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art.12 lett. i): tit.stato ed equip.(Buoni Frutt.Post.) non sono ricompresi
nell'attivo ereditario di cui all'art.9
art.11 co.2: presunzione di quote uguali per c/c, titoli etc. cointestati
artt.27 e segg.: dichiarazione di successione
DECRETO LEGISLATIVO 31 ottobre 1990, n. 346
Approvazione del testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta sulle successioni e donazioni.
Vigente al: 3-2-2016
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;
Visto l'art. 17, terzo comma, della legge 9 ottobre 1971, n. 825;
Visto l'art. 1, comma 3, della legge 26 giugno 1990, n. 165, che
ha prorogato, da ultimo, il termine per l'emanazione dei testi unici
previsti dall'art. 17 della legge n. 825 del 1971;
Udito il parere della Commissione parlamentare istituita a norma
dell'art. 17 della citata legge n. 825 del 1971;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 31 ottobre 1990;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, di
concerto con i Ministri delle finanze, del tesoro, del bilancio e
della programmazione economica e dell'interno;
E M A N A
il seguente decreto legislativo:
Art. 1.
1. E' approvato l'unito testo unico delle disposizioni concernenti
l'imposta sulle successioni e donazioni, vistato dal proponente e
composto di 63 articoli.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara'
inserito nella Raccolta ufficiale degli atti
normativi
della
Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo
e di farlo osservare.
Dato a Roma, addi' 31 ottobre 1990
COSSIGA
ANDREOTTI, Presidente del Consiglio
dei Ministri
FORMICA, Ministro delle finanze
CARLI, Ministro del tesoro
CIRINO
POMICINO,
Ministro
del
bilancio e della
programmazione
economica
SCOTTI, Ministro dell'interno
Visto, il Guardasigilli: VASSALLI
TITOLO I
DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 1.
(Art. 1 D.P.R. n. 637/1972)
Oggetto dell'imposta
1. L'imposta sulle successioni e donazioni
si
applica
ai
trasferimenti di beni e diritti per successione a causa di morte ed
ai trasferimenti di beni e diritti per donazione o altra liberalita'
tra vivi.
2. Si considerano trasferimenti anche la costituzione di diritti
reali di godimento, la rinunzia a diritti reali o di credito e la
costituzione di rendite o pensioni.
3. L'imposta si applica anche nei casi di immissione nel possesso
temporaneo dei beni dell'assente e di dichiarazione di
morte
presunta, nonche' nei casi di donazione presunta di cui all'art. 26
del testo unico sull'imposta di registro approvato con decreto del
Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131.
4. L'imposta non si applica nei casi di donazione o liberalita' di
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AGGIORNAMENTO (19)
La L. 21 novembre 2000, n. 342, ha disposto (con l'art. 69, comma
1, lettera b) che il presente articolo e' abrogato salvo quanto
previsto dall'art. 59 del presente D.lgs.
Art. 5.
(Art. 5 e art. 6, terzo comma, D.P.R. n. 637/1972)
Soggetti passivi
1. L'imposta e' dovuta dagli eredi e dai legatari per
le
successioni, dai donatari per le donazioni e dai beneficiari per le
altre liberalita' tra vivi.
2. Ai fini dell'imposta sono considerati parenti in linea retta
anche i genitori e i figli naturali, i rispettivi ascendenti e
discendenti in linea retta, gli adottanti e gli adottati, gli
affilianti e gli affiliati. La parentela naturale, se il figlio non
e' stato legittimato o riconosciuto o non e' riconoscibile, deve
risultare da sentenza civile o penale, anche indirettamente, ovvero
da dichiarazione scritta del genitore verificata, se il valore
imponibile dei beni o diritti trasferiti al parente naturale e'
superiore a lire quarantamilioni, secondo le disposizioni degli
articoli 2 e 3 della legge 19 gennaio 1942, n. 23.
Art. 6.
(Art. 35 D.P.R. n. 637/1972)
Ufficio competente
1. Competente per l'applicazione dell'imposta alle successioni e'
l'ufficio del registro nella cui circoscrizione
era
l'ultima
residenza del defunto o, se questa era all'estero o non e' nota,
l'ufficio del registro di Roma.
2. La competenza per l'applicazione dell'imposta alle donazioni e'
determinata secondo le disposizioni relative all'imposta di registro.
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TITOLO II
APPLICAZIONE DELL'IMPOSTA
ALLE SUCCESSIONI
CAPO I
DETERMINAZIONE DELL'IMPOSTA
Art. 7.
(Art. 6 D.P.R. n. 637/1972)
Determinazione dell'imposta
1.((COMMA ABROGATO DAL D.L. 3 OTTOBRE 2006, N. 262, CONVERTITO CON
MODIFICAZIONI DALLA L. 24 NOVEMBRE 2006, N. 286)). ((23))
2. ((COMMA ABROGATO DAL D.L. 3 OTTOBRE 2006, N. 262, CONVERTITO CON
MODIFICAZIONI DALLA L. 24 NOVEMBRE 2006, N. 286)). ((23))
2-bis. ((COMMA ABROGATO DAL D.L. 3 OTTOBRE 2006, N. 262, CONVERTITO
CON MODIFICAZIONI DALLA L. 24 NOVEMBRE 2006, N. 286)). ((23))
2-ter. ((COMMA ABROGATO DAL D.L. 3 OTTOBRE 2006, N. 262, CONVERTITO
CON MODIFICAZIONI DALLA L. 24 NOVEMBRE 2006, N. 286)). ((23))
2-quater. ((COMMA ABROGATO DAL D.L. 3 OTTOBRE 2006, N. 262,
CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 24 NOVEMBRE 2006, N. 286)).
((23))
3. Sull'imposta determinata a norma dei commi 1 e 2 si applicano,
quando ne ricorrono i presupposti, le riduzioni e le detrazioni
stabilite negli articoli 25 e 26.
4. Fino a quando l'eredita' non e' stata accettata, o non e' stata
accettata da tutti i chiamati, l'imposta e' determinata considerando
come eredi i chiamati che non vi hanno rinunziato.
--------------------AGGIORNAMENTO (23)
Il D.L. 3 ottobre 2006, n. 262, convertito con modificazioni dalla
L. 24 novembre 2006, n. 286, ha disposto (con l'art. 2, comma 53) che
" Le disposizioni dei commi da 47 a 52 hanno effetto per gli atti
pubblici formati, per gli atti a titolo gratuito fatti, per le
scritture private autenticate e per le scritture private
non
autenticate presentate per la registrazione dalla data di entrata in
vigore della legge di conversione del presente decreto, nonche' per
le successioni apertesi dal 3 ottobre 2006. Le stesse decorrenze
valgono per le imposte ipotecaria e catastale concernenti gli atti e
le dichiarazioni relativi alle successioni di cui al
periodo
precedente."
Art. 8.
(Art. 7 D.P.R. n. 637/1972)
Base imponibile
1. Il valore globale netto dell'asse ereditario e' costituito dalla
differenza tra il valore complessivo, alla data dell'apertura della
successione, dei beni e dei diritti che
compongono
l'attivo
ereditario, determinato secondo le disposizioni degli articoli da 14
a 19, e l'ammontare complessivo delle passivita' deducibili e degli
oneri diversi da quelli indicati nell'art. 46, comma 3.
(( l-bis. Resta comunque ferma l'esclusione dell'avviamento nella
determinazione della base imponibile delle aziende, delle azioni,
delle quote sociali)).
2. In caso di fallimento del defunto si tiene conto delle sole
attivita' che pervengono agli eredi e ai legatari a seguito della
chiusura del fallimento.
3. Il valore dell'eredita' o delle quote ereditarie e' determinato
al netto dei legati e degli altri oneri che le gravano, quello dei
legati al netto degli oneri da cui sono gravati.
4. Il valore globale netto dell'asse ereditario e' maggiorato, ai
soli fini della determinazione delle aliquote applicabili a norma
dell'art. 7, di un importo pari al valore attuale complessivo di
tutte le donazioni fatte dal defunto agli eredi e ai legatari,
comprese quelle presunte di cui all'art. 1, comma 3, ed escluse
quelle indicate al-l'art. 1, comma
4,
e
quelle
registrate
gratuitamente o con pagamento dell'imposta in misura fissa a norma
degli articoli 55 e 59; il valore delle singole
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quote
ereditarie
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ereditario" v. art. 9
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alla redazione
civile, si ha
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applicano
le
disposizioni
TITOLO II
APPLICAZIONE DELL'IMPOSTA
ALLE SUCCESSIONI
CAPO II
BASE IMPONIBILE
Sezione III
PASSIVITA' DEDUCIBILI
Art. 20.
(Art. 12 D.P.R. n. 637/1972)
Passivita' deducibili
(( 1. Le passivita' deducibili sono costituite
dai
debiti
del
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delle
caratteristiche
di
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cui alla legge 1' giugno 1939, n. 1089; l'attestazione deve essere
allegata alla dichiarazione
della
successione.
L'accertamento
positivo delle caratteristiche di cui alla predetta legge comporta la
sottoposizione dell'immobile al vincolo ivi previsto. Si applicano le
disposizioni dell'art. 13, commi 3, 4 e 5.
3. Se nell'attivo ereditario sono compresi fondi rustici, incluse
le costruzioni rurali, anche se non insistenti sul fondo, di cui
all'art. 39 del testo unico delle imposte sui redditi approvato con
decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917,
devoluti al coniuge, a parenti in linea retta o a fratelli o sorelle
del defunto, l'imposta dovuta dall'erede o legatario al quale sono
devoluti e' ridotta dell'importo proporzionalmente corrispondente al
quaranta per cento della parte del loro valore complessivo non
superiore a lire duecentomilioni. La riduzione compete a condizione
che l'erede o legatario sia coltivatore diretto, che la devoluzione
avvenga nell'ambito di una famiglia diretto-coltivatrice e che
l'esistenza di questi requisiti risulti da attestazione dell'ufficio
regionale competente allegata alla dichiarazione della successione.
E' diretto-coltivatrice la famiglia che si dedica direttamente e
abitualmente alla coltivazione dei fondi e all'allevamento e governo
del bestiame, sempreche' la complessiva forza lavorativa del nucleo
familiare non sia inferiore al terzo di quella occorrente per le
normali necessita' della coltivazione del fondo e dell'allevamento e
del governo del bestiame; ai fini del calcolo della forza lavorativa
il lavoro della donna e' equiparato a quello dell'uomo.
4. Se nell'attivo ereditario sono compresi immobili o parti di
immobili adibiti all'esercizio dell'impresa, devoluti al coniuge o a
parenti in linea retta entro il terzo grado del defunto nell'ambito
di una impresa artigiana familiare, come definita dalla legge 8
agosto 1985, n. 443, e dall'art. 230- bis del codice civile,
l'imposta dovuta dall'erede o legatario al quale sono devoluti e'
ridotta dell'importo proporzionalmente corrispondente al quaranta per
cento della parte del loro valore complessivo non superiore a lire
duecentomilioni, a condizione che l'esistenza dell'impresa familiare
artigiana risulti dall'atto pubblico o dalla scrittura privata
autenticata di cui all'art. 5, comma 4, lettera a), del testo unico
delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della
Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.
4-bis. Se nell'attivo ereditario sono compresi, purche' ubicati in
comuni montani con meno di cinquemila abitanti o nelle frazioni con
meno di mille abitanti anche se situate in comuni montani di maggiori
dimensioni, aziende, quote di societa' di persone o beni strumentali
di cui all'articolo 40 del testo unico delle imposte sui redditi,
approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre
1986, n. 917, trasferiti al coniuge o al parente entro il terzo grado
del defunto, l'imposta
dovuta
dal
beneficiario
e'
ridotta
dell'importo proporzionale corrispondente al quaranta per cento della
parte del loro valore complessivo, a condizione che gli aventi causa
proseguano effettivamente l'attivita' imprenditoriale per un periodo
non inferiore a cinque anni dalla data del trasferimento. Il
beneficiario deve dimostrare detta condizione entro sessanta giorni
dalla scadenza del suindicato termine mediante dichiarazione da
presentare presso l'ufficio competente ove sono registrate
la
denuncia o l'atto; in mancanza di tale dimostrazione il beneficiario
stesso e' tenuto al pagamento dell'imposta in misura ordinaria con
gli interessi di mora, decorrenti dalla data in cui l'imposta
medesima avrebbe dovuto essere pagata. Per il pagamento dell'imposta
di successione relativa all'ipotesi di cui al presente comma si
applicano le disposizioni previste dall'articolo 38.
((4-ter. Le agevolazioni di cui al comma 4-bis si applicano anche
in caso di donazioni)).
Art. 26.
(Art. 19 D.P.R. n. 637/1972 - Art. 4, comma 3, legge n. 880/1986)
Detrazione di altre imposte
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caso, nel giorno in cui e' consegnata all'ufficio postale, che appone
su di essa o sul relativo involucro il timbro a calendario.
2. Sono obbligati a presentare la dichiarazione: i chiamati
all'eredita' e i legatari, anche nel caso di apertura
della
successione per dichiarazione di morte presunta, ovvero i loro
rappresentanti legali; gli immessi nel possesso temporaneo dei beni
dell'assente; gli amministratori dell'eredita' e i curatori delle
eredita' giacenti; gli esecutori testamentari.
3. La dichiarazione della successione deve, a pena di nullita',
essere redatta su stampato fornito dall'ufficio del registro o
conforme al modello approvato con decreto del Ministro delle finanze
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, e deve essere sottoscritta da
almeno uno degli obbligati o da un suo rappresentante negoziale. (2)
4. Se piu' soggetti sono obbligati alla stessa dichiarazione questa
non si considera omessa se presentata da uno solo.
5. I chiamati all'eredita' e i legatari sono esonerati dall'obbligo
della dichiarazione se, anteriormente alla scadenza del termine
stabilito nell'art. 31, hanno rinunziato all'eredita' o al legato o,
non essendo nel possesso di beni ereditari, hanno chiesto la nomina
di un curatore dell'eredita' a norma dell'art. 528, primo comma, del
codice civile, e ne hanno informato per raccomandata l'ufficio del
registro, allegando copia autentica della dichiarazione di rinunzia
all'eredita' o copia dell'istanza di
nomina
autenticata
dal
cancelliere della pretura.
6. Se dopo la presentazione della dichiarazione della successione
sopravviene un evento, diverso da quelli indicati all'art. 13, comma
4, ((e dall'erogazione di rimborsi fiscali)) che da' luogo a
mutamento della devoluzione dell'eredita' o del legato ovvero ad
applicazione dell'imposta in misura superiore, i soggetti obbligati,
anche se per effetto di tale evento, devono presentare dichiarazione
sostitutiva o integrativa. Si applicano le disposizioni dei commi 1,
3 e 8.
7. Non vi e' obbligo di dichiarazione se l'eredita' e' devoluta al
coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e l'attivo ereditario
ha un valore non superiore ((a euro centomila)) e non comprende beni
immobili o diritti reali immobiliari, salvo che per effetto di
sopravvenienze ereditarie queste condizioni vengano a mancare.
8. La dichiarazione nulla si considera omessa.
-------------------AGGIORNAMENTO (2)
La L. 30 dicembre 1991, n. 413, ha disposto (con l'art. 23, comma
4) che "Le disposizioni di cui al comma 3 si applicano alle
dichiarazioni presentate a partire dal 1 gennaio 1993."
Art. 29.
(Art. 37, comma 2, D.P.R. n. 637/1972)
Contenuto della dichiarazione
1. Dalla dichiarazione della successione devono risultare:
a) le generalita', l'ultima residenza e il codice fiscale del
defunto;
b) le generalita', la residenza e il codice fiscale dei chiamati
all'eredita' e dei legatari, il loro grado di parentela o affinita'
col defunto e le eventuali accettazioni o rinunzie;
c) la descrizione analitica dei beni e dei diritti compresi
nell'attivo ereditario con l'indicazione dei rispettivi valori;
d) gli estremi degli atti di alienazione a titolo oneroso di cui
all'art. 10, con l'indicazione dei relativi corrispettivi;
e) i modi di impiego delle somme riscosse dal defunto a seguito
di alienazioni di beni e assunzioni di debiti negli ultimi sei mesi,
con l'indicazione dei documenti di prova;
f) gli estremi delle donazioni fatte dal defunto agli eredi o
legatari, comprese quelle presunte di cui all'art. 1, comma 3, con
l'indicazione dei relativi valori alla data di apertura della
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successione;
g) i crediti contestati giudizialmente, con l'indicazione degli
estremi dell'iscrizione a ruolo della causa e delle generalita' e
residenza dei debitori;
h) i crediti verso lo Stato e gli enti pubblici di cui all'art.
12, comma 1, lettera e);
i) le passivita' e gli oneri deducibili, con l'indicazione dei
documenti di prova;
l) il domicilio eletto nello Stato italiano dagli eredi o
legatari residenti all'estero;
m) il valore globale netto dell'asse ereditario;
n) le riduzioni e detrazioni di cui agli articoli 25 e 26, con
l'indicazione dei documenti di prova.
((n-bis) gli estremi dell'avvenuto pagamento delle
imposte
ipotecaria e catastale, di bollo, delle
tasse
ipotecarie
e
dell'imposta sostitutiva di quella comunale sull'incremento di valore
degli immobili)).
2. Se il dichiarante e' un legatario, dalla dichiarazione devono
risultare solo gli elementi di cui al comma 1, lettere a) e b),
nonche' quelli di cui alle lettere c), i) e n) limitatamente
all'oggetto del legato, alla lettera f) limitatamente alle donazioni
a suo favore e alla lettera l) limitatamente al suo domicilio.
3. Le somme e i valori devono essere indicati con arrotondamento
dei relativi importi alle mille lire, per difetto se la frazione non
e' superiore a cinquecento lire, per eccesso se e' superiore.
Art. 30.
(Art. 38 D.P.R. n. 637/1972)
Allegati alla dichiarazione
1. Alla dichiarazione devono essere allegati:
a) il certificato di morte o la copia autentica della sentenza
dichiarativa dell'assenza o della morte presunta;
b) il certificato di stato di famiglia del defunto e quelli degli
eredi e legatari che sono in rapporto di parentela o affinita' con
lui, nonche' i documenti di prova della parentela naturale;
c) la copia autentica degli atti di ultima volonta' dai quali e'
regolata la successione;
d) la copia autentica dell'atto pubblico o della scrittura
privata autenticata dai quali risulta l'eventuale accordo delle parti
per l'integrazione dei diritti di legittima lesi;
e) gli estratti catastali relativi agli immobili;
f) un certificato dei pubblici registri recante l'indicazione
degli elementi di individuazione delle navi e degli aeromobili;
g) la copia autentica dell'ultimo bilancio o inventario di cui
all'art. 15, comma 1, e all'art. 16, comma l, lettera b), nonche'
delle pubblicazioni e prospetti di cui alla lettera c) dello stesso
articolo e comma;
h) la copia autentica degli altri
inventari
formati
in
ottemperanza a disposizioni di legge;
i) i documenti di prova delle passivita' e degli oneri deducibili
nonche' delle riduzioni e detrazioni di cui agli articoli 25 e 26.
i-bis) il prospetto di liquidazione delle imposte ipotecaria e
catastale, di bollo, delle
tasse
ipotecarie
e
dell'imposta
sostitutiva di quella comunale sull'incremento di valore degli
immobili. L'attestato o la quietanza di versamento delle predette
imposte o tasse deve essere conservato dagli eredi e dai legatari
sino alla scadenza del termine
per
la
rettifica,
previsto
dall'articolo 27, comma 3.
2. Se il dichiarante e' un legatario, alla dichiarazione devono
essere allegati soltanto i documenti di cui al comma 1, lettere a),
b) e c), nonche' quelli di cui alle lettere successive limitatamente
all'oggetto del legato.
3. I certificati di morte e di stato di famiglia possono essere
sostituiti dalle dichiarazioni di cui all'art. 2 della legge 4
gennaio 1968, n. 15.
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testam.
((3-bis. I documenti di cui alle lettere c), d), g), h) e i)
possono essere sostituiti anche da copie non autentiche con la
dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta' di cui all'articolo
47, del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in
materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, attestante che
le stesse costituiscono copie degli originali. Resta salva la
facolta' dell'Agenzia delle entrate di richiedere i documenti in
originale o in copia autentica.))
4. Per gli allegati redatti in lingua straniera si applica l'art.
11, commi 5 e 6, del testo unico sull'imposta di registro, approvato
con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131.
5. L'ufficio competente, se la dimostrazione delle passivita' e
degli oneri o delle riduzioni e detrazioni richieste
risulta
insufficiente, ne da' avviso al
dichiarante,
invitandolo
ad
integrarla e, nel caso previsto nel secondo periodo dell'art. 23,
comma 2, ad esibire in copia autentica gli assegni indicati nel
certificato. I nuovi documenti devono essere prodotti entro sei mesi
dalla notificazione dell'avviso.
6. Per i documenti provenienti da pubbliche amministrazioni che non
siano stati rilasciati entro
il
termine
stabilito
per
la
presentazione della dichiarazione, compresi l'attestazione di cui
all'art. 13, comma 2, e le attestazioni o altri documenti relativi
alle riduzioni e alle detrazioni di cui agli articoli 25 e 26, si
applica, purche' alla dichiarazione sia allegata copia della domanda
di rilascio, la disposizione dell'art. 23, comma 4.
Art. 31
(Art. 39 D.P.R. n. 637/1972)
Termine per la presentazione della dichiarazione
1. La dichiarazione deve essere presentata entro dodici mesi dalla
data di apertura della successione.((24))
2. Il termine decorre:
a) per i rappresentanti legali degli eredi o legatari, per i
curatori di eredita' giacenti e per gli esecutori testamentari dalla
data, successiva a quella di apertura della successione, in cui hanno
avuto notizia legale della loro nomina;
b) nel caso di fallimento del defunto in corso alla data
dell'apertura della successione o dichiarato entro sei mesi dalla
data stessa, dalla data di chiusura del fallimento;
c) nel caso di dichiarazione di assenza o di morte presunta,
dalla data di immissione nel possesso dei beni ovvero, se non vi e'
stata anteriore immissione nel possesso dei beni, dalla data in cui
e' divenuta eseguibile la sentenza dichiarativa della morte presunta;
d) dalla scadenza del termine per la formazione dell'inventario,
se l'eredita' e' accettata con beneficio d'inventario entro il
termine di cui al comma 1;
e) dalla data della rinunzia o dell'evento di cui all'art. 28,
commi 5 e 6, o dalla diversa data in cui l'obbligato dimostri di
averne avuto notizia;
f) dalla data delle sopravvenienze di cui all'art. 28, comma 7;
g) per gli enti che non possono accettare l'eredita' o il legato
senza la preventiva autorizzazione, purche' la relativa domanda sia
stata presentata entro sei mesi dall'apertura della successione,
dalla data in cui hanno avuto notizia legale dell'autorizzazione;
h) per gli enti non ancora riconosciuti, purche' sia stata
presentata
domanda
di
riconoscimento
e
di
autorizzazione
all'accettazione entro un anno dalla data di
apertura
della
successione, dalla data in cui hanno avuto notizia legale del
riconoscimento e dell'autorizzazione.
3. Fino alla scadenza del termine
la
dichiarazione
successione
puo'
essere
modificata
con
l'osservanza
disposizioni degli articoli 28, 29 e 30.
4. La presentazione ad ufficio del registro diverso da
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della
delle
quello
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la
dichiarazione
--------------------
AGGIORNAMENTO (24)
La L. 27 dicembre 2006, n. 296, ha disposto (con
l'art.
1,
comma
178, lettera c)) che "all'articolo 31, comma 1, le parole: "sei mesi"
sono sostituite dalle seguenti: "dodici mesi". "
Art. 32.
(Art. 40 D.P.R. 637/1972)
Irregolarita', incompletezza e infedelta' della dichiarazione
1. (( La dichiarazione e' irregolare se manca delle indicazioni di
cui all'articolo 29, comma 1, lettere a), b), c) e nbis), o non e'
corredata dai documenti indicati nell'articolo 30, comma 1, lettere
a) e b), e da quelli indicati nelle successive lettere da c) a i-bis)
ove ne ricorrano i presupposti. ))
In tal caso l'ufficio notifica al dichiarante, mediante avviso,
l'invito a provvedere alla regolarizzazione entro sessanta giorni; la
dichiarazione non regolarizzata nel termine si considera omessa.
2. La dichiarazione e' incompleta se non vi sono indicati tutti i
beni e i diritti compresi nell'attivo ereditario, inclusi quelli
alienati negli ultimi sei mesi di cui all'art. 10.
3. La dichiarazione e' infedele: se i beni e diritti compresi
nell'attivo ereditario vi sono indicati per valori inferiori a quelli
determinati secondo le disposizioni degli articoli da 14 a 19 e
dell'art. 10; se vi sono indicati, sulla base di attestazioni o altri
documenti di cui agli articoli 23 e 24 non conformi a verita', oneri
e passivita' del tutto o in parte inesistenti; se non vi sono
indicate donazioni anteriori o vi sono indicate per valore inferiore
a quello determinato secondo le disposizioni dell'art. 8, comma 4.
Art. 33.
(Artt. 33, comma 1, e 41, comma 1, D.P.R. n. 637/1972)
Liquidazione dell'imposta in base alla dichiarazione
1. L'ufficio del registro liquida l'imposta
in
base
alla
dichiarazione della successione, anche se presentata dopo la scadenza
del relativo termine ma prima che sia stato notificato l'accertamento
d'ufficio, tenendo
conto
delle
dichiarazioni
integrative
o
modificative gia' presentate a norma dell'articolo 28, comma 6, e
dell'articolo 31, comma 3 ((, nonche' dei rimborsi fiscali di cui
allo stesso articolo 28, comma 6, erogati successivamente alla
presentazione della dichiarazione di successione)).
1-bis. Se nella dichiarazione di successione e nella dichiarazione
sostitutiva o integrativa, sono indicati beni immobili e diritti
reali sugli stessi, gli eredi e i legatari devono provvedere nei
termini indicati nell'articolo 31, alla liquidazione ed al versamento
delle imposte ipotecaria e catastale, di bollo,
delle
tasse
ipotecarie
e
dell'imposta
sostitutiva
di
quella
comunale
sull'incremento di valore degli immobili, il suddetto versamento deve
essere effettuato, fino alla data di entrata in vigore del decreto
legislativo previsto dall'articolo 3, comma 138, della legge 23
dicembre 1996, n. 662, concernente la modifica della disciplina dei
servizi autonomi di cassa degli uffici finanziari, mediante delega ad
azienda di credito autorizzata o tramite il concessionario del
servizio per la riscossione competente in base all'ultima residenza
del defunto o, se questa era all'estero o non e' nota,
al
concessionario del servizio per la riscossione di Roma.
2. In sede di liquidazione l'ufficio provvede a correggere gli
errori materiali e di calcolo commessi dal dichiarante
nella
determinazione della base imponibile e ad escludere:
a) le passivita' esposte nella dichiarazione per le quali non
ricorrono le condizioni di deducibilita' di cui agli articoli 21 e 24
o eccedenti i limiti di deducibilita' di cui agli articoli 22 e 24,
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23,
comma
alle
-------------------
AGGIORNAMENTO (4)
Il D.L. 30 agosto 1993, n. 331, convertito con modificazioni dalla
L. 29 ottobre 1993, n. 427, nel modificare l'art. 23, comma 3,
lettera c) della L. 30 dicembre 1991, n. 413, ha conseguentemente
disposto (con l'art. 63, comma 1) che "Le disposizioni di cui al
comma 3, lettera c), dell'articolo 23 della legge 30 dicembre 1991,
n. 413, si applicano alle successioni aperte dal 1 gennaio 1994".
Art. 34.
(Art. 26 D.P.R. n. 637/1972 - Art. 8 legge n. 880/86
Art. 12 D.L. n. 70/88 conv. legge n. 154/88)
Rettifica e liquidazione della maggiore imposta
1. L'ufficio del registro, se ritiene che la
successione, o la dichiarazione sostitutiva
dichiarazione della
o integrativa, sia
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dell'imposta
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23,
comma
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AGGIORNAMENTO (3)
La L. 30 dicembre 1991, n. 413, come modificata dal D.L. 23 gennaio
1993, n. 16, convertito con modificazioni dalla L. 24 marzo 1993, n.
75 ha disposto (con l'art. 53, comma 12-bis) che "Nel periodo e nei
limiti in cui opera la sospensione di cui al comma 12, e' altresi'
sospesa l'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 56,
comma 1, del testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di
registro, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26
aprile 1986, n. 131, ed all'articolo 40, comma 2, del testo unico
delle disposizioni concernenti l'imposta
sulle
successioni
e
donazioni, approvato con il decreto legislativo 31 ottobre 1990, n.
346."
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Art. 41.
(Artt. 41, ultimo comma, e 45 D.P.R. n. 637/1972)
Riscossione coattiva e prescrizione
1. Per la riscossione coattiva dell'imposta ((e delle sanzioni
amministrative)) si applicano le disposizioni del titolo III del
decreto del Presidente della Repubblica 28 gennaio 1988, n. 43. Lo
Stato ha privilegio secondo le norme stabilite dal codice civile. Il
privilegio si estingue con il decorso di cinque anni dalla data di
apertura della successione o, in caso di dilazione del pagamento, dal
giorno di scadenza dell'ultima rata ovvero dal giorno in cui si e'
verificata la decadenza prevista dall'art. 27.
2. Il credito dell'amministrazione finanziaria per
l'imposta
definitivamente accertata si prescrive in dieci anni.
Art. 42.
(Art. 47 D.P.R. n. 637/1972 - Legge n. 121/1986)
Rimborso dell'imposta
1. Deve essere rimborsata, unitamente agli
interessi,
alle
soprattasse e pene pecuniarie eventualmente pagati, l'imposta:
a) pagata indebitamente o risultante pagata in piu' a norma
dell'art. 40, commi da 1 a 3;
b) relativa a beni e diritti riconosciuti appartenenti a terzi,
con sentenza passata in giudicato, per causa anteriore all'apertura
della successione a seguito di evizione o rivendicazione ovvero di
nullita', annullamento, risoluzione, rescissione
o
revocazione
dell'atto di acquisto;
c) pagata in conseguenza di dichiarazione giudiziale di assenza o
di morte presunta, quando lo scomparso fa ritorno o ne e' accertata
l'esistenza;
d) pagata da enti ai quali e' stata negata l'autorizzazione ad
accettare l'eredita' o il legato, ovvero da eredi e legatari se
l'ente ottiene tardivamente il riconoscimento legale;
e) risultante pagata o pagata in piu' a seguito di sopravvenuto
mutamento della devoluzione ereditaria;
f) risultante pagata in piu' a seguito
di
accertamento,
successivamente alla liquidazione, dell'esistenza di passivita' o
della spettanza di riduzioni e detrazioni;
g) risultante pagata in piu' a seguito di accertamento della
parentela naturale successivamente alla liquidazione;
h) risultante pagata in piu' a seguito della chiusura del
fallimento del defunto dichiarato dopo la presentazione
della
dichiarazione della successione.
2. Il rimborso, salvo il disposto dell'art. 40, commi 1 e 3, deve
essere richiesto a pena di decadenza entro tre anni dal giorno del
pagamento o, se posteriore, da quello in cui e' sorto il diritto alla
restituzione. La domanda
deve
essere
presentata
all'ufficio
competente, che deve rilasciarne ricevuta, ovvero essere spedita
mediante plico raccomandato senza busta con avviso di ricevimento.
3. Dalla data di presentazione della domanda di rimborso decorrono
gli interessi di mora di cui all'articolo 37, comma 2.
4. Non si fa luogo al rimborso per gli importi, comprensivi di
interessi e soprattasse, non superiori a lire ventimila; gli importi
superiori sono rimborsati per l'intero ammontare.
TITOLO II
APPLICAZIONE DELL'IMPOSTA
ALLE SUCCESSIONI
CAPO VI
NORME PARTICOLARI
PER LE SUCCESSIONI TESTAMENTARIE
Art. 43.
(Art. 28 D.P.R. n. 637/1972)
Disposizioni testamentarie impugnate o modificate
1. Nelle successioni testamentarie l'imposta si applica in base alle
disposizioni
contenute
nel
testamento,
anche
se
impugnate
giudizialmente, nonche' agli eventuali accordi diretti a reintegrare
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della
successione,
detraendo
l'imposta
Art. 46.
(Art. 32 D.P.R. n. 637/1972)
Presunzione di legato
1. Il riconoscimento, contenuto nel testamento, che determinati
beni intestati al defunto o da lui posseduti o che si presumono
compresi nell'attivo ereditario appartengono ad
un
terzo
e'
considerato legato a favore di questo, se non e' dimostrato che alla
data dell'apertura della successione i beni gia' gli appartenevano.
2. Il riconoscimento di debito contenuto nel testamento
e'
considerato legato, se l'esistenza del debito non e' dimostrata nei
modi indicati nell'art. 23.
3. L'onere a carico dell'erede o del legatario, che ha per oggetto
prestazioni a soggetti terzi
determinati
individualmente,
e'
considerato legato a favore del beneficiario.
TITOLO II
APPLICAZIONE DELL'IMPOSTA
ALLE SUCCESSIONI
CAPO VII
DISPOSIZIONI VARIE
Art. 47.
(Art. 48 D.P.R. n. 637/1972)
Poteri dell'Amministrazione finanziaria
1.
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L'ufficio
competente,
ai
fini
dell'accertamento
della
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-------------AGGIORNAMENTO (14a)
Il D.Lgs. 19 giugno 1997, n. 218 come modificato dal D.Lgs. 5
giugno 1998, n. 203 ha disposto (con l'art. 15, comma 1) che " Le
sanzioni irrogate per le violazioni indicate nell'articolo 2, comma
5, del presente decreto, nell'articolo 71 del testo unico delle
disposizioni concernenti l'imposta di registro, approvato con decreto
del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986,
n.
131,
e
nell'articolo 50 del testo unico delle disposizioni concernenti
l'imposta sulle successioni e donazioni, approvato con decreto del
Presidente della Repubblica 31 ottobre 1990, n. 346, sono ridotte a
un quarto se il contribuente rinuncia ad impugnare l'avviso di
accertamento o di liquidazione e a formulare istanza di accertamento
con adesione, provvedendo a pagare, entro il termine per
la
proposizione del ricorso, le somme complessivamente dovute, tenuto
conto della predetta riduzione. in ogni caso la misura delle sanzioni
non puo' essere inferiore ad un quarto dei minimi edittali previsti
per le violazioni piu' gravi relative a ciascun tributo."
Il D.Lgs. 5 giugno 1998, n. 203, nel modificare l'art. 15, comma 1
del D.Lgs. 19 giugno 1997, n. 218, ha conseguentemente disposto (con
l'art. 5, comma 1) che la presente modifica ha effetto a decorrere
dal 1 aprile 1998.
--------------AGGIORNAMENTO (26)
Il D.Lgs. 19 giugno 1997, n. 218, come modificato dalla L. 13
dicembre 2010, n. 220, ha disposto (con l'art. 15, comma 1) che "Le
sanzioni irrogate per le violazioni indicate nell'articolo 2, comma
5, del presente decreto, nell'articolo 71 del testo unico delle
disposizioni concernenti l'imposta di registro, approvato con decreto
del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986,
n.
131,
e
nell'articolo 50 del testo unico delle disposizioni concernenti
l'imposta sulle successioni e donazioni, approvato con decreto del
Presidente della Repubblica 31 ottobre 1990, n. 346, sono ridotte a
un terzo se il contribuente rinuncia ad impugnare l'avviso di
accertamento o di liquidazione e a formulare istanza di accertamento
con adesione, provvedendo a pagare, entro il termine per
la
proposizione del ricorso, le somme complessivamente dovute, tenuto
conto della predetta riduzione in ogni caso la misura delle sanzioni
non puo' essere inferiore ad un quarto dei minimi edittali previsti
per le violazioni piu' gravi relative a ciascun tributo."
L. 13 dicembre 2010, n. 220, nel modificare l'art. 15, comma 1 del
D.Lgs. 19 giugno 1997, n. 218, ha conseguentemente disposto (con
l'art. 1, comma 21) che la suddetta modifica si applica con
riferimento agli atti definibili emessi dagli uffici dell'Agenzia
delle entrate a decorrere dal 1 febbraio 2011.
--------------AGGIORNAMENTO (30)
Il D.Lgs. 24 settembre 2015, n. 158, ha disposto (con l'art. 32,
comma 1) che le presenti modifiche si applicheranno a decorrere dal 1
gennaio 2017.
Art. 51.
(Art. 51 D.P.R. 637/1972 - Art. 9 legge n. 880/1986)
(( (Infedelta' della dichiarazione). ))
((1. Chi omette l'indicazione di dati o elementi rilevanti per la
liquidazione o riliquidazione dll'imposta o li indica in maniera
infedele, ovvero espone passivita' in tutto o in parte inesistenti,
e' punito con sanzione amministrativa dal cento al duecento per cento
della differenza di imposta. La stessa sanzione si applica, con
riferimento all'imposta corrispondente, a chi rilascia o sottoscrive
attestazioni o altri documenti rilevanti per la determinazione delle
passivita' deducibili contenenti dati o elementi non rispondenti al
vero.
2. La sanzione di cui al comma 1 non si applica relativamente
all'imposta corrispondente
al
maggior
valore
definitivamente
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29 di 33
secondo
le
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AGGIORNAMENTO (9)
Il D.L. 28 marzo 1997, n. 79, convertito con modificazioni dalla L.
28 maggio 1997, n. 140, ha disposto (con l'art. 11, comma 1-bis) che
la presente modifica si applica a decorrere dal 29 marzo 1997.
--------------------AGGIORNAMENTO (23)
Il D.L. 3 ottobre 2006, n. 262, convertito con modificazioni dalla
L. 24 novembre 2006, n. 286, ha disposto (con l'art. 2, comma 53) che
" Le disposizioni dei commi da 47 a 52 hanno effetto per gli atti
pubblici formati, per gli atti a titolo gratuito fatti, per le
scritture private autenticate e per le scritture private
non
autenticate presentate per la registrazione dalla data di entrata in
vigore della legge di conversione del presente decreto, nonche' per
le successioni apertesi dal 3 ottobre 2006. Le stesse decorrenze
valgono per le imposte ipotecaria e catastale concernenti gli atti e
le dichiarazioni relativi alle successioni di cui al
periodo
precedente."
Art. 56-bis.
(Accertamento delle liberalita' indirette).
1. Ferma l'esclusione delle donazioni o
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liberalita'
di
cui
agli
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AGGIORNAMENTO (21)
La L. 18 ottobre 2001, n. 383, ha disposto (con l'art. 17, comma 2)
che "Il termine di cui all'articolo 56-bis, comma 3, del testo unico
delle disposizioni concernenti l'imposta
sulle
successioni
e
donazioni, di cui al decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 346, per
effettuare la registrazione volontaria delle liberalita' indirette e
delle donazioni fatte all'estero a favore di
residenti,
con
l'applicazione dell'imposta di registro nella misura del 3 per cento
sull'importo che eccede la franchigia indicata all'articolo 13, comma
2, e' prorogato al 30 giugno 2002."
Art. 57.
(Disposizione nuova)
Donazioni anteriori
1. Il valore globale netto dei beni e dei diritti oggetto della
donazione e' maggiorato (( . . . )) di un importo pari al valore
complessivo di tutte le donazioni, anteriormente fatte dal donante al
donatario, comprese quelle presunte di cui all'art. 1, comma 3, ed
escluse quelle indicate nell'art. 1, comma 4, e quelle registrate
gratuitamente o con pagamento dell'imposta in misura fissa a norma
degli articoli 55 e 59. Agli stessi fini, nelle ipotesi di cui
all'art. 56, comma 2, il valore globale netto di tutti i beni e
diritti complessivamente donati e' maggiorato di un importo pari al
valore complessivo di tutte le donazioni anteriormente fatte ai
donatari e il valore delle quote spettanti o dei beni e diritti
attribuiti a ciascuno di essi e' maggiorato di un importo pari al
valore delle donazioni a lui anteriormente fatte dal donante. Per
valore delle donazioni anteriori si intende il valore attuale dei
beni e dei diritti donati; si considerano anteriori alla donazione,
se dai relativi atti non risulta diversamente, anche le altre
donazioni di pari data.
2. Negli atti di donazione e negli atti di cui all'art. 26 del
testo unico sull'imposta di registro, approvato con decreto del
Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, devono essere
indicati gli estremi delle donazioni anteriormente fatte dal donante
al donatario o ad alcuno dei donatari e i relativi valori alla data
degli atti stessi. Per l'omissione, l'incompletezza o l'inesattezza
di tale indicazione si applica, a carico solidalmente dei donanti e
dei donatari, la pena pecuniaria da una a due volte la maggiore
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imposta dovuta.
Art. 58.
(Disposizione nuova)
Disposizioni varie
1. Gli oneri da cui e' gravata la donazione, che hanno per oggetto
prestazioni a soggetti terzi
determinati
individualmente,
si
considerano donazioni a favore dei beneficiari.
2. Per le donazioni sottoposte a condizione si applicano le
disposizioni relative all'imposta di registro. Le donazioni a favore
di nascituri e quelle a favore di enti di cui all'art. 31, comma 2,
lettere g) e h), si considerano sottoposte a condizione sospensiva.
3. Se nell'atto di donazione e' prevista la sostituzione di cui
all'art. 692 del codice civile si applicano le disposizioni dell'art.
45.
4. Il rimborso dell'imposta pagata spetta anche nei casi di cui
all'art. 42, comma 1, lettere b) , d) e g).
5. Le disposizioni di questo titolo si applicano, in quanto
compatibili, anche per gli atti di liberalita' tra vivi diversi dalla
donazione.
Art. 59.
(Disposizione nuova)
Applicazione dell'imposta in misura fissa
1. L'imposta si applica nella misura fissa prevista per l'imposta
di registro :
a) per le donazioni di beni culturali vincolati di cui all'art.
12, lettera g), a condizione che sia presentata all'ufficio del
registro l'attestazione prevista dall'art. 13, comma 2, salvo quanto
stabilito nei commi 3, 4 e 5 dello stesso articolo;
b) per le donazioni di ogni altro bene o diritto dichiarato
esente dall'imposta a norma di legge, ad eccezione dei titoli di cui
alle lettere h) e i) dell'aricolo 12 .
2. ((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 15 DICEMBRE 1997, N. 446)).
3. Se i beni di cui al presente articolo sono compresi insieme con
altri beni o diritti in uno stesso atto di donazione, del loro valore
non si tiene conto nella determinazione dell'imposta a
norma
dell'art. 57.
Art. 59-bis.
(( (Esenzione per i veicoli iscritti al pubblico
registro automobilistico). ))
((1. Non sono soggette ad imposta, anche nella ipotesi di cui
all'articolo 59, comma 3, le donazioni di veicoli di cui all'articolo
12, comma 1, lettera l).)) ((12))
--------------------
AGGIORNAMENTO (12)
Il D.Lgs. 15 dicembre 1997, n. 446, ha disposto (con l'art.
comma 3) che la presente modifica decorre dal 1 gennaio 1999.
57,
Art. 60.
(Art. 56 D.P.R. n. 637/1972)
Rinvio
1. Per le modalita' e i termini della liquidazione dell'imposta o
maggiore imposta determinata a norma degli articoli 56 e 57, per la
rettifica del valore dei beni e dei diritti, per l'applicazione
dell'imposta in caso di omissione della richiesta di registrazione,
per la riscossione e il rimborso dell'imposta, per i divieti e gli
obblighi a carico di terzi e per le sanzioni si applicano, in quanto
non diversamente disposto in questo titolo e nell'art. 34, commi 4 e
8, le disposizioni del testo unico sull'imposta di
registro,
approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986,
n. 131.
TITOLO IV
DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI
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Art. 61.
(Vedi art. 80, secondo comma, T.U. registro)
Consolidazione dell'usufrutto
1. L'imposta relativa alla riunione dell'usufrutto alla nuda
proprieta' trasferita a titolo gratuito o per causa di morte si
applica solo se la consolidazione dell'usufrutto si e' verificata
anteriormente alla data di entrata in vigore del decreto del
Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 637. Non si fa luogo
a rimborso delle imposte gia' pagate.
Art. 62
Agevolazioni
1. Restano ferne le agevolazioni previste da altre disposizioni
legge.
Art. 63
Entrata in vigore
1. Il presente testo unico entra in vigore il 1' gennaio 1991 e
applica alle successioni aperte e alle donazioni fatte a partire
tale data.
di
si
da
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