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CELIACHIA
Relazione realizzata da
Direzione Generale per lIgiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione
Direttore Generale: Dott. Giuseppe Ruocco
A cura di
Dott.ssa Simona De Stefano
Ministero della Salute - Ufficio V nutrizione e informazione ai consumatori
In collaborazione con:
Prof. Carlo Catassi
Clinica Pediatrica Ospedale G. Salesi - Ancona
Prof. Gino Roberto Corazza
Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo - Pavia
Dott. Marco Silano
Istituto Superiore di Sanit - Roma
Prof. Riccardo Troncone
Azienda Ospedaliera Universitaria "Federico II" - Napoli
Prof. Alessandro Ventura
Fondazione I.R.C.C.S. Materno Infantile Burlo Garofolo - Trieste
Prefazione
importante
che
fornire
ai
cittadini
informazioni
in
seguito
soggetti
geneticamente
predisposti
in
Beatrice Lorenzin
Indice
5 Introduzione
6 Quando sospettare la celiachia
7 Strategie diagnostiche
9 Algoritmi diagnostici
10 Problematiche particolari
12 Cosa non celiachia
13 Dove fare la diagnosi di celiachia
14 La dieta senza glutine
15 Il Registro Nazionale dei prodotti senza glutine
15 Fondi della Legge n. 123 del 4 luglio 2005
17 Analisi dati celiachia in Italia
18 Celiaci
26 Mense
28 Formazione
31 Conclusioni
32 Appendice: normativa di riferimento
Introduzione
Lapplicazione del nuovo protocollo inizia con la corretta identificazione del paziente da inviare al percorso diagnostico.
La lista dei sintomi, segni e condizioni cliniche pi frequenti che dovrebbero far sospettare la celiachia riportata di seguito.
Gruppi a rischio
Alopecia
Orticaria ricorrente
Patologie autoimmuni
celiachia
tipo 1 e tiroidite)
Ipertransaminasemia
Sindrome di Down
Iposplenismo
Sindrome di Turner
Stanchezza cronica
Sindrome di Williams
Rachitismo, osteopenia,
osteoporosi
Dermatite erpetiforme
Artrite, artralgia
Strategie diagnostiche
B) Sierologia
La celiachia caratterizzata dalla presenza di anticorpi specifici,
negativit
degli
anticorpi
anti-transglutaminasi.
Gli
C) Biopsia e istologia
La
biopsia
andrebbe
eseguita
mediante
esofago-
Algoritmi diagnostici
Et pediatrica
Sospetto clinico
Dosaggio anticorpi anti tTG serici IgA
(per bambini < 2 anni anche anticorpi anti dGP IgG)
+
IgA totali seriche
Dosaggio anticorpi
anti transglutaminasi IgA
sopra la norma
+
IgA totali nella norma
Dosaggio anticorpi
transglutaminasi IgA nella norma
+
IgA totali < 5 mg/dl
no celiachia
anti tG < 10 volte il cut-off
negativo
biopsia duodenale
Dosaggio anticorpi
anti transglutaminasi IgG
(per bambini < 2 anni anche
anticorpi anti dGP IgG)
sopra la norma
nella norma
no celiachia
celiachia
no celiachia
EMA positivo,
HLA compatibile
celiachia
Adulti
Sospetto clinico
Dosaggio anticorpi anti tTG plasmatici IgA
+
IgA totali
nella norma
no celiachia
valutazione EMA
biopsia duodenale
positivi
negativi
no celiachia
celiachia
no celiachia
Problematiche particolari
A) Malattia celiaca potenziale
La Celiachia Potenziale (CP) caratterizzata dal riscontro
che circa il 30% dei bambini con CP, lasciati a dieta libera,
Latteggiamento
clinico
10
di mineralizzazione ossea.
per sintomi).
11
rischio di celiachia.
provocazione.
state escluse.
12
13
associate.
di frutta e verdura.
di origine animale: carne, pesce, uova.
scrupolosamente
contaminazioni
vanno
evitate
le
14
Fondi stanziati a favore delle Regioni per la somministrazione di pasti senza glutine
Regione
ABRUZZO
BASILICATA
CALABRIA
CAMPANIA
EMILIA ROMAGNA
FRIULI VENEZIA GIULIA
LAZIO
LIGURIA
LOMBARDIA
MARCHE
MOLISE
P.A. BOLZANO *
P.A. TRENTO *
PIEMONTE
PUGLIA
SARDEGNA
SICILIA
TOSCANA
UMBRIA
VALLE DAOSTA
VENETO
TOTALE
Finanziamento 2014
Finanziamento 2014
previsto
erogato
23.903,81
6.060,31
48.662,40
69.875,92
81.852,57
21.580,61
76.445,56
26.151,14
152.258,69
23.723,36
4.537,23
11.542,57
5.160,67
90.015,54
47.271,05
31.029,91
63.605,92
68.915,66
14.219,41
4.767,75
79.239,92
950.820,00
- 11.542,57
- 5.160,67
934.116,76
15
Fondi stanziati a favore delle Regioni per la formazione di ristoratori e albergatori in materia di celiachia
Regione
ABRUZZO
BASILICATA
CALABRIA
CAMPANIA
EMILIA ROMAGNA
FRIULI VENEZIA GIULIA
LAZIO
LIGURIA
LOMBARDIA
MARCHE
MOLISE
P.A. BOLZANO *
P.A. TRENTO *
PIEMONTE
PUGLIA
SARDEGNA
SICILIA
TOSCANA
UMBRIA
VALLE DAOSTA
VENETO
TOTALE
Finanziamento 2014
Finanziamento 2014
previsto
erogato
1.915,06
1.628,26
1.442,69
2.041,61
2.996,27
2.398,77
2.591,41
1.479,25
3.588,82
1.539,82
196,84
312,85
371,45
6.542,25
2.289,69
1.344,09
2.654,55
2.600,97
994,76
700,55
3.668,04
43.298,00
312,85
371,45
42.613,70
16
La celiachia lintolleranza alimentare pi frequente e la stima della sua prevalenza si aggira intorno all1%.
Partendo da questo dato stato calcolato che nella popolazione italiana il numero teorico di celiaci
si aggiri intorno ai 600.000 contro i 172.197 ad oggi effettivamente diagnosticati (dati al 31.12.2014).
I dati provenienti dal territorio nazionale sono elaborati e sintetizzati nelle tabelle a seguire.
17
Celiaci
I celiaci in Italia al 31.12.2014 risultano 172.197, quasi 8.000 in pi rispetto al 2013 e 23.500 in pi del 2012.
2012
2013
n. celiaci - percentuale
ABRUZZO
BASILICATA
CALABRIA
CAMPANIA
EMILIA ROMAGNA
FRIULI VENEZIA GIULIA
LAZIO
LIGURIA
LOMBARDIA
MARCHE
MOLISE
P.A. BOLZANO
P.A. TRENTO
PIEMONTE
PUGLIA
SARDEGNA
SICILIA
TOSCANA
UMBRIA
VALLE DAOSTA
VENETO
TOTALE
3.646
786
5.024
14.266
12.082
2.743
14.755
3.989
25.236
2.824
676
1.107
1.638
10.184
9.434
5.256
12.357
11.405
2.015
378
8.861
148.662
2014
n. celiaci - percentuale
2,5 %
0,5 %
3,4 %
9,6 %
8,1 %
1,8 %
9,9 %
2,7 %
17,0 %
1,9 %
0,5 %
0,7 %
1,1 %
6,9 %
6,3 %
3,5 %
8,3 %
7,7 %
1,4 %
0,3 %
6,0 %
100 %
3.909
871
4.709
15.509
13.053
2.860
16.576
4.216
28.611
3.028
779
1.194
1.750
10.966
10.005
6.256
14.344
13.073
2.397
404
9.982
164.492
2,45 %
0,5 %
2,9 %
9,4 %
7,9 %
1,7 %
10,1 %
2,6 %
17,4 %
1,8 %
0,5 %
0,7 %
1,1 %
6,7 %
6,1 %
3,8 %
8,7 %
7,9 %
1,5 %
0,2 %
6,1 %
100 %
n. celiaci - percentuale
4.139
983
5.122
15.509
14.000
3.207
17.355
4.428
30.541
3.179
853
1.288
1.898
11.732
10.531
6.145
13.376
14.066
2.588
444
10.813
172.197
2,4 %
0,6 %
3,0 %
9,0 %
8,1 %
1,9 %
10,1 %
2,6 %
17,7 %
1,8 %
0,5 %
0,7 %
1,1 %
6,8 %
6,1 %
3,6 %
7,8 %
8,2 %
1,5 %
0,3 %
6,3 %
100 %
La ripartizione geografica dei celiaci nel 2014 ben visibile nel grafico a seguire, da cui evidente che le Regioni che ospitano pi
celiaci sono la Lombardia con il 17,7% (30.541 celiaci), il Lazio con il 10% (17.355 celiaci) e la Campania con il 9% (15.509 celiaci).
VENETO
VALLE DAOSTA
UMBRIA
TOSCANA
SICILIA
SARDEGNA
PUGLIA
PIEMONTE
P.A. TRENTO
P.A. BOLZANO
MOLISE
MARCHE
LOMBARDIA
LIGURIA
LAZIO
FRIULI V. G.
E. ROMAGNA
CAMPANIA
CALABRIA
BASILICATA
0%
ABRUZZO
2,5%
18
La popolazione celiaca, per la natura autoimmunitaria della malattia, risulta interessare pi le donne (121.964) che gli uomini
(50.233) con un rapporto medio Maschi:Femmine di 1:2 che in alcune regioni arriva a 1:3.
Maschi
Femmine
Rapporto
M:F
ABRUZZO
BASILICATA
CALABRIA
CAMPANIA
EMILIA ROMAGNA
FRIULI VENEZIA GIULIA
LAZIO
LIGURIA
LOMBARDIA
MARCHE
MOLISE
P.A. BOLZANO *
P.A. TRENTO *
PIEMONTE
PUGLIA
SARDEGNA
SICILIA
TOSCANA
UMBRIA
VALLE DAOSTA
VENETO
TOTALE
1.147
262
1.417
4.749
4.329
906
4.923
1.292
9.124
1.058
237
365
576
3.350
3.130
1.508
3.795
3.992
737
142
3.194
50.233
2.992
721
3.705
10.760
9.671
2.301
12.432
3.136
21.417
2.121
616
923
1.322
8.382
7.401
4.637
9.581
10.074
1.851
302
7.619
121.964
3
3
3
2
2
3
3
2
2
2
3
3
2
3
2
3
3
3
3
2
2
2
Maschi
VENETO
VALLE DAOSTA
UMBRIA
TOSCANA
SICILIA
SARDEGNA
PUGLIA
PIEMONTE
P.A. TRENTO
P.A. BOLZANO
MOLISE
MARCHE
LOMBARDIA
LIGURIA
LAZIO
FRIULI V. G.
E. ROMAGNA
CAMPANIA
CALABRIA
BASILICATA
ABRUZZO
5.000
Femmine
19
O3
quantit e percen-
ci
liaci
eliaci.
La popolazione celiaca sul territorio italiano nel 2014 risulta cos distribuita:
Sud
31.873 (19%)
Isole
20.600 (11%)
Centro
35.955 (22%)
Distribuzione dei celiaci nelle regioni del Nord, del Sud, del Centro e nelle Isole - anno 2014
Zona
Celiaci
Zona
anno 2014
NORD ABRUZZO
LAZIO
TOSCANA
UMBRIA
TOTALE
14.000
3.207
4.428
30.541
3.179
1.288
1.898
11.732
444
10.813
81.530
Celiaci
anno 2014
SUD BASILICATA
CALABRIA
CAMPANIA
MOLISE
PUGLIA
TOTALE
ISOLE SARDEGNA
SICILIA
TOTALE
983
5.122
15.509
853
10.531
32.998
6.145
13.376
19.521
4.139
17.355
14.066
2.588
38.148
20
Dal confronto dei dati relativi al triennio 2012-2014 emerge, al netto di alcuni casi particolari riconducibili a nuove modalit di
acquisizione dei dati, un netto e costante incremento del numero di celiaci in tutte le realt regionali e provinciali.
2012
ABRUZZO
BASILICATA
CALABRIA
CAMPANIA
EMILIA ROMAGNA
FRIULI VENEZIA GIULIA
LAZIO
LIGURIA
LOMBARDIA
MARCHE
MOLISE
P.A. BOLZANO
P.A. TRENTO
PIEMONTE
PUGLIA
SARDEGNA
SICILIA
TOSCANA
UMBRIA
VALLE DAOSTA
VENETO
TOTALE
2013
n. celiaci
263
85
- 315
1.243
971
117
1.821
227
3.375
204
103
87
112
782
571
1.000
1.987
1.668
382
26
1.121
15.830
3.646
786
5.024
14.266
12.082
2.743
14.755
3.989
25.236
2.824
676
1.107
1.638
10.184
9.434
5.256
12.357
11.405
2.015
378
8.861
148.662
2014
n. celiaci
n. celiaci
230
112
413
0
947
347
779
212
1.930
151
74
94
148
766
526
- 111
- 968
993
191
40
831
7.705
3.909
871
4.709
15.509
13.053
2.860
16.576
4.216
28.611
3.028
779
1.194
1.750
10.966
10.005
6.256
14.344
13.073
2.397
404
9.982
164.492
4.139
983
5.122
15.509
14.000
3.207
17.355
4.428
30.541
3.179
853
1.288
1.898
11.732
10.531
6.145
13.376
14.066
2.588
444
10.813
172.197
Il pi ampio lo ritroviamo in Lombardia con 3.375 celiaci in pi nel 2013 rispetto al 2012 e 1.930 celiaci in pi nel 2014. Il dato
interessante rilevato un aumento dimezzato delle diagnosi nel 2014 rispetto allanno precedente (grafico in basso).
Tale dato assumer sicuramente un significato pi chiaro negli anni a venire, quando sar possibile verificare i nuovi andamenti
delle diagnosi, alla luce del nuovo protocollo clinico.
VENETO
VALLE DAOSTA
UMBRIA
TOSCANA
SICILIA
SARDEGNA
PUGLIA
PIEMONTE
P.A. TRENTO
P.A. BOLZANO
MOLISE
MARCHE
LOMBARDIA
LIGURIA
LAZIO
FRIULI V. G.
E. ROMAGNA
CAMPANIA
CALABRIA
BASILICATA
ABRUZZO
500
21
Landamento sempre crescente ben visibile nel grafico seguente, nel quale possibile osservare, per ciascuna annualit,
laumento delle diagnosi in ciascuna Regione/P.A.
Celiaci 2012
Celiaci 2013
VENETO
VALLE DAOSTA
UMBRIA
TOSCANA
SICILIA
SARDEGNA
PUGLIA
PIEMONTE
P.A. TRENTO
P.A. BOLZANO
MOLISE
MARCHE
LOMBARDIA
LIGURIA
LAZIO
FRIULI V. G.
E. ROMAGNA
CAMPANIA
CALABRIA
BASILICATA
ABRUZZO
5.000
Celiaci 2014
La prevalenza della celiachia in Italia, calcolata sulla base dei dati del 2014, risulta essere dello 0.28, leggermente superiore al
dato registrato nel 2013:
Prevalenze
Regione
2013
2014
0,29
0,15
0,24
0,26
0,29
0,23
0,28
0,26
0,29
0,19
0,25
0,25
0,25
0,38
0,28
0,35
0,28
0,27
0,31
0,20
0,27
0,31
0,17
0,26
0,26
0,31
0,26
0,29
0,28
0,31
0,20
0,27
0,27
0,26
0,37
0,26
0,37
0,30
0,29
0,35
0,22
0,28
ABRUZZO
BASILICATA
CALABRIA
CAMPANIA
EMILIA ROMAGNA
FRIULI VENEZIA GIULIA
LAZIO
LIGURIA
LOMBARDIA
MARCHE
MOLISE
PIEMONTE
PUGLIA
SARDEGNA
SICILIA
TOSCANA
TRENTINO ALTO ADIGE
UMBRIA
VALLE DAOSTA
VENETO
VALORE MEDIO
La Regione dove si registrata la prevalenza media pi alta ancora la Sardegna, con lo 0.37, mentre la Regione con la prevalenza
media pi bassa risulta essere la Basilicata.
22
Se si osservano i dati sulla prevalenza allinterno delle singole popolazioni, maschile e femminile, i valori medi riscontrati
risultano essere 0.39 per le femmine e 0.17 per i maschi:
ABRUZZO
BASILICATA
CALABRIA
CAMPANIA
EMILIA ROMAGNA
FRIULI VENEZIA GIULIA
LAZIO
LIGURIA
LOMBARDIA
MARCHE
MOLISE
PIEMONTE
PUGLIA
SARDEGNA
SICILIA
TOSCANA
TRENTINO ALTO ADIGE
UMBRIA
VALLE DAOSTA
VENETO
VALORE MEDIO
Maschi
0,18
0,09
0,15
0,17
0,20
0,15
0,17
0,17
0,19
0,14
0,15
0,16
0,16
0,19
0,15
0,22
0,18
0,17
0,23
0,13
0,17
Femmine
0,44
0,25
0,37
0,36
0,42
0,36
0,41
0,38
0,42
0,27
0,38
0,37
0,35
0,55
0,37
0,52
0,42
0,40
0,46
0,30
0,39
I dati della prevalenza nelle singole popolazioni, maschile e femminile, si discostano leggermente dai dati relativi alla prevalenza
dellintera popolazione ossia la Sardegna, per la popolazione femminile, resta in pole position con lo 0.55 mentre, per la
popolazione maschile, al primo posto troviamo la valle DAosta con lo 0.23. In coda a tutti, per la prevalenza pi bassa, troviamo
la Basilicata, sia per la popolazione femminile che per quella maschile.
La situazione appena descritta meglio rappresentata nel grafico della prossima pagina.
23
Prevalenza 2014
0,60
Prevalenza F 2014
0,55
Prevalenza M 2014
0,52
0,50
0,46
0,44
0,42
0,42
0,41
0,37
0,40
0,38
0,36
0,36
0,42
0,38
0,40
0,37
0,37 0,35
0,30
0,30
0,27
0,25
0,20
0,20
0,18
0,15 0,17
0,10
0,16
0,15
0,17
0,15
0,23
0,22
0,19
0,17
0,14
0,15 0,16
Valore medio
0,18
Valore medio M: 0,17
0,17
0,15
0,13
0,09
VENETO
VALLE DAOSTA
UMBRIA
TRENTINO A. A.
TOSCANA
SICILIA
SARDEGNA
PUGLIA
PIEMONTE
MOLISE
MARCHE
LOMBARDIA
LIGURIA
LAZIO
FRIULI V. G.
E. ROMAGNA
CAMPANIA
CALABRIA
BASILICATA
ABRUZZO
I dati medi della prevalenza nelle singole popolazioni, maschile e femminile, sono stati elaborati singolarmente ma anche
allinterno delle singole aree geografiche con i risultati riassunti di seguito:
NORD
CENTRO
SUD
ISOLE
Prevalenza Prevalenza
0,29
0,29
0,26
0,32
Prevalenza
maschi
femmine
0,18
0,18
0,15
0,17
0,39
0,40
0,36
0,46
24
Guardando i dati sotto il profilo delle fasce di et la situazione riscontrata nel 2014 qui sintetizzata:
Fino a 5 anni
0,17%
6 mesi - 1anno
0,00%
Et Adulta
90,80%
Fino a 10 anni
9,3%
La celiachia risulta concentrata nella fascia di et adulta con quasi il 91%, a seguire quella che va dai 3,5 anni ai 10 con un 9%,
quella fino ai 3,5 anni con uno 0.17 % e per finire quella che comprende i bambini dai 6 mesi allanno di et che praticamente
lo 0%. Tale andamento segue la popolosit delle fasce prese in considerazione.
Il dettaglio della distribuzione territoriale della popolazione per fascia di et, riferita al 2014, ben visibile nella tabella:
ABRUZZO
BASILICATA
CALABRIA
CAMPANIA
EMILIA ROMAGNA
FRIULI VENEZIA GIULIA
LAZIO
LIGURIA
LOMBARDIA
MARCHE
MOLISE
P.A. BOLZANO
P.A. TRENTO
PIEMONTE
PUGLIA
SARDEGNA
SICILIA
TOSCANA
UMBRIA
VALLE DAOSTA
VENETO
TOTALE
Mesi
Anni
Anni
Et
6/12mesi
fino a 3,5
fino a 10
adulta
1
2
5
5
2
0
0
2
1
4
2
0
0
0
0
3
6
0
0
0
0
33
59
17
82
173
249
26
164
28
190
32
20
6
44
88
153
27
158
112
18
3
109
1.758
396
128
673
1.827
2.025
293
1.690
290
2.748
430
107
122
176
1.016
1.432
398
1.222
1.299
217
29
1.166
17.684
3.683
836
4.362
13.504
11.724
2.888
15.501
4.108
27.602
2.713
724
1.160
1.678
10.628
8.946
5.717
11.990
12.655
2.353
412
9.538
152.722
25
Mense
Le mense che su richiesta, ai sensi della Legge 123/2005, devono garantire un pasto senza glutine sono classificate come nello
schema seguente:
Tipologia
SCOLASTICHE
OSPEDALIERE
PUBBLICHE
Strutture di riferimento
Scuole pubbliche
Scuole private parificate
Ospedali pubblici
Ospizi e case di cura pubbliche
Cliniche private convenzionate
Istituti assistenziali e case di cura privati convenzionati
Enti, Istituti e Pubbliche Amministrazioni
Dalle anagrafi regionali nel 2014 le mense sul territorio nazionale risultano complessivamente 46.487, circa 5.000 in pi rispetto
al 2013. Il dato totale di fatto costituito da 30.810 mense scolastiche, 6.043 mense ospedaliere e 9.301 mense annesse alle
strutture pubbliche.
26
Mesi
Anni
Anni
Et
ABRUZZO
BASILICATA
CALABRIA
CAMPANIA
EMILIA ROMAGNA
FRIULI VENEZIA GIULIA
LAZIO
LIGURIA
LOMBARDIA
MARCHE
MOLISE
P.A. BOLZANO
P.A. TRENTO
PIEMONTE
PUGLIA
SARDEGNA
SICILIA
TOSCANA
UMBRIA
VALLE DAOSTA
VENETO
TOTALE
945
254
716
1.601
2.619
960
2.408
702
5.864
1.003
143
508
585
3.398
870
908
1.305
1.603
653
110
3.655
30.810
19
16
102
109
836
30
256
22
2.328
159
11
97
10
1.129
120
23
227
179
182
2
186
6.043
totali
143
40
1.935
482
51
175
231
545
2.393
221
68
152
90
552
240
147
307
716
38
148
627
9.301
1.107
310
2.753
2.192
3.861
1.165
2.895
1.269
10.585
1.383
200
757
685
5.079
1.230
1.078
1.839
2.498
873
260
4.468
46.487
Le Regioni con il pi alto numero di mense risultano la Lombardia con 10.585, il Piemonte con 5.079 e il Veneto con 4.468.
Se si considera il numero di residenti per Regione il dato interessante che le Regioni con pi mense non sono sempre le pi
popolose. Infatti dai dati ISTAT le regioni con pi abitanti sono rispettivamente Lombardia, Lazio e Campania.
La ripartizione geografica delle mense, organizzata per tipologia, ben visibile nel seguente grafico:
Scolastica
Ospedaliera
VENETO
VALLE DAOSTA
UMBRIA
TOSCANA
SICILIA
SARDEGNA
PUGLIA
PIEMONTE
P.A. TRENTO
P.A. BOLZANO
MOLISE
MARCHE
LOMBARDIA
LIGURIA
LAZIO
FRIULI V. G.
E. ROMAGNA
CAMPANIA
CALABRIA
BASILICATA
0%
ABRUZZO
10%
Pubblica
27
Formazione
La formazione e laggiornamento professionale degli operatori del settore alimentare (OSA) uno degli strumenti pi importanti
per garantire un innalzamento del livello di sicurezza e di qualit dei servizi offerti nel settore della ristorazione senza glutine.
Dai dati pervenuti risulta che nel 2014 sono stati attivati 1.204 corsi di formazione, che hanno portato alla formazione di circa
20.078 OSA. Nellambito dellattivit di formazione specifica sulla celiachia, prevista dallart. 5 della Legge 123/2005, le iniziative
di formazione e aggiornamento realizzate nel 2014 sul territorio nazionale sono di seguito sintetizzate:
280
192
178
144
79
73
10
4
VENETO
TOSCANA
SICILIA
SARDEGNA
PUGLIA
18
PIEMONTE
P.A. TRENTO
VALLE DAOSTA
23
19
P.A. BOLZANO
14
MOLISE
25
MARCHE
7
LOMBARDIA
1
LIGURIA
13
LAZIO
20
FRIULI V. G.
CAMPANIA
CALABRIA
BASILICATA
ABRUZZO
E. ROMAGNA
23
27
UMBRIA
54
28
Corsi
Numero
N. medio
N. medio
ABRUZZO
BASILICATA
CALABRIA
CAMPANIA
EMILIA ROMAGNA
FRIULI VENEZIA GIULIA
LAZIO
LIGURIA
LOMBARDIA
MARCHE
MOLISE
P.A. BOLZANO
P.A. TRENTO
PIEMONTE
PUGLIA
SARDEGNA
SICILIA
TOSCANA
UMBRIA
VALLE DAOSTA
VENETO
TOTALE
4.678
178
79
27
280
23
20
13
1
7
25
14
19
0
192
144
18
73
23
10
4
54
1.204
4.678
251
302
4.514
528
493
294
20
180
583
610
375
0
2.568
482
727
1.029
510
502
166
1.266
20.078
4.514
26
3
11
16
23
25
23
20
26
23
44
20
0
13
3
40
14
22
50
42
23
17
N. medio
Ore
2,5
2,0
4,0
2,0
3,0
3,0
2,0
4,0
5,0
3,0
4,0
3,0
0,0
3,5
4,0
2,5
2,3
3,7
5,3
3,0
2,5
3,1
0,0
0,0
1,0
0,0
2,0
3,0
4,0
0,0
0,0
0,0
0,0
3,3
0,0
2,0
1,0
1,0
3,3
3,7
0,7
0,0
1,0
1,2
2,5
2,0
5,0
2,0
5,0
6,0
6,0
4,0
5,0
3,0
4,0
6,3
0,0
5,5
5,0
3,5
5,6
7,4
6,0
3,0
3,5
4,3
Partecipanti 2014
2.568
1.266
1.029
727
482
375
510 502
VENETO
UMBRIA
TOSCANA
SICILIA
SARDEGNA
PUGLIA
PIEMONTE
P.A. TRENTO
P.A. BOLZANO
VALLE DAOSTA
166
0
MOLISE
LAZIO
FRIULI V. G.
E. ROMAGNA
CAMPANIA
LIGURIA
20
180
MARCHE
294
302
CALABRIA
BASILICATA
ABRUZZO
251
583 610
LOMBARDIA
528
493
29
Guardando i dati dellultimo biennio, il numero di corsi di formazione organizzati sono in crescita, 327 in pi nel 2014 rispetto
allanno precedente. Questo un dato confortante vista limportanza della formazione nella sicurezza alimentare e nella
sicurezza nutrizionale. Le regioni pi attive sulla formazione nellultimo biennio sono state il Piemonte, la Campania e lAbruzzo:
ABRUZZO
BASILICATA
CALABRIA
CAMPANIA
EMILIA ROMAGNA
FRIULI VENEZIA GIULIA
LAZIO
LIGURIA
LOMBARDIA
MARCHE
MOLISE
P.A. BOLZANO
P.A. TRENTO
PIEMONTE
PUGLIA
SARDEGNA
SICILIA
TOSCANA
UMBRIA
VALLE DAOSTA
VENETO
TOTALE
Corsi
Corsi
2013
2014
128
14
19
55
91
48
10
3
6
18
19
27
0
179
32
17
41
7
8
35
120
877
178
79
27
280
23
20
13
1
7
25
14
19
0
192
144
18
73
23
10
4
54
1.204
50
65
8
225
-68
- 28
3
-2
1
7
-5
-8
0
13
112
1
32
16
2
- 31
- 66
327
306
93
46
335
114
68
23
4
13
43
33
46
0
371
176
35
114
30
18
39
174
2.081
Ormai da anni si promuove e si incentiva, con i fondi dedicati alla celiachia, anche la formazione pratica, di solito svolta in cucine
didattiche, con lo scopo di far sperimentare direttamente in cucina gli aspetti trattati in aula. La cucina didattica rappresenta un
modello di formazione innovativo ed efficace in grado di sensibilizzare gli OSA direttamente sul campo. Dai dati, pi della met
delle Regioni applica questo modello formativo.
30
Conclusioni
di un Paese.
diagnosi di celiachia.
31
Regolamento
della
Regolamento
destinati
ad
di
istituzione
una
alimentazione
(CE)
n.
41/2009
particolare.
Regolamento (CE) n. 178/2002 del
Parlamento Europeo e del Consiglio
del
legislazione
istituisce
Parlamento
europeo
del
direttiva
1999/10/CE
della
delegato
(UE)
n.
esteri di fitostanolo.
celiachia.
Regolamento
delegato
(UE)
n. 3674
Commissione,
1155/2013
il
2005, n. 123.
negli alimenti.
Reg.1169/2011
n.
della
del
(Regolamento CE 1169/2011).
Parlamento
32
Progetto grafico
Direzione Generale della comunicazione
e dei rapporti europei e internazionali
Ufficio III