
prima non era. E stata unaggiunta come nellumanit.

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Giacomo: Unaltra osservazione e che in uno scritto apocrifo, il proto vangelo di Giacomo, (II sec). Lautore parlando dellannunciazione pensa che
sia avvenuto non in casa di Maria, se non alla fontana di Nazareth dove cera
lacqua. Vuol far vedere che linizio della salvezza nasce dellacqua dove
attraverso il battesimo luomo sar salvato (si tratta dunque di una postura). Il
proto vangelo mette in bocca allangelo che mette in bocca a Maria: Gioisce
piena di Grazia, il Signore con te, benedetta tu e benedetto il tuo frutto. Cosa
ha voluto dire, Che Dio per langelo ha voluto salutare per primo a Maria.
Origine (s. III) Primo autore cristiano che cometa la pagina dellannunciazione.
Nel suo commento ha due particolari: Come mai Maria viene saluta con il
termine kejaritomene, che non si trova nella scrittura data a nessuna creatura.
Laltro, il modo in cui Origine interpreta, Maria che reagisce di fronte allangelo:
come avverr questo, non conosco uomo. Maria era una creatura che
conosceva la scrittura rimane turbata perch sa che si tratta di parole
importanti. Eccomi sono la serva del signore = Ecco sono un foglio bianco, il
Signore scriva quello che lui crede. (Interpretazione di Origine).
SECOLI (IV-V).
Nel s. IV-V si sottolinea molto lo spirito in confronti di Maria, che ha resa a Maria
purificata e lha preparata per diventare la Madre del Messia.
I padri della chiesa hanno capito che questa pagina fondamentale perch
grazia allannunciazione, la storia della salvezza finalmente iniziata nel senso
pi completo del termine. Altro i padri della chiesa si sono resi che cui ci sono
delle espressioni che sono fondamentali per capire chi Maria. Ricordare il
proto vangelo. E finalmente s. IV V si vede in Maria la discesa dello spirito che
ha santificato Maria.
Gli esegeti oggi come Leggono questa pagina dellannunciazione?.
Quando Elisabetta... Di questi parole abbiamo un particolare, nella storia della
salvezza Dio non si regola sul tempo cosmico umano, ma sugli avvenimenti
della storia della salvezza. Per cui la venuta di Dio in mezzo a noi non
presentata sulla linea del calendario umano, ma sulla linea del calendario
divino, langelo Gabriele arriva al sesto messe della concezione di Giovani.
Dunque interessano i tempi della sua storia. La storia della salvezza dipende da
Dio non dalluomo.
Altro particolare che sempre stato letto. Langelo Gabriele langelo che sta
sempre davanti a Dio ed il messaggero di Dio ed colui che annuncia gli
eventi salvifici. Il protagonista il Dio Padre, ed questa la sua volont che
vuole che il suo Figlio sincarn per mezzo dello S. Santo. Lannunciazione
lopera del Padre.

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Altro elemento, significativo per Lucca. Lannunciazione avviene a


Gerusalemme, nel tempio, nel momento in cui Zaccaria sta offrendo il sacrificio.
Avviene in un momento sacrale., solenne. Maria rappresenta il passaggio
dellantico al NT. Lopera pi importante che lopera del suo Figlio non avviene
a Gerusalemme, se non a Nazareth, non in posta sacrale ma piuttosto pagano.
Cosa significa questo. Nella storia della salvezza Dio non guarda alle cose
importanti, Dio guarda alla povert, pi c povert, pi Dio agisce e opera. Dio
ha guardato alla povert della sua serva che per di pi vergine. Perch nella
bibbia la vergine come vergine segno di povert.
Langelo Gabriele mandato da Dio a una vergine. Dio tratta alle persone come
persone. Non linterezza dov, ma manda il suo angelo ad una vergine.
Dio mand un angelo da una vergine la quale era vergine fidanzata con...la
vergine si chiamava Maria. A Lucca il fatto che Maria sia chiamata Vergine, per
lui significativo.
Entrando da lei disse: Ti saluto piena di grazia il Signore con te. E forse la
parte pi importante. Langelo disse: Kai,re kecaritwme,nh o,, Kurioj meta
sou/. Sono le prime parole che Dio rivolge a Maria a traverso langelo: Gioisce
piena di grazia, il Signore con te. E buono vedere che langelo Gabriele non
usa il linguaggio tipico: Shalon, ma un linguaggio diverso. Lucca vuol significare
che Maria la figlia di Sion, saluti che sono Gioisce figlio de Sion... un
annuncio messianico... Dio che chiama luomo. Lucca presenta lannunciazione
con una serie di riferimenti tipici della bibbia. Dio chiama, luomo ha paura, ma
alla fine luomo dice di si. Cosa che succede anche con Maria, solo quando Dio
chiarisce, allora che Maria accetta. O lannuncio dellalleanza di Mosse, quello
che Dio ha detto noi lo faremo, Maria, si faccia di me...
Lo schema la Chiamata, Maria e la chiamata; chiamata a dare alla luce il
Messia, lannuncio messianico e lo schema dellalleanza; Dio stabilisce la
alleanza. Lo quale significa che Maria chiamata da Dio. Dio fa un proietto e se
luomo lo accetta, Dio fa unalleanza.
Perch langelo a nome di Dio non saluta con il saluto di Shalon. Perch questo
un annuncio Messianico. Perch nellAT si saluta con gioisce e non con
Shalon. Perch Maria chiamata con kecaritomene, e non con lanagrafe,
perch per Lucca non serve questo anagrafe, se non la kecaritomene.
Davanti a Dio no conta se ricco o povero... davanti a Dio quello che conta
che tu sei povero. Davanti a Dio questa persona oggetto del suo favore.
Nella Bibbia nessuno viene chiamato kecaritomene, se non solo Maria. E un
participio perfetto passivo. Vuol dire che una cosa che riguarda a una cosa, a
una persona, a una cosa che c. Perfetto indica che ci che viene detto nel

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participio una cosa che stabile, non di passaggio. Caris vuol dire graziosa,
gradita ma da sempre (stabilit). La gradevolezza stabile, ecco perch la
chiamiamo immacolata; chiamata da sempre. Ma nel passivo, non che sia lei,
ma lei che ha ricevuto. E piena di grazia perch Dio lha riempito. Oggetto di
tutta in favore di Dio = amata da Dio da sempre. Kritow = gradita.
Il Signore con te, e constante nel mondo ebraico. Vuol dire che Dio ti chiama,
ti da una responsabilit, ma Dio ti sta vicino. Lei rassicurata che il Signore
con lei.
Maria di fronte a queste parole reagisce, si turba. E molto bello vedere langelo
Gabriele che arriva al improvviso e Maria si turba. Lettura ebraica: Dio ha
mandato langelo Gabriele per vedere se cera qualcuno che lo aiutasse, ma
quando non tornava pi, un giorno arrivato ha detto a Dio che non cera
nessuno che lo ascoltasse, chi pensava al passato, chi al futuro, ma al presente
nessuno.
Maria si rende conto di queste saluto che fa riferimento a Is, dunque si turba
piuttosto perch se n rende conto che si tratta di una annuncio Messianico.
Non temere Maria perch hai trovato... davanti a Dio. Insieme allespressione IL
signore con te, ordinariamente troviamo insieme non temere.
Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Ges. Langelo
presenta a Maria una maternit di carattere messianico. Linguaggio che Maria
capiva e langelo vuole indicare che questo figlio a tutte le caratteristiche
messianici.
Sar grande, regner sempre e il suo regno non avr fine; sono parole che
riguardano la sua messianicit. Maria la madre di un re. Il messia era
considerato un re.
Allora Maria disse allangelo come sar possibile, non conosco Uomo?. Ci
stano cinque proposizioni: 1. Come avvera questo non conosco uomo: C chi
dice che con queste parla Maria ha voluto dire come si realizzer questa
maternit dal momento che io non conosco uomo, e secondo le leggi ebraiche
durante il tempo del fidanzamento non cerano rapporti nel mondo ebraico. C
invece chi dice che questo un artificio letterario che Lucca usa per far capire
che davanti alla proposta di Dio incontra una difficolt nellattesa di aspettare
che era opera dello S. Santo. I padri pensano che Maria aveva deciso di fare
voto di Verginit. (San Girolamo: hanno deciso di mantenersi Vergini anche nel
matrimonio, gi che il matrimonio era una salvaguardia, uninterpretazione).
Da queste parole risulta molto bene la personalit di Maria, non solo si turba,
ma pensa riflette, pone i suoi interrogativi, che non sono mancanza di fede, ma
sono semplici domande.

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Non temere lo S. Santo scender sopra di te... colui che nascer sar chiamato
Figlio di Dio. Lo S. Santo scender su di te, come sceso sulle acque, e
provocher la vita. Quindi langelo usa un linguaggio biblico. Lo S. S. ha agito
nella creazione cosi ha agito con Maria. Come lo S.S. ha protetto il popolo, cosi
lo S. S. ha protetto Maria. Quello che importante che il bambino sar opera
dello S. S., e quindi il Bambino opera di Dio ed tutto realizzato in Maria. Lo
S. S. che santifica che rende questa creatura adatta.
Maria prima si turbata, poi ha fatto linterrogativo e poi risponde: Ecco sono
la schiava del Signore si faccia si di me..... Ecco me (fai quello che vuoi). Nel
greco invece vuol dire Ecco, ci sono; con gioia. Indica che quello che si dice
detto con tutta la forza. Servi del Signore sono i grandi personaggi della storia
della salvezza. Creatura che sa di avere una grande responsabilit. Si faccia di
me secondo la tua Parola, una formula di Alleanza. Con il popolo di Israele;
quello che Dio ha detto noi lo faremo. Cosi Maria ecco me, io ci sono, fidate di
me, sono alla tua disposizione. E per tanto una pagina di finissima teologia.
Cosa si ricava riguardo a Maria.
a. Maria era una ragazza povera, semplice, attenta, riflessiva, responsabile;
umanamente parlando.
b. Sotto laspetto teologico: amata da Dio da sempre, da Dio chiamata, voluta,
alleata e da Dio preparata con lazione dello S. Santo a diventare sua
Madre.
Ecco sono la serva del signore si compia in me la sua parola. Il magnificat.
Figlio perch hai fatto questo.
LA VISITAZIONE Lc. 1,39-45.
In quei giorni Maria, messasi in viaggio, si rec in fretta verso la regione
montagnosa, in una citt di Giuda. Entr nella casa di Zaccaria e salut
Elisabetta. Ed ecco che, appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, le
balz in seno il bambino. Elisabetta fu ricolma di Spirito Santo ed esclam a
gran voce: Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno. Ma
perch mi accade questo, che venga da me la madre del mio Signore? Ecco,
infatti, che appena il suono del tuo saluto giunto alle mie orecchie, il bambino
m' balzato in seno per la gioia. E benedetta colei che ha creduto al
compimento di ci che le stato detto dal Signore.
(Festa 31 Maggio (alla conclusione della Pentecoste).
La tradizione della Chiesa non ha dato molta attenzione a questo brano, ma ci
sono degli accenni. Ne vediamo Tre:

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1. Proto vangelo di Giacomo (s. II) Maria e rimasta sorpresa dal saluto di
Elisabetta come se avessi dimenticato tutto cio che era stato fatto in Lei.
Lautore vuol dire che tutto grande in Maria, opera di Dio, non di Maria.
Maria si crede umile, piccola, povera.
2. Verso il 1600 un dipinto, lartista ha immaginato nellincontro, un incontro
perfetto tra la Chiesa e la sinagoga (scambiano vicendevolmente i saluti,
affetto, ecc.).
3. In Origine, abbiamo il primo autore che non ha dato solo un accenno al
brano, ma ha dedicato unomelia intera. Origine e il primo autore che ci offre
un brano della visitazione di Maria a Elisabetta. Per lui la Parola di Dio va
studiata, approfondita e vedere che cosa Dio attraverso la Parola ci vuole
insegnare. Per lui Maria Parola di Dio gi che lei come persona una
Parola vivente.
Lui fa una serie di considerazioni, perch Maria va in fretta da Elisabetta.
Risponde che chi ha lo S. Santo come era in Maria, non pu non andare in
fretta. Lo stesso gli apostoli annunciano la Parola in fretta perch hanno lo
Spirito.
Perch Maria va verso questa zona alta (al monte). Perch aveva Cristo dentro
di s e come discepola del suo Figlio si perfezionava. Maria pur essendo piena
di Dio, ha camminato nella fede, per la crescita della sua personalista religiosa
e cristiana.
Unaltra considerazione, Perch la madre di Ges che era superiore a
Elisabetta lei che va a Salutare Elisabetta?. Perch chi ha ricevuto di pi,
deve andare incontro a chi ha ricevuto di meno. Chi ha di pi deve andare
verso quelli che hanno di meno.
Il proto evangelo di Giacomo parla della semplicit di Maria.
Un dipinto del 1600 prevede lincontro tra la chiesa e la sinagoga.
Origine da unomelia dove mette in evidenzia realt molto belle. Quando uno
pieno dello S. Santo si muove in fretta. Maria salita nella perfezione. Dio ha
fatto anche limpossibile, ma fa niente senza di te. Maria ha collaborato. Maria
va incontro a chi ha di meno. E sempre Dio che fa sempre il primo passo.
Che cosa dicono attualmente i Biblisti:
I biblisti hanno prestato una notevole attenzione a questo brano e hanno
sottolineato ed evidenziate cose molto interessanti:
1. Questo brano cosiddetto della Visita da Maria a Elisabetta fa di ponte tra gli
annunci e le nascite. Quindi non va considerato a s stante, con gli annunci
e le nascite successive.

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2. Lucca, Missionario per natura, presenta in due capitoli a Maria che riceve e
va, riceve e dona, Rivela nella visita. La visita a Elisabetta ricordano quello
che sar la missionariet nella chiesa. Dio non chiama mai per se stessi ma
sempre per gli altri.
3. Teotokos (97) (n. 1). Giustamente i biblisti hanno intuito dal modo in cui
Lucca descrive la visita di Maria ad Elisabetta, hanno scoperto che Lucca
vuol far capire una realt. Maria che va verso Gerusalemme, che va e porta
gioia e dal momento in cui va, Giovanni gioisce, Elisabetta e piena dello S.
Santo. Rimane tre messi a casa dElisabetta. Questo descrive larca
dellAlleanza. Lucca vuol far vedere la presenza di Dio che non pi legata
a un Luogo; Gerusalemme, o una pietra, Ma legata alle persone; IN Maria.
E noi cristiani siamo arche mobili.
4. I padri: Ogni cristiano arca che porta la presenza. No sono gli altri che
debbono venire a Gerusalemme per incontrare Dio, ma Dio chi viene
incontro a gli uomini. Per Lucca Maria la nuova arca dellAlleanza e il
tempio di Gerusalemme il luogo della presenza di Cristo.
5. Ogni uomo come la porta di un tempio dove gli omini si incontrano con il
Signore a traverso della Parola di Dio.
VERSI (Lc 1,42-45).
ed esclam a gran voce: Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo
seno. Ma perch mi accade questo, che venga da me la madre del mio
Signore? Ecco, infatti, che appena il suono del tuo saluto giunto alle mie
orecchie, il bambino m' balzato in seno per la gioia. E benedetta colei che ha
creduto al compimento di ci che le stato detto dal Signore.
Elisabetta dopo aver ricevuto il saluto di Maria risponde benedetta tu... e
benedetto il frutto del tuo seno. Cosa vogliono dire queste parole: Nella bibbia
quando si parla di benedizione sintende che bisogna guardare se la
benedizione viene dal alto o dal basso. Quando parte dal basso verso al alto,
vuol dire che luomo ringrazia Dio; una Eucaristia, un ringraziamento. Questo
termino non esiste nella bibbia, si fa con una benedizione: Magnificat Dio.
Benedetta tu fra le donne, una benedizione che parte dallalto (la stessa
benedizione quando benedisse il sacerdote). Qua si tratta di un dono che Dio
fa. Benedire significa vita, Dio ti dia vita e tutto quello che hai bisogno. Dunque
questa benedizione di Maria parte dallalto. Benedetta Maria fra tutte le donne.
Quando nella bibbia si chiede a Dio di benedire una persona, si chiede che
anche Lui sia benedetto. Dio ti ha benedetto grazie al frutto del tuo grembo.
Benediciamo te ma anche benediciamo Dio che stato la causa della tua
benedizione.

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Beata colei che ha creduto al adempimento del Signore. Elisabetta invoca la


Benedizione su Maria, chiede che Dio sia ringraziato per quello che ha fatto a
Maria. Beata te perch hai creduto. Elisabetta sapeva che la fede la cosa pi
importante. Zaccaria, che era un sacerdote, non aveva creduto, dunque
Elisabetta lo sapeva. Maria ha creduto anche se erano Parole difficili.
Togliendo 42.45 suona meglio vediamo:
In quei giorni Maria, messasi in viaggio, si rec in fretta verso la regione
montagnosa, in una citt di Giuda. Entr nella casa di Zaccaria e salut
Elisabetta. Ed ecco che, appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, le
balz in seno il bambino. Elisabetta fu ricolma di Spirito Santo. Ma perch mi
accade questo, che venga da me la madre del mio Signore? Ecco, infatti, che
appena il suono del tuo saluto giunto alle mie orecchie, il bambino m'
balzato in seno per la gioia.
Visita di Maria a Elisabetta (togli i vv. 42.45) e si vide che il brano suona
tranquillo. Pochi giorni dopo Maria si mise in viaggio... Significa che facilmente
Lucca ha presso le parole (v. 42.45) come una preghiera a s stante. Era una
preghiera di lode e benedizione che la comunit rendeva a Maria. Dunque li ha
messe nella bocca dElisabetta. Sono allora una prima preghiera dei cristiani
innalzati a Maria. Abbiamo un primo segno di venerazione a Maria. Lucca mette
sulla bocca dElisabetta queste parole (v. 42.45). Notate che sono studiosi
protestanti che dicono questo.
Ultima espressione del brano che stiamo esaminando: Ma perch mi accade
questo, che venga da me la madre del mio Signore?. Signore termino
pasquale e sinonimo di Yahv. Elisabetta vuol dire tu sei Madre di Dio, una
professione di fede. Nella bibbia del NT Maria la madre di Ges e chiamata
madre del Signore, Madre di Dio. Nel concilio di Efeso stata definita la divinit
e umanit di Cristo e definito il titolo dato a Maria Madre di Dio. Perch non
hanno usato Madre del Signore? Perch non aveva pi il Significato nel
linguaggio greco e non cosi semitico lo stesso significato. Certo questo titolo
non era dei migliori perch era un titolo dato alle divinit pagane (titolo dato
alla dea Iside egiziana), dunque poteva confondersi. Troviamo questo titolo nei
geroglifici egiziani.
I padri hanno voluto usare un titolo che assicurava la vera maternit di Dio.
Come termine non molto esatto gi che Dio non ha una madre, ma Madre di
Dio secondo la natura umana. Ges non Dio per modo di dire, ma vero Dio
e vero Uomo.
IL MAGNIFICAT (Lc 1,46-55).

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Theotokos (anno V), Il canto della Figlia di Sion (97) (n. 2) tutto dedicato al
Magnificat.
L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore
perch ha considerato l'umilt della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata. Perch grandi cose m'ha fatto il Potente, Santo il suo
nome, e la sua misericordia di generazione in generazione va a quelli che lo
temono. Ha messo in opera la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi
con i disegni da loro concepiti. Ha rovesciato i potenti dai troni e innalzato gli
umili. Ha ricolmato di beni gli affamati e rimandato i ricchi a mani vuote. Ha
soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva
promesso ai nostri padri, a favore di Abramo e della sua discendenza, per
sempre.
Lucca no solo un evangelista missionario, ma anche un uomo che amava la
liturgia, ecco perch tutti i suoi interventi si concludono con un Inno. E linno pi
amato di tutti gli inni, linno che la chiesa sente di pi.
La chiesa orientale lo canta ogni giorno al Mattino, la chiesa lo canta ogni
giorno alla sera. La chiesa quasi da sempre ha sempre sentito nel Magnificat un
inno che esprime i propri sentimenti; la propria fede.
La tradizione, la bimillenaria storia della Chiesa, n parla tanto:
Ireneo di Lione:
Il primo Ireneo di Lione, padre della chiesa, primo teologo della storia della
salvezza, morto martire nel 202. Lui vede in questo inno un specie di riassunto
di tutte le attese, le speranze, lo gioie delAT. Allora Maria riassume in se stessa
tutte le attese, le speranze, le gioie, del popolo di Israele. Lei la portavoce
delle sofferenze dei popoli, dellannuncio dei profeti... Chiama Maria profezia
della Chiesa. Lei parla in nome della Chiesa. Inizia il canto che la chiesa
elever a Dio in tutti i tempi. Lei la prima che canta a Dio la sua fiducia e
adesso la chiesa lo continua a fare.
Ireneo ha fatto un piccolo ceno, ma uno dei migliori. Con lei lAT si chiude e
con Lei si apre.
Origine:
Un altro autore Origine, chi in tutti i campi stato meravigliosi, chi non si limita
a un accenno, ma fa una omelia. In questa omelia, tra le altre cose, fa rilevare
che Maria dicendo lanima mia magnifica il Signore, la persona mia magnifica il
Signore, vuol dir che lei ha ricevuto tanti doni di Dio, si fa una idea della
grandiosit di Dio. Dunque non che ingrandisca il Signore ma lei che

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ricevendo questi doni, lei che si fa unidea sempre pi grande di Dio. Maria
una creatura che non aggiunge nulla, ma si fa unidea cosi grande che esulta
Dio come mio salvatore. Maria si sente una persona grande, ma anche una
persona salvata. Suo figlio non solo suo Figlio, ma anche suo salvatore.
Maria esulta in Dio perch Dio ha guardato la miseria della sua serva (Origine).
Maria gioisce perch si rende conto che Dio non guarda i potenti, i furbi, ma
quelli che il mondo non guarda, perch Dio guarda a colui che non guarda
nessuno. Dio ha una predilezione per questi persone.
Di ora un por tutte le generazioni mi diranno beata perch grandi cose ha fatto
in me lonnipotente. No perch io sono grande, ma perch Dio lha fatto. Maria
non ha detto lanima mia ringrazia il Signore, ma usa un linguaggio biblico;
dunque lo benedisse.
Girolamo:
Un altro attore, San Girolamo: Lanima mia Magnifica il... e il mio Dio Ges.
Loriente (V-VI) ha dato luogo a preghiere costruite sulle parole del Magnificat.
Lanima mia ti benedice Maria. Tu sei grande Maria, Ti magnifico Maria. Sono
preghiere che riprendono il Magnificat, ma lo dirigono a Maria che Madre di
Dio.
Lutero:
Anche Lutero, primo autore cristiano che ha fatto un commento esegetico al
Magnificat parola per parola. Lutero dice nellintroduzione, se tutte coloro che
hanno ricevuto da Dio il potere di governare, mettessero in pratica il Magnificat,
allora il mondo andrebbe molto bene. Se cercassero di essere dal lato dei
poveri. E un inno che dovrebbero imparare a memoria tutti coloro che
governano. Pero losservazione teologica, la pi interessante, ha notato che
Maria al cantare a Dio guarda che tutto che avvenuto nella storia, occasione
per lodificare Dio. Per Lutero il Magnificat la vera preghiera cristiana.
I biblisti doggi affermano.
1. Il magnificat no soltanto il canto di esultanza per la venuta del Messia, ma
un canto pasquale, gi che quando Maria ha espresso i sentimenti per la
risurrezione, affermato da Lucca. Dunque non soltanto il canto dedicato a
Dio, ma anche il canto di una creatura che rilegge nel tempo quello che ha
vissuto. Un figlio che distrutto della violenza umana, pero che ha risorto. E
dunque un canto della risurrezione. Lucca ha raccolto questinno dal povero
di Yahv, inno appartenente ai poveri di Yahv. Inno che ha messo nella
bocca di Maria.
2. Come inno il pi arcaico nella sua stesura, dunque ci troviamo davanti a
uno dei primi inni cristiani raccolto nel mondo ebraico.

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LUCCA 2,1-20.
1 In quei giorni usc un editto di Cesare Augusto che ordinava il censimento di
tutta la terra. 2 Questo primo censimento fu fatto quando Quirino era
governatore della Siria. 3 Tutti andavano a dare il loro nome, ciascuno nella
propria citt. 4 Anche Giuseppe dalla Galilea, dalla citt di Nzaret, sal nella
Giudea, alla citt di Davide, che si chiamava Betlemme, perch egli era della
casa e della famiglia di Davide, 5 per dare il suo nome con Maria, sua sposa,
che era incinta. 6 Mentre si trovavano l, giunse per lei il tempo di partorire e 7
diede alla luce il suo figlio primogenito. Lo avvolse in fasce e lo depose in una
mangiatoia, perch per loro non c'era posto all'albergo. 8 In quella stessa
regione si trovavano dei pastori: vegliavano all'aperto e di notte facevano la
guardia al loro gregge. 9 L'angelo del Signore si present a loro e la gloria del
Signore li avvolse di luce: essi furono presi da grande spavento. 10 Ma l'angelo
disse loro: Non temete, perch, ecco, io vi annunzio una grande gioia per tutto
il popolo: 11 oggi, nella citt di Davide, nato per voi un salvatore, che il
Messia Signore. 12 E questo vi servir da segno: troverete un bambino avvolto
in fasce che giace in una mangiatoia. 13 Subito si un all'angelo una
moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio cos: 14 Gloria a Dio nel pi
alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama. 15 Appena gli angeli si
furono allontanati da loro per andare verso il cielo, i pastori dicevano fra loro:
Andiamo fino a Betlemme a vedere quello che accaduto e che il Signore ci
ha fatto sapere. 16 Andarono dunque in fretta e trovarono Maria, Giuseppe e il
bambino che giaceva nella mangiatoia. 17 Dopo aver veduto, riferirono quello
che del bambino era stato detto loro. 18 Tutti quelli che udivano si
meravigliavano delle cose che i pastori dicevano loro. 19 Maria, da parte sua,
conservava tutte queste cose meditandole in cuor suo. 20 I pastori poi se ne
tornarono glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto,
come era stato detto loro.
Allora come sempre ci soffermiamo sui punti espressamente mariani,
cinteressano due espressioni:
1. Diedi alla luce il suo Figlio primogenito... e lo pose in una mangiatoia.
2. 2,19: Maria da parte sua conservava tutte queste cose interpretandole nel
cuor suo.
Indicazioni di carattere generale:
E sorta una delle solennit pi amate; il natale e lepifania in oriente.
Come natale e cominciato nel 336 qui a Roma, ma lepifania era gi celebrata
prima.
Questa festa del natale una festa teologica e non storica. Era il giorno
del sole e della luce: 25 dicembre, invece in oriente abbiamo il 6 gennaio. la
luce che comincia a essere pi lunga delle tenebre. Cristo Figlio di Dio la luce
che illumina il mondo.

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Questo brano stato molto letto e molto pregato. Celebre la frase di S.


Agostino: Dio aveva un Figlio ha fatto un Figlio nuovo; ci ha dato il Figlio di
Dio. S. Francesco ci ha dato per primo il presepio.
POSTURA DI LUCCA:
Lucca nel descrivere la nascita di Ges ha in mente quali brani nellAT. Lui parte
dal generale e poi si concentra su Maria che diede alla luce il Figlio di Dio;
dunque al particolare. La venuta del Figlio di Dio non un simbolo o mito, ma
una realt che sinserisce nel mondo.
E chiaro che Lucca ha in mente Michea 5,1s:
Ma tu Betlemme di Efrata, la pi piccola tra i clan di Giuda, da te uscir per me
colui che dovr regnare sopra Israele! Le sue origini sono da tempo remoto, dai
tempi antichi! Per questo Dio li abbandoner finch una partoriente non avr
partorito. Allora il resto dei suoi fratelli ritorner ai figli d'Israele! Egli si lever e li
condurr al pascolo, per la potenza del Signore, per la maest del nome del
suo Dio! Essi abiteranno sicuri perch allora stender la sua potenza fino ai
confini della terra! Egli stesso sar la sua pace! Se Assur invader la nostra
terra e se calpester il nostro suolo, noi susciteremo contro di lui sette pastori e
otto capi di uomini! Essi governeranno Assur con la spada e la terra di Nimrd
con la lancia! Egli ci liberer da Assur, se invader la nostra terra e calpester il
nostro suolo! Il resto di Giacobbe, in mezzo a numerose nazioni, sar come
rugiada che viene dal Signore, come gocce d'acqua sull'erba, perch non spera
nell'uomo, n attende nulla dai figli dell'uomo.
Dove il Messia presentato come il Messia pastore predetto e atteso. Come
sempre Lucca in descrivere gli avvenimenti li descrive alla luce delle profezie
veterotestamentarie in chiave pasquale. Dunque in un programma che Dio ha
preparato. Li legge dunque alla luce della risurrezione per cui Ges chiamato
Signore, Kiryos. Per cui il pastore lo incontrano e lo comunicano a tutti.
Descrive la nascita della sua realt con un linguaggio tipico della sua
resurrezione. I pastori sono i pastori della chiesa che lo annunciano, che
gioiscono.
RILIEVE SUL BRANO:
Maria ha subito i problemi di un viaggio. Parto difficile, povera... dunque
capiamo la problematicit di Maria. A traverso di questo brano i tratti troviamo a
Maria come una persona che veramente ha vissuto nella terra e che adesso
vive in cielo.

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I brani della personalit umana di Maria:


a. Maria insieme con Giuseppe ha vissuto una vita molto normale. Lei andata
al censimento. Va con molta semplicit e da alla luce il suo bambino in
estrema povert e solitudine.
b. Maria e Giuseppe insieme affrontano la realt. Insieme vano a Betlemme, al
tempio, in Egitto, ritornano a Nazareth, insieme andranno a Gerusalemme.
Nelle leggi del tempio non era obbligatorio che andassero insieme e
Giuseppe lo fa. Dunque hanno saputo andare insieme.
c. Maria appare una creatura estremamente concreta; piena dUmanit.
Sapeva che cerano tanti che aspettavano Ges, lei per lo ha accolto e lo
ha fatto sentire tutta la sua maternit. Dunque non ha dimenticato il
concreto; le cose spicciole.
d. Maria da parte sua conservava tutte queste cose; pregava, di fronte a gli
avvenimenti della salvezza si mette in ginocchio e prega.
Soffermiamoci nelle due frasi:
Lc 2,7b: E lo avvolse... Fece tutto quello che una Madre fa con il suo bambino.
Ha fatto un gesto tipico delle mamme, avvolgere nelle fasce. Alla luce della
Bibbia, secondo gli esegeti, avvolgere in fasce, non significa che Maria a
compiuto solo un gesto materiale, ma che Maria lo ha accolto. Non come quelli
che non lo accolsero. Ha dimostrato tutto il suo onore; lo ha accolto in nome di
tuta lumanit. Sap.7,4: Anche io appena nato fui elevato in fasce.... Nel
mondo ebraico il padre poteva o non accettare un Figlio. Giuseppe e Maria lo
hanno accolto con tutto lamore a nome di tutta lumanit.
Lo accolse in fasci e lo pose in una mangiatoia: Gli orientali presentano la
mangiatoia come una cassa funebre e Lucca ha voluto far vedere che Ges
nasce come vittima; per donarsi a tutta lumanit. Nicodemo che lo depose nel
sepolcro nuovo. Dunque una nascita orientata alla morte e risurrezione di Ges;
dunque in vista della pasqua.
Per capire la personalit religiosa di Maria 2,19: Maria... conservava tutte
queste cose interpretandole nel suo cuore.... Lucca insiste su questo punto
anche dopo. Lucca levangelista dellascolto. Marta e Maria... Lucca
levangelista ai suoi fedeli che essere cristiani significa ascoltare la parola e
metterla in pratica. Lucca con queste parole vuol far vedere che questa donna,
immagine della chiesa, stata una donna che ha conservato tutto gi che si
diceva e riguardava la vita di Ges. Maria la creatura saggia, sapiente che fa
sue tutte queste cose. Il perfetto israelita era colui che ascoltava.
Lucca aggiunge che Maria osservava tutte queste cose interpretandole nel suo
cuore: simvalo = muovere: No solo conserva queste parole, ma le confronta.
Interpretare gli avvenimenti del presente e del futuro alla luce del passato.

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Lucca descrive Maria che interpreta le cose alla luce del passato. Sono sempre
i poveri che seguono Cristo e aiutano gli altri. Maria viene presentata da Lucca
come la perfetta Israelita che ascolta, osserva e interpreta. Li conservava:
Maria era la perfetta discepola, la prima vera Israelita.

I Padri:
Maria sembra che con queste parole, Maria era una donna sapiente che
sapeva interpretare il presente alla luce del passato ha tramandato alla chiesa
quello che lei aveva vissuto. Maria ha conservato ha tramandato. Nel popolo
dIsraele una delle leggi fondamentali, se tu fai unesperienza nella storia della
salvezza tu devi comunicarla. Nel popolo di Israele se tu personalmente hai
fatto unesperienza forte di Dio, che tu capisce che appartiene per il bene di
tutti, tu hai lobbligo de comunicarla alla comunit. Cosi sono nati i salmi.
Quindi possiamo essere certi che Maria ha voluto dire che tanti ricordi di Ges li
abbiamo perch Maria li ha comunicato alla Chiesa. La concessione, landata in
Egitto...
Concludendo:
1. Maria vista nella sua umanit, una donna concreta semplice che ha
vissuto gli avvenimenti della vita abbandonandosi completamente alla
volont di Dio (sotto laspetto umano).
2. Religiosamente parlando, Maria si presentata (o meglio Lucca) come la
perfetta Israelita e come la figura della perfetta discepola. Paolo VI la
chiama la vergine dellascolto.
3. Maria sotto laspetto teologico colei che accoglie il Figlio di Dio insieme
con Giuseppe e con i poveri a nome dellumanit. Maria compie un gesto
che fa capire come questo bimbo che Dio ha dato, stato dato per la
salvezza dellumanit. Non un bambino qualunque, ma neanche una
nascita come qualsiasi, una nascita che ha uno scopo ben preciso. Nasce
come uomo per donarsi agli uomini.
4. Maria fonte dinformazione per quanto riguarda i vangeli dellinfanzia.
LUCCA 2,21-40.
21 Quando furono passati gli otto giorni per circonciderlo, gli fu dato il nome
Ges, come era stato chiamato dall'angelo prima di essere concepito in
grembo. 22 Venuto poi il tempo della loro purificazione, secondo la legge di
Mos, lo portarono a Gerusalemme per offrirlo al Signore, 23 come sta scritto
nella legge di Mos: Ogni maschio primogenito sar considerato sacro al
Signore; 24 e per offrire in sacrificio, come dice la legge del Signore, un paio di
tortore o due giovani colombi. 25 Ora, c'era in Gerusalemme un uomo chiamato
Simeone: era un uomo giusto e pio e aspettava la consolazione di Israele e lo

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Spirito Santo era su di lui. 26 Anzi, dallo Spirito Santo gli era stato rivelato che
non sarebbe morto prima di aver visto il Cristo del Signore. 27 And dunque al
tempio, mosso dallo Spirito; e mentre i genitori portavano il bambino Ges per
fare a suo riguardo quanto ordinava la legge, 28 egli lo prese tra le braccia e
bened Dio, dicendo: 29 Ora, o Signore, lascia che il tuo servo se ne vada in
pace secondo la tua parola, 30 perch i miei occhi hanno visto la tua salvezza
31 che tu hai preparato davanti a tutti i popoli; 32 luce che illumina le genti e
gloria del tuo popolo, Israele. 33 Ora, suo padre e sua madre rimasero
meravigliati di quanto era stato loro detto di lui. 34 Simeone li bened e a Maria,
sua madre, disse: Ecco, egli posto per la caduta e per la risurrezione di molti
in Israele e come segno di contraddizione, 35 sicch una spada trapasser la
tua anima, affinch vengano svelati i pensieri di molti cuori. 36 Vi era anche
una profetessa, Anna, figlia di Fanule, della trib di Aser, molto avanzata in
et, che era vissuta con suo marito sette anni dopo la sua verginit. 37 Rimasta
vedova e giunta all'et di ottantaquattro anni, non lasciava mai il tempio e
serviva Dio giorno e notte, con digiuni e preghiere. 38 Arriv essa pure in quella
stessa ora e rendeva grazie a Dio e parlava del bambino a tutti quelli che
aspettavano la liberazione di Gerusalemme. 39 Quando ebbero compiuto tutto
quello che riguardava la legge del Signore, ritornarono in Galilea, nella loro citt
di Nzaret. 40 Intanto il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e
la grazia di Dio era su di lui.
Su questo brano, in particolare sulle parole che Simeone rivolge a Maria: Una
spada ti trafigger il tuo cuore... (Theotokos, Anno 6 1998, n. 1). Questo brano
cinteressa per quanto riguarda alcune espressioni:
1. Maria e Giuseppe che si stupiscono per quanto sta avvenendo.
2. Simeone che ha davanti a Simeone e Giuseppe che fa una poesia: Una
spada...
Questo brano stati molto pregato dai padri della chiesa: Origine comenta
questo brano e vede nella profezia dei Simeone, vede in Maria una donna che
ha faticato nella fede, anche nella croce ha avuto una dura prova. Ecco vedere
una Mamma morire il suo Figlio come il pi crudele criminale.
E nata una festa molto importanti il papante una delle pi grande festivit in
oriente. Per noi invece la presentazione, pero non allo stesso livello:
lincontro dellumanit con il suo Signore.
Lucca nel descrivere la presentazione di Ges al tempio che cosa ha in mente,
quale avvenimenti dellAT intende mettere in luce. Lucca ha in mente la storia di
Samuele (1,19-28) che viene portato nel tempio dai genitori e il sacerdoti che li
benedisse.
1 Sam 1,19-28.

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19 Alzatisi di buon mattino si prostrarono davanti al Signore; poi, presa la via del ritorno,
giunsero alla loro casa a Rama. Elkana conobbe sua moglie Anna e il Signore si ricord di lei.
20 Cos al compiersi del tempo, Anna concep e dette alla luce un figlio cui pose nome
Samuele, dicendo: L'ho domandato al Signore. 21 Poi il marito Elkana sal con tutta la sua
famiglia per offrire al Signore il sacrificio annuale e sciogliere il suo voto. 22 Anna non vi sal.
Aveva detto infatti a suo marito: Quando il bambino sar slattato, allora ve lo condurr e lo
presenter davanti al Signore, perch rimanga l per sempre. 23 Elkana, suo marito, le aveva
risposto: Fa' ci che ti piace, rimani pure fino a quando lo avrai slattato. Il Signore realizzi la tua
parola!. Cos la donna rimase e allatt suo figlio finch non l'ebbe divezzato. 24 Allora, dopo lo
slattamento, lo condusse con s insieme con tre vitelli, un'efa di farina e un otre di vino e lo
introdusse nella casa del Signore a Silo: il fanciullo era ancora bambino. 25 Immolato il vitello,
condussero il bambino da Eli. 26 Anna disse: Di grazia, mio signore! Per la tua vita, o mio
signore! Io sono quella donna che stava qui presso di te a pregare davanti al Signore. 27 Ho
pregato per avere questo bambino, e il Signore mi ha concesso quanto gli ho chiesto. 28 A mia
volta lo dono al Signore, tutti i giorni che egli vivr consacrato al Signore. Poi adorarono il
Signore.

Qualcuno pensa che ci sia un altro, Malachia 3,1-3. No soltanto il 1Sam 1,1928. Ma anche Malachia. Di fatti in Malachia si legge:
Mal 3,1-3:
1 Ecco, invio il mio messaggero; egli preparer la via davanti a me. Subito entrer nel suo
santuario il Signore che voi cercate; l'angelo dell'alleanza che voi desiderate, eccolo venire,
dice il Signore degli eserciti. 2 Chi sosterr il giorno della sua venuta? Chi resister al suo
apparire? Egli come il fuoco del fonditore e come la soda dei lavandai. 3 Egli sieder a
mondare e a purificare. Purificher i figli di Levi; li coler come l'oro e come l'argento, cosicch
saranno per il Signore coloro che offrono un'oblazione secondo giustizia.

Lucca presenta a Ges che viene portato nel tempio e dir poi che i genitori o
cercavano: Egli purificher i Figli di Levi. Effettivamente Lucca ha in mente
quel primo libro di Samuele o Malachia. Non sono avvenimenti qualunque.
Ges, segno di contraddizione... Simeone guarda Maria e disse anche a te una
spada... Lucca vuol dire:
Interpretazioni:
1. Stando alle interpretazioni della chiesa e i biblisti, ha voluto dire questo
Figlio che tu hai dato alla luce, sar da molti acetato, e diventer una
salvazione e da molti non acetato e diventer una maledizione. Ha voluto
dare uno sguardo profetico: venne ma i suoi non lo ricevetero.
2. Anche a te una spada trapasser lanima: Origine e biblisti interpretando il
termine spada nel senso della parola di Dio che come una spada che dove
arriva segna. Quindi Lucca con queste parole avrebbe voluto dire che anche
Maria di fronte alla parola di Dio ha faticato nella fede. Anche tu lo accetterai
o non, avrai dei momenti chiari e altri non chiari, anche tu dubiterai il fatto
della croce. Anche tu sarai divisa. Anche tu faticherai molto nella fede.
Questo figlio da una parte e comprensibile altre non.

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3. Altri commentano e vedono nella spada la Parola, ma soprattutto Ges in


Maria incarnato. Per alcuni diventer salvezza e altre dannazioni. E tu
condividi questo, da molto sarai accettata a da altri non. Maria come madre
come discepola ha condiviso questa realt di Ges, per cui anche lei da
molti stata accolta, da molti rifiutata.
Messaggio che ci vengono da questo brano.
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)

Maria stata una donna povera perch al tempio ha fatto lofferta dei poveri.
Una donna osservante della legge.
Ha vissuto con molta semplicit la sua realt.
Ha fatto come ogni donna ebrea che ogni 40 giorni andava al tempio para
purificarsi.
E vissuta come tutta lumanit.
Maria e Giuseppe hanno saputo vivere come tutti. Erano delle persone che
sapevano stupirsi, gioire della vita. Oggi forse questo sparito.
Maria non un trattato, ma una persona che come noi ha vissuto questa
vita e come tale deve essere presentata.
Maria stata una persona osservante della legge.

Da altra parte:
- Maria ha saputo essere fedele al s che ha dato ha Dio, anche se la volont di
Dio si svelata nel tempio. Maria che ha detto di s fin allultimo momento.
Anche quando ci sono stati delle sorprese.
Finalmente:
- Maria ha collaborato alla salvezza, si compiuto in lei quello che mancava
la passione di Cristo, la partecipazione di Maria; con la sua fede, la sua
sofferenza, con laccoglienza che ha ricevuto ma anche con il rifiuto.
LUCCA 2, 41-50:
41 I suoi genitori erano soliti andare a Gerusalemme ogni anno, per la festa di Pasqua. 42 Ora,
quando egli ebbe dodici anni, i suoi salirono a Gerusalemme, secondo il rito della festa. 43
Trascorsi quei giorni, mentre essi se ne tornavano, il fanciullo rimase in Gerusalemme, senza
che i suoi genitori se ne accorgessero. 44 Credendo che egli si trovasse nella comitiva, fecero
una giornata di cammino, poi lo cercarono fra i parenti e conoscenti. 45 Ma, non avendolo
trovato, tornarono a Gerusalemme per farne ricerca. 46 Lo trovarono tre giorni dopo, nel
tempio, seduto in mezzo ai dottori, intento ad ascoltarli e a interrogarli. 47 Tutti quelli che lo
udivano restavano meravigliati della sua intelligenza e delle sue risposte. 48 Nel vederlo, essi
furono stupiti e sua madre gli disse: Figlio, perch hai fatto questo? Ecco, tuo padre ed io,
addolorati, ti cercavamo!. 49 Ma egli rispose loro: Perch mi cercavate? Non sapevate che io
mi devo occupare di quanto riguarda il Padre mio?. 50 Essi per non compresero ci che
aveva detto loro. 51 Egli scese con loro e torn a Nzaret, ed era loro sottomesso. Sua madre
conservava tutte queste cose in cuor suo. 52 E Ges cresceva in sapienza, in et e in grazia,
davanti a Dio e davanti agli uomini.

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I suoi genitori erano soliti di andare in Gerusalemme... il Figlio rimanesse senza


che i suoi genitori se n accorgessero... lo trovarono tre giorni dopo... tutti quelli
che ludivano restavano stupiti... perch ti hai nascosto... perch mi cercavate...
egli scese con loro... sua madre conservava tutte queste cose, Ges cresceva
in grazia e in sapienza.
E un brano abbastanza studiato dai padre della Chiesa.
Origine:
Dedica a questo brano tre omelie, ne parla ai catecumeni in chiave biblicospirituale. Dice: Attenzione che se si vuole la esperienza di Ges Cristo e
incontrarsi con lui bisogna camminare nella fede, attraverso lo studio e la
preghiera. Chi pretende di incontrarsi nel signore senza cercarlo no lo trover
mai come si cerca uno studio. Ma dove si trova Cristo, ecco nel tempio, ma non
in un tempio di pietra, ma un tempio che la comunit, ogni cristiano che
tempio di Dio.
La chiesa oggi come lo legge. Fino a qualche tempo fa i mariani erano
un pu disorientati perch questo modo di parlare di Ges e Maria e Giuseppe
che non comprendono. Questo modo di fare di Ges un pu disorientato.
Oggi come oggi giustamente i biblisti e i teologi invitano a non leggerlo in chiave
storica: Lucca non intende farci conoscere un particolare della vita di Ges, ma
far vedere che il Bambino presentato da Gabriele come Messia e Figlio di Dio.
Che questo bambino sia il Signore. Interessa al natale che gli angeli lo
presentino come il salvatore e siano Simeone e Anna che lui sarebbe accolto e
non accolto, e finalmente e Ges stesso che si presenta come Figlio di Dio.
Lucca nei primi due capitoli intende attraverso una serie davvenimenti,
presentare chi veramente Ges: il Figlio di Dio Io devo interessarmi delle
cose del Padre mio.
Il brano prelude alla passione, morte e risurrezione. Lo schema di rivelazione
ascendono, si rivela Ges e poi discende. E dunque il tipico schema della
rivelazione. Abbiamo Giuseppe e Maria che ascendono, Ges si rivela e poi
scendono insieme. Queste sono le prime parole di Ges.
Possiamo anche ricavare, sia pure in forma indiretta, qualche particolare della
vita di Maria. Maria e Giuseppe sono delle persone intraprendenti, se Ges si
smarrito, loro lo cercano. Dunque Maria una persona viva, una persona vera.
Una creatura che sapeva vivere per Ges Cristo. La bibbia traduce che Maria
cercava sofferente a Ges perch lo aveva perso.

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I suoi non lo avevano capito, dunque anche per Maria la fede era fede. Certe
cose erano chiare e certe no. Maria da parte sua conservava queste cose, ma
non hanno capito quello che Ges diceva.
Certo, langelo li aveva detto tu sarai madre del Messia, Simeone sar motivo di
gioia... e Ges stesso si rivela. Maria dunque rimaneva stupefatta.
Atti 1,14: Tutti costoro attendevano costantemente con un cuor solo alla
preghiera con le donne e Maria, la madre di Ges, e con i fratelli di lui.
Si tratta di un versetto semplice. Maria pur essendo la Madre di Ges si
integra alla comunit di Gerusalemme, fino a cui era sempre da sola. Quindi
Maria che era la prima cellula della chiesa, dal momento che Ges era ritornato
a Dio, lei sintegra alla comunit, si sente parte di essa. Secondo elemento,
Maria nella chiesa, lei una presenza orante. Lucca ci presenta che erano
concorde nella preghiera. Concorde vuol dire che era una comunit che non
solo prega, se non una comunit che aveva uno stesso ideale, logicamente
Ges Cristo.
Notate il particolare, cosi come gli apostoli erano come tutti, ma erano gli
apostoli, cosi Maria era la Madre di Ges. E lei che garantisce che Ges era
uno di noi.
Cosa ha fatto Maria nella comunit cristiana. Si deduce che lei ha fatto quello
che faceva la prima comunit cristiana. Faceva quello che facevano gli altri, ha
vissuto una vita che viveva la chiesa.
Ultimo elemento, si sapeva che lei ha fatto quanto faceva la comunit,
preghiera, condivisione... ma anche sicuramente ha rivelato alla prima comunit
quello che era la vita privata di Ges, era solo lei che conosceva. Secondo,
quello che diceva Lucca: Maria da parte sua conservava queste cose. Li
conservava per poi trasmetterli. Anche Maria ha trasmesso ai primi cristiani i
ricordi che solo lei conosceva a che grazie a lei noi conosciamo. Concessione,
annunciazione. Ultimo elemento, dove scende lo S. Santo, fondamentalmente
presente Maria: annunciazione, nella visita ad Elisabetta, quando la chiesa
attende lo S. Santo ancora presente Lei. Anche adesso quando si consacra
un sacerdote, vescovo... e scende lo S. Santo, sicuramente presente anche
Maria.
GIOVANNI.
Il quarto vangelo un insieme di tradizione che la chiesa ha pensato che i
documenti presenti nel quarto vangelo appartengono al discepolo amato. In
questo vangelo qual lanima?.

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MARCO: Ges un incompreso. Lo vogliono farlo re...


LUCCA: Ha in altro indirizzo.
GIOVANNI: Ges viene dallalto e ordinariamente il suo messaggio visto in
chiave umana e si fa una certa difficolt di risalire al messaggio divino. P. es. La
Samaritana che chiede lacqua (I fraintendimenti). Gli uomini ordinariamente
fanno fatica. Parla in linguaggio umano, ma intende una cosa superiore.
GIOVANNI 1,13.
i quali non da sangue, n da volere di carne, n da volere di uomo, ma
da Dio sono stati generati.
I Padri non leggono cosi come scritto adesso, ma a quelli che credono nel suo
nome... da Dio stato generato. Se questa lettura vera come testimoniano i
grandi Padri della chiesa, noi avremmo una prova e testimonianza della
verginit di Maria, lui che non da sangui Sangui = sangue che la donna da
quando da alla luce un bambino (si tratta di un termino ebraico). Vuol dire che
Ges stato concepito di una maniera completamente diversa. Non di sangue,
n di volere umano; dunque no come noi.
Gv 2,1-12:
1 Tre giorni dopo ci fu una festa di nozze in Cana di Galilea e c'era l la madre di Ges. 2 Fu
invitato alle nozze anche Ges con i suoi discepoli. 3 Ed essendo venuto a mancare il vino, la
madre di Ges gli dice: Non hanno pi vino. 4 Le dice Ges: Che vuoi da me, o donna? Non
ancora venuta la mia ora. 5 Sua madre dice ai servi: Fate quello che vi dir. 6 C'erano l
sei giare di pietra per le abluzioni dei Giudei, capaci da due a tre metrte ciascuna. 7 Dice loro
Ges: Riempite le giare di acqua. Le riempirono fino all'orlo. 8 Dice loro: Ora attingete e
portatene al direttore di mensa. Essi ne portarono. 9 Come il direttore di mensa ebbe gustata
l'acqua divenuta vino (egli non sapeva donde veniva, mentre lo sapevano i servi che avevano
attinto l'acqua), chiama lo sposo 10 e gli dice: Tutti presentano dapprima il vino buono e poi,
quando si brilli, quello scadente. Tu hai conservato il vino buono fino ad ora. 11 Questo inizio
dei segni fece Ges in Cana di Galilea e rivel la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
12 Dopo questo fatto, discese a Cafarnao: lui, sua madre, i fratelli e i suoi discepoli, e rimasero
l non molti giorni.

Le nozze di canna. Guardiamo questo brano sotto laspetto strettamente


umano. Levangelista del quarto vangelo molto attento ai fatti umani che
corrispondono ai fatti storici. Nel mondo ebraico allepoca di Ges, i ragazzi
sceglievano di sposarsi il Marted terzo giorno della settimana. E bello vedere
che Maria ci sta volentieri nella festa.
Dove cerano questi giovani a celebrare la festa e Maria capisce che sta
succedendo qualche cosa e Ges interviene.

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Umanamente parlando Maria si rivela una creatura:


1. Festosa.
2. Che sta volentieri con gli altri.
3. Senza che nessuno la interpelli cerca di venire in aiuto degli altri.
Da questa parte umana, adesso parliamo alla parte Teologica.
Giovanni nel descrivere la vita di Ges la descrive in una settimana. Parla del
terzo giorno della settimana, che vuol dire che Ges si manifesta, Ges si fa
vedere chi veramente lui. Giovanni fa un collegamento ideale, Mosse rivela le
tavole della legge nel terzo Giorno, si rivela il terzo giorno, e resuscita il terzo
giorno.
Altro elemento, siamo in uno sposalizio e Giovanni ci lo presenta con un
linguaggio sponsale. NellAT Dio presentato come lo sposo e Giovanni si sere
di questo sposalizio. Viene a marcare il vino che nellAT era segno della nuova
legge, segno dello S. Santo, segno della pienezza della vita. Maria si accorge
che ormai lAT, il tempio dellacqua sta per finire, lumanit a bisogno di qualche
cosa di pi grande: non hanno pi vino.
Cosa centra me e te o donna (Maria come donna rappresenta al popolo). Maria
capisce che lei che in qualche maniera deve preparare lora: Fate quanto egli
vi dir. Cosi nellAT davanti alla legge: ... noi lo faremmo.
Vino nellAT segno dello S. Santo.
Yahv- Ges, Tavole-Vino, Mos-Maria. Dunque questi sono i paralleli tanto
dellAT come del NT. Dunque lei segna il nuovo popolo. Maria e colei che ridona
lalleanza al nome del popolo.
Maria non fa altro che presentare Ges, i discepoli credono in lui e si fonda la
prima comunit. Lei fa il ponte per portare gli uomini a Dio e Dio a gli uomini.
Dunque una mariologa ben capita e sempre molto buona. Maria invita a chi la
guarda a guardare Cristo.
Gv 19,25-27:
25 Vicino alla croce di Ges stavano sua madre e la sorella di sua madre, Maria di Clofa e
Maria Maddalena.
26 Ges, dunque, vista la madre e presso di lei il discepolo che amava, disse alla madre:
Donna, ecco tuo figlio!.
27 Quindi disse al discepolo: Ecco tua madre!. E da quell'ora il discepolo la prese in casa
sua.

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In greco quando si vuol dire stare preso una persona Par = accusativo per
una persona... par anche per una cosa... Gv cui usa par davanti alla croce
perch vuol dire che le donne erano unite a colui che stava redimendo gli
uomini. Dunque si trova la cooredenzione. Ha voluto la collaborazione di Maria.
Questo stare dunque un condividere la stessa sorte di Ges, e Maria stata
unita a lui.
Giovanni vuol dire che nel momento in cui abbandonato da tutti c un piccolo
resto di Israele che condivide quello che lui sta facendo.
Vedendo su madre e accanto a lei il discepolo... donna ecco tuo figlio... e poi al
discepolo ecco tua madre.... Il discepolo amato che rappresenta a coloro che
avevano capito Ges se lo avevano seguito; lui rappresenta il vero discepolo.
Ecco tua Madre: Chi pensa che questo sia un avvenimento domestico,
disse una sciocchezza. Gi che nel mondo ebraico quando uno moriva la
doveva lasciare nel clan familiare e non ad uno strano. Giovanni cui parla di
cose pi importante: vide... disse... ecco. Ci troviamo di fronte ad una
rivelazione: Ges sta per rivelare qualche cosa di molto importante. Lo stesso
parallelo si trova nel presentare Ges fatto dal Battista.
Da qual momento il discepolo la prese tra le sue cose pi care.

4 de Maggio de 1999.
Nel primo millennio la madre del verbo di Dio ha reso un servizio a Cristo e alla
Chiesa.
Nel secondo millennio lo ha servito salvaguardando la vera identit di nuovo.
ERESIE SU MARIA:
Sulle eresie Maria non stata mai motivo di forti contrasti, fatta qualche
eccezione, nel s. II ma soprattutto nel IV, cerano nelloriente alcune comunit
cristiane che offrivano qualche sacrificio a Maria. (considerata una divinit
femminile).
Il servizio del magistero della Chiesa.
La Tradizione fa parte della vita della chiesa. Dio ci ha salvati a traverso la
storia della salvezza. La salvezza ci viene attraverso della storia. La parola di
Dio del NT sono legati alla storia della Chiesa. Se non ci fosse la tradizione chi

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ci assicura che quei 27 libretti sono parola di Dio. Dunque il magistero come
la garanzia che abbiamo sulla rivelazione divina.
Nel I millennio, abbiamo i grandi concili: Nicea (325), Costantinopolitano, Efeso,
Calcedonia, II conci di Costantinopoli, Nicea II (secolo VIII). In questi concili la
chiesa ha puntualizzato:
NICEA (325).
La chiesa entra en crisi forse perch abbiamo il passo da una cultura
tipicamente giudaica, ad una di carattere filosofico. La chiesa di fronte ad un
interrogativo, Ges il volto umano di Dio?. Arrio era un sacerdote della
comunit dAlessandria dEgitto. Arrio risponde di No, perch se Ges fosse
Figlio di Dio, il cristianesimo non fosse monoteismo perch altrimenti avremmo
due divinit. Se dunque il Figlio di Dio generato, allora inferiore a Dio.
I Padri conciliari di Nicea 20 maggio al 25 Giulio, il concilio ha definito che Ges
veramente il volto umano di Dio Chi ha vissuto me ha visto il Padre. Si
messo in dubbio la divinit di Ges. E lunica volta che in un concilio entra in un
concilio un termino filosofico: sostanza.
A Nicea di fronte a una crisi che si era creata nella cristianit, si definito che
Ges il volto umano di Dio. Su Maria non si parlato. Ma sicuramente su
Maria nato un grande problema, allora Maria sarebbe la Madre di Dio. La
chiesa nel IV secolo per motivi particolare, Chi veramente Ges?. E
Veramente il Figlio del Padre?. La chiesa che definisce che Ges veramente
Dio da Dio, Luce da Luce. (pur non avendo parlato di Maria, forse stato il
concilio pi grande mariano).

NICENO-COSTANTINOPOLITANO (381).
Dopo che la chiesa ha chiarito che il Padre Dio, ma anche il Figlio Dio, lo
S. Santo chi ?. Una energia, una forza, una persona?, e si una persona
Dio?. E si diciamo che Dio, parliamo ancora del monoteismo?.
Chi lo S. Santo?. una identit ben precisa, anche se ha in termine non
specifico. Il Padre il Padre, il Figlio il Figlio, ma chi lo S. Santo. E sempre
una identit, non creata ma generata. Procede dal Padre e dal Figlio.

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In questo concilio di fronte allinterrogativo di fronte allo S. Santo, Chi : La


chiesa ha definito Signore: Dio, veramente una persona. Dunque non
unenergia, quello che d la vita.
I Padri: Quando vuoi vedere lo S. Santo, guarda tutto ci che nella creazione
vita e tu vedrai una presenza dello S. Santo, gi che tutto quanto c di bello,
vita, opera dello S. Santo. Tutti gli uomini sono creature dello S. Santo.
In questo concilio oltre a parlare dello S. Santo, si parlato anche di Maria, si
Parla in relazione allincarnazione. Procede dal Padre e dallo S Santo.
Concilio dEFESO (431). Ma in Cristo come lumano legato al Divino?.
Abbiamo la scuola Antiochena e immagina in Cristo il Divino e lumano sotto
questa visuale, in Cristo luomo era presente lelemento Divino.
La scuola Alessandrina vede lunione di Cristo, nel senso che lumano e il divino
formano una sola cosa. Anche qui Ges lumanizzazione di Dio?. Rispondono
gli antiocheni No, perch se la affermiamo in qualche maniera dimenticheremo
Dio, e Dio non sarebbe Dio ma uomo, Alessandria diceva di si perch in Ges
abbiamo due natura e una sola persona. Dio che si umanizzato, con
lincarnazione Dio non pi quello che era prima, ma anche lumanit.
IL concilio ha voluto inserire un termine pagano Theotokos: madre di Dio. Non
solo un termine filosofico, ma pagano: madre di Dio la traduzione del coopto
mas nouti. Era il titolo dato alla dea Iside; madre degli dei, la madre della vita.
Ges non era un uomo finto, ma un uomo vero, perch Maria era una madre
come noi. Ma vero Dio perch quella madre non madre di solo un uomo ma
madre di Dio.
Questo concilio puntualizzer che non soltanto vero Dio ma anche vero
uomo.
Come i monofisiti che erano esagerati.
Sono stati epoche della chiesa che Ges visto solo come Figlio di Dio, ma
invece a sofferto come noi, ha cresciuto... Altri invece pensano il contrario lo
vedono solo come uomo, ma non possiamo dimenticare che vero Dio.
Nei manoscritti antichi (IV-V) nel trascrivere a mano, p.e. il vangelo di
Lucca, non scrive che Ges piange sangue gi che era spaventoso.
Ha voluto garantire alla chiesa che quando si pensa in Ges Cristo vero Dio e
vero uomo.

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Il concilio COSTANTINOPOLITANO II (553).


Ha definito che Maria non solo ha dato alla luce Ges verginalmente, per opera
dello Spirito, ma lo ha partorito verginalmente e dopo Ges non ha avuto altri
figli, la verginit di Maria, prima, in e dopo il parto, Maria rimane sempre
vergine. Dunque non solo lo ha concepito, ma lo ha partorito Verginalmente.
Il CONCILIO NICENO II (S. VIII)
E il concilio che ha chiarito un problema tipico di quella epoca, dicevano alcuni
cristiani lecito raffigurare, dipingere Ges e la madonna i santi... cerano
alcuni che dicevano no... perch nellAT Dio aveva proibito le raffigurazioni. La
chiesa si radunata nel concilio ed definito che possibile dipingere delle
immagini. Perch dal momento in che Cristo si fatto uomo, diventata
limmagine di Dio, dunque si pu rappresentare queste realt.
ICONE:
1. Le icone sono sempre doro perch licone presentano le persone che ormai
sono in Dio.
2. Ges Presentato con i tratti umani, ma anche Divino. Ges di solito ha un
manto rosso; simbolo della regalit. Maria: bue, umanit, Rosa, divinit.
3. Tre stelle nella madonna: vergine prima, in e dopo la divinit.
Nelle icone non si trover mai Dio Padre raffigurato perch non abbiamo
nessuna rappresentazione umana.
SECONDO MILLENIO:
Il concilio di TRENTO (1500). Non ha detto molto su Maria si limitato a dire
alcune cose nei confronti del protestantesimo.
Dunque ci soffermiamo sullImmacolata concessione da Pio IX (1594) Maria
veramente una creatura allo stato puro, Maria una creatura come Dio lha
pensata come Dio lha voluta, anche lei una creatura come noi anche in
maniera diversa.
Quando parliamo dellimmacolata concessione: Maria era piena di grazia, dello
S. Santo. Maria non stata oggetto di peccato. Dobbiamo evidenziare
soprattutto il positivo.
La chiesa ortodossa non accetta questo dogma perch dice che non cera
bisogno definire quello che la chiesa gi credeva. Siccome stata una
definizione della chiesa, gli ortodossi non si sono sentiti parte di questa chiesa.

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Nel 1950 pio XII ha promulgato la solenne definizione che Maria stata assunta
in cielo in corpo e anima. Dal punto di vista ecumenico sempre lo stesso
problema. Il concilio ha voluto dire che Maria non venuta solo come uno stato
puro, ma Maria veramente Madre di Dio come colei che per primo ha
collaborato con Cristo, risorta come frutto della risurrezione di Cristo. Nel
primo millennio i vari documenti conciliari riguardavano Cristo, invece nel
secondo riguardano luomo. Maria veramente la creatura come Dio la voleva,
come lha pensata.
Nel 1964, il papa Giovanni XXIII ha introdotto il concilio Vat. II. Questo concilio
ecumenico non ha fatto nessuna definizione del carattere cristologico mariano,
ma ha dedicato a Maria una costituzione dogmatica. Maria presente nel Vat. II
in uno dei documenti pi importanti LG cap. VIII. Non nel senso di ultimo, ma
nel senso che in lei si specchia e si ritrova. Da notare che il Vat. II parla della
madonna in quasi tutti i documenti conciliari, Costituzioni e vari relazioni,
ordinariamente si parla anche di Maria.
Che cosa ha detto il Vat. II in confronti di Maria. Non che abbia offerto delle
novit. Solo ha sottolineato le sensibilit; delle indicazioni.
Sensibilit:
1. Sensibilit biblica. Quando parli di Maria parlane tenendo presente la parola
di Dio.
2. Sensibilit pastorale: Parlando in un linguaggio accessibile, presentandola
come una donna vera, che vissuta in una realt umana.
3. Sensibilit ecumenica: Essere molto attenti a usare una terminologia che sia
meramente teologica.
4. Sensibilit Storico-Salvifica: Ha inteso il concilio che quando presento Maria
la presento nella storia della Salvezza; allinterno. Se io faccio unomelia, p.
es. se io parlo dellassunta, non parlo solo dellassunta, ma anche della
scatologia che attenda lultimo giorno, la salvezza.
5. Sensibilit liturgica: Parlare di Maria allinterno dalla liturgia della chiesa.
6. Sensibilit sistematica: Parlarne nei misteri della fede. P. es. se parlo
dellimmacolata concessione, parlo anche del battesimo.
Documenti:
Signium Marium di Paolo VI, viene presentata la maternit spirituale di Maria
verit di Fede.
Ancora di Paolo VI, la marianis cultus: per capire bene come oggi va inpostata
una devozioni su Maria.
La redentoris Mater un documenti importanti perch sottolinea la fatica della
fede di Maria. Maria la madre della fede, cosi come Abramo il Padre della
fede. E la prima volta che si parla del Magnificat.

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La Marianis Cultus:
Maria presente nellanno liturgico in parecchi solennit:
E presente nellanno liturgico perch attraverso Maria si capisce Cristo. Maggio
il tempo per eccellenza di Maria.
Il papa ci raccomanda che quando parliamo di Maria teniamo sempre presente
il discorso della salvezza. Attraverso lei andare a Cristo.
Nel parlare di Maria bisogna sempre ricordarci della sensibilit biblica,
ecumenica, pastorale, antropologica. Cio quando celebro una festa mariana,
solennit, vegli devo sempre tenere sempre la sensibilit ecumenica, biblica,
antropologica (nel presentare Maria con un linguaggio adatto allantropologia),
pastorale, Maria figura della Chiesa.
Da ricordare il sabato Mariano che una celebrazione liturgica che risale
allanno Mille e che per cerca 1000 anni si pensa a Maria. Perch?. La
settimana che viviamo oggi come una coppia della settimana Santa. La
settimana pi antica della Pasqua. In torno lanno mille hanno creduto
opportuno creare il sabato un giorno opportuno di ricordare Maria: Maria che
attende e crede e dobbiamo essere fedeli nellattesa. La vita della Chiesa un
lungo sabato: attendiamo il giorno del Signore.
Cui mancata una lezione:
18 de Maggio de 1999.
Ci sono cin1 que questini:
1. Cerca di capire alla luce della Parola di Dio (150 verseti) chi Maria agli
occhi di Dio e come noi dobiamo capire Maria la Madre di Ges. Abbiamo
letti i brani come sono statti interpretati nella chiesa.
2. Relativa al magistero della chiesa. Abbiamo non solo la Parola, ma anche il
magistero che garantisce la sua validit. (costatinopolitano, Efeso,
Calcedonia 4 2 Costantinopolitano, II consilio di Nicea -s. VIII- luso degli
imaggini della chiesa un modo per avicinarsi a Dio). Nel secondo milenio
abbiamo presi alcuni documenti: due dogmi inefabilis deus imaculata
concezione- il dogma dellassunzione (Vat VIII), parla di Maria in quasi tutti i
dociumenti, in modo particolapre nel cap. VIII della LG. Marianis Cultus,
redentoris mater, Fulgens corona. Nellultima abbiamo tratato della sintesis
sistematica: Come far la sintesis, da un punto di vista organizativo non pu
trascurare la parola di Dio, scritura e magistero ci hanno tramandato. A
livello di contenuto habbiamo vari: CEI, quello che ha fatto GILA. Sintesis
che tengano presente un ambiente preocupato sotto laspetto ecumenico.

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C unaltro: Giani Pantani che ha resentato una sintesis: Bibbia, Magistero


e approfundimento teologico.
Due cuestioni da vedere:
a. Il campo ecumenico: come dobbiamo aiutare i nostri fratelli e come gli
uomini vedono la medre di Ges.
b. Come si debe vedere la piet culturale e alcuni problemi sul fenomeno delle
aparizioni.
Che cosa significa fare ecumenismo, no fare lacademia:
1. farlo significa obbedire a Ges che ha chiesto nellultima cena che siamo
una cosa sola. Fare ecumenismo significa obbedire allavolont di Gesu
Cristo.
2. Fare ecumenismo significa approfondire la propia fede e avere lumilt di
chiedersi se la nostra fede fedele al vangele ed in sintonia con la chiesa
che ci ha preceduto. In campo ecumenico Maria non un argomento
fundamentale, un argumento abbastanza marginale, al meno a nivelo di
grandi incontri ecumenici. Comunque si stano facendo dei passi, soppratutto
a livelo di chiese e di uomini di buona volont.
Approposito nella ricerca dellunit, non dobbiamo dire non abiamo sbagliato
tutto e voi avete raggione, ma neanche il contrario, se non mettersi insieme
e cercare di arrivare a quello che il giusto.
Vediamo in particolare:
Chiediamoci per lriente cristiani; per gli ortodossi: chi la madre di Ges.
Oriente cristiano, le chiese di culture bisantina (ortodosse) e quelle di cultura
slave (Rusia...), e finalmente da parte le chiese copte.
Loriente cristinao ha nei cnfronti dell Madre di Ges una devozione che supera
da molto quella dai catolici. Loriente cristiani cosciete che la scasa devozione
per la madre, porta una scarsa devozione anche per il Figlio.
La madre di Dio per la chiesa ortodossa ha un particulare posto. Tutto lanno
un anno vissuto insieme con Maria perche la chiesa si sente inserita in Maria
che ha vsuto inssieme e per Gesu Cristo (sabato e mercoledi dedicati a Maria).
Tutto il mese di agosto dedicato a Maria, ci sono 4 grandi festivit. Per dirla in
vrebe nellorient cristiano la presenza di Maria una presenza molto forte. Non
c ufficiatura delloriente cristiano che non sia delle ufficitura di carattere
mariano. Nelloriente cristiano Maria, 20 anni fa, non era oggeto di grande
studio, adesso presa in considerazione anche a livelo teologico. Loriente
cristiano convinto che Maria, pi che studiata va contemplata (gli orientali).
Loriente preferisce pregare Dio e i Santi, pi che studiarli.

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Ci sono dei problemi di carattere ecumenico che bisogna vederli non tanto a
livelo di contenuto, cuanto a livelo strattamente ecmenico. Loriente cristiano fa
fatica di capi5re limmacolata concessione e lassunsione:
1. Che bosogno cera di fare una definizione se tutti quanti credevano gi
dallinizio.
2. Come mai la chiesa di occidente non ci ha partecipato.
Ci sono dei carismatici ortodossi (Florenschi) definisce Maria: Il tipo della
pneumatofonia. Secondo (Pol edofono) Maria come la collona dei dogmi che
presenta Maria come capire Dio inquello che ha fato per luomo. Maria il
cuore della Chiesa (Louschi). Maria lalma dellortodossia.
Chiese della Riforma e la Chiesa anglicana.
Queste chiese in linea genrale ultimamente, garzie al camino ecumenico ha in
confronto della madre di Ges un arteggiamento buono. accogliente, si sentte
che cpon i fratelli protestanti si creato un clima di ascolto vicendevole ed
bello sentire da aprte della reforma sentire che Mria no sola catolica. La
riforma aceta Maria, ma lacceta come testimone, come persona che Dio ha
scelto per venire in questo mondo. Su parechi verita i catolici e i protestanti si
stano avvicianando.
Ma dov la spacatura: Maria come Madre degli Uomini, Maria come
interceditrice dellumanit; cuando si trata di pregare Maria.
Il motivo non mariologico, ma piutosto di caratere teologico, gi che
ritengomno tutto ci che umano inquinato, per cui ritengono che in qualche
maniera il umano inquine il divino: Sola scritura--- solo Cristo... solo Grazia...
Dunque loro non acetereano i punti gi acenati, gi che pensano che solo
Cristo pu far tutto.
Ci sono tre interrogativi:
1. Ci vengono dai protestanti: perch colei che prega con noi e noi come lei
diventa la pregata?.
2. Perche la credente modello di fede diventa la creduta.
3. Perch la taciturno dalle parole essenziale dette una volta per sempre
incontrate nei vangeli, adesso nelle aparizioni parla continuamente?.
Mundo mulsulmano ed ebraico:
I musulmani in confronto con Maria hanno una grande venerazione, presente
nel curano (cap. La sura XIX), Maria lunica e prima delle donne che
ricordata nel mundo musulmano. Considerata tra i gandi testimoni del
monoteismo. I musulmani non acetano a Maria come Madre di Dio, ma Madre
del profeta che si chiama Gesu Cristo.

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Gli ebrei:
Nel mondo ebraico Miriam, praticamente nessuno, strano perche Maria fa
parte nel mundo ebreo. Mentre Ges sta diventando un personaggio
abbastanza interezante, visto come un ebreo, la Madre non presa un molta
considerazione. Molte volte perche ci sono molte leggende degradatorie (Maria
presentata come una prostituta Ges Figlio di Pantera). Ultimamente si dota
in confronti di Ges una certa attenzione. Sono usciti una serie di libri che
parlano di lui, e dicono che questo Ges stato rovinato dai cristiani.
Come mai nel mundo ebraico Miriam nessuna?
a. Perche una ebrea che non disce niente alla ebrea moderna (Tutto casa e
sinagoga).
b. E una donna mitizata; dea pagana.
C qualche ebreo che ha detto fra voi e noi abbiamo qualcosa in comune: Noi
atendiamo la venuta del Mesia, voi la venuta definitiva del Mesia.
C qualche ebreo che disce, come vorrei avere avuto la possibilit di
conoscere Ges, forse anche io avrei creduto.
Qual pu essere la domanda delle religione orientali (Induismo e Budismo= due
grandi religioni storiche). Due bloche di credenti di grandi valore. Di fronte a
questi grandi religioni, la figura di Maria pu essere un terreno di incontro e di
riscontro?. Sia nellinduismo che nel budismo, la figura della donna molto
sentita, un elemento molto presente.
Le religioni etnologiche:
Ci sono delle religioni etniche (religioni primitivi), effetivamente ci ono molti
elementi: la figura della madre presente nella tribu. In questi religioni ci sono
degli elelemtni che possono aiutera a creare una comunione.
I non credenti:
Quali sono gli ellementi. Loro di fronte a un fenomeno della fede cristiana,
devozioni mariana, hanno tre arteggiamenti:
a. I redenti amano e pregano la dona per mtivi sociologici:
1. La madona e la consolatrice che ti consola nei momenti di problemi.
2. La rapresentazione del mito.
Cosa rispondiamo:
1. Dire che Maria la religione della miseria non scientificamente essato
perche davanti ai santuari, non pregano solo i poveri ma anche i ricchi.
2. Dire che Maria la Madre di coloro che sono insecuri, sono cose che non
tengono perche ci sono persone che vogliono bene alla madona e persone
psicologicamnte maturi.

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3. Riguardo ai miti, spiegano i grandi studiosi, che oggi come oggi non sono le
profesie de popolo ebraico ma anche le diferenti manifestazioni, sono i segni
che preparano la venuta del Cristo. Tutto il mondo stato creato da Dio; tutti
siamo di Dio.
25 de Maggio de 1999.
I.
II.
III.
IV.
V.

Maria nel Nuovo Testamento.


Questione: Maria nel Maggistero.
Questione: Sintesi dogmatica.
Questione: Ecumenismo Mariano.
Quesione: Maria nella nuova evangelizzazione.

La quinta questione ha come titolo: Apunti per una nuova evangelizzazione


(Maria nella Nuova evangelizzazione).
Come presentare Maria nella Nuova Evangelizzazione?.
1983: Haiti necesaria una nueova evangelizazione nel suo ardore, metodi,
nelle sue espresione. Una evangelizzzione che sia limpida e profonda, formare
delle comunit eclesiali mature.
Anche lItalia ha bisogno di una nuova Evangelizzazione. C bisogno di
comincicare a capire i problemi. Siamo di frontead una ralt che richiede una
nuova Evangelizzazione.
Paolo VI (1974) EN ha chiamato Maria stella della Evangelizzazione. Per nuova
evangelizzazione intendiamo per una evangelizzazione he sia adata per il
mondo di oggi, per una societ che ha bisogno di maturare, per una fede
limpida e onesta.
Maria evangelizzatrice perche:
1. Maria evangellizatrice per che ha partecipato nella preghiera agli inizi della
prima comunit cristiana che era stata chiamata da Cristo a evangelizzare.
Maria era presente con la sua preghiera, con la sua partecipazione, con la
sua intercesione. Significa che levangelizzazione non tanto dovuta a
tecniche, ma fruto della peghiera, dello Spirito che scende sulla chiesa.
2. Maria tipo e modelo dellevangelizzazione nella chiesa. Tutto lo fa in
aualit di Virgene e Madre. Partorisce i fligli con la fede e la predicazione ad
opera dello S. Santo. Maria ricorda la chiesa che concepisce a Cristo nel
tempo tenendo lazione dello S. Santo. La chiesa evangelizza se lo Spirito
agisce ( non confundere la chiesa con unazienda).

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3. La madre di Ges evangelizzatrice perch completamente


evangelizzata. Prima di evangelizzare la chiesa, bnisogna che ci lasciemo
evangelizzare prima noi.
4. Anunciando la Madre di Ges, si anuncia fedelmente Ges. Perche la
madre ci aiuta a presentare Ges come un vero uomo, come una persona,
non come una filosofia. Non dimenticando che anche vero Dio, anche si
anche vero uomo. Ges una persona che va acolta, amata seguita con
umilt, propio perche una filosofia. Credere vuol dire avere fiducia in lui.
Parechie cose che la chiesa conosce di Gesu Cristo, li conosce grazie a
Maria.
5. Maria partecipa allevangelizzazione con la sua materna intercessione come
a Cana. Maria ha interceduto perche Cristo compiese un miracolo, cosi nella
chiesa, lei intercede perche Cristo opere in essa.
La presenza di Maria nella chiesa:
a. La presenza di Maria nella Chiesa si esprime in diversi modi: Maria
presente nella chiesa quando celebra la liturgia. Sembra che la presenza di
Maria nei sacramenti sia trascurata. Dove si trova la presenza di Maria nel
Batesimo?, NellEucaristia? (come mai per i Padri della Chiesa era molto
presente, ma invece nella liturgia dei sacramenti celebrati oggi sembra che
sia trascurata?).
b. La chiesa debe stare molto attenta a non sottovalutare la piet popolare.
Maria presente nella chiesa a traverso della liturgia, pero ache a traverso
della piet popolare.
c. Non sottovalutiamo la presenza dei santuari mariani nella chiesa che sono
unoccasione per avicinare luomo a Dio. Maria presente nella vita della
Chiesa atraverso la lirutgia, la piet popolare, i santuari.
RELIGIOSIT E PIET POPOLARE.
In qualche maniera bisogna prendere atto della religiosit popolare:
1. Pelegrinaggi a santuari.
2. Problema delle aparizioni.
Religosit popolare vuol dire quelle forme di religiosit che sino tipiche del
luogo che crede in qualche cosa. Il pellegrinaggio si trova in tutte le religioni.
Piet popolare una forma di devozione di carattere personale e familiare. P. e.
Il rosario in familia o personalmente, langelus.
Mentre la religiosit popolare una forma di espresione religiosa che fa parte
delle varie religioni.
Di fronte ad una religiosit e a una piet popolare, bisogna evitare de
considerarla di maniera despresiativa; non sottovalutarla.

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La religiosit popolare, bisogan stere attenti a non eliminarla, mo piuttosto a


evangelizarla. P.e. perch devo disprezare un pellegrinaggio?.
Dunque dobbiamo:
1. Rispettare la piet popolare.
2. Dare priorit alla comunione sulla tipologia. Cio ricordare che i vari gesti
che si compiono hanno valore se sono seguiti da gesti concreti. P.e. Se
allofertorio nellEucaristia si portano oggetti si debono lasciare l (Si lascia l
per i poveri). Cercare di unire la liturgia alla piet popolare.
Per quanto riguarda sui pellegrinaggi e i santuari mariani:
Occorre quando si toca questo argomento che fa parte della vita popolare,
ricordarci sempre che i plegrinaggi sono una forma che ci ricorda che nella vita
noi siamo in pellegrinaggio. Se io ho una comunit che fa u pelegrinaggio,
prendo occassione pre ricordare questi valori. Tutti siamo di pasaggio,
pelegrinai verso la casa del Padre.
La visita ai santuari marinai sono una occasioni per ricordare che ogniuno di noi
un satuario dello S. Santo. Nel paganesimo cerano i santuari stabili, nell
cristianismo non si intendono come luogo stabili, ma sonpo gli uomini. Sono
ocassione per non dimenticare che ogniuno un santuario che contiene Dio,
lui che porta Dio per coloro che lo cercano, non per questo disprezare il
santuario materiale gi che unoccasione per avicinarsi a Dio. A trvaerso i
santuari auita a gli uomini a arrivare a Cristo.
Le immagine e le statue miracolose:
Come aiutare la gente acapire che in quella statua non c la presenza della
divinit. Quell ico0no particolarmente venerata, considerata come icone
miracolosa, come si dive intendere, o come si debe aiutare alla gente a capira
che quella icona ha una qualche cosa di specifico?. Quella icona stata fata da
qualcuno che prima ha pregato, ed miracolora perch p carica di tante visite
della gente che venuta a pregare, e un forza di questo valida. Dunque
carica della fede di tanta gente oppure di quelche miracolo che avenuto. I
santuari sono occasione anche per fare esperienza della chiesa.
Sulle apparizione nella vita della Chiesa.
Ci sono alcune che disprezano queste forme come cose che non interezano o
alcune che no si interezano. Le apparizione sono sempre avvenute, abbiamo
delle testimonianze antichihise, sono dunque un fenomeno che fa parte della
vita della chiesa. Dobiamo per stare molto attenti perch un momento di
occasioni di inganni.

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Dunque da una parte avere in arteggiamento di critica serie, da altra momento


di attenzione gi che sono sempre un segno che Maria ha presso sul serio la
sua maternit per cui presente nella chiesa a traverso queste forme.
Qual lo scopo delle aparizioni Mariani:
1. Un criterio che on dicano delle cose contrarie al vangelo. Se invece dicono
delle cose che sono in sintonia col vangelo, ricordarse sempre che la
aparizioni non sono un quinto evangelo, ma richiami di come Maria ricorda
determinati temi del vangelo che magari abbiamo dimenticato.
2. Vedere se la persona una persona sana non inferma psichicamente.
3. Maria esprime la sua maternit atraverso di questa forma. Dunque questa
la raggione peche lei che si appare e non cosi Ges della stessa maniera.

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