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Tensione Compressione Taglio

I pi elementari concetti di tensione e deformazione si


esplicano dallanalisi di una trave prismatica, soggetta ad una
forza assiale
indeformata

Barra di traino
m-n, una sezione trasversale allasse - carico

deformata

Assumendo luniformit della distribuzione del carico P in m-n


TENSIONE

P
A

N
m2 Pa /

La tensione normale possiede un segno:

N
mm2 MPa

Dimensionalmente, si
tratta di una pressione

+ = trazione
- = compressione

Luniforme distribuzione della tensione assiale comporta che la risultante dei carichi sia
applicata nel baricentro della sezione altrimenti si instaura una flessione
Luniformit in senso assiale viene garantita lontano dal punto di applicazione del carico,
in corrispondenza del quale si hanno concentrazioni di tensione dipendenti tipo alloggiamento
Come regola generale, lapprossimazione abbastanza
valida almeno ad una distanza pari alla dimensione
trasversale della barra

In conseguenza dellapplicazione del carico, la barra si allunga accorcia di

DEFORMAZIONE

adimensionale

I valori della deformazione sono in genere molto piccoli ~ 10-4 : 10-3

Il tipico valore considerato nello snervamento pari a 0.2 %

Perch la risultante deve passare per il baricentro per avere tensione uniassiale uniforme?
In x , y il carico risultante P intercetta
sezione retta

La P causa la formazione di due momenti


rispetto al polo origine degli assi

M x Py

M y Px

Gli stessi momenti possono essere ricavati integrando la tensione su tutta larea A

M x y dA

M y x dA

Uguagliando i momenti omologhi e portando ora fuori dallintegrale la (costante)

y dA
A

x dA
A

Che non sono altro che le coordinate del baricentro di una sezione

Esempio
Calcolare la massima tensione per effetto del peso W del contenitore e della
fune in acciaio.
L=40 m / d= 8 mm / M= 150 kg / acc = 7700 kg/m3
Soluzione:
La condizione pi gravosa si avr nel punto alto di incastro della fune ove la
tensione somma del peso di tutta la fune e della massa utile M

max

Wmax Mg ALg

max

1500
7700 40 9.81
42

M AL
g
A

29.84 + 3.02 [MPa]

32.86 [MPa]

Il peso fune contribuisce notevolmente alla sollecitazione e sarebbe


stato un errore trascurarlo

Domanda:
Qual la lunghezza di autosostentamento di una fune in acciaio (tensione rottura 800 MPa)?
E di una in alluminio (all = 2700 kg/m3 tensione rottura 500 MPa)?

PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA ???

Lunghezza complessiva cavi = 5300 m


Sezione dei cavi
= circa 1m2
Peso complessivo cavi
= 166.000 t
Altezza torri
= 370 m
Peso impalcato/ metro lineare = 60 t/m

Qui motore traente

Nelle funivie monocavo contrappesate cambia la


tensione dei cavi in funzione dei carichi trasportati?

Qui sistema a contrappeso per tendere la fune


(non presente qui)

CARATTERIZZAZIONE MECCANICA
Esiste notevole numero di prove meccaniche atte alla caratterizzazione del
comportamento strutturale dei materiali
Lo scopo definire i limiti di utilizzabilit di ciascun materiale
Le prove devono essere affidabili e ripetibili
Scopo delle normative e rendere i risultati indipendenti dai
laboratori
Per ogni tipologia di materiale esistono prove pi o meno atte a metterne in risalto
prestazioni e caratteristiche specifiche
Esempi: durezza - metalli
resilienza

danneggiamento ad urto compositi / Prove di

Esistono inoltre prove sui materiali atte a determinarne le caratteristiche e prove


tecnologiche dedicate allo studio del comportamento dei manufatti nelle reali
condizioni di utilizzo

Prove di trazione o di compressione,


prove di durezza, prove di fatica,

Prove di piegatura, resistenza alla


punzonatura, prove di carico,

PROVA DI TRAZIONE (STATICA)

Parametri essenziali da controllare

Velocit di deformazione
Temperatura

La prova di trazione pu essere eseguita in controllo di carico, o in


controllo di deformazione
Fattori determinanti
Sezione rigidamente costante provino
Raccordo delle teste di afferraggio sufficientemente graduale
Centraggio accurato del provino
Misure tipiche

(Misure geometriche e
morfologiche a fine prova)

Avanzamento traversa
Forza istantanea
Misure ottiche
Misure di deformazione

Le misure di deformazione possono essere fatte in due modi, in funzione del loro valore

Piccole deformazioni (fino al 3 %)


Estensimetri a resistenza (Strain gauge)

Precisi nel campo delle piccole deformazioni


e ad esempio nella misura delle propriet
elastiche, poi si scollano

Grandi deformazioni (ben oltre il 3 %)


Estensometri meccanici

Inadatti alle piccole deformazioni, molto


utili nei regimi di plasticit dei materiali

Il primo diagramma che si ottiene costituito dalla curva carico - spostamento


P

Acciai duri (fragili)


Acciai dolci (duttili)

Rame o alluminio ricotto


Dl
Il precedente si trasforma facilmente in curve tensione - deformazione
ingegneristiche (perch basate sui valori iniziali S0 e L0

Tensione di rottura

ing

P
S0

ing

DL
L0

EP

Scostamento dalla proporzionalit

Fine recupero elastico completo

Tensione di snervamento

Tensione al momento rottura

Tensione massima misurata

Materiali duttili e fragili si caratterizzano da curve trazione compressione a differente


sviluppo
Fase di strizione

Acciaio duttile

Acciaio fragile

Fase di snervamento

Rottura a forma caratteristica


di cappa-cono materiale duttile

Evoluzione delle linee di scorrimento


in un materiale duttile

Visualizzazione delle linee di Lder su un provino lucidato

Frattura duttile

Frattura fragile
Frattura duttile

Occorre riferirsi alle grandezze vere


(true) per grandi deformazioni

t i

Li Li 1
Li

al limite

L
dL
ln
L0 L
L0

Ogni incremento di allungamento rapportato alla lunghezza gi raggiunta e non a quella iniziale
Ricordando che ing

ing
0.01
0.05
0.10
0.20
0.30

DL L
1
L0 L0

t ln 1 ing

vera
0.00995
0.04879
0.09532
0.18232
0.26236

La formula precedente consente il passaggio tra tensioni


ingegneristiche (misurate) e vere (ricavate)
Come si vede dalla tabella, esse differiscono poco tra loro,
almeno finch non si sia in presenza di deformazioni rilevanti

Per quanto riguarda le tensioni vere, occorre aggiornare la sezione resistente (che si
contrae durante lallungamento).
La contrazione laterale infatti trascurabile allinizio, ma poi diventa rilevante in plasticit

In plasticit opportuno ipotizzare che il materiale fluisca senza apprezzabili variazioni


di volume, per cui si calcola la tensione vera imponendo la costanza del volume

S0 L0 SL

P
PL

ing 1 ing
S S0 L0

A questo punto si pu costruire il diagramma tensioni deformazioni vere

ingegneristica
vera

Tratto di
difficile
misurazione

Le curve Tens-Def vere sono quelle da utilizzare


nel calcolo numerico delle strutture (FEM)

Gli acciai sono caratterizzati da curve che possono essere molto diverse fra loro

(Mpa)
Differenze insorgono per effetto di:
Composizione chimica (elementi lega)

Trattamenti termici
Trattamenti meccanici
Cristallizzazioni
Invecchiamento (processi di diffusione)

Dimensione dei grani


Processi tecnologici di fabbricazione
Comportamenti non isotropi
Temperatura di prova

in %

Alcune caratteristiche generali possono essere dedotte da analisi a fine prova (rottura)

L%

Allungamento percentuale:

L finale L0
L0

100

Per effetto della localizzazione dovuta al necking, nella sua definizione occorre
sempre indicare la base di misura L0 utilizzata. Valori normali intorno 20 - 30 %
Riduzione di area percentuale:

A%

A0 Afin
A0

100

Riduzioni anche del 50 % sono usuali negli acciai

MATERIALI DUTTILI

MATERIALI FRAGILI

Presentano rottura associata ad alti

Presentano rottura per bassi valori di

valori di deformazione

deformazione

Assorbono

una

buona

quantit

di

Assorbono

una

scarsa

quantit

di

energia prima di fratturarsi

energia prima di fratturarsi

Presentano una rilevante deformazione

La deformazione plastica cos ridotta

plastica

che si possono quasi ricongiungere i pezzi

Laspetto della frattura fibroso

rotti riprendendo forma originale

MATERIALI DUTTILI

MATERIALI FRAGILI

Il meccanismo di rottura dominato

Laspetto della rottura presenta una

dallo scorrimento

serie di faccette quasi lucide

La rottura produce una grande quantit

Il meccanismo di rottura dominato dal

di calore

clivaggio (distacco)

La rottura avviene in modo improvviso

Uno dei parametri chimici che pi influenzano il


comportamento strutturale degli acciai il tenore
di carbonio, aumentandolo lacciaio diventa pi
duro. (si alza la tensione di snervamento e
diminuisce il rapporto snervamento / rottura)

La velocit di deformazione rende gli acciai pi


resistenti ma anche pi fragili Qualche cosa di
simile si ha anche per effetto dellabbassamento
della temperatura

Deformare a freddo un acciaio dolce equivale a renderlo pi


resistente in regime elastico ma diminuisce sensibilmente
la sua riserva plastica
Lo si fa negli acciai per molle / nello stampaggio delle
lamiere / nei fili che costituiscono i trefoli delle funi

Nei materiali allo stato ricotto si fa un trattamento termico ad alta temperatura e di durata
tale da eliminare le tensioni residue eventualmente presenti e lincrudimento raggiunto

Comportamento elastico e plastico


Allinterno della zona di elasticit (il cui limite il punto E),
alla rimozione del carico si ha un ritorno al punto iniziale O
In altri termini, in elasticit il comportamento reversibile

Superato il limite di elasticit (E) lo


scarico mantiene la medesima
pendenza iniziale ma si distinguono
una deformazione elastica che si
recupera ed una permanente o residua
In molti materiali il tratto di elasticit pressoch lineare
Se un materiale caricato plasticamente viene scaricato e poi
caricato di nuovo, esso ha subito profonde alterazioni e
segue il percorso CBF
Il materiale modificato (percorso CBF) caratterizzato da un
limite di elasticit (B) pi alto delliniziale (E)

Tipi di comportamento plastico considerati


Le due zone, elastica e plastica, separatamente o assieme
possono essere caratterizzate (o idealizzate) in modi differenti

E
sn

sn
sn

Materiale elastico con


incrudimento lineare

E
sn

Materiale elastico - perfettamente plastico

E sn E plas sn
sn

Materiale approssimato da una unica legge costitutiva


(Ramsber-Osgood)


tot


0 0
0


1
tot 0
E
0

e m sono costanti caratteristiche dei materiali


Per gli acciai m = 5 10 / = 0.4 1.0

Deformabilit a caldo (creep)


Nei casi precedenti, il tempo non giocava alcun effetto le risposte erano immediate

In alcuni materiali, spesso al di sopra almeno della temperatura di fusione, si assiste ad


un allungamento aggiuntivo funzione del tempo di applicazione del carico
Il creep pu produrre un ulteriore allungamento,
lineare o non con il tempo stesso
Importante negli acciai utilizzati ad alte
temperature (esempio fasci tubieri, palette di
turbina, ..) ma anche in molte materie plastiche

Analogamente, nelle strutture inizialmente tensionate


e bloccate si assiste ad un progressivo rilassamento

Legge di Hooke unidimensionale


1 ksi= 6.89 MPa

1 psi= 0.00689 MPa

Gomma
Lega di rame
Lega dalluminio
Acciaio da costruzione

Molti materiali di importanza strutturale presentano un primo tratto ad elasticit lineare


Questo importante nella progettazione perch garantisce lassenza di deformazioni permanenti

Legame lineare

E = modulo di Elasticit o di Young [MPa]

Valori tipici per alcuni metalli strutturali


E (MPa)
206.000
Acciai
(80.000 170.000)
Ghise
120.000
Leghe rame
70.000
Leghe alluminio

n
0.3
0.25
0.35
0.33

G (MPa)
80.700
(83.000 68.000)
44.500
26.300

Coefficiente di Poisson
Quando una barra prismatica tensionata assialmente,
si evidenzia anche una contrazione laterale
Se il materiale elastico, omogeneo, isotropo, la
contrazione proporzionale al carico applicato

laterale
assiale

Coefficiente adimensionale

Calcoli teorici basati sulla struttura atomica indicano valori prossimi a -1/3 come in effetti si ha
In plasticit il materiale fluisce
come incompressibile
a

Quando i metalli entrano in regime di


plasticit il coefficiente si avvicina a -0.5

Deformazioni vere:

b
c

V V0

a
a ln ;
a0

a 0 b 0 c0 a b c

b
b ln ;
b0

c
c ln
c0

V a 0 b 0 c0 e a e b e c
=1

Posto che

b c na

1 2n 0

n 0.5

Cambiamento di volume (elasticit)


Siamo nel caso di piccole deformazioni e
quindi si utilizza la ingegneristica

V0 a b c
Vdeform a b c 1 1 n 1 n
Vdeform

Cambiamento unitario di volume o dilatazione

V0 1 2n

DV

1 2n 1 2n
V0
E

Questa ultima definizione mostra come il massimo valore plausibile del coefficiente di
Poisson sia 0.5, oltre il quale si avrebbe una poco fisica riduzione del volume per effetto di
una trazione applicata!

Identificazione del comportamento alla strizione


Lultimo tratto della curva di trazione, ove nel diagramma ingegneristico si assisteva ad una
riduzione del carico, caratterizzato dalla accentuata localizzazione della deformazione laterale
La condizione per cui la clip (estensometro) sia proprio
nellarea di strizione assai improbabile
Quel che si pu fare identificare il punto ultimo a rottura a
provino rotto e estrapolare con tali valori lultimo tratto
f e f

a0
b0

S0 = Sezione iniziale / Sf = Sezione finale

c0

Misurata a fine prova

b c b 0 c0 e e

S
e2 b e2 n a e a
S0

n 0.5
S
f a ln 0
S

Fult
Sf

Caratteristiche
meccaniche degli acciai
da costruzione pi usati
(1)

Caratteristiche
meccaniche degli acciai
da costruzione pi usati
(2)

1 GN/m2 = 1000 MPa


1 MN/m2 = 1 MPa

Tensione e deformazione di taglio


Le sollecitazioni di taglio agiscono in senso tangenziale rispetto alla superficie
Si consideri la connessione tra un tirante ed
una piastra mediante un bullone

Le forze di contatto generano una pressione media che sui lati 1 e 2 della vite calcolabili come:

1 3

P
2 stirante dvite

In pratica si utilizzano le
proiezioni delle sezioni resistenti

s piastra dvite

Dallequilibrio della porzione di vite mnqp si evidenzia una condizione di doppio taglio nella vite:

V
P2

2
2
dvite
4 dvite
4

P 2

Taglio medio

Condizione di taglio singolo nel bullone

Taglio medio

V
P

2
2
dvite
4 dvite
4

Nei due esempi di taglio singolo o doppio, si tratta di applicazione diretta di taglio
Sollecitazioni su bulloni, rivetti, spine, incollaggi, chiavette, linguette
Si pu riscontrare sollecitazione di taglio anche mediante applicazione indiretta in elementi
soggetti a tensione o compressione, torsione e flessione

Supponiamo che agisca una sulla faccia superiore


Equilibrio in x ne fa risultare una inferiore uguale
Equilibrio in Mz ne aggiunge lateralmente 2 uguali
Facce opposte presentano uguali ma direzioni opposte
Facce adiacenti presentano uguali con versi concorrenti o divergenti

Al taglio si accompagna una variazione di forma


evidenziabile da due angoli = /2
CONVENZIONE SUI VERSI
y

Nella figura sono orientati


secondo le direzioni positive
Versi + secondo gli assi nelle facce a normale positiva

yx
xy

xy

x
yx
y

Versi + opposti ai precedenti nelle facce a normale negativa

Legge di Hooke nel taglio


Il materiale pu essere testato a taglio direttamente o mediante ad es. prova di torsione
Se ne ricava un diagramma tensione
deformazione di taglio del tutto analogo a
quello normale

EP

Scostamento dalla proporzionalit

Fine recupero elastico completo

Tensione di snervamento

Tensione al momento rottura

Tensione massima misurata

Questi valori sono spesso il


50 o 60 % delle rispettive
tensioni normali

La parte elastica lineare (Legge Hooke) descritta dal modulo di elasticit trasversale G

G dimensionalmente una pressione [MPa]

Nei mat. Omogenei e isotropi le 3 grandezze che definiscono il comportamento


elastico sono legate da una relazione (2 sole sono indipendenti)

E
2 1 n

Esempio
Una piastra di appoggio di macchina operatrice
esercita una spinta assiale V attraverso un inserto di
gomma. Calcolare la tensione media nella gomma e
lo spostamento orizzontale
Soluzione:
Si pu assumere che la tensione si distribuisca
uniformemente nel tassello:

V
ab

La deformazione a taglio che ne deriva:

Lo spostamento orizzontale si
calcola dal triangolo della deformata

V
ab G

V
d h tan h tan

ab G

Si lavorato con i valori medi, ma se a >> h ci accettabile

hV
ab G

Tensioni e carichi ammissibili


Le strutture sono progettate per opporsi ai carichi applicati. Ognuna pu essere pensata
come caratterizzata da un carico massimo oltre il quale si ha rottura (Strength)
Il coefficiente di sicurezza, altro non che il rapporto tra il massimo carico supportabile / il
carico richiesto nellapplicazione

Massimo carico supportabile


Carico effettivamente applicato

n pu variare moltissimo 1 - 10

Svariati possono essere i fattori che ne influenzano il valore


Variazioni nelle caratteristiche dei materiali

Esposizione ad ambienti aggressivi/temp. non previste

Effetto scala nelle caratteristiche di resistenza

Specifiche richieste per il componente (monouso, )

Tipologia dei carichi applicati

Vincoli di legge

Effetto dei processi di fabbricazione

Salvaguardia della vita umana

Variazioni dovute a trattamenti termici

Assunzioni semplificative introdotte nel modello

Condizioni duso e di manutenzione

Modalit operative per il calcolo delle sollecitazioni

Considerazioni statistiche ???

Se si dispone di metodi per la determinazione degli stati di tensione nelle strutture, i carichi
ammissibili possono essere espressi in termini di tensioni ammissibili
Limite dettato dalla deformabilit
(snervamento) materiali duttili

amm

snerv
n

amm

snerv
n

In sollecitazioni statiche, in
mancanza di direttive, si pu
assumere n= 1.6

Limite dettato dalla rottura


materiali a scarsa duttilit o fragili

amm

rott
n

amm

rott
n

I coefficienti di sicurezza a rottura


sono in genere poco pi alti di
quelli basati sullo snervamento

Nellanalisi strutturale, una verifica di resistenza corrisponde ad un problema diretto, ossia


la determinazione delle massime sollecitazioni che vengono rapportate a quelle ammissibili
Lattivit di progettazione invece costituisce un problema di tipo inverso, in genere pi
oneroso in quanto si compone di un certo numero di verifiche successive, fino a convergenza
Si tratta di determinare le dimensioni che garantiscono il rispetto dei limiti imposti
dalle tensioni ammissibili
Ancora pi complesso il caso dellottimizzazione di una struttura, ove dimensioni, forme, materiali,
sistemi di fabbricazione possono tutti variare per la determinazione della soluzione migliore

Esercizio
Una struttura composta da due elementi, AB e BC,
supporta un cartello pesante. Dimensionare la sezione
dellelemento AB; dimensionare il diametro perno in C.
I materiali adottati consentono una tensione ed un taglio
ammissibili pari, rispettivamente, a: 125 e 45 MPa.
Soluzione:

Eliminando i vincoli, si pu imporre lequilibrio


ai momenti in C per determinare RAH

RAH 2.0m 2.7kN 0.8m 2.7kN 2.6m 0


2.0
RAH 4.59 kN
RAV
RAH 3.06 kN
3.0
FAB RA 4.592 + 3.062 5.516 kN

Lequilibrio orizzontale dellelemento CB:

RCH RAH 4.59 kN


Lultima reazione incognita richiede eq. Momenti in B:

RCV 3.0m 2.7kN 2.2m 2.7kN 0.4m 0

RCV 2.34 kN

RC 4.592 + 2.342 5.152 kN


Larea elemento AB richiesta risulta:

La sezione perno in C
(doppio taglio)

ApinC

AAB

FAB
5152 N
2

44.1
mm
amm 125 N / mm2

RC 2 5152 2 N
2

57.2
mm
amm 45 N / mm2

d pinC

4 ApinC

8.54 mm

Nel calcolo si trascurato il peso proprio struttura, altrimenti lelemento AB sarebbe stato
soggetto anche a flessione

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