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I seguenti testi sono "diari di viaggio" non scritti da giornalisti, bens da normalissimi turisti... come te!
Occhio! Per ogni diario mancano alcune parole:
le trovi alla fine di ogni testo, a te il compito di ridare loro un posto.
propria attivit, dopo aver subito la sfida di un panificio tipicamente altamurano. Hamburger contro focaccia,
presto guerra.
Un film di fotografie da far invidia, luci e nuvole sui confini netti dei muretti a secco.
Un film raccontato su un tre ruote, come quelli della mia infanzia, che vendevano la frutta in giro per il paese,
guidati da contadini che sembravano _______________ .
Una scena tra tutte: il rito giornaliero di esporre sotto il sole i pomodori da far seccare, di controllarne lo stato, di
studiarli e girarli sul dorso per garantire luniformit della secchezza. Quante volte mia nonna ha portato sul
terrazzo me e mia cugina, nei nostri periodi estivi a Cassano Murge, per controllare i pomodori (se sono umidi
fanno i vermi, lei ci diceva cos). Unattenzione necessaria, per far s che i pomodori siano messi sottolio e
durino tutto linverno (vuoi forse negare alle lenticchie, in una giornata di fine gennaio, di essere accompagnate
dai pomodori sottolio - anche solo due pomodori, ma ben piazzati al centro della zuppa di lenticchie?). Si tratta
di un rito quasi dimenticato, ma mi spiacerebbe se i miei figli non vedessero il lungo cammino _____________
dal pomodoro prima di finire nelle lenticchie.
E una mattina di met agosto, stasera il Corriere segnala uno degli ultimi spettacoli della stagione di un teatro
chiamato La luna nel pozzo. Anticipiamo la partenza: il teatro si trova in qualche non meglio precisata
contrada delle campagne di Ostuni, dove il mio navigatore satellitare milanese ________________ si perde (e
dove spesso anche i cellulari decidono di prendersi il loro meritato relax). Una signora vestita da strega (ha
anche un cappello nero in testa!), con un vago accento inglese, seduta ad un tavolino accanto al portale di una
grande casa di campagna.
Quattro biglietti, superiamo una rumorosa tenda di canne di bamb ed entriamo.
Ci accoglie un giardino che sembra fatato, mi guardo attorno e temo lapparizione improvvisa di elfi e
__________ dispettosi, mentre una decina di persone aspettano in fila un piatto di friselle.
Intravedo tra i tavoli unamaca libera e mi siedo.
Una ventina di minuti di attesa, tutti da raccontare:
al tavolo al mio fianco c un gruppo di ragazzi che mangiano olive e taralli, con un tamburello ed una
_______________ al centro del tavolo, tra i piatti;
nella confusione si stanno facendo largo due coppie di ragazze sottobraccio, in abiti ridicoli e vistosi, che
camminano, indicano gli ospiti e li coinvolgono nei loro commenti, ovviamente privi di senso;
dopo essersi fatte riconoscere dal pubblico, le due coppie indicano una delle ragazze del tavolo al mio fianco e
con lei che si alza quasi impreparata, masticando unoliva iniziano ad intonare delle canzoni popolari;
il pubblico mangia e guarda sorpreso lo spettacolo, fino a quando un uomo, con un vago accento inglese, ci
indica che lopera teatrale sta per iniziare;
dobbiamo farci strada nel ____________, scavalcare un muretto a secco e ritirare il cuscino in dotazione, per
ritrovarci di fronte ad un piccolo anfiteatro in pietra, in piena campagna, l dove non avrei mai immaginato che
un teatro potesse nascere.
Perch un inglese vede un teatro nella mia terra, mentre noi pugliesi siamo costretti ad andar via?
C qualcosa che non quadra. Perch nasce un campo da golf non lontano da Acaya, mentre Acaya stessa sembra
un paese abbandonato e decadente? E cos difficile risistemare il palazzo al centro del paese, in cui il mio amico
ricorda di essere entrato di nascosto, quando era piccolo, e di essere andato a rubare le arance del giardino al
centro del palazzo? Ci saranno ancora delle arance ed un giardino in quel palazzo, dove un inglese (ti sto
aspettando, confido in te) un domani potr organizzare spettacoli o cene? O i litigi e lorgoglio di una famiglia
locale porteranno quel palazzo a crollare annoiato? Questanno abbiamo troppe domande ancora in sospeso, io e
la Puglia. Devo tornarci prima del _________, forse prima della pubblicazione di questa storia.
Parole mancanti nel testo:
attori buio documentario incuriosire inevitabilmente fisarmonica folletti nostalgia
previsto periferia percorso precedente passati
Il nostro viaggio proseguito verso Martina Franca divertendoci ad utilizzare le strade secondarie che in questa
zona, non esagero, sono migliaia. Chilometri e chilometri di muretti a secco:
- MATERA, veramente bella, sembra di essere in un altro mondo e in unaltra epoca. Molto bello anche il
paesaggio per raggiungere la citt. Da Polignano non molto vicina ma in una giornata pi che
______________;
- POLIGNANO, il borgo di Polignano veramente un gioiello non solo per la sua architettura ma anche per gli
______________ che offre sul mare. Noi abbiamo avuto fortuna perch questanno ricorreva lanniversario della
nascita di Modugno e tutte le sere cerano concerti in piazza dei generi pi diversi. Il borgo comunque molto
animato fino a tarda sera con locali e ristoranti;
- CASTEL DEL MONTE, in posizione strategica su un colle che domina tutto il _________________,
impressiona per la sua mole e la sua forma eccentrica: sicuramente da non perdere.
Le grotte di Castellana le abbiamo saltate perch lingresso era un po caro (15 euro) e perch abbiamo preferito
il mare.
Questa zona non presenta le tipiche spiagge sabbiose del Salento ma caratterizzata molto spesso da
____________ e piccole calette. Per trovare una spiaggia di sabbia dove stare comodamente sdraiati bisogna
spostarsi a Monopoli distante al massimo dieci minuti in macchina da Polignano (spiaggia del Capitolo). Ma
anche la spiaggia di sassi di Polignano molto carina e comodamente raggiungibile a piedi dal centro del paese.
La cosa fantastica delle spiagge che, __________ i giorni del fine settimana, sono praticamente quasi deserte e
veramente riesci a gustare latmosfera rilassata e cordiale di questi posti. Penso proprio di essermi innamorato
della Puglia, dei suoi colori, dei suoi profumi e della sua ______________. Consiglio a tutti un viaggio in questa
terra bellissima!
Parole mancanti:
assomigliare arroccato circondario diritto
fattibile
scogli
scorci
tolti
ospitalit vista mare
gioiello
ritorna, disegna le coste, forza tranquilla che nasconde la _____________, acqua che scava la pietra, che
l'accompagna e riflette primo giorno di una vacanza di sei.
Mi perdo nel caldo del mattino tra i vicoli della citta'.
Risalgo verso la Basilica, c' poca gente, la luce e' quella giusta. C'e' silenzio intorno, chiusi i locali, appena
aperte le ante di qualche boutique per i turisti.
Sale lo sguardo alla Torre campanaria, staccata dalla chiesa, punto di avvistamento dall'alto della citt. La
Basilica dedicata ai Martiri di Otranto. Ottocento coraggiosi, che pur di conservare la dignit della loro fede
preferiscono essere decapitati dal comandante turco. Le teste e il resto delle ossa sono conservati al termine della
navata di destra. Anche la pietra usata per la macabra esecuzione. La storia non pu lasciare indifferenti, anche
perch la resistenza all'assedio da parte degli abitanti della citt, decimati dall'invasione, imped all'esercito
invasore di risalire l'intera Puglia come era nei programmi. Alessandra affascinata dal racconto, come me non
conosceva questa storia, per un attimo, sia io che lei, immaginiamo la citt in preda all'orda degli invasori, le
porte violate, la gente uccisa.
Usciamo fuori a prendere aria. C' un po' di salita e arriviamo al Castello. Praticamente una fortezza militare,
costruita dopo la cacciata dei Turchi insieme al rinnovato sistema difensivo, all'avanguardia finalmente tra le
citt italiane, per tenere Otranto al riparo da un eventuale ritorno dei turchi. Alessandra si siede sul muretto, io
resto al suo fianco, mentre guardiamo il ponte di legno che sovrasta Porta a mare.
I turchi sono entrati di l, pensiamo.
Camminiamo lungo il perimetro delle mura della citt, appena sotto la casa di Carmelo Bene, le case bianche di
fronte a noi _____________ e riflettono nel mare turchese e trasparente. Sembra il miraggio di una citt
orientale che arriva e si rileva al nostro sguardo, o forse siamo noi, che senza attraversare il mare, siamo arrivati
in Oriente.
Il colore del cielo, i tetti delle case. S, Otranto la Porta d'Oriente, o forse anche altro. Anche oltre. gi
Oriente. il mistero del mare, che unisce e divide. Di fronte si vede l'Albania, oltre la foschia. Il Lungomare
degli Eroi riflette nel candore della sua pietra il monumento agli 800 decapitati del 1480.
Torniamo verso l'albergo, fa veramente caldo, stamattina. Aspettiamo fiduciosi che col ______________
rinfreschi.
Ci rechiamo alla Baia dei Turchi, ci hanno raccontato che una delle spiagge pi belle della zona. Parcheggio
sterminato, ma per fortuna fine stagione e fine giornata, troviamo posto, ma paghiamo il prezzo intero anche se
la giornata volge alla fine.
La _____________ che ci divide dal mare fitta ed affollata. Ci deve essere l'abitudine di ritrovarsi per un pic
nic, l, dove il profumo degli alberi si confonde alla salsedine, e all'odore, ancora, di mirto, di liquirizia e
finocchietto selvatico. Piccoli sentieri scendono verso le spiagge, dove rocciose, dove alte scogliere, dove
passaggi strettissimi tanto che cominciamo a pensare al rischio di perderci.
La ______________ incombe. Alle spalle un sole di un rosso animalesco ci illumina il passaggio. Finalmente
scendiamo sulla spiaggia bramata e soprattutto cercata, tra il dedalo di sentieri. Sabbia fine ed acqua cristallina,
ma la sensazione che le file di ombrelloni e l'azione erosiva del mare abbiano modificato il _______________
della baia, cos come l'avevamo vista disegnata nella foto esposta lungo le mura della citt.
C' ancora tempo per un salto al lago di Alimini.
ormai sera. Le luci dei lidi si riflettono nell'acqua, proprio dove il dolce del lago si mischia al salato del mare.
L'acqua calda, passeggiamo _______________ e al buio fino alle dune. (...il viaggio continua...)
Parole mancanti:
intitolare bufera brillano pineta profilo sera scalzi
tramonto
loro antica dimora nel proprio negozio, si possono trovare le famose orecchiette, le foglie dulivo, i capunti, i
cavatelli, i trucioli, vari tipi di olio, tra cui la lacrima (il cosiddetto primo olio, il pi puro e pregiato), i taralli,
il marzapane alle mandorle, i cestini di vimini, e, ovunque, i coloratissimi fischietti di terracotta di Rutigliano.
Secondo la tradizione, ogni fidanzato regala come ______________ damore alla propria donna il 17 gennaio,
giorno di SantAntonio Abate, un fischietto a forma di gallo, simbolo di virilit e fertilit; ma oggi ce ne sono di
tutti i tipi, ognuno con il proprio significato, ognuno degno di essere considerato un pezzo da collezione.
E cos arrivato Ferragosto e un invito ______________ a casa dei proprietari del mio trullo. Mozzarelle
freschissime, la burrata, la stracciatella (una mozzarella di bufala sfilacciata immersa in una crema di latte e
panna), le melanzane, il cocomerazzo (una specie di cetriolo dal sapore pi dolce), e le orecchiette naturalmente,
cucinate alla crudaiola, con pomodoro e ricotta secca grattugiata; tutto buonissimo, in particolare la stracciatella.
Gi felice di aver diviso la tavola con gente del luogo, ho avuto infine loccasione che aspettavo per sentirmi
veramente parte della terra che mi aveva ospitato; loccasione stata la pizzica, una danza popolare che nasce
come ballo curativo dal _______________ della taranta, un grosso ragno che abita le campagne del Salento, e
che diventata una danza di corteggiamento. I passi base sono un corpus di saltelli, su se stessi e in movimento,
durante i quali la ballerina indossa, oltre a una gonna ampia, foulard e scialle che ne esaltano bellezza e
femminilit, un fazzoletto, accessorio anchesso immancabile, che viene sventolato per invitare alla danza
luomo _________________ .
Mi piace concludere con un aforisma di Oscar Wilde, che ho letto durante quei giorni dagosto: il vero mistero
del mondo ci che si vede, e non linvisibile. Ed io so che un giorno quel mistero lo rivedr.
Parole mancanti:
arrampicarsi
morso natii