Premessa
In tempi recenti, numerosi interventi di carattere legislativo nazionale e sovranazionale hanno dato
sempre pi impulso allattivit di produzione di energia elettrica realizzando impianti,
specialmente di piccola dimensione, alimentati da fonti rinnovabili e/o di cogenerazione ad alto
rendimento. Ci ha condotto ad una condizione di crescente diffusione ed incremento dellattivit
di produzione di energia elettrica nel territorio, anche in corrispondenza dei siti di consumo. Come
conseguenza, un numero sempre crescente di nuovi soggetti si accostato alla produzione di
energia elettrica e, pi in generale, al sistema elettrico. Ne deriva una continua necessit di
adattare gli schemi regolatori esistenti e, ove necessario, di crearne di nuovi.
A ci si accompagna una sempre pi crescente richiesta informativa da parte dei soggetti
interessati. Con questa iniziativa lAutorit, gi da qualche tempo sensibile alle esigenze di
semplificazione e di agevolazione nella ricerca delle discipline di settore vigenti, anche attraverso
la promozione di testi unici, ha ritenuto opportuno fornire, a tutti i soggetti interessati ed in
particolare agli operatori del settore, una raccolta dei provvedimenti di propria competenza o delle
parti di essi che incidono direttamente sullattivit di produzione di energia elettrica. La redazione
di un testo unico di natura ricognitiva si pone come principale obiettivo quello di poter costituire
un valido strumento di consultazione e lavoro per quanti si trovino ad operare nellambito della
produzione di energia elettrica, nellattuale contesto di mercato.
Il documento proposto reca, pertanto, la raccolta delle principali disposizioni adottate
dallAutorit inerenti la produzione di energia elettrica, con particolare riferimento alle fonti
rinnovabili e alla cogenerazione ad alto rendimento. Esso ha finalit puramente ricognitive, non
contenendo disposizioni di regolazione innovativa ed ha principalmente la finalit di soddisfare
esigenze di carattere conoscitivo ed esplicativo pi volte rappresentate agli uffici della Direzione
Mercati dellAutorit da parte dei numerosi soggetti interessati allattivit produttiva.
La presente raccolta organizzata per filoni di attivit riguardanti le principali fasi della
produzione elettrica, dalle connessioni, allaccesso al mercato elettrico, con particolare riferimento
alle fonti rinnovabili e alla cogenerazione ad alto rendimento. Ciascuna sezione preceduta da una
serie di note esplicative che rimandano poi alle relative disposizioni regolatorie attualmente
vigenti.
Il documento predisposto dalla Direzione Mercati dellAutorit e sar periodicamente aggiornato
dalla medesima Direzione. Eventuali richieste di chiarimento e/o proposte di miglioramento
possono essere trasmesse alla predetta Direzione attraverso lindirizzo e-mail
mercati@autorita.energia.it, specificando nelloggetto il termine TUP.
Indice
Capitolo 1 - Introduzione
1.1 Produzione di energia elettrica
1.2 Impianti alimentati da fonti rinnovabili
1.2.1
Definizione di fonti rinnovabili
1.2.2
Semplificazioni e incentivi previsti per gli impianti alimentati da fonti
rinnovabili
1.3 Impianti cogenerativi ad alto rendimento
1.3.1
Definizione di cogenerazione ad alto rendimento
1.3.2
Semplificazioni e incentivi previsti per gli impianti cogenerativi ad alto
rendimento
1.4 Le iniziative a supporto dei produttori di energia elettrica
1.4.1
Sportello per il consumatore di energia
1.4.2
Disciplina per la trattazione dei reclami presentati dai produttori contro
un gestore di rete
1.4.3
Verifiche ispettive nei confronti dei gestori di rete
1.4.4
Testo unico ricognitivo della produzione elettrica
1.5 Elenco delle disposizioni regolatorie adottate dallAutorit in materia di produzione
di energia elettrica
Capitolo 2 - Connessioni
2.1 Principali riferimenti normativi
2.2 Riferimenti regolatori
2.3 Modalit e condizioni contrattuali per lerogazione del servizio di connessione (MCC)
2.4 Portale informatico finalizzato alla gestione delliter di connessione
2.5 Richiesta di connessione
2.6 Livello di tensione a cui erogato il servizio di connessione
2.7 Realizzazione delle connessioni in bassa e media tensione
2.7.1
Modalit procedurali
2.7.2
Condizioni economiche
2.7.3
Condizioni tecniche
2.7.4
Ulteriori agevolazioni nel caso di impianti alimentati da fonti rinnovabili o di
cogenerazione ad alto rendimento
2.8 Realizzazione delle connessioni in alta e altissima tensione
2.8.1
Modalit procedurali
2.8.2
Condizioni economiche
2.8.3
Condizioni tecniche
2.8.4
Ulteriori agevolazioni nel caso di impianti alimentati da fonti rinnovabili o di
cogenerazione ad alto rendimento
2.9 Validit del preventivo accettato
2.10 Abilitazione commerciale dellimpianto di produzione e delle unit di produzione (UP)
che lo compongono
2.10.1 Elementi per la registrazione e validazione su GAUD dellimpianto di
produzione e delle UP che lo compongono
2.10.2 Elementi per labilitazione ai fini della misura delle UP a configurazione
semplice
2.10.3 Elementi per labilitazione ai fini della misura delle UP a configurazione
complessa
2.10.4 Elementi per labilitazione ai fini commerciali delle unit di produzione
8
8
9
9
9
11
11
14
14
14
15
16
16
18
21
21
21
22
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24
24
25
25
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40
40
43
43
52
56
56
58
59
59
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61
64
3
64
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65
66
66
67
67
67
67
70
70
70
71
72
72
74
3.3.1
3.3.2
3.3.3
3.3.4
3.3.5
3.3.6
3.3.7
3.3.8
Riferimenti regolatori
Cosa si intende con il termine di servizio di misura dellenergia elettrica
prodotta
Quando serve installare un misuratore per lenergia elettrica prodotta
Responsabilit della misura dellenergia elettrica prodotta e relativi
corrispettivi nel caso dellAllegato A alla deliberazione n. 88/07
(impianti entrati in esercizio fino al 26 agosto 2012)
Responsabilit della misura dellenergia elettrica prodotta e relativi
corrispettivi nel caso dellAllegato A bis alla deliberazione n. 88/07
(impianti entrati in esercizio dal 27 agosto 2012)
Posizionamento delle apparecchiature di misura
Caratteristiche delle apparecchiature di misura
Testo della regolazione vigente in materia di misura dellenergia elettrica
prodotta: lAllegato A e lAllegato A bis alla deliberazione n. 88/07
142
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142
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159
159
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160
160
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161
161
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165
165
156
156
158
169
169
169
5
169
5.18.3
171
172
173
174
193
193
193
193
194
194
195
196
198
199
199
200
201
210
210
211
211
211
212
212
214
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219
221
232
232
232
237
238
239
6
7.6
7.7
7.8
7.9
7.10
7.11
7.12
7.13
Erogazione del servizio di trasmissione e distribuzione nel caso degli Altri Sistemi
Semplici di Produzione e Consumo (ASSPC)
Erogazione del servizio di dispacciamento nel caso degli Altri Sistemi Semplici
di Produzione e Consumo (ASSPC)
Erogazione dei servizi di maggior tutela e di salvaguardia ai clienti finali presenti
degli Altri Sistemi Semplici di Produzione e Consumo (ASSPC)
Profili contrattuali per laccesso ai servizi di trasmissione, distribuzione, dispacciamento
e vendita dellenergia elettrica immessa e prelevata per gli Altri Sistemi Semplici di
Produzione e Consumo (ASSPC)
Disposizioni in caso di morosit di un cliente finale presente in un Altro Sistema
Semplice di Produzione e Consumo (ASSPC)
Attivit di verifica a seguito del rilascio della qualifica di Altro Sistema Semplice di
Produzione e Consumo (ASSPC)
Disposizioni specifiche per gli Altri Sistemi Semplici di Produzione e Consumo (ASSPC)
con impianti di produzione combinata di energia elettrica e calore ai fini del rilascio della
qualifica di SEU e di SEESEU-B
Testo della regolazione vigente in materia di Sistemi Semplici di Produzione e Consumo:
lAllegato A alla deliberazione 578/2032/R/eel
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278
278
278
279
280
282
Capitolo 1
Introduzione
1.1
In un contesto di libero mercato dellenergia elettrica le varie attivit che caratterizzano il settore
sono ben distinte tra loro e vengono svolte, in regime di concessione o in regime di libero mercato,
da soggetti diversi. La produzione di energia elettrica1 unattivit liberalizzata che negli ultimi
anni caratterizzata da un notevole sviluppo anche per effetto delle normative recentemente
emanate a livello europeo e nazionale finalizzate alla promozione dellutilizzo delle fonti
rinnovabili e del risparmio energetico. In tale contesto nascono numerosi nuovi operatori che
iniziano ad operare sul libero mercato, nellambito della produzione di energia elettrica in Italia.
necessario che un produttore, prima di accingersi ad intraprendere lattivit di produzione e
vendita dellenergia elettrica, conosca i numerosi aspetti di carattere normativo e regolatorio che
riguardano, direttamente o indirettamente, tale attivit. La tabella 1.1 riassume, in estrema sintesi,
gli aspetti di carattere normativo e regolatorio che un produttore di energia elettrica deve conoscere,
specificando i soggetti che regolano e che erogano ciascun servizio.
Incentivi
Cessione o
scambio
dell'energia
Accesso ai servizi di
sistema
Autorizzazioni
Regioni o Stato
Regioni, enti locali o Stato
(solo per impianti con potenza (solo per impianti con potenza
termica superiore a 300 MWt e termica superiore a 300 MWt e
impianti eolici off shore)
impianti eolici off shore)
Autorit
Gestore di rete
(imprese distributrici o Terna)
Trasporto e Dispacciamento
Autorit
Misura
Autorit
Gestore di rete
(imprese distributrici o Terna)
Cessione dell'energia
Autorit
Autorit
Incentivi
(ove previsti)
GSE
Connessioni
- tabella 1.1 1
Per un approfondimento relativo ai dati di produzione di energia elettrica in Italia si faccia riferimento ai dati statistici
pubblicati annualmente da Terna S.p.A. sul proprio sito internet.
In generale, la regolazione definita dallAutorit non introduce distinzioni tra fonti e tipologie
impiantistiche, fatti salvi i casi in cui la normativa primaria prevede esplicitamente agevolazioni. ,
in particolare, il caso delle fonti rinnovabili e/o della cogenerazione ad alto rendimento che, quindi,
devono essere opportunamente definite.
1.2
1.2.1
Le fonti energetiche rinnovabili sono state definite inizialmente nel decreto legislativo n. 387/03, di
recepimento della direttiva europea 2001/77/CE, e successivamente nel decreto legislativo n. 28/11,
di recepimento della direttiva europea 2009/28/CE. In particolare, ai sensi del decreto legislativo
n. 28/11, lenergia elettrica prodotta da fonti rinnovabili lenergia elettrica proveniente da fonti
rinnovabili non fossili, vale a dire energia eolica, solare, aerotermica, geotermica, idrotermica e
oceanica, idraulica, biomassa, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas.
Pi in dettaglio, lenergia aerotermica lenergia accumulata nellaria ambiente sotto forma di
calore; lenergia geotermica lenergia immagazzinata sotto forma di calore nella crosta terrestre;
lenergia idrotermica lenergia immagazzinata nelle acque superficiali sotto forma di calore; la
biomassa la frazione biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui di origine biologica provenienti
dallagricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali), dalla silvicoltura e dalle industrie
connesse, comprese la pesca e lacquacoltura, gli sfalci e le potature provenienti dal verde pubblico
e privato, nonch la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani.
Il medesimo decreto definisce come energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili:
- lenergia elettrica prodotta da impianti alimentati esclusivamente da fonti energetiche
rinnovabili;
- la produzione imputabile alle fonti rinnovabili (nel caso di centrali ibride),
mentre esclude da tale definizione lenergia elettrica prodotta da sistemi di stoccaggio. Pertanto, ad
esempio, nel caso di impianti idroelettrici di pompaggio solo lenergia elettrica attribuibile agli
apporti naturali (ove presenti) da considerare energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili.
1.2.2
Nel caso di impianti alimentati da fonti rinnovabili, le disposizioni normative vigenti prevedono
semplificazioni e incentivi, come verr pi dettagliatamente esposto nel seguito. La legislazione
vigente a livello nazionale, escludendo quindi iniziative di carattere regionale o locale e
agevolazioni fiscali, prevede:
- i certificati verdi correlati allenergia elettrica netta prodotta da impianti alimentati da fonti
rinnovabili entrati in esercizio fino al 31 dicembre 2012 2 (vds. il decreto interministeriale 18
dicembre 2008);
- le tariffe fisse onnicomprensive (feed in tariff)3 per lenergia elettrica immessa in rete da
impianti alimentati dalla fonte eolica di potenza fino a 200 kW e da impianti alimentati dalle
altre fonti rinnovabili, ad eccezione degli impianti alimentati dalla fonte solare, di potenza fino
2
Feed in tariff significa che lincentivo, riconosciuto per lenergia elettrica immessa in rete, include la vendita
dellenergia elettrica che, quindi, non rimane nella disponibilit del produttore. Lenergia elettrica immessa in rete viene
ritirata a un prezzo gi inclusivo dellincentivo.
Feed in premium significa che lincentivo, riconosciuto per lenergia elettrica prodotta, non include la vendita
dellenergia elettrica che rimane nella disponibilit del produttore.
10
1.3
1.3.1
Per sezione di impianto di produzione combinata di energia elettrica e calore si intende ogni modulo in cui pu essere
scomposto limpianto di produzione combinata di energia elettrica e calore in grado di operare anche
indipendentemente dalle altre sezioni.
6
Il calore utile, secondo la direttiva 2004/8/CE, il calore prodotto in un processo di cogenerazione per soddisfare
una domanda economicamente giustificabile, cio una domanda non superiore al fabbisogno di calore e che sarebbe
altrimenti soddisfatta a condizioni di mercato mediante processi di generazione di energia diversi dalla cogenerazione.
7
La garanzia dorigine una sorta di certificato che, riportando tutte le informazioni necessarie, permetta ai produttori
di dimostrare che lenergia elettrica da essi venduta prodotta mediante cogenerazione ad alto rendimento. Una
garanzia di origine simile viene gi riconosciuta attualmente allenergia elettrica prodotta da fonti rinnovabili.
11
Infatti il rendimento di primo principio, che, basandosi sul primo principio della termodinamica,
equipara lenergia elettrica a quella termica, tende ad assumere valori pi elevati nel momento in
cui considerevole il recupero termico.
Se tali unit di produzione combinata di energia elettrica e calore presentano rendimenti di primo
principio inferiori alle soglie rispettivamente del 75% e dell80%, lenergia elettrica prodotta viene
divisa in due frazioni: una qualificabile come cogenerativa, laltra qualificabile come prodotta in
modo convenzionale. La prima frazione, secondo la direttiva 2004/8/CE, si ottiene moltiplicando il
calore utile prodotto, al netto della produzione da caldaie ausiliarie, per il rapporto C di massimo
recupero termico dellimpianto8; cio la quantit di energia elettrica qualificabile come cogenerativa
la quota parte di energia elettrica che verrebbe prodotta se, a parit di calore utile, lunit
funzionasse nella condizione di massimo recupero termico.
Calcolo dellindice PES
Per definire la cogenerazione ad alto rendimento, la direttiva 2004/8/CE utilizza un criterio basato
sullindice PES (Primary Energy Saving), indice di risparmio di energia primaria concettualmente
identico allindice IRE previsto dallAllegato A alla deliberazione n. 42/02. In particolare, la
cogenerazione ad alto rendimento quella che soddisfa la seguente relazione:
PES = 1
1
Ee
1
Et
1
Ec Ref_E Ec Ref_H
= 1
Ec
Ee Et
+
es ts
PES min
dove:
- Ec indica lenergia primaria dei combustibili utilizzati da una unit di produzione combinata di
energia elettrica e calore;
- Ee indica la produzione di energia elettrica lorda di una unit di produzione combinata di
energia elettrica e calore;
- Et indica la produzione di energia termica utile di una unit di produzione combinata di energia
elettrica e calore;
- PESmin = 10% per tutte le unit, ad eccezione di quelle di piccola e microcogenerazione
(impianti di fino a 1 MW) per le quali pari allo 0%;
- Ref_H il valore di rendimento di riferimento per la produzione separata di calore. Tali valori
variano in base alle modalit di utilizzo del calore: ad esempio, sono pi elevati nel caso in cui
il calore venga ceduto ad un fluido vettore rispetto al caso in cui si utilizzino direttamente i gas
di scarico (si veda la decisione della Commissione Europea del 21 dicembre 2006, poi sostituita
dalla decisione della Commissione Europea del 19 dicembre 2011);
Si noti che lindice elettrico C di massimo recupero termico difficilmente verificabile ed individuabile in modo
univoco. I valori riportati dalla direttiva 2004/8/CE sono solo valori indicativi e devono essere sostituiti con quelli di
ciascun impianto.
12
La direttiva 2004/8/CE prevede che la definizione di cogenerazione ad alto rendimento possa essere
applicata in due modi, ma in Italia stato implementato solo il modo seguente nel quale:
- Ee/Ec, chiamato CHP E dalla direttiva 2004/8/CE, definito come il rapporto tra lenergia
elettrica qualificabile come cogenerativa (Ee totale pertanto da sostituire con ECHP Ee), e
lenergia primaria del combustibile, con esclusivo riferimento alla produzione di energia
termica utile e di energia elettrica qualificabile come cogenerativa (Ec totale pertanto da
sostituire con una sua frazione chiamata FCHP Ec);
- Et/Ec, chiamato CHP H dalla direttiva 2004/8/CE, definito come il rapporto tra lenergia
termica utile prodotta al netto delle caldaie ausiliarie (HCHP), e lenergia primaria del
combustibile, con esclusivo riferimento alla produzione di energia termica utile e di energia
elettrica qualificabile come cogenerativa (Ec totale pertanto da sostituire con una sua frazione
chiamata FCHP Ec).
Quindi lunit reale divisa in due virtuali:
1. la prima funzionante in assetto pienamente cogenerativo e caratterizzata da:
- un indice elettrico C, chiamato anche Ceff. Tale indice elettrico viene convenzionalmente
posto pari allindice elettrico che lunit avrebbe se funzionasse con un rendimento di
primo principio pari al 75% (nel caso di turbina a vapore a contropressione, turbina a gas
con recupero termico, motore a combustione interna, microturbine, motori Stirling e celle a
combustibile) o all80% (nel caso di ciclo combinato con recupero di calore e con turbina a
vapore con condensazione e spillamento)9;
- HCHP (energia termica utile al netto delle caldaie ausiliarie);
- ECHP = C * HCHP;
- FCHP (energia primaria associata a ECHP e HCHP).
Solo per questa unit virtuale si calcola lindice PES per verificare che sia cogenerativa ad alto
rendimento.
2. la seconda funzionante in assetto unicamente elettrico e caratterizzata da:
- HCHP = 0;
- EenonCHP = Ee ECHP;
- FnonCHP = Ec FCHP (energia primaria associata a EenonCHP).
Naturalmente, se lunit reale presentasse un rendimento di primo principio pari o superiore al 75%
(nel caso di turbina a vapore a contropressione, turbina a gas con recupero termico, motore a
combustione interna, microturbine, motori Stirling e celle a combustibile) o all80% (nel caso di
ciclo combinato con recupero di calore e con turbina a vapore con condensazione e spillamento),
non sarebbe necessario suddividerla in due unit virtuali. Sarebbe quindi sufficiente calcolare
lindice PES per lintera unit reale al fine di verificare che sia cogenerativa ad alto rendimento.
I criteri per la definizione di cogenerazione ad alto rendimento sono stati puntualizzati, a livello
europeo, con la decisione della Commissione Europea del 19 novembre 2008, recepita in Italia con
il decreto ministeriale 4 agosto 2011 e le relative linee guida.
Si vedano, per dettagli, le linee guida per lapplicazione del decreto ministeriale 5 settembre 2011.
13
1.3.2
La legislazione vigente a livello nazionale (in particolare il decreto legislativo n. 20/07), escludendo
eventuali iniziative di carattere regionale o locale e agevolazioni fiscali, prevede10:
- lesonero dallobbligo di acquisto dei certificati verdi previsto per i produttori e gli importatori
di energia elettrica con produzioni e importazioni annue da fonti non rinnovabili eccedenti i
100 GWh (gi previsto dallarticolo 11, comma 2, del decreto legislativo n. 79/99);
- la precedenza, nellambito del dispacciamento, dellenergia elettrica prodotta da cogenerazione
rispetto allenergia elettrica prodotta da fonti convenzionali (gi previsto dallarticolo 11,
comma 4, del decreto legislativo n. 79/99);
- i titoli di efficienza energetica (o certificati bianchi) correlati al risparmio di energia primaria
(gi previsti dallarticolo 9, comma 1, del decreto legislativo n. 79/99 e dallarticolo 16, comma
4, del decreto legislativo n. 164/00), i cui criteri applicativi, in relazione alla cogenerazione ad
alto rendimento, sono definiti dal decreto ministeriale 5 settembre 2011;
- semplificazioni e disposizioni particolari in materia di connessioni, regolate dallAutorit;
- ritiro dellenergia elettrica immessa in rete dagli impianti di potenza inferiore a 10 MVA, in
alternativa al libero mercato, secondo principi di semplicit procedurale e applicando
condizioni economiche di mercato (vds. larticolo 13, comma 3, del decreto legislativo
n. 387/03 e il comma 41 della legge n. 239/04), regolato dallAutorit;
- lo scambio sul posto per impianti di potenza nominale fino a 200 kW (vds. larticolo 6, comma
6, del decreto legislativo n. 20/07), regolato dallAutorit.
1.4
1.4.1
Con la diffusione della generazione distribuita, anche per effetto degli strumenti incentivanti,
aumenta sempre pi il numero dei soggetti attivamente impegnati nella produzione di energia
elettrica e, quindi, interessati dalla regolazione delle modalit di accesso e di utilizzo delle reti
nonch di commercializzazione dellenergia elettrica. Diventa pertanto sempre pi importante
promuovere la diffusione delle informazioni e anche lesistenza di uninterfaccia di riferimento per
la gestione dei reclami.
Per questo motivo, lAutorit, con la deliberazione 548/2012/E/com, nellapprovare il nuovo
Regolamento per lo svolgimento, da parte dello Sportello per il consumatore di energia11, delle
attivit afferenti al trattamento dei reclami, ha previsto che, a decorrere dall1 gennaio 2013, lo
Sportello per il consumatore di energia lo strumento con cui lAutorit assicura il trattamento
efficace anche dei reclami e delle relative richieste di informazioni dei prosumer12, in attuazione
delle disposizioni del decreto legislativo n. 93/11.
10
Per poter ottenere le agevolazioni previste per la cogenerazione ad alto rendimento necessario che limpianto venga
qualificato come cogenerativo ad alto rendimento (si veda al riguardo il sito internet del GSE).
11
Lo Sportello per il consumatore di energia dellAutorit, gestito in collaborazione con lAcquirente Unico S.p.A., ha
lo scopo di dare informazioni, assistenza e tutela ai clienti finali di energia elettrica e gas, mettendo a disposizione un
canale di comunicazione diretto, in grado di assicurare una tempestiva risposta a reclami, istanze e segnalazioni.
12
Il prosumer, ai sensi del Regolamento per lo svolgimento, da parte dello Sportello per il consumatore di energia, delle
attivit afferenti al trattamento dei reclami, il soggetto che al contempo produttore, limitatamente agli impianti di
potenza fino a 10 MW, e cliente finale di energia elettrica.
14
1.4.2
Disciplina per la trattazione dei reclami presentati dai produttori contro un gestore di
rete
Ai sensi dellAllegato A alla deliberazione 188/2012/E/com, il prosumer il soggetto che al contempo produttore,
limitatamente agli impianti di potenza fino a 10 MW, e cliente finale di energia elettrica.
14
LAutorit, con la deliberazione ARG/elt 123/08, aveva adottato il Regolamento per la risoluzione delle controversie
che insorgono tra produttori e gestori di rete in relazione allerogazione del servizio di connessione di impianti di
produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili. La deliberazione 188/2012/E/com ha abrogato la
deliberazione ARG/elt 123/08 a decorrere dalla data di entrata in vigore della medesima deliberazione 188/2012/E/com
(24 maggio 2012).
15
Per maggiori dettagli relativi alla Disciplina si rimanda allAllegato A alla deliberazione
188/2012/E/com.
1.4.3
LAutorit, ai sensi della legge n. 481/95, al fine di garantire la promozione della concorrenza e
dellefficienza nel settore dei servizi di pubblica utilit, controlla lo svolgimento dei servizi con
poteri di ispezione, di accesso, di acquisizione della documentazione e delle notizie utili.
Ad esempio, con riferimento al servizio di connessione alla rete elettrica degli impianti, dal 2011
stato avviato un programma di verifiche ispettive presso i gestori di rete al fine di valutare, in modo
dettagliato, loperato dei singoli gestori di rete, raccogliendo e analizzando puntualmente una serie
di pratiche di connessione scelte a campione presso i gestori medesimi. Tali verifiche ispettive sono
effettuate per mezzo:
- di un controllo procedurale utilizzando una check-list da compilare in sede di verifica ispettiva;
- della visione e acquisizione di elementi documentali ed informativi, relativi alliter di
connessione;
- dellestrazione di un campione di pratiche di connessione dal sistema informatico del gestore di
rete.
Nel corso delle verifiche ispettive, a titolo di esempio, viene effettuato il controllo:
- del rispetto delle tempistiche definite per la consegna del preventivo di connessione e della
coerenza del contenuto del preventivo con quanto previsto dalla regolazione dellAutorit;
- del rispetto delle tempistiche definite per lavvio delliter autorizzativo relativo allimpianto di
rete per la connessione, nei casi in cui questultimo sia seguito dal gestore di rete;
- del rispetto delle tempistiche definite per lesecuzione dei lavori per la connessione e per
lattivazione della connessione;
- delleffettiva erogazione degli indennizzi automatici secondo le modalit previste dalle
deliberazioni dellAutorit vigenti in materia.
Nei casi in cui vengano riscontrate presunte difformit rispetto a quanto previsto dalla regolazione,
lAutorit avvia unistruttoria formale che si pu concludere con:
- ordini di cessazione della condotta lesiva e/o diffide ad adempiere;
- provvedimenti sanzionatori;
- impegni proposti dalla societ e accettati dallAutorit in luogo dellaccertamento della
violazione;
- provvedimenti di chiusura del procedimento senza atti successivi (archiviazione).
Naturalmente le verifiche ispettive possono anche essere previste nei confronti dei produttori al fine
di valutarne loperato per quanto attiene il rispetto della regolazione dellAutorit.
1.4.4
17
Delibere di riferimento
Contratti da siglare
Capitolo 4 (trasporto) e
Capitolo 5 (dispacciamento)
Capitolo 8 e
Capitolo 6, paragrafo 6.1
Il ritiro a tariffa fissa
onnicomprensiva , di fatto, un
ritiro dedicato effettuato dal GSE
ad un prezzo amministrato
onnicomprensivo ed inclusivo
anche dell'incentivo
Deliberazione 570/2012/R/efr
Deliberazione n. 280/07
- tabella 1.2 -
1.5
18
Deliberazione n. 281/05
Modalit e condizioni contrattuali dei gestori di rete (MCC 281)
Bassa tensione
Deliberazione n. 89/07
Condizioni procedurali ed economiche per richieste di connessione presentate dall1 gennaio 2009
Ogni livello di tensione
Bassa tensione
Trasporto
Dispacciamento
Deliberazione n. 111/06
Deliberazioni 281/2012/R/efr (dispacciamento fonti rinnovabili non
programmabili), dall1 gennaio 2013
Deliberazione 84/2012/R/eel (prescrizioni requisiti tecnici che devono fornire
gli impianti connessi alle reti MT e BT)
Codice di rete di Terna verificato dallAutorit
Misura
Energia elettrica
scambiata con la rete
Deliberazione n. 88/07
Cessione energia e scambio sul posto
Ritiro dedicato
Deliberazione n. 280/07
Connessione alle reti elettriche, accesso e utilizzo della rete, misura, cessione energia e scambio sul posto nel caso
di Sistemi Semplici di Produzione e Consumo
Deliberazione 578/2013/R/eel
- tabella 1.3 -
19
Fonti rinnovabili
Certificati verdi
Tariffa fissa
onnicomprensiva per le
altre fonti rinnovabili
Definizione di
cogenerazione ad alto
rendimento
Deliberazione n. 42/02
Deliberazione n. 296/05 (aggiornamento dei parametri di calcolo)
Deliberazione n. 307/07 (aggiornamento dei parametri di calcolo)
Deliberazione ARG/elt 174/09 (aggiornamento dei parametri di calcolo)
Deliberazione ARG/elt 181/11 (aggiornamento a seguito dellemanazione del DM
4 agosto 2011 e 5 settembre 2011)
Controlli tecnici e sopralluoghi sugli impianti
Deliberazione n. 60/04
Deliberazione n. 215/04 (Regolamento tecnico)
- tabella 1.4 -
20
Capitolo 2
Connessioni
2.1
LAutorit regola il servizio di connessione alle reti con obbligo di connessione di terzi, erogato dai
gestori di rete (imprese distributrici e Terna), applicando le disposizioni riportate nella normativa
primaria. In particolare si ricorda che:
- la legge n. 481/95 (articolo 2, comma 12) ha dato mandato allAutorit per la definizione delle
condizioni tecniche ed economiche di accesso e di interconnessione alle reti;
- il decreto legislativo n. 79/99 (articolo 9, comma 1) ha previsto lobbligo, in capo alle imprese
distributrici, di connettere alle proprie reti tutti i soggetti che ne facciano richiesta, senza
compromettere la continuit del servizio, purch siano rispettate le regole tecniche, nonch le
deliberazioni emanate dallAutorit in materia;
- il decreto legislativo n. 387/03 (articolo 14), recependo la direttiva europea 2001/77/CE, ha
introdotto una serie di agevolazioni nel caso di impianti alimentati da fonti rinnovabili;
- il decreto legislativo n. 20/07 (articolo 7), recependo la direttiva europea 2004/8/CE, ha
introdotto una serie di agevolazioni nel caso di impianti di cogenerazione ad alto rendimento;
- la legge n. 244/07 ha introdotto ulteriori agevolazioni nel caso di impianti alimentati da fonti
rinnovabili e che, limitatamente alle fonti rinnovabili, ha assegnato allAutorit il potere di
prevedere procedure sostitutive nel caso di inerzia da parte dei gestori di rete e il potere di
gestire e risolvere, in modo vincolante, le controversie eventualmente insorte tra produttori e
gestori di rete.
2.2
Riferimenti regolatori
Le disposizioni relative al servizio di connessione alle reti con obbligo di connessione di terzi, nel
caso degli impianti di produzione di energia elettrica, sono definite:
- nel caso di richieste di connessione alla rete di media o alta tensione presentate fino al 31
dicembre 2008, nellAllegato A alla deliberazione n. 281/05, recante Condizioni per
lerogazione del servizio di connessione alle reti elettriche con tensione nominale superiore ad
1 kV i cui gestori hanno obbligo di connessione di terzi;
- nel caso di richieste di connessione alla rete di bassa tensione presentate fino al 31 dicembre
2008, nellAllegato A alla deliberazione n. 89/07, recante Condizioni tecnico economiche per
la connessione di impianti di produzione di energia elettrica alle reti elettriche con obbligo di
connessione di terzi a tensione nominale minore o uguale ad 1 kV;
- nel caso di richieste di connessione alla rete, indipendentemente dal livello di tensione a cui
sar erogato il servizio, presentate dall1 gennaio 2009 e fino al 31 dicembre 2010,
nellAllegato A alla deliberazione ARG/elt 99/08 e nellAllegato B alla deliberazione
ARG/elt 125/10;
- nel caso di richieste di connessione alla rete, indipendentemente dal livello di tensione a cui
sar erogato il servizio, presentate dall1 gennaio 2011, nellAllegato A alla deliberazione
ARG/elt 99/08, come modificato dallAllegato A alla deliberazione ARG/elt 125/10 recante
Testo integrato delle condizioni tecniche ed economiche per la connessione alle reti elettriche
21
con obbligo di connessione di terzi degli impianti di produzione di energia elettrica (Testo
integrato delle connessioni attive TICA)15.
Nel seguito ci si riferir unicamente allattuale quadro normativo stabilito dalle disposizioni vigenti
per richieste di connessione presentate a partire dall1 gennaio 2011.
2.3
I gestori di reti pubblicano, sui propri siti internet, le Modalit e condizioni contrattuali per
lerogazione del servizio di connessione (MCC). Le MCC sono predisposte conformemente al
TICA. Terna e le imprese distributrici con pi di 100.000 clienti trasmettono allAutorit le MCC
per lerogazione del servizio di connessione. I medesimi gestori danno evidenza allAutorit di ogni
modifica eventualmente apportata a seguito della prima pubblicazione.
Le MCC devono prevedere:
- le modalit per la presentazione della richiesta di connessione, ivi inclusa la specificazione
della documentazione richiesta, e per il pagamento del corrispettivo per lottenimento del
preventivo. I gestori di rete elaborano altres un modello standard che tenga conto di quanto
previsto dal TICA;
- le modalit e i tempi di risposta del gestore di rete, con particolare riferimento alla
presentazione del preventivo e, ove prevista, della Soluzione Tecnica Minima di Dettaglio
(STMD);
- i termini di validit della soluzione proposta dal gestore di rete, decorsi i quali, in assenza di
accettazione da parte del richiedente, la richiesta di connessione deve intendersi decaduta;
- le modalit per la scelta della soluzione per la connessione da parte del richiedente e per
lesercizio delle opzioni consentite dal TICA in materia di gestione delliter autorizzativo e di
realizzazione in proprio della connessione;
- le modalit e i tempi in base ai quali il gestore di rete, per le azioni di propria competenza,
realizza gli impianti di rete per la connessione;
- le soluzioni tecniche convenzionali adottate dal gestore di rete interessato per la realizzazione
della connessione alla rete degli impianti elettrici, unitamente allindicazione di valori unitari di
riferimento atti allindividuazione dei costi medi corrispondenti alla realizzazione di ciascuna
soluzione tecnica convenzionale;
- per ciascuna delle soluzioni tecniche convenzionali, nel caso di connessioni in alta e altissima
tensione, il valore convenzionale della potenza massima di esercizio in condizioni normali di
funzionamento, intesa come la potenza massima dellintera infrastruttura per la connessione
nelle normali condizioni di esercizio indipendentemente dal reale grado di utilizzo di tale
infrastruttura per limpianto di produzione;
- gli standard tecnici e le specifiche di progetto essenziali per la realizzazione degli impianti di
rete per la connessione e per il loro esercizio e manutenzione;
- le modalit di pagamento del corrispettivo per la connessione. Il gestore di rete presenta diverse
modalit di pagamento, tra loro alternative;
- le modalit per la determinazione del corrispettivo a copertura dei costi sostenuti per la gestione
delliter autorizzativo e delleventuale corrispettivo a copertura dei costi di predisposizione
della documentazione da presentare nellambito delliter autorizzativo;
- le modalit di modifica dei tempi di risposta del gestore di rete e dei tempi di realizzazione
degli impianti di rete nei casi consentiti dal TICA;
15
Tali disposizioni si applicano anche alle richieste di connessione, alla rete con obbligo di connessione di terzi, delle
linee elettriche di cui al decreto del Ministro delle Attivit Produttive 21 ottobre 2005.
22
le tipologie degli impianti di rete per la connessione che possono essere progettati e realizzati a
cura dei richiedenti, dando indicazioni in merito alle procedure per la realizzazione in proprio
di tali impianti, sulla base di quanto indicato nel TICA;
la specifica tecnica sulla misura, predisposta completando quella definita da Terna, sentito il
GSE, per le parti di propria competenza, funzionale anche allattivit di validazione
dellimpianto di produzione e delle unit di produzione che compongono limpianto di
produzione ai fini della misura;
le informazioni relative a:
le configurazioni ammissibili nei casi in cui si vogliano connettere alla rete, tramite lo
stesso punto, impianti di produzione e impianti di consumo. A tal fine il gestore di rete
deve evidenziare i requisiti minimi che il sistema deve possedere per rientrare in ciascuna
delle categorie in cui classificabile un Altro Sistema Semplice di Produzione e Consumo
(ASSPC) ai sensi dellAllegato A alla deliberazione 578/2013/R/eel (Testo Integrato dei
Sistemi Semplici di Produzione e Consumo TISSPC);
i benefici tariffari previsti dalla legge per i Sistemi Efficienti di Utenza (SEU) e i Sistemi
Esistenti Equivalenti ai Sistemi Efficienti di Utenza (SEESEU), nonch le modalit per
richiederne lapplicazione, evidenziando che tali benefici verranno applicati solo a seguito
del rilascio da parte del GSE della corrispondente qualifica.
Le soluzioni tecniche convenzionali prevedono lindividuazione delle parti degli impianti per la
connessione che sono considerate impianti di utenza per la connessione16 (nei limiti consentiti dal
TICA) e le parti degli impianti per la connessione che sono considerate impianti di rete per la
connessione17. In generale, nel caso di connessioni in bassa e media tensione non viene prevista la
presenza dellimpianto di rete per la connessione. Invece, nel caso di connessioni in alta e altissima
tensione (ove generalmente sono presenti entrambi), vengono definiti dei criteri per la
razionalizzazione dello sviluppo delle reti. In particolare, dette attribuzioni devono essere
determinate contemplando almeno i seguenti fattori:
- potenza di connessione;
- livello di tensione al quale viene realizzata la connessione;
- tipologia dellimpianto per il quale stato richiesto laccesso alle infrastrutture di reti elettriche,
con riferimento allimmissione o al prelievo di energia elettrica;
- topologia della rete elettrica esistente;
- eventuali aspetti riguardanti la gestione e la sicurezza del sistema elettrico.
2.4
Terna e le imprese distributrici con almeno 100.000 clienti, entro il 30 giugno 2011, predispongono
un portale informatico finalizzato alla gestione delliter di connessione. Tale portale uno
16
Limpianto di utenza per la connessione la porzione di impianto per la connessione (insieme degli impianti
realizzati a partire dal punto di inserimento sulla rete esistente, necessari per la connessione alla rete di un impianto di
produzione) la cui realizzazione, gestione, esercizio e manutenzione rimangono di competenza del richiedente.
Limpianto di utenza per la connessione, a sua volta, pu essere distinto in:
- una parte interna al confine di propriet dellutente a cui asservita la connessione fino al medesimo confine di
propriet o al punto di connessione qualora interno al predetto confine di propriet;
- una parte compresa tra il confine di propriet dellutente a cui asservita la connessione e il punto di connessione.
Nel caso in cui il punto di connessione interno al confine di propriet, tale parte non presente.
17
Limpianto di rete per la connessione la porzione di impianto per la connessione di competenza del gestore di rete,
compresa tra il punto di inserimento sulla rete esistente e il punto di connessione.
23
strumento complementare a quello implementato da Terna ai fini del GAUD18 e viene utilizzato
per lo scambio delle informazioni necessarie per la gestione delliter di connessione. Terna e le
imprese distributrici, al fine di ottimizzare le comunicazioni, possono prevedere che tutte le
informazioni necessarie per la gestione delliter di connessione vengano scambiate unicamente per
il tramite del portale informatico, dando un opportuno preavviso ai richiedenti e prevedendo un
periodo transitorio di almeno 6 mesi dalla data di implementazione del portale medesimo.
2.5
Richiesta di connessione
Le richieste di connessione sono riferite al valore della potenza in immissione richiesta; tale valore
pari al valore della potenza complessivamente disponibile per limmissione di energia elettrica,
dopo gli interventi da effettuare, senza che lutente sia disconnesso.
Le richieste di connessione per potenza in immissione inferiore a 10 MW devono essere presentate
allimpresa distributrice competente nellambito territoriale; le richieste di connessione per potenza
in immissione uguale o maggiore a 10 MW devono essere presentate a Terna. Nel caso di
adeguamenti di connessioni gi esistenti, le richieste devono essere presentate al gestore della rete a
cui limpianto gi connesso.
Le richieste di connessione vanno effettuate secondo un modello standard elaborato dai gestori di
rete e dovranno contenere le informazioni di cui al comma 6.3 del TICA.
Il richiedente pu indicare, nella richiesta di connessione, un punto esistente sulla rete al quale
dovr riferirsi il gestore di rete per la determinazione del preventivo per la connessione.
Alla presentazione della richiesta di connessione, il richiedente tenuto a versare un corrispettivo
per lottenimento del preventivo e a inviare, nella richiesta di connessione, la documentazione
attestante lavvenuto pagamento del medesimo corrispettivo. Tale corrispettivo definito per fasce
di potenza richiesta in immissione, come di seguito indicato in tabella 2.1.
Corrispettivo
100
200
500
1.500
2.500
Sulla base delle disposizioni presenti nel TICA possibile richiedere una connessione in
immissione per una potenza (potenza in immissione richiesta) inferiore al valore della potenza
nominale dellimpianto di produzione che si vuole connettere alla rete pubblica. Nel caso in cui,
per, durante lesercizio dellimpianto di produzione si dovessero verificare delle immissioni di
energia elettrica in rete eccedenti la potenza in immissione richiesta il gestore di rete procede ad
adeguare la connessione ove tecnicamente possibile (per maggiori dettagli si veda il paragrafo
2.16).
18
GAUD il sistema di Gestione dellAnagrafica Unica Degli Impianti di produzione di energia elettrica predisposto
da Terna, in ottemperanza allarticolo 9, comma 9.3, lettera c), della deliberazione ARG/elt 205/08 e alla deliberazione
ARG/elt 124/10.
24
2.6
Il servizio di connessione erogato in bassa tensione per potenze in immissione richieste fino a
100 kW, mentre erogato in media tensione per potenze in immissione richieste fino a 6.000 kW.
Tali condizioni non escludono la possibilit di erogare il servizio di connessione in bassa o media
tensione per potenze in immissione richieste superiori rispettivamente a 100 kW o a 6.000 kW.
Nel caso in cui la connessione sia gi esistente, il servizio di connessione erogato tramite il punto
di connessione gi esistente e al livello di tensione della connessione esistente, nei limiti di potenza
gi disponibile.
Il livello di tensione di erogazione del servizio non individua necessariamente il valore della
tensione dellimpianto di rete per la connessione. Ci significa che, ad esempio, per lerogazione
del servizio in bassa tensione limpianto di rete pu essere realizzato in media tensione, se
necessario secondo le scelte effettuate dallimpresa distributrice, con il vincolo, per, che sia
realizzata una cabina di trasformazione media/bassa tensione nella titolarit dellimpresa
distributrice.
Nel caso in cui si richieda la connessione per un impianto di produzione di energia elettrica in
presenza di una connessione in prelievo esistente, leventuale adeguamento della sola potenza
disponibile in immissione non comporta un corrispondente adeguamento della potenza impegnata ai
fini dellerogazione del servizio di distribuzione per i prelievi di energia elettrica; ci significa che
il cliente pu mantenere invariata la potenza relativa al proprio contratto in prelievo anche se
installa un impianto di produzione per il quale richiede una potenza in immissione superiore.
2.7
2.7.1
Nel caso di connessioni in bassa e media tensione, lAutorit ha definito modalit procedurali
standard e condizioni economiche convenzionali al fine di introdurre elementi di maggior
semplicit per i produttori titolari di impianti di piccola e media taglia, tenendo conto della
standardizzazione che, nella maggior parte dei casi, contraddistingue tali connessioni.
19
I lavori semplici sono la realizzazione, modifica o sostituzione a regola darte dellimpianto del gestore di rete
eseguita con un intervento limitato alla presa ed eventualmente al gruppo di misura.
20
I lavori complessi sono la realizzazione, modifica o sostituzione a regola darte dellimpianto del gestore di rete in
tutti i casi non compresi nella definizione di lavori semplici.
26
27
gestore di rete a fronte di una remunerazione fissata tramite accordi tra le parti assunti sulla base di
principi di trasparenza e non discriminazione.
Nel caso in cui il servizio di connessione sia erogato in bassa tensione, qualora debba essere
realizzata una cabina di trasformazione presso il richiedente, il richiedente, qualora ne abbia la
titolarit o la disponibilit, consente al gestore di rete lutilizzo del terreno o del locale per la
realizzazione della cabina, a fronte di una remunerazione fissata tramite accordi tra le parti assunti
sulla base di principi di trasparenza e non discriminazione.
Nel caso in cui il servizio di connessione possa essere erogato sia in bassa che in media tensione,
qualora debba essere realizzata una cabina di trasformazione presso il richiedente, il gestore di rete
pu proporre la connessione al livello di tensione inferiore chiedendo al richiedente il terreno o il
locale per la realizzazione della cabina. Il terreno e/o il locale viene ceduto o reso disponibile al
gestore di rete a titolo gratuito.
21
Tranne il caso di impianti di produzione di potenza fino a 20 kW connessi in media tensione e per i quali i prelievi
saranno finalizzati esclusivamente allattivit di produzione di energia elettrica per il quale, ai sensi dellAllegato B alla
deliberazione ARG/elt 199/11 (Testo Integrato Misura Elettrica TIME), gi il gestore di rete il soggetto responsabile
dellinstallazione e della manutenzione dei misuratori.
29
corrispettivo di cui sopra limitato ai costi sostenuti dal gestore di rete per liter autorizzativo del
solo impianto di rete per la connessione (non comprende quindi i costi sostenuti per liter
autorizzativo associato alleventuale sviluppo della rete esistente).
Entro 60 giorni lavorativi, per connessioni in bassa tensione, ovvero entro 90 giorni lavorativi, per
connessioni in media tensione, dalla data di accettazione del preventivo per la connessione, il
richiedente tenuto a presentare la richiesta di avvio del procedimento autorizzativo per la
costruzione e lesercizio dellimpianto di produzione, comprensiva di tutta la documentazione
necessaria, inviando contestualmente al gestore di rete una dichiarazione sostitutiva di atto di
notoriet attestante lavvenuta presentazione della richiesta di avvio del procedimento autorizzativo.
In tale dichiarazione il richiedente comunica al gestore di rete il tipo di iter autorizzativo seguito,
nonch gli estremi e i recapiti del responsabile del procedimento autorizzativo. Qualora tale
dichiarazione non venga inviata al gestore di rete entro le predette tempistiche, il gestore di rete
sollecita il richiedente, secondo modalit che permettano di verificare lavvenuto recapito. Il
richiedente, entro i successivi 30 giorni lavorativi, invia al gestore di rete la dichiarazione sostitutiva
di atto di notoriet attestante lavvenuta presentazione della richiesta di avvio del procedimento
autorizzativo entro 60 giorni lavorativi, per connessioni in bassa tensione, ovvero entro 90 giorni
lavorativi, per connessioni in media tensione, dalla data di accettazione del preventivo per la
connessione. In caso contrario il preventivo decade. Inoltre il richiedente tenuto ad aggiornare il
gestore di rete, con cadenza almeno semestrale, sugli avanzamenti delliter autorizzativo.
Il richiedente tenuto a informare tempestivamente il gestore di rete dellottenimento delle
autorizzazioni per la costruzione e lesercizio dellimpianto di produzione indicando il termine
ultimo entro cui tale impianto deve essere realizzato, ovvero dellesito negativo del procedimento
autorizzativo. Nel caso in cui siano state ottenute le autorizzazioni, allatto della predetta
comunicazione, il richiedente tenuto ad allegare lattestazione di avvenuta registrazione
dellanagrafica impianto allinterno di GAUD rilasciata da Terna.
Il gestore di rete consente al richiedente, previa istanza di questultimo presentata allatto
dellaccettazione del preventivo, di curare tutti gli adempimenti connessi alle procedure
autorizzative per limpianto di rete per la connessione. Il gestore di rete pu consentire al
richiedente, previa istanza di questultimo presentata allatto dellaccettazione del preventivo, di
curare anche gli adempimenti connessi alle procedure autorizzative per gli eventuali interventi sulla
rete esistente; in tale caso, il richiedente responsabile di tutte le attivit correlate alle predette
procedure, ivi inclusa la predisposizione della documentazione ai fini delle richieste di
autorizzazione alle amministrazioni competenti. Ai fini della predisposizione di tale
documentazione, il gestore di rete, entro 30 giorni lavorativi dalla data di ricevimento
dellaccettazione del preventivo, tenuto a fornire, senza alcun onere aggiuntivo per il richiedente,
tutte le informazioni necessarie al fine della predisposizione, da parte del medesimo richiedente,
della documentazione da presentare nellambito del procedimento autorizzativo. Nel caso in cui il
richiedente decida di redigere il progetto dellimpianto di rete e degli eventuali interventi sulla rete
esistente da presentare per liter autorizzativo, tale progetto deve essere validato dal gestore di rete.
Il richiedente pu richiedere al gestore di rete la predisposizione della documentazione da
presentare nellambito del procedimento autorizzativo; in tal caso il richiedente versa al gestore di
rete un corrispettivo determinato sulla base di condizioni trasparenti e non discriminatorie
pubblicate dal medesimo gestore di rete nellambito delle proprie MCC. Nel caso di impianti
alimentati da fonti rinnovabili o di impianti di cogenerazione ad alto rendimento, il corrispettivo di
cui sopra limitato ai costi sostenuti dal gestore di rete per la predisposizione della documentazione
da presentare nellambito del procedimento autorizzativo del solo impianto di rete per la
connessione. Inoltre il richiedente tenuto ad aggiornare il gestore di rete, con cadenza almeno
semestrale, sugli avanzamenti delliter autorizzativo, dando tempestiva informazione della
conclusione positiva o negativa di tali iter.
31
Nel caso in cui liter di autorizzazione per la realizzazione dellimpianto di rete per la connessione,
e/o liter di autorizzazione per gli interventi sulla rete esistente ove previsti, abbiano avuto esito
negativo:
- nel caso in cui liter sia stato curato dal gestore di rete, questultimo, entro 30 giorni lavorativi
dalla data di ricevimento di tale informativa, comunica al richiedente lavvenuta conclusione
delliter autorizzativo e il suo esito negativo, richiedendo se debba riavviare liter con una
nuova soluzione tecnica o procedere ad annullare il preventivo restituendo la parte del
corrispettivo per la connessione versata al momento dellaccettazione del preventivo,
maggiorata degli interessi legali maturati. Entro 30 giorni lavorativi dalla data di ricevimento
della precedente comunicazione da parte del gestore di rete, il richiedente comunica al gestore
di rete la sua scelta: in caso contrario il preventivo si intende decaduto. Entro 30 giorni
lavorativi dalla data di ricevimento della risposta del richiedente, il gestore di rete d corso alle
richieste;
- nel caso in cui liter sia stato curato dal richiedente, questultimo, entro 30 giorni lavorativi
dalla data di ricevimento di tale informativa, comunica al gestore di rete lavvenuta
conclusione, con esito negativo, delliter autorizzativo richiedendo una nuova soluzione tecnica
o lannullamento del preventivo con restituzione della parte del corrispettivo per la connessione
versata al momento dellaccettazione del preventivo, maggiorata degli interessi legali maturati.
Entro 30 giorni lavorativi dalla data di ricevimento della comunicazione da parte del
richiedente, il gestore di rete d corso alle richieste.
Lelaborazione, da parte del gestore di rete, di una nuova soluzione tecnica per la connessione
comporta la modifica, ma non la decadenza, del precedente preventivo, ivi incluse le condizioni
economiche.
22
www.terna.it/default/Home/SISTEMA_ELETTRICO/gaudi.aspx.
32
Il tempo di realizzazione della connessione il tempo intercorrente tra la data di completamento dei
lavori sul punto di connessione e la data di completamento della connessione. Tale tempo deve, al
massimo, essere pari a:
- 30 giorni lavorativi, nel caso di lavori semplici;
- 90 giorni lavorativi, nel caso di lavori complessi, aumentato di 15 giorni lavorativi per ogni
chilometro di linea da realizzare in media tensione eccedente il primo chilometro.
Nel caso in cui per la realizzazione della connessione risulti necessario effettuare interventi sulla
rete di alta tensione, il tempo di realizzazione della connessione indicato dal gestore di rete nel
preventivo per la connessione, descrivendo gli interventi da effettuare sulle infrastrutture in alta
tensione. Nel caso in cui limpianto per la connessione implichi interventi su infrastrutture di altri
gestori di rete, si applica quanto previsto nel paragrafo 2.14.
Qualora la data di completamento dei lavori sul punto di connessione fosse antecedente ai termini
previsti per la presentazione, da parte del gestore di rete, delle eventuali richieste di autorizzazione
in capo al medesimo gestore di rete per la realizzazione dellimpianto di rete per la connessione e
per gli interventi sulla rete esistente ove previsti, il tempo di realizzazione della connessione decorre
dal termine ultimo previsto per la presentazione delle richieste di autorizzazione da parte del gestore
di rete.
Il richiedente, una volta conclusi i lavori di realizzazione dellimpianto di produzione, invia al
gestore di rete:
- la comunicazione di ultimazione dei lavori, evidenziando che i lavori di realizzazione
dellimpianto di produzione sono stati ultimati entro le tempistiche previste dallautorizzazione
alla costruzione e allesercizio, ivi incluse eventuali proroghe concesse dallente autorizzante,
corredata dalla eventuale documentazione tecnica prevista dalle MCC del gestore di rete. Tale
comunicazione deve essere effettuata con dichiarazione sostitutiva di atto di notoriet e, in caso
di controllo, deve essere eventualmente verificabile sulla base di idonea documentazione;
- nei soli casi in cui sia necessaria linstallazione e manutenzione delle apparecchiature di misura
dellenergia elettrica prodotta, ai sensi della deliberazione n. 88/07, la comunicazione attestante
che le opere necessarie alla corretta installazione delle apparecchiature di misura dellenergia
elettrica prodotta sono state ultimate;
- nei casi in cui i prelievi di energia elettrica non siano destinati esclusivamente allalimentazione
dei servizi ausiliari dellimpianto di produzione, una dichiarazione sostitutiva di atto di
notoriet, firmata sia dal futuro produttore che dal futuro cliente finale in cui si attesti in quale
tipologia di ASSPC rientra la configurazione impiantistica che sussister a valle del punto di
connessione a seguito del completamento del procedimento di connessione;
- nei casi di cui al precedente alinea, una comunicazione in merito alla volont di acquisire la
qualifica di SEU previa istanza al GSE, qualora ne ricorrano le circostanze.
Il gestore di rete, entro 5 giorni lavorativi dal ricevimento della documentazione completa sopra
descritta, verificata la completezza della predetta documentazione, comunica al sistema GAUD la
data di ultimazione dei lavori dellimpianto di produzione, come rilevata dalla dichiarazione
sostitutiva inviata dal richiedente. Qualora la documentazione sopra descritta risulti incompleta, con
le medesime tempistiche il gestore di rete procede ad inviare una richiesta di integrazione al
richiedente.
Terminata la realizzazione dellimpianto di connessione, il gestore di rete invia al richiedente la
comunicazione di completamento della realizzazione della connessione e di disponibilit allentrata
in esercizio della connessione. Nella predetta comunicazione, segnala gli eventuali ulteriori obblighi
a cui il richiedente deve adempiere affinch la connessione possa essere attivata. Contestualmente,
il gestore di rete segnala a Terna, per il tramite di GAUD, il completamento dellimpianto per la
connessione.
33
Il gestore di rete attiva la connessione entro 10 giorni lavorativi a decorrere dallultima tra:
- la data di attivazione su GAUD dello stato di UP Abilitata ai fini dellAttivazione e
dellEsercizio e Impianto Abilitato ai fini dellAttivazione e dellEsercizio e
- la data di ricevimento dei documenti necessari allattivazione della connessione in prelievo,
trasmessi dalla societ di vendita, nei soli casi in cui lenergia elettrica prelevata non sia
unicamente destinata allalimentazione dei servizi ausiliari dellimpianto di produzione23.
A tali fini, il gestore di rete comunica tempestivamente al richiedente la disponibilit allattivazione
della connessione, indicando alcune possibili date. Il documento relativo alla disponibilit
allattivazione della connessione viene trasmesso secondo modalit che consentano limmediato
ricevimento (fax, posta elettronica certificata, portale informatico qualora disponibile).
Il gestore di rete predispone il regolamento di esercizio e lo invia al richiedente entro 20 giorni
lavorativi dalla data di ricevimento dellaccettazione del preventivo nel caso di lavori semplici
ovvero, nel caso di lavori complessi, almeno 20 giorni lavorativi prima della data presunta di
completamento della connessione nel rispetto delle tempistiche previste dal TICA o, nel caso di
realizzazione in proprio dellimpianto di rete per la connessione, almeno 20 giorni lavorativi prima
della data presunta di completamento della connessione come comunicata dal richiedente negli
aggiornamenti dei crono programmi come richiesti dai gestori di rete nelle proprie MCC. Il
richiedente completa e sottoscrive il regolamento di esercizio e lo reinvia al gestore di rete. Dopo
aver ricevuto il regolamento di esercizio e dopo aver verificato la completezza delle informazioni, il
gestore di rete provvede a segnalare su GAUD lavvenuta sottoscrizione del regolamento di
esercizio. Entro 10 giorni lavorativi dalla data di ricevimento del regolamento di esercizio,
verificata la completezza delle informazioni, il gestore di rete provvede a segnalare su GAUD
lavvenuta sottoscrizione del regolamento di esercizio. In particolare, nel caso di ASSPC, il
regolamento di esercizio deve essere sottoscritto sia dal produttore che dal cliente finale presenti
nellASSPC.
Per attivare la connessione, effettuando il primo parallelo con la rete dellunit di produzione (UP) e
del relativo impianto, il gestore di rete deve:
- effettuare una verifica in loco dellimpianto al fine di assicurarsi che quanto dichiarato dal
richiedente nello schema unifilare di misura dellimpianto e nelle schede tecniche di misura
relative alle apparecchiature di misura installate dal medesimo richiedente corrisponda allo
stato dei luoghi;
- verificare la corrispondenza fra i dati comunicati dal richiedente in GAUD, e lo stato dei
luoghi, con particolare riferimento alle informazioni relative al punto di connessione e alla
taglia dellimpianto;
- verificare che il richiedente abbia ottenuto labilitazione ai fini dellattivazione e dellesercizio
delle UP sul GAUD;
- verificare che il richiedente abbia sottoscritto un contratto per la fornitura dellenergia elettrica
prelevata. In assenza di un contratto gi siglato, qualora lenergia elettrica prelevata sia
unicamente destinata allalimentazione dei servizi ausiliari dellimpianto di produzione, il
gestore di rete provvede ad inserire il punto di prelievo nel contratto di dispacciamento
dellesercente la salvaguardia o la maggior tutela secondo la regolazione vigente e a darne
tempestiva comunicazione al medesimo esercente. Decorsi 10 giorni lavorativi dallinvio di tale
23
Nel caso in cui lenergia elettrica prelevata sia unicamente destinata allalimentazione dei servizi ausiliari
dellimpianto di produzione, il gestore di rete provvede ad inserire il punto di prelievo nel contratto di dispacciamento
dellesercente la salvaguardia o la maggior tutela secondo la regolazione vigente e a darne tempestiva comunicazione al
medesimo esercente. Decorsi 10 giorni lavorativi dallinvio di tale informativa, procede comunque allattivazione della
connessione. La predetta informativa deve essere effettuata attraverso un canale di posta elettronica certificata o
attraverso un canale di comunicazione che fornisca al medesimo gestore di rete idonea documentazione elettronica
attestante linvio e lavvenuta consegna.
34
TEMPI
20 gg se Pi 100 kW
45 gg se 100 kW < Pi 1.000 kW
60 gg se Pi > 1.000 kW
maggiorati di 15 gg se necessari
interventi al livello di tensione
superiore
max 30 gg (lavori
semplici)
max 90 gg (lavori
complessi)
maggiorati di 15 gg/km
di linea MT per distanze
superiori al km
gg = giorni lavorativi
max 45 gg
max 10 gg
t0
t1
t2
Richiesta di
connessione
Preventivo
Accettazione
preventivo
richiedente
t3
t4
t5
Presentazione
richieste
autorizzazioni
Fine lavori
produttore per
connessione
Completamento
Completamento
lavori impianto di
connessione
produzione
gestore di rete
richiedente
richiedente
gestore di rete
richiedente
t7
Attivazione
connessione
gestore di rete
max
5 gg
RESPONSABILIT
Pagamento
corrispettivo per
ottenimento
preventivo
t6
GAUD
Pagamento del 70% del
corrispettivo per la
connessione
- figura 2.1 -
Indennizzi automatici
Il gestore di rete tenuto a versare, salvo cause di forza maggiore o cause imputabili al richiedente
o a terzi, un indennizzo automatico pari a 20 /giorno per ogni giorno lavorativo di ritardo nei
seguenti casi:
35
ritardo nella messa a disposizione del preventivo (comma 7.1 del TICA);
ritardo nella messa a disposizione del preventivo per il quale stata richiesta la modifica prima
dellaccettazione (comma 7.5 del TICA);
ritardo nella messa a disposizione delleventuale preventivo aggiornato a seguito
dellottenimento delle autorizzazioni (comma 9.10 del TICA);
ritardo nella presentazione di eventuali richieste di autorizzazione in capo al gestore di rete
(comma 9.6 del TICA);
ritardo nella messa a disposizione delle informazioni necessarie alla predisposizione della
documentazione da presentare nellambito del procedimento autorizzativo (comma 9.9 del
TICA);
ritardo nellinvio al richiedente, nel caso si avvalga della facolt di realizzazione in proprio
dellimpianto di rete per la connessione, degli elementi necessari alla realizzazione della
connessione secondo gli standard realizzativi (comma 16.2 del TICA);
ritardo nellattivazione della connessione (commi 10.8 e 10.11, lettera c), del TICA);
ritardo nelleffettuare il collaudo per la messa in esercizio dellimpianto di rete, nel caso in cui
il richiedente si avvalga della facolt di realizzazione in proprio dellimpianto per la
connessione (comma 16.5 del TICA);
ritardo nella comunicazione dellavvenuta conclusione delliter autorizzativo e il suo esito
negativo, nel caso in cui liter di autorizzazione per la realizzazione dellimpianto di rete per la
connessione e/o liter di autorizzazione per gli interventi sulla rete esistente ove previsti,
qualora disgiunti dalliter per lautorizzazione alla costruzione e allesercizio dellimpianto di
produzione sia stato curato dal gestore di rete, richiedendo se debba riavviare liter con una
nuova soluzione tecnica o procedere ad annullare il preventivo restituendo la parte del
corrispettivo per la connessione versata al momento dellaccettazione del preventivo,
maggiorata degli interessi legali maturati (comma 9.12, lettera a), del TICA);
ritardo nel confermare lentrata in esercizio dellimpianto su GAUD (comma 10.12 del TICA),
naturalmente a partire dal momento in cui i flussi informativi su GAUD saranno pienamente
operativi per tale finalit;
ritardo nella restituzione del 30% del corrispettivo per la connessione, maggiorato degli
interessi legali, versato dal richiedente allatto dellaccettazione del preventivo, nel caso in cui
il procedimento autorizzativo unico o liter per lautorizzazione alla costruzione e allesercizio
dellimpianto di produzione abbia avuto esito negativo (comma 9.11 del TICA);
ritardo nella restituzione del 30% del corrispettivo per la connessione, maggiorato degli
interessi legali, versato dal richiedente allatto dellaccettazione del preventivo, nel caso in cui
liter di autorizzazione per la realizzazione dellimpianto di rete per la connessione e/o liter di
autorizzazione per gli interventi sulla rete esistente ove previsti, qualora disgiunti dalliter per
lautorizzazione alla costruzione e allesercizio dellimpianto di produzione, abbiano avuto
esito negativo e si sia proceduto ad annullare il preventivo (comma 9.12 del TICA);
ritardo nella restituzione del 30% del corrispettivo per la connessione, maggiorato degli
interessi legali, gi versato dal richiedente allatto dellaccettazione del preventivo, nel caso in
cui il richiedente si avvalga della facolt di realizzazione in proprio dellimpianto per la
connessione (comma 16.6 del TICA);
ritardo nella restituzione, qualora positiva, della differenza tra il costo relativo alle opere
realizzate dal richiedente, come individuato nella STMG, e il corrispettivo per la connessione,
nel caso in cui il richiedente si avvalga della facolt di realizzazione in proprio dellimpianto
per la connessione (comma 16.6 del TICA).
Il gestore di rete tenuto a versare, salvo cause di forza maggiore o cause imputabili al richiedente
o a terzi, un indennizzo automatico pari al maggior valore tra 20 /giorno e il 5% del totale del
corrispettivo per la connessione per ogni giorno lavorativo di ritardo della realizzazione della
connessione fino a un massimo di 120 giorni lavorativi.
36
Agevolazioni previste per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili e per gli impianti di
cogenerazione ad alto rendimento
I gestori di rete trattano in via prioritaria le richieste di connessione e la realizzazione delle
connessioni di impianti di produzione alimentati da fonti rinnovabili ovvero di cogenerazione ad
alto rendimento rispetto agli impianti tradizionali. A tal fine, le tempistiche richiamate nel presente
paragrafo, nel caso di connessioni di impianti non alimentati da fonti rinnovabili n di
cogenerazione ad alto rendimento, possono subire modifiche, stabilite dai gestori di rete nelle
proprie MCC, fino a raddoppiare.
2.7.2
Condizioni economiche
Il caso degli impianti alimentati da fonti rinnovabili e degli impianti di cogenerazione ad alto
rendimento
Il corrispettivo per la connessione di impianti alimentati da fonti rinnovabili, centrali ibride che
rispettano le condizioni di cui allarticolo 8, comma 6, del decreto legislativo n. 387/03 o di
cogenerazione ad alto rendimento, espresso in , il minor valore tra:
A = CPA P + CM A P D A + 100
B = CPB P + CM B P DB + 6.000
dove:
- CPA = 35 /kW e
CMA = 90 /(kWkm);
- CPB = 4 /kW e
CMB = 7,5 /(kWkm);
- P la potenza ai fini della connessione, pari al maggiore valore tra zero e la potenza aggiuntiva
richiesta in immissione (a sua volta pari alla differenza, se positiva, tra la potenza richiesta in
immissione e la potenza gi disponibile per la connessione prima degli interventi);
- DA la distanza in linea daria tra il punto di connessione e la pi vicina cabina di
trasformazione MT/BT esistente da almeno 5 anni;
- DB la distanza in linea daria tra il punto di connessione e la pi vicina stazione di
trasformazione AT/MT esistente da almeno 5 anni.
37
Nei casi di nuova connessione in cavo interrato, i corrispettivi CM di cui sopra devono essere
moltiplicati per 2, mentre nel caso di richieste di connessione di impianti di produzione di energia
elettrica che non siano raggiungibili con strada percorribile da automezzi o che siano separati dagli
impianti di distribuzione esistenti da tratti di mare, di lago o laguna, i predetti corrispettivi CM e CP
sono moltiplicati per 3.
Nei casi di nuova connessione, qualora la linea sia in parte in cavo interrato e in parte in linea aerea,
il corrispettivo per la connessione, espresso in , pari a:
D
Daereo
+ 2 CM A P DA cavo + 100
A = CPA P + CM A P DA D
Dtotale
totale
min
B = CP P + CM P D Daereo + 2 CM P D Dcavo + 6.000
B
B
B
B
B
Dtotale
Dtotale
dove, oltre ai termini gi definiti prima:
- Dcavo la lunghezza reale della linea di connessione realizzata in cavo interrato;
- Daereo la lunghezza reale della linea di connessione realizzata in linea aerea;
- Dtotale la lunghezza reale della linea di connessione, pari alla somma di Dcavo e Daereo.
Nei casi di adeguamento di una connessione esistente, qualora la linea sia in parte in cavo interrato
e in parte in linea aerea, il corrispettivo per la connessione, espresso in , il minor valore tra:
A = CPA P + CM A P D A + 100
B = CPB P + CM B P DB + 6.000
Il corrispettivo per la connessione viene versato dal richiedente al gestore di rete:
- per il 30% allatto di accettazione del preventivo, anche nel caso in cui il richiedente scelga di
realizzare in proprio la connessione;
- per il 70% allatto della comunicazione di completamento delle opere strettamente necessarie
alla realizzazione fisica della connessione.
I gestori di rete, nelle proprie MCC, in alternativa a quanto previsto sopra e fino a importi
individuati dai medesimi e non superiori a 2.000 , prevedono un unico versamento del
corrispettivo per la connessione allatto dellaccettazione del preventivo.
Infine, il corrispettivo esclude i costi di gestione delle autorizzazioni che dovranno essere versati
separatamente al gestore di rete, se gestite dal medesimo, nonch i costi di collaudo che dovranno
essere versati al gestore di rete nel caso in cui il richiedente decida di realizzare in proprio
limpianto di rete per la connessione (si veda il paragrafo 2.7.4).
Il corrispettivo per la connessione, come sopra definito, convenzionale, non dipende dal punto di
connessione n dalleffettiva distanza di connessione; inoltre, i corrispettivi CP e CM della formula
A sono riferiti ai costi medi delle soluzioni di connessione in bassa tensione, mentre i corrispettivi
CP e CM della formula B sono riferiti ai costi medi delle soluzioni di connessione in media
tensione.
38
P = max{0; PAR}
Adempimenti relativi alle centrali ibride e agli impianti di cogenerazione ad alto rendimento
Nel caso di centrali ibride per le quali sono stati applicati i corrispettivi convenzionali di cui al
precedente paragrafo, il richiedente deve:
- trasmettere al gestore di rete, oltre che al GSE, allatto della richiesta di connessione, una
dichiarazione sostitutiva di atto di notoriet recante lattestazione del rispetto delle condizioni
di cui allarticolo 8, comma 6, del decreto legislativo n. 387/03 sulla base dei dati di progetto;
- dimostrare per 4 anni mediante una dichiarazione sostitutiva di atto di notoriet, dallanno di
entrata in esercizio fino al terzo anno solare successivo incluso, che sono rispettate le
condizioni di cui allarticolo 8, comma 6, del decreto legislativo n. 387/03 sulla base dei dati
reali di esercizio. Qualora non siano verificate tali condizioni per uno o pi anni, per ogni anno
il richiedente versa una penale al gestore di rete pari al 25% del corrispettivo per la connessione
definito nel preventivo che si riferisce alla richiesta di connessione della medesima centrale
ibrida. I gestori di rete versano tali corrispettivi nel Conto per nuovi impianti da fonti
rinnovabili ed assimilate di cui allarticolo 47, comma 47.1, lettera b), dellAllegato A alla
deliberazione ARG/elt 199/11 (Testo Integrato Trasporto TIT).
Nel caso di impianti di produzione di energia elettrica di cogenerazione ad alto rendimento per i
quali sono stati applicati i corrispettivi convenzionali di cui al precedente paragrafo, il richiedente
deve:
- trasmettere al gestore di rete, oltre che al GSE, allatto della richiesta di connessione, una
dichiarazione analoga a quella di cui allarticolo 8, comma 2, del decreto ministeriale 5
settembre 2011, sulla base dei dati di progetto dellimpianto o delle sezioni che lo
costituiscono;
- dimostrare per 4 anni mediante una dichiarazione analoga a quella di cui allarticolo 8, comma
2, del decreto ministeriale 5 settembre 2011, per il primo periodo di esercizio24 e per i 3 anni
solari successivi, che sono verificate le condizione del decreto ministeriale 5 settembre 2011
24
Il primo periodo di esercizio di una unit di produzione combinata di energia elettrica e calore, definito allarticolo 1,
comma 1.1, dellAllegato A alla deliberazione n. 111/06, il periodo intercorrente tra la data di inizio del periodo di
avviamento di una unit di produzione combinata di energia elettrica e calore ed il 31 dicembre dello stesso anno.
39
sulla base dei dati di esercizio a consuntivo delle sezioni che costituiscono limpianto di
produzione di energia elettrica cogenerativo. Qualora non siano verificate tali condizioni per
uno o pi anni, per ogni anno il richiedente versa una penale al gestore di rete pari al 25% della
differenza tra il corrispettivo per la connessione definito nel preventivo che si riferisce alla
richiesta di connessione del medesimo impianto di produzione di energia elettrica cogenerativo
e il corrispettivo per la connessione definito secondo quanto previsto per gli impianti non
alimentati da fonti rinnovabili n di cogenerazione ad alto rendimento. I gestori di rete versano
tali corrispettivi nel Conto per nuovi impianti da fonti rinnovabili ed assimilate di cui
allarticolo 47, comma 47.1, lettera b), dellAllegato A alla deliberazione ARG/elt 199/11
(Testo Integrato Trasporto TIT).
Il caso degli impianti non alimentati da fonti rinnovabili n di cogenerazione ad alto rendimento
Il corrispettivo per la connessione di impianti non alimentati da fonti rinnovabili n di
cogenerazione ad alto rendimento pari al massimo tra il corrispettivo definito per gli impianti
alimentati da fonti rinnovabili o di cogenerazione ad alto rendimento e il costo determinato sulla
base di soluzioni tecniche standard, pubblicate dal gestore di rete unitamente ai relativi costi medi.
2.7.3
Condizioni tecniche
Riferimenti regolatori
Le regole tecniche di connessione sono indicate:
- per le connessioni in bassa tensione, nella Norma CEI 0-21;
- per le connessioni in media tensione, nella Norma CEI 0-16.
Il contratto di connessione
I rapporti tra il gestore di rete interessato alla connessione e il richiedente, ai fini dellerogazione del
servizio di connessione, sono regolati nel contratto di connessione. Tale contratto redatto sulla
base delle condizioni previste nel TICA e reca, inoltre, le condizioni per la gestione dellimpianto di
rete per la connessione, nonch per linteroperabilit tra il medesimo e limpianto elettrico che si
connette, ivi incluso il regolamento di esercizio.
2.7.4
richiesta deve indicare per ogni impianto appartenente al lotto, oltre ai dati e alle informazioni
previste nel caso di un singolo impianto di produzione, anche il numero degli impianti che fanno
parte del lotto e la potenza in immissione complessivamente richiesta, pari alla somma delle
potenze in immissione richieste per ciascun impianto di produzione appartenente al lotto. Il
corrispettivo per la messa a disposizione del preventivo riferito alla potenza in immissione
complessivamente richiesta.
Il gestore di rete predispone un unico preventivo che prevede la realizzazione di una connessione
per ciascun impianto di produzione appartenente al lotto. Il livello di tensione a cui erogato il
servizio di connessione per ciascun impianto di produzione appartenente al lotto determinato
facendo riferimento alla potenza in immissione richiesta di ciascun impianto. Qualora necessario, si
applicano le modalit di coordinamento tra gestori di rete come previsto nel paragrafo 2.14.
Qualora la potenza in immissione richiesta per lintero lotto non superi 6.000 kW, si applicano le
condizioni previste per le connessioni alle reti in bassa e media tensione; nel caso in cui la potenza
in immissione richiesta sia maggiore di 6.000 kW, si applicano le condizioni previste per la
connessione alle reti in alta e altissima tensione.
Nel caso in cui si applichino le condizioni per la connessione previste per le reti in bassa e media
tensione, i parametri DA e DB per il calcolo dei corrispettivi per la connessione sono determinati
considerando la media delle distanze calcolate relativamente a ciascun punto di connessione degli
impianti di produzione appartenenti al lotto.
Qualora un medesimo richiedente presenti, nellarco di 6 mesi, pi richieste di connessione alla rete
di impianti di produzione riconducibili alla fattispecie di lotto di impianti di produzione, le
tempistiche per la messa a disposizione del preventivo e per la realizzazione della connessione, per
le richieste di connessione successive alla prima, sono raddoppiate.
Nel caso in cui il servizio di connessione sia richiesto per un lotto di impianti e debba essere erogato
in bassa tensione, qualora debba essere realizzata una cabina di trasformazione presso il richiedente,
il gestore di rete richiede al richiedente il terreno o il locale per la realizzazione della cabina. Il
terreno e/o il locale viene ceduto o reso disponibile al gestore di rete a titolo gratuito.
servire per dar seguito ad altre richieste di connessione nei termini e nei tempi regolati dal TICA. Ai
fini della sottoscrizione del contratto necessario che il richiedente abbia inviato al gestore di rete
lattestazione di avvenuta registrazione dellanagrafica impianto allinterno di GAUD rilasciata da
Terna. Il gestore di rete prevede la possibilit di rivalersi nei confronti del referente qualora le
clausole contrattuali non siano rispettate e la possibilit di sciogliere il contratto, riassumendo la
responsabilit della realizzazione dellimpianto di rete per la connessione.
A seguito dellottenimento delle autorizzazioni necessarie, il richiedente invia al gestore di rete il
progetto esecutivo degli impianti da realizzare al fine di ottenere dal gestore di rete il parere di
rispondenza ai requisiti tecnici. Contestualmente allinvio del progetto esecutivo, il richiedente
invia anche la documentazione attestante il pagamento degli oneri di collaudo.
A seguito dellottenimento del parere positivo sulla rispondenza del progetto ai requisiti tecnici, il
richiedente avvia i lavori. Al termine della realizzazione in proprio, il richiedente invia al gestore di
rete la comunicazione del termine dei lavori, unitamente a tutta la documentazione necessaria per il
collaudo, lesercizio e la gestione dei relativi tratti di rete. Il gestore di rete, entro 20 giorni
lavorativi dalla data di ricevimento della comunicazione del termine dei lavori, effettua il collaudo
per la messa in esercizio degli impianti realizzati. I costi inerenti al collaudo sono a carico del
richiedente, anche qualora dovesse avere esito negativo. Il gestore di rete prende in consegna gli
impianti realizzati dal richiedente e ne perfeziona lacquisizione dopo aver completato le attivit di
propria competenza. Il gestore di rete comunica altres al richiedente lavvenuto completamento dei
lavori e la disponibilit allattivazione della connessione, segnalando gli eventuali ulteriori obblighi
a cui il richiedente deve adempiere affinch la connessione possa essere attivata. Infine il gestore di
rete segnala a Terna, per il tramite di GAUD, il completamento dellimpianto per la connessione.
Entro 60 giorni lavorativi dal completamento del collaudo e comunque non prima dellatto di
acquisizione delle opere realizzate, il gestore di rete restituisce al richiedente il corrispettivo gi
versato dal medesimo richiedente allatto dellaccettazione del preventivo, maggiorato degli
interessi legali. Il gestore di rete versa anche un corrispettivo pari alla differenza, se positiva, tra il
costo relativo alle opere realizzate dal richiedente, come individuato nella STMG, e il corrispettivo
per la connessione previsto nel preventivo. Qualora detta differenza sia negativa, viene versata dal
richiedente al gestore di rete entro le medesime tempistiche. In caso di ritardo, si applicano gli
interessi legali.
Nel caso di lotto di impianti di produzione, lesercizio della facolt di realizzare in proprio la
connessione comporta che la realizzazione sia curata dal richiedente con riferimento a tutte le
connessioni del lotto. Tale facolt pu quindi essere esercitata qualora tutte le connessioni siano
erogate ad un livello di tensione nominale superiore a 1 kV.
Qualora limpianto di rete per la connessione, o una sua parte, sia condiviso tra pi richiedenti e
qualora nessun richiedente abbia gi sottoscritto il contratto per la realizzazione in proprio
dellimpianto di rete per la connessione:
- i richiedenti che hanno in comune limpianto di rete per la connessione, o una sua parte, sono
tenuti ad accordarsi sulla scelta di realizzare in proprio, o meno, la parte condivisa
dellimpianto di rete per la connessione. Il gestore di rete definisce un tempo massimo per
formulare tale richiesta concordata tra le parti, prevedendo che, in caso di mancato accordo, la
parte condivisa dellimpianto di rete per la connessione viene realizzata dal medesimo gestore
di rete;
- qualora i richiedenti si accordino per la realizzazione in proprio della parte condivisa
dellimpianto di rete per la connessione, sono tenuti a indicare un referente che costituir
lunica interfaccia del gestore di rete. In questo caso, il gestore di rete prevede la sottoscrizione
di un contratto in cui vengono regolate le tempistiche, i corrispettivi e le responsabilit della
realizzazione, nel rispetto di quanto previsto dal TICA. Il gestore di rete prevede la possibilit
di rivalersi nei confronti del referente qualora le clausole contrattuali non siano rispettate e la
42
TEMPI
gg = giorni lavorativi
t0
max 10 gg
max 45 gg
max 20 gg
t1
t2
t3
Richiesta di
connessione
Preventivo
Accettazione preventivo
e richiesta di
realizzazione in proprio
della connessione
Invio informazioni
necessarie
richiedente
impresa
distributrice
richiedente
impresa
distributrice
t4
t5
t6
Inizio lavori
Completamento
connessione
Attivazione
connessione
richiedente
richiedente
impresa
distributrice
RESPONSABILIT
Pagamento corrispettivo per
ottenimento preventivo
GAUD
Pagamento oneri
di collaudo
- figura 2.2 -
2.8
2.8.1
preventivo, versa al gestore di rete un corrispettivo pari alla met di quello per la messa a
disposizione del preventivo. Il gestore di rete, entro le medesime tempistiche di messa a
disposizione del preventivo a decorrere dalla data di ricevimento della richiesta completa di
modifica del preventivo, elabora un nuovo preventivo o rifiuta la richiesta di modifica del
preventivo; in caso di rifiuto, il gestore di rete tenuto ad evidenziare le motivazioni.
Nel solo caso di impianti alimentati da fonti rinnovabili e/o impianti di cogenerazione ad alto
rendimento, qualora il richiedente chieda una modifica del preventivo che comporti una soluzione
tecnica per la connessione pi costosa di quella inizialmente indicata dal gestore di rete e qualora
tale soluzione sia realizzabile, il corrispettivo per la connessione pari alla somma tra:
- il corrispettivo inizialmente definito nel preventivo, e
- la differenza tra i costi medi convenzionali attribuibili alla soluzione tecnica scelta dal
richiedente e i costi medi convenzionali attribuiti alla soluzione tecnica inizialmente indicata
dal gestore di rete.
Il preventivo ha la validit definita dal gestore di rete nelle proprie MCC e deve, tra laltro:
- recare la STMG per la connessione definita secondo i criteri previsti dal TICA e identificata, di
norma, sulla base delle soluzioni di tipo convenzionale tra quelle indicate nelle regole tecniche
di connessione;
- indicare il corrispettivo per la connessione, evidenziando le singole voci che lo compongono e
indicando al richiedente le modalit e le tempistiche di pagamento, come definite dal gestore di
rete nelle proprie MCC;
- indicare le attivit che dovranno essere effettuate parallelamente alla connessione per lentrata
in esercizio commerciale dellimpianto di produzione.
Nessun corrispettivo che non sia stato indicato nel preventivo potr essere successivamente preteso
dal gestore di rete nei confronti del richiedente per lesecuzione dei lavori oggetto del preventivo
medesimo, fatti salvi gli adeguamenti del corrispettivo di connessione a seguito di eventuali
modifiche della soluzione per la connessione derivanti dalla procedura autorizzativa.
Il preventivo accettato pu essere ulteriormente modificato a seguito di imposizioni derivanti
dalliter autorizzativo ovvero di atti normativi (anche di carattere regionale), ovvero per altre cause
fortuite o di forza maggiore non dipendenti dalla volont del richiedente opportunamente
documentabili. In questi casi:
- la modifica del preventivo viene effettuata dal gestore di rete a titolo gratuito entro le medesime
tempistiche per la messa a disposizione del preventivo a decorrere dalla data di ricevimento
della richiesta di modifica;
- il corrispettivo per la connessione viene ricalcolato sulla base della nuova STMG, secondo
quanto previsto dal TICA per le diverse tipologie di impianti di produzione. Per le suddette
finalit il gestore di rete invier la nuova STMG completa di tutte le informazioni previste dal
TICA.
Il preventivo accettato pu essere altres modificato nei casi in cui la modifica del preventivo non
comporta alterazioni della soluzione tecnica per la connessione o, previo accordo tra il gestore di
rete e il richiedente, anche al fine di proporre nuove soluzioni tecniche che tengano conto
dellevoluzione del sistema elettrico locale.
Nel primo caso:
- il richiedente allatto della richiesta di modifica del preventivo, versa al gestore di rete un
corrispettivo pari alla met del corrispettivo per lottenimento del preventivo;
- il gestore di rete, entro le medesime tempistiche per la messa a disposizione del preventivo a
decorrere dalla data di ricevimento della richiesta completa di modifica del preventivo,
aggiorna il preventivo senza ulteriori oneri per il richiedente.
Nel secondo caso:
44
se la richiesta di modifica presentata dal richiedente, si applica quanto previsto nel caso di
modifica del preventivo entro il termine di accettazione del preventivo;
se la richiesta di modifica presentata dal gestore di rete, la modifica del preventivo viene
effettuata dal gestore di rete a titolo gratuito e il corrispettivo per la connessione viene
ricalcolato sulla base della nuova STMG, secondo quanto previsto dal TICA per le diverse
tipologie di impianti di produzione. Per le suddette finalit il gestore di rete invier la nuova
STMG completa di tutte le informazioni previste dal TICA.
Nel caso in cui il richiedente nella richiesta di connessione abbia indicato un punto esistente sulla
rete al quale il gestore di rete deve riferirsi per la determinazione del preventivo per la connessione,
il preventivo deve prevedere la connessione nel punto di rete indicato dal richiedente, tranne il caso
in cui a parere del gestore di rete possa esistere una soluzione alternativa che consenta la
connessione dellintera potenza richiesta e di soddisfare lesigenza di minimizzare la soluzione
tecnica per la connessione; qualora nel punto di rete indicato dal richiedente non sia possibile
effettuare la connessione dellintera potenza in immissione richiesta, il preventivo per la
connessione deve indicare la massima potenza in immissione che pu essere connessa al predetto
punto di rete e il gestore di rete tenuto ad indicare tutti i motivi e le spiegazioni atte a giustificare
il suddetto valore massimo di potenza. Allatto della comunicazione di accettazione del preventivo,
il richiedente pu optare, rinunciando alla soluzione per la connessione relativa al punto di rete
indicato dal medesimo soggetto, per lelaborazione di un nuovo preventivo relativo alla potenza in
immissione richiesta; lesercizio di tale opzione considerato come una nuova richiesta di
connessione:
- decorrente dalla predetta data di comunicazione;
- trattata sulla base delle informazioni precedentemente fornite dal richiedente;
- alla quale si applicano le condizioni procedurali, tecniche ed economiche di una normale
richiesta di connessione.
Il gestore di rete, a seguito di specifica richiesta da parte del richiedente allatto dellaccettazione
del preventivo, tenuto a ricomprendere tra gli impianti di rete per la connessione limpianto per la
connessione individuato inizialmente come impianto di utenza per la connessione. A seguito della
richiesta di ricomprensione:
- il gestore di rete, entro tempistiche definite nelle proprie MCC, modifica il preventivo, tenendo
conto del fatto che linfrastruttura inizialmente esterna alla propria rete ne diventa parte
integrante;
- gli oneri di esercizio e gestione di tali parti di impianto non possono essere posti a carico del
richiedente.
la descrizione degli eventuali interventi sulle reti elettriche esistenti che si rendano strettamente
necessari al fine del soddisfacimento della richiesta di connessione;
le eventuali modalit di esercizio di carattere transitorio dellimpianto elettrico del richiedente
da adottarsi per il tempo necessario alla realizzazione degli eventuali interventi sulle reti
elettriche esistenti di cui al punto precedente. In questo caso deve essere prevista una relazione
che illustri le motivazioni tecniche sottostanti alla definizione di particolari condizioni e
modalit di esercizio della connessione e dellimpianto del richiedente;
i dati necessari per la predisposizione, in funzione delle particolari caratteristiche delle aree
interessate dalla connessione, della documentazione da allegare alle richieste di autorizzazione
alle amministrazioni competenti elaborata a partire dalla STMG.
leventuale decisione di avvalersi del gestore di rete per il servizio di misura dellenergia
elettrica prodotta per le attivit per cui la responsabilit in capo al richiedente, nel rispetto di
quanto previsto dallAllegato A bis alla deliberazione n. 88/07;
leventuale decisione di avvalersi del gestore di rete per linstallazione e la manutenzione del
misuratore dellenergia elettrica immessa e prelevata, nel rispetto di quanto previsto
dallAllegato B alla deliberazione ARG/elt 199/11 (Testo Integrato Misura Elettrica TIME).
tempistiche definite dal medesimo nelle proprie MCC. Ai fini del rilascio della STMD, necessario
che il richiedente abbia inviato al gestore di rete lattestazione di avvenuta registrazione
dellanagrafica impianto allinterno di GAUD rilasciata da Terna.
Nel caso in cui il procedimento autorizzativo unico o liter per lautorizzazione alla costruzione e
allesercizio dellimpianto di produzione abbia avuto esito negativo, a decorrere dalla data di
ricevimento dellinformativa inviata dal richiedente, decade il preventivo accettato per la
connessione ed entro i successivi 45 giorni lavorativi, il gestore di rete restituisce la parte del
corrispettivo per la connessione versata al momento dellaccettazione del preventivo, maggiorata
degli interessi legali maturati.
50
Il gestore di rete, entro 5 giorni lavorativi dal ricevimento della documentazione completa sopra
descritta, verificata la completezza della predetta documentazione, comunica al sistema GAUD la
data di ultimazione dei lavori dellimpianto di produzione, come rilevata dalla dichiarazione
sostitutiva inviata dal richiedente. Qualora la documentazione sopra descritta risulti incompleta, con
le medesime tempistiche il gestore di rete procede ad inviare una richiesta di integrazione al
richiedente.
Terminata la realizzazione dellimpianto di connessione, il gestore di rete invia al richiedente la
comunicazione di completamento della realizzazione della connessione e di disponibilit allentrata
in esercizio della connessione. Nella predetta comunicazione, il gestore di rete segnala gli ulteriori
obblighi a cui il richiedente deve adempiere affinch la connessione possa essere attivata.
Contestualmente, il gestore di rete segnala a Terna, per il tramite di GAUD, il completamento
dellimpianto per la connessione.
Il gestore di rete predispone il regolamento di esercizio e lo invia al richiedente. Il richiedente
completa e sottoscrive il regolamento di esercizio e lo reinvia al gestore di rete. Dopo aver ricevuto
il regolamento di esercizio e dopo aver verificato la completezza delle informazioni, il gestore di
rete provvede a segnalare su GAUD lavvenuta sottoscrizione del regolamento di esercizio. In
particolare nel caso di ASSPC, il regolamento di esercizio deve essere sottoscritto sia dal produttore
che dal cliente finale presenti nellASSPC.
Per attivare la connessione, effettuando il primo parallelo con la rete dellUP e del relativo
impianto, il gestore di rete deve:
- effettuare una verifica in loco dellimpianto al fine di assicurarsi che quanto dichiarato dal
richiedente nello schema unifilare di misura dellimpianto e nelle schede tecniche di misura
relative alle apparecchiature di misura installate dal medesimo richiedente corrisponda allo
stato dei luoghi;
- verificare la corrispondenza fra i dati comunicati dal richiedente in GAUD, e lo stato dei
luoghi, con particolare riferimento alle informazioni relative al punto di connessione e alla
taglia dellimpianto;
- verificare che il richiedente abbia ottenuto labilitazione ai fini dellattivazione e dellesercizio
delle UP sul GAUD;
- verificare che il richiedente abbia sottoscritto un contratto per la fornitura dellenergia elettrica
prelevata. In assenza di un contratto gi siglato, qualora lenergia elettrica prelevata sia
unicamente destinata allalimentazione dei servizi ausiliari dellimpianto di produzione, il
gestore di rete informa limpresa distributrice competente della necessit di inserire quel punto
di prelievo allinterno del contratto di dispacciamento dellesercente la salvaguardia e, decorsi
10 giorni lavorativi dallinvio di tale informativa, procede comunque allattivazione della
connessione. Limpresa distributrice competente, ricevuta la predetta informativa da parte del
51
gestore di rete, coerentemente con quanto previsto dalla regolazione vigente, provvede a
inserire il medesimo punto di prelievo nel contratto di dispacciamento dellesercente la
salvaguardia e a darne tempestiva comunicazione allesercente la salvaguardia medesimo. Tale
comunicazione deve essere effettuata attraverso un canale di posta elettronica certificata o
attraverso un canale di comunicazione che fornisca alla medesima impresa distributrice idonea
documentazione elettronica attestante linvio e lavvenuta consegna. Nel caso in cui lenergia
elettrica prelevata non serva solo per lalimentazione dei servizi ausiliari, ai fini dellattivazione
del contratto di fornitura in prelievo, si applica la regolazione prevista per i clienti finali.
Entro 5 giorni lavorativi dallattivazione della connessione, il gestore di rete provvede a:
- confermare lentrata in esercizio dellimpianto su GAUD, inserendo la data di attivazione della
connessione ed entrata in esercizio dellUP e del relativo impianto;
- comunicare al sistema GAUD, secondo le modalit previste da Terna e sulla base della
comunicazione inviata al gestore di rete, con dichiarazione sostitutiva di atto di notoriet
firmata dal futuro produttore e dal futuro cliente finale, che attesti la tipologia di ASSPC
associata.
Indennizzi automatici
Il gestore di rete tenuto a versare, salvo cause di forza maggiore o cause imputabili al richiedente
o a terzi, un indennizzo automatico pari a 20 /giorno per ogni giorno lavorativo di ritardo nei
seguenti casi:
- ritardo di messa a disposizione del preventivo;
- ritardo di messa a disposizione della STMD.
Il gestore di rete tenuto a versare, salvo cause di forza maggiore o cause imputabili al richiedente
o a terzi, un indennizzo automatico, come definito al comma 28.3 del TICA, per ogni giorno
lavorativo di ritardo della realizzazione della connessione.
Agevolazioni previste per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili e per gli impianti di
cogenerazione ad alto rendimento
Nello svolgimento delle attivit relative allerogazione del servizio di connessione, il gestore di rete
esamina prioritariamente le richieste di connessione per impianti di produzione di energia elettrica
da fonti rinnovabili e di cogenerazione ad alto rendimento.
2.8.2
Condizioni economiche
Condizioni economiche nel caso di impianti non alimentati da fonti rinnovabili n di cogenerazione
ad alto rendimento
Allatto della presentazione dellistanza per lottenimento della STMD, il richiedente versa al
gestore di rete un corrispettivo a copertura delle attivit di gestione e di analisi tecnica relative
allelaborazione della STMD. Tale corrispettivo pari alla somma tra:
- 2.500 , e
- il prodotto tra 0,5 /kW e la potenza ai fini della connessione,
fino a un massimo di 50.000 .
52
Allatto dellaccettazione della STMD, il richiedente versa al gestore di rete il corrispettivo per la
connessione, o parte di esso, con una delle modalit di versamento indicate dai gestori di rete nelle
proprie MCC. Tale corrispettivo complessivamente pari ai costi relativi allimpianto di rete per la
connessione, limitatamente al medesimo livello di tensione a cui viene erogato il servizio di
connessione, e ai costi relativi agli eventuali interventi sulla rete elettrica esistente che si rendano
strettamente necessari per la connessione, ad esclusione degli interventi relativi alla rete di
trasmissione nazionale.
Qualora il richiedente non abbia versato interamente il corrispettivo per la connessione allatto di
accettazione della STMD, prima dellavvio delle realizzazioni degli interventi, il medesimo
richiedente presenta, su richiesta del gestore di rete, una garanzia finanziaria nella forma di
fideiussione bancaria, pari alla quota del corrispettivo per la connessione non ancora versata. La
fideiussione pu essere escussa dal gestore di rete nei casi in cui la connessione non venga
realizzata nei termini indicati nello specifico contratto per la connessione per cause imputabili al
richiedente, ovvero nei casi in cui il medesimo soggetto risulti insolvente con riferimento al
pagamento del corrispettivo per la connessione.
In caso di rinuncia da parte del richiedente, anche in seguito a sopravvenute esigenze di bonifica dei
siti, il gestore di rete ha diritto alla riscossione di una quota della fideiussione corrispondente alla
copertura dei costi fino ad allora sostenuti, al netto dei versamenti gi effettuati, aumentati degli
eventuali costi che il gestore di rete deve sostenere al fine di ripristinare le condizioni di
funzionalit della rete elettrica.
realizzata nei termini indicati nello specifico contratto per la connessione per cause imputabili al
richiedente, ovvero nei casi in cui il medesimo soggetto risulti insolvente con riferimento al
pagamento del corrispettivo per la connessione.
In caso di rinuncia da parte del richiedente, anche in seguito a sopravvenute esigenze di bonifica dei
siti, il gestore di rete ha diritto alla riscossione di una quota della fideiussione corrispondente alla
copertura dei costi fino ad allora sostenuti, al netto dei versamenti gi effettuati, aumentati degli
eventuali costi che il gestore di rete deve sostenere al fine di ripristinare le condizioni di
funzionalit della rete elettrica.
eventuali costi che il gestore di rete deve sostenere al fine di ripristinare le condizioni di
funzionalit della rete elettrica.
Adempimenti relativi alle centrali ibride e agli impianti di cogenerazione ad alto rendimento
Nel caso di centrali ibride per le quali sono stati applicati i corrispettivi precedentemente descritti, il
richiedente deve:
- trasmettere al gestore di rete, oltre che al GSE, allatto della richiesta di connessione, una
dichiarazione sostitutiva di atto di notoriet recante lattestazione del rispetto delle condizioni
di cui allarticolo 8, comma 6, del decreto legislativo n. 387/03 sulla base dei dati di progetto;
- dimostrare per 4 anni, dallanno di entrata in esercizio fino al terzo anno solare successivo
incluso, mediante una dichiarazione sostitutiva di atto di notoriet, che sono rispettate le
condizioni di cui allarticolo 8, comma 6, del decreto legislativo n. 387/03 sulla base dei dati
reali di esercizio. Qualora non siano verificate tali condizioni per uno o pi anni, per ogni anno
il richiedente versa al gestore di rete una penale pari al 30% della differenza tra:
il corrispettivo per lelaborazione della STMD per impianti non alimentati da fonti
rinnovabili n di cogenerazione ad alto rendimento, e
il corrispettivo per lelaborazione della STMD per impianti alimentati da fonti rinnovabili;
e una penale pari al 30% della differenza tra:
il corrispettivo per la connessione per impianti non alimentati da fonti rinnovabili n di
cogenerazione ad alto rendimento, e
il corrispettivo per la connessione per impianti alimentati da fonti rinnovabili.
I gestori di rete versano tali corrispettivi nel Conto per nuovi impianti da fonti rinnovabili ed
assimilate di cui allarticolo 47, comma 47.1, lettera b), dellAllegato A alla deliberazione
ARG/elt 199/11 (Testo Integrato Trasporto TIT).
Nel caso di impianti di produzione di energia elettrica di cogenerazione ad alto rendimento per i
quali sono stati applicati i corrispettivi precedentemente descritti, il richiedente deve:
- trasmettere al gestore di rete, oltre che al GSE, allatto della richiesta di connessione, una
dichiarazione analoga a quella di cui allarticolo 8, comma 2, del decreto ministeriale 5
settembre 2011, sulla base dei dati di progetto dellimpianto o delle sezioni che lo
costituiscono;
- dimostrare per 4 anni mediante una dichiarazione analoga a quella di cui allarticolo 8, comma
2, del decreto ministeriale 5 settembre 2011, per il primo periodo di esercizio25 e per i 3 anni
solari successivi, che sono verificate le condizione del decreto ministeriale 5 settembre 2011
sulla base dei dati di esercizio a consuntivo delle sezioni che costituiscono limpianto di
produzione di energia elettrica cogenerativo. Per gli anni solari in cui almeno una sezione non
risulti cogenerativa ad alto rendimento, sulla base dei dati a consuntivo, il richiedente versa al
gestore di rete:
il 25% della differenza tra il corrispettivo per lelaborazione della STMD per impianti non
alimentati da fonti rinnovabili n di cogenerazione ad alto rendimento e il corrispettivo per
lelaborazione della STMD per impianti di cogenerazione ad alto rendimento, e
il 25% della differenza tra il corrispettivo per la connessione per impianti non alimentati da
fonti rinnovabili n di cogenerazione ad alto rendimento e il corrispettivo per la
connessione per impianti di cogenerazione ad alto rendimento.
25
Il primo periodo di esercizio di una unit di produzione combinata di energia elettrica e calore, definito allarticolo 1,
comma 1.1, dellAllegato A alla deliberazione n. 111/06, il periodo intercorrente tra la data di inizio del periodo di
avviamento di una unit di produzione combinata di energia elettrica e calore ed il 31 dicembre dello stesso anno.
55
2.8.3
Condizioni tecniche
Riferimenti regolatori
Le regole tecniche di connessione sono indicate:
- per le connessioni in alta tensione sulle reti di distribuzione, nella Norma CEI 0-16, qualora la
connessione sia realizzata per il tramite di uno schema di inserimento in antenna da
stazione/cabina di connessione esistente nella responsabilit dellimpresa distributrice. Per tali
fattispecie, la Norma CEI 0-16 fornisce prescrizioni circa gli schemi di collegamento, mentre
per i rimanenti aspetti della connessione limpresa distributrice impiega le prescrizioni del
Codice di Rete ritenute applicabili. Per le rimanenti tipologie di connessione, necessario
riferirsi esclusivamente al Codice di Rete;
- per le connessioni in alta e altissima tensione sulla rete di trasmissione nazionale, nel Codice di
rete. Il Codice di rete disponibile sul sito internet di Terna.
Il contratto di connessione
I rapporti tra il gestore di rete e il richiedente, ai fini dellerogazione del servizio di connessione,
sono regolati nel contratto di connessione. Tale contratto redatto sulla base delle condizioni
previste nel TICA e reca, inoltre, le condizioni per la gestione dellimpianto di rete per la
connessione, nonch per linteroperabilit tra il medesimo e limpianto elettrico che si connette, ivi
incluso il regolamento di esercizio.
2.8.4
Nel caso in cui il richiedente eserciti la facolt di realizzazione in proprio dellimpianto di rete per
la connessione, il gestore di rete elabora comunque la STMD che deve essere assunta dal
richiedente quale soluzione di riferimento al fine della progettazione e della realizzazione degli
impianti. A seguito dellaccettazione della STMD, il richiedente invia al gestore di rete il progetto
esecutivo degli impianti al fine di ottenere dal gestore di rete il parere di rispondenza ai requisiti
tecnici. Contestualmente allinvio del progetto esecutivo, il richiedente invia anche la
documentazione attestante il pagamento degli oneri di collaudo.
A seguito dellottenimento del parere positivo sulla rispondenza del progetto ai requisiti tecnici, il
richiedente avvia i lavori. Al termine della realizzazione in proprio, il richiedente invia al gestore di
rete la comunicazione del termine dei lavori, unitamente a tutta la documentazione necessaria per il
collaudo, lesercizio e la gestione dei relativi tratti di rete.
Il gestore di rete, entro tempistiche dal medesimo definite nelle proprie MCC, effettua il collaudo
per la messa in esercizio degli impianti. I costi inerenti il collaudo sono a carico del richiedente,
anche in caso di esito negativo. Il gestore di rete prende in consegna gli impianti, completa le
attivit di propria competenza e ne perfeziona lacquisizione. Il gestore di rete comunica altres al
richiedente lavvenuto completamento dei lavori e la disponibilit allattivazione della connessione,
segnalando gli eventuali ulteriori obblighi a cui il richiedente deve adempiere affinch la
connessione possa essere attivata. Infine il gestore di rete segnala a Terna, per il tramite di GAUD,
il completamento dellimpianto per la connessione.
Nel caso in cui il richiedente eserciti la facolt di realizzazione in proprio dellimpianto di rete per
la connessione, il gestore di rete restituisce al richiedente la parte del corrispettivo eventualmente
gi versato dal medesimo richiedente, maggiorato degli interessi legali. Il gestore di rete versa
anche un corrispettivo pari alla differenza, se positiva, tra il costo relativo alle opere realizzate dal
richiedente, come individuato nella STMD, e il corrispettivo per la connessione. Le condizioni di
pagamento sono definite nelle MCC, prevedendo tempistiche non superiori a 5 anni dalla
definizione della STMD. In caso di ritardo, si applicano gli interessi legali.
Qualora limpianto di rete per la connessione, o una sua parte, sia condiviso tra pi richiedenti e
qualora nessun richiedente abbia gi sottoscritto il contratto per la realizzazione in proprio
dellimpianto di rete per la connessione:
- i richiedenti che hanno in comune limpianto di rete per la connessione, o una sua parte, sono
tenuti ad accordarsi sulla scelta di realizzare in proprio, o meno, la parte condivisa
dellimpianto di rete per la connessione. Il gestore di rete definisce un tempo massimo per
formulare tale richiesta concordata tra le parti, prevedendo che, in caso di mancato accordo, la
parte condivisa dellimpianto di rete per la connessione viene realizzata dal medesimo gestore
di rete;
- qualora i richiedenti si accordino per la realizzazione in proprio della parte condivisa
dellimpianto di rete per la connessione, sono tenuti a indicare un referente che costituir
lunica interfaccia del gestore di rete. In questo caso, il gestore di rete prevede la sottoscrizione
di un contratto in cui vengono regolate le tempistiche, i corrispettivi e le responsabilit della
realizzazione, nel rispetto di quanto previsto dal TICA. Il gestore di rete prevede la possibilit
di rivalersi nei confronti del referente qualora le clausole contrattuali non siano rispettate e la
possibilit di sciogliere il contratto, riassumendo la responsabilit della realizzazione
dellimpianto di rete per la connessione.
Qualora limpianto di rete per la connessione, o una sua parte, sia condiviso tra pi richiedenti e
qualora un richiedente abbia gi sottoscritto il contratto per la realizzazione in proprio dellimpianto
di rete per la connessione, il gestore di rete ne d comunicazione a tutti i richiedenti coinvolti. Nei
confronti del soggetto che sta gi realizzando in proprio limpianto di rete per la connessione si
applicano tutte le clausole contrattuali previste nel caso in cui il richiedente decida di realizzare in
proprio limpianto di rete per la connessione.
57
2.9
58
LUP a configurazione semplice unUP di energia elettrica diversa dallUP a configurazione complessa.
27
LUP a configurazione complessa unUP di energia elettrica per la quale si verifica almeno una delle seguenti
condizioni:
- potenza attiva nominale dellimpianto, a cui appartiene lUP, superiore a 6 MW;
- UP connessa in alta o altissima tensione;
- UP che condivide il punto di connessione con la rete pubblica con almeno unaltra UP.
59
2.10.2
2.10.3
A seguito delle attivit di validazione di cui sopra, Terna e il GSE, nel caso di UP a configurazione
complessa per le quali il richiedente ha espresso lintenzione di accedere ad un regime amministrato
o ad un incentivo gestito dal GSE, visionano lo schema unifilare di misura relativo allimpianto e le
schede tecniche di misura relative alle apparecchiature di misura installate al fine di verificarne la
correttezza e conformit alla regolazione attuale in relazione agli aspetti di propria competenza
procedendo alla validazione sul GAUD del predetto schema unifilare di misura e delle predette
schede tecniche di misura. A seguito della validazione da parte di Terna e, qualora necessario, del
GSE dello schema unifilare di misura e delle schede tecniche di misura, il sistema GAUD aggiorna
lo stato di ciascuna UP e del relativo impianto e notifica al medesimo gestore di rete, al richiedente,
allutente del dispacciamento, a Terna e, qualora necessario, al GSE lavvenuta validazione dello
schema unifilare di misura e lavvenuta validazione delle schede tecniche di misura relative a
ciascuna singola UP da parte di Terna e del GSE.
A seguito dellavvenuta validazione dello schema unifilare di misura e/o delle schede tecniche di
misura da parte di tutti i soggetti coinvolti (gestore di rete, Terna e, qualora necessario, GSE), il
sistema GAUD aggiorna lo stato dellimpianto e delle relative UP in Schema Unifilare di Misura
Definitivamente Validato e/o Schede Tecniche di Misura Definitivamente Validate e notifica tali
aggiornamenti a Terna, al gestore di rete, al richiedente, allutente del dispacciamento e, qualora
necessario, al GSE.
Qualora durante il processo di validazione dello schema unifilare di misura e/o delle schede
tecniche di misura, il GSE o Terna non dovessero ritenere idonei alcuni dei predetti elementi
oggetto di validazione, essi verranno considerati non idonei, e dovranno essere rivisti in sinergia
fra il richiedente, il gestore di rete, Terna e il GSE. A tal fine Terna e/o il GSE comunicano al
GAUD la non idoneit di ciascun elemento evidenziandone le motivazioni e il sistema notifica tale
62
Misura e notifica tale aggiornamento al GSE, a Terna, al responsabile del servizio di raccolta e
validazione e registrazione delle misure, al richiedente e allutente del dispacciamento.
2.10.4
28
LAutorit con deliberazione ARG/elt 173/10 ha approvato la proposta presentata da Terna recante la Metodologia
per lindividuazione di aree e linee critiche su rete in alta e altissima tensione ai sensi della delibera ARG/elt 125/10
(Allegato A alla deliberazione ARG/elt 173/10).
64
con il colore giallo, le aree servite dalle cabine primarie, in situazione di normale esercizio
(assetto standard), per cui Pimm > 0,5 * Pcmin;
- con il colore arancione, le aree servite dalle cabine primarie in situazione di normale esercizio
(assetto standard), per cui Pimm > Pcmin;
- con il colore rosso, le aree servite dalle cabine primarie in situazione di normale esercizio
(assetto standard), per cui Pimm Pcmin > 0,9 * Pn. Queste ultime sono individuate come aree
critiche,
dove:
- area una provincia o un insieme di comuni o un territorio comunale o una sua parte;
- Pcmin la potenza di carico minima, definita come la potenza di carico dellarea nel quarto
dora in corrispondenza del picco minimo regionale;
- Pn la somma delle potenze nominali di tutti i trasformatori AT/MT installati nelle cabine
primarie cui larea sottesa;
- Pimm la somma delle potenze in immissione richieste, corrispondenti ai preventivi inviati ai
richiedenti.
Inoltre, entro il 28 febbraio di ogni anno e con riferimento allanno solare precedente, il gestore di
rete rende disponibile sul proprio sito internet e trasmette allAutorit lelenco delle sezioni AT/MT
delle cabine primarie per le quali stata riscontrata linversione di flusso per almeno:
- l1% delle ore annue nella situazione attuale;
- il 5% delle ore annue nella situazione attuale.
I gestori di rete, qualora ravvisino esigenze di sicurezza, possono prevedere modalit di accesso
controllato ai dati.
Le informazioni relative alle reti in altissima e alta tensione devono essere aggiornate ogni 8 mesi a
decorrere dall1 luglio 2011; le informazioni relative alle reti in media e bassa tensione devono
essere aggiornate ogni 4 mesi a decorrere dall1 luglio 2011 e ogni 3 mesi a decorrere dall1 marzo
2012, qualora non diversamente specificato.
Le informazioni relative al presente paragrafo sono vincolanti ai fini dellattivazione dellopen
season come descritta nel paragrafo 2.12.2, secondo le modalit precedentemente descritte. A tal
fine, i gestori di rete sono tenuti a dare evidenza del periodo di validit di tali informazioni e della
data attesa per il successivo aggiornamento.
2.12.1
Le imprese distributrici con almeno 100.000 clienti, entro il 30 giugno di ogni anno, pubblicano e
trasmettono allAutorit e al Ministero dello Sviluppo Economico i propri piani per lo sviluppo
delle reti, anche tenendo conto dello sviluppo atteso della produzione di energia elettrica. In
particolare, devono essere resi pubblici e trasmessi i piani di realizzazione o potenziamento di linee
in alta tensione o cabine primarie di trasformazione AT/MT, oltre che i piani di intervento pi
significativi relativi alle linee in media tensione, ivi inclusa leventuale elettrificazione di nuove
aree.
65
2.12.2
Nelle aree critiche, come definite al paragrafo 2.11, il gestore di rete pu prevedere lattivazione
dellopen season di ampiezza trimestrale, nel caso di connessioni in bassa e media tensione, o
semestrale, nel caso di connessioni in alta e altissima tensione. Lopen season pu essere attivata
solo per le richieste di connessione per le quali si dovesse rendere necessario il coordinamento con
altri gestori di rete, come previsto al paragrafo 2.14, ovvero anche per le altre richieste di
connessione. In ogni caso, lopen season non riguarda i clienti domestici e le richieste di
connessione per le quali la potenza ai fini della connessione pari a zero.
Nei casi di attivazione dellopen season, le tempistiche per la messa a disposizione del preventivo
e/o le tempistiche relative alleventuale attivazione delle procedure di coordinamento tra gestori di
rete decorrono dal giorno lavorativo successivo a quello di chiusura dellopen season, come
pubblicato dai gestori di rete.
Il gestore di rete che intende attivare lopen season, previa comunicazione allAutorit, ne d
informativa sui propri siti internet con almeno un mese di anticipo, specificando almeno:
- la tipologia di open season, definendo se riguarda solo le richieste di connessione per le quali si
dovesse rendere necessario il coordinamento con altri gestori di rete ovvero anche le altre
richieste di connessione;
- la data di inizio e la data di conclusione dellopen season.
Lanticipo di un mese nellinformativa non necessario qualora, a seguito della chiusura dellopen
season precedente, la medesima area risulti ancora critica.
2.12.3
Terna, al fine di tenere conto delle esigenze di sviluppo razionale delle reti elettriche, delle esigenze
di salvaguardia della continuit del servizio e, al contempo, di non prevedere limitazioni permanenti
della potenza di connessione nelle prevedibili condizioni di funzionamento del sistema elettrico:
- al fine di sviluppare la rete, definisce soluzioni di connessione che riducono il pi possibile la
presenza di impianti di utenza per la connessione secondo modalit appositamente definite
nelle proprie MCC, ad eccezione di esplicite richieste da parte del richiedente;
- al fine di razionalizzare lo sviluppo di rete, evita la presenza di tratti di impianti di utenza per la
connessione condivisi, ad eccezione di esplicite richieste da parte dei richiedenti;
- con particolare riferimento alle zone in cui pervengono numerose richieste di connessione alla
rete di trasmissione nazionale, si coordina con limpresa distributrice territorialmente
competente al fine di valutare linteresse della medesima impresa distributrice a sviluppare una
rete in media tensione a partire da uno o pi stalli AT/MT realizzati da Terna;
- in caso di connessioni su linee in alta tensione e qualora non si possa dare seguito a quanto
indicato nel punto precedente, al fine di ottimizzare lutilizzo delle risorse di rete, propone
soluzioni in cui ununica stazione AT/MT venga utilizzata per la connessione di pi utenti. In
questi casi rimane ferma lerogazione del servizio di connessione in alta tensione,
eventualmente prevedendo, ai fini della misura, opportuni algoritmi per riportare allalta
tensione i dati di misura rilevati in media tensione sui singoli impianti.
66
2.12.4
Riassegnazione della capacit di rete che si rende disponibile sulle reti elettriche
La capacit di rete che si rende disponibile sulle reti viene riassegnata dai gestori di rete ad altre
richieste di connessione, compatibilmente con la potenza in immissione richiesta, secondo lordine
di priorit di seguito riportato:
1. richieste di connessione per le quali il gestore di rete verifica la realizzabilit della STMG
oggetto di autorizzazione o ridefinisce la STMG nel corso delliter autorizzativo;
2. richieste di connessione relative a impianti di produzione gi connessi per i quali sono state
attivate modalit di esercizio di carattere transitorio dellimpianto elettrico del richiedente;
3. richieste di connessione relative a impianti di produzione per i quali il gestore di rete ha attivato
il coordinamento con altro gestore di rete;
4. richieste di connessione relative a impianti di produzione per i quali il gestore di rete non ha
ancora emesso il preventivo;
5. nuove richieste di connessione nello stesso tratto di rete.
Nellambito della casistica di cui al punto 1., al fine di individuare lordine di priorit, le richieste di
connessione vengono ordinate in ordine cronologico in relazione alla data di ricevimento di
ciascuna richiesta di conferma di persistenza delle condizioni di fattibilit e realizzabilit della
STMG da parte del responsabile del procedimento autorizzativo unico o del richiedente o del
responsabile del procedimento di VIA (qualora necessaria).
Nellambito di ciascuna delle altre casistiche sopra richiamate, al fine di individuare lordine di
priorit, le richieste di connessione vengono ordinate in ordine cronologico in relazione alla data di
ricevimento di ciascuna richiesta corredata da tutte le informazioni necessarie ai fini della richiesta
di connessione.
Nelle sole aree in cui sono attive le open season, il gestore di rete al termine di ciascuna open
season calcola la capacit di trasporto che si resa disponibile sulle reti nel corso dellopen season
e che non gi stata riallocata ai sensi del precedente punto 1. secondo le tempistiche di cui
allarticolo 33 del TICA e procede alla sua riallocazione secondo quanto disposto dai restanti punti
precedenti.
In presenza di specifiche esigenze connesse allo sviluppo e alla gestione efficiente della rete
elettrica i singoli gestori di rete possono richiedere allAutorit una modifica dellordine di priorit
e dei criteri stessi sopra descritti. A tal fine i singoli gestori presentano richiesta formale allAutorit
corredata delle singole deroghe e delle motivazioni alla base di tale richiesta.
2.13 Strumenti finalizzati a superare il problema della saturazione virtuale delle reti
elettriche
2.13.1 Prenotazione della capacit di rete per impianti di produzione di potenza nominale fino a
1 MW
Nel caso degli impianti di potenza nominale fino a 1 MW, laccettazione del preventivo comporta la
prenotazione della relativa capacit di rete.
2.13.2 Prenotazione della capacit di rete per impianti di produzione di potenza nominale
superiore a 1 MW al termine o nel corso del procedimento per lautorizzazione alla
costruzione e allesercizio dellimpianto di produzione
Nel caso degli impianti di potenza nominale superiore a 1 MW la STMG indicata nel preventivo
rimane valida per:
67
210 giorni lavorativi dalla data di accettazione del preventivo, nel caso di connessioni in media
tensione;
- 270 giorni lavorativi dalla data di accettazione del preventivo, nel caso di connessioni in alta e
altissima tensione,
al netto del tempo impiegato dal gestore di rete per validare il progetto relativo allimpianto di rete
per la connessione. Il periodo di validit della STMG comporta la prenotazione temporanea della
relativa capacit di rete.
Nel caso in cui il procedimento per lautorizzazione alla costruzione e allesercizio dellimpianto di
produzione non sia stato completato entro i tempi di cui sopra o, entro i medesimi termini, non sia
stato completato con esito positivo il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)
qualora previsto, la STMG indicata nel preventivo assume un valore indicativo.
Ai fini dellapplicazione di quanto sopra descritto, il richiedente, allatto della richiesta di avvio del
procedimento autorizzativo unico, provvede a comunicare al responsabile del medesimo
procedimento e, qualora sia necessario acquisire la VIA, anche al responsabile del procedimento di
VIA, il codice di rintracciabilit della richiesta di connessione cui fa riferimento la STMG allegata
alla richiesta di autorizzazione, gli estremi e i recapiti del gestore di rete cui stata inoltrata la
richiesta di connessione, la data di accettazione del preventivo e la data ultima di validit della
STMG evidenziando che, decorsa la predetta data, occorrer verificare con il gestore di rete la
fattibilit tecnica della STMG presentata in iter autorizzativo.
Nel caso di impianto di produzione assoggettato a VIA, opportuno che il responsabile del
procedimento di VIA, qualora ritenga sussistano le condizioni per la conclusione con esito positivo
della VIA, verifichi con il gestore di rete, con le modalit previste dalle Linee guida per
lautorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, approvate con il decreto
interministeriale 10 settembre 2010, ed eventualmente precisate dal Ministero dello Sviluppo
Economico, il persistere delle condizioni di fattibilit e realizzabilit della STMG redatta dal
medesimo gestore di rete, prima di comunicare lesito positivo del procedimento al proponente. Il
gestore di rete, entro 20 giorni lavorativi dal ricevimento della richiesta di parere in merito alla
persistenza delle condizioni di realizzabilit della STMG, verifica se la medesima STMG ancora
realizzabile e comunica gli esiti di tale verifica al responsabile del procedimento e al richiedente.
Nel caso in cui si renda necessario il coordinamento con altri gestori di rete, la predetta tempistica
definita al netto dei tempi necessari per il coordinamento, compresi tra la data di invio della
richiesta di coordinamento e la data di ricevimento del parere dellaltro gestore di rete. Questultimo
invia il proprio parere entro 15 giorni lavorativi dalla data di ricevimento della richiesta di
coordinamento. Qualora lesito della verifica effettuata dal gestore di rete:
- sia positivo, il gestore di rete prenota la capacit sulla rete confermando in via definitiva la
STMG;
- sia negativo, il gestore di rete, nei successivi 45 giorni lavorativi, al netto dei tempi necessari
per leventuale coordinamento con altri gestori di rete , elabora una nuova STMG, prenota in
via transitoria la relativa capacit sulla rete elettrica esistente e comunica al richiedente la
nuova STMG.
La nuova STMG decade qualora non sia accettata dal richiedente entro 30 giorni solari dalla
data di ricevimento della predetta comunicazione; contestualmente decade anche il preventivo
vigente. In caso di accettazione della nuova STMG:
il gestore di rete prenota in via definitiva la relativa capacit di trasporto sulla rete;
il richiedente presenta, ai sensi di quanto previsto dal comma 14.12 delle Linee guida per
lautorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, la documentazione relativa
alla nuova STMG al responsabile di procedimento e ne d comunicazione al gestore di rete
con le medesime tempistiche e modalit previste dai commi 9.3, 9.5, 21.3 e 21.5 del TICA,
calcolate a partire dalla data di accettazione della nuova STMG. Il mancato rispetto di tali
68
tempistiche comporta la decadenza del preventivo e della STMG con le modalit previste
dai medesimi commi del TICA.
Nel caso di impianto di produzione non assoggettato a VIA, il responsabile del procedimento
autorizzativo unico verifica con il gestore di rete, con le modalit previste dalle Linee guida per
lautorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili ed eventualmente precisate dal
Ministero dello Sviluppo Economico, la persistenza delle condizioni di fattibilit e realizzabilit
della STMG oggetto di autorizzazione. Il richiedente pu autonomamente inviare al gestore di rete
una richiesta di conferma della persistenza delle condizioni di fattibilit e realizzabilit della STMG
oggetto di autorizzazione. Il gestore di rete d seguito alla richiesta inoltrata dal richiedente solo nel
caso in cui sia allegata, alla medesima richiesta, una copia della lettera di convocazione della
riunione conclusiva della conferenza dei servizi. Il gestore di rete, entro 20 giorni lavorativi dalla
data di ricevimento della richiesta di parere inoltrata dal responsabile del procedimento
autorizzativo unico o dal richiedente, verifica se la medesima STMG ancora realizzabile e
comunica gli esiti di tale verifica al responsabile del procedimento e al richiedente. Nel caso in cui
si renda necessario il coordinamento con altri gestori di rete, la predetta tempistica definita al
netto dei tempi necessari per il coordinamento, compresi tra la data di invio della richiesta di
coordinamento e la data di ricevimento del parere dellaltro gestore di rete. Questultimo invia il
proprio parere entro 15 giorni lavorativi dalla data di ricevimento della richiesta di coordinamento.
Qualora lesito della verifica effettuata dal gestore di rete:
- sia positivo, il gestore di rete prenota la capacit sulla rete confermando in via definitiva la
STMG;
- sia negativo, il gestore di rete, nei successivi 45 giorni lavorativi, al netto dei tempi necessari
per leventuale coordinamento con altri gestori di rete, elabora una nuova STMG e la
comunica, nelle medesime tempistiche, al richiedente prenotando, in via transitoria, la relativa
capacit sulla rete. La nuova STMG decade qualora non sia accettata dal richiedente entro 30
giorni solari dalla data di ricevimento della predetta comunicazione; contestualmente decade
anche il preventivo vigente. A seguito dellaccettazione della nuova STMG, il gestore di rete
prenota in via definitiva la relativa capacit di trasporto sulla rete.
Qualora il procedimento autorizzativo si concluda oltre:
- 210 giorni lavorativi dalla data di accettazione del preventivo, nel caso di connessioni in media
tensione;
- 270 giorni lavorativi dalla data di accettazione del preventivo, nel caso di connessioni in alta e
altissima tensione,
e in mancanza del parere positivo da parte del gestore di rete in merito alla realizzabilit della
STMG oggetto di autorizzazione, la medesima STMG rimane indicativa e non vincolante per il
gestore di rete. In tali casi, a seguito della comunicazione di completamento del procedimento
autorizzativo, il gestore di rete verifica la fattibilit e la realizzabilit della STMG autorizzata.
Qualora la verifica abbia esito positivo, tale STMG viene confermata e il gestore di rete prenota in
via definitiva la relativa capacit di rete. In caso contrario, il preventivo decade e il corrispettivo per
la connessione gi versato viene restituito maggiorato degli interessi legali maturati.
Nel caso di connessioni in alta e altissima tensione, a parit di potenza in immissione richiesta, il
corrispettivo per la connessione pu subire variazioni in aumento fino ad un massimo del 20%
rispetto al valore indicato nel preventivo, indipendentemente dalleffettiva soluzione per la
connessione che verr realizzata; nel caso di connessioni in media tensione, a parit di potenza in
immissione richiesta, il corrispettivo per la connessione non viene modificato.
69
2.14.1
Caso in cui la connessione debba essere effettuata a una rete diversa dalla rete gestita
dal gestore di rete a cui presentata la richiesta di connessione
Qualora la connessione debba essere effettuata a una rete diversa dalla rete gestita dal gestore di rete
a cui presentata la richiesta di connessione (primo gestore), il primo gestore, entro 15 giorni
lavorativi dalla data di ricevimento della richiesta di connessione, trasmette al gestore della rete a
cui potrebbe essere connesso limpianto (secondo gestore) le informazioni necessarie per effettuare
lanalisi tecnica di fattibilit della soluzione di connessione. Contestualmente informa il richiedente
dellavvio della procedura di coordinamento, indicando le cause che comportano la necessit che la
connessione dellimpianto di produzione avvenga sulla rete di un gestore di rete diverso da quello a
cui presentata la richiesta di connessione.
70
Il secondo gestore, entro 20 giorni lavorativi dalla data di ricevimento della comunicazione inviata
dal primo gestore, si coordina con il primo gestore anche in relazione alla fattibilit della
connessione sulla propria rete. Al termine del coordinamento, il corrispettivo versato dal richiedente
per lottenimento del preventivo e tutta la documentazione tecnica necessaria vengono trasferiti al
secondo gestore qualora sia questultimo ad erogare il servizio di connessione; in caso di mancato
coordinamento, lerogazione del servizio di connessione rimane in capo al primo gestore.
Entro i successivi 5 giorni lavorativi, il gestore di rete che erogher il servizio di connessione a
seguito del coordinamento ne d informazione al richiedente. A decorrere da questa data si
applicano le tempistiche previste dal TICA.
Nel caso in cui non vengano rispettate le tempistiche del presente paragrafo, il gestore di rete a cui
sono attribuite le tempistiche eroga al richiedente il medesimo indennizzo automatico pari a 20
/giorno per ogni giorno lavorativo di ritardo.
2.14.2
Caso in cui la connessione venga effettuata alla rete gestita dal gestore a cui
presentata la richiesta di connessione ma comporta degli interventi su reti di altri gestori
di rete
Qualora per la connessione alla rete del gestore (primo gestore) a cui viene presentata la richiesta di
connessione siano necessari degli sviluppi di rete che interessano la rete a monte, gestita da gestita
da un diverso gestore (secondo gestore), ovvero nei casi in cui a causa della presenza di vincoli
tecnici alla connessione, necessario adeguare le infrastrutture rendendole idonee a una gestione
attiva, oppure realizzare nuovi punti di connessione tra la rete di una impresa distributrice e la rete
di unaltra impresa distributrice o di Terna, i gestori di rete interessati attuano opportune forme di
coordinamento di natura tecnica ed economica.
Le predette forme di coordinamento devono essere definite dai gestori di rete coinvolti e rese
pubbliche sul sito internet dei medesimi, previa comunicazione allAutorit, specificando le
tempistiche relative alle varie attivit, anche in relazione alle MCC di ciascun gestore di rete.
Nei casi in cui si presentino le casistiche sopra descritte, il primo gestore richiede al secondo
gestore lattivazione della procedura di coordinamento entro 25 giorni lavorativi dalla data di
ricevimento della richiesta di connessione, dandone comunicazione al richiedente entro la
medesima tempistica. La predetta comunicazione al richiedente deve contenere i riferimenti della
procedura di coordinamento, non appena questultima verr definita e pubblicata, con particolare
riferimento alle tempistiche entro cui il secondo gestore di rete dovr fornire al primo gestore gli
elementi di propria competenza.
A seguito del coordinamento tra i gestori di rete, il primo gestore, entro 20 giorni lavorativi dalla
data di ricevimento delle informazioni trasmesse dal secondo gestore relative alle tempistiche di
intervento sulla propria rete, trasmette al richiedente il preventivo completo comprensivo delle
tempistiche di realizzazione della connessione e dei relativi corrispettivi nel rispetto del TICA.
Nel caso in cui non vengano rispettate le tempistiche del presente paragrafo, il gestore di rete a cui
sono attribuite le tempistiche eroga al richiedente il medesimo indennizzo automatico pari a 20
/giorno per ogni giorno lavorativo di ritardo.
71
Nel caso in cui il richiedente presenti al gestore di rete una nuova richiesta di connessione alla rete
sia in prelievo che in immissione e qualora i prelievi non siano unicamente destinati
allalimentazione dei servizi ausiliari, il corrispettivo per la connessione posto pari a quello che,
complessivamente, sosterrebbe un cliente finale che chiede, in sequenza, prima la connessione
dellutenza passiva ai sensi dellAllegato C alla deliberazione ARG/elt 199/11 (Testo Integrato
Connessioni TIC) e poi la connessione dellimpianto di produzione ai sensi del TICA.
Nel caso in cui il richiedente presenti al gestore di rete una nuova richiesta di connessione alla rete
in immissione e in prelievo e qualora i prelievi siano unicamente destinati allalimentazione dei
servizi ausiliari, si applicano unicamente le disposizioni previste dal TICA.
Nel caso di richiesta di adeguamento di connessione esistente, leventuale adeguamento della sola
potenza disponibile in immissione non comporta un corrispondente adeguamento della potenza gi
disponibile in prelievo.
73
2.17 Testo della regolazione vigente in materia di connessioni: lAllegato A alla deliberazione
ARG/elt 99/08 (Testo Integrato Connessioni Attive TICA)
Ai sensi del punto 3. della deliberazione 226/2012/R/eel, larticolo 33 dellAllegato A alla deliberazione ARG/elt 99/08
(TICA) si applica anche nel caso di richieste di connessione gi inviate al gestore di rete al 28 maggio 2012 (data di
entrata in vigore del predetto provvedimento). Per tali richieste:
le tempistiche di cui allarticolo 33, comma 33.2, del TICA si applicano a decorrere dalla data del 28 maggio 2012
ovvero dalla data di accettazione del preventivo qualora successiva;
il gestore di rete ne d comunicazione al richiedente, anche per il tramite del portale informatico ed eventualmente
nel preventivo qualora non ancora inviato.
Ai sensi della deliberazione 328/2012/R/eel:
le disposizioni previste dai commi 9.3, 9.5, 21.3, 21.5 e dallarticolo 31 del TICA si applicano anche alle richieste
di connessione in corso alla data del 27 luglio 2012 (data di entrata in vigore della deliberazione 328/2012/R/eel).
Per tali richieste, le tempistiche indicate nei predetti commi e articoli si applicano a decorrere dal 27 luglio 2012
ovvero dalla data di accettazione del preventivo qualora successiva (punto 3. della deliberazione 328/2012/R/eel);
la disposizione di cui al comma 33.1 del TICA si applica anche agli impianti con potenza nominale fino a 1 MW il
cui preventivo sia stato accettato prima del 27 luglio 2012.
Allegato A alla deliberazione del 23 luglio 2008,
ARG/elt 99/08
e)
Testo integrato delle condizioni tecniche ed
economiche per la connessione alle reti elettriche
con obbligo di connessione di terzi degli impianti di
produzione
(Testo integrato delle connessioni attive TICA)
f)
PARTE I
PARTE GENERALE
TITOLO I
DISPOSIZIONI GENERALI
Articolo 1
Definizioni
1.1
g)
h)
i)
74
j)
k)
l)
m)
n)
o)
p)
q)
r)
s)
t)
u)
75
v)
w)
x)
y)
z)
aa)
bb)
cc)
dd)
ee)
76
lintestatario
dellofficina elettrica di produzione, ove
prevista dalla normativa vigente, nonch
lintestatario delle autorizzazioni alla
realizzazione e allesercizio dellimpianto
di produzione.
1.2
77
k)
l)
m)
n)
o)
p)
q)
r)
s)
t)
u)
v)
w)
x)
y)
29
2.2
2.3
2.4
30
78
c)
d)
f)
g)
TITOLO II
CONDIZIONI PROCEDURALI GENERALI
Articolo 3
Modalit e condizioni contrattuali per lerogazione del
servizio di connessione (MCC)
3.1
3.2
h)
i)
j)
k)
l)
m)
n)
o)
79
p)
3.3
Articolo 4
Strumenti finalizzati a migliorare la trasparenza delle
connessioni
4.1
4.2
80
4.4
4.5
4.6
5.1
6.1
6.2
81
k)
l)
m)
n)
o)
p)
q)
82
r)
s)
t)
u)
v)
w)
x)
y)
6.4
6.5
deve fornire
connessione.
6.6
allatto
della
richiesta
di
PARTE III
CONDIZIONI PER LA CONNESSIONE ALLE
RETI ELETTRICHE CON OBBLIGO DI
CONNESSIONE DI TERZI IN BASSA E MEDIA
TENSIONE
TITOLO I
CONDIZIONI PROCEDURALI
Articolo 7
Preventivo e procedure per la connessione
7.1
83
7.3
f)
g)
h)
i)
j)
k)
l)
m)
n)
o)
p)
84
q)
7.4
7.5
7.7
7.8
85
7.10
8.1
8.2
La STMG comprende:
a) la descrizione dellimpianto di rete per la
connessione corrispondente ad una delle
soluzioni tecniche convenzionali di cui al
comma 3.2, lettera f);
b) lindividuazione, tra gli impianti di rete per
la connessione, delle parti che possono
essere progettate e realizzate a cura del
richiedente;
c) la descrizione degli eventuali interventi
sulle reti elettriche esistenti che si rendano
strettamente necessari al fine del
soddisfacimento
della
richiesta
di
connessione;
d) le eventuali modalit di esercizio di
carattere transitorio dellimpianto elettrico
del richiedente da adottarsi per il tempo
necessario
alla realizzazione degli
interventi di cui alla precedente lettera c),
con particolare riferimento ai casi in cui la
potenza in immissione richiesta non supera
la potenza gi disponibile per la
connessione;
86
e)
8.3
8.4
8.5
8.6
8.7
8.9
8.10
8.11
Articolo 9
Coordinamento delle attivit ai fini dellottenimento
delle autorizzazioni
9.1
9.2
87
9.5
tenuto
a
informare
tempestivamente
il
gestore
di
rete
dellottenimento delle autorizzazioni per la
costruzione e lesercizio dellimpianto di
produzione indicando il termine ultimo entro cui
tale impianto deve essere realizzato, ovvero
dellesito
negativo
del
procedimento
autorizzativo. Nel caso in cui siano state
ottenute le autorizzazioni, allatto della predetta
comunicazione, il richiedente tenuto ad
allegare lattestazione di avvenuta registrazione
dellanagrafica impianto allinterno di GAUD
rilasciata da Terna ai sensi dellarticolo 36.
9.6
88
richiedente,
le
eventuali
richieste
di
autorizzazione in capo al medesimo gestore per
la realizzazione dellimpianto di rete per la
connessione e per gli interventi sulla rete
esistente ove previsti, comprensive di tutta la
documentazione
necessaria.
Inoltre
il
responsabile della pratica di cui al comma 7.3,
lettera g), tenuto ad aggiornare il richiedente,
con cadenza almeno semestrale, sugli
avanzamenti delliter autorizzativo, dando
tempestiva informazione della conclusione
positiva o negativa di tale iter.
9.7
9.8
9.9
9.10
soppresso
9.11
9.12
89
9.14
10.3
10.4
10.5
10.6
Articolo 10
Realizzazione e attivazione della connessione
10.1
90
b)
c)
d)
10.8
10.9
91
a)
confermare
lentrata
in
esercizio
dellimpianto su GAUD inserendo la data
di attivazione della connessione ed entrata
in esercizio dellUP e del relativo
impianto;
b) comunicare al sistema GAUD, secondo le
modalit previste da Terna e sulla base
della comunicazione di cui al comma 10.6,
lettera c), la tipologia di ASSPC associata.
Inoltre, nel solo caso di UP a configurazione
semplice, attua quanto previsto dal comma
36bis.4. A seguito dellinserimento in GAUD
della data di attivazione della connessione ed
entrata in esercizio dellUP, nonch, qualora
necessario, di quanto previsto dal comma
36bis.4, il sistema GAUD aggiorna lo stato
dellUP e del relativo impianto rispettivamente
in UP Connessa e in Esercizio e Impianto
Connesso e in Esercizio e notifica il predetto
aggiornamento al richiedente, allimpresa
distributrice,
a
Terna,
allutente
del
dispacciamento e, qualora necessario, al GSE.
Qualora il caricamento dei predetti dati sia
incompleto o non avvenga correttamente, il
sistema GAUD notifica al gestore di rete lesito
negativo del caricamento e le motivazioni
connesse alla mancata conclusione dellattivit
di cui al presente comma. Affinch la conferma,
da parte del gestore di rete, dellentrata in
esercizio dellimpianto si possa ritenere
avvenuta nel rispetto delle tempistiche di cui al
presente comma necessario che il medesimo
gestore trasmetta al sistema GAUD, secondo le
modalit definite da Terna, tutte le informazioni
di cui al presente comma e al comma 36bis.4.
10.13 Ai fini dellattivazione della connessione, il
richiedente deve:
a) aver ottenuto lAbilitazione ai fini
dellAttivazione e dellEsercizio delle UP
sul GAUD;
b) aver sottoscritto un contratto per la
fornitura dellenergia elettrica prelevata. In
assenza di un contratto gi siglato, qualora
lenergia elettrica prelevata sia unicamente
destinata allalimentazione dei servizi
ausiliari dellimpianto di produzione, il
gestore di rete provvede ad inserire il
punto di prelievo nel contratto di
dispacciamento
dellesercente
la
salvaguardia o la maggior tutela secondo la
regolazione vigente e a darne tempestiva
comunicazione al medesimo esercente.
Decorsi 10 (dieci) giorni lavorativi
dallinvio di tale informativa, procede
comunque
allattivazione
della
connessione. La predetta informativa deve
essere effettuata attraverso un canale di
posta elettronica certificata o attraverso un
canale di comunicazione che fornisca al
medesimo gestore di rete idonea
documentazione elettronica attestante
92
93
11.3
TITOLO II
CONDIZIONI ECONOMICHE
Articolo 12
Corrispettivo per la connessione di impianti alimentati
da fonti rinnovabili ovvero di cogenerazione ad alto
rendimento e relative verifiche
12.1
dove:
CPA =
CMA =
CPB =
CMB =
P=
DA =
35 /kW
90 /(kWkm)
4 /kW
7,5 /(kWkm)
potenza ai fini della connessione di
cui al comma 1.1, lettera z), espressa
in kW;
distanza in linea daria tra il punto di
connessione e la pi vicina cabina di
trasformazione media/bassa tensione
del gestore di rete in servizio da
almeno 5 (cinque) anni, espressa in
km con due cifre decimali;
94
DB =
12.2
12.3
12.7
12.8
D aereo
D
min
B = CP P + CM P D D aereo + 2 CM P D D cavo + 6000
B
B
B
B
B
D totale
D totale
12.4
12.5
12.6
95
13.2
TITOLO III
INDENNIZZI AUTOMATICI, PRIORIT DI
TRATTAMENTO, REALIZZAZIONE IN PROPRIO DELLA
CONNESSIONE, PROCEDURE SOSTITUTIVE E LOTTI DI
14.4
Articolo 15
Priorit di trattamento per le richieste di connessione
di impianti da fonte rinnovabile e di cogenerazione ad
alto rendimento
15.1
IMPIANTI
Articolo 14
Indennizzi automatici
14.1
14.2
Articolo 16
Realizzazione in proprio dellimpianto di rete per la
connessione e degli eventuali interventi sulle reti
elettriche esistenti nel caso di impianti alimentati da
fonti rinnovabili e di cogenerazione ad alto rendimento
16.1
96
16.3
16.4
16.5
16.6
16.7
97
Articolo 17
Procedure sostitutive in caso di inerzia, da parte del
gestore di rete, per la connessione di impianti
alimentati da fonte rinnovabile
17.1
17.2
17.3
17.4
c)
Articolo 18
Disposizioni per le connessioni di un lotto di impianti
di produzione
18.1
18.2
18.3
18.4
18.5
Qualora
la
potenza
in
immissione
complessivamente richiesta, come definita al
comma 18.2, sia maggiore di 6.000 kW, si
applicano le condizioni procedurali ed
economiche previste nella Parte IV del presente
provvedimento, relative alle connessioni alle
reti in alta e altissima tensione.
18.6
Qualora
la
potenza
in
immissione
complessivamente richiesta, come definita al
comma 18.2, sia inferiore o uguale a 6.000 kW,
si applicano le condizioni procedurali ed
economiche previste nella Parte III del presente
provvedimento, relative alle connessioni alle
reti in bassa e media tensione. A tal fine, i
parametri DA e DB di cui al comma 12.1 sono
determinati considerando la media delle
98
18.8
PARTE IV
CONDIZIONI PER LA CONNESSIONE ALLE
RETI ELETTRICHE CON OBBLIGO DI
CONNESSIONE DI TERZI IN ALTA E
ALTISSIMA TENSIONE
e)
f)
g)
h)
TITOLO I
CONDIZIONI PROCEDURALI
Articolo 19
Preventivo e procedure per la connessione
19.1
i)
j)
k)
l)
m)
n)
99
o)
p)
q)
19.2
19.3
19.4
19.5
19.7
100
20.2
La STMG comprende:
a) la descrizione dellimpianto di rete per la
connessione corrispondente ad una delle
soluzioni tecniche convenzionali di cui al
comma 3.2, lettera f);
b) lindividuazione, tra gli impianti di rete per
la connessione, delle parti che possono
essere progettate e realizzate a cura del
richiedente;
101
c)
d)
e)
20.3
20.4
20.5
20.6
20.8
20.9
102
21.2
21.3
21.4
21.5
103
tenuto
a
informare
tempestivamente
il
gestore
di
rete
dellottenimento delle autorizzazioni per la
costruzione e lesercizio dellimpianto di
produzione indicando il termine ultimo entro cui
tale impianto deve essere realizzato, ovvero
dellesito
negativo
del
procedimento
autorizzativo. Nel caso in cui siano state
ottenute le autorizzazioni, allatto della predetta
comunicazione, il richiedente tenuto ad
allegare lattestazione di avvenuta registrazione
dellanagrafica impianto allinterno di GAUD
rilasciata da Terna ai sensi dellarticolo 36.
21.6
21.7
21.8
104
22.2
105
22.3
22.4
23.1
23.2
23.3
c)
23.5
23.6
23.6bis
106
a)
b)
c)
23.7
23.8
a)
confermare
lentrata
in
esercizio
dellimpianto su GAUD inserendo la data
di attivazione della connessione ed entrata
in esercizio dellUP e del relativo
impianto;
b) comunicare al sistema GAUD, secondo le
modalit previste da Terna e sulla base
della comunicazione di cui al comma 23.3,
lettera b), la tipologia di ASSPC associata.
A seguito dellinserimento in GAUD della data
di attivazione della connessione ed entrata in
esercizio dellUP, il sistema GAUD provvede
ad aggiornare lo stato dellUP e del relativo
impianto rispettivamente in UP Connessa e in
Esercizio e Impianto Connesso e in Esercizio
e a notificare il predetto aggiornamento al
richiedente, allimpresa distributrice, a Terna,
allutente del dispacciamento e, qualora
necessario, al GSE. Qualora il caricamento dei
predetti dati sia incompleto o non avvenga
correttamente, il sistema GAUD provvede a
notificare al gestore di rete lesito negativo del
caricamento e le motivazioni connesse alla
mancata conclusione dellattivit di cui al
presente comma. Affinch la conferma, da parte
del gestore di rete, dellentrata in esercizio
dellimpianto si possa ritenere avvenuta nel
rispetto delle tempistiche di cui al presente
comma necessario che il medesimo gestore
trasmetta al sistema GAUD, secondo le
modalit definite da Terna, tutte le informazioni
di cui al presente comma.
23.8bis
23.8ter
107
23.8quinquies
23.9
24.2
24.3
108
Articolo 26
Condizioni economiche per la connessione di impianti
alimentati da fonti rinnovabili e relative verifiche
26.1
26.2
26.3
26.4
Articolo 25
Condizioni economiche per la connessione di impianti
alimentati da fonti non rinnovabili n di cogenerazione
ad alto rendimento
25.1
25.2
25.3
25.4
109
26.6
Articolo 27
Condizioni economiche per la connessione di impianti
di cogenerazione ad alto rendimento e relative
verifiche
27.1
27.2
27.3
27.4
27.5
TITOLO III
INDENNIZZI AUTOMATICI, PRIORIT DI
TRATTAMENTO, REALIZZAZIONE IN PROPRIO DELLA
CONNESSIONE E PROCEDURE SOSTITUTIVE
Articolo 28
Indennizzi automatici e procedure sostitutive in caso di
inerzia, da parte del gestore di rete, per la connessione
di impianti alimentati da fonte rinnovabile
28.1
28.2
110
28.3
28.4
28.5
Articolo 30
Realizzazione in proprio dellimpianto di rete per la
connessione e degli eventuali interventi sulle reti
elettriche esistenti nel caso di impianti alimentati da
fonti rinnovabili e di cogenerazione ad alto rendimento
30.1
30.2
30.3
Articolo 29
Priorit di trattamento per le richieste di connessione
di impianti da fonte rinnovabile e di cogenerazione ad
alto rendimento
29.1
111
30.5
30.6
30.7
b)
30.8
30.9
TITOLO I
DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA PRENOTAZIONE DELLA
CAPACIT DI RETE
Articolo 31
Validit del preventivo accettato
31.1
112
31.3
Articolo 33
Prenotazione della capacit di rete al termine o nel
corso del procedimento per lautorizzazione alla
costruzione e allesercizio dellimpianto di produzione
33.1
33.2
33.3
33.4
113
33.6
114
33.8
c)
d)
Articolo 35
Modalit di coordinamento tra gestori di rete nel caso
in cui la connessione venga effettuata alla rete gestita
dal gestore a cui presentata la richiesta di
connessione, comportando interventi su reti gestite da
altri gestori
35.1
35.2
Articolo 34
Modalit di coordinamento tra gestori di rete nel caso
in cui la connessione debba essere effettuata a una rete
diversa dalla rete gestita dal gestore di rete a cui
presentata la richiesta di connessione
34.1
115
b)
c)
Articolo 36
Elementi per la registrazione e validazione su GAUD
dellimpianto di produzione e delle unit di produzione
che lo compongono
36.1
36.2
c)
d)
i
dati
relativi
alla
destinazione
commerciale dellenergia elettrica prodotta
e immessa in rete;
gli eventuali incentivi che verranno
richiesti per limpianto in oggetto.
36.3
36.4
36.4bis
116
i.
36bis.2
b)
36bis.3
117
36bis.4
36bis.5
Articolo 36ter
Elementi per labilitazione ai fini della misura delle
unit di produzione a configurazione complessa
36ter.1
118
d)
36ter.3
36ter.5
36ter.6
119
36ter.8
Articolo 36quinquies
Modalit di comunicazione dello Schema Unifilare di
Misura e delle Schede Tecniche di Misura
36quinquies.1 Il richiedente rende disponibili, al
gestore di rete, lo schema unifilare di
misura e le schede tecniche di misura
nei formati e secondo le modalit
previste nelle MCC dei singoli
gestori di rete.
Articolo 37
Obblighi informativi tra le imprese distributrici e
Terna
37.1
120
37.3
39.2
39.3
40.1
40.2
40.3
40.4
Articolo 38
Obblighi informativi in capo a Terna e alle imprese
distributrici nei confronti dellAutorit
38.1
38.2
121
agli
impianti
40.5
40.6
40.7
40.8
40.9
122
123
Tabella 1
Parametri per la determinazione della soglia per le rinnovabili
Connessioni in alta e altissima tensione
Plc
100 k/km
(parametro per linea in cavo)
(fino a un massimo di 1 km)
Pla
40 k/km
(parametro per linea aerea)
(fino a un massimo di 1 km)
Per composizioni miste (sia linea aerea che linea in cavo) il valore massimo di 1 km da intendersi una sola volta per
lintera linea. I contributi alla soglia saranno determinati in maniera proporzionale alle effettive lunghezze dei due tratti
di linea
124
Capitolo 3
Misura dellenergia elettrica
La quasi totalit dei flussi di energia elettrica che rilevano ai fini tecnici ed economici nel sistema
elettrico relativa allenergia elettrica scambiata con la rete, vale a dire allenergia elettrica
immessa e prelevata (misuratore M1 in figura 3.1). Tuttavia, in alcuni casi, necessaria anche la
misura dellenergia elettrica prodotta (misuratore M2 in figura 3.1) che, qualora vi siano consumi in
sito istantanei, maggiore dellenergia elettrica immessa. Ad esempio, la misura dellenergia
elettrica prodotta serve qualora vi siano incentivi ad essa riferiti (quali i certificati verdi o il conto
energia per gli impianti fotovoltaici).
e
M1
u
Rete
M2
- figura 3.1 -
3.1
3.1.2 Cosa si intende per servizio di misura dellenergia elettrica immessa e prelevata
Il servizio di misura dellenergia elettrica immessa e/o prelevata il servizio articolato nelle attivit
di:
- installazione e manutenzione dei misuratori;
- raccolta delle misure dellenergia elettrica;
- validazione, registrazione e messa a disposizione delle misure dellenergia elettrica.
125
3.1.3
Prima di tutto occorre evidenziare se il generico punto di connessione , ai fini della regolazione del
servizio di misura, un punto di immissione o di prelievo. In particolare, in presenza di un unico
punto di connessione utilizzato sia per prelievi che per immissioni di energia elettrica:
- se il punto di connessione asservito ad un impianto di produzione di energia elettrica e se i
prelievi che avvengono attraverso tale punto sono finalizzati esclusivamente allattivit di
produzione di energia elettrica, il punto di connessione medesimo considerato punto di
immissione;
- in tutti gli altri casi, il punto di connessione considerato punto di prelievo.
In tali casi, il soggetto responsabile dellinstallazione e della manutenzione dei misuratori tenuto
ad installare un solo misuratore in grado di rilevare sia la misura dellenergia elettrica immessa che
la misura dellenergia elettrica prelevata.
Per quanto riguarda le responsabilit, il soggetto responsabile dellinstallazione e della
manutenzione dei misuratori :
a) con riferimento ai punti di prelievo nella titolarit di clienti finali, limpresa distributrice;
b) con riferimento ai punti di immissione relativi esclusivamente a impianti di produzione di
energia elettrica di potenza nominale non superiore a 20 kW e ai punti di immissione in bassa
tensione relativi a impianti di produzione di energia elettrica, il gestore di rete;
c) con riferimento ai punti di immissione, relativi a un impianto di produzione di energia elettrica,
diversi da quelli di cui alla precedente lettera b), il soggetto titolare dellimpianto medesimo.
Fanno eccezione:
- i punti di immissione in bassa tensione relativi a impianti di produzione di energia elettrica di
potenza nominale superiore a 20 kW gi connessi al 26 agosto 2012 o i cui titolari hanno
inviato entro la medesima data la richiesta di connessione ai sensi del Testo Integrato
Connessioni Attive, per i quali il responsabile dellinstallazione e manutenzione del servizio di
misura il produttore;
- gli impianti esistenti alla data di entrata in vigore del Testo Integrato Misura Elettrica, per i
quali il soggetto responsabile dellinstallazione e manutenzione dei misuratori il soggetto gi
responsabile del predetto servizio.
Il soggetto responsabile della raccolta e della validazione e registrazione delle misure dellenergia
elettrica immessa e prelevata :
a) con riferimento ai punti di prelievo nella titolarit di clienti finali, il gestore della rete pubblica
da cui tali punti prelevano lenergia elettrica;
b) con riferimento ai punti di immissione situati su una rete con obbligo di connessione di terzi, il
gestore della medesima rete.
La tabella 3.1 sintetizza le responsabilit delle varie attivit che costituiscono il servizio di misura
dellenergia elettrica immessa e prelevata e riporta i riferimenti alle tabelle del Testo Integrato
Misura Elettrica che definiscono i corrispettivi tariffari che il produttore deve riconoscere al
soggetto che svolge le diverse attivit previste per il servizio di misura dellenergia elettrica
immessa e prelevata.
126
Installazione e
manutenzione dei
misuratori
Punto di immissione
relativo a soli impianti
di produzione fino a
20 kW.
Punto di immissione in
BT (*)
Gestore di rete
Punto di immissione
diverso da quelli di cui
sopra
Soggetto titolare
dellimpianto di
produzione
Corrispettivo
tariffario
Raccolta, validazione
e registrazione delle
misure
Corrispettivo
tariffario
Gestore di rete
Tabella 3
+
Tabella 4
del TIME
Gestore di rete
Tabella 3
+
Tabella 4
del TIME
Tabella 3
+
Punto di prelievo
Impresa distributrice Tabella 1 del TIME
Gestore di rete
Tabella 4
del TIME
(*) Ad eccezione dei punti di immissione in bassa tensione relativi a impianti di produzione di energia elettrica di
potenza nominale superiore a 20 kW gi connessi alla data del 26 agosto 2012 o i cui titolari hanno inviato
entro la medesima data la richiesta di connessione ai sensi del Testo Integrato Connessioni Attive.
- tabella 3.1 -
lettera b)
lettera c)
lettera d)
lettera e)
lettera g)
lettera h)
lettera i)
lettera j)
2.231,32
25.932,59
208.362,10
208.362,10
208.362,10
2.179,77
26.565,28
165.094,13
165.094,13
165.094,13
2.067,85
26.175,55
152.374,15
152.374,15
152.374,15
MIS 3
centesimi di euro/kWh
Anno 2012
Anno 2013
0,061
0,238
0,059
-
0,060
0,195
0,060
-
Anno 2014
0,057
0,188
0,060
-
- tabella 3.2 -
127
MIS 1 (INS)
centesimi di euro/punto di prelievo per
anno
lettera b)
lettera c)
lettera d)
lettera e)
lettera g)
lettera h)
lettera i)
lettera j)
Anno 2012
Anno 2013
1.217,94
20.314,88
202.516,60
202.516,60
202.516,60
1.310,32
22.296,13
160.620,89
160.620,89
160.620,89
Anno 2014
1.221,85
22.028,81
148.034,62
148.034,62
148.034,62
MIS 3 (INS)
centesimi di euro/kWh
Anno 2012
Anno 2013
0,038
0,052
-
0,041
0,057
-
Anno 2014
0,039
0,057
-
- tabella 3.3 -
MIS 1 (RAC)
centesimi di euro/punto di prelievo per
anno
Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014
lettera b)
lettera c)
lettera d)
lettera e)
lettera g)
lettera h)
lettera i)
lettera j)
583,13
4.312,55
4.332,71
4.332,71
4.332,71
450,39
3.074,35
3.079,74
3.079,74
3.079,74
436,54
3.008,82
3.012,41
3.012,41
3.012,41
MIS 3 (RAC)
centesimi di euro/kWh
Anno 2012
Anno 2013
0,013
0,167
0,006
-
0,009
0,129
0,002
-
Anno 2014
0,008
0,125
0,002
-
- tabella 3.4 -
MIS 1 (VER)
centesimi di euro/punto di prelievo per
anno
Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014
lettera b)
lettera c)
lettera d)
lettera e)
lettera g)
lettera h)
lettera i)
lettera j)
248,64
1.305,16
1.512,79
1.512,79
1.512,79
232,65
1.194,80
1.393,50
1.393,50
1.393,50
221,55
1.137,92
1.327,12
1.327,12
1.327,12
MIS 3 (VER)
centesimi di euro/kWh
Anno 2012
Anno 2013
0,004
0,071
0,001
-
0,004
0,066
0,001
-
Anno 2014
0,004
0,063
0,001
-
- tabella 3.5 -
essere predisposti per linstallazione, su richiesta del soggetto nella cui disponibilit si trova il
sito in cui i misuratori medesimi sono installati ed a spese di questultimo, di dispositivi per il
monitoraggio delle immissioni e degli eventuali prelievi di energia elettrica.
I misuratori relativi ad impianti di produzione di energia elettrica connessi in bassa tensione devono
soddisfare le caratteristiche minime previste31 dallAllegato A alla deliberazione n. 292/06, ferme
restando le tempistiche di installazione32 e di messa in servizio delle funzioni di telegestione e di
telelettura33 dei misuratori elettronici relativi ai punti di immissione e prelievo in bassa tensione di
cui al medesimo Allegato A alla deliberazione n. 292/06.
31
Gli articoli 4, 5, 6 e 7 dellAllegato A alla deliberazione n. 292/06 definiscono, rispettivamente, i requisiti funzionali
minimi a cui i misuratori elettronici monofase, i misuratori elettronici monofase bidirezionali, i misuratori elettronici
trifase e i misuratori elettronici trifase bidirezionali devono esser conformi.
32
Larticolo 8 dellAllegato A alla deliberazione n. 292/06 definisce gli obblighi di installazione dei misuratori
elettronici monofase e trifase secondo un programma temporale. In particolare, il comma 8.2 prevede che, con
decorrenza 1 gennaio 2008, per ogni punto di connessione in bassa tensione attraverso cui viene attivata
successivamente a tale data limmissione in rete di energia elettrica attiva, o la possibile immissione in rete di energia
elettrica attiva, per via della presenza di un impianto di generazione nellimpianto del cliente, ogni soggetto
responsabile del servizio di misura installa un solo misuratore elettronico conforme ai requisiti previsti per il misuratore
elettronico monofase bidirezionale ovvero per il misuratore elettronico trifase bidirezionale.
33
Larticolo 8bis dellAllegato A alla deliberazione n. 292/06 definisce gli obblighi di messa in servizio dei misuratori
elettronici monofase e trifase, prevedendo che la messa in servizio dei misuratori elettronici monofase e trifase avvenga
entro il 30 giugno di ogni anno successivo a quello indicato per linstallazione allarticolo 8, comma 8.1, in percentuali
eguali.
129
3.1.6
TITOLO 1
DISPOSIZIONI GENERALI
Articolo 1
Definizioni
1.1
la
deliberazione dellAutorit 1 marzo 2012,
65/2012/R/eel.
Articolo 2
Ambito oggettivo
2.1
2.2
2.3
Soppresso
Articolo 3
Criteri generali
3.1
3.2
3.3
130
3.4
TITOLO 2
RESPONSABILIT DEL SERVIZIO DI MISURA
Articolo 4
Soggetti responsabili del servizio di misura
dellenergia elettrica
4.1
4.2
4.8
[omissis]
Articolo 5
Disposizioni relative ai punti di prelievo e di
immissione in altissima, alta e media tensione
5.1
5.2
5.3
[omissis]
4.5
[omissis]
4.7
131
5.5
5.6
effettuato,
entro
48
(quarantotto) ore dalla segnalazione automatica
o dalla comunicazione, dal soggetto di cui al
comma 4.1 che ne d tempestiva informazione
al titolare del punto di immissione o di prelievo
o al soggetto di cui al comma 4.5.
Per il periodo in cui si verificata lirregolarit
di funzionamento di cui al comma 5.4, la
ricostruzione delle misure dellenergia elettrica
effettuata dal soggetto di cui al comma 4.5,
sulla base dellerrore di misurazione accertato in
sede di verifica del misuratore, con effetto
retroattivo dal momento in cui lirregolarit si
verificata, ove lo stesso momento sia
determinabile,
oppure,
nei
casi
di
indeterminabilit, dallinizio del mese in cui
lirregolarit stata rilevata. Qualora non sia
possibile determinare il suddetto errore di
misurazione, la ricostruzione effettuata con
riferimento alle misure relative ad analoghi
periodi o condizioni, tenendo conto di ogni altro
elemento idoneo.
Il soggetto che ha diritto alla disponibilit delle
misure dellenergia elettrica pu richiedere in
qualsiasi momento la verifica dei misuratori.
Rimangono a carico del richiedente le spese
necessarie per la verifica nel caso in cui gli
errori riscontrati risultino compresi entro i limiti
di precisione previsti per il misuratore, in
coerenza con quanto previsto dallarticolo 31
del TIC. Qualora gli errori riscontrati superino
tali limiti, il soggetto di cui al comma 4.1
assume a proprio carico le spese di verifica e
provvede al ripristino della funzionalit del
medesimo misuratore.
Articolo 6
Disposizioni relative ai punti di prelievo in bassa
tensione
6.1
6.2
[omissis]
Articolo 7bis
Raccolta dei dati di misura
7bis.1 Con riferimento ai punti di prelievo trattati per
fasce ai sensi del TIS, il responsabile del
servizio tenuto ad effettuare la raccolta delle
misure registrate dai misuratori elettronici ai
sensi del comma 6.2.
7bis.2 Con riferimento ai punti di prelievo trattati
monorari ai sensi del TIS, il responsabile del
servizio tenuto ad effettuare un tentativo di
rilevazione dei dati di misura di energia
elettrica:
a) almeno una volta allanno, per i punti con
potenza disponibile non superiore a
16,5 kW;
b) almeno una volta al mese, per i punti con
potenza disponibile superiore a 16,5 kW.
TITOLO 3
REGOLAZIONE TARRIFFARIA DEL SERVIZIO
DI MISURA
Articolo 8
Corrispettivo per lerogazione del servizio di misura
dellenergia elettrica in punti di prelievo nella
titolarit di clienti finali
8.1
Articolo 9
Remunerazione del servizio di misura dellenergia
elettrica nei punti di interconnessione e di immissione
[omissis]
9.2
9.3
132
Articolo 10
Corrispettivi applicati in assenza del misuratore
10.1
[omissis]
TITOLO 4
DISPONIBILIT DEI DATI DI MISURA
Articolo 16
Utilizzo dei dati di misura
16.1
Articolo 17
Messa a disposizione dei dati di misura a Terna
17.1
[omissis]
Articolo 20
Archiviazione dei dati di misura
20.1
20.2
Qualora
lambito
di
competenza
del
responsabile dellattivit di rilevazione e
registrazione delle misure risulti variato a
seguito di cessioni e incorporazioni di attivit, il
soggetto cedente ha lobbligo di trasferire gli
133
lettera b)
lettera c)
lettera d)
lettera e)
lettera g)
lettera h)
lettera i)
lettera j)
MIS 1
centesimi di euro/punto di prelievo per
anno
Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014
2.231,32
25.932,59
208.362,10
208.362,10
208.362,10
2.179,77
26.565,28
165.094,13
165.094,13
165.094,13
2.067,85
26.175,55
152.374,15
152.374,15
152.374,15
MIS 3
centesimi di euro/kWh
Anno 2012
Anno 2013
0,061
0,238
0,059
-
0,060
0,195
0,060
-
Anno 2014
0,057
0,188
0,060
-
Tabella 3: Elementi MIS (RAC) delle componenti MIS, di cui al comma 9.2
Tipologie di contratto di cui comma 2.2
lettera b)
lettera c)
lettera d)
lettera e)
lettera g)
lettera h)
lettera i)
lettera j)
MIS 1 (RAC)
centesimi di euro/punto di prelievo per
anno
Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014
583,13
4.312,55
4.332,71
4.332,71
4.332,71
450,39
3.074,35
3.079,74
3.079,74
3.079,74
436,54
3.008,82
3.012,41
3.012,41
3.012,41
MIS 3 (RAC)
centesimi di euro/kWh
Anno 2012
Anno 2013
0,013
0,167
0,006
-
0,009
0,129
0,002
-
Anno 2014
0,008
0,125
0,002
-
Tabella 4: Elementi MIS (VER) delle componenti MIS, di cui al comma 9.3
Tipologie di contratto di cui comma 2.2
lettera b)
lettera c)
lettera d)
lettera e)
lettera g)
lettera h)
lettera i)
lettera j)
MIS 1 (VER)
centesimi di euro/punto di prelievo per
anno
Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014
248,64
1.305,16
1.512,79
1.512,79
1.512,79
232,65
1.194,80
1.393,50
1.393,50
1.393,50
221,55
1.137,92
1.327,12
1.327,12
1.327,12
MIS 3 (VER)
centesimi di euro/kWh
Anno 2012
Anno 2013
0,004
0,071
0,001
-
0,004
0,066
0,001
-
Anno 2014
0,004
0,063
0,001
-
134
3.2
3.2.1
3.2.2
3.2.3
Tutti i punti di immissione e prelievo in altissima, alta o media tensione, nonch tutti i punti di
immissione e prelievo in bassa tensione con potenza disponibile sul punto di connessione superiore
a 55 kW non corrispondenti ad impianti di illuminazione pubblica, sono trattati esclusivamente su
base oraria.
Il trattamento su base oraria decorre:
- dal primo giorno del mese successivo alla data di messa in servizio, nel caso in cui il misuratore
orario o elettronico programmato orario messo in servizio entro il giorno 15 di ciascun mese;
- dal primo giorno del secondo mese successivo alla data di messa in servizio, nel caso in cui il
misuratore orario o elettronico programmato orario messo in servizio successivamente al
giorno 15 di ciascun mese.
Nelle more dellattivazione del trattamento su base oraria, i punti di immissione e prelievo in
altissima, alta o media tensione, nonch tutti i punti di immissione e prelievo in bassa tensione con
potenza disponibile sul punto di connessione superiore a 55 kW non corrispondenti ad impianti di
illuminazione pubblica:
- sono trattati per fasce se provvisti di misuratore orario od elettronico messo in servizio;
- sono trattati monorari se non provvisti di misuratore orario od elettronico messo in servizio.
Lutente del dispacciamento di unit di produzione connessa ad un punto di immissione non trattato
su base oraria ha facolt di chiedere a Terna il trattamento su base oraria del relativo punto di
immissione a condizione che il medesimo sia dotato di misuratore orario, secondo modalit definite
nelle regole per il dispacciamento.
135
3.2.4
Tutti i punti di immissione e prelievo in bassa tensione dotati di un misuratore elettronico e con
potenza disponibile sul punto non superiore a 55 kW, non corrispondenti ad impianti di
illuminazione pubblica, sono trattati esclusivamente per fasce.
Il trattamento per fasce decorre:
- dal primo giorno del mese successivo alla data di messa in servizio, nel caso in cui il misuratore
elettronico messo in servizio entro il giorno 15 di ciascun mese;
- dal primo giorno del secondo mese successivo alla data di messa in servizio, nel caso in cui il
misuratore elettronico messo in servizio successivamente al giorno 15 di ciascun mese.
Nelle more dellattivazione del trattamento per fasce, i punti di immissione e prelievo in bassa
tensione dotati di un misuratore elettronico e con potenza disponibile sul punto non superiore a
55 kW sono trattati monorari.
Nella tabella 3.6 sono riportate le fasce orarie definite nellAllegato A alla deliberazione n. 156/07
(Testo Integrato Vendita TIV).
Fascia F1
Nei giorni dal luned al venerd:
Fascia F2
Nei giorni dal luned al venerd:
Fascia F3
Nei giorni dal luned al sabato:
3.2.5
Lenergia elettrica immessa in ciascuna ora in ciascun punto di immissione trattato per fasce pari
al rapporto fra lenergia immessa nel medesimo punto nella fascia oraria e nel mese cui lora
considerata appartiene e il numero di ore della medesima fascia.
Lenergia elettrica immessa in ciascuna ora in ciascun punto di immissione trattato monorario pari
al rapporto fra lenergia immessa nel medesimo punto nel mese cui lora considerata appartiene e il
numero di ore del medesimo mese.
Qualora non rilevata su base mensile, lenergia immessa in ciascun mese in ciascun punto di
immissione trattato monorario con potenza disponibile non superiore a 16,5 kW stimata
dallimpresa distributrice competente sulla base dei dati storici di immissione, ovvero, in subordine,
136
3.2.6
Qualora il dato relativo allenergia elettrica immessa tramite un punto di immissione trattato su base
oraria connesso alla rete di trasmissione nazionale non sia disponibile per un mese per motivi
tecnici non imputabili alla responsabilit del produttore, si applicano i criteri di ricostruzione dei
dati di misura riportati da Terna nel Codice di Rete.
Qualora il dato relativo allenergia elettrica immessa tramite un punto di immissione trattato su base
oraria connesso ad una rete di distribuzione non sia disponibile per un mese per motivi tecnici non
imputabili alla responsabilit del produttore, il medesimo punto trattato per fasce e lenergia
elettrica immessa in ciascuna fascia oraria del medesimo mese nel medesimo punto stimata
dallimpresa distributrice competente sulla base dei dati storici di immissione, ovvero, in subordine,
tenendo conto della producibilit dellimpianto di produzione interessato moltiplicata, in caso di
autoconsumo, per un fattore convenzionale di autoconsumo posto pari a 0,8. In caso contrario,
limpresa distributrice ricostruisce lenergia immessa in ciascuna ora del mese a partire dai dati di
misura disponibili tramite lapplicazione di opportuni criteri di stima.
Qualora il dato relativo allenergia elettrica immessa tramite un punto di immissione trattato per
fasce non sia disponibile in una fascia oraria di un mese per motivi tecnici non imputabili alla
responsabilit del produttore, lenergia immessa nella medesima fascia oraria nel medesimo punto
stimata dallimpresa distributrice competente sulla base dei dati storici di immissione, ovvero, in
subordine, tenendo conto della producibilit dellimpianto di produzione interessato moltiplicata, in
caso di autoconsumo, per un fattore convenzionale di autoconsumo posto pari a 0,8.
Qualora il dato relativo allenergia elettrica immessa in un mese tramite un punto di immissione
trattato monorario con potenza disponibile sul punto superiore a 16,5 kW non sia disponibile per
motivi tecnici non imputabili alla responsabilit del produttore, lenergia immessa nel medesimo
mese stimata dallimpresa distributrice competente sulla base dei dati storici di immissione,
ovvero, in subordine, tenendo conto della producibilit dellimpianto di produzione interessato
moltiplicata, in caso di autoconsumo, per un fattore convenzionale di autoconsumo posto pari a 0,8.
137
3.2.7
138
Articolo 2
Oggetto
2.1
[omissis]
TITOLO II
DISPOSIZIONI GENERALI
Articolo 3
Applicazione del trattamento su base oraria
3.1
3.2
3.3
3.4
-*tt)
uu)
vv)
ww)
xx)
yy)
zz)
Il presente provvedimento:
a) indica le caratteristiche dei punti di
prelievo e dei punti di immissione soggetti
al trattamento su base oraria e le
caratteristiche dei punti di prelievo e dei
punti di immissione soggetti al trattamento
per fasce;
[omissis]
34
139
TITOLO III
REGOLAZIONE DEI CORRISPETTIVI
RELATIVI AL SERVIZIO DI
DISPACCIAMENTO (SETTLEMENT)
Articolo 4
Applicazione del trattamento per fasce
4.1
4.2
4.3
Articolo 5
Energia elettrica immessa e prelevata nei punti di
dispacciamento
5.1
SEZIONE 1
AGGREGAZIONE DELLE MISURE AI FINI DEL
SETTLEMENT DEL
SERVIZIO DI DISPACCIAMENTO
Articolo 8
Responsabile dellaggregazione delle misure ai fini del
settlement del servizio di dispacciamento
8.1
8.2
8.3
Soppresso
[omissis]
Articolo 10
Profilazione oraria convenzionale dellenergia
elettrica immessa nei punti di immissione non trattati
su base oraria
10.1
10.2
10.3
[omissis]
5.5
[omissis]
5.8
[omissis]
Articolo 11
Indisponibilit dei dati relativi allenergia elettrica
immessa
11.1
140
11.3
11.4
11.5
[omissis]
141
3.3
3.3.1
3.3.2
Il servizio di misura dellenergia elettrica prodotta il servizio composto dalle attivit di:
- installazione e manutenzione delle apparecchiature di misura dellenergia elettrica prodotta;
- raccolta e validazione e registrazione delle misure dellenergia elettrica prodotta;
- messa a disposizione delle misure dellenergia elettrica prodotta ai soggetti interessati secondo
la vigente normativa.
3.3.3
Linstallazione dei misuratori per lenergia elettrica prodotta necessaria nei casi in cui la misura
funzionale per lattuazione di una disposizione normativa che richieda lutilizzo esplicito di tale
misura, nel caso in cui pi impianti di produzione condividono un unico punto di connessione e nei
casi in cui la misura dellenergia elettrica prodotta funzionale alla corretta implementazione della
regolazione vigente in materia. Inoltre, linstallazione dei misuratori dellenergia elettrica prodotta
obbligatoria nei casi di alcune tipologie di Altri Sistemi Semplici di Produzione e Consumo (si veda
il paragrafo 7.5).
Per gli impianti di produzione per i quali la misura dellenergia elettrica prodotta coincide con la
misura dellenergia elettrica immessa in rete, i misuratori installati ai sensi del Testo Integrato
Misura Elettrica (si veda il paragrafo 3.1) sono utilizzati anche per la misura dellenergia elettrica
prodotta. Tale disposizione, comunque, non vieta linstallazione di apparecchi di misura
dellenergia elettrica prodotta anche nei casi in cui la misura dellenergia elettrica prodotta coincide
(o si presume che coincida) con la misura dellenergia elettrica immessa, fatta salva lapplicazione
della regolazione vigente relativa ai servizi di misura per i due diversi misuratori installati,
comprese le disposizioni previste in termini di eventuali corrispettivi tariffari che il produttore deve
erogare ai soggetti che svolgono tali servizi di misura.
3.3.4
Responsabilit della misura dellenergia elettrica prodotta e relativi corrispettivi nel caso
dellAllegato A alla deliberazione n. 88/07 (impianti entrati in esercizio fino al 26 agosto
2012)
Nel caso di impianti di potenza nominale non superiore a 20 kW il gestore di rete il responsabile
del servizio di misura dellenergia elettrica prodotta. Il produttore tenuto a corrispondere al
gestore di rete, a copertura delle attivit svolte nellambito di tale servizio, un corrispettivo pari alla
componente tariffaria MIS1 relativa alla bassa tensione, prevista dal Testo Integrato Misura Elettrica
(tabella 3.2 del paragrafo 3.1).
209
Installazione e
manutenzione dei
misuratori
Corrispettivo
tariffario
Raccolta, validazione
e registrazione delle
misure
Corrispettivo
tariffario
Impianti di produzione
di potenza fino a 20 kW
Gestore di rete
Gestore di rete
Tabella 3
+
Tabella 4
del TIME
Impianti di produzione
di potenza superiore a
20 kW
Produttore
Produttore
- tabella 3.7 -
36
Con il termine regolazione vigente in materia si intende la sola regolazione relativa allaccesso e allutilizzo delle
reti, oltre che la regolazione tariffaria dellAutorit; non si intende pertanto la normativa funzionale allapplicazione
degli incentivi.
143
3.3.5
Responsabilit della misura dellenergia elettrica prodotta e relativi corrispettivi nel caso
dellAllegato A bis alla deliberazione n. 88/07 (impianti entrati in esercizio dal 27 agosto
2012)
Nel caso di impianti connessi in bassa tensione ovvero connessi in media e alta tensione di potenza
nominale fino a 20 kW il gestore di rete il responsabile del servizio di misura dellenergia elettrica
prodotta. Il produttore tenuto a corrispondere al gestore di rete, a copertura delle attivit svolte
nellambito di tale servizio, un corrispettivo pari alla componente tariffaria MIS1 relativa alla bassa
tensione, prevista dal Testo Integrato Misura Elettrica (tabella 3.2 del paragrafo 3.1).
Nel caso di impianti connessi in bassa tensione di potenza nominale superiore a 20 kW gi connessi
al 26 agosto 2012 o i cui titolari hanno inviato entro la medesima data la richiesta di connessione ai
sensi dellAllegato A alla deliberazione ARG/elt 99/08 (Testo Integrato delle Connessioni Attive
TICA):
- il produttore il responsabile dellattivit di installazione e manutenzione delle apparecchiature
di misura dellenergia elettrica prodotta, fermo restando lobbligo di installare un misuratore
conforme ai requisiti tecnici funzionali pubblicati dallimpresa distributrice e secondo le
condizioni tecniche di posizionamento descritte nel paragrafo 3.3.6. Il produttore ha la facolt
di avvalersi del soggetto di cui al successivo alinea per lerogazione di tale servizio; in questo
caso il produttore tenuto a corrispondere al soggetto di cui al successivo alinea un
corrispettivo definito dal medesimo soggetto;
- il soggetto responsabile dellattivit di raccolta e validazione e registrazione delle misure
dellenergia elettrica immessa previsto dal Testo Integrato Misura Elettrica (si veda il paragrafo
3.1) il responsabile dellattivit di raccolta e validazione e registrazione delle misure
dellenergia elettrica prodotta. Il produttore tenuto a corrispondere a tale soggetto un
corrispettivo pari alla somma della componente tariffaria MIS1 (RAC), prevista dal Testo
Integrato Misura Elettrica (tabella 3.4 del paragrafo 3.1), e della componente tariffaria MIS1
(VER), prevista dal medesimo Testo Integrato Misura Elettrica (la tabella 3.5 del paragrafo
3.1), con riferimento al livello di tensione del punto di connessione a cui deve essere riferita la
misura dellenergia elettrica prodotta affinch sia funzionale alla corretta implementazione
della regolazione vigente in materia.
Nel caso di impianti connessi in media e alta tensione:
- il produttore il responsabile dellattivit di installazione e manutenzione delle apparecchiature
di misura dellenergia elettrica prodotta. Il produttore ha la facolt di avvalersi del soggetto di
cui al successivo alinea per lerogazione di tale servizio; in questo caso il produttore tenuto a
corrispondere al soggetto di cui al successivo alinea un corrispettivo definito dal medesimo
soggetto;
- il soggetto responsabile dellattivit di raccolta e validazione e registrazione delle misure
dellenergia elettrica immessa previsto dal Testo Integrato Misura Elettrica (si veda il paragrafo
3.1) il responsabile dellattivit di raccolta e validazione e registrazione delle misure
dellenergia elettrica prodotta. Il produttore tenuto a corrispondere a tale soggetto un
corrispettivo pari alla somma della componente tariffaria MIS1 (RAC), prevista dal Testo
Integrato Misura Elettrica (tabella 3.4 del paragrafo 3.1), e della componente tariffaria MIS1
(VER), prevista dal medesimo Testo Integrato Misura Elettrica (la tabella 3.5 del paragrafo
3.1), con riferimento al livello di tensione del punto di connessione a cui deve essere riferita la
misura dellenergia elettrica prodotta affinch sia funzionale alla corretta implementazione
della regolazione vigente in materia.
La tabella 3.8 sintetizza le responsabilit, ai sensi dellAllegato A bis alla deliberazione n. 88/07,
delle varie attivit che costituiscono il servizio di misura dellenergia elettrica prodotta e riporta i
riferimenti alle tabelle del Testo Integrato Misura Elettrica recanti i corrispettivi tariffari che il
produttore deve riconoscere al soggetto responsabile di tali attivit.
144
Impianti di produzione
connessi in BT
Impianti di produzione
connessi in MT e AT
Installazione e
Corrispettivo
manutenzione dei
tariffario
misuratori
Gestore di rete
(Produttore nel
Tabella 1 del TIME
caso di richieste
se il responsabile
di connessione gi
il gestore di rete
inviate al 26
agosto 2012)
Produttore
(Gestore di rete nel
caso di impianti fino
a 20 kW)
Raccolta, validazione
e registrazione delle
misure
Corrispettivo
tariffario
Gestore di rete
Tabella 3
+
Tabella 4
del TIME
Gestore di rete
Tabella 3
+
Tabella 4
del TIME
- tabella 3.8 -
3.3.6
Nel caso di impianti in bassa tensione o di potenza nominale fino a 20 kW, le condizioni tecniche
per linstallazione e la manutenzione delle apparecchiature per la misura dellenergia elettrica
prodotta sono definite dal medesimo gestore di rete conformemente a quanto indicato nelle Norme e
Guide del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI).
Il posizionamento delle apparecchiature di misura concordato con il produttore sulla base di scelte
razionali, volte a ottimizzare lentit ed il costo degli interventi necessari e nel rispetto dei seguenti
requisiti minimi:
- nel caso di impianti:
fotovoltaici, il pi vicino possibile agli inverter;
diversi da quelli fotovoltaici, il pi vicino possibile ai morsetti del generatore;
- allinterno della propriet del produttore o al confine di tale propriet, secondo quanto indicato
dal medesimo produttore. Nel primo caso il produttore si impegna a consentire laccesso alle
apparecchiature di misura al personale del gestore di rete per lespletamento delle attivit di sua
competenza;
- tale da assicurare al gestore di rete la possibilit di adempiere ai propri obblighi in condizioni di
sicurezza, nel rispetto di quanto disposto dal decreto legislativo n. 81/08, in particolare senza
dover ricorrere allutilizzo di mezzi speciali per loccasione.
Nei casi in cui il posizionamento delle apparecchiature di misura non sia possibile secondo quanto
sopra descritto, le apparecchiature di misura vengono posizionate nel punto pi vicino
compatibilmente con quanto previsto sopra detto. In tali casi, affinch il dato di misura sia corretto
per tenere conto delle eventuali perdite di rete e di trasformazione derivanti dal posizionamento
delle apparecchiature di misura in una posizione diversa da quella sopra prevista, vengono definiti
opportuni algoritmi, concordati tra le parti e inseriti nellAllegato 5 al contratto di dispacciamento
in immissione previsto dalla deliberazione n. 111/06.
145
3.3.7
146
3.3.8
Articolo 2
Ambito di applicazione
2.1
2.2
2.3
TITOLO I
DISPOSIZIONI GENERALI
Articolo 1
Definizioni
1.1
TITOLO II
MISURA DELLENERGIA ELETTRICA
PRODOTTA
Articolo 3
Responsabilit della misura della produzione per
impianti di potenza nominale non superiore a 20 kW
3.1
3.2
37
147
Articolo 4
Responsabilit della misura della produzione per
impianti di potenza nominale superiore a 20 kW
4.1
4.2
4.3
5.1
5.2
38
39
148
8.2
Articolo 6
Caratteristiche delle apparecchiature di misura
6.1
Articolo 9
Disposizioni finali
9.1
9.2
Le
disposizioni
di
cui
al
presente
provvedimento possono essere applicate anche
qualora la richiesta per la connessione sia
antecedente alla data di entrata in vigore del
presente provvedimento, limitatamente ai casi in
cui la misura dellenergia elettrica prodotta
risulti necessaria allattuazione di una
disposizione normativa che comporti lutilizzo
di detta misura. Tali casi sono individuati dal
GSE, previa informativa allAutorit. Viene
dato mandato al Direttore della Direzione
Mercati per eventuali verifiche che si rendessero
necessarie.
Articolo 7
Obblighi in materia di archiviazione dei dati di misura
dellenergia elettrica prodotta
7.1
8.1
42
40
149
9.3
9.4
150
g)
h)
TITOLO I
DISPOSIZIONI GENERALI
i)
Articolo 1
Definizioni
1.1
j)
2.1
2.2
2.3
Articolo 3
Responsabilit della misura della produzione per
impianti in bassa tensione
3.1
151
3.2
3.3
3.4
Articolo 4
Responsabilit della misura della produzione per
impianti in media e alta tensione
4.1
4.2
4.3
5.2
152
5.3
a.
b.
c.
Articolo 7
Obblighi in materia di archiviazione dei dati di misura
dellenergia elettrica prodotta
7.1
Articolo 6
Caratteristiche delle apparecchiature di misura e
obblighi del responsabile di installazione e
manutenzione
6.1
6.2
6.3
Il
responsabile
della
installazione
e
manutenzione delle apparecchiature di misura
assicura la costante e tempestiva manutenzione
delle medesime, prestando la necessaria
collaborazione al responsabile delle attivit di
raccolta, validazione e registrazione della
misura, informandolo tempestivamente, con le
modalit da questo stabilite:
di eventuali malfunzionamenti;
degli interventi di ripristino a seguito di
malfunzionamenti;
di
eventuali
interventi
di
riprogrammazione o riconfigurazione delle
apparecchiature di misura o di qualsiasi
ulteriore azione che possa compromettere
la
teleleggibilit
delle
medesime
apparecchiature.
8.1
8.2
9.1
9.2
153
154
Capitolo 4
Trasmissione e distribuzione dellenergia elettrica
4.1
Riferimenti regolatori
4.2
4.3
I titolari di unit di produzione sono tenuti a concludere con Terna il contratto per il servizio di
trasmissione in relazione allenergia elettrica prodotta e immessa in una rete con obbligo di
connessione di terzi. La conclusione di tale contratto deve avvenire in forma scritta ed condizione
necessaria, insieme alla conclusione del contratto di dispacciamento (si veda il capitolo 5), per
immettere energia elettrica nella rete con obbligo di connessione di terzi.
Il contratto per il servizio di trasmissione deve essere concluso dallo stesso soggetto che stipula il
contratto per il servizio di dispacciamento.
Nel caso di soggetti che accedano al regime di ritiro dedicato dellenergia elettrica immessa in rete e
al regime di scambio sul posto (si veda il capitolo 6), il contratto di trasmissione siglato dal GSE
che, per tali produttori, utente del trasporto.
I titolari di unit di produzione sono inoltre tenuti a concludere, con limpresa distributrice locale, il
contratto di trasporto per eventuali prelievi di energia elettrica (ivi inclusa lenergia elettrica
destinata ai servizi ausiliari).
4.4
Il responsabile del servizio di trasmissione la societ Terna Rete Italia S.p.A. del Gruppo Terna
S.p.A..
Il responsabile del servizio di distribuzione limpresa distributrice competente nella zona di
interesse a cui connesso limpianto.
155
4.5
Con riferimento allenergia elettrica prelevata per alimentare i servizi ausiliari di generazione43, ivi
compresi i prelievi degli impianti di pompaggio, in relazione allerogazione dei servizi di
trasmissione e di distribuzione, non si applicano le tariffe di trasmissione, di distribuzione, gli oneri
generali di sistema (componenti A, UC e MCT) n i corrispettivi per i prelievi di energia reattiva.
Resta invece ferma la disciplina del dispacciamento (deliberazione n. 111/06) che obbliga alla
sottoscrizione del contratto di dispacciamento in prelievo. Pertanto, anche sui prelievi di energia
elettrica destinati ad alimentare i servizi ausiliari di generazione si regolano i corrispettivi previsti
dalla deliberazione n. 111/06 per i punti di dispacciamento in prelievo, ivi incluso lacquisto
dellenergia elettrica prelevata.
Le condizioni sopra descritte si applicano nei limiti della potenza destinata al funzionamento dei
servizi ausiliari di generazione, ivi compresi i prelievi degli impianti di pompaggio, come dichiarata
dal soggetto che ha nella disponibilit limpianto di produzione con certificazione asseverata da
perizia indipendente. Ove la potenza prelevata superi la potenza dichiarata di oltre il 10%,
allenergia elettrica prelevata vengono applicate le condizioni previste per i clienti finali per tutto
lanno solare nel quale si verificato il supero.
4.6
Larticolo 76, comma 76.1, lettera a), dellAllegato A alla deliberazione ARG/elt 107/09 (Testo
Integrato Settlement TIS) prevede che lenergia elettrica immessa in ciascun periodo rilevante nei
punti di immissione in bassa tensione ed in media tensione sia aumentata di un fattore percentuale
per tenere conto delle minori perdite di energia elettrica indotte dalla generazione distribuita.
In particolare, si osserva che:
- per quanto riguarda le perdite sulle linee elettriche a livello di tensione superiore a quello a cui
connesso limpianto, la generazione distribuita comporta in generale una riduzione delle
perdite perch riduce i transiti di energia elettrica. Tale riduzione attenuata ma pu comunque
essere riscontrata anche in presenza di rilevanti inversioni di flusso per cui lenergia elettrica
dal livello di tensione a cui viene immessa risale ai livelli di tensione superiori, permettendo
quindi una pi contenuta riduzione dei transiti (e quindi delle perdite), peraltro difficilmente
quantificabile rispetto a quella ottenibile in assenza di inversioni di flusso. Pertanto, le perdite
43
Ai soli fini dellapplicazione delle disposizioni previste dal TIT in merito allenergia elettrica prelevata per alimentare
i servizi ausiliari di generazione, per lidentificazione di servizi ausiliari di generazione possibile fare riferimento
alla definizione dellUNIPEDE Unione Internazionale dei Produttori e Distributori di Energia Elettrica (ora
Eurelectric), utilizzata anche da Terna per la raccolta dei dati statistici del settore elettrico.
In particolare, potenza elettrica assorbita dai servizi ausiliari la potenza elettrica consumata dai servizi ausiliari
della centrale direttamente connessi con la produzione di energia elettrica e comprende quella utilizzata sia durante
lesercizio che durante la fermata della centrale per gli impianti di movimentazione del combustibile, per limpianto
dellacqua di raffreddamento, per i servizi di centrale, il riscaldamento, lilluminazione, per le officine e gli uffici
direttamente connessi con lesercizio della centrale. Dalla definizione di centrale data dallUNIPEDE, consegue
che, nel caso di impianti idroelettrici, rientrano tra i prelievi di energia elettrica destinata ai servizi ausiliari anche i
prelievi per il funzionamento degli organi relativi alla parte idraulica (es.: diga, sgrigliatori, paratoie, ecc.). Non
rientrano tra i prelievi di energia elettrica destinata ai servizi ausiliari i prelievi durante i periodi di trasformazione,
riconversione e rifacimento dei gruppi di generazione.
Rientrano infine in tale ambito i consumi delle utenze installate per il rispetto degli obblighi derivanti da decreti di
autorizzazione allesercizio (es. rilevazione emissioni in atmosfera, monitoraggio qualit aria, tutela ambientale, etc.),
che possono essere anche collocate al di fuori del perimetro dellimpianto di produzione.
156
sulle linee elettriche a livello di tensione superiore a quello a cui connesso limpianto possano
essere considerate perdite evitate dalla generazione distribuita;
per quanto riguarda le sezioni di trasformazione dal livello di tensione immediatamente
superiore a quello a cui connesso limpianto a livelli ancora superiori, la generazione
distribuita comporta una riduzione delle perdite rispetto a quelle ottenibili nellipotesi di rete
passiva. Pertanto tali perdite di trasformazione possono essere considerate perdite evitate dalla
generazione distribuita;
per quanto riguarda le sezioni di trasformazione dal livello di tensione a cui connesso
limpianto al livello di tensione immediatamente superiore, a livello generale vi diminuzione
di perdite quando la quota di carico coperta dagli impianti di produzione sulle reti al medesimo
livello di tensione sempre inferiore al carico complessivo. Qualora invece vi sia inversione di
flusso, in particolare se prolungata e frequente, la generazione distribuita comporta una
riduzione complessiva di perdite sempre meno evidente rispetto al caso di rete passiva fino ad
arrivare a casi in cui le perdite complessive possono addirittura aumentare per effetto della
doppia trasformazione. Pertanto, le perdite di trasformazione dal livello di tensione a cui
connesso limpianto al livello di tensione immediatamente superiore non possono essere
considerate tra le perdite evitate e, al contempo, non di considerano le maggiori perdite di rete
che la generazione distribuita potrebbe indurre rispetto al modello di rete passiva per effetto
della doppia trasformazione;
per quanto riguarda le perdite sulle linee elettriche al medesimo livello di tensione a cui
connesso limpianto, nel caso in cui la potenza immessa in rete, ora per ora, sia inferiore a
quella complessivamente assorbita dai carichi alimentati dalla linea stessa, la generazione
distribuita (che consente un avvicinamento fra produzione e consumo) comporterebbe una
riduzione delle perdite registrabili sul tratto di rete in esame. Nel caso, invece, di una forte
penetrazione puntuale/localizzata della generazione distribuita, si possono verificare situazioni
in cui le perdite sulla linea, in certe ore dellanno, aumentano rispetto allassetto di rete passiva.
Anche nel caso in cui gli impianti di produzione sono direttamente collegati alle cabine
primarie o secondarie o richiedono la realizzazione di nuovi estesi tratti di rete (ad esempio
perch sono ubicati in aree distanti dai centri di consumo), le perdite di rete aumentano rispetto
allassetto di rete passiva. Pertanto, le perdite della linea al medesimo livello di tensione a cui
connesso limpianto non possono essere considerate tra le perdite evitate e, al contempo, non si
considerano le maggiori perdite di rete che la generazione distribuita potrebbe indurre.
Tenendo conto di quanto sopra descritto, a partire dall1 luglio 2012 lenergia elettrica immessa in
bassa tensione viene aumentata di un fattore pari a 5,1% e lenergia elettrica immessa in media
tensione viene aumentata di un fattore pari a 2,4%.
157
4.7
19.2
[omissis]
158
Capitolo 5
Dispacciamento dellenergia elettrica
5.1
Riferimenti regolatori
5.2
5.3
Nel contesto del mercato liberalizzato dellenergia elettrica, il servizio di dispacciamento consente
la traduzione delle posizioni commerciali in acquisto e vendita in impegni in immissione e in
prelievo di energia elettrica nella/dalla rete elettrica nel rispetto della sicurezza di funzionamento
del sistema elettrico. Qualora, infatti, ad impegni commerciali assunti sul mercato corrispondano
impegni fisici incompatibili con la sicurezza del sistema elettrico (nel caso in cui, ad esempio, detta
traduzione comporti la violazione di vincoli di corrente o di tensione o linsufficienza di adeguati
margini di riserva attiva e reattiva), Terna agisce in maniera tale da ricostituire le condizioni di
44
Per le reti di distribuzione, le condizioni di sicurezza sono garantite dai distributori in fase di connessione
dellimpianto di produzione alla rete.
159
sicurezza acquisendo la disponibilit a correggere le posizioni fisiche in esito al mercato (tali azioni
sono di norma richieste a soggetti responsabili di unit di produzione di energia elettrica i quali
sono chiamati a modificare il livello di immissione programmata, al limite prevedendo lo
spegnimento o laccensione di alcune unit) in maniera tale che lazione combinata delle modifiche
introdotte ricrei le condizioni di sicurezza di funzionamento del sistema elettrico nei termini sopra
indicati. Lacquisizione di tale disponibilit rappresenta lacquisizione delle risorse per il
dispacciamento e avviene per il tramite di un mercato (Mercato dei Servizi di Dispacciamento) dove
la disponibilit acquisita sulla base di offerte formulate dai soggetti aventi titolo (soggetti titolari
di unit di produzione/consumo abilitate45).
Ai predetti impegni fisici si d il nome di programmi di immissione (per le unit di produzione) e
programmi di prelievo (per le unit di consumo).
Il mancato rispetto degli impegni fisici costituisce uno sbilanciamento che viene corretto mediante
il ricorso ad azioni di modifica in tempo reale dei livelli di immissioni e di prelievo sempre
sfruttando la disponibilit acquisita nel Mercato dei Servizi di Dispacciamento.
I costi indotti sul sistema nel caso di sbilanciamenti sono sostenuti, in generale, dai soggetti
responsabili degli sbilanciamenti medesimi (cio dagli utenti del dispacciamento in immissione e in
prelievo che siglano con Terna i contratti di dispacciamento e, quindi, in ultima istanza, dai
produttori e dai clienti finali del sistema elettrico).
5.4
Deliberazione n. 111/06
5.5
Ai fini del dispacciamento le unit di produzione si distinguono in rilevanti e non rilevanti. Le unit
rilevanti46 sono quelle unit di produzione i cui programmi di immissione risultano rilevanti,
tenendo conto della potenza nominale della medesima e dei limiti della capacit di trasporto, ai fini
della previsione da parte di Terna del fabbisogno di risorse per il dispacciamento: per tali motivi
Terna necessita di monitorare singolarmente tali unit in quanto di particolare importanza ai fini del
mantenimento delle condizioni di sicurezza del sistema in tempo reale. Le unit di produzione
rilevanti devono dotarsi dei dispositivi necessari a garantire lintegrazione delle medesime unit nei
sistemi di controllo di Terna, secondo quanto previsto Codice di rete.
45
46
Terna, nel Codice di rete, ha stabilito che le unit di produzione rilevanti sono le unit di produzione con potenza
complessiva dei gruppi di generazione associati non inferiore a 10 MVA. Terna si riserva di classificare come unit di
produzione non rilevanti quelle unit che, pur avendo verificato il precedente criterio, sono comunque inserite in un
contesto che strutturalmente ne limita lerogazione sulla rete a valori inferiori rispetto al valore di soglia posto per le
unit rilevanti.
160
Le unit di produzione non rilevanti possono, per quanto sopra detto, anche essere trattate in
raggruppamenti.
Tra le unit di produzione rilevanti vi sono le unit di produzione abilitate che devono fornire, in
funzione delle caratteristiche delle singole unit, le risorse utili ai fini del dispacciamento
(risoluzione delle congestioni in fase di programmazione, riserva secondaria di potenza, riserva
terziaria di potenza e risorse per il bilanciamento).
5.6
I titolari di unit di produzione devono concludere con Terna il contratto per il servizio di
dispacciamento. La conclusione di tale contratto deve avvenire in forma scritta ed condizione
necessaria, insieme alla conclusione del contratto di trasmissione (si veda il capitolo 4), per
immettere energia elettrica nella rete con obbligo di connessione di terzi.
Linterposizione di un terzo ai fini della conclusione del contratto per il servizio di dispacciamento
ha la forma di un mandato senza rappresentanza.
Il contratto per il servizio di dispacciamento deve essere concluso dallo stesso soggetto che stipula
il contratto per il servizio di trasmissione ed unico per tutte le unit di produzione nella titolarit di
uno stesso soggetto.
Nel caso di soggetti che accedano al regime di ritiro dedicato dellenergia elettrica immessa in rete e
al regime di scambio sul posto, il contratto di dispacciamento siglato dal GSE che di conseguenza,
per gli impianti che si avvalgono del ritiro dedicato e dello scambio sul posto, utente del
dispacciamento in immissione (si veda il capitolo 6).
5.7
Lutente del dispacciamento il soggetto titolare dellunit di produzione o un soggetto terzo che
agisce per il predetto titolare sulla base di un mandato senza rappresentanza. Lutente del
dispacciamento conclude con Terna un contratto per il servizio di dispacciamento. Ciascun utente
del dispacciamento, o ciascun soggetto da questi delegato alla registrazione di acquisti e vendite a
termine e di programmi di immissione o prelievo relativi a punti di dispacciamento nella propria
responsabilit, acquisisce la qualifica di operatore di mercato previa iscrizione nellapposito registro
tenuto dal Gestore del Mercato Elettrico (GME).
Loperatore di mercato abilitato a richiedere al GME la registrazione:
- di acquisti e vendite a termine, nonch di programmi di immissione e di prelievo, relativi a
punti di dispacciamento nella sua responsabilit in quanto utente del dispacciamento;
- di acquisti e vendite a termine, nonch di programmi di immissione e di prelievo, relativi a
punti di dispacciamento che non sono nella sua responsabilit, per i quali loperatore di mercato
ha ricevuto delega alla registrazione dallutente del dispacciamento responsabile.
5.8
Punti di dispacciamento
Il punto di dispacciamento per unit di produzione il punto in relazione al quale lutente del
dispacciamento acquisisce il diritto e lobbligo ad immettere energia elettrica in rete.
161
Unit di produzione di uguale tipologia47, localizzate in una determinata zona48 e aventi un unico
titolare dei contratti di trasmissione, distribuzione e dispacciamento, aventi uno o pi punti di
immissione, vengono raggruppate sotto un unico punto di dispacciamento.
Nel caso di unit di produzione rilevanti, il punto di dispacciamento coincide con il punto di
immissione di energia elettrica relativo allunit di produzione; ci significa che limmissione di
energia elettrica coincider con leffettiva immissione misurata sul punto di connessione.
Nel caso di pi unit raggruppate in un unico punto di dispacciamento (ci che avviene di norma
per le unit di produzione non rilevanti), le misure delle immissioni sui singoli punti di connessione
sono aggregate a formare una sola immissione e limpegno fisico (programma di immissione)
definito e controllato (ai fini dello sbilanciamento) con riferimento al predetto aggregato.
5.9
I commi 8.1 e 8.2 dellAllegato A alla deliberazione n. 111/06 individuano le diverse tipologie nelle quali vengono
classificate le unit di produzione rilevanti e le unit di produzione non rilevanti.
48
Per zona si intende una zona geografica in cui viene suddivisa la rete rilevante ai sensi dellarticolo 15 dellAllegato
A alla deliberazione n. 111/06.
49
Ai fini del dispacciamento i programmi di immissione sono differenziati a seconda delle diverse fasi di cui si
compone il mercato elettrico. Il programma vincolante modificato e corretto di immissione , per ciascun punto di
dispacciamento per unit di produzione e per ciascun punto di dispacciamento di importazione, il programma postMSD-ex-ante di immissione, come eventualmente modificato per effetto di ordini di dispacciamento in tempo reale e
dellintervento della regolazione secondaria di potenza e rappresenta quindi il programma ultimativo (ci significa che
una volta definito non vi pi la possibilit per nessuno di andare a modificarlo e che, ai fini dello sbilanciamento, il
livello effettivo di immissione sar confrontato con tale programma).
162
50
Per punto di offerta si intende il punto di dispacciamento come definito dalla relativa disciplina.
51
Il periodo rilevante, per le unit di produzione e di consumo, pari allora ed il periodo di tempo in relazione al
quale un utente del dispacciamento acquisisce il diritto e lobbligo ad immettere o prelevare energia elettrica nelle reti.
163
52
La seduta del Mercato del giorno prima si apre alle ore 8:00 del nono giorno precedente il giorno di consegna e si
chiude alle ore 9:15 del giorno precedente il giorno di consegna.
53
54
Ad eccezione delle offerte di acquisto delle unit di pompaggio e delle unit di consumo appartenenti alle zone
virtuali estere che sono valorizzate al prezzo zonale orario.
55
MI1 si apre alle ore 10:45 del giorno precedente il giorno di consegna e si chiude alle ore 12:30 dello stesso giorno;
MI2 si apre alle ore 10:45 del giorno precedente il giorno di consegna e si chiude alle ore 14:40 dello stesso giorno.
56
MI3 si apre alle ore 16:00 del giorno precedente il giorno di consegna e si chiude alle ore 7:30 del giorno di
consegna; MI4 si apre alle ore 16:00 del giorno precedente il giorno di consegna e si chiude alle ore 11:45 del giorno di
consegna.
164
57
La seduta per la presentazione delle offerte sul MSD ex-ante unica e si apre alle ore 15:10 del giorno precedente il
giorno di consegna e si chiude alle ore 16:40 dello stesso giorno.
58
Per la prima sessione del MB vengono considerate le offerte valide presentate dagli operatori nella precedente
sessione del MSD ex-ante. Per le altre sessioni del MB, le relative sedute per la presentazione delle offerte si aprono
tutte alle ore 23:00 del giorno precedente il giorno di consegna (e comunque non prima che siano stati resi noti gli esiti
della precedente sessione del MSD ex-ante) e si chiudono 1 ora e mezza prima della prima ora che pu essere negoziata
in ciascuna sessione.
59
60
PESSE il Piano di Emergenza per la Sicurezza del Sistema Elettrico predisposto da Terna in conformit alla
deliberazione CIPE del 6 novembre 1979.
165
166
Sbil.
positivo
30 MWh
Immissione
100 MWh
Programma
100 MWh
Programma
70 MWh
Immissione
80 MWh
Ipotesi:
prezzo zonale orario: 75 /MWh
prezzo pi basso delle offerte di acquisto
accettate in MSD: 35 /MWh
prezzo pi alto delle offerte di vendita
accettate in MSD: 105 /MWh
Ipotesi:
prezzo zonale orario: 75 /MWh
prezzo pi basso delle offerte di acquisto
accettate in MSD: 35 /MWh
prezzo pi alto delle offerte di vendita
accettate in MSD: 105 /MWh
Valorizzazione programma
70 MWh * 75 /MWh = 5.250
Valorizzazione programma
100 MWh * 75 /MWh = 7.500
Valorizzazione sbilanciamento
30 MWh * 75 /MWh = 2.250
se sbilanciamento aggregato zonale negativo
Valorizzazione sbilanciamento
20 MWh * max (75: 105) /MWh = 2.100
se sbilanciamento aggregato zonale negativo
oppure
30 MWh * min (35; 75) /MWh = 1.050
se sbilanciamento aggregato zonale positivo
oppure
20 MWh * 75 /MWh = 1.500
se sbilanciamento aggregato zonale positivo
- figura 5.1 -
Nel caso di unit non abilitate, il corrispettivo unitario di sbilanciamento orario per la
valorizzazione degli sbilanciamenti effettivi per ciascun punto di dispacciamento dipende solo dal
segno dello sbilanciamento della zona.
Nel caso di sbilanciamento aggregato zonale positivo, il corrispettivo unitario di sbilanciamento
orario per la valorizzazione degli sbilanciamenti effettivi per ciascun punto di dispacciamento
relativo ad unit non abilitate pari al valore minimo tra:
- il prezzo medio delle offerte di acquisto accettate nel MSD ai fini del bilanciamento in tempo
reale, ponderato per le relative quantit, nel medesimo periodo rilevante, nella macrozona cui il
punto di dispacciamento appartiene e
- il prezzo di valorizzazione delle offerte di vendita accettate nel MGP nel medesimo periodo
rilevante nella zona in cui localizzato il punto di dispacciamento.
Nel caso di sbilanciamento aggregato zonale negativo, il corrispettivo unitario di sbilanciamento
orario per la valorizzazione degli sbilanciamenti effettivi per ciascun punto di dispacciamento
relativo ad unit non abilitate pari al valore massimo tra:
167
il prezzo medio delle offerte di vendita accettate nel MSD ai fini del bilanciamento in tempo
reale, ponderato per le relative quantit, nel medesimo periodo rilevante, nella macrozona cui il
punto di dispacciamento appartiene e
il prezzo di valorizzazione delle offerte di vendita accettate nel MGP nel medesimo periodo
rilevante, nella zona in cui localizzato il punto di dispacciamento.
Il corrispettivo di sbilanciamento unitario potrebbe essere considerato pari alla somma algebrica tra
il prezzo zonale orario e una quota residua. Questultima, nel caso in esame, pu essere un onere
o un maggiore ricavo per lutente del dispacciamento.
Il corrispettivo di sbilanciamento totale, su base oraria, pari al prodotto tra il corrispettivo di
sbilanciamento unitario e lo sbilanciamento effettivo, come gi sopra definito. La figura 5.2
descrive, con un esempio, quanto sopra evidenziato.
Sbil.
positivo
30 MWh
Immissione
100 MWh
Programma
100 MWh
Programma
70 MWh
Immissione
80 MWh
Ipotesi:
prezzo zonale orario: 75 /MWh
prezzo medio delle offerte di acquisto
accettate in MSD: 50 /MWh
prezzo medio delle offerte di vendita
accettate in MSD: 90 /MWh
Ipotesi:
prezzo zonale orario: 75 /MWh
prezzo medio delle offerte di acquisto
accettate in MSD: 50 /MWh
prezzo medio delle offerte di vendita
accettate in MSD: 90 /MWh
Valorizzazione programma
70 MWh * 75 /MWh = 5.250
Valorizzazione programma
100 MWh * 75 /MWh = 7.500
Valorizzazione sbilanciamento
30 MWh * max (75; 90) /MWh = 2.700
se sbilanciamento aggregato zonale negativo
Valorizzazione sbilanciamento
20 MWh * max (75; 90) /MWh = 1.800
se sbilanciamento aggregato zonale negativo
oppure
30 MWh * min (50; 75) /MWh = 1.500
se sbilanciamento aggregato zonale positivo
oppure
20 MWh * min (50; 75) /MWh = 1.000
se sbilanciamento aggregato zonale positivo
- figura 5.2 -
168
5.18.1
5.18.2
Con lAllegato A alla deliberazione 281/2012/R/efr, lAutorit ha definito una prima regolazione
degli sbilanciamenti anche nel caso di impianti di produzione alimentati da fonti rinnovabili non
programmabili62 che costituisce un primo passo dellapplicazione del principio di corretta
attribuzione dei costi ai soggetti che contribuiscono a generarli.
Lapplicazione di una simile disciplina comporta una maggiore responsabilizzazione dellutente del
dispacciamento, rispetto a quanto previsto fino allanno 2012, nella predisposizione dei programmi
di immissione di energia elettrica, sulla base delle relative previsioni.
61
Gli impianti di produzione alimentati da fonti rinnovabili programmabili, secondo quanto definito dal decreto
legislativo n. 387/03, sono gli impianti di produzione alimentati dalle biomasse e dalla fonte idraulica, ad esclusione,
per questultima fonte, degli impianti ad acqua fluente, nonch gli impianti di produzione ibridi.
62
Gli impianti di produzione alimentati da fonti rinnovabili non programmabili, secondo quanto definito dal decreto
legislativo n. 387/03 e dal decreto legislativo n. 28/11, sono gli impianti di produzione che utilizzano lenergia eolica,
solare, aerotermica, geotermica, idrotermica e oceanica, dei gas di discarica, dei gas residuati dai processi di
depurazione, del biogas e lenergia idraulica, limitatamente in questultimo caso agli impianti ad acqua fluente.
169
Ferma restando lesigenza di pervenire rapidamente ad una situazione a regime che sia il pi
possibile cost reflective, stato nel frattempo previsto un periodo transitorio iniziale, allo scopo di
evitare cambiamenti troppo repentini nella gestione degli impianti di produzione e anche per
consentire allAutorit di coordinare tali interventi allinterno del quadro complessivo di revisione
del MSD.
In particolare, durante tale periodo transitorio, stata prevista lapplicazione di franchigie non
differenziate per fonte, decrescenti nel tempo, entro le quali gli sbilanciamenti continuino ad essere
valorizzati al prezzo zonale orario, come avveniva fino alla fine dellanno 2012. Pi in dettaglio,
stato previsto che i corrispettivi gi oggi vigenti per le unit di produzione non abilitate si sarebbero
dovuti applicare esclusivamente alla quota dello sbilanciamento effettivo che eccedeva una
franchigia inizialmente posta pari a:
- il 20% del programma vincolante modificato e corretto del punto di dispacciamento per il
periodo compreso tra l1 gennaio 2013 e il 30 giugno 2013;
- il 10% del programma vincolante modificato e corretto del punto di dispacciamento per il
periodo compreso tra l1 luglio 2013 e il 31 dicembre 2013.
Il corrispettivo di sbilanciamento per le unit di produzione non abilitate, per come stato definito,
funzione del segno dello sbilanciamento aggregato zonale: in alcune ore pu comportare un
maggior ricavo/minor onere (e quindi un margine positivo) rispetto al prezzo zonale orario (sono le
ore in cui lo sbilanciamento dellunit di produzione di segno opposto rispetto allo sbilanciamento
aggregato zonale e, quindi, comporta uno sgravio per il sistema elettrico), in altre ore pu invece
comportare un minor ricavo/maggior onere (e quindi un margine negativo) rispetto al prezzo zonale
orario (sono le ore in cui lo sbilanciamento dellunit di produzione di segno uguale rispetto allo
sbilanciamento aggregato zonale e, quindi, comporta un aggravio per il sistema elettrico).
Per la restante quota, il corrispettivo di sbilanciamento pari al prezzo zonale orario.
Quanto sopra descritto trova applicazione nei confronti degli utenti del dispacciamento, che non
necessariamente coincidono con i produttori, dal momento che il produttore si potrebbe avvalere
allo scopo di un trader63.
Nel caso di ritiro dedicato, CIP 6, scambio sul posto e tariffa fissa onnicomprensiva (per gli aventi
diritto), la regolazione sopra esposta trova applicazione nei confronti del GSE che assume la
qualifica di utente del dispacciamento in immissione. In tutti questi casi, quindi, il programma delle
immissioni di energia elettrica, cumulato per zona nel caso di unit di produzione non rilevanti,
continuerebbe ad essere predisposto dal GSE, come gi oggi in buona parte avviene. A tal fine, il
GSE pu richiedere ai produttori i dati necessari, in termini di disponibilit della fonte e degli
impianti, oltre che dati storici di produzione, ove disponibili.
Con la medesima deliberazione 281/2012/R/efr, lAutorit ha anche previsto che la quota residua
dei corrispettivi di sbilanciamento venisse trasferita ai produttori (per cui il GSE utente del
dispacciamento) nel solo caso di ritiro dedicato. Nel caso invece di CIP 6, scambio sul posto e
tariffa fissa onnicomprensiva prevista dai decreti interministeriali 18 dicembre 2008 e 5 maggio
2011, invece, tale quota residua non veniva trasferita ai produttori ma rimaneva in capo alla
collettivit: ci poich la normativa non prevede lattribuzione ai produttori dei corrispettivi di
dispacciamento n prevede che lAutorit applichi condizioni di mercato (a differenza del ritiro
dedicato).
Con la successiva deliberazione 343/2012/R/efr (finalizzata alla regolazione delle modalit di
commercializzazione e di ritiro dellenergia elettrica ammessa a beneficiare delle nuove tariffe fisse
63
Infatti, in generale, la regolazione dellAutorit trova applicazione in relazione al contratto di dispacciamento, siglato
tra Terna e lutente del dispacciamento (produttore o trader). poi cura dellutente del dispacciamento, qualora diverso
dal produttore, definire il proprio contratto nei confronti dei produttori.
170
onnicomprensive previste dai decreti interministeriali 5 e 6 luglio 2012), lAutorit ha previsto che
la quota residua dei corrispettivi di sbilanciamento di cui sopra venisse trasferita ai produttori,
secondo gli stessi criteri gi indicati per il ritiro dedicato, in coerenza con quanto previsto dai
decreti interministeriali 5 e 6 luglio 2012.
Per maggiori dettagli relativi allapplicazione dei corrispettivi di sbilanciamento agli impianti
alimentati da fonti rinnovabili non programmabili si rimanda alla Relazione tecnica relativa alla
regolazione del servizio di dispacciamento da applicarsi alle unit di produzione di energia
elettrica, con particolare riferimento a quelle non programmabili allegata alla deliberazione
281/2012/R/efr e pubblicata sul sito internet dellAutorit.
Si evidenzia che, a seguito di un contenzioso presso la giustizia amministrativa teso ad annullare la
deliberazione 281/2012/R/efr, lAutorit con la deliberazione 462/2013/R/eel ha previsto, in
particolare, che, con riferimento ai punti di dispacciamento per unit di produzione alimentate da
fonti rinnovabili non programmabili, i corrispettivi gi oggi vigenti per le unit di produzione non
abilitate si applichino esclusivamente alla quota dello sbilanciamento effettivo che eccede il 20%
del programma vincolante modificato e corretto del punto di dispacciamento; entro tali franchigie,
gli sbilanciamenti imputabili alle fonti rinnovabili non programmabili vengono valorizzati al prezzo
zonale orario, con i relativi oneri a carico della collettivit. Tali disposizioni sono efficaci a
decorrere dall1 gennaio 2013 fino alla decisione di merito degli appelli dellAutorit pendenti
dinanzi al Consiglio di Stato.
5.18.3
Negli ultimi anni, lAutorit ha definito una serie di disposizioni finalizzate a ottimizzare lutilizzo
della rete elettrica, e quindi a ridurre i costi complessivi di dispacciamento, favorendo lincremento
della produzione da fonti rinnovabili non programmabili e garantendo la sicurezza della rete. Tali
disposizioni non comportano comunque il venir meno dellesigenza di adeguare la rete esistente
anche in relazione allo sviluppo attuale e futuro degli impianti alimentati da fonti rinnovabili non
programmabili.
Nel caso degli impianti eolici, con lAllegato A alla deliberazione ARG/elt 5/10, sono state definite
procedure per la remunerazione dei costi sostenuti dai produttori in caso di adeguamento volontario
degli impianti per la fornitura di uno o pi servizi di rete riportati nellAllegato A17 al Codice di
Rete:
- prestare insensibilit agli abbassamenti di tensione;
- disporre di capacit di regolazione di potenza attiva;
- prestare azioni di riduzione di potenza immessa in rete/distacco di generazione;
- disporre di capacit di regolazione della potenza reattiva.
Con riferimento alle unit di produzione non rilevanti alimentate da fonti rinnovabili non
programmabili, con la deliberazione ARG/elt 4/10 lAutorit ha dato mandato al GSE di effettuare
previsioni aggregate per ogni zona di mercato, acquisendo via satellite, in tempo reale, i dati relativi
alla disponibilit della fonte e alla conseguente produzione.
Infine, a causa della saturazione reale delle reti in alcune zone dItalia (soprattutto al Centro-Sud),
gli impianti eolici subiscono riduzioni della produzione, imposte da Terna per garantire la sicurezza
del sistema elettrico. Al fine di salvaguardare gli investimenti effettuati nel settore delle fonti
rinnovabili, lAutorit fin dal 2007 aveva deciso di remunerare la mancata produzione eolica. In
particolare, fino al 2009 si faceva riferimento alla produzione storica (deliberazione n. 330/07),
171
mentre dal 2010 (Allegato A alla deliberazione ARG/elt 5/10) sono state definite nuove modalit di
remunerazione basate sulle stime elaborate da un soggetto terzo, il GSE, sulla base dei dati effettivi
di vento, misurati in sito, nelle ore in cui viene richiesta la riduzione di produzione e utilizzando un
modello che simula il funzionamento degli stessi impianti di produzione eolica. La nuova formula
per il calcolo della mancata produzione eolica include un indice di affidabilit dellutente del
dispacciamento nel rispettare gli ordini di dispacciamento impartiti da Terna, senza che ci
comporti la possibilit di non rispettare tali ordini. Infine, la formula per il calcolo della mancata
produzione eolica include anche una franchigia, pari a 80 ore equivalenti lanno, da applicarsi nel
caso in cui le unit di produzione eolica non siano adeguate per lerogazione dei servizi di rete
richiesti dallAllegato A17 al Codice di Rete, fatte salve le esenzioni concesse da Terna nei casi in
cui non siano possibili gli adeguamenti. La mancata produzione eolica viene remunerata al prezzo
zonale orario erogato da Terna nellambito del contratto di dispacciamento.
5.19 Requisiti tecnici degli impianti di generazione distribuita connessi in bassa e media
tensione
Nel 2012 sono stati effettuati alcuni interventi urgenti per garantire la sicurezza del sistema elettrico
nazionale, prevedendo i requisiti tecnici a cui gli impianti di generazione distribuita connessi in
bassa e media tensione devono rispondere. In particolare:
- con la deliberazione 84/2012/R/eel (in particolare, come integrata e modificata dalla
deliberazione 562/2012/R/eel), stato approvato lAllegato A7064 al Codice di rete e sono state
definite le caratteristiche che i nuovi inverter, ovvero le nuove macchine rotanti, e i nuovi
sistemi di protezione dinterfaccia devono avere per poter essere installati sui nuovi impianti di
produzione di energia elettrica da connettere in bassa e media tensione, nonch sono stati
definiti gli interventi di retrofit sugli impianti esistenti di potenza superiore a 50 kW connessi
in media tensione per ladeguamento, ad alcune delle predette caratteristiche, anche per gli
inverter, ovvero le macchine rotanti, e i sistemi di protezione dinterfaccia gi installati. I nuovi
inverter, ovvero le nuove macchine rotanti, e i nuovi sistemi di protezione di interfaccia
devono, tra laltro, evitare, a partire dall1 luglio 2012, la disconnessione nellintervallo di
frequenza 47,5 Hz 51,5 Hz e, nel caso degli impianti rotanti, negli stessi intervalli di
frequenza sopra riportati ammesso lo scostamento dai valori di produzione precedenti il
transitorio, nonch dai tempi di permanenza in servizio;
- con la deliberazione 344/2012/R/eel, stato approvato lAllegato A7265 al Codice di rete,
prevedendo una procedura per la riduzione della generazione distribuita in condizioni di
emergenza del Sistema Elettrico Nazionale. In particolare, al fine di garantire la sicurezza del
sistema elettrico nazionale, qualora non siano possibili diverse azioni:
Terna pu prevedere la disconnessione di alcuni impianti connessi alle reti di media
tensione, di potenza maggiore o uguale a 100 kW, alimentati dalle fonti non programmabili
solare fotovoltaica o eolica, che immettono in rete tutta la produzione (al netto dei servizi
ausiliari);
la predetta disconnessione, nel caso di impianti connessi in media tensione su linee
dedicate, sia effettuata direttamente dalle imprese distributrici con preavviso di 60 minuti;
le eventuali disconnessioni degli altri impianti eolici o fotovoltaici connessi in media
tensione siano effettuate dai produttori, con preavviso di sette giorni e salvo revoca il
64
LAllegato A70 al Codice di rete relativo alla Regolazione tecnica dei requisiti di sistema della generazione
distribuita.
65
LAllegato A72 al Codice di rete relativo alla Procedura per la Riduzione della Generazione Distribuita in
condizioni di emergenza del Sistema Elettrico Nazionale (RIGEDI).
172
66
Larticolo 11, comma 1, del decreto interministeriale 5 luglio 2012 ha previsto che, al fine di assicurare lo sviluppo
del fotovoltaico con modalit compatibili con la sicurezza del sistema elettrico, lAutorit, garantendo il coordinamento
con i provvedimenti di pari finalit inerenti le fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico, nonch con le misure di cui agli
articoli 17 e 18 del decreto legislativo n. 28/11, provveda a definire:
- le modalit e i tempi, eventualmente ulteriori rispetto a quelle gi definite con la deliberazione 84/2012/R/eel, entro i
quali tutti gli impianti fotovoltaici entrati in esercizio entro il 30 giugno 2012, non muniti dei dispositivi di cui
allAllegato 1-A, paragrafo 2, del medesimo decreto interministeriale, sono ammodernati al fine di prestare i servizi
di cui al medesimo allegato, nonch le modalit con le quali i gestori di rete, verificato il mancato rispetto di tali
disposizioni, effettuano apposita segnalazione al GSE, il quale in tal caso sospende lerogazione degli incentivi fino
allavvenuto adeguamento degli impianti;
- le modalit con le quali i gestori di rete, ivi inclusi i gestori di reti di distribuzione, utilizzano, per lesercizio
efficiente e in sicurezza del sistema elettrico, i dispositivi di cui al precedente alinea.
173
174
mercato
per
il
servizio
di
dispacciamento la sede di negoziazione
delle risorse per il servizio di
dispacciamento di cui allArticolo 60;
programma
post-MSD-ex-ante
di
immissione , per ciascun punto di
dispacciamento per unit di produzione e
per ciascun punto di dispacciamento di
importazione, il programma post-MA di
immissione,
come
eventualmente
modificato in esito al mercato per il
servizio di dispacciamento;
[omissis]
175
programmi
C.E.T.
post-MGP
di
immissione;
[omissis]
67
176
[omissis]
-*
3.1
68
177
b)
c)
d)
3.2
4.2
4.3
Soppresso
4.4
4.5
4.6
4.7
178
[omissis]
4.9
4.10
4.11
Articolo 5
Fonti della disciplina del servizio di dispacciamento
5.1
Le
condizioni
tecnico-economiche
per
lerogazione del servizio di dispacciamento
sono disciplinate dal presente provvedimento e,
in coerenza con le disposizioni nello stesso
contenute, dalle regole adottate da Terna ai
sensi dellarticolo 3, comma 6, del decreto
legislativo n. 79/99.
5.2
5.3
[omissis]
Articolo 8
Classificazione delle unit di produzione e delle unit
di consumo in tipologie
8.1
8.2
179
11.2
11.3
[omissis]
Articolo 10
Punti di dispacciamento
10.1
10.2
10.3
10.4
Articolo 12
Energia elettrica immessa e prelevata
12.1
[omissis]
Articolo 14
Diritti e obblighi a immettere e prelevare energia
elettrica
14.1
14.2
considerata
ceduta
dallutente del dispacciamento a Terna
nellambito del servizio di dispacciamento;
b) in difetto rispetto al relativo programma
vincolante modificato di immissione
considerata ceduta da Terna allutente del
dispacciamento nellambito del servizio di
dispacciamento.
[omissis]
14.5
14.6
[omissis]
Articolo 11
Periodo rilevante
11.1
180
14.7
18.4
18.5
Soppresso
18.6
[omissis]
TITOLO 2
REGISTRAZIONE DEGLI ACQUISTI E DELLE
VENDITE DI ENERGIA
ELETTRICA E DEI CORRISPONDENTI
PROGRAMMI DI IMMISSIONE E DI
PRELIEVO
SEZIONE 1
DISPOSIZIONI GENERALI
Articolo 16
Registrazione
16.1
16.2
16.3
[omissis]
Articolo 20
Conto Energia a Termine
[omissis]
Articolo 18
Operatore di mercato
18.1
18.2
20.1
20.2
181
21.1
21.2
21.3
[omissis]
Articolo 24
Registrazione nei Conti Energia a Termine degli
acquisti e delle vendite a termine
24.1
Articolo 25
Registrazione nei Conti Energia a Termine dei
programmi C.E.T. post-MGP di immissione e di
prelievo
25.1
Articolo 26
Registrazione nel Conto di Sbilanciamento Effettivo dei
programmi post-MA di immissione e di prelievo
26.1
182
26.2
Articolo 27
Registrazione nel Conto di Sbilanciamento Effettivo dei
programmi di immissione e di prelievo corrispondenti
alle offerte accettate nel mercato per il servizio di
dispacciamento
27.1
d)
e)
SEZIONE 2
CRITERI DI REGISTRAZIONE E DI
ASSEGNAZIONE DEI RELATIVI DIRITTI AD
IMMETTERE E PRELEVARE
[omissis]
Articolo 30
Criteri di registrazione dei programmi post-MGP di
immissione e di prelievo e di assegnazione dei diritti di
utilizzo della capacit di trasporto nel mercato del
giorno prima
30.1
30.2
30.3
30.4
30.5
30.5bis
30.6
183
30.8
30.9
31.2
31.3
31.4
184
31.5bis
31.6
31.7
g)
31.8
31.9
32.2
32.3
32.4
32.5
185
TITOLO 4
REGOLAZIONE DEI CORRISPETTIVI PER IL
SERVIZIO DI DISPACCIAMENTO E DELLE
CONNESSE GARANZIE
SEZIONE 1
REGOLAZIONE DEI CORRISPETTIVI
Articolo 39
Criteri generali per la definizione dei prezzi di
sbilanciamento
39.1
Articolo 38
Corrispettivi di dispacciamento
38.1
38.2
38.3
38.3bis
Soppresso
38.4
Soppresso
38.5
Articolo 39bis
Corrispettivi di sbilanciamento a programma
39bis.1
39bis.2
Articolo 39ter
Corrispettivo per la remunerazione del margine
residuo a salire post-MA disponibile ai fini del PESSE
in condizioni di inadeguatezza del sistema
39ter.1
186
39ter.3
b)
Articolo 40
Prezzi di sbilanciamento
40.1
40.2
40.3
[omissis]
187
40.6
42.4
42.5
42.6
42.7
42.8
42.9
[omissis]
Articolo 42
Corrispettivi di mancato rispetto degli ordini di
dispacciamento di Terna
42.1
42.2
42.3
188
43.2
56.3
Articolo 57
Ammissione degli utenti di dispacciamento di unit di
produzione combinata di energia elettrica e calore alla
priorit di dispacciamento in anni successivi al primo
57.1
57.2
57.3
57.4
[omissis]
TITOLO 6
DISPACCIAMENTO DELLE UNITA DI
PRODUZIONE COMBINATA DI ENERGIA
ELETTRICA E CALORE
Articolo 56
Ammissione degli utenti del dispacciamento di unit di
produzione combinata di energia elettrica e calore al
riconoscimento anticipato della priorit di
dispacciamento nel primo anno solare di esercizio
56.1
56.2
189
57.6
Articolo 58
Verifiche delle condizioni per la qualifica di
cogenerazione ad alto rendimento ai fini del
riconoscimento della priorit di dispacciamento
58.1
58.2
59.2
190
e)
f)
59.3
59.4
d)
60.3
60.4
60.5
60.6
Articolo 60
Approvvigionamento per il tramite del mercato per il
servizio di dispacciamento
60.1
60.2
[omissis]
Articolo 61
Approvvigionamento al di fuori del mercato
61.1
191
61.2
61.3
[omissis]
192
Capitolo 6
Modalit di cessione dellenergia elettrica prodotta e immessa in rete
In generale, lenergia elettrica prodotta e immessa in rete pu essere destinata commercialmente a
diversi soggetti che operano sul mercato (Borsa elettrica, cliente finale libero, cliente grossista),
sulla base di valutazioni e scelte effettuate dal singolo produttore. In pi, il legislatore ha previsto,
per alcune tipologie di impianti, la possibilit di scegliere:
- il ritiro a prezzo amministrato dellenergia elettrica prodotta e immessa in rete (il cosiddetto
ritiro dedicato), secondo modalit e condizioni economiche definite dallAutorit facendo
riferimento al mercato;
- lo scambio sul posto qualora a monte del medesimo punto di connessione vi siano produzione e
consumo dellenergia elettrica.
6.1
6.1.1
Ritiro dedicato
Riferimenti normativi
Ai sensi dellarticolo 13, commi 3 e 4, del decreto legislativo n. 387/03, e del comma 41 della legge
n. 239/04, il regime di ritiro dedicato si pone quale alternativa al normale regime di vendita
dellenergia elettrica ed riservato:
- allenergia elettrica prodotta dagli impianti di potenza inferiore a 10 MVA, qualunque sia la
fonte;
- allenergia elettrica prodotta dagli impianti, di potenza qualsiasi, alimentati dalle fonti
rinnovabili eolica, solare, geotermica, del moto ondoso, maremotrice ed idraulica,
limitatamente, per questultima fonte, agli impianti ad acqua fluente;
- alle eccedenze prodotte dagli impianti alimentati da fonti rinnovabili programmabili di potenza
non inferiore a 10 MVA purch nella titolarit di un autoproduttore,
ad eccezione di quella ceduta al GSE nellambito delle convenzioni in essere stipulate ai sensi dei
provvedimenti Cip n. 15/89, n. 34/90, n. 6/92, nonch della deliberazione n. 108/97, limitatamente
agli impianti nuovi, potenziati o rifatti, come definiti dagli articoli 1 e 4 della medesima
deliberazione n. 108/97, fino alla loro scadenza.
Non pu accedere al ritiro dedicato lenergia elettrica per la quale vengono erogate le tariffe fisse
onnicomprensive di cui alle leggi 296/06, 244/07 e al decreto interministeriale 5 maggio 2011,
nonch lenergia elettrica complessivamente prodotta e immessa in rete dagli impianti che
accedono, anche per una parte della propria produzione, agli strumenti incentivanti di cui al decreto
interministeriale 6 luglio 2012, nonch lenergia elettrica complessivamente prodotta e immessa in
rete dalle sezioni degli impianti fotovoltaici per i quali vengono erogati gli incentivi di cui al
decreto interministeriale 5 luglio 2012.
6.1.2
Riferimenti regolatori
Le disposizioni relative al ritiro dedicato dellenergia elettrica immessa sono definite nellAllegato
A alla deliberazione n. 280/07 recante Modalit e condizioni tecnico-economiche per il ritiro
dellenergia elettrica ai sensi dellarticolo 13, commi 3 e 4, del decreto legislativo 29 dicembre
2003, n. 387/03, e del comma 41 della legge 23 agosto 2004, n. 239/04; tali disposizioni sono in
vigore dall1 gennaio 2008.
193
6.1.3
Il ritiro dedicato la cessione dellenergia elettrica immessa in rete dagli impianti che vi possono
accedere, su richiesta del produttore e in alternativa al libero mercato, secondo principi di semplicit
procedurale e applicando condizioni economiche di mercato. Il ritiro dedicato prevede quindi
semplificazioni, non incentivi che sono invece definiti dallordinaria attivit legislativa. Pertanto i
ricavi derivanti ai produttori dalla vendita dellenergia elettrica, anche attraverso il ritiro dedicato,
in generale si sommano ai ricavi derivanti dagli eventuali strumenti incentivanti, ad eccezione del
caso in cui si applichino prezzi fissi onnicomprensivi, inclusivi dellincentivo, per il ritiro
dellenergia elettrica immessa in rete.
6.1.4
Tenendo conto delle variazioni intervenute nel quadro normativo e nellassetto del settore elettrico,
lAutorit, con lAllegato A alla deliberazione n. 280/07, ha individuato il GSE come nuovo
soggetto indicato a svolgere il ruolo di intermediazione commerciale tra i produttori e il sistema
elettrico. Ci principalmente perch il GSE, a seguito del DPCM 11 maggio 2004, ha assunto un
ruolo in ambito nazionale prevalentemente rivolto alla gestione, alla promozione e
allincentivazione delle fonti rinnovabili e della cogenerazione e ha gi acquisito una considerevole
esperienza nella gestione dellenergia elettrica ritirata nellambito di convenzioni di cessione
destinata ai sensi del provvedimento Cip n 6/92, inclusa la cessione della medesima energia al
mercato.
Inoltre, al fine di semplificare il pi possibile i rapporti commerciali tra i produttori e il sistema
elettrico, lAutorit ha previsto che il ruolo di intermediazione commerciale tra i produttori e il
sistema elettrico riguardi sia la compravendita dellenergia elettrica sia la gestione dellaccesso al
sistema elettrico (vale a dire la gestione dei servizi di dispacciamento e di trasporto in immissione).
Quindi il ruolo del GSE quello di:
- soggetto che ritira commercialmente lenergia elettrica dai produttori aventi diritto, rivendendo
tale energia sul mercato elettrico. Il GSE colloca sul mercato tale energia elettrica, applicando
la regolazione vigente, e ne garantisce il monitoraggio a livello nazionale. Solo le differenze tra
i costi sostenuti dal GSE per il ritiro dellenergia elettrica che beneficia dei prezzi minimi
garantiti (descritti nel paragrafo 6.1.6) e i ricavi ottenuti dal GSE dalla vendita di tale energia
sul mercato vengono compensate dal Conto per nuovi impianti alimentati da fonti rinnovabili e
assimilate, gestito da Cassa Conguaglio per il settore elettrico e alimentato dalla componente
tariffaria A3. Tali differenze rappresentano il costo che il ritiro dedicato dellenergia elettrica
induce sul sistema elettrico;
- utente del dispacciamento in immissione e utente del trasporto in immissione in relazione alle
unit di produzione nella disponibilit dei predetti produttori69.
Nella figura 6.1 riportato uno schema che illustra le interrelazioni tra i diversi soggetti coinvolti
nel nuovo schema di ritiro dedicato, operativo dall1 gennaio 2008.
69
Il GSE non funge anche da utente della misura. Tale attivit continua ad essere regolata direttamente tra produttore e
gestore di rete sulla base della normativa vigente.
194
Distributore
(Terna per
RTN)
Dispacciamento
Terna
Connessioni
Misura
GSE
Produttore
Rapporto regolato
e semplificato
(sulla base di una
convenzione unica)
GME
Vendita energia
elettrica
CCSE
(Conto A3)
- figura 6.1 -
6.1.5
Per quanto riguarda le modalit di accesso al regime di ritiro dedicato, lAutorit ha previsto che:
- il produttore avente titolo possa avvalersi del ritiro dedicato presentando opportuna istanza al
GSE;
- il produttore sia tenuto a registrarsi presso il GSE e a fornire i dati dellimpianto in un sistema
informatico appositamente predisposto dal GSE;
- sia stipulata tra il produttore e il GSE una convenzione annuale (tacitamente rinnovabile) per
regolare il ritiro commerciale dellenergia elettrica sostituendo ogni altro adempimento
contrattuale relativo alla cessione commerciale dellenergia elettrica e allaccesso ai servizi di
dispacciamento in immissione e di trasporto70. Tale convenzione quindi una semplificazione
per il produttore perch al suo interno vengono gestiti, con ununica controparte contrattuale,
tutti i corrispettivi e gli adempimenti normalmente riferiti alle immissioni di energia elettrica,
come nel seguito viene messo in evidenza.
70
Lo schema di istanza per laccesso al ritiro dedicato, lo schema di convenzione e i manuali per lutilizzo del portale
informatico sono disponibili sul sito internet del GSE.
195
6.1.6
Il prezzo riconosciuto ai produttori nellambito del ritiro dedicato il prezzo che si forma sul
mercato elettrico (il cosiddetto prezzo zonale orario), corrisposto sulla base del profilo orario di
immissione del singolo produttore. Ci consente di riflettere fedelmente le condizioni economiche
di mercato e di evitare, conseguentemente, differenze tra i costi sostenuti dal GSE per il ritiro
dellenergia elettrica e i ricavi ottenuti dal GSE con la vendita di tale energia sul mercato che, ove
presenti, verrebbero compensate dal Conto per nuovi impianti alimentati da fonti rinnovabili e
assimilate.
Comunque lAutorit, nella definizione delle condizioni economiche di ritiro, ha ritenuto opportuno
tener conto delle peculiarit di impianti di particolari ridotte dimensioni caratterizzate da elevati
costi di esercizio e manutenzione e limitata produzione annua (impianti con produzioni annue di
pochi milioni di kWh)71. A tale scopo, dall1 gennaio 2014, si applicano i prezzi minimi garantiti
per il primo milione e mezzo di kWh immessi in rete annualmente (per i primi due milioni di kWh
immessi in rete annualmente nel caso degli impianti alimentati da biogas da fermentatori anaerobici,
da biomasse solide e da biomasse liquide)72:
- da impianti fotovoltaici di potenza nominale fino a 100 kW che accedono alle incentivazioni a
carico delle tariffe elettriche sullenergia prodotta (che, ad oggi, sono i certificati verdi ovvero
gli incentivi riconosciuti per lenergia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici ai sensi dei
decreti interministeriali 28 luglio 2005, 6 febbraio 2006, 19 febbraio 2007, 6 agosto 2010 e 5
maggio 2011);
- da impianti idroelettrici di potenza elettrica fino a 500 kW che accedono alle incentivazioni a
carico delle tariffe elettriche sullenergia prodotta (che, ad oggi, sono i certificati verdi per
queste tipologie impiantistiche) 73;
- da impianti idroelettrici di potenza nominale media annua fino a 1 MW e di impianti alimentati
dalle altre fonti rinnovabili di potenza attiva nominale fino a 1 MW, ad eccezione delle centrali
ibride, che non accedono alle incentivazioni a carico delle tariffe elettriche sullenergia
prodotta (come gi sopra evidenziate).
I prezzi minimi garantiti sono stati introdotti come forma di tutela, al fine di assicurare la
sopravvivenza economica agli impianti di minori dimensioni anche qualora i prezzi di mercato
dovessero scendere significativamente, considerati i benefici in termini ambientali, di tutela del
territorio e di utilizzo delle risorse marginali o residuali (non altrimenti utilizzabili).
LAutorit, con la deliberazione 618/2013/R/efr, ha definito i nuovi valori dei prezzi minimi
garantiti che si applicano dall1 gennaio 2014. I prezzi minimi garantiti, differenziati per fonte e nel
71
Impianti di ridottissime dimensioni che tipicamente sfruttano risorse rinnovabili diffuse sul territorio non altrimenti
sfruttabili diversamente (in quanto marginali o residuali).
72
Si ricorda che non pu accedere al ritiro dedicato (e quindi neanche ai prezzi minimi garantiti) lenergia elettrica per
la quale vengono erogate le tariffe fisse onnicomprensive di cui alle leggi 296/06, 244/07 e al decreto interministeriale 5
maggio 2011, nonch lenergia elettrica complessivamente prodotta e immessa in rete dagli impianti che accedono,
anche per una parte della propria produzione, agli strumenti incentivanti di cui al decreto interministeriale 6 luglio 2012,
nonch lenergia elettrica complessivamente prodotta e immessa in rete dalle sezioni degli impianti fotovoltaici per i
quali vengono erogati gli incentivi di cui al decreto interministeriale 5 luglio 2012.
73
Nel caso di impianti idroelettrici che accedono ai certificati verdi e che beneficiano anche dei prezzi minimi garantiti,
per i quali i produttori, in sede di istanza, hanno comunicato una potenza elettrica (massima potenza elettrica, con
riferimento esclusivo alla potenza attiva, che pu essere prodotta con continuit, durante un dato intervallo di tempo
sufficientemente lungo di funzionamento, pari ad almeno 4 ore, supponendo tutte le parti dellimpianto in funzione in
piena efficienza e nelle condizioni ottimali di portata e di salto) fino a 500 kW e una potenza attiva nominale superiore a
500 kW, il GSE verifica che, sulla base dei dati di misura, non sia mai superata, nel corso dellanno solare, la potenza
elettrica di 500 kW. Qualora tale potenza sia superata, il GSE provvede a revocare, per il medesimo anno, i prezzi
minimi garantiti effettuando i conseguenti conguagli.
196
caso della fonte idrica definiti per scaglioni progressivi di energia elettrica, sono aggiornati, fino a
successive ridefinizioni sulla base dellanalisi dei costi di gestione e dei combustibili:
- nel caso di impianti idroelettrici, applicando la seguente formula:
FOI t 1
PMGt = ( PMGt 1 25) 1 +
+ 25 ;
100
nel caso degli impianti diversi dagli idroelettrici, applicando la seguente formula:
FOI t 1
PMGt = PMGt 1 1 +
;
100
dove:
- PMGt il valore del prezzo minimo garantito nellanno t;
- PMGt-1 il valore del prezzo minimo garantito nellanno t-1;
- FOIt-1 il tasso di variazione annuale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e
impiegati rilevato dallIstat nellanno precedente, con arrotondamento alla prima cifra decimale
secondo il criterio commerciale.
I prezzi minimi garantiti differenziati per fonte valevoli per lanno 2014 sono riportati nella tabella
6.1.
Prezzo minimo
garantito (valore
vigente per l'anno
2014)
[/MWh]
[/MWh]
92,3
Biogas da discarica
48,9
Eolica
48,9
Solare fotovoltaico
38,9
153,2
105,4
66,5
57,6
Fonte
Idrica
Geotermica
51,2
38,9
- tabella 6.1 -
Nel caso in cui i prezzi minimi garantiti vengano applicati a partire da un qualsivoglia giorno
successivo all1 gennaio, i valori estremi che individuano ciascuno scaglione delle quantit di
energia elettrica progressivamente ritirate nel corso dellanno solare devono essere moltiplicati per
il rapporto tra il numero dei giorni residui di applicabilit nellambito dellanno solare e il numero
complessivo dei giorni dellanno solare.
Infine, qualora, al termine di ciascun anno solare, il prodotto tra i prezzi minimi garantiti e la
quantit di energia elettrica ad essi riferita sia inferiore al prodotto tra i prezzi zonali orari e la stessa
quantit di energia elettrica, il GSE riconosce, a conguaglio, la differenza tra il prodotto tra i prezzi
197
zonali orari e quantit di energia elettrica alla quale sono stati applicati i prezzi minimi garantiti e il
prodotto tra i prezzi minimi garantiti e la quantit di energia elettrica ad essi riferita.
LAutorit, modificando la deliberazione n. 280/07 con la deliberazione 618/2013/R/efr, ha
previsto, al fine di consentire una maggiore apertura del mercato, lapplicazione dei prezzi minimi
garantiti anche nel caso in cui lenergia elettrica sia commercializzata sul libero mercato,
consentendo, quindi, che i vantaggi relativi ai prezzi minimi garantiti si possano applicare anche nel
caso in cui lenergia elettrica non sia ritirata nellambito del ritiro dedicato, fermo restando che tale
energia elettrica rispetti i requisiti che le consentirebbero di accedere al ritiro dedicato.
In particolare, tutti gli impianti alimentati da fonti rinnovabili che hanno diritto ad accedere al ritiro
dedicato, ad eccezione delle centrali ibride, possono godere dei benefici derivanti dai prezzi minimi
garantiti anche qualora scegliessero di destinare la propria energia elettrica immessa a un trader o
accedendo direttamente ai mercati organizzati dellenergia elettrica. In tali casi, occorre siglare una
convenzione con il GSE sulla base della quale il medesimo GSE:
- riconosce a conguaglio, al termine di ciascun anno solare, la differenza, se positiva, tra:
il prodotto tra i prezzi minimi garantiti e la quantit di energia elettrica immessa
(limitatamente alla quantit di energia elettrica a cui tali prezzi sono riferiti su base annuale
solare) e
il prodotto tra il prezzo zonale orario e la medesima quantit di energia elettrica immessa
di cui al precedente alinea;
- applica un corrispettivo a copertura dei costi amministrativi determinato dal medesimo, previa
verifica positiva del Direttore della Direzione Mercati dellAutorit.
6.1.7
La revisione della regolazione dei corrispettivi di sbilanciamento, descritta nel paragrafo 5.18, per le
unit di produzione alimentate da fonti rinnovabili non programmabili determina linsorgere di
nuovi oneri e ricavi in capo al GSE, nei casi in cui il medesimo GSE sia utente del dispacciamento
in immissione per gli impianti di produzione che accedono al ritiro dedicato, allo scambio sul posto
e ai meccanismi incentivanti CIP 6 e in tariffa fissa onnicomprensiva.
LAutorit, pertanto, con lAllegato A alla deliberazione 281/2012/R/efr ha modificato lAllegato A
alla deliberazione n. 280/07, prevedendo che il GSE, entro il giorno 20 del secondo mese successivo
a quello di competenza, per ciascun periodo rilevante del mese di competenza e per ciascun punto
di dispacciamento, calcola la quota residua dei corrispettivi orari di sbilanciamento attribuiti da
Terna al medesimo GSE (OSh). Detti corrispettivi, espressi in , sono pari, per ogni ora, alla somma
algebrica tra:
- il corrispettivo di sbilanciamento effettivo complessivo attribuito da Terna, espresso in , a un
determinato punto di dispacciamento (Csbilh), e
- il prodotto tra lo sbilanciamento effettivo del medesimo punto di dispacciamento (Sbilh),
espresso in MWh, e il prezzo zonale orario relativo alla zona elettrica a cui fa riferimento il
punto di dispacciamento (PZh), espresso in /MWh.
Z
OSh = (Csbil
h Ph Sbil h )
[]
Il GSE, entro il giorno 20 del secondo mese successivo a quello di competenza, per ciascun periodo
rilevante del mese di competenza e per ciascun punto di dispacciamento comprendente unit di
198
produzione non rilevanti, ripartisce la quota residua dei corrispettivi orari di sbilanciamento
attribuiti da Terna al medesimo GSE tra (ove presenti):
- unit di produzione che cedono energia elettrica al GSE ai sensi del provvedimento CIP 6;
- unit di produzione che cedono energia elettrica al GSE in regime di ritiro dedicato;
- unit di produzione che cedono energia elettrica al GSE in regime di scambio sul posto;
- unit di produzione che cedono energia elettrica al GSE secondo il regime di tariffa fissa
onnicomprensiva previsto dai decreti interministeriali 18 dicembre 2008 e 5 maggio 2011;
- unit di produzione che cedono energia elettrica al GSE secondo il regime di tariffa fissa
onnicomprensiva previsto dai decreti interministeriali 5 e 6 luglio 2012;
secondo modalit proposte dal GSE ed approvate dallAutorit con la deliberazione 493/2012/R/efr.
Tali modalit di attribuzione, secondo quanto previsto dallAllegato A alla deliberazione n. 280/07,
non comportano maggiori oneri in capo alla componente A3.
Per maggiori dettagli relativi alle modalit di attribuzione, agli impianti che accedono al ritiro
dedicato, della quota residua dei corrispettivi di sbilanciamento attributi da Terna al GSE si rimanda
alle Regole tecniche per il trasferimento delle partite economiche relative ai corrispettivi di
sbilanciamento e alle offerte accettate sul Mercato Infragiornaliero pubblicate dal GSE sul
proprio sito internet a seguito dellapprovazione avvenuta con la deliberazione 493/2012/R/efr.
6.1.8
Il GSE stipula con il produttore la convenzione per la regolazione economica del ritiro dellenergia
elettrica, ivi incluse le tempistiche di pagamento, secondo uno schema di convenzione definito dal
medesimo GSE sulla base di quanto previsto dallAllegato A alla deliberazione n. 280/07 e
positivamente verificato dal Direttore della Direzione Mercati dellAutorit.
La convenzione sostituisce ogni altro adempimento relativo alla cessione commerciale dellenergia
elettrica immessa e allaccesso ai servizi di dispacciamento e di trasporto in immissione dellenergia
elettrica. Tale convenzione di durata annuale solare e tacitamente rinnovabile.
Nellambito della convenzione, il GSE, dando separata evidenza alle diverse voci:
- riconosce i prezzi per lenergia elettrica oggetto del ritiro dedicato;
- applica gli eventuali maggiori oneri o ricavi che dovessero derivare dalla partecipazione al
Mercato Infragiornaliero;
- applica i corrispettivi di sbilanciamento;
- applica un corrispettivo a copertura dei costi amministrativi, definito dal medesimo GSE nelle
Regole tecniche per il trasferimento delle partite economiche relative ai corrispettivi di
sbilanciamento e alle offerte accettate sul Mercato Infragiornaliero;
- per gli impianti eolici oggetto di ordini di dispacciamento impartiti da Terna, per i quali il
produttore ha siglato la convenzione di cui allarticolo 3 dellAllegato A alla deliberazione
ARG/elt 5/10, riconosce la valorizzazione economica della mancata produzione eolica ai sensi
dellarticolo 7 dellAllegato A alla medesima deliberazione ARG/elt 5/10;
- per gli impianti eolici selezionati con le procedure concorsuali di cui allarticolo 18
dellAllegato A alla deliberazione ARG/elt 5/10, riconosce il corrispettivo di cui allarticolo 17
dellAllegato A alla medesima deliberazione ARG/elt 5/10.
199
6.1.9
6.1.10
Nellambito della convenzione tra produttore e GSE ai fini del ritiro dedicato, il GSE, nel mese
successivo a quello di competenza, propone al produttore uno schema di fattura dando separata
evidenza di tutte le voci che la compongono. Il produttore tenuto a verificare tale schema dando la
sua approvazione o contattando il GSE per eventuali problemi. Ci per garantire ulteriori
semplificazioni per i produttori che, quindi, non devono necessariamente seguire ogni giorno
landamento del mercato dellenergia elettrica.
200
6.1.11
b)
TITOLO I
DISPOSIZIONI GENERALI
Articolo 1
Definizioni
1.1
c)
201
d)
e)
f)
g)
h)
i)
j)
k)
l)
m)
n)
o)
p)
q)
202
Articolo 2
Oggetto e finalit
2.1
2.2
Le
disposizioni
di
cui
al
presente
provvedimento perseguono le finalit di
consentire laccesso indiretto al mercato
elettrico secondo principi di semplicit
procedurale, condizioni di certezza, trasparenza
e non discriminazione, tenendo conto di quanto
previsto dallarticolo 13, commi 3 e 4, del
decreto legislativo n. 387/03 e dal comma 41
della legge n. 239/04, nonch di quanto previsto
dalle leggi 296/06, 244/07 e dai decreti
interministeriali 18 dicembre 2008, 5 maggio
2011, 5 luglio 2012 e 6 luglio 2012.
3.5
3.6
TITOLO II
MODALIT PROCEDURALI
Articolo 3
Procedure per il ritiro dellenergia elettrica
3.1
3.2
3.3
3.4
Articolo 4
Gestione della convenzione per il ritiro dedicato
4.1
4.2
203
g)
h)
4.3
TITOLO III
CONDIZIONI ECONOMICHE DEL RITIRO DEDICATO
Articolo 6
Prezzi di ritiro dellenergia elettrica
6.1
Articolo 5
Obblighi procedurali per i produttori
5.1
5.2
5.3
7.1
7.2
204
7.4
7.5
7.6
100
dove:
PMGt il valore del prezzo minimo
garantito nellanno t;
PMGt-1 il valore del prezzo minimo
garantito nellanno t-1;
FOIt-1 il tasso di variazione annuale dei
prezzi al consumo per le famiglie di operai
e impiegati rilevato dallIstat nellanno
precedente, con arrotondamento alla prima
cifra decimale secondo il criterio
commerciale.
Articolo 8
Determinazione dei corrispettivi di sbilanciamento
8.1
8.3
205
Articolo 9
Oneri o ricavi derivanti al GSE per la partecipazione
al Mercato Infragiornaliero
9.1
Articolo 12
Modalit di copertura delle risorse necessarie al GSE
per lapplicazione del ritiro dedicato
12.1
12.2
soppresso
12.3
12.4
12.5
12.6
TITOLO IV
ACCESSO AL SISTEMA ELETTRICO DELLENERGIA
ELETTRICA RITIRATA
Articolo 10
Cessione al mercato dellenergia elettrica ritirata
10.1
10.2
soppresso
TITOLO V
DISPOSIZIONI FINALI
Articolo 11
Verifiche
11.1
11.2
11.3
11.4
206
14.3
14.4
14.5
Articolo 13
Ulteriori obblighi informativi
13.1
13.2
13.3
13.4
Articolo 14
Accesso al ritiro dedicato a decorrere dalla data di
entrata in esercizio
14.1
14.2
Articolo 15
Applicazione dei prezzi minimi garantiti nel caso in cui
lenergia elettrica sia commercializzata sul libero
mercato
15.1
15.2
15.3
15.4
207
b)
15.5
15.6
208
Tabella 1
I valori dei prezzi minimi garantiti riportati nella tabella 1 di cui sopra sono riferiti allanno 2013. I valori dei prezzi
minimi garantiti aggiornati e valevoli per lanno 2014 sono riportati nella tabella 6.1 del paragrafo 6.1.6.
209
6.2
6.2.1
Inizialmente la legge n. 99/09 ha previsto che il Ministero della Difesa potesse usufruire, per lenergia elettrica
prodotta da fonti rinnovabili, del servizio di scambio sul posto dellenergia elettrica prodotta senza tener conto
dellobbligo di coincidenza tra il punto di immissione e il punto di prelievo dellenergia scambiata con la rete e fermo
restando il pagamento degli oneri di rete, anche per impianti di potenza superiore a 200 kW. Successivamente, il decreto
legislativo n. 66/10 (Codice dellordinamento militare) ha abrogato la legge n. 99/09 nella parte sopra richiamata,
trasferendone lintero contenuto al proprio interno.
75
Nel caso di impianti fotovoltaici oggetto di incentivazione ai sensi dei decreti interministeriali 28 luglio 2005 e 6
febbraio 2006, continua ad essere effettuato il calcolo del saldo con le stesse modalit previste dalla deliberazione
n. 28/06 ai soli fini dellerogazione dellincentivo, senza pi scadenza del saldo positivo dopo il terzo anno. Infatti le
regole del I conto energia fotovoltaico prevedono che, nel caso di impianti fotovoltaici ammessi allo scambio sul posto,
la tariffa incentivante venga erogata sullenergia elettrica prodotta e consumata dalle utenze del soggetto responsabile
direttamente o in applicazione della disciplina dello scambio sul posto.
210
interministeriale 6 luglio 2012 (incentivi altre fonti rinnovabili), come previsto dai medesimi
decreti.
Lo scambio sul posto per gli impianti di cogenerazione ad alto rendimento
Lo scambio sul posto per gli impianti di cogenerazione ad alto rendimento di potenza fino a 200 kW
stato introdotto dallarticolo 6, comma 4, del decreto legislativo n. 20/07. In particolare, tale
articolo prevede che la regolazione dello scambio sul posto tenga conto della valorizzazione
dellenergia elettrica scambiata con il sistema elettrico nazionale, degli oneri e delle condizioni per
laccesso alle reti. Le disposizioni relative allo scambio sul posto per la cogenerazione ad alto
rendimento, a differenza delle corrispondenti disposizioni relative alle fonti rinnovabili, non
impediscono la vendita dellenergia elettrica prodotta in eccesso rispetto ai propri consumi.
6.2.2
Riferimenti regolatori
Le disposizioni relative al servizio di scambio sul posto sono attualmente definite nellAllegato A
alla deliberazione 570/2012/R/efr recante Testo integrato delle modalit e delle condizioni tecnicoeconomiche per lerogazione del servizio di scambio sul posto: condizioni per lanno 2013; tali
disposizioni sono entrate in vigore dall1 gennaio 2013.
6.2.3
Il servizio di scambio sul posto una particolare forma di autoconsumo in sito che consente di
compensare lenergia elettrica prodotta e immessa in rete in un certo momento con quella prelevata
e consumata in un momento differente da quello in cui avviene la produzione. Nello scambio sul
posto si utilizza quindi il sistema elettrico quale strumento per limmagazzinamento virtuale
dellenergia elettrica prodotta ma non contestualmente autoconsumata. Condizione necessaria per
lerogazione del servizio di scambio sul posto la presenza di impianti per il consumo e per la
produzione di energia elettrica sottesi ad un unico punto di connessione con la rete pubblica.
6.2.4
Rimane ferma la deroga prevista dal decreto legislativo n. 66/10 per il Ministero della Difesa.
211
6.2.5
Il soggetto che intende avvalersi dello scambio sul posto presenta istanza al GSE utilizzando uno
schema di istanza definito dal GSE stesso. Il soggetto che intende avvalersi dello scambio sul posto
indica se intende optare per la gestione a credito per gli anni successivi ovvero per la liquidazione
annuale delle eventuali eccedenze. Nei casi in cui lo scambio sul posto venga applicato per una
pluralit di punti di prelievo e di punti di immissione77, lutente dello scambio comunica al GSE,
secondo modalit da questultimo definite, linsieme dei punti di prelievo e di immissione per i
quali richiede lapplicazione di ununica convenzione per lo scambio sul posto. Il GSE stipula con il
soggetto che intende avvalersi dello scambio sul posto una convenzione, di durata annuale solare e
tacitamente rinnovabile, che regola lo scambio e le relative tempistiche e che sostituisce i normali
adempimenti relativi allimmissione di energia elettrica (trasporto e dispacciamento dellenergia
elettrica immessa), ma che non sostituisce i normali adempimenti relativi allacquisto dellenergia
elettrica prelevata.
Il GSE predispone un apposito portale informatico ai fini della gestione tecnica, economica ed
amministrativa dello scambio sul posto.
6.2.6
Struttura della disciplina dello scambio sul posto e la sua integrazione nel mercato
elettrico
La figura 6.2 rappresenta schematicamente la struttura del nuovo scambio sul posto, evidenziando
la sua integrazione nellattuale struttura del sistema elettrico. In particolare, lutente dello scambio
sul posto acquista lintera quantit di energia elettrica prelevata da un qualsiasi venditore (ivi inclusi
i venditori in maggior tutela per gli aventi diritto). Inoltre, il medesimo utente sigla con il GSE la
convenzione per lo scambio sul posto, sulla base della quale il GSE prende in consegna lintera
quantit di energia elettrica immessa, vendendola sul mercato e regolando i contratti di trasporto e
77
Ai fini dellerogazione dello scambio sul posto, il punto di prelievo e il punto di immissione coincidono nellunico
punto di scambio, ad eccezione del caso in cui gli impianti siano alimentati da fonti rinnovabili e:
- lutente dello scambio sul posto sia un Comune con popolazione fino a 20.000 residenti, ovvero un soggetto terzo
mandatario del medesimo Comune, ferma restando la propriet degli impianti in capo al Comune;
- lutente dello scambio sul posto sia il Ministero della Difesa, ovvero un soggetto terzo mandatario del medesimo
Ministero.
Nei casi di cui sopra, consentita la presenza di pi impianti di produzione di energia elettrica purch, per ogni punto di
connessione, la potenza complessiva non sia superiore a 200 kW. Il limite di 200 kW non si applica nel caso in cui
lutente dello scambio sul posto sia il Ministero della Difesa, ovvero un soggetto terzo mandatario del medesimo
Ministero.
212
di dispacciamento con Terna. Il GSE, sempre nellambito della convenzione per lo scambio sul
posto, eroga allutente dello scambio un contributo finalizzato:
- alla compensazione economica tra il valore associato allenergia elettrica immessa in rete e il
valore associato allenergia elettrica prelevata. Nel caso in cui il valore dellenergia elettrica
immessa sia superiore a quello dellenergia elettrica prelevata, tale maggior valore, a scelta
dellutente dello scambio, viene liquidato o viene riportato a credito negli anni solari successivi
senza scadenza. Nel caso in cui tale maggior valore sia liquidato, esso si configura come
corrispettivo ulteriore e diverso rispetto al corrispettivo relativo allo scambio sul posto;
- alla restituzione dei corrispettivi tariffari, per una quantit di energia elettrica prelevata al pi
pari a quella immessa (energia elettrica scambiata), della parte variabile, espressa in c/kWh,
dei corrispettivi relativi allutilizzo della rete (trasmissione, distribuzione e dispacciamento) e:
nel caso di impianti alimentati da fonti rinnovabili, delle componenti tariffarie A e UC
prevedendo un limite massimo che, dallanno 2013, trova applicazione per i soli impianti
di potenza superiore a 20 kW (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 6.2.7);
nel caso degli impianti cogenerativi ad alto rendimento, delle componenti tariffarie UC3 e
UC6, afferenti lutilizzo delle reti.
Mentre il riconoscimento della compensazione economica deriva dalla valorizzazione dellenergia
elettrica immessa in rete, la restituzione dei corrispettivi tariffari rappresenta il vero e proprio
incentivo intrinseco nello scambio sul posto. come se lenergia elettrica immessa in rete e
successivamente ri-prelevata fosse stata prodotta e autoconsumata istantaneamente senza utilizzare
la rete (mentre nella realt tale rete stata utilizzata)78. Ci significa che i costi non sostenuti dai
soggetti che richiedono lo scambio sul posto rimangono in capo a tutti gli utenti del sistema
elettrico.
78
Con leccezione degli oneri generali di sistema eventualmente non restituiti, come sopra evidenziato.
213
Impresa di vendita
(libero mercato o
maggior tutela per gli
aventi diritto)
Terna
Acquisto dellenergia
elettrica prelevata
Utente
dello
scambio
GSE
Erogazione del
Contributo in Conto
Scambio (CS) +
liquidazione eventuali
eccedenze
Regolazione, nei
confronti del sistema
elettrico, dellenergia
elettrica immessa
GME
Differenza tra costi e
ricavi associati allo
scambio sul posto
CCSE
(Conto A3)
- figura 6.2 -
6.2.7
Modalit di calcolo del contributo in conto scambio erogato dal GSE allutente dello
scambio
Nel seguito viene messo in evidenza il procedimento per il calcolo del contributo in conto scambio
CS erogato dal GSE, nellambito della convenzione per lo scambio sul posto, allutente dello
scambio.
Gli elementi necessari per il calcolo sono:
- le misure dellenergia elettrica immessa e prelevata, raccolte e validate dalle imprese
distributrici secondo quanto previsto dalla regolazione vigente e da queste ultime trasmesse al
GSE;
- la tipologia di utenza ai sensi dellarticolo 2, comma 2.2, del Testo Integrato Trasporto,
trasmessa dalle imprese distributrici al GSE;
- nel caso di utenze domestiche in bassa tensione, la tipologia di tariffa applicata trasmessa dalle
imprese distributrici al GSE, distinguendo tra tariffa D2 e tariffa D3.
Nel caso in cui lutente dello scambio sia connesso alle reti di bassa o media tensione, il GSE,
nellambito della convenzione per lo scambio sul posto, eroga allutente dello scambio, su base
annuale solare, il contributo in conto scambio CS, calcolato come segue:
CS = min (OE; CEi) + CUSf ES;
214
nel caso in cui lutente dello scambio sia connesso alle reti di alta o altissima tensione e nel caso di
eventuali altri utenti dello scambio per i quali il prelievo di almeno un mese risulti superiore a
4 GWh, il GSE, nellambito della convenzione per lo scambio sul posto, eroga allutente dello
scambio, su base annuale solare, il contributo in conto scambio CS, calcolato come segue:
CS = min (OE; CEi) + (CUSf,m ES,m);
dove:
- OE la parte energia convenzionale, espressa in , dellonere sostenuto dallutente dello
scambio per lacquisto dellenergia elettrica prelevata, pari al prodotto tra la quantit di energia
elettrica prelevata e il prezzo unico nazionale (PUN);
- CEi il controvalore dellenergia elettrica immessa in rete, espresso in , determinato sulla base
dei prezzi zonali orari che si formano sul mercato del giorno prima (MGP) ovvero sulla base
dei prezzi unici nazionali orari nel caso di impianti connessi a reti non interconnesse;
- CUSf il corrispettivo unitario di scambio forfetario annuale, espresso in c/kWh, pari:
nel caso degli impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza fino a 20 kW, alla somma
tra il corrispettivo unitario di scambio forfetario annuale relativo alle reti (CUSfreti) e il
corrispettivo unitario di scambio forfetario annuale relativo agli oneri generali di sistema
(CUSfogs):
CUSf = CUSfreti + CUSfogs;
nel caso degli impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza superiore a 20 kW, alla
somma tra il corrispettivo unitario di scambio forfetario annuale relativo alle reti (CUSfreti)
e il corrispettivo unitario di scambio forfetario annuale relativo agli oneri generali di
sistema (CUSfogs), questultimo caratterizzato dalla presenza di un limite massimo:
CUSf = CUSfreti + min (CUSfogs; limite annuale);
nel caso degli impianti cogenerativi ad alto rendimento non alimentati da fonti rinnovabili,
al corrispettivo unitario di scambio forfetario annuale relativo alle reti (CUSfreti);
CUSf,m il corrispettivo unitario di scambio forfetario mensile, espresso in c/kWh, pari:
nel caso degli impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza fino a 20 kW, alla somma
tra il corrispettivo unitario di scambio forfetario mensile relativo alle reti (CUSf,mreti) e il
corrispettivo unitario di scambio forfetario mensile relativo agli oneri generali di sistema
(CUSf,mogs):
CUSf,m = CUSf,mreti + CUSf,mogs;
nel caso degli impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza superiore a 20 kW, alla
somma tra il corrispettivo unitario di scambio forfetario mensile relativo alle reti
(CUSf,mreti) e il corrispettivo unitario di scambio forfetario mensile relativo agli oneri
generali di sistema (CUSf,mogs), questultimo caratterizzato dalla presenza di un limite
massimo:
CUSf,m = CUSf,mreti + min (CUSf,mogs; limite mensile);
nel caso degli impianti cogenerativi ad alto rendimento non alimentati da fonti rinnovabili,
al corrispettivo unitario di scambio forfetario mensile relativo alle reti (CUSf,mreti);
CUSfreti la media aritmetica, arrotondata alla terza cifra decimale secondo il criterio
commerciale, dei termini CUSf,mreti definiti su base mensile e relativi al medesimo anno solare;
CUSf,mreti pari alla somma algebrica, arrotondata alla terza cifra decimale secondo il criterio
commerciale, delle parti unitarie variabili, espresse in c/kWh, delle tariffe di trasmissione, di
distribuzione, dei corrispettivi di dispacciamento nonch delle componenti UC3 e UC6 vigenti
nel mese m-esimo;
215
CUSfogs la media aritmetica, arrotondata alla terza cifra decimale secondo il criterio
commerciale, dei termini CUSf,mogs definiti su base mensile e relativi al medesimo anno solare;
CUSf,mogs pari alla somma algebrica, arrotondata alla terza cifra decimale secondo il criterio
commerciale, delle parti unitarie variabili, espresse in c/kWh, delle componenti tariffarie A e
UC, ad eccezione delle componenti UC3 e UC6 vigenti nel mese m-esimo. Il corrispettivo
unitario di scambio forfetario annuale relativo agli oneri generali di sistema non include la
componente MCT perch essa applicata ai consumi di energia elettrica, anzich ai prelievi, e
pertanto non pu essere restituita79;
limite annuale , dallanno 2014, il limite massimo del termine CUSfogs ed pari alla differenza,
se positiva, tra il valore di cui al paragrafo 6.2.8 e il termine CUSfreti. Qualora tale differenza sia
negativa, il limite posto pari a zero e, pertanto, anche il termine CUSfogs risulta essere pari a
zero;
limite mensile , dallanno 2014, il limite massimo del termine CUSf,mogs ed pari alla
differenza, se positiva, tra il valore di cui al paragrafo 6.2.8 e il termine CUSf,mreti. Qualora tale
differenza sia negativa, il limite posto pari a zero e, pertanto, anche il termine CUSf,mogs risulta
essere pari a zero;
ES la quantit dellenergia elettrica scambiata, espressa in kWh, e pari al minimo, su base
annuale solare, tra la quantit di energia elettrica immessa e la quantit di energia elettrica
prelevata;
ES,m la quantit dellenergia elettrica scambiata, espressa in kWh, e pari al minimo, su base
mensile, tra la quantit di energia elettrica immessa e la quantit di energia elettrica prelevata.
Nel caso in cui, per ciascun utente dello scambio, il termine CEi sia superiore al termine OE, la
differenza tra CEi ed OE:
- qualora lutente dello scambio abbia optato per la gestione a credito delle eventuali eccedenze,
viene riportata a credito per gli anni solari successivi a quello a cui riferita. Tale credito, o
parte di esso, viene sommato dal GSE al termine CEi solo negli anni in cui il medesimo termine
CEi sia inferiore al termine OE e comunque, ogni anno, nei limiti del valore del termine OE;
- qualora lutente dello scambio abbia optato per la liquidazione delle eventuali eccedenze, viene
riconosciuta dal GSE allutente dello scambio. La liquidazione delle eccedenze si configura
come un corrispettivo ulteriore e diverso rispetto al contributo in conto scambio CS.
Nei casi di convenzioni per lo scambio sul posto attivate per Comuni con popolazione fino a 20.000
residenti e per il Ministero della Difesa, a differenza di quanto sopra descritto, il contributo in conto
scambio CS pari alla somma tra:
- il minor valore tra il termine CEi, riferito allenergia elettrica immessa in tutti i punti di
immissione per cui viene richiesto lo scambio sul posto, e il termine OE, riferito allenergia
elettrica prelevata da tutti i punti di prelievo per cui viene richiesto lo scambio sul posto;
- la sommatoria dei prodotti tra il corrispettivo unitario di scambio forfetario annuale CUSf e
lenergia elettrica scambiata tramite ogni punto di scambio80 per cui viene richiesto lo scambio
sul posto nel caso di utenze connesse alle reti di bassa o media tensione81 ovvero la sommatoria
dei prodotti mensili tra il corrispettivo unitario di scambio forfetario mensile CUSf,m e lenergia
elettrica scambiata su base mensile per ogni punto di scambio per cui viene richiesto lo
scambio sul posto nel caso delle altre utenze.
79
La componente MCT stata introdotta, per ogni kWh consumato, dalla legge n. 368/03 per la raccolta di fondi a
favore dei siti che ospitano centrali nucleari e impianti del ciclo del combustibile nucleare.
80
Il punto di scambio definito come il punto di connessione tra la rete e limpianto per cui si richiede il servizio di
scambio sul posto, nel caso in cui il punto di immissione e di prelievo dellenergia elettrica scambiata con la rete
coincidano.
81
Nel caso di utenti dello scambio per i quali il prelievo di almeno un mese risulti superiore a 4 GWh si applica il
calcolo mensile previsto per gli utenti dello scambio connessi alle reti di alta o altissima tensione.
216
Per alcuni esempi di applicazione dello scambio sul posto a conguaglio si rimanda alla Relazione
tecnica sulle modalit e condizioni tecnico economiche per lerogazione del servizio di scambio sul
posto allegata alla deliberazione 570/2012/R/efr e pubblicata sul sito internet dellAutorit.
6.2.8
Disposizioni in merito al limite massimo previsto per i termini CUSfogs e CUSf,mogs nel
caso di impianti di potenza superiore a 20 kW a decorrere dallanno 2014
I valori per il calcolo del limite annuale e del limite mensile nel caso di impianti fotovoltaici che
percepiscono gli incentivi per lenergia elettrica prodotta ai sensi dei decreti interministeriali 28
luglio 2005, 6 febbraio 2006, 19 febbraio 2007, 6 agosto 2010 e 5 maggio 2011 sono pari a zero.
I valori per il calcolo del limite annuale e del limite mensile nel caso di impianti fotovoltaici che
non percepiscono gli incentivi per lenergia elettrica prodotta ai sensi dei decreti interministeriali 28
luglio 2005, 6 febbraio 2006, 19 febbraio 2007, 6 agosto 2010 e 5 maggio 2011 sono pari alla
differenza positiva tra:
- 174 /MWh, e
- il prezzo medio di mercato delle ore comprese tra le 8 e le 20 rilevato nellanno solare
precedente quello di applicazione del medesimo limite.
I valori per il calcolo del limite annuale e del limite mensile nel caso di impianti eolici, idroelettrici
e alimentati da biomasse (biogas, biomasse e bioliquidi) che beneficiano dei certificati verdi sono
pari alla differenza positiva tra:
- 234 /MWh, per gli impianti eolici, 284 /MWh, per gli impianti idroelettrici, e 209 /MWh,
per gli impianti termoelettrici alimentati da biomasse, e
- la somma del prezzo medio di mercato dellenergia elettrica e del prezzo di ritiro dei Certificati
Verdi da parte del GSE registrati nellanno solare precedente quello di applicazione del
medesimo limite.
I valori per il calcolo del limite annuale e del limite mensile nel caso di impianti eolici, idroelettrici
e alimentati da biomasse (biogas, biomasse e bioliquidi) che non beneficiano dei certificati verdi
sono pari alla differenza positiva tra:
- 234 /MWh, per gli impianti eolici, 284 /MWh, per gli impianti idroelettrici, e 209 /MWh,
per gli impianti termoelettrici alimentati da biomasse, e
- il prezzo medio di mercato dellenergia elettrica rilevato nellanno solare precedente quello di
applicazione del medesimo limite.
I valori per il calcolo del limite annuale e del limite mensile nel caso di impianti diversi da quelli di
cui sopra sono pari a zero.
I valori per il calcolo del limite annuale e del limite mensile nel caso di tutti gli impianti di potenza
superiore a 200 kW sono pari a zero.
La Direzione Mercati dellAutorit, entro il 31 marzo di ogni anno, calcola e pubblica sul sito
internet dellAutorit, i valori per il calcolo del limite annuale e del limite mensile, secondo quanto
previsto dalla deliberazione 570/2012/R/efr, riferiti allanno precedente.
LAutorit, sulla base dellanalisi dei costi medi di investimento e di esercizio nonch dei ricavi
complessivi degli impianti ammessi a beneficiare dello scambio sul posto e tenendo conto
dellimpatto complessivo degli oneri generali di sistema sulle bollette elettriche, ridefinisce e
aggiorna periodicamente, sulla base, anche avvalendosi del supporto di universit o enti di ricerca,
di verifiche periodiche relative ai costi medi di investimento e di esercizio nonch ai ricavi
complessivi degli impianti ammessi a beneficiare dello scambio sul posto, i valori per il calcolo del
217
limite annuale e del limite mensile, eventualmente estendendoli anche agli impianti di potenza fino
a 20 kW.
6.2.9
6.2.10
Scambio sul posto per Comuni con popolazione fino a 20.000 residenti e per il Ministero
della Difesa
Larticolo 27, comma 4, della legge n. 99/09 prevede che Per incentivare lutilizzazione
dellenergia elettrica prodotta con fonti rinnovabili, i comuni con popolazione fino a 20.000
residenti possono usufruire del servizio di scambio sul posto dellenergia elettrica prodotta,
secondo quanto stabilito dallarticolo 2, comma 150, lettera a), della legge 24 dicembre 2007,
n. 244, per gli impianti di cui sono proprietari di potenza non superiore a 200 kW, a copertura dei
consumi di proprie utenze, senza tener conto dellobbligo di coincidenza tra il punto di immissione
e il punto di prelievo dellenergia scambiata con la rete e fermo restando il pagamento degli oneri
di rete.
Larticolo 355, comma 7, del decreto legislativo n. 66/10 prevede che Il Ministero della difesa, ai
fini di quanto previsto dal comma 182, pu usufruire per lenergia elettrica prodotta da fonti
rinnovabili del servizio di scambio sul posto dellenergia elettrica prodotta secondo le modalit di
cui al comma 4, dell articolo 27, della legge 23 luglio 2009, n. 99, anche per impianti di potenza
superiore a 200 kW.
Le disposizioni normative sopra descritte di fatto rimuovono il vincolo della coincidenza tra il punto
di immissione e il punto di prelievo ai fini dellapplicazione dello scambio sul posto nei seguenti
casi:
- lutente dello scambio sul posto un Comune con popolazione fino a 20.000 residenti (o un
soggetto terzo previo mandato), nel caso in cui gli impianti alimentati da fonti rinnovabili
ammessi allo scambio sul posto, di potenza fino a 200 kW, siano di propriet dei medesimi
Comuni;
- lutente dello scambio sul posto il Ministero della Difesa (o un soggetto terzo previo
mandato), nel caso di impianti alimentati da fonti rinnovabili ammessi allo scambio sul posto,
di potenza anche superiore a 200 kW.
La rimozione del vincolo della coincidenza tra il punto di immissione e il punto di prelievo ai fini
dellapplicazione dello scambio sul posto comporta una maggiore complicazione dal punto di vista
amministrativo e gestionale. Per questo motivo lutente dello scambio versa al GSE un contributo
aggiuntivo pari a 4 /anno per ogni punto di connessione compreso nella convenzione, a copertura
dei costi di aggregazione delle misure relative ai diversi punti di connessione.
Al fine di dare applicazione a quanto previsto dalla legge:
- il termine CEi riconosciuto dal GSE a compensazione del valore al netto delle componenti
di trasmissione, distribuzione, misura, dispacciamento, A, UC e MCT dellenergia elettrica
prelevata da tutti i punti di prelievo nella titolarit del Comune o del Ministero della Difesa
(termine OE);
- la restituzione della parte variabile delle componenti di trasmissione, distribuzione,
dispacciamento, A e UC, considerando che la legge n. 99/09 stabilisce che lo scambio sul posto
nei casi in oggetto debba essere attuato fermo restando il pagamento degli oneri di rete,
avviene solo per lenergia elettrica scambiata in ciascun punto di scambio. In termini
82
Larticolo 355, comma 1, del decreto legislativo n. 66/10 prevede che Il Ministero della difesa, nel rispetto del
codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, allo scopo di soddisfare
le proprie esigenze energetiche, nonch per conseguire significative misure di contenimento degli oneri connessi e delle
spese per la gestione delle aree interessate, pu, fatti salvi i diritti dei terzi, affidare in concessione o in locazione, o
utilizzare direttamente, in tutto o in parte, i siti militari, le infrastrutture e i beni del demanio militare o a qualunque
titolo in uso o in dotazione allEsercito italiano, alla Marina militare, allAeronautica militare e allArma dei
carabinieri, con la finalit di installare impianti energetici destinati al miglioramento del quadro di
approvvigionamento strategico dellenergia, della sicurezza e dellaffidabilit del sistema, nonch della flessibilit e
della diversificazione dellofferta, nel quadro degli obiettivi comunitari in materia di energia e ambiente. Resta ferma
lappartenenza al demanio dello Stato.
219
min( I ; P ) .
i
Il valore del termine CUSf non necessariamente lo stesso per tutti i punti di scambio poich la
tipologia di cliente, a fini tariffari, pu essere diversa.
Il termine CUSf non viene quindi restituito per lenergia elettrica scambiata tra punti di connessione
e/o punti di scambio distinti.
220
6.2.11
Testo della regolazione vigente in materia di scambio sul posto: lAllegato A alla
deliberazione 570/2012/R/efr
h)
i)
j)
k)
l)
221
m)
n)
o)
p)
q)
r)
s)
2.1
2.2
2.4
2.5
Le
disposizioni
di
cui
al
presente
provvedimento
perseguono
principi
di
semplicit procedurale, di certezza, trasparenza
e non discriminazione, tenendo conto di quanto
previsto dallarticolo 6 del decreto legislativo
n. 387/03, dallarticolo 6, comma 6, del decreto
legislativo n. 20/07 e dallarticolo 23 del decreto
interministeriale 6 luglio 2012.
TITOLO II
MODALIT PROCEDURALI
Articolo 3
Procedure per lo scambio sul posto dellenergia
elettrica
3.1
3.2
222
3.4
3.5
3.6
Articolo 4
Accesso allo scambio sul posto a decorrere dalla data
di entrata in esercizio
4.1
4.3
4.4
4.5
TITOLO III
MODALIT DI EROGAZIONE DELLO SCAMBIO SUL
POSTO
Articolo 5
Adempimenti in capo agli utenti dello scambio sul
posto
5.1
223
6.2
6.3
6.4
6.7
Articolo 7
Modalit di calcolo del corrispettivo unitario di
scambio forfetario
7.1
224
b)
c)
d)
7.2
e)
f)
7.4
7.5
7.6
7.3
225
7.8
7.9
7.10
7.11
Articolo 8
Regolazione economica del servizio di scambio sul
posto
8.1
8.2
8.3
8.4
226
8.5
9.4
Articolo 10
Modalit di copertura delle risorse necessarie al GSE
per lapplicazione dello scambio sul posto
10.1
10.2
10.3
TITOLO IV
DISPOSIZIONI FINALI
Articolo 9
Verifiche e controlli operati dal GSE
9.1
9.2
227
11.5
Articolo 11
Obblighi informativi
11.1
11.2
11.3
11.4
12.1
12.2
Articolo 13
Disposizioni per la verifica del rispetto delle
tempistiche previste dal presente provvedimento
13.1
228
b)
c)
13.2
13.3
13.4
13.5
13.6
13.7
13.8
Articolo 14
Disposizioni transitorie in merito al limite massimo
previsto per i termini CUSf,mogs eCUSfogs
14.1
14.2
14.3
229
Articolo 15
Disposizioni in merito al limite massimo previsto per i
termini CUSfogs e CUSf,mogs nel caso di impianti di
potenza superiore a 20 kW a decorrere dal 2014
15.1
15.2
15.3
15.4
15.5
15.7
15.8
15.9
230
Tabella 1 Parametri per il calcolo del limite massimo previsto, nel caso di impianti alimentati da fonti
rinnovabili di potenza superiore a 20 kW, per i termini CUSf,mogs e CUSfogs
Fonte rinnovabile
Solare
Tipologia
Fotovoltaico
On-shore
Eolica
Off-shore
Gas di discarica
Biogas
b) sottoprodotti di origine biologica di cui alla Tabella 1-A del D.M. 6 luglio
2012; d) rifiuti non provenienti da raccolta differenziata diversi da quelli di cui
alla lettera c)
c) rifiuti per i quali la frazione biodegradabile determinata forfettariamente
con le modalit di cui allAllegato 2 del D.M. 6 luglio 2012
Biomasse
b) sottoprodotti di origine biologica di cui alla Tabella 1-A del D.M. 6 luglio
2012; d) rifiuti non provenienti da raccolta differenziata diversi da quelli di cui
alla lettera c)
c) rifiuti per i quali la frazione biodegradabile determinata forfettariamente
con le modalit di cui allAllegato 2 del D.M. 6 luglio 2012
Bioliquidi sostenibili
Potenza [kW]
/MWh
20<P200
200<P1000
1000<P5000
P>5000
20<P200
200<P1000
1000<P5000
P>5000
20<P5000
P>5000
20<P500
500<P1000
1000<P10000
P>10000
20<P10000
P>10000
20<P5000
P>5000
20<P1000
1000<P20000
P>20000
20<P1000
1000<P5000
P>5000
20<P1000
1000<P5000
P>5000
20<P300
300<P600
600<P1000
1000<P5000
P>5000
20<P300
300<P600
600<P1000
1000<P5000
P>5000
20<P1000
1000<P5000
P>5000
20<P300
300<P1000
1000<P5000
P>5000
20<P300
300<P1000
1000<P5000
P>5000
20<P5000
P>5000
20<P5000
P>5000
76
48
36
30
186
67
53
45
94
83
137
73
47
37
19
14
218
112
53
17
3
17
12
8
29
6
3
98
78
58
22
9
154
124
96
43
19
134
27
3
147
98
51
40
175
127
79
63
92
43
39
28
Nella presente tabella vengono individuate anche le potenze superiori a 200 kW poich, nel caso del Ministero della Difesa, non trova applicazione la
soglia di 200 kW ai fini dell'applicazione dello scambio sul posto.
I valori dei parametri per il calcolo del limite massimo previsto, nel caso di impianti alimentati da fonti rinnovabili di
potenza superiore a 20 kW, per i termini CUSfogs e CUSf,mogs riportati nella tabella 1 di cui sopra sono riferiti allanno
2013. I valori dei parametri per il calcolo del limite massimo previsto per i termini CUSfogs e CUSf,mogs aggiornati e
valevoli per lanno 2014 sono definiti dallarticolo 15 dellAllegato A alla deliberazione 570/2012/R/efr e riportati nel
paragrafo 6.2.8.
231
Capitolo 7
Sistemi Semplici di Produzione e Consumo
7.1
Riferimenti regolatori
Le disposizioni relative alla regolazione dei Sistemi Semplici di Produzione e Consumo sono
definite nellAllegato A alla deliberazione 578/2013/R/eel recante Testo integrato delle
disposizioni dellAutorit per lenergia elettrica e il gas per la regolazione dei sistemi semplici di
produzione e consumo (Testo Integrato dei Sistemi Semplici di Produzione e Consumo TISSPC);
tali disposizioni sono in vigore dall1 gennaio 2014.
7.2
I Sistemi Semplici di Produzione e Consumo (SSPC) sono sistemi caratterizzati dallinsieme dei
sistemi elettrici, connessi direttamente o indirettamente alla rete pubblica, allinterno dei quali il
trasporto di energia elettrica per la consegna alle unit di consumo che li costituiscono non si
configura come attivit di trasmissione e/o di distribuzione, ma come attivit di
autoapprovvigionamento energetico. La figura 7.1 seguente schematizza in modo semplice la
configurazione di un SSPC.
e
EU
consumo
Misuratore dellenergia
elettrica immessa e
prelevata dalla rete
Rete
P
produzione
Misuratore dellenergia
elettrica prodotta
- figura 7.1 -
Pi in dettaglio:
- lASAP un sistema in cui una persona fisica o giuridica produce energia elettrica e, tramite
collegamenti privati, la utilizza in misura non inferiore al 70% annuo per uso proprio ovvero
per uso delle societ controllate, della societ controllante e delle societ controllate dalla
medesima controllante;
- il SEU un sistema in cui uno o pi impianti di produzione di energia elettrica, con potenza
complessivamente non superiore a 20 MWe e complessivamente installata sullo stesso sito,
alimentati da fonti rinnovabili ovvero in assetto cogenerativo ad alto rendimento, gestiti dal
medesimo produttore, eventualmente diverso dal cliente finale, sono direttamente connessi, per
il tramite di un collegamento privato senza obbligo di connessione di terzi, allunit di consumo
di un solo cliente finale (persona fisica o giuridica) e sono realizzati allinterno di unarea,
senza soluzione di continuit, al netto di strade, strade ferrate, corsi dacqua e laghi, di
propriet o nella piena disponibilit del medesimo cliente e da questi, in parte, messa a
disposizione del produttore o dei proprietari dei relativi impianti di produzione;
- gli ASE sono sistemi, non gi rientranti nelle altre configurazioni definite con la deliberazione
578/2013/R/eel nellambito degli SSPC, in cui una linea elettrica di trasporto collega una o pi
unit di produzione gestite, in qualit di produttore, dalla medesima persona giuridica o da
persone giuridiche diverse purch tutte appartenenti al medesimo gruppo societario, ad una
unit di consumo gestita da una persona fisica in qualit di cliente finale o ad una o pi unit di
consumo gestite, in qualit di cliente finale, dalla medesima persona giuridica o da persone
giuridiche diverse purch tutte appartenenti al medesimo gruppo societario. Quindi, gli ASE
vengono definiti al fine di attribuire una qualifica a tutti i sistemi esistenti, non classificabili tra
le reti elettriche, che non possono rientrare nelle altre tipologie espressamente previste dalle
leggi vigenti;
- i SEESEU sono realizzazioni che soddisfano tutti i requisiti di cui ai seguenti punti i. e ii. e
almeno uno dei requisiti di cui ai seguenti punti iii., iv. e v.:
233
i.
realizzazioni per le quali liter autorizzativo, relativo alla realizzazione di tutti gli elementi
principali (unit di consumo e di produzione, relativi collegamenti privati e alla rete
pubblica) che la caratterizzano stato avviato in data antecedente al 4 luglio 2008;
ii. sistemi esistenti all1 gennaio 2014, ovvero sono sistemi per cui, alla predetta data, sono
stati avviati i lavori di realizzazione ovvero sono state ottenute tutte le autorizzazioni
previste dalla normativa vigente;
iii. sistemi che rispettano i requisiti previsti per i SEU;
iv. sistemi che connettono, per il tramite di un collegamento privato senza obbligo di
connessione di terzi, esclusivamente unit di produzione e di consumo di energia elettrica
gestite dal medesimo soggetto giuridico che riveste, quindi, il ruolo di produttore e di unico
cliente finale allinterno di tale sistema. Lunivocit del soggetto giuridico deve essere
verificata all1 gennaio 2014 ovvero, qualora successiva, alla data di entrata in esercizio
del predetto sistema;
v. SSPC gi in esercizio alla data di entrata in vigore della deliberazione 578/2013/R/eel.
234
entro il 31 luglio 2015 i predetti impianti di produzione devono essere alimentati da fonti
rinnovabili o cogenerativi ad alto rendimento sulla base della valutazione preliminare di
impianto di cogenerazione ad alto rendimento.
Rientrano tra i SEESEU-C anche i consorzi storici dotati di rete propria, esclusivamente in
relazione allattivit di trasporto e fornitura di energia elettrica per i propri clienti soci diretti.
La figura 7.2 schematizza la suddivisione degli SSPC e la tabella 7.1 riassume le caratteristiche
delle diverse tipologie di ASSPC.
- figura 7.2 -
235
Tipologia
SEESEU - A
SEESEU - B
SEESEU - C
Tipologia a termine,
valida fino al 31
dicembre 2015
Nessun limite
20 MW
Nessun limite
Non necessario
Vincoli di data
Vincoli di assetto
1 cliente;
1 produttore (anche diverso);
Autorizzazioni chieste entro il
1 unit di consumo;
4 luglio 2008 e ottenute
realizzati allinterno di unarea di
entro il 31 dicembre 2013
propriet o nella piena disponibilit
del cliente
Non necessario
20 MW
Nessun limite
1 cliente;
1 produttore (anche diverso);
1 unit di consumo;
realizzati allinterno di unarea di
propriet o nella piena disponibilit
del cliente
ASAP
Nessun limite
Non necessario
Nessun limite
ASE
Nessun limite
Non necessario
Nessuno
SEU
- tabella 7.1 -
Poich ogni sistema potrebbe rientrare in pi di una tipologia tra quelle sopra elencate, viene
definita una scala di priorit per lattribuzione della qualifica spettante ad un sistema semplice di
produzione e consumo, in modo da assegnare a ciascun sistema semplice di produzione e consumo
la qualifica che, tra quelle spettanti, comporta il massimo beneficio possibile.
Pertanto, un sistema elettrico che possiede tutti i requisiti per poter essere classificato in almeno due
delle categorie, assume una qualifica nel rispetto del seguente ordine di priorit:
- SEESEU-A;
- SEESEU-B;
- SEU;
- SEESEU-C;
- ASAP;
- ASE.
Nuove configurazioni impiantistiche caratterizzate dalla presenza di una o pi unit di consumo e
una o pi unit di produzione che non rientrano nella categoria delle reti elettriche, n in alcuno dei
sottoinsiemi che compongono linsieme dei SSPC, sono considerate non ammissibili e pertanto non
possono essere connesse alla rete elettrica.
236
7.3
83
Ai sensi dellarticolo 26, comma 26.1, del TISSPC, i SEESEU-C in cui si riscontri la presenza di uno o pi impianti
di produzione di energia elettrica gestiti da diversi soggetti giuridici ed una o pi unit di consumo di energia elettrica
gestite da diversi soggetti giuridici che all1 gennaio 2014 appartengono ad un unico gruppo societario, possono essere
ricompresi nei SEESEU-B purch entro il 31 luglio 2015 tutte le unit di produzione presenti allinterno della predetta
configurazione siano gestite da un unico produttore e tutte le unit di consumo presenti allinterno della predetta
configurazione siano gestite da un unico cliente finale e purch i predetti impianti di produzione siano alimentati da
fonti rinnovabili o siano cogenerativi ad alto rendimento sulla base della valutazione preliminare di impianto di
cogenerazione ad alto rendimento. A tal fine, per gli anni successivi al 2015, trovano applicazione modalit analoghe a
quelle previste dallarticolo 16 del TISSPC.
84
Ai sensi dellarticolo 26, comma 26.2, del TISSPC, possono rientrare nelle definizioni di SEESEU anche gli ASSPC
gi in esercizio all1 gennaio 2014, sulle cui linee elettriche, prima dell1 gennaio 2014, sono stati connessi impianti di
produzione o consumo di terzi. In tali casi la qualifica di SEESEU viene rilasciata in relazione alle unit di produzione e
di consumo gestite dal medesimo soggetto giuridico o gruppo societario, prevedendo che gli altri utenti siano gestiti
come utenti della rete pubblica.
237
7.4
Connessione alla rete pubblica degli Altri Sistemi Semplici di Produzione e Consumo
(ASSPC)
Ai fini della connessione alla rete pubblica di un ASSPC o di una modifica alla connessione
esistente per effetto di interventi realizzati su un ASSPC si applicano le disposizioni prevista
dallAllegato C alla deliberazione ARG/elt 199/11 (Testo Integrato Connessioni TIC) e
dallAllegato A alla deliberazione ARG/elt 99/08 (Testo Integrato delle Connessioni Attive
TICA). In particolare:
- nel caso in cui si presenti una richiesta di connessione alla rete pubblica in immissione e in
prelievo, con richiesta in prelievo destinata allalimentazione di utenze diverse dagli ausiliari di
centrale, in coerenza con quanto previsto dallarticolo 40, comma 40.1, del TICA il servizio di
connessione erogato applicando le procedure previste dal TICA e ponendo il corrispettivo per
la connessione pari a quello che, complessivamente, sosterrebbe un cliente finale che chiede
prima la connessione dellutenza passiva ai sensi del TIC e poi la connessione dellimpianto di
produzione ai sensi del TICA;
- nei casi in cui si presenti una richiesta di modifica della connessione esistente ai fini della
realizzazione di un ASSPC:
si applica il TIC