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Primo Piano

di Mattia Pertoldi
UDINE

Zaino in spalla, pranzo e cena


al sacco, ma tanta voglia di urlare tutto il loro sdegno e la loro rabbia contro il decreto di
legge Cirinn con cui il Governo ha giocato la propria fiche
sulle unioni civili perch anche lItalia si doti di una normativa che garantisca i diritti
delle coppie omosessuali. Chi
erano? I pi di mille partecipanti friulani tra famiglie,
preti e (pochi) deputati al Family Day che, partiti a notte
inoltrata, si sono ritrovati ieri
al Circo Massimo assieme ad
altre centinaia di migliaia di
persone per la manifestazione
anti-unioni civili. Ma mentre a
Roma si urlava allo scandalo
contro chi, da palazzo Chigi al
Senato, attacca la famiglia tradizionale, in Friuli Venezia
Giulia terra dalla quale i soli
Gian Luigi Gili e Massimiliano
Fedriga tra i parlamentari erano fisicamente presenti nella
capitale infuriava la polemica con il segretario regionale
della Cgil, Franco Belci, che ha
attaccato pesantemente la
Chiesa cattolica e lingerenza
pesante della gerarchia ecclesiastica negli affari di Stato.
Regionali a Roma
Larcidiocesi di Udine e quella
di Concordia-Pordenone avevano messo in campo tutte le
loro forze per spingere quanti
pi friulani possibili a essere
presenti al Family Day. Dalla
Sinistra Tagliamento sono partiti in 450 alle 3 di mattina, da
Udine, Gemona, Porpetto e Latisana, grazie agli 8 pullman
messi a disposizione dalla curia che, per loccasione, ha proposto una formula low cost per
ladesione: 35 euro a testa gli
adulti, gratis tutti i bambini. Almeno altre 150 persone, quindi, sono partite in treno approfittando degli sconti applicati da Trenitalia e Italo ,
mentre sei corriere, per un totale di 300 fedeli, hanno raggiunto la capitale dal Pordenonese. Una quota, questa, a cui
vanno sommati almeno altrettanti manifestanti dellIsontino e del Triestino portando il
totale dei corregionali nella capitale ad oltre mille unit. Tutti, quindi, hanno fatto ritorno
alle rispettive abitazioni in
giornata, dopo aver risposto
allappello di quanti vedono
nel disegno di legge Cirinn il
tramonto dei valori cristiani e
tradizionali.
I parlamentari Fvg
Un popolo, quello del Family
Day in salsa friulana, che si
unito ai politici, quasi tutti di
centrodestra, scesi in piazza
contro il testo appena approdato al Senato. Tra gli eletti in
Friuli Venezia Giulia, per, era
presente soltanto una sparuta
minoranza formata dal cattolicissimo Gian Luigi Gigli e dal
capogruppo alla Camera della
Lega Nord Massimiliano Fedriga. Mentre in atto un poderoso tentativo di stravolgere la
costituzione ha tuonato lex
Udc equiparando al matrimonio lunione tra persone
dello stesso sesso e permettendo ladozione dei figli alle coppie gay, importante che la politica faccia sentire la propria
vicinanza accanto al popolo
che sceso in piazza per riaffermare che la famiglia costituita dallunione stabile tra uomo e donna aperta alla vita,
che i diritti dei bambini vengono prima dei desideri degli
adulti e che il corpo delle donne non pu essere utilizzato
come unincubatrice al servizio di aspirazioni genitoriali
che la natura non consente.
Non mancata, nelle parole di
Gigli, una bordata alla maggioranza del Pd e a Debora Serracchiani. Spero vivamente
ha concluso che, dopo la pre-

MESSAGGERO VENETO DOMENICA 31 GENNAIO 2016

DIRITTI I FRIULANI A ROMA

Pi di mille persone hanno raggiunto Roma dal Friuli Venezia Giulia per partecipare al Family Day organizzato al Circo Massimo contro il disegno di legge Cirinn sulle unioni civili

Famiglie, preti e (pochi) deputati


Cgil attacca: fronte oscurantista
Nottata in pullman o in treno per i tanti aderenti del Fvg alla manifestazione contro le unioni civili
Il sindacato rosso attacca la Cei: Non si vedeva da anni uningerenza cos pesante della Chiesa


GIANLUIGI
GIGLI

La famiglia
costituita dallunione
stabile tra uomo e donna
aperta alla vita

MASSIMILIANO
FEDRIGA

I giusti diritti
di un bambino non si
possono sacrificare
per i desideri degli adulti

FRANCO
BELCI

Siamo nel XXI


secolo e diventa difficile
commentare posizioni
talmente retrograde

DANIELE
MOLMENTI

Prego perch
la famiglia voluta da Dio
non venga confusa con
un capriccio umano

Una veduta
del prato
e del palco
dove
ieri si sono
radunate
centinaia
di migliaia
di persone
a manifestare.
A destra
una famiglia
friulana
appena giunta
a Roma
dalla regione
si dirige
verso il
Circo Massimo

senza sulle piazze arcobaleno


della presidente Serracchiani,
vice segretaria del Pd, e del ministro Martina, i cattolici del
suo stesso partito non abbiano
avuto timore a partecipare al
Family Day per rivendicare
piena cittadinanza politica alla loro identit culturale. Era
in dubbio sino allultimo, ma
alla fine ce lha fatta a essere a
Roma anche Massimiliano Fedriga che ha accompagnato i
tanti militanti, e amministratori, leghisti presenti a protestare al Circo Massimo. La mani-

festazione stata un vero successo ha spiegato il segretario regionale del Carroccio e


daltronde sarebbe stato sufficiente dare unocchiata al prato di Roma per rendersi conto
della realt. Una realt che parla di un Circo Massimo riempito da tanta gente normale convinta che i diritti di un bambino non possano essere sacrificati sullaltare dei desideri degli adulti. Non sono certamente mancate le critiche, per, alla manifestazione, ma Fedriga si erge a difesa del Family

Day rimandando al mittente


soprattutto le accuse di omofobia. Nessuno ha nulla ha
concluso contro gli omosessuali e siamo pronti a discutere dei diritti delle singole persone. Ma allo stesso tempo restiamo convinti di come decidere a tavolino, e prima ancora che nasca, che un bambino
non avr una madre e un padre sia del tutto innaturale e
sbagliato.
Belci e Molmenti
Mentre tanti friulani manifestavano a Roma, allinterno

dei confini regionali ad attaccare le istituzioni ecclesiastiche ci ha pensato Franco Belci.


Il segretario regionale della
Cgil, infatti, ha letto le dichiarazioni per la chiamata alle armi del popolo del Family Day
di don Alessio Geretti, responsabile della pastorale della cultura e del coordinamento udinese per la custodia della verit su persona, procreazione e
famiglia dellarcidiocesi friulana ed partito lancia in resta
allattacco. Questanno il Family Day ha postato sul pro-

prio profilo Facebook ha un


comitato organizzatore molto
potente: la Cei, entrata direttamente e pesantemente in campo con propaganda e risorse
per cofinanziare i pullman dei
fedeli che andranno a Roma. E
lobiettivo non quello di una
difesa della visione cattolica
della famiglia, ma quello, molto pi concreto e immediato,
di indurre il Parlamento a ritirare la legge sulle unioni civili.
Non si vedeva da anni uningerenza cos pesante della gerarchia ecclesiastica, per di pi
basata su una falsa affermazione, che, cio, la proposta di legge Cirinn equipara matrimonio e unioni civili. E c chi, come il responsabile per la cultura della diocesi di Udine, si
spinge ad affermare che le
unioni civili potrebbero aprire
addirittura la strada ad un
mondo alternativo a quello
pensato dal creatore. davvero difficile commentare una
posizione cos oscurantista
nel XXI secolo. Belci gioca di
spada, lasciando a casa il fioretto e schierandosi apertamente contro il Family Day
che, per, in Friuli Venezia
Giulia ha trovato un alleato,
forse, inaspettato. Parliamo,
in questo caso, di Daniele Molmenti, il canoista pordenonese specializzato nella prova del
K1 slalom della quale stato
campione olimpico a Londra
2012. Latleta friulano, attualmente, si trova in Australia, a
Melbourne, per allenarsi, ma
anche dallaltro capo del mondo non ha voluto far mancare
il proprio appoggio alle centinaia di migliaia di persone presenti al Circo Massimo. Lo ha
fatto scegliendo i social
network, postando su Facebook e cinguettando su Twitter: Oggi prego affinch la famiglia voluta da Dio, unico
motore e motivo dellumanit,
non venga confusa con un capriccio dellegoismo umano!
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