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L’IMPIANTO Ossidazione in assenza

di fiamma su letto ceramico


Tra gli impianti realizzati da Itas per il trattamento di effluenti gassosi
inquinanti, quello descritto – in esecuzione antideflagrante - è caratterizzato
da un’elevata efficienza di conversione dei composti organici presenti

E
ra il 26 marzo del ’76 come la Casa Madre, di una re- Il processo
quando l’attuale titolare, te di rappresentanti attivi in Si tratta di un’ossidazione com-
nonché padre fondatore Francia, Polonia, Egitto, Kuwait, pleta in assenza di fiamma (Fla-
dell’azienda, decise di dar vita Oman, Qatar, Emirati Arabi, A- meless), che avviene all’interno
a una società di ingegneria av- rabia Saudita, Sud Africa, Paki- di un letto ceramico e a una
valendosi della collabora- stan, Corea, Taiwan, Giap- temperatura sufficientemente e-
zione di due soci che pone, Indonesia, Israe- levata (intorno ai 950 °C), allo
Fig. 1 – Da un
quarto di secolo
operavano nell’area le, Venezuela e scopo di ottenere un’alta effi-
presente sul di Asti, il capoluo- Argentina. cienza di conversione (> 99,8 %
mercato, Itas punta
sempre più a go di provincia Forte di un conso- rispetto al benzene) dei compo-
recitare un ruolo di piemontese, noto e lidato know-how sti organici contenuti nel flusso
primo piano sullo
scenario apprezzato anche tecnologico, che le gassoso trattato onde ottempe-
internazionale. A per i rigogliosi vi- consente di assicu- rare ai limiti di concentrazione
lato, il primo logo
dell’azienda, gneti che ne disegna- rare una consulenza richiesti sulle emissioni al cami-
adottato dal 1976 al no il territorio. su misura e di fornire no. La realizzazione impiantisti-
1992
Ed è proprio dall’anagramma studi di fattibilità e progetti ca, nel suo complesso, è costi-
del nome di questa città che na- che vanno oltre il concetto del tuita da due reattori di ossida-
sce Itas, una realtà d’impresa og- “chiavi in mano”, per attestarsi zione identici, in grado di
gi pienamente consapevole di su quello del controllo diretto, operare singolarmente o con-
rappresentare – sul mercato in- per via informatica, dell’im- temporaneamente in parallelo e
terno ed estero - un punto di ri- pianto realizzato, Itas possiede la quindi capaci (ognuno per pro-
ferimento per ciò che concerne creatività e flessibilità necessarie prio conto) di trattare l’intera
la Combustione Industriale. per operare in tutte le aree del- portata di effluenti continui con-
Di recente è stato dunque cele- la combustione in- vogliati dagli im-
brato il 25° compleanno, con u- dustriale (dal settore pianti cui sono as-
na cerimonia pervasa di soddi- Petrolchimico e Chi- serviti. L’esercizio
L’ossidatore termico
sfazione, in un clima contrasse- mico a quello Eco- normale prevede
gnato da serenità ed entusiasmo, logico propriamen- è costituito da due infatti 500 Nm 3/h
chiaramente visibili negli 85 col- te detto), dove gli o- reattori identici, ognuno alimentati su un
laboratori che costituiscono l’or- biettivi sono il dei quali è in grado singolo reattore,
ganico dell’azienda in Italia, co- risparmio energeti- con una portata
me pure nei 15 dipendenti, ope- co, la protezione di trattare l’intera massima di 2.500
rativi in Europa. dell’ambiente e il ri- portata di emissioni Nm3/h sui due reat-
Infatti, Itas, che nell’ultimo e- torno dell’investi- continue provenienti tori. In tal modo, in
sercizio finanziario ha fatto re- mento. caso di manuten-
dagli impianti
gistrare un fatturato che supera Rientra in tale con- zione di uno dei
i 45 miliardi di lire, si connota testo la recente for- di produzione. due apparecchi,
sempre più come società di in- nitura a una prima- viene mantenuta la
gegneria internazionale, e questa ria società italiana possibilità di trat-
sua vocazione trova concreto ri- attiva nel campo petrolchimico, tare il flusso inquinante conti-
scontro nelle quattro filiali pos- di un impianto di ossidazione nuo.
sedute in Europa (due in Ger- “Flameless”, concepito per rea- Viene da sè che, nel momento
mania, a Francoforte e Stoccar- lizzare l’abbattimento di inqui- in cui si abbiano emissioni sal-
da; una in Gran Bretagna, a nanti negli sfiati gassosi pro- tuarie, provenienti da manuten-
Tadlow; la quarta in Spagna, a venienti dagli impianti di pro- zioni programmate di un’ appa-
Barcellona), le quali dispongono, duzione. recchiatura di processo, viene

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messo in funzione il secondo sono installati (a coppie, di cui il ventilatore viene fermato. La
reattore. uno operativo e l’altro in stand- stessa procedura di avviamento
Le caratteristiche di antidefla- by) tre tipi di ventilatori con di- viene attuata per la preparazio-
granza dell’impianto sono assi- verse funzioni di processo (ali- ne del reattore in stand-by nel
curate dall’impiego di adatta mentazione aria atmosferica per caso di inserimento delle emis-
componentistica elettrico/stru- diluizione sfiati, sioni programmate.
mentale e dall’adozione di resi- combustione/avvia- Al termine del trat-
stenze elettriche in esecuzione mento e diluizione tamento delle e-
antideflagrante per il preriscal- fumi). L’ossidazione completa missioni program-
do dei reattori. mate si procede al-
Si ritiene particolarmente utile Funzionamento e in assenza di fiamma l’arresto di un
sottolineare che l’impianto per controllo (Flameless) porta a reattore al quale
quanto concerne le emissioni al Per il flussaggio ini- emissioni al camino che vengono interrotte
camino assicura il rispetto dei ziale del reattore le adduzioni degli
in particolare
limiti previsti per le portate scelto per il funzio- effluenti e del fuel
(1.300 Nm3/h, con effluenti con- namento si impiega contengono, come gas, mentre resta in
tinui e 8.000 Nm 3/h, con ef- un ventilatore aria concentrazione massima, funzione un venti-
fluenti continui + programmati) di combustione/av- 1 mg/Nm3 di benzene: latore di combu-
e la temperatura (400 °C). Per viamento. Termina- stione/avviamento
tali emissioni – durante il fun- ta tale fase, è suffi- un valore molto al di per alimentargli
zionamento ai diversi regimi – ciente avviare le re- sotto degli attuali limiti l’aria fresca. In tal
sono garantite le concentrazio- sistenze elettriche di di legge (5 mg/Nm3) modo il reattore
ni massime seguenti: benzene (1 preriscaldo mante- verrà messo in si-
mg/Nm3, che pertanto risulta 5 nendo in funzione il curezza, per quanto
volte inferiore a quanto previsto ventilatore a portata possibile, evacuan-
dalla normativa vigente, n.d.r.), ridotta (370 Nm3/h). do tutti i gas infiammabili.
alfametilstirene (10 mg/Nm3), cu- Una volta raggiunta la tempe- Un impianto di ossidazione co-
mene (70 mg/Nm3), acetone (10 ratura desiderata (650 °C) nella sì complesso come quello de-
mg/Nm 3), fenolo (4 mg/Nm 3), zona dove è prevista la reazio- scritto, richiede un’adeguata lo-
NOx (2 ppm), CO (10 ppm). ne all’interno del letto ceramico, gica di monitoraggio.
È da notare che risultano parti- si può procedere all’inserimento Allo scopo, sono previsti i se-
colarmente basse le concentra- del fuel gas che, ossidandosi, guenti sistemi di controllo: di
zioni di CO e NOx per le caratte- porta alle condizioni richieste pressione ingresso corrente di i-
ristiche operative e funzionali dal processo (950 °C) la zona drocarburi in aria, di diluizione
del sistema (alta temperatura di anzidetta. Il ventilatore aria di con aria ambiente, di diluizione
ossidazione, il che limita la pre- combustione/avviamento resta con aria emissioni programma-
senza di CO, e assenza di fiam- naturalmente in funzione, sem- te, di adduzione di fuel gas (pro-
ma, il che in pratica elimina la pre a portata ridotta. A questo pano) e di temperatura fumi al
formazione di NOx). punto si procede con l’inseri- camino, nonché numerosi bloc-
Vale la pena di aggiungere che mento degli effluenti continui e chi funzionali di impianto, pre-
visti nel rispetto di quanto re-
putato necessario per una ge-
stione corretta (dall’alta e bassa
temperatura letto ceramico al-
l’alta perdita di carico del letto
stesso, dalla bassa pressione aria
di diluizione al blocco inverter
dei ventilatori, dal superamento
del 50 % del LEL – Limite Infe-
riore di Esplosività nelle emis-
sioni continue alle fughe di fuel
gas, etc.).

Logica di gestione dei flussi


gassosi Fig. 2 – L’impianto
Per ciò che concerne i flussi gas- di ossidazione
“Flameless” opera in
sosi trattati dall’impianto di os- continuo senza
necessità di presidio
sidazione, l’obiettivo è evitare del personale di
che si formino nel sistema mi- gestione.

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In tal caso la linea contenente
propano puro giunge dai limiti
di batteria e viene addotta di-
rettamente agli ossidatori. A
questo proposito va precisato
che le suddette 3 linee conte-
nenti composti combustibili
giungono separatamente a o-
gnuno dei due ossidatori e si
miscelano in pratica solo imme-
diatamente prima dell’ingresso
della singola apparecchiatura,
Fig. 3 – Il sistema
rispettando il criterio di sicu-
“Flameless” è rezza adottato. Quest’ultimo vie-
impiegato da Itas
anche sugli impianti
ne seguito anche per ciò che
di postcombustione concerne l’inserimento della cor-
rigenerativi
“Rigetherm”. rente da emissioni programma-
te, che entra nella linea conte-
scele pericolose dal punto di vi- viano l’intero flusso all’ossida- nente idrocarburi e azoto in as-
sta dei limiti di esplosività (na- tore (circa 500 Nm3/h). Tuttavia senza di ossigeno onde impedire
turalmente tale cautela non ri- la diluizione è tale che nella cor- la formazione di miscele esplo-
guarda l’interno dei reattori ove rente risultante la concentrazio- sive. Infine, la conduzione del-
deve avvenire l’ossidazione dei ne di idrocarburi ai l’impianto e la lo-
componenti combustibili conte- valori di progetto ri- gica di allarmi e
nuti nelle emissioni da trattare). sulta sempre infe- La logica della gestione blocchi sono an-
Ciò ha condotto fin dall’inizio riore al limite pre- dei flussi gassosi ch’esse finalizzate a
alla scelta di suddividere le e- fissato del 30 % del trattati dall’impianto evitare situazioni in
missioni inquinanti avviate al- LEL. In ogni caso, cui venga meno il
l’impianto in due linee separate, onde non uscire dai è diretta essenzialmente criterio di sicurez-
di cui l’una contenente idrocar- limiti di sicurezza, a evitare che si formino za adottato come
buri diluiti in azoto in assenza di un analizzatore di miscele pericolose principio nella ge-
ossigeno e l’altra a basso conte- LEL blocca il fun- stione dei flussi
dal punto di vista
nuto di idrocarburi diluiti in a- zionamento dell’os- gassosi prima del-
ria. In tal modo si è evitata una sidatore se viene su- dei limiti l’ingresso agli ossi-
miscelazione prematura che a- perato il limite del di esplosività. datori. A tal propo-
vrebbe comportato problemi di 50 % della concen- sito, sono state at-
sicurezza nella gestione del si- trazione di LEL a tentamente valutate
stema. temperatura ambiente. Il terzo – per le varie operazioni di fun-
La linea contenente idrocarburi flusso idrocarburico che si ge- zionamento - le possibili cause
in aria riceve un flusso d’aria di stisce nell’impianto è quello del di disservizio, ancorché indivi-
diluizione sull’aspirazione dei propano impiegato come fuel di duate le azioni da prevedere in
ventilatori di diluizione che in- supporto. conseguenza di ognuna di esse.

THE SECOND
Wetlands & Remediation INTERNATIONAL CONFERENCE
Burlington, Vermont
Second International Conference September 5-6, 2001

Sponsored and organized by Battelie, this Conference encompasses both the treatment and remediation
of contaminated wetlands and the use of wetiands to remediate soils, bodies of water, or wastestreams.
The Conference is co-sponsored by Earth Tech, the Environmental Security Technology Certification Program (ESTCP),
Geomatrix Consultants, Inc., the U.S. Naval Facilities Engineering Command INAVFAC), Parsons Engineering Science, Inc.,
and the Strategic Environmental Research and Development Program (SERDP).

Please contact
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